versione pdf

Transcript

versione pdf
94 - Writers Magazine Italia
Piccole donne crescono
Principesse alternative
Andiamo alla scoperta di fanciulle che
vogliono fare qualsiasi lavoro tranne
quello per cui sono nate: le Principesse!
rubrica di Laura Castellani
A
doro le Principesse! Ma non quelle frou frou con vestiti di pizzi e
merletti rosa bon bon ma quelle
“alternative”: un po’ maschiacci e un po’
birichine, come Rosabella la protagonista
di I capricci di Rosabella edito da Il gioco
di leggere. Infatti Rosabella fa tanti capricci perché non vuole fare la principessa,
non vuole vestirsi come una bambolina,
non vuole che tutti le dicano quanto è bella, regale e perfetta e, soprattutto non vuole
sposare un Re, ma sogna di fare il giardiniere.
Quindi per protesta perché nessuno
l’ascolta comincia a mangiare, mangiare,
mangiare fino quasi a scoppiare. Allora il
Re e la Regina, pur di vederla contenta, le
permettono di coltivare il giardino del castello. Lei è finalmente felice e un giorno,
proprio di lì, passa un principe che se ne
innamora a tal punto da indossare anche
lui una tuta da giardiniere e facendo di lei
la Regina dei fiori. A proposito di principi,
in Il principe azzurro (ma proprio azzurro)
edito da Lavieri un principe bello, pieno
di buone qualità, ricco e tutto azzurro è
il protagonista di questo divertente albo
illustrato. Si chiama Arbecò e vorrebbe
sposare Clorinda che non è né simpatica
né intelligente ma sempre principessa è.
Clorinda lo rifiuta perché l’azzurro è il colore del sogno e non della realtà e così lui si
rende conto di essere azzurro troppo azzurro e completamente diverso da tutti gli
altri. Va quindi errando in giro per paesi e
città e alla fine incontra un’altra Principessa bella, simpatica intelligente e dagli occhi
Writers Magazine Italia - 95
a mandorla che si innamora di lui proprio
perché azzurro. E la festa di nozze, alla
faccia di principessa Clorinda che si rode
d’averlo rifiutato, è meravigliosa e piena di
colori. Nota simpatica è che anche le parole di questo libro sono azzurre!
Quanto Arbecò è pulito, lavato, vestito bene tanto è rozza, sporca, puzzona la
Principessa Bianca la protagonista di Storia incredibile di due principesse che sono
arcistufe di essere oppresse edito da Lapis.
Per il sapone ha un’allergia, ama le pulci,
alleva i pidocchi e non si lava né orecchie
né occhi e stufa di essere rimproverata dal
Re e dalle Dame se ne va da quella specie
di prigionia. La stessa cosa fa, anche, la
draghetta Lupita che vive in un posto ripugnante con draghi sporchi e luridi. Lei
usa con grazia coltello e forchetta, quando
poi gli altri fanno i petocchi si tappa il naso
e si chiude gli occhi. Le due si scambiano
i ruoli e sembra che i Re siano felici dello
scambio… ma alla fine i loro padri le rivogliono indietro proprio perché si accorgono di amarle proprio come sono.
E per finire vi parlo di Aurelia, una bambina che diventa la Principessa Aurelia in
Mille stelle per Aurelia edito da Biancopanna. La caratteristica che affascina in
Aurelia è che è una bambina fashion con
un guardaroba infinitamente grande che
le permette di cambiare abito ogni volta che lo desidera. Dovete sapere che la
scrittrice Valentina Soster è una importante fashion designer in una nota azienda di abbigliamento. Incuriosita dalla sua
figura di stilista-scrittrice ho partecipato
a un laboratorio per bambini tenuto da
lei e dai suoi quattro stilisti proprio sulla
Principessa Aurelia ed è stato uno spasso
vedere una quantità enorme e luccicante
di trine, merletti, stoffe, tulle, forbici e la
sagoma di Aurelia, in biancheria intima,
da vestire. Ho chiesto a Valentina: cosa ti
ha spinta a fondare la casa editrice Biancopanna e a scrivere questo tuo primo libro
per bambini? Ed ecco la risposta: “Mi dedico ai bambini da vent’ anni, disegnando
per loro collezioni colorate e fantasiose.
L’idea di scrivere un libro per l’ infanzia è
nata qualche anno fa con il mio amico e
illustratore Pierre Bourrigault. Mille stelle
per Aurelia è solo una delle tante storie e
sogni che invento ogni giorno. Ho fondato
la casa editrice Biancopanna perché volevo dar forma a questo progetto a modo
mio, non volevo industrializzare idee ed
emozioni. Non l’ho fatto per guadagnare
ma solo per passione.”
Ah, dimenticavo: il libro è in vendita dentro
una bellissima borsetta di stoffa colorata!