Il Piccolo (ed. Gorizia)

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Il Piccolo (ed. Gorizia)
DOSSIER ­ UPI FVG_GORIZIA
Giovedì, 19 giugno 2014
DOSSIER ­ UPI FVG_GORIZIA
Giovedì, 19 giugno 2014
Dossier ­ Upi FVG_Gorizia
19/06/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 13
Dalla manovra estiva 41 milioni ai sindaci
19/06/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 15
Itinerari della Grande guerra, terzo volume...
19/06/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 16
Camera di commercio: entrate tagliate del...
19/06/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 16
Nuovi fondi ai Comuni Romoli: «Dimezzeremo...
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Oggi alle 18
19/06/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 19
Gherghetta si candida alla guida dell' Upi...
19/06/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 20
Dragaggio pilota, la sabbia torna in mare
19/06/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 24
Castello di Gradisca, deserta l' asta on­line
19/06/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 33
Sabbia contaminata, oggi la sentenza
19/06/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 42
APPUNTAMENTI Gorizia
19/06/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 23
Casa del parto volata tra l' ospedale e il parco Basaglia
19/06/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 24
Un milione al Comune per ridurre le tasse
19/06/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 25
Mostre sulla Prima guerra, caccia ai fondi
19/06/2014 Messaggero Veneto Pagina 9
La Regione trattiene 30 milioni dei fondi destinati ai Comuni
19/06/2014 Messaggero Veneto Pagina 12
Informest, Serracchiani vuole Bertossi presidente
19/06/2014 Primorski Dnevnik
Da bodo olni lahko pripluli do privezov
19/06/2014 Primorski Dnevnik
im prej naj se zanejo dela za poglobitev dna pred luko
19/06/2014 Primorski Dnevnik
Kandidira za predsednika zveze pokrajin
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Dalla manovra estiva 41 milioni ai sindaci
La giunta, a fronte del pressing, rivede il riparto iniziale e concede 5 milioni in più per il
2014. Slitta la chiusura dei bilanci.
di Marco Ballico wTRIESTE I Comuni
insistono. Le Province pure. E alla fine Paolo
Panontin, assessore regionale alla Funzione
pubblica, si rende disponibile a spostare 5
milioni dal "tesoretto" progettato per il 2015
alle esigenze di cassa 2014. Gli enti locali,
soddisfatti di poter contare su 41 milioni dei 72
a loro disposizione da compartecipazioni
tributarie, danno così il via libera (16 voti a
favore, 4 astensioni) alla manovra estiva della
Regione e, nello specifico (17 voti a favore, 3
astensioni), all' articolo 10 sui trasferimenti a
Province, Comuni e Comunità montane.
Le premesse Mattinata educata ma con
qualche attrito, ieri, in Consiglio delle
Autonomie a Udine.
Francesco Peroni illustra nel dettaglio una
manovra estiva (da complessivi 314,3 milioni
di euro) «da leggere in stretta continuità e
coerenza con la legge Finanziaria del 2014,
che si occupava della spesa corrente: dedica
infatti congrua attenzione agli investimenti» e
già approvata in via preliminare dalla giunta la
scorsa settimana. Panontin entra poi nel
dettaglio dell' articolo 10, quello che dispone le
poste a favore della periferia. Con la premessa
del direttore centrale Paolo Viola, che spiega
come i 101 milioni dei cosiddetti decimini (le compartecipazioni tributarie) di diritto delle autonomie si
sono ridotti a 72,2 milioni.
I tagli La Regione, spiega Viola, si vede "tagliata" per circa 48 milioni dalle disposizioni del decreto 66
"Irpef­spending review" e deve inoltre fare i conti con le modifiche contabili di fine anno scorso (quando
il bilancio Fvg era già stato definito) che spostavano una parte di gettito del 2014 al 2013. Il risultato
sono 29 milioni in meno per il sistema enti locali.
Il riparto Dopo di che, in Cal, Panontin presenta un riparto che, inizialmente, non convince. I 72,2 milioni
vengono divisi tra i Comuni (5,9 milioni), le Province (707mila euro) e le Comunità montane (121mila
euro), con ulteriori poste alle voci comparto unico (714mila euro), addizionale energia elettrica (7,4
milioni), aspettative sindacali (650mila euro), plessi scolastici (550mila euro), casa di riposo di
Pordenone (450mila euro), altri fondi (9,7 milioni) e ulteriori assegnazioni straordinarie (20 milioni), un
totale di 36,6 milioni di euro. Il resto?
35,6 milioni a fondo globale da utilizzare nel 2015.
Le perplessità Il primo a obiettare è Roberto Cosolini. Il sindaco di Trieste dice di apprezzare «lo sforzo
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della giunta e l' equilibrio della manovra», chiede di far slittare il termine per la chiusura dei bilanci dal
15 al 31 luglio (incalzerà subito dopo anche il presidente del Cal Ettore Romoli) e si rivolge a Panontin
«affinché quel fondo globale 2015 sia alleggerito in modo da dare ossigeno, a chi ne abbisogna, già
quest' anno».
L' impegno della giunta Alle ulteriori richieste in tal senso delle Province, critiche con Enrico Gherghetta
sui «soli» 707mila euro del fondo ordinario, e polemiche con Trieste e Udine sulla scarsa attenzione,
con primo «colpevole» il governo, sull' edilizia scolastica, la giunta risponde con un impegno: anticipare
5 milioni di possibile spesa dal 2015 al 2014.
Dopo di che, avverte Peroni, la reale disponibilità dipende dalla trattativa in corso con lo Stato per
superare i vincoli del patto di stabilità: «La partita è ancora aperta. Nell' attesa della chiusura del tavolo
romano, e quindi dall' assegnazione di nuovi spazi finanziari, che riteniamo opportuni per chi, come noi,
non è indebitato, le risorse potranno essere spese solo dagli enti locali che hanno liquidità in cassa».
La riforma A margine della seduta del Cal, Panontin precisa di non essere «responsabile» delle
indiscrezioni sulla riforma degli enti locali (una ripartizione del territorio su 18 ambiti): «Meglio sarebbe
evitare agitazioni prima delle decisioni finali». E informa infine che, sempre ieri, «con la prima riunione
della cabina di regia tra la Regione e le Autonomie, si avvia il percorso formativo del personale del
comparto unico concordato con il sistema degli enti locali».
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Itinerari della Grande guerra, terzo volume in edicola
TRIESTE Si sale in montagna con il terzo
volume delle guide sugli "Itinerari della Grande
Guerra", in edicola da oggi allegato a Il
Piccolo. Si inizia col Museo all' aperto sulla
cresta del Kolovrat, a cavallo tra Italia e
Slovenia sopra le Valli del Natisone.
Una passeggiata facile e suggestiva sui luoghi
dei combattimenti con panorami affascinanti
dai due versanti della piccola catena
montuosa. Alla scoperta della Prima guerra
mondiale sulle Alpi Giulie, invece, si va con le
descrizioni della Val Dogna, della Val Saisera
e di Passo Predil. Nel primo caso si tratta di
una passeggiata senza difficoltà tecniche e di
grande impatto, anche grazie ai lavori di
recupero della linea trincerata.
In Val Saisera si cammina tra i boschi con i
nuovi percorsi tracciati fra i resti delle
postazioni austro­ungariche, con una
deviazione in automobile fino alla Batteria del
Predil. Sul versante carnico il riferimento è il
Passo di Monte Croce, passando da Timau
con i suoi monumenti. Da una facile
passeggiata sul "Naso delle mitragliatrici" fino
alle escursioni di montagna sul Pal Piccolo e
sul Freikofel, si può scegliere l' impegno fisico
da dedicare alla visita di siti suggestivi e
panorami mozzafiato sulla pianura friulana e sulle montagne che la chiudono a Nord.
La collana, completamente rivisitata su immagini e testi, offre una sintesi dei luoghi più significativi della
Grande Guerra nella nostra regione. In occasione dell' inizio delle celebrazioni per il centenario, a
ricordare sofferenze ed eroismi di chi ha vissuto il conflitto, i volumi hanno l' obiettivo di fornire
indicazioni utili alla scoperta di Musei all' aperto, resti dei forti, delle trincee e dei camminamenti
realizzati da italiani e austro­ungarici. Indicazioni su come arrivare all' inizio di ogni itinerario, descrizioni
complete, cartine e focus su argomenti correlati alle escursioni caratterizzano le guide, realizzate in
collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con l' editore Gaspari di Udine.
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Camera di commercio: entrate tagliate del 50%
Preoccupa il dimezzamento del diritto annuale da parte delle imprese voluto dal
Governo. Il presidente: «A rischio il ruolo svolto dalla Cciaa»
di Francesco Fain «Così si rischia di mettere a
repentaglio il ruolo svolto dalla Camera d i
commercio».
Gianluca Madriz, che dell' ente camerale è il
presidente, è corrucciato, oltre ad essere
molto preoccupato. E il suo sentire trova
ampia giustificazione dagli eventi. I contenuti
dei recenti provvedimenti legislativi del
Governo in materia di Camere di commercio e
le relative ripercussioni sul bilancio e sull'
attività del sistema camerale goriziano sono
stati, infatti, oggetto di una puntuale e
scrupolosa disamina da parte della Giunta
camerale nella sua ultima seduta.
L' organo esecutivo, infatti, è stato chiamato a
valutare «con urgenza e senso di
responsabilità» sia la proposta di disegno di
legge delega che fissa i principi di riordino del
sistema camerale, sia, soprattutto, il decreto
legge che prevede una drastica riduzione del
50% delle entrate dell' ente relative al
pagamento del diritto annuale da parte delle
imprese. Ed è qui che nascono le
preoccupazioni di Madriz e della giunta
camerale. C h e f a n n o s a p e r e : s i p u ò
condividere una volontà riformatrice che va nel
verso di ottimizzare l' efficienza e l' efficacia
delle azioni delle Camere di commercio verso le imprese, interlocutori istituzionali delle stesse, riforma,
comunque, che dovrà tener conto di situazioni specifiche dei singoli territori e della necessità di tutela
delle peculiarità del loro tessuto imprenditoriale. Non è, invero, assolutamente sostenibile una riduzione
in corso d' esercizio, del 50% della principale voce di entrata della Camere di Commercio. Se la stesura
definitiva del decreto seguirà i contenuti della bozza, la Camera d i commercio d i Gorizia, nell'
immediato, deve rivedere in toto i cardini su cui era ancorata la sua attività a favore dello sviluppo
economico della provincia di Gorizia.
In soldoni, il taglio ammonterebbe a 1,2 milioni all' anno (1.263.500 euro nell' ultimo bilancio).
«Con tale riduzione viene messo in serio dubbio il ruolo svolto finora dall' ente camerale ­ afferma il
presidente della Cciaa, Gianluca Madriz, a nome dell' intera Giunta camerale ­ ruolo inteso come
motore di crescita imprenditoriale e sviluppo socio/economico dell' Isontino. In buona sostanza ­
continua Madriz ­ dovremo uscire subito dal Consorzio per lo sviluppo del polo universitario, dal Ceta,
dall' Isig, dal consorzio "Gorizia e l' Isontino". Non solo: dovremo dismettere, nell' immediato, la Casa
dell' agricoltura di Cormons, la Casa dello studente di Gorizia, la sede del Confidi, l' immobile dell' ex
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Centro servizi agricoli di Lucinico, il complesso del quartiere fieristico di via della Barca, oltre che
ridurre gli interventi contributivi a favore dell' economia, in particolare quelli di sostegno ai cinque
Comuni maggiori della provincia e a favore delle associazioni di categoria».
Insomma (e il segretario generale della Cciaa Pierluigi Medeot non lo nasconde) si profilerebbe un'
autentica mazzata.
«Le risorse della Camera così ridotte non consentirebbero di sostenere le spese afferenti le tematiche
appena elencate.
Quello che più dispiace ­ continua il presidente Madriz ­ è il fatto che viene meno anche la possibilità di
sostenere lo sviluppo industriale dell' aeroporto Duca d' Aosta di Gorizia, non avendo le risorse per
acquisire le partecipazioni azionarie dei soci che le hanno dismesse. Giocoforza andrà rivista anche la
politica del Fondo Gorizia, soprattutto in tema di sostegno delle infrastrutture socio economiche, che
opera, come noto, nel sistema camerale».
«Mi auguro ­ conclude il presidente ­ che la volontà di dialogare del Governo con l' Unioncamere
nazionale porti ad un ragionamento di riforma razionale che contempli, nel tempo giusto e nei termini
adeguati, i corretti contenimenti di costi non a discapito dell' attività degli enti camerali a favore del
sistema economico di riferimento».
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Nuovi fondi ai Comuni Romoli: «Dimezzeremo il
carico tributario»
La Regione "sblocca" 42 milioni, uno dei quali va alla nostra municipalità. Potrebbe
essere nuovamente cancellata l' Irpef.
di Francesco Fain Lo disse il primo giugno
scorso, incrociando le dita ma molto
speranzoso. «Sia l' Irpef (appena reintrodotta)
che la Tasi potrebbero essere ridotte se la
Regione sbloccasse i 71,9 milioni di euro di
trasferimenti a Province e Comuni del Friuli
Venezia che sono fermi per il Patto di stabilità.
Se la presidente Serracchiani "libererà" quella
cifra, non esiteremo un attimo a rimettere
mano al piano delle imposte, togliendo l' Irpef
e riducendo drasticamente la Tasi. Ma ci vuole
l' intervento della Regione che ha bloccato le
risorse per non sforare il "suo" Patto di
stabilità», disse allòra il sindaco Romoli.
Perché rammentiamo quella frase? Perché il
miracolo c' è stato. I soldi arriveranno. Non tutti
e 71,9 milioni ma 42 che verranno suddivisi fra
tutti i Comuni della regione e fra le quattro
Province. «Gorizia o t t e r r à p o c o p i ù d i u n
milione ­ annuncia visibilmente soddisfatto
Ettore Romoli ­ . Q u e s t o c i c o n s e n t i r à d i
dimezzare il carico tributario che, lo ricordo,
abbiamo fissato allo 0,1% per quanto riguarda
l' Irpef e allo 0,2 per quanto concerne la Tasi.
Vedremo, nei prossimi giorni, dove e come
agire: convocherò una riunione di
maggioranza per discutere di questa
importante novità». A questo punto, l' Irpef (appena reintrodotta) potrebbe essere subito cancellata e la
Tasi dimezzata ma saranno decisioni che verranno ufficializzate nei prossimi giorni. «Lasciatemi dire
una cosa: questa è una importante prospettiva che va nella direzione di quanto sostiene il Fondo
monetario internazionale, il quale ha dichiarato che in Italia c' è bisogno di diminuire le tasse e di
diminuire pure il debito. Mi sembra che, nel nostro piccolo, lo stiamo facendo da parecchio tempo».
Romoli smonta anche possibili polemiche. «Qualcuno potrebbe dire che è grazie alla Regione se il
Comune di Gorizia dimezzerà il carico fiscale. Va detto ­ puntualizza il primo cittadino ­ che questi soldi
vengono elargiti dallo Stato alla Regione e quest' ultima è obbligata a versarli agli enti locali, Comuni e
Province. Quindi, non c' è alcuna particolare benevolenza ma è un atto dovuto».
Peraltro, il sindaco di Gorizia avrebbe preferito che la giunta Serracchiani fosse stata più "generosa".
«Questa mattina (ieri, ndr) si è svolto il Consiglio delle autonomie locali (Cal) del Friuli Venezia Giulia di
cui sono presidente. L' assessore regionale Panontin aveva proposto inizialmente di stanziare 36
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milioni: poi, su pressione del sottoscritto e del sindaco di Trieste Cosolini, la cifra è cresciuta a 42
milioni».
«Ma si poteva fare di più, essendo 71,9 i milioni disponibili. Mi auguro ­ la conclusione di Ettore Romoli ­
che la cifra possa essere ulteriormente implementata in sede di Consiglio regionale. Quei fondi sono
troppo importanti per gli enti locali».
@FrancescoFain ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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Oggi alle 18
Oggi alle 18, nella sede di Palazzo Attems dei
Musei Provinciali verrà inaugurata la mostra
"Saksida. Pittore cantastorie".
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Gherghetta si candida alla guida dell' Upi nazionale
Enrico Gherghetta si candida alla guida dell'
Upi nazionale. «Vogliamo un' Italia organizzata
in modo diverso, meno pesante, meno
costosa, più efficiente, più veloce nel dare
risposte al cittadino, meno autoreferenziale a
livello istituzionale. Ma anche un' Italia che non
sia neocentralistica, dove le Regioni non
abbiano la doppia veste di legislatori e
amministratori, dove non si debba mantenere
e pagare la selva di enti e consorzi di secondo
grado che come un virus si mangiano l' Italia».
Queste alcune delle parole del documento
presentato dal presidente della Provincia d i
Gorizia a l l ' a s s e m b l e a d e l l ' Unione d e l l e
Province (Upi) p e r c o n f e r m a r e l a s u a
candidatura alla guida dell' associazione
nazionale.
« L ' Upi non sia più un sindacato ma una
risorsa per il Paese. Dobbiamo essere pronti a
fare la nostra parte e avviare una profonda
trasformazione. Quindi niente più gettoni di
presenza o viaggi in aereo, ma collegamenti in
rete e servizi di area vasta».
C' è spazio anche per un' analisi alla struttura
delle regioni: «Credo che per uscire dalla crisi
serva più democrazia e non meno
democrazia. Quindi separazione netta tra
potere legislativo e amministrativo delle regioni, per evitare situazioni di conflitto e usare in maniera
equa le risorse. Il territorio deve tornare protagonista, con i Comuni e i servizi di area vasta, rimettendo
al centro il cittadino e il territorio.
Bacini di area vasta efficienti ed efficaci, uguali, come struttura, in tutta la penisola, e che possano
svolgere competenze di base legate al territorio (pianificazione, strade, scuole, trasporti, acqua, rifiuti,
energia, ambiente, difesa del suolo, economia, lavoro, formazione, istruzione, edilizia residenziale
pubblica). Tutti settori in cui la gestione e la programmazione di area vasta risulta più competitiva per il
sistema territorio».
«L' Upi deve avviare una profonda trasformazione della propria natura, lavorando per creare un sistema
di aree vasta nel Paese che funzioni e che sia utile ai cittadini e al territorio».
(fra.fa.
)
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Dragaggio pilota, la sabbia torna in mare
Senza smaltimento dei fanghi si riducono i costi. Interessati il canale Est Ovest e quello
d' accesso al Villaggio del Pescatore.
di Giulio Garau Non si tratta del solito
dragaggio, fatto ogni anno per liberare dai
fanghi le zone più critiche come l' ingresso
della Polisportiva San Marco del Villaggio del
Pescatore e la parte iniziale del Canale Est
Ovest che porta al polo nautico del Lisert.
«Stavolta posiamo la prima pietra di un nuovo
metodo di lavoro che ci permetterà di sversare
a mare la sabbia, di scavare in maniera più
strutturale e aprire la strada ai dragaggi di
altre aree costiere e della laguna». Il
presidente del Consorzio industriale di
Monfalcone Enzo Lorenzon lo ha spiegato agli
imprenditori del polo nautico riuniti al Marina
Lepanto, e nel dare il benvenuto ha ringraziato
la giunta regionale presente con l' assessore
all' ambiente Sara Vito, per aver dato fiducia al
Csim per realizzare quest' anno un' opera
particolarmente importante. Non si scavano i
soliti 2­3mila metri cubi di fanghi, si arriva a
quota 10mila, una buona parte, circa 8mila,
con caratteristiche buone, sarà sversata in una
zona a mare, altri duemila saranno trattati a
terra dall' impianto di smaltimento del Csim.
Un lavoro da 350mila euro: se i fanghi fossero
destinati tutti all' impianto di smaltimento il
costo sarebbe stato altissimo. Grazie a questo
dragaggio si raggiungerà per tutto il canale una profondità batimetrica di ­3metri (mare medio) e si
potrà stare tranquilli per almeno 2 anni. Lo scavo dovrebbe finire al 30 giugno, ma nel caso di ritardi
proseguirà fino al 10 luglio.
Grande la soddisfazione dell' assessore Vito che assieme al direttore del servizio Ambiente Dario
Danese (era presente anche lui ieri) ha guidato la regia dell' operazione, particolarmente complessa
viste le implicazioni ambientali. «Il risultato è il frutto di un lavoro di squadra che ha coinvolto le direzioni
Ambiente e Infrastrutture della Regione, L' Arpa, il Consorzio industriale di Monfalcone, le
amministrazioni.
Un metodo che intendiamo proseguire in maniera permanente. Questi lavori, complessi e importanti,
dimostrano che le cose si possono fare, l' opera era attesa dagli operatori, il nostro obiettivo è dare
continuità a questi interventi facendoli rientrare nella normale programmazione perchè è la stessa
morfologia delle nostre coste, soggette a interramento, a richiederlo».
Non si è trattato della solita visita di cortesia, l' assessore Vito è arrivata al mattino al Villaggio del
Pescatore per vedere di persona l' andamento dei lavori con la draga che stava scavando, assieme al
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direttore Danese, si è fatta accompagnare dal presidente del Csim Lorenzon, dal direttore Gianpaolo
Fontana che ha ha fatto il punto tecnico. Una delegazione a cui hanno preso parte sia il sindaco d i
Monfalcone Silvia Altran che quello di Duino Aurisina Vladimir Kukanja oltre ai dirigenti della
Polisportiva San Marco. E dopo il Villaggio del Pescatore l' incontro con gli operatori del polo nautico,
realtà che danno lavoro ad almeno 800 persone, fiore all' occhiello di Monfalcone. L' assessore si è
fermata a lungo, ha risposto a tutte le richieste e poi ha fatto un' ultima visita al canale Est Ovest e
assieme al Csim ha annunciato che si sta studiando anche come risolvere il problema della fioritura del
canale dove ogni anno l' acqua diventa color verde.
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Castello di Gradisca, deserta l' asta on­line
Nessuna offerta per l' immobile che avrebbe dovuto avere una destinazione di resort di
lusso.
GRADISCA Nessuna offerta per il Castello di
Gradisca. La prima asta online per la cessione
ai privati dello storico compendio, che versa in
stato di abbandono da ormai 30 anni, è andata
deserta.
Era, quello del bandi unico a offerta libera
indetto dell' Agenzia del Demanio, il primo
passo verso una possibile cessione a privati,
che negli auspici dovranno prevedere per la
Fortezza isontina una destinazione turistico­
culturale. Eppure la prima fase della gara (con
base d' asta a zero euro), pubblicata sul sito
www.agenziademanio.
it, non ha sortito gli interessamenti sperati. In
ballo c' era la dismissione di cinque beni di
proprietà dello Stato situati in Friuli Venezia
Giulia, Marche, Puglia e Veneto, attraverso la
procedura telematica delle aste on line. Si
t r a t t a v a d e l p r i m o d i q u a t t r o bandi c h e
verranno pubblicati quest' anno nell' ambito
delle dismissioni degli immobili di proprietà
dello Stato. Questo primo bando propone al
mercato importanti complessi immobiliari, la
maggior parte dei quali inseriti nel progetto
"Valore Paese­Dimore", che presentano ­ per
localizzazione, d i m e n s i o n i e p o s s i b i l i
destinazioni d' uso ­ "interessanti potenzialità
di trasformazione e sviluppo con finalità turistico­culturali". Per il castello di Gradisca era stata ipotizzata
una destinazione in resort di lusso aperto comunque alla fruizione dei visitatori.
Regione, Provincia e Comune negli ultimi tempi si erano espressi congiuntamente per la cessione del
bene, da parte dello Stato, alla Regione. Operazione che, dunque, non è andata a buon fine. Sul
territorio regionale oltre al Castello di Gradisca d' Isonzo, imponente complesso costituito da sei edifici
dal grande valore storico­architettonico, l' altro è un immobile (l' ex palazzo arcivescovile) situato nel
centro storico di Trieste. Gli altri beni in via di dismissione in questa prima fase si trovano in Puglia, a
Taranto (l' ex Convento S. Domenico Maggiore Monteoliveto), nelle Marche, Casa Nappi di Loreto,
situato in prossimità del Santuario mariano. Infine, il bando prevedeva la cessione per 99 anni della
proprietà dell' Isola di Poveglia a Venezia. Quest' ultima ha ricevuto un' offerta da svendita totale:
513mila euro. Come si ricorderà, il Castello nei mesi scorsi aveva passato anche il secondo step di
valutazione del progetto Valore Paese Dimore che riguarda un gran numero di immobili di proprietà
statale, accomunati dal pregio storico e architettonico e la loro possibile ricaduta economica e turistica.
Lo strumento è la concessione al privato ­ fino a 50 anni ­ in cambio della ristrutturazione. Lo Stato fa
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cassa e salva i suoi gioielli di famiglia dalla decadenza. Operazione sulla carta intelligente, anche se c'
è chi vede un' Italia che in questo modo (s)vende l' anima. Fra i 117 immobili catalogati dall' Agenzia del
demanio, la procedura è stata avviata per 69 beni: il castello di Gradisca è stato fra i primi ad entrare
nel programma ed è in buona compagnia, affiancato da location prestigiose: dal Real Polverificio
borbonico di Scafati, alla certosa di Pavia, al liberty albergo Verbania sul lago Maggiore.
Luigi Murciano.
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Sabbia contaminata, oggi la sentenza
Saranno resi noti i risultati dei test eseguiti da Arpa e Multiproject di Gorizia in un ampio
tratto di spiaggia della Git.
di Antonio Boemo È in programma stamane a
Trieste la Conferenza dei servizi che dovrà
convalidare definitivamente gli esiti ­ che
dovranno essere comparati ­ delle due analisi
effettuate sulla sabbia dall' Arpa e dalla
Multiproject di Gorizia (i prelievi sono stati
contestuali nei medesimi punti e profondità).
È passato poco più di un mese da quel 15 di
maggio quando per salvaguardare la salute
delle persone la Procura della Repubblica di
Gorizia ha fatto scoppiare una "bomba"
sicuramente devastante soprattutto per gli
effetti dell' immagine, poiché in base ad analisi
precedenti ha ravvisato l' ipotesi della
presenza di metalli pesanti.
Si parlava ipotesi di presenza di mercurio
volatile dannoso per i bambini che
accidentalmente dovessero ingerire la sabbia.
Condizione questa che aveva imposto alla
Grado impianti turistici di delimitare l' area,
che come ha spiegato il magistrato, non è mai
stata posta sotto sequestro.
La rabbia di tutti i gradesi è emersa quando
dalle notizie seguenti alle prime indicazioni
fornite dalla stessa Git dopo gli incontri in
Provincia con tutti gli altri enti competenti alla
vicenda, si è parlato di analisi effettuate ancora
all' autunno del 2013.
A ogni modo oggi si conoscerà finalmente l' esito delle analisi effettuate autonomamente sia da Arpa e
sia da Multiproject. A Grado sono tutti ottimisti, ma intanto i danni materiali concreti (disdette,
fortunatamente comunque non molto numerose) ma soprattutto d' immagine e promozione sono
davvero pesanti in quanto possono ripercuotersi anche sul futuro. Soprattutto per quel che concerne l'
estero, Austria e Germania in particolare, dove, purtroppo si è sempre parlato genericamente di
spiaggia e non di un piccolo tratto di arenile sottoposto l' anno precedente a ripascimento. Generiche
dichiarazioni che anche in Italia sono così state riportate da diversi media.
La domanda di tanti è: «Ma chi paga per tutto questo?».
Di certo è che subito dopo l' ufficialità delle analisi effettuate dovrà essere fatta una notevole campagna
di informazione della quale se ne occuperà probabilmente Turismo Fvg.
La Conferenza dei servizi, come detto, è in programma stamane. Nel pomeriggio si svolgerà invece a
Grado l' assemblea dei soci della Git (Turismo Fvg, amministrazione comunale, Camera di commercio,
industria, agirocltura e artigianto di Gorizia e operatori gradesi del consorzio Itur) dove ovviamente si
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19 giugno 2014
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
parlerà anche di questo argomento.
A quell' ora, però, se tutto andrà per il verso giusto, le maestranze della Git potrebbero aver già iniziato
a rimettere al loro posto ombrelloni e cabine che erano state nel frattempo tolte per essere posizionate
temporaneamente in un altro tratto di spiagga in modo da soddisfare i bagnannti.
L' assemblea della Git era stata programmata per il mattino, ma considerata l' estrema importanza della
Conferenza dei servizi sula questione della sabbia, è stata logicamente posticipata.
All' ordine del giorno dell' assise ci sono anche l' approvazione del bilancio e del piano industriale.
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
APPUNTAMENTI Gorizia
GORIZIA Mostra di Saksida Oggi, alle 18, ai
Musei provinciali d i Palazzo Attems­
Petzenstein di Gorizia apre la mostra
retrospettiva "Saksida, pittore cantastorie", fino
al 12 ottobre (mar­dom, 10­17).
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
Casa del parto volata tra l' ospedale e il parco
Basaglia
La decisione per la collocazione sarà presa entro luglio La direttrice del Gect: «Conterà
il parere della Regione
Nessuna decisione ufficiale: per il progetto
della Casa del parto restano aperte sia l'
ipotesi di una collocazione nell' area dell'
ospedale d i v i a F a t e b e n e f r a t e l l i s i a l a
soluzione di realizzare la struttura nel parco
Basaglia. I dettagli del progetto saranno
definiti entro fine di luglio, così come gli altri
progetti transfrontalieri socio­sanitari ma c' è
da rimarcare che, per quanto riguarda il
progetto del percorso nascita, in cui rientra
appunto la realizzazione della Casa del parto,
avranno un peso decisivo le valutazioni di
natura politica che coinvolgeranno la Regione.
Ecco lo scenario emerso dalla lunga riunione
allargata del Gect ­ il gruppo di cooperazione
tra Gorizia, Nova Gorica e Sempeter ­ che si è
tenuta nella sede dell' ex Trgovski dom di
corso Verdi. Una sessione di lavoro presieduta
dalla direttrice del Gect, Sandra Sodini,
incentrata in particolari sui progetti
transfrontalieri in campo sanitario e che ha
coinvolto anche i vertici dell' Ass Isontina (il
direttore generale Gianni Cortiula e il direttore
sanitario Marco Bertoli), operatori,
rappresentanti dei servizi territoriali, dei
d i p a r t i m e n t i , d e i d i s t r e t t i , l ' assessore
c o m u n a l e d i Gorizia a l Welfare Silvana
Romano e numerosi esponenti della realtà slovena, dal direttore dell' azienda sanitaria di Sempeter agli
operatori dei servizi sociali comunali passando per i rappresentanti del privato sociale che si sono
affiancati agli omologhi italiani.
Una mobilitazione generale per definire, innanzitutto, le linee guida e le modalità da seguire per mettere
nero su bianco entro la fine di luglio i dettagli dei progetti socio­sanitari transfrontalieri su cui si è già
cominciato a discutere dallo scorso anno. Insomma, è imminente il passaggio alla fase operativa
tenendo presente che ottobre è il limite entro il quale presentare i progetti in vista degli auspicati
finanziamenti europei.
Il primo progetto prevede la costruzione di un network di servizi sanitari transfrontalieri attraverso un
percorso nascita e un programma di salute mentale e contrasto all' esclusione sociale. Il percorso
nascita transfrontaliero dovrà offrire una completa presa in carico dei bisogni delle madri, dei bambini e
delle famiglie attraverso un' offerta articolata delle specifiche necessità cliniche (parti fisiologici o a
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19 giugno 2014
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
rischio) e sociali (supporto alla maternità e al disagio sociale dei nuclei familiari).
«L' esito della riunione è stato sicuramente positivo ­ ha sottolineato al termine la direttrice Sodini ­
abbiamo fatto emergere il fabbisogno del territorio riuscendo ad inserire nello stesso contesto gli attori
chiave sia della parte italiana che di quella slovena ponendo in primo piano anzitutto la valorizzazione
dei servizi territoriali. Entro fine luglio espliciteremo nel dettaglio le varie progettualità compresa quella
del percorso nascita. Da questo punto di vista ancora non siamo entrati nel dettaglio anche perché su
questioni come la realizzazione della Casa del parto e la sua collocazione le scelte specifiche devono
coinvolgere la Regione, la parte ministeriale slovena e dipenderà anche dalla riforma regionale.
Sottolineerei, comunque, che il progetto va visto in un' ottica più ampia: si intende realizzare un
percorso nascita in grado di offrire un supporto alla mamma e al bambino dal concepimento fino al
primo anno di vita».
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19 giugno 2014
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Messaggero Veneto (ed.
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Gorizia
Un milione al Comune per ridurre le tasse
La cifra stanziata dalla Regione potrebbe rendere più "leggera" anche la Tasi.
Dopo le brutte notizie arrivate a fine maggio
con l' annuncio della reintroduzione dell'
addizionale Irpef, ecco, ora, profilarsi una
gradita sorpresa per quanto riguarda la
tassazione a livello comunale. Ieri pomeriggio,
nell' ambito della riunione del consiglio delle
autonomie locali del Friuli Venezia­Giulia
presieduta proprio dal sindaco d i Gorizia
Ettore Romoli, è arrivata la conferma circa l'
auspicata possibilità di "sbloccare" risorse pari
a 42 milioni di euro derivanti dai trasferimenti
dello Stato alla Regione.
Lo "sblocco" era stato chiesto fortemente dai
sindaci e in primis dal primo cittadino
goriziano già in maggio, in un incontro con i
vertici dell' amministrazione regionale e in
particolare con la presidente Debora
Serracchiani. Dei 42 milioni di euro in
questione dovrebbero essere destinate al
Comune del capoluogo isontino risorse pari a
un milione. Una cifra che consentirà di ridurre
significativamente la pressione fiscale, forse
addirittura di dimezzarla rispetto alla
previsioni. Ora c' è la possibilità concreta di
scongiurare la reintroduzione dell' Irpef che
risultava ormai inevitabile, oppure si
potrebbero rendere più leggere le modalità di
applicazione della Tasi.
Decisioni che saranno prese già a partire da oggi: si terrà una riunione della giunta comunale e poi un
vertice di maggioranza per scegliere come alleggerire la tassazione a fronte delle nuove risorse
finanziarie che si sono rese disponibili. Poi ci vorrà l' approvazione del consiglio comunale per il via
libera definitivo: la riunione dell' assemblea civica è già fissata per il 30 giugno.
«Proprio mentre il fondo monetario dice all' Italia che stiamo morendo per le troppe tasse, noi siamo
riusciti a fare qualcosa di concreto per alleggerirle» ha commentato ieri pomeriggio Romoli. La
cancellazione dell' addizionale Irpef era scattata nel 2011 e la sua reintroduzione era stata decisa a fine
maggio a fronte dell' aumento del contributo di solidarietà dovuto allo Stato che condiziona
pesantemente i bilanci comunali.
Per Gorizia, il contributo a Roma si tradurrà nel 2014 in un minore trasferimento di 3 milioni 677 mila
euro, un calo delle risorse di 2,5 milioni rispetto allo scorso anno quando i trasferimenti dallo Stato
erano diminuiti di "appena" un milione e 253 mila euro. Per coprire questo "buco" era stata fissata in
maggio un' aliquota del 2 per 1000 per la Tasi (con detrazioni per quattro fasce di rendita catastale)
oltra alla reintroduzione dell' Irpef, con aliquota all' uno per 1000 e l' esenzione per i redditi al di sotto dei
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19 giugno 2014
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Messaggero Veneto (ed.
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7 mila 500 euro.
Piero Tallandini.
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19 giugno 2014
Pagina 25
Messaggero Veneto (ed.
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Gorizia
mariano.
Mostre sulla Prima guerra, caccia ai fondi
MARIANO La giunta comunale di Mariano ha
approvato il progetto "Mariano e Corona nella
P r i m a guerra mondiale" per ricostruire la
memoria storica delle due comunità attraverso
alcune proposte culturali che coinvolgeranno
le associazioni comunali e i cittadini.
Saranno organizzate due mostre dedicate al
conflitto ed un concerto per bande musicali
con l' esecuzione di brani della "Grande
guerra": a tal fine il Comune ha presentato una
domanda per ottenere un contributo dalla
Regione nell' ambito del bando di concorso
riguardante l' organizzazione di eventi culturali
incentrati sulla guerra.
«Attraverso una gamma di iniziative che
spaziano in diversi settori culturali ­ si legge
nella delibera ­, il progetto punta a recuperare
i materiali privati ancora esistenti sulla Prima
guerra e a metterli a disposizione dell' intera
comunità». (m.s.)
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19 giugno 2014
Pagina 9
Messaggero Veneto
Gorizia
La Regione trattiene 30 milioni dei fondi destinati ai
Comuni
La somma è di 49 milioni contro i 79 promessi. E senza l' ok di Roma non si potranno
spendere Il Cal approva l' assestamento di bilancio con tre astenuti. Polemica tra Romoli
e l' assessore Peroni.
UDINE Gli enti locali potranno contare per il
2014 ­ previa conclusione della trattativa per la
ridefinizione dei rapporti finanziari tra Stato e
Regione ­ su 49 milioni 618 mila euro dalla
Regione stanziati in sede di assestamento di
bilancio e non sui 79 milioni originariamente
previsti. Trenta milioni (ma dovevano essere
35 prima delle proteste di Comuni e Province
al Cal, Consiglio delle autonomie locali),
saranno infatti trattenuti come riserva per il
2015, anno in cui, come ha spiegato l'
assessore Francesco Peroni, il Fvg si attende
un calo delle entrate. E se alla fine il Cal ha
dato parere favorevole, a maggioranza, al
riparto degli stanziamenti e alla manovra nel
suo complesso, non sono mancate le
polemiche e le accuse di voler vincolare
questa sorta di tesoretto per evitare di
intervenire a favore degli enti locali con la
finanziaria del prossimo anno.
Gli stanziamenti. Sia Peroni che Panontin
hanno ricordato un concetto di base e cioè che
i riparti decisi dalla giunta, attualmente,
potranno essere utilizzati non prima del 1
gennaio del 2015 a meno che la Regione non
riesca a ottenere dal Governo quegli spazi
finanziari in deroga al Patto di stabilità che
permetterebbero agli enti locali di spendere il denaro già nell' anno in corso. Il conguaglio positivo
derivato dall' incremento delle compartecipazioni sui tributi erariali è pari a 101 milioni 620 mila euro.
Una somma, però, dalla quale la giunta ha trattenuto 23 milioni 986 mila euro per integrare le minori
entrate dovute ai sacrifici che il Governo ha chiesto alle regioni italiane e quei 5 milioni 381 mila che i
Comuni avrebbero già dovuto versare lo scorso anno come maggiori accantonamenti Imu 2012.
Dal bilancio regionale, infine, sono stati stanziati 7 milioni 366 mila euro che portano il totale a
disposizione degli enti locali a 79 milioni 618 mila euro. E nei confronti di chi ha storto il naso per la
decisione di chiedere il versamento del conguaglio Imu, Panontin ha risposto ricordando come sia
necessario «avere buona memoria e ricordarsi che lo scorso anno i decimini vennero assegnati in
misura maggiore a quello che poi è realmente emerso senza che la Regione chiedesse alcuna
restituzione di denaro».
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19 giugno 2014
Pagina 9
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Messaggero Veneto
Gorizia
Polemiche. La proposta originaria prevedeva di vincolare 35 milioni e 654 mila euro per il 2015.
Una cifra scesa a 30 dopo le proteste di Comuni e Province che, come spiegato dal presidente nonché
sindaco di Gorizia Ettore Romoli che alla fine si è astenuto al pari di Carlantoni e Balloch, vedono nello
schema regionale una strategia per ridurre i futuri stanziamenti agli enti locali. «Vincolare già oggi 35
milioni ­ ha detto Romoli ­ per il prossimo anno significa far sì che questa somma diventi parte
integrante della manovra finanziaria 2015. Non soltanto, quindi, non potremo beneficiare dell' intero
paniere degli stanziamenti nel corso di quest' anno abbattendo il carico tributario dei cittadini, ma sono
convinto di come questa cifra verrà utilizzata dalla Regione, in futuro, per bloccare eventuali nuovi
finanziamenti a Comuni e Province».
Secca, in questo caso, la replica di Peroni. «Non c' è alcuna riserva mentale alle spalle della nostra
iniziativa ­ ha spiegato l' assessore alle finanze ­, ma soltanto la presa d' atto del periodo storico in cui
stiamo vivendo. Dobbiamo essere consapevoli come il prossimo anno, a livello di entrate, sarà peggiore
di quello attuale e la decisione di "bloccare" questa somma per il 2015 rappresenta semplicemente un
doveroso atto di prudenza in vista del futuro». Panontin, infine, si è impegnato a predisporre un decreto
legge per posticipare la "dead line" di presentazione dei bilanci comunali, attualmente fissata al 15
luglio.
Mattia Pertoldi.
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19 giugno 2014
Pagina 12
Messaggero Veneto
Gorizia
Informest, Serracchiani vuole Bertossi presidente
La Giunta regionale indica l' ex super­assessore dell' era Illy alla guida dell' ente Ora si
esprimeranno gli altri soci, Veneto e Ice. Il 27 assemblea per il bilancio.
di Domenico Pecile wUDINE Sembravano
soltanto rumors, voci, chiacchiericcio politico
di inizio estate. Del resto, il suo nome era
uscito più volte nell' ultimo anno quasi a ogni
incarico della Giunta regionale. Ma da giovedì
scorso quelle voci sono diventate certezza
giacché hanno avuto l' imprimatur dell'
esecutivo regionale. Che con un' apposita
delibera lo ha indicato come candidato alla
presidenza di Informest.
Dunque, Enrico Bertossi, l' ex assessore della
giunta Illy, il cosiddetto super­assessore alle
Attività produttive, ritorna in pista accreditato
non soltanto dal suo pedigree, ma anche dalla
"benedizione" dell' esecutivo guidato da
Debora Serracchiani. La Regione lancia,
quindi, Enrico Bertossi ai vertici di Informest
nella consapevolezza che il Friuli Venezia
Giulia è presente con il 56,47%, seguito dall'
Ice con il 22,42% e dalla Regione Veneto con il
16,89%. La Giunta regionale chiede disco
verde agli altri due partner dell' Agenzia per lo
sviluppo e la cooperazione economica
internazionale che ha sede a Gorizia e c h e
adesso è presieduta dall' ex segretaria di
Roberto Antonione, Silvia Acerbi. Il mandato
della Acerbi scade a fine mese. L' incarico lo
aveva ottenuto dall' allora presidente della Giunta regionale, Renzo Tondo. E fu proprio Tondo a
concordare con il collega veneto Luca Zaia una presidenza triennale Fvg.
Appare dunque scontato pensare che Serracchiani voglia bissare l' incarico mantenendo qui la
presidenza di Informest.
Enrico Bertossi ovviamente preferisce la consegna del silenzio ed evita ogni commento alla decisione
assunta dall' esecutivo. Di certo, come accennato, dalla sua, oltre a un curriculum che legittima l'
eventuale nomina, ha anche l' appoggio politico grazie al sostegno, nel corso della campagna elettorale
2013, al centro sinistra. L' appoggio fu organico e politico in quanto il Centro democratico di Bruno
Tabacci, cui Bertossi apparteneva, non presentò liste autonome né candidati all' interno di liste civiche o
di liste diverse da quelle dei democratici.
Ora, dunque, la patata passa nelle mani dell' Ice e della Regione Veneto che dovranno esprimersi sull'
esplicita richiesta avanzata dall' esecutivo regionale del Friuli Venezia Giulia. Il prossimo 27 giugno si
terrà l' assemblea di Informest chiamata a votare il bilancio. In quella sede, però, ci dovrebbe essere
anche il tempo per il recepimento da parte dei tre enti del nuovo consiglio di amministrazione. E a quel
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19 giugno 2014
Pagina 12
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Messaggero Veneto
Gorizia
punto la nomina di Enrico Bertossi dovrebbe diventare sicuramente cosa fatta.
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19 giugno 2014
Primorski Dnevnik
Gorizia
Da bodo olni lahko pripluli do privezov
lahko varno pluli do svojih privezov ob kanalu
Est­Ovest v triki industrijski coni Lisert in ob
kanalu v Ribikem naselju na obmoju devinsko­
nabreinske obine. Z leti se je na dnu obeh
kanalov nabrala plast mulja, blata in peska, ki
ovira plovbo; e zlasti imajo teave jahte in
motorni olni, ki jih gradijo v ladjedelnicah ob
kanalu Est­ Ovest. V zadnjih letih jih je ve
nasedlo sredi preplitvih kanalov, njihovo
preizkuanje na morju je bilo teavno, saj so se
na plovbo lahko odpravljali le ob visoki plimi.
Do poglobitve kanala bo prilo na podlagi
dogovora med deelno vlado in konzorcijem za
razvoj trike industrijske cone. Deelna direkcija
za okolje je namre poverila konzorcij, da
opravi potrebni poseg in z dna obeh kanalov
izkopa 10.000 kubinih metrov materiala.
Konzorcij so ob tem poverili, da 8000 kubinih
metrov izkopanih usedlin odloi na tono doloen
predel morskega dna dale od obale, 2000
kubinih metrov materiala pa bodo predelali v
obratu podjetja Cicutin iz Latisane, ki bo
poskrbelo za izkop. Dela bodo predvidoma
trajala do 30. junija; v primeru slabega
vremena se bodo lahko nadaljevala do 10.
julija. Ob zakljuku poglabljanja bosta kanala
globoka tri metre, kar pomeni, da bodo po njiju
lahko pluli tudi veji motorni olni in jahte. Poseg je vreden 350.000 evrov, deela je zagotovila 335.000
evrov. »Gre za izredno pomemben poseg, saj odgovarja potrebam dolge vrste navtinih podjetij. S
poglobitvijo se pa nae delo ne bo konalo, saj je nabiranje usedlin v naih kanalih in na morskem dnu
stalnica, s katero se moramo sooati. Zaradi tega si prizadevamo, da bi bilo v prihodnosti ve rednih
vzdrevalnih posegov,« pravi deelna odbornica Sara Vito, ki je veraj zaetek poglabljanja kanalov
spremljala s triko upanjo Silvio Altran in predsednikom trikega industrijskega konzorcija Enzom
Boscarolom. »Zadovoljni smo z zaetkom del, saj je v navtinih podjetjih in marinah ob kanalu Est­Ovest
zaposlenih 800 ljudi. Sama navtina podjetja so vekrat opozorila na teave zaradi preplitvih kanalov, tako
da je poseg e kako dobrodoel,« poudarja upanja Silvia Altran. Poglabljanje kanala bo spremljala deelna
agencija za okolje Arpa, ki je tudi dala dovoljenje, da bodo del izkopanega materiala lahko odloili na
morsko dno. Na konzorciju reujejo tudi teave, do katerih v poletnih mesecih prihaja v kanalu Est­ Ovest,
ki zaradi cvetenja alg postane popolnoma zelen. »Iemo reitev v sodelovanju z institutom za morsko
biologijo OGS, v stiku smo tudi s podjetjem A2A,« pojasnjuje predsednik trikega industrijskega
konzorcija Enzo Lorenzon.
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19 giugno 2014
Primorski Dnevnik
Gorizia
im prej naj se zanejo dela za poglobitev dna pred
luko
V Triu so nedvomno zadovoljni z zaetkom
poglabljanja kanala Est­Ovest, eprav si e toliko
ve elijo, da bi se im prej zael tudi izkop
morskega dna pred pristaniem Portorosega.
Zaradi usedlin je tudi morsko dno pred
pristaniem vse bolj plitvo, kar povzroa vrsto
teav delovanju luke. V prejnjih dneh so med
zasedanjem obinskega sveta soglasno podprli
sklep, ki priiga zeleno lu za poglobitev
morskega dna pred pristaniem. Celoten
postopek sicer bo vse prej kratek;
dokumentacijo morajo iz Tria poslati na
ministrstvo za okolje, kjer zbirajo dokumente
za izdajo okoljevarstvenega dovoljenja (VIA).
»e ne bo zapletov, bi se postopek lahko
zakljuil do konca leta,« pojasnjuje predsednik
trikega pristanikega podjetja Paolo Maschio in
pojasnjuje, da bo po izdaji okoljevarstvenega
dovoljenja potrebnih kakih est mesecev za
izvedbo javne drabe za izbiro izvajalca del. Od
podpisa pogodbe do zakljuka izkopa bosta
predvidoma potrebni dve leti, eprav bodo dela
kot taka trajala pet do est mesecev. Iz
morskega dna nameravajo izkopati 885.000
kubinih metrov materiala, ki ga bodo odloili na
temu namenjenem obmoju ob robu
industrijske cone. Tamkajnji nasip bo s
sedanjih tirih metrov dvignjen na 6 oz. 7,5 metrov viine, pred nanosom usedlin bodo obmoje prekrili z
neprepustno folijo, da bi ne prilo do uhajanja materiala. V usedlinah je namre tudi ivo srebro, ki ga je
voda s sabo naplavljala iz idrijskih rudnikov. V morskem dnu je na tem obmoju ivega srebra za deset
delcev na milijon, medtem ko je mejna vrednost pet delcev na milijon. Nart za izkop morskega dna pred
trikim pristaniem pa ne zadovoljuje obine Devin­Nabreina, ki je ravno pred kratkim izdala negativno
mnenje, potem ko se je na podoben nain izrekla septembra lanskega leta. Iz devinsko­nabreinske obine
opozarjajo zlasti na kodo, ki bi jo lahko utrpeli v koljiih.
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19 giugno 2014
Primorski Dnevnik
Gorizia
Kandidira za predsednika zveze pokrajin
Predsednik gorike pokrajine Enrico
Gherghetta napoveduje, da bo vloil
kandidaturo za predsednika zveze italijanskih
pokrajin UPI. »elim si Italije, ki bi bila drugae
organizirana, bolj uinkovita, hitreja pri
odgovarjanju na potrebe ljudi,« poudarja
Gherghetta, ki je preprian, da »dravljani ne
potrebujejo neocentralistine drave, v kateri bi
imele deele dvojno vlogo zakonodajalcev in
upraviteljev, v kateri ne bi bilo treba vzdrevati
desetin ustanov in konzorcijev, ki razjedajo
Italijo kot najhuja bolezen. « Gherghetta je
preprian, da zveza UPI ne sme biti le sindikat,
pa pa mora dati svoj doprinos k sploni rasti
drave. »Tudi sami moramo dati svoj doprinos
in biti v zgled ostalim. Zato ni ve sejnin in
potovanj z letalom, pa pa povezave preko
spleta in povezovanje storitev,« poudarja
Enrico Gherghetta.
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