Ma all`Europa non serve l`Euro!
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Ma all`Europa non serve l`Euro!
@ www.bundesbank.de/ www.ecb.int/ecb/html/index.it www.aljazeera.com/ IL CAFFÈ 8 luglio 2012 C1MONDO 5 È il socialdemocratico tedesco più critico verso il fondo salvaStati. In un’intervista al Caffé spiega le sue ragioni In Libia LA POTENZA FINANZIARIA La potente Banca centrale tedesca esprime la forza finanziaria della Germania STEVANO VASTANO da Berlino “I fondi salva-Stati? Miliardi buttati dalla finestra”. Così Thilo Sarrazin spiega al Caffè il suo netto rifiuto dell’euro. Ex-manager di Deutsche Bahn, per sette anni senatore alle Finanze di Berlino, Sarrazin è stato per un anno e mezzo nella direzione della Bundesbank, la Banca centrale tedesca. Oggi il socialdemocratico è il più fiero critico della moneta comune e il suo libro “L’Europa non ha bisogno dell’euro”, un bestseller in Germania. Sono così euroscettici i tedeschi, Sarrazin? “Se oggi potessero votare, i tedeschi direbbero no alla moneta comune. La prima ragione del rifiuto è che l’euro s’è dimostrato un continuo transfer: noi tedeschi, l’economia più competitiva, paghiamo per quelle più deboli. Una strana unione economica, no?” Ciò basta a spiegare il rifiuto dell’euro? “L’altro difetto dell’euro-zona è che, oltre a pagare i debiti altrui, i tedeschi si ritrovano con più rischi di inflazione. Ma il problema più grave riguarda la Banca centrale europea”. Cosa non va nella Bce? “I tedeschi sono partiti dal presupposto che, con l’euro, la Bce funzionasse come la Bundesbank. E cioè rigorosa politica monetaria e autonomia rispetto ai governi. Ebbene, questa autonomia della Bce s’è rivelata, con l’euro, un’illusione”. Se la Bce avesse mantenuto fede agli statuti della “Buba” (la banca federale tedesca) l’euro non sarebbe in crisi? “L’euro è in crisi perché un’unione di Paesi con culture economiche così diverse non può funzionare. E i dati della situazione in Italia, Grecia, Francia o Spagna lo dimostrano”. Sono i Paesi del sud-Europa che hanno tratto meno vantaggi dall’euro? “In Italia l’euro ha avuto, dal 2006 ad oggi, effetti drammatici sulla riduzione del reddito pro capite e sul mercato del lavoro. Basta confrontare la disoccupazione in Italia e in Germania per accorgersi che l’euro è un disastro al sud, e non è stato un vantaggio al nord”. Le imprese tedesche non hanno approfittato dell’euro? “No, le esportazioni registrano gli impulsi più forti del made in Germany non nella zona-euro, ma in Cina, sui mercati asiatici o americani, comunque al di là dell’euro”. “Se casca l’euro, casca l’Europa”, ripete la Merkel: è d’accordo? “L’Europa è di più della moneta comune, e la Svizzera che funziona benissimo senza euro lo dimostra. Non saranno i miliardi dei fondi salva-Stato né gli interventi della Bce a salvare l’euro. Sin dall’inizio della crisi ero contro gli aiuti alla Grecia”. La bancarotta della Grecia non sarebbe la fine dell’euro? “Fossi stato ministro delle Finanze ad Atene avrei dichiarato bancarotta: la soluzione più elegante, visto che anche gli Stati possono fallire. Non è compito della Bce coprire debiti sovrani. Una volta infranta la clausola del No-Bail-Out i meccanismi alla base dell’euro non hanno più senso. Oggi siamo in questa fase “Ma all’Europa non serve l’Euro!” Sarazzin, ex dirigente della Bundesbank, denuncia i mali della moneta unica arbitraria”. Anche gli aiuti all’Italia o alle banche spagnole sono “arbitrari”? “Certo. Le iniezioni ai sistemi italiani e spagnoli sono solo acquisti di tempo necessario ai governi per le riforme. Ma la reazione negativa dei mercati finanziari dice che non c’è consolidamento. Ai miei occhi il professor Monti è un re nudo: inutile che, per salvarsi, invochi gli eurobonds”. Gli eurobonds non servono a stabilizzare l’euro? “Sono l’ultima soglia: oltre quella non c’è più alcun fondo per l’euro. A quel punto i debiti sovrani nell’eurozona sono socializzati: in pratica, la Repubblica Federale si “Fossi stato ministro delle finanze ad Atene avrei dichiarato bancarotta. Anche gli Stati possono fallire” carica i debiti italiani. Non ci vuole la laurea per capire perché la Merkel sia contro”. Ma la Spd ed i Verdi sono a favore... “La sinistra tedesca scambia i criteri di Maastricht col passato storico. Il fatto che durante il nazismo ci siamo caricati di crimini orrendi non significa che dobbiamo assumerci oggi debiti altrui. Sin dall’inizio l’euro s’è basato su un equivoco.” Quale? “Noi tedeschi l’abbiamo accettato credendo che la Bce restasse autonoma. Ma i Paesi del sud l’hanno preso per un regalo. La crisi dell’euro dimostra che c’eravamo sbagliati entrambi”. Libici al voto dopo 48 anni tra entusiasmo e contestazioni La Libia del dopo Gheddafi è tornata al voto elettorale ieri, sabato, dopo 48 anni. Vista la bassissima età media degli abitanti, per molti è stata la prima esperienza in assoluto con le urne. Fin dal mattino si sono registrate lunghe file di persone davanti ai seggi nei principali quartieri di Tripoli, dove si vota per eleggere i 200 membri dell'Assemblea costituente, che nominerà anche il governo. In molti si sono presentati con le bandiere nero-rossoverde, quelle della rivoluzione che ha rovesciato Gheddafi. Non sono mancate, però, manifestazioni di protesta, come nella parte orientale del Paese dove alcuni seggi sono stati chiusi. Un funzionario ha riferito alle agenzie di stampa che ad Ajdabiya è stato bruciato un deposito contenente materiale elettorale; un altro funzionario ha rivelato che in alcune città del sud-est, tra cui Jalo e Ojla, le operazioni di voto sono state interrotte . Si sono levate anche critiche da parte di giornalisti per “il fallito piano di sicurezza” del ministero della Difesa libico dopo gli attacchi registrati nella regione di Bengasi. “Stiamo provvedendo a risolvere il problema della mancata apertura di alcuni seggi - ha detto un portavoce governativo -, ma non parlerei di fallimento”. I media, infatti, hanno accusato il governo di aver concentrato le forze su Tripoli e sul nord, trascurando la Cirenaica. Nella capitale libica, invece, il voto è andato avanti senza problemi fino alla chiusura dei seggi (alle ore venti). Gente entusiasta ha affollato le strade, con caroselli di auto a clakson spiegati . Fra le auto, in un tripudio di bandiere, non è mancato anche qualche pick-up con mitragliatrice. In Russia Il mondo su Twitter a cura di Carolina Cenni @simplypeperosa T WINGO & CLIO CON V ENIENZ A A LL A MODA CON Twitter scatenato per il bosone di Higgs @VivalaSATIRA Trovata la “particella di Dio” dopo 48 anni di ricerche. Era rimasta ferma sulla Salerno Reggio Calabria. @triomedusa Trovata la particella di Dio. Scienziati in attesa che il proprietario venga a reclamarla. @NickBiussy “Scoperta particella di Dio”. Adesso rimane solo da scoprire dove finiscono i calzini messi in lavatrice. @twitstupidario Conosco madri che se trovassero la “particella di Dio” sul pavimento tirerebbero fuori l’aspirapolvere in men che non si dica. #Higgs Segui il direttore su Twitter @lilloalaimo Dif ficile resistere a delle versioni così… SPECIALI! Tutte con Aria condizionata, Radio con comando al volante, Vetri elettrici, Chiusura con telecomando, 3 anni / 100’000 km di garanzia* * …e tanto altro ancora! *Offerta valida fino al 31.07.2012 su veicoli contrassegnati e secondo disponibilità. 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Clio Expression STAR 1.2 16V 75cv, 1149 cm3, 3 porte, consumo carburante 5.8 l/100 km, emissioni CO2 135 g/Km, categoria d’efficienza D, Fr. 18 500.– meno vantaggio STAR Fr. 5 000.– meno premio rottamazione Fr. 3 000.– =10 500.–. Premio alla rottamazione di fr. 3000.– per la ripresa di ogni veicolo di più di 6 anni. Acquisto unicamente tramite la persona intestataria della licenza di circolazione del veicolo da rottamare, da almeno 3 mesi in stato di marcia. ** Vale il primo termine raggiunto. Cento vittime nell’alluvione sul Mar Morto Il bilancio delle alluvioni che tra venerdì sera e ieri, sabato, ha flagellato le coste russe del Mar Nero è di quasi 100 i morti. Il tragico dato, provvisorio, è stato comunicato dalla polizia della regione meridionale della Russia, Krasnodar, annunciando che i soccorritori hanno trovato i corpi di altre persone. Ottantotto corpi sono stati recuperati a Krymsk, mentre altri sono morti a Gelendzhik, località di villeggiatura sul Mar Nero, e nel porto di Novorossiisk. Il bilancio è comunque destinato a salire di ora in ora, perchè la tempesta, accompagnata da onde impressionanti, da violente alluvioni e da slavine, ha infierito su tutta la regione di Krasnodar. Il grande porto di Novorossiisk ha interrotto l'export di petrolio, bloccando i carichi di tutte le navi. Ben 13.000 abitanti della zona inondata hanno dovuto lasciare le loro case, costretti dalle autorità ad evacuare, e almeno una trentina i treni fermi nel distretto. La polizia ha progressivamente aumentato il numero degli agenti in pattuglia sul territorio “anche per evitare atti di sciacallaggio di massa”, ha detto un portavoce. Le agenzie russe affermano che il premier Dmitri Medvedev ha chiesto alle autorità locali di venire costantemente informato della vicenda, mentre il portavoce del dipartimento per le emergenze, Igor Zhelyabin, ha ammesso che la furia della tempesta estiva “è stata davvero impressionante. Anche i semafori sono stati portati via dal vento, come centinaia di case”.