2010 di l`APEin

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2010 di l`APEin
l’
APE
in-forma
PERIODICO D’INFORMAZIONE CULTURALE E OPERATIVA DEL CO.PA.IT. ASSOCIAZIONE PER LA PRODUZIONE
E VALORIZZAZIONE DELLA PAPPA REALE FRESCA ITALIANA Sede c/o Az. Agr. Regionale ALBERESE (GR) –
Direttore responsabile Adriano Mattarozzi – Direzione e redazione via Bignami, 27 Monte San Pietro BO – tel 051-6759445 –
Stampato in proprio – Autorizz. del tribunale di Bologna n° 7288 del 24-1-03.
febbraio
2010 – ANNO II° - N° 1
EDITORIALE
ULTIMA ORA
Con grande piacere sono a
comunicare
che,
in
relazione al CORSO DI
PRODUZIONE DI PAPPA
REALE che si svolge in
Puglia, si è registrata una
forte
richiesta
di
partecipazione, per cui è
previsto un nuovo Corso
da organizzarsi tra Maggio
e Giugno effettuato in
Emilia o Toscana. Chi è
interessato può mandare al
più presto una mail di
prenotazione
alla
redazione
[email protected]
______________________
All’interno: ASPETTATIVE
FUTURE DI COPAIT di M.
Finelli – PROSPETTIVE DI
MERCATO DELLA P. R.
ITALIANA di A. Mattarozzi e
B. Pasini –
AGGIORNAMENTO SUI
RECENTI INCONTRI di A.A.
Il 5 Marzo a Piacenza si terrà l’Assemblea del
COPAIT, importantissima occasione di incontro e di
propulsione per il futuro dell’Associazione.
L’abbinamento con APIMELL credo che darà anche
quest’anno e negli anni futuri la cadenza per i nostri
incontri. E’ forse l’ultimo importante incontro prima
del bailamme della produzione e dobbiamo esserci
tutti per l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo. Il
rinnovo delle cariche è l’occasione, per chi ha idee e
proposte, di esporle e discuterle insieme per dare
energia e indirizzo ai nuovi dirigenti. Nell’ultimo
incontro svolto a Chianciano il Consiglio uscente ha
espresso l’intenzione di proporre all’Assemblea di
organizzare le elezioni esponendo una lista di
candidati aperta ai Soci che vogliono proporsi, previa
una breve presentazione della propria azienda ed
eventualmente dei propri intenti programmatici.
Con l’augurio di vederci all’Assemblea,
buona pappa a tutti.
Adriano Mattarozzi
ASSEMBLEA ORDINARIA
I soci CoPaIt sono convocati presso la sala B ad APIMELL di PIACENZA
Quartiere fieristico: ss 10 – Fraz. Le Mose
5 Marzo 2010 alle ore 14,30
1
qualche raro caso di aziende italiane che
si dedicavano alla produzione della
gelatina reale, il mercato nazionale era
quasi totalmente occupato dal prodotto
made in China ed erano moltissimi
anche gli apicoltori che per arrotondare
rivendevano la pappa reale cinese, sia
per convenienza sul prezzo, sia per
mancanza del prodotto italiano. In
seguito, con il passare degli anni, sono
aumentati i rischi, sono venuti a galla i
ben noti problemi del prodotto cinese ed
anche grazie a Copait aumentava il
prodotto italiano. Sicuramente siamo ben
lontani anche solo dal pensare di
superare il prodotto cinese che viene
importato,
ma
almeno
possiamo
affermare che nel mondo dell’apicoltura
italiana oggi si ha la consapevolezza di
avere l’opportunità di vendere un
prodotto locale di gran lunga migliore,
ben conservato e che, cosa di grande
rilievo, dal punto di vista residuale non è
nemmeno paragonabile a quello che
proviene dall’altra parte del mondo. Di
strada ne è stata fatta tanta e dai pochi
apicoltori che hanno iniziato a credere in
questo progetto, oggi siamo più di 150
aziende iscritte. Sono stati fatti corsi in
cui
gli
apicoltori
hanno
potuto
apprendere le tecniche di produzione,
sono state inventate e prodotte da soci
attrezzature che hanno semplificato la
vita dei produttori e soprattutto si è data
l’opportunità a moltissime aziende di
incrementare le entrate con un prodotto
che è sempre stato ritenuto di nicchia. La
strada fin qui percorsa è comunque stata
impervia, non sono mancati i problemi ed
i diversi punti di vista, ma proprio da
queste cose si è ottenuto un
consolidamento e sicuramente un
miglioramento dell’Associazione. Da
ormai un anno abbiamo un nuovo
presidente, Adriano Mattarozzi, a cui va
il merito di aver svolto un enorme lavoro
nella sistemazione dell’amministrazione,
supportato da tutti i consiglieri. Torniamo
quindi al discorso iniziale ed al titolo di
questo articolo “Aspettative future di
Copait”. La strada imboccata è senza
ASPETTATIVE FUTURE DI
COPAIT
Ben presto, ed esattamente venerdì 5
marzo 2010, alla fiera di Piacenza si
terrà l’Assemblea Annuale di Copait e in
quella occasione si dovranno rinnovare
le cariche sociali. Ancora non sappiamo
chi si proporrà per entrare a far parte del
Consiglio e non sappiamo se ci saranno
cambiamenti più o meno sostanziali, ma
sicuramente
sarà
un
momento
importante per il futuro della nostra
Associazione. Ripercorriamo un attimo
quello che è successo negli anni:
nel 2003, dall’idea di alcuni apicoltori
italiani di intraprendere una strada
comune nell’intento di valorizzare la
pappa reale italiana ed insegnare le
tecniche di produzione agli allevatori di
api in Italia, nasce Copait. I pionieri di
questa iniziativa sono stati senza dubbio
due persone che hanno dedicato molti
anni di lavoro all’obiettivo di selezionare
api con alta propensione a produrre
pappa reale, Pasini Bruno e Falda Maria
Teresa. Queste due persone sono state
per anni il vice e il presidente di Copait e
proprio l’apicoltura Pasini, grazie ai
risultati che ha ottenuto nella selezione e
nell’allevamento di queste regine, ha
fatto sì che la nostra Associazione
avesse a disposizione quello che ancora
oggi è sicuramente il fiore all’occhiello di
tutte le attività che il Copait mette a
disposizione dei propri soci. Infatti le
regine cosiddette “da pappa” prodotte
nell’allevamento di Bruno possono
essere distribuite solo ai soci Copait e
sono a tutti gli effetti patrimonio
dell’Associazione. Credo che nessuno
possa negare che senza il netto
miglioramento in termini di quantità di
produzione che abbiamo avuto proprio
grazie
a
queste
regine,
oggi
probabilmente non staremmo neppure a
parlare di produrre la pappa reale o
comunque molte aziende non avrebbero
neppure preso in considerazione di
iniziare questa avventura. In effetti negli
anni in cui nasceva Copait, tranne
2
ombra di dubbio quella giusta. La
selezione
dell’allevamento
Pasini
continua a dare garanzie ai produttori di
avere ottime rese; a cura della Dott.ssa
Lucia Piana è in corso un progetto di
caratterizzazione della pappa italiana
che ha lo scopo di dare risalto al nostro
prodotto con argomentazioni scientifiche;
inoltre l’Associazione gode di quello che
è il più importante dei patrimoni: soci che
con un grande entusiasmo dedicano il
loro tempo al Copait. Se posso
esprimere
un
parere
personale,
chiunque venga eletto o ri- eletto alla
prossima Assemblea nel Consiglio di
Copait, dovrebbe per il futuro impegnarsi
a continuare, soprattutto a valorizzare, il
prodotto italiano e a promuovere la
produzione di pappa tramite corsi. Tutti
abbiamo visto come negli anni la fiducia
verso i produttori di pappa italiana sia
aumentata esponenzialmente. Non è un
caso se quest’anno sia difficile reperire
ad oggi del prodotto nazionale. Molti
rivenditori che prima si affidavano al
prodotto estero, oggi, nonostante una
notevole differenza di prezzo, scelgono il
nostro
prodotto.
Questo
ci
da
l’opportunità di avere dei margini di
miglioramento e chissà che negli anni
non si riesca a ridurre ulteriormente
l’importazione del prodotto estero. Di
certo bisogna continuare a lavorare
bene, dobbiamo mantenere una buona
reputazione e per farlo il modo migliore è
quello di insegnare agli altri a fare
altrettanto. A mio parere questa
associazione deve cercare di complicarsi
la vita il meno possibile, cercando
magari di fare poche cose, ma fatte
molto bene. E’ una ovvietà, ma è inutile
promettere cose impossibili o comunque
molto difficili. Un obiettivo comune e
molto importante sarebbe quello di
trasformare la nostra Associazione in
consorzio. Sarebbe splendido avere
qualcuno che ci ritiri il prodotto e che lo
commercializzi, ma per realizzare una
simile realtà ci vuole un enorme lavoro e
soprattutto ci vogliono persone che si
dedichino solo a quello. Inoltre per
aspirare ad questo progetto servono
quantità importanti di prodotto da poter
immettere sul mercato. Ad oggi però, da
quello che ci risulta, di prodotto
invenduto ultimamente se ne parla ben
poco e lo scambio di informazioni
nonché la compravendita tra soci negli
anni si è rafforzata permettendo a molti
di risolvere i propri problemi commerciali.
L’Associazione così come è strutturata
oggi funziona bene, si può migliorare in
molte cose, ma senza stravolgere il tutto.
Sarebbe un successo, in un prossimo
futuro,
riuscire
ad
appoggiarsi
completamente ad una cooperativa
esterna che si possa occupare della
distribuzione dei materiali e perché no,
con il tempo, che possa anche
cominciare pian piano a tentare di
commercializzare il nostro prodotto,
qualora ce ne fosse la necessità. Questo
a mio parere sarebbe un obiettivo
concreto per il futuro, nel frattempo
continuiamo a fare cose semplici ed
importanti, nella consapevolezza che le
persone che si occupano di Copait sono
pur sempre persone del settore apistico
e che come tali, come ben sappiamo
tutti, dovendo gestire la propria azienda
non potranno mai essere totalmente al
servizio dell’Associazione.
Matteo Finelli
3
Il COPAIT al 31/12/2009 ha 200 soci di
cui 118 attivi e di questi 16 sono
neoiscritti nel 2009.
Da Novembre 2009 a Gennaio 2010
abbiamo ricevuto numerose richieste di
informazioni
mirate
all’iscrizione,
soprattutto giovani (25/30 Aziende).
E’ stato organizzato da soci COPAIT con
il patrocinio COPAIT un interessante
corso avanzato per la produzione della
PR a Rovo di Puglia (Relatori: Bruno
PASINI e Savino PETRUZZELLI) con
una trentina di iscritti provenienti da tutta
l’Italia isole comprese; si è già ipotizzato
un corso bis per far fronte alle richieste.
LE PROSPETTIVE DI MERCATO
DELLA PR ITALIANA
Per poter fare una previsione del
mercato della PR fresca italiana bisogna
partire dai dati consuntivi degli ultimi
anni.
I dati sono in relazione alla nascita e alla
vita dell’Associazione per la Produzione
e la Valorizzazione della Pappa Reale
Fresca Italiana: COPAIT, dal momento
che in Italia non ci sono altre realtà
associative specifiche per la PR.
Si può considerare che la produzione dei
soci COPAIT sia il 90% del totale della
produzione nazionale, almeno quella
professionale.
Con la costituzione dell’Associazione si
è rivitalizzata una produzione che nel
tempo si era ridotta quasi a scomparire
visto la concorrenza Cinese che ne
aveva monopolizzato il mercato.
L’esperienza Italiana del COPAIT sta
interessando diverse nazioni e in questi
ultimi due anni siamo stati invitati e
abbiamo divulgato la nostra esperienza
produttiva in Francia, Austria, Germania,
Spagna, Grecia, Turchia e Libia, e in
questo Bruno PASINI si è dato un gran
da fare.
Delegazioni o singoli apicoltori esteri
hanno visitato le Aziende COPAIT
rimanendo favorevolmente colpiti dalle
nostre produzioni e alcuni di essi ci
chiedono di aderire al COPAIT per avere
i materiali e la tecnologia necessaria alla
produzione.
Nel 2003 le 28 aziende costituenti
COPAIT producono circa 400 Kg di PR,
la crescita è continua e costante fino al
2007 dove si raggiungono i 1.500/1.650
Kg., poi nel 2008 e nel 2009 c’è un
arresto della crescita produttiva e una
difficoltà nel far incontrare domanda e
offerta.
Due ipotesi:
- difficoltà per un produttore, anche se è
un buon produttore, a vendere il suo
prodotto.
problemi interni alla conduzione
del COPAIT che è latitante nel confronto
dei soci facendo mancare la promozione
e la divulgazione.
Alla fine del 2009 però gli apicoltori, nella
consapevolezza
che
è
meglio
guadagnare un po’ meno e non rischiare
qualche denuncia di Frode Alimentare,
ricominciano la conversione da Cinese a
Italiana e il mercato si vivacizza. Il
risultato è che a Novembre 2009 sono
esaurite le scorte e questo promette
bene.
L’Italia attualmente è il paese europeo
che produce più PR seguita dalla
Francia con una produzione di
1.000/1.100 Kg con prezzi che vanno dai
1.000 ai 1.200 € Kg. e che, molto
interessante, va prenotata l’anno prima.
I Francesi lavorano con regine importate
dalla Cina e guarda caso hanno parecchi
problemi sanitari.
In Francia sono stati gli stessi produttori
che hanno denunciato la vendita sul
mercato di PR Cinese come nazionale e
dai controlli circa 200 Aziende sono state
denunciate per Frode Alimentare.
Problema che interessa anche l’Italia.
4
Altro produttore europeo è la Grecia che
con 600/700 Kg. produce quasi
esclusivamente per alcune Farmacie di
Atene al prezzo di circa 2.000 € Kg.
Il consumatore Italiano spende ogni
anno circa 50/55 milioni di euro per
acquistare 400/450 qt di PR e solo il
3,5/4
rappresenta
la
produzione
nazionale.
LA CINA E’ VICINA (come sempre)
Tra alcuni anni in Europa avremo PR
Etiope ma prodotta dai cinesi, i quali
stanno organizzando la produzione nei
piovosi altipiani Etiopi dove si lavora 12
mesi l’anno e non c’è l’inverno.
La PR in Italia
VIENE COSI’ VENDUTA
Il 35% venduta in flaconi
Il 50% miscelata ad alimenti
Il 15% impiegata in cosmetica
liofilizzata
PROSPETTIVE
Se a Novembre 2009 la disponibilità di
PR era finita vuol dire che un certo
mercato si è riaperto e assestato,
qualcuno per paura di rimanere senza si
è addirittura affrettato e questo fa ben
sperare.
Dobbiamo puntare a sostituire i 400 qt. di
PR Cinese che si consuma in Italia con
la nostra!
La richiesta di preventivi o semplici
informative
su
quantitativi
che
francamente ci lasciano perplessi non
essendo ancora abituati e che abbiamo
lasciato senza risposta, ci fanno ben
sperare (qt 3 – 10 – 15). Certo che in un
futuro li prenderemo in esame e
sicuramente porteranno altri problemi,
per l’ammasso, per la standardizzazione
delle partite e le sue analisi: problemi
che affronteremo e risolveremo quando
ci saranno i quantitativi. Per ora bisogna
solo produrre di più.
Nel frattempo nel produrre non possiamo
e non dobbiamo distogliere l’attenzione
nel mantenere se non migliorare la
QUALITA’ della nostra PR .
La QUALITA’ è la nostra carta vincente.
Dobbiamo caratterizzarne le peculiarità,
che ne faccia un prodotto unico e
ricercato dal mercato.
Infine possiamo affermare che la
SATURAZIONE del mercato della Pappa
Reale Fresca Italiana è ancora lontana,
molto lontana.
o
I CANALI DI VENDITA SONO
Il 50% in farmacia ed erboristeria
Il 20% nei supermercati
Il 30% vendita diretta dagli apicoltori
Se si riuscisse a produrre anche solo la
parte della quota di mercato destinata
alla vendita diretta (10.500/15.000 Kg)
300-400
Aziende
Specializzate
potrebbero viverci.
Adriano Mattarozzi e Bruno Pasini
5
Il 7 febbraio 2010, nella bellissima
Toscana, a Chianciano Terme, siamo
stati ospiti del Congresso Nazionale
AAPI per una giornata, riservata a
soci AAPI e COPAIT, dedicata alla
Pappa Reale.
- Il programma si è aperto con
un’interessante
conferenza
di
Antonella
Canini
che
ha
dettagliatamente
esplicato
le
proprietà meravigliose di tutti i
prodotti apistici .
- Subito dopo Lucia Piana ci ha
parlato delle caratteristiche e della
composizione della Pappa Reale a
seconda della sua provenienza
geografica, mettendo così a frutto le
campionature di Pappa che alcuni
soci avevano messo a disposizione
per queste analisi.
- Una caratterizzazione geografica
attraverso l’analisi al microscopio
l’ha presentata anche Mariassunta
Stefano proveniente dalle Marche.
- Il Presidente Copait, Adriano
Mattarozzi, ha invece presentato le
prospettive di mercato della Pappa
Reale Italiana facendo notare che i
consumatori si avvicinano sempre di
più alla produzione nazionale (quella
dell’anno scorso i soci Copait
l’avevano completamente venduta
già a fine anno!).
Il Copait ha ripreso a crescere, ci
sono stati parecchi nuovi iscritti e
sono stati organizzati corsi per la
produzione della Pappa Reale.
- Il congresso AAPI è poi stato
concluso dal nuovo Presidente
Claudio Cauda (che ha preso il posto
dello stimato Luca Bonizzoni) il
quale, in riferimento a questa
giornata, ha asserito che la sinergia
tra AAPI e COPAIT è stata ottima visti
i molti problemi in comune.
Nel pomeriggio si è svolto un nuovo
Consiglio Copait.
AGGIORNAMENTI SUI RECENTI
INCONTRI
Ospiti della spaziosa sede del Conapi
che
festeggiava
il
suo
30°
compleanno, dopo una serie di
interventi culturali e pausa culinaria,
si è svolta a Monterenzio il 28
novembre 2009 l’Assemblea Ordinaria
e Straordinaria del Copait.
Quest’Assemblea è stata molto
importante per la “consistenza” degli
argomenti trattati.
Nella
parte
ordinaria,
con
l’indispensabile consulenza di Vanni
Floris, si è affrontata la situazione
contabile degli anni 2007-2008. E’
stato redatto un bilancio 2008 sulla
base dei documenti esistenti che
l’Assemblea ha approvato.
Si è comunicata la chiusura della
partita Iva al 31/12/08 non essendo
l’attività commerciale compatibile con
l’associazione.
Per
eventuali
operazioni commerciali ci si rivolgerà
a società esterne quali Aristotele.
In questa occasione è stata anche
rimossa dalla carica di consigliere
M.Teresa Falda, per ripetute assenze,
e al suo posto è stato cooptato, e
accettato
dall’Assemblea,
Savino
Petruzzelli.
Parte straordinaria.
Sempre con l’aiuto di Vanni Floris è
stata letta e argomentata la nuova
stesura dello Statuto, spiegando i
motivi
pratici
e
tecnici
dell’adeguamento alle disposizioni di
legge,
per
meglio
renderlo
rispondente alla reale attività del
Copait e migliorarne così la gestione.
E l’Assemblea di Piacenza è già alle
porte…..
A.A.
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