Fatto in casa - Bel Paese Web
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1 Primo piano 13 febbraio 2010 30 giugno 2012 IL RICORDO DI MANUELE BRAJ NELLE PAROLE DI DON ORONZO, PARROCO DI COLLEPASSO Maddalena Mongiò pag. 8 1 Primo piano ANTONELLA PIANO: “IL CALENDARIO SEXY? SOLO MARKETING. ORA VOGLIO DIVENTARE NONNA” Angela Leucci pag. 9 Settimanale d’informazione del Salento Anno XI n. 466 30.06.2012 TRICASE La città celebra il 50° anniversario della scomparsa del cardinale Panico Giuseppe Bellimbeni pag. 15 NARDÒ Incuria e degrado a Sant’Isidoro: arriva la denuncia di un gruppo di residenti Stefano Manca pag. 19 SPETTACOLO Fatto in casa ^ìãÉåí~=~åÅÜÉ=áå=mìÖäá~=ä~=êáÅÜáÉëí~=Çá=éçíÉê=Ñ~ê=å~ëÅÉêÉ=á=ÑáÖäá=éêÉëëç=áä=éêçéêáç=ÇçãáÅáäáçW=ìå=ÇÉëáÇÉêáç=ÅÜÉ=åçå ≠= åçëí~äÖá~= ÇÉä= é~ëë~íçI= ã~= ÅÜÉ= ÇáîÉåí~= äÉÖáííáãç= çÖÖá= éÉê= ÅÜá= îìçäÉ= îáîÉêÉ= áå= ã~åáÉê~= éáª= å~íìê~äÉ= É= ëÉêÉå~ Enza Pagliara: “Rimango fedele äÛÉëéÉêáÉåò~= ÇÉä= é~êíçI= ëéÉÅáÉ= Ççéç= ä~= êÉÅÉåíÉ= ÅÜáìëìê~= Çá= åìãÉêçëá= éìåíá= å~ëÅáí~= åÉä= åçëíêç= íÉêêáíçêáçK= rå alla tradizione con Bona crianza” pag. 24 éêçÖÉííç=éçëëáÄáäÉ=~åÅÜÉ=éÉê=ä~=^ëäI=~=ÅçåÇáòáçåÉ=ÅÜÉ=áä=íìííç=~îîÉåÖ~=ëÉãéêÉ=ëçííç=Åçåíêçääç=É=áå=éáÉå~=ëáÅìêÉòò~== Claudia Mangione 2 30 giugno 2012 3 OPINIONI 30 giugno 2012 Editoriale få=êáÅçêÇç=Çá=kÉêçåÉ= a cura di fra Roberto Francavilla Genitori e figli di Giovanni Nuzzo La famiglia non vive certamente una fase storica felice, a causa dei fatti di violenza che leggiamo tutti i giorni sui giornali. Come si sta verificando una profonda trasformazione sociale, culturale e tecnologica in tutti i campi, così anche a livello familiare il nucleo è alle prese dell’insicurezza del posto di lavoro, del carovita e della crisi abitativa. Necessita così di una politica che riparta dalla stessa famiglia, mettendo al centro l’importanza dell’educazione e della conversazione per lo sviluppo dei propri figli. Occorre una sinergia per costruire congiuntamente un percorso di formazione reciproca. Oggi la famiglia vive separata dal contesto sociale a causa di un isolamento istituzionale ed educativo che oscura ogni rapporto genitore-figlio. Nella conversazione familiare genitori e figli, ai fini della crescita, devono elaborare un progetto di vita dove la solidarietà, la lealtà, la giustizia e le relazioni conducono a sostenere la creazione di affetti. Molti genitori rimangono male nello scoprire che i propri figli, giunti alla soglia dei 13/14 anni, si trasformano rapidamente, assumendo personalità complesse e difficili. Spesso si verifica l’incomprensione tra due modi diversi di vivere con interessi divergenti, con differenti impegni, problemi, esigenze, priorità da cui scaturisce un mondo completamente diverso da quello che c'era quando erano giovani gli adulti di oggi. I ragazzi e i giovani d’oggi si interessano di musica e computer, denotano valori molto lontani da quelli dei loro genitori che ascoltano poco, mentre danno molta importanza a quello che viene propinato dai mass media ed emulano i loro coetanei, sfociando talvolta in situazioni di disagio e devianza. La lucerna pá=ÅÜá~ã~î~=kÉêçåÉI=ã~=ÇÉä=ÑÉêçÅÉ=áãéÉê~íçêÉ=êçã~åç=åçå=~îÉî~=åìää~K=bê~=áä=Å~åÉ=Çá=ìå=Ä~åÇáëí~ Öáìåíç=áå=é~ÉëÉ=éÉê=ä~=cÉëí~=ÇÉä=`êçÅáÑáëëçK=fä=ëìç=é~ÇêçåÉ=Jê~ÅÅçåí~=áä=ã~êÉëÅá~ääç=ÇÉá=sáÖáäá=ìêÄ~åá=qÉJ êÉåòáç=iáåÅá~åçJ=ãçê±=ÇÛáåÑ~êíç=éêçéêáç=~=d~ä~íçåÉÒK=sÉååÉ=Åçë±=Ä~ííÉòò~íç=kÉêçåÉI=ÇáîÉåÉåÇç=ä~=ã~J ëÅçííÉ=ÇÉä=é~ÉëÉK=kÉääÉ=ìäíáãÉ=ëÉííáã~åÉI=îáëíÉ=äÉ=ëìÉ=éêÉÅ~êáÉ=ÅçåÇáòáçåáI=~äÅìåá=Åáíí~Çáåá=ëá=ëçåç=éêÉJ ëá=Åìê~=Çá=äìá=É=Ççéç=ä~=ëì~=ëÅçãé~êë~=ëçåç=~éé~êëá=áå=Öáêç=ã~åáÑÉëíá=ÅçããÉãçê~íáîá==Ñçêã~íç=S=ñ=P ãÉíêáI=~=íÉëíáãçåá~åò~=ÇÉääÛ~ÑÑÉííç=ÇÉá=Ö~ä~íçåÉëá=éÉê=áä=äçêç=Å~åÉ=Çá=èì~êíáÉêÉK La lettera Dopo numerose sollecitazioni alla attuale Amministrazione di Ugento ed in particolare all’assessore Ponzetta, riguardante la situazione di alcuni lavoratori precari per la raccolta della spazzatura nel comune di Ugento, oltre ai vari interventi mediatici ai vari organi istituzioni locali, ad un consiglio Comunale svolto nel 2011, dove tutta l’Amministrazione ed in primis Sindaco e Giunta si impegnavano a far rispettare le relative graduatorie di anzianità di servizio e diritto di precedenza, per passare poi ad alcune denunce c/o la Procura della Repubblica e portate anche a co- noscenza dell’attuale prefetto di Lecce, ad oggi nulla è servito. Anzi, siamo al punto di partenza… Siamo ritornati come due anni fa, con lavoratori che si incatenano ai cancelli della Casa comunale, solo per chiedere l’affermazione dei propri diritti che vedono sfumare giorno dopo giorno in conseguenza delle azioni di questi amministratori. Per tali ragioni, il consigliere comunale e provinciale Gianfranco Coppola chiede con urgenza che vengano rispettati tutti i criteri nell’ossequiosa osservanza delle graduatorie dei lavoratori, inoltre lo stesso invito deve essere rivolto alle organizzazioni sindacali presenti nell’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti nel comune di Ugento, di prendere sul serio quanto accaduto oggi a seguito dell’incatenamento di alcuni lavoratori sotto il Municipio e di cercare di arrivare ad una soluzione definitiva per la stabilizzazione dei lavoratori precari, valutando seriamente le rispettive anzianità ed i ruoli e gli incarichi ricoperti negli anni. […] Gianfranco Coppola Consigliere Comunale e Provinciale dell’Idv “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del Regno dei Cieli. Tutto ciò che legherai sulla Terra sarà legato nei Cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla Terra sarà sciolto nei Cieli”. Cari amici di Belpaese, ancora una solennità per fine giugno: la festa dei Ss apostoli Pietro e Paolo, due vite diverse ma unite nel martirio e nella celebrazione (29 giugno). La simbologia di questi due santi li rappresenta uno con le chiavi, l’altro con la spada, un’evidente allusione al potere che Cristo ha conferito ad entrambi: Pietro ha le chiavi del Regno dei Cieli, che indica la potestà di perdonare i peccati; Paolo ha la spada, che non indica un guerriero ma l’apostolo della Parola di Dio che è “una spada a doppio taglio che penetra sino alle midolla”. Non sono nati apostoli, perché Pietro era pescatore del lago di Galilea, ma una volta “pescato da Gesù” egli diventò pescatore di uomini. Paolo, da persecutore dei cristiani, dopo che incontrò il Maestro sulla via di Damasco, divenne a sua volta perseguitato per il nome di Gesù. Tutti e due subirono il martirio nella prima grande persecuzione contro i cristiani sotto l’imperatore Nerone (64 d.C.): Pietro sul Colle Vaticano (ove sorge la omonima basilica) fu crocifisso con la testa all’ingiù; Paolo, fuori le mura dell’antica città di Roma, fu decapitato con il singolare fenomeno delle tre fontane, cioè i tre fiotti di sangue che fuoriuscirono dal suo capo staccato dal tronco. Celebrarli, in questo tempo di molteplici dicerie sulla Chiesa, significa anzitutto essere preparati alla persecuzione, dalla quale la Chiesa non è stata risparmiata in nessun tempo! Anzi, gli anni migliori della storia cristiana sono quelli che registrano grandi persecuzioni. Significa inoltre tener conto che il Signore si serve della povera umanità degli apostoli per compiere opere grandiose di fronte alle quali non c’è potenza terrena (o infernale!) che possa incutere timore e spavento. Preghiamo infine per il Papa e i Vescovi successori degli apostoli, perché non vengano meno nella speranza e nel coraggio. 4 30 giugno 2012 in copertina Fatto in casa ^ìãÉåí~=~åÅÜÉ=áå=mìÖäá~=ä~=êáÅÜáÉëí~=Çá=éçíÉê=Ñ~ê=å~ëÅÉêÉ á=ÑáÖäá=éêÉëëç=áä=éêçéêáç=ÇçãáÅáäáçW=ìå=ÇÉëáÇÉêáç=ÅÜÉ=åçå=≠ åçëí~äÖá~=ÇÉä=é~ëë~íçI=ã~=ÅÜÉ=ÇáîÉåí~=äÉÖáííáãç=çÖÖá=éÉê ÅÜá= îìçäÉ= îáîÉêÉ= áå= ã~åáÉê~= éáª= å~íìê~äÉ= É= ëÉêÉå~ äÛÉëéÉêáÉåò~=ÇÉä=é~êíçI=ëéÉÅáÉ=Ççéç=ä~=êÉÅÉåíÉ=ÅÜáìëìê~=Çá åìãÉêçëá=éìåíá=å~ëÅáí~=åÉä=åçëíêç=íÉêêáíçêáçK=rå=éêçÖÉííç éçëëáÄáäÉ= ~åÅÜÉ= éÉê= ä~= ^ëäI= ~= ÅçåÇáòáçåÉ= ÅÜÉ= áä= íìííç ~îîÉåÖ~=ëÉãéêÉ=ëçííç=Åçåíêçääç=É=áå=éáÉå~=ëáÅìêÉòò~== Una stella e una croce. Una sull’altra. I nostri registri parrocchiali erano pieni di questi simboli, fino a qualche decennio fa. E chi sa leggerli sa cosa significano. La vita e la morte, nello stesso momento. E spesso, a margine, un’annotazione: “L’ostetrica non ha potuto fare nulla”. I parti a domicilio, per le nostre donne, troppo spesso hanno coinciso con questo, un’annotazione su un lungo elenco di vite mancate. Ora che si ritorna a parlare della possibilità di far nascere i propri figli in casa, l’approccio si porta dietro la tara di esperienze neanche tanto lontane, drammatiche. E le paure tornano a galla come secchi da un pozzo. Eppure, non sarebbe lo stesso. Impossibile non fare tesoro delle acquisizioni mediche, scientifiche e tecnologiche apprese in quarant’anni di ospedalizzazione forzata, anche quando il bisogno non c’era. Non sono discorsi fuori contesto. Se proprio ora vengono affrontati, un perché c’è. Il taglio dei punti nascita in tutte le cliniche private della provincia di Lecce e negli ospedali -per il momento, di Casarano e Gallipoli- porta a chiedersi quale sia la vera alternativa per il benessere della gestante e del suo bimbo. Ora più che mai il ritorno ai parti in casa, di gran lunga perfezionati rispetto a una volta, potrebbe essere la strada maestra. E con il piano che riprogetta l’intero percorso nascita, la Asl sta gettando le fondamenta perché questo avvenga. Attorno alla madre e al nascituro, infatti, nessuna improvvisazione può essere tollerata. Qualcuno, qualche pioniere, anche nel Salento, lo sa. Il gruppo che da tempo lavora a Scorrano ripercorre le orme delle avanguardie nord italiane ed europee. C’è un dato passato a lungo sotto silenzio e che riguarda proprio la regione Puglia. Nel 2004, un’indagine conoscitiva svelò che il 22,6% delle donne pugliesi avrebbe partorito in casa se il ginecologo glielo avesse proposto. Da chi è stato finora colto questo bisogno? Da nessuno. Forse è il momento di iniziare ad aguzzare la vista, anche perché di ogni medaglia c’è il suo rovescio, su cui i dati sono impietosi. La percentuale di parti cesarei, in alcu- Una realtà già collaudata Dalla provincia di Trento ai picchi dell’Olanda. Quello che oggi qui è un sogno nel cassetto, in altri luoghi è uno standard. Da molto tempo In provincia di Trento ci si è preoccupati anche di stilare un cronoprogramma del parto in casa. Ad ognuno il suo ruolo, ognuno al proprio posto, già da molto tempo prima. “Dopo la chiamata da parte della donna, in genere verso l’ottava/decima settimana (ma anche dopo questo termine), l’ostetrica effettua un colloquio informativo gratuito, includendo possibilmente anche il partner. Dalla presa in carico fino alla 37esima settimana, l’ostetrica assicura di norma almeno una visita al mese. Dopo, inizia la reperibilità da parte dell’ostetrica, che si ferma a casa della donna quando il travaglio è cominciato. Non viene preso alcun contatto preliminare con nessun punto nascita ospedaliero nelle vicinanze, se non in casi particolari. Il taglio del cordone ombelicale viene effettuato dopo l’uscita della placenta, possibilmente dal padre. Dopo il parto, l’ostetrica rimane per qualche ora a casa della donna, per assicurarsi che non ci siano complicazioni”. Tutto nero su bianco nello studio dell’Azienda Sanitaria Locale. È proprio la provincia di Trento, infatti, la più all’avanguardia su questo versante, con 135 parti domestici nel giro di un quinquennio e un percorso organizzativo avviato già nel 1988. I dati a livello nazionale più recenti risalgono al 2004 ed evidenziano che la proporzione di nascite a domicilio è stata dello 0,17% di tutti i parti, con valori compresi tra lo 0,04% della Sicilia e 0,85% dell’Emilia-Romagna. Percentuali inferiori rispetto a quelle del resto d’Europa, con l’1% della Finlandia, il 2% del Regno Unito fino al 30% dell’Olanda. È in questa culla territoriale che è nata la controtendenza rispetto all’eccessiva ospedalizzazione degli anni ’70 e alla concezione del parto come momento chirurgico, conseguenti alla considerazione, inesatta, che i migliori criteri assistenziali, validi per le condizioni patologiche ad alto rischio, dovessero essere utilizzati in tutte le gravidanze. Ed è proprio in nord Europa che, dai primi anni ’80, un ni ospedali e cliniche della zona, ha superato il 55-60%, stranamente proprio laddove il numero dei parti è risultato inferiore. Forzature mediche che non trovano sponda in nessuna spiegazione clinica. E forse, alla fine, chi lo sa, non tutti i tagli vengono per nuocere. Tiziana Colluto movimento di ostetriche e donne ha dato corpo alla consapevolezza di passare ad una gestione più autonoma, più responsabilizzata ed umanizzata della gravidanza. Certo, rimangono le sacche di resistenza, legate alla percezione di rischi maggiori fuori dalla struttura ospedaliera, all’assenza di un rapporto delineato con questa, ai costi, che si aggirano intorno ai 750 euro, almeno a Trento, dove il servizio è assicurato, però, alla presenza di una sola ostetrica. In alcuni casi si sfiorano anche i duemila euro. E al momento, in Italia solo le regioni Piemonte, EmiliaRomagna e Marche hanno deliberato sostegni specifici al parto in casa, con parziale rimborso dei costi per l’assistenza e a fronte di condizioni sociali e cliniche ben selezionate. (T.C.) 5 30 giugno 2012 in copertina VALDO MELLONE - DIRETTORE GENERALE DELLA ASL DI LECCE “Dovrebbe essere la regola” La Asl di Lecce getta le basi per il ritorno alle nascite a domicilio. Mellone: “Abbiamo l’organizzazione e possiamo farlo. Ma i parti a domicilio possono essere solo quelli per cui non c’è una prevedibilità di gravidanza a rischio” “Questa dovrebbe essere la norma e noi stiamo gettando le basi perché la donna possa scegliere, spontaneamente, se volerlo fare oppure no, senza forzature”. Al direttore generale della Asl, Valdo Mellone (nella foto), brillano gli occhi quando parla del parto naturale in casa. È reduce da un’esperienza duplice nel distretto da cui proviene, nel Veneto, e l’idea di avviare un percorso simile anche nel leccese lo pizzica da tempo. Tra le mani ha la bozza della “Riprogettazione del percorso nascita”, messo a punto prima del taglio dei nidi in alcuni ospedali. Una riorganizzazione di servizi pronta a partire proprio da dove rimarrà il vuoto del reparto ospedaliero. “Il taglio dei punti nascita libera delle risorse che io vincolo per questo progetto, per farne un autentico contratto con le comunità locali. Alcuni servizi ci sono già ma bisogna metterli insieme, in un’unica filiera, che getta le basi per arrivare al parto domiciliare”. Dunque, siete pronti? In questo progetto non abbiamo ancora annunciato l’idea del parto in casa. Vogliamo prima capire, attraverso lo strumento dei Consultori, se c’è una domanda latente o sostenuta dal personale medico. Faremo un’esplorazione e lanceremo l’ipotesi, anche per risvegliare i pensieri delle donne, che troppo spesso, pur non volendolo, sono costrette ad adeguarsi a ciò che passa il convento. Dal punto di vista organizzativo, è fattibile oppure è utopia? Questa idea sta già dentro ad alcune cose che stiamo mettendo in piedi nell’accompagnamento al percorso nascita, che sposa un’idea di maternità differente. Laddove la sperimentazione c’è stata -e parlo per esperienza personale- si sono potuti testare anche livelli di sicurezza alti. Certo, i parti a domicilio possono essere solo quelli per cui non c’è una prevedibilità di gravidanza a rischio, fermo restando che dove insorge una complicanza va affronta con una rete ospedaliera e di trasporti già collaudata, che permetta il soccorso d’urgenza. Noi ce l’abbiamo? Sono servizi che abbiamo già in stand by e che l’organizzazione “Solo in casa si trova la giusta intimità per il parto” È l’opinione di Vinicia Cota, ostetrica e membro dell’associazione “Progetto Genitori” di Scorrano, sull’opportunità di concludere la gravidanza nel proprio ambiente domestico La nuova prospettiva del parto domiciliare rilancia per importanza la figura dell’ostetrica, la cui immagine ritornerebbe centrale nel caso questo sistema prendesse piede e la donna decidesse di concludere la propria gravidanza tra le mura domestiche. Vinicia Cota esercita questa professione da 27 anni e sua figlia l’ha resa nonna partorendo anch’essa a casa. Vinicia si augura che le donne possano di nuovo ritrovare nelle proprie case il luogo ideale dove concludere la loro gravidanza: “L’ambiente familiare e domestico è il posto migliore dove trovare la giusta intimità per affrontare il travaglio. Questa realtà difficilmente può oggi verificarsi all’interno degli ospedali, soprattutto in quelli di maggiori dimensioni, in virtù del fatto che il piano sanitario ha previsto la chiusura dei punti nascita con meno di 500 parti l’anno, accorpando così più presidi per aumentare il numero di nascite. Ciò riduce sensibilmente le possibilità per una donna gestante di vivere nella giusta intimità il travaglio. Si tratta di un aspetto vitale nella gestione di una gravidanza, perché solo in una situazione intima e sicura la donna può produrre quegli ormoni, come l’ossitocina o l’endorfina, che servono per procedere dal travaglio al parto. La donna che partorisce vorrebbe poi un rapporto diretto, one to one, con la persona che l’assiste, cioè con l’ostetrica che ha seguito tutta la gravidanza e che continuerà ad assistere la donna anche dopo il parto. In ospedale questo non può accadere ancora una volta a causa del taglio dei punti nascita; dottori, infermieri e operatori, infatti, si dividono i turni di lavoro, eliminando così la possibilità di avere un rapporto diretto e costante con la futura mamma”. L’ospedale non rappresenterebbe dunque il luogo ideale per concludere una gravidanza: “Se la struttura è organizzata bene, non dovrebbe portare rischi alla gravidanza, anzi dovrebbe essere in grado di far fronte ad eventuali emergenze. Molto spesso, però, si verificano situazioni che limitano l’intimità di cui ha bisogno una donna e, di conseguenza, la produzione degli ormoni necessari; in questo senso, le visite effettuate da diversi membri del personale o gli spostamenti della donna tra diversi reparti non creano un ambiente intimo e sicuro”. Vinicia Cota fa parte infine dell’associazione “Progetto Genitori” di Scorrano: “È un gruppo composto da operatori sanitari e genitori che si occupa di dare sostegno alle coppie che hanno bambini o che stanno per averne. Io mi occupo dei corsi di accompagnamento alla gravidanza che i genitori frequentano al- ospedaliera è già in grado di erogare in regime di emergenza. L’unico problema vero è fare in modo che, al momento del travaglio, si faccia una ricognizione del personale e ci si assicuri che c’è un’ambulanza libera, l’autista, il ginecologo di turno, il rianimatore pronto a intervenire. Poi è ovvio che il parto può complicarsi in casa quanto in ospedale. La differenza è solo eventualmente nel trasporto, ma con la giusta organizzazione è superabile. Come dovrebbe essere sormontabile il vero nodo della questione. Sarebbe? È culturale. Il parto va concepito come un evento naturale e non patologico, invece lo trattiamo come una malattia. La maternità va preparata, dando alla gestante quel sapere che prima era trasmesso per via matriarcale e di cui ora deve farsi carico il pubblico, in una società così atomizzata. Il ritorno al parto a domicilio viaggia in questa direzione. Ecco, l’importante per noi è aprire quella porta e dire che questa strada c’è, siamo in grado di rimboccarci le maniche e costruire una risposta attorno ad una donna che lo desidera. (T.C.) Ma la sicurezza non deve essere un optional Ma sono davvero sicuri i parti in casa? La domanda è d’obbligo, visto che l’alternativa rimane comunque una struttura ospedaliera in cui le complicazioni potrebbero essere affrontate nell’arco di pochi minuti, con il passaggio da un reparto all’altro. Soprattutto per chi vive lontano dai nosocomi, il tempo di percorrenza dei chilometri di distanza potrebbe costare la vita alla madre e al nascituro? Un punto rimane fermo. Quando si sceglie di far nascere il proprio bimbo a domicilio, la preparazione dell’ambiente domestico e dell’organizzazione sanitaria devono viaggiare di pari passo. Se una gravidanza è già a rischio, non ci può essere altra soluzione del ricovero. Ma se il parto può non essere patologico, attorno al momento della nascita va delineato un cordone protettivo di livello, con standard di sicurezza ben precisi. Dall’ostetrica al ginecologo di turno, dall’autista dell’ambulanza sotto casa alla presenza degli strumenti che potreb- l’ospedale di Scorrano, creando così proprio quel rapporto diretto e stretto con l’ostetrica. Mi auguro che l’Italia possa seguire il modello del- bero fare la differenza in caso di insorgenze non calcolate. Ogni gravidanza è preziosa. La Asl di Lecce conferma oggi che, con apposita preparazione, i livelli di sicurezza potrebbero essere garantiti quanto in una struttura ospedaliera. Una donna, però, non può pensare di controllare tutto questo nel momento in cui le si rompono le acque. È per questa ragione che diventa indispensabile la figura del case manager, che si occupi di accompagnare la gestante per tutto il periodo pre-parto, che la faccia avvicinare anche alle tecniche della preparazione, dalla respirazione al controllo dell’ansia, e che, infine, sappia predisporre la struttura necessaria ad affrontare anche le urgenze. Insomma, un parto in casa non si improvvisa. Ci vuole tempo, capacità, ci vogliono risorse anche umane, che, forse, con la dismissione di alcuni punti nascita possono essere impiegate anche e soprattutto su questo versante. (T.C.) l’Olanda, dove molte nascite avvengono in casa e senza particolari patologie”. Alessandro Chizzini 6 30 giugno 2012 copertina “La casa il luogo migliore per un parto sano e sereno” Non ha dubbi il medico magliese Giorgio Cezza, coordinatore dal 1985 del progetto “Parto Attivo”, che ci illustra i benefici di una gravidanza seguita senza eccessiva medicalizzazione e di un parto tra le mura domestiche Da sempre sostenitore del parto in casa, dove ha fatto nascere i suoi cinque figli, il dottor Giorgio Cezza (nella foto), medico di Medicina Generale e specialista in Oftalmologia, è il fondatore insieme alla moglie del Day Hospital “Santa Lucia” di Maglie, nonché coordinatore di “Parto Attivo”, progetto che dal 1985 prepara e assiste le coppie che scelgono di fra nascere i loro figli nello loro abitazioni o pres- so la “Casa di Maternità” della sua struttura. Dottor Cezza, perché secondo lei è meglio partorire in casa e non presso le strutture ospedaliere? Innanzitutto perché la gravidanza non è una malattia, ma è un evento fisiologico che esiste da quando è comparso l’uomo sulla Terra. Se fosse davvero necessario un supporto tecnologico e specialistico all’evento della nascita, la specie umana si sarebbe estinta già da decine di migliaia di anni. L’ospedale è più idoneo a gestire le gravidanze a rischio, che però rappresentano solo il 5% del totale. Il reparto ospedaliero ha bisogno di regole e tempi precisi; la gravidanza invece, in quanto evento fisiologico, sfugge a queste regole ed è stato dimostrato che un eccesso di medicalizzazione può provocare complicazioni. L’ostetrica, al contrario, proprio per la sua preparazione, è la figura più idonea per seguire un travaglio-parto. Gli ospedali possono favorire anche infezioni a causa della presenza di numerosi batteri (spesso resistenti agli antibiotici); nelle mura domestiche ci sono invece solo i batteri “familiari” e la madre produce da subito gli anticorpi necessari che poi trasferisce al nascituro attraverso la placenta e con l’allattamento. Negli ospedali, inoltre, non viene favorita la completa efficienza del sistema Pnei (psico neuro endocrino immunitario), la vera “forza vitale” di ogni essere umano. Come si può favorire lo sviluppo e l’efficienza del sistema Pnei? È indispensabile osservare alcune regole fondamentali: vivere serenamente la gestazione; evitare la medicalizzazione; evitare le ecografie nei primi quattro mesi; non assumere farmaci o esporsi a fattori pericolosi; curare una stile di vita salutare; dare maggior importanza alla dimensione psico-affettiva piuttosto che a quella biologica dell’evento nascita; accogliere il neonato in modo naturale, favorendo un parto spontaneo (anche dopo un precedente cesareo!); tagliare il cordone ombelicale solo quando non pulsa più; tenere il neonato sempre accanto alla madre; allattare al seno ed evitare qualsiasi tipo di vaccinazione e farmaco nei primi anni di vita. Non rispettando queste regole, il bambino rischia di diventare un malato cronico. È stato infatti dimostrato che le malattie croniche sono “immuno-mediate”, cioè innescate da un sistema immunitario disfunzionale. Tutti questi elementi a favore del parto in caso La coppia vera protagonista dell’evento-parto La metodica del “Parto Attivo” vuole porsi come il sistema più moderno per gestire la gravidanza secondo natura e permettere alla donna di poter vivere questo straordinario momento con la giusta sicurezza e professionalità, rispettando tempi, ritmi e dimensione psico-affettiva di ogni travaglio. In questo contesto, la coppia viene adeguatamente preparata affinché possa diventare la vera protagonista dell’evento nascita; un obiettivo che si pone, ovviamente, soprattutto per la donna. I due futuri genitori vengono accompagnati in questa esperienza, si eliminano le paure e si fa chiarezza su quali siano le corrette informazioni che si ricevono durante la gravidanza. Durante la terza fase del “Parto Attivo” (travaglioparto-nascita), la coppia diventa la componente attiva di questo evento e sono gli stessi futuri genitori a scegliere come regolare e dirigere il parto; non devono cioè più sottostare alle decisioni degli operatori, i quali sono tenuti comunque a offrire un supporto tecnico alle loro scelte. La coppia sarà quindi in grado di raggiungere questa dimensione col sostegno di una équipe di professionisti composta da medici, ostetriche, educatrici prenatali, psicologi. Questa è una realtà consolidata nei “Birth’s Centers” degli Stati Uniti, mentre in Italia l’unica esperienza è rappresentata dal Day Hospital “Santa Lucia” di Maglie che, come i colleghi d’oltreoceano, è organizzata come una vera “Casa di Maternità”. (A.C.) sono emersi d’altronde durante un Congresso di Ostetricia e Ginecologia a Londra nel 1989. Come funziona il progetto “Parto Attivo”? Disponiamo di una equipe che offre preparazione ed assistenza medico-ostetrica alle coppie sia presso la nostra struttura che a domicilio; seguiamo il travaglio e offriamo qualsiasi tipo di consulenza. Nel 2002 presentammo questo progetto in Regione, proprio su richiesta dell’Assessorato alla Sanità, ma una volontà politica miope ne ha impedito la realizzazione e un conseguente risparmio di circa 2 milioni di euro. Spero che l’Italia possa seguire il modello dell’Europa del Nord dove il parto in casa è la regola, come in Olanda dove lo Stato si accolla tutte le spese sanitarie per le coppie che scelgono di partorire presso loro abitazione. (A.C.) Le tappe del “Parto Attivo” Le diverse fasi del metodo che segue la gravidanza in alternativa alle classiche cure ospedaliere Il “Parto Attivo” è un’alternativa al modello ospedaliero che offre una serie di prestazioni volte a favorire i processi naturali alla base dell’evoluzione della vita del nascituro. Questi servizi iniziano già prima della fecondazione, nella cosiddetta “epoca preconcezionale”; in questa prima tappa, vengono organizzati degli incontri rivolti alle coppie desiderose di diventare genitori per descrivere i due momenti principali che precedono la nascita: l’igiene preconcezionale psico-affettiva e l’igiene preconcezionale biologica. Le coppie vengono invitate ad eliminare paure, ansie e preconcetti e ad orientare la propria mente verso sensazioni ed energie positive (la c.d. “accoglienza mentale” del bambi- no); devono lasciare spazio solo a sentimenti positivi come l’amore, l’amicizia o la solidarietà (“accoglienza affettiva” del bambino); infine, le si invita a curare il loro corpo, facendo attenzione all’alimentazione, evitando farmaci, fumo e l’esposizione ai raggi X, nonché scegliendo con esattezza il periodo fecondo della donna (“accoglienza biologica” del bambino). La seconda tappa è quella della gestazione durante la quale gli operatori offrono corsi di informazione e di preparazione, consulenze psicologiche di coppia e consulenze omeopatiche contro i disturbi della gravidanza. La terza tappa è quella del “travaglio-parto-nascita” che inizia nelle ul- time due settimane con rimedi omeopatici per favorire un travaglio naturale e regolare; durante questa fase, la donna viene lasciata libera di muoversi e posizionarsi a suo piacimento, ma sempre accanto al compagno, il cui ruolo psico-affettivo è fondamentale; alla fuoriuscita del bambino vengono evitati i cinque “abbagliamenti” del neonato: visivo (in penombra per proteggere gli occhi del neonato), termico (si scalda l’ambiente), uditivo (in silenzio o sottovoce), tattile (il neonato sul petto della madre e avvolto in panni caldi e morbidi), respiratorio (si taglia il cordone solo quando non pulsa più). In questa fase è prioritario l’immediato attaccamento al seno della madre, un vitale imprinting che consente al bambino di riconoscere la mammella e continuare così il regolare sviluppo psico-fisico. I ser- vizi proseguono poi anche dopo il parto con controlli a domicilio, consulenze, corsi e cure. (A.C.) 7 30 giugno 2012 8 30 giugno 2012 primo piano PARLA DON ORONZO ORLANDO, PARROCO DELLA PARROCCHIA CRISTO RE DI COLLEPASSO “Una grave perdita per tutti” Il ricordo del carabiniere scelto Manuele Braj, vittima dell’attento terroristico in Afghanistan di lunedì scorso, nelle parole del parroco che lo ha visto crescere e ha celebrato il suo matrimonio, il battesimo di suo figlio e il suo funerale Foto: www.leggo.it Una missione sempre più a rischio Sale a 51 il numero dei militari italiani caduti dall’inizio delle operazioni Isaf in Afghanistan Sempre più pesante il bilancio missione multinazionale Isaf in Afghanistan, iniziata nel 2004. Dopo l’attentato che ha causato la morte di Manuele Braj il numero delle vittime è salito a 51 militari italiani morti: per non dimenticare e per rendergli, una volta di più, onore, ricordiamo i loro nomi. Caporal maggiore Giovanni Bruno, 3 ottobre 2004. Capitano di fregata Bruno Vianini, 3 febbraio 2005. Caporal maggiore capo Michele Sanfilippo, 11 ottobre 2005. Tenente Manuel Fiorito e Maresciallo Luca Polsinelli, 5 maggio 2006. Tenente colonnello Carlo Liguori, 2 luglio 2006. Caporal maggiore Giuseppe Orlando, 20 settembre 2006. Caporal maggiori Giorgio Langella e Vincenzo Cardella, 26 settembre 2006. Agente Sismi Lorenzo D’Auria, 24 settembre 2007. Maresciallo capo Daniele Paladini, 24 novembre 2007. Maresciallo Giovanni Pezzulo, 13 febbraio 2008. Caporal maggiore Alessandro Caroppo, 21 settembre 2008. Maresciallo Arnaldo Forcucci, 15 gennaio 2009. Caporal maggiore Alessandro Di Lisio, 14 luglio 2009. Tenente Antonio Fortunato, sergente maggiore Roberto Valente, primo caporal maggiore Matteo Mureddu, primo caporal “Dov’era Dio in quel momento?” Questa la domanda dalla quale sarebbe partito don Oronzo Orlando, parroco della Parrocchia Cristo Re di Collepasso, in occasione del funerale di Manuele Braj, il giovane carabiniere salentino morto il 25 giugno in Afghanistan a seguito di un attentato terroristico. Una domanda che sorge spontanea quando il destino colpisce così tragicamente e crudelmente. Ma don Oronzo Orlando ha la risposta: “Dio c’è, sempre. È vicino ai genitori, alla giovane vedova, al piccolino che ha perso prematuramente il padre. Dio c’è e la fede il lui sostiene nel dolore: senza fede la persona si annienta, impazzisce. La fede è stata la forza delle due famiglia colpite: quella di Manuele e quella di sua moglie Federica, e continuerà ad esserlo”. Parole che hanno la forza di un’incisione quelle del parroco di Collepasso, che ha visto crescere il giovane carabiniere morto in Afghanistan e la sua giovane moglie, la ventottenne Federica Giaccari. Li conosceva entrambi, sin da quando bambini frequentavano l’oratorio della chiesa e maggiore Giandomenico Pistonami, primo caporal maggiore Massimiliano Randino, primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, 17 settembre 2009. Caporal maggiore Rosario Ponziano, 15 ottobre 2009. Agente Aise Pietro Antonio Colazzo, 26 febbraio 2010. Sergente Massimiliano Ramadù e caporalmaggiore Luigi Pascazio, 17 maggio 2010. Caporal maggiore scelto Francesco Saverio Positano, 23 giugno 2010. Capitano Marco Callegaro, 25 luglio 2010. Primo maresciallo Mauro Gigli e caporal maggiore capo Pierdavide De Cillis, 28 luglio 2010. Tenente Alessandro Romani, 17 settembre 2010. Primo caporal maggiore Gianmarco Manca, primo caporal maggiore Francesco Vannozzi, primo caporal maggiore Sebastiano Ville, caporal maggiore Marco Pedone, 9 ottobre 2010. Caporal maggiore Matteo Miotto, 31 dicembre 2010. Caporal maggiore Luca Sanna, 18 gennaio 2011. Tenente Massimo Ranzani, 28 febbraio 2011. Tenente colonnello dei carabinieri Cristiano Congiu, 4 giugno 2011. Caporal maggiore scelto Gaetano Tuccillo, 2 luglio 2011. Primo caporal maggiore Roberto Marchini, 12 luglio 2011. Caporal maggiore David Tobini, 25 luglio 2011. Maggiore dei carabinieri Matteo De Marco, 16 settembre 2011. Tenente Riccardo Bucci, caporal maggiore scelto Mario Frasca, caporal maggiore Massimo Di Legge, 23 settembre 2011. Tenente colonnello Giovanni Gallo, 13 gennaio 2012. Caporal maggiore capo Francesco Currò, primo caporal maggiore Francesco Paolo Messineo, primo caporal maggiore Luca Valente, 20 febbraio 2012. Sergente Michele Silvestri, 24 marzo 2012. Carabiniere scelto Manuele Braj, 25 giugno 2012. (M.M.) l’Azione Cattolica. Li ha visti crescere, innamorarsi, li ha sposati, ha battezzato il loro bambino e giovedì 28 giugno ha concelebrato il funerale di Manuele con l’arcivescovo di Otranto, monsignor Donato Negro. La cronaca ha raccontato tutto di quei tragici momenti che hanno deciso della sorte di Manuele Braj, della beffa subita nel post attentato con gli afghani a insistere che non si è trattato di un intervento esterno, ma dell’imperizia dei nostri militari che avrebbero fatto scoppiare l’ordigno che ha procurato la morte di Manuele e il ferimento di altri due carabinieri, che non sono in pericolo di vita. Questo lo scenario della morte, lontano dalla sua famiglia per la quinta volta. Infatti altre quattro missioni lo avevano già impegnato: Iraq, Albania, Bosnia (per ben due volte). “Perché gli hanno fatto fare cinque missioni?”, si chiede don Oronzo Orlando. Perché in questi momenti di dolore, di difficile comprensione di fatti innaturali, la folla dei se e dei ma è davvero ampia. “Bisogna ripensare queste missioni -afferma don Oronzo Orlando- perché è ormai un fatto risaputo che da missioni di pace si trasformano in teatri di guerra e quindi di morte. Le famiglie e la moglie non si danno pace e al dolore si aggiunge la rabbia per questa ennesima missione che infine è stata di troppo. Continuo a passarmi nella mente l’immagine di Manuele al tempo in cui frequentava l’Azione Cattolica e poi quando è sbocciato l’amore con Federica. Un ragazzo altruista e generoso che sin da bambino aveva manifestato la sua passione per l’Arma: una grave perdita davvero”. La notizia ha gettato nello sconforto la cittadina di Collepasso e il sindaco, Paolo Menozzi, ha dichiarato il lutto cittadino dal 26 al 28 giugno, giorno della celebrazione dei funerali. Sospeso il Consiglio comunale in programma per il 26 giungo e la tradizionale “Sagra saracina”, in cartellone dal 14 e 15 luglio, è stata annullata per volontà del parroco, don Oronzo Orlando, e del comitato organizzatore in segno di rispetto per la famiglia e per il giovane Manuele caduto in servizio. Maddalena Mongiò Afa e temperature elevate: dopo “Scipione” in arrivo “Caronte” Dopo qualche giorno di tregua, questo week-end sarà caratterizzato da temperature al suolo superiori a +35°C Finalmente si era tornati a respirare. Il flusso temperato atlantico era riuscito a far calare i geopotenziali anche sul nostro Paese. Temporali, anche forti, si sono manifestati sulle Alpi e sulle pianure limitrofe, nonché su zone limitate appenniniche. Sul Salento, i venti più freschi da ovest e da nord-est avevano avuto il merito di far diminuire le temperature e soprattutto di abbattere la quantità di umidità nell’aria. L’afa, quindi, seppure già contenuta, per qualche giorno ci aveva graziato. Difatti, in questi ultimi giorni l’estate ci aveva regalato il suo volto migliore, con tanto sole e temperature gradevoli. Non sono mancati certo i +30°C, ma sono stati sopportabili e piacevoli grazie alla minore quantità di umidità relativa. In altre parole, è stata una parentesi di vero “bel tempo estivo”, quello che l’anticiclone delle Azzorre regalava nei tempi andati al nostro Bel Paese, relegando gli attacchi del suo più focoso cugino africano a brevi comparsate. Purtroppo, si è trattato di una tregua breve della durata di qualche giorno, poiché in questo week-end le tem- perature torneranno a risalire sensibilmente. Difatti, le ultime emissioni modellistiche avvalorano sempre più la tesi di un nuovo progressivo riscaldamento a partire dagli ultimi giorni del mese di giugno. L’ennesimo affondo freddo di una saccatura depressionaria sul vicino Atlantico ha già innescato nelle ultime ore una nuova rimonta anticiclonica sub-tropicale: masse d’aria rovente, stavolta con rotta più occidentale, stanno colpendo dapprima la Penisola Iberica, per poi abbracciare anche l’Italia in questo settimana, con caldo diffuso che potrebbe risultare più intenso al Nord. E poi, basti pensare che le isoterme alla quota di 850 hPa (circa 1.500 metri) sono tornate a toccare i +20°C, su quasi tutto il nostro Paese; valore termico, quest’ultimo, davvero elevato e presagio di una forte ondata di caldo con temperature al suolo superiori a +35°C e progressivo aumento dell’afa sul nostro territorio. Insomma, prima con “Scipione” poi con “Caronte” l’estate 2012 sul nostro Paese ha intrapreso una via estrema, dominata dalle invasioni tor- ride africane con qualche tregua estemporanea. Tale strada, però, sembra voler essere percorsa anche in futuro, mentre l’anticiclone delle Azzorre continua (ahinoi!) a latitare. Luigi Merico Meteorologo - European Geophysical Society 9 30 giugno 2012 primo piano “Adesso voglio diventare nonna” Belpaese ha incontrato Antonella Piano, l'imprenditrice di Poggiardo che otto anni fa si fece fotografare senza veli per un calendario promozionale della sua attività commerciale Antonella Piano e la “sua” rivoluzione sessuale Con il suo calendario di nudo artistico, Antonella è stata una pioniera delle donne comuni che rivendicavano il diritto a mostrarsi Era la fine del 2003. L’anno della morte di Gianni Agnelli e del “giustiziere della notte” Charles Bronson. Lo stesso anno Elephant di Gus Van Sant vinceva la Palma d’Oro a Cannes. Molto più vicino a noi, in- vece, avveniva una rivoluzione di tipo “sessuale”, nel senso culturale del termine: una donna normale, seppur affascinante, una brava imprenditrice, realizzava un calendario con fotografie di nudo artistico. Si tratta- “Quanto di bello posseggono tenebre e luce si fonde nel suo aspetto e nei suoi occhi”. Sono delle parole di George Gordon Byron, che calzano a pennello a questa splendida donna. Antonella Piano (nella foto), 42 anni appena compiuti, è bella come otto anni fa quando realizzò il calendario senza veli per l’attività che gestisce, “Sciuscià”. Si è raccontata anche stavolta senza veli (spiritualmente parlando). Antonella, sono trascorsi un po’ di anni ma ancora le persone la ricordano tutte per il calendario. Qual è il bilancio di quell’epoca? Non sono cambiate molte cose, l’unica cosa che è cambiata sono le persone, che si sono rese conto che la mia era solo un’idea di marketing. All’inizio pensavano che mi fossi messa in mostra. All’epoca ricevetti anche molte proposte lavorative per il mondo dello spettacolo, ma ho voluto essere coerente, sono rimasta quella che ero. Certo, è cambiata anche la mia età, all’epoca avevo trent’anni e ora che ne ho quaranta non lo rifarei. Volevo solo lanciare il negozio, il mio gesto non è stato di frivolezza, per me era solo marketing. Fortunatamente non ho avuto fastidi, nessuno mi ha perseguitata per le mie foto di nudo artistico, anche perché non mi sono lanciata nello spettacolo: io so fare l’imprenditrice, non ho interesse per ruoli che non mi competono. Quale fu allora il segreto per il successo? La prima notorietà me la diede la stampa. Proprio Belpaese mi dedicò ampio spazio. Il calendario fu un’idea singolare e in tanti hanno tentato di imitarmi, senza riscuotere lo stesso consenso. Credo che per funzionare l’iniziativa debba essere singolare, e poi oggi come allora serve un “plusvalore”: il talento imprenditoriale, fondamentale soprattutto in questi periodi di crisi economica. La pubblicità serve, oggi la fanno soprattutto i giornali, ma si deve anche essere molto preparati nel settore, conoscere a fondo l’abbigliamento da donna, che non è certo un settore facile: la donna va seguita con una certa sensibilità, scegliendo modelli e tessuti adeguati. Non ci si può improvvisare imprenditori. È difficile essere donna ed imprenditrice allo stesso tempo, conciliando carriera, casa e famiglia? Com’è la concorrenza con i maschietti? Non è difficile per me conciliare tut- va di Antonella Piano, classe 1970, madre e moglie, e la sua storia fece scalpore, anche se destò un grande interesse: in fondo, come diceva Fernanda Pivano “noi italiani discendiamo dai Canti Fescennini, per cui tutto ciò che riguarda il sesso, lo spiare dal buco della serratura, ha sempre una certa eco”. Sono passati quasi nove anni da quell’evento, ma tutti si ricordano del calendario di Sciuscià, anche per un’altra ragione: Antonella Piano era ritratta tra ar- chitetture tipiche salentine e natura, e anche tra le palme, quelle che nel Salento come nel resto d’Italia non ci sono più, e il tutto fa crescere un profondo senso di “amarcord”. Non solo: come si può notare dalle fotografie del tempo, Antonella non è ricorsa alla chirurgia estetica, mostrando come può essere bella e affascinante una donna, anche non più giovanissima (aveva 33 anni ai tempi degli scatti), anche senza il bisturi. Ma perché questa rivoluzione sessuale è to: sono molto dinamica e, anzi, se mi fermassi mi assalirebbe la depressione, mi piace star dietro a tutto. Per quanto riguarda la concorrenza non la temo: non mi faccio intimidire, ho una mia politica e vado avanti con la mia testa. Cos’è lo stile? È essere se stessi senza apparire, indossando tutto con molta disinvoltura. E cos’è la moda? È qualcosa che deve essere resa personale, indossandola appunto con stile: ogni donna deve mostrare la propria personalità. Come descriverebbe il tratto saliente della sua personalità? Lo lascerei dire agli altri. Di solito mi dicono che sono creativa e intraprendente, che sono una persona che non si arrende e che vuole camminare con le proprie gambe. Come vede il futuro? Magari sapessimo cosa ci riserva il futuro! Vivo alla giornata e credo di aver realizzato tanto nella mia vita, rifarei tutto quello che ho fatto, negli anni in cui l’ho fatto. Forse un sogno ce l’ho: mi piacerebbe fare la nonna e vedere mia figlia portare avanti quello che ho costruito. Angela Leucci stata di natura soprattutto culturale? Antonella Piano è stata una delle prime salentine non appartenenti al mondo dello spettacolo a rivendicare il diritto di mostrare il suo bel corpo, dimostrando di fatto al mondo, che sono soprattutto le donne comuni, quelle che si incontrano per strada ogni giorno a rappresentare un eventuale oggetto del desiderio. Un simbolo di bellezza interiore ed esteriore, lungi dall’essere simile a certi modelli che lo spettacolo o la moda ci propinano. 10 30 giugno 2012 lecce Pd, chiesto a gran voce il congresso straordinario Dura presa di posizione del professor Egidio Zacheo e degli esponenti dei circoli “Senza base scordatevi le altezze” e “Nuova Generazione Democratica”, che spingono per l’azzeramento della segreteria provinciale dopo il nulla di fatto dell’assemblea del 22 giugno scorso Fumata nera all’assemblea provinciale del Pd dello scorso 22 giugno e la resa dei conti è fissata per lunedì 2 luglio dopo la presa di posizione del professor Egidio Zacheo (nella foto a sinistra) che ha chiesto le dimissioni del segretario provinciale, Salvatore Capone (nella foto a destra), e quindi il congresso straordinario. I fatti. È stato il documento firmato da 60 democratici del circolo “Senza base scordatevi le altezze”, ad aprire le ostilità. In sintesi si chiedeva l’azzeramento della segreteria provinciale, in pratica un rinnovamento sì, ma non traumatico. Infatti, in questa ipotesi sarebbe arrivata nuova linfa nell’esecutivo della segreteria provinciale, ma non veniva messo in discussione il ruolo del segretario provinciale, Salvatore Capone. In questa ipotesi si è insinuato Egidio Zacheo che pur condividendo l’analisi politica espressa dal circolo “Senza base scordatevi le altezze”, ha proposto un emendamento con cui ha chiesto a Salvatore Capone di farsi da parte. Accanto al circolo dai rimandi geometrici, c’è anche lo zoccolo duro di Foto: Myboxtv “Nuova Generazione Democratica” che all’indomani della sconfitta elettorale partì a testa bassa contro i vertici del Pd. Intanto un dato balza con tutta evidenza: l’assemblea provinciale è stata “snobbata”. Perché? Dei 200 aventi diritto, ne erano presenti circa 70. Insomma, semmai ci fossero dubbi sullo stato gelatinoso del Pd, l’assemblea provinciale ha emesso un verdetto impietoso: il partito non c’è, piaccia o non piaccia. A rendere più opaco lo scenario il silenzio del segretario regio- nale, Sergio Blasi, e di Loredana Capone, la vicepresidente della Regione che ancora si lecca le ferite della sconfitta elettorale. Dalla parte degli indignati (o rottama tori, o voci critiche, o in qualsivoglia modo si vogliano definire), la vecchia guardia composta da Antonio Maniglio, Antonio Rotundo, Alberto Maritati, Umberto Uccella, oltre ovviamente a Egidio Zacheo. Tutti sono per il rinnovamento, ma non è chiaro con quali criteri: si faranno da parte per fare posto ai giovani che bussano insistentemente alla porta? Vedremo. D’altra le barricate che sinora la base del partito ha voluto alzare contro una gestione del partito fallimentare, secondo il loro punto di vista, non hanno avuto alcun esito complice il fatto che la loro stessa battaglia parte in qualche modo sgonfiata alias poco convinta. In sordina quel che si sussurra è che in questo momento in cui le crisi di nervi la fanno da padrone sarebbe auspicabile il “tanto peggio, tanto meglio”. Insomma, l’ideale sarebbe arrivare al muro contro muro e battagliare per vincere la partita, ma nessuno ne ha veramente voglia o forse nessuno si sente talmente forte, politicamente, da poter avere ragione sull’altro. Quindi il peggio è rimanere in questo stato di coma permanente che, paradossalmente, è il meglio sino a dopo le elezioni politiche del prossimo anno. Ma un partito in stato comatoso che partita può giocarsi? Un bel dilemma davvero per chi vorrebbe che tutto cambiasse, ma ancora non trova la mossa giusta per innescare realmente il processo. Maddalena Mongiò Palazzo Carafa, prima assise per Paolo Perrone L’ordine del giorno è di routine per essere il primo Consiglio comunale. Rimangono però ancora i malumori di alcuni consiglieri per le scelte del sindaco sull’esecutivo Mentre andiamo in stampa è in corso il primo Consiglio comunale a Palazzo Carafa. L’ordine del giorno è quello di routine per la prima con- vocazione: convalida degli eletti nella consultazione elettorale dello scorso 6 e 7 maggio, elezione del presidente del consiglio e del suo vice, giuramento del sindaco, Paolo Perrone, comunicazione di nomina della giunta comunale, elezione della commissione elettorale. Sorprese? Gli addetti ai lavori non se ne aspettano e l’accordo sulla presidenza del Consiglio è stato raggiunto da tempo. Dovrebbe essere Alfredo Pagliaro (Regione Salento) a ricoprire la terza carica istituzionale e se nella peggiore delle ipotesi non dovesse farcela al primo turno dovrebbe farcela al terzo, quindi a maggioranza assoluta: questo sono pronti a giurare i ben informati. I consiglieri si preparano a dare segnali al sindaco Paolo Perrone manifestando il loro malumore per scelte che hanno scontentato in diver- Marine leccesi, attivi i servizi sanitari per la stagione estiva Perché aspettare agosto? Le marine leccesi dispongono da questa settimana, di servizi sanitari estivi attivi. Merito del neo assessore comunale alle Politiche Ambientali, Protezione Civile, Igiene, Randagismo, Andrea Guido, alla luce del notevole flusso di turisti che si registrano in città e sui litorale già dal mese di giugno. Sono stati infatti velocizzati tutti i procedimenti legati all’attivazione dei presidi del 118, per l’Assistenza Sanitaria Turistica e per la vendita dei medicinali attraverso i Dispensari Farmaceutici Estivi attivi nelle marine di Torre Chianca, Frigole e San Cataldo. Sono state allestite le postazioni di Pronto Soccorso estivo attivo fino al 15 settembre, salvo proroghe. “In tal modo -ha spiegato l’assessore Guido- viene garantito un servizio indispensabile soprattutto per i tre mesi estivi. Divertimento sì, ma in sicurezza, in modo particolare per le famiglie che hanno dei bambini piccoli e per gli anziani ai quali è necessario garantire un’efficace assistenza durante tutto l’arco dell’anno, soprattutto in questo periodo”. Ecco l’elenco e l’orario dei servizi attivati nelle marine: San Cataldo: Dispensario Farmaceutico Stagionale (dalle 10 alle 18) in via M. da Brindisi, angolo via Castellamare; Presidio 118 e Assistenza Sanitaria Turistica (A.S.T.) in via Cristoforo Colombo. Torre Chianca: Dispensario Farmaceutico Stagionale (dalle ore 10 alle ore 18) in via Marebello n. 2.; Presidio 118 in via Marebello n. 4; anche i locali di Assistenza Sanitaria Turistica (A.S.T.) sono in via Marebello al n.10. Frigole: Farmacia in piazza L. Alberti n. 7; Assistenza Sanitaria Turistica (A.S.T.) presso il Lungomare Attilio Mori n. 16. si. Dal passo indietro chiesto a Damiano D’Autilia, che guiderà il gruppo consiliare del Pdl “accontentandosi” del ruolo di capogruppo dopo il valzer del possibile incarico in Giunta, fermo restando il suo incarico in Alba Service in qualità di amministratore unico; alla nomina di Carmen Tessitore a vicesindaco ancora poco digerita non solo dai due papabili Gaetano Messuti e Attilio Monosi, ma anche dalla donne che si sono impegnate candidandosi e che magari hanno sperato in un “premio”, Nunzia Brandi (Pdl) e Giordana Guerrieri (Grande Lecce) al momento devono essere “felici” di essere entrate in Consiglio comunale. Il tutto condito dal tiro alla fune per le posizioni di sottogoverno. Infatti qualche appetito -di natura politica, per carità- viene saziato con le commissioni consiliari e la lotta è all’ultimo sangue, nella maggioranza e con l’opposizione e ognuno cerca di tirare acqua al proprio mulino. Nove le commissioni che spettano al centrodestra, due all’opposizione: una testa per Udc e Pd, mentre il vento caldo dell’estate spinge a pensare alle vacanze e la resa dei conti viene rimandata all’autunno. (M.M.) 11 30 giugno 2012 “CENTO ANNI DI LIBRI” ALLA TIPOGRAFIA DEL COMMERCIO Presso la sede della Tipografia del Commercio in via Peroni, nel cuore del centro storico leccese, fino al 2 luglio sarà possibile ammirare la mostra “Un secolo di Tipografia a Lecce 18601969. Cento anni di libri da vedere e da gustare”. Un occasione imperdibile per tutti gli appassionati di libri storici, in uno dei luoghi-simbolo all’arte tipografica a Lecce, la Tipografia del Com- mercio (ex “La Teatrale”), fondata nel 1926 da Umberto Buttazzo e la cui attività è stata tramandata di padre in figlio fino ai giorni nostri. All’interno dei locali, già in passato sede di mostre e presentazioni di libri, sarà possibile ammirare i cartelloni realizzati per le rappresentazioni di Tito Schipa e le celebrazioni patronali, calendari, cliché e volumi d’epoca. Racket e usura, a Lecce un nuovo Centro di ascolto per le vittime Avrà sede presso la chiesa delle Alcantarine. E dalla Federazione Antiracket Antiusura Puglia assicurano: “Nessuna sovrapposizione di ruoli con lo sportello anti-racket Salento” L’usura e il racket a Lecce e provincia avranno vita dura, grazie ad una vera e propria rete laica e religiosa e grazie soprattutto ai volontari che svolgono queste mansioni. Se il Comune di Lecce aveva già da tempo istituito una prima sede dello Sportello comunale Antiracket e, con i nuovi finanziamenti in arrivo dal Pon sicurezza, la struttura confermava i suoi significativi risultati (denunce, assistenza alle vittime per le pratiche di accesso al Fondo di Solidarietà, raccolta di informazioni trasmesse alla Procura della Repubblica, ecc.), è stato presentato in questi giorni a Lecce un nuovo centro di ascolto per le vittime dell’usura, questa volta presso la chiesa delle Alcantarine (nella foto), grazie ad una convenzione stipulata tra l’Arcidiocesi di Lecce e la Fondazione Antiusura San Nicola e Santi Medici di Bari. Monsignor Domenico D’Ambrosio, ha presentato il progetto che dovrebbe affiancare lo sportello antiracket del Comune di Lecce già attivo sul territorio, nel sostegno a 360 gradi delle vittime di questi reati. Anche il progetto ecclesiale verrà gestito da un comitato di professionisti volontari con competenza nelle materie giuridiche, notarili, forensi e bancarie, e avrà sede in piazzetta Baglivi a Lecce. Il gruppo, già attivo da qualche mese, “avrà uno spirito spiccatamente eccle- siale, ma con ogni apertura alla disinteressata collaborazione del volontariato”, ha spiegato il dottor Elio Romano delegato al progetto. La presidente della Federazione Antiracket Antiusura Puglia, Maria Antonietta Gualtieri, ha tenuto a spazzare via ogni dubbio su una probabile sovrapposizione delle due strutture: “Poiché l’usura è una materia molto complessa intendiamo precisare alcune informazioni per sgomberare il campo da ogni possibile confusione -scrive in una nota e ne spiega la differenza-. La Fondazione delle Alcantarine presta garanzia alle banche (secondo l’art. 15 della legge 108/96) al fine di favorire l’erogazione di finanziamento per le famiglie che incontrano difficoltà di accesso al credito; lo sportello anti-racket Salento invece, pratica attività di prevenzione e sensibilizzazione alla denuncia attraverso l’ascolto tutelato dalla privacy, assistenza legale e psicologica in fase di denuncia, assistenza tecnica specializzata per l’ accesso al Fondo di solidarietà, costituzione di parte civile, assistenza in materia bancaria alle vittime di usura ed estorsione, interventi a CRIF per cancellazioni segnalazioni a vittime di usura, interventi presso istituti di credito e sostegno nella fase di re-start up aziendale”. Eleonora L. Moscara Nuova vita per Fanfulla da Lodi È piaciuta molto la nuova veste di piazzetta Raimondello Orsini, nel cuore del centro storico della città, a cittadini, addetti ai lavori e amministratori locali, sindaco Paolo Perrone incluso. Gli interventi di restauro della statua di Toti da Lodi Detto Fanfulla sono stati effettuati grazie ad un finanziamento del Lions Club Lecce Messapia. Il direttore dei lavori è l’architetto Patrizia Erroi, coordinatore del settore Lavori Pubblici dell’Ufficio Centro Storico del Comune di Lecce. Il monumento venne realizzato nel 1876 a Firenze dall’illustre scultore salentino Antonio Bortone dapprima in gesso e successivamente venne fuso in bronzo nel 1921 e poi inaugurato l’anno seguente; inizialmente venne collocata a ridosso di Palazzo Carafa nello slargo delle ‘Quattro spezierie’ poi fu trasferita nella piazzetta Orsini, da dove fu rimossa per essere sistemata lungo il viale principale della Villa Comunale di Lecce. In occasione dell’inaugurazione del Museo del Teatro romano, avvenuta l’11 settembre 1999, l’Amministrazione Comunale decise di riportare il monumento in piazzetta Orsini, a due passi dal teatro Romano dove si trova ancora oggi. La statua raffigura il Fanfulla, uno dei 13 cavalieri della disfida di Barletta, e viene ritratto ormai avanti negli anni quando, orbo di un occhio e col saio domenicano, faceva penitenza nel fiorentino convento di San Marco, mentre affila la misericordia, un acuminato spadino che lo aveva accompagnato in tante battaglie. (E.L.M.) 12 30 giugno 2012 Informazione pubblicitaria Vars, una squadra di professionisti al tuo servizio Da anni punto di riferimento per i marchi del gruppo Volkswagen nel territorio di Lecce e provincia, la concessionaria Vars è in grado di offrire una vasta gamma di servizi per mantenere sempre efficiente la tua vettura Nata nel 1977 alle porte di Maglie grazie alla passione per i motori e per le competizioni sportive di Giuseppe Bavia e alla forte tradizione familiare nel settore automobilistico di sua moglie Carla Sperti, Vars è oggi una delle realtà più importanti nel territorio salentino per la vendita e l’assistenza Carrozzeria La carrozzeria, vero fiore all’occhiello del service Vars, dispone delle tecnologie più avanzate nel trattamento della scocca. È dotata al suo interno di ponti sollevatori, banco di riscontro computerizzato, di un forno con archi di verniciatura e relativo tintometro per la preparazione di tutti i fondi e vernici all’acqua. Vars ha aderito al progetto Clever Repair di Volkswagen Group Italia, realizzando nella propria carrozzeria una postazione di lavo- Officina & Carrozzeria Ritiro e Riconsegna Vettura sostituiva Ricarica climatizzore Servizio Pneumatici autovetture del gruppo Volkswagen, che comprende i marchi Audi, Volkswagen, Seat, Skoda, Volkswagen veicoli commerciali. Vars è anche service autorizzato Mitsubishi per Lecce e provincia. Servizio Revisioni Clever Repair Express Service Soccorso stradale Soluzioni finanziarie Vendita Ricambi ed Accessori Nell’ampia gamma di servizi che Vars è in grado di offrire agli automobilisti segnaliamo l’officina meccanica, la carrozzeria (anche con servizio Clever Repair), il soccorso stradale, il servizio pneumatici e assetto ruote, la vendita di ricambi e accessori originali Volkswagen e Mitsubishi. ro dedicata alle esigenze dei clienti che necessitano di riparazioni rapide e senza prenotazione. Il servizio Clever Rapair incontra così la crescente richiesta d’interventi di carrozzeria effettuati durante l’attività di manutenzione ordinaria oppure in condizioni di particolare urgenza (come ad esempio la sostituzione di un parabrezza). Le riparazioni da eseguire in Clever Repair sono proposte al momento della ricezione della vettura dal responsabile clienti, il quale vi informerà su costi e condizioni del servizio. Vendita ricambi ed accessori originali Vars mette a disposizione dei propri clienti un fornito magazzino per la vendita di ricambi e accessori originali per i veicoli del gruppo Volkswagen (Audi, Volkswagen, Officina L’officina meccanica, fornita delle più moderne attrezzature e dei sistemi di diagnosi più avanzati, e l’utilizzo di Ricambi Originali Volkswagen assicurano alla tua vettura l’originaria sicurezza, efficienza ed affidabilità. I tecnici specializzati Vars, un team di grande esperienza e in continuo aggiornamento professionale, garantiscono un’assistenza di massimo livello per ogni tipo di inconveniente. All’interno dell’officina è stata realizzata un’area riservata agli interventi express service, una serie di riparazioni veloci e piccole manutenzioni da svolgere al momento, senza prenotazione. Servizio pneumatici Presso il service Vars si effettua il servizio di sostituzione, bilanciamento, gonfiaggio ad azoto e assetto ruote su tutti i veicoli. Il servizio pneumatici si avvale di attrezzature innovative, come il bilanciatore Corghi Blue Light EMB8460, lo smontagomme Corghi Serie Artiglio Master 26 ed il banco assetto Hun- ter DSP600. Il responsabile clienti potrà fornire una valida consulenza nella scelta del battistrada, della marca e del formato di pneumatico che renda più confortevole l'utilizzo della vostra vettura. 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Tamborino” in Casa della Salute Nascerà tra Maglie e Melpignano il nuovo ospedale del com- Il discorso si è poi spostato sulla mancata riconversione della prensorio. La scelta della Giunta regionale avrebbe favorito il Casa della Salute magliese: per le opposizioni si rischia di veprogetto presentato dalle due amministrazioni rispetto a pro- der sfumare il progetto, “prova ne siano le paventate dismisposte concorrenti, tra cui la più importante, quella che ipotizzava sioni dei reparti di Day Surgery (chirurgico, dermatologico e la costruzione del nosocomio tra Nardò, Copertino e Galati- oculistico) che sono il nostro fiore all’occhiello”. Anche su quena. A dare l’annuncio il consigliere Udc, Mario Chirilli (tra l’al- sta vicenda il sindaco ha preso una posizione netta riportantro anche medico di base) durante il Consiglio comunale del- do il carteggio intervenuto in questi mesi con il direttore gelo scorso 26 giugno. nerale Valdo Mellone: “Non abbiamo dimenticato il TamboAttraverso un’interrogazione, le opposizioni hanno chiesto di rino -ha spiegato Fitto-. Tutt’altro, tanto che, a più riprese, abconoscere le “reali intenzioni del sindaco in merito al nuovo biamo sollecitato di attuare la riconversione. In ogni casi siaospedale, visto che proprio in occasione di un incontro a Scor- mo pronti a dare battaglia se ci dovesse essere un ripensamento”. rano per la difesa del Punto Nascita, l’assessore regionale Capone aveva sollecitato un’intesa per la localizzazione del nuovo ospedale di eccellenza, nonostante la posizione contraria del sindaco di Maglie e del Pdl regionale”. Il presentatore ha incontrato il senatore Giorgio De Giuseppe Il primo cittadino Antonio Fitto ha smentito per la nuova trasmissione di Rai 3 “Il viaggio” con forza la ricostruzione, affermando, al contrario, che proprio l’azione incisiva dell’Amtata di una sua nuova trasmissione te- moria storica del senatore Giorgio De Giu- discorso amabilmente con Baudo su una ministrazione magliese ha portato a dei risullevisiva. Si tratta di “In viaggio”, un ap- seppe ha tracciato un profilo politico, ma panchina: il loro è stato un dialogo actati evidenti: “In una prima fase -ha spiegato profondimento attraverso varie regioni anche e soprattutto umano, dello stati- corato, pieno di sentimento e di stima veril sindaco- siamo stati quasi estromessi dalla d’Italia, la loro cultura, la loro storia, i loro sta Aldo Moro. L’intervista si è svolta al- so Aldo Moro, e ogni tanto scappava anscelta del sito in cui localizzare il nuovo nocostumi: a settembre sono state confer- l’aperto, presso la casa natale di Moro, che un sorriso, soprattutto per via dei nusocomio. Il progetto presentato in comune con mate quattro puntate nel palinsesto di Rai oggi sede dell’Unitre, proprio vicino alla merosi aneddoti del senatore su Moro. La l’amministrazione di Muro leccese era stato 3, che saranno inserite nel prime time del- statua che ritrae simbolicamente Moro troupe de “Il viaggio”, che si muove su un completamente ignorato dai vertici regionali. la domenica. La trasmissione prende come il politico del compromesso stori- camper attraverso lo stivale, nei prossiNon ci siamo però arresi e abbiamo coinvolTanta curiosità ha salutato l’avvento del spunto dal modello de “La storia siamo co e delle convergenze parallele. De Giu- mi giorni risalirà la Puglia, ascoltando anto in una nuova fase il comune di Melpignanoto conduttore Pippo Baudo, giunto a noi”, e infatti è proprio la storia che ha seppe, che ha donato al conduttore il suo che, tra gli altri, Al Bano Carrisi, Michele (A.L) Maglie per girare un’intervista per una pun- spinto Baudo in quel di Maglie: la me- volume di ricordi Una vita non basta, ha Mirabella e Checco Zalone. no e l’Asi individuando i terreni nei pressi della zona industriale alla periferia nord”. Pippo Baudo a Maglie sulle tracce di Aldo Moro 14 poggiardo 30 giugno 2012 “Il manifesto? Un disegno contro il nostro progetto politico” L’assessore Giuseppe Orsi, tra i principali bersagli del manifesto apparso nei giorni scorsi, parla di una “manovra subdola” da parte di forze politiche contrarie al buon governo Il manifesto diffuso negli scorsi per le strade di Poggiardo e Vaste da parte di due gruppi di sinistra che hanno apertamente accusato l’Amministrazione di non aver adempiuto agli impegni presi in campagna elettorale non ha intaccato la serenità della Giunta del sindaco Giuseppe Colafati, in particolare dell’assessore alla Pubblica Istruzione Giuseppe Orsi (nella foto), il quale replica alle accuse di “appiattimento” rivolte alla sua persona e in generale all’amministrazione di cui fa parte. Assessore Orsi, chi sono secondo lei gli autori del manifesto? Si tratta di un disegno politico con il quale si vuole attaccare soprattutto il progetto che abbiamo messo in piedi; un progetto politico che deve essere valutato nei cinque anni di amministrazione. Come replica alle accuse sull’attività amministrativa svolta finora? Come più volte ripetuto in campagna elettorale, noi vogliamo aprire una nuova fase politica con la quale intercettare il disagio presente nel paese e che, attraverso una programmazione mirata, riesca a valorizzare le enormi potenzialità del territorio. Vogliamo costruire una nuova grammatica di rapporti sociali, superando la logica che vede il Comune come la “vacca da mungere”; ottimizzando e valorizzando le risorse, soprattutto quelle umane che sono degnamente rappresentate all’interno del Comune. Mi preme sottolineare che la nostra Giunta è granitica e se qualcuno vuole scalfirla preparando, come si dice nel gergo calcistico, il “biscotto” da far mangiare ai cittadini, ha sbagliato palazzo. Cosa ha da dire invece a chi la accusa di essersi appiattito? Innanzitutto, come segretario cittadino di Rifondazione Comunista ho ricevuto la solidarietà della Segreteria provinciale del partito. Poi, avendo responsabilità di governo, parlo con gli amici della Giunta, di estrazione politica diversa, e insieme a loro programmiamo l’azione politica e amministrativa; dai nostri incontri è nato il nostro progetto politico che fa di Poggiardo un Comune innovativo e che supera la logica che per vent’anni e più ha guidato le sorti del paese. Come giudica il lavoro svolto finora? È stato difficile, ma abbiamo messo in piedi quest’idea catalizzando i nostri sforzi sulla razionalizzazione della spesa, evitando soprattutto gli sprechi; sulla riorganizzazione del personale, cercando di rendere più efficienti i servizi in una logica di costruzione diversa del rapporto con i cittadini; sul coinvolgimento complessivo di tutte le risorse, associative, commerciali, imprenditoriali, culturali, presenti sul territorio anche nella ricerca di risorse alternative con la finalità di costruire un modo innovativo di fare politica, che privilegi il senso comune di responsabilità rispetto ai problemi esistenti. Tutto ciò non lo chiamo “appiattimento”, ma anzi la possibilità di aprire e di scrivere una nuova pagina concreta per il nostro paese. (A.C.) spongano Nuovo look per aree rurali e centro storico Al via una serie di opere pubbliche che riqualificheranno l’intero territorio comunale Con l’arrivo della stagione estiva, il Comune di Spongano ha deciso di rifarsi il look. Nei giorni scorsi hanno preso avvio numerose opere pubbliche, mentre altre hanno trovato le risorse economico-finanziarie per la loro realizzazione. “Si tratta di novità importanti per il contesto urbano ed economico-produttivo -spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Vincenzo Tarantino- che contribuiranno, con la loro progettazione ed esecuzione, ad una notevole riqualificazione territoriale. Gli interventi sono molteplici e interessano diversi aspetti e zone del paese: i nuovi impianti sportivi in Zona ‘Uro’, opera finalizzata all’ottimizzazione di un’area interna al circuito urbano da decenni lasciata incolta e trascurata; l’adeguamento dei recapiti finali e dei collettori esterni per la raccolta delle acque piovane ed il loro convogliamento nella rete di fognatura pluviale pubblica, ormai obsoleta ed insufficiente per l’intero centro abitato; gli interventi di rivalutazione e miglioramento delle strade rurali esterne, per una riqualificazione completa del territorio, comprensiva anche di quelle strade abitualmente percorse, ma meno interessate da interventi di manutenzione; infine, gli interventi di urbanizzazione della nuova zona destinata agli insediamenti produttivi, un nuovo possibile volano per l’economia paesana e locale”. Il sindaco Luigi Zacheo parla di opere che rilanceranno la dimensione urbana del territorio: “Questi interventi costituiscono un importante passo avanti verso la riqualificazione del territorio cittadino e, insieme agli altri progetti che vedono prossimo il loro avvio, daranno nuova luce al contesto urbano. Sono infatti in cantiere opere considerevoli e già finanziate come la bonifica della discarica ex rifiuti solidi urbani, l’efficientamento energetico della sede municipa- le, il risanamento del piano viabile di alcune strade cittadine, la riqualificazione del centro storico e la costruzione di un nuovo palazzetto dello sport intitolato ad un grande dei nostri tempi, Karol Wojtyla”. I giovani archeologi d’Europa si danno appuntamento a Vaste Dal 6 al 15 luglio va in scena la XV edizione del Festival Internazionale di Archeologia per ragazzi Tutto pronto per la XV edizione del Festival Internazionale di Archeologia per ragazzi, uno degli eventi di punta nel calendario del Comune di Poggiardo, che verrà presentato venerdì 29 giugno alle 21 presso il Liceo Artistico “Nino Della Notte”. Alla presentazione interverranno il sindaco Giuseppe Colafati, la vicepresidente della Provincia di Lecce Simona Manca, l’assessore comunale alla Cultura Oronzo Borgia, il direttore scientifico del Festival Francesco D’Andria, il referente del Teatro Pubblico Pugliese Tonio De Nitto, il direttore del Museo “Castromediano” Antonio Cassiano e la curatrice della manifestazione Elenia Spagna. Dal 6 al 15 luglio Vaste e Poggiardo ospiteranno numerosi ragazzi di età compresa tra i 6 e i 16 anni e provenienti da diversi paesi europei (Italia, Francia, Belgio, Inghilterra e Austria). Proprio per festeggiare il 15° anno, saranno più numerose e rilevanti le attività dell’edizione 2012 del Festival, organizzato dal Comune di Poggiardo in collaborazione con lo Studio Archeologico “Chora” e promossa dalla Provincia di Lecce, dalla Regione Puglia, dall’Università del Salento, dal Museo “S. Castromediano” e dalla Soprintendenza Archeologica della Puglia. I giovani studenti per dieci giorni si immergeranno nel mondo dell’archeologia e prenderanno parte ad un vero e proprio scavo archeologico, tra l’altro in un area oggetto da anni di ricerche l’Università. I ragazzi, poi, realizzeranno un plastico insieme ad un architetto specializzato in archeologia e agli esperti dell’Università. Con le attività di archeologia sperimentale curate da Alfio Tommaselli verranno invece ripercorse le tappe dell’evoluzione umana e riprodotti gli strumenti dei nostri avi lavorando con pelli, pietre, ossa e legno. In un Festival di archeologia che si rispetti non possono infine mancare alcune escursioni presso i principali siti archeologici salentini. Informazioni e calendario degli spettacoli (con la collaborazione anche del Teatro Pubblico Pugliese) sono reperibili sul sito www.comune.poggiardo.le.it o contattando l’Ufficio Cultura al 0836.909812. (A.C.) 15 30 giugno 2012 tricase La città ricorda il cardinale Giovanni Panico Proseguiranno fino al 7 luglio le celebrazioni per il 50° anniversario della scomparsa dell’alto porporato Un’intera comunità, quella di Tricase, si stringe intorno alle spoglie del suo più illustre concittadino, il cardinale Giovanni Panico, a cinquant’anni dalla sua morte. Ricorrono infatti proprio in questi giorni le solenni celebrazioni per l’anniversario della sua scomparsa avvenuta il 7 luglio 1962. E se l’immortalità di una persona è nel ricordo di quanti l’hanno vissuto e amato e nelle opere effettuate nel corso della vita, il cardinale Panico ne è di certo un esempio. Parole di commossa gratitudine e profondo riconoscimento sono state espresse per l’occasione da suor Margherita Bramato, direttore gene- rale della Pia Fondazione fondata dall’alto prelato ed a lui intitolata, uno sprone per un doveroso e costante impegno giornaliero da parte di tutti gli operatori della comunità ospedaliera a rispettare quelle che furono le volontà di un uomo dedito alle persone bisognose e agli ammalati. Parole anche di stima e affetto da parte del professor Hervè Antonio Cavallera, promotore del comitato nato appositamente per la gestione dell’importante evento, verso un uomo buono che tanto ha fatto per la comunità tricasina. Le celebrazioni iniziate già il 23 giugno scorso con la traslazione della salma ed esposizione delle spoglie presso la Chiesa Madre della Natività della B. V. Maria proseguiranno il 6 luglio con La Quercia Vallonea raccontata dai ragazzi Gli alunni del Comprensivo 1° Polo di via Apulia presentano un percorso di documentazione del territorio Gli studenti delle classi V guidati dalle insegnanti, Luigia Elia, Paola Nuzzo, Lucia Piscopiello e Rosaria Turco, hanno dato vita a un progetto ambientale e sociale del territorio di Tricase. Il laboratorio dell’Istituto ha offerto agli allievi l’opportunità di uscire dall’aula, utilizzando la macchina fotografica alla scoperta di segni offerti dalla natura. Un percorso eccellente per aver immortalato un vecchio gigante vegetale (Vallonea), una cappella rurale, una masseria, incontrare persone anziane, ultimi testimoni di una realtà ormai scomparsa. “Il volume -spiega Anna Marinella Chezza, dirigente scolastica- arricchito da un interessante corredo fotografico, costituisce un forte stimolo anche per future attività didattiche, collegate sia all’insegnamento della storia, della geografia, del- l’arte, delle scienze, della tecnologia sia all’accrescimento della conoscenza / coscienza del territorio nelle giovani generazioni”. (G.N.) un convegno ed una mostra presso la Sala del Trono di Palazzo Gallone, il 7 luglio -data della dipartita del porporato- con una cerimonia religiosa celebrata dal cardinale Salvatore De Giorgi, arcivescovo emerito della città di Palermo, e l’inaugurazione di una targa commemorativa presso la casa natale del religioso. L’8 luglio si terrà un concerto musicale presso la Casa di Betania. Altre iniziative, assicura il comitato, avranno luogo dopo l’estate. Intanto le spoglie del Cardinale Giovanni Panico, che per i suoi impegni di delegato e nunzio apostolico di Santa Romana Chiesa -ricordiamo- è stato conosciuto nelle diverse nazioni del mondo quali Colombia, Cecoslovacchia, Argentina, Paraguay, Uruguay, Australia, Nuova Zelanda, Indonesia, Isole del Pacifico, Perù, Canada e Portogallo, riposeranno in pace, come da sua volontà, nella cripta della Chiesa Madre di Tricase, sua città natale. Giuseppe Bellimbeni inSalute Supplemento a Belpaese n. 466 del 30 giugno 2012 Coordinamento editoriale: Mariateresa Scrutinio Curarsi con il cibo Dieta e prodotti naturali rappresentano la migliore terapia di prevenzione Oramai tutti conoscono l’importanza dell’alimentazione ai fini della salute ma non tutti sanno quali sono gli alimenti giusti e come utilizzarli per ottenere dei risultati che vanno dalla prevenzione di determinate patologie fino all’ottenimento di una buona forma fisica. L’organismo, per svolgere il ciclo delle reazioni chimiche (metabolismo) alla base dell’attività vitale, ha necessità plastiche (rigenerazione cellulare), energetiche (attività fisiolo- giche, mantenimento della temperatura, attività muscolari) e regolatrici(coordinamento delle varie funzioni) che vengono assolte dagli alimenti. Le funzioni plastiche vengono espletate da tutti i principi nutritivi ed in particolare dalle proteine (componenti fondamentali delle cellule). Le necessità energetiche vengono esplicate da glucidi (zuccheri e amidi), lipidi e protidi. Tali principi alimentari vengono ossidati a livello cellulare attraverso la respirazione e li- berano energia chimica. La funzione regolatrice viene assolta principalmente da acqua, vitamine e minerali. La carenza di alcune di queste sostanze rende difficile la funzione vitale dell’organismo per cui è molto importante assumere attraverso gli alimenti tutto ciò di cui l’organismo necessita variando sempre il menu. Chiaramente gli alimenti devono essere naturali (privi di inquinanti e non raffinati) per mantenere intatte le loro proprietà. Sostanze necessarie e alimenti CARBOIDRATI O GLUCIDI In ordine decrescente di indice glicemico: glucosio, cornflakes, carote, patate lesse, miele, pane bianco, miglio, riso, fave, patate, rape, pane integrale, riso integrale, barbabietole, banane, uva, farina di grano, pasta bianca, granoturco, crusca, biscotti all'avena, piselli surgelati, patate dolci, patatine fritte, pasta integrale, farina d'avena, fagioli in scatola, piselli secchi, arance, succo d'arancia, fagiolini, ceci, mele, gelati, yogurt, pomodori, fagioli, lenticchie, soia, arachidi. LIPIDI In ordine decrescente di indice lipidico: gelato confezionato, olii vegetali (oliva, soia, mais), olii (di arachide, cocco, fegato di merluzzo, germe di grano, girasole, mais, palma), lardo, strutto, margarina vegetale, margarina, burro, noci pecan, maionese, noci e nocciole secche, noci fresche, pistacchi, mandorle secche, pinoli, arachidi, mascarpone, anacardi, capocollo, mortadella, cioccolato al latte, panna o crema di latte, cocco fresco, salame, cioccolato fondente, pecorino, caciocavallo, caciotta, formaggio cremoso spalmabile, emmenthal, formaggio molle da tavola. PROTEINE Carne, pesce, uova, legumi secchi, latte e suoi derivati MINERALI Calcio: pane e farina bianchi, latte e suoi derivati, cereali, broccoli, spinaci, verze, cipolla, crescione, alghe, cime di rapa, cardi,fagioli, ceci cotti, lenticchie, soya, noci, mandorle, pi- stacchi, uova, gamberi e gamberetti, polpo, cozze, ostriche, trippa. Ferro: fegato d’oca, cioccolato fondente, vongole, ostriche cotte, caviale, spigola, muesli, lenticchie, germe di grano, cavallo, coscia di pollo, ceci, patate lesse, seppie, pinoli secchi, fagioli, nocciole, arachidi, carne, pesce, interiora, cacao, prugne, fichi. Potassio: pane integrale, legumi secchi e freschi, asparagi, cavoli, patate, spinaci, banane, uova, latte, pesce, cacao e cioccolata, pomodori secchi, paprika, fagioli neri, pistacchi, rosmarino secco, lenticchie secche, ceci, cioccolato fondente, nocciole secche, uva secca, mandorle, cocco, castagne arrosto, prezzemolo, salame, trota, zucchine, mozzarella di bufala, funghi porcini, finocchi, prosciutto cotto, aglio, acciughe, carciofi, rucola, cavallo. VITAMINE B1: carote, spinaci, crescione, broccoli, cavoli, peperoni, pomodori, albicocche, arance, cachi, melone, banane, cocomero. B2: lievito, latte, cuore, fegato, rognone, tè, mandorle, verdure a foglia verde. B6: latte, uova, fegato, carni suine, lievito, mais. B12: fegato, carne, pesce, uova, latte e suoi derivati. C: agrumi, cavolini di Bruxelles, cavoli, broccoli, cime di rapa, fragole, patate, peperoni, prezzemolo, pomodori, rosmarino, kiwi. D: olio di fegato di merluzzo, fegato, burro, margarina, aringhe, sardine, uova. Molte delle malattie e dei disturbi che ci colpiscono dipendono da cosa e come mangiamo, soprattutto le patologie cronico-degenerative (cancro, infarto miocardico, ictus cerebrale, diabete, ecc.) pare siano in stretta correlazione con lo stile alimentare “moderno”. Le caratteristiche di questo attuale modello nutrizionale che spesso possono provocare conseguenze negative sono varie: - Eccesso calorico: rispetto al fabbisogno medio (2.400-2.500 cal) la dieta attuale arriva ad essere composta anche da mille calorie in eccesso. Il sovrappeso e l’obesità derivanti dagli eccessi sono collegati ad altre situazioni quali diabete, ipertensione arteriosa, alcuni tumori, patologie dello scheletro e delle articolazioni. - Problemi emotivi: stati di ansia e di insoddisfazione, insicurezze e carenze affettive vengono spesso “compensate” con l’assunzione di cibo. - Fretta: ingoiare troppo velocemen- te masticando poco impedisce di avvertire il senso di sazietà al momento giusto, così si possono introdurre fino a 300-400 calorie in più a pasto. - Eccesso di proteine e grassi animali, zucchero e sale: rispetto al secolo scorso il consumo della carne è quadruplicato, quello di grassi da condimento è triplicato, quello di zucchero è addirittura quintuplicato e si arriva a consumare fino a 30 grammi di sale al giorno quando la dose consigliata dall’OMS è di soli 5 grammi. Questo ha portato inevitabilmente ad un aumento di patologie quali ipertensione, insufficienza renale, malattie cardiocircolatorie e metaboliche. - Carenza di fibre grezze: i cereali vengono consumati raramente nella loro forma integrale e questa carenza è correlata a varie patologie che vanno dall’infarto all’ipertensione arteriosa, dal diabete alla stitichezza fino ad emorroidi, varici, emorragie cerebrali. II 30 giugno 2012 inSalute Proprietà benefiche di frutta e verdura di stagione Cetrioli Sono composti al 95% d’acqua e sono ricchi di potassio, magnesio e calcio. Contengono Acido tartarico che impedisce la trasformazione dei carboidrati in grassi. Questo acido si distrugge con la cottura quindi è necessario consumare l’alimento crudo. Altre proprietà terapeutiche consistono nella capacità di pulire intestino e reni e di lubrificare le articolazioni, contribuiscono ad eliminare le tossine dall’organismo. Sott’aceto, senza cottura, fungono da idratanti e sbiancanti della pelle. Una maschera preparata con cetriolo tritato, olio d’oliva e qualche goccia di limone è efficace per la riduzione delle rughe e per rendere la pelle più morbida e luminosa. Melanzane Appartengono alla famiglia delle solanacee, sono composte per il 92% da acqua, per il 3% da fibre alimentari, per l’1% da proteine, carboidrati, ceneri e zuccheri. Sono ricche di potassio, fosforo e magnesio. Contengono vitamina A, quasi tutte le vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6), vitamina C, vitamina K, vitamina J. Contengono anche aminoacidi quali acido aspartico, acido glutammico, leucina, valina, alanina, arginina, lisina e prolina. Svolgono una funzione depurativa dell’organismo, quindi sono consigliate nei casi di gotta, arteriosclerosi e problemi di infiammazione alle vie urinarie. Potassio e altri minerali conferiscono proprietà rimineralizzanti e ricostituenti. Contengono alcune sostanze amareche contribuiscono a stimolare la produzione di bile ed anche ad abbassare il tasso di colesterolo “cattivo” nel sangue. Hanno anche proprietà lassative, anche se non molto marcate, sono quindi utili in casi di stitichezza. È importante non eccedere con i condimenti, in particolare l’olio, in quanto assorbono molto i grassi. Peperoni Sono più ricchi di vitamina C rispetto a tutti gli altri ortaggi, contengono anche molta vitamina P (che insieme alla vitamina C rafforza del 46% il sistema cardiovascolare in quanto la P rende più robusti ed elastici i vasi sanguigni e la C elimina da essi il colesterolo). Contiene anche vitamina A, E e vitamine del gruppo B, molti sali minerali tra cui iodio, ferro, fluoro e zinco. Hanno proprietà antisettiche, toniche, digestive, disintossicanti, stimolanti del sistema circolatorio, antidolorifiche, antireumatiche, remineralizzanti e antiossidanti. Vengono utilizzati dalle aziende farmaceutiche per la realizzazione di cerotti e pomate da utilizzare contro i disagi causati dai reumatismi, poiché in grado di richiamare sangue alla superficie dell’epidermide, con una reazione di calore. Per lo stesso motivo vengono anche usati nella realizzazione di prodotti cosmetici naturali, per contrastare gli inestetismi della cellulite. La cottura può distruggere fino al 60% di vitamina C. Una porzione di 50g di peperoni crudi contiene più di 60 mg di vitamina C, il 75% della razione giornaliera raccomandata (RDA). Pomodori Sono costituiti dal 93% di acqua, il 2,9% di carboidrati, lo 0,2% di grassi, 1% di proteine e 1,8% di fibre. Gli zuccheri presenti sono glucosio e fruttosio, gli acidi sono quello citrico, che rappresenta il 90% degli acidi totali, e l’acido malico. Gli aminoacidi dei pomodori comprendono tutti quelli ritenuti indispensabili per l’alimentazione: l’acido glutamminico, l’acido aspartico, la treolina e l’asparagina. Tra i pigmenti troviamo i carotenoidi, il licopene (87%) e il Beta-carotene. Il licopene possiede una marcata azione antiossidante e da studi recenti si è scoperto che è in grado di rallentare la proliferazione di cellule tumorali. Secondo uno studio americano consumare regolarmente pomodori diminuirebbe drasticamente il rischio di cancro alle ovaie per la donna e alla prostata per l’uomo. Grazie al licopene il pomodoro svolge anche un’importante azione protettiva della pelle facendo ridurre notevolmente il rischio di scottature. La polpa di pomodoro viene utilizzata in cosmesi come ingrediente principale di maschere tonificanti e nutrienti per la pelle. Per ammorbidire la pelle si puòfrullare il pomodoro con un po’ di olio di oliva, il composto che è un toccasana anche in caso di scottature da sole. Ottimo anche per le piccole scottature domestiche, una fettina di pomodoro sulla parte ustionata è un ottimo rimedio. Albicocche Sono composte in gran parte da acqua (85% circa), proteine in minima parte, glucidi e fibra alimentare; come minerali soprattutto potassio e poi calcio, fosforo, sodio e ferro. Vitamina A (due etti di albicocche forniscono il fabbisogno giornaliero di vitamina A per una persona adulta), C e PP. Solo 28 calorie per 100 grammi di polpa. Sono particolarmente indicate per chi ha problemi di anemia o di spossatezza cronica, per le persone convalescenti, per gli anziani e per i bambini nell’età della crescita. La vitamina A è utile per lo sviluppo delle ossa e per il corretto funzionamento di tutti i tessuti del nostro organismo, è in grado di stimolare la produzione di melanina, la sostanza responsabile dell’abbronzatura e della protezione della pelle. Il potassio presente nelle albicocche è in grado di prevenire vari disturbi a livello nervoso e muscolare. Il sorbitolo invece conferisce all’albicocca leggere proprietà lassative. Nelle albicocche secche il contenuto di i sali minerali che si trovano normalmente nel frutto fresco rimangono intatti e, cosa più importante, l’alto contenuto di fibra alimentare apporta benefici alle funzionalità dell’intestino e riduce il tasso di colesterolo e di zucchero presenti nel sangue. Fragole Contengono vitamina C, molto utile per rafforzare le difese immunitarie dell’organismo, vitamina E, B e K; discreta la presenza di sali minerali quali ferro, sodio, potassio, calcio, fosforo e magnesio. Hanno un alto contenuto di fibre e contengono pochissime calorie (meno di 40 ogni 100 g di polpa). Sono un’ottima fonte di acido ellagico che pare essere una delle sostanze con provate proprietà antitumorali. Presenti, in piccole quantità, l’acido ossalico, folico (vitamina B9) e malico. Svolgono un’azione rigeneratrice nei confronti delle cellule sanguigne grazie all’acido folico che apporta benefici anche alla memoria agendo sul cervello tramite il liquido spinale. Sono rinfrescanti, rimineralizzanti, diuretiche e soprattutto hanno proprietà disintossicanti e depurative dell’organismo, soprattutto se mangiate a stomaco vuoto. Apportano benefici anche sul miglioramento dell’umore, grazie alla loro capacità di stimolare la produzione di serotonina e melanina. A differenza di molta altra frutta, possono essere assunte dai diabetici in quanto lo zucchero in esse contenute è il fruttosio che allo stato naturale è ben tollerato. 16 30 giugno 2012 casarano La città si mobilita contro la chiusura del Tribunale Dopo il reparto di ostetricia dell’ospedale, anche la sede distaccata del Palazzo di giustizia è a rischio chiusura. Dopo che sono stati spesi un milione e mezzo di euro in interventi strutturali L’impressione che si ha è che si sta cercando di smantellare un’itera cittadina, che, da centro di riferimento per tutto il basso Salento, si avvia inesorabilmente verso un futuro fatto di incertezza e di anonimato. Tuttavia, come è avvenuto per il punto nascita del “Ferrari”, dove la mobilitazione è stata e continua ad essere grande, il livello di attenzione è tenuto alto anche sul fronte tribunale. A scendere in campo sono, innanzitutto, i membri della Camera forense di Casarano, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica sul rischio di soppressione indiscriminata delle sezioni distaccate del Tribunale. La mannaia dei tagli, giustificata dalla le- gittima necessità di risparmiare, paradossalmente rischia di legittimare gli sprechi e gli sperperi contro i quali è invocata. Esattamente come è accaduto per il punto nascita, di cui è stata decretata la chiusura da parte della Giunta regionale subito dopo la consegna dei costosi lavori di ammodernamento e di climatizzazione, la storia si ripete anche per il tribunale. Se dovesse essere chiusa la sede casaranese, infatti, saranno vanificati interventi per oltre un milione e mezzo di euro. A tanto ammontano i lavori che, negli ultimi sei anni, hanno interessato l’immobile, gravando quasi esclusivamente sulle casse comunali. È stato il Comune, infatti, Il futuro della Virtus e lo spettro dei debiti Ennesima tegola sul Comune di Casarano. Dopo la decisione del patron della Virtus, Paride De Masi, di cedere il titolo sportivo nelle mani del primo cittadino, qualora non si trovasse nessuno disposto a rilevare la società, il prestito di un milione e 350mila euro concesso dal Credito sportivo per a sobbarcarsi la quasi totalità della spesa, senza vedersi corrispondere alcunché dal Ministero di Grazia e Giustizia, nonostante le rassicurazioni giunte da Roma in merito ad un finanziamento legato al fondo speciale per l’edilizia giudiziaria. Il grosso dei lavori di ristrutturazione dell’edificio si è avuto con il sindaco Remigio ristrutturare e ampliare lo stadio passerà in capo al Comune. Una bella batosta per un ente la cui situazione è definita dallo stesso sindaco Gianni Stefàno “difficilissima” e senza alcuna possibilità di indebitarsi a causa dello sforamento del patto di stabilità. Il Comune, in virtù della fideiussione approvata con delibera di Consiglio comunale nell’ottobre del 2010, si è fatto garante del pre- stito richiesto ed ottenuto dalla Virtus Casarano. Ciò vuol dire che, se il titolo non trovasse acquirenti, il Credito sportivo esigerà dal Comune di Casarano la restituzione del debito, andando così ad aggravare le già precarie condizioni economico-finanziarie dell’ente. La città potrebbe quindi trovarsi, in un sol colpo, senza squadra di calcio e con un ulteriore e considerevole debito sul groppone. Venuti. Alla Giunta De Masi, invece, si deve la realizzazione della cabina di trasformazione bassa/media tensione necessaria per attivare l’impianto di climatizzazione. A fronte di una spesa senz’altro impegnativa, Casarano si è dotata di una sede del tribunale moderna, efficiente e perfettamente funzionale che, però, rischia di dover chiudere i battenti a causa della politica di tagli che non ha risparmiato neppure la giustizia. I casaranesi ed i cittadini del comprensorio di certo non staranno a guardare. Quanto le loro rivendicazioni potranno incidere sul mantenimento della sede del tribunale e del punto nascita non è dato sapere. 17 30 giugno 2012 18 30 giugno 2012 galatina “Santa Caterina Novella”, non si abbassa la guardia Istituzioni, comitati e sindacati ancora in prima linea a difesa del reparto di Ostretricia dell’ospedale galatinese A Galatina continua ad essere alta l’attenzione perché non sia messa in discussione la presenza del punto nascita al Santa Caterina Novella. Sembrava che niente e nessuno potesse mettere in discussione il mantenimento del punto nascita di Galatina, dopo la delibera dello scorso 5 giugno che ha “graziato” oltre al reparto di Ostetricia del “Santa Caterina”, i punti nascita di Tricase, Scorrano e Copertino, ma le proteste di Casarano, Gallipoli e Nardò, hanno fatto drizzare le antenne a chi si sentiva al sicuro. Insomma, i sindaci dei Comuni del distretto socio-sanitario di Galatina, le sigle sindacali Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl dell’Area Medica e dell’Area di Comparto di Galatina, muro leccese Lilt Lecce: da vent’anni la sfida del Salento al cancro Si svolgerà sabato 30 giugno presso il Palazzo del Principe un convegno celebrativo dei vent’anni di attività della Lilt nella nostra provincia Era il 1992 quando nasceva a Casarano, ad iniziativa dell’oncologo Giuseppe Serravezza (nella foto), la Sezione Provinciale di Lecce della LILT; in contemporanea veniva attivata una presenza della Lilt a Gallipoli, grazie alla compianta professoressa Ilma Capirizzo. In tutto questo tempo, la Lilt è cresciuta tantissimo ed oggi dal capoluogo al Capo di Leuca funzionano ben 25 sedi dotate di ambulatori. Il merito dei successi ottenuti è soprattutto dei mille volontari tra medici, infermieri, psicologi, insegnanti e semplici cittadini, che mettendo generosamente a disposizione dei pazienti il loro tempo e la loro competenza, hanno contribuito a rendere un prezioso servizio alla collettività. Per questo lavoro quotidiano e per questa instancabile opera, la Lilt di Lecce è oggi riconosciuta ed apprezzata a tutti i livelli. Il programma della manifestazione in programma sabato 30 giugno alle 9 prevede, dopo un saluto della autorità, la proiezione di un video sui 20 anni dell’attività della Lilt di Lecce. Quindi due letture magistrali a cura del presidente nazionale della Lilt, professor Francesco Schittulli (Lo stato dell’arte nella lotta ai tumori) e della dottoressa Paola Mosconi dell’Istituto “Negri” di Milano, collaboratrice del professor Silvio Garattini (Cittadini, pazienti, e associazionismo: il valore della partecipazione al dibattito sulla salute) e due relazioni, da parte del direttore sanitario della Asl di Lec- ce, Ottavio Narracci (La Rete Oncologica leccese) e del direttore generale della Asl di Lecce Valdo Mellone (Il Terzo Settore e la rete dei servizi soci-sanitari). Seguiranno una serie di testimonianze da parte dei volontari della Lilt leccese e le conclusioni del presidente provinciale Giuseppe Serravezza. il comitato difesa P.O. di Galatina, il Tribunale Diritti del Malato, A.V.O. P.O. Galatina, il Comitato spontaneo difesa punto nascita di Galatina, continuano a ribadire le loro ragioni. Le parti sociali e i rappresentanti delle istituzioni hanno sottolineato che l’Area Nord-Salento e quindi i punti nascita di Galatina, Copertino, C.d.C. “S. Francesco”, vedono venire alla luce 1.800 bambini l’anno. Molto più basso il dato della natalità nell’Area Sud Salento, cioè nei punti nascita di Casarano, Gallipoli, Scorrano, che contano 1.300 parti l’anno. Quindi? Secondo il punto di vista delle parti in causa, i dati confermano la lungimiranza della Regione Puglia che ha ritenuto necessari due punti nascita per l’Area Nord Salento: Galatina e Copertino e un punto nascita per l’Area Sud Salento: Scorrano. Il punto forte del Santa Caterina Novella? L’integrazione ospedale-territorio: un percorso costruito negli anni, attraverso una collaborazione tra il Consultorio, il reparto di Ostetricia e il reparto di Pediatria. Altro elemento di non secondaria importanza riguarda gli effetti dell’azione combinata di reparti e consultorio che hanno incentivato il parto naturale (il numero di tagli cesarei è in forte diminuzione). Tra le altre questo percorso è risultato talmente significativo da essere scelto anche da future mamme arrivate da fuori distretto: 80 donne su 210 nel 2011. (M.M.) 19 nardò 30 giugno 2012 Sant’Isidoro, la marina “tradita” Incuria, degrado e strutture fatiscenti: un gruppo di residenti denuncia lo stato di abbandono del tratto di costa che negli anni ‘60 ispirò Battisti e Mogol La denuncia arriva da alcuni residenti che attraverso un puntuale e spietato reportage fotografico ci hanno segnalato lo stato in cui versa Sant’Isidoro. Ad oggi la marina neretina, un tratto di costa ionica tra Portoselvaggio e Porto Cesareo, è tutt’altro che pronta per affrontare l’estate. Le immagini parlano chiaro: erbacce che “abbelliscono” il lungomare sparse dappertutto (nella foto a sinistra); marciapiede semidistrutto; spazzatura disseminata nei terreni vicini al mare e alle strutture ricettive; segnaletica pericolante; giostre corrose dalla ruggine. Per non parlare dell’area che ospitava una fontana pubblica, ridotta ad un impresentabile ghetto (nella foto a destra). La mancata presenza delle istituzioni preposte, si sa, porta spesso ad approfittarne. L’inciviltà di qualcuno regna quindi impunita. “Alcuni commercianti ad esempio denunciano i residentiparcheggiano i propri furgoni nelle aiuole, devastando prati e marciapiede. La situazione è ormai invariata da anni. Conserviamo lettere raccomandate inviate ai vari amministratori che si sono succeduti. Al sindaco Vaglio, al Commissario prefettizio, fino ad arrivare all’attuale primo cittadino Marcello Risi”. Ma le missive gallipoli Riqualificazione urbana e alloggi popolari, c’è il sì della Regione Siglato l’accordo tra Vendola ed Errico: quasi 7 milioni di euro da destinare a Gallipoli per la riqualificazione di immobili e arredo urbano Nell’attesa che la Regione Puglia sbrogli “la matassa ospedale”, a viale Capruzzi nei giorni scorsi è stato firmato un accordo tra Comune e Regione riguardante l’edilizia popolare. Si tratta di una firma congiunta tra il governatore Nichi Vendola e il sindaco gallipolino Francesco Errico che consentirà alla Città Bella di ottenere circa 7 milioni di euro per finanziare i Pruacs, ovvero i “Programmi di Riqualificazione Urbana per Alloggi a Canone Sostenibile”. Si tratta di un tentativo di incrementare alloggi e servizi da fornire ai cittadini di quartieri a forte disagio abitativo. I progetti vedranno la partecipazione mista di soggetti pubblici e privati, che coinvolgeranno la zona che va dai Cappuccini fino a via Palermo. Più precisamente, il finanziamento servirà sia per migliorare le strutture già esistenti (i trenta alloggi dello Iacp di Viale Europa) sia per realizzare nuove strutture. Si tratterà in quest’ultimo caso di circa 30 nuove strutture immobiliari che sorgeranno nella Città Bella. Il progetto prevede anche interventi di urbanizzazione di strade, verde attrezzato, rete idrica e un centro per i bambini. Il primo cittadino non esita a definirla “una boccata d’ossigeno per una problematica, quella relativa alla casa, sempre più di stretta attualità per i cittadini, specie in una realtà a fortissima vocazione turistica come Gallipoli. Una problematica su cui i Comuni possono fare ben poco, se non promuovere progetti ed interventi che vadano nella direzione dell’accordo siglato in Regione con il presidente Vendola. Un accordo che consentirà di dare risposta anche alle istanze del settore edile, garantendo lavoro ed occupazione grazie ai cantieri che si apriranno per realizzare questo programma. Pertanto l’Amministrazione farà di tutto perché questo processo virtuoso per l’occupazione lavorativa ed abitativa possa iniziare quanto prima”. (S.M.) sembra non siano servite a molto, come ci ricordano gli abitanti del posto: “Il risultato? Sempre lo stesso…”. In effetti storicamente la marina di Sant’Isidoro gode di attenzioni assai minori rispetto alle “sorelle maggiori” Santa Maria al Bagno e Santa Caterina, che quasi sempre ospitano anche la maggior parte degli eventi estivi. C’è intanto chi ha perso le speranze e propone di munirsi di decespugliatore e organizzare una pulizia “fai da te” di prati e aiuole pubbliche. “Non vorrete mica aspettare che intervenga l’Amministrazione, no?”, chiede qualcuno sarcasticamente su Facebook. La leggenda vuole che quello di Sant’Isidoro fu il mare che ispirò Battisti e Mogol per la creazione di uno dei loro pezzi più celebri, La canzone del sole. Il duo più famoso della musica leggera italiana pare infatti che in un’estate di fine anni ‘60 abbia soggiornato nella marina neretina, e proprio qui sia nato il brano delle “bionde trecce e gli occhi azzurri”. Forse nemmeno loro avrebbero immaginato che quel mare potesse provocare, alcuni decenni più tardi, denunce e polemiche da parte dei cittadini della marina ionica che provano a difenderlo e preservarlo. Stefano Manca È on line www.leccesette.it, il nuovo portale di informazione del Salento. Notizie quotidiane, inchieste, curiosità e video in un unico sito web di informazione a 360 gradi, dedicato a Lecce e provincia. Passaparola! Mail: [email protected] Facebook: www.facebook.com/LecceSette 20 30 giugno 2012 Informazione pubblicitaria Nel borgo antico di Palmariggi appuntamento con le “Puteche aperte” Sabato 30 giugno e domenica 1° luglio il centro storico del comune salentino torna ad essere il teatro di un atteso evento in grado di solleticare i sensi e stuzzicare i palati L’arrivo dell’estate nel Salento sembra scandito e ritmato dalla parola d’ordine “aprire”: si aprono i fiori per accogliere al meglio i raggi di sole sui loro petali, i secolari alberi di ulivo ed i leggiadri pini marittimi assomigliano a miriadi di paracadute aperti a protezione del corpo di aviatori appena atterrati. L’etimologia stessa della parola sembra poi essere un omaggio alla nostra millenaria cultura del saper fare e del saper dare: aprire significa, infatti, anche “spalancare le porte a…”. Tanti anni fa, con l’arrivo dei primi caldi, si spalancavano gli usci delle “puteche” e, per le stradine assolate e deserte dei paesi, si poteva udire il variegato rumore di fondo di ferventi attività ancora oggi rappresentative del nostro saper fare. Si sentivano gli incessanti ticchettii dei maestri scalpellini, in grado di dare alla dura pietra le sembianze di sculture viventi; gli scampanellii sincopati degli incudini dei maestri fabbri, alla perenne ricerca di una refrigerante folata di vento, caldo sì ma mai quanto il ferro rovente sapientemente addomesticato dalla forza delle loro braccia; lo strofinio dei torni dei maestri terracottisti e vasai, a loro insaputa artefici di una strana lingua punteggiata da “’ozze”,“’ummili”, “quartare”, “puddhri”, “capase”, “capasuni”. Tanti anni fa, nelle torride sere d’estate, si aprivano anche le porte delle “puteche de mieru”, frequentatissimi luoghi di culto pagano, dove si osannava il dio Bacco e si saziava l’atavica arsura dei nostri nonni tra un giro e l’altro della versione salentina della roulette, u “patrunu e sutta”, dove il rosso ed il nero erano i colori dei “ menzi quinti” in palio, e le fiches venivano incassate dai vincitori direttamente in “liquidi”, accompagnando la “riscossione” con lupini, pittule, “brusca tizzi” e “pisce frittu” che portava con sé ancora intatto il profumo del mare. Tanti anni fa, appunto! Ovvero il nostro passato, un tempo odiato, tradito e ripudiato, ed oggi da molti ambito ed indicato come unica ed ineluttabile via aperta verso un futuro realmente sostenibile, vivibile e condivisibile. “Puteche Aperte” vuole essere, allora, il cerchio perfetto, l’O di Giotto, di una tradizione millenaria: proiettare nel futuro il saper fare della nostra terra, spalancando le porte del passato ai visitatori e facendo assaggiar loro i prodotti della gastronomia di un tempo e toccar con mano i risultati di un’insuperata maestria artigiana, all’insegna del saper dare proprio del nostro culto dell’ospitalità e dell’accoglienza senza limiti. Anche quest’anno, lo spettacolare dedalo di viuzze del centro storico di Palmariggi, con il suo irripetibile equilibrio di basolati, pietra leccese e calce bianca, si trasformerà per due giorni in una sorta di palcoscenico diffuso di uno degli appuntamenti più attesi dell’estate salentina: la III° edizione di “Puteche aperte”. I prossimi 30 giugno e 1° luglio si rinnova, infatti, il tradizionale appuntamento con la manifestazione organizzata dall’Associazione Culturale “Mons Jovis”, con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Palmariggi e Pro Loco Montevergine, che farà rivivere l’atmosfera delle antiche puteche di paese attraverso la degustazione di pietanze, rigorosamente a Km. 0, che mantengono intatti i profumi ed i sapori delle antiche ricette dell’arte culinaria salentina, fatte di pesce fritto, “fave e cicureddhre greste”, arrosti, salumi e formaggi locali e, per chi ama il dolce brivido della roulette salentina, con la possibilità di “puntate” vincenti sul buon vino nostrano. La promozione delle tradizioni passa anche attraverso il “concorso dell’olio paesano”, nato con l’obiettivo di premiare il “miglior olio senza etichetta”, ed a cui potranno partecipare tutti i piccoli produttori locali e le famiglie di Palmariggi che pro- ducono olio per consumo personale e familiare. “Puteche aperte”, però, si connota sempre più come strumento e momento di promozione dell’artigianato locale e vuole essere un volano per la diffusione del saper fare dei nostri artigiani, attraverso un percorso espositivo tra lavori in ferro battuto, ceramica, pietra e corniceria realizzati da maestri salentini. Nella terra della taranta non può esserci festa senza ritmo, ed è quindi naturale che l’atmosfera delle due serate sia riscaldata e movimentata dalla suggestiva musica tradizionale e dagli ipnotici ritmi della pizzica di Cunserva Mara e Criamu, entrambi eclettici gruppi salentini. Ai tantissi- mi visitatori, non ci resta che augurare due bellissime serate con la promessa di accoglierli con le porte spalancate dell’ospitalità e delle buone tradizioni salentine. Giovanni Chiarello 21 30 giugno 2012 22 30 giugno 2012 La fede oltre il mito La storia (e la leggenda) della santa patrona di Scorrano e l’origine della festa più spettacolare dell’estate salentina Santa Domenica di Tropea è la protettrice di Scorrano, la cui festa si celebra il 5, 6 e 7 luglio con uno scenario ricco di luminarie, di gare pirotecniche tra aziende locali, spettacoli musicali, concerti e via dicendo. Tre giorni assolutamente suggestivi, che però celebrano anche una grande fede verso una santa, che in gergo scorranese viene chiamata “la Madonna”, tanto è amata. Santa Domenica nacque nella seconda metà del 200 dopo Cristo, in un periodo di forti persecuzioni contro i cristiani per mano dell’Impero Romano, tanto che fu martirizzata nel 303 sotto l’imperatore Diocleziano, per aver voluto difendere il proprio credo a costo della vita. Ma ciò che lega la santa a Scorrano è un miracolo avvenuto molti secoli dopo la sua morte: nel 1600, la peste infuriava a Scorrano, così una donna invocò la vergine di Tropea per salvare la vita al figlio maschio, facendo voto di accendere un lume ed esporlo alla finestra. Il suo esempio fu raccolto anche da altre concittadine e Scorrano fu salva dalla peste. L’evento miracoloso viene ricordato ogni anno, un mese prima della festa di santa Domenica: la comunità scorranese è usa a lasciare le luci esterne delle abitazioni accese in ossequio alla santa vergine e martire. Sono tante anche le leggende metropolitane legate al culto della santa, con un effetto positivo: rafforzare la fede dei credenti sempre più. Si dice che intorno alla metà dell’800, si volesse effettuare uno scambio di santi patroni tra Maglie e Scorrano, comunità che stava per accettare quale suo patrono san Nicola, che in quel momento per la comunità magliese era ritenuto avido di miracoli. Doveva avvenire uno scambio di statue, attraverso le strade di campagna che collegano i due paesi, ma si dice che, mano a mano che Santa Domenica, la festa della luce Tre le aziende del territorio sempre presenti nella festa patronale con le loro luminarie conosciute in tutto il mondo giungeva verso il confine, la statua di santa Domenica diveniva sempre più pesante, fino a costringere i portatori ad arrestarsi e lasciando un’impronta profonda della terra, affermando così il suo volere a restare a Scorrano. E oggi, più che mai, gli scorranesi si rivolgono ancora a santa Domenica, che è anche patrona degli agenti atmosferici, per farsi proteggere dai fulmini o da eventi catastrofici come la tromba d’aria del 2000. Dalla salvezza dalla peste per mano di santa Domenica, la comunità scorranese ha tratto la tradizione delle luminarie. Si tratta di una tradizione non da poco, che crea posti di lavoro, indotto economico e anche prestigio, perché le parazioni vengono “esportate” dalle tre aziende di luminarie scorranesi in tutto il mondo. Un tempo le luminarie erano a olio, poi c’è stata la rivoluzione della lampada a filamento, fino all’ennesima quella del led- che consente un notevole risparmio energetico. Ma la festa di santa Domenica è sempre speciale: perché le aziende di luminarie ci mettono tanta devozione, le loro luci devono raggiungere il cuore della santa e quindi devono essere sempre bellissime e molto suggestive. Quest’anno, per l’occasione, le tre aziende hanno in serbo novità assolute: la ditta De Cagna sta preparando infatti una riproduzione del Tower Bridge di Londra, che costituirà una passeggiata romantica sulle luminarie, mentre la ditta di Lucio Mariano sta preparando delle enor- mi figure geometriche, come un cubo dell’altezza di circa 20 metri, e infine l’azienda di Massimo Mariano ha in serbo un sempre attuale Colosseo. Le luminarie costituiscono una delle ragioni per cui la festa di santa Domenica diviene occasione per il turismo. “Quest’anno ci aspettiamo molta più affluenza di turisti per la festa di santa Domenica -racconta il neosindaco Antonio Mariano (nella foto), avvocato, la cui famiglia è anche nel campo delle luminarie-. L’anno scorso era stimato l’arrivo di 200mila persone, ma stavolta le attese sono ben oltre, stando ai dati forniti dalle strutture ricettive di Scorrano, completamente piene, e quelle dei paesi limitrofi”. Previsti, tra i turisti, un gruppo di Valencia che sta preparando una mostra appunto sulle luminarie e altri gruppi dalla Cina, dalla Corea, dagli Stati Uniti, dal Giappone. Non mancheranno i gemellati di Pentone, il Comune calabrese con cui Scorrano ha messo in piedi una singolare fratel- lanza basata appunto sulla luce. Mentre Scorrano possiede le luminarie, Pentone ha le “luminere”: si tratta di una tradizione dei paesini di montagna della Presila, secondo la quale si stendono dei fili cui sono appese delle palle colorate intrise di cherosene (in antichità si usava però la pece), cui viene dato fuoco generando l’effetto di un filo di luce con diversi punti fiamma. Mentre le luminarie venivano utilizzate in antichità per rompere la prospettiva urbana del paese, le luminere venivano utilizzati per portare buone notizie, divenendo, come le loro sorelle salentine, elemento fondante delle feste e della religiosità. Sarà una festa di luci quindi santa Domenica, luci che simboleggiano in toto la comunità di Scorrano attraverso la fede, ma anche l’intraprendenza e la creatività dei luminaristi che si tramandano il mestiere di generazione in generazione. 23 30 giugno 2012 24 30 giugno 2012 Per segnalazioni: REDAZIONE DI BELPAESE via Gallipoli, 98 - 73024 Maglie.Le Tel./Fax: 0836.426350 e-mail: [email protected] spettacolo a cura di Claudia Mangione båò~=m~Öäá~ê~W=cÉÇÉäÉ=~ää~=íê~ÇáòáçåÉ= É=~=ãÉ=ëíÉëë~I=ëÉãéêÉÒ Da 15 anni sui palchi di tutto il mondo, la cantante salentina si racconta in occasione dell’uscita del suo nuovo lavoro discografico, Bona crianza Come il colore rosso rubino dei gerani e quello oro del grano battuto dal sole del meriggio. Come la frescura all’imbrunire tra le file odorose delle piante di tabacco, sotto la luce bella della prima stella della sera, così è l’essenza del canto di Enza Pagliara. Una cascata di emozioni che trasuda i palpiti cangianti di questa terra e che ora in Bona crianza (AnimaMundi edizioni), il suo terzo album, assume i contorni più ironici e spensierati del viver quotidiano o la forma de- licata dei ricordi dell’infanzia. Bona crianza dà il nome all’album e ad una delle undici tracce racchiuse in esso. A cosa si riferisce tale espressione? Bona crianza è da me inteso nel senso di essere riconoscenti alla tradizione. La buona creanza rispetto alla tradizione, l’accostarsi cioè alla musica tradizionale dandole attualità e mantenendo però intatte le caratteristiche che la rendono preziosa, affinchè chi verrà dopo di noi abbia la possibilità di attingere alla fonte della tradizione trovandovi una sorgente ancora pura. Il brano è invece il racconto con cui evoco come erano, quando ero piccola, le mie mattine al risveglio con le mie due sorelle mentre i nostri genitori erano già andati a lavorare in campagna. Nella canzone, infatti, parlo di mia madre che si alzava quand’era ancora buio, e dico: “Se ausa prima cu se ausa lu sule, lucisce prima a casa e poi ddha fore”. Come parlo di mio padre, che ha doti straordinarie, riesce a piantare qualsiasi cosa e a farla fiorire sempre. “E sirma tutte cose sape fare, puru le petre sape fa’ fiurire”. C’è poi il riferimento a Torchiarolo, il paese dove sono cresciuta, a cui sono profondamente legata. Sulle origini del suo nome esistono due significati: il turco inca- tenato o il torchio che, premendo le olive, faceva venir fuori una sostanza simile all’oro, l’olio. In Bona crianza dico: “Nu turcu cu’ lu pete ‘ncatinatu, nu torchiu ca filava a filu d’oru”. Il titolo dell’album, come pure la foto di copertina, evocano un’immagine di limpidezza e di semplicità. È l’effetto da te cercato? Quando un canto mi risuona dentro ho voglia di cantarlo, in caso contrario non riesco a farlo. Penso sia questa la limpidezza di cui parli, cioè il non fingere di esser quella che non sono e in questo lavoro, in particolare, avevo bisogno di non fermarmi sugli abbellimenti fini a se stessi, ma di muovermi verso l’essenzialità e la sostanza, dando una forma quasi naturale al canto. Mi parli del brano O’ andramu pai (Klama)? Il testo è di Franco Corlianò. In Italia è conosciuto come Klama, in Grecia come O’ andramu pai ed è un pezzo molto amato e diffuso lì. Lo cantava Maria Farantouri dopo il periodo dei Colonnelli, per loro è un canto partigiano come da noi Bella ciao. Il fatto che lo abbia scritto un nostro amico di Calimera mi emoziona e inorgoglisce molto. Immaginiamo di dispiegare il filo del tempo, partendo dal 2002 con Donna de coppe, passando al 2009 CD Léonie – Sveva Casati Modignani Léonie, questo il titolo del nuovo romanzo di Sveva Casati Modignani, questo il nome della protagonista femminile. In perfetta armonia con temi e personaggi cari alla scrittrice, Léonie parla di una famiglia benestante della Milano anni venti, all’apparenza lineare, ma i cui componenti si caratterizzano per il loro essere sui generis e per la profonda legge dell’omertà negli affari personali. La Vorrei volare è un omaggio, straordinariamente intenso, al grande Uccio Aloisi? Sì. Mi sono innamorata di questo brano per il modo in cui lo cantava Uccio, la poesia che ci metteva nel farlo è bellissima. La mia è una maniera di ricordare lui, la sua poesia e la semplicità con cui lo proponeva. Vorrei volare ha un modo di esser cantato così semplice e orecchiabile. Ciò che lo rende prezioso è proprio la sua semplicità, insieme alla verità che ci si mette dentro; se quello che dici attraverso le sue strofe ce l’hai dentro, gli altri lo vedono. Io ho scelto quelle che dentro di me risuonano in un certo modo proprio per continuare a ricordare Uccio. Informazione pubblicitaria Le recensioni di Libri&Musica LIBRO con Frunte de luna, fino a oggi. Che tipo di metamorfosi c’è stata, se c’è stata, in te e nella tua musica? In Donna de coppe ero acerba e il modo di affrontare e di cantare i brani era quello di esser assolutamente fedele alla tradizione. Mentre in Frunte de luna è stato esser fedele alla tradizione, ma anche a me stessa. Ho fatto, cioè, un passaggio ulteriore, portare queste cose dentro di me e farle uscire con la mia voce vera. Ovviamente sono tappe di vita. Nel 2002 ero più piccola, quando è uscito Frunte de Luna ero cambiata e avevo la forza di far sentire chi ero e cosa volevo dire. Bona Crianza è per certi versi un lavoro di transizione tra i due. stessa Léonie, giovane francese squattrinata che sposa il nipote Guido, entrerà a far parte del meccanismo “meglio tacere”, fino a quando non sarà più possibile chiudere gli occhi di fronte a segreti che tali non possono più restare. La Modignani, ormai definita “donna dei bestseller” racconta un mondo di personaggi forti, determinati, inevitabilmente ricchi di pregi e difetti, sempre incantevoli. Living Things – Linkin Park Non appena Shinoda ha annunciato, nel corso del 2011, l’imminente uscita del quinto album dei Linkin Park, l’attesa è cresciuta a dismisura ed è stata soddisfatta solo lo scorso venerdì 22 giugno, con la pubblicazione in Italia di Living Things. La mente del gruppo ha tenuto a specificare che si tratta di un album “più personale”, a differenza degli ultimi maggiormente incentrati su tematiche universali, e che avevano lasciato un po’ a bocca asciutta i fan delle primissime produzioni dei Linkin Park. Ma questo nuovo album è fatto bene, il gruppo ha ritrovato la giusta armonia tra rock ed elettronica, tra brani forti e ballate immancabili, concentrando ben dodici tracce in soli quaranta minuti di musica ben curata. Dopo 12 anni di successi e flop, la band torna con un lavoro impeccabile. MAGLIE Via Indipendenza - Tel. 0836.485642 [email protected] 25 30 giugno 2012 Domenica 1 LE NARRAZIONI DEL PLANETARIO PORTO SELVAGGIO, Masseria di Torre Nova - ore 21 Nell’ambito della rassegna estiva “I teatri di Torre Nova”, presso la storica masseria la cooperativa Thalassia di Brindisi porta in scena Le narrazioni del Planetario. Un’affascinante possibilità per scoprire le storie custodite da ogni costellazione e imparare a conoscere i nomi di quelle stelle che risplendono nella notte. Info: 0833.571871. appuntamenti_eventi_curiosità Sabato 30 SABATO 30 DOMENICA 1 LUNEDI 2 ATTORI BARBONI PER UN GIORNO LECCE, centro storico – ore 19 Ritorna l’evento collettivo annuale, alla sua seconda edizione, “Attori barboni per un giorno”: dal palcoscenico alla strada per ritrovare il pubblico e la propria funzione. Un grande raduno di attori, ma anche musicisti, danzatori e artisti delle varie discipline che desiderano mettersi su un palchetto a vendere al dettaglio la propria arte. Info: 327.7357690. DOPOTUTTO COPERTINO, via Spallanzani - ore 19 Sarà presentata, in anteprima assoluta, la proiezione del videoclip Dopotutto dei salentini Muffx. Una ghiotta occasione per conoscere più da vicino i 4 musiscisti, Luigi Bruno, Alberto Ria, Gianna Greco, Cristiano Colopi, e il loro terzo lavoro discografico Époque, uscito il 10 aprile scorso. Info: www.muffxmusic.com. CREATIVITÀ IN GIOCO LECCE, Workin’ studio - ore 8.30/13.30 Ai nastri di partenza la prima “Creatività in gioco”, residenza artistica per bambini dedicata a musica, teatro, manualità e movimento. Le attività saranno tenute da Irene Scardia, Silvia Lodi, Cristina Mileti, Lea Barletti e Cecilia Maffei. Info: 0832.650815, www.workinproduzioni.it. PUTECHE APERTE PALMARIGGI, centro storico – ore 19.30 Anche quest’anno il centro storico di Palmariggi si trasformerà per due giorni nel palcoscenico a cielo aperto di uno dei più attesi appuntamenti dell’estate salentina: la III° edizione di “Puteche aperte”. L’evento farà rivivere l’atmosfera delle antiche puteche attraverso la degustazione di ricette tipiche dell’arte culinaria salentina. Info: 340.8522894. MY MOON (LA LUNA È MIA!) CASARANO, Ass. Astronomica “San Lorenzo” - ore 20.45 Le osservazioni al grande telescopio dell’Osservatorio Astronomico saranno oggi dedicate all’oggetto celeste più luminoso ed affascinante della volta celeste, la luna. Per trascorrere una serata in compagnia del nostro unico satellite naturale, da sempre fonte di ispirazione per i cuori di ogni latitudine e tempo. Info e prenotazioni: 328.8356836. INAUGURAZIONE CASABLANCA PORTO SELVAGGIO, Casablanca - ore 23 Al via la stagione 2012 del Casablanca. Totalmente rivoluzionato per le iniziative musicali, si propone come nuovo contenitore alternativo del Salento, un punto di riferimento per chi ha voglia di aggressive novità. Ingresso libero entro le ore 00.30, dopo 5 euro. Info: 328.0518184. MILONGA DI SALUTO MERINE, Giardini di Atena - ore 22 Con questa serata di tango argentino cala il sipario sulla terza edizione del “Festival Salento in Tango”. Meravigliose tande e cortine per salutare i numerosi turisti tangueri accorsi a Lecce da tutta Italia e non solo, dando loro appuntamento al prossimo anno. Ingresso a pagamento. Info: 334.9748230. BEAT IN THE PARK COPERTINO, Parco Grottella – ore 22 Tutti i lunedì il grande dj Vivaz infiamma il dancefloor del Parco Grottella, facendo battere le mani al ritmo di nu.disco-deep e tech house. Co-autore del progetto “Salentini Generali” Beppe Viva, in arte Vivaz, nel 2006 fonda con l’amico Andro (aka Andrea Mariano) il progetto musicale Codefish&tuna. Ingresso gratuito. Info: www.myspace.com/djvivaz. MARTEDI 3 MERCOLEDI 4 GIOVEDI 5 VENERDI 6 DI CHE PASTA SIAMO FATTI QUI SAN CESARIO DI LECCE, Quoquo Museo - ore 18/21 Nel mondo di Quoquo, dove di casa è il sapore, gustosa mostra della pasta fresca e secca made in Salento: i formati e i condimenti, tavole d’artista, installazioni, libri e ricette, perfomance culinarie, degustazioni e soste golose. A cura di Titti Pece, art director Marcello Moscara. In collaborazione con l’Antico Pastificio Benedetto Cavalieri. Info: www.quoquo.it. SOTTO IL VESUVIO DI ANDY WARHOL LECCE, San Francesco della Scarpa – ore 9/13 e 16/20 Promossa da Comune di Lecce, Provincia di Lecce e Associazione Dimore Storiche Italiane - Sez. Puglia, l’esposizione porta a Lecce l’imponente opera di Warhol dedicata al Vesuvio. L’allestimento prevede inoltre una serie di nature morte del ‘600 e del ‘700, opere di artisti napoletani e la serie di fotografie pastellate di Vittorio Pescatori. Info: 0832.683503. L'ALTRO NILO. IL SUDAN DALLA PREISTORIA AI FARAONI LECCE, Complesso Studium 2000 - ore 9/13.30 e 15/17.30 Curata dalla professoressa Isabella Caneva, la mostra illustra i risultati di oltre 30 anni di scavi e ricognizioni in Sudan da parte della “Missione italiana per Ricerche preistoriche” in Egitto e Sudan dell’Università del Salento. Ingresso gratuito. Info: 0832.294253. SUD DEL SUD LECCE, Castello Carlo V – ore 9/13 e 17/21 Le sale del Castello Carlo V fanno da sfondo alla mostra dell’ artista leccese Ercole Pignatelli, oltre alle due esposizioni d’arte figurativa già presenti al Comune di Lecce. Questa porta il titolo di “Sud del sud”, è curata da Salvatore Veca e resterà aperta fino al 30 settembre. Info: 0832.682111. DA UN MOMENTO ALL’ALTRO LECCE, Palazzo Vernazza - ore 19.30 Vernissage della mostra “Da un momento all’altro” del noto artista newyorkese Randy Klein, organizzata da Sm-Artlab, con la collaborazione di Art&Ars Gallery di Gigi Rigliaco. Oltre cento sculture e opere grafiche in una maestosa esposizione che occuperà l’intero primo piano del magnifico Palazzo Vernazza. Info: 329.6872838. DI CHE PASTA SIAMO FATTI QUI SAN CESARIO DI LECCE, Quoquo Museo - ore 18/21 Nel mondo di Quoquo, dove di casa è il sapore, gustosa mostra della pasta fresca e secca made in Salento: I formati e i condimenti, tavole d’artista, installazioni, libri e ricette, perfomance culinarie, degustazioni e soste golose. A cura di Titti Pece, art director Marcello Moscara. In collaborazione con l’Antico Pastificio Benedetto Cavalieri. Info: www.quoquo.it. A BER RIFLETTERE SAN CESARIO DI LECCE, Quoquo Museo - ore 20 Si può scegliere il format da una o da tre lezioni e poi scegliere tanti temi di approfondimento: il laboratorio permanente di educazione al piacere del vino si personalizza, infatti, sulle esigenze di ciascuno affinchè il mistero/stupore del vino si svela in forma di nuova conoscenza e piacere. Direzione e conduzione a cura di Rita Baldassarre. Info: 380.7558512. PICCOLO SCIENZIATI CRESCONO CALIMERA, via Europa 95 – ore 9/12 Sono partite le attività estive del Museo di Storia Naturale del Salento-Osservatorio Faunistico Provinciale. Campi scuola che permettono a bambini e ragazzi, dai 6 ai 16 anni, di imparare tutto sulla cura degli animali selvatici e esotici ricoverati presso il centro, insieme alla possibilità di scoprire il meraviglioso mondo dei fossili e dei minerali. Info: 0832.875301 IL CARAVAN DEL CLOWN OTRANTO, Lungomare degli Eroi - ore 21.30 Nell’ambito del calendario di eventi primavera-estate 2012 del Comune di Otranto, serata dedicata ad un divertente spettacolo di clowneria. Il Lungomare degli Eroi si animerà con tante gag comiche, di giocoleria e di equilibrismo, e con una miriade di palloncini colorati. Info: www.comune.otranto.le.it. GRAFITE È MUSICA ARADEO, Skatafashow – ore 19 La nota esposizione “Grafite è musica” della pittrice Paola Rizzo approda nel salone dello Skatafashow, dove rimarrà aperta al pubblico sino al prossimo 8 luglio. Una straordinaria rappresentazione in arte dei volti più noti del panorama musicale pugliese. Info: www.paolarizzo.net. PALPITI DI DONNA ANDRANO, Piazza Castello - ore 20.30 L’Adelfia, Società Cooperativa Sociale Onlus, in collaborazione con l’Ass. Anziani e Infanzia e con il patrocinio del Comune di Andrano, porta in piazza la pièce teatrale dal titolo Palpiti di donna: la storia del soprano Maria Callas interpretrata da alcuni ragazzi ospiti della struttura, insieme ad altri attori amatoriali del mondo c.d. esterno. Info: 329.3348276. DANCE OF YAO LECCE, Cortile dei Celestini - ore 21.30 Per la prima volta l’Orchestra “T. Schipa” eseguirà Dance of yao, curioso brano cinese in apertura di un programma classicissimo diretto dall’eccellente direttore e pianista cinese Xu Zhong Liu Tie-shan - Mao Yuan, che proprio di recente è stato nominato direttore artistico al Teatro Massimo Bellini di Catania. Info e biglietti: 0832.246517. Rapsodia Araba CAVALLINO, Circolo ippico “Tempi Nuovi” - ore 21 Il Salento incontra l’Oriente con “Rapsodia Araba. Omaggio a Mahmoud Reda”, la manifestrazione dedicata alla danza del ventre che, tra veli trasparenti e il tintinnare leggero delle monetine delle cinture, trasformerà per una sera Cavallino nell’ombelico del mondo. Giunto alla sua quarta edizione l’evento, organizzato dall’Awalim Danze Orientali di Francesca Montefusco e Francesca Dell’Atti, vedrà protagoniste 35 ballerine di danza del ventre. Danza antichissima, che affonda le sue radici nel periodo mesopotamico, la danza orientale è oggi a tutti nota per i numerosi benefici che offre a livello fisico, e non solo. Favorisce, infatti, una postura ottimale, allentando la tensione della zona lombare, e dona energia, leggerezza, sensualità e dolcezza ai movimenti. Ingresso libero. Info: 328.7577206. A MODO SUO LECCE, E-lite Studio Gallery - ore 20 Il nuovo spazio espositivo leccese E-lite Studio Gallery inaugura la mostra “A modo suo. Aspetti della pittura contemporanea”. Uno sguardo sulla figurazione attraverso le opere di Dario Agrimi, Carmine Antonucci, Pierluca Cetera, Carlo Cofano, Jara Marzulli, Cristiano Pallara, Alessandro Passaro, Massimo Quarta,Tina Sgrò. Ingresso libero. Info: 393.8763086. 26 30 giugno 2012 sport a cura di Pasquale Marzotta L'Us Lecce trova Tesoro Ed in panchina arriva Lerda Ufficializzata la stipula del contratto preliminare che vede il club giallorosso passare dalla famiglia Semeraro ai Tesoro. Intanto è stato ingaggiato il tecnico piemontese con un contratto biennale (a prescindere da qualsiasi categoria si ripartirà) Per l’Us Lecce è partito il nuovo corso “targato” Tesoro. E si è chiusa l’era in giallorossa della famiglia Semeraro. Dopo la grande attesa sulla trattativa per la cessione del club alla fine è arrivata la formalizzazione dell’accordo, attraverso la stipula di un contratto preliminare, per la cessione dell’intero pacchetto azionario a Savino Tesoro (nella foto in alto). Al momento, secondo il comunicato ufficiale del club dal proprio sito web, l’intesa prevede che “la società sarà gestita congiuntamente dai gruppi contraenti, con la permanenza dell’attuale consiglio di amministrazione arricchito dalla presenza di due rappresentanti del gruppo acquirente, fino all’approvazione del bilancio al prossimo 30 giugno e, comunque, fino alla stesura del contratto definitivo, che avverrà entro il 15 settembre. Ciò consentirà, comunque, agli acquirenti di operare e gestire la società secondo i propri programmi”. Così si è chiusa la gestione Semeraro per quasi 18 anni alla guida del club giallorosso. Ora è già in piena programmazione il Lecce di Savino Tesoro, che conterà in società su un ruolo importante affidato al figlio Antonio, che ricopri- rà l’incarico di responsabile dell’area tecnica. Seppure il Lecce è regolarmente iscritto al campionato di serie B e nonostante non si conoscano ancora le decisioni della Procura Federale in merito ad eventuali penalizzazioni o retrocessione in Lega Pro Prima Divisione per il caso “calcio-scommesse” o sulla presunta combine del derby; la famiglia Tesoro ha già ingaggiato il nuovo tecnico. Sulla panchina giallorossa è arrivato Franco Lerda (nella foto in basso), che ha firmato un contratto biennale a prescindere da quale categoria ripartirà il Lecce. Il suo modulo preferito è il 4-2-3-1 ed è stimolato dall’idea di squadra dal gioco offensivo, oltre a puntare sulla forza del gruppo. Al momento Lerda sta valutando la sede del prossimo ritiro estivo (ancora Tarvisio?). Intanto in questo fine giugno si chiude la missione del direttore Foto: Paolo Pavan sportivo Carlo Osti, che ha portato ufficialmente a termine il proprio mandato ricevuto dall’ormai proprietà uscente della famiglia del banchiere Giovanni Semeraro. Il ds dei giallorossi ha risolto in favore del Lecce le comproprietà dei cartellini del difensore Esposito dal Genoa e dell’esterno siciliano Mazzotta dal Palermo. Mentre la punta Baclet rimane al Vicenza ed il mediano gallipolino Scialpi resta al Varese. Tutto ciò dopo che è stato raggiunto l’accordo con il Milan per il rinnovo della compartecipazione della punta della primavera rossonera David Speziale (classe ‘94), che dal 1 luglio è un calciatore dell’Us Lecce. Sulle casse dell’Us Lecce non peserà più circa un milione di euro. Infatti c’è stata la risoluzione consensuale del contratto, che legava al Lecce l’ex tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco ed i suoi collaborati Francesco Tomei, Danilo iÛáÇÉåíáâáí= ÇÉä=åìçîç=ãáëíÉê= Arriva dal Piemonte ed è stato sempre attratto dal calore della tifoseria giallorossa. Il neo allenatore Franco Lerda, nato a Fossano il 19 agosto 1967, ha conosciuto la piazza calcistica leccese nella sua carriera da calciatore del Taranto. Allora veniva a trovare a Lecce l'amico e conterraneo Panero ed ammirava l'entusiasmo dell'ambiente salentino. Lerda ha due figli che cercano di seguire le sue orme: Mattia (cresciuto nel Torino, milita nella Canavese) e Filippo (Giovanissimi del Cuneo). La carriera di tecnico per Lerda è iniziata il 9 dicembre 2005, quando è subentrato a Vittorio Zaino sulla panchina del Saluzzo (serie D) con la salvezza conquistata ai play-out. La stagione dopo vince nei playoff di D con il Casale. Alla prima esperienza in Prima Divisione giunge 6° con il Pescara nel 2007-08. L'anno dopo alla Pro Patria, dichiarata fallita dal tribunale a metà del girone di ritorno, perde la B ai play-off con il Padova. Nel 2009 approda in B sulla panchina del neopromosso Crotone ed al Via del Mare colleziona numerose occasioni da rete, anche se termina 0-0 contro il Lecce di De Canio. Nel 2010 viene ingaggiato dal Torino, che lo soffia al Sassuolo e manca i playoff dopo aver registrato un breve interregno di Papadopulo. Ora Lecce si ripresenta a Lecce con tanta fame. Pierini e Nicandro Vizoco. Lo staff tecnico di Di Francesco (ora passato in forza al Sassuolo) vantava infatti sino a giugno 2013 un contratto dall’ammontare di circa un milione di euro. Per il Lecce è ora di ripartire. 27 30 giugno 2012 RALLY fä=QSø=o~ääó=ÇÉä=p~äÉåíç=áåÅçêçå~=cÉäáÅÉ=oÉ Il 46° Rally del Salento ha visto trionfare il pilota lombardo Felice Re, favorito alla vigilia dai favori dei pronostici. Re, assistito dalla navigatrice Mara Bariani su Citroen C4 WRC, ha scritto per la prima volta il proprio nome sull'albo d'oro della prestigiosa kermesse salentina, oltre a vincere così la terza e conclusiva prova del Trofeo Rally Asfalto Girone A. Tra i primi dieci della classifica generale figurano ben sette equipaggi salentini. Da segnalare la prestazione brillante della coppia leccese formata da Ivan Pisacane e Salvatore Invidia su Renault New Clio Sport. Le premiazioni si sono svolte sul lungomare di Torre San Giovanni (marina di Ugento). Daniele Greco è il big all'Europeo di Helsinki Il triplista azzurro parteciperà all'evento continentale in Finlandia e intanto si prepara per le prove ufficiali per le olimpiadi di Londra 2012 ATLETICA Prima delle Olimpiadi di Londra 2012, Daniele Greco si prepara a vivere emozioni forti e vere all’europeo di Helsinki. Alla kermesse continentale il triplista azzurro di Galatone si è presentato questo giovedì in Finlandia come big, visto che vanta la migliore misura tra i partecipanti con il 17,47 metri. Per sabato 30 giugno è in programma la finale e Greco punta a presentarsi per salire sul podio. La misura di 17,47 metri è stata “confezionata” da Greco al “1° Trofeo Nazionale Città di Potenza”. L‘atleta delle Fiamme Oro della Polizia di Stato è riuscito a collezionare la quinta misura mondiale del 2012 proprio nell’anno olimpico, nonché la seconda misura storica italiana dietro al record di Fabrizio Donato (17,60 metri). “La gara di Potenza è stata una gran bella rampa di lancio in vista degli Europei di Helsinki ed i Giochi Olimpici di Londra -ha sottolineato Daniele Greco, 23 anni-. La bella misura di Potenza è venuta all’improvviso. Ci vuole un po’ di tempo per metabolizzare il senso di questa bella impresa. Dove posso arrivare? E chi lo sa. Di certo non mi pongo dei limiti”. Greco si è preparato nei giorni scorsi nel raduno pre-europei al centro sportivo delle Fiamme Gialle di Castelporziano, dove vi è stata la presenza del gruppo di atleti Camillo Placì sulla panchina della Bulgaria a Londra 2012 Dopo il bronzo di Pechino 2008 con la Russia, il tecnico di Specchia si ripresenta per la seconda volta ai giochi olimpici londinesi con un'altra nazionale VOLLEY La pallavolo salentina prenota un posto alle olimpiadi di Londra 2012 con il tecnico di Specchia Camillo Placì (nella foto) il quale, dopo aver vissuto il ritorno da primo allenatore in A1 sulla panchina del Cuneo, si prepara a vivere la seconda olimpiade di fila con un’altra nazionale straniera. Infatti, dopo aver conquistato il bronzo olimpico con la Russia a Pechino nel 2008, il coach salentino si presenta a Londra da vice tecnico della Bulgaria. Prima, però, affronterà le finali di World League, in programma dal 3 all’8 luglio a Sofia (Bulgaria). “È una grande emozione partecipare ad un’altra olimpiade con un’altra bandiera ed un’altra nazionale -ha commentato il tecnico Placi, 56 anni il prossimo 11 novembre-. È un fatto insolito, perchè gli atleti gareggiano per la propria nazione. Ma da tecnici può succedere guidare una della Kinesis Palaia Salento Atletica di Matino. Gli atleti, sotto la guida del prof matinese Raimondo Orsini, ha svolto un raduno collegiale di cinque giorni con alcuni atleti triplisti, che hanno potuto così vivere ed allenarsi a stretto contatto con atleti di vertice mondiale, nonchè confrontarsi con metodologie di allenamento più evolute. Tra gli atleti presenti vi è stata anche l‘azzurrina Francesca Lanciano, che dal 10 al 15 luglio prenderà parte ai campionati mondiali di categoria a Barcellona. Presenti anche Fabrizio Gabellone, Stefano Perchia, Michele Napoli, Melissa Bruno, Manuel Placì. A “La Conca” Riccardo Negro trionfa al Wsk Master Series KART Il pilota di Corsano blinda il proprio primato nella KZ2. Riccardo Negro (al centro nella foto) ha conseguito un nuovo successo nella terza tappa della WSK Euro Series in programma sul circuito internazionale “La Conca” di Muro Leccese. In vista della conclusione della serie continentale che si svolgerà in Spagna, sul circuito di Zuera (2-5 agosto), il pilota salentino Negro (DR-TMDunlop) è partito con la voglia di ri- scattare la Finale 1, quando dalla pole position di partenza aveva ottenuto solo un quinto posto. E c’è riuscito in pieno, grazie a una tattica di gara che lo ha portato progressivamente alle spalle del lituano Simas Juodvirsis (Energy-TMDunlop) senza sollecitare la meccanica del suo kart. Con un deciso sorpasso, messo a segno nell’ultimo terzo di gara, Negro si è impossessato definitivamente della leadership, mantenuta fino al traguardo. Secondo l’olandese Dylan Davies (PCR-TM-Dunlop) e terzo Juodvirsis. nazionale. Ho una grande voglia di ritornare sul podio, dopo il bronzo conquistato con la Russia. Ora mi ripresenterò con la Bulgaria per la seconda olimpiade ed a distanza di un quadriennio. Questa avventura mi stimola molto. Per un atleta ed un allenatore la partecipazione ad un Olimpiade non ha valore”. Placì poi presenta l’atmosfera olimpica con le tante razze, i vari campioni e le tante culture. “È una grande festa vivere per uno sportivo l’olimpiade, visto che si incrociano tante razze e colori. Si vive in un villaggio globale con atleti di varie discipline -racconta Placì-. Il villaggio olimpico sembra l’ombelico del mondo con la presenza di varie culture, religioni e musica. Si mangia nella stessa mensa ed allo stesso tavolo. Mi è capitato a Pechino di stringere la mano al campione spagnolo di tennis Nadal e conoscere il campione della scherma Montano”. 28 30 giugno 2012 io PROPRIO io di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust Direttore Responsabile Giovanni Nuzzo Roberto Rella Gli articoli non firmati si intendono a cura della redazione Avvocato del Foro leccese, classe 1978, dopo la maturità classica presso il LiceoGinnasio “G. Palmieri” di Lecce decide di seguire le orme del padre, anche lui avvocato, e si laurea “cum laude” in Giurisprudenza all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, discutendo la tesi in Diritto penale dell’economia “Diritto penale del lavoro: i criteri di attribuzione della responsabilità per gli eventi lesivi”. Cultore della materia in Diritto penale e Diritto penale commerciale dall’anno accademico 2003/2004 presso l’Università degli Studi di Lecce, oggi Università del Salento, dal 2004 collabora con la cattedra di Diritto penale commerciale del Prof. Elio Carletti all’Università di Bologna, dove dal 2007 è cultore della materia. Nel 2008 consegue, con valutazione massima, il titolo di Dottore di ricerca in Diritto e Processo penale, con discussione di una tesi dal titolo “Della negozialità nel diritto penale. Della flessibilità della pena su base volontaria”; inoltre, a partire dallo stesso anno, ha ricoperto il ruolo di Tutor per l’insegnamento di Diritto penale presso la Scuola per le professioni legali dell’Università del Salento. Iscritto all’Ordine degli Avvocati di Lecce dal novembre del 2005, affianca alla professione forense un’intensa attività di pubblicazione. Ha collaborato, infatti, con importanti riviste giuridiche italiane e con le case editrici Cedam, Giuffrè e Giappichelli. Il tratto principale del tuo carattere. La generosità. Il tuo principale difetto. La pigrizia. La qualità che preferisci in una donna? Eleganza e spontaneità. E in un uomo? La lealtà. Cosa ci vuole per esserti amico? Sincerità. Cos’è la felicità? La felicità è un picco, poi c’è la serenità che è invece un valore di durata. L’ultima volta che hai pianto? Guardando un bellissimo film di Nanni Loy: Le quattro giornate di Napoli. Di cosa hai paura? Del dolore. Canzone che canti sotto la doccia? Alcune Arie de Il Barbiere di Siviglia. Musicisti o cantanti preferiti? Paolo Conte in assoluto. Poeti preferiti? Leopardi. Autori preferiti in prosa? Calvino, Tabucchi, Sciascia. Libri preferiti. Minima moralia di Adorno, Senilità di Svevo, I Vicerè di De Roberto. Attori e attrici preferiti. Marcello Mastroianni e Vittorio Gassman. Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo? Vittorio Gassman. Film preferiti. Divorzio all’italiana. I tuoi pittori preferiti. Caravaggio, però per certi aspetti mi piace moltissimo, nella sua essenzialità, il Beato Angelico. Il colore che preferisci. Da piccolo è stato per molto tempo il giallo, adesso il blu. Se fossi un animale, saresti? Un gatto. Secondo me è l’animale della postmodernità per definizione. Cosa sognavi di fare da grande? L’archeologo. L’incontro che ti ha cambiato la vita? È stato probabilmente quello col mio professore della tesi, Elio Carletti. La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile? Mio padre. Quel che detesti più di tutto. L’arroganza. Quanto tempo dedichi alla cura del tuo corpo? Pochissimo, lo stretto necessario. Piatto preferito. La pasta fatta in casa al sugo. Il profumo preferito. Il profumo del gelsomino. Il fiore che ami. La rosa su tutti. La tua stagione preferita? Primavera. Il paese dove vorresti vivere? Se non l’Italia, la Spagna. In quale epoca ti sarebbe piaciuto vivere? Nel primo Rinascimento. Personaggi storici che ammiri di più. Carlo Magno. Personaggi storici detestati. Anno XI - n. 466 Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002 Non riesco a detestare i personaggi del passato. Detestare qualcuno è un sentimento molto forte, per farlo deve essere qualcosa che mi colpisce molto nel personale. Cosa faresti per sostenere ciò in cui credi? In linea di massima tanto, però cosa di preciso non lo so. Chi è il tuo eroe vivente? Mio padre. Il tuo sogno ad occhi aperti? Avere il tempo per leggere. Il tuo rimpianto più grande? Non aver fatto l’archeologo. Cos’è l’amore? L’amore, quello vero, è la capacità di comprendersi reciprocamente fino in fondo. Stato attuale del tuo animo. Moderatamente appagato e proteso verso il futuro. Il tuo motto. Non ne ho perché il reale è troppo complesso per poterlo sintetizzare in un motto. Come vorresti morire? Repentinamente e bene. Editore: Belpaese srl Via Gallipoli, 98 - Maglie.Le Tel./Fax 0836.426350 e-mail: [email protected] Stampa: Master Printing Srl, Modugno (Bari) Belpaese è un settimanale distribuito gratuitamente in provincia di Lecce. Per la pubblicità su questo periodico: tel. 0836.426350 La direzione non risponde del contenuto degli articoli firmati e declina ogni responsabilità per le opinioni dei singoli articolisti, degli intervistati e per le informazioni trasmesse da terzi. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. I diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. Non è consentita la riproduzione, anche se parziale, di testi, documenti e fotografie senza autorizzazione. Belpaese s.r.l si riserva il diritto di non pubblicare le inserzioni e le comunicazioni pubblicitarie degli inserzionisti che: 1. Siano contrarie agli interessi di Belpaese s.r.l. 2. 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