Informativa intervento chirurgico di Stripping della

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Informativa intervento chirurgico di Stripping della
Informativa intervento chirurgico di
Stripping della vena grande safena
Il presente documento ha lo scopo di informarla e di fornirle, in maniera il più possibile semplice e
comprensibile, tutte le notizie circa la sua patologia e l’intervento proposto.
Questa informativa dovrà essere da Lei firmata per ricevimento e successivamente consegnata al
momento del ricovero e costituirà prova di avvenuta informazione a Lei dovuta.
UNI EN ISO 9001:2008
Istituto Clinico Salus
Presidio del Policlinico di Monza C.d.C. Privata S.p.A.
15100 Alessandria via Trotti, 21
tel +39 0131 29461 - fax +39 0131 2946192
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DIREZIONE SANITARIA
Direttore Sanitario:
Dott. Clemente Ponzetti
Gentile
Sig./Sig.ra
……………………………..
………..………………………………..……………..………,
nato/a
il
in rapporto al suo stato clinico, descritto nel referto della visita specialistica
(…................................................................................................) a cui è stato/a sottoposto/a,
Le è stato proposto di sottoporsi ad una procedura di STRIPPING DELLA VENA GRANDE SAFENA
Scopo del presente modulo è quello di informarla sul tipo di procedura a cui sarà sottoposto/a e sui
potenziali rischi o benefici della procedura a cui è stata posta indicazione dopo gli accertamenti
diagnostici da Lei eseguiti. La invitiamo inoltre dopo aver letto questa informativa a porre ai medici della
Struttura presso cui è ricoverato/a tutte le domande che ritiene opportuno per ottenere una spiegazione
soddisfacente.
Ciò premesso, la invitiamo a leggere con molta attenzione quanto riportato in questo scritto che
corrisponde, peraltro, a quanto ampiamente spiegato a voce.
La prego, infine, di portare questo documento con Lei in Clinica e ricordi, può cambiare la Sua opinione
riguardo all’essere operato/a in ogni momento.
********************
La vena grande safena fa parte del sistema venoso superficiale dell’arto inferiore; ha origine a livello del
malleolo mediale, decorre lungo la superficie mediale della gamba e della coscia e si immette nella vena
femorale a livello della regione inguinale. L’intervento chirurgico di stripping prevede la totale
asportazione della vena safena malata e non compromette il meccanismo di ritorno al cuore del sangue
purchè il sistema venoso profondo risulti indenne.
In fase preoperatoria è indispensabile l’esecuzione di un esame clinico accurato e di un
EcoColorDoppler per lo studio del sistema venoso superficiale e profondo.
La metodica richiede il ricovero ospedaliero (Day Hospital o One Day Surgery) e un’anestesia locoregionale (tronculare o spinale). Durante l’intervento il paziente è adagiato sul lettino operatorio in
posizione supina, viene praticata una incisione di circa 3-4 cm a livello inguinale che permette
l’isolamento dello sbocco della vena grande safena nella vena femorale e la sua deconnessione dalla
femorale stessa (crossectomia safeno-femorale); la vena grande safena viene poi isolata mediante una
piccola incisione di circa 1 cm a livello del malleolo mediale: attraverso questa incisione viene fatta
risalire nella vena una sonda, lo stripper, che giunto a livello inguinale viene reso solidale alla vena che
viene quindi sfilata dall’alto in basso facendo trazione sullo stripper (stripping).
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Al termine della procedura viene applicato un bendaggio compressivo (per ridurre l’ematoma
postchirurgico) che verrà poi sostituito da una calza elastica (generalmente un monocollant di 1° classe
di compressione) che va indossata per almeno 30 giorni dopo l’intervento.
Varianti della tecnica di stripping appena descritta sono:

lo stripping corto, limitato al tratto di safena dall’inguine fino al di sotto del ginocchio; trova
indicazione in caso di reflusso corto o importanti alterazioni distrofiche cutanee a livello della
gamba. Comporta una significativa riduzione delle lesioni nervose del nervo safeno;

lo stripping invaginante, con ridotto traumatismo tissutale ma maggiore frequenza di ematomi
legati alla lacerazione della vena. In questo caso la vena viene sfilata dopo essere stata fissata a
un filo guida.
Indicazioni
Varici tronculari della vena grande safena.
Controindicazioni
Alterazioni del sistema venoso profondo.
Nel rapporto tra medico e paziente si ritiene necessario ed eticamente corretto un ruolo consapevole e
attivo di quest’ultimo in relazione al trattamento e agli esami diagnostici ai quali volontariamente si
sottopone.
Per questa ragione con il presente documento Lei viene informato, ed il medico che glielo sottopone e
contemporaneamente lo illustra Le fornirà ogni più ampia e chiara informazione necessaria alla sua
comprensione e si accerterà che Lei abbia bene compreso quanto viene qui di seguito sottoposto alla
Sua attenzione e alla finale sottoscrizione.
È importante che Lei ritenga le spiegazioni fornite esaurienti e chiare ed in particolare abbia bene
presente quanto Le viene proposto per ottenere un trattamento terapeutico appropriato. Di seguito
pertanto Le verranno indicati i benefici in relazione a quanto Le verrà praticato, i possibili rischi e le
eventuali alternative, così da consentirLe una volontaria e conseguentemente consapevole decisione in
merito.
Per questo Le viene fornita anche per iscritto un’informazione quanto più dettagliata e completa
possibile, per rendere comprensibile ed esauriente la esposizione. Se lo ritiene necessario non abbia
alcun timore nel richiedere tutte le ulteriori informazioni che crede utili al fine di risolvere eventuali dubbi
o chiarire alcuni aspetti di quanto esposto che non ha pienamente compreso.
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La invitiamo pertanto a chiarire con il medico ogni aspetto che non Le appare sufficientemente
comprensibile.
L’intervento di stripping trova indicazione nel trattamento delle varici tronculari della vena grande safena
sintomatiche per le quali rappresenta, ad oggi, il trattamento di scelta sia in termini di efficacia che di
risultati a lungo termine. Prevede l’asportazione totale (stripping lungo) o parziale (stripping corto) della
safena e non comporta alterazioni della circolazione venosa dell’arto se il sistema venoso profondo è
normale. L’intervento è eseguito mediante due incisioni effettuate a livello della regione inguinale e a
livello di gamba. Possono essere necessari dei trattamenti complementari della safenectomia come la
flebectomia delle collaterali varicose della safena e/o la scleroterapia di finissage (rifinitura), tecniche che
possono essere eseguite all'atto stesso dell'intervento o dopo un adeguato periodo di osservazione. La
metodica può essere eseguita in anestesia locale o loco-regionale in regime di ricovero di Day-Hospital
o di One Day Surgery (una notte di ricovero). La ripresa della deambulazione è precoce e subordinata
all’esaurimento dell’anestesia praticata.
La malattia varicosa è una malattia evolutiva e necessita di regolari controlli nel tempo per non
trascurare elementi che possano, a distanza, determinare recidive.
Le possibili complicanze sono rappresentate da:
. lesioni nervose a carico del nervo safeno che vengono percepite come zone di anestesia cutanea o
disestesia (alterazione della sensibilità) che generalmente regrediscono spontaneamente entro 6-12
mesi
. edema linfatico dell’arto, reversibile in poco tempo mediante elastocompressione
. infezioni di ferita
. ematoma postoperatorio pressoché costante, anche se di entità variabile che regredisce senza sequele
in un paio di settimane
. inestetismi come cicatrici pigmentate e cheloidi
. eccezionali sono le lesioni arteriose e le trombosi venose profonde
Possibili effetti indesiderati
 Lesioni nervose da irritazione radicolare o da denervazione del nervo safeno (zone di anestesia,
iperestesia o disestesia perimalleolare) che tendono spesso a risolversi in alcuni mesi

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lesioni linfatiche: l’isolamento della giunzione safeno-femorale avviene in una zona ricca di vasi
linfatici che possono essere facilmente lesionati soprattutto in caso di reintervento. Ciò può
comportare la comparsa di edema linfatico dell’arto reversibile in 15-30 giorni con
elastocompressione, o di linforrea inguinale o di linfocele che si manifesta come una massa duroelastica a livello dell’inguine e che può essere trattato con successo mediante ago-aspirazione e
medicazione compressiva
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
ematoma postoperatorio: avviene di solito lungo il decorso della vena asportata. Si previene in
genere con una efficace compressione postchirurgica e si risolve comunque in breve tempo e
non esita in alcun postumo

infezioni a livello delle ferite chirurgiche: rare se vengono rispettate le comuni regole dell’asepsi;

trombosi venose profonde: rappresentano una complicanza rara che va prevenuta attuando le
manovre di prevenzione (profilassi eparinica e/o mobilizzazione precoce) nei soggetti a rischio.
La percentuale oscilla tra lo 0,1 e l’1 %;

formazione di cicatrici pigmentate o di cheloidi: ciò è dovuto in parte alle caratteristiche individuali
dei processi di cicatrizzazione e in parte al traumatismo dei bordi delle ferite chirurgiche.
La cura delle varici non si esaurisce con il solo intervento chirurgico dato che le varici sono una patologia
cronica e che il tasso di recidiva è molto alto.
*********************
Inoltre, la informiamo del fatto che, in questa Clinica, per le caratteristiche intrinseche a tutti i luoghi di
cura, pur essendo il complesso operatorio, le stanze di ricovero, i servizi diagnostici, i locali accessori, gli
strumenti di cura ed assistenza, sottoposti, sulla base delle diverse esigenze assistenziali, a quotidiani,
accurati, periodici e costanti procedimenti di igienizzazione, sanificazione e sterilizzazione, vi è il rischio,
non completamente prevenibile, che il paziente possa, durante il periodo di ricovero, contrarre patologie
infettive di origine nosocomiale. Preciso, infine, che l’Istituto di cura dove sarà eseguito l’intervento
chirurgico oggetto di questa Informativa, come previsto dai requisiti regionali di autorizzazione e
accreditamento richiesti per trattare le patologie a Lei riscontrate, è dotato di adeguati dispositivi,
macchinari, strumenti e strutture per la pronta rianimazione del paziente, non è dotato di struttura
autonoma di terapia intensiva post operatoria ed è quindi collegato al sistema di risposta
all’emergenza/urgenza previsto dal Servizio Sanitario Regionale; pertanto, La informiamo che, in alcune
circostanze, l’assistenza intensiva potrebbe essere intrapresa presso la Clinica e proseguita presso altre
e diverse strutture sanitarie, pubbliche e/o private.
**********************
Il presente documento ha lo scopo di informarLa e di fornirLe, in maniera il più possibile semplice e
comprensibile, tutte le notizie circa la sua patologia e circa l’intervento da me proposto. Mio dovere è di
illustrarlo fornendo ogni più ampia e chiara informazione necessaria alla sua comprensione ed
accertarmi che Lei abbia ben compreso quanto viene sottoposto alla Sua attenzione ed alla finale
sottoscrizione.
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E’ importante che Lei ritenga le spiegazioni fornite esaurienti e chiare ed in particolare che abbia ben
presente quanto Le viene proposto per ottenere un trattamento terapeutico appropriato, con indicati i
benefici che si intendono raggiungere ed i possibili rischi, così da consentirLe una volontaria e
consapevole decisione in merito. Resto comunque a Sua disposizione, anche telefonicamente (0131
29461), per dirimere qualsiasi dubbio o per fornire ulteriori informazioni che si rendessero
necessarie dopo una più approfondita rilettura del documento.
Questa informativa dovrà essere da Lei firmata per ricevimento e successivamente consegnata al
momento del ricovero e costituirà prova di avvenuta informazione a Lei dovuta.
Alessandria, lì..........
Il Chirurgo (Nome Cognome leggibile e firma)
……………………….....................................................................
per ricevuta della nota informativa ..............................................................................
(per i minorenni può firmare un genitore)
Firma Parente:...........................................................Data:........................................
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Nome (STAMPATELLO):.......................................................................................
Io sottoscritto ……………………………………………………………………………
Autorizzo □ Non Autorizzo □ l’utilizzo dei tessuti e/o organi che mi sono stati eventualmente asportati
durante il trattamento al fine di formulare una diagnosi isto-patologica o per procedure finalizzate al
miglioramento delle conoscenze in campo scientifico
Nota bene:
. ogni tessuto (compreso il sangue) rimosso come parte della procedura o trattamento sarà anonimizzata
e potrà essere usata per insegnamento o controllo di qualità, e conservata o disposta nei modi regolati
da appropriati standards etici, legali e professionali;
. tutte le ricerche saranno approvate da un comitato etico ed intraprese in accordo con appropriati
standards etici, legali e professionali e condotte entro la clinica, università, organizzazione non profit o
laboratorio.
Acconsento □ Non Acconsento □ a che, nel corso di procedure diagnostiche e/o terapeutiche, vengano
eseguite riprese filmate e/o fotografiche da poter utilizzare in ambito medico per il miglioramento delle
conoscenze scientifiche, nel completo rispetto della legge sulla privacy.
………………………, lì …………………………………….
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