Gole del Fiastrone e Monte Bove Sud giu

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Gole del Fiastrone e Monte Bove Sud giu
29 e 30 giugno 2013
Monti Sibillini
Gole del Fiastrone per le Lame Rosse
Monte Bove Sud da Casali per la Val di Panico
DIRETTORE di ESCURSIONE: Giuliana D’Andrea (CAI CE) 338.9173838
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ENTRO GIOVEDI’ 27.6.2013
Modalità: telefonando a Giuliana D’Andrea 338.9173838
NORME GENERALI E COPERTURA ASSICURATIVA
Per tutti
prenotazione obbligatoria entro la data suindicata.
Per i soci
la copertura assicurativa è compresa nella quota sociale annuale.
Per i non soci la copertura assicurativa (infortuni e soccorso alpino) è obbligatoria e da effettuarsi al
momento della prenotazione, fornendo i dati anagrafici e versando il relativo premio.
PREMI PER L’ANNO 2013 VALIDI DAL 1° gennaio 2013 (Polizze in sede e su sito www.cai.it )
Soccorso alpino
Per un giorno: € 2,00
Da 2 a 6 giorni: € 4,00
Infortuni
Massimali :
Morte
Invalidità permanente Spese di cura
Premio
Comb. A)
€ 55.000,00
€ 80.000,00
€ 1.600,00
€ 5,00/giorno
Comb. B)
€ 110.000,00
€ 160.000,00
€ 2.000,00
€ 10,00/giorno
Contributo volontario per la Sezione: € 1,00 per i soci; € 3,00 per i non soci
Richiesta di soccorso: contattare il 118 chiedendo espressamente l’intervento del CNSAS
(Corpo
Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico)
IMP.: Il socio di altra sezione del CAI deve esibire la tessera al coordinatore dell’escursione.
RADUNO
Sede CAI Caserta Piazza Cavour
sabato 29.6.2013 ore 6,15
La sistemazione per la notte di sabato 29 è in uno dei 4 agriturismi che sono nel
comune di Fiastra, a seconda del numero dei partecipanti e della disponibilità di
camere. Costo pernotto e prima colazione € 30,00 circa. Con mezza pensione €
50,00 circa.
GOLE DEL FIASTRONE e LAME ROSSE
1° GIORNO
PARTENZA
DIFFICOLTA’ EE
Ore 10,30 da diga del lago di Fiastra-Fiastra
DESCRIZIONE DELL’ESCURSIONE
650 m
DURATA 6 ore LUNGHEZZA 14 KM
DISLIVELLO
circa
PERCORSO: diga lago Fiatra (m.645), fondo Fosso della Regina (m 775), Lame Rosse, Grotta dei Frati (m 615),
inizio Gole (m 505), diga (m 645)
Il percorso è ad anello con partenza ed arrivo dalla diga del lago di Fiastra nel comune di Fiastra. Si parcheggia
l’auto in prossimità della diga (645 m). Si percorre la diga fino alla sponda opposta.
Dopo una breve galleria si risale attraverso una pista, che costeggia il lago e diventa poi carrareccia, ad un’altra
carrareccia.
Si segue la carrareccia verso destra fino a giungere nella val di Nicola. Qui (615 m) si abbandona la carrareccia
che piega a sx per risalire la val di Nicola e si prosegue a dx su un sentiero (indicazioni su un albero) che risale
inizialmente ripido fino a raggiungere il fondo del Fosso della Regina (775 m). Occorre ignorare una
deviazione a dx che si incontra dopo 50 m (che si percorrerà a ritorno). Il sentiero attraversa una lecceta. Giunti
al fondo del Fosso della Regina si lascia il sentiero e si risale vs sx il fosso che è un vero e proprio fiume di
ghiaia fino a raggiungere il magnifico scenario delle guglie delle Lame Rosse dalle creste affilate. Per
proseguire si ritorna all’inizio della deviazione. Qui si continua a sx sul sentiero lasciato in precedenza per
raggiungere le Lame Rosse. Il sentiero è immerso nel bosco e attraversa il versante superando un punto
panoramico a picco sulla valle del Fiastrone (793 m) ed alcuni fossi oltre che deviazioni secondarie che
scendono a valle e che vanno ignorate. Oltrepassato un ampio fosso (il 4°), ad un bivio (cartello con
indicazione “Grotta dei Frati”) si scende a dx per un sentiero (segni rossi sugli alberi) che diventa a tratti molto
ripido e in alcune circostanze può essere scivoloso. Lasciata a dx una fascia rocciosa ci si immette su un
sentiero che proviene da sx da Montalto (cartello). Si segue quindi il sentiero verso dx in leggera discesa in
direzione della Grotta dei Frati (615 m) che si raggiunge in breve. Per proseguire si ritorna all’ultimo bivio
(quello del sentiero proveniente da Montalto) si lascia a sx il sentiero ripido già percorso in discesa e si
prosegue a dx (ignorando una deviazione secondaria sempre a dx). Dopo 300 m si giunge ad un altro bivio
(cartello). Si ignora il sentiero per Montalto a sx e si prosegue sul sentiero che piega decisamente a dx in
discesa fino a raggiungere il Fiastrone (510 m). Lo si attraversa. Subito dopo si incontra un bivio dove ci si
tiene a dx (la deviazione di sx sale a Monastero). A questo punto il sentiero costeggia il torrente superando una
zona di massi franati da una parete rossastra a strapiombo e quindi segue il greto del fiume fino all’ingresso
alla spettacolare forra. Si percorre lo stretto canyon nell’alveo del torrente con i piedi immersi nell’acqua.
L’acqua è decisamente fredda. Usciti dall’altra parte della forra si risale l’alveo del torrente per 300 m circa
fino ad un’ampia ansa del torrente (530 m) in corrispondenza del Fosso della Regina riconoscibile a dx dalla
scarpata ghiaiosa che scende. Si percorre tutta l’ansa e in corrispondenza di un tronco d’albero sulla dx (segnali
di plastica su un albero) si risale per 5 m la ripida scarpata priva di sentiero (cartello di plastica ed altri segnali
sugli alberi) e si prende un sentiero (non visibile dal basso) che risale con ripide svolte il fianco boscoso del
Fosso della Regina. A circa 605 m di quota il sentiero piega a sx e diventa semipianeggiante. Si ignora una
deviazione a sx. Qui il sentiero diventa una pista erbosa che con saliscendi attraversa la lecceta parallelamente
al Fiastrone fino a raggiungere la Val di Nicola. Qui si riprende a sx la carrareccia percorsa all’andata che ci
riporta al punto di partenza.
Informazioni storiche e naturalistiche:
La GROTTA DEI FRATI. Un tempo era nota come Grotta di S. Maria Maddalena de Specu. Al suo interno i
Clareni, frati francescani dissidenti, avevano costruito una chiesa. I Clareni furono perseguitati come eretici.
Vivevano rintanati nella forra nella più completa povertà ed ogni tanto scendevano in città chiedendo
elemosine e imprecando contro la ricchezza. La grotta fu abitata almeno dal 1300 al 1600. La grotta fu poi
abbandonata per le persecuzioni. Gli abitanti di Monastero tramandano il racconto secondo cui per cacciare i
frati dalla grotta fu deviato il corso di un torrente perché riversasse le sue acque proprio sulla grotta dove i
fraticelli eretici vivevano.
Il TORRENTE FIASTRONE. Nasce dal Fonte del Fargno nella parte più settentrionale dei Sibillini. Scorre
in uno stretto passaggio che si è scavato tra il M.te Fiegni ed il M.te Corvo. Negli anni 50, a monte della forra,
è stata costruita una diga di 87 m di altezza e lunga 254 m per convogliare l’acqua alla centrale idroelettrica di
Valcimarra. Ciò ha dato vita a quota 640 m al Lago di Fiastra lungo circa 5 km , incastonato tra monti, colline
e paesi di pietra.
Le LAME ROSSE. Formazioni rocciose di arenaria simili a lame e guglie di roccia. Ciò si deve all'incessante
opera di erosione da parte degli agenti atmosferici nel corso dei secoli. L'arenaria inoltre, in certe condizioni di
luce (alba e tramonto), assume un tipico colore rossiccio.
… E PER FINIRE … Al termine dell’escursione se il tempo lo permetterà, sarà possibile fare un
breve giro del lago di Fiastra con eventuale possibilità di fare il bagno da una delle sue deliziose
spiagge o in alternativa fare un giro sul lago noleggiando una imbarcazione idonea.
MONTE BOVE SUD da CASALI per la VAL di PANICO
2° GIORNO
PARTENZA
DIFFICOLTA’ EE
Ore 7,30 da Casali (fraz. Di Ussita)
DESCRIZIONE DELL’ESCURSIONE
DISLIVELLO
1154 m
DURATA 8 ore LUNGHEZZA 19 KM
circa
PERCORSO: Casali (m.1080), fondo della Val di Panico (m 1230), capannetto in pietra inizio sentiero non
segnato (m 1550), Forca della Cervara (m 1965), vetta Monte Bove Sud (m 2169), ritorno per lo stesso percorso.
Il percorso è di andata e ritorno per lo stesso sentiero che attraversa tutta la Val di Panico fino alla Forca della
Cervara per poi raggiungere la vetta del Monte Bove Sud per l’affilata e panoramica cresta. Si parcheggia
l’auto a Casali (1080 m) frazione di Ussita nei pressi della chiesetta.
Si supera una sbarra che da accesso alla pista che consentirà in circa 45 minuti di raggiungere il fondo della
Val di Panico (1230 m).
Si abbandona quindi la strada che volge a dx e si prende un sentierino a sx che risale, taglia una pista e giunge
alla fonte che si trova sotto le opere di presa delle Sorgenti di Panico.
Si prosegue per il sentiero ghiaioso che da sx passa a dx quindi prosegue sul fondo e poi sul crinale di dx del
fosso che incide il fondovalle.
Il sentiero, non sempre evidente, conduce ad un capannetto (1550 m) in pietra sovrastato da uno sperone
roccioso che divide in due la parte alta della valle.
Ci si sposta inizialmente a dx poi a sx sul sentierino che risale tra il salto roccioso ed il pendio di sx. Quando il
sentierino svolta decisamente a sx lo si abbandona proseguendo nella valletta a dx che sale ripida senza
sentiero. Dopo poco si individua un sentiero che risale diagonalmente il pendio di dx. Lo si segue portandosi
sul crinale dello sperone per poi continuare sul panoramicissimo filo.
Il sentiero percorre sulla dx la cresta che porta alla Forca della Cervara (1965 m).
Qui si prosegue a dx per il sentiero che percorre l’affilata cresta, tenendosi a sx per evitare i salti rocciosi fin
quando la cresta si fa larga ed erbosa giungendo facilmente in vetta (2169 m).
Il ritorno è per lo stesso percorso.
… ED INFINE….
Sulla strada del rientro a Caserta sarà possibile fermarsi a visitare il bellissimo paesino di Visso poco distante
da Ussita e per noi di strada per il ritorno.
RACCOMANDAZIONI:
ENTRAMBI I SENTIERI NON SONO INTERAMENTE SEGNATI. Si raccomanda i partecipanti
di collaborare a mantenere la compattezza del gruppo.
1° giorno: sono OBBLIGATORI scarponi da trekking impermeabili, bastoncini e abbigliamento
adeguato all’escursionismo. Sono FORTEMENTE CONSIGLIATI almeno 2 litri d’acqua (clima
caldo e umido), scarpe da torrentismo o equivalenti (acqua molto fredda), calze, pantaloni e maglietta
di ricambio, pile, impermeabile, integratori di sali… e…. COSTUME DA BAGNO!!
2° giorno: sono OBBLIGATORI scarponi da trekking impermeabili, bastoncini e abbigliamento
adeguato all’escursionismo, cappellino per il sole (l’intero tratto è scoperto), almeno 2 litri di acqua.
Sono FORTEMENTE CONSIGLIATI crema protettiva solare, calze, pantaloni e maglietta di
ricambio, pile.
POTREBBERO SERVIRE: impermeabile, giacca a vento, integratori di sali.
Si Ricorda: Il direttore di escursione ha facoltà di modificare il programma dell’escursione, l’orario
e l’itinerario per sopravvenute necessità e di escludere i partecipanti non ritenuti idonei o
insufficientemente equipaggiati o non rispettosi delle norme e comportamenti idonei alla buona
riuscita in sicurezza dell’escursione.