Magazine n° 38 novembre 2014

Transcript

Magazine n° 38 novembre 2014
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:1
23/10/14
10:06
Techne Media Agency
MAGAZINE
N. 38
novembre 2014
ANNO IX
ALCUNI ARGOMENTI
DI QUESTO NUMERO
Facciata continua: qual è la tipologia più vantaggiosa?
Batteria di prove per le serie AluK
Mercato edilizio: sereno all’orizzonte?
Non ancora
www.aluk.com
www.aluk.it
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:2
23/10/14
10:06
Techne Media Agency
EDITORIALE
Non abbiate mai paura dell'ombra.
È lì a significare che vicino, da qualche parte,
c'è la luce che illumina.
Ruth E. Renkel
ALUK MAGAZINE
DIREZIONE:
Aluk Group spa
Via Monte Amiata 3a
37057 S. Giovanni Lupatoto (VR)
tel 045 9696611
REDAZIONE:
StudioCentro Marketing srl (VI) e
Ufficio Immagine&Comunicazione Aluk
PUBLISHING:
Techne Media Agency s.r.l.
ZAI Verona
STAMPA:
Simeoni Arti Grafiche srl
Caselle di Sommacampagna (VR)
Gentili lettori,
come nuovo Direttore commerciale di AluK Italia ho avuto l’onore e l’onere di
scrivere l’editoriale di questo numero. Ho accettato con entusiasmo l’incarico offertomi
dall’azienda e la sfida che comporta in un momento non facile della nostra economia e
del nostro settore in particolare, ma grazie alle persone che compongono questo Gruppo
di caratura internazionale e alla bontà dei prodotti – presenti e futuri – sono sicuro che
riusciremo a raggiungere assieme a voi traguardi ambiziosi.
A questo proposito, a conferma della fiducia che l’azienda ripone sulle proprie donne
e sui propri uomini, è stato predisposto un organigramma aziendale al fine di avere
un’organizzazione ancora più efficiente. I responsabili delle diverse aree e dei vari uffici
avranno il compito di gestire le risorse a disposizione per soddisfare sempre più i crescenti
bisogni di ognuno di voi.
Lo scenario economico, dicevo, non induce ad essere ottimisti sull’andamento dei prossimi
due-tre anni. Come ha sottolineato l’ultimo rapporto sul mercato italiano dell’involucro
edilizio dell’Unicmi, per il 2014 e il 2015 quello delle costruzioni resterà un mercato in
contrazione, anche se in via di stabilizzazione. Per il 2014 il mercato dei serramenti metallici
potrà essere interessato da una contrazione delle vendite oscillante tra l’1% e il 3%, mentre
per il mercato delle facciate continue la contrazione potrà oscillare tra il 3% e il 5%. In
un contesto fatto soprattutto di ombre, si possono intravedere però alcuni spiragli. Il
mercato del “residenziale-rinnovo” ha mostrato e mostra un maggiore dinamismo, a tal
punto da pronosticare addirittura una possibile inversione di tendenza nel medio periodo.
Le prospettive dl rinnovo abbracciano anche il settore delle facciate continue con il
fenomeno del recladding, ovvero della ristrutturazione degli edifici ad uso non residenziale
con nuove tipologie di facciate, esteticamente moderne, funzionali e prestazionali. In altre
parole si può dire che la fase più critica del mercato è stata raggiunta, ma non vi sono
ancora segnali sufficientemente robusti per prospettare una decisa inversione di tendenza.
In queste analisi ovviamente si fa riferimento a macrodati statistici, poi quotidianamente
ogni azienda lotta per migliorare i propri risultati e le proprie vendite, uno strenuo impegno
a cui AluK intende dare tutto il suo supporto.
Del "progetto rivenditori" e degli AluK Day abbiamo parlato nel precedente Magazine.
In questo numero trovate degli approfondimenti su alcuni nuovi prodotti che l'azienda
lancerà sul mercato nei prossimi mesi. Scoprirete soluzioni nuove, innovative dal punto
di vista del design e delle prestazioni, e competitive in termini di prezzo: sono convinto
che queste soluzioni da un lato vi apriranno nuove opportunità commerciali, dall’altro
permetteranno ad AluK di trovare nuovi clienti anche in quelle zone dove, tradizionalmente,
la nostra presenza non era così sentita.
Tra i miei propositi vi è quello di potervi incontrare tutti per approfondire di persona questi
e altri aspetti. Da parte del Gruppo e da parte mia l’impegno per affrontare la sfida del
mercato è totale. Obiettivo: vincerla. Assieme.
Buona lettura e buon lavoro
Stefano Bosatra
Direttore commerciale AluK Italia
2
ALUK MAGAZINE n. 38 - NOVEMBRE 2014
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:3
23/10/14
10:06
Techne Media Agency
SOMMARIO
IN QUESTO NUMERO:
4Costruire una squadra vincente
6Una grande azienda dal cuore artigiano Intervista a Gianluca Bergonzi (Canonica Vetro)
8Eleganza e comfot ambientale - case history 10Facciata continua: qual è la tipologia più vantaggiosa?
12Vetrocamera: il ruolo della sigillatura
14Batteria di prove per le serie AluK
16L'importanza di fare sistema Intervista a Piero Vitale, direttore di "Serramenti+Design"
18Mercato edilizio: sereno all’orizzonte? Non ancora
21Scorrevoli AluK 67CL36. Priorità: alto isolamento termico
22AluK SC156TT: scorrevoli di nuova concezione
23Per i nostri clienti un’accurata selezione di materiali per la posa
Rinnova la tua iscrizione al Magazine AluK!
Se desideri continuare a ricevere la versione cartacea del Magazine AluK
iscriviti entro il 30 novembre 2014 all’indirizzo: www.aluk.it/magazine
Ti ricordiamo che comunque potrai scaricare dal sito web tutti i numeri
del magazine in formato pdf.
www.aluk.com
www.aluk.it
3
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:4
23/10/14
10:06
Techne Media Agency
di Juri Meotto - Partner PRAXI e Marco Pedrocchi - Managing Director AluK Group SPA
Costruire una squadra vincente
Un’azienda con solide tradizioni, un marchio riconosciuto, obiettivi
molto ambiziosi per il futuro. Così AluK Group è stata tratteggiata da
Marco Pedrocchi, Managing Director, nella sua intervista pubblicata
nel numero scorso.
La sfida che attende nei prossimi anni AluK Group è sintetizzata
nella sua Visione e Mission (vedi box), un traguardo che può
essere raggiunto solo se l’azienda è capace di cambiare, di
adattarsi a un mercato in continuo mutamento, di pensare
sempre in “modo differente” per trovare soluzioni nuove e
innovative, per soddisfare i propri clienti.
Ed è proprio per raggiungere questi obiettivi che è stato
sviluppato, in collaborazione con Praxi - società di consulenza
specializzata nell’organizzazione aziendale e nella gestione
e sviluppo delle risorse umane - un progetto per costruire la
squadra vincente AluK. È vero, infatti, che per affrontare il
mercato attuale si devono ripensare gli aspetti di ricerca e
sviluppo di nuovi prodotti, di progettazione, di evoluzione degli
impianti, ma sono le persone che fanno la differenza, con le loro
capacità, con la loro motivazione, con la loro determinazione.
È quindi necessario che tutte le organizzazioni valorizzino le
professionalità, responsabilizzino tutti i dipendenti, chiariscano
la direzione verso cui andare, condividano i risultati.
In quest’ottica Praxi, con l’approccio pragmatico e
multidisciplinare che la caratterizza, ha disegnato e portato
avanti un intervento che ha coinvolto tutti i responsabili di
ALUK. Tre sono state le fasi operative:
›la redazione delle job description delle funzioni manageriali
per chiarire l’ambito delle responsabilità e attività di ognuna;
›la valutazione delle competenze possedute dalle persone
che occupano posizioni di coordinamento, per capire i ruoli
che ciascuno poteva ricoprire e delineare piani di sviluppo
individuale;
›la
ridefinizione
della
struttura
organizzativa
e
dell’organigramma per rendere l’azienda più vicina al
mercato e più reattiva alle esigenze dei clienti.
Inizialmente sono state svolte delle interviste organizzative che
hanno consentito di redigere le job description. Il risultato è
stato quello di “standardizzare” le descrizioni delle posizioni:
per ognuna sono stati infatti descritti obiettivi e attività che
la caratterizzano, competenze necessarie per ricoprirla. In
questo modo tutti sono consapevoli delle responsabilità
delle singole funzioni, evitando così fraintendimenti rispetto al
perimetro delle proprie attività. Questo ha inoltre permesso ad
AluK di assegnare i vari ruoli in base alle effettive competenze
possedute dalle persone o comunque di prevedere piani
di formazione e sviluppo professionale per accrescere
conoscenze e capacità.
4
Vision:
Diventare il riferimento del proprio settore a livello
nazionale entro il 2018. Vogliamo essere un valore
aggiunto ai nostri Clienti.
Mission:
Vogliamo creare valore per i nostri Clienti e
azionisti:
›con una struttura aziendale snella, competente
ed efficiente pronta a rispondere ad ogni
necessità dei nostri Clienti;
›con una gamma di prodotti completa;
›espandendo il nostro mercato.
Valori:
Formare tecnici e una forza vendita competenti
per supportare completamente le richieste del
mercato.
Fornire ai nostri Clienti un servizio efficiente ed
efficace.
Sviluppare una Clientela in grado di servire tutti i
segmenti del mercato.
Essere completamente dedicati all’INNOVAZIONE
e alla QUALITÀ.
Rispettare le persone e l’ambiente, perché
crediamo che il futuro sia un posto confortevole
per vivere e per questo lavoriamo ogni giorno.
Successivamente tutte le “prime linee” di ALUK hanno
partecipato ad un Assessment Center: una metodologia che
implica una serie di prove di gruppo e individuali finalizzate
a delineare un bilancio delle competenze e delle qualità
maturate da ogni partecipante e a leggere i potenziali di
crescita. Questo ha consentito alla Direzione di ALUK sia
di avere una visione chiara di come le persone ricoprono il
ruolo attuale e delle conoscenze e capacità che esprimono
in questo momento, sia di valutare il potenziale di ciascuno,
cioè di comprendere quali posizioni a medio/lungo termine
potrebbe ricoprire.
ALUK MAGAZINE n. 38 - NOVEMBRE 2014
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:5
23/10/14
10:06
Techne Media Agency
IL GRUPPO
La valutazione è diventata quindi uno strumento di
valorizzazione delle professionalità: con i dati raccolti ed
elaborati è stato tracciato un profilo dei punti di forza e
delle necessità di miglioramento di ogni partecipante. Le
informazioni emerse e gli esiti sono stati condivisi singolarmente
con ciascuno di essi e, in seguito, con i vertici aziendali. Sono
stati quindi delineati i “gap formativi” e approntati piani di
sviluppo individuali con concrete azioni di miglioramento, per
colmare eventuali lacune tecniche o comportamentali e per
valorizzare i punti di forza emersi.
A questo punto, avendo ben chiare le strategie aziendali,
le responsabilità e le attività connesse ai singoli ruoli, le
competenze di tutte le persone che ricoprono posizioni
manageriali all’interno di AluK, è stato ridisegnato
l’organigramma. Sono state create nuove funzioni per dare
ulteriore impulso all’Innovazione e alla Qualità e varie attività
sono state “avvicinate” per incrementare la comunicazione
tra mercato, progettazione, supporto tecnico, rete vendita.
Inoltre alcune persone oggi ricoprono ruoli diversi rispetto a
prima. Il risultato si è quindi concretizzato nella realizzazione
di un’organizzazione più efficiente, più fluida, composta dalle
“persone giuste al posto giusto”: una squadra vincente.
www.aluk.com
www.aluk.it
5
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:6
23/10/14
10:06
Techne Media Agency
IL cliente
Una grande azienda dal cuore
artigiano
Intervista a Gianluca Bergonzi titolare di Canonica Vetro, in provincia
di Bergamo, che presenta i caratteri distintivi e la filosofia che anima
l’azienda.
La sede dell'azienda
Nel sito web l’azienda è definita “una grande azienda dal
cuore artigiano”…
Canonica Vetro è stata costituita 26 anni fa come azienda
artigiana. Nel corso degli anni è cresciuta, sviluppandosi e
attrezzandosi. Ora la nostra struttura ci permette di gestire al
meglio anche grandi commesse, con realizzazioni importanti,
ma manteniamo sempre una cura e un’attenzione particolari
per il prodotto e per il cliente, elementi tipici di un’azienda
artigiana.
Com’è strutturata l’azienda a livello organizzativo?
L’azienda è composta da 15 unità lavorative, suddivise nei
reparti di produzione alluminio e lavorazione lamiere, ufficio
tecnico/preventivazione e amministrazione. Ci sono poi due
squadre per il montaggio esterno sui cantieri. Io mi occupo
della parte commerciale e della gestione dei cantieri,
affiancato da un tecnico esterno.
A quali mercati vi rivolgete?
Ci rivolgiamo sia all’edilizia residenziale che a quella industriale,
sia nell’ambito delle ristrutturazioni che in quello delle nuove
realizzazioni. La crisi che ha colpito l’edilizia ci ha spinto
oltre confine: lo scorso anno nelle vicine Svizzera e Francia;
quest’anno nel Medio oriente, in Africa Centrale e presto
anche nel Nord Africa.
Quali sono gli elementi distintivi di Canonica Vetro?
Senza dubbio la qualità della nostra produzione e la
professionalità del personale. I prodotti che offriamo, infatti,
sono tutti realizzati con materiali di alta qualità. Il ciclo produttivo
si avvale di macchinari tecnologicamente avanzati, a cui si
aggiunge l’attenzione e la cura nei particolari del nostro staff
di produzione e di montaggio.
Secondo lei cosa vuol dire oggi essere partner dei propri
clienti?
Significa collaborare con il proprio cliente al fine di interpretare
al meglio le sue esigenze. Assisterlo e consigliarlo nella fase
6
ALUK MAGAZINE n. 38 - NOVEMBRE 2014
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:7
23/10/14
10:06
Techne Media Agency
IL cliente
progettuale, mettendogli a disposizione la nostra esperienza
e la nostra competenza. L’opera finale non sarà altro che la
traduzione concreta dei suoi desideri, l’aver dato forma alle
sue aspettative.
Con quali strategie la sua azienda sta affrontando le sfide
poste dal mercato attuale?
Puntando su soluzioni di alta qualità a livello prestazionale
ed estetico, come il profilo AluK 67IW e l’alluminio-legno,
particolarmente richiesto in Medio Oriente.
Qual è attualmente il “fiore all’occhiello” della vostra offerta o
il prodotto/servizio su cui puntate in particolare?
La qualità dei prodotti AluK ci consente di proporre sempre
ai nostri clienti la soluzione ottimale; certamente gli alzanti
scorrevoli rappresentano un prodotto interessante, che ha
avuto ampi consensi nel campo residenziale, così come le
facciate SL50 nel campo industriale/commerciale.
Da quanto siete partner AluK? Quali aspetti apprezza
maggiormente e cosa invece le piacerebbe migliorasse?
Siamo partner AluK da circa 15 anni. L’ufficio tecnico AluK,
grazie alla propria esperienza, dà alla nostra azienda
un grande supporto ogniqualvolta necessitiamo di una
consulenza: in occasione soprattutto di lavori importanti,
con particolarità costruttive talvolta piuttosto impegnative.
Di AluK apprezziamo la qualità dei materiali, ma soprattutto
www.aluk.com
www.aluk.it
la vasta gamma di prodotti e accessori offerti, che rendono
possibile ogni tipo di realizzazione. Apprezziamo inoltre la
disponibilità dell’azienda a creare e certificare dei profili
specifici per particolari commesse, come per un nostro
cantiere attualmente in corso.
So che attualmente siete impegnati in un importante lavoro a
Milano. Di che si tratta?
Si tratta della costruzione di sei palazzine autonome nel
quartiere Q5 a est della città di Milano, per un totale di 252
abitazioni, la maggior parte in Classe A. Per questo cantiere
sono previsti circa 11.000 mq di infissi che stiamo realizzando
utilizzando il profilo AluK 67IW. La particolarità degli infissi ha
richiesto un supporto fondamentale da parte dei tecnici AluK,
i quali hanno risolto alcune problematiche facendo estrudere
un profilo montante specifico per la tenuta statica dei moduli
da realizzare.
Progetti all’orizzonte?
Vi sono alcuni progetti con l’estero, dove sono richiesti prodotti
di prestigio con elevato valore aggiunto. Naturalmente
puntiamo anche a rafforzare la nostra quota di mercato in
Italia, cercando nuovi clienti e consolidando il rapporto con
i nostri clienti storici.
Per concludere signor Bergonzi, cosa le crea maggior
soddisfazione nella sua attività?
La mia maggiore soddisfazione – e penso anche quella dei miei
collaboratori – nasce dalla certezza di essere riuscito a realizzare
un lavoro in modo professionale e a soddisfare appieno le
richieste del cliente, si tratti della semplice sostituzione di una
finestra o di una facciata continua complessa: allora posso
dire di essere orgoglioso della Canonica Vetro.
7
e
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:8
23/10/14
10:06
Techne Media Agency
case history italiana
Eleganza e comfort ambientale
In una villa monofamiliare di Vallera, sui colli piacentini, lo spazio interno
si apre a quello esterno grazie alle ampie superfici vetrate degli scorrevoli
AluK SC170 TT.
Pura nella sua rigorosa linearità Villa Bracchi si affaccia alla
piscina e al giardino ottenendo la massima permeabilità
tra spazio interno e spazio esterno, in un continuum
scenografico di grande effetto. L’edificio è caratterizzato
da uno sviluppo orizzontale, sotto grandi aggetti in
copertura, essendo stato realizzato praticamente su un
unico piano. Quest’ultimo presenta un disegno ad “L”,
il cui elemento principale è l’ampio soggiorno vetrato,
vero e proprio fulcro dell’abitazione, attorno al quale si
snodano gli altri ambienti, nonché gli spazi di servizio. Una
vetrata lunga 10 metri, ottenuta con l’accoppiamento di
8
tre scorrevoli della serie AluK SC170 TT – due ad un’anta
fissa che racchiudono centralmente un alzante scorrevole
a due ante – permette un’illuminazione costante e di poter
godere delle zone verdi prospicienti la piscina e il solarium.
Anche la cucina gode di un’ampia superficie trasparente
che la mette in comunicazione con il giardino esterno:
grazie a un alzante scorrevole di considerevoli dimensioni
(2,5 m), l’ambiente si apre su un ampio porticato che ne
diventa il naturale prolungamento. E proprio il porticato,
sul lato più lungo dell’edificio, diventa l’elemento che
scandisce e cadenza l’insieme dei prospetti della villa.
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:9
23/10/14
10:07
Techne Media Agency
case history italiana
Comfort climatico
«Il progetto punta a una completa autosufficienza dal
punto di vista climatico» sottolinea l’architetto Paolo
Pagani. «Sono stati realizzati dei solai con forti spessori,
tutto l’edificio è adeguatamente coibentato e ventilato.
Questo ha consentito l’adozione di una copertura a tetto
piano con lastre di alluminio tipo Riverclack».
Per le grandi vetrate è stato scelto il sistema AluK SC170
TT per scorrevoli e alzanti scorrevoli a taglio termico. «La
scelta è caduta su questa soluzione, per l’eleganza dei
profili, per la possibilità di realizzare specchiature di notevoli
dimensioni in tutta sicurezza e senza perdere la fluidità e la
leggerezza della manovra, ma soprattutto per le prestazioni
di isolamento termoacustico e di tenuta all’acqua. Le
grandi superfici vetrate garantiscono un’illuminazione
naturale che oltre a migliorare il benessere abitativo,
delinea gli spazi interni concorrendo ad “arredare” i vari
ambienti interni».
Complessivamente sono stati installati una decina di
alzanti scorrevoli di varie dimensioni con ossidazione in
finto acciaio inox lucido: tutti i rivestimenti sulla facciata
principale, comunque, sono stati eseguiti in acciaio inox.
Si è scelto un doppio vetro antisfondamento che rispettasse
la normativa acustica, quindi un 4+4 acustico, camera e
4+4 basso-emissivo: la trasmittanza termica Ug del vetro è
di 1,1 W/m2K (con Ψ di 0,05 W/m2K). Per le finestre e alcune
porta balcone, infine, sono state impiegate le serie 67IW e
67ID per finestre e portefinestre a taglio termico.
Scheda progetto
Tipo di edificio
Villa monofamiliare
Tipo di intervento
Nuova edificazione
Data di esecuzione
2009 - 2011
Ubicazione
Vallera (Pc)
Committente
Famiglia Bracchi
Progetto architettonico e direzione lavori
Studio Architetto Paolo Pagani (Pc)
Progetto strutturale
Dott. Ing. Roberto Skadic
Impresa edile
Bocchi Costruzioni Srl (Pc)
Impresa fornitrice serramenti
C.P.S. Alluminio Srl (Pc)
Sistemi AluK
Serie per scorrevoli a taglio termico SC170TT e serie per finestre e
porte-balcone a taglio termico 67IW e 67ID
www.aluk.com
www.aluk.it
9
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:10
23/10/14
10:07
Techne Media Agency
Approfondimento
tecnico
di Alberto Beghetto
seconda parte
Facciata continua:
qual è la tipologia più vantaggiosa?
Concludiamo la carrellata iniziata nel precedente numero, vedendo
vantaggi e svantaggi della facciata continua a telaio e della facciata a
doppia pelle.
Facciata continua a telai (split wall)
È una tipologia di facciata particolarmente indicata per la
realizzazione di cantieri di medie e piccole dimensioni. La
facciata è realizzata posando un reticolo principale, costituito
da telai ad “H”, a cui vengono assicurati, mediante fissaggi
rapidi a baionetta, gli elementi di tamponamento denominati
“cellule”. Per eseguire le operazioni di posa è necessario la
presenza di ponteggi esterni.
Tale tipologia costruttiva è vantaggiosa per facciate con
incollaggio strutturale del vetro e offre la possibilità di inserire
elementi apribili non distinguibili dai fissi. Lo svantaggio è il
maggior peso su strutture con scarsa incidenza di parti apribili.
Facciata a doppia pelle
È un sistema costituito da un doppio involucro separato da
un’intercapedine d’aria e dotato di dispositivi atti a creare
un controllo “dinamico” della facciata in termini energetici,
luminosi e acustici. La facciata a doppia pelle si basa sul
principio della facciata ventilata, ma a differenza
di
quest’ultima lo strato esterno è sempre
trasparente
e l’intercapedine, godendo di uno
spessore
rilevante che genera in molti
casi dei veri e propri atri, può
consentire la ventilazione
degli ambienti interni.
La
presenza
di
un’intercapedine
di
dimensioni
10
rilevanti, inoltre, consente anche di applicare al suo interno
sistemi di schermatura della radiazione solare, anche in
edifici alti, soggetti a forti spinte di vento. Tali dispositivi
evitano l’eccessivo riscaldamento in estate e consentono un
controllo del flusso luminoso durante l’arco della giornata. Si
distinguono facciate a ventilazione forzata e ventilazione
naturale. Nel primo caso la ventilazione dell’intercapedine
avviene attraverso l’aria riscaldata proveniente dall’ambiente
interno, che viene aspirata da un impianto meccanico per
poi essere ricondotta in una centrale di trattamento. In questo
modo l’intercapedine, attraverso la sua funzione di canale
di conduzione dell’aria, può essere considerata come parte
integrante dell’impianto di climatizzazione. Le facciate a
ventilazione naturale di basano invece sul cosiddetto “effetto
camino”: movimento ascendente di aria calda dovuto alla
differenza di pressione dell’aria all’interno dell’intercapedine,
man mano che aumenta l’altezza. In questo modo si ha
l’espulsione dell’aria calda in
alto e l’aspirazione di quella
fredda in basso.
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:11
23/10/14
10:07
Techne Media Agency
Approfondimento
tecnico
In questo casi di distinguono tre principali soluzioni costruttive:
facciata a canale unico.
L’intercapedine è continua sia in senso verticale
che in quello orizzontale. Questa soluzione permette
una maggiore flessibilità costruttiva e massima
trasparenza della facciata. Il rovescio della medaglia
è rappresentato dalla difficoltà di gestire la portata
d’aria all’interno dell’intercapedine e di ventilare
correttamente gli ambienti interni in quanto l’aria espulsa
ai piani inferiori potrebbe rientrare in quelli superiori.
In caso di incendio, l’intercapedine può favorire la
propagazione del fuoco e del fumo;
facciata a canali nella quale si alternano elementi verticali
(detti anche cellule) compartimentati orizzontalmente in
corrispondenza di ogni interpiano e dotati di bocchette
per l’immissione di aria esterna, a fasce a tutt’altezza,
dotate alla base di dispositivi di immissione di aria esterna
e in sommità di bocchette per l’espulsione dell’aria
viziata raccolta dagli elementi adiacenti per mezzo di
bocchette laterali: l’effetto camino dei canali verticali
innesca l’aspirazione dell’aria delle singole cellule.
Rispetto alla precedente tipologia, questa consente un
maggior controllo delle prestazioni acustiche e delle
prestazioni termiche, anche se le bocchette laterali
vanno correttamente dimensionate per evitare fenomeni
di inversione delle pressioni con conseguenti ricircoli di aria
viziata. In caso di incendio, i canali verticali a tutt’altezza
facilitano la propagazione di fiamme e fumo;
1
2
3
facciata a singoli moduli chiusi. La segmentazione
dell’intercapedine avviene sia in verticale che in
orizzontale in corrispondenza di ogni interpiano e di
ogni montante, formando unità indipendenti dotate di
aperture per l’ingresso e l’espulsione dell’aria. Questo
sistema si adatta molto bene alla tecnologia della
facciata a elementi, riducendo quelle limitazioni viste nei
due casi precedenti. Il sistema in particolare ottimizza la
gestione dei flussi d’aria e l’isolamento acustico, a fronte
però di una maggiore complessità progettuale, di una più
rigida composizione formale della facciata, di una minore
trasparenza complessiva.
Al di là del tipo di facciata a doppia pelle che verrà realizzato,
possiamo dire che in generale questo sistema consente
una migliore gestione energetica dell’edificio e prestazioni
acustiche più elevate. Gli svantaggi sono una limitata
flessibilità progettuale e l’incidenza dei costi di progettazione,
produzione e posa in opera.
Non è possibile inoltre studiare un sistema standard utilizzabile
universalmente. Ogni facciata dovrà essere frutto di accurati
studi, da svilupparsi in accordo con i progettisti dell’immobile,
per individuare le scelte più opportune sotto il profilo
architettonico, strutturale, termotecnico e acustico.
www.aluk.com
www.aluk.it
11
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:12
23/10/14
10:07
Techne Media Agency
Approfondimento
tecnico
di Mauro Lardini - Marketing Manager & International Bulding Project Advisor AGC
Vetrocamera: il ruolo della sigillatura
Alcune considerazioni per ottenere un’efficace sigillatura della vetrata
isolante o vetrocamera.
Per assicurare l’adesione tra vetri e distanziatore vengono
utilizzati dei sigillanti. Questi hanno anche lo scopo di trattenere
il più possibile il gas nobile presente nell'intercapedine,
sigillando ermeticamente la camera. In questo senso la
normativa UNI EN 1279, parte 3 del 2004, indica il tasso
massimo di perdita di gas dalla vetrocamera, ma questo
valore grazie ai miglioramenti tecnologici ha raggiunto
prestazioni vicine allo 0,3%-0,6% annuo. Al fine di assicurarsi un
prodotto di qualità è consigliato di accertarsi che le vetrate
isolanti abbiano il marchio volontario di qualità UNI. Da studi in
laboratorio, analizzando un’intercapedine riempita con Argon
90%, si è verificato che dopo 30 anni il gas contenuto era pari
all’80% della quantità iniziale. Considerando che spesso in fase
di inserimento di Argon minimo 90%, per ragioni tecniche, il gas
stesso risulta esser maggiore e in quantità pari al 95%-96%, si è
potuto constatare che il valore di trasmittanza Ug è peggiorato
solamente dello 0,1 W/(m2K).
Due differenti sigillature
La chiusura delle vetrate isolanti si compone di due differenti
sigillature in modo da sfruttare al massimo le caratteristiche di
due differenti tipologie di materiali. I sigillanti organici, come
il polisolfuro o il poliuretano hanno il vantaggio di assicurare
un’elevata barriera alle dispersioni di gas grazie alla loro bassa
permeabilità, ma con lo svantaggio di una tenuta insufficiente
sotto l'azione dei raggi ultravioletti. I sigillanti siliconici, invece,
risultano avere un’eccellente adesione alla superficie del vetro,
con la controindicazione di avere, grazie alla loro composizione
chimico-fisica, un’elevata permeabilità ai gas.
Fig. 1 - Schema delle sigillature della vetrata isolante
12
La prima barriera è dunque applicata ai bordi del profilo
distanziatore, a prescindere dalla tipologia materica dello
stesso, e ha il compito di impedire l’ingresso nell’intercapedine
del vapore acqueo, evitando quindi la condensa, e allo stesso
tempo una possibile fuoriuscita della miscela dei gas isolanti
inserita. Per questa sigillatura viene utilizzato un materiale
monocomponente termoplastico a base butilica come il butile
oppure il poliisobutilene (PIB). La prima sigillatura di norma viene
applicata a caldo direttamente sullo spaziatore che poi viene
posto tra le due lastre di vetro. Per il perfetto funzionamento
della vetrata isolante sono fondamentali la tipologia, la
quantità dei materiali della sigillatura e il loro corretto utilizzo.
Una stesura di butile discontinua, non pressato, ma soprattutto
posato in maniera errata non garantirà assolutamente né
la tenuta all’umidità in entrata né la tenuta al gas contenuto
nell'intercapedine in uscita. In questo senso come valore di
riferimento si possono ritenere corretti circa 3 grammi di materiale
per metro di canalino. Per posizionare il corretto quantitativo di
butile sul profilo distanziatore esistono tre differenti metodologie.
La prima, ma ormai in disuso, è applicare il sigillante manualmente,
questo non consente un rigido controllo qualità e, soprattutto,
si espone la vetrata a forti rischi di mal funzionamenti a causa
di una probabile applicazione discontinua. Per ovviare a
queste problematiche sono state adottate delle strumentazioni
meccaniche automatiche o manuali. Nel processo automatico,
impostando le dimensioni del canalino, avviene tutto in maniera
automatizzata, compresa anche la rotazione sui vari lati. Nel
secondo caso, dunque manuale ed attualmente la più diffusa,
un operatore provvede allo spostamento del profilo sui rulli guida
mentre viene applicato il sigillante.
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:13
23/10/14
10:07
Techne Media Agency
Approfondimento
tecnico
La seconda sigillatura svolge essenzialmente funzioni
meccaniche in quanto ha il compito di mantenere nella
corretta posizione le varie componenti della vetrocamera,
deve sostenere e assorbire le sollecitazioni esterne evitando
di trasmettere dei movimenti, anche minimi, nell'area dov’è
presente la prima sigillatura, tutto ciò per non stressare il butile
con delle espansioni che provocherebbero la perdita del
gas dell’intercapedine e infine proteggere i vari elementi da
agenti che possono risultare dannosi al buon funzionamento
della vetrata isolante come granelli di polvere o acqua. I
materiali utilizzabili per realizzare questa sigillatura devono
avere un’ottima resistenza alla trazione, così come agli sbalzi
termici. Devono assicurare un’elevata adesione al vetro e
al materiale che compone il distanziatore, per questi motivi
vengono scelti sigillanti polimerici elastici come i polisolfuri, i
poliuretani o i siliconi. Di solito questi sigillanti (tranne i siliconi)
sono di tipo bicomponente, ad esempio i sigillanti polisolfurici
si compongono di un polimero liquido a base di disolfuro e un
agente ossidante come il diossido di manganese. Durante le
operazioni di assemblaggio delle vetrate i due componenti,
consegnati in due contenitori differenti, vengono pescati dal
macchinario che realizzerà il sigillante.
Come nel caso della prima sigillatura esiste un valore di
riferimento come quantitativo di materiale da applicare per
fare in modo che la vetrata isolante possa funzionare in modo
ottimale. In questo caso il valore non è espresso in peso al
metro lineare, ma riguarda l'altezza dalla fine del canalino al
bordo, ossia non meno di 3,5 millimetri.
Discorso a parte va fatto per il silicone in quanto è uno dei
pochi materiali che non degrada in maniera repentina dopo
l’esposizione ai raggi ultravioletti, infatti, è consigliato per
la realizzazione di facciate strutturali. Nel caso di facciate
strutturali la seconda sigillatura, eseguita obbligatoriamente in
silicone strutturale, dovrebbe avere una profondità di almeno
5-6 mm, in quanto il giunto di incollaggio nel ciclo di vita sarà
sottoposto all'azione di diverse sollecitazioni, spesso combinate
tra loro.
www.aluk.com
www.aluk.it
13
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:14
23/10/14
10:07
Techne Media Agency
PROVE & CERTIFICAZIONI
Ing. Pietro Cacciatori
Batteria di prove per le serie AluK
Risultati più che soddisfacenti per le prove acustiche condotte sulla serie
per porte AluK 67ID e per le prove antieffrazione condotte sulle serie per
finestre IW e porte ID.
Prove acustiche per le porte della serie AluK 67ID
Nel mese di marzo si sono svolte le prove di misura del potere
fonoisolante sulle porte pedonali esterne appartenenti alla
serie 67ID.
Ancora una volta le prestazioni rilevate hanno messo in
luce le potenzialità dei sistemi AluK, anche in un ambito, per
l’appunto quello delle porte pedonali, da sempre considerato
ostico da tutti i tecnici competenti in acustica, anche alla luce
di ciò che viene abitualmente rilevato nel corso delle verifiche
in opera.
Le configurazioni provate, tutte con lastra esterna e interna
stratificata di sicurezza, come previsto dalla norma UNI
7697, hanno raggiunto valori Rw a partire dai 39 dB con un
normale vetrocamera senza caratteristiche acustiche, fino a
raggiungere i 44 dB con un vetro accreditato dotato di PVB
acustico su lastra interna ed esterna.
67IW
14
Un risultato notevole se si considera che deriva da un sistema
di tenuta tradizionale con una doppia guarnizione e soglia di
battuta inferiore.
Ancor più di rilievo il fatto che, sostituendo quest’ultima con
la soglia automatica prevista come standard per il sistema,
la perdita di prestazione si è contenuta a un solo decibel,
attestandosi sui 43 dB finali nella configurazione più spinta,
mentre sulle combinazioni con vetri di prestazione inferiore la
differenza rispetto all’altra soluzione con soglia non è neppure
rilevabile.
Nella sostanza, pur nella distinzione tra i valori Rw misurati in
opera e il valore di isolamento acustico standardizzato di
facciata da misurarsi in opera, è chiaro la possibilità per il
prodotto di esser impiegato in tutti i contesti: residenziali,
terziari, commerciali e ricettivi, etc.
ALUK MAGAZINE n. 38 - NOVEMBRE 2014
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:15
23/10/14
10:07
Techne Media Agency
PROVE & CERTIFICAZIONI
67ID
Prove antieffrazione su serie per finestre IW
e porte ID
Nell’ottica di dare una sempre maggior copertura
a livello di certificazione, anche di natura volontaria,
dei prodotti immessi sul mercato, nel mese di giugno
l’azienda ha condotto una campagna di prove sulle finestre
IW con profili piani (in passato era già stata provata la variante
con parte esterna tubolare) e sulle porte pedonali ID.
In particolare le finestre serie 67IW sono state testate
nella configurazione a una e due ante entrambe con
movimentazione ad oscillobattente, ottenendo al termine
delle prove di carico statico, dinamico e attacco manuale
la classificazione CR2 secondo le norme europee EN 1627,
1628, 1629, 1630 che nel giugno 2011 hanno mandato
definitivamente in pensione le precedenti edizioni ENV di tipo
sperimentale.
È stata quindi testata con il medesimo esito positivo la porta
pedonale esterna ad un’anta appartenente alla serie 67ID.
Da notare che i risultati ottenuti su tutte e tre le tipologie
hanno già garantito l’estendibilità alle serie di profilati
con caratteristiche statiche maggiori, ossia la 77IW e 77ID
rispettivamente.
Da segnalare, infine, che la classe di resistenza CR2 rappresenta
la quasi totalità delle richieste del mercato ed è in grado di
garantire una protezione più che adeguata nella maggior
parte delle situazioni ambientali, senza andare a gravare in
modo esagerato sui costi di costruzione del serramento.
www.aluk.com
www.aluk.it
15
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:16
23/10/14
10:07
Techne Media Agency
marketing & vendite
di Mauro Zamberlan
L’importanza di fare sistema
Abbiamo intervistato Piero Vitale, direttore editoriale della rivista
“Serramenti+Design”, che individua alcune priorità perché le aziende
continuino a crescere anche negli odierni mercati.
Che evoluzioni vedi nel mondo del serramento in alluminio?
Quando si parla di evoluzione tecnologica del serramento,
faccio veramente fatica ad articolare una distinzione tra
i materiali con i quali si realizza il profilo, perché il processo
evolutivo mi sembra oramai molto ben delineato nella sua
direttrice principale: integrazione con gli impianti all’interno di
un identico criterio di progettazione, e processo, dell’edificio.
Da tempo la finestra non è più una prodotto “per chiudere
un buco” come ancora si sente dire da qualche operatore,
ma un elemento tecnologico in forte evoluzione. Che poi
questa tecnologia si possa in parte diversamente declinare
a seconda dei materiali è probabile, ma la direttrice non
cambia.
Tu sei il direttore editoriale di “Serramenti+Design”: come
immagini il design dei serramenti del futuro?
Dipende da cosa intendi per design. Se lo riferiamo all’aspetto
mi immagino un’imminente divaricazione tra l’attuale
tendenza del “tutto vetro” per le finestre e un abbozzato al momento - elemento di possibile forte personalizzazione,
legato all’accennata evoluzione del serramento come
prodotto tecnologico ad elevato livello di integrazione, grazie
al quale utilizzare nuove ed evolute forme espressive che
permetteranno di superare i vincoli dettati dalla maggioranza
degli attuali regolamenti tecnici comunali. Se invece intendi
il design come sprone per l’acquisizione e sviluppo da parte
16
delle aziende di conoscenze, tecnologie e processi che
consentono di ideare e/o rivedere con creatività i prodotti,
per dargli una impronta realmente innovativa, è indubbio che
la crisi ha fatto, e sta operando, da spartiacque. E non solo tra
le aziende che hanno effettivamente proiezione, mentalità,
ambizione, ecc., di voler seguire questo percorso e quante
dicono di averla, ma pure tra quante hanno i mezzi finanziari
per farlo. Pure nel settore dei serramenti gli imprenditori
devono mettere “mano al loro portafoglio” perché non vi
sono realisticamente altre possibilità di reperire le necessarie
risorse finanziare. Diversamente la prospettiva del “tiriamo
avanti”, in molti casi non può che essere a termine. Sono
tante le aziende serramentistiche che hanno già chiuso e
molte altre cesseranno l’attività nei prossimi mesi. I dati delle
nostre rilevazioni sono in questo senso inequivocabili.
Ti sembra che qualcosa si stia muovendo nel mercato
italiano?
Indubbiamente sì! Si sono aperti nuovi spazi e rese disponibili
figure professionali molto preparate. Come è insito nella
crisi, si stanno creando interessanti opportunità, più o meno
di nicchia, perché è in atto un drastico cambiamento.
Cambiamento la cui velocità sembra sfuggire alla
maggioranza degli operatori. I più attenti e informati stanno
già trasformando questa velocità in concreto vantaggio
competitivo.
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:17
23/10/14
10:07
Techne Media Agency
MARKETING & VENDITE
Qual è oggi, secondo te, il “nervo scoperto” dei produttori di
serramenti in alluminio?
La distribuzione. Si potrebbe scrivere un libro elencando
tutti i tentativi fatti e naufragati in questi anni per trovare la
giusta “quadratura”.
Un fattore di questo settore che probabilmente è
sopravvalutato e una tendenza che invece è sottovalutata.
Nel primo caso direi la consistenza del “sentito dire”, del
“così fan tutti”. In questo senso il nostro è ancora un settore
molto provinciale. Ci si informa e ci si mantiene informati
decisamente molto poco.
Quello che si sottovaluta? La nostra specificità e capacita
operativa rispetto alle filiere degli altri Paesi. Anche a costo
di sembrare di parte continuo a sostenere, fatti alla mano,
che i nostri operatori sono indubbiamente tra i migliori al
mondo. Altro che i tedeschi.
Rapporto serramentisti architetti: un “odi et amo” perenne?
Inevitabile. Si tratta di una forma mentis profondamente
diversa.
A tuo avviso quali sono le priorità per crescere in un mercato
come quello attuale?
Le riassumo in tre parole: crederci, mantenersi informati e
fare sistema.
Molte aziende vedono l’estero come l’unica possibilità per
sopravvivere: che ne pensi?
Che per tante è solo un’illusione e lo dimostra il fatto che
proprio sul tema export si ha la tendenza a sviluppare
strategie di retroguardia. Si teme l’importazione e non si
pensa alle esportazioni. Pure nel nostro settore il “Made in
Italy” non si può svilire a semplice bandiera, a propellente per
sollecitare uno sterile orgoglio nazionale. I dati dimostrano
che rappresenta un grande valore culturale differenziale
legato – per semplificare - a “bellezza, emozione, distinzione”,
al quale si lega un grande valore economico. Un fattore
premiante che centinaia di milioni di persone nel mondo
sono disposti a riconosce e pagare. Pure per i serramenti.
Si sta veramente andando verso un’edilizia più “green” e
quindi ecosostenibile?
Sì ed è un driver che sta profondamente cambiando pure il
nostro sistema socioeconomico.
Un invito ai serramentisti e facciatisti che ci stanno leggendo?
Non stanchiamoci nel cercare di fare sistema.
Piero Vitale è nato a Milano nel 1959, sposato con due
figli, è diplomato in elettronica, ha studiato Psicologia
a Padova e, successivamente, Scienze politiche a
Milano, ma senza terminare il percorso di laurea.
Giornalista professionista dal 1991, ha lavorato nelle
maggiori case editrici nazionali all’interno del corpo
redazionale sia di quotidiani che di periodici.
www.aluk.com
www.aluk.it
17
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:18
23/10/14
10:07
Techne Media Agency
MERCATO
Mercato edilizio: sereno all’orizzonte?
Non ancora
Il rapporto 2014 dell’Unicmi, il rapporto congiunturale del Cresme e
quello di Euroconstruct ci aiutano a riflettere sulla situazione e sulle
tendenze che caratterizzeranno in generale il mercato delle costruzioni
Iniziamo con il Rapporto 2014 sul mercato italiano
dell’involucro edilizio, pubblicato nel mese di luglio
dall’Ufficio Studi Economici dell’Unicmi.
Il rapporto evidenzia una contrazione del mercato dei
serramenti metallici di circa il 4,5% rispetto all’anno
precedente: si tratta della minore contrazione registrata
negli ultimi 5 anni e sottolinea come la decrescita del
mercato abbia rallentato la sua corsa. Il dato è in linea
con quanto rilevato dal rapporto congiunturale del
Cresme che prevede per la fine del 2014 una crescita
reale del complessivo comparto edilizio dello 0,2% rispetto
al 2013. Sono dati che inducono un lieve ottimismo dopo
anni di forte negatività, ma sono ancora troppo poco
per pronosticare una decisa inversione di tendenza e
tantomeno per compensare la pesante riduzione che
il settore sta vivendo dal 2006: ad oggi il valore degli
investimenti nelle costruzioni tradizionali si è ridotto a valori
costanti del 32%, è stato perso quasi il 20% dei posti di
lavoro, il settore dei serramenti metallici si è ridotto di quasi
il 40%.
In questo scenario l’Unicmi ipotizza che per il 2014 il
mercato italiano dei serramenti metallici potrà subire una
contrazione delle vendite oscillante tra l’1% e il 3%, mentre
il mercato delle facciate continue la contrazione potrà
oscillare tra il 3% e il 5%.
Questi dati non devono però distogliere l’attenzione da
un’altra importante tendenza, ossia l’affermarsi di un
nuovo ciclo edilizio trainato dall’attività di riqualificazione
del patrimonio edilizio e dall’energy technology. Potremmo
dire che la crisi, da un lato, ha posto fine al sesto ciclo
delle costruzioni dal secondo dopoguerra, dall’altro, con
la riconfigurazione del mercato in atto, l’avvio del settimo.
Un ciclo con contenuti molto diversi da quello precedente
e che il Cresme ha cercato di sintetizzare con lo slogan
www.aluk.com
18
www.aluk.it
ALUK MAGAZINE n. 38 - NOVEMBRE 2014
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:19
23/10/14
10:07
Techne Media Agency
MERCATO
I risultati di questo segmento di mercato sarà comunque
determinato dalla disponibilità di incentivi fiscali che
hanno svolto e svolgono un ruolo fondamentale. A partire
dalla loro introduzione nel 2007 gli incentivi fiscali per la
riqualificazione energetica hanno dato un importante
impulso al mercato dei serramenti, generando un fatturato
aggregato di circa 19 miliardi di euro, di cui circa 9,3
miliardi per il settore dei serramenti nel suo complesso,
ovvero considerando i serramenti in alluminio, legno e Pvc.
Il settore del rinnovo abbraccia anche i produttori di facciate
continue grazie al fenomeno del recladding (che oggi
vale circa il 12% del fatturato complessivo delle aziende),
ovvero della ristrutturazione degli edifici ad uso residenziale
con nuovi serramenti a elevate performance termiche e/o
con nuove tipologie di facciate, esteticamente moderne,
“dall’espansione alla riqualificazione, dal mattone
all’impianto, dalla quantità alla qualità”.
Il rapporto dell’Unicmi conferma che il mercato
del “residenziale-rinnovo” si presenta come quello
relativamente meno interessato dalla crisi degli investimenti
e che offre spazi più ampi, grazie alla concomitanza di più
fattori capaci di influire positivamente:
› la vetustà del parco immobiliare: per es. il 49% degli
edifici pubblici ha più di 70 anni;
› p iani strategici di riqualificazione di aree urbane tra le
priorità politiche delle amministrazioni pubbliche, che
possono accedere, per il loro finanziamento, anche a
fondi UE già stanziati a favore di questa voce;
› crescente attenzione, pubblica e mediatica, ai temi del
risparmio energetico e della riqualificazione.
www.aluk.com
www.aluk.it
19
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:20
23/10/14
10:07
Techne Media Agency
MERCATO
funzionali e prestazionali. Tipicamente tali interventi
coinvolgono non solo l’aspetto estetico dell’edificio, ma
anche gli impianti e i sistemi di copertura.
Uno sguardo oltreconfine
Il ridimensionamento del mercato italiano è stato in parte
attenuato, soprattutto da parte delle aziende produttrici di
facciate, grazie all’export e all’acquisizione di commesse
all’estero. Secondo il rapporto Euroconstruct, pubblicato
a Oslo dopo la semestrale riunione del network tenutasi
il 12 e il 13 giugno, la crescita dell’edilizia in Europa
resterà contenuta, con un indice medio dell’1,8% l’anno
nel periodo 2014-2016. Il residenziale nuovo è destinato
a crescere del 3,2% in media, mentre ristrutturazioni e
manutenzione saliranno nel residenziale solo dell’1,2%
l’anno. Per il non residenziale si prevede, in media, una
crescita dell’1,5% all’anno.
Vi sono comunque grandi differenze all’interno dei 19
Paesi. In Irlanda e in Polonia vi sarà una crescita media
rispettivamente del 9% e del 6% nel periodo 2014-2016.
Regno Unito, Danimarca e Ungheria sono tra i mercati
dell’edilizia in rapida crescita, con tassi medi del 3-4%.
Situazione stabile in Francia (+0.06%) e poco al di sotto
delle media europea la Germania (+1.7%). In Spagna
(-0.7%) e Repubblica Ceca (-3.3%) invece l’edilizia sembra
destinata a rimanere al di sotto dei livelli del 2013.
E a livello globale? Per il Cresme nell’anno passato si sono
investiti ben 6.500 miliardi di euro (oltre 2mila miliardi in
più rispetto a 10 anni prima). Oltre
il 60% di questi investimenti è
oggi localizzato nelle economie
emergenti. Non solo Cina e
India: nei prossimi quattro
anni gli investimenti
in costruzioni in
20
Indonesia, Malesia, Tailandia e Filippine cresceranno a un
ritmo superiore al 5% annuo. In Cile e Perù verranno investiti
complessivamente ogni anno (tra edilizia, infrastrutture,
impianti, macchinari, ecc.) tra il 25% e il 30% del Pil Nazionale
(in Italia il 18%). Le grandi risorse economiche disponibili e
i grandi progetti infrastrutturali ed edilizi (in Arabia Saudita
in tre anni verranno ultimati 1,5 milioni di nuove abitazioni)
legati anche ai grandi eventi programmati (i mondiali di
calcio del 2022 in Qatar), fanno della penisola araba una
regione dalle grandi potenzialità. In Australia negli ultimi tre
anni gli investimenti in infrastrutture sono quadruplicati. In
Africa, infine, la crescita delle costruzioni, in uno scenario
di medio-breve periodo, sarà del 7% annuo, quasi il doppio
di quello atteso in Sud America e in Asia.
Questi dati fanno intuire, per le aziende che hanno investito
strategicamente nell’apertura di canali commerciali
sui mercati internazionali,
quanto nei prossimi anni
le
opportunità
saranno
rilevanti e destinate ad
aumentare rapidamente.
ALUK MAGAZINE n. 38 - NOVEMBRE 2014
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:21
23/10/14
10:08
Techne Media Agency
serie aluk
Scorrevoli AluK 67CL36.
Priorità: alto isolamento termico
Dalla business unit francese arriva la serie AluK 67CL36 per scorrevoli a taglio
termico dalla prestazioni termiche di eccellenza.
Entro la fine dell’anno entrerà nel mercato italiano la serie
per scorrevoli a taglio termico AluK 67CL36. Ideata da AluK
France è stata esteticamente adattata per il mercato italiano.
“In Francia si lavora praticamente con il telaio interno e poi
si sborda con le ante” spiega Alberto Beghetto, “mentre
in Italia preferiamo la complanarità dei profili”. Un’altra
caratteristica differente all’abituale è che il telaio lavora a 45°
perimetralmente come una finestra, mentre le ante lavorano
a 90° senza fermavetri.
Il sistema 67CL36, destinato a sostituire l’SC95, può montare
vetrocamere da 28 a 36 mm: un range di applicazione elevato
– ottenibile sostituendo solo la gomma di trattenuta del vetro –
che permette di offrire ottime prestazioni di isolamento termico
C O u l I S S A N T 2 R A I l S 2 vA N TAu x 67C l 3 6
74.5
L
12.2
Option
37.1
8
Option
98.6
47.5
H/2
14
12.2
42
70
Hv
H
Hauteur montant ouvrant/chicane
H
Option
L
107.6
36.5
Option
Option
14
48.5
14
13.85
18.1
Lv
90.6
e acustico. Il grande punto di forza di questo sistema, infatti,
sono le prestazioni termiche, assicurando una trasmittanza
termica Uw fino a 1,0 W/m2K. “Praticamente questo sistema
è tutto un ponte termico” sottolinea Alberto Beghetto. “Il
nostro obiettivo è quello di produrre esclusivamente finestre e
portefinestre ad alte prestazioni. Il peso massimo dell’anta a
cui può arrivare il 67CL36 è 200 Kg, per un’altezza massima
di 3.000 millimetri. Quando saranno richieste dimensioni e pesi
maggiori si passerà alla serie SC156TT”.
Esteticamente lo scorrevole 67CL36 si presenta con dei
profili piuttosto snelli, un nodo centrale ridotto (36 mm),
linee squadrate e pulite, rispondendo quindi a tutti i tipi di
realizzazioni: dall’habitat architettonico tradizionale a quello
più ricercato e “d’autore”, dal residenziale al non residenziale,
dal nuovo alla ristrutturazione.
www.aluk.com
www.aluk.it
21
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:22
23/10/14
10:08
Techne Media Agency
serie aluk
AluK SC156TT: scorrevoli
di nuova concezione
Il sistema AluK SC156TT per scorrevoli e alzanti
scorrevoli a taglio termico, basato su un nuovo
concetto costruttivo per il mondo dell’alluminio,
sarà a disposizione di tutti i partner AluK entro la fine di novembre.
La nuova serie AluK SC156TT per scorrevoli e alzanti scorrevoli a
taglio termico propone una soluzione diversa dalla tradizionale
tipologia costruttiva tipica del mondo dell’alluminio. Il nuovo
scorrevole ha un telaio che gira sui tre lati, con più profili di
riporto, nessun fissaggio a vista, un nodo centrale ridotto a 5
cm, per una geometria pulita e lineare. Non solo. L’alzante
scorrevole lavora con la parte fissa esterna, che funge da
vetrina, e l’anta mobile interna.
Già questa breve descrizione illustra la carica innovativa del
sistema SC156TT. Si potrebbero avanzare dei dubbi di fronte a
un concetto costruttivo che trasforma le abitudini produttive
di molti di voi, ma le prove eseguite nella nostra officina hanno
mostrato che non vi è questa grande differenza rispetto ai
sistemi tradizionali. Avere il telaio su tre lati offre la possibilità,
da un lato, di ottimizzare le barre, dall’altro, di creare una
battuta sul controtelaio che lo occulti totalmente. Pertanto
perimetralmente il telaio della parte fissa e di quella apribile
vengono nascosti offrendo una struttura snella che dà più
luminosità alla vetrata.
I vantaggi non finiscono qui. Oltre, logicamente, alla totale
apertura della parte interna, è eliminato il problema delle
barriere architettoniche grazie alla soglia bassa, che nella
parte interna non sarò mai bagnata. Con tale soluzione,
inoltre, è possibile installare una zanzariera esterna.
Il punto forte però sono le prestazioni: sin dai primi test eseguiti
si è raggiunto una tenuta all’acqua di 1.050 Pascal, l’obiettivo
– ampiamente alla portata del sistema – è arrivare ai 1.200
Pascal. Per quanto riguarda la permeabilità all’aria, si è
ottenuto la Classe 4 senza alcun problema. Di ottimo livello
infine le prestazioni di isolamento termico e acustico.
«Si tratta di una proposta che sintetizza durabilità nel tempo,
22
estetica e prestazioni» sottolinea Alberto Beghetto, «e può
quindi battersi ad armi pari con analoghe soluzioni in Pvc o
in legno». La serie SC156TT può anche essere un’alternativa
vantaggiosa agli scorrevoli paralleli. Quest’ultima soluzione
di solito viene richiesta quando non è possibile installare un
battente, ma si cercano comunque prestazioni “da finestra”.
Lo scorrevole parallelo, però, ha una movimentazione molto
costosa, non servita e c’è sempre il problema della soglia
inferiore, ossia la guida esterna, molto alta.
«Il sistema SC156TT, pertanto, può sostituire lo scorrevole
parallelo rispondendo alle medesime richieste termiche e
prestazionali» aggiunge Alberto Beghetto, «senza dimenticare
che con il nuovo alzante scorrevole si possono avere anche
telai pesanti fino a 400 Kg, contrariamente al sistema parallelo».
ALUK_38_ottobre_2014.indd
pagina:23
23/10/14
10:08
Techne Media Agency
NUOVI PRODOTTI
Per i nostri clienti un’accurata
selezione di materiali per la posa
Per una posa a “regola d’arte” mettiamo a disposizione una gamma
selezionata di prodotti e relativo supporto tecnico.
Coloro che hanno partecipato ai nostri corsi sulla posa in
opera sanno che ora AluK mette loro a disposizione una
gamma scelta di prodotti per la posa. «Abbiamo selezionato
dei prodotti multifunzione in grado di aiutare il lavoro di
installatori o di dare un reale valore aggiunto alla loro opera»
spiega Giorgio Ubaldini. «Durante i corsi sulla posa in opera
abbiamo riscontrato una notevole sensibilità a voler lavorare
“a regola d’arte”, e i prodotti offerti rispondono proprio a
questa necessità. Il nostro obiettivo ovviamente non è quello
di competere con le ferramenta: avrebbe poco senso. I nostri
clienti trovano in AluK soluzioni scelte che li aiutano a ottenere
risultati ottimali, grazie anche al relativo supporto tecnico».
Barriere e guaine
Nastri
In sintesi l’offerta AluK comprende:
› barriere al vapore per la sigillatura e la regolazione del flusso
di vapore nei giunti di raccordo attorno a finestre e porte;
per interno e per esterno. Inoltre per la sigillatura fra muro e
vecchio telaio in caso di sostituzione di vecchie finestre;
› guaine per sigillare giunti di finestre, porte e facciate sul lato
esterno secondo la norma DIN 18195 o come sigillanti per
ambienti esterni secondo la norma DIN 7864 T1;
› nastri precompressi in schiuma poliuretanica a celle aperte,
impregnati con resine sintetiche aventi proprietà ignifughe,
per la sigillatura di fughe fra i telai di finestre (e porte) e i
relativi controtelai;
› nastri multifunzione per la sigillatura ottimale dei giunti
di posa (con battuta) di finestre e porte, specie nella
sostituzione di finestre con profili a “Z”;
› fondogiunti, ovvero sottofondi in giunti di dilatazione per
non realizzare una sigillatura fluida su tre superfici. Consente
di rispettare la formula applicativa del sigillante L=2xH.
Evitano il passaggio di aria. Per interni e per esterni;
› controtelai, profili, legno OSB fresato, rete in Pvc, zanche C1
Super, ecc.
Fondogiunti
Controtelai
Maggiori informazioni sull’utilizzo di questi prodotti si possono trovare sul Manuale di Posa AluK, ordinabile sul sito web all’indirizzo:
www.aluk.it/azienda/comunicazione/manuale-di-posa-aluk/richiedi-manuale-di-posa/it
www.aluk.com
www.aluk.it
23
ALUK_38_ottobre_2014.indd
campagna_istit_014donna.indd pagina:24
pagina:1 23/10/14
24/03/14 10:08
15.31
Techne Media Agency
Seduzione
dei dettagli
IL VALORE DEI PARTICOLARI
Da sempre Aluk cura ogni minimo dettaglio dei propri sistemi.
Soluzioni di pregio ad alte prestazioni, garantite dall’unicità della
gamma di accessori, direttamente studiati e realizzati per i propri sistemi:
particolari di stile che rendono il serramento un vero capolavoro.
www.aluk.com
www.aluk.it