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AUTORAMA
Settimanale d’informazione e cultura del mondo dei motori
HUB COMUNICAZIONE
FONDATO NEL 1958
n.634 / 2 Novembre 2015
SU ITALIA 53
Digitale terrestre: canale 53
Satellite:canale 937 SKY
www.hubcomunicazione.it/yellow
ASAPRESS.NET
LA PRIMA AGENZIA STAMPA
AUTOMOBILISTICA ITALIANA
SALONE DI TOKYO
UNA FINESTRA
SULLA MOBILITÀ
DI DOMANI...
E DOPODOMANI
KIA CEE’D
NUOVO “MILLE” PER FAR DIMENTICARE IL DIESEL
E GT LINE PER DARSI ARIE DA SPORTIVA
ARRIVA
LA GENERAZIONE K
OPEL
ASTRA
ACCESSORI
DA AMMIRAGLIA,
CONNETTIVITÀ EVOLUTA
E CURA DIMAGRANTE:
COSÌ VUOLE DARE
FILO DA TORCERE
A SUA MAESTÀ GOLF
2 AUTORAMA
NEWS
2 NOVEMBRE 2015
SALONE
DI TOKYO
NOVEMBRE 2015
NISSAN IDS:
GUIDA AUTONOMA
MA CON L'ANIMA
TOYODA GOSEI FLESBY,
FINESTRA SUL 2030
MERCEDES VISION TOKYO:
LA GUIDA AUTONOMA È VICINA
La Vision Tokyo è l’evoluzione
della F-105 Luxury vista allo scorso
CES di Las Vegas, rappresenta una
possibile evoluzione delle auto
e integra tutti i dispositivi per
la guida autonoma attualmente
in fase di studio. Si tratta di una
monovolume lunga 4,8 metri, con
cerchi in lega addirittura da 26”
con sezione centrale illuminata
di blu, così come le minigonne
e i paraurti (l’illuminazione
serve a segnalare che è attiva
la funzione di guida autonoma).
come sulla F-105 Luxury i motori
elettrici sono alimentati da
fuel cell e l’idrogeno è stivato
in serbatoi in fibra di carbonio
e resina. L’autonomia può
raggiungere i 980 km totali. Al
conducente è riservato un sedile
singolo anteriore, con volante a
scomparsa, mentre l’abitacolo è
un salotto per cinque passeggeri.
Il divano si sviluppa lungo la
fiancata destra e l’accesso avviene
tramite un’unica portiera che
si apre verso l’alto. Le fiancate
sono prive di cristalli e dotate di
schermi LCD, mentre al centro
dell’abitacolo è presente un
sistema olografico che proietta
le icone virtuali con le quali
è possibile dialogare con il
sistema di bordo e con il mondo
esterno. I passeggeri possono
viaggiare rimanendo connessi
e sfruttando tutte le tecnologie
di ultima generazione come se
AUTORAMA
CRISTINA ALTIERI
SAVERIO VILLA
REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE
Viale dei Partigiani, 118/c
20092 Cinisello Balsamo (MI)
Tel. 02.22472162 - Fax 02.700430623
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SEDE LEGALE Via Stresa, 15 - 20125 Milano
Manoscritti e fotografie non richiesti
non si restituiscono.
Tutti i diritti riservati © by AUTORAMA.
La Toyoda Gosei è
un’azienda giapponese di
componentistica che fa
parte del Gruppo Toyota
e ha portato a Tokyo la
Flesby, una mini car dotata
di un sistema in grado di
catalizzare le informazioni
esterne e, tramite sofisticati
algoritmi e luci interne a
led, di replicare il panorama
all’interno dell’abitacolo.
Inoltre, un sofisticato
algoritmo capisce lo stato
d’animo dei passeggeri
e, in base a questo,
regola le impostazioni del
climatizzatore, seleziona la
musica più adatta, modifica
la seduta e via discorrendo.
Secondo Toyoda Gosei,
queste soluzioni saranno
realisticamente visibili su
strada dal 2030 in avanti.
Ma non è tutto, perché
il Salone di Tokyo è il
trionfo di tutto ciò che è
piccolo nelle dimensioni.
Il motivo? Semplice: la
capitale del Giappone ha
una densità abitativa tra
le più alte al mondo e lo
spazio è un problema con
cui si scontrano tutti i
giorni i suoi abitanti. Ogni
cm risparmiato è dunque
prezioso, ma quando si
parla di automobili, se le
dimensioni si riducono
al di sotto di una certa
soglia, vengono a mancare
i requisiti minimi per la
sicurezza come delle zone
che assorbano l’energia
degli urti, per esempio. Ma
Toyoda Gosei ha trovato la
soluzione: gli airbag esterni
che assorbono l’energia di
un eventuale impatto.
LA SUBARU IMPREZA
CHE POTREBBE
ARRIVARE NEL 2016
L’Impreza 5 porte Concept ha un
look accattivante e anticipa la futura
generazione della berlina compatta
Subaru. La continuità con il family
feeling del Marchio è garantita
dalla calandra esagonale, mentre
i gruppi ottici a “occhio di falco”
sono seducenti ma, forse, un po’
troppo complessi per un modello di
serie. Le superfici hanno nervature
deciseche danno una notevole
dinamicità all’auto e i passaruota
sono in evdienza e danno un tono
muscoloso. La versione definitiva
potrebbe arrivare a fine 2016.
LA PROSSIMA “BABY 4X4” DI SUZUKI SI CHIAMERÀ IGNIS
N. 634 / 2 NOVEMBRe 2015
DIRETTORE RESPONSABILE
Cristina Altieri
[email protected]
DIRETTORE EDITORIALE
Saverio Villa
[email protected]
CONSULENTE DI DIREZIONE
Paolo Altieri
fossero a casa. Mercedes ha
voluto puntare l’attenzione verso
la cosiddetta “generazione Z”,
quella dei nati nella seconda
metà degli anni ‘90, interessati
principalmente alla comunicazione
digitale. La Concept è dotata
anche dei sistemi sperimentali
Deep Machine Learning e
intelligent Predictive Engine
per comprendere e anticipare
le abitudini e le preferenze dei
singoli passeggeri.
PAOLO ALTIERI
ANDREA
RAPELLI
ADRIANO TOSI
MATTIA
ECCHELI
AUTORAMA 3
Suzuki riprende il nome Ignis per un veicolo a trazione integrale pensato per gli
spostamenti di tutti i giorni e per il tempo libero, ma capace anche “di garantire la
massima sicurezza in ogni percorso”. Realizzato sulla piattaforma A di nuova concezione
e con un sistema smart hybrid per limitare i consumi nell’impiego quotidiano, dovrebbe
dare il via a una nuova generazione di suv compatti. Il modello presentato al salone era
equipaggiato con l’1.2 DualJet con trasmissione automatica CVT e sistema di ibridazione
smart SHVS (Smart Hybrid System by Suzuki). Il debutto sui mercati europei avverrà
sicuramente dopo quello di Baleno, previsto per la primavera del 2016. Nella versione
Trail, poi, la Ignis presenta con un look ancora più offroad: è leggermente più larga e alta
e ha passaruota dai profili accentuati, paraspruzzi e mancorrenti sul tetto.
“Nissan IDS migliora le capacità
visive, di ragionamento e di
reazione di chi guida. Compensa
l’errore umano, che è causa di
oltre il 90% di tutti gli incidenti
automobilistici. Il tempo che
passeremo alla guida sarà più
sicuro, più pulito, più efficiente e
più divertente”, ha assicurato il
numero uno dell'alleanza Renault
Nissan, Carlo Ghosn. Dettagli
tecnici: propulsione elettrica, guida
autonoma, carrozzeria in fibra di
carbonio per un peso totale di
1.380 kg, pneumatici sottili da 175
mm e batteria da 60 kWh, cioé il
doppio della capacità di quella della
versione più recente della Leaf.
Non solo: quando il conducente
inserisce l' "autopilota", la vettura
imita lo stile di guida personale del
proprietario.
CON LA MAZDA
RX-VISION TORNA
IL MOTORE WANKEL
Motore rotativo SkyActiv-R,
linea muscolosa, due porte: gli
appassionati di Mazda stanno
sognando a occhi aperti. Il
concept si chiama RX-Vision ed
è fra le superstar della rassegna
giapponese. Dunque Mazda ci è
“ricascata”: al fascino del motore
Wankel non riesce proprio a
resistere. Il motore rotativo, che è
posizionato anteriormente e scarica
la potenza sulle ruote posteriori,
è stato ottimizzato per quanto
riguarda consumi ed emissioni,
al punto da essere inserito nella
famiglia SkyActiv. Mazda non ha
mai smesso di credere in questa
soluzione con la quale, del resto, ha
vinto anche a Le Mans nel 1991.
4 AUTORAMA 2 NOVEMBRE 2015
LaPROVA
Kia cee’d 1.0 TGDI GT Line SW
2 NOVEMBRE 2015
AUTORAMA 5
www.kia.com/it
CON CHI SE LA GIOCA*
KIA CEE’D da 17.500 euro
FOR FOCUS da 19.000 euro
OPEL ASTRA da 17.600 euro
PEUGEOT 308 da 18.550 euro
*PREZZI D’INGRESSO ALLA GAMMA
VIDEO
LA 5 PORTE CONTINUA
LA PRO_CEE’D SI FERMA
PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
Perché ha un livello di finitura elevato ma anche un
rapporto tra prezzo e contenuti favorevolissimo. Il
nuovo tre cilindri turbo a benzina, poi, è davvero
un’alternativa al diesel se non si fanno tanti km
UN TOCCO DI SPORT
E POI VA “A MILLE”
Col restyling di mezza età, il modello compatto della Kia monta un nuovo tre cilindri all’insegna
del downsizing e propone anche un allestimento di ispirazione GT
Zilina (Slovacchia) - Il nome
cee’d è il frutto dell’assemblaggio di lettere che significano comunità europea e
design europeo, per sottolineare che la vettura è stata
pensata e sviluppata nel nostro Continente. Dove viene
anche costruita: a Zilina, in
Slovacchia. E la cee’d è pure riservata a noi europei,
mentre in madre patria non
è neppure venduta. La generazione attuale - che è
la seconda - risale al 2012,
quindi è arrivata al momento fisiologico del restyling.
Poca roba, comunque: paraurti e fanaleria ritoccati,
nuovi cerchi e qualche profilino cromato interno in più.
Del resto la cee’d non aveva
bisogno di molto, dal momento che i suoi primi tre
anni di vita non sembrano
aver lasciato troppe tracce
su un look sicuramente azzeccato. Però arriva il nuovo allestimento denominato
GT Line, dall’appeal sportivo
determinato non solo da mi-
nigonne, spoiler e dettagli
interni in alluminio (aggiunti,
peraltro, con gusto e misura), ma anche da un assetto
irrigidito. Ed è presumibile
che sarà proprio questa configurazione, disponibile sia
per la 5 porte, sia per la SW,
a diventare la preferita sul
nostro mercato. Sono stati
introdotti il sistema che legge i limiti di velocità indicati
dalla segnaletica stradale e
riporta l’indicazione al conducente e la radio digitale. E
il pacchetto di assistenti alla
guida comprende anche la
sorveglianza degli angoli ciechi dei retrovisori e del traffico posteriore. Inoltre c’è
una serie di servizi connessi
(traffico in tempo reale, l’indicazione degli autovelox e
le previsioni meteo) forniti
gratuitamente per un periodo che eguaglia quello (record) della garanzia sull’auto: 7 anni. Meccanicamente si segnala l’arrivo di un
moderno 1.000 tre cilindri
turbobenzina a iniezione di-
La cee’d è
cambiata poco
all’esterno. Con
una lunghezza
di 4,5 metri,
la coreana
è una delle più
“importanti”
della sua classe
retta da 100 o 120 CV e del
cambio automatico a doppia frizione con 7 rapporti,
sostituto del 6 rapporti con
convertitore, che è abbinabile solo al 1.600 turbodiesel
più potente (portato da 128
a 136 CV). Completano la
gamma rinnovata il 1.600 a
benzina da 135 CV (anche a
Gpl) e il 1.600 turbodiesel da
110 CV.
Abbiamo provato la cee’d
SW con l’allestimento GT Line e il nuovo tre cilindri turbo (questo sì, proveniente
dalla Corea). La qualità percepita all’interno è sempre
tra le più alte del segmento
e anche visivamente l’abi-
I servizi connessi
offerti dalla cee’d
sono gratuiti
addirittura per
un periodo
di 7 anni: cioé
la durata della
garanzia Kia
Con l’introduzione della versione restyling,
la gamma cee’d è stata anche razionalizzata
e la variazione più importante è lo stop alla
commercializzazione della pro-cee’d, cioè la
versione coupé a tre porte. L’offerta, quindi, si
riduce a berlina (nella foto sopra) ed SW. Ed è un
peccato, perché si trattava di una delle vetture
più azzeccate della sua categoria dal punto di
vista stilistico. Ma nel segmento C, la berlina a tre
porte (o coupé che dir si voglia) è una categoria
che ormai richiama pochi clienti. Anche Renault ha
annunciato di non prevedere la versione a tre porte
della nuova Mégane. Sono in pochi a tenere ancora
viva quest’abitudine e, prevalentemente, si tratta
di costruttori tedeschi.
tacolo dà un’idea di completezza quasi da segmento
superiore. Il motore 1.000
(la GT Line monta la configurazione da 120 CV, mentre
le altre versioni sono spinte
dal 100 CV) è uno dei migliori di questa categoria, anche
se ha un po’ meno vigore
del Ford e non è ovattato e
disinvolto come il Volkswagen, però assicura alla cee’d
prestazioni davvero elevate
rispetto alla cilindrata (190
km/h e 11”1 da 0 a 100
km/h i valori ufficiali). Come per tutti motori con la
medesima impostazione,
se si viaggia con tranquillità
consente risparmi importanti rispetto alle unità con
potenze analoghe ma ante
“downsizing”, mentre se ci
si fa prendere il piede (ed è
un pericolo sempre dietro
l’angolo, data la brillantezza del turbo) la situazione
si normalizza. L’assetto GT
Line è più solido e tiene ben
ferma la scocca, regalando
una piacevole sensazione di
controllo e convolgimento e
LA SCHEDA
KIA CEE’D 1.0 TGDI GT LINE SW
PREZZO
23.400 euro
ALIMENTAZIONE
benzina, turbo
MOTORE
3 cilindri in linea
CILINDRATA
998 cc
POTENZA
120 kW/88 CV
COPPIA
171 Nm
CAMBIO
maniale a 5 marce
TRAZIONE
anteriore
DIMENSIONI
4,51/1,78/1,49 metri
VOLUME BAGAGLIAIO
528/1.642 litri
0/100 KM/H
11,4 secondi
VELOCITÀ
187 km/h
CONSUMO COMBINATO 5,2 l/100 km
EMISSIONI CO2
120 g/km
con ripercussioni minime sul
confort. Lo sterzo elettrico,
però, è un po’ poco sensibile per una vettura sportiveggiante. I prezzi non cambiano
molto molto rispetto a quelli
della versione ante restyiling
(si va da 17.500 a 26.900 euro, mentre i modelli col nuovo 1.000 tre cilindri partono
da 20 mila euro.
Saverio Villa (@saveriovilla)
6 AUTORAMA 2 NOVEMBRE 2015
LaPROVA
Opel Astra 1.0 T SGE Innovation 5p
www.opel.it
CON CHI SE LA GIOCA*
OPEL ASTRA da 17.600 euro
FORD FOCUS da 19.000 euro
PEUGEOT 308 da 18.550 euro
VW GOLF 5P da 22.050 euro
*PREZZI D’INGRESSO ALLA GAMMA
VIDEO
ASTRA LIGHT
La nuova generazione della berlina Opel è stata alleggerita fino a 200 kg ed è diventata
molto più agile e divertente. Sarà in vendita da novembre e avrà optional da ammiraglia
Bratislava (Slovacchia) La nuova edizione dell’Opel Astra inizialmente sarà
disponibile solo in versione berlina a 5 porte, ma a
marzo arriverà la station
wagon (già vista al Salone
di Francoforte) e più avanti,
probabilmente, sarà la volta della tre porte, anche se
i vertici Opel non si sbilanciano in proposito.
PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
Perché ha un rapporto favorevole tra prezzo e
contenuti, il nuovo “mille” è divertente e offre
una guida disinvolta e divertente e perché il
nome Opel è sempre garanzia di affidabilità
Con la generazione K, l’Astra, comincia così la sua
ennesima sfida alla Golf.
La linea è più moderna e
spigolosa rispetto alla serie
precedente ma, soprattutto, le dimensioni diventano più compatte, perché la
vettura accorcia di quasi 5
cm, risparmiati negli sbalzi
e nel passo, e diventa anche leggermente più basse
e stretta.
Ciononostante, è stato guadagnato ancora un po’ di
La plancia
è stata
“ripulita”
dai comandi
in eccesso
della vecchia
versione.
Ora è meno
distraente, pur
continuando
a dare una
piacevole
senzasione
di completezza
spazio per le gambe dei
passeggeri posteriori e per
le teste di quelli anteriori.
E, dulcis in fundo, con una
lavoro certosino di affinamento che ha toccato praticamente tutti i componenti, sono stati risparmiati
da 120 a 200 kg secondo la
versione.
Il design esterno ed interno
non è particolarmente creativo né riconoscibile, ma
gli assi nella manica dell’Astra sono altri e, in primis,
2 NOVEMBRE 2015
la dotazione, che prevede
alcune esclusività per il segmento: i proiettori matrix
led (che finora abbiamo visto
solo sulle superammiraglie e
che vengono proposti praticamente allo stesso prezzo dei precedenti bixenon:
1.300 euro), i sedili anteriori
riscaldabili, ventilati e anche
massaggianti (500 euro) e il
sistema OnStar di assistenza
24 ore su 24, che è di serie
sull’allestimento più completo Innovation e il primo anno
di abbonamento al servizio è
gratis (successivamente il canone è di 99 euro all’anno).
L’interno offre materiali robusti, spesso ben trattati ed
è stata operata una razionalizzazione di comandi sulla
console, che sono diminuiti e
diventati più intelligibili.
Su strada, la diminuzione di
peso è molto avvertibile: la
nuova Astra offre una guida
molto più leggera ed è diventata ben più agile e reattiva.
Rispetto al passato cambia
direzione con maggiore facilità, ha un retrotreno più
sensibile e riesce anche ad
essere divertente, sebbene
non sia questo il suo obiettivo principale.
A parte il 1.400 aspirato da
100 CV, che serve per abbattere il prezzo d’accesso,
i motori sono tutti nuovi o,
comunque, di ultima generazione, turbo e a iniezione
diretta.
Il tre cilindri di 1.000 cc da
105 CV impressiona per la
quantità di coppia ai bassi
regimi e anche per il buon
allungo. Anche l’insonorizzazione è ottima e le ruvidità
tipiche di questo tipo di architettura sono quasi inavavvertibili. E, oltretutto, assicura prestazioni brillanti, degne di un buon 1.400/1.600
ante downsizing. Il 1.400
sovralimentato a quattro cilindri da 150 CV è, ovviamente, più prestazionale ma
non altrettanto equilibrato e
piacevole.
Però monta il nuovo cambio
a 6 marce, che è più preciso,
secco e manovrabile rispetto
al 5 marce del “mille”. Più
avanti sarà disponibile an-
AUTORAMA 7
ONSTAR: SEMPRE IN DIRETTA CON L’INGHILTERRA
Vale la sicuramente la pena di spendere due parole sul servizio OnStar, offerto da Opel su tutti
i modelli della sua gamma, che conta già 7 milioni di utenti nel mondo. Con questo sistema
la vettura è sempre collegata a una centrale operativa (che per l’Europa è in Inghilterra, a
Luton) e prevede diverse funzioni molto utili: richiesta automatica o manuale di soccorso,
l’assistenza in caso di furto dell’auto (compresa la localizzazione e il blocco dell’accensione
da remoto), il check-in meccanico e le informazioni stradali (la risposta dell’operatore può
essere solo vocale o anche inviata al navigatore perché possa seguire le indicazioni). C’è anche
un’applicazione per dispositivi mobili Android e iOS, che permette di bloccare o sbloccare da
remoto le portiere, verificare la vita utile residua dell’olio, far suonare il clacson e lampeggiare
le luci per ritrovare la vettura in un parcheggio affollato. Dal 2016, poi, sarà disponibile, con
sovrapprezzo, anche la funzione hot spot per connettere a internet fino a 7 dispositivi.
L’Astra con il nuovo motore 1.000 a tre cilindri
è disponibile anche con cambio automatico robotizzato a 5
rapporti. Il sovrapprezzo richiesto è di soli 700 euro
LA SCHEDA
OPEL ASTRA 1.0T SGE INNOVATION
PREZZO
22.600 euro
ALIMENTAZIONE
benzina, turbo
MOTORE
3 cilindri in linea
CILINDRATA
998 cc
POTENZA
77 kW/105 CV
COPPIA
170 Nm
CAMBIO
manuale a 5 marce
TRAZIONE
anteriore
DIMENSIONI
4,37/1,87/1,49 metri
VOLUME BAGAGLIAIO
370/1.210 litri
0/100 KM/H
11,2 secondi
VELOCITÀ
200 km/h
CONSUMO COMBINATO 4,4 l/100 km
EMISSIONI CO2
102 g/km
che un 1600 da 200 CV. Ma
in Italia saranno i tre turbodiesel 1600 da 95, 110
o 136 CV a rappresentare
oltre il 70% delle vendite di
Astra. Il 110 CV dovrebbe
essere il più gettonato da
noi, ma alla presentazione
internazionale della vettura
era possibile provare solo
il più potente, che è molto energico, sorprendentemente determinato intorno ai 2.000 giri, ma un po’
rumoroso.
I prezzi partono da 17.600
euro nel caso della versione di richiamo con il 1.400
aspirato, ma per un esemplare motorizzato ed equipaggiato senza strafare ma
in modo da soddisfare le
esigenze medie del cliente
italiano si arriva a 20 mila
euro (22 mila per una diesel). Fino alla fine dell’anno, però, la Opel prevede
2.500 euro di sconto per
tutte le versioni e altri 1.000
euro vengono decurtati dal
valore cumulativo degli accessori a pagamento scelti.
Saverio Villa(@saveriovilla)