Suggerimenti per pubblicità Il Vibrato
Transcript
Suggerimenti per pubblicità Il Vibrato
JOCHEN GÄRTNER (1937-1994) IL VIBRATO con particolari considerazioni per i flautisti Sviluppo storico. Nuove nozioni fisiche. Idee circa un metodo d'insegnamento integrato. CD allegato con documenti fonici dal 1908 al 2011 Prima edizione italiana a cura di Gian-Luca Petrucci e Ginevra Petrucci INDICE Presentazione all'edizione italiana a cura di Gian-Luca Petrucci 3 Presentazione a cura di Gustav Scheck Prefazione a cura di Nikolaus Delius 5 6 Prefazione di Jochen Gärtner, 1973 Prefazione alla seconda edizione tedesca di Jochen Gärtner, 1979 8 10 Introduzione alla prima edizione tedesca di Jochen Gärtner, 1973 11 I Parte: Lo sviluppo storico del vibrato e le sue teorie. 13 A) Primi accenni 13 B) Trattati rinascimentali e barocchi (M. Agricola, Ganassi, Praetorius, Mersenne) 15 C) Le grandi opere didattiche del XVIII secolo (Hotteterre, Mattheson, Quantz, C.Ph.E. Bach, Leopold Mozart, J.F. Agricola, Tromlitz) 19 D) Il XIX secolo (Spohr, A.B. Fürstenau) 28 E) Il XX secolo: correnti contrastanti, sviluppo tecnico e punti di vista psicologici (Joachim-Moser, Schwedler, Flesch, Seashore) 35 F) La situazione attuale 56 1 II Parte: Osservazioni preliminari anatomiche e fisiologiche; nuovi risultati della ricerca sul vibrato. 60 Introduzione 60 A) Effetto e funzione dei muscoli della base del torace (respirazione, appoggio, martellato, vibrato toraco-addominale) 66 B) La funzione della laringe nel vibrato 82 C) I principi neuromuscolari e la loro importanza per le caratteristiche delle frequenze dei vari tipi di vibrato 86 D) Il metodo per evidenziare tutti i muscoli che contribuiscono al vibrato 91 E) I risultati Riassunto 100 142 F) Il vibrato del flautista nella sequenza sonorizzata di raggi X Osservazioni sulla tecnica di realizzazione Risultati 143 143 144 III Parte: Idee circa un metodo didattico integrato. 158 A) Introduzione B) Esercizi per il vibrato toraco-addominale C) Esercizi per il vibrato laringeo 158 166 172 Appendice Introduzione al CD allegato Elenco generale degli esecutori presenti nelle registrazioni Specifiche delle 87 tracce del CD Bibliografia 180 180 181 182 194 2 Presentazione all'edizione italiana di Gian-Luca Petrucci Gran parte delle informazioni relative alla genesi, alla stesura, agli intendimenti programmatici ed ai meriti scientifici, storici e pedagogici del presente volume sono ampiamente descritte nelle prefazioni e nell'introduzione firmate da Jochen Gärtner, Gustav Scheck e Nikolaus Delius. Potrebbe, dunque, sembrare inutilmente pleonastico sottolineare ancora il valore dell'opera e la meticolosità con cui l'autore ha affrontato un tema difficile da definire e inquadrare in contorni netti e con riscontri oggettivi. Tuttavia è impossibile tacere sulla riuscita di un lavoro che, su basi scientifiche, ha ricondotto un "effetto" legato alla produzione stessa del suono in un ambito in cui fosse possibile orientarsi senza far ricorso ad esercizi di fantasia, ad una imitazione del "gesto del Maestro" o ad una "naturale", quanto inconsapevole, produzione spontanea del vibrato. Non vi è dubbio che la particolare preparazione artistica e scientifica di Gärtner abbiano giocato un ruolo fondamentale nell'assemblaggio del libro, ma è altrettanto vero che la vocazione, tutta anglosassone, di convogliare gli "effetti naturali" relativi alla musica entro confini meno enigmatici abbia rappresentato la base intellettuale su cui tentare un'operazione di grande e complessa attuazione. Orientarsi nell'ambito della storia del vibrato, fornire documentazioni essenziali, inventare tests clinici atti a dimostrare le tesi proposte ha rappresentato una sfida verso un modo di concepire la tecnica di un "effetto" e la radicata convinzione della sostanziale inutilità di gestire scientificamente alcuni aspetti dell'esecuzione musicale. Gärtner ha dimostrato con perizia come ogni evento possa essere ricostruito nei suoi passaggi costitutivi e come la conoscenza di quest'ultimi non implichi affatto una diminuzione della naturalezza nello sviluppo dell'evento medesimo. Ovviamente alcune scelte di metodo per l'indagine, certe evidenziazioni e citazioni mediche potranno sembrare eccessive o sproporzionate al tema trattato, ma una delle lezioni che ci viene dalla lettura di questo libro è proprio l'applicazione di una oggettività e distacco al quale, generalmente, i musicisti non sono abituati. Dobbiamo, inoltre, osservare che tale metodo e concezione di proposta in ambito musicale è lontanissima dalla formazione culturale e dall'abituale 3 approccio con cui certi temi vengono affrontati in Italia e, più in generale, nei paesi latini. Vorrei ricordare, ad esempio, che un libro dedicato ad un tema importante e con un vastissimo pubblico potenziale, come "L'interpretazione di Mozart al pianoforte" di Eva e Paul Badura-Skoda fu pubblicato nella prima edizione tedesca nel 1957, ad essa seguirono l'edizione inglese nel 1962, quella giapponese nel 1963, la russa nel 1972, la francese nel 1974 e, finalmente l'italiana nel 1980. Un periodo di ventitre anni, fra la prima edizione e quella in lingua italiana, è veramente eccessivo considerando la valenza del testo e la sua potenziale applicazione pratica. D'altronde non ebbero sorte migliore i testi di Johann Joachim Quantz e Carl Philipp Emanuel Bach a dimostrazione di un disinteresse proprio da parte degli esecutori cui le opere in questione, per citarne alcune, erano specificatamente destinate. Personalmente mi auguro ed auspico che il vissuto culturale dei musicisti italiani sia andato aumentando proporzionalmente alla crescente fruibilità dei testi e del materiale, ma anche in virtù di una maggiore coscienza critica e della necessità di informazione. La disponibilità di questo testo, tradotto in italiano, potrà avvicinare molti studiosi, strumentisti, cantanti e musicologi ad una tematica con vaste implicazioni pratiche, psicologiche e specificatamente fisiche convogliando pensieri, azioni, gesti ed immagini in un contenitore in cui poter confrontare le proprie riflessioni, il proprio stile, la propria personale ed unica maniera di vibrare. Non è usuale fornire, per un curatore, una "tabula gratulatoria", ma sento fortemente la necessità di ringraziare il Generale Dottor Glauco Calì per l'assistenza nell'adeguata definizione italiana dei termini medici, la Professoressa Paola Pisa che ha collaborato all‟organizzazione generale della versione italiana del libro, la signorina Francesca Petrucci per l‟assistenza tecnica nella definizione della parte tipografica, l‟editore Professor Franco Vigorito che ha creduto nel progetto conducendolo in porto con mano sicura e il Prof. Dottor Jochen Gärtner che con la sua squisita disponibilità ha guidato il mio lavoro, permettendomi di avvicinarmi ad una materia complessa ed affascinante e di scoprirne i risvolti più segreti. La sorte ha voluto che egli non arrivasse a vedere pubblicato il suo libro nella lingua che tanto amava. Questa testimonianza rappresenta il modo migliore per ricordare il suo impegno, la sua generosità e la straordinaria lezione di metodo frutto della civiltà culturale cui apparteneva. 4 Presentazione di Gustav Scheck L'inserimento delle nuove acquisizioni dell'anatomia e fisiologia nei metodi per strumenti a fiato e per canto si è svolto molto lentamente forse a causa della oggettiva difficoltà di inserire nelle strutture metodologiche una forma di scientificità che tendesse a svelare l'origine fisica della prestazione artistica. Inoltre il timore che lo studente potesse perdere la propria inconsapevolezza del gesto artistico a favore di una maggiore attenzione alle funzioni dei nervi e delle fasce muscolari deve aver sempre maggiormente allontanato la comprensione delle palesi prescrizioni rinascimentali e barocche sul suonare o cantare in favore di una visione romantica dell'arte. Oggi il musicista non può più accontentarsi di tale concezione di immedesimazione con la propria natura artistica, per quanto valida e corretta possa essere, e deve poter lavorare in modo organico e costruttivo per impadronirsi delle funzioni che rendono possibile la realtà fisica del suono. Ecco che i supporti forniti da musicisti preparati ed in grado di servirsi dei modelli di pensiero e di ricerca dell'anatomia e fisiologia applicata alla funzionalità della prestazione musicale giungono ad illuminare scientificamente questa fondamentale area dell'arte. A questo proposito saluto il lavoro estremamente interessante sul vibrato ed i suoi vari aspetti operato da un autore la cui formazione artistica e scientifica offre i migliori presupposti. Le ponderate ricerche eseguite con le più moderne apparecchiature corregono vecchi pregiudizi, portando alla luce reali accadimenti anatomo-fisiologici ed il numero e la varietà dei soggetti sperimentati di provenienza francese, svizzera e tedesca garantisce un risultato di importante prassi e valenza generale. 5 Prefazione di Nikolaus Delius In un'epoca come la nostra, nella quale anche i problemi pedagogici vengono affrontati con metodo scientifico, lo scetticismo nei confronti dei metodi tradizionali d'insegnamento non è affatto una novità. Sul terreno dell'educazione musicale si avverte ovunque il tentativo di colmare le lacune quanto meno a livello d'impostazione. I metodi di insegnamento strumentale continuano però a mantenere un atteggiamento di sospetto, se non addirittura di rifiuto, nei confronti dei dibattiti affrontati in sede teorica, finendo così spesso per irrigidirsi su una posizione che sembra più che altro far virtù del riscontro diretto con la pratica esecutiva che ammetterebbe la necessità di una maggiore informazione. Quasi mai viene compiuto il tentativo di illuminare anche ciò che è dietro la prassi esecutiva e solo raramente nelle scuole di strumenti a fiato si impegnano nozioni di fisiologia o vengono considerati i nessi fisiomotori (come fa H.P. Schmitz). Qui inizia l'encomiabile lavoro di Gärtner: la formazione medica dell'autore ha costituito sicuramente la premessa felice di questo studio così come la sua attività artistica professionale come flautista e pedagogo. Entrambi gli aspetti determinano infatti il modo in cui vengono formulati i problemi, affrontati sempre sotto in duplice aspetto fisiologico e musicale. Ad esempio per descrivere in maniera esauriente il vibrato come fenomeno dell'espressività musicale, l'autore ricorre ad una dettagliatissima analisi dei nessi fisiologici nel vibrato dei flautisti, come non si era mai visto finora. Sicuramente non è un caso che la sezione del libro dedicata al vibrato musicale costituisca la prima parte del lavoro di Gärtner. L'intento dell'autore è in primo luogo musicale. L'opinione qui riportata di Carl Flesch, secondo il quale il vibrato rappresenta "una questione vitale per l'artista", può considerarsi anche il vero e proprio "motto" del presente volume. Sulla base di fonti storiche il lettore viene guidato attraverso la conoscenza di uno dei più sofisticati fenomeni di raffigurazione musicale e, in tal modo, attraverso una parte della storia dell'interpretazione. La disposizione del materiale, sotto questo particolare punto di vista, non è pensata tanto per una consultazione di tipo enciclopedico, alla quale è inadatta, quanto piuttosto a fornire al lettore la possibilità di uno sguardo sulla pulsante materia musicale e sullo sforzo compiuto nel corso della storia della musica di raffigurare, attraverso il 6 vibrato o effetti consimili, degli intenti espressivi descrittivi. Lodevole è inoltre il ricco apparato illustrativo, in particolar modo nella seconda parte del libro. Ciò rende più facile anche al lettore più sprovveduto della materia l'orientamento e la comprensione di alcune particolarità fisiologiche. I risultati delle analisi trattate in questa parte possono portare al rafforzamento oppure alla confutazione delle opinioni personali di ciascuno. Non è in questo tuttavia che va ricercata la sostanza del libro, che si coglie piuttosto nella descrizione dei processi, la cui spiegazione non è mai stata così chiara prima d'ora. E' auspicabile che un giorno si ottenga una base di informazione più ricca da parte dei flautisti e quindi degli stessi allievi. E' un'urgenza assolutamente necessaria, soprattutto se si pensa alla frequenza con cui viene insegnato questo strumento. La terza parte del libro si può dire che nasca come diretta conseguenza delle due sezioni precedenti. Il fatto che essa sia di dimensioni minori rispetto alle altre due non dovrebbe distogliere l'attenzione dalla sua ricchezza di stimoli per l'insegnamento. E' una sorta di sublimazione dei risultati della ricerca ad uso della pratica didattica. Alla fine della sua introduzione Gärtner scrive: "Mi auguro che il mio lavoro rappresenti uno stimolo per la discussione..." Il suo libro è senz'altro degno di essere discusso ed è auspicabile che non venga letto solo dai flautisti. 7 Prefazione di Jochen Gärtner 1973 Dopo lunghi anni di lavoro e ricerche possiamo presentare quest'opera. Gli inizi dei miei studi su questo tema risalgono al 1963 ed i primi esperimenti miografici radiologici, che principalmente sostenevano la correttezza delle mie idee, ebbero luogo a Friburgo presso la Clinica Universitaria Neurofisiologica e nella Clinica "Robert Koch" nel 1965. Tutto il lavoro non sarebbe stato pienamente realizzabile se, nel 1969, l'Associazione Tedesca per la Ricerca (Deutsche Forschungsgimeinschaft) non fosse stata disponibile a sostenere economicamente i miei studi contribuendo, successivamente, anche alla pubblicazione. Con tale supporto fu possibile organizzare le diverse fasi di realizzazione dell'opera. Le indagini elettromiografiche furono terminate nell'ottobre del 1970 e, nel mese di gennaio del 1971, seguirono le riprese per il film sonoro di raggi X. Gli ostacoli nelle diverse tappe di questa impresa furono spesso considerevoli e a volte apparvero insormontabili, ma l'azione disinteressata e l'idealismo di alcune persone coinvolte nel mio progetto e l'appoggio efficace dato da diversi Istituti di ricerca ne permisero la realizzazione. A tutti coloro che contribuirono desidero esprimere la mia gratitudine e specificatamente ringraziare il: Prof. W. Wolfart (Direttore della Clinica Universitaria "Robert Koch" di Friburgo) per le prime osservazioni radiologiche svoltesi nel suo Istituto. Dott. A Schulz (Clinica Universitaria di Neurofisiologia di Friburgo) per l'esecuzione dei primi esperimenti elettromiografici. Prof. A Struppler (Direttore della Clinica Neurologica Universitaria di Monaco) e al Dott. F. Erbel (reparto di neurochirurgia dello stesso istituto) per, rispettivamente, l'utilizzo delle apparecchiature e l'esecuzione pratica degli esperimenti elettromiografici. Dott. H. Hoefer-Janker (Direttore della Clinica Radiologica "Hoefer-Janker" di Bonn), Ingegnere K. Einert ed il suo staff (Clinica Radiologica "HoeferJanker) per la produzione della sequenza sonorizzata di raggi X e per la loro instancabile collaborazione, insieme al Dott. E. Tabatabai (Ospedale Luterano di Bad Godesberg) per la raffigurazione del contrasto radiologico della laringe durante la ripresa del film. 8 Inoltre, per la valorosa e generosa collaborazione ringrazio la Dottoressa Gabriele Full (Direttore del reparto foniatrico della Clinica e del Policlinico otorinolaringoiatrico dell'Università di Monaco di Baviera) ed il Dott. H. Muller-Fassbender (Policlinico Universitario di Monaco di Baviera) per le foto radiologiche della laringe (Figure 66 e 67). Per tutto ciò che riguarda i riferimenti alla letteratura scientifica ringrazio i Dottori G. Ulbrecht, H. Seller, C.J. Mayer e D. Richter (Istituto di Fisiologia di Monaco di Baviera). Un particolare ringraziamento va poi a tutti gli artisti che si sono messi a disposizione come "soggetti per esperimenti" senza i quali il mio lavoro non sarebbe stato realizzabile: Monica Armbruster (Karlsruhe), Roswitha Staege (Amburgo), W. Haag (Monaco di Baviera), K. Kampe (Monaco di Baviera), U. Harnest (Münster), M. Hecker (Monaco di Baviera), A. Nicolet (Binningen, Svizzera), H. Pfister (Bamberg), G. Pohl (Bamberg), K. Redel (Monaco di Baviera), J.M. Tanguy (Bonn). Ringrazio i miei insegnanti N. Delius, A. Nicolet, G. Scheck per tutti i consigli ed il loro costante appoggio alle mie ricerche e i responsabili della Biblioteca Statale della Baviera, della Biblioteca Musicale Municipale di Monaco di Baviera, Dell'Archivio Musicale della Biblioteca Tedesca di Berlino e dell'Archivio della Radio di Francoforte sul Meno, l'Istituto Anatomico del Dipartimento di Medicina dell'Università di Monaco di Baviera per la concessione di tutte le fonti essenziali, sia letterarie che acustiche, in loro possesso. Un grazie alla Dottoressa Angela Horak di Monaco di Baviera per la traduzione della "Regola Rubertina" di Ganassi, alla mia allieva Ulrike Sicka cui devo varie traduzioni, al signor H. Elsner e alla mia allieva Rosi Weghofer per le correzioni. Infine ringrazio la casa editrice Gustav Bosse e la tipografia per la collaborazione alla pubblicazione di quest'opera. Monaco di Baviera, Maggio, 1973 9 Prefazione alla Seconda Edizione Tedesca di Jochen Gärtner 1979 L'interesse e le discussioni suscitate dalla Prima Edizione del mio libro sul vibrato e la risonanza internazionale delle mie ricerche hanno reso necessaria una Seconda Edizione ed una traduzione in lingua inglese. Naturalmente il vibrato è stato considerato il soggetto principale della mia indagine, ma ciò potrebbe indurre alla supposizione erronea che il mio libro sia nato esclusivamente per valutare ed indurre a far concentrare l'attenzione del lettore su questo aspetto. Tale tematica unidirezionale sarebbe talmente ristretta da trascurare altri aspetti come la respirazione, la tecnica del fiato e l'appoggio. Tutti elementi che, se ben padroneggiati, conducono ad un vibrato perfetto. Ad essi spetta perciò un'attenzione adeguata all'importanza del tema "vibrato". Sotto alcuni punti di vista il volume ha subito dei cambiamenti relativi a quei punti in cui è sembrato necessario aggiungere completamenti, precisazioni, oppure cambi di formulazione. Sono stati corretti alcuni errori di stampa ed inoltre, come auspicato nella prima edizione, è stato possibile realizzare una collezione di esempi acustici raccolti in un'audio cassetta che risulta essere un fondamentale supporto alle parole ed una dimostrazione dello sviluppo del vibrato in generale e nel modo di concepire l'arte del suonare il flauto negli ultimi 65 anni. Monaco di Baviera, Luglio, 1979 10 Prefazione alla Prima Edizione Tedesca di Jochen Gärtner 1973 L'insegnamento di uno strumento può avere successo soltanto se poggia le proprie basi sulla conoscenza e l'approfondimento continuo dei problemi attraverso l'informazione. Questo concetto così elementare, quanto trascurato, potrebbe essere il motto che ha informato tutto il mio lavoro. La presente ricerca rappresenta il tentativo di elaborare una nuova base per la soluzione di vari problemi concernenti il vibrato. Alla luce delle numerose nozioni raccolte con i nuovi metodi di ricerca, alcune idee tramandate e fermamente ancorate nel lessico comune dei flautisti dovranno essere ridiscusse. I tre paragrafi principali dell'opera non andranno considerati parte a se stante, ma integrante di un insieme. Il disegno storico iniziale non può e non vuole essere esaustivo, certamente prezioso materiale giace in biblioteche ed archivi, ma esso segue innanzitutto l'intenzione di riprodurre in modo cronologico e globale lo sviluppo di molteplici idee di tipo estetico, psicologico e metodologico mettendo in rilievo la molteplicità dei diversi processi. Nella parte centrale si trovano i risultati del mio lavoro di ricerca vero e proprio basati esclusivamente sugli esperimenti con i flautisti per i quali questi risultati acquistano particolare importanza anche se sono ipotizzabili analogie con altri strumenti a fiato o il canto per il quale tuttavia bisogna riconsiderare tutte le sostanziali diversità delle condizioni della laringe. Infine tutta l'impresa mi sembrava valida ed interessante solo nella misura in cui fosse possibile sfruttarla per la prassi esecutiva. Un uomo straordinario come Carl Flesch considerava il vibrato come:"una questione vitale per l'artista" 1. Ricordiamo la sua constatazione la quale, nonostante risalga a molto tempo fa, risulta attualissima e giustificata:"che cosa è stato fatto finora per coloro la cui carriera è stata compromessa da un difetto riguardo al vibrato? Praticamente niente". A questo punto la parte pedagogica del mio lavoro dovrebbe continuare e condurre oltre chiedendosi se e come delle nuove nozioni di ricerca sul vibrato possano essere utili metodologicamente parlando. Ho, per questo 1 Carl Flesch, Die Kunst des Violinspiels, Volume I, pag. 23. 11 motivo, sviluppato delle idee nella terza parte del testo basandomi consapevolmente anche su alcune cose tradizionali. La discografia indicata alla fine del libro informa sulle fonti usate per le considerazioni storico-estetiche mentre la parte essenziale del programma di ricerca è rappresentato dalla sequenza sonorizzata di raggi X che per la chiarezza dei processi rappresentati è idonea alla comprensione anche da parte di persone non specificatamente al dentro di nozioni di anatomia e fisiologia. L'intento divulgativo di questo mio lavoro di ricerca sul vibrato concede, all'interno del volume, solo una raffigurazione di due estratti di sequenze sonorizzate di raggi X, ma chiunque fosse interessato alla visione integrale del materiale potrà ottenerlo. Mi auguro che in un prossimo futuro il miglioramento delle tecniche d'indagine possa maggiormente offrire la possibilità di approfondire la materia e che questo lavoro possa essere di stimolo per la discussione ed un aiuto tangibile per gli esecutori, gli insegnanti e gli studenti. L'editore e l'autore ringraziano le sottoscritte case editrici per il permesso di stampare le raffigurazioni anatomiche estrapolate dai seguenti testi: Voss-Herrlinger: Taschenbuch der Anatomie,11. Aufl.1962,Gustav Fischer Verlag, Stuttgart. Sobotta-Becher: Atlas der Anatomie des Menschen,1.Teil,17.Aufl., 2.Teil 16.Aufl., Urban und Schwarzenberg-Verlag, München. Toldt-Hochstetter: Anatomischer Atlas, 23 Aufl., Urban u.Schwarzenberg Verlag, München. Spalteholz: Handatlas und Lehrbuch der Anatomie des Menschen, Band 1, S.Hirzel-Verlag, Stuttgart. 12 I PARTE Lo sviluppo storico del vibrato e le sue teorie _________________________ A) Primi accenni Il vibrato, uno dei mezzi più importanti e delicati dell'interpretazione musicale, probabilmente non è una conquista dei nostri giorni. Uno sguardo nel passato ci mostra come numerose personalità della musica se ne fossero occupate. Jacques Martin Hotteterre 2, C.Ph.E. Bach e Leopold Mozart devono la loro fama non solo all'attività di compositori ed esecutori, ma in egual misura per le loro opere didattiche emergenti fra le altre contemporanee. Essi forniscono uno spaccato della vita musicale del passato, materiale di grande valore ed interesse per la prassi esecutiva della musica antica e contengono contributi attinenti al nostro tema attuale. Prima dei trattati di Silvestro Ganassi e Martin Agricola non troviamo descrizioni dell'applicazione ed esecuzione del vibrato, tutta la ricerca relativa al periodo precedente dipende da ipotesi come pure quando si cerca di comprendere gli sviluppi culturali che sono alla base del fenomeno. Non abbiamo testimonianze scritte, o almeno molto raramente, ed i punti di riferimento si possono dedurre per il passato remoto da considerazioni sui fenomeni psico-fisici, come proposte nel trattato di psicologia musicale di Seashore (vedi pag. 46). La tesi proposta coniuga le azioni reciproche fra impressioni psichiche e reazioni neuromuscolari permettendoci di ipotizzare un'origine del vibrato ed una idea più chiara dei meccanismi elementari che lo formano. Se un organismo, animale o umano, viene impressionato da un avvenimento esterno esso può rispondere a questa emozione con una reazione somatica. L'eccitamento psichico provoca delle reazioni del sistema nervoso centrale che si manifestano fisicamente attraverso uno stimolo ad un tremore di determinate fasce muscolari. Per esempio, sotto l'impressione della paura le membra cominciano a tremare. La formula d'eccitamento delle fasce muscolari che sta alla base di questo tremore ha una valenza di carattere generale e può naturalmente influenzare anche l'organo vocale. La voce trema durante una fragorosa risata ed anche il gridare di un neonato 2 Conosciuto con il soprannome "Le Romain" e spesso confuso con Louis Hotteterre. 13 Figura 30 Osservazioni concernenti il gruppo III: per documentare una possibile attività del diaframma, è stata costruita appositamente una sonda con elettrodi bipolari alle estremità, che è stata introdotta attraverso la bocca 94 (in alcuni casi attraverso il naso) e, dopo aver attraversato l'esofago 156, installata nel punto in cui l'esofago passa attraverso il diaframma, garantendo così la registrazione dei potenziali d'azione direttamente dal diaframma. Per una fissazione ottimale del meccanismo di misurazione nel punto preciso dell'esofago, gli elettrodi sono stati posti su un piccolo palloncino gonfiabile di gomma.157(Vedi figura 29). Osservazioni concernenti il gruppo IV: L'attività dei muscoli laringei veniva controllata mediante la miografia del muscolo cricotiroideo 158, un piccolo muscolo situato esternamente alla laringe in posizione anterolaterale, che collega la cartilagine cricoidea con la cartilagine tiroidea (pomo d'adamo). Per diverse ragioni, se noi osserviamo i potenziali sincroni al vibrato nei muscoli laringei esterni, possiamo concludere che ci sono simultaneamente potenziali sincroni al vibrato che si sviluppano nei muscoli laringei interni: 1. La muscolatura laringea rappresenta un sistema complesso che funziona unitariamente, nel quale nessun muscolo esegue movimenti singoli in modo isolato. 2. Tutti i muscoli laringei, sia quelli interni che quelli esterni, sono innervati da diramazioni dello stesso nervo, il decimo nervo cranico, detto nervo vago. Il nervo laringeo superiore serve il muscolo cricotiroideo, e il nervo laringeo inferiore o ricorrente innerva tutti i muscoli laringei interni; entrambi questi piccoli nervi nascono dal tronco del nervo vago e dividono una comune origine nel nucleus ambiguus del cervello, un ammasso di cellule nella fossa rhomboidis della medulla oblongata. 3. Tutti i muscoli laringei, sia quelli interni che quelli esterni, sono ontogeneticamente imparentati gli uni con gli altri. Tutti senza eccezione prendono la loro origine embriologica dal blastema del 4° e 5° arco branchiale 159. (Blastema: dal greco, significa germe o seme; qui con il significato di tessuto embrionale). Esophagus (dal greco e latino) ovvero l'esofago. Tubo che unisce la gola allo stomaco. Brevetto tedesco. 158 Vedi la figura 17 A. 159 Secondo Clara: Entwicklungsgeschichte, pag. 222 -223. 156 157 95 In questo modo possiamo riguardare l'attività del muscolo cricotiroideo durante il vibrato come un indicatore del simultaneo coinvolgimento dei muscoli laringei interni. A questo proposito, l'analisi dei films radiologici girati dall'autore chiarisce ulteriormente la questione; un movimento chiaramente visibile delle corde vocali sincrono con il vibrato è stato osservato in tutti i tipi di vibrato in questi films.160 Poiché il muscolo cricotiroideo è molto piccolo161, abbiamo dovuto rinunciare all'uso degli elettrodi piatti sulla superficie della pelle durante la registrazione miografica della sua attività. Siamo ritornati alla misurazione bipolare con due elettrodi ad ago,162 senza osservare in questa occasione disturbi circolatori come sopra riportato. In un determinato caso ci sembrò opportuno esaminare anche la muscolatura dell'imboccatura (labbra inferiori e superiori, fondo della bocca; vedi figure 31 e 32) con elettrodi piatti per documentare elettromiograficamente ogni possibile attività muscolare che potesse aver luogo. Vedi pag. 143 e seguenti 15mm; Larghezza 10mm; Spessore 6mm (Faaborg-Andersen: Electric Investigation, pag. 43) 162 Vedi figura 30. 160 161Lunghezza 96 Figura 32 Tutti e quattro gli elettrodi (laringe, torace, diaframma e parete addominale) nonché un microfono erano collegati tramite cavi ad amplificatori elettronici, i quali trasportavano le informazioni ottenute verso un accumulatore a nastro magnetico. Inoltre le persone soggette all'esperimento sono state collegate ad un dispersore per mezzo di elettrodi posti sul polso e sull'epigastrio. (Vedi figura 33). 97 Figura 55 (ES 9, ♀ ) 128 Vibrato veloce; altezza LA2 Per poter rappresentare meglio quello che avviene nella laringe (tracciato 1), nella trascrizione è stata adoperata una velocità di trasporto doppia (30 mm/sec. invece di 15 mm/sec. finora usata). Si noti che per questo motivo anche le marcature di tempo sulla traccia 0 sono ora larghe il doppio. Allo stesso modo anche la traccia del suono è stata aumentata in ampiezza. Le oscillazioni nell'ampiezza del tracciato sonoro sono da attribuire ai cambiamenti dinamici durante l'esecuzione. Vibrato laringeo puro. f= 6½ 129 Figura 56 (ES 9, ♀ ) Suono fermo con passaggio a martellato; altezza LA2 Velocità del nastro di nuovo a 15 mm/sec. Sincronia di potenziali su tutti e 5 i tracciati. Visibili "potenziali d'appoggio" nel tracciato 3. All'inizio della registrazione nei tracciati 1, 2 e 3 potenziali ritmicamente non ordinati relativi all'inspirazione; verso la fine potenziali d'espirazione sui tracciati 2 e 4 (poco pronunciato su 1). f= da 2 a 3 130 Figura 57 (ES 11, ♂ ) Martellato con passaggio al vibrato; altezza LA2 Durante il martellato potenziali ritmici in sincrono con il martellato nei tracciati 1, 2 e 4; potenziali di vibrato visibili solo nel tracciato 1. Vibrato laringeo puro. f= da 2½ (martellato) a 6 (vibrato) 131 Figura 58 (ES 11, ♂ ) Chevrotement; altezza LA2 Lo stesso soggetto della figura 57. Solo la laringe partecipa allo chevrotement tipico. La totale chiusura periodica della glottide è ben visibile nel tracciato sonoro dalle evidenti interruzioni del suono. Corrispondentemente vediamo una divisione più netta fra i gruppi di potenziali d'azione nel tracciato 1, con una diminuzione dell'ampiezza che tende allo zero, specialmente durante i primi 2 secondi e ½. Si faccia il paragone con il vibrato alla stessa altezza prodotto dal medesimo flautista (Figure 57 e 59). f= 7 132 Figura 59 133 Figura 59 (ES 11, ♂ ) Vibrato con cambiamento di frequenza; altezza LA2 Stesso soggetto, altezza e condizioni di registrazione della Figura 58. Si confrontino la forma del tracciato sonoro con quella dello chevroter nella Figura 58; si osservi pure il minor livello dei potenziali laringei presenti in questa illustrazione. (Nota che il livello di amplificazione del tracciato laringeo era più alto in questa registrazione che nella Figura 58.) Vibrato laringeo puro. f= da 3 a 6 134 Figura 60 (ES 11, ♂ ) Martellato; altezza SOL3 Potenziali d‟azione ritmici nei tracciati 1, 2 e 4 f max= 3 135 Figura 61 (ES 11, ♂ ) Suono fermo con passaggio al vibrato; altezza SOL3 Stesso soggetto; gli ampi picchi diretti verso il basso e verso l'alto nel tracciato 2 sono contatti difettosi. Vibrato laringeo puro. f max= 5½ 136 Figura 66 178 Figura 67 179 APPENDICE ALL’EDIZIONE ITALIANA Introduzione al CD allegato La seconda edizione del saggio di Jochen Gärtner intitolato “Das Vibrato” fu corredata di un‟audio cassetta con rare registrazioni, disposte in ordine cronologico, che dimostravano in modo impressionante lo sviluppo dell'esecuzione flautistica in generale e del vibrato in particolare, soprattutto durante la prima metà del secolo scorso. La successione dei brani forniva una testimonianza evidente dei cambiamenti intervenuti nella prassi esecutiva lasciando, inoltre, emergere la molteplicità degli stili nazionali che esistevano nel mondo della musica. Stili nazionali esecutivi che formavano una molteplicità che oggi, in una fase di livellamento internazionale dell'esecuzione musicale, si è praticamente perduta. La prima edizione in italiano di “Das Vibrato” amplia notevolmente la raccolta dei 21 esempi fonici dell‟audio cassetta allegata alla seconda edizione, rendendo disponibili 87 documenti, disposti in successione temporale, compresi fra il 1908 ed il 2011. Ovviamente molte delle registrazioni sono di una qualità compromessa sia dal tempo che dai difetti acustici dipesi dalla stessa strumentazione con cui vennero realizzate all‟epoca. Tuttavia rappresentano una straordinaria testimonianza in quanto rendono possibile constatare concezioni di suono estremamente diverse. Ad esempio le registrazioni di Breiden, Luther, Prill e Thomas esprimono il tipico modo di suonare della scuola tedesca, praticato fino agli anni Quaranta, e sono di contrappeso alla diversa maniera di suonare da parte di Gustav Scheck nello stesso periodo. Non mancherà di stupire la “modernità” espressa nella registrazione del 1928 di Leonardo De Lorenzo come sarà esplicativa la registrazione, del 1915, di Gaubert che fornisce la corretta interpretazione della sua scelta fra “vibrato ou chevrotement” - di un vibrato raffinato ma pieno di passione. Altresi sarà possibile verificare lo stile esecutivo di Roger Cortet e Jacques Thibaud, Arrigo Tassinari e Gioconda De Vito, Karl Thomas e Siegfried Borries, Marcel Moyse e Adolf Busch messi a confronto nell‟Affettuoso del Quinto Concerto Brandeburghese. 180 Di grande interesse, inoltre, sono le registrazioni delle voci dei soprani del secolo scorso così come quelle degli strumentisti ad arco e a fiato che vengono proposte in una carrellata da cui facilmente si potrà evincere il continuo divenire dell‟arte. Un ultima doverosa nota per segnalare, alla traccia n° 58, l‟esecuzione del Dott. Jochen Gärtner di un estratto della Sonata op. 6 di Wolfgang Teuscher in duo con l‟autore. Le 21 registrazioni previste da Jochen Gärtner sono state integrate dai curatori utilizzando gran parte del loro archivio privato. Elenco generale degli esecutori presenti nelle registrazioni (64) FLAUTISTI: Adolphe Hennebains, Eli Hudson, Albert Fransella, Endrik de Vries, Alexander Semenow, Clement Barone, Philippe Gaubert, George Barrère, John Lemmone, William Kincaid, Arrigo Tassinari, Georges Laurent, Paul Luther, Leonardo De Lorenzo, René Le Roy, Edith Penville, Emil Prill, John Amadio, Roger Cortet, Heinz Breiden, Karl Thomas, Marcel Moyse, Gustav Scheck, John Amans, Jànos Szebenyi, Mario Gordigiani, John Wummer, Joseph Mariano, Silvio Clerici, Maurice Sharp, Camillo Wanausek, Zoltan Jeney, André Jaunet, Elaine Schaffer, Hans-Peter Schmitz, Alexander Murray, Severino Gazzelloni, Raymond Meylan, Gilbert Jespersen, Richard Adeney, Roger Bourdin, Glauco Cambursano, Jochen Gärtner, André Pepin, Albert Gofman, Frans Vester, Martine Bakker, Valentin Zverev, William Bennett, Aurèle Nicolet, Jean-Pierre Rampal, Gunilla von Bahr, Julius Baker, Lorant Kovacs, Alain Marion, James Galway, Andràs Adorjàn, Jànos Bàlint, Susan Milan, Jeanne Baxtresser, Gian-Luca Petrucci, Abbie De Quant, Nobutaka Shimizu, Ginevra Petrucci. (6) SOPRANI: Frieda Hempel, Maria A. Michailowa, Toti Dal Monte, Maria Callas, Joan Sutherland, Dorothy Dorow. (15) VIOLINISTI: Carl Flesch, Jacques Thibaud, Gioconda de Vito, Siegfried Borries, Adolf Busch, Vása Príhóda, Fritz Kreisler, Karl Klingler, Jascha Heifetz, David Oistrakh, Ruggiero Ricci, Nathan Milstein, Yehudi Menuhin, Zino Francescatti, Henryk Szeryng. (2) VIOLISTI: Fridolin Klingler, Graham Oppenheimer. (6) VIOLONCELLISTI: Pablo Casals, Johann Klika, Werner Hupt, Claude Viala, Mstislav Rostropovich, Jordi Savall. (2) OBOISTI: Heinz Holliger, Jozsef Kiss. (2) CLARINETTISTI: Eduard Brunner, Gervase de Peyer. 181 (2) FAGOTTISTI: Bernard Garfield, Masahito Tanaka. (3) CORNISTI: Dennis Brain, Domenico Ceccarossi, Gugliemo Pellarin. (31) PIANISTI e CLAVICEMBALISTI: Myrtle C. Eaver, Maurice Lefarge, Kathleen Long, Roland Revell, Alfred Cortot, Alois Melichar, Carlo Zecchi, Harry Cumpson, Rudolf Serkin, Otto Graef, Artur Rubinstein, Gerald Moore, Frieda Bauer, Fernando Valenti, Paul Angerer, Maria Bergmann, Hans Pischner, Bruno Canino, Wolfgang Teuscher, Raymond Leppard, Natalia Batashova, Karl Richter, Robert Veyron-Lacroix, Christiane Jaccottet, Lucia Negro, Irma Vallecillo, Wassilij Lobanow, Gwenneth Pryor, Seiko Sumi, Jean-Michel Damase, Federico Lovato. (2) ARPISTI: Marisa Robles, Masumi Nagasawa (2) FORMAZIONI CAMERISTICHE: Münchner Streichtrio, Quartetto Kodàly. (28) DIRETTORI D'ORCHESTRA: Leopold Stokowski, Hans von Benda, Howard Hanson, Alois Melichar, Sir Landon Ronald, Arturo Toscanini, Otto Klemperer, Tullio Serafin, Ernest Ansermet, Harry Blech, Mario Rossi, Louis Lane, Neville Marriner, Efrem Kurtz, Alberto Erede, Eugene Ormandy, Richard Bonynge, Leonard Bernstein, Felix Prohaska, Thomas Jensen, Karl Haas, Franco Caracciolo, David Oistrakh, Piero Guarino, Maximiano Valdes, Jànos Rolla, Raymond Guiot, Piergiorgio Morandi. Specifiche delle 87 tracce del CD 1) E. Pessard: Romanza Registrazione del 1908 Flauto, ADOLPHE HENNEBAINS 2) T. Böhm: Variazioni su un‟aria tedesca op.22 Registrazione del 1908 Flauto, ELI HUDSON Pianista, ? 3) G. Paggi: Rimembranze napoletane Registrazione del 1911 Flauto, ALBERT FRANSELLA 4) A. Adam: Variazioni di bravura Registrazione del 1914 Soprano, FRIEDA HEMPEL Flauto, ENDRIK de VRIES 182 5) G. Donizetti: Scena della pazzia dall'opera Lucia di Lammermoor Registrazione del 1914 Soprano, MARIA A. MICHAILOWA Flauto, ALEXANDER SEMENOW 6) G. Briccialdi: Il Vento Registrazione del 1915 Flauto, CLEMENT BARONE Pianista, Myrtle C. Eaver 7) A.F. Doppler: Fantasia pastorale ungherese op. 26 Registrazione del 1915 Flauto, PHILIPPE GAUBERT 8) C.M. von Weber - F.Kreisler: Larghetto Registrazione del 1916 Violino, CARL FLESCH 9) G. Bizet: Minuetto dall'opera L'Arlésienne Registrazione del 1916 Flauto, GEORGES BARRÈRE Pianista, ? 10) E. Pessard: Bolero, danza spagnola Registrazione del 1920 Flauto, JOHN LEMMONE Pianista, Maurice Lefarge 11) C. Debussy: Prélude à l'Après-Midi d'un Faune Registrazione del 1925 Flauto, WILLIAM KINCAID Direttore, Leopold Stokowski Philadelphia Symphony Orchestra 12) G. Donizetti: Scena della pazzia dall'opera Lucia di Lammermoor Registrazione del 1926 Soprano, TOTI DAL MONTE Flauto, ARRIGO TASSINARI Orchestra del Teatro alla Scala 13) J.S. Bach: Adagio dalla Toccata in Do Maggiore Registrazione del 1927 Violoncello, PABLO CASALS Pianista, ? 183 14) Federico il Grande: Concerto n° 2, Adagio Registrazione del 1928 Flauto, PAUL LUTHER Direttore, Hans von Benda 15) M. Wessel: Concertino Registrazione del 1928 Flauto, LEONARDO DE LORENZO Direttore, Howard Hanson 16) J.S. Bach : Sonata in Mi bem. Magg. BWV 1031, Siciliano Registrazione del 1929 Flauto, RENÉ LE ROY Pianista, Kathleen Long 17) J. Andersen: Fantaisie characteristique op. 16 Registrazione del 1930 Flauto, EDITH PENVILLE Pianista, ? 18) Federico il Grande: Concerto n° 3, Grave Registrazione del 1930 Flauto, EMIL PRILL 19) C.W. Gluck: Scena degli Spiriti Beati dall‟opera Orfeo e Euridice Registrazione del 1930-40 Flauto, JOHN AMADIO 20) J.S. Bach: Concerto Brandeburghese n°5, Affettuoso Registrazione del 1931-33 Flauto, ROGER CORTET Violino, JACQUES THIBAUD Pianoforte, Alfred Cortot 21) J.B. Loeillet: Sonata in Fa Maggiore, Adagio Registrazione del 1932 Flauto, HEINZ BREIDEN Pianista, Alois Melichar 22) J.S. Bach: Concerto Brandeburghese n°5, Affettuoso Registrazione del 1933-40 Flauto, ARRIGO TASSINARI Violino, GIOCONDA DE VITO Pianoforte, Carlo Zecchi 184 23) J.S. Bach: Sonata in si minore BWV 1030, Largo e dolce Registrazione del 1934 Flauto, GEORGES LAURENT Pianoforte, Harry Cumpson 24) J.S. Bach: Concerto Brandeburghese n°5, Affettuoso Registrazione del 1934 Flauto, KARL THOMAS Violino, SIEGFRIED BORRIES Clavicembalista e Direttore, Alois Melichar Orchestra Filarmonica di Berlino 25) J.S. Bach: Concerto Brandeburghese n°5, Affettuoso Registrazione del 1935 Flauto, MARCEL MOYSE Violino, ADOLF BUSCH Pianoforte, Rudolf Serkin 26) L. De Lorenzo: Marsyas per flauto solo Registrazione del 1935 Flauto, ARRIGO TASSINARI 27) P. de Sarasate: Romanza andalusa Registrazione del 1935 Violino, VÁSA PRÍHÓDA Pianoforte, Otto Graef 28) F. Mendelssohn: Concerto in mi minore, Allegro molto appassionato Registrazione del 1935 Violino, FRITZ KREISLER Direttore, Sir Landon Ronald London Philharmonic Orchestra 29) M. Reger: Serenata in Re Maggiore op.77a, Allegro Registrazione del 1936 Flauto, GUSTAV SCHECK Violino, Karl Klingler Viola, Fridolin Klingler 30) C. Franck: Sonata in La Maggiore, Allegro ben moderato Registrazione del 1937 Violino, JASCHA HEIFETZ Pianista, Artur Rubinstein 185 31) C.W. Gluck: Scena degli Spiriti Beati dall‟opera Orfeo e Euridice Registrazione del 1947 Flauto, JOHN AMANS Direttore, Arturo Toscanini New York Philharmonic Orchestra 32) J.S. Bach: Suite n° 2 in si minore, BWV 1067, Double Registrazione del 1948 Flauto, JANOS SZEBENYI Direttore, Otto Klemperer Budapest Symphony Orchestra 33) G. Donizetti: Scena della pazzia dall'opera Lucia di Lammermoor Registrazione del 1953 Soprano, MARIA CALLAS Flauto, MARIO GORDIGIANI Direttore, Tullio Serafin Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino 34) P. Dukas: Villanelle Registrazione del 1953 Cornista, DENNIS BRAIN; Pianista, Gerald Moore 35) G. Tartini: Sonata in sol minore Didone abbandonata, Moderato Registrazione del 1955 Violino, DAVID OISTRAKH Pianista, Frieda Bauer 36) J.J. Quantz: Sonata in Re Maggiore, Grave e sostenuto Registrazione del 1955 Flauto, JOHN WUMMER Clavicembalista, Fernando Valenti 37) K.Kennan: Night Soliloquy Registrazione del 1956 Flauto, JOSEPH MARIANO Eastman Symphony Orchestra 186 38) M. Ravel: Tzigane Registrazione del 1959 Violino, RUGGIERO RICCI Direttore, Ernst Ansermet Orchestre de la Suisse Romande 39) K. Goldmark: Concerto n°1, Andante Registrazione del 1959 Violino, NATHAN MILSTEIN Direttore, Harry Blech Philharmonia Orchestra 40) A. Jolivet: Concerto, Andante Registrazione del 1960 Flauto, SILVIO CLERICI Direttore, Mario Rossi Orchestra Sinfonica della RAI di Torino 41) A. Foote: A night piece Registrazione del 1960 Flauto, MAURICE SHARP Direttore, Louis Lane The Cleveland Sinfonietta 42) K. Stamitz: Concerto in Sol Maggiore, Andante un poco adagio Registrazione del 1961 Flauto, CAMILLO WANAUSEK Direttore, Neville Marriner Academy of St. Martin in the Fields 43) J.S. Bach: Sonata in mi minore, BWV 1034, Adagio ma non tanto Registrazione del 1961 Flauto, ZOLTAN JENEY Clavicembalista, Paul Angerer Violoncello, Johann Klika 44) F. Martin: Ballade Registrazione del 1961 Flauto, ANDRÉ JAUNET Pianista, Maria Bergmann 187 45) W.A. Mozart: Andante KV 315 Registrazione del 1961 Flauto, ELAINE SHAFFER Direttore, Efrem Kurtz Philharmonia Orchestra 46) G.Ph. Telemann: Sonata in do minore, Largo Registrazione del 1961 Flauto, HANS-PETER SCHMITZ Clavicembalista, Hans Pischner Viola da gamba, Werner Hupt 47) N. Paganini: Concerto n°2 in si minore, Adagio espressivo Registrazione del 1962 Violino, YEHUDI MENUHIN Direttore, Alberto Erede Royal Philharmonic Orchestra 48) W.A.Mozart: Concerto in si b. Maggiore KV191, Andante ma adagio Registrazione del 1963 Fagotto, BERNARD GARFIELD Direttore, Eugene Ormandy The Philadelphia Orchestra 49) J. Benedict: The gypsy and the bird Registrazione del 1963 Soprano, JOAN SUTHERLAND Flauto, ALEXANDER MURRAY Direttore, Richard Bonynge London Symphony Orchestra 50) F. Schubert:Introduzione e variazioni op. 160, IntroduzioneRegistrazione del 1964 Flauto, SEVERINO GAZZELLONI Pianista, Bruno Canino 51) J. Brahms: Concerto in Re Maggiore op.77, Allegro non troppo Registrazione del 1965 Violino, ZINO FRANCESCATTI Direttore, Leonard Bernstein New York Philharmonic Orchestra 188 52) C.M. Widor: Romance Registrazione del 1966 Flauto, RAYMOND MEYLAN Direttore, Felix Prohaska Orchestra dell' Opera di Vienna 53) C. Nielsen: Concerto, Allegro moderato Registrazione del 1966 Flauto, GILBERT JESPERSEN Direttore, Thomas Jensen Danish State Radio Symphony Orchestra 54) G.B. Pergolesi: Concerto in Sol Maggiore, Adagio Registrazione del 1967 Flauto, RICHARD ADENEY Direttore, Karl Haas London Baroque Ensemble 55) C. Debussy: Syrinx Registrazione del 1967 Flauto, ROGER BOURDIN 56) J.S. Bach: Sonata n° 1 in sol minore BWV 1001, Adagio Registrazione del 1968 Violino, HENRYK SZERYNG 57) E. Varese: Density 21,5 Registrazione del 1968 Flauto, GLAUCO CAMBURSANO 58) W. Teuscher: Sonata op. 6, Schnell und frisch Registrazione del 1969 Flauto, JOCHEN GÄRTNER Pianista, Wolfgang Teuscher 59) G.F. Haendel: Sonata in Sol Maggiore,op.1 n°5, Adagio Registrazione del 1970 Flauto, ANDRÉ PEPIN Clavicembalista, Raymond Leppard Violoncello, Claude Viala 189 60) P.I. Tchaikovsky: Variazioni su un tema rococò op.33, Tema Registrazione del 1970 Violoncello, MSTISLAV ROSTROPOVICH Direttore, Franco Caracciolo Orchestra Sinfonica della Rai di Milano 61) J.S. Bach: Suite n° 2 in si minore, BWV 1067, Badinerie Registrazione del 1972 Flauto, ALBERT GOFMAN Direttore, David Oistrakh Solisti dell'Orchestra Filarmonica di Mosca 62) S. Mercadante: Concerto in re minore, Larghetto alla siciliana Registrazione del 1973 Corno, DOMENICO CECCAROSSI Direttore, Piero Guarino Orchestra Pergolesiana di Roma 63) P. Hindemith: Kanonische Sonatine, Munter per due flauti Registrazione del 1973 Flauti, FRANS VESTER - MARTINE BAKKER 64) A. Roussel: Suite op. 27, Pan Registrazione del 1974 Flauto, VALENTIN ZVEREV Pianista, Natalia Batashova 65) J.S. Bach: Concerto in sol minore, Largo Registrazione del 1975 Flauto, WILLIAM BENNETT Direttore, Neville Marriner Academy of St. Martin in the Fields 66) J.S. Bach: Sonata in si minore, BWV 1030 Largo e dolce Registrazione del 1975 Flauto, AURELE NICOLET Clavicembalista, Karl Richter 67) J.S. Bach: Sonata in MI Maggiore, BWV 1035, Adagio ma non tanto Registrazione del 1975 Flauto, JEAN-PIERRE RAMPAL Clavicembalista, Robert Veyron-Lacroix Viola da gamba, Jordi Savall 190 68) J.S. Bach: Sonata in si minore, BWV 1030, Andante Registrazione del 1975 Oboe, HEINZ HOLLIGER Clavicembalista, Christiane Jaccottet 69) A. Alabief: The russian nightingale Registrazione del 1976 Soprano, DOROTHY DOROW Flauto, GUNILLA von BAHR Pianista, Lucia Negro 70) F. Poulenc: Sonata, Cantilena Registrazione del 1977 Flauto, JULIUS BAKER Pianista, Irma Vallecillo 71) A. Vivaldi: Le Quattro Stagioni, L'Inverno, Largo Registrazione del 1978 Flauto, SEVERINO GAZZELLONI Direttore, Maximiano Valdes Orchestra da camera di Venezia 72) A. Vivaldi: Concerto in Re Maggiore, Il Cardellino, Cantabile Registrazione del 1981 Flauto, LORANT KOVACS Direttore, Janos Rolla Liszt Ferenc Chamber Orchestra, Budapest 73) G. Briccialdi: Concertino su temi dell'opera Macbeth di Verdi Registrazione del 1981 Flauto, ALAIN MARION Direttore, Raymond Guiot Orchestre Symphonique 74) S. Prokofjew: Sonata in Re Maggiore op.94, Moderato Registrazione del 1986 Clarinetto, EDUARD BRUNNER Pianista, Wassilij Lobanow 75) C.Debussy: Sonata per flauto, viola e arpa, Pastorale Registrazione del 1986 Flauto, JAMES GALWAY Viola, Graham Oppenheimer Arpa, Marisa Robles 191 76) M. Ravel: Pièce en forme de habanera Registrazione del 1987 Clarinetto, GERVAISE DE PEYER Pianista, Gwenneth Pryor 77) S. Mercadante: Quartetto in mi minore, Largo Registrazione del 1989 Flauto, ANDRAS ADORJAN Münchner Streichtrio 78) S. Mercadante: dall'opera Donna Caritea, Cavatina Registrazione del 1990 Fagotto, MASAHITO TANAKA Pianista, Seiko Sumi 79) W.A. Mozart: Quartetto in Fa Maggiore, Adagio Registrazione del 1991 Oboe, JOZSEF KISS Quartetto Kodaly 80) F. Mendelssohn: Concerto in mi minore, Andante Registrazione del 1991 Flauto, JANOS BALINT Direttore, Piergiorgio Morandi Budapest Symphony Orchestra 81) C. Debussy: Syrinx Registrazione del 1995 Flauto, SUSAN MILAN 82) M. Ravel: Bolero Registrazione del 1996 Flauto, JEANNE BAXTRESSER 83) G. Donizetti: Quartetto IX in re minore, Larghetto Registrazione del 1997 Flauto, GIAN-LUCA PETRUCCI Quartetto Kodàly 84) J.M. Coenen: La Serenata Registrazione del 2002 Flauto, ABBIE DE QUANT Arpista, Masumi Nagasawa 192 85) J.M. Damase: Variations Registrazione del 2002 Flauto, NOBUTAKA SHIMIZU Pianista, Jean-Michel Damase 86) G. Pierné: Sonate op.36, Allegretto tranquillo Registrazione del 2009 Flauto, GINEVRA PETRUCCI Pianista, Bruno Canino 87) J.M. Damase: Sonate, Andante Registrazione del 2011 Corno, GUGLIELMO PELLARIN Pianista, Federico Lovato 193 BIBLIOGRAFIA Agostini, E., vedi Campbell Agricola, Johann Friedrich, Anleitung zur Singkunst, Berlino, 1757 (basato su Pier Francesco Tosi: Opinioni de' cantori antichi e moderni, 1732, rist. mod. Arnaldo Forni Editore, Sala Bolognese, 1904; in Andrea Della Corte, Canto e Belcanto, Paravia, Torino, 1933) Agricola, Martin, Musica Instrumentalis Deudsch, Rhaw, Wittenberg, 1529; Facsimile pubblicato da Georg Olms, Hildesheim e New York, 1969 Bach, Carl Philipp Emanuel, Versuch über die wahre Art das Clavier zu spielen, Berlino, 1753; trad. it. Saggio di Metodo per la Tastiera, a cura di Gabriella Gentili Verona, 2 voll., Edizioni Curci, Milano, 1973-1993 Baillot, Pierre Marie François, Méthode de violin, Parigi, 1803, rist. come L'Art du Violon da Heugel & Co., Conservatoire, Parigi, 1835, 1864, rist. mod. 1974 Bellermann, J. Fr., Anonymi Scriptio de musica, Berlino, 1841 Beyschlag, Adolf, Die Ornamentik der Musik, seconda edizione, VEB Breitkopf und Härtel, Lipsia, 1953 Campbell, E.J.M., Agostini, E., e Davis, J.N., The Respiratory Muscles, Mechanics and Neural Control, Lloyd-Luke Ltd., Londra, 1970, 2ª ed. Capet, Lucien, La Technique supérieure de l'archet (pour Violon), Salabert, Parigi e New York, 1916 Clara, Max, Entwicklungsgeschichte des Menschen, 5ª ed., VEB Georg Thieme, Lipsia, 1955 Faaborg-Andersen, K., Electric Investigation of Intrinsic Laryngeal Muscles in Humans, in Acta Physiologica Scandinavica, Vol. 1, Suppl. 140, Copenhagen, 1957 Feinstein, B., Lindegård, B., Nyman, E., e Wohlfahrt, C., Morphological Studies of Motor Units in Normal Human Muscles, in Acta Anatomica, Basilea e New York, Vol. XXIII, 1954 Fitzgibbon, H.M., The Story of the Flute, W. Reeves Bookseller, Ltd., Londra e New York, 1928 Fleury, Louis, La Flûte, in Encyclopédie de la Musique, 2. Partie, Vol. 3, Librairie Delagrave, Parigi, 1927 Flesch, Carl, Die Kunst des Violonspiels, 2ª ed., Vol. I, Ries und Erler, Berlino, 1928/29 194 Flesch, Carl, Das Klangproblem im Geigenspiel, Peters, Lipsia, 1931 Fürstenau, Anton Bernhard, Kunst des Flötenspiels, Op. 138, Vol. I, Breitkopf und Härtel, Lipsia, 1834 Ganassi, Sylvestro, Regola Rubertina, Venezia, 1542/43; rist. Kistner und Siegel, Lipsia, 1924, a cura di Max Schneider; rist. anastatica Arnaldo Forni Editore, Sala Bolognese Geminiani, Francesco, The Art of Playing on the Violin, Londra, 1751; Reprint Oxford University Press, Londra, 1952 Girard, Adrien, Histoire et Richesses de la Flûte, Libraire Gründ, Parigi, 1953 Goerttler, Kurt, Die Anordnung, Histologie, und Histogenese der quergestreiften Muskulatur im menschlichen Stimmband, in Zeitschrift für Anatomie und Entwicklungsgeschichte, Vol. 115, pp. 352-401, Springer-Verlag, Berlino, Göttingen, e Heidelberg, 1950 Grove's Dictionary of Music and Musicians, Vol. VIII, MacMillan and Co. Ltd., Londra, 1954 Gümbel, Martin, Lern- und Spielbuch für Flöte, Bärenreiter, Kassel, 1957 Haas, Robert, Aufführungspraxis der Musik, in Handbuch der Musikwissenschaft, Akademische Verlagsgesellschaft Athenaion m.b.H., Potsdam, 1934 Hasselbach, W., "Muskel", in Gauer, Kramer, e Jung, Physiologie des Menschen, Vol. 6, Urban und Schwarzenberg, Monaco, Berlino e Vienna, 1971 Havas, Kató, Ein neuer Weg zum Violinspiel, Bosworth and Co., Londra e Parigi, 1961 Hotteterre le Romain, Jacques Martin, Principes de la Flûte Traversière ou Flûte d'Allemagne / de la Flûte a Bec ou Flûte Douce / et du Haut-Bois, Parigi, 1707; trad. it. I principî del flauto traverso, o flauto tedesco / del flauto a becco, o flauto dolce e dell'oboe - Op. 1, a cura di Lilly Carfagno, Loffredo Editore, Napoli, 1989 Hunt, Edgar, The Recorder and its Music, Jenkins, Londra, 1962 Joachim, Joseph, e Moser, Andreas, Violinschule, Voll. II e III, Simrock, Berlino e Lipsia, 1905 Keene, M.F.L., Muscle Spindles in Human Laryngeal Muscles, in Journal of Anatomy and Physiology, Vol. 5; pp. 25-29, University Press, Cambridge, 1961 Keidel, W.D., Kurzgefaßtes Lehrbuch der Physiologie, 2ª ed., Thieme, Tübingen, 1970/71 Kölbel, Herbert, Von der Flöte, 2ª ed., Bärenreiter, Kassel, 1966 Kuhlo, Franz, Über melodische Verzierung in der Tonkunst, Dissertazione, Charlottenburg, 1896 195 Leviste, Roger, Rationelle Technik des Vibrato auf der Violine, Bosworth and Co., Londra e Parigi, 1951 Le Roy, René, Traité de la Flûte,Editions musicales transatlantiques, Parigi, 1966 Linde, Hans-Martin, Die Kunst des Blockflötenspiels, Schott, Mainz, 1958 Luchsinger, Richard, e Arnold, Gottfried E., Lehrbuch der Stimm- und Sprachheilkunde, 2ª ed., Springer, Vienna, 1959 Ludwig, Hellmut, Marin Mersenne und seine Musiklehre, Buchhandlung des Waisenhauses Halle/Berlino, 1935 Lullies, H., e Trincker, D., Taschenbuch der Physiologie, Vol. II, Fisher, Stuttgart, 1970 Martienssen-Lohmann, Franziska, Die Ausbildung der menschlichen Stimme, in Hohe Schule der Musik, Vol. III, Akademische Verlagsgesellschaft Athenaion m.b.H., Potsdam, 1935 Mattheson, Johann, Der vollkommene Capellmeister, Amburgo, 1739; rist. Bärenreiter, Kassel, 1954 Mersenne, Marin, Harmonie Universelle, Vol. III, Parigi, 1636; rist. Editions du Centre National de la Recherche Scientifique, Parigi, 1963 Moser, Andreas, Geschichte des Violinspiels, Hesse, Berlino, 1923 Moyse, Marcel, De la Sonorité, Leduc, Parigi, 1934 Mozart, Johann Georg Leopold, Versuch einer gründlichen Violinschule, Augsburg, 1756; trad. it. Scuola di Violino, a cura di Giovanni Pacor e Gloria Giliberti, Editore Geroglifico, Gaeta (LT), 1991 Müller, Georg, Die Kunst des Flötenspiels, Parte I, Pro-Musica-Verlag, Lipsia e Berlino, 1954 Piper, J., e Koepchen, H.P., "Atmung", in Grauer, Kramer, e Jung, Physiologie des Menschen, Vol. 6, Urban und Schwarzenberg, Monaco, Berlino e Vienna, 1972 Praetorius, Michael, Syntagma Musicum, Voll. II e III, Wolfenbüttel, 1619; ristampa Bärenreiter, Kassel, 1958 Prill, Emil, Schule fur die Böhmflöte, Op. 7, Zimmermann, Berlino, 1927 Quantz, Johann Joachim, Versuch einer Anweisung die Flöte traversiere zu spielen, Breslau, 1752; traduzioni italiane: Trattato sul Flauto Traverso, a cura di Sergio Balestracci, Libreria Musicale Italiana Editrice, Lucca, 1992; Saggio di un Metodo per suonare il Flauto Traverso, a cura di Luca Ripanti, Rugginenti Editore, Milano, 1992; Saggio di un Metodo per Ben Sonar..., Edizione critica della traduzione integrale italiana del XVIII secolo conservata nel Civico Museo Bibliografico di Bologna, a cura di Lucamaria Grassi, Editrice Turris, Cremona, 1992 196 Rein, Hermann, e Schneider, Max, Einführung in die Physiologie des Menschen, 12ª ed., Springer, Göttingen, Berlino e heidelberg, 1956 Riemann, Hugo, Musiklexikon, Vol. III, 12ª ed., Schott, Mainz, 1967 Musiklexikon, 10ª ed., Hesse, Berlino, 1922 Rockstro, Richard Shepherd, A treatise on the Flute, Londra, 1890; rist. Musica Rara, Londra, 1967 Rousseau, Jean, Traité de la Viole, Parigi, 1687; rist. Antiqua, Amsterdam, 1965 Ruch, T.C., e Fulton, J.F., Medical Physiology and Biophysics, Saunders, Londra, 1961 Scheck, Gustav, Die Flöte und ihre Musik, Schott, Mainz, 1975 Schlenger, Kurt, Eignung zum Blasinstrumentenspiel, in Schriften zur Praktischen Psychologie, Vol. II, Bungartz, Dresda, 1935 Schmitz, Hans-Peter, Flötenlehre, Parte I, Bärenreiter, Kassel, 1955 Schubart, Christian Friedrich Daniel, Ideen zu einer Aesthetik der Tonkunst, Vienna, 1806; rist. Wissenschaftliche Buchgesellschaft, Darmstadt, 1969 Schwedler, Maximilian, Flöte und Flötenspiel, 2ª ed. ampliata, Weber, Lipsia, 1910 Seashore, Carl E., Psychology of the Vibrato in Voice and Instrument, in University of Iowa Studies: Studies in the Psychology of Music, Vol. III, Iowa City, 1936 Sobotta, Johannes, e Becher, Hellmut, Atlas der Anatomie des Menschen, Vol. I, 17ª ed., 1972, e Vol. II, 16ª ed., 1965, Urban und Schwarzenberg, Monaco, Berlino e Vienna Spalteholz, Werner, e Spanner, Rudolf, Handatlas und Lehrbuch der Anatomie des Menschen, Vol. I, Scheltema and Holkema, Amsterdam; Hirzel, Zurigo e Stuttgart, 1953 Spohr, Louis, Violinschule, Haslinger, Vienna, 1832 Taffanel, Claude Paul, e Gaubert, Philippe, Méthode Complète de Flûte, Leduc, Parigi, 1923 Tartini, Giuseppe, Traité des Agréments de la Musique, Parigi, 1771; rist. Moeck, Celle, 1961, a cura di E.M. Jacobi Toldt-Hochstetter, Carl, Anatomischer Atlas, Vol. II, 23ª ed., Urban und Schwarzenberg, Vienna e Innsbruck, 1961 Tromlitz, Johann George, Ausführlicher und gründlicher Unterricht die Flöte zu spielen, Böhme, Lipsia, 1791; trad. it. Metodo per suonare il flauto, a cura di Luisella Botteon, Carisch, Milano, 1989 197 Vester, Frans, Blazer en vibrato. Een historische es technische beschouwing, in Mens en Melodie, Serie XVI, No. 3 e 4, 1961 Vorlesungen über allgemeine Physiologie (Scriptum des Physiologischen Instituts der Universität München), 1972 ("Lectures" di Fisiologia Generale: pubblicazione ufficiale dell'Università di Monaco) Voss, Hermann, e Herrlinger, Robert, Taschenbuch der Anatomie, 11ªed., Fischer, Stuttgart, 1962 Wallfraff, Josef, Leitfaden der Histologie des Menschen, 2ª ed., Urban und Schwarzenberg, Monaco e Berlino, 1958 Winckel, Fritz, Über die psychophysiologische Wirkung des Vibratos, in Folia phoniatrica 9, 1957 Yasargil, Güney Mete, Systematische Untersuchung der motorischen Innervation des Zwerchfells beim Kaninchen, in Helv. physiol. Acta, Suppl. XVIII, 1967 Zanke, Hermann, Flötenschule, Kasparek, Monaco, 1949 198