atelier, installazioni e performance - Festival del Cinema Africano, d
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atelier, installazioni e performance - Festival del Cinema Africano, d
ATELIER, INSTALLAZIONI E PERFORMANCE Ricamare il mondo: Atelier a cura di Francesca Grazzini «Nel laboratorio di ricamo useremo un tema tipico del mondo primitivo, quello delle maschere, per creare dei manufatti spero sorprendenti. La maschera è un argomento legato al sacro e alla cerimonia. Chi si celava dietro di essa non lo faceva per nascondersi, ma per assumere un ruolo. La maschera poteva rappresentare lo spirito della foresta, di un antenato o di un defunto. Poteva servire per la cerimonia dell’iniziazione o come preparazione alla caccia. La maschera è il primo elemento del “teatro” primitivo. Possiamo in qualche modo attualizzarla? Direi che nel costruire quello che oggi definirei il “vestito della faccia” possiamo liberare l’immaginazione e creare facce multiformi (il viso è il primo oggetto con cui si mette in relazione il neonato: qualsiasi viso – le ricerche dicono che può essere perfino semplicemente disegnato su un foglio di carta! E il sole con occhi e bocca è uno dei primi disegni). Per poi accorgerci che quello che abbiamo casualmente inventato corrisponde il più delle volte a un senso profondo, inconscio, che solo il tempo potrà, come succede nei sogni, rivelare. E nel laboratorio si concluderà quindi il corto circuito: dallo spirito al di fuori di sé delle società primitive allo spirito dentro di noi, perché noi saremo anche diventati “moderni”, ma la nostra anima è rimasta antica». Francesca Grazzini, giornalista, per tre decenni ha affiancato a questa attività quella di artista. Ha dipinto, intagliato il legno, ricamato. È stata protagonista di mostre a Milano, Roma, Napoli. Attualmente insegna ricamo e fenomenologia del corpo con Alessandro Guerriero alla Naba, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Kantha a cura di Marina Spadafora con gli studenti del terzo anno del Triennio di Fashion Design Naba Kantha in lingua bengalese significa coperta, trapunta. Nakshi in sanscrito significa disegno, ricamo. Nella tradizione di quell’area geografica, è l’arte di riutilizzare i tessuti vecchi e dismessi trasformandoli in quilt, per farne coperte, borse e quant’altro. Spesso i quilt vengono arricchiti con ricami colorati, in aggiunta al lavoro di trapuntatura, e diventano nakshi kantha. Questa tecnica di ricamo viene praticata a livello familiare sia dalle donne indù sia da quelle musulmane. Nella sua storia questa tecnica, nata come necessità, è stata utilizzata poi anche da artisti, e ha fatto nascere vere e proprie scuole d’arte: un’esposizione di Nakshi Kantha di Mrs. Suraya sta attualmente facendo il giro di diverse città italiane. Il progetto Kantha è stato reso possibile da Rossana Vittani della Composition Book di Como, che collabora con la comunità di donne del Bangladesh coordinate dalla Ong BaSE, grazie alla donazione a NAaba dei tessuti ricamati. Questi sono stati rielaborati dagli studenti del terzo anno del Triennio di Fashion Design Naba che hanno ideato un disegno di ricamo che verrà realizzato dalle ricamatrici in Bangladesh. La foresta incantata: alberi e animali magici, storie e musiche dal mondo a cura dell’Associazione Animando La Foresta incantata è un luogo in cui i bambini saranno accolti in un’atmosfera di terre lontane, tra animali, alberi, suoni e colori di tutto il mondo. Potranno ascoltare e interpretare storie dei tre continenti, immergersi nel mistero di un mandala, costruire strumenti musicali e teatrini di strada, divertirsi con giochi realizzati con materiali poveri. L’Associazione si prefigge di attivare un processo socio-culturale ispirato ai valori dell’incontro, della comunicazione e dell’ascolto. L’idea è quella di praticare e diffondere i principi e i comportamenti che determinano un progresso umano e civile utilizzando attività rivolte alle persone. Attraverso la formazione degli adulti, l’educazione di adolescenti e bambini e le attività di animazione e di intercultura, si vuole stimolare l’incontro con sé e con gli altri, offrire spazi sociali e di comunicazione e potenziare la capacità di ascolto dei propri bisogni. Animondo promuove e sostiene il cambiamento interiore come cammino verso la trasformazione della vita e della società, nella convinzione che il benessere emotivo-relazionale del singolo si possa riflettere nel mondo. Mandala (Rangoli) Un laboratorio ispirato all’arte popolare dei mandala dell’India per creare disegni colorati con materiali naturali (sabbia, fiori, sassolini, colori speciali indiani, farina di riso). Questi disegni sono solitamente realizzati all’entrata di una casa o nei templi. I disegni complessi e di grande dimensione sono invece riservati alle cerimonie speciali. Attraverso la creazione di un rangoli è possibile percorrere una strada di auto-espressione e di ricerca interiore. Prof.ssa Urmila Chakraborty. Università degli Studi di Milano - Lingue e Letterature Moderne del subcontinente indiano. Insegnante, traduttrice e interprete di inglese, bengalese, hindi. Ha tenuto diverse conferenze su vari argomenti legati alla cultura indiana. Ha collaborato e realizzato pubblicazioni con numerose associazioni, istituzioni ed enti (Centro culturale Italia-Asia, Isiao, Coe, Icei, Cinit, Ministero della Pubblica Istruzione). Ha tradotto le poesie di Alda Merini in hindi e ha pubblicato Canzoni (Edizioni A Oriente), un libro di ventiquattro canzoni di Tagore, tradotte in italiano. Bollywood dance, lezione-performance a cura di Marcella Bassanesi (Apsaras) e Marco Restelli “Bollywood dance” è una espressione molto diffusa che sintetizza un ricco insieme di differenti stili di danza riuniti dall’industria cinematografica indiana. Tecniche classiche, danze folk e influenze mediorientali si fondono insieme nel segno di una potente estetica di gioia, amore e bellezza. Apsaras. Organizzazione culturale con sede a Milano che realizza progetti di ricerca e produzioni artistiche legati alle arti sceniche indiane classiche e contemporanee. Fondata e guidata dalla coreografa Marcella Bassanesi, Apsaras organizza corsi, workshop ed eventi teatrali in tutta Italia. Sin dagli esordi, è divenuta testimonial artistico dell’Indian Tourism Office in Italia e partner europeo di molte prestigiose accademie indiane di danza. Marco Restelli, giornalista indianista, da venticinque anni viaggia in tutta l’Asia per realizzare reportage. Autore di vari saggi sull’India e sul cinema indiano, tiene seminari sul cinema e i media indiani presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione della Libera Università Iulm di Milano e presso l’Istituto di Lingue della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Statale di Milano. La stanza dei viaggi Il viaggio come esperienza unica e preziosa da condividere e raccontare. Uno spazio dedicato ai viaggi: bookcrossing, filmcrossing, scambi di indirizzi ed esperienze per appassionati.