Venerdì 8 Aprile

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Venerdì 8 Aprile
Capitolo III
IL DIARIO
Venerdì
8
Aprile
Sabato
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Aprile
Domenica 10
Aprile
Lunedì
11
Aprile
Martedì
12
Aprile
Mercoledì 13
Aprile
Giovedì
14
Aprile
Venerdì
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Aprile
Sabato
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Aprile
Domenica 17
Aprile
Lunedì
Aprile
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“Questo primo frammento del diario è stato preparato alcuni giorni prima della nostra partenza. Più che una check list è una traccia preziosa da seguire per ogni passo che ci attende nel nostro primo giorno di vacanza in America”
Partenza da casa ore 04:30
Arrivo all'aeroporto di Pisa ore 05:05
Ritiro biglietti e consegna dei due bagagli da inviare alla stiva dell'aereo.
Bagagli a mano con il portatile MacBook Pro e l'iPhone 3Gs.
Colazione in aeroporto.
Partenza da Pisa ore 07:10
Arrivo a Roma ore 08:05 al Terminal 1 di Fiumicino
Trasferimento a piedi al Terminal 3 di Fiumicino
Ricerca piattaforma di imbarco per volo DELTA AIR LINES DL 8123
Partenza ore 10:20
Sistemazione | Lettura | Esercizi | Pranzo | Esercizi | Lettura
Compilazione carta di sbarco.
Portare con se nel bagaglio a mano le due autorizzazioni VISA stampate
Atterraggio all'aeroporto JFK ore 13:55
Controllo Passaporti
Presentazione moduli VISA
Recupero Bagagli
Ricerca accesso al AirTrain direzione Federal Circle
Tirare fuori la mappa di Google
Imbarco AirTrain (gratis fino a Federal Circle)
Scendere a Federal Circle
Cercare l'autonoleggio NATION
Presentarsi al check in con il VOUCHER
Carta di credito Alessandra Santini - guidatore
Richiedere estensioni / conferma come indicato nel modulo stampato
"Request before pick up rental car" da aver a portata di mano.
Richiedere che tipo di carburante si deve usare
Recupero auto.
Foto auto dai 4 lati per ogni possibile futura controversia.
Sistemazione dei bagagli.
Avvio Navigatore direzione Holiday Inn Express Chester NY
Usciti dal parcheggio, trovare distributore e fare il pieno.
Partenza da Federal Circle, pronti ad attraversare Manhattan.
Siamo sulla strada.
Viaggio di 75 miglia.
Arrivo stimato all'hotel ore 17:30 circa
Presentazione VOUCHER
Recupero chiavi
Accesso camera
Accesso alla piscina (30’)
Cena fuori dell’hotel
A letto per compensare il Jet Leg [ore 01:00 di Pisa]
Impostare fuso orario NY su iPhone e MacBook Pro
Fissare sveglia locale ore 07:00 [12 ore di sonno!!]
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Venerdì 8 Aprile
Sono le ore 05:05 salutiamo Luca nostro figlio, che ci ha accompagnato
con la Station Wagon all’aeroporto di Pisa. Procediamo meccanicamente seguendo i passi della check list fino allo sbarco negli USA.
Sono le ore 05:10 siamo i primi a fare le operazioni al check-in e
l’imbarco dei bagagli nella stiva. Qui subito il nostro primo ostacolo del
giorno.
Nonostante i ripetuti tentativi di fare il check-in on line, a causa della
doppia assegnazione dei voli, Alitalia-Delta Air Lines, non sono mai riuscito a confermare su web la prenotazione del posto, da cui
l’importanza di fare il check-in il giorno della partenza, il più presto
possibile. Oggi siamo stati fortunati, l’operatore dell’Alitalia è riuscito a
trovarci due posti laterali, 27A e 27C sull’Airbus A330 che ci porterà in
America.
Sono le ore 06:01, dopo i controlli di sicurezza, facciamo colazione al
bar interno “da Salza”. Spendiamo ciascuno 2.30€.
Aspettando l’ora della nostra partenza per Roma, ci sistemiamo sulle
poltroncine al Gate 1, in attesa che imbarchino il volo AZ 1666.
Questa è la prima volta che voliamo in America consegnando i nostri
bagagli ad un vettore diverso quello che ci porterà a destinazione, nella
speranza di recuperarli a New York.
Il nostro peggior incubo di sempre.
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Per questo i nostri bagagli a mano contengono ciascuno un ricambio in
caso di smistamento errato dei nostri bagagli a Fiumicino o smarrimento a New York.
Io porto con me uno zainetto, mentre Alessandra un trolley.
Nel frattempo ci prepariamo per fare qualche bella foto
che servirà per il nostro diario. Fotograferemo di tutto:
noi, le nostre cose, gli ambienti intorno a noi, Pisa, Roma, il volo e il JFK di New York.
Sono le ore 07:10, partiamo in orario.
Siamo imbarcati ai posti laterali, 16A e 16C
sull’aeromobile E70 che ci porterà all’aeroporto di Fiumicino.
Atterriamo alle ore 08:05. Il passo più difficile della giornata è transitare tra il Terminal 1 e il Terminal 3 di Fiumicino, e fare il controllo internazionale dei nostri bagagli e dei nostri passaporti. Raggiunto il terminal 3, alle
ore 08:51 facciamo di nuovo colazione, questa volta
prendiamo qualcosa di più consistente. Spendiamo 7.95€
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Il volo da Roma lo facciamo con un Airbus A330.
Partiamo in orario alle ore 10:20.
Questo aereo è nuovo e molto comodo.
Come sempre in volo ci viene offerto un pranzo, bevande calde e fredde, salatini e rinfreschi vari.
Su questo aereo è possibile avere pasti speciali, per bimbi, dietetici e religiosi su prenotazione.
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In volo, da quando si è in quota, è possibile usare dispositivi elettronici
con qualche avvertenza.
Poi arriva per tutti la richiesta di oscurare i finestrini per tutto il viaggio.
Per fortuna scopriamo che ci viene offerto qualcosa di alternativo al solito oblò laterale da cui sbirciare in basso.
Ogni posto ha il suo monitor
lcd touch screen, con consolle
per i giochi, per vedere film,
ascoltare musica, vedere lo stato di avanzamento del viaggio,
posizione e dati strumentali,
previsioni di arrivo, condizioni
a terra.
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Tra le novità che riguardano lo stato del nostro volo, scopriamo che c’è
una telecamera sempre in funzione che guarda verso il basso, che possiamo attivare a nostra discrezione per poter vedere fuori.
L’interfaccia non è delle più elementari, ma c’è tanto tempo per imparare.
Foto del LCD in volo tra Roma e New York
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Foto del LCD in volo tra Roma e New York
Alessandra ha la solita fobia di come passare queste 8-9 ore, ma stranamente riesce a vedere un bel film offerto sulla programmazione Alitalia nella sezione film italiani: “La bellezza del somaro”, poi finalmente
dopo aver mangiato riesce a dormire ben 4 ore.
Anche io speravo prima di partire di poter leggere e studiare, ascoltare
la mia musica dal mio iPhone e per un po’ ci sono anche riuscito, ma il
tempo su questo volo passa veramente bene. Faccio un po’ di ginnastica come consigliato dalle hostess e anche io riesco a dormire, meno di
Alessandra, ma non fa nulla, è lei che dopo deve guidare, io intanto mi
diverto a scattare le foto al monitor che ho di fronte.
Poi finalmente siamo in dirittura di arrivo. Un’ora prima di atterrare,
per chi proviene da paesi non coperti dal servizio ESTA, viene fatto riempire a mano il vecchio modulo verde per il visto di ingresso.
Alle ore 13.00 di New York atterriamo.
L’atterraggio al JFK, con questo Airbus A330, è dolcissimo e rimaniamo fermi in coda sulla pista per 15 minuti, poi finalmente ci sbarcano
al Terminal 1, sul territorio USA. Siamo in anticipo di 50 minuti!
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Questa volta i moduli VISA dell’ESTA sono serviti veramente
Alla frontiera del JFK non ci sono problemi, le solite foto, impronte
complete, le domande di rito sulla ragione della nostra visita e sulla nostra permanenza. Abbiamo un attimo di imbarazzo per non riuscire a
trovare le nostre valigie che ci scorrono sotto il naso sul nastro trasportatore. Poi finalmente riusciamo ad uscire e ci siamo messi alla ricerca
della navetta AirTrain che dal Terminal 1 ci ha porterà alla fermata di
“Federal Circle”.
Ma prima di tutto, come sempre, chiamiamo al telefono i nostri genitori, poi iniziamo a fare le foto. Io comincio ad usare anche la nostra
nuova NEX-5, una Reflex senza specchi da 14 Mega Pixel.
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Per telefonare subito, ho caricato la mia SIM CARD della Vodafone
che usa Alessandra 0039-347-2545363 sul telefono cellulare Samsung
C3050 Quad Band GSM, funzionante perfettamente anche negli Stati
Uniti e che ci eravamo preparati da casa (già carico e testato).
Con più calma, attivo anche la scheda MRSIMCARD sul nostro iPhone 3Gs con il nostro nuovo numero americano 1-646-512-2981
dell’AT&T.
Sul momento non posso attivare la connessione dati. Serve un accesso
WiFi per caricare l’APN di Cingular, attivabile solo negli USA. Non mi
resta che aspettare di arrivare al nostro Hotel tra qualche ora.
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Con molta più facilità di quanto ci eravamo immaginati da casa, raggiungiamo la società “National Rent Car” indicata sul contratto e
quando arriva il nostro turno, chiediamo all’impiegato se possiamo variare il nostro contratto19, per prendere una nuova auto con lettore
multimediale e ingresso aux per iPhone, una cilindrata maggiore e il pieno alla partenza.
L’impiegato ci propone quanto richiesto con una variazione in più di
circa 130$, per 10 giorni, che al cambio di oggi sono 92€ cioè 9.2€ per
giorno.
Più spazio, più funzionalità, valutiamo con Alessandra che la proposta
ci sta bene20.
Abbiamo fatto le foto a noi e alla macchina come da copione.
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Il contratto così come ci è stato offerto all’inizio ci andava bene, ma richiedeva
di dover cercare un distributore per fare il pieno, prima di metterci in marcia e
dover riconsegnarla completamente vuota, senza carburante.
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Solo dopo esserci messi in marcia, ci siamo accorti che mancano in dotazione il
libretto delle istruzioni e la maniglia in alto per reggersi dal lato passeggero, che io
uso spesso, dato che ho paura di viaggiare. Per il funzionamento della macchina
con il cambio automatico, per fortuna ci è servita l’esperienza già fatta nel viaggio
in auto intorno a Chicago del 2008.
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Abbiamo attivato il nostro navigatore satellitare21 con le mappe degli
USA e del Canada aggiornate, abbiamo inserito la destinazione del
giorno presso l’hotel Holiday Inn Express a Chester, NY e siamo partiti all’avventura.
Partiamo alle ore 14:55 locali. Il conta miglia dell’auto indica 15037 miglia già percorse.
Circa le previsioni che avevamo fatto per oggi, tutti i tasselli del puzzle
stanno andando al loro posto.
Uscendo da New York il traffico che non ci ha mai lasciato, fino a
quando non abbiamo iniziato ad addentrarci per le direttrici che vanno
verso il nord la 287, l’87 e la 17, molto meno usate dal traffico dei pendolari.
Abbiamo attraversato le contee del Queens, del Bronx, Manhattan passando attraverso tutto il New Jersey sempre in fila.
Complessivamente dal JFK all’hotel abbiamo avuto solo un’ora di ritardo.
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Segnale dei satelliti permettendo. Quando si cambia continente la riconfigurazione del TomTom richiede qualcosa di più del solito minuto, che impiega quando si usa in modo discontinuo, ma nella stessa area geografica.
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Sono le ore 16:00, il pedaggio in autostrada ci costa 6.5$ in contanti.
Chiamiamo con il nostro numero americano22 sull’iPhone la porta di
accesso creata con SkypeGo per parlare con i nostri cari a Pisa e Santa
Croce sull’Arno.
Sono le ore 17:00 e paghiamo ancora per il pedaggio 1.5$ in contanti.
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Ha funzionato, anche se al termine della conversazione MRSIMCARD ci ha
inviato un messaggio sul fatto che abbiamo speso 2$ dei 2$ forfettari al giorni
concessi dal nostro contratto.
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Sono ormai le ore 17:10, siamo quasi in orario su quanto previsto,
usciamo alla porta 126 della Route 17.
Finalmente siamo all’hotel “Holiday Inn Express & Suites” e tutto è
andato come previsto, tutto già pagato, non ci rimane che fare un bagno in piscina e domani colazione.
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Il WiFi funziona bene. Ci colleghiamo subito con Luca via Skype,
chiamando il suo cellulare.
La camera e gli ambienti sono davvero ottimi, ci siamo rinfrescati un
attimo e siamo pronti ad uscire.
Dato che per noi sono ormai le ore 24:00, decidiamo che prima di andare in piscina è più importante mangiare un boccone.
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In Hotel si fa solo la colazione, non c’è il ristorante, per cui dalla reception ci consigliano di andare a cenare nell’area circostante dove oltre i
centri commerciali ci sono anche molti locali per mangiare qualcosa.
Il primo locale che incontriamo e anche l’unico che così si può chiamare, è proprio a fianco del nostro Hotel ed è un ristorante di solo pesce
“Lobster Pier”, specialità “Aragoste” e “Gamberoni”.
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Dato a che a me non piacciono i crostacei Alessandra si sacrifica (o
forse non si fida) e decidiamo di andare oltre.
Andando avanti incontriamo una serie di centri commerciali con al
centro un fast food della catena “Wendy’s”, poi un “Dunkin’Donuts” e
in lontananza un “McDonald’s.
Dopo dieci minuti passati a girovagare a piedi e al freddo, la nostra cena l’abbiamo consumata da “Wendy’s”:
un panino a base di petto di pollo arrosto e insalata
un panino a base di merluzzo
un insalatona con ancora petto di pollo
due vaschette di patatine arrosto
due bicchieri di giaccio e CocaCola di grandezza media
Abbiamo speso 23$. Ancora una volta abbiamo usato i nostri contanti.
La temperatura è piuttosto fresca ci sono circa 6 gradi Celsius, 43 gradi
Fahrenheit secondo la scala in uso qui in America.
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Siamo di nuovo in camera, qui sono solo le ore 21:35. Chiamiamo di
nuovo Luca inviandogli prima un SMS. Questa chiamata la facciamo in
videoconferenza, con il suo portatile e Skype dalla sua camera. Prossimo appuntamento domani, alle ore 13:00 di Pisa.
Attraverso il sito che fornisce previsioni meteorologiche e almanacchi23, già usato da noi per preparare questo viaggio, diamo uno sguardo a cosa ci aspetta per
questa notte e i prossimi giorni qui a Chester e più a
nord verso Niagara Falls.
La temperatura prevista per questa notte è di -1.6°C/29°F.
Di tutto quello riportato nella nostra check list di oggi è saltato solo il
bagno in piscina, che avremmo potuto anche fare, ma per la stanchezza
accumulata in questa lunga giornata, decidiamo di rimandarlo a domani
tra le ore 09:00 e le ore 09:30, dopo aver fatto una buona colazione.
La speranza per la prossima lunghissima tappa è di partire da Chester
alle ore 10:00 e di non trovare traffico intenso come oggi.
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L'almanacco è una pubblicazione annuale simile al calendario ma con informazioni aggiuntive, come indicazioni astronomiche, come le ore della levata e del
tramonto del Sole e della Luna, geografiche e statistiche. [Wikipedia]
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Scarico le foto sul computer, dall’iPhone, dalla macchina fotografica da
6Mpixel della Kodak e dalla nuova Sony NEX-5 da 14Mpixel.
Scaricare le foto non basta, bisogna organizzarle, correggerle, metterci
dei riferimenti per il diario.
Inizio a fare anche la bozza di questo diario della giornata di oggi24.
Poi come sempre, ho tirato fuori i nostri adattatori per le prese elettriche e ho messo in carica: la batteria della NEX-5, l’iPhone, il MacBook
Pro e il TomTom.
Ore 21:30 di Chester, NY finalmente a letto.
Venerdì 8 Aprile, le nostre spese di oggi
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Diario che sto rivisitando ora per la prima volta che sono le ore 06:00 del 9 Aprile, come
indicato nel diario di domani e ancora adesso nella scrittura finale di Sabato 23 Aprile alle
ore 6:54 del pomeriggio.
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Da segnalare
AirTrain-FederalCircle
A proposito della preparazione e di come accedere alla compagnia National che ci ha poi affittato la macchina, le incertezze immaginate durante la preparazione, messe in conto nel novero delle cose che sarebbero potute accadere, sono svanite nel nulla25.
Facendo un passo indietro di due mesi e ritornando all’inizio della preparazione di questo viaggio, appena deciso di intraprendere questo tour
basato su tre tappe fondamentali Niagara Falls, Washington DC e
NYC e la valutazione di farlo in macchina, ecco immediatamente apparire lo spettro di un piccolo problema, ma estremamente complesso da
prevedere nella sua evoluzione a distanza, senza una esperienza diretta:
“Come raggiungere la compagnia che ci affitterà la macchina dal Terminal 1 del JFK?”
Si perché dall’indirizzo del nostro voucher, avuto appena stipulato il
contratto su Internet, ci siamo subito resi conto che i vari operatori che
affittano le macchine, hanno i depositi fuori dell’area aeroportuale.
Al JFK ci sono otto Terminal, per cui il fitto intreccio di vie di accesso
per i rifornimenti di beni e per il personale che ci opera, mal si combina
con la necessità di far arrivare ai molti parcheggi possibili, le schiere di
utenti del JFK che si servono delle auto come noi per uso turistico o
che non si possono affidare a Taxi e mezzi pubblici per raggiungere le
loro destinazioni.
L’organizzazione logistica del JFK prevede infatti un accesso alle linee
della metropolitana attraverso “Jamaica Station” e “Howard Beach
Station”, che sono a qualche chilometro fuori dall’area aeroportuale,
per mezzo di una navetta che collega nei due sensi di marcia gli otto
Terminal e il deposito delle auto a noleggio.
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La realtà delle cose e dei fatti, qualche volta si presenta molto più “easy” di
quanto immaginato, superando di gran lunga l’impegno che dedico costantemente a cercare di anticiparne le mosse.
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La navetta è nota con il nome di AirTrain.
Dalle indicazioni recuperate da casa per la preparazione e per la nostra
precedente esperienza nel 2009 sempre al JFK, ci risultava che per la
tratta servita dall’AirTrain c’era da pagare 5$.
Cercando in rete, tra i vari blog, avevamo trovato anche l’indicazione
che per accedere alla stazione di servizio “Federal Circle” questo non
valeva.
Nel dubbio avevamo provato a farci fare delle ipotesi di percorsi con
Google Map per arrivare dal Terminal 1 al deposito della “National”
all’indirizzo “Bldg 30, Federal Circle”.
Da casa, potevamo scegliere solo le opzioni: a piedi, in auto e con i
mezzi pubblici.
Scelte che minimamente non rispecchiano la realtà, fatta di mobilità a
base di scale mobili, tratte a piedi con bagagli al seguito, cartelli indicatori, che abbiamo trovato dentro all’aeroporto.
Le indicazioni per raggiungere l’AirTrain una volta dentro per nostra
fortuna sono state facili da interpretare, solo percorsi interni, scale e ascensori fino all’area di accesso alle carrozze, a differenza di quanto ci
aspettavamo dalle indicazioni di Google, con percorsi piuttosto assurdi
passanti all’esterno!
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Abbiamo scoperto a nostre spese, che l’accesso all’AirTrain può avvenire nei due versi di marcia possibili, uno breve e uno più lungo, ma
tutti che portano alla stessa stazione “Federal Circle”, accessibile dagli
otto Terminal come un servizio interno e in senza pedaggio26.
Si paga infatti a partire dalle uscite successive con capolinea “Jamaica
Station” o “Howard Beach Station”.
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Notizie sull’AirTrain Tutti i terminals sono collegati mediante un “trenino” chiamato AirTrain che puoi prendere all’esterno di ogni struttura. Se ti limiti a viaggiare tra i terminals, ad
esempio per un cambio di volo, l’AirTrain è gratuito; lo paghi solamente se esci dall’area aeroportuale e vai verso Jamaica Station o Howard Beach Station. Fuori dal tuo terminal di arrivo
puoi prendere l’AirTrain con capolinea “Howard Beach” e da lì utilizzare la metropolitana (linea A) che serve la zona bassa di Manhattan (Lower Manhattan) e tutta la zona ovest dell’isola.
I costi sono di 5$ per l’AirTrain (si paga quando scendi a “Howard Beach”) più il costo del viaggio in metro (sui 2$ a viaggio), per cui ti consigli di fare la Metrocard, la quale permette viaggi
illimitati per un periodo di tempo determinato. La seconda possibilità è quella di prendere
l’AirTrain con capolinea “Jamaica Station”, poi la metro linea J – Z che però serve solo la parte
bassa di Manhattan oppure la linea E che arriva in punti strategici di Midtown. I costi sono i
medesimi della prima possibilità (5$ AirTrain + 2$ Metro). Ti consiglio al 100% la soluzione
AirTrain per “Jamaica Station” + Metro linea E, il viaggio raggiunge luoghi centrali di Manhattan e il tempo di percorrenza è minore rispetto alle altre possibilità di questo tipo. Conta comunque 60-75 minuti per raggiungere il centro di Midtown.
[http://www.viaggiovero.com/wp/2009/04/27/aeroporto-jfk-come-arrivare-a-manhattan/]
90
eTickets
Abbiamo avuto qualche difficoltà nel riuscire a capire le indicazioni di
riferimento per i nomi dei nostri voli. Il volo comprato con la compagnia di servizi OPODO era inizialmente con la Delta Airlines.
La Delta Airlines ha subappaltato i voli alla compagnia Alitalia, sia nella
tratta da Pisa a Roma Fiumicino che da Roma Fiumicino al JFK di
New York.
Sono girati perciò eTichets e successive variazioni con le indicazioni di
voli Delta, poi Alitalia, poi con la sequenza esatta di codici da seguire,
che purtroppo noi (io) ho capito solo al momento del viaggio stesso.
Alla fine poi solo voli con codici AZ anche se risultano voli Delta!
Tra le altre cose questa incertezza ha contribuito ad aumentare il nostro
livello di ansia, quando mi sono accorto che nei moduli elettronici
VISA compilati tramite il servizio ESTA, il volo indicato per il vettore
di trasporto era sbagliato, avendo indicato il primo codice AZ della
prenotazione che poi corrispondeva alla prima tratta Pisa-Roma!
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Non sappiamo se alla fine queste informazioni siano importanti o meno, sono state registrate elettronicamente, ma sappiamo che le
abbiamo dovute ripetere anche sul modulo
celeste per la dogana27, dove però le abbiamo
riportate in modo corretto.
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Custom Declaration - Il modulo di dichiarazione doganale è un documento di
tipo cumulativo, ovvero, ne basta uno solo per famiglia. Non è possibile trasportare all’estero prodotti alimentari del tipo: pasta, formaggi, salumi e via discorrendo. Non è possibile trasportare neppure le piante. Nel caso in cui abbiate siate
portati con voi il vostro animale domestico, sappiate che dovrete presentare un
certificato veterinario valido, rilasciato non oltre 7 giorni prima del viaggio, attestante la buona salute dell’animale (ovviamente vaccinato). Nella prima parte del
modulo vi verrà richiesto ancora una volta di riempire gli spazi con i vostri dati
anagrafici. Nella seconda parte invece, vi verrà chiesto di specificare il valore degli
oggetti che portate con voi negli Stati Uniti d’America. Fate così:
Se siete cittadini americani, residenti negli Stati Uniti d’America, dovete scrivere
precisamente il valore di tutta la merce acquistata all’estero
Se invece siete un turista, dovete scrivere il valore della merce che portate con voi
solo se quest’ultima resterà negli Stati Uniti; in caso contrario scrivete pure 0$
senza problemi.
Se invece siete un turista e la merce segnalata sono dei regali, allora dovrete scrivere il valore dei vari oggetti.
[http://www.girandoilmondo.it/guide-viaggio/assicurazione-visti/custom-declaration-e-i-94w-per-lesenzione-del-visto]
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