Quinto numero di Incentro - Giornalino della Circoscrizione - Po-Net
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Quinto numero di Incentro - Giornalino della Circoscrizione - Po-Net
IN CENTRO MAGGIO 2008 Periodico di approfondimento della Circoscrizione Prato Centro - La Nostra Città - Reg. Trib. di Prato n.18 del 23/07/1973 - direttore responsabile: Grazia Santini EDITORIALE TORNA “INCENTRO” Le iniziative e la vita della Circoscrizione Centro nero su bianco T re anni fa, in occasione della presentazione di “ INCENTRO”, periodico di approfondimento della Circoscrizione Prato Centro, affermammo che l’idea di come e con chi farlo nasceva dalla collaborazione tra questa Circoscrizione ed un gruppo di studenti universitari, guidati da Maurizio Milo. Volevamo creare un giornale che, oltre ad informare, fosse anche gradevole da leggere, a colori e con una grafica moderna e stimolante. Pensammo, allora, che affidare questo compito a dei giovani fosse la scelta migliore. Ma i giovani, si sa, crescono e spiccano il volo; quando poi sono particolarmente bravi, possono anche volare alti. Vogliamo dunque pubblicamente augurare tanta fortuna a tutti loro ed in modo particolare a Maurizio, dicendogli che siamo lieti per la sua nuova esperienza romana, al fianco di grandi registi cinematografici. Inorgoglisce pensare che l’esperienza di collaborazione svolta con la Circoscrizione Prato Centro, attraverso “ Pratometraggi” ed “INCENTRO”, possa in un qualche modo, rappresentare un tassello importante nella sua formazione professionale. Oggi, a distanza di un anno, “INCENTRO” esce di nuovo con una nuova veste grafica, rinnovata, grazie ad una nuova collaborazione tra la Circoscrizione ed un gruppo di studentesse universitarie. Una nuova redazione composta di giovani donne, che con una forte carica di entusiasmo e di fantasia, intende intraprendere una esperienza che vuole rappresentare un dato di eccellenza e di originalità per la nostra Circoscrizione. A nome di noi tutti, un in bocca al lupo per Marta Corti e per le sue collaboratrici. Rosita Mattei IN CENTRO IN CENTRO PIANO STRUTTURALE STRADE VERSO IL DOMANI Una serie di incontri per partecipare ai cambiamenti della città I In alto il progetto di via Nenni. Sopra il sottopassaggio della Questura (rendering Studio Noé - Firenze) 2 cittadini non stanno a guardare la città che cambia, vogliono esserci. Così chiedono, si informano e partecipano in prima persona. Il 22 Febbraio si è svolto al museo Pecci il seminario dal titolo “Declassata e polo espositivo: la città che cambia”, a conclusione di una serie di incontri curati dalle circoscrizioni. In una città sottoposta a così tante opere pubbliche di grande rilevanza – per citarne una, la variante della declassata – si sentono spesso pareri discordanti dati soprattutto da chi abita dove queste opere vengono realizzate. Gli appuntamenti della circoscrizione centro, quattro in tutto a partire da novembre fino a febbraio, hanno dato voce a chi ha voluto esprimere il proprio interesse e le proprie perplessità rispetto ai cambiamenti dati dalla revisione del Piano strutturale. I primi tre incontri sono stati per lo più di carattere tecnico riguardo allo spazio dell’ex Banci e alla declassata, nell’ultimo incontro di venerdì 1 febbraio è stato fatto un sun- to delle problematiche emerse da parte dai cittadini dando un accento politico alle motivazioni che legano questi grandi interventi sul territorio. Oltre alle criticità è stata fatta una sintesi delle richieste espresse dai cittadini che hanno partecipato agli incontri precedenti: recuperare le aree di margine lungo la declassata, inserire l’area dell’ex ambrosiana fra gli spazi pubblici del quartiere, migliorare i collegamenti e le relazioni urbane, occuparsi delle aree produttive. Stefano Ciuoffo, assessore all’Urbanistica e Piano Regolatore, ha parlato della fattibilità politica delle opere pubbliche in atto. In una prima analisi si è guardato ai cambiamenti che ha vissuto la nostra città negli ultimi cinquant’anni: clima di continua evoluzione, certezza di lavoro e di produzione di ricchezza, prospettive sicure per le famiglie, in un territorio dedicato al manifatturiero. Prato si è costruita intorno a tutto questo, un modello economico che ora risulta stretto. La più grande novità è stata data dal fenome- no dell’immigrazione: <I cittadini sono differenti – spiega Ciuoffo – e la pianificazione strutturale si deve relazionare con una comunità diversa, con culture diverse. Gli atti di pianificazione sono un insieme di analisi e proposte tecniche, in altre parole un progetto, ma rappresentano anche la ricerca di una nuova identità. Il piano regolatore che stiamo costruendo non vuole essere un reticolo di norme in cui si confronta ogni azione quotidiana del singolo o delle imprese, ma un progetto complessivo e condiviso nella ricerca di una città possibile> Insomma Prato può cogliere gli aspetti positivi dei cambiamenti che forse ha in parte subìto e che ora sta affrontando, anche grazie a chi si interessa a ciò che succede e prova a dare uno sguardo più ampio nella valutazione della realtà cittadina e di quartiere. L’immagine attuale che ha dato l’assessore Ciuoffo della realtà pratese è quella di una popolazione giovane, inserita in un ampio sistema di opportunità e in un clima di progressiva accoglienza del nuovo. Riguardo alla situazione della circoscrizione centro, è stata evidenziata la difficoltà data dalla declassata, che è vista come una barriera fisica, in cui nella parte da via roma a via carlo marx c’è un’evidente insufficienza di verde. La declassata divide dall’ippodromo, può essere pericoloso andarci a piedi, così si rivelano necessari gli interventi su due livelli ben distinti: uno di attraversamento, separato dal territorio, ed uno che possa ricucire la maglia urbana. L’idea è quella del collegamento Prato Est – Prato Ovest senza rotonde ne’ semafori, attraverso un traffico di sottopasso, in modo da dare respiro a chi abita quella zona e al traffico di superficie. Una importante risposta è stata data per quanto riguarda le possibili quattro corsie: <Al momento non verrà fatto un quadruplicamento della declassata nel tratto da via Nenni a via Carlo Marx – afferma Ciuoffo - perché fare un lavoro del genere in superficie significherebbe consolidare quel muraglione che già c’è. Verranno fatte quattro corsie ma interrate del tutto o parzialmente, oggi però non ci sono le risorse per farlo per cui ci dedichiamo ad altre opere> Di quali opere si parla? Ad esempio la riattivazione dello spazio dell’Ambrosiana a cui è stato riconosciuto un valore pubblico, ma che è ad oggi inutilizzabile poichè in mano a privati. Daria Risaliti, che ha il ruolo di garante della comunicazione e coordinamento attività partecipative dell’Ufficio di Piano - l’organo che si occupa di mettere insieme problematiche e risposte possibili per il territorio – spiega e conclude:<L’ambrosiana è rimasto un obiettivo primario. La legge del 2005 sul governo del territorio prevede lo Statuto dei Luoghi, che è un documento in cui sono segnalati degli aspetti che costituiscono un patrimonio condiviso intoccabile. Quindi al di là dell’Ambrosiana dovrà uscire questo documento in cui quello che verrà fuori dalle discussioni pubbliche sarà messo su questa parte del provvedimento finale di approvazione del piano strutturale. Senza esso il piano non si approva.> L’incontro si è concluso con alcuni interventi dei presenti, che hanno richiesto spiegazioni pratiche rispetto alle opere pubbliche illustrate. La Presidente della circoscrizione Rosita Mattei e altri membri dell’Ufficio di Piano, tra cui l’architetto Luisa Garassino, hanno garantito che siamo all’inizio di un lavoro di partecipazione e collaborazione civica, che ha già avuto una buona risposta. La parola ritorna dunque ai cittadini.. Marta Corti “Il Piano regolatore non è un insieme di norme, è un progetto nella ricerca di una città possibile” “I cittadini sono cambiati, abbiamo oggi una comunità e una cultura diverse” da sinistra: Luisa Garassino, Daria Risaliti, il sindaco Marco Romagnoli, l’assessore Stefano Ciuof fo 3 IN CENTRO IN CENTRO “Mi piace Prato grazie all’oratorio. Le cose più belle sono la sala di musica e il campo da calcio” LUOGHI I RAGAZZI DI SANT’ANNA La musica, il pallone e l’amicizia nello storico oratorio dei Salesiani A La cappella di Sant’Anna in viale Piave 4 breve, i salesiani lasceranno la nostra città: è una notizia uscita in questi giorni. Nonostante questa repentina partenza, molte sono le cose grandi che i salesiani hanno fatto per Prato, profonda è l’eredità che lasciano nel cuore dei ragazzi, grazie soprattutto all’oratorio di Sant’Anna, in viale Piave, che dirigono da oltre dieci anni. Se non lo avessimo visto con i nostri occhi, e ascoltato con le nostre orecchie, non avremmo creduto a questa storia, che sembra quasi una favola. È la favola che vivono i ragazzi che frequentano l’oratorio; è la favola di uno spazio in cui l’adolescenza è ancora gioia, spensieratezza, voglia di giocare e dividere il tempo insieme agli altri. Don Abraham Kavalakatt è stato finora il sacerdote che ha diretto tutta la struttura: e se vuoi parlare con lui, durante le ore pomeridiane, non devi cercarlo nel suo ufficio, ma fuori, in mezzo ai ragazzi. L’oratorio di Sant’Anna ne accoglie ogni pomeriggio fino a ottanta, con un bacino di utenza che si allarga oltre i duecento, di ben venti diverse nazionalità. I giovani, per lo più adolescenti delle scuole medie inferiori e superiori, si ritrovano all’orato- rio verso le 15.30; una volta finiti i compiti, sotto la guida di insegnanti volontari, si lanciano a giocare nel cortile, recentemente ristrutturato e in grado ora di offrire un’attrezzatura introvabile in nessuna altra parte della città: un campo da calcetto regolamentare, fornito di illuminazione notturna; un campo da basket e una rete da pallavolo. Sono i ragazzi i veri sovrani dell’isola felice. Stefan Neculaes è un diciassettenne rumeno alto con i capelli chiari e un bel sorriso. Sono sei anni che viene all’oratorio: “Ci venivo perché era un bel posto da frequentare: insieme si poteva giocare e fare molte altre attività…”. All’oratorio si organizzano infatti numerosi corsi, dalla musica, alla danza, alle lingue. “Si può imparare a suonare uno strumento, e questo è molto bello – conferma Francesco Paglialonga, 17 anni, in tenuta da portiere che ricorda quasi il Buffon della Nazionale di calcio – Io sono arrivato qui perché facevo l’oratorio estivo. La cosa più bella, è che adesso è diventato il nostro punto di riferimento fisso…”. Punto di riferimento lo è anche per Engjell Koluku, che continua a venire qui da un sacco di anni che non si ricorda più nemmeno quanti sono esattamente. “I miei amici ormai sono quasi tutti qui. Quando ero più piccolo venivo a fare anche i compiti; ora ho 18 anni, e lavoro, ma quando posso continuo a venire, per giocare a calcio con gli altri; qui è impossibile non stare bene”. Dev’essere davvero così, e anche Adil Bouabid, 15 anni, marocchino, lo conferma: non esiste nessun tipo di discriminazione. “Io sono di religione musulmana, ma qui ho amici di tutti i tipi, anche la squadra con cui gioco è multietnica. E insieme, si im- para a stare bene anche se siamo diversi”. Non c’è solo il gioco, a Sant’Anna. La prima cosa che ha catturato Marco Qiu (nella foto a sinistra), 15 anni, cinese, è stata la sala prove dove è arrivato come tastierista nel gruppo del suo amico Michele. “Poi all’oratorio ci sono venuto anche a giocare, e siccome non vado tanto bene in latino, ho cominciato a frequentare il doposcuola”. Un’isola anomala, dunque, proprio nel centro della città, dove spesso, negli ultimi tempi, si è sentito parlare di atti di bullismo e violenza tra i giovani. Ma qui, non si litiga mai? “In cinque anni che vengo ne avrò viste forse due, di discussioni”, Conferma sicuro Boris Hasanbelli, 17 anni, albanese, uno di quelli che spesso danno una mano ai più piccoli. Allora, dov’è il trucco? Nessun trucco. È “solo” la bellezza dei giovani anni solidi sinceri e spensierati di questi ragazzi, è “solo” l’impegno di una guida adulta attenta responsabile e amorevole, che ha consentito all’oratorio salesiano di poter essere un luogo in cui la multiculturalità, di cui la nostra città è sempre più spesso testimone contraddittoria, si amalgama in nome di qualcosa di più grande: una concordia che sorride, si impegna, e quando esce, esausta, dal campo di gioco, si tende felice la mano. Lucia Pecorario 5 IN CENTRO IN CENTRO SOCIALE ORIENTAMENTO SCOLASTICO PRIMAVERA IN SOKKORSO Giochi e sorrisi in uno spazio a misura di bambino Una festa di colori nel giovedì autogestito dai genitori al Centro Sociale di via Milano A l centro polivalente “Il Sokkorso” i protagonisti sono i più piccoli. Nell’ottobre del 2007 è nato un progetto di animazione rivolto ai bambini della materna e delle elementari, per dedicare loro il tempo del doposcuola, quando molti genitori ancora sono impegnati nel lavoro. Le menti che hanno lavorato a tutto questo sono due mamme che hanno messo a disposizione il loro tempo e la loro fantasia. “Inizialmente volevamo operare sulla fiaba e la drammatizzazione – racconta Miriam Mazzei, una delle organizzatrici - poi abbiamo introdotto anche molto spazio per i giochi e le attività manuali.” Il progetto di quello che viene chiamato “spazio autogestito” è stato accolto con entusiasmo dalla presidente della circoscrizione Rosita Mattei e ha avuto sempre maggiore partecipazione di bambini e genitori. Spiega Mariarosaria Luongo, l’altra ideatrice del progetto: “Ci troviamo ogni giovedì dalle 17 alle 19,30. Decorazioni realizzate dai bambini 6 HARRY POTTER E LA MAPPA DEL FUTURO Anche quest’anno la Commissione Istruzione e Politiche Formative della Circoscrizione Centro ha organizzato un programma di orientamento scolastico per il terzo anno delle scuole medie, al fine di aiutare i ragazzi e i loro genitori a scegliere la scuola superiore più adatta alle proprie inclinazioni e capacità, evitando così il fenomeno dell’abbandono scolastico, molto esteso nei primi due anni delle superiori. Il progetto di questo anno scolastico è stato denominato “Harry Potter e la mappa del futuro”, ed è in corso da settembre fino a giugno. Gli istituti coinvolti sono quattro: le scuole medie Buricchi, l’istituto Ser Lapo Mazzei, la scuola Santa Caterina e l’istituto Don Milani. Le sezioni che parteciperanno al progetto sono 14, per un totale di 312 ragazzi, ai quali verranno dedicate complessivamente 907 ore. Verranno effettuate sei ore di orientamento per ognuna delle 14 classi, più un’ora di orientamento in- dividuale per ogni alunno e 20 ore di orientamento on-line sul sito della società Sophia, che si occupa dell’organizzazione e dello svolgimento del progetto. Sono previste inoltre 35 ore di laboratori creativi per ogni classe: Arte (denominato “Giotto”), Teatro (“Zelig”), Cinema (“Spielberg”), Chimica (“Archimede”). Alla fine del progetto, a giugno, verrà prodotto per ogni alunno un dossier completo ed esaustivo - che sarà integrato ai curricola scolastici - con ciò che è emerso dal progetto di orientamento. Tutto il processo viene seguito da uno staff di professionisti, in grado di fornire tutte le informazioni necessarie per permettere ai ragazzi di compiere una scelta il più ponderata possibile. Stella Mattioli LABORATORIO VIGNETTE IN CERCA D’AUTORE A scuola di fumetto, un angolo di creatività per i più piccoli Maria Rosaria Luongo Inizialmente c’era pochissima presenza, adesso grazie al passaparola alcune volte abbiamo anche 30 bambini” La maggior parte di loro proviene dalla scuola C. Collodi, Miriam racconta che dopo un primo periodo in cui l’età era tra i 5 e gli 11 anni, si sono aggiunti anche i più piccoli. Li siamo andati a trovare nel corso di evento speciale chiamato “Festa di primavera”- giovedì 27 marzo - e abbiamo avuto modo di constatare che l’allegria dei bambini, ma anche la serenità dei genitori mentre i figli giocano, sono una realtà significativa. Miriam e Mariarosaria, le ideatrici di questo progetto, ci spiegano che la festa di inverno e primavera è un modo per stare insieme senza dover necessariamente parlare di Natale e Pasqua, per un’apertura verso le numerose famiglie straniere e non cattoliche che partecipano ogni giove- A Miriam Mazzei dì a questo spazio di gioco. La varietà di etnie è davvero grande: albanesi, cingalesi, pachistani, indiani, marocchini, e tutti i genitori (italiani e non) se possono danno una mano, nello spirito di uno spazio che è di tutti. E prossimamente cosa c’è in ponte? “Per Maggio organizzeremo una gita” risponde Mariarosaria, a cui fa eco Miriam “Tra i desideri poi ci sono un corso di danza per bimbi e genitori, gratuito naturalmente”. In bocca al lupo! m.c. lessandro Santi è l’ideatore del laboratorio didattico “Comunicare per immagini: il fumetto”, partito nel 2001, che attualmente conta più di 150 corsi tenuti nelle scuole di Prato e provincia (elementari e medie), e in scuole di altre province toscane. I ragazzi e i bambini che partecipano ai corsi sono guidati alla scoperta delle diverse fasi del processo creativo, portando a sviluppare la loro idea fino alla creazione del fumetto completo, senza tralasciare nessun passaggio. Dal 2003 si svolgono, allo “Spazio di Cesare” presso la scuola primaria Guasti, alcuni corso extra-scolastici, che si tengono durante il pomeriggio, dopo le lezioni. Il progetto (realizzato in collaborazione con la Comissione Istruzione e Politiche Formative della Circoscrizione Centro) in questi anni ha visto una partecipazione assidua di bambini fra i 6 e i 13 anni, ognuno dei quali ha realizzato almeno una tavola completa. L’ispirazione per le storie da realizzare e i personaggi che ne faranno parte vengono scelti grazie a letture effettuate in gruppo di autori che ormai rappresentano delle pietre miliari nella storia del fumetto. Questa attività ha portato anche la soddisfazione del ricevere prestigiosi riconoscimenti: nel 2004 è apparso un servizio di due pagine su Topolino, e un altro di una pagina, sempre nel 2004, su Zio Paperone. Se ne è parlato anche nel libro Krazy & Ignatz 1927-1928, e su alcuni siti internet (www.jacovitti.it e www.fantagraphics. com). alla mostra del fumetto di Pistoia nel 2006, alcuni autori ed esperti del settore hanno riconosciuto la validità culturale ed educativa di questo laboratorio. “Ringrazio per questa indimenticabile esperienza” – afferma Alessandro Santi - “La Circoscrizione Centro, in particolare la Presidente Rosita Mattei, la Presidente della Commissione politiche formative Ilaria Gori, Roberta Pasquinelli… e naturalmente tutti i bambini e ragazzi con cui ho condiviso e condivido i favolosi viaggi nel mondo incantato dei fumetti”. S.M. 7 IN CENTRO CULTURA E SPETTACOLO GIANGIACOMO FELTRINELLI M L’attore Mario Monni nella storia di un personaggio scomodo auro Monni è un apprezzato attore teatrale che vive e lavora a Firenze, prestando servizio anche nei Match di Improvvisazione Teatrale, dei quali è arbitro e attore dal 2002. Oltre a partecipare a molte produzioni sul teatro-racconto (su testi di Calvino, Wilder e Pavese) da oltre dieci anni collabora con alcune riviste culturali. Ha anche pubblicato diversi romanza di narrativa, l’ultimo dei quali “Visto da qua (il cielo è ancora più blu)” è uscito nel 2005. La Commissione Istruzione e Politiche Formative della Circoscrizione Centro ha presentato un suo monologo, intitolato “Feltrinelli, una storia contro”, la cui rappresentazione si è svolta il 30 aprile scorso al teatro Fabbricone. Attraverso questo monologo (scritto e diretto da Mauro Monni) si è ripercorsa la storia italiana dal dopoguerra ai primi anni ’70, attraverso il punto di vista e l’impegno politico di Giangiacomo Feltrinelli, fondatore della casa editrice omonima. E’ emerso come sia stata avventurosa la pubblicazione del capolavoro “Il Dottor Zivago”, e come il giova- ne Giangiacomo si sia avvicinato quasi per caso alla realtà cubana, trovandosene poi coinvolto e portando l’idea di tentare una rivoluzione anche in Italia. La storia arriva fino tragici avvenimenti di Piazza Fontana - durante gli anni di piombo - per cui Feltrinelli venne ingiustamente accusato di essere l’esecutore materiale, costringendolo a una clandestinità che terminerà con la morte, ancora oggi avvolta da ombre e misteri. Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito internet www.feltrinelliunastoriacontro.it. CORSI E ATTIVITÀ DELLA CIRCOSCRIZIONE CENTRO COMMISSIONE SERVIZI SOCIALI COMUNICARE CON I FIGLI Un’esperienza per sviluppare la sensibilità e l’attenzione sugli aspetti della comunicazione. Per imparare a comunicare con i nostri figli prima che con le parole, con il cuore. Per chi: genitori con figli da 0 all’adolescenza. Quando: un primo percorso si articolerà sei incontri di due ore ciascuno il giovedì dalle 21 alle 23, a partire dal giorno 8 maggio. Un secondo percorso di approfondimento di quattro incontri a partire dal 30 ottobre, sempre il giovedì dalle 21 alle 23. Dove: Circoscrizione Prato Centro, via dell’Accademia, 40 – Prato Per informazioni: 3341336962 RICONOSCERSI NEL CORPO CHE CAMBIA LUDOBUS Il ludobus è un furgone dotato del più svariato materiale utilizzabile per giocare in mille modi diversi, una vera e propria ludoteca viaggiante: giochi da tavolo e di società, materiali per ateliér e giochi all’aria aperta (palloni, freesbee, materiale per giocoleria, ecc.). Inoltre porta con se’ una piccola biblioteca con libri per bambini, libri-gioco e didattici. Corso di consapevolezza corporea per donne in pre-menopausa o menopausa. Un corso per confrontarsi con se stesse e con un corpo che cambia, perché la menopausa diventi un’occasione importante per riappropriarsi della propria femminilità, e per vivere la vita in maniera intensa e attiva. Quando: dal 16 settembre 2008, tutti i martedì per un totale di 12 incontri, dalle 21 alle 22,30. Dove: Circoscrizione Prato Centro, via dell’Accademia, 40 – Prato. Dalle 17 alle 19 Giardini di via Carlo Marx: Martedì 17 e 24 giugno, 1 e 8 luglio Giardini di Sant’Orsola: Mercoledì 18 e 25 giugno, 2 e 9 luglio Giardini di via Marchini: Giovedì 19 e 26 giugno, 3 e 10 luglio a cura di Eureka - Centro di Pedagogia Clinica e Psicomotricità Funzionale a cura di “Cooperativa Alice” LA NOSTRA CITTÀ IN CENTRO Periodico di approfondimento della Circoscrizione Prato Centro DIRETTO DA Marta Corti SEDE Associazione Centro Documentazione A.Grandi via Pallacorda, 5 - 59100 Prato email: [email protected]