La Fondation Européenne pour la Psychanalyse
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La Fondation Européenne pour la Psychanalyse
Intervista a Luigi Burzotta La Fondation Européenne pour la Psychanalyse Alessandra Guerra: Lei è stato il Presidente della Fondation Européenne pour la Psychanalyse; mi può dire per favore quali sono i compiti istituzionali della Fondation Européenne nei confronti della psicanalisi e come si esplicano questi compiti istituzionali in Italia? Luigi Burzotta: Sono stato Presidente della Fondation Européenne pour la Psychanalyse per un biennio, dal maggio 2008 al maggio 2010, dopo la Presidenza di Moustapha Safouan (maggio 2004 – maggio 2006) e quella di Claude Dumézil (maggio 2006 – maggio 2008). Il presidente ora in carica è Roland Chemama. Prima della presidenza di Moustapha Safouan, la Fondation, si reggeva, fin dalla sua costituzione che risale al 1991, su un Segretariato internazionale, rinnovato ogni due anni. Del Segretariato internazionale, composto da un numero fisso di cinque membri e rinnovato ogni due anni, facevano sempre parte, alternativamente, due dei quattro iniziatori: Claude Dumézil, Charles Melman, Gerard Pommier e Moustapha Safouan. Nel mese di settembre 2003 si è tenuta a Bruxelles una riunione dei quattro iniziatori, allargata a coloro che nel tempo erano stati membri del segretariato internazionale. Nel corso della riunione fu deciso di dare alla Fondation, lo statuto di un’Associazione denominata: Associazione Fondation Européenne pour la Psychanalyse. Il 14 maggio 2004, in una riunione, che aveva il valore legale di un’Assemblea Generale, tenuta nello studio di un notaio a Roma, i partecipanti hanno dapprima approvato il nuovo statuto della Fondation, quindi hanno proceduto all’elezione del nuovo Bureau della Fondation. Sono stati eletti: Moustapha Safouan, presidente, Claude Dumézil e Luigi Burzotta, vicepresidenti, Virginia Hasembalg, tesoriere, e Juan Bauza segretario scientifico. Questo Bureau come i successivi doveva rimanere in carica due anni. La permanenza della parola “Fondation” nella denominazione dell’Associazione richiamava il senso che aveva nel testo (La formation du Psychanalyste en Europe) proposto a Parigi il 16 giugno 1991, dai quattro iniziatori agli ottantasei psicanalisti, riuniti nell’assemblea che dava allora inizio alla Fondation Européenne pour la Psychanalyse. Il senso, direi, è quello stesso dato dal dizionario italiano alla parola “fondazione”, come “tipo di persona giuridica caratterizzata dall’essenzialità di un patrimonio destinato a uno scopo” (Zingarelli). Il “patrimonio” è fatto dal desiderio che anima tutti gli associati “allo scopo” di promuovere e sostenere la psicanalisi come tale nella società; nella quale si scontra con dei discorsi che la rigettano, perché avvertono la messa in questione della loro coesione, a causa di ciò che il suo discorso articola. Ancor di più è operante, nei detrattori della psicanalisi, un rifiuto al livello individuale, perché attivando la pulsione, la psicanalisi mette in gioco la relazione col fantasma, che viene a guastare in ciascuno il proprio ideale di armonia narcisistica. Così nel Preambolo, all’Annuario 2004 della Fondation, M. Safouan per il Bureau affermava: “Ricordiamo che la Fondation Européenne pour la Psychanalyse, non è un’istituzione psicanalitica, nel senso in cui una tale istituzione fa della formazione degli analisti il suo compito prioritario. Essa è un luogo che permette a degli analisti appartenenti a differenti istituzioni o non appartenenti ad alcuna, ma anche ai non analisti, di procedere a degli scambi, relativi alla teoria psicanalitica, alleggeriti dal peso della psicologia di gruppo, segnatamente per quanto concerne le sue connessioni con il campo scientifico, nel senso più largo del termine, e soprattutto per quanto concerne le sue incidenze sul piano istituzionale”. A questo scopo la Fondation ha promosso in Europa (Parigi, Dublino, Madrid, Berlino, Marsiglia, Roma, Padova, Barcellona, Mazara del Vallo, Nantes) numerose Giornate di studio oltre al biennale Congresso. Alessandra Guerra: Quali attività sono state svolte e quali attività farete in Italia? Dal 2000 in poi, ricordo le seguenti Giornate di studio e i Congressi: Psicanalisi e cultura oggi, Mazara del Vallo, novembre 2001 (Il libro, che raccoglie gli Atti delle Giornate, è disponibile presso [email protected]); Sesto Congresso, La psicanalisi e la scienza, Padova, 29 e 30 ottobre 2005 (La psicanalisi e la scienza, a cura di Luigi Burzotta, Franco Angeli ed. Milano 2007); La psicanalisi e la questione del sesso, Sala Alessandrina, Roma 6 maggio 2006; L’uno e l’ideale, Centro Studi Italo Francesi, Roma 25 maggio 2008 e La filiazione, Università La Sapienza, Roma 24 maggio 2008; Il soggetto e le lingue tra sacro e profano, Mazara del Vallo, aprile 2009; Ottavo Congresso, L’Idealizzazione, Centro Congressi Federico II Napoli, 30 e 31 ottobre 2009. Il prossimo Congresso, “Con quale inconscio noi lavoriamo”, si terrà a Barcellona, 8 – 10 giugno 2012. Una giornata di studio è stata programmata dal gruppo clinico “L’inconscio a Firenze”, La psicanalisi e la cura, da tenersi Firenze il 28 ottobre 2012. In merito all’intervento dello stato e alla sua ingerenza nella pratica psicanalitica, la Fondation articola la sua opposizione nei tre punti riportati nel citato Preambolo dell’annuario 2004: 1. La psicanalisi deve restare lontana sia dallo stato che dalla chiesa. Il riconoscimento e l’autorizzazione dell’analista non potrebbero in alcun caso dipendere dallo stato. 2. Nel caso in cui lo stato insistesse per introdursi nella “casa di porcellana” del campo analitico, noi scegliamo il male minore, diamo cioè la nostra preferenza a una legge che fa dipendere il riconoscimento dell’analista dal riconoscimento che gli è dato dall’istituzione psicanalitica. 3. Il carattere specifico dell’esperienza psicanalitica è dovuto alla teoria sulla quale essa si appoggia come ai metodi di formazione particolare ch’essa veicola. Questa specificità non implica per nulla che questa esperienza sia spogliata di ogni dimensione terapeutica, anche se la psicanalisi resta libera di definire la “guarigione” in un senso differente da quello medico e anche corrente, quello di un ritorno allo status quo ante. Il fatto di avere una dimensione terapeutica non implica confusione. Alessandra Guerra: Da chi è composta la Fondation in Italia? Come si diventa membri della Fondation Européenne? La Fondation Européenne pour la Psychanalyse, in Italia è composta da tutti coloro che partecipano al lavoro promosso dai suoi membri per raggiungere lo scopo di sostenere la psicanalisi nella società in cui operiamo, contro gli attacchi di coloro che si sentono messi in discussione dal suo operato. Si diventa membri della Fondation per domanda sostenuta da due membri, con l’obbligo di pagare una quota annuale, per il momento fissata a euro 150,00. Si può essere membri a pieno titolo della Fondation pur mantenendo, saldo, il legame con la propria istituzione di appartenenza. 19 maggio 2012