Diario di Viaggio in Birmania
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Diario di Viaggio in Birmania
Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Claude Levi-Strauss ha detto che “esplorare non significa tanto coprire una distanza in superficie, ma studiarla in profondità: un episodio fuggevole, un frammento di paesaggio o un’osservazione colta al volo, possono costituire l’unico mezzo per comprendere e interpretare delle zone che altrimenti resterebbero prive di significato…” Viaggiare è una droga che prende l’animo e devo dire che io ho sempre viaggiato per “amore del viaggio”.. poi esistono dei luoghi che, più di altri, da sempre mi hanno affascinato, stimolato la fantasia, l’immaginazione e di conseguenza il desiderio.. la Birmania, Myanmar in lingua birmana, un paese da scoprire nei suoi aspetti più autentici, era uno di questi luoghi di magica suggestione. Sono partita con mille speranze ed anche se Steinbeck ha detto che le persone non fanno i viaggi, ma sono i viaggi che fanno le persone.. io ho organizzato il mio viaggio nel sacro luogo del buddismo tra templi dalle cupole d’oro.. attraverso un paesaggio che mi hanno detto avrebbe cambiato misteriosamente colore ad ogni ora e alla sera si sarebbe tinto di rosso… Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo L’aereo si inclinò virando, si tuffò in picchiata e rollò pesantemente fino a fermarsi sulla pista dell’aeroporto. Tirai un sospiro di sollievo, ero finalmente arrivata in Birmania, a Rangoon.. L’avevo aspettato da tanto questo viaggio in questa terra che, come una donna un po’ ritrosa, si era fatta molto desiderare. Poi finalmente si era concessa, con slancio, con partecipazione, facendomi gustare tutte le sue meraviglie, la sua arte, avvolgendole anche con una sorta di velato mistero. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Quando il portellone dell’aereo si è aperto e la scaletta ha toccato terra sono stata investita da un caldo secco, piacevole, quasi sensuale.. durante il trasbordo in Hotel mi sono guardata intorno ed ho apprezzato la lussureggiante vegetazione, la raffinatezza dell’architettura nei palazzi, nei templi che esprimevano la profondità di una religione viva e sentita.. tutto mi ha subito coinvolto tanto da farmi sentite già “a casa”! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Ed allora incurante della stanchezza di un viaggio un po’ massacrante sono partita con una piccola e ossequiosa guida locale alla scoperta di Rangoon e delle sue meraviglie. Posta ai piedi della collina di Singuttara, la città non assomigliava proprio alle chiassose, disordinate e ribollenti di vita, città asiatiche. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Il suo centro aveva mantenuto l’aspetto anglo-indiano… strade che si chiudevano ad angolo retto, bordate di marciapiedi, lussureggianti giardini e imponenti edifici amministrativi. Ma al di là dell’apparente maestosità di quegli scheletri architettonici, Rangoon, a mio avviso, evidenziava anche le impronte lasciate dallo scorrere inesorabile del tempo: lo stucco dei muri e le pitture alle pareti dei palazzi si stavano sgretolando... Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo ...i negozi erano tutti abbastanza squallidi e per la strada bighellonavano uomini avvolti nel lungyi, la lunga gonna, e donne col viso infarinato di bianca cipria, la polvere ricavata dalla corteccia di Tanaka. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo La vita di questa città sembrava articolarsi attorno agli edifici religiosi, ai grandi santuari buddisti e tra le tante pagode luccicanti d’oro, svettanti al cielo con i loro stupa dorati, simbolo di una religione e di una fede intensa, ci siamo fermate presso la “Pagoda Kyank Htat Gyi” che, a dire il vero, non era una vera e propria pagoda, quanto piuttosto un enorme stanzone circondato da alti porticati dove troneggiava un Buddha disteso, in riposo, di ben 70 metri! Il monumento colorato comunicava una sorta di piacevolezza ai molti fedeli inginocchiati o raccolti in preghiera oppure in qualche angolo distesi ad imitare il riposo della loro divinità! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Dalla sua imponente mole il dio pareva guardarmi con una serena ironia ed anche forse con una punta di compassione perchè noi, poveri mortali, dovevamo ancora raggiungere la via della salvezza, mentre lui, comodo e tranquillo, era alla soglia del suo eterno nirvana! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Bonzi di ogni età, dalla testa calva e il lungo abito rosso scuro se ne stavano seduti a leggere testi sacri, altri giravano per lo stanzone, e sorridevano alla gente.. si avvertiva intorno un’atmosfera familiare di tempi perduti che trasmetteva anche un senso di emozionante calore. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Dopo questa visita la guida mi ha portato in un’altra pagoda più artistica ed interessante, quella di Botaung Paya risalente a duemila anni fa dove erano venerati due capelli di Buddha, raccolti in una teca e visibili solo agli eletti! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Distrutta nel ’43 la pagoda fu poi in parte ricostruita.. all’esterno appariva simile ad una pagoda classica, dorata, con il solito stupa dorato simile ad un imbuto capovolto, ma all’interno mi ha sorpreso per la sua originale essenzialità.. ..stanze semi vuote, stretti corridoi splendenti per gli specchi, più precisamente per i mosaici di vetro, che coprivano interamente le pareti, e poi piccoli angoli di preghiera dove chi voleva starsene isolato a parlare con il proprio dio poteva tranquillamente farlo. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Ma Rangoon non sarebbe Rangoon senza la pagoda dello Shwedagon, edificata sulla collina di Singuttara dove, secondo la leggenda si venerava Buddha da duemilacinquecento anni, da quando due mercanti avrebbero portato dall’India otto cavalli di Buddha che poi lasciarono in un grande tempio.. da allora si sono succedute altre costruzioni fino a quel grande Stupa che oggi troneggia circondato da reliquari più piccoli. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo L’attuale pagoda, potenza tutelare della città, gioiello finissimo e fantastico, dopo i vari terremoti risaliva alla metà del XV secolo e il grande stupa dorato, sfolgorante a dismisura, sotto il sole, si stagliava evidente dalla cima della collina contornata di alberi di cocco. Anche Somerset Maugham quando l’ha vista, ne era rimasto impressionato..“ si alzava superba, splendente nel suo oro, come una speranza improvvisa nella notte buia dell’anima..” aveva poi scritto... Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo ...ed in effetti lo spettacolo che mi è apparso è stato incredibile: una vera giungla, quasi disordinata di pagode, stupa di varie dimensioni, tabernacoli, reliquari, statue dorate di Buddha e al centro.. regina incontrastata, maestosa, splendente la Pagoda d’oro! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Non riesco a ricordare i luccichii continui di oro, di marmi raffinati, di specchi che abbagliavano i miei occhi tanto che non sapevo dove posare lo sguardo.. ...tutto appariva messo alla rinfusa, senza un preciso ordine architettonico, eppure, nel suo insieme, il luogo aveva una sua espressione unitaria: era una continua lode al dio, era la sua casa, voluta dai fedeli che l’avevano, pezzo per pezzo, edificata in suo onore. E i pinnacoli, simili a fitti alberi di una sacra foresta si protendevano al cielo, quasi a richiedere la grazia delle via che avrebbe portato al nirvana.. erano ricchi di oro e rilucevano perché questo lusso si meritava il padrone di casa! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Di fronte al mio entusiasmo “estetico”, la guida mi aveva spiegato che lo Swedagon era alto 110 metri e circondato da 64 pagode, inoltre era stato placcato con 8688 foglie d’oro e ancora… l’edificio era dominato da un ombrellone ornato da 5448 diamanti e più di 2000 pietre preziose.. queste erano le cifre.. magari approssimative, ma quello che mi colpiva era il fatto che questo sfoggio di ornamenti preziosi non disturbava nessuno.. ...anzi era motivo di vanto, di orgoglio e vedevo attorno allo stupa e all’interno gente che camminava, pregava, si inginocchiava, accendeva bastoncini d’incenso.. si riposava persino nelle piccole sale. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Mi sono con curiosità seduta anch’io ad osservare quella massa di fedeli.. molti oltre alla preghiera facevano riti particolari e per richiamare l’attenzione del dio su di loro.. suonavano la Maha Ganda, l’enorme campana più antica della città.. oppure lavavano, servendosi di piccole ciotole colme dell’acqua della purificazione, le piccole statue di Buddha. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Ho visto anche alcuni fedeli seduti, in raccoglimento, al centro di un’enorme stella.. formulavano desideri e poi sollevando delle particolari pietre, e verificavano la realizzazione di ciò che avevano chiesto.. anch’io, senza capire bene il rituale ho cercato di imitare i locali.. ma forse Buddha non mi ha molto ascoltato.. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Mentre il sole tramontava tra le guglie colorando il cielo di rosso intenso, sono tornata in hotel accompagnata dalle immagini del volto sereno del Buddha che esprimeva l’annientamento di tutte le sofferenze che si raggiunge mediante la soppressione delle passioni! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Il giorno dopo, partita di buon mattino ho attraversato in auto un paesaggio un po’ piatto con estese piantagioni di alberi della gomma, noccioli, palme poi man mano si entrava nella regione dei Moon, l’atmosfera intorno è diventata più pittoresca ed interessante. Mi sono fermata a Kyaik-to, un piccolo paese che serviva soprattutto come punto di partenza per i pellegrinaggi alla roccia d’oro di Kyaik-tiyo, dove ho visitato il mercato locale. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Mentre aspettavo una specie di corriera-camion che mi avrebbe portato al campo base per la salita al monte della roccia d’oro, ho passeggiato attraverso le povere bancarelle del mercato dove allegre donne dell’etnia Moon, dalle guance cosparse con la polvere di Ranaka, mi sorridevano comunicative. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Poi con grande difficoltà, spintonandomi tra una folla incredibile sono riuscita a salire sul camion che per una buona ora ha trasportato tutti i pellegrini al campo base di Kin-Pun… Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo In quella corriera vecchia e traballante che arrancava su una strada sterrata tossendo sfacciatamente ad ogni terribile cambio di marcia, tanto da fare quasi compassione, sobbalzavo ad ogni buca, pigiata in modo inverosimile tanto da non rotolare da nessuna parte.. per me quello, oltre che un pellegrinaggio, era una vera e propria avventura. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Arrivata al campo base di Kin-Pun, confusa tra migliaia di pellegrini, ho affidato ad una gerla, portata in spalla da un forzuto ragazzino, la piccola sacca per la notte, e poi ho iniziato, con la mia fedele guida, a salire, ma che dico?... ad arrancare faticosamente sotto un sole cocente, su, sempre più su per una stradina che non aveva alcun riparo, all’ombra di qualche albero Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Era una vera e propria penitenza per il caldo e la sete.. ogni tanto cercavo conforto all’ombra di una bancarella che vendeva oggetti votivi.. ero spossata e guardavo con una punta di invidia alcuni locali che si facevano trasportare, comodamente seduti o sdraiati su lunghe portantine. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Arrivata alla meta, dopo essermi sistemata nel piccolo e semplice hotel per pellegrini dislocato in tante casette di legno poste a terrazzamento sulla collina, mi sono diretta verso la “Roccia d’Oro”. Kyaik-Tyio, nel linguaggio moon significa “Pagoda sulla testa dell’eremita” e c’è una ragione per tale nome. Narra una leggenda che il Buddha durante una delle sue numerose visite in questo luogo aveva donato una ciocca di tre dei suoi capelli a Taik Tha, un vecchissimo santo eremita il quale lo aveva conservato per secoli… poi lo aveva donato al re Tissa a condizione che trovasse una roccia con la forma della sua testa e su di essa doveva costruire una pagoda. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Il re Tissa, con l’aiuto dei Nat ( di cui la principessa naga Shwe-Nan-Kyi oggi viene adorata in un apposito tempietto all’ingresso della zona sacra ) trovò la roccia in fondo al mare. Essa fu poi trasportata in cima allo strapiombo, dove è ora, con una nave, che in seguito si trasformò in pietra. Anche la nave è poi divenuta una sacra reliquia, “la pagoda della nave di pietra”, col nome di Kyankthanban. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Durante il mio breve soggiorno come pellegrina a Kyaik-Tyio mi sono soffermata a lungo ad osservare quella roccia di granito coperta di foglie d’oro, veramente spettacolare, una roccia sospesa su un baratro che sembrava sfidare la gravità.. tanto che appariva sempre sul punto di rotolare giù per la collina... ma non sarebbe caduta perché i tre capelli del Buddha lo avrebbero impedito! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Tutte le foglie d’oro incollate dai devoti che la rivestivano interamente, riflettevano, giocando, tutti i raggi del sole.. era uno spettacolo unico di giorno quando le foglie d’oro luccicavano come tanti magici specchi, e anche di sera quando un’illuminazione soffusa, creata da centinaia di candele accese dai pellegrini, emanavano su tutto il luogo sacro un’atmosfera di religiosità profonda. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Questa roccia non donava solo la luce e la suggestione, aveva il potere di confortare, di esaudire sogni e desideri, di sanare lo spirito. Tutti stavano serenamente inginocchiati ai suoi piedi.. la profonda religiosità si vedeva nei volti delle donne e degli uomini, con il capo chino fino a toccare terra, essi pregavano o forse parlavano con il loro dio, deponevano poi fiori secchi, cibo, accendevano candele o bruciavano bastoncini d’incenso nella zona sacra antistante la roccia. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo E intorno si spandeva un forte profumo aromatico che penetrava nel cuore e confondeva… spingendo inconsapevolmente ad uno stato di calma serenità, e allora gli occhi si posavano sulla pagoda dorata e si restava a guardarla, affascinati dalla apparenza così insignificante, e in realtà così importante…che serata fantastica ho vissuto! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo E tra i molti i fedeli le sagome ieratiche dei bonzi buddisti dominavano il paesaggio, si mischiavano alla folla in preghiera, e le loro figure si stagliavano soprattutto al tramonto, simili a divinità, contro la roccia dorata… ispiravano soggezione e rispetto, invitavano alla meditazione in un luogo che appariva fuori dal mondo, in cui lo spirito pareva rifugiarsi con piacere per sfuggire all’opprimente, caotica, realtà quotidiana. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Alzando poi gli occhi al cielo vedevo le stelle risplendere, infinite e luminose come mai in Europa riuscivo più a vedere, e mi veniva in mente un antico proverbio inuit: “ non sono stelle, ma aperture dove i nostri cari ci sorridono per rassicurarci che sono felici” mi sentivo commossa da tutta quella atmosfera, nel più profondo del cuore! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Alzata di buona ora, ho salutato il sorgere del sole sulla roccia d’oro, ho osservato per l’ultima volta i pellegrini offrire cibo e fiori a Buddha, ho raccolto la mia sacca ed ho ripreso il cammino in discesa, molto meno faticoso, fino a Kin-Pun dove mi aspettava il grosso camion traballante che mi avrebbe riportato nella piana di Rangoon. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Qui mi aspettava la visita di Pegu, una delle vecchie capitali, culla della civilizzazione moon, ricca di testimonianze della sua passata gloria. A Pegu sono subito andata a visitare la pagoda di Shwemawdaw (la Grande Pagoda d’oro di Dio), un bell’esempio di architettura siamese, un po’ più alta della decantata cugina diretta di Rangoon, arricchita anch’essa con una profusione d’oro, di piccole pagode e di sacrari... Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Molto suggestivi i “Chinthe” bianchi, che stavano a guardia delle scalinate che conducevano poi all’ingresso della pagoda. Essi maestosi e terribili erano incaricati di tenere lontani gli spiriti malefici.. stranamente avevano in bocca un buddha seduto. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Alle spalle di Shwemawdaw sono salita poi alla collina di Hintha Gon dove c’erano i resti di un’antica pagoda con un’altra statua di un buddha miracoloso con un’aureola di lucine tremolanti poco mistiche. In un altare della pagoda alcune statue ricordavano la leggenda sulla fondazione della città di Pegu: nel 573 due principi moon, discepoli del buddha videro una femmina di Hansa (un raro uccello mitologico) reggersi sul dorso di un Hansa maschio, in un’isola al centro del grande lago. I principi interpretarono questa visione come un messaggio celeste per cui fondarono la città proprio in riva al lago! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Ma Pegu mi riservava altre sorprese come lo Shwethalyaung Buddha, adorato in tutto il paese come il più bello dei Buddha distesi.. ben 55 metri di lunghezza. Mi hanno spiegato che il dio rappresentava la felicità totale alla vigilia del suo ingresso nel nirvana.. era infatti sorridente e beato, dorato e verniciato a dovere, dato che era stato nascosto sotto un mucchio di terra nella giungla per anni e anni durante i terremoti e la distruzione ripetuta di Pegu. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Prima di tornare a Rangoon non poteva mancare anche la visita di un altro monumento spettacolare, la pagoda di Kaikpun che ospitava le statue di quattro buddha, alti 30 metri, appoggiati ad un pilastro quadrato e con i visi rivolti ai quattro punti cardinali.. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo ...una statua, quella del Buddha Kassapa, ha subito gravi danni e mi hanno narrato la leggenda, dato che qui leggende e mitologia erano di casa… che quattro sorelle parteciparono alla costruzione dell’edificio e fu profetizzato che se una di loro si fosse sposata, una delle statue sarebbe crollata. I fedeli credono che il crollo della statua di Kassapa Buddha punti il dito verso una delle sorelle che non aveva rispettato il voto di verginità. Tutti questi monumenti imponenti a dismisura, attestavano oltre che la fede e la devozione anche il desiderio di grandiosità perché il buddha doveva essere necessariamente ripreso in dimensioni gigantesche data la sua superiorità in tutti i sensi rispetto agli uomini.. e quindi anche fisica! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Il giorno dopo sono partita alla volta di Bagan, la perla delle centomila pagode.. ci sono paesaggi al mondo che ti conciliano con la vita, che ti fanno sentire in pace con te stesso, paesaggi che non ti stancheresti mai di ammirare e che ad ogni sguardo ti fanno scoprire qualcosa di nuovo.. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo ...la piana di Bagan era uno di questi paesaggi, un’immensa pianura da cui si ergevano come funghi, le sagome di centinaia e centinaia di templi. Con l’immaginazione impegnata nella contemplazione di quella distesa infinitamente varia e illimitata, avvertivo la sensazione di trascendere il contingente, diventando quasi insensibile al presente... Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo ...le cupole dorate dei templi, coniche, imprecise o svettanti al cielo, gli stupa, sembravano fondersi con l’armoniosa linea dell’orizzonte… erano eleganti, leggeri, si tingevano di rosa al tramonto e risplendevano sotto i raggi del sole, erano tutte costruzione dedicate a Buddha! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Prima di affrontare la religiosità nella piana dei templi mi sono concessa una passeggiata rilassante attraverso le bancarelle coloratissime del mercato di Nyaung U, il nome locale della città di Bagan.. ...mi sono tuffata in un affresco di vita reale, tra frutta, verdura, disposte per terra o su banchetti di legno, venditrici sorridenti che tenevano in braccio i loro frugoletti.. oltre agli oggetti decorativi in legno laccato per i turisti, mi interessava vedere quel disordine nel vendere, nel comprare, quel vocio di contrattazione che non capivo, ma che mi pareva melodico e musicale.. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Ma l’arte mi richiamava all’ordine e lasciato il mercato ho iniziato la lenta scoperta dei vari templi della piana di Bagan.. alcuni erano ben conservati, altri risentivano del tempo, qualcuno poi era addirittura ridotto a un cumulo di ruderi, eppure da tutti traspariva non solo una forte religiosità, ma anche il ricordo della passata grandezza. Ed era proprio questo profondo misticismo ad essere respirato ovunque, non solo tra le sagome chiare dei templi, ma anche nella stupenda campagna che li avvolgeva, che tentava quasi di sopraffarli.. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Non mi sarà possibile elencare tutti i templi e le pagode che ho visitato, ma cercherò di ricordare quelle che mi sono rimaste più impresse.. il tempio di Thatbyinnyu noto come “il Tempio dell’Onniscienza” con accanto la pagoda Tally.. questo era uno dei tanti templi in stile birmano con una struttura vuota a forma di cubo. Si racconta inoltre che ogni 10.000 mattoni usati nella costruzione del tempio ne veniva messo da parte uno e la piccola pagoda Tally fu costruita, con precisione architettonica con quei mattoni messi da parte. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Un altro tempio era quello di Htlominlo, nello stesso stile, al cui interno mi ha colpito la bellezza serafica di un enorme buddha dorato. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Molto originale e diverso dagli altri mi è apparso il tempio di Upali Thein o “Sala delle Ordinazioni”, eretto nella seconda metà del XIII secolo.. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo ... all’interno i soffitti e le pareti erano stati decorati con splendidi affreschi raffiguranti scene tratte dalla vita di buddha.. purtroppo la maggior parte di quelle pitture è andata distrutta dopo il terribile terremoto del 1975.. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo E poi ancora il tempio di Seinnyet Ama e la vicina Pagoda Nyima attribuiti alla regina Seinnyet che visse nell’XI secolo, il bianco e snello tempio di Nagayon.. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Per interrompere quello che potrebbe essere un infinito elenco di questi magnifici templi devo dire che varcando la soglia ed entrando nei vari sacrari, più o meno in rovina, sono rimasta stupita dalla raffinata ricchezza artistica. Le statue del Buddha erano tante, in ogni tempio, all’apparenza parevano simili, eppure ognuna aveva una propria originalità, un qualcosa che me la faceva apprezzare e allora mi soffermavo a guardarle, studiandone le varie posizioni del corpo e delle mani… Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Nel tempio di Ananda, per esempio, il più bello ed il più elegante della piana, che già mi aveva affascinato all’esterno con la sua cupola dorata e i vari pinnacoli che le facevano da contorno, sopravvivevano degli altari con quattro bellissime statue di Buddha eretto, statue maestose, ma mistiche… Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Guardarle era un piacere, emanavano potenza, ma anche pace, parevano invitare alla preghiera, al distacco dalla realtà, alla rinascita in un’altra dimensione e alla speranza di un eterno nirvana! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo L’ultima pagoda della giornata che si stava concludendo, è stata quella di Minglazedi, uno dei grandi Stupa eretti nel 1264, che si elevava altissimo e ben visibile da lontano, su tre terrazze che poggiavano su una struttura quadrata. Arrancando a fatica a causa degli altissimi gradini, che mi ricordavano vagamente le piramidi maya, sono salita fino alla terrazza superiore e la fatica è stata ricompensata da una vista spettacolare sulla piana, sulle centomila pagode, una distesa di templi, una foresta incantata monumentale costruita dall’uomo secoli e secoli fa ed ancora viva ed ammirata. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Mentre il sole mi riscaldava e la bellezza mi circondava, la mia mente ha preso, come al solito, a vagare attraverso la storia passata e presente.. La bellezza del passato cancellava, forse solo apparentemente, i vivi problemi del presente, legati ad una povertà ancestrale, orgogliosa e sofferta, all’oppressione di una casta militare dominatrice e di un clero che tentava invano di ribellarsi… i birmani hanno sempre voluto mantenere viva la loro identità culturale, le loro tradizioni, il loro pensiero, dato che era l'unico valore che nessuna dittatura poteva loro togliere. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Prima del tramonto del sole, la guida ha proposto una gita in barca lungo le acque dell’Irrawaddy per poter gustare oltre all’arte e all’architettura birmana, anche la bellezza del paesaggio e della vita lungo il fiume. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Avvolto nel silenzio della sera, il grande barcone ha iniziato lento a solcare le acque del fiume.. la riva scorreva davanti ai miei occhi e scene originali si avvicendavano: donne che dopo una giornata di lavoro, si lavavano, altre che sciacquavano i panni, bambini che sguazzavano felici urlando e ridendo... Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo ...e infine anche carri trainati da buoi, carichi di contenitori d’acqua che venivano a fare il pieno al fiume.. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Oltre alla mia altre barche solcavano quelle acque calme, ci incrociavamo e cercavamo di comunicare con saluti calorosi e sorrisi.. e poi è arrivato il tramonto e il grande astro rosseggiante ha iniziato a scendere sprofondando all’orizzonte, la sua luce si rifletteva in un cangiante rosso intenso, nell’acqua del fiume, creando dei fantastici riflessi. Ad un certo punto ho avuto persino la sensazione di vedere due globi incandescenti e brillanti, uno in cielo e uno sulla superficie liquida del fiume.. tali da suscitare non solo stupore e meraviglia, ma anche venerazione.. Mi sentivo vicina agli adoratori di Aton o a tutti coloro che avevano fatto del sole una vera e propria divinità.. quella luce infuocata era pura poesia, invadeva i miei occhi, ma penetrava anche nel mio animo come un balsamo! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Il giorno dopo è ripresa la visita alle pagode, una più bella dell’altra, tutte inneggianti al Buddha, frutto della maestria degli antichi architetti. Abbiamo iniziato dalla pagoda di Shwezigon, simile ad una campana d’oro appoggiata su uno zoccolo quadrato, un grande Stupa dell’XI swecolo. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo All’interno di quel luogo sacro, mi sono piaciuti i 37 Nat, presidiati addirittura da un soldato armato che controllava che non venissero rubate le ricche offerte. I Nat erano simpatiche divinità, grandi e piccole, che occupavano un grande spazio nella vita spirituale birmana. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo All’ingresso del tempio vegliavano i tradizionali, colossali leoni… più grandi erano, più potevano mettere in fuga i demoni malevoli. Nella penombra dei templi, al riparo dal caldo secco, ma snervante, si avvertiva, anche se tutto era in rovina, la freschezza e la calma che potevano, da sole, favorire la meditazione. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Nella grotta del re Kyaunzittha, con una torcia ho cercato di vedere i bellissimi affreschi, i mosaici, purtroppo molto deteriorati e poi ho ascoltato la storia cruenta del re Kyaunzittha che aveva fatto condannare a morte l’architetto che gli aveva edificato il tempio di Ananda perché non potesse più riprodurre una tale opera d’arte.. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo E ancora più avanti un’altra leggenda legata al tempio di Dhammayangyi, chiamato anche “tempio maledetto”, perché il re crudele aveva promesso di far assassinare tutti i muratori se tra i mattoni posati fosse riuscito a far passare un ago! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Durante le varie visite.. che elencare diventerebbe nozionistico, mi è rimasta impressa la Pagoda di Manuha, il re moon portato a Bagan come prigioniero.. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo ...lo spazio interno del tempio era totalmente occupato da giganteschi buddha dal sorriso triste, volutamente imprigionati in una posizione scomoda. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo I vari Buddha non potevano muoversi, chiusi tra le quattro pareti, il soffitto e il pavimento.. parevano non avere spazio nemmeno per respirare, erano soffocati, prigionieri in una specie di cella. Era difficile anche guardarli, bisognava piegare la testa e il loro triste sorriso, vecchio più di mille anni, penetrava nel cuore, trasmettendo una sensazione di disagio, perché ricordava la sofferenza di un re che aveva perso la libertà e che aveva voluto ricordare al suo popolo tutta la pena di una simile condizione. L’emozione che ho provato dinanzi a questa evidente sofferenza è stata grande! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Ad un certo punto la storia, le notizie, hanno lasciato il posto alle impressioni: niente più nomi o leggende, salita su un carrettino birmano ho assaporato solo il piacere di lasciar vagare lo sguardo tra le pagode, grandi o piccole, ricche o rovinate, cesellate o semplici.. tutto osservavo, mentre il cavallo trotterellava veloce lungo la pista polverosa. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Mi hanno detto che i Birmani avevano un debole per i templi più maestosi, anche se erano i peggio conservati, ma per me la scelta risultava difficile.. dall’alto dei resti della pagoda di Shwesandaw non me la sono sentita di fare una scelta.. tutti erano stupendi e al tramonto ho vissuto per la seconda volta l’esperienza di uno spettacolo meraviglioso. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Lasciata Bagan mi attendeva il lungo viaggio alla volta di Mandalay… Devo dire che ogni spostamento in auto prevede un certo tipo di stanchezza, di disagio fisico e quando poi dura sei ore si arriva esausti alla meta. Nel lungo percorso da Rangoon a Mandalay ho invece avuto modo di gustare non solo la bellezza del paesaggio ricco di fiumi, pianori e palmeti, ma anche, nelle brevi soste, di apprezzare le immagini di vita vera, il contatto umano con la gente, le donne in particolare, sempre curiose e pronte a comunicare. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Sono arrivata così a Mandalay, il vero cuore della Birmania, ultima capitale reale, fondata dal re Mindon nel 1857 e abbandonata poi dagli inglesi che le hanno preferito Rangoon… ...e prima che le ombre calassero del tutto sono salita al tempio della collina per godere del suggestivo panorama sulla città. In quella pagoda, luccicante di specchi, piena di fedeli ho trovato, con mia grande sorpresa, quattro buddha dorati illuminati con lucine particolari, intermittenti.. come fossero addobbi per un albero di Natale.. un aspetto un po’ kitch della religione! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Per fortuna il tramonto su Mandalay è stato eccezionale .. il sole rosso e abbagliante sembrava dirci che la sua bellezza non poteva essere guastata da nessun particolare ornamento! L’aria era ancora abbastanza calda, la sentivo avvolgermi il corpo ed io la respiravo profondamente e in quella ora serale mi riempiva i polmoni e anche la mente, richiamandomi il profumo, oltre che dell’incenso, anche delle belle cose ancora possibili! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Adagiato sulle rive dell’Irrawaddy sorgeva il villaggio di Mingun, accessibile solo dal fiume. Ho dunque preso da Mandalay, il giorno dopo, il traghetto, in una specie di porticciolo caotico e disordinato dove barcarozzi, zattere, imbarcazioni di ogni tipo se ne stavano ammassate tra gente che urlava richiami vari, che mangiava, che si lavava.. che viveva praticamente in barca.. una vita intensa e pittoresca, quasi d’altri tempi! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Comunque un breve viaggio attraverso quell’arteria palpitante di attività, di traffico mi ha portata al villaggio, un luogo idilliaco – pastorale con strade in terra battuta solcate solo da carretti.. un luogo che non mi aspettavo. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Subito il trasbordo sul simpatico carretto agreste, trainato da pacifici buoi, mi ha portato di fronte alla bianca Pagoda Settawya. L’edificio accecava quasi per il suo candore latteo.. era una vera meraviglia! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Una scalinata conduceva, attraverso pinnacoli, merletti, ed enormi statue ieratiche tutte uguali, fino alla cripta superiore dove, mi hanno detto, era conservata un’impronta di marmo del piede di Buddha. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Anche la famosa Mannara Gyl, meglio conosciuta come la Pagoda di Mingun, mi è piaciuta. Da lontano sembrava un grande tumulo, con la base di uno stupa gigante. Il re Bodawpaya la voleva immensa per custodire uno dei denti del buddha.. reclutò pertanto migliaia di schiavi dai territori del sud, ma durante le varie guerriglie locali, i lavoratori scapparono.. forse perché c’era anche una superstizione che diceva: “quando la Pagoda sarà finita, il paese andrà in rovina!” ma il re si sentiva un buddha, non volle credere alla profezia e tentò di finire l’opera. Che successe poi? Prima un disastro economico, poi un terribile terremoto, realizzarono l’antica superstizione… ora restava solo la struttura di base a troneggiare maestosa! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo A nord di Mingun, oltre il villaggio dopo essere andata a vedere quella che i birmani definiscono la “Campana più vecchia del mondo”, mi ha poi molto colpito la altrettanto bianca Pagoda Hsinbyume, un cesello di pizzi e merletti di pietra... Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo ...un vero ricamo architettonico che vorrebbe, nella struttura ricordare l’immagine del Monte Meru, con sette terrazze concentriche, con parapetti a forma quasi di onde, scale, corridoi… e tutto conduceva allo stupa posto al centro.. anche questo tempio risplendeva per la sua colorazione bianca tra il verde della campagna che lo circondava. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Ritornando in traghetto a Mandalay lungo l’Irrawaddy mi sono attardata ad osservare l’intensa attività lungo il fiume, il trasporto del legname sulle zattere e i grossi bufali al lavoro.. un mondo primordiale.. che mi ha portato indietro negli anni. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo A Mandalay non poteva mancare la visita del Kyaung Shwe Nandaw, il monastero in legno ed oro, un tempo facente parte del palazzo reale, l’unico sopravvissuto alle varie devastazioni. Questo monastero era ricco, oltre misura, di incisioni in legno.. ogni spazio disponibile pareva occupato da decorazioni o strati, un po’ rovinati, di oro. Mi hanno detto che un tempo il monastero aveva le pareti interamente rivestite d’oro! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Da qui la visita al Palazzo Reale di Mandalay, costruito sul modello della cosmologia buddista con al centro il Monte Meru.. era d’obbligo. Del magnifico palazzo, che formava un perfetto quadrato esteso ed imponente, orgoglio della città, l’ultima guerra non aveva lasciato sopravvivere che i larghi fossati, le mura merlate e le porte fortificate, sormontate da strutture in legno… per cui non mi ha particolarmente colpito.. mi dava l’impressione di una ristrutturazione anonima e abbandonata e per di più una parte fungeva da quartiere generale dell’esercito birmano. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Suggestivo invece, per attestare il ruolo religioso di Mandalay, il Kuthodaw Paya, con quello che veniva chiamato “il libro più grande del mondo”, composto da una foresta di 729 pagode Pitaka costruite nel 1872 durante il quinto sinodo buddista, riunito dal re Mindon. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Le pagode ospitavano, una per una, le stele di marmo sulle quali era stata incisa, da un gruppo di 2400 monaci, la versione definitiva del credo buddista. Il re si preoccupava di diffondere così la fede e, nello stesso tempo, di abbellire la sua capitale. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Nei pressi di Kuthodaw Paya ho visto altre templi, stupa, monasteri significativi, ma tra tutti voglio ricordare la Pagoda Sandamuni, ai piedi della collina di Mandalay.. anche qui bianche piccole pagode con i loro leggiadri pinnacoli eretti verso il cielo, contenevano i vari commentari alle regole buddiste. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo La Birmania era una continua scoperta.. John Cady aveva scritto : “questa terra avvolge i suoi ospiti in una sorta di incantesimo che essi non riescono a spezzare, nemmeno se lo vogliono!” ed io mi stavo rendendo conto della veridicità di questa affermazione. Il sole stava calando ed aveva tinto di rosso il cielo evidenziando il delicato ed artistico profilo delle pagode bianche... Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Nella Pagoda Kyanki-Tawgyl, ho ammirato l’enorme buddha di marmo, una statua di una serena bellezza, sorridente, levigata, che invitava, come quasi tutte le immagini del buddha, ad una piacevole calma interiore. Ogni giorno venivo a contatto con una nuova bella manifestazione della religiosità birmana.. i buddha si susseguivano sempre uguali, eppure con qualcosa di diverso e la gente si inginocchiava davanti a quelle enormi statue di pietra, con un’intensità che mi commuoveva, pregava in totale comunicazione col dio e sperava di ottenere grazie.. ... tutti erano talmente raccolti da non rendersi conto di chi li osservava, dei turisti che fotografavano.. invadendo il loro spazio spirituale. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Prima di lasciare Mandalay per un’altra escursione sono salita alla Pagoda Maha Muni dove, tra le tante immagini del buddha, troneggiava una statua dorata che mi hanno detto, risaliva, secondo la tradizione, al tempo dello stesso Buddha. Era enorme, brillante d’oro, perché i fedeli, esclusivamente i maschi, potevano avvicinarsi e attaccare le foglie d’oro.. simbolo non solo di devozione, ma anche pegno per esaudire i loro desideri Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Arrivata poi alla città di Amarapura, un tempo nota come “la città dell’immortalità”, la più giovane tra le antiche città imperiali, mi aspettava la visita al Monastero di Nahagandoyon. Qui ho trovato un ambiente molto raccolto: i monaci stavano consumando, in totale silenzio, il loro pranzo.. per cui li abbiamo osservati senza disturbarli. La loro vita si svolgeva come quella dei monaci benedettini, imperniata “sull’ora et labora” con l’aggiunta in più di molti momenti di studio e di meditazione. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Stavo immergendomi in un mondo per me irreale, che odorava di incenso e di antico, che risuonava della melodia dei cembali, di gong e campane di pagode… eppure così reale e vivo. Ero arrivata a Sagaing, il centro della fede buddista e subito sono salita sulla collina fino alla suggestiva Pagoda U Min Thonze dove 45 statue di Buddha se ne stavano serene a semicerchio e parevano godere indisturbate del caldi raggi del sole. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Quella luce intensa valorizzava le tinte pastello delle statue e di tutte le decorazioni. Entrando poi nelle varie sale, mi sono apparsi altri buddha tutti uguali, una serie ripetuta fino all’ossessione, questa volta dorati, sempre sereni, dall’espressione indecifrabile ormai lontana dai sentimenti e dalle passioni del mondo. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Accanto a questa meraviglia di colori, stava la Pagoda Sun U Ponya Shin, che quasi scompariva con il suo grande ma semplice stupa dorato. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Ma da questa collina che dominava la piana sacra, ricca di stupa e pagode, il mio sguardo si protendeva anche all’Irrawaddy serpeggiante e sinuoso che creava, quasi a gara con la bellezza dell’arte voluta dall’uomo, profonde e pittoresche insenature naturali. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Scesa dalla collina non potevo non visitare la Pagoda Kaumghmudaw, la più famosa di Sagaing, per il fatto di ospitare il “dente di Kandy” del Buddha e la miracolosa ciotola del re Dhammapala. La guida mi ha maliziosamente spiegato che la forma arrotondata a uovo della pagoda, in stile cingalese, (un emisfero perfetto), secondo la leggenda, copiava la forma dei seni perfetti della moglie favorita del re Thalun! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Ripreso il viaggio, lungo la strada per Monywa mi sono fermata all’antica Pagoda di Thanboddhay, del 1300, ma ricostruita nel nostro secolo… serviva addirittura come riparo per i profughi birmani durante l’ultima guerra. All’ingresso due enormi elefanti bianchi facevano da solerti , ma a mio avviso, benevoli guardiani… Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo ...mi ha colpito il tripudio di colori, di stucchi, di oro, perfino eccessivo delle varie costruzioni del complesso che è stato paragonato al Boroboudur di Giava.. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo ...l’interno poi era da mozzafiato, alle pareti, sulle colonne stavano 582.357 (così mi hanno detto) piccole figure di buddha scolpiti, seduti in piccole nicchie che sembravano ceselli. Tra queste figure, altre giganti arrivavano quasi a toccare il tetto.. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Più avanti ho ammirato da lontano l’enorme suggestivo Buddha reclinato, splendente sotto il sole, tra il verde della vegetazione che lo circonda, con i suoi 100 metri di lunghezza. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Ma il vero spettacolo che mi ha riportato al profondo misticismo della religione buddista è stata la visita al Body Ta Htaung, chiamato anche “Parco dei Buddha”. Originariamente i monaci avevano creato questo complesso, accanto al Buddha reclinato, decisi a piantare 1000 alberi Bo per inserire sotto ogni albero un’immagine di Buddha. Il risultato ha dato vita ad uno spettacolo grande e splendido.. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Ho camminato tra la sabbia e la sterpaglia ed ho guardato con rispetto quelle statue poste in quel recinto sacro, alcuni allo scoperto, altri che spuntavano tra le piante.. Buddha era spesso solo in meditazione oppure attorniato dai discepoli.. attorno si avvertiva il silenzio della saggezza, l’anima di un mondo fatto di regole, di vita semplice, di pace.. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Proseguendo poi il mio percorso spirituale attraverso il mondo buddista, mi hanno portato, con una vecchia auto scassata su una strada dissestata, a visitare un altro luogo, a mio avviso, magico ed unico, proprio nei dintorni di Monywa: le grotte di Po Win Daung, un’antica zona sacra dove, scavate nella roccia, sorgevano delle grotte-santuari con 400.000 immagini del Buddha. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Questi antichi piccoli templi sparsi in varie collinette erano delle suggestive nicchie nella roccia.. a piedi nudi su quella pietra fredda e al buio entravo in quegli antri ed ero stupita nello scoprire la bellezza e l’arte di quelle statue, distese, sedute, nuove o ormai distrutte dal tempo e dagli agenti atmosferici.. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo ...statue ed affreschi si susseguivano in quel luogo sperduto, nel silenzio e nella solitudine di un mondo che invitava a rimanere in raccoglimento. Sentivo il bisogno di congiungere le mani e restare così, sgombrando la mente da qualsiasi pensiero. Volevo assimilare totalmente l’energia che pareva provenire da quelle sacre pietre. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Ma il trascorrere del tempo era inesorabile.. mi attendeva ancora la visita alle colline di Shwe Ba con altri diversi templi nella roccia. La loro struttura ricordava un po’ Petra o Medain Saleh, ma questi avevano, a differenza di quelli giordani e arabi, un che di vistoso, erano troppo colorati, con decorazioni eccessive. Ricordo, per esempio il tempio a forma di elefante bianco che sembrava avvolgerlo, soffocandolo quasi.. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Risalita in auto mi sono preparata al lungo tragitto verso un’altra città imperiale, la mitica Ava, “la città delle gemme” o come dice l’etimologia Shan del suo nome, “l’entrata del lago”, capitale dopo Sagaing dal 1364 al 1841. Dopo aver oltrepassato il lungo e moderno Ava Bridge mi sono letteralmente intruppata in riva all’Irrawaddy, per poter traghettare su una zattera tenuta insieme da due barconi.. stipata tra la folla e i camion. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Sbarcata sulla riva opposta mi aspettava uno spettacolo veramente d’altri tempi, carri trainati da cavalli attendevano per portare i visitatori all’antica capitale.. altri carri e carretti vari carichi di legname, di fieno trainati da solerti buoi attestavano un’economia agricola che mi hanno detto, povera, basata esclusivamente sulla coltivazione del riso. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Il luogo era disabitato con qualche casa disseminata qua e là dove gli occupanti della zattera si sono diretti, disperdendosi in modo veloce. Sul carretto a mia disposizione, attraverso un piccolo sentiero, tra la polvere sollevata dagli zoccoli del cavallo, sono entrata in Ava Vecchia un’oasi di pace arcaica! Solitarie rovine facevano capolino tra le sterpaglie come piccole gemme un po’ rovinate dal tempo: la torre di Guardia Nanmyin molto pendente, un resto dell’antico palazzo reale, ormai privato del suo antico splendore, con il capo reclinato in segno di dignitoso abbandono. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Una prima sosta è stata al vecchio monastero di Bagaya Kyaung, costruito interamente in tek, anche questo un po’ in rovina, ma così scuro e fresco era pervaso da un’atmosfera assai suggestiva. Mi hanno spiegato che i monaci del monastero oltre ad essere molto cordiali, facevano studiare i bambini del luogo in modo che potessero imparare almeno a leggere e scrivere. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Più avanti tra i resti di stupa e mura sono arrivata al Maha Aungmye Bonzan, costruito in mattoni decorato di stucchi, maestoso e anche ben conservato. Si narra che fu fatto costruire dalla moglie del re Bagyidaw per un abate che doveva essere il suo amante… anche allora erano più che vive le varie tresche amorose! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Mentre il sole stava volgendo al tramonto una corsa veloce mi ha portato ad Amarapura ed al ponte, sul lago Taungthaman, il famoso U Bein, lungo 1,2 Km costruito con le assi di tek di Ava, dopo il trasferimento della corte ad Amarapura. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Ho impiegato 15 minuti per attraversarlo e appoggiata poi a quelle assi traballanti ho guardato con emozione oltre le scure acque del lago, ho guardato lontano e con sempre religioso stupore, ho seguito il veloce calare del sole sui templi dell’antica città di Amarapura.. in quel momento magico, non avrei mai voluto essere in un altro luogo! Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Tornata a Mandalay, il giorno dopo, mi sono imbarcata per andare a nord, nel misterioso paese degli Shan, verso il lago Inle, ultima tappa di questo favoloso viaggio. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo La terra degli Shan, è sempre stata una regione difficile, circondata da alte vette, da gole profonde e selvagge, abitata da uomini indipendenti e fieri, poco disposti a tollerare il governo di Rangoon, quindi spesso in agitazione…. ne ho parlato diffusamente in un “destinazione” di questo sito, per cui accenno brevemente alla conclusione di questo viaggio attraverso la Birmania. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Ricordo in particolare la bellezza del mercato di Kalaw dove le varie etnie Shan si erano riunite ed avevano creato un’atmosfera di pittoresco colore. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Da lì ho raggiunto la città di Pindaya per visitare prima la Shwe Ohn Hmin, un insieme grandioso di stupa e pagode, suggestivo, immerso nel verde di una pianura che circondava il piccolo lago di Pindaya.. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Ho visitato le famose grotte in un’atmosfera fresca e frizzante dato che mi trovavo su un altopiano.. le ho trovate mistiche, magiche, oltraggiosamente pittoresche con le migliaia di immagini di Buddha, statue antiche e meno antiche, grandi e piccolissime… di nessuna si sapeva la provenienza, ma erano tutte affascinanti e poste negli angoli più impensati, ammassate o inserite in piccole nicchie naturali. Diario di Viaggio in Birmania Attraverso i regni di Buddha in uno scenario senza tempo Con queste immagini legate ad un mondo particolare, che vuole mantenere vive le proprie tradizioni, la propria religione, si è concluso il mio lungo viaggio, ricco di emozioni e di curiosità.. Come ha già detto qualcuno, anch’io mi sono sempre sentita cittadina del mondo e quindi desiderosa di conoscerlo, di capirlo.. e rileggendo le parole di Mark Twain sento non solo il desiderio di ricordare e trasmettere quello che ho visto, ma anche di ripercorrere altri lidi lontani… egli infatti ha scritto: “Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete, con le vostre vele, i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.”