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VERIFICA DELLE CONDIZIONI DI STABILITÀ DELLA CITTADELLA INCA DI MACHU PICCHU (PERÙ) E DEFINIZIONE DI UN MASTER PLAN PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL SITO. Daniele Spizzichino1, Claudio Margottini1, Giuseppe Delmonaco1 ([email protected]) 1 ISPRA- Istituto Superiore per la protezione e ricerca Ambientale, Via Curtatone 3, 00185 Rome (Italy) ABSTRACT. The present work is finalised at the implementation of a landslide risk mitigation master plan of the ancient citadel of Machu Picchu. After the warning launched in March 2001, by the scientific community on potential collapse of the citadel from a near-disastrous landslide event, different studies have been promoted to reconstruct landslide activity and suggest landslide risk mitigation measures for the protection and conservation of Machu Picchu cultural heritage (Canuti et al, 2008). A site-scale analysis has been carried out following the application and integration of : geological and geomechanical classifications; geotechnical laboratory test; ambient noise measurements; seismic macro zoning of the area; damage/vulnerability assessment; kinematical analysis and slope stability model. All the data collected have been analyzed through geoprocessing techniques and spatial analysis in order to provide landslide risk map and mitigation measure proposal and design. 1. Introduzione L’area archeologica di Machu Picchu in Perù, patrimonio mondiale dell’umanità (fig.1), è tra i siti UNESCO a rischio, a causa dei frequenti fenomeni di dissesto che ne condizionano sicurezza e fruibilità. Nel marzo 2001 venne lanciato un allarme sulla possibilità di collasso dell’intera cittadella che ha posto l’attenzione della comunità internazionale sul tema della protezione del sito a causa dall’eventualità di un imminente fenomeno franoso distruttivo (Sassa, 2002). L’allarme era fondato sull’individuazione di una superficie potenziale di scivolamento, posta ad elevata profondità, evidenziata principalmente da elementi di tipo geomorfologico. Il presente lavoro vuole illustrare i principali risultati ottenuti da uno studio sul rischio da frana, sviluppato attraverso la caratterizzazione geologica e geomeccanica della cittadella, l’elaborazione di dati strutturali attraverso analisi cinematica, la realizzazione di prove di laboratorio, l’implementazione di una campagna di indagini geofisiche e di micro zonazione sismica (rumore ambientale), una specifica analisi di vulnerabilità delle strutture inca e l’implementazione di una analisi di stabilità. Tutte le suddette analisi raccolte ed implementate in ambiente GIS sono state utilizzate per definire le condizioni di rischio residuo e la realizzazione di un progetto preliminare degli interventi di mitigazione a basso impatto per l’intera area archeologica. Figura 1. Veduta panoramica della cittadella di Machu Picchu. 1° Incontro Annuale dei Giovani Ingegneri Geotecnici, Salerno, 27-28 Maggio 2011 109 2. Inquadramento geologico, geomorfologico e geomeccanico dell’area Il territorio del Santuario Historico è per la maggior parte interessato da affioramenti di rocce ignee, essenzialmente plutoniche, che costituiscono l’ossatura della Cordigliera di Vilcabamba, di età Permiano Superiore - Triassico Inferiore (Mazzoli et al, 2009). Il batolite di MP è costituito principalmente da granito e granodiorite. In particolare nell’area della cittadella affiora un granito a tessitura media e di composizione basica (Carreno, 1997). Superficialmente il granito presenta diverso grado di fratturazione originato principalmente dall’assetto giaciturale locale (blocchi con dimensioni variabili da 10–1 a 102m3). Le coperture superficiali, sono principalmente costituite da blocchi e da materiale non coesivo fine, originato principalmente dall’alterazione chimico fisica dei minerali (sabbione granitico). La tettonica regionale in sollevamento e l’assetto strutturale giocano un ruolo fondamentale nell’assetto morfologico dell’area (fig. 2) e nell’innesco ed evoluzione dei fenomeni gravitativi. In particolare i principali fenomeni presenti e ricorrenti nell’area sono: 1.Planar slide; 2.Falls and rock slide; 3.Debris/ earth slide and flows. Citadel high angle = 30°/60° Vertical = 130°/90° Putukusi = 225°/65° Carrettera = 25°/45° Citadel low angle = 30°/30° Figura 2. Famiglie principali presenti nell’area di studio Le indagini di campagna sono state indirizzate alla ricostruzione delle caratteristiche meccaniche degli ammassi rocciosi affioranti nell’area attraverso l’utilizzo di linee di stendimento (definizione del GSI, dei parametri indice e la stima dei parametri di qualità, resistenza e deformabilità dell’ammasso). Una successiva campagna di prove di laboratorio è stata realizzata per la definizione dei parametri di resistenza e deformabilità alla scala del campione ed il successivo confronto con quelli alla scala di sito. È stato quindi definito un modello geomeccanico dell’ammasso ed è stata realizzata una sezione geotecnica tipo, lungo il versante più pericoloso, per l’implementazione di una analisi di stabilità (Spizzichino et al, 2009). 3. Analisi di vulnerabilità e micro zonazione attraverso sismica passiva Nell’ultimo sopralluogo, Maggio 2009, è stata realizzata una specifica analisi di sito, mediante la definizione della vulnerabilità per ogni singola struttura archeologica (Delmonaco et al, 2009), un rilievo geologico, geomorfologico e geomeccanico del versante più suscettibile (fig. 3) e l’implementazione di misure di rumore ambientale (sismica passiva). Tale tecnica (conosciuta come metodo H/V) è stata applicata in 68 postazioni con l’uso di un sismometro portatile (Micromed Tromino ®) e la conseguente registrazione di microtremori. Tale metodo permette una stima delle frequenze fondamentali del sito. Tale informazione può essere utilizzata (combinata con dati provenienti da prove geofisiche e geomeccaniche) per la definizione di profili stratigrafici del sottosuolo. In particolare 15 tracce sono state registrate lungo il versante più suscettibile per l’implementazione di un modello di stabilità. Sempre durante l’ultima campagna di indagini, 13 tracce sono state registrate sui principali edifici del complesso archeologico, con l’ottica di ottenere una prima caratterizzazione dinamica di queste strutture (analisi modale). Attraverso l’inversione delle curve H/V delle tracce acquisite al suolo, è stato 1° Incontro Annuale dei Giovani Ingegneri Geotecnici, Salerno, 27-28 Maggio 2011 110 possibile ricostruire immagini 2D del sottosuolo, con uno specifico applicativo sviluppato in ambiente MatLab®, evidenziando i principali contrasti di impedenza (Spizzichino et al, 2011). m a .s .l . 2500 2 3 7 12 C SEC TO 8 1 17 16 1 22 21 R II 2 1 3 19 4 1 4 5 7 6 2 C 3 c SE CT BA UR OR E T ES 2 1 8 6 18 13 7 1 19 16 2 7 2 15 4 3 17 15 16 4 11 S C C 12 3 14 2 1 2 3 5 2 C 3 4 4 CH AY 2200 NE landslide deposit s 2100 6 18 alluvial deposits 7 11 D U r ub a m b a riv e r 8 13 x t. E 14 9 10 III 1 5 6 7 3- 5 IM A C 2 12 13 2 IN T 6 4 5 9 1 SW 3 4 R SEC TO 8 16 1 5 7 C iu d a d ela h ig h -a n g le s e t, N 3 0 ° -6 0 ° 2300 4 11 3 2 C 5 8 8 1 21 1 A 1 2 7 S 2 10 9 14 A 10 C S 6 4 16 B 2 5 C 6 NO b a C i u d a de l a lo w -a n g l e s e t, N 4 0 ° -3 0 ° C B 13 13 3 5 T O 15 10 4 15 1 14 6 3 2 d c 2400 1 11 9 1 11 1 8 20 6 2 10 9 ci ud a d e la Pu tu c us i s e t, N 22 5 ° -6 5 ° 4 8 13 11 1 A 8 13 12 2000 9 13 IN KA S IN O C AM R ATA C ATA 12 granit e IA H AC 1 9 00 m ateriale s ciolto con blocc hi sparsi z ona di c oltr e detr it ic a, bloc chi s pars i e con pr ese nz a di pic cole andenas 30 0 40 0 500 600 700 800 900 1 00 0 11 0 0 1200 1300 1400 1500 Circa 30˜ 40 metri z ona di ac cum ulo con rocce di m edie dimensioni (V > 5 x6 x3 m ) FUE NTE AL LA m ateriale sc iolto con blocchi sparsi m Desl iza RAME ien to AF FIO NT O vec chio des lizam e nto line are K IN R ro cas fr act ur ata in p os to NO MI ien to U ATA 0 1 2 00 C ATA RA TA 03 Des lizam ZON A D ES LIZA DA M CATAR 100 c orona del fenom e no del 200 8 c he ha da nneggiato e l struttur e s ottostanti della catar at a 3 ca na le di drena ggio ve cc hio de sliz am ent o linea re m 0 ca nale di dre na ggio CA z ona di acc um ulo con rocc e di gr ande dim e nsioni (V > 7x 7x 9 m ) z ona di a ccum ulo con rocce di m edie dim e nsio ni (V > 5x3x 3 m ) A m a te ria le sc iolto c on blocchi spa rs i CATAR ATA 0 2 Figura 3. Rielevo geomorfologico di dettaglio e realizzazione della sezione tipo per l’analisi di stabilità 4. Conclusioni Il risultato finale, delle attività sopra elencate, è stato una zonazione del rischio da frana per l’intera cittadella attraverso una lettura sinottica delle classificazioni geomeccaniche, delle indagini geologiche, di quelle geomorfologiche e geotecniche, dell’analisi cinematica, delle analisi di stabilità e della micro zonazione sismica. Una mappa di dettaglio del rischio frana è stata realizzata con l’ottica di implementare un piano preliminare degli interventi di messa in sicurezza che tenesse in considerazione da un lato l’analisi di esposizione, vulnerabilità e danneggiamento (mitigazione funzionale), realizzata per il sito archeologico e dall’altro l’unicità della cittadella per la quale possono essere previsti solo interventi a basso impatto (mitigazione sostenibile). In conclusione una serie di misure sono state proposte a seguito dei recenti interessi da parte delle autorità locali, di rendere fruibili per fini turistici, nuove aree del parco archeologico potenzialmente a rischio. 5. Bibliografia Canuti P., Margottini C., Casagli N., Delmonaco G., Falconi L., Ferretti A., Lollino G., Puglisi C., Spizzichino D. and Tarchi D. Monitoring, geomorphological evolution and slope stability of inca citadel of Machu Picchu: results from Italian Interfrasi Project- The First World Landslide Forum 18-21 November 2008, Tokyo, Japan pp. 249 - 257 Carreño, R., Bonnard, C., 1997. Rock slide at Machu Picchu, Peru. Landslide News 10, 15-17. Delmonaco G., Margottini C., Spizzichino D., Falconi L. Exposure and vulnerability of cultural heritage affected by Geomorphological Hazard: the Machu Picchu case study - Protection of Historical Buildings (PROHITECH2009) First International Conference Rome, June 21st - 24th 2009 pp 905 - 909 Mazzoli S., Vitale S., Delmonaco G., Guerriero V., Margottini C., Spizzichino D.- Diffuse faulting in the Machu Picchu granitoid pluton, Eastern Cordillera, Peru - Journal of Structural Geology Vol. 31, pp. 1395-1408, doi: 10.1016/j.jsg.2009.08.010 Sassa K, Fukuoka H, Shuzui H, Hoshino M (2002) Landslide risk evaluation in Machu Picchu World Heritage, Cusco, Peru. In: Proceedings UNESCO/IGCP Symposium on Landslide Risk Mitigation and Protection of Cultural and Natural Heritage, Kyoto, pp 1–20 Spizzichino D., Delmonaco G., Margottini G. Geo-structural modelling for potential large rock slide in Machu Picchu- European Geosciences Union 2009 General Assembly, Vienna Austria, 19-24 April 2009 Spizzichino D. , Margottini C. , Castellaro S. and Mulargia F. Passive Seismic survey for Cultural Heritage landslide risk assessment. The Second World Landslide Forum proceedings, Rome 2011 (in printing) 1° Incontro Annuale dei Giovani Ingegneri Geotecnici, Salerno, 27-28 Maggio 2011 111