Documento 15 maggio

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Documento 15 maggio
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “A. AVOGADRO”
(ENTE DOTATO DI PERSONALITA’ GIURIDICA E DI AUTONOMIA
AMMINISTRATIVA, ORAGNIZZATIVA e DIDATTICA - R. D. 24.08.1933 N. 21933 –
DP. N. 3917-P/C16 DEL 7.3.2000)
C.A.P. 10124 - TORINO - Corso S. Maurizio, 8 - Tel. 011 81.53.611 fax 011 81.53.750 Cod.
Mec. TOIS05100C
E-Mail Certificata: [email protected] E-Mail ordinaria: [email protected]
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
classe 5^A sezione Informatica
anno scolastico 2014/2015
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1
1.1
PROFILO DELLA CLASSE
Composizione della classe
La classe è composta da 22 studenti, dei quali 18 sono maschi e 4 femmine; 13 con età
superiore ai 19 anni.
Sono presenti 6 ragazzi di madrelingua diversa dall’italiano: di cui 2 di origine moldava e 4 di
origine rumena.
Nella classe 5 studenti hanno ripetuto la terza e 5 la quarta.
E’ una classe nel complesso omogenea, risultato di una moderata selezione avvenuta nelle
classi terza e quarta, con l’inserimento in quarta di un limitato numero di studenti ripetenti.
Questo il percorso del triennio:
classe 3°Ai: dei 30 studenti iscritti, 10 vengono promossi a giugno, 8 respinti e 12 sospesi nel
giudizio e rimandati a settembre. Di questi 10 sono promossi e 2 respinti.
classe 4°Ai: ai 20 studenti iniziali si aggiungono 8 ripetenti della quarta. In tutto iniziano l’anno
in 28. Alla fine del primo trimestre uno studente passa al corso serale; 4 non sono ammessi a
giugno alla classe successiva ed 1 a settembre.
classe 5°Ai: 22 studenti provenienti tutti dalla 4Ai.
Oltre il 50% degli allievi ha ripetuto almeno un anno di scuola ma ciò non è da imputare a
particolari difficoltà nell’apprendimento bensì alla scarsa dedizione allo studio ed
all’applicazione nell’eseguire esercitazioni a casa, a mancanza di motivazione ed al
conseguente elevato numero di assenze.
Gli studenti di madrelingua straniera non hanno mai manifestato alcuna difficoltà linguistica e
sono perfettamente integrati nella classe.
1.2
Relazione Finale sulla classe
Le lezioni sono state svolte regolarmente in tutte le discipline; i docenti hanno potuto affrontare
gli argomenti in programma, lasciando spazio alla partecipazione attiva ed al dialogo.
In terza la classe si è rivelata eterogenea per la presenza di un gruppo di studenti vivaci, poco
partecipi e interessati e con approccio superficiale allo studio e di altri studenti capaci e
motivati, che hanno partecipato attivamente all’attività didattica, ma non sono riusciti a fungere
da traino e sostegno per i compagni più deboli e fragili.
Nel corso del triennio la classe ha mostrato miglioramento nella disciplina e nei rapporti
interpersonali; ha manifestato una buona collaborazione con i diversi docenti animata da un
positivo interesse iniziale non sempre seguito da una fase di rielaborazione e approfondimento
personali.
L’applicazione allo studio è stata principalmente scandita dalle verifiche programmate e mirata
ad una conoscenza mnemonica e finalizzata al risultato immediato piuttosto che ad una crescita
culturale e personale. La maggioranza degli studenti ha mostrato preferibilmente impegno e
2
dedizione nelle materie di proprio interesse trascurando quelle in cui, per minor attitudine o
passione, riscontrava più difficoltà. Ne è risultato che parecchi allievi abbiano ottenuto
valutazioni anche più che buone in alcune discipline e siano stati appena sufficienti in altre. La
classe ha pertanto conseguito un livello di conoscenze disciplinari non omogeneo per
approfondimento e capacità di rielaborazione; anche l’acquisizione delle competenze è risultata
differenziata in rapporto alle attitudini individuali di base, all’impegno e alla continuità
nell’applicazione.
Alcuni studenti hanno partecipato attivamente ad iniziative ed attività extra curricolari
manifestando serietà, impegno costante e dedizione, animati da profondi interessi personali che,
talvolta, hanno anche prevalso sull’impegno scolastico in senso proprio.
Nel corso del triennio per alcuni studenti la frequenza è stata discontinua ed è stato necessario
intervenire per correggere la tendenza a ritardi e assenze, controproducenti per la serietà e la
completezza della preparazione. La situazione si è enfatizzata, in particolar modo, nell’ultimo
anno in cui la frequenza alle lezioni non è stata assidua e regolare per la maggioranza degli
studenti.
.
1.3
Docenti
I docenti della classe sono:
Materia
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Sistemi
Sistemi laboratorio
Informatica
Informatica laboratorio
TPS
TPS laboratorio
GPOI
GPOI laboratorio
Religione
Educazione fisica
Docente
Prof.ssa Marina Francesa Gherra
Prof.ssa Marina Francesa Gherra
Prof.ssa Elena Vietti
Prof.ssa AnnaMaria Sacchi
Prof.ssa Rosa Massa Rolandino
Prof. Paolo Nesi
Prof.ssa Emanuela Demichelis
Prof.ssa Filomena Daraio
Prof.ssa Elena Talomo
Prof.ssa Filomena Daraio
Prof.ssa Marilena Ricciardi
Prof. Paolo Nesi
Prof. Stefano Susca
Prof. Antonio Gorga
Dei componenti dell’attuale Consiglio di Classe, non tutti hanno potuto seguire gli studenti per
l’intero triennio. In quarta è cambiato l’insegnante di Italiano e Storia. In quinta il docente di
Sistemi e di Educazione Fisica, mentre quelli di TPS e GPOI hanno seguito la classe solo
nell’ultimo anno poiché nei precedenti non esisteva la materia.
3
2
2.1
OBIETTIVI TRASVERSALI
Area cognitivo/operativa
Area cognitiva/operativa
fase di ricezione
• Migliorare le capacità di attenzione, osservazione ed esplorazione sistematica.
• Consolidare un metodo di ascolto attivo mediante una partecipazione pertinente e
propositiva e l’utilizzo della tecnica del prendere appunti.
• Acquisire maggiore autonomia nella decodificazione dei messaggi verbali e non verbali.
• Ampliare il patrimonio linguistico ed arricchire la conoscenza della terminologia
specifica delle diverse discipline.
• Sviluppare l’esigenza di ricerca di più fonti di informazione.
fase di elaborazione
• Rendere più autonoma la capacità di gestione e di utilizzo consapevole di materiali e
strumenti di lavoro individuali e di gruppo.
• Stimolare un atteggiamento di problematizzazione della realtà e di definizione
deiproblemi.
• Sviluppare l’abitudine alla pianificazione nella risoluzione dei problemi e
nell’organizzazione del lavoro.
• Aumentare la capacità di confronto e controllo di più dati e fonti di informazione del
lavoro.
• Consolidare la capacità di analisi di contenuti complessi e delle relazioni tra elementi.
• Migliorare la capacità di sintesi ed organizzazione delle informazioni anche provenienti da
diverse discipline.
• Esercitare diverse forme di ragionamento logico.
• Migliorare la capacità di riconoscimento degli errori sulla base di criteri, modelli, esempi
e delle verifiche collettive.
• Accrescere la capacità di valutazione e quella critica secondo criteri esplicitati.
• Acquisire capacità di rielaborazione personale superando la rigidità cognitiva e
sviluppando potenzialità di pensiero divergente.
fase di comunicazione
• Accrescere la capacità di autodecentramento nella comunicazione adattando il messaggio
ad interlocutore, contesto e scopo.
• Perfezionare l’uso consapevole dei termini specifici delle varie discipline.
• Migliorare la capacità di fare relazioni strutturate su argomenti ed attività.
2.2
•
•
•
•
Area di socializzazione
Accrescere la fiducia in se stessi e la disponibilità ad accettare i punti di vista altrui.
Favorire l’inserimento degli alunni meno coinvolti attraverso la valorizzazione della loro
personalità e dei contributi personali al lavoro collettivo e di gruppo.
Migliorare il rispetto per le norme che permettono una convivenza operativa.
Esercitare il metodo del lavoro di gruppo.
4
•
•
2.3
•
•
•
•
Accrescere la consapevolezza dei valori della tolleranza, della parità tra uomo e donna,
dell’interculturalità, della legalità e della democrazia anche attraverso la riflessione su
esperienze personali e sulla realtà sociale attuale.
Consolidare atteggiamenti responsabili finalizzati a favorire la sicurezza personale e
collettiva e alla conservazione dell’ambiente.
Area orientativa
Rafforzare la consapevolezza della complessità delle scelte.
Ampliare le informazioni sul mondo del lavoro, sulle figure professionali e sui percorsi
formativi.
Favorire la conoscenza di sé.
Avviare la definizione di una scelta orientativa realistica adeguata agli interessi ed ai
prerequisiti posseduti.
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•
•
•
•
CRITERI METODOLOGICI COMUNI
Esplicitazione della programmazione al fine di rendere gli studenti consapevoli delle
attività scolastiche e di stimolarne la partecipazione.
Trasparenza su criteri di verifica e valutazione per instaurare un clima di fiducia e per
consentire agli allievi l’acquisizione di consapevolezza del proprio operato.
Attivazione di interventi di recupero, sostegno, e potenziamento per rispondere alle
esigenze individuali degli allievi.
Collegamento degli argomenti nuovi con quelli studiati in passato al fine di verificare la
presenza dei prerequisiti, favorire la trascendenza rispetto al compito attuale, stimolare
nuovi bisogni cognitivi e cogliere principi generali.
RACCORDI PLURIDISCIPLINARI
Attenzione al raccordo tra le discipline per accrescere le capacità degli studenti di
collegare conoscenze e competenze acquisite in ambiti disciplinari diversi.
Realizzare collegamenti interdisciplinari e pluridisciplinari, con competenza adeguata alle
varie discipline, utilizzando il linguaggio tecnico e la chiarezza espositiva nelle relazioni di
carattere tecnico – professionale.
Mostrare padronanza linguistica sia in lingua madre sia in lingua inglese.
Saper «matematizzare» situazioni problematiche di varia complessità utilizzando
consapevolmente sia le procedure di calcolo che i metodi informatici studiati.
Utilizzare conoscenze tecniche generali e fruibili nelle varie discipline collegate.
Acquisire capacità organizzative e progettuali nell’ambito dello sviluppo di lavori di
gruppo.
Si evidenzia a questo proposito che nell’ultimo anno la classe ha seguito 14 ore di lezione di
matematica in lingua inglese, grazie alla presenza presso il nostro Istituto di una tirocinante
dell’AIESEC, laureata in Matematica Finanziaria presso l’Università di Sidney.
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5
CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI
5.1
ITALIANO E STORIA ( Prof.ssa MARINA FRANCESA GHERRA)
5.1.1 SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA
Le lezioni di italiano sono state dedicate allo sviluppo di capacità di lettura, di
interpretazione, di contestualizzazione storica, di esposizione scritta e orale; quelle di storia
all’acquisizione di un metodo di studio, alla costruzione di quadri di riferimento, allo sviluppo
di una coscienza critica. Il lavoro sui testi è stato svolto anche a livello individuale soprattutto
quando è stata assegnata le lettura integrale delle opere
PROGRAMMA DI STORIA
1. Le trasformazioni della società industriale
La grande depressione
Una seconda rivoluzione industriale?
L’imperialismo
Il movimento operaio e il socialismo
La “questione sociale” e il ruolo di socialisti e cattolici
La spartizione del mondo
2.
L’Europa e il mondo agli inizi del Novecento
Le tensioni interne e internazionali
Il problema delle nazionalità e la questione balcanica
3. L’Italia industriale e l’età giolittiana
il decollo industriale italiano
le lotte sociali e la crisi di fine secolo
la strategia riformista di Giovanni Giolitti
la crisi degli equilibri giolittiani
4. La grande guerra
Le eredità della guerra
Guerra di massa. Produzione di massa
Mobilitazione della masse e conflitto sociale
Le conseguenze della guerra sul sistema coloniale
5. La grande guerra come svolta storica
Le eredità della guerra
Guerra di massa, produzione di massa
Mobilitazione delle masse e conflitto sociale
Le conseguenze della guerra sul sistema coloniale
6. La rivoluzione russa e la nascita dell’URSS
Le radici della rivoluzione
Le due rivoluzioni del 1917
La guerra civile e il comunismo di guerra
7. Il dopoguerra degli sconfitti: Austria, Ungheria, Germania
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Austria e Ungheria
La Germania di Weimar
8. Il dopoguerra dei vincitori
Il dopoguerra in Gran Bretagna e Francia
Gli anni venti negli USA
9. L’Unione Sovietica da Lenin a Stalin
La nuova politica economica
L’ascesa di Stalin
10. La crisi del dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo
La crisi economica e sociale del dopoguerra
Il “biennio rosso”
Il movimento fascista e lo squadrismo
Il collasso delle istituzioni liberali
La transizione verso la dittatura (1922-1925)
11. La crisi del 1929 e il New Deal
Le dinamiche economiche e sociali tra le due guerre
La rottura dello sviluppo: la crisi del 1929
Una risposta democratica alla crisi: il New Deal
12. Il regime fascista
I caratteri generali del regime fascista
La politica economica del fascismo
La guerra di Etiopia e le leggi razziali
L’antifascismo
13. Il regime nazista
Il nazismo al potere
Il sistema totalitario
14. Il regime staliniano
L’industrializzazione forzata
Il totalitarismo staliniano
15. Fascismi e democrazie in Europa
Regimi autoritari nell’Europa centro-orientale
Le democrazie europee negli anni trenta
La guerra civile spagnola
16. Il mondo extraeuropeo tra le due guerre
Fermenti negli imperi coloniali: il Medio Oriente
L’India di Ghandi in lotta per l’indipendenza
Una nuova potenza asiatica. Il Giappone
La Cina repubblicana tra nazionalismo e comunismo
Sviluppo economico e dipendenza politica in America latina
17. Verso un nuovo conflitto
Le radici del conflitto
L’aggressività nazista e l’aggressione dell’Austria
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18. La seconda guerra mondiale
La guerra-lampo tedesca e l’espansione dell’Asse
La svolta del 1941: dalla guerra europea alla guerra mondiale
La sconfitta dell’asse
19. L’Europa in guerra: il dominio nazista, l’Olocausto, la Resistenza
Il dominio nazista in Europa e la Shoa
Le Resistenze europee
La Resistenza italiana
20. Bipolarismo e decolonizzazione: il nuovo ordine internazionale
Il mondo bipolare
I blocchi
La decolonizzazione
21. La crescita dell’Occidente: sviluppo economico e Welfare State
Le ragioni dello sviluppo
Il modello europeo
La società dell’abbondanza
Le tensioni della crescita
22. La decolonizzazione
La decolonizzazione in Asia
Le guerre del Vietnam
La decolonizzazione nell’Africa settentrionale
Il Medio Oriente e il conflitto arabo-israeliano-palestinese
Ho inoltre fornito agli studenti una scheda riassuntiva riguardante i principali eventi della storia
del dopoguerra
TESTO DI RIFERIMENTO: Fossati, Luppi, Zanette, Passato presente, 3. Novecento, Edizioni
scolastiche B. Mondadori
PROGRAMMA D’ITALIANO
Dal liberismo all’imperialismo: Naturalismo e Simbolismo ( 1861-1903)
1. Gli intellettuali e l’organizzazione della cultura, l’immaginario e le ideologie, il
pubblico e i generi letterari
I luoghi, i tempi e le parole chiave: Imperialismo, Naturalismo, Simbolismo,
Decadentismo
La figura dell’artista nell’immaginario e nella realtà. La perdita dell’aureola e la
crisi del letterato tradizionale in Italia dalla scapigliatura al Decadentismo
Centralità del romanzo e rilancio della novella in Italia
La cultura filosofica: il positivismo e la sua influenza in Italia ; Nietzche e la
rottura epistemologica di fine secolo
2. I movimenti letterari e le poetiche
Flaubert e il Realismo in Europa : la descrizione prende il posto della narrazione
(accenni)
Baudelaire( I fiori del male) e le due linee della poesia europea: il simbolismo e
l’allegorismo
Letture : Spleen
Baudelaire, A un passante
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Corrispondenze
Il cigno
La Scapigliatura lombarda e piemontese (Praga , Boito e Camerana)
Il Naturalismo francese e il Verismo italiano
Il Decadentismo europeo e italiano
3. Giovanni Verga
La vita e le opere: la formazione giovanile catanese, il periodo fiorentino (186972), quello milanese (1872-93) e il ritorno a Catania
La fase romantica dell’apprendistato catanese: dal romanzo patriottico al
romanzo d’amore
I romanzi fiorentini e del primo periodo milanese: la fase tardoromantica e
scapigliata
letture: Il tema della ballerina nella letteratura e nell’arte
La prefazione a Eva: l’arte e “l’ atmosfera di
Banche e di Imprese industriali ’”
Primavera e altri racconti e Nedda, “bozzetto siciliano”
Letture : L’amore tra Nedda E Janu e la morte della figlioletta
(Nedda)
L’adesione al Verismo e il ciclo dei “Vinti”: la poetica e il problema della
“conversione”
Rosso Malpelo e le altre novelle di Vita dei campi
Letture : Lo straniamento e l’artificio di regressione
Rosso Malpelo
La Lupa
Il tema del “diverso” in Verga (Luperini)
Il marito di Elena, Novelle rusticane e altre raccolte di racconti fino
Vagabondaggio
L’ultimo Verga
I Malavoglia (lettura integrale con o in alternativa di Mastro don Gesualdo).
Analisi approfondita del testo
Mastro-don Gesualdo (lettura integrale con o in alternativa de I Malavoglia).
Analisi approfondita
4. Giovanni Pascoli
La vita tra il nido e la poesia
La poetica del Fanciullino e l’ideologia piccolo borghese
Letture : Il fanciullino
La Grande Proletaria si è mossa
Myricae
Letture : Lavandaie
La via ferrata
X agosto
L’assiuolo
Temporale
Novembre
I gattici
Ultimo sogno
Canti di Castelvecchio: il simbolismo naturale
10
Letture : La poesia
Il gelsomino notturno
I Poemetti: tendenza narrativa e sperimentazione linguistica
Letture: alcuni versi da Italy (Primi poemetti)
Digitale purpurea (Poemetti)
I Poemi conviviali la poesia latina ; le raccolte della rotorica civile
5. Gabriele D’Annunzio
D’annunzio: la vita inimitabile di un mito di massa
L’ideologia e al poetica. Il panismo estetizzante del superuomo
Le poesie. Esperimenti vari tra classicismo mondano, protagonismo erotico e
nazionalismo (1879-1892)
Le poesie. La scoperta della bontà: il Poema paradisiaco
Letture: Consolazione
Le poesia. Il grande progetto delle Laudi e la produzione tarda
Letture: le città terribili (Maia)
Le prose. Dalle novelle abruzzesi ai frammenti di Notturno
Il piacere, ovvero l’estetizzazione della vita e l’aridità
Letture: Andrea Sperelli
La conclusione del romanzo
Il trionfo della morte: il superuomo e l’inetto
Letture : Superuomo
Il teatro
Alcione
Letture: La sera fiesolana
La pioggia nel pineto
Meriggio
Nella belletta
I pastori
6. I movimenti letterari, le poetiche, le riviste
Le avanguardie in Europa. La tendenza all’Espressionismo
Avanguardie e reazione in Europa dopo la guerra : Dadaismo e Surrealismo
La tendenza all’avanguardie in Italia: i crepuscolari e la vergogna della poesia;
gli espressionisti vociani e la poetica del frammento
L’avanguardia futurista. I manifesti di Martinetti e la storia del movimento
Le riviste fiorentine del primo Novecento: i caratteri comuni e le differenze;
“Leonardo”, “Il regno”, “Hermes”
“La Voce” e la nascita di un ceto intellettuale moderno e di massa;
l’avanguardia fiorentina “Lacerba”
Il ritorno all’ordine nella letteratura: “Il Baretti” e la difesa della dignità dello
studio; “La Ronda”, la critica dell’avanguardia e la proposta della prosa d’arte
Il romanzo del “flusso di coscienza”, Joyce
7.
Luigi Pirandello
La formazione, le varie fasi dell’attività artistica, la vita e le opere
La cultura letteraria, filosofica e psicologica
11
Il Relativismo filosofico e la poetica dell’Umorismo;”i personaggi” e “le
maschere nude”, “la forma” e “la vita”
• Letture: L’arte epica “compone”, quella umoristica
“scompone” (L’umorismo, Parte II cap. VI)
o La “forma” e “la vita” (l ‘Umorismo, parte II, Cap. V)
o La differenza tra Umorismo e comicità: l’esempio
della vecchia imbellettata ( L’Umorismo,
parte II, cap. II)
Le caratteristiche principali dell’arte umoristica di Pirandello
Uno, nessuno e centomila
• Letture:
Le novelle per un anno, dall’umorismo al Surrealismo
• Letture : Il treno ha fischiato
o Tu ridi
o La patente
Il fu Mattia Pascal (lettura integrale)
Sei personaggi in cerca d’autore (analisi approfondita)
8. Italo Svevo
Svevo e la nascita del romanzo d’avanguardia in Italia
La vita e le opere
Caratteri dei romanzi sveviani; vicenda, temi e soluzioni formali di Una vita
Senilità: un”quadrilatero perfetto” di personaggi, il tema del “desiderio” e
quello dell’educazione
La coscienza di Zeno (lettura integrale)
9. Le riviste, i movimenti letterari, le potiche
Le riviste e le poetiche in Italia nella seconda metà degli anni venti
Le riviste poetiche degli anni Trenta
“Solaria”
10. La poesia: tra Simbolismo e Antinovecentismo
L’Ermetismo
11. Giuseppe Ungaretti
La vita, la formazione. La poetica
La religione della parola
Le opere:da Sentimento del tempo alle ultime raccolte
• Letture:
o La madre (Sentimento del tempo)
o Caino (Sentimento del tempo
o Non gridate più (Vita di un uomo)
L’allegria
• Letture:
o San martino del Carso
o Natale
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o
o
o
o
o
Veglia
Mattina
Soldati
Commiato
Preghiera
12. Umberto Saba
La vita, la formazione, la poetica
Il Canzoniere
Letture:
o A mia moglie
o Città vecchia
o 2dico al mio cuore, intanto che t’aspetto”
o Tre poesie alla mia baglia
o Eroica
o Eros
o Preghiera alla madre
o Secondo congedo
o Parole
o Amai
13. Eugenio Montale
Profilo storico della poesia di Montale: la sua centralità nel canone poetico
del Novecento
La vita e le opere; la cultura e le varie fasi della produzione poetica
Poetica, psicologia e poesia del primo Montale
Ossi di seppia come “romanzo di formazione
Letture:
o Corno inglese
o “Non chiederci la parola”
o “Spesso il male di vivere ho incontrato”
o Incontro
La poetica, i temi, le scelte stilistiche del secondo Montale: l’allegorismo
umanistico delle Occasioni
Letture:
o “Addii fischi nel buio, cenni, tosse”
o La casa dei doganieri
o Nuove stanze
Il terzo Montale: La bufera e altro
Letture:
o A mia madre
o “suggella, Herma, con nastri e ceralacca”
o La primavera hitleriana
o Il gallo cedrone
o L’anguilla
o Anniversario
o Il sogno del prigioniero
13
Il quarto Montale: Satura
Letture:
o “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di
scale”
o “l’alluvione ha sommerso il pack di uomini”
Il quinto Montale: I diari
Letture:
o “ Si deve preferire”
5.1.2 RISULTATI
Italiano
I risultati sono stati nel complesso soddisfacenti soprattutto per quando riguarda le abilità
sviluppate dagli studenti, mentre per ciò che concerne le conoscenze, come ho già detto, non
tutti si sono applicati al massimo delle loro possibilità e in molti casi lo studio è stato saltuario.
Negli scritti tutti gli studenti hanno conseguito un miglioramento per quanto riguarda coerenza,
coesione del testo e abilità argomentative in generale; la maggior parte di loro si esprime in
modo chiaro e ha una discreta padronanza delle strutture morfologiche, dell’ortografia e del
lessico. Oralmente si esprimono quasi tutti in modo abbastanza sicuro, ma non sempre preciso.
Nello studio della letteratura tutti hanno sviluppato le capacità di analisi del testo; una parte
degli studenti però incontra ancora difficoltà nel contestualizzare adeguatamente le opere, e
pochi sanno analizzarle anche sotto il profilo formale. Non tutti sono in grado di operare
collegamenti tra discipline diverse e di stabilire un rapporto tra i testi letterari letti e le loro
esperienze di vita.
Storia
Lo studio della storia contemporanea ha aiutato quasi tutti ad acquisire maggiore
consapevolezza della complessità dei fatti storici, inclusi quelli presenti, e una coscienza un po’
più avvertita dell’importanza della memoria collettiva. Migliorate in genere le capacità di
sintesi e di ragionamento logico.
5.1.3 ATTIVITA’ DI RECUPERO
La scuola, per mancanza di fondi, non ha organizzato corsi di recupero per le classi quinte,
fatti salvo casi particolarmente gravi, reputando più utile offrire tale opportunità agli studenti
del biennio. Non avendo io casi particolarmente difficili, ho optato per i recuperi in itinere
offrendo sempre agli studenti totale disponibilità sia per chiarimenti che per verifiche ulteriori.
Ho svolto prove scritte e orali per il recupero dei debiti del primo quadrimestre i cui risultati
sono stati nel complesso positivi.
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5.1.4 VARIAZIONI RISPETTO AL PIANO DI LAVORO INIZIALE
Ho seguito abbastanza fedelmente il programma minimo definito all’inizio dell’anno insieme
agli altri docenti di lettere dell’istituto, tuttavia restano ancora delle parti da analizzare e che mi
propongo di sviluppare nell’ultima parte dell’anno, fermo restando che la conoscenza di tali
argomenti, evidenziati in grassetto sul programma, sarà richiesta in sede di colloquio
d’esame solo se effettivamente svolta. Questo programma è stato integrato dalla lettura, svolta
durante l’estate e nel corso dell’anno, di alcuni romanzi del Novecento.
5.1.5 OBIETTIVI E LORO CONSEGUIMENTO
Obiettivi disciplinari: ITALIANO
-
-
Competenze linguistiche
Padronanza attiva e passiva della lingua orale e scritta in relazione ai diversi usi;
consapevolezza dello spessore storico della lingua;
produzione di schematizzazioni e riassunti;
lettura autonoma e consapevole di testi di natura e tipologia diverse;
esposizione orale, in forma corretta ed efficace, di discorsi di tipo diverso e in risposta a
diverse domande;
produzione di testi scritti di vario tipo, con tecniche compositive adeguate e sufficiente
padronanza dei registri formali.
Obiettivi di tipo letterario
Come presupposto ad ogni altra attività, saper parafrasare un testo, mediante l’aiuto di
note se necessario;
riconoscere e analizzare gli elementi caratteristici delle diverse tipologie testuali;
localizzare un’opera letteraria sull’asse temporale e spaziale, sia attraverso l’analisi degli
elementi formali, della lingua, delle convenzioni letterarie, sia attraverso l’inquadramento
nel contesto storico e culturale del tempo;
mettere in rapporto il testo con le proprie esperienze e formulare un motivato giudizio
critico;
conoscere alcuni strumenti fondamentali per l’analisi e l’interpretazione letteraria
(principali figure retoriche, nozioni elementari di metrica);
interrogare un testo, ponendosi domande coerenti con l’opera prescelta e funzionali a
coglierne il significato.
Obiettivi disciplinari: STORIA
-
acquisire gli strumenti indispensabili per saper collocare nel tempo e nello spazio gli
eventi, cogliendo i nessi cronologici e causali;
saper sfruttare i quadri di riferimento storici per una più adeguata comprensione dei vari
aspetti di una società;
saper adoperare concetti e termini storici in rapporto a specifici contesti storico-culturali;
servirsi di criteri adeguati per inquadrare, comparare, periodizzare i diversi fenomeni
storici;
15
-
-
abituarsi a sistemare gli eventi in prospettiva storica, acquisendo la consapevolezza della
diversa durata dei fenomeni;
acquisire la consapevolezza della complessità del fatto storico attraverso:
1. l’analisi della pluralità delle risposte che diversi soggetti danno al medesimo contesto
e delle loro interrelazioni;
2. il riconoscimento dei diversi interessi in campo;
3. la pluralità delle interpretazioni;
scoprire la dimensione storica del presente e saper problematizzare il presente come il
passato;
educarsi al dovere della memoria storica come componente essenziale dell’identità
collettiva e individuale.
Obiettivi minimi
ITALIANO SCRITTO (per tutte le classi del triennio)
Tutti gli studenti devono essere in grado di scrivere testi che presentino le seguenti
caratteristiche:
- rispetto della consegna negli elementi fondamentali;
- coerenza dei contenuti;
- rispetto dell’ordine logico dei contenuti, anche se non sempre l’uso dei connettivi è
preciso.
- comprensibilità del testo, anche se non sempre i periodi sono costruiti correttamente;
- lessico sufficientemente espressivo di un’idea, anche se non sempre appropriato;
- presenza sporadica di errori ortografici gravi o loro concentrazione nell’ultima parte del
compito, così che li si possa imputare a distrazione momentanea o alla mancata revisione
del testo per limiti di tempo
ITALIANO ORALE
terze
quarte
quinte
- Leggere i testi assegnati.
- Leggere i testi assegnati.
- Leggere i testi assegnati
- Saper parafrasare e/o - Saper parafrasare e/o - Saper parafrasare e/o
riassumere i testi letti.
riassumere i testi letti
riassumere i testi letti.
- Essere in grado di - Essere in grado di - Essere in grado di
contestualizzare il testo,
contestualizzare il testo,
contestualizzare il testo,
mettendolo in relazione
mettendolo in relazione
mettendolo in relazione
con le caratteristiche
con le caratteristiche
con le caratteristiche
peculiari dell’autore e del
peculiari dell’autore e del
peculiari dell’autore e del
periodo storico.
periodo storico.
periodo storico.
- Saper stabilire confronti - Saper stabilire confronti
tra gli autori studiati e/o le
tra gli autori studiati e/o le
opere lette.
opere lette.
- Conoscere gli aspetti - Conoscere gli aspetti
peculiari delle principali
peculiari delle principali
correnti letterarie.
correnti letterarie.
16
STORIA
terze
quarte
quinte
- Conoscere
e
saper - Conoscere
e
saper - Conoscere
e
saper
collocare nel tempo e
collocare nel tempo e
collocare nel tempo e
nello spazio i principali
nello spazio i principali
nello spazio i principali
eventi storici studiati e
eventi storici studiati e
eventi storici studiati e
saperne individuare cause
saperne individuare cause
saperne individuare cause
e conseguenze principali.
e conseguenze principali.
e conseguenze principali.
- Saper collegare fra loro i
fenomeni
studiati
cogliendone analogie e
differenze
e
individuandone cause e
conseguenze di lungo
periodo.
Obiettivi trasversali
-
Leggere e usare opportunamente manuali, codici, ecc.;
studiare in modo autonomo;
reperire fonti;
redigere relazioni scritte e orali in forma chiara e concisa;
risolvere autonomamente problemi teorici o pratici;
esprimersi con un linguaggio tecnico appropriato;
cogliere le rilevanze;
operare collegamenti interdisciplinari;
riflettere in modo critico sui temi di studio, e non solo su quelli;
confrontare le soluzioni possibili in relazione ad un problema, in modo da scegliere quella
più semplice ed adeguata.
5.1.6 CONTENUTI
ITALIANO
-
Criteri di selezione dei contenuti
Indirizzo del corso di studi;
tempo a disposizione per le lezioni e per lo studio individuale a casa;
per la letteratura, rilevanza canonica degli autori e dei testi;
accessibilità dei testi in termini di competenze linguistiche e culturali e di maturità
psicologica;
rispondenza agli interessi dell’alunno o attualità delle tematiche affrontate;
capacità di alcuni testi di esprimere in maniera chiara e semplice la cultura di un
determinato momento storico;
per i testi non letterari, opportunità di far riflettere gli alunni su avvenimenti e problemi
della contemporaneità.
17
-
Fasi di sviluppo dell’attività didattica
Settembre, ottobre , novembre,dicembre : Leopardi Verismo e Decadentismo; Verga.
Gennaio e febbraio: D’Annunzio e Pascoli.
Febbraio, marzo: il romanzo del Novecento; le Avanguardie (Crepuscolarismo e
Futurismo).
Marzo e aprile: romanzo e teatro italiano tra Ottocento e Novecento (Pirandello e Svevo);
Maggio: Ungaretti, Montale e il Neorealismo; alcune opere di autori contemporanei.
Organizzazione degli spazi orari
Le lezioni sono state dedicate alla spiegazione di ogni argomento, alla lettura e
all’interpretazione dei testi poetici, alla discussione e all’interpretazione di quelli in prosa. Gli
studenti avrebbero dovuto completare a casa il lavoro svolto in classe attraverso la lettura dei
testi in prosa, lo studio degli argomenti spiegati, lo svolgimento delle relazioni e delle
composizioni assegnate. All’inizio di ogni lezione sono stati ricapitolati gli argomenti svolti in
quelle immediatamente precedenti.
STORIA
Criteri di selezione dei contenuti
Tra quelli sviluppati dal manuale, sono stati privilegiati gli argomenti funzionali al
conseguimento degli obiettivi indicati: non si è mirato quindi alla conoscenza enciclopedica di
tutti gli eventi, ma alla riflessione su quelli più indicativi della complessità del fatto storico e/o
più funzionali alla formazione di una coscienza civile.
Fasi di sviluppo dell’attività didattica
- Settembre, ottobre e novembre: crisi di fine secolo; età dell’imperialismo e del
colonialismo; età giolittiana; prima guerra mondiale; crisi del dopoguerra; rivoluzione
russa; biennio rosso; nascita del fascismo.
- Dicembre, gennaio, prima metà di febbraio: crisi del ’29; i regimi totalitari: regime
fascista; avvento e sviluppi del nazismo; l’URSS nell’età di Stalin;
- Febbraio, marzo, inizio aprile: seconda guerra mondiale; il mondo bipolare ; i rapporti
Nord-Sud;
- Aprile e maggio: lo sviluppo economico dell’Occidente, dal boom alla globalizzazione; il
conflitto Est-Ovest e fine del mondo bipolare; linee di sviluppo della società italiana dal
dopoguerra ad oggi; problemi e prospettive all’inizio del nuovo millennio. ( questa parte è
stata sviluppata in modo molto sintetico)
Organizzazione degli spazi orari
Si sono alternati momenti di lezione frontale, interventi degli studenti e momenti di verifica in
itinere e sommativa. Soprattutto nel primo quadrimestre si è fatto talvolta ricorso alla visione
di videocassette.
18
5.1.7 STRATEGIE
Tipologie di insegnamento e materiali utilizzati
Italiano
- Lezione frontale;
- comunità ermeneutica;
- attività individuali e di gruppo;
- percorsi individualizzati.
Storia
- lezione frontale;
- relazioni individuali e di gruppo.
- visione e analisi di filmati
Materiali di lavoro
- libri;
- fotocopie, in particolare per l’attualità;
- materiale audiovisivo.
5.1.8 ATTIVITA’ DI VERIFICA
Tecniche e strumenti per la verifica
Al termine di ogni unità sono state svolte verifiche, orali o scritte, dirette ad accertare la
conoscenza, la comprensione e la rielaborazione critica degli argomenti studiati. Forme di
verifica orale utilizzate: il commento orale ad un testo dato; l’esposizione argomentata di
argomenti svolti; la relazione su temi approfonditi da singoli studenti; il colloquio per accertare
la padronanza della materia e la capacità di orientarsi in essa; l’interrogazione per ottenere
risposte puntuali su dati di conoscenza. Forme di verifica scritta: test di comprensione e
conoscenza; l’analisi di un testo dato, secondo precise consegne; il componimento che
sviluppi argomentazioni. Le prove si sono attenute alle tipologie proposte dal Ministero della
Pubblica Istruzione per il nuovo esame di stato.
Le verifiche scritte di italiano sono state quattro nel primo quadrimestre e quattro nel
secondo, comprese le prove di simulazione dell’esame di stato; quelle orali rispettivamente
cinque e quattro. Cinque e quattro le verifiche di storia, incluse le simulazioni della terza prova
Il voto “orale” è stato da me assegnato in base ai risultati conseguiti nello svolgimento sia di
vere e proprie prove orali , sia – soprattutto in storia- di test scritti volti ad accertare la
padronanza dei contenuti e la comprensione del testo. Ho valutato invece come scritto ogni
genere di componimento volto ad accertare le capacità espositive e argomentative degli alunni.
Modalità di formulazione delle prove di verifica
Le prove di verifica sono state formulate sulla base delle indicazioni prodotte
dall’Osservatorio sugli esami di maturità. In allegato al documento del 15 maggio sono
prodotti esempi delle prove assegnate.
5.1.9 VALUTAZIONE
Esplicitazione dei criteri di valutazione
19
Nella valutazione ho tenuto conto dei seguenti elementi: la conoscenza dei dati; la
comprensione del testo; la capacità di cogliere gli elementi essenziali di una lettura; la capacità
di argomentazione e di rielaborazione personale; la capacità di orientarsi nella discussione delle
problematiche trattate; la proprietà di esposizione orale e scritta.
Nella valutazione finale si prenderanno in considerazione i risultati raggiunti in assoluto e in
rapporto ai livelli di partenza, la partecipazione alle lezioni, la costanza e la serietà
dell’applicazione, il rispetto degli impegni presi, l’onestà nell’esecuzione dei compiti,
l’originalità dell’apporto individuale al lavoro collettivo
Descrittori
Per la prova scritta (cfr. scheda allegata alla simulazione della prima prova):
- pertinenza alla traccia e rispetto delle convenzioni proprie delle diverse tipologie testuali;
- conoscenza dei contenuti, ricchezza delle idee e delle informazioni;
- articolazione logica, coerenza e coesione dell’argomentazione;
- riflessione critica, capacità di approfondimento e spunti di originalità nelle opinioni
espresse;
- correttezza e proprietà linguistica, efficacia espositiva.
Per il colloquio (italiano e storia):
- conoscenza dei temi proposti;
- articolazione del discorso;
- chiarezza e proprietà dell’espressione;
- individuazione dei concetti chiave;
- gerarchizzazione dei concetti e loro collegamento;
- commenti personali.
Ho ritenuto importante valutare ogni singola voce senza irrigidire la valutazione in un
punteggio predefinito, al fine di valorizzare la preparazione specifica dei singoli studenti. Mi
pare infatti riduttivo e spesso penalizzante per gli studenti stabilire una gerarchia fissa di
importanza tra le singole voci.
5.1.10 DEFINIZIONE DEL LIVELLO DI SUFFICIENZA
Orale (italiano e storia):
Nella definizione del livello di sufficienza ho tenuto conto della distinzione tra studente
diligente e studente capace ma pigro o disinteressato alla materia. Sei può corrispondere a
scarsa autonomia nel ragionamento e nella sintesi, ma ad uno studio puntuale dell’argomento e
alla partecipazione alle lezioni; oppure a conoscenze numericamente limitate ma organizzate,
che rivelano una sostanziale comprensione dell’argomento, anche se non supportata da uno
studio sistematico.
Scritto
Un compito viene da me ritenuto sufficiente se presenta le seguenti caratteristiche:
- rispetto della consegna negli elementi fondamentali;
- coerenza dei contenuti;
- rispetto dell’ordine logico dei contenuti, anche se non sempre l’uso dei connettivi è
preciso.
- comprensibilità del testo, anche se non sempre i periodi sono costruiti correttamente;
- lessico sufficientemente espressivo di un’idea, anche se non sempre appropriato;
20
-
presenza sporadica di errori ortografici gravi o loro concentrazione nell’ultima parte del
compito, così che li si possa imputare a distrazione momentanea o alla mancata revisione
del testo per limiti di tempo.
5.1.11 DEFINIZIONE DEL VALORE DEI VOTI
• voto 0 e 1 : da usare solo nei test a punteggio. Penso infatti che, per il solo fatto di essere
venuti a scuola, gli studenti abbiano imparato qualcosa loro malgrado.
• voto 2 : impreparato, foglio in bianco o quasi , interrogazione muta o rifiuto di verifica orale.
Impegno inesistente, apprendimento non verificabile.
• voto 3 : insufficienza gravissima. Totale mancanza di impegno, conoscenze vaghe e
frammentarie, grande difficoltà nell’organizzare i dati e/o nello sviluppare un ragionamento
logico, povertà e confusione lessicale. Nello scrutinio finale il 3 segnala un’insufficienza
gravissima e costante per tutto l’anno scolastico .
• voto 4 : insufficienza grave. Impegno saltuario, metodo di studio inadeguato, vaste lacune
nelle conoscenze, abilità e competenze incerte o frammentarie, scarsa proprietà lessicale,
incertezze nel ragionamento. Nello scrutinio finale il voto 4 è assegnato allo studente che sia
stato sistematicamente insufficiente tutto l’anno, anche se qualche volta questa insufficienza
è stata segnalata con un 5, perché le lacune si sono accumulate in modo tale da rendere
improponibile la promozione.
• voto 5 : insufficienza lieve. Impegno incostante, metodo di studio ancora poco efficace,
capacità di orientarsi di fronte agli argomenti studiati anche se la conoscenza è ancora
incompleta e abilità e competenze non sono sempre adeguate. E’ sufficiente un’applicazione
un po’ più costante a scuola e a casa per raggiungere la sufficienza ; oppure, se l’alunno si
impegna ma incontra ancora delle difficoltà, basta che continui a lavorare con serietà per
arrivare alla sufficienza, eventualmente con asterisco, alla fine dell’anno.
• voto 6 : sufficiente. Applicazione diligente, sostanziale conoscenza degli argomenti, capacità
di ragionamento guidato, abilità e competenze accettabili. Nello scrutinio finale un sei pieno
conseguito stabilmente per tutto l’anno può diventare un sette perché, anche se i singoli
risultati non sono brillanti, la costanza dell’applicazione è garanzia di un apprendimento
tutto sommato piuttosto solido e privo di lacune.
• voto 7 : discreto. Metodo di studio adeguato, capacità di organizzare autonomamente il
proprio lavoro scolastico, conoscenze abbastanza organiche anche se non approfondite,
sufficiente precisione concettuale, discrete capacità di operare confronti e collegamenti e di
contestualizzare, esposizione corretta e abbastanza sicura. Nello scrutinio finale un sette
pieno conseguito per tutto l’anno può diventare un otto, perché è garanzia di una
preparazione organica.
• voto 8 : buono, bene. Preparazione approfondita e organica, buona padronanza del metodo
di studio, autonomia di lavoro e ragionamento, capacità di porsi problemi e formulare
ipotesi, capacità di operare collegamenti e confronti tra discipline e argomenti diversi,
capacità di arrivare subito al nòcciolo, esposizione chiara e precisa sul piano lessicale. Un
otto costante diventa nove alla fine dell’anno, perché segnala capacità e impegno ottimi.
• voto 9 : ottimo. Quanto già indicato per l’otto, più una consapevolezza critica dei contenuti e
dei procedimenti, capacità di applicare autonomamente le conoscenze acquisite a nuovi
problemi spontaneamente individuati, esposizione ricca e articolata, originalità di
ragionamento. Se il nove è costante diventa dieci alla fine dell’anno, perché segnala
impegno e doti eccezionali.
• voto 10 : indica l’eccellenza che può essere conseguita quando all’impegno costante dalla
prima elementare e alle buone capacità generali si accompagni un talento particolare in
alcuni campi
21
5.1.12 VERIFICHE DI ITALIANO
Verifica:Il Decadentismo e Pascoli
1. Che cosa si designa con il termine Decadentismo e qual è l’origine del termine? (4)
2. Il Simbolismo è la poetica dominante in Europa negli anni ’80 dell’Ottocento: spiega
come cambia il rapporto del poeta con la realtà, la funzione attribuita alla poesia, la
centralità che in essa assumono il linguaggio e la figura dell’analogia. (3)
Dopo aver collocato la figura dell’intellettuale nel contesto delle trasformazioni economiche e
sociali della fine del secolo XIX, spiega come risposero i poeti decadenti allo smarrimento
prodotto dalla modernità. (max. 15 righe) (3)
3. Illustra i tratti essenziali della poetica decadente. Usa i seguenti termini: forma di
conoscenza, esteta, arte per l’arte, simboli, sinestesia, analogia, musica, cultura di
massa.(3)
4. Spiega come rispose Pascoli allo smarrimento prodotto dalla modernità (spiega con
particolare attenzione la poetica del fanciullino e la teoria del nido). In base a questa
analisi è possibile ritenerlo un poeta decadente e/o un poeta vate? (motiva la risposta)(4)
5. Definisci le caratteristiche del simbolismo pascoliano (3)
6. Spiega quali soluzioni formali e foniche adotta P. nella sua poesia (3)
7. Riassumi i temi fondamentali, la poetica e l’ideologia che si possono rintracciare nella
poesia del P.(4)
8. Parla dell’ideologia politica del poeta facendo riferimento alle opere in cui trattò tali
argomenti (3)
PT. TOT:----------------------/30
Verifica: D’Annunzio
1. Rifletti sugli elementi caratterizzanti i seguenti momenti della vita di D’Annunzio:
• L’esperienza di cronista mondano
• L’attività politica
• L’esperienza della guerra
• L’impresa di Fiume
2. Cosa intendeva D’Annunzio per “ vivere inimitabile”?
3. Nietzsche costituisce il referente filosofico presente in gran parte della produzione di
D’Annunzio; spiega per quale aspetto e rintraccia nei testi esaminati tale aspetto
4. Rifletti sulla funzione che D’Annunzio attribuisce all’intellettuale umanista del suo
tempo, immerso in una società industriale ( riferisciti anche alle opere)
5. In alcune opere di D’Annunzio il primitivo è visto come simbolo dell’irrazionale.
Individua questi testi e spiega il senso dell’affermazione precedente
6. Rintraccia all’interno della produzione romanzesca dannunziana tutti i personaggi
femminili e spiega la loro genesi e la loro funzione
7. A quale opera appartiene Alcyone insieme a Maia e ad Elettra ; in quali anni è stata
composta; parla del progetto dell’opera?
8. Nella raccolta sono presenti elementi autobiografici?
22
9. Quali sono i temi prevalenti trattati in Alcyone?
10. Quale linguaggio poetico caratterizza la raccolta?
11. Quale ideologia sottende l’opera?
12. Quale rappresentazione della natura emerge dalla lettura di Alcyone?
13. Qua l è il rapporto dell’uomo con la natura?
14. Quali caratteristiche presenta il poeta che canta in Alcyone? (puoi unire in un’unica
risposta i punti 9-15)
15. Parla del simbolismo dannunziano
16. Definisci i concetti di panismo e di estetismo facendo riferimento alle opere
dannunziane
17. Parla delle caratteristiche dei personaggi principali de “Il Piacere”
TEMA
Tipologia A
Leggi attentamente il brano tratto da Mastro don Gesualdo di Giovanni Verga e rispondi alle
domande.
Comprensione globale
Illustra brevemente il contenuto del brano, poi inquadralo nel contesto del romanzo.
Analisi del testo
1. Quale giudizio dà Gesualdo sul suo matrimonio con Bianca? Perché? Come motiva il
rifiuto della moglie nei suoi confronti e quale visione del mondo traspare da questa
motivazione?
2. Gesualdo è ferito dal comportamento della figlia ma la giustifica: come e perché?
3. Nel giudizio di Gesualdo sul suo matrimonio e sul rapporto con sua figlia appare
evidente il conflitto tra due logiche diverse che convivono nell’animo suo:
a. illustra la natura di questo conflitto e indica quali sono le conclusioni tratte da
Gesualdo a questo proposito.
b. Secondo il protagonista esistono alternative a queste conclusioni? Perché? E
secondo Verga? Motiva la risposta.
4. Analizza le tecniche narrative:
a. da quale punto di vista sono descritti i fatti nei capoversi 1, 2 e 4? Qual è lo
strumento impiegato dall’autore per esprimere questa focalizzazione?
b. da quale punto di vista sono descritti i fatti nel capoverso 3? Perché?
c. Ci sono nel brano esempi di regressione o di straniamento? Perché?
Approfondimenti
Sviluppa uno dei seguenti temi:
23
1. Illustra il percorso del pessimismo verghiano attraverso un confronto tra I Malavoglia e
Mastro don Gesualdo.
2. Illustra le scelte poetiche e le tecniche narrative di Verga facendo significativi
riferimenti alle opere lette.
Tipologia B
Ambito tecnico-scientifico
La scienza: dubbi e paure dello scienziato
•
Documenti
"Il supremo passo della ragione sta nel riconoscere che c'è un'infinità di cose che la sorpassano.
E' ben debole, se non giunge a riconoscerlo. Se le cose naturali la trascendono, che dire di
quelle soprannaturali?".
B. Pascal Pensieri, n. 139, trad. it. di P. Serini, Torino, 1962.
"E tuttavia il ventesimo secolo non si trova a suo agio con la scienza che è il suo risultato più
straordinario e da cui esso dipende. Il progresso delle scienze naturali è avvenuto sullo sfondo
di un bagliore di sospetti e paure, che di quando in quando si è acceso in vampate di odio e di
rifiuto della ragione e di tutti i suoi prodotti. (...) I sospetti e la paura verso la scienza sono stati
alimentati da quattro sentimenti: che la scienza è incomprensibile; che le sue conseguenze
pratiche e morali sono imprevedibili e forse catastrofiche, che essa sottolinea la debolezza
dell'individuo e mina l'autorità. Nè infine dobbiamo trascurare il sentimento che, nella misura
in cui la scienza interferisce con l'ordine naturale delle cose, essa risulta intrinsecamente
pericolosa".
E. Hobsbawm, Il Secolo breve trad. it. Milano, 1995.
"Mi ricordo un colloquio che ebbi dopo la Guerra con Enrico Fermi, poco prima che venisse
sperimentata la prima bomba all'idrogeno nel Pacifico. Discutemmo di questo progetto, ed io
lasciai capire che, considerate le conseguenze biologiche e politiche si doveva abbandonare un
simile esperimento. Fermi replicò: "Eppure è un così bello esperimento". Questo è
probabilmente il motivo più profondo che sta alla base dell'interesse per l'applicazione pratica
della scienza; lo scienziato ha bisogno di sentirsi confermare da un giudice imparziale, dalla
natura stessa, di aver compreso la sua struttura. E vorrebbe verificare direttamente l'effetto dei
suoi sforzi".
W. Heisenberg, La tradizione nella scienza, trad. it. Milano, 1982.
"La politicizzazione della scienza toccò il suo culmine nella seconda guerra mondiale (...).
Tragicamente la stessa guerra nucleare fu figlia dell'antifascismo. Una normale guerra fra
diversi stati nazionali non avrebbe quasi certamente spinto i fisici d'avanguardia, per lo più
profughi dai paesi fascisti, a premere sui governi inglese e americano perchè costruissero una
bomba atomica. E proprio l'orrore di questi scienziati dinnanzi al risultato ottenuto, i loro sforzi
disperati all'ultimo minuto, per impedire ai politici e ai generali di usare effettivamente la
bomba e, in seguito, i loro sforzi per opporsi alla costruzione della bomba all'idrogeno
testimoniano della forza delle passioni politiche".
E. Hobsbawm, Il secolo breve, trad. it. Milano 1995
"Galileo: Se gli uomini di scienza non reagiscono all'intimidazione dei potenti egoisti e si
limitano ad accumulare sapere per sapere, la scienza può rimanere fiaccata per sempre, ed ogni
24
nuova macchina non sarà fonte che di nuovi triboli per l'uomo. (...) Per alcuni anni ebbi la forza
di una pubblica autorità; e misi la mia sapienza a disposizione dei sapienti perchè la usassero, o
non la usassero o ne abusassero, a seconda dei loro fini. Ho tradito la mia professione; e quando
un uomo ha fatto ciò che ho fatto io, la sua presenza non può essere tollerata nei ranghi della
scienza".
B. Brecht, Vita di Galileo, Torino, 1961
"Ho speso tutta la mia vita per la libertà della scienza e non posso accettare che vengano messi
dei chiavistelli al cervello. L'ingegno e la libertà di ricerca è quello che distingue l'Homo
sapiens da tutte le altre specie...Solo in tempio bui la scienza è stata bloccata. Oggi più che mai
bisogna affermare il principio che gli scienziati hanno il diritto di partecipare alle decisioni
politiche piuttosto che essere vittima di movimenti oscurantisti ed anti-scientisti"
Rita Levi Montalcini, dal discorso tenuto il 13 febbraio 2001 nella sala della biblioteca di
Montecitorio.
ARGOMENTO: Da Gutenberg al libro elettronico: modi e strumenti della comunicazione
DOCUMENTI
1) L'homo sapiens che moltiplica il proprio sapere è il cosiddetto uomo di Gutenberg. E' vero
che la Bibbia stampata da Gutenberg tra il 1452 e il 1455 ebbe una tiratura (per noi, oggi,
risibile) di 200 copie. Ma quelle 200 copie erano ristampabili. Il salto tecnologico era avvenuto.
E dunque è con Gutenberg che la trasmissione scritta della cultura diventa potenzialmente
accessibile a tutti. Il progresso della riproduzione a stampa fu lento ma costante e culmina
nell'evento - a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento - del giornale che si stampa ogni giorno,
del "quotidiano". Nel contempo. Dalla metà dell'Ottocento in poi comincia un nuovo e diverso
ciclo di avanzamenti tecnologici. Primo, l'invenzione del telegrafo, poi quella del telefono (di
Alexander Graham Bell). Con queste due invenzioni spariva la distanza e cominciava l'era delle
comunicazioni immediate. La radio, anch'essa un eliminatore di distanze, aggiunge un nuovo
elemento: una voce facile da diffondere, in tutte le case. La radio è il primo formidabile
diffusore di comunicazioni, ma un diffusore che non intacca la natura simbolica dell'uomo.
[…] La rottura avviene, alla metà del nostro secolo, con la televisione.
La televisione - lo dice il nome - è "vedere da lontano" (tele), e cioè portare al cospetto di un
pubblico di spettatori cose da vedere da dovunque, da qualsiasi luogo e distanza. E nella
televisione il vedere prevede sul parlare, nel senso che la voce in campo, o di un parlante, è
secondaria, sia in funzione dell'immagine, commenta l'immagine. Ne consegue che il
telespettatore è più un animale vedente che non un animale simbolico. Per lui le cose
raffigurate in immagini contano e pesano più delle cose dette in parole. E questo è un radicale
rovesciamento di direzione, perché mentre la capacità simbolica distanzia l'homo sapiens
dall'animale, il vedere lo ravvicina alle sue capacità ancestrali, al genere di cui l'homo sapiens è
specie.
[…] I veri studiosi cominceranno a leggere libri, avvalendosi di interessi per i riempitivi, per le
bibliografie e le informazioni che prima trovavano nei dizionari, ma dubito che se ne
innamoreranno"
G. SARTORI, Homo videns, Laterza, Bari 1997
25
2) "Attraverso il disegno e la stampa, già nei secoli scorsi, l'uomo aveva catturato e imparato a
governare l'immagine. Solo in questo secolo è stato capace di realizzare una delle sue più
antiche ambizioni: quella di catturare, riprodurre, trasmettere a distanza i suoni delle voci e
delle cose.
La galassia Gutenberg ha fatto piombare il mondo nel silenzio. La galassia multimediale gli ha
ridato voce, ne ha moltiplicato le immagini acustiche.
R. MARAGLIANO, Nuovo manuale di didattica multimediale, Laterza, Bari 1998
3) "La rivoluzione dell'editoria comincia a primavera. E nell'arco di pochi anni si
verificheranno tali trasformazioni nella produzione di libri e nella loro distribuzione (ma anche
in quella dei giornali) che alla fine tutto apparirà radicalmente mutato. Addio carta, addio
biblioteche con chilometri di scaffali dal pavimento al soffitto. La rivoluzione si chiama eBook
… Gli eBook, conclude Fabio Faizza (responsabile delle relazioni strategiche della Microsoft
Italia), saranno il più grosso fattore di accelerazione della cultura dopo Gutenberg".
L. SIMONELLI, "Tuttoscienze", 23 febbraio 2000.
5.1.13 VERIFICHE DI STORIA
GIOLITTI E L’IMPERIALISMO
Rispondi alle domande 1, 2 in non più di 5 righe, all’ultima in maniera estesa. Le risposte
1, 2 valgono un 1,5 punti,la domanda tre vale 7punti .
1. Spiega perché il ‘900 è definito un secolo di forti contraddizioni
2. Parla della questione balcanica e dei conflitti che ne seguirono
3. Svolgi un breve saggio sulla seguente traccia: Gli elementi di forza e di debolezza della
politica giolittiana nel contesto della situazione italiana di inizio secolo.
Considera come possibile traccia i seguenti punti:
• Crisi di fine secolo e nuovi scenari politici
• Decollo industriale italiano
• Situazione sociale
• Posizioni politiche cattoliche e socialiste
• Scelte e contraddizioni di Giolitti
Il fascismo
1. Delinea la situazione economica, sociale e politica dell'Italia all'indomani della Grande
Guerra.
26
2. Illustra, in forma schematica, i fattori che permisero ai fascisti di prendere il potere.
Considera: la crisi economica del dopoguerra, lo sviluppo del movimento operaio e
contadino e le sue divisioni, la condizione dei ceti medi, l'atteggiamento delle istituzioni,
l'azione delle squadre fasciste e di Mussolini.
3. Ripercorri le fasi dell'evoluzione ideologica del fascismo dal Programma di S. Sepolcro a
quello del 1921, evidenziando le differenze.
4. Dal delitto Matteotti alla dittatura: perché fu ucciso Matteotti? Come reagirono al delitto
i partiti antifascisti? Quale posizione assunsero il re e l'esercito? Quali iniziative prese
Mussolini?
5. Che cosa si intende per "fascistizzazione dello stato"? Attraverso quali provvedimenti
legislativi fu conseguita e quando?
6. Spiega perché il regime fascista ricercò il consenso delle masse e indica attraverso quali
strumenti riuscì a conseguirlo. Considera: iniziative sociali, economiche , culturali; rapporti
con la Chiesa; politica estera; propaganda; repressione.
7. La politica economica del regime: individua le diverse fasi della politica economica
fascista e, per ciascuna di esse, i principali provvedimenti e i loro esiti.
8. La politica estera: delinea le diverse fasi della politica estera del regime e spiegane i
mutamenti.
9. Come si manifestò l'opposizione al regime? Quali furono i principali gruppi di
opposizione e quali metodi di lotta scelsero?
10. Quando e perché furono promulgate le "leggi razziali"? Che cosa stabilivano?
Spiega il significato dei seguenti termini o espressioni:
biennio rosso
vittoria mutilata
riforma Gentile
Gran
Consiglio Corporazioni
autarchia
del F.
massimalista
Balilla
interclassismo
Minculpop
Rispondi alle domande in modo esauriente, ma il più possibile sintetico, cercando di non
superare le quindici righe per risposta.
Il nazismo
classe 5°^ A inf.
1. Ripercorri le tappe fondamentali della presa del potere da parte di Hitler dal 1919 al
1933:
1.1 il partito nazionalsocialista dalla sua fondazione al 1932; il programma originario;
1.2 l’ideologia del partito nazista (NSDAP), il suo progetto politico e le parole d’ordine
vincenti; il razzismo e la cultura del nemico;
1.3 l’elettorato su cui fa presa e il ruolo giocato dalla crisi della repubblica di Weimar e
dalla crisi economica dei primi anni Trenta;
1.4 le alleanze politiche;
1.5 la conquista del potere.
2. Delinea i tratti essenziali dello stato totalitario nazista:
2.1 la costruzione della dittatura, la fusione tra partito e stato, il ruolo del Führer;
2.2 gli strumenti repressivi, terrore e delazione,
2.3 gli strumenti del consenso: il Fronte del lavoro e la Gioventù hitleriana; la
manipolazione delle coscienze: riti collettivi e potere carismatico ( leggi con attenzione
che cosa dicono a questo proposito Ian Kershaw e George Mosse); l’ideologia della
disuguaglianza; la persecuzione degli ebrei;
27
2.4 gli strumenti del consenso: la politica economica nazista. Indicane gli obiettivi
principali e chiarisci perché esisteva un legame molto stretto tra economia, politica,
ideologia e guerra.
Date
In quali anni ebbero luogo i seguenti avvenimenti?
1. notte dei cristalli ………..
2. incendio del Reichstag……….
3. proclamazione della repubblica di
Weimar ……..
3. nomina di Hitler a cancelliere
…………
4. leggi di Norimberga………
Parole e significati
Spiega a quali avvenimenti o fenomeni si riferiscono queste espressioni:
1. notte dei lunghi coltelli
2. Fronte del Lavoro
3. capo carismatico
4. legislazione sociale
La rivoluzione russa
1. Che cosa avvenne nel febbraio del 1917 in Russia;
2. cause della rivoluzione: precedenti tentativi rivoluzionari; incapacità politica del regime
zarista e fallimento delle riforme; la situazione nelle campagne; caratteristiche
dell’industrializzazione russa; disgregazione della società russa e crisi economica legate
alle sconfitte militari;
3. orientamento e programmi dei vari partiti
4. programma di Lenin (tesi di aprile); ruolo del partito rivoluzionario secondo Lenin;
5. realizzazione di questo programma: quali punti del programma vengono realizzati,
come e quando? (Considera: rivoluzione d’ottobre, provvedimenti politici ed economici
presi dal governo rivoluzionario, guerra civile e instaurazione della dittatura del
proletariato)
6. Quali caratteristiche presenta, alla fine del processo rivoluzionario, lo stato bolscevico?
PUOI RISPONDERE ALLE DOMANDE SINGOLARMENTE O PRODUCENDO UN
UNICO TESTO (IN QUESTO CASO VERRà VALUTATA ANCHE L’ESPOSIZIONE. SE
SCEGLI DI SCRIVERE UN TESTO NON SEI OBBLIGATO A FARLO NELLA
PROSSIMA VERIFICA)
La prima guerra mondiale
1. Le origini della prima guerra mondiale vanno ricercate in un complesso di fattori
economici, politici, ideologici: indicane almeno cinque.
28
a. ……………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………
………………;
……………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………
……………….
b. ……………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………
…………….. .;
c. ……………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………
………………;
d. ……………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………
………………;
e. ……………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………
……………….
2. Quando e perché scoppiò la guerra?
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
………………
b. Perché la guerra si trasformò presto in una guerra di trincea?
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
……………………
3. All’inizio del conflitto l’Italia si divise tra neutralisti e interventisti:
neutralisti
Partiti o
…………………………………
gruppi politici …………………………………
……………………………………
….………………………………..
..…………………………………
….
Istituzioni
(corona,
esercito,
governo)
…………………………………..
………………………………….
…………………………………..
Ceti o classi
sociali
……………………………………
.
……………………………………
..
Interventisti
………………………………
..
………………………………
.
………………………………
..
………………………………
…
………………………………
…
………………………………
..
………………………………
….
………………………………
…..
………………………………
….
………………………………
..
29
……………………………………
…
……………………………………
…
………………………………
….
………………………………
…
Giolitti era ………………. perché
……………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………
……..
L’Italia entrò in guerra il ……………………………. perché
……………………………………
4. Per quali ragioni il 1917 fu un anno di svolta nel conflitto? Indicane almeno 3:
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
………………………………………………
5. La Conferenza di pace che si tenne a Parigi avrebbe dovuto ispirarsi ai 14 punti di
Wilson: che cosa prevedevano? ( almeno 3 indicazioni):
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
………………………
In realtà i trattati di pace, di cui il più importante fu quello di ………………………
relativo alla Germania, determinarono in Europa una situazione di instabilità e tensione:
perché? Indica almeno 3 ragioni :
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
LA COSTITUZIONE DELL’UNIONE SOVIETICA E I FASCISMI IN EUROPA
1. Cos’è la Comintern, quando fu fondata e con quale obiettivo?(2)
2. La Comintern fu poi (indica l’anno) sottoposta a 21 condizioni che si possono
riassumere in 4 punti, quali? (2)
3. Perché i moti rivoluzionari europei fallirono?(1)
4. Quali erano i due problemi interni che ossessionavano Lenin? Con quali
conseguenze (politiche ed economiche) per il Paese? (3)
5. Parla della NEP e delle sue conseguenze(4)
6. Quando n asce l’URSS e quali caratteristiche istituzionali ha? (3)
7. Parla dell’ascesa ‘politica di Stalin e del suo rapporto con Trockij (6)
8. La politica economica di Stalin (6)
9. Attraverso quali metodi e quali strumenti Stalin operava il controllo economico
sulla società(4)
30
10. Parla della guerra civile spagnola(4)
La seconda Guerra mondiale
♦ 1933 - 1939: VERSO LA GUERRA
- le radici del conflitto (indicane almeno 4)
- la politica estera aggressiva di Hitler tra 1933 e 1938:
1933 la Germania si ritira dalla ………………………
1935 ………………………………………………………;
.
………………………………………….;
conferenza di Stresa: Gran Bretagna, Francia e ……………… protestano contro il
riarmo tedesco.
1936 …………………………………………………….. alleanza tra Germania e
……………… (Asse………………………..)
- La debole reazione delle democrazie:
Gran Bretagna …………………………………………………………………………
Francia …………………………………………………………………………………
USA ……………………………………………………………………………………
- I colpi di forza: annessioni e invasioni; le alleanze fra stati
1937 il Giappone inizia l’invasione della …………….
1938 annessione dell’……………… e occupazione dei ……………………. Conferenza
di ………………., fallimentare.
1939 Invasione tedesca della ………………………….. ;
Invasione italiana dell’ ……………………………;
“patto d’acciaio” tra ………….. e……………….;
“ patto di non aggressione” tra Germania e ………………… , dovuto a
…………………………………………………
1° settembre: occupazione tedesca della ……………….., reazione di …………….. e
……………, inizio del conflitto
♦ 1939 - giugno 1942: LA PRIMA FASE DEL CONFLITTO
- schieramenti
- la guerra in Europa e in Africa: l’espansione dell’Asse in Europa orientale, Europa
occidentale, Balcani, Africa
- la guerra parallela dell’Italia
- l’invasione dell’URSS
- la guerra in Asia: l’espansione del Giappone (cfr. anche la cartina alla pag. 210)
- gli USA in guerra.
♦ giugno 1942 - luglio 1943: LA GUERRA A UNA SVOLTA : in Urss, in Africa, nel
Pacifico
♦ 1943 -1945 : LA FASE FINALE DELLA GUERRA:
- la sconfitta dell’Asse sui vari fronti (Europa orientale, Europa occidentale, Balcani,
Africa, Pacifico)
- la bomba atomica
♦ IL “NUOVO ORDINE EUROPEO”, LO STERMINIO DI EBREI E ZINGARI
il dominio nazista in Europa
- il sistema concentrazionario
- lo sterminio degli ebrei, dalle leggi di Norimberga alla “soluzione finale”;
- collaborazionismo e resistenza in Europa
31
♦ COLLABORAZIONISMO E RESISTENZA IN EUROPA
Caratteri comuni e casi nazionali.
♦ ITALIA, luglio 1943 - aprile 1945
la caduta del fascismo
- i “45 giorni” di Badoglio
- l’8 settembre 1943
- la Resistenza
- il regno del Sud
- la repubblica di Salò
- l’ultimo inverno di guerra e la Liberazione
32
5.2
INGLESE ( Prof.ssa ELENA VIETTI)
5.2.1 VALUTAZIONE
Le valutazioni ORALI sono state date in base ai seguenti criteri:
•
•
•
•
•
Valutazione GRAVEMENTE INSUFFICIENTE : il candidato non comprende la
domanda e pertanto formula risposte non pertinenti o non formula risposta.
Valutazione INSUFFICIENTE : il candidato comprende il quesito, ma formula una
risposta inintelligibile.
Valutazione SUFFICIENTE : il candidato comprende il quesito, formula una risposta
con lacune contenutistiche e qualche scorrettezza formale e grammaticale, ma
comunque accettabile in quanto comprensibile.
Valutazione DISCRETA : il candidato comprende, risponde fornendo i contenuti
richiesti e mostrando una certa proprietà lessicale e grammaticale.
Valutazione OTTIMA : il candidato comprende, risponde fornendo tutti i contenuti
richiesti e dimostra di padroneggiare la lingua esprimendosi su diversi livelli di forma e
di stile.
Le verifiche SCRITTE sono state assegnate sotto forma di READING COMPREHENSION .
La valutazione era SUFFICIENTE se il candidato otteneva i 6/10 di punteggio.
5.2.2 OBIETTIVI
OBIETTIVI DISCIPLINARI
•
•
•
•
•
Potenziare la competenza linguistica.
Comprendere in modo globale ed analitico testi orali e scritti relativi al settore di
specializzazione.
Trasporre ed interpretare testi di argomento tecnico e di attualità.
Produrre test orali e scritti per descrivere processi o situazioni con sufficiente precisione
lessicale e chiarezza logica.
Sostenere semplici conversazioni su argomenti generali o specifici.99
OBIETTIVI TRASVERSALI
•
•
•
•
•
Leggere ed usare opportunamente il libro di testo.
Redigere relazioni scritte ed orali in modo chiaro e conciso.
Esprimersi con un linguaggio tecnico appropriato.
Operare collegamenti disciplinari ed interdisciplinari.
Attivare modalità di apprendimento autonomo.
33
5.2.3 CONTENUTI e CRITERI DI SELEZIONE
I contenuti riguarderanno lo sviluppo delle abilità linguistiche, cioè comprensione scritta ed
orale e produzione scritta ed orale. Si prediligeranno testi scritti in quanto funzionali
all’apprendimento delle abilità più utili in un futuro lavoro. Si insegneranno le diverse tecniche
di lettura per scopi diversi.
I testi saranno selezionati secondo criteri di accessibilità e coerenza con la specializzazione.
Inoltre si esamineranno testi di attualità tratti da giornali o altre fonti che possano suscitare
l’interesse degli studenti.
I TESTI PER LA COMPRENSIONE SCRITTA RIGUARDERANNO:
• TEMI DI INTERESSE GENERALE
• TEMI DI CARATTERE SCIENTIFICO – TECNOLOGICO
• TEMI DI ATTUALITA’
LE MODALITA DEI COMPITI SCRITTI:
• RISPONDERE A QUESITI DIRETTI
LA PRODUZIONE ORALE RIGUARDERA’:
• ESPOSIZIONE DI ARGOMENTI DI CARATTERE SCIENTIFICO DELL’INDIRIZZO.
• ESPOSIZIONE DI ARGOMENTI DI ATTUALITA’ TRATTATI IN CLASSE.
5.2.4 ARGOMENTI SVOLTI
Revisione sistematica degli obiettivi minimi del 3° e 4° anno.
Linkers connettivi : addition, contrast, cause, reason, consequence
Dal libro di testo Global Eyes :
Medical trends
Robots: man's new best friend
Dal libro di testo Emotions and Ideas:
The many facets of Globalization.
34
Is business the real Big Brother
The Internet
Google
Materiale fornito dall'insegnante:
Big Brother or friendly helper?
How Big Brother watches your every move.
Apple pay
Military robots
The American soldiers of the future
The robot-dog of war
Net banking
Customer protection
Pull and Push technologies
VoiP
Negative aspects of the Internet
Building walls around the web
Technology in medicine
Computed assisted surgery
IBM Watson + video
The use of Watson in medicine/shopping/cooking
Slow tech: towards good,clean and fair IT
Cloud computing and carbon footprints
The Cloud today. The Present and future with reservations
TED TALKS + VIDEOS
Think your email's private? Think again
What can save the rainforest? Your used cell phone
Why social media "likes" say more than you might think
Happy maps
Film visti relativi agli argomenti svolti :
The Truman show
The Theory of Everything
The Imitation Game
5.2.5 MATERIALI UTILIZZATI
Libro di testo Global Eyes e Ideas and Emotions
Fotocopie tratte da quotidiani e riviste Inglesi e Americane.
35
Articoli tratti da Internet.
Film in lingua originale.
Laboratorio linguistico.
5.2.6 TECNICHE E STRUMENTI DI VERIFICA
Le verifiche avranno cadenza periodica come specificato dalla programmazione e saranno
sempre volte ad accertare la competenza linguistica e contenutistica.
Verifiche orali:
Colloquio libero, domande mirate su argomenti specifici.
Verifiche scritte:
Reading comprehension con domande sul testo in particolare e/o sull’argomento in generale
5.2.7 ATTIVITA’ DI RECUPERO
Oltre al modulo di rinforzo svolto ad inizio anno sono ipotizzate sistematiche pause di
riflessione grammaticale e lessicale. Qualora si verificasse un insuccesso massiccio su
determinati argomenti, l’insegnante si impegna a fornire le dovute lezioni di supporto
all’interno dell’orario curriculare, a patto che la frequenza in classe sia regolare.
5.2.8 SIMULAZIONE e GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Sono state effettuate due simulazioni di terza prova (vedi 8.4 del documento)
5.2.9 OBIETTIVI MINIMI
Formulare frasi in situazione che alludano ad esperienze passate, presenti e future, ad abilità nel
presente e nel passato, utilizzando strutture attive e passive a livello intermediate
Leggere, comprendere, rispondere a quesiti sugli argomenti tecnici e/o di attualità trattati.
Tale programmazione viene ipotizzata sulla base di quanto concordato nella riunione per
materia e nei consigli di classe.
5.2.10 ESEMPI DI VERIFICHE
SPYWARE
One of the most controversial aspects of the Internet is spyware.
36
Spyware secretly collects information about a user through their Internet connection, usually
for advertising purposes but sometimes also with criminal intent.
Typically spyware is embedded as a hidden element of freeware or shareware programs that
one can download from the Internet, though not all or even the majority of such applications
include spyware.
Once installed, the spyware can monitor your Internet activities. Since spyware is an
independent executable program it can monitor keystrokes, scan files, spy out other
applications such as chat programs or word processors, or read cookies. It can thus find out email addresses, passwords or even credit card numbers and then relay that information back to
the spy author who either uses it for marketing purposes or sells the information to a third
party.
Aside from the abuse of one’s privacy, spyware also exploits the memory and system resources
of your computer and can lead to system crashes.
QUESTIONS
1. What can spyware check?
2. Apart from privacy intrusion, are there any other negative consequences?
3. What’s your opinion?
37
5.3
MATEMATICA( Prof.ssa ANNA MARIA SACCHI)
5.3.1 OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI
Durante l'intero anno scolastico si è lavorato con i seguenti obiettivi disciplinari:
• Capacità di utilizzare gli operatori fondamentali dell’ analisi matematica (limiti, derivate,
integrali);
• Capacità di elaborare ed interpretare un grafico corrispondente ad una funzione analitica o
di altra natura;
• Costruire procedure di risoluzione di un problema e, ove sia il caso, tradurle in algoritmi
per il calcolo;
• Conoscere i limiti della geometria euclidea e l’esistenza di altre geometrie;
• Saper operare con il simbolismo matematico riconoscendo le regole sintattiche di
trasformazioni di formule;
• Conoscere metodi e strumenti di natura probabilistica e statistica;
• Saper affrontare problemi di varia natura avvalendosi di modelli matematici atti alla loro
rappresentazione;
• Interpretare intuitivamente situazioni geometriche spaziali;
• Inquadrare storicamente l’evoluzione delle idee matematiche fondamentali;
• Cogliere interazioni tra pensiero matematico e pensiero filosofico;
• Fornire strumenti di calcolo e modelli matematici per la risoluzione di problemi;
• Utilizzare un linguaggio scientifico rigoroso;
• Sviluppare le capacità intuitive e logiche
• Abituare a ragionamenti induttivi e deduttivi
• Sviluppare attitudini analitiche e sintetiche
• Indurre alla precisione di linguaggio e a ragionamenti coerenti
• Utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse
• Abituare a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente le conoscenze via via
acquisite
Si considerano obiettivi trasversali da conseguire entro la fine del corso di studi:
• assumere un atteggiamento responsabile nei confronti della scuola e dello studio
• organizzare tempi e modi dello studio personale, distribuendo in modo armonico risorse e
impegno tra le varie discipline
• conoscere le nozioni e il significato dei procedimenti utilizzati e coglierne i mutui
collegamenti e l'organizzazione complessiva;
• eseguire correttamente le procedure di calcolo e controllare la plausibilità e il significato
dei risultati ottenuti;
• utilizzare le nozioni matematiche apprese per analizzare, modellizzare e risolvere situazioni
problematiche che nascono da altre discipline o dall'esperienza quotidiana
• confrontare le soluzioni possibili in relazione ad un problema, in modo da scegliere quella
più semplice e adeguata.
• sviluppare capacità di astrazione.
38
5.3.2 METODOLOGIE DIDATTICHE
. La metodologia didattica che si è seguita è quella del cosiddetto avanzamento elicoidale, cioè
con continui ritorni sugli stessi argomenti sviluppati ad un diverso livello di profondità. Quella
indicata non è da intendersi quindi come scansione strettamente temporale dei contenuti.
Accanto a questa caratteristica di fondo si cerca inoltre di:
1) estendere l’attività di costruzione matematica attraverso l’individuazione di oggetti via via
più complessi.
2) condurre l’insegnamento per problemi tendendo però sempre più, in fase di
sistematizzazione, a generalizzare e a formalizzare il risultato conseguito per poterlo collegare
alle nozioni teoriche già apprese.
3) trattare in modo trasversale i contenuti dei temi programmati per evitare frammentarietà ed
in modo da evidenziare analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi,
realizzandone cosi l’integrazione e facilitandone la comprensione.
Una ulteriore scelta di fondo è inoltre quella di privilegiare, quando possibile e in relazione al
numero di ore di lezione settimanali, la presentazione in chiave problematica dei contenuti,
favorendo il confronto, la discussione e la formulazione di possibili soluzioni da parte dei
ragazzi. Si tenta comunque di diversificare le modalità di trasmissione di contenuti affiancando
alla «classica» lezione momenti di discussione, attività di gruppo per proposte di lavoro, attività
di ricerca individuali.
5.3.3 STRUMENTI E METODI DI VALUTAZIONE
Sono stati previsti vari momenti e modalità di verifica: prove scritte mensili che prevedono
principalmente la risoluzione di problemi inerenti alle unità didattiche e volte quindi a misurare
le competenze raggiunte, colloqui orali finalizzati principalmente a controllare la conoscenza
delle nozioni teoriche e della terminologia specifica, nonché delle capacità acquisite. Sono
stati effettuati anche accertamenti sul lavoro assegnato a casa e valutati gli interventi dal posto
durante le lezioni e, in generale, la partecipazione all’attività in classe.
Esplicitazione dei criteri di valutazione
Per la formulazione e la valutazione delle verifiche sia scritte che orali sono considerati i
seguenti elementi:
- conoscenza dei contenuti
- capacità di rielaborazione individuale delle proposte
- capacità di gestione dei procedimenti di calcolo
- ordine logico dell’esposizione.
Nelle prove scritte si valuta in particolare:
- la capacità di utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate
- la capacità di matematizzare semplici situazioni riferite ad ambiti diversi.
Le prove scritte sono generalmente costituite da una parte in cui è principalmente richiesto di
applicare procedimenti studiati e da una seconda che richiede capacità di elaborazione
personale.
Nell’assegnazione del punteggio ai singoli esercizi il criterio è tale per cui la sufficienza indichi
il raggiungimento degli obiettivi cognitivi fondamentali. Nella valutazione delle prove si
valutano di massima le risposte corrette e la valutazione dell’elaborato varierà da un voto
minimo di 1 (assegnato ad un compito consegnato in bianco) a un voto massimo corrispondente
a 10.
39
Nelle prove orali si valuta in particolare:
- la conoscenza e l’uso di un linguaggio appropriato
- la capacità di ragionamento coerente e argomentato.
La valutazione complessiva, alla fine dell’anno, terrà conto non solo del profitto conseguito
nelle verifiche, ma anche della presenza degli allievi alle lezioni, della loro partecipazione alle
attività didattiche, dell’impegno profuso, della serietà con cui hanno rispettato le scadenze,
della costanza con cui si sono applicati per una comprensione non solo mnemonica e
superficiale della disciplina.
In particolare sono state assegnate le seguenti valutazioni concordate nella riunione per materia
da tutti gli insegnanti di matematica:
Punteggi
1-2
3
4
Esito della prova
assolutamente
insufficiente
gravemente
insufficiente
gravemente
insufficiente
5
insufficiente
6
sufficiente
7
discreto
8-9
buono
10
ottimo
quesiti senza risposta
incapacità di orientarsi anche nei quesiti più semplici
incapacità di organizzare una risposta pertinente e coerente
mancanza di padronanza della terminologia essenziale
confusione nell'orientarsi sui quesiti
grosse difficoltà nell'organizzare una risposta coerente
mancanza di padronanza della terminologia
capacità di orientarsi a grandi linee nei quesiti
risposte non complete e/o con imperfezioni ed errori
terminologia approssimativa, scarsa chiarezza espositiva e
sintetica
capacità di orientarsi sugli elementi sostanziali nei quesiti
risposte corrette nei punti essenziali
terminologia corretta, accettabile chiarezza espositiva e
sintetica
capacità di orientarsi su tutti gli elementi nei quesiti
risposte corrette nei punti essenziali e motivate
terminologia corretta, adeguata chiarezza espositiva e
sintetica
capacità di orientarsi con sicurezza nei quesiti
risposte corrette ed esaurienti con riferimenti teorici e
motivazioni coerenti
padronanza terminologica ed esposizione chiara, con
attenzione per i particolari significativi
capacità di affrontare quesiti su argomenti non trattati in
classe, per la risoluzione dei quali si disponga degli strumenti
necessari ma non dei modelli
risposte originali, con riferimenti teorici e motivazioni
precise e coerenti
perfetta padronanza della terminologia ed esposizione chiara,
sintetica e curata in ogni particolare
5.3.4 CONTENUTI
40
STUDIO DI FUNZIONI-CONTINUITA’- DERIVABILITA’
Campo di esistenza di una funzione razionale fratta, irrazionale, trigonometrica, esponenziale e
logaritmica.
Valore assoluto: definizione. Saper togliere il valore assoluto da una funzione.
Funzioni pari e dispari.
Discontinuità di una funzione:significato geometrico. Punti di discontinuità di una funzione.
Definizione di derivata. Calcolo derivate fondamentali e derivate di funzioni composte
Ricerca dei punti stazionari (massimi, min, flessi a tangente. orizzontale) e dei flessi (obliqui e
a tangente. orizzontale).
Monotonia di una funzione (sapere quando è crescente/decrescente).
Concavità di una funzione (sapere quando è concava o convessa).
Equazione della retta tangente ad una funzione in un suo punto.
Punti di non derivabilità di una funzione.
Teorema di De l’Hopital per il calcolo dei limiti.
Trasformazioni grafiche di una funzione tramite traslazioni, omotetie, simmetrie e valori
assoluti.
INTEGRALI INDEFINITI
Significato di funzione primitiva e della costante additiva.
Regole di integrazione di una somma, di una costante moltiplicata per una funzione.
Integrali indefiniti fondamentali.
Metodo di integrazione per parti e per sostituzione.
Integrali di funzioni composte.
INTEGRALI DEFINITI
.
Integrali definiti: significato geometrico.
Definizione di integrale definito secondo Cauchy.
Teorema fondamentale del calcolo integrale di Torricelli-Barrow (senza dimostrazione).
Formula di Newton-Leibniz.
Calcolo di aree sottese ad una f(x): caso di aree positive, negative ed in parte positive in parte
negative nell’intervallo di integrazione. Calcolo dell’area del cerchio tramite integrazione.
Area della superficie limitata da due o più funzioni.
Solidi di rotazione: definizione e formula per il calcolo del volume di un solido di rotazione
tramite il calcolo integrale.
Utilizzo del calcolo integrale per la determinazione del volume del cilindro, del cono, della
sfera.
Integrali impropri: funzione continua su un intervallo illimitato e funzione illimitata su un
intervallo chiuso.
Legame tra funzioni continue, derivabili e integrabili.
Saper ricavare il grafico di F(X) da quello di f(x).
EQUAZIONI DIFFERENZIALI
41
Equazioni differenziali del primo ordine: definizione, risoluzione del problema di Cauchy date
le condizioni iniziali. Significato di integrale generale e integrale particolare.
Equazioni differenziali a variabili separabili; lineari omogenee e complete (soluzione ricavata
con il metodo di variazione della costante arbitraria di Lagrange)
Equazioni differenziali del secondo ordine: definizione e risoluzione del problema di Cauchy,
date due condizioni iniziali.
Equazioni differenziali del secondo ordine lineari a coefficienti costanti omogenee e complete
(solo caso del polinomio).
ELEMENTI DI STATISTICA E CALCOLO COMBINATORIO
Statistica: significato di indagine statistica.
Indici di variabilità statistica: media aritmetica, mediana, moda, variazione e deviazione
standard.
Correlazione: significato, calcolo e significato del coefficiente di correlazione.
Interpolazione: significato ed equazione della retta di regressione.
Calcolo combinatorio: permutazioni, disposizioni anche con ripetizione, combinazioni.
Coefficiente binomiale o di Newton
Calcolo combinatorio: permutazioni, disposizioni e combinazioni.
Il coefficiente binomiale (o di Newton). Sviluppo della potenza n-sima di un binomio.
ELEMENTI DI PROBABILITA’
Definizione di probabilità: concezione classica, concezione frequentista e legge dei grandi
numeri, concezione soggettiva.
La probabilità come funzione matematica: definizione di Kolmogorov.
Assiomi e proprietà: probabilità dell’evento complementare, probabilità dell’unione di eventi
compatibili o incompatibili.
Probabilità condizionata di eventi dipendenti ed indipendenti.
Teorema della probabilità totale e teorema di Bayes.
Variabili aleatorie discrete. Funzione di distribuzione di probabilità.
Media, varianza, scarto quadratico medio. Speranza matematica e gioco equo.
Distribuzione binomiale di Bernoulli e di Poisson.
Variabili aleatorie continue. Distribuzione normale (o di Gauss). Curva a campana e sue
caratteristiche grafiche. Distribuzione normale standardizzata. Uso delle tavole di Sheppard per
il calcolo della probabilità di un evento.
Testo adottato: Bergamini-Trifone CORSO BASE VERDE DI MATEMATICA vol.5 e vol.
5s Ed. Zanichelli
5.3.5 VERIFICHE EFFETTUATE
Di seguito si riportano, a titolo esemplificativo, alcune delle verifiche effettuate nel corso
dell’anno.
42
III VERIFICA - I QUADRIMESTRE
1. Data la f(x)=3^(-x), calcola l’area sottesa alla curva in (-∞;1) ed il volume del solido che si
ottiene dalla rotazione di 360° attorno all’asse X della curva in [-1;1].
2. Risolvi il seguente problema di Cauchy:
2y

 y '−
3

x + 1 = ( x + 1)
 y (1) = 0
3. Risolvi l’equazione differenziale:
y” +2y’=3x+1
4. Jolly:
Rappresenta graficamente l’integrale particolare soluzione dell’esercizio 2.
IV VERIFICA - I QUADRIMESTRE
1)
•
•
•
Data la f(x)= ln(2x):
determinare la retta tangente a f(x) nel suo punto di ascissa 0,5.
fare il grafico della f(x) e della retta.
calcolare l’area della regione piana del IV quadrante avente per contorno la retta
tangente trovata, l’asse delle ordinate e la f(x).
2) Scrivere l’integrale generale dell’equazione differenziale:
9y” -4y’+64y=0, passante per (0;0).
Tra le infinite curve trovate, si determini quella che sottende nell’intervallo [0 ;3/8]
un’area piana che vale 9/8.
Verificato che la suddetta funzione è y=8x e^(8/3x), la si rappresenti nel piano
cartesiano dopo averne fatto lo studio completo.
I VERIFICA – II QUADRIMESTRE
1. Un’ indagine effettuata su un campione di famiglie ha prodotto la distribuzione di
frequenze rappresentata nelle seguente tabella.
n° figli
per
famiglia
frequenza
0
1
2
3
4
5
9
27
40
20
3
1
Determina la media, la mediana, la moda, la deviazione standard. Commenta i risultati.
43
2. In 4 supermercati Coop sono stati rilevati la superficie di esposizione (X), in migliaia
di metri quadrati e il fatturato settimanale (Y), in migliaia di euro.
X
Y
0,2
50
0,5
120
0,8
150
1
200
Scrivi l’equazione della retta di regressione Y in funzione di X. Calcola il coefficiente
di correlazione. Commenta i risultati ottenuti dicendo se ci sia una correlazione forte
oppure debole e rappresenta graficamente la retta ed i punti.
3. Una password è formata da 4 caratteri presi a scelta tra le cifre da 0 a 9, le 5 vocali e
le 16 consonanti, senza ripetizione. Quante password si possono generare?
4. Quanti numeri di cellulare che iniziano con 347 esistono in teoria?
5. Quanti sono i possibili terni al lotto?
II VERIFICA – II QUADRIMESTRE
1. Calcola l’area sottesa alla funzione:
1
y=
1− x
nell’intervallo [0 ; 1].
2. Determina il volume del solido generato dalla rotazione attorno all’asse X della
−x
funzione: y = e in [ln2; 1].
3. Calcola l’area compresa tra le funzioni:
y = x 2 − 4x + 3
e
y=x+3.
4. Risolvi il seguente problema di Cauchy:
2y

 y' =
2
3

x + x
 y (1) = 1
5. Risolvi le seguenti equazioni differenziali:
•
y”+y=(5/2)x
•
xy’=y^2-2y+1
44
5.4
SISTEMI E RETI (Prof. ssa ROSA MASSA ROLANDINO e Prof. PAOLO NESI)
5.4.1 Obiettivi disciplinari e obiettivi minimi trasversali
Obiettivi disciplinari
La disciplina, concorre, al termine del corso di studi, al raggiungimento delle seguenti abilità e
competenze professionali, relative all'indirizzo:
•configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti
•scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali
•descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di
telecomunicazione
•gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione
della qualità e della sicurezza
•utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare
•analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della
persona, dell’ambiente e del territorio.
Inoltre si sono sostenute le attività d’Istituto che mettono in grado lo studente, di:
•utilizzare strumenti per la ricerca attiva del lavoro e delle opportunità formative (redazione e
diffusione del CV, autovalutazione e verifica delle proprie conoscenze, ecc.)
•valutare le proprie capacità, i propri interessi e le proprie aspirazioni (bilancio delle
•competenze) anche nei confronti del lavoro e di un ruolo professionale specifico;
Obiettivi minimi trasversali
Gli allievi, in generale, hanno raggiunto una maggiore consapevolezza del valore della
comunicazione e condivisione di risorse , dell’uso degli strumenti informatici e dei servizi di
rete nel settore di riferimento. Essi si sono applicati riconoscendo l'importanza
dell'orientamento al risultato e del lavoro per obiettivi.
5.4.2 Programma di sistemi
Premessa ai contenuti del programma
La classe formata da 22 allievi di cui 4 ragazze e tutti provenienti dalla classe 4^, dapprima si
è rivelata insicura, come i risultati del primo test dimostrano, adducendo come causa la
discontinuità dei supplenti avuti negli anni precedenti. Compresi gli obiettivi didattici, gli
allievi son andati migliorando il profitto, grazie a maggiori impegno e partecipazione,
conseguendo, anche se con fatica, risultati nell'insieme positivi e incoraggianti. Si segnalano
45
solo pochi casi di allievi che hanno dimostrato discontinuità nello studio e nella presenza. Di
conseguenza, questi hanno acquisito solo l’aspetto conoscitivo degli argomenti trattati senza
arrivare ad avere competenza o abilità nella materia. Per gli insufficienti è stato previsto
recupero in itinere. La valutazione finale è coerente con i risultati ottenuti nelle simulazioni. Ad
oggi il programma, è stato svolto regolarmente con particolare riguardo alla sicurezza dei
sistemi informatici . Tuttavia si precisa che rispetto a quanto preventivato, non risultano a
programma il modulo sulle Funzionalità e caratteristiche dei sistemi di rete, in quanto svolto
da Tecnologie di progettazione (T.P.S.I.) e il modulo su Arduino, già anticipato in quarta e
che non concretizzandosi in progetti, ha permesso di dare maggior spazio alle relazioni e alla
loro esposizione.
Contenuti:
dal libro di testo: “E.Baldino, R. Rondano,A Spano, C Iacobelli. “InternetWorking Sistemi e Reti” Quinto anno- Juvenilia Scuola
ISBN 978-88-7485-400-4
Poichè il completamento del programma è ancora in corso, ci si riserva d'integrarne i
contenuti eventualmente in sede di Scrutinio finale.
RETI DI COMUNICAZIONE
Modulo 1 La Configurazione Dei Sistemi In Rete da pag 2 a pag 24
Ripasso 1° quadrimestre: modello Iso-Osi, indirizzi IP, subnetting, CIDR, DNS, routing ,
2° quadrimestre: TCP/IP, cablaggio strutturato.
•Il Bootstrap dei sistemi da pag 2 a pag 5
•DynamicHost Configuration Protocol (DHCP) da pag 6 a pag 11
•Protocollo standard per l’assegnazione dinamica degli indirizzi IP
•Configurazione dinamica dell’host
•Molteplici DHCP Server
•Il formato dei messaggi DHCP
3. Configurazione dei sistemi con DHCP da pag 12 a pag 17
•Parametri di configurazione
•Gli stati del DHCP Client
•DHCP relay Agent
•Cenni su Configurazione dei sistemi che usano IPv6 da pag da pag 18 a pag 19
•Problematiche di sicurezza a pag 22
46
•Cenni su Configurazione dell’indirizzo IP sui sistemi Windows Private IP Addressing
(APIPA) a pag 24
Laboratorio
•Configurazione di un computer Linux in Lan da pag 30 a pag35
•Configurazione di un computer Client
•Network manager
•I comandi da terminale
•Esercitazioni con Packet Tracer sull’utilizzo del DHCP da pag 36 a pag 41
Modulo 2 Le Reti Private Virtuali Da Pag 48 A Pag 65
•Le reti private virtuali (VPN) da pag 48 a pag 51
•Caratteristiche di una VPN
•Tipi di VPN
•La sicurezza nelle VPN da pag 52 a pag 55
•Autenticazione dell’identità
•Cifratura (o criptografia)
•Tunneling
•Protocolli per la sicurezza nelle VPN: scenari possibili da pag 55 a pag 65
•IPsec ( IP Security)
•SSL/TLS
•BGP/MPLS
Modulo 3 Sicurezza Delle Reti E Dei Sistemi Da Pag 104 A Pag 119
•La sicurezza dei sistemi informatici da pag 104 a pag109
•Sicurezza
•Gestione dei rischi
•Sicurezza fisica
•Sicurezza dei dati e dei programmi
•Controllo degli accessi
•Password
47
•Sicurezza in rete
•Criptografare messaggi e documenti
•Criptografia algoritmo a chiave
•Criptatura a chiave simmetrica
•Criptografia a chiave pubblica
•Gateway E Servizi Integrati: Proxy, Firewall, NAT E DMZ Da Pag 110 A Pag 119
•Proxy Server
•Proxy Server e Firewall
•NAT (Network Address Translation)
•DMZ (DeMilitarized Zone)
Laboratorio
•Esercitazione con Packet Tracer su ACL standard ed estesa da pag 120 pag
123: Esercizio guidato 1 e 2
•Esercitazione NAT statico e dinamico da pag 124 a pag 127
Modulo 4 . La Gestione Della Rete e Dei Sistemi Da Pag 73 A Pag 86
•La gestione delle reti da pag 73 a pag.77
•Il network management
•La documentazione di rete
•Gli strumenti per la gestione della rete
•Traffic shaping
•La gestione di reti TCP/IP da pag 78 a pag 81
•Il modello architetturale
•Gli standard
•La struttura delle informazioni di gestione (SMI)
•La struttura della MIB da pag 82 a pag 83
•Il protocollo SNMP da pag 84 a pag 86
•Le caratteristiche di SNMP
•SNMP community
•Il paradigma fetch- store
48
Laboratorio
Dal mese di febbraio, il Laboratorio è stato dedicato a ricerche ed approfondimenti su
temi inerenti il programma .
Allievi e argomenti sono riportati nella seguente tabella:
GRUPPO DI LAVORO
ARENA Giorgio - SOLITO Simone
BARBOTTO Silvio
CANAVOSO Marco
RELAZIONE
REATI INFORMATICI
CABLAGGIO STRUTTURATO
SICUREZZA NELLE RETI, FIRME E
CERTIFICATI DIGITALI
DRAGOS George – COSOR Roxana Alina
IPTABLES
GIANASSO Alberto – PANETTA Franco
CRITTOGRAFIA ASIMMETRICA
LAZZAROTTO Pietro
MARCHESI Matteo
MICCICHE’ Fabrizio – FRANCO Orazio
PIATTI Carlotta
PUSCASU Angela Nicoleta
PROTOCOLLO FTP
IPSEC
GESTIONE DELLE RETI
FIRMA DIGITALE E PEC
BACKUP &RAID
ROMANIUC Vladislava – SACCO Matteo
SISTEMI DI AUTENTICAZIONE
VINOGRADOV Afanasie – ZUNINO
Andrea
CRITTOGRAFIA SIMMETRICA
VINTUR Abel – ODINI Dylan
ZANETTA Lorenzo – PEDROLI Stefano
GIURISPRUDENZA INFORMATICA
PROTOCOLLO TSL/SSL
&PROTOCOLLO BGP/MPLS
5.4.3 Scelte metodologiche e materiali utilizzati
49
METODOLOGIE DIDATTICHE
Gli obiettivi in generale, si sono conseguiti con lezioni frontali e interattive per l'introduzione
di carattere generale e per argomenti professionalizzanti.
Nel primo quadrimestre la Teoria ha avviato un ripasso finalizzato soprattutto alla
progettazione di rete svolgendo esercizi di graduale difficoltà che sono stati poi realizzati con
Packet Tracer in Laboratorio. Pertanto il Laboratorio ha alternato esercitazione individuale
e/o in gruppo in Packet Tracer e interrogazione individuale sulla sua realizzazione.
Nel secondo quadrimestre, per incentivare gli allievi allo studio e al confronto, si sono
proposti temi di approfondimento basate su ricerche e documentazione realizzate in
Laboratorio.
Rilevanza ha avuto l’esposizione orale per favorire l‘uso appropriato del linguaggio tecnico.
STRUMENTI ED AMBITI DI LAVORO
I Sussidi sono stati il libro di testo, testi consigliati, articoli tratti da riviste specializzate,
manuali, Internet, presentazioni multimediali , gli strumenti di laboratorio (Personal
computer, Packet Tracer, Sistemi operativi Windows 7 e Ubuntu Desktop 12.04.3 LTS (si
veda libro di testo), editor, browser,OpenOffice e SW Open source specifico).
5.4.4 Strumenti e metodi di valutazione
Verifiche: tecniche; strumenti e frequenza; prove di recupero
La verifica dell’apprendimento dell’allievo è avvenuta sulla base di prestazioni individuali.
Le prove hanno riguardato quanto svolto in classe e formalizzato durante le lezioni e le
esercitazioni .
5.4.5 Modalità e strumenti di verifica
In accordo a quanto preventivato si è proceduto per obiettivi, inserendo le prove dapprima
orali e poi scritte al termine di un ciclo di argomenti e di esercitazioni formative. Le
interrogazioni si sono svolte con diverse modalita': colloqui individuali, questionari scritti .
Le relazioni su temi di studio o di approfondimento sono stati presentati con l'ausilio di
strumenti multimediali.
Complessivamente si sono svolte le seguenti valutazioni :
1° quadrimestre 5 valutazioni di scritto e/o orale di teoria e 1 finale di laboratorio,
2° quadrimestre 4 valutazioni scritto/orale e 1 finale per il laboratorio . Le verifiche nella
maggior parte dei casi sono state impostate in modo simile alla terza prova in modo da
abituare gli studenti alla prova d’esame.
5.4.6 Attività di recupero
Come delineato dal Dipartimento, si è svolta attivita' di recupero in itinere dedicandovi
anche ore di lezione. Gli allievi in difficoltà sono stati guidati in percorsi individuali di
recupero.
50
5.4.7 Valutazioni: criteri, descrittori e definizione del valore dei voti
La valutazione finale è coerente con i risultati ottenuti nelle simulazioni.
Le valutazioni si sono espresse secondo l’ampia scala a dall’1 al 10 dove il 6 indica la
sufficienza. rispetto a contenuti, competenze e abilità come conseguimento degli obiettivi.
I saperi minimi corrispondono al conseguimento per ogni modulo del livello di sufficienza
Per lo scritto nei casi di test, domande aperte e semplici problemi, si è espresso il voto sulla
base delle risposte corrette rispetto al totale dei punti assegnati in modo proporzionale . Per
problemi complessi la valutazione si è basata sulla griglia proposta dal Dipartimento.
La valutazione finale tiene conto di quanto definito dal POF.
Si riportano i valori dei voti rispetto ai principali indicatori:
ESPOSIZIONE
1-3
•non sa articolare un discorso
•articola il discorso in modo non sempre 4-5
6
coerente
•articola il discorso in modo semplice e 7-8
9-10
coerente
•articola il discorso in modo organico e
adeguato
•articola il discorso in modo eccelso
1-3
CONOSCENZE
•Non conosce i temi proposti
4-5
•Conosce parzialmente i temi
6
•Conosce sufficientemente i temi proposti
7-8
•Conosce ampiamente i temi
9-10
•Conosce in modo eccellente i temi proposti
1-3
COMPETENZE
•Competenza assente
4-5
•Competenza parziale
6
•Competenza sufficiente
7-8
•Competenza Buona
9.-10
•Competenza Eccellente
1-3
ABILITÀ
•Abilità assente
4-5
•Abilità parziale
6
•Abilità sufficiente
7-8
•Abilità Buona
9.-10
•Abilità Eccellente
1-3
OBIETTIVI
•Non Conseguiti
4-5
•Conseguiti solo in parte
6
•Conseguiti sufficientemente
7-8
•Conseguiti in modo approfondito
9-10
•Conseguiti in modo eccellente
1-3
USO DEL LINGUAGGIO •Non usa linguaggio tecnico
TECNICO
•ripetutamente non corretto e non appropriato 4-5
6
• corretto
7.8
•corretto e adeguato
9-10
•sicuro corretto adeguato
51
5.4.8 Verifiche di Sistemi e Reti
Verifica di Sistemi
classe 5 A inf.
Progettare e Studiare una rete suddivisa in 3 sottoreti locali con le seguenti caratteristiche:
•50, 30 e 20 client rispettivamente
•3 server (1 server per ciascuna sottorete)
•1 router per collegare tra loro le tre sottoreti.
Riportare per ogni sottorete, subnetmask, indirizzi IP di router, server, host , broadcast e
indirizzi disponibili.
VOTO MINIMO 1, VOTO MASSIMO 10
Verifica 5 A Informatica
Ripasso
•Qual è la differenza tra il livello Applicazione del modello Osi e dell'architettura TCP/IP?
•Quali modelli di comunicazione si possono implementare a livello Application?
•Che cosa sono e in che cosa differiscono IGP e EGP?
•Qual è lo scopo del gateway predefinito?
•Ogni rete ha un solo gateway?
•In base a cosa TCP/IP calcola la metrica di interfaccia?
•Quali sono i campi generalmente presenti in una tabella di routing
•A cosa serve il processo di messa in and e in che cosa consiste?
•Cosa indica la slash notation?
•Significato e Scopo del DNS.
VERIFICA DI SISTEMI
CLASSE 5 A INF
52
A.S. 2014 – 2015
OGNI DOMANDA VALE 1 PUNTO - VOTO MINIMO= 1 VOTO MASSIMO= 10
Rispondere alle seguenti domande:
•Scopo del DHCP server ?
•Perchè può essere utile avere più di un DHCP server in una rete?
• Che cosa si intede con il termine lease?
•Quali sono le porte di comunicazione del DHCP?
•Quali sono gli stati del DHCP Client ?
•il comando ipconfig/renew a cosa serve?
•Quali sono le tre topologie prevalenti di collocazione dei firewall e in che cosa differiscono?
•Quali sono le Principali categorie di firewall e a quale livello di Stack TCP/IP operano.
•Qual è la differenza tra proxy server e Nat ?
•Qual è lo scopo dell'area DMZ?
VERIFICA DI SISTEMI
CLASSE 5 A INF
OGNI DOMANDA VALE 1 PUNTO - VOTO MINIMO= 1 VOTO MASSIMO= 10
Rispondere alle seguenti domande:
•Che cosa si intende per address range in un server DHCP?
•Quale ruolo svolge un DHCP relay agent ?
• Quali modalità di assegnazione degli indirizzi ha un DHCP server?
•Spiega il significato del campo Options del messaggio DHCP.
•Quali operazioni comporta il passaggio allo stato Bound per il client che ha ricevuto la
conferma di un indirizzo ip da un server dhcp ?
•Riporta le principali categorie di Firewall rispetto al livello dello stack in cui operano.
•Quali vantaggi offre l'uso di un proxy server e perchè?
•Quali sono i due modi in cui si può realizzare una DMZ?
•Quali sono i principali parametri che vengono configurati su un router affinchè svolga anche
un ruolo di DHCP Server ?
53
•Descrivi il comando $ dhclient.
•Illustra il comando ipconfig/all
•Spiega lo scopo del NAT.
•Spiega l'assegnazione ad un Pc dell'indirizzo 169. 254.100.50
5.4.9 Simulazioni di terza prova
Sono state svolte due simulazioni di terza prova ( vedi paragrafo 8.4)
54
5.5
INFORMATICA GENERALE, APPLICAZIONI TECNICO SCIENTIFICHE E
LABORATORIO ( Prof.ssa EMANUELA DEMICHELIS e Prof.ssa FILOMENA
DARAIO)
5.5.1 OBIETTIVI DISCIPLINARI E OBIETTIVI MINIMI TRASVERSALI
Gli obiettivi principali sono stati quelli di permettere agli studenti di affrontare la soluzione di
un problema complesso, dall’analisi alla realizzazione, scegliendo le metodologie e gli
strumenti software più idonei tra quelli studiati nel corso del triennio. In questa ottica è stato
impostato lo studio di diversi paradigmi e tecniche di programmazione, la scelta delle strutture
dati e la documentazione del software. Sono state fornite le conoscenze sui Data Base sia dal
punto di vista teorico, in relazione ai fondamenti, che dal punto di vista pratico, affrontando la
progettazione e l’interrogazione con il linguaggio SQL di MySQL.
Sono state realizzati progetti interdisciplinari che hanno permesso ad alcuni studenti di
partecipare allo sviluppo di attività di gruppo svolte in parziale autonomia e di avere contatti
con committenze esterne..
5.5.2 SCELTE METODOLOGICHE E MATERIALI UTILIZZATI
•
Criteri di selezione dei contenuti curriculari
Dal punto di vista dei contenuti sono state seguite le indicazioni del programma ministeriale per
le classi quinte indirizzo informatica ABACUS.
Si è quindi cercato di rafforzare e consolidare le conoscenze e le abilità apprese negli anni
precedenti, indirizzandole prevalentemente verso la concretezza della fase fattiva conseguente a
quella progettuale.
In particolare ci si è posti come obiettivo primario di sviluppare la capacità di scelta e di
gestione del tipo di organizzazione delle informazioni in un sistema reale.
•
Tipologie di insegnamento
Le lezioni sono state svolte alternando momenti di teoria con momenti di esercitazioni pratiche
mirate al diretto apprendimento e utilizzo delle informazioni teoriche.
Nelle ore di LABORATORIO gli studenti hanno dovuto pianificare, progettare, programmare e
sviluppare l’Area di Progetto utilizzando e approfondendo in modo autonomo le proprie
conoscenze in funzione della tipologia del progetto.
Agli studenti non impegnati nell’Area di progetto
gestioni di DB in rete con tipologie client-server.
sono stati assegnate attività relative a
55
I materiali utilizzati, oltre ai libri di testo, sono stati approfondimenti prelevati da Internet per
effettuare un più sintetico ripasso delle nozioni teoriche e appunti di teoria non
sufficientemente approfonditi sui libri di testo
•
.Criteri di selezione dei contenuti extra-curriculari
Tutti gli studenti hanno partecipato a:
• Telecom Lab
Laboratorio
Gli allievi hanno affrontato progetti mirati allo sviluppo di pagine statiche e dinamiche
interfacciate a database MySql.
5.5.3 STRUMENTI E METODI DI VALUTAZIONE
Tecniche e strumenti per la verifica
Durante l’anno sono stati proposti esercizi di analisi che gli allievi hanno svolto in classe e/o a
casa e che sono stati discussi con l’insegnante in classe. Le tipologie delle verifiche sono state:
orali, per individuare le capacità espositive e cognitive degli allievi, scritte per permettere agli
studenti di esercitare le proprie capacità analitiche e progettuali su simulazioni di sistemi
informativi.
E’ stata somministrata come simulazione di maturità la 2° prova d’esame proposta dal
Ministero della durata di cinque ore.
Durante l’anno sono state svolte verifiche per il recupero in itinere.
Modalità di formulazione delle prove di verifica e di assegnazione dei punteggi alle stesse
Le prove scritte sono state formulate tenendo conto nella valutazione anche del tempo utilizzato
per lo svolgimento e degli argomenti trattati.
Definizione del livello di sufficienza
I criteri di valutazione delle prove scritte inerenti a problemi di gestione dati hanno tenuto
conto delle capacità analitiche descrittive, dello sviluppo del modello E/R, del mapping con il
modello tabellare e dei passaggi di normalizzazione. Il livello di sufficienza è stato individuato
quando lo studente ha dimostrato di conoscere questi passaggi analitici e ha effettuato uno
sviluppo che, anche se non completamente esaustivo, presentava elementi sufficienti di
valutazione.
La griglia di valutazione della simulazione della 2° prova:
56
PUNTI
Soddisfa
Risposta Soddisfa le
pienamente
LIVELLI
mancant richieste in
le richieste
DELL’ELABORATO
maniera
e
semplicistica o
(Prima parte: risoluzione
incompleta
di un caso)
Impostazione generale:
organizzazione
dell'elaborato, originalità,
0
adeguatezza del metodo di
0.5
1
lavoro.
Analisi e progettazione
concettuale: individuazione
2
di entità, attributi e
0
1
relazioni.
Progettazione logica:
derivazione dello schema
0
0.5
1
logico dal modello
concettuale
Gestione delle
interrogazioni:
correttezza delle query
0
2
3
espresse in linguaggio SQL
Impostazione della Home
0
0.5
1
page
Codifica di un segmento
0
1
2
significativo
10
Non
Soddisfa le Soddisfa Quesito A Quesito B
soddisf richieste in pienamente
LIVELLI
a
maniera
le richieste
DELL’ELABORAT
semplicistica
O
o incompleta
(Quesiti)
Aderenza alla traccia
e conoscenza dei
0
1
2
contenuti
Capacità di sintesi e
di organizzazione dei
0
1
2
contenuti
Padronanza del
linguaggio tecnico e
0
0.5
1
uso di lessico
appropriato
5
Media
57
Nelle verifiche orali l’assegnazione del punteggio è stato effettuato considerando le
conoscenze, le capacità di rielaborazione, logiche, espositive e il corretto utilizzo del
linguaggio tecnico.
Il calcolo del voto finale tiene conto, oltre ai voti di orale e scritto, anche delle capacità di
autonomia, organizzazione e progettazione dimostrata durante le attività svolte nelle ore di
laboratorio
Recupero
Non è stato attivato nessun corso di recupero, il recupero è stato sviluppato in itinere in quanto
tutti gli argomenti via via svolti durante l’anno scolastico contengono valutazioni sommative
relative a tutto il programma. Per dare un’ulteriore possibilità di recupero è stata somministrata
una esercitazione articolata su più giorni per dare anche la possibilità agli allievi completare
l’elaborato. Sono state dedicate ore di lezione per l’analisi e la correzione.
5.5.4 CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTO
•
•
•
•
•
•
Sistemi informativi e sistemi informatici.
Ciclo di vita di un sistema informatico.
File di dati e data base.
Gli archivi informatici.
Operazioni sugli archivi (creazione, inserimento, cancellazione, aggiornamento, ricerca).
Organizzazione degli archivi (sequenziale, relative e a indice)
La basi dati relazionali.
Progettazione e normalizzazione di una base di dati relazionale.
Architettura logica di un sistema di gestione delle basi dati di un DBS: livello esterno,
livello concettuale, livello fisico.
Caratteristiche dell’approccio fondato su DBMS (integrazione, indipendenza logica e
fisica, integrità, tipologie di utenti e linguaggi).
Tecniche di progettazione di un DB.
Terminologia, rappresentazione delle informazioni, chiavi, descrizione dei dati.
Chiavi primarie, secondarie ed esterne.
Integrità referenziale, di dominio, intra-relazionale.
Progettazione concettuale: modello Entità/Relazione.
Progettazione logica: linguaggio DDL.
Normalizzazione: 1FN, 2FN, 3FN.
Gestione dei privilegi utenti da completare.
La gestione delle transazioni (InnoDB) da completare.
Il Linguaggio SQL di MySql (ospitato e/o autonomo).
I comandi DDL (CREATE, ALTER, DROP).
I comandi DML (INSERT, UPDATE E DELETE).
I comandi DCL (GRANT E REVOKE) da completare.
Il comando QL (SELECT..FROM..WHERE..GROUP BY..HAVING…ORDER BY).
Manipolazione dei dati: algebra relazionale con relativi operatori specifici e tradizionali
(proiezione, selezione, join).
Le funzioni di aggregazione: SUM(), COUNT(), AVG(), MIN(), MAX().
Le selezioni annidate.
Architettura client-server: web server Apache, DBMS server MySql (XAMPP)
Studio del linguaggio PHP
La connessione al database con PHP.
Gestione e codifica di pagine dinamiche.
58
La gestione dei form HTML con il linguaggio PHP; validazione dell’input e passaggio
dei dati tra pagine web.
Gestione dei cookies e delle sessioni in linguaggio PHP.
Il libro di testo è stato integrato con appunti dell’insegnante.
(testo in adozione)
Formichi
Meini
Corso di Informatica per Informatica
Basi di dati relazionali e Linguaggio SQL. Pagine Web dinamiche con
linguaggio PHP
Zanichelli
5.5.5 VERIFICHE
RELAZIONE DI INFORMATICA settembre 2014 Classe 5Ai
PASSO 1
Sviluppare il codice delle pagine seguenti.
Index.html effettua il controllo (client side) sui dati inseriti.
controlloDatiDaTabella.php inizializza la tabella $utenti con alcuni record (user e password) e
controlla se i dati inseriti dall’utente sono presenti. La ricerca deve essere effettuata con la
funzione ricerca.
function ricerca($user,$psw, $utenti) Scopo: riceve utente, password e tabella utenti, ricerca i
dati nella tabella e restituisce il risultato della ricerca (true/false)
Sviluppare le seguenti pagine:
index.html
Sito………
Inserire:
user:
password:
controlloDatiDaTabella.php
Sito………
BENVENUTO
User: …………………..
HOME
RESET
INVIA
Sito………
TI DEVI REGISTRARE
HOME
59
Nota controllare di aver rispettato le specifiche
PASSO 2
Creare il file di testo utenti.txt contenente record (utente, password). I campi sono separati da
‘;’
Sviluppare il codice della pagina dinamica controlloDatiDaFile.php
controlloDatiDaFile.php accede al file utenti.txt e ricerca i dati inseriti dall’utente. La ricerca
deve essere effettuata con la funzione ricerca.
function ricerca($user,$psw) Scopo: riceve utente e password. Ricerca i dati nel file utenti.txt e
restituisce il risultato della ricerca (true/false).
Nota:
utilizzare le funzioni PHP:
• file_exists() per verificare l’esistenza del file
• fopen() per aprire il file e verificare che l’apertura sia andata a buon fine
• feof() per verificare l’eof
• fgest() per la lettura dei record da file
• fclose() per chiudere il file
Sviluppare la pagina dinamica:
index.html (sviluppata al passo 1)
Sito………
BENVENUTO
User: …………………..
HOME
Sito………
Inserire:
user:
password:
RESET
controlloDatiDaFile.php
INVIA
Sito………
TI DEVI REGISTRARE
HOME
PASSO 3
Creare il database Clienti contenente la tabella Utenti con i seguenti campi:
utente varchar (15); password varchar (32);
Sviluppare il codice della pagina dinamica controlloDatiDaDB.php
controlloDatiDaDb.php accede alla tabella Utenti del database Clienti e ricerca i dati inseriti
dall’utente. La ricerca deve essere effettuata con la funzione ricerca.
60
function ricerca($user,$psw) Scopo: riceve utente e password. Ricerca i dati nella tabella del
database e restituisce il risultato della ricerca (true/false).
Utilizzare le funzioni MySql:
• $connServer= mysql_connect($_SERVER["SERVER_NAME"], "root","mysql");
//verifica esistenza
•
if (!$connServer) die("Errore di connessione al server");
$connDb=mysql_select_db(<nome database>, $connServer);
•
if (!$connDb) die("Errore di connessione al db");
$query=<query>;
•
$result= mysql_query($query,$connServer);
•
if (!$result) die("Errore di esecuzione query");
if ((mysql_num_rows($result)) >0)
// se esistono record visualizzali
while( ($row= mysql_fetch_array($result))
echo $row[<key>];
Modificare la pagina statica index.html:
index.html (sviluppata al passo 1)
Sito………
Inserire:
user:
password:
controlloDatiDaDB.php
Sito………
BENVENUTO
User: …………………..
HOME
Sito………
TI DEVI REGISTRARE
HOME
REGISTRATI
INVIA
registrazione.php
Sito………
REGISTRAZIONE
EFFETTUATA
User: …………………..
HOME
Sito……..
User:…… già presente
HOME
Registrazione.php: riceve user e password, ricerca nella tabella se l’utente è già presente, in tal
caso lo comunica, in caso contrario lo registra.
61
Classe 5Ai – Verifica di informatica – 5/11/2014
Pagine html/php - file di testo
Sviluppare un’elaborazione in grado di calcolare il numero di colpi andati a segno in
un’esercitazione di tiro a cui hanno partecipato quattro concorrenti: Rossi, Verdi, Gialli e Neri.
Le coordinate dei bersagli, rappresentate da numeri interi compresi tra 0 e 99, sono
memorizzate nel file bersagli.txt: ogni riga del file contiene le coordinate X e Y di un singolo
bersaglio separate da ‘;’.
I colpi sparati da ogni concorrente, descritti anch’essi tramite le coordinate X e Y, sono
memorizzati in un file di caratteri. Ogni riga del file contiene le coordinate X e Y del punto in
cui è stato sparato un colpo separate da ‘;’.
Ad ogni concorrente corrisponde un file di testo in cui sono memorizzati le coordinate dei colpi
sparati. Il file ha il nome del concorrente: rossi.txt, verdi.txt, ecc.
Sviluppare due pagine:
• index.html in cui viene selezionato il nome del concorrente da analizzare scegliendolo
da una lista di opzioni (max 4 concorrenti)
• bersagli.php la pagina riceve il nome del concorrente, apre il file contenente i colpi
del concorrente e li confronta con le coordinate dei bersagli presenti nel file bersagli.txt
per calcolare e visualizzare il numero di colpi andati a segno e la percentuale sui colpi
sparati.
Esempio:
bersagli.txt
rossi.txt
0;0
99;98
0;99
1;98
50;50
51;51
99;0
50;50
99;99
0;1
Concorrente Rossi
Colpi sparati 5
Colpi andati a segno 1 (20.0%)
Sviluppare:
1. il disegno delle pagine evidenziando i collegamenti
2. analisi e flow della pagina bersagli.php
3. codifica delle pagine
Nota: per evitare lo scorrimento ripetuto dello stesso file utilizzare un array.
Classe 5Ai – Verifica di informatica recupero assenti– 12/11/2014
Pagine html/php - file di testo
In un’azienda si vuole calcolare la quantità venduta per ogni prodotto in una particolare filiale.
Le filiali sono denominate: alfa, beta, gamma, delta.
Ad ogni filiale corrisponde un file di testo in cui sono memorizzati le quantità di prodotto
vendute. Ogni riga dei file contiene codice prodotto e quantità venduta separati dal carattere ‘;’.
Il file ha il nome della filale: alfa.txt, beta.txt, ecc.
Le caratteristiche dei prodotti (codice e descrizione) sono memorizzate nel file prodotti.txt
Sviluppare due pagine:
• index.html in cui viene selezionato il nome della filiale da analizzare scegliendolo da
una lista di opzioni.
62
• vendita.php la pagina riceve il nome della filiale, apre il file vendita corrispondente
alla filiale e visualizza per ogni prodotto la descrizione e la quantità venduta
Esempio:
alfa.txt
12;125
34;56
7;500
91;1000
76;50
…..
prodotti.txt
1;descrizione1
7;descrizione7
34;descrizione34
76;descrizione76
88;descrizione88
91;descrizioe91
12; descriione12
…..
Output:
descrizion12 125
descrizione34 56
descrizione7 500
descrizioe91 1000
decrizione76 50
Sviluppare:
4. il disegno delle pagine evidenziando i collegamenti
5. analisi e flow della pagina vendita.php
6. codifica delle pagine
Nota: per evitare lo scorrimento ripetuto di un file utilizzare un array.
Classe 5Ai – Verifica di informatica recupero assenti– 15/11/2014 Pagine html/php - file di testo
Si vuole gestire lo scrutinio di una votazione che si può ripetere nel tempo più volte (max tre
volte).
Ogni scheda contiene il codice del candidato. Una scheda con 3 asterischi è una scheda bianca.
Se il codice sulla scheda non corrisponde a nessun candidato la schede è nulla.
Le schede di ogni votazione sono memorizzate, una riga per scheda, nei file txt: uno.txt, due.txt
e tre.txt
I nominativi dei candidati sono memorizzati nel file testo candidati.txt. Nel file sono presenti,
una riga per candidato, il codice e il nominativo separati da ‘;’
Sviluppare due pagine:
• index.html in cui viene selezionato il numero della votazione (uno, due o tre)
• scrutinio.php la pagina riceve il numero della votazione, apre il file contenente le
schede di quella votazione e visualizza il nominativo e il numero di schede di ogni
candidato, il numero di schede bianche e nulle
Sviluppare:
7. il disegno delle pagine evidenziando i collegamenti
8. analisi e flow della pagina scrutinio.php
63
9. codifica delle pagine
Nota: per evitare lo scorrimento ripetuto di un file utilizzare un array.
Relazione di laboratorio novembre ’14
Relazione B
Si vuole realizzare una base di dati per la gestione di uno studio medico dentistico. L’obbiettivo
è quello di mantenere un archivio dei pazienti in cura presso lo studio, degli appuntamenti e
degli interventi effettuati.
Di ciascun paziente si memorizzano i seguenti dati: cognome e nome, indirizzo, città,
provincia, numero di telefono e codice fiscale.
Il sistema deve gestire gli appuntamenti con i pazienti; in particolare devono essere
memorizzati il giorno e l’ora dell’appuntamento, gli interventi effettuati e il loro costo totale
(dato dalla somma dei singoli interventi).
Gli interventi possono essere di diverso tipo (controllo, otturazione, estrazione, inserimento di
capsule, pulizia, ecc…) e possono interessare uno o più denti. I denti sono divisi in due arcate
(superiore e inferiore) a loro volta suddivise in 2 quadranti. Ciascun dente è identificato
dall’arcata, dal settore e da un numero univoco all’interno del settore. Di ciascun intervento si
memorizzano la durata, il medico responsabile ed eventualmente gli assistenti che vi hanno
preso parte.
Per ciascun medico e assistente vengono memorizzati i consueti dati anagrafici. Il costo di ogni
intervento è riportato in un tariffario che contiene i tipi di intervento possibili e le relative
tariffe.
Individuare, motivando le scelte effettuate:
1. Le entità, gli attributi e le relazioni
2. Disegnare il modello E/R
3. Verificare lo schema con le regole di lettura
4. Disegnare le tabelle (UML)
5. Normalizzare le tabelle
Relazione di laboratorio novembre ’14
Relazione A
Si vuole progettare un sistema informativo per la gestione di un villaggio vacanze.
Il sistema deve prevedere sia la gestione del personale che la registrazione degli ospiti del
villaggio.
Il personale del villaggio (di cui sono mantenuti i dati anagrafici e retributivi: nome, cognome,
..., data assunzione, stipendio, ...) si divide in “temporanei” e “fissi”.
64
I temporanei lavorano per il villaggio per periodi di tempo determinato (es. stagione estiva di 6
mesi), non godono di ferie, ma hanno un giorno di riposo settimanale e alcuni giorni di
permesso (il cui numero dipende dalla durata del contratto).
I “fissi” hanno invece un contratto a tempo indeterminato che prevede oltre al giorno di riposo
anche 30 giorni di ferie all’anno.
Il sistema deve registrare il giorno di riposo e il numero di giorni di permesso e i periodi di
ferie utilizzati dal personale. Inoltre il personale si distingue in base al ruolo svolto nel villaggio
(animatore, cuoco, istruttore sportivo,....).
La registrazione degli ospiti avviene memorizzando i dati anagrafici di tutte le persone che
sono ospiti del villaggio. Relativamente ad ogni soggiorno sono registrati i dati di tutti gli
occupanti ciascuna camera, la data di arrivo e partenza, il costo del soggiorno e le spese per
eventuali extra (telefono, frigo-bar, ...).
Individuare, motivando le scelte effettuate:
1. Le entità, gli attributi e le relazioni
2. Disegnare il modello E/R
3. Verificare lo schema con le regole di lettura
4. Disegnare le tabelle (UML)
5. Normalizzare le tabelle
Classe 5Ai – Verifica di informatica– 3/12/2014
Pagine html/php - file di testo
La segreteria dell’Università vuole pubblicare le medie delle materie di esame superati dagli
studenti dei corsi di laurea presenti nella facoltà.
Ad ogni corso di laurea corrispondono due file di testo:
• un file di testo, con lo stesso nome del corso di laurea, che contiene per ogni record il
codice della materia e il voto d’esame separati dal carattere ‘;’. I dati sono in forma
anonima senza cioè l’indicazione dello studente che ha superato l’esame.
• Un file di testo, con il nome formato dalla stringa “materie”.”corsodilaurea”.txt. Ogni
record contiene codice e descrizione della materia separati dal carattere ‘;’
Esempio: corso di laurea di informatica
informatica.txt
materieinformatica.txt
222;25
256;analisi1
256;30
222;sistemi1
222;23
563;fisica1
563;18
256;20
Sviluppare due pagine:
• index.html in cui viene selezionato il nome del corso di laurea da una lista di opzioni
valorizzata a piacere.
65
• medie.php la pagina riceve il nome del corso di laurea e scorrendo i due file
corrispondenti alla scelta ricevuta, visualizza la descrizione di ogni materia con a fianco
la media dei voti degli esami sostenuti dagli studenti.
Output relativo ai file informatica.txt e materieinformatica.txt:
analisi1 25
sistemi1 24
fisica1 18
Sviluppare:
1. il disegno delle pagine evidenziando i collegamenti
2. analisi della pagina medie.php da cui emerga con chiarezza l’elaborazione dei due files
per ottenere il risultato della media. Le variabili utilizzate devono avere nomi
significativi e devono essere documentate.
3. codifica delle pagine
La valutazione terrà conto della completezza dell’implementazione rispetto alle specifiche del
testo, dello sviluppo corretto e ottimizzato dei punti richiesti.
Relazione di laboratorio novembre ’14
Relazione A
Si vuole progettare un sistema informativo per la gestione di un villaggio vacanze.
Il sistema deve prevedere sia la gestione del personale che la registrazione degli ospiti del
villaggio.
Il personale del villaggio (di cui sono mantenuti i dati anagrafici e retributivi: nome, cognome,
..., data assunzione, stipendio, ...) si divide in “temporanei” e “fissi”.
I temporanei lavorano per il villaggio per periodi di tempo determinato (es. stagione estiva di 6
mesi), non godono di ferie, ma hanno un giorno di riposo settimanale e alcuni giorni di
permesso (il cui numero dipende dalla durata del contratto).
I “fissi” hanno invece un contratto a tempo indeterminato che prevede oltre al giorno di riposo
anche 30 giorni di ferie all’anno.
Il sistema deve registrare il giorno di riposo e il numero di giorni di permesso e i periodi di
ferie utilizzati dal personale. Inoltre il personale si distingue in base al ruolo svolto nel villaggio
(animatore, cuoco, istruttore sportivo,....).
La registrazione degli ospiti avviene memorizzando i dati anagrafici di tutte le persone che
sono ospiti del villaggio. Relativamente ad ogni soggiorno sono registrati i dati di tutti gli
occupanti ciascuna camera, la data di arrivo e partenza, il costo del soggiorno e le spese per
eventuali extra (telefono, frigo-bar, ...).
Individuare, motivando le scelte effettuate:
6. Le entità, gli attributi e le relazioni
7. Disegnare il modello E/R
8. Verificare lo schema con le regole di lettura
66
9. Disegnare le tabelle (UML)
10. Normalizzare le tabelle
Seconda parte dicembre2014
1. Creare il database e tutte le tabelle (tipo innodb) sia su foglio che su computer
2. Sviluppare le seguenti interrogazioni in linguaggio QL (sia su foglio che su computer)
a. Estrarre i dati di tutti dipendenti a contratto indeterminato
b. Per ogni ruolo indicare quanti dipendenti lo svolgono
c. Visualizzare le informazioni di un dipendente specifico
3. Sviluppare un’applicazione web che permetta di accedere ai dati del db, in particolare
dato l’elenco dei soggiorni, permetta di selezionarne uno e visualizzare tutti i clienti che
ne hanno usufruito calcolando il costo complessivo specificando le singole voci delle
spese extra. Disegnare le pagine web con la relativa analisi (formato cartaceo).
Relazione di laboratorio novembre ’14
Relazione B
Si vuole realizzare una base di dati per la gestione di uno studio medico dentistico. L’obbiettivo
è quello di mantenere un archivio dei pazienti in cura presso lo studio, degli appuntamenti e
degli interventi effettuati.
Di ciascun paziente si memorizzano i seguenti dati: cognome e nome, indirizzo, città,
provincia, numero di telefono e codice fiscale.
Il sistema deve gestire gli appuntamenti con i pazienti; in particolare devono essere
memorizzati il giorno e l’ora dell’appuntamento, gli interventi effettuati e il loro costo totale
(dato dalla somma dei singoli interventi).
Gli interventi possono essere di diverso tipo (controllo, otturazione, estrazione, inserimento di
capsule, pulizia, ecc…) e possono interessare uno o più denti. I denti sono divisi in due arcate
(superiore e inferiore) a loro volta suddivise in 2 quadranti. Ciascun dente è identificato
dall’arcata, dal settore e da un numero univoco all’interno del settore. Di ciascun intervento si
memorizzano la durata, il medico responsabile ed eventualmente gli assistenti che vi hanno
preso parte.
Per ciascun medico e assistente vengono memorizzati i consueti dati anagrafici. Il costo di ogni
intervento è riportato in un tariffario che contiene i tipi di intervento possibili e le relative
tariffe.
Individuare, motivando le scelte effettuate:
6. Le entità, gli attributi e le relazioni
7. Disegnare il modello E/R
8. Verificare lo schema con le regole di lettura
67
9. Disegnare le tabelle (UML)
10. Normalizzare le tabelle
Seconda parte dicembre2014
1. Creare il database e tutte le tabelle (tipo innodb) sia su foglio che su computer
2. Sviluppare le seguenti interrogazioni in linguaggio QL (sia su foglio che su computer)
a) Estrarre i dati di tutti Clienti
b) Per ogni appuntamento contare il numero di interventi
c) Visualizzare le informazioni di un medico
3. Sviluppare un’applicazione web che permetta di accedere ai dati del db, in particolare
dato l’elenco degli appuntamenti, permetta di selezionarne uno e visualizzare tutti gli
interventi effettuati calcolando il costo complessivo specificando le singole voci degli
interventi effettuati. Disegnare le pagine web con la relativa analisi (formato cartaceo).
Classe 5Ai - Verifica di Informatica -7 -02-2015
Recupero di Informatica
(php, file testo, SQL)
Si vuole sviluppare una base dati per la gestione della vendita all’ingrosso di piante, tenendo
conto delle seguenti informazioni:
• Sono trattate diverse specie di piante. Per ciascuna specie sono noti sia il nome latino
che il nome comune, ed un codice univoco attraverso cui la specie viene identificata.
•
I clienti sono identificati attraverso un codice cliente e sono costituiti da privati e da
rivendite. Per ciascun privato sono noti il codice fiscale (16 caratteri), il nome e
l’indirizzo della persona, mentre per ogni rivendita sono noti la partita iva, il nome e
l’indirizzo della rivendita.
•
I fornitori sono identificati attraverso un codice fornitore; per ciascun fornitore sono
inoltre noti il nome, la partita iva (11 cifre) e l’indirizzo. Il fornitore può fornire diverse
specie di piante.
•
Si vuole tener traccia di tutti gli acquisti eseguiti da ciascun cliente. Un acquisto,
effettuato in una data specifica, è relativo a una certa quantità di piante appartenenti ad
una determinata specie.
1. Analizzare il testo
2. Disegnare il modello E/R
3. Sviluppare il modello tabellare
4. Sviluppare una pagina dinamica che, legge il file di testo dati.txt contenente una riga
con, separati da un ‘;’, i codici relativi a: un cliente, un fornitore e una pianta. Il
programma deve effettuare e visualizzare i risultati delle seguenti interrogazioni
Fila 1
a. Elencare i dati dei fornitori della pianta indicata nel file dati.txt
68
b. Visualizzare il numero di ordini del cliente indicato nel file dati.txt
c. Visualizzare tutti i dati del fornitore indicato nel file dati.txt
Fila 2
a. Elencare i dati delle piante approviggionate dal fornitore indicato nel file
dati.txt
b. Visualizzare il numero di ordini della pianta indicata nel file dati.txt
c. Visualizzare tutti i dati del cliente indicato nel file dati.txt
Classe 5Ai - Verifica recupero insufficienza – 28/03/2015
html – php - mysql
Il proprietario di un piccolo hotel sito in una località marittima vuole informatizzare il sistema
informativo riguardante le prenotazioni: camere, costi stagionali delle camere, supplementi,
clienti, prenotazioni.
L’albergo apre il 1 maggio e chiude il 30 settembre di ogni anno.
Le stanze dell’albergo, distribuite su quattro piani, si differenziano dalla tipologia: singola,
doppia, matrimoniale e tripla. Ogni camera può essere caratterizzata dalla presenza di:
condizionatore, vista mare, wifi. (nessun costo aggiuntivo).
Il prezzo delle camera dipende esclusivamente dalla tipologia e dal periodo di prenotazione:
ogni mese il prezzo varia. Esempio la singola dal 1 al 31 maggio costa 50 euro/giorno, dal 1 al
31 giugno costa 55 euro/giorno e così via per tutte le altre tipologie.
Il trattamento standard fornito dall’hotel è la mezza pensione, per la pensione completa occorre
pagare un supplemento indipendente dal periodo stagionale.
Sono previsti anche altri supplementi, sempre indipendenti dalla stagione, come il letto
aggiunto, la presenza di un cane, la pensione completa ecc. Dei clienti è sufficiente conservare
le informazioni anagrafiche della persona che ha effettuato la prenotazione.
1. Analizzare il testo
2. Disegnare il modello E/R
3. Sviluppare il modello tabellare
4. Sviluppare una pagina dinamica che, ricevuti ($_GET) il nome di un cliente, il nome di
un mese e il numero di una camera, permetta di eseguire le seguenti interrogazioni
a. Visualizzare il costo totale della prenotazione (camera e supplementi) del cliente
b. Contare il numero di prenotazioni effettuate nel mese
c. Visualizza le prenotazioni della camera
MONTHNAME('2008-02-03');
69
-> 'February'
Attività di verifica delle competenze 1 aprile 2015.
“Autenticazione sicura di un utente”
Creare un sito in PHP per la realizzazione di una sezione riservata alla quale l’utente può
accedere solo per un tempo prefissato (es. 3 minuti): utilizzare le sessioni assegnando un tempo
di scadenza. Utilizzare il database Carrello con una tabella Utenti per consentire
l’autenticazione. L’utente può anche registrarsi mediante l’apposito link presente nella finestra
di login, come mostrato nella seguente videata:
Accedi o Registrati
Username:
rossi
Password:
*******
Clicca qui per
registrarti
Login
Benvenuto: rossi
Accedi all’acquisto prodotti”
logout
Reset
login.php
riservata.php
Lo sviluppo delle pagine login.php e riservata.php sono lasciate a discrezione dello studente
Il link “Accedi all’acquisto prodotti” permette di entrare alla pagina prodotti.php per proseguire
con gli acquisti.
Si vuole simulare l’acquisto di alcuni prodotti da un sito web mediante la tecnica del carrello
della spesa on-line. Il funzionamento di un sito che consente acquisti online emula il
comportamento di un consumatore che riempie il proprio carrello con i prodotti acquistati,
prima di recarsi alla cassa per pagare. Questa seconda operazione è più complessa e prevede la
connessione con i server che consentono i pagamenti.
L’utente deve in ogni istante poter visionare i prodotti disponibili e quelli presenti nel carrello.
Per ogni articolo deve poter conoscere il prezzo e scegliere la quantità da acquistare; inoltre
deve poter eventualmente rimuovere dal proprio carrello alcune merci nel caso in cui abbia
cambiato idea.
Struttura database Carrello:
• Tabella Prodotti (idProdotto: autoincrementale; nome: nome prodotto; descrizione:
marca del prodotto; prezzo: prezzo unitario)
Utilizzando il codice SQL scrivere i comandi per creare la tabella e per popolarla con
alcuni prodotti. Sviluppare due pagine, prodotti.php che mostra a video l’elenco dei prodotti
disponibili e la seconda pagina chiamata carrello.php che mostra i prodotti acquistati.
Analisi prodotti.php
Visualizza i dati dei prodotti disponibili nel database e l’immagine a forma di carrello è
utilizzata come link alla pagina carrello.php a cui vengono passati l’azione e l’idProdotto.
Pagina prodotti.php
70
<A HREF=carrello.php?action=elenca>
<A
IDProdotto
Nome prodotto Descrizione
Prezzo unitario
1
Mouse
16,5
2
Webcam
Mouse
wireless
Logitech HD
45,5
Visualizza carrello
HREF=carrello.php?action=aggiungi&id=”.$idProdotto”>
Pagina carrello.php
(*)
IDProdotto
1
Nome prodotto
Mouse
Quantità
1
Totale complessivo
Totale parziale
16,5
16,5
Svuota carrello
Visualizza elenco prodotti
<A HREF=prodotti.php>
<A
HREF=\”$_SERVER[PHP_SELF]?action=elimina&id=”.$idProdotto\”>
<A HREF=\”$_SERVER[PHP_SELF]?action=svuota\”>
Analisi pagina carrello.php
Viene utilizzato il file di sessione per memorizzare la quantità di prodotto ordinata
$_SESSION[‘carrello’][‘IDProdotto’]
Si verifica se l’ IDProdotto ricevuto ($_GET[‘ID_Prodotto’]) esiste nella tabella Prodotti del
database:
• Se non esiste significa che la pagina è stata chiamata dal link “Svuota carrello”
•
Se esiste significa che la pagina è stata chiamata o da prodotti.php ed è stato passato
l’ID del prodotto da aggiungere al carrello oppure è stata chiamata dal link (*) elimina
prodotto
Si esamina l’azione da effettuare ($_GET[‘action’]:
• “aggiungi” caso aggiunta nuovo prodotto nel carrello: si verifica la presenza della
variabile di sessione $_SESSION[‘carrello’][‘IDProdotto’] , se non esiste l’azzera
altrimenti l’incrementa
71
•
“elimina” caso di eliminazione del prodotto: si decrementa la variabile di sessione
$_SESSION[‘carrello’][‘IDProdotto’] che conta la quantità di prodotto acquistata , se la
quantità è zero si elimina la variabile di sessione
•
“svuota” eliminazione di tutti i prodotti acquistati eliminando la variabile di sessione
$_SESSION[‘carrello’]
Si verifica se esiste l’array di sessione $_SESSION[‘carrello’], se esiste:
• si visualizza tutto il suo contenuto aggiungendo le informazioni del prodotto presenti
nella tabella Prodotti . Alla fine di ogni riga di dettaglio si aggiunge l’icona che
rappresenta il link per l’eliminazione del prodotto acquistato. Si calcola e visualizza il
totale parziale e il valore è sommato al totale complessivo che verrà visualizzato alla
fine della presentazione di tutte le righe di dettaglio. Si aggiunge il link “Svuota
carrello” che consente di svuotare il carrello passando alla stessa pagina il valore
‘svuota’ nel campo action.
Se non esiste:
• si visualizza il messaggio ”Il carrello è vuoto”
Infine si visualizza il link “Visualizza elenco prodotti” che consente di rientrare nella pagina
prodotti.php
IDProdotto
1
Nome prodotto
Mouse
Quantità
1
Totale parziale
16,5
Totale complessivo
16,5
Svuota carrello
Visualizza elenco prodotti
Nota:
• unset($_SESSION[‘carrello’][‘IDProdotto’]) elimina la variabile di sessione del
prodotto
•
unset($_SESSION[‘carrello’] elimina tutta la variabile di sessione
•
session_start() da inserire come prima riga di carrello.php
Attività di laboratorio TRANSAZIONI
Le transazioni sono un insieme di operazioni di interrogazioni o di modifica dei dati del db che
devono essere eseguite unitariamente e che godono delle proprietà ACID (Atomica Consistente
Isolata Durevole o persistente)
Una transazione consiste in un insieme di comandi SQL inserite tra apposite dichiarazioni che
definiscono l’inizio e la fine della transazione.
I comandi SQL usati per definire e controllare le transazioni sono:
START TRANSACTION che inizia una nuova transazione;
72
COMMIT che rende definitivi i cambiamenti apportati al db nella transazione e la termina;
ROLLBACK che annulla i cambiamenti eseguiti dall’inizio della transazione e la termina;
SAVEPOINT che serve per definire situazioni intermedie alle quali ritornare con un comando
ROLLBACK TO SAVEPOINT che annulla solo parzialmente la transazione.
In MySQL l’atomicità di una transazione è garantita dall’uso dei comandi Start Transaction,
Commit e Rollback, e la persistenza delle informazioni è garantita dall’uso di dischi ridondanti
e dal sistema di gestione della sicurezza dei dati.
L’esecuzione concorrente di transazioni può causare le seguenti anomalie:
• Perdita di aggiornamento se due processi concorrenti aggiornano un dato e uno degli
aggiornamenti è ignorato.
•
Lettura fantasma quando in una tabella si modificano i record che sono stati letti da
un’altra transazione.
•
Letture sporche quando una transazione legge un dato con un valore non corretto. Si
possono presentare se una transazione legge le modifiche eseguite da un’altra
transazione non completata che potrebbe terminare con Rollback.
•
Letture inconsistenti se nel corso di una transazione la lettura del medesimo dato in
momenti successivi produce valori differenti. Si possono presentare se una seconda
transazione può modificare i dati che la transazione sta leggendo.
Il livello di isolamento di default di MySQL garantisce che, in una transazione, la lettura del
medesimo dato dia sempre il medesimo risultato (evita letture inconsistenti). In questo livello
di isolamento sono implementati i seguenti comportamenti:
• Una transazione può leggere i cambiamenti eseguiti da altre transazioni solo dopo che le
transazioni si sono concluse (evita letture sporche);
•
Un dato letto/scritto da una transazione non potrà essere modificato da altre transazioni
prima della loro chiusura (evita perdita di aggiornamenti);
Questo livello di isolamento garantisce da tutte le anomalie ad eccezione delle letture
fantasma: questo caso si presenta quando in una tabella si modificano i record che sono stati
letti da un’altra transazione.
Per garantire l’assenza di letture fantasma bisogna eseguire le interrogazioni con il comando
SELECT … FOR UPDATE In una transazioneT l’esecuzione di SELECT con la clausola
FOR UPDATE impedisce a ogni altra transazione, bloccandola, l’accesso in lettura alle righe
considerate nella SELECT fino al termine di T.
Rappresentanti e fatture clienti
Esercizio di laboratorio 18/4/2015
Si vogliono organizzare le informazioni relative ai clienti, ai loro rappresentanti e alle fatture
emesse.
Ogni rappresentante ha tanti clienti, mentre a un cliente corrisponde un solo rappresentante. Si
supponga, per semplicità, di registrare solo la data e l’importo totale di ogni fattura, senza
specificare le righe di dettaglio sugli articoli venduti.
Presentare:
• L’analisi dei dati che individui le entità indicando gli attributi
• Disegnare il modello E/R attraverso il modello UML con l’indicazione del verbo che
illustra le relazioni e la cardinalità. Documentare la cardinalità delle relazioni
• Utilizzando le regole di derivazione passare dal modello concettuale a quello logico
indicando per ogni attributo il tipo
• Utilizzando il prompt dei comandi o phpMyAdmin creare il database, le tabelle
73
• Popolare le tabelle con alcuni record
• Utilizzando il prompt dei comandi e registrando i comandi su un file di log eseguire le
seguenti interrogazioni:
a) Elenco dei clienti di un rappresentante
b) Numero dei clienti affidati a un determinato rappresentante
c) Cognome e nome del rappresentante di un determinato cliente
d) Elenco delle fatture di un codice cliente prefissato in ordine di data
e) Fatturato raggruppato per codice rappresentante
f) Numero delle fatture emesse raggruppate per codice rappresentante
g) Nome del cliente e data di emissione per la fattura con importo massimo
h) Cognome e nome del rappresentante corrispondente alla fattura con importo
massimo
i) Codice e ragione sociale dei clienti per i quali il fatturato totale è superiore a un
valore prefissato
j) Codice con cognome e nome dei rappresentanti per i quali il numero delle fatture
è superiore a un numero prefissato
Data e orario corrente
funzioni per l'ottenimento di data e ora corrente: NOW(), CURDATE() e CURTIME().
Formato della risposta
Funzione
AAAA-MM-GG HH:MM:SS
NOW()
CURDATE() AAAAA-MM-GG
CURTIME() HH:MM:SS
Si ipotizzi di voler inserire la data corrente all'interno del campo "data" di una tabella
"calendario":
INSERT INTO calendario (data) VALUES (CURDATE())
Operazioni sulle date
Altre funzioni di grande importanza nella gestione delle date sono le funzioni per la somma e
la sottrazione del tempo. Nella tabella che segue vediamo le principali:
Utilizzo
Funzione
DATE_ADD() DATE_ADD(data, INTERVAL espressione tipo)
DATE_SUB() DATE_SUBB(data, INTERVAL espressione tipo)
PERIOD_ADD() PERIOD_ADD(Periodo, Mesi)
il Periodo va espresso informato AAAAMM oppure AAMM
Di seguito alcuni esempi:
Supponiamo di voler sommare 10 giorni alla data corrente:
SELECT DATE_ADD(CURDATE(),INTERVAL 10 DAYS);
Effetuiamo la sottrazione di 2 mesi da una data specifica:
SELECT DATE_SUB('2015-04-15',INTERVAL 2 MONTHS);
74
Aggiungiamo 7 mesi al mese di aprile 2015:
SELECT PERIOD_ADD(201504,7);
Togliamo 3 mesi al mese di gennaio 2015:
SELECT PERIOD_ADD(201501,-3);
Calcoliamo la differenza (espressa in mesi) tra il gennaio 2015 ed ottobre 2012:
SELECT PERIOD_SUB(201501,201210);
Formattare date e orari
Le funzioni di MySQl DATE_FORMAT() e TIME_FORMAT() servono, rispettivamente, per
formattare una data e un orario.
Queste due funzioni, che si comportano in modo analogo, richiedono due argomenti:
il primo è la data da formattare;
• il secondo è una stringa composta da alcuni caratteri speciali, preceduti dal simbolo "%"
la quale svolge la funzione di "modello" per la risposta.
Vediamo di seguito quali sono questi caratteri speciali:
•
%d - giorno del mese numerico 00…31
• %M - nome del mese January ... December
• %m - mese numerico 00 ... 12
• %H - ora 00 ... 23
• %i - minuti 00 ... 59
• %s - secondi 00 ... 59
• %Y - anno di quattro cifre
• %y - anno di due cifre
Vediamo un esempio di utilizzo di DATE_FORMAT():
•
SELECT DATE_FORMAT('2015-04-15 14:33:23','%d-%m-%Y alle ore %H');
La risposta prodotta da MySQL sarà:
15-04-2015 alle ore 15
Classe 5Ai –Recupero di Informatica (Assenti e insufficienti)
9/5/2015
Si vuole creare una piattaforma software per automatizzare il processo di supporto informatico
all’interno di un’azienda e determinarne il rapporto costi/benefici delle risorse umane
disponibili.
Ogni utente può aprire una nuova richiesta (ticket) in cui indica la categoria della problematica
riscontrata (problema di rete, problema con un determinato software, ecc…) e descrive nel
modo più specifico possibile l’anomalia riscontrata; per ogni anomalia l’utente può altresì
indicare il livello di urgenza (basso, medio o alto -nel caso in cui l’anomalia impedisca il
regolare svolgimento del proprio compito-).
75
La piattaforma, al momento dell’invio di un ticket, registra in automatico ora e data della
richiesta, associa la segnalazione ad un operatore preposto in base alla categoria di
problematica e genera un codice ticket di riferimento.
Ogni operatore, al momento dell’accesso alla piattaforma può visualizzare le nuove richieste e
intervenire cambiando lo stato della richiesta in “lavorazione” (nel caso abbia preso in carico la
richiesta) o “chiusa” (nel caso abbia terminato la propria attività) e aggiungere commenti alla
richiesta ricevuta che saranno visibili agli utenti richiedenti. Ogni operatore può inoltre
consultare lo storico delle richieste ricevute per poter visualizzare i casi simili già risolti.
Esiste infine una terza figura di amministrazione che ha la possibilità di creare utenti e
operatori all’interno della piattaforma e visualizzare l’andamento di ogni richiesta per poter
realizzare quindi statistiche sulla produttività delle risorse umane disponibili.
Il candidato, dopo aver formulato le necessarie ipotesi aggiuntive, sviluppi i seguenti punti:
• l’analisi della realtà di riferimento, completa di indicazioni riguardanti l’architettura
proposta;
•
uno schema concettuale ed uno schema logico del data base;
•
le seguenti interrogazioni espresse in linguaggio SQL:
• dato un codice ticket, determinare stato, descrizione e operatore associato;
• visualizzare le richieste ancora in “lavorazione” dopo n mesi dalla data di
registrazione, per ogni singolo operatore;
• contare quante richieste sono state chiuse in un determinato anno;
Riferendosi al progetto precedente, fornire la codifica in un linguaggio di programmazione per
il web di un segmento che realizzi una delle query richieste.
76
5.6
TECNOLGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI
TELECOMUNICAZIONI (Prof.ssa ELENA TALOMO, Prof.ssa FILOMENA
DARAIO).
5.6.1 OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI
Disciplinari:
Conoscere le possibili strutture organizzative di un sito e saper sviluppare e realizzare un
sito web, conoscere le caratteristiche dei CMS e valutare la convenienza dell’uso dei
CMS rispetto all’approccio tradizionale. Apprendere le tecniche di sviluppo di software
orientato al web.
Conoscere architetture a più livelli che supportano le funzionalità di applicazioni
Client/Server.
Acquisizione delle conoscenze di base per la creazione e l’utilizzo dei socket in Java.
Conoscere le tecniche criptografiche applicate alla protezione dei sistemi e delle reti.
Trasversali: Competenze lessicali ed espositive
Capacità progettuali e risolutive
Capacità organizzative
Il rapporto instaurato in questo ultimo anno con la classe è stato buono e il clima in classe
soddisfacente.
5.6.2 METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI
.
Lezioni frontali, gruppi di lavoro, esperienze di laboratorio. Libro di testo adottato:
“PROGETTAZIONE Tecnologie in movimento” Quinto anno, “Juvenilia Scuola”.
Strumenti utilizzati: pur mantenendo la lavagna come sussidio didattico primario, è stato
fatto uso del videoproiettore, dell’accesso ad Internet anche per esperienze specifiche di
laboratorio, utilizzo di software open source.
5.6.3 STRUMENTI E METODI DI VALUTAZIONE
I valori dei voti rispetto ai principali indicatori:
ESPOSIZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
non sa articolare un discorso
articola il discorso in modo non sempre coerente
articola il discorso in modo semplice e coerente
articola il discorso in modo organico e adeguato
articola il discorso in modo eccelso
1-3
4-5
6
7-8
9-10
77
CONOSCENZE
COMPETENZE
OBIETTIVI
USO
DEL
LINGUAGGIO
TECNICO
6. Non conosce i temi proposti
7. Conosce parzialmente i temi
8. Conosce sufficientemente i temi proposti
9. Conosce ampiamente i temi
10. Conosce in modo eccellente i temi proposti
11. Competenza assente
12. Competenza parziale
13. Sufficiente Competenza
14. Competenza Buona
15. Competenza Eccellente
16. Non Conseguiti
17. Conseguiti solo in parte
18. Conseguiti sufficientemente
19. Conseguiti in modo approfondito
20. Conseguiti in modo eccellente
21. Non usa linguaggio tecnico
22. ripetutamente non corretto e non appropriato
23. corretto
24. corretto e adeguato
25. sicuro corretto adeguato
1-3
4-5
6
7-8
9-10
1-3
4-5
6
7-8
9.-10
1-3
4-5
6
7-8
9-10
1-3
4-5
6
7.8
9-10
Tipologie di valutazioni utilizzate:
Orali (colloqui o questionari), scritte, osservazione sull’operatività, sviluppo lavori in
laboratorio;
prove scritte costituite da questionari strutturati o domande aperte relative ad argomenti di
teoria.
Le prove orali vengono effettuate in modo tradizionale con interrogazione diretta dello
studente.
Le prove pratiche vengono realizzate in laboratorio e la valutazione avviene sulla base degli
elaborati prodotti, sulla correttezza degli argomenti esposti, il rispetto delle scadenze,
osservando l’operatività dello studente e la qualità del lavoro prodotto.
Per quanto riguarda invece la valutazione finale, gli elementi su cui si sono basate le
valutazioni sono i seguenti: conoscenze disciplinari, capacità applicative, creative, operative ed
organizzative, uso corretto della terminologia, impegno, interesse e frequenza alle lezioni.
5.6.4 CONTENUTI
MODULO 1
La progettazione dei siti web
La progettazione dei siti web
• Analisi: Elementi della progettazione di un sito- Studio della fattibilità e analisi dei
requisiti
• Progettare il sito: Progetto generale del sito- Raccolta e organizzazione delle
informazioni- La mappa del sito
• Progettazione grafica del sito: Visual Design- Componenti della pagina web
• Sviluppo del sito: Business Object- Oggetti interfaccia- Definire la mappa
• Pubblicazione e aggiornamento: Test-Aggiornamento- Individuazione degli utenti Analisi-Promozione
78
•
L’uso dei CMS (Content Management System): Le caratteristiche di un CMSDifferenze tra un sito sviluppato in html e uno in CMS- Tipi di CMS sul mercato
Laboratorio : Ripasso HTML, CSS, JavaScript
Ricerca e utilizzo di CMS open source per la realizzazione di un sito webLavori di
gruppo
MODULO 2
Progettare interfacce
Progettare interfacce
• La rappresentazione della conoscenza: L’interfaccia- La conoscenza - La metafora
• Interagire con le interfacce:Tipi di interazione- Modalità di interazione- Modelli di
interazione
• Compilazione di form
• Navigazione per mezzo menù: Menù e Tipi di menù
• I controlli: Gli oggetti dell’interfaccia-Caselle di riepilogo-Barre degli strumentiPulsanti di opzione- Finestre di dialogo
• Altri strumenti di interazione:Il colore- Il suono- Immagini e video- Video touch screen
• Localizzazione: Adattare le interfacce-La tastiera- I formati
• Il supporto ai disabili
MODULO 3
Realizzare applicazioni per la comunicazione in rete
•
•
•
•
•
•
•
•
La struttura della rete
Topologia fisica e mezzi trasmissivi
Apparati di rete: per la parte cablata, per la parte wireless, dispositivi per la
connessione alla rete geografica
Paradigma Client/Server
La programmazione socket in Java
Le classi ServerSocket e Socket per TCP
Le classi DatagramPacket e DatagramSocket per UDP
Le classi URL e URLConnection per HTTP
Laboratorio: Realizzazione di applicazioni C/S attraverso la programmazione SOCKET in
Java.
•
•
•
•
MODULO 4
Architetture per applicazioni web
Architetture per il software: Architetture N-tier, Architetture multi-tier, Architetture 3tier per siti web
Architetture basate sui servizi: Service-Oriented Architetture (SOA)- I Web Services –
SOAP-WSDL
Application Server
Il partner MVC: Design Pattern - Problematiche di progettazione- Componenti del
pattern MVC - Applicazioni del pattern MVC allo sviluppo di applicazioni web
Laboratorio : Realizzazione e gestione dei progetti e delle tesine per l’esame di stato
79
MODULO 5
La progettazione della sicurezza nei sistemi informatici (approfondita in Sistemi e Reti)
•
•
•
•
•
•
La sicurezza dei sistemi informatici
Steganografia
Crittografia sincrona e asincrona
La firma digitale
La posta certificata (PEC)
I principali tipi di attacco
Laboratorio : Realizzazione e gestione dei progetti e delle tesine per l’esame di stato
80
5.7
GESTIONE DI PROGETTO E ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA (Prof.ssa
MARILENA RICCIARDI e Prof.PAOLO NESI)
5.7.1 OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI
Obiettivi minimi trasversali
In accordo agli obiettivi ministeriali e alle decisioni prese in sede di Dipartimento, gli obiettivi
trasversali da sviluppare nel triennio sono riassunti nel seguente prospetto suddiviso per gli
obiettivi cognitivi e comportamentali.
Dal punto di vista cognitivo:
• riconoscere in una realta’ seminota la prassi, i dati, le funzioni e saperli formalizzare;
• comunicare in modo efficace, utilizzando in modo appropriato il linguaggio;
• conoscere i modelli interpretativi della disciplina e imparare ad usarli nell’ambito di
situazioni via via sempre piu’ complesse;
• confrontare soluzioni alternative di un problema;
• collegare coerentemente contenuti comuni alle diverse discipline studiate;
• interpretare fenomeni reali esprimendone una valutazione personale;
dal punto di vista comportamentale:
• rispettare il regolamento interno di Istituto;
• dialogare e confrontarsi con il docente e con i compagni di classe;
• interagire correttamente con figure esterne all’istituzione scolastica (partner aziendali o
enti locali);
• autovalutazione e autocritica.
Obiettivi disciplinari
obiettivi specifici per la classe quinta:
• identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti;
• gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione
della qualità e della sicurezza;
• utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi
produttivi e dei servizi;
• analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della
persona, dell'ambiente e del territorio;
• utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con
riferimento alle strategie espressive ed agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;
• utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca ed
approfondimento disciplinare;
• redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali.
5.7.2 METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI
81
Ogni modulo è stato articolato nel seguente modo:
§ Descrizione degli obiettivi;
§ Eventuale ripasso dei prerequisiti;
§ Brevi spiegazioni teoriche alternate ad esercitazioni pratiche;
§ Attività di verifica risoluzione degli esercizi guidata dagli insegnanti;
§ Recupero e/o approfondimenti con discussione in classe e analisi dei risultati;
Le spiegazioni fanno riferimento al libro di testo “Gestione, Progetto e Organizzazione
d'Impresa” - Ollari, Meini, Formichi – Zanichelli ed. . La teoria è stata ampiamente supportata
da una didattica mirata al problem solving e alla ricerca guidata della soluzione dei problemi
proposti.
L'attivita' di laboratorio, essenziale al completamento dell'apprendimento delle nozioni teoriche
e integrata nell’ambito della stessa teoria con cui procede in parallelo, ha mirato allo sviluppo
dell’autonomia degli studenti.
5.7.3 STRUMENTI E METODI DI VALUTAZIONE
Tecniche usate per la valutazione::
§ Brainstorming
§ Test scritti, preferibilmente a risposta aperta
§ Interrogazioni orali
§ Svolgimento di esercizi scritti e simulazione di prove d’esame
§ Attività pratiche di laboratorio: osservazione sul grado di autonomia, capacità di assumere
ruoli definiti e rispettare gli impegni
Griglia di valutazione:
Punteggio
Esito della prova
Voto 1 – 2
Gravemente
insufficiente
( voto 3-4 )
Compito in bianco/ non consegnato / rifiuta l’interrogazione
Non conosce l’argomento o lo conosce in modo molto confuso
Non sa risolvere i quesiti più semplici
Non ha padronanza della terminologia essenziale
Insufficiente
( voto 5 )
Conosce l’argomento a grandi linee e da risposte non complete
e/o con errori e terminologia approssimativa
Scarsa chiarezza espositiva e sintetica
Sufficiente
( Voto 6 )
Conosce i contenuti essenziali e si esprime con un lessico elementare ma
corretto
Sa risolvere i quesiti anche se con qualche imprecisione
Discreto / Buono
( Voto 7 – 8 )
Dimostra buone competenze ed abilità nell’applicazione e rielaborazione delle
conoscenze
Ha padronanza della terminologia e sa individuare i particolari significativi dei
quesiti
Ottimo
( Voto 9 – 10 )
Sa risolvere con estrema sicurezza i quesiti, con motivazioni esaurienti e
personali , ha perfetta padronanza della terminologia ed una esposizione chiara
e curata in ogni
particolare
82
5.7.4 CONTENUTI
Sezione A1 Economia e microeconomia
• Il modello microeconomico marginalista
• Domanda
• Offerta
• Azienda e concorrenza
• Mercato e prezzo
• Azienda e profitto
• Il bene informazione
• Switching cost e lock-in
• Outsourcing
Sezione A2 Organizzazione aziendale
• Cicli aziendali
• Stakeholder
• L'organizzazione
• Modelli di organizzazione
• Tecnostruttura e Sistema Informativo
• Tecnostruttura: ERP e logica dell'MRP
• Pianificare gli ordini e le scorte
• Tecnostruttura: Web Information System
• Struttura di un Web Information Service
Sezione B1 La progettazione
• Progetto e Project Management
• PMBOK
• WBS
• Tempi
• Risorse
• Costi
• Earned Value
Esercizi svolti :
dal libro “Gestione, Progetto e Organizzazione d'Impresa” - Ollari, Meini, Formichi –
Zanichelli ed.
Sez. A1: 1-2-3-4-5-6-8-12-13-14-15-16-17-18-20-21-22-26
Sez. A2: 4-9-11-18-20-26
Sez.. B1: 19-29
83
5.8
EDUCAZIONE FISICA ( Prof. ANTONIO GORGA)
5.8.1 OBIETTIVI RAGGIUNTI, CRITERI E METODI DI VALUTAZIONE
Gli obiettivi generali e specifici programmati sono stati, mediamente, raggiunti ed i risultati
ottenuti, in senso lato, sono stati progressivi e fruttuosi.
I criteri adottati nelle valutazioni hanno considerato: il livello iniziale ed il miglioramento in
itinere delle capacità individuali, la rimozione consapevole di abitudini errate instaurate, la
partecipazione proficua e propositiva, l’impegno profuso e sostanziale, il rispetto delle norme,
lo spirito collaborativo e fattivo, la puntualità nelle scadenze, l’accettazione e la deferenza dei
ruoli, la correttezza nei rapporti interpersonali e di genere, le forme elettive degli alunni da
emulare ed eccetera.
Le metodologie valutative sono state: le lezioni (U.D.) nella loro interezza, i tests di ingresso, la
funzione tirocinante, le prove cronometrate e/o misurate, i ruoli arbitrali e similari, gli stimoli
alla conoscenza, la maturità psicofisica presente negli allievi, il civismo, la sensibilità sulla
convivenza e coesistenza culturale delle diversità, la posizione di lotta ad eventuali
atteggiamenti di intolleranza, di prevaricazione e di bullismo, eccetera
5.8.2 INTERESSE, PREPARAZIONE E RENDIMENTO DEGLI ALLIEVI
L’interesse è stato discontinuo e selettivo in base alle attività proposte e svolte.
La preparazione è stata più che soddisfacente. Hanno ottimizzato le potenzialità personali con
discontinuità.
Il rendimento, nella periodizzazione, si è diversificato, anche, per gli impegni didattici in
previsione dell’esame di maturità.
5.8.3 ANDAMENTO DISCIPLINARE
In generale la condotta è stata corretta e sensibilizzata da interventi educativi mirati alla
formazione ed affermazione della personalità. In rare circostanza sono stati redarguiti
sull’assunzione di comportamenti responsabili più aderenti alla realtà effettuale.
5.8.4 FREQUENZA DEGLI ALUNNI
Si evidenzia che la frequenza e le assenze sono state nella norma. In situazioni di distacco e
provata sedentarietà si è operato, nell’esclusivo interesse degli alunni, al fine di rimuovere
eventuali remore psico-fisiche e di coinvolgimento costruttivo nel lavoro di palestra.
5.8.5 PROGRAMMI SVOLTI NELLE SINGOLE CLASSI
.
Copia di ciascun programma viene prodotta, per conoscenza, agli uffici di competenza.
Caratteri generali: velocità, resistenza, potenziamento, coordinazione, mobilità ed ampiezza
articolare, propriocettività, educazione posturale, psicomotricità, tecniche di rilassamento,
educazione respiratoria, semplici acrobazie, corpo libero, circuiti allenanti estensivi,
prevenzione infortunistica, messa in sicurezza degli ambienti di lavoro, rimozione dei pericoli,
consapevolezza dei rischi, tutela della salute ed eccetera.
84
Attività sportive scolastiche: calcetto, pallacanestro, pallavolo, tennis tavolo, elementi di
pallamano e rugby, regolamenti federali e di istituto, tirocinio, coinvolgimento eventuali alunni
esonerati in ruoli di arbitraggio e similari.
5.8.6 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI
Il programma si prefigge il raggiungimento del rispetto di regole concordate con le classi:
 Raggiungere un buon equilibrio psicofisico.
 Fornire prova di autocontrollo e di senso di responsabilità in ogni situazione (soprattutto nei
momenti agonistici).
 Consolidare il carattere in situazioni di coinvolgimento emotivo (agonismo).
 Contribuire all’instaurarsi di un clima collaborativo all’interno della classe e nei momenti di
contatti con altri gruppi.
 Rispettare e contribuire a rendere efficace il lavoro dell’insegnante e dei compagni.
 Rispettare l’orario.
 Portare l’abbigliamento necessario allo svolgimento delle lezioni.
 Rispettare l’attrezzatura di palestra e di spogliatoio.
 Far giustificare dai genitori, se minorenni, gli eventuali riposi.
5.8.7 OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA
 Miglioramento delle qualità fisiche.
 Apprendimento ed approfondimento di tecniche, tattiche, e regolamenti specifici di alcune
discipline sportive.
 Apprendimento ed approfondimento di tecniche di rilasciamento ed allungamento
muscolare.
5.8.8 CONTENUTI
 Tests di ingresso e di controllo per verificare le condizioni fisiche degli allievi.
 Corsa lenta e prolungata, anche variando i ritmi, anche con piccoli attrezzi.
 Esercizi di potenziamento a corpo libero e con sovraccarichi, a carico dei vari distretti
muscolari.
 Esercizi a corpo libero di mobilità articolare, di rilasciamento ed allungamento muscolare.
 Tecnica e tattica di Pallacanestro, Pallavolo, Pallamano, alcune specialità di Atletica leggera
(ostacoli, salto in alto, getto
del peso) e Calcio a cinque.
5.8.9 SUDDIVISIONE DI UNA LEZIONE TIPO
a) preparazione alla fase centrale, esempio: antinfortunistica, preatletici e risveglio muscolare;
b) fase centrale, esempio: fondamentali individuali, di squadra, lavoro tecnico-tattico, prove e
tests;
c) gioco didattico e lavoro socializzante, esempi: messa in sicurezza degli spazi utilizzati,
attività di squadra e/o gruppo, pallacanestro, calcetto e circuiti allenanti estensivi a carico
naturale e/o con attrezzi ed attività individuali e/o singole, tennis tavolo e muscolazione;
d) defaticamento, esempio: ripristino delle funzioni organiche iniziali.
85
N.B. Gli eventuali recuperi delle prove e dei tests si effettuano in itinere, vista la peculiarità
della materia e sono legati alla ripetizione della prova in difetto e a facoltà dell’utente per
eccesso, nel senso di migliorare la prestazione precedente.
La periodizzazione annuale è stata svolta correttamente e pienamente salvo accomodamenti a
situazioni particolari.
Si partecipa che alcuni alunni, con competenza e dedizione, hanno collaborato alla
preparazione, tecnico-atletica, della squadra d’istituto di pallacanestro categoria “AM” che sul
campo di gioco ha ottenuto risultati più che buoni.
Riflessioni conclusive. Si ribadisce che la funzione delle scienze motorie scolastiche è
pregnante nel concorso della formazione ed affermazione della personalità libera e pensante. Le
attività motorie non devono limitarsi a meri conteggi dei tempi e misurazione delle distanze,
ma a considerare l’alunno, futuro uomo, nella sua globalità psicofisica e in una dimensione
sociale oltre l’istituzione scolastica. Si riferisce che, durante le ore di lezioni curriculari, la
presenza di due classi contemporaneamente nella stessa palestra, a volte, ha generato delle
problematiche ai fini della didattica.
86
6
ATTIVITA’ DI APPROFONDIMENTO, INTEGRATIVE E TRASVERSALI
Terzo anno
MATERIA
Informatica
Area tecnologica
Area umanistica:
Area scientifica
CONTENUTI
Progetto
con
l’Università
di
Informatica”Appinventor,
scratch
per
Arduino” (4 incontri all’Università)
Partecipazione alla “Fiera robotica” a Milano
Fiere
ALLIEVI
Intera
classe
Progetto “Adotta un monumento” c/o
Caserma Bergia del Comando Carabinieri
Piemonte e Val d’Aosta
Partecipazione Olimpiadi di Informatica
e di Matematica
Intera
classe
Intera
classe
Intera
classe
Quarto anno
MATERIA
Informatica
Educazione Fisica
CONTENUTI
Progetto “ECDL semplice”,con ragazzi affetti
da afasia di Villa Lauro
Partecipazione ad un incontro al Teatro
Colosseo sul futuro della tecnologia
Teatro “Gli innamorati” di Goldoni presso
Teatro Erba , Torino
Partecipazione Olimpiadi di Informatica
e di Matematica
Pattinaggio sul ghiaccio al Palavela di Torino
Alternanza scuola-lavoro
Stage estivi c/o aziende e negozi informatici
Cultura generale
Visita d’istruzione a Praga
Area tecnologica
Area umanistica:
Area scientifica
ALLIEVI
Intera
classe
Intera
classe
Intera
classe
Intera
classe
Intera
classe
Miccichè,
Lazzarotto,
Dragos,
Cosor,
Marchesi
Intera
classe
Quinto anno
MATERIA
Area scientifica
CONTENUTI
Progetto di Orientamento al Politecnico
Area tecnologica
Conferenza al Lingotto “Droicon”
Area scientifica
Partecipazione Olimpiadi di Informatica
ALLIEVI
Intera
classe
Intera
classe
Intera
87
Area tecnologica
e di Matematica
Visita a Telecom Italia Lab
Cultura generale
Visita d’istruzione a Barcellona
classe
Intera
classe
Intera
classe
88
7
7.1
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
CRITERI ADOTTATI
Nella preparazione, somministrazione e valutazione delle prove di verifica si sono seguiti i
seguenti criteri:
• Periodicità sistematica della somministrazione delle prove.
• Omogeneità tra le prove di verifica e quelle di esercitazione.
• Esplicitazione dei sistemi di misurazione e dei criteri di valutazione.
• Obiettivi realizzati in termini di conoscenze disciplinari
• Capacità pluri-disciplinari
• Capacità critiche, logico-linguistiche, creative, operative e organizzative,
• Impegno e partecipazione
7.2
GRIGLIA DI CORRISPONDENZA ABILITÀ-VOTO UTILIZZATA NELLE
PROVE SOMMINISTRATE E DEFINIZIONE DEL LIVELLO DI SUFFICIENZA
VOTO 1 - Rifiuto sistematico di essere interrogati, consegna in bianco delle verifiche sia
scritte, sia di laboratorio, assenza di partecipazione all’attività didattica.
VOTO 2 - Interrogazione "muta" o consegna, praticamente in bianco di una verifica.
VOTO 3 - Gravissime difficoltà nella comprensione e nell’applicazione anche dei concetti e
dei procedimenti fondamentali anche a causa di gravi lacune pregresse. Mancanza
di impegno, conoscenze vaghe e frammentarie, grande difficoltà nell'organizzare i
dati e/o nello sviluppare un ragionamento logico. Povertà e confusione lessicale.
Difficoltà ad affrontare le più elementari procedure di calcolo manuale o
elettronico.
VOTO 4 - Impegno saltuario, metodo di studio inadeguato, vaste lacune evidenti nella
conoscenza e nella comprensione dei concetti fondamentali, scarsa proprietà
lessicale, persistenza di gravi errori nell’esecuzione delle procedure di calcolo e
difficoltà nell’applicare le conoscenze anche in contesti noti. È incapace, anche se
guidato, di giustificare procedimenti e riprodurre dimostrazioni senza incorrere in
gravi errori logici e formali.
VOTO 5 - Impegno incostante, metodo di studio ancora poco efficace. Lacune superabili nella
conoscenza e comprensione dei contenuti fondamentali. Sa applicare le conoscenze
in contesti noti anche se commette degli errori. Uso del linguaggio e dei
formalismi in modo non sempre corretto. Riesce con difficoltà a dimostrare o
giustificare i procedimenti.
Livello di sufficienza - Applicazione diligente, sostanziale conoscenza anche se non sempre
approfondita di tutti i contenuti. Sa utilizzare le conoscenze in contesti noti senza
commettere errori significativi. L’uso del linguaggio e dei formalismi, risulta
logicamente corretto, anche se permangono imprecisioni. Sa riprodurre
dimostrazioni e giustificare procedimenti, anche se non sempre autonomamente.
89
VOTO 7 - Conoscenza completa e abbastanza approfondita dei contenuti fondamentali.
Esposizione precisa e abbastanza sicura. E’ in grado di applicare correttamente le
conoscenze acquisite in contesti noti. Usa in maniera discreta il linguaggio
specifico e i formalismi. Possiede discrete capacità di operare confronti e
collegamenti e di contestualizzare.
VOTO 8 - Buona conoscenza degli argomenti. Sa rielaborare i contenuti acquisiti e applicarli
correttamente anche in contesti nuovi. Possiede buona autonomia di lavoro e
ragionamento, capacità di porsi problemi e formulare ipotesi, operare collegamenti
e confronti tra le diverse discipline. Accuratezza formale nelle prove orali, scritte e
pratiche.
VOTO 9 - Ottima padronanza della materia. Rigore espositivo e argomentativo. Sa affrontare
anche situazioni nuove e complesse. Applica autonomamente le conoscenze
acquisite a nuovi problemi spontaneamente individuati. E’ in grado di valutare
criticamente i risultati e i procedimenti.
VOTO 10 - Oltre alle caratteristiche precedenti, è in grado di produrre autonomamente
relazioni sia scritte, sia orali in forma originale
7.3
NUMERO DELLE VERIFICHE SOMMATIVE EFFETTUATE DURANTE
L’ANNO SCOLASTICO
MATERIA
Educazione Fisica
Informatica
GPOI
Inglese
Italiano
Matematica
Sistemi
Storia
TPS
VERIFICHE 1°QUAD.
3 prove pratiche
2 scritte + 2 orali + 3 laboratorio
1 scritta +1 orale + 2 laboratorio
3 scritte + 2 orali
4 scritte + 2 orali
4 scritte + 2 orali
2 scritte + 3 orali +1 laboratorio
3 orali
2 orali + 3 laboratorio
VERIFICHE 2°QUAD.
3 prove pratiche
3 scritte + 2orali+ 1 laboratorio
2 orali + 1 laboratorio
3 scritte + 2 orali
4 scritte + 3 orali
4 scritte + 1 orale
1 scritti + 2 orali +1 laboratorio
4 orali
3 orali + 1 laboratorio
90
8
8.1
PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO
Calendario delle simulazioni delle prove
PRIMA PROVA
8 maggio 2015
SECONDA PROVA
24 aprile 2015
TERZA PROVA
COLLOQUIO
10 marzo 2015 (Tipo B)
Inglese, Sistemi, Tps, Gpoi
Vi saranno incontri e
approfondimenti tra
docenti e studenti
nell’ultimo mese di
scuola.
29 aprile 2015 (Tipo B)
Inglese, Sistemi, Storia,
Matematica
8.2
Simulazione della prima prova: testo e griglia di valutazione
PROVA DI ITALIANO
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A -
ANALISI DEL TESTO
Vediamo dunque, senz’altro, qual è il processo da cui risulta quella particolar
rappresentazione che si suol chiamare umoristica; se questa ha peculiari caratteri
che la distinguono, e da che derivano: se vi è un particolar modo di considerare il
mondo, che costituisce appunto la materia e la ragione dell’umorismo.
Ordinariamente, [...] l’opera d’arte è creata dal libero movimento della vita
interiore che organa le idee e le immagini in una forma armoniosa, di cui tutti gli
elementi han corrispondenza tra loro e con l’idea-madre che le coordina. La
riflessione, durante la concezione, come durante l’esecuzione dell’opera, ne segue
le fasi progressive e ne gode, raccosta i varii elementi, li coordina, li compara. La
coscienza non rischiara tutto lo spirito; segnatamente per l’artista essa non è un
lume distinto dal pensiero, che permetta alla volontà di attingere in lei come in un
tesoro d’immagini e d’idee. La coscienza, in somma, non è una potenza creatrice,
ma lo specchio interiore in cui il pensiero si rimira; si può dire anzi ch’essa sia il
pensiero che vede se stesso, assistendo a quello che esso fa spontaneamente. E,
d’ordinario, nell’artista, nel momento della concezione, la riflessione si nasconde,
resta, per così dire, invisibile: è, quasi, per l’artista una forma del sentimento. Man
mano che l’opera si fa, essa la critica, non freddamente, come farebbe un giudice
spassionato, analizzandola; ma d’un tratto, mercé l’impressione che ne riceve.
Questo, ordinariamente. Vediamo adesso se, per la natural disposizione
d’animo di quegli scrittori che si chiamano umoristi e per il particolar modo che
essi hanno di intuire e di considerar gli uomini e la vita, questo stesso procedimento
91
avviene nella concezione delle loro opere; se cioè la riflessione vi tenga la parte che
abbiamo or ora descritto, o non vi assuma piuttosto una speciale attività.
Ebbene, noi vedremo che nella concezione di ogni opera umoristica, la
riflessione non si nasconde, non resta invisibile, non resta cioè quasi una forma del
sentimento, quasi uno specchio in cui il sentimento si rimira; ma gli si pone
innanzi, da giudice; lo analizza, spassionandosene; ne scompone l’immagine; da
questa analisi però, da questa scomposizione, un altro sentimento sorge o spira:
quello che potrebbe chiamarsi, e che io difatti chiamo il sentimento del contrario.
Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di quale orribile
manteca, e poi tutta goffamente imbellettata e parata d’abiti giovanili. Mi metto a
ridere. Avverto che quella vecchia signora è il contrario di ciò che una vecchia
rispettabile signora dovrebbe essere. Posso così, a prima giunta e superficialmente,
arrestarmi a questa impressione comica. Il comico è appunto un avvertimento del
contrario. Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella
vecchia signora non prova forse nessun piacere a pararsi così come un pappagallo,
ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perché pietosamente s’inganna che, parata
così, nascondendo così le rughe e la canizie, riesca a trattenere a sé l’amore del
marito molto più giovane di lei, ecco che io non posso più riderne come prima,
perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andar oltre a quel primo
avvertimento, o piuttosto, più addentro: da quel primo avvertimento del contrario
mi ha fatto passare a questo sentimento del contrario. Ed è tutta qui la differenza tra
il comico e l’umoristico.
Il passo è tratto dal saggio intitolato L’umorismo che Luigi Pirandello pubblicò nel
1906. In questa opera si delinea sempre più chiaramente la schematizzazione
definitiva della visione pessimistica e relativistica che lo scrittore ha della realtà.
1.
Parafrasi e comprensione complessiva
Chiarisci con esempi liberamente scelti da opere dello stesso Pirandello, o di altri
autori, la distinzione che il testo propone tra “avvertimento del contrario” e
“sentimento del contrario”.
2.
Analisi e commento del testo
2.1. Il testo definisce alcuni concetti e assegna loro una particolare funzione.
Analizza i seguenti rapporti:
a) il “libero movimento della vita interiore” e l’organizzazione delle “idee” e
delle “immagini” in una “forma armoniosa”;
b) la “riflessione” e il suo compito di coordinamento e di comparazione degli
elementi su cui si esercita;
c) la “coscienza” come “pensiero” che vede se stesso, assistendo a quello che
esso fa spontaneamente.
2.2.
La teoria dell’umorismo propone a suo chiarimento l’esempio di una anziana
signora che vuole nascondere i suoi anni. Analizza le forme linguistiche con
cui l’autore costruisce il suo esempio.
2.3. Analizza i vocaboli usati per indicare l’azione della riflessione.
92
TIPOLOGIA B-SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”,
utilizzando i documenti e i dati che lo corredano.
Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su
questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale
(rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento
culturale, altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente
uno specifico titolo.
Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o
più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’.
Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la
pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).
Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre,
anniversari, convegni o eventi di rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio
protocollo.
1.
AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: La percezione dello straniero nella letteratura e nell’arte.
DOCUMENTI
“Non lederai il diritto dello straniero o dell’orfano e non prenderai in pegno la veste dalla
vedova; ma ti ricorderai che sei stato schiavo in Egitto e che di là ti ha redento l’Eterno, il tuo
Dio; perciò ti comandò di fare questo. Quando fai la mietitura nel tuo campo e dimentichi nel
campo un covone, non tornerai indietro a prenderlo; sarà per lo straniero, per l’orfano e per la
vedova, affinché l’Eterno, il tuo Dio, ti benedica in tutta l’opera delle tue mani. Quando
bacchierai i tuoi ulivi, non tornerai a ripassare sui rami; le olive rimaste saranno per lo
straniero, per l’orfano e per la vedova. Quando vendemmierai la tua vigna, non ripasserai una
seconda volta; i grappoli rimasti saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. E ti
ricorderai che sei stato schiavo nel paese d’Egitto; perciò ti comando di fare questo.”
DEUTERONOMIO, 24, 17-22
93
“Così Odisseo stava per venire in mezzo a fanciulle dalle belle chiome, pur nudo com’era: la
dura necessità lo spingeva. Terribile apparve loro, era tutto imbrattato di salsedine. E fuggirono
via, chi qua chi là, sulle spiagge dove più sporgevano dentro il mare. Sola restava la figlia di
Alcinoo: Atena le mise in cuore ardimento e tolse dalle membra la paura. Rimase ferma di
fronte a lui, si tratteneva. Ed egli fu incerto, Odisseo, se supplicare la bella fanciulla e
abbracciarle le ginocchia, oppure così di lontano pregarla, con dolci parole, che gl’indicasse la
città e gli desse vesti. Questa gli parve, a pensarci, la cosa migliore, pregarla con dolci parole di
lontano. Temeva che a toccarle i ginocchi si sdegnasse, la fanciulla. Subito le rivolse la
parola:…E a lui rispondeva Nausicaa dalle bianche braccia: «Straniero, non sembri uomo stolto
o malvagio, ma Zeus Olimpio, che divide la fortuna tra gli uomini, buoni e cattivi, a ciascuno
come lui vuole, a te diede questa sorte, e tu la devi ad ogni modo sopportare.»…Così disse, e
diede ordini alle ancelle dalle belle chiome: «Fermatevi, ancelle, per favore. Dove fuggite al
veder un uomo? Pensate forse che sia un nemico? Non c’è tra i mortali viventi, né mai ci sarà,
un uomo che venga alla terra dei Feaci a portar la guerra: perché noi siamo molto cari agli dei.
Abitiamo in disparte, tra le onde del mare, al confine del mondo: e nessun altro dei mortali
viene a contatto con noi. Ma questi è un infelice, giunge qui ramingo. Bisogna prendersi cura di
lui, ora: ché vengono tutti da Zeus, forestieri e mendichi, e un dono anche piccolo è caro. Su,
ancelle, date all’ospite da mangiare e da bere, e lavatelo prima nel fiume, dove c’è un riparo dal
vento.»
OMERO, Odissea, VI, vv. 135-148 e vv. 186-209
“Afflitto della nuova, e arrabbiato della maniera, Renzo afferrò ancora il martello, e, così
appoggiato alla porta, andava stringendolo e storcendolo, l’alzava per picchiar di nuovo alla
disperata, poi lo teneva sospeso. In quest’agitazione, si voltò per vedere se mai ci fosse
d’intorno qualche vicino, da cui potesse forse aver qualche informazione più precisa, qualche
indizio, qualche lume. Ma la prima, l’unica persona che vide, fu un’altra donna, distante forse
un venti passi; la quale, con un viso ch’esprimeva terrore, odio, impazienza e malizia, con
cert’occhi stravolti che volevano insieme guardar lui, e guardar lontano, spalancando la bocca
come in atto di gridare a più non posso, ma rattenendo anche il respiro, alzando due braccia
scarne, allungando e ritirando due mani grinzose e piegate a guisa d’artigli, come se cercasse
d’acchiappar qualcosa, si vedeva che voleva chiamar gente, in modo che qualcheduno non se
n’accorgesse. Quando s’incontrarono a guardarsi, colei, fattasi ancor più brutta, si riscosse
come persona sorpresa…lasciò scappare il grido che aveva rattenuto fin allora: «l’untore, dagli!
dagli! dagli all’untore!» Allo strillar della vecchia, accorreva gente di qua e di là;…abbastanza
per poter fare d’un uomo solo quel che volessero.”
A. MANZONI, I Promessi Sposi, XXXIV, 1842
Lo straniero
“A chi vuoi più bene, enigmatico uomo, di?
A tuo
“Non so sotto quale latitudine si trovi.”
“Alla bellezza?”
padre, a tua madre, a tua sorella o a tuo
fratello?”
“L’amerei volentieri, ma dea e immortale.”
“Non ho né padre, né madre, né sorella, né
“All’oro?”
fratello.”
“Lo odio come voi odiate Dio.”
94
“Ai tuoi amici?”
“Ma allora che cosa ami, straordinario
uomo?”
“Adoperate una parola di cui fino a oggi ho
ignorato il senso.”
“Amo
le
nuvole…le
vanno…laggiù,
nuvole
“Alla tua patria?”
laggiù…le meravigliose nuvole!”
che
C. BAUDELAIRE, Poemetti in prosa, 1869
“L’infermo teneva gli occhi chiusi: pareva un Cristo di cera, deposto dalla croce. Dormiva o era
morto? Si fecero un po’ più avanti; ma al lieve rumore, l’infermo schiuse gli occhi, quei grandi
occhi celesti, attoniti. Le due donne si strinsero vieppiù tra loro; poi, vedendogli sollevare una
mano e far cenno di parlare, scapparono via con un grido, a richiudersi in cucina. Sul tardi,
sentendo il campanello della porta, corsero ad aprire; ma, invece di don Pietro, si videro davanti
quel giovane straniero della mattina. La zitellona corse ranca ranca a rintanarsi di nuovo; ma
Venerina, coraggiosamente, lo accompagnò nella camera dell’infermo già quasi al bujo, accese
una candela e la porse allo straniero, che la ringraziò chinando il capo con un mesto sorriso; poi
stette a guardare, afflitta: vide che egli si chinava su quel letto e posava lieve una mano su la
fronte dell’infermo, sentì che lo chiamava con dolcezza: - Cleen…Cleen…Ma era il nome,
quello, o una parola affettuosa? L’infermo guardava negli occhi il compagno, come se non lo
riconoscesse; e allora ella vide il corpo gigantesco di quel giovane marinajo sussultare, lo sentì
piangere, curvo sul letto, e parlare angosciosamente, tra il pianto, in una lingua ignota. Vennero
anche a lei le lagrime agli occhi. Poi lo straniero, voltandosi, le fece segno che voleva scrivere
qualcosa. Ella chinò il capo per significargli che aveva compreso e corse a prendergli
l’occorrente. Quando egli ebbe finito, le consegnò la lettera e una borsetta. Venerina non
comprese le parole ch’egli le disse, ma comprese bene dai gesti e dall’espressione del volto,
che le raccomandava il povero compagno. Lo vide poi chinarsi di nuovo sul letto a baciare più
volte in fronte l’infermo, poi andar via in fretta con un fazzoletto su la bocca per soffocare i
singhiozzi irrompenti.”
L. PIRANDELLO, Lontano, in “Novelle per un anno”, 1908
“Un giorno di gennaio dell’anno 1941, un soldato tedesco di passaggio, godendo di un
pomeriggio di libertà, si trovava, solo, a girovagare nel quartiere di San Lorenzo, a Roma.
Erano circa le due del dopopranzo, e a quell’ora, come d’uso, poca gente circolava per le
strade….S’era scordato dell’uniforme; per un buffo interregno sopravvenuto nel mondo,
l’estremo arbitrio dei bambini adesso usurpava la legge militare del Reich! Questa legge è una
commedia, e Gunther se ne infischia. In quel momento, qualsiasi creatura femminile capitata
per prima su quel portone…che lo avesse guardato con occhio appena umano, lui sarebbe stato
capace di abbracciarla di prepotenza, magari buttato ai piedi come un innamorato,
chiamandola: meine mutter! E allorché di lì a un istante vide arrivare dall’angolo un’inquilina
del caseggiato, donnetta d’apparenza dimessa ma civile, che in quel punto rincasava, carica di
borse e di sporte, non esitò a gridarle: «Signorina! Signorina!» (era una delle 4 parole italiane
che conosceva). E con un salto le si parò davanti risoluto, benché non sapesse, nemmeno lui,
cosa pretendere. Colei però, al vedersi affrontata da lui, lo fissò con occhio assolutamente
disumano, come davanti all’apparizione propria e riconoscibile dell’orrore.”
E. MORANTE, La Storia, Einaudi, 1974
95
“Risate e grida si levarono. «Fuori! Fuori della fontana! Fuori!» Erano anche voci di uomini.
La gente, poco prima intorpidita e molle, si era tutta eccitata. Gioia di umiliare quella ragazza
spavalda che dalla faccia e dall’accento si capiva ch’era forestiera. «Vigliacchi!» gridò Anna,
voltandosi d’un balzo. E con un fazzolettino cercava di togliersi di dosso la fanghiglia. Ma lo
scherzo era piaciuto. Un altro schizzo la raggiunse a una spalla, un terzo al collo, all’orlo
dell’abito. Era diventata una gara.…Qui Antonio intervenne, facendosi largo…Antonio era
forestiero e tutti, là, parlavano in dialetto. Le sue parole ebbero un suono curioso, quasi
ridicolo….Niente ormai tratteneva il buttare fuori il fondo dell’animo: il sozzo carico di male
che si tiene dentro per anni e nessuno si accorge di avere.”
D. BUZZATI, Non aspettavamo altro, in “Sessanta racconti”, Mondadori, 1958
“Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano cinquantamila
anni-luce
da
casa…
Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della Galassia, dopo la lenta e difficile
colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata la guerra, subito;…Stava all’erta, il
fucile pronto. Lontano cinquantamila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero
e a chiedersi se ce l’avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle.
E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel
verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più. Il verso e la vista del
cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s’erano abituati, non ci facevano
più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella
pelle d’un bianco nauseante, e senza squame.”
F. BROWN, Sentinella, in “Tutti i racconti”, Mondadori, 1992
Tempo verrà
e dirà: Siedi qui. Mangia.
in cui, con esultanza,
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io.
saluterai te stesso arrivato
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
alla tua porta, nel tuo proprio
specchio,
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la vita, che hai ignorato…
e ognun sorriderà al benvenuto
dell’altro,
D. WALCOTT, Amore dopo amore, in “Mappa del nuovo
Mondo”, trad. it., Adelphi, Milano, 1992
96
È una scultura romana del I
secolo a.C., che raffigura un
soldato galata morente. Il
guerriero,
straniero
ai
Romani, è colto in punto di
morte mentre il corpo si
accascia sullo scudo, con il
quale i Celti si opponevano
al nemico celando il corpo
nudo. Dallo scudo si staglia
il combattente con il torso
flesso e ruotato verso destra
a far risaltare l’incisione
della ferita.
Galata morente (I secolo a.C.)
AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: La ricerca della felicità.
DOCUMENTI
«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,
che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.»
Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana
«Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini
sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che
tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità.»
Dichiarazione di indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776
«La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per
viverla come esige l’arte della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la
sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le poniamo) da
contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno
nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di
eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto
fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di
fare. Dobbiamo tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare – senza poterci
basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire prima o poi, con uno
sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli
97
obiettivi, dimostrandoci così all’altezza della sfida.
L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire
ad essa sia il motore delle attività umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente
fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita
della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale» sembra
rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come
tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.»
Zygmunt BAUMAN, L’arte della vita, trad. it., Bari 2009 (ed. originale 2008)
«Nonostante le molte oscillazioni, la soddisfazione media riportata dagli europei
era, nel 1992, praticamente allo stesso livello di 20 anni prima, a fronte di un
considerevole aumento del reddito pro capite nello stesso periodo.
Risultati molto simili si ottengono anche per gli Stati Uniti. Questi dati sollevano
naturalmente molti dubbi sulla loro qualità e tuttavia, senza entrare nel dettaglio,
numerosi studi provenienti da altre discipline come la psicologia e la neurologia ne
supportano l’attendibilità. Citiamo solo la critica che a noi pare più comune e che si
potrebbe formulare come segue: in realtà ognuno si dichiara soddisfatto in
relazione a ciò che può realisticamente ottenere, di conseguenza oggi siamo
effettivamente più felici di 20 anni fa ma non ci riteniamo tali perché le nostre
aspettative sono cambiate, migliorate, e desideriamo sempre di più. Esistono
diverse risposte a questa critica. In primo luogo, se così fosse, almeno persone nate
negli stessi anni dovrebbero mostrare una crescita nel tempo della felicità riportata
soggettivamente. I dati mostrano invece che, anche suddividendo il campione per
coorti di nascita, la felicità riportata non cresce significativamente nel tempo.
Inoltre, misure meno soggettive del benessere, come la percentuale di persone
affette da depressione o il numero di suicidi, seguono andamenti molto simili alle
risposte soggettive sulla felicità e sulla soddisfazione. Ma allora cosa ci rende
felici?»
Mauro MAGGIONI e Michele PELLIZZARI, Alti e bassi dell’economia della
felicità, «La Stampa», 12 maggio 2003
«Il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far creder che per essere felici
basti aumentare le utilità.
Mentre sappiamo che si può essere dei perfetti massimizzatori di utilità anche in
solitudine, per essere felici occorre essere almeno in due. La riduzione della
categoria della felicità a quella della utilità è all’origine della credenza secondo cui
l’avaro sarebbe, dopotutto, un soggetto razionale. Eppure un gran numero di
interazioni sociali acquistano significato unicamente grazie all’assenza di
strumentalità. Il senso di un’azione cortese o generosa verso un amico, un figlio, un
collega sta proprio nel suo essere gratuita. Se venissimo a sapere che quell’azione
scaturisce da una logica di tipo utilitaristico e manipolatorio, essa acquisterebbe un
senso totalmente diverso, con il che verrebbero a mutare i modi di risposta da parte
dei destinatari dell’azione. Il Chicago man – come Daniel McFadden ha
recentemente chiamato la versione più aggiornata dell’homo oeconomicus – è un
isolato, un solitario e dunque un infelice, tanto più egli si preoccupa degli altri, dal
momento che questa sollecitudine altro non è che un’idiosincrasia delle sue
preferenze. [...] Adesso finalmente comprendiamo perché l’avaro non riesce ad
essere felice: perché è tirchio prima di tutto con se stesso; perché nega a se stesso
98
quel valore di legame che la messa in pratica del principio di reciprocità potrebbe
assicuragli.»
Stefano ZAMAGNI, Avarizia. La passione dell’avere, Bologna 2009
AMBTO STORICO POLITICO
ARGOMENTO: Omicidi politici.
DOCUMENTI
«Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie
furono uccisi in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo,
capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò
un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il bombardamento di
Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a
questo atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto)
ed alla Francia (3 agosto).»
(Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972)
«Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della
violenza nei confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò
malgrado, i risultati non corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la
maggioranza dei voti e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia
settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero di suffragi minore di quello delle
liste d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si
erano svolte, venne fatta con grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista
Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso
parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della campagna
romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità
nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò
alla Camera per assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla
provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non
accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a
morte e lo Stato liberale cessò definitivamente di esistere.»
(Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971)
«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il
presidente che, dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse
per la trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un
impegno statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche. […] In politica
interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti
99
da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla
riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura
vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con
risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini
razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e
ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale generale a danno dei negri
vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy con la sua ideologia
“progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di conservatori,
specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio
in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas,
dove le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un
attentato, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua
organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.»
(Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976)
«Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un
commando delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è
appena uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I
brigatisti fanno strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio
Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi)
poi rapiscono Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno
del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una
raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente
della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo
Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe
Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il
corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la
testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L’auto è lì dal mattino:
una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la
parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro:
«Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era
sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo
altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto
intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno
esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti dopo le 14.»
(I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it»
(http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro)
AMBITO SCIENTIFICO
ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello.
«“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con
queste parole il presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del
progetto “Brain” ovvero una “ricerca che punta a rivoluzionare la nostra comprensione del
cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel bilancio federale del
2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di
aiutare i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini
cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie
dinamiche del cervello capaci di mostrare come le singole cellule cerebrali e i complessi
circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un documento
100
pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni
contenute ed usate dal cervello, gettando nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento
e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che
l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma realistici obiettivi per
l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private, centri di
ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti
la leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.»
(Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA
STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013)
«Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in
linguaggio elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare
computer superintelligenti. È l’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione
europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies). Hbp è stato
scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il
finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30
mesi), ma la durata prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a
1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell’École
Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali,
di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche
disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che
i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti
cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnologie Ict,
l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clone
hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di
studiare possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e
schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto
agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain Project, in pratica, è costruire
l’equivalente del Cern per il cervello.»
(“Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (Errore. Riferimento a collegamento
ipertestuale non valido.)
«Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque
decenni che nei precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono
ancora accorti. Il momento attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata
una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali illuminate da una
linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di
studi e che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca
è rappresentata dalla cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è
necessario porgere delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo
alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia
sperimentale è molto lenta: per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni;
se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma
saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna, contemporaneamente si è registrata l’esplosione
della biologia, soprattutto della genetica e della biologia molecolare e, un po’ più tardi, della
neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del cervello sono d’altra parte
fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso
come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non
era assolutamente attesa. È una linea relativamente nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo
del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di ricerca si chiama brain
imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora un
101
nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più
incisiva delle tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di
indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione
dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare:
tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN
e fMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano
vivo e vegeto, mentre esegue un compito.» (Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra
mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011)
«Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note
almeno dalla seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e
finanziamento della ricerca scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla
pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze nazionali e dallo
sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre
mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi
decenni, la complessità crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno
comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato,
aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.»
(Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE,
Novecento. La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008)
TIPOLOGIA C: TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Nella prima metà del Novecento l’Europa fu caratterizzata dalla affermazione di tre
totalitarismi: lo stalinismo in Russia, il fascismo in Italia e il nazismo in Germania. Analizza
analogie e differenze tra i tre regimi dittatoriali, soprattutto per quanto riguarda il tentativo di
mantenere il consenso e controllare le masse.
TIPOLOGIA D: TEMA DI ORDINE GENERALE
Cultura significa misura, ponderatezza, circospezione: valutare tutti gli argomenti prima di
pronunciarsi, controllare tutte le testimonianze prima di decidere, e non pronunciarsi e non
decidere mai a guisa di oracolo dal quale dipenda, in modo irrevocabile, una scelta perentoria
e definitiva" (Norberto Bobbio).
Sviluppate le vostre riflessioni su questo pensiero, anche alla luce delle vostre esperienze
scolastiche.
102
Griglia di Valutazione della prima prova
INDICATORI
Adeguatezza
DESCRITTORI
Aderenza alla consegna
Pertinenza all’argomento proposto
Aderenza alle convenzioni della
tipologia scelta ( tipo testuale, scopo,
destinatario, ecc.)
Presenza di un’idea centrale (esplicita
o implicita)
Articolazione chiara e ordinata del
testo
Equilibrio fra le parti
Sviluppo logico
Coerenza (assenza di contraddizioni e
ripetizioni)
Coesione del testo
Correttezza ed
efficacia
espositiva
1,5
1
2
1
1,5
2
2,5
3
1
1,5
2
2,5
3
Riflessione personale più o meno
originale e complessa, apporto critico
più o meno approfondito
1
1,5
2
2,5
3
Correttezza ortografica
Correttezza morfosintattica
Proprietà e ricchezza lessicale
Punteggiatura
Efficacia espositiva
0,5
1
2
3
4
Ampiezza della trattazione,
padronanza dell’argomento,
precisione e ricchezza delle
informazioni
Tipologia A: comprensione e analisi
Conoscenza
del testo proposto
contenuti,
Tipologia B: comprensione dei
ricchezza idee e
materiali forniti, loro utilizzo coerente
informazioni
ed efficace, capacità argomentativa
Tipologia C e D: coerente esposizione
delle conoscenze in proprio possesso,
capacità di contestualizzazione e
argomentazione
Riflessione
critica,
originalità
PUNTI
VALUTAZIONE: punti _______/ 15
103
8.3
Simulazione della seconda prova: testo e griglia
SIMULAZIONE DI PROVA SCRITTA
ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO 2014/15
Indirizzo: INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI (Nuovo ordinamento)
Articolazione: INFORMATICA Tema di: INFORMATICA Tipologia C
24/04/2015
Classi 5Ainf – 5Binf
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda ad almeno due tra i quesiti proposti
nella seconda parte
Prima Parte
Il Consorzio di un Formaggio Tipico riunisce più di 400 produttori, sparsi nella zona di
produzione.
Il Consiglio del Consorzio decide di operare un forte rinnovamento tecnologico al duplice
scopo di monitorare al meglio la raccolta di latte e la produzione del formaggio, nonché
avere un sito di riferimento che permetta al pubblico di cercare, identificare e 'visitare'
virtualmente i vari caseifici.
A tale scopo intende realizzare un sistema informativo automatizzato che, per ogni
caseificio, raccolga giornalmente i dati relativi alla quantità di latte lavorata, a quella
impiegata nella produzione di formaggio, alla quantità di forme prodotte e al numero di
quelle vendute. Per ciascuna forma venduta interessa conoscere la stagionatura raggiunta
(12, 24, 30 o 36 mesi), nome e tipo dell’acquirente (grande distribuzione, grossisti, ecc.) e se
è di prima o di seconda scelta (forma con difetti di produzione). Tali informazioni vengono
inserite direttamente dai caseifici a fine giornata, mediante accesso ad un’area riservata
dell’interfaccia Web del sito del consorzio.
Ciascun caseificio ha un codice numerico di 4 cifre col quale vengono marchiate le forme,
sulle quali viene anche apposta la data di produzione (mese ed anno) ed il numero
progressivo all’interno del mese.
Il Consorzio è anche interessato a registrare le informazioni relative ai luoghi di produzione,
a partire dal nome, indirizzo, dati di geolocalizzazione, nome del titolare, ed una serie di
fotografie del caseificio per realizzare un “tour virtuale”.
Il candidato, fatte le opportune ipotesi aggiuntive, sviluppi
1. un’analisi della realtà di riferimento individuando le possibili soluzioni e scelga quella che
a suo motivato
giudizio è la più idonea a rispondere alle specifiche indicate
104
2. lo schema concettuale della base di dati
3. lo schema logico della base di dati
4. la definizione in linguaggio SQL di un sottoinsieme delle relazioni della base di dati in cui
siano presenti
alcune di quelle che contengono vincoli di integrità referenziale e/o vincoli di dominio,
laddove presenti.
5. le seguenti interrogazioni espresse in linguaggio SQL:
a) Visualizzare il numero di forme prodotte da ciascun caseificio tra due date fornite
b) Visualizzare la media del latte lavorato giornalmente nell’anno corrente dai
caseifici provincia per
provincia
c) Visualizzare i dati del caseificio che ha venduto il maggior numero di forme di
prima scelta in un
anno impostato dall’utente
d) Visualizzare l’elenco dei caseifici che, in un certo periodo individuato da due date
fornite
all’utente, hanno venduto meno di 10 forme di seconda scelta
6. il progetto della Home page dell’interfaccia WEB che si intende proporre per la
gestione del DataBase e delle gallerie di immagini dei luoghi di produzione.
7. la codifica in un linguaggio a scelta di un segmento significativo dell'applicazione Web
che consente
l'interazione con la base di dati.
Seconda parte
Il candidato (che potrà eventualmente avvalersi delle conoscenze e competenze maturate
attraverso esperienze di alternanza scuola-lavoro, stage o formazione in azienda) risponda ad
almeno due quesiti a scelta tra quelli sotto riportati.
I. In relazione al tema proposto nella prima parte, indichi come intende affrontare la gestione
degli accessi riservati agli operatori dei caseifici per lo svolgimento delle loro funzioni.
II. In relazione al tema proposto nella prima parte, sviluppi la query SQL per calcolare la
percentuale di forme di seconda scelta prodotte annualmente da un certo caseificio (sul totale
delle forme da lui prodotte annualmente).
III.
Illustri, anche servendosi di esempi, il concetto di “vista” in una base di dati.
IV.
Descriva le tipologie di linguaggi utilizzate in un DBMS.
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso di manuali tecnici (references riportanti solo la sintassi, non
guide) dei linguaggi utilizzati.
Non è consentito lasciare l’aula prima che siano trascorse 3 ore dall'inizio della prova.
105
Griglia di valutazione della simulazione della 2° prova
Risposta Soddisfa le
Soddisfa
PUNTI
LIVELLI
mancant richieste in
pienamente
DELL’ELABORATO
e
maniera
le richieste
(Prima parte: risoluzione
semplicistica o
di un caso)
incompleta
Impostazione generale:
organizzazione
dell'elaborato, originalità,
0
adeguatezza del metodo di
0.5
1
lavoro.
Analisi e progettazione
concettuale: individuazione
2
di entità, attributi e
0
1
relazioni.
Progettazione logica:
derivazione dello schema
0
0.5
1
logico dal modello
concettuale
Gestione delle
interrogazioni:
0
2
3
correttezza delle query
espresse in linguaggio SQL
Impostazione della Home
0
0.5
1
page
Codifica di un segmento
0
1
2
significativo
10
Non
Soddisfa le
Soddisfa
Quesito A Quesito B
soddisfa richieste in
pienamente
maniera
le richieste
LIVELLI
semplicistica
o
DELL’ELABORATO
incompleta
(Quesiti)
Aderenza alla traccia
e conoscenza dei
contenuti
Capacità di sintesi e
di organizzazione dei
contenuti
Padronanza del
linguaggio tecnico e
uso di lessico
appropriato
0
1
2
0
1
2
0
0.5
1
5
106
Media
Riepilogo
Prima parte
Quesiti
Valutazione finale
....../15
....../15
…........./15
107
8.4
Simulazioni delle terze prove: testi e griglie
Si decide all’unanimità che la tipologia adottata è la B , per entrambe le simulazioni.
Di seguito i testi e le griglie adottate:
TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DEI SISTEMI
INFORMATIVI E TELECOMUNICAZIONI
SIMULAZIONE TERZA PROVA
CLASSE 5 A INF.
OGNI DOMANDA VALE 5 PUNTI PER UN TOTALE DI 15 PUNTI DI VALUTAZIONE.
VOTO
MINIMO 1, VOTO MASSIMO 15.
1. SPIEGA CHE COSA E’ UN CMS ( CONTENT MANAGEMENT SYSTEM) E QUALI
SONO I VANTAGGI NELL’USO DI UN CMS RISPETTO AL PROGRAMMARE IN
HTML.
2. SPIEGA CHE COSA E’ UN SOCKET E COME AVVIENE LA COMUNICAZIONE IN
UN
SISTEMA CLIENT/SERVER.
3. DESCRIVERE LO STUDIO DI FATTIBILITA’ E ANALISI DEI REQUISITI NELLA
FASE
DI PROGETTAZIONE DI UN SITO WEB.
GESTIONE, PROGETTO E ORGNIZZAZIONE D'IMPRESA
SIMULAZIONE TERZA PROVA
CLASSE 5A
OGNI DOMANDA VALE 5 PUNTI PER UN TOTALE DI 15 PUNTI DI VALUTAZIONE .
VOTO MINIMO 1, VOTO MASSIMO 15
1) DARE LA DEFINIZIONE DI DOMANDA E DI OFFERTA DICENDO COS'E' IL
PREZZO DI EQUILIBRIO IN REGIME DI CONCORRENZA PERFETTA.
2) DARE LA DEFINIZIOE DI PROFITTO DICENDO COSA SONO I COSTI FISSI E I
COSTI VARIABILI, INOLTRE DARE LA DEFINIZINE DI COSTO E RICAVO
MARGINALE.
108
3) DEFINIRE I BENI INFORMAZIONE E ILLUSTRARNE LE CARATTERISTICHE
FONDAMENTALI.
SISTEMI E RETI
I SIMULAZIONE TERZA PROVA-CLASSE 5 A INF.
OGNI DOMANDA VALE 5 PUNTI PER UN TOTALE DI 15 PUNTI DI VALUTAZIONE .
VOTO MINIMO 1, VOTO MASSIMO 15
1)
SCOPO E COMPONENTI DI UNA REMOTE ACCESS VPN (VIRTUAL PRIVATE NETWORK)
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
_______________________________
2) COSA SI INTENDE PER SICUREZZA DI UN SISTEMA INFORMATICO?
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
_______________________________
3) CHE COS' È LA FIRMA DIGITALE?
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
________________
II SIMULAZIONE TERZA PROVA--CLASSE 5 A INF.
109
OGNI DOMANDA VALE 5 PUNTI PER UN TOTALE DI 15 PUNTI DI VALUTAZIONE .
VOTO MINIMO 1, VOTO MASSIMO 15
1) QUAL È IL PROTOCOLLO PIÙ UTILIZZATO DI CIFRATURA DELLE VPN E QUALE COMPITO SVOLGE?
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
______________________________________________________________
2) INDICARE
POLICY .
A QUALE SCOPO E COME IPSEC GESTISCE LE SECURITY ASSOCIATION E LE SECURITY
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
________________
1) PERCHÈ È STATO SCELTO DI DEFINIRE I PROTOCOLLI PER LA GESTIONE DELLA RETE A
LIVELLO APPLICATION?
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
____________________________
MATEMATICA
SIMULAZIONE TERZA PROVA -TIPOLOGIA B
1. Dopo aver illustrato il significato di ogni parola che compare nell’espressione
“equazione differenziale lineare non omogenea del primo ordine”, il candidato risolva il
seguente problema di Cauchy:
 y'+ tgx y = 2senx cosx

y(0) = 0

Si spieghi inoltre cosa si intende per integrale generale e integrale particolare di
un’equazione differenziale.
110
2. In 5°A informatici ci sono 22 alunni; in una settimana di scuola ci sono stati 13 studenti
assenti. Considerata la variabile casuale X=”numero di studenti assenti in un certo
giorno”, il candidato calcoli il numero medio di studenti assenti per giorno, la varianza e
la deviazione standard.
Calcoli poi la probabilità che oggi ci siano al massimo 2 assenti, oppure non ci siano
assenti oppure ce ne siano più di 4.
Illustri quale distribuzione di probabilità approssimi al meglio questo fenomeno; si
spieghi infine cosa rappresenti la deviazione standard rispetto ad un dato valor medio.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA : MATEMATICA
CANDIDATO __________________________________________ VOTO_______________
DESCRITTORI
QUESITO 1
QUESITO2
CONOSCENZE
Conoscenza di principi, teorie, concetti, termini,
regole, procedure, metodi e tecniche
CORRETTEZZA DEGLI SVOLGIMENTI
Correttezza nei calcoli, nell’applicazione di
tecniche e procedure. Correttezza e precisione
nell’esecuzione delle rappresentazioni
geometriche e dei grafici
CAPACITA’ LOGICHE ED
ARGOMENTATIVE
Organizzazione e utilizzazione di conoscenze e
abilità per analizzare, scomporre, elaborare.
Proprietà di linguaggio, comunicazione e
commento della soluzione puntuali e logicamente
rigorosi. Scelta di procedure ottimali e non
standard.
Totale punteggi quesiti
111
INGLESE
SIMULAZIONI DI TERZA PROVA
112
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Allievo: _________________
Indicatori
Descrittori
Punti
Punteggio
Negativo
Coerenza e correttezza
espositiva
Sufficiente
1-5
Ottimo
Negativo
Comprensione del testo
Sufficiente
1-5
Ottimo
Negativa
Conoscenza generale
dell’argomento
Sufficiente
1-5
Ottimo
Totale ( ___/15 )
113
114
STORIA
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
L’allievo risponda alla domanda senza utilizzare testi, appunti o calcolatrici.
Allievo:……………………………………classe 5^Ainf. data: 29/04/2015.
A. quali furono i problemi economici e le tensioni sociali e politiche che causarono il crollo
dello stato liberale e l’avvento del fascismo? (max.10 righe)
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………….
B. La peculiarità dell’ideologia nazista e il suo nesso con la guerra (max. 15 righe)
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………….
115
GRIGLIA DI VALUTAZIONE della terza prova di STORIA
INDICATORI
Articolazione
e
ricchezza
informazioni
DESCRITTORI
Ampiezza della
trattazione,
padronanza
dell’argomento,
precisione e
ricchezza delle
informazioni
PUNTI
1 2 3 4 5 6 7
capacità di
contestualizzazi
one e
argomentazione
Correttezza
Correttezza ed
efficacia
espositiva
Correttezza
1 2 3 4 5
delle
informazioni
Coerente
esposizione
delle conoscenze
in proprio
possesso
1 2 3
Correttezza
ortografica e
morfosintattica
Proprietà e
ricchezza
lessicale
Totale ……/15
116
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SIMULAZIONE 3° PROVA
Indicatori
MATERIA
Conoscenza generale
degli argomenti
Capacità di analizzare
gli argomenti
Uso della terminologia
appropriata
Nessuna conoscenza
dell’argomento
Manca completamente
l’analisi
Nessuna conoscenza
del linguaggio
Max 1,00
Max 1,00
Max 1,00
Conoscenza solo
superficiale e lacunosa
Limitata capacità
di analisi
Max 2,25
Max 2,25
Sono presenti errori
e il linguaggio non è
attinente
Max 2,25
Conoscenza superficiale
ma corretta
dell’argomento
Max 3,5
Capacità di analisi
superficiale
Buona conoscenza
dell’argomento
Buona capacità di
Buona proprietà di
analisi e organizzazione linguaggio,
del testo
articolazione chiara
e ordinata
Max 4,25
Max 4,25
…….…………
Gravemente
insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Max 4,25
Ottima conoscenza
generale dell’argomento
Ottimo
Max 5,00
Max 3,5
Ottima capacità di
analisi, corretta e
completa esposizione
Max 5,00
Uso superficiale e
limitato del
linguaggio
Max 3,5
Ottima proprietà
di linguaggio
Max 5,00
Valutazione degli
indicatori
Valutazione
COMPLESSIVA
..……../15 (…………………………………/ quindicesimi)
117
8.5
Griglia di valutazione del colloquio
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Candidato…………………………
ARGOMENTO PROPOSTO DAL CANDIDATO (punti 0-10)
Livello
Punti
assegnati
Punti
Argomento ampio e articolato, presentato in modo competente e sicuro
10
Argomento adeguatamente sviluppato e presentato senza incertezze
9-8
Argomento sufficientemente articolato ed esaustivo per quanto non
approfondito
7-6
Argomento poco approfondito e presentato con superficialità
5-4
Argomento povero nei contenuti e presentato in modo insicuro
3-2
Argomento povero nei contenuti e presentato in modo insicuro
1-0
ARGOMENTI PROPOSTI DALLA COMMISSIONE (punti 0-16)
Livello
Punti
assegnati
Punti
Risponde in modo competente e sicuro
16-15
Risponde adeguatamente senza incertezze
14-13
Risponde in modo sufficientemente articolato ed esaustivo per quanto non
approfondito
12-11
Risponde con superficialità
10-9-8
Espone in modo frammentario e in modo insicuro
7-6-5
Non conosce larga parte degli argomenti proposti
4-3-2
Non espone sugli argomenti proposti
1-0
DISCUSSIONE DEGLI ELABORATI (punti 0-4)
Livello
Punti
Dimostra di saper correggere gli errori e saper approfondire gli argomenti
4
Dimostra di saper correggere tutti gli errori ma non di approfondire gli argomenti
3
È in grado di correggere quasi tutti gli errori
2
Non è in grado di correggere gli errori commessi
Punti
assegna
ti
1-0
Voto finale:
/30
118
9
CREDITI FORMATIVI
Per l’attribuzione del credito scolastico verranno presi in esame i seguenti fattori:
• assiduità della presenza scolastica.
• serietà e costanza nella partecipazione alle attività scolastiche.
• impegno nel recuperare situazioni di svantaggio.
• adesione alle iniziative culturali di integrazione ed approfondimento.
• partecipazione all’area di progetto.
• eventuali crediti formativi coerenti con le finalità educative della scuola.
ANNOTAZIONE: Poiché all’atto della stesura del presente documento sia il completamento
dei programmi che le attività di verifica sono ancora in corso, gli insegnanti si riservano di
integrare il presente documento in sede di Scrutinio finale.
119
Í
I professori del Consiglio di Classe:
Docente
Materia
Profssa Murìna
Francesa Gherra
Prof,ssa Marina
Francesa Gherra
Prof,ssa Elena Víetti
[talìano
Firmar"l I
dd#sp'.,*
9toría
7-
hglese
Prof,ssa AnnaMaria
Sacchì
Vlatematíca
Prof,ssa Rosa Massu
Sistemi
/ r,{--,
//
&*,"-é/--4;r
,t ì
//
Rolandino
Prof, Paolo Nesí
Sístemi laboraturto
?rof,ssa Emanuela
Demíchelk
(nformatíca
Prof.ssa Filomena
Daraio
I nformatíc a lab o r ato r ío
Profssa Elena Talomo TPS
/f/;, t('a-.{-
6. D.-.*:.
6fr'f-ùr^,-__*,,
Prof.ssa Fílomena
Dsraío
TPS laborutorio
\
Prof,ssa Martkna
GPOI
Ricciardi
Prof, Paolo Nesi
.4ì,;!,*
GPOI laborctorìo
Prof, Antonio Gorga
Educazionefaíca
Praf. Stefano Susca
Religione
L1
Brr/.oL
il/r, VGEL
2 . Q'\oLl't
I rappresentati degli studenti:
Il dirigente scolastico:
3ognome e
Nome
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Prof, De Luca Tommi4sa'
Torino, 15 maggio 2015'
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-i:i.i
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-*-.-,:.:---'
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m
SOMMARIO
1
2
PROFILO DELLA CLASSE................................................................................................2
1.1
Composizione della classe .............................................................................................2
1.2
Relazione Finale sulla classe..........................................................................................2
1.3
Docenti ...........................................................................................................................3
OBIETTIVI TRASVERSALI...............................................................................................4
2.1
Area cognitivo/operativa ................................................................................................4
2.2
Area di socializzazione...................................................................................................4
2.3
Area orientativa ..............................................................................................................5
3
CRITERI METODOLOGICI COMUNI ..............................................................................6
4
RACCORDI PLURIDISCIPLINARI ...................................................................................6
5
CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI...................................................7
5.1
ITALIANO E STORIA ( Prof.ssa MARINA FRANCESA GHERRA).......................7
5.1.1
SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA................................................................7
5.1.2
RISULTATI..........................................................................................................14
5.1.3
ATTIVITA’ DI RECUPERO ...............................................................................14
5.1.4
VARIAZIONI RISPETTO AL PIANO DI LAVORO INIZIALE.......................15
5.1.5
OBIETTIVI E LORO CONSEGUIMENTO ........................................................15
5.1.6
CONTENUTI........................................................................................................17
5.1.7
STRATEGIE.........................................................................................................19
5.1.8
ATTIVITA’ DI VERIFICA..................................................................................19
5.1.9
VALUTAZIONE ..................................................................................................19
5.1.10
DEFINIZIONE DEL LIVELLO DI SUFFICIENZA .......................................20
5.1.11
DEFINIZIONE DEL VALORE DEI VOTI .....................................................21
5.1.12
VERIFICHE DI ITALIANO.............................................................................22
5.1.13
VERIFICHE DI STORIA .................................................................................26
5.2
INGLESE ( Prof.ssa ELENA VIETTI)........................................................................33
5.2.1
VALUTAZIONE ..................................................................................................33
5.2.2
OBIETTIVI...........................................................................................................33
5.2.3
CONTENUTI e CRITERI DI SELEZIONE.........................................................34
5.2.4
ARGOMENTI SVOLTI .......................................................................................34
5.2.5
MATERIALI UTILIZZATI.................................................................................35
5.2.6
TECNICHE E STRUMENTI DI VERIFICA.....................................................36
5.2.7
ATTIVITA’ DI RECUPERO ...............................................................................36
5.2.8
SIMULAZIONE e GRIGLIA DI VALUTAZIONE ............................................36
121
5.2.9
5.2.10
5.3
OBIETTIVI MINIMI............................................................................................36
ESEMPI DI VERIFICHE..................................................................................36
MATEMATICA( Prof.ssa ANNA MARIA SACCHI)................................................38
5.3.1
OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI ..............................................38
5.3.2
METODOLOGIE DIDATTICHE ........................................................................39
5.3.3
STRUMENTI E METODI DI VALUTAZIONE .................................................39
5.3.4
CONTENUTI........................................................................................................40
5.3.5
VERIFICHE EFFETTUATE................................................................................42
5.4
SISTEMI E RETI (Prof. ssa ROSA MASSA ROLANDINO e Prof. PAOLO NESI)45
5.4.1
Obiettivi disciplinari e obiettivi minimi trasversali ..............................................45
5.4.2
Programma di sistemi ...........................................................................................45
5.4.3
Scelte metodologiche e materiali utilizzati ...........................................................49
5.4.4
Strumenti e metodi di valutazione ........................................................................50
5.4.5
Modalità e strumenti di verifica ............................................................................50
5.4.6
Attività di recupero ...............................................................................................50
5.4.7
Valutazioni: criteri, descrittori e definizione del valore dei voti ..........................51
5.4.8
Verifiche di Sistemi e Reti....................................................................................52
5.4.9
Simulazioni di terza prova ....................................................................................54
5.5 INFORMATICA GENERALE, APPLICAZIONI TECNICO SCIENTIFICHE E
LABORATORIO ( Prof.ssa EMANUELA DEMICHELIS e Prof.ssa FILOMENA
DARAIO)................................................................................................................................55
5.5.1
OBIETTIVI DISCIPLINARI E OBIETTIVI MINIMI TRASVERSALI ............55
5.5.2
SCELTE METODOLOGICHE E MATERIALI UTILIZZATI...........................55
5.5.3
STRUMENTI E METODI DI VALUTAZIONE .................................................56
5.5.4
CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTO...................................................58
5.5.5
VERIFICHE..........................................................................................................59
5.6 TECNOLGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI
TELECOMUNICAZIONI (Prof.ssa ELENA TALOMO, Prof.ssa FILOMENA DARAIO).
77
5.6.1
OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI ................................................77
5.6.2
METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI.............................................77
5.6.3
STRUMENTI E METODI DI VALUTAZIONE .................................................77
5.6.4
CONTENUTI........................................................................................................78
5.7 GESTIONE DI PROGETTO E ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA (Prof.ssa
MARILENA RICCIARDI e Prof.PAOLO NESI)..................................................................81
5.7.1
OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI ................................................81
5.7.2
METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI.............................................81
5.7.3
STRUMENTI E METODI DI VALUTAZIONE .................................................82
5.7.4
CONTENUTI........................................................................................................83
122
5.8
EDUCAZIONE FISICA ( Prof. ANTONIO GORGA) ..............................................84
5.8.1
OBIETTIVI RAGGIUNTI, CRITERI E METODI DI VALUTAZIONE ..........84
5.8.2
INTERESSE, PREPARAZIONE E RENDIMENTO DEGLI ALLIEVI.............84
5.8.3
ANDAMENTO DISCIPLINARE ........................................................................84
5.8.4
FREQUENZA DEGLI ALUNNI .........................................................................84
5.8.5
PROGRAMMI SVOLTI NELLE SINGOLE CLASSI ........................................84
5.8.6
OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI...............................................................85
5.8.7
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA ..................................................85
5.8.8
CONTENUTI........................................................................................................85
5.8.9
SUDDIVISIONE DI UNA LEZIONE TIPO........................................................85
6
ATTIVITA’ DI APPROFONDIMENTO, INTEGRATIVE E TRASVERSALI...............87
7
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI..................................................................89
7.1
CRITERI ADOTTATI .................................................................................................89
7.2 GRIGLIA DI CORRISPONDENZA ABILITÀ-VOTO UTILIZZATA NELLE
PROVE SOMMINISTRATE E DEFINIZIONE DEL LIVELLO DI SUFFICIENZA..........89
7.3 NUMERO DELLE VERIFICHE SOMMATIVE EFFETTUATE DURANTE
L’ANNO SCOLASTICO........................................................................................................90
8
9
PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO.................................................................91
8.1
Calendario delle simulazioni delle prove .....................................................................91
8.2
Simulazione della prima prova: testo e griglia di valutazione .....................................91
8.3
Simulazione della seconda prova: testo e griglia .......................................................104
8.4
Simulazioni delle terze prove: testi e griglie..............................................................108
8.5
Griglia di valutazione del colloquio ...........................................................................118
CREDITI FORMATIVI...................................................................................................119
123