COMUNI psa S. Pietro in Guarano,Castiglione Cos.,Lappano, Rovito

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COMUNI psa S. Pietro in Guarano,Castiglione Cos.,Lappano, Rovito
ANALISI DEGLI EVENTI SISMICI
CON EFFETTI MACROSCOPICI SUL TERRITORIO
Alla base della caratterizzazione di un’area dal punto di vista sismico, vi è la raccolta
dei dati riguardanti gli eventi che si sono verificati nel corso dei secoli nel territorio in
esame e per i quali è stato quantificato il valore dell’intensità macrosismica sia per l’area
epicentrale che per le varie località in cui tali eventi sono stati avvertiti.
Il bacino del F. Crati è stato spesso colpito da fenomeni sismici, così come tutta la
Calabria, che presenta una sismicità tale da avere pochi rivali nel bacino del mediterraneo.
La spiegazione di questo non invidiabile primato, è legata alla sua complessa
struttura geologica.
Distribuzione degli epicentri dei terremoti in provincia di
Cosenza
Immagine da satellite
Osservando infatti la Calabria a partire dal confine calabro-lucano distinguiamo i
seguenti elementi strutturali: nella Calabria settentrionale il massiccio Cozzo del PellegrinoMonte Pollino, terminazione meridionale del sistema appenninico, e la Piana di Sibari,
fossa tettonica individuatasi durante la fase messiniana in corrispondenza della “linea di
Sangineto”; nella Calabria centrale la Catana Costiera, stretto “pilastro tettonico”,
immergente a w, delimitato dalla Valle del Crati per mezzo delle
Argentano-Bucita e Torano Castello-Cerisano.
faglie S. Marco
Queste faglie rialzando il blocco della Catena Costiera hanno dislocato i depositi
trasgressivi del Tortoniano ad un’altezza di quasi mille metri.
Distinguiamo ancora la Valle del Crati, fossa tettonica bel delimitata dalla piana di
Sibari fino all’altezza di Rogliano, separata verso oriente dal tozzo pilastro della Sila
Grande, dalla faglia Bisignano- Zumpano.
Su queste strutture sono stati localizzati gli epicentri di terremoti storici con intensità
9-.11 MCS e magnitudo d’ordine 6-7
Si riportano i dati riguardanti i danni subiti, relativi all’ambito territoriale di interesse,
estrapolati dal
“Catalogo dei Forti Terremoti in Italia dal 461 a.C. al 1990” (Boschi el alii-1997).
Il rischio sismico della Valle del Crati fino all’emanazione dell’O.P.C.M. 3274 del 20
Marzo 2003 (riclassificazione sismica), è stato sottovalutato.
Fino al 2003, alla Valle del Crati era associato un rischio sismico di seconda categoria
e, tutte le costruzioni hanno rispettato i parametri sismici imposti per le aree di seconda
categoria.
Oggi, dopo
aver attribuito alla Valle del Crati un rischio sismico maggiore, con il
passaggio a zona di prima categoria, tutte le costruzioni realizzate sono fuori norma, non
rispettando le nuove norme che dettano regale anche per le costruzioni esistenti e,
pertanto devono essere adeguate alle nuove norme tecniche.
Il periodo transitorio dalle vecchie alle nuove norme è stato troppo lungo, ed in
questo periodo c’è stata una accelerazione nella realizzazione di nuove costruzioni per
rispettare le vecchie norme meno restrittive.
Tutto ciò è stato fatto per contenere i costi di costruzione
e a scapito della sicurezza
strutturale delle opere.
Tutte le costruzioni, in fase di realizzazione, che hanno avuto come riferimento le
vecchi norme, quando saranno completate saranno già fuori norma e andranno adeguate
prima ancora di essere utilizzate, in quanto le nuove norme dettano condizioni anche per le
opere già realizzate.
Classificazione sismica 2006
Schema geologico della Valle del Crati
.1 - SISMICITÀ STORICA E RECENTE
La Calabria e la Valle del Crati sono stati, nei secoli scorsi, ripetutamente colpiti da forti
terremoti, tanto da apparire oggi come la zona a più elevata pericolosità sismica di tutta la
Penisola. Si tratta di terremoti aventi quasi sempre magnitudo superiore a 6.0, accaduti in
una regione di dimensioni abbastanza limitate e in un arco cronologico di poco più di tre
secoli.
.
Caratteri sismotettonici della “rift-zone siculo-calabra”
(da Monaco & Tortorici, 2000).
Di seguito vengono illustrati i dati riguardanti i territori comunali facenti parte del
PSA in oggetto,i riportandone gli eventi sismici verificatesi nell’intervallo di tempo
intercorso dall’anno 1000 ad oggi.
I dati riportati di seguito relativi al territorio sono estrapolati dal “Catalogo dei Forti
Terremoti in Italia dal 461 a. C. al 1990”; si riportano la data, l’orario, le coordinate
geografiche, l’area epicentrale, l’intensità in gradi mcs (I0) all’epicentro, l’intensità massima
locale ( Int ) in gradi mcs, magnitudo ( Me), degli eventi con intensità superiore al VI
grado,risentiti nei singoli territori comunali
Comune di S. Pietro in Guarano
coord.
39,342-16,311
Eventi storici con I >= 5
Ora
Lat.
Long.
Io
Int
Me
A.epic.
27.03.1638
15,05
39,03
16,28
11
8,0
-
Nicastro
08.06.1638
09,45
39,28
16,82
9,5
7,0
-
Crotonese
28.03.1783
18,55
38,78
16,47
11
7,5
-
calabria
08.03. 1832
18,30
39,07
16,90
9,5
7,0
-
Crotonese
12.10.1835
22,35
39,33
16,30
9,0
9,0
-
Cosentino
25.04.1836
00,20
39,57
16,73
9,0
6,6
-
Cal.settentr.
12.02.1854
17,50
39,25
16,30
10,0
7,5
-
Cosentino
08.09.1905
01,43
38,67
16,07
10,0
7,0
-
Calabria c.
28.06.1913
08,53
39,53
16,32
8,0
7,0
-
Calabria set.
23.11.1980
18,34
40,85
15,28
10,0
5,0
-
Irpinia
Data
Effetti risentiti nel territorio comunale di S. Pietro in Guarano
Evento
Risentimenti nel territorio di S. Pietro in Guarano
1638
La scossa del 27 Marzo, che distrusse quasi completamente centri abitati della zona
di S. Eufemia, causò crolli e lesioni a 78 case e la morte di una persona.
Il successivo terremoto dell’8 giugno causò crolli e gravi danni a 14 case (Capacelato
1840).
In concomitanza ci furono eruzioni dello Stromboli e dell’Etna.
Nell’Archivio di Napoli esiste una supplica dell’Università di S. Pietro in Guarano al
Vicerè di Napoli per ottenere l’assenso all’esenzione di gabelle e concessioni di
vendita per far fronte alle necessità, a cui segue il decreto di assenso (22 Settembre
1639).
La scossa del 28 Marzo fu molto forte, causò il crollo di nove case e lesionò le altre
abitazion.i
La scossa danneggiò notevolmente l’abitato e il suo rione S. Benedetto. Molti rimasero
senza abitazioni e costruirono delle case nelle campagne.Il decurionato con
deliberazione del 18 Luglio 1852 decise di far pagare un canone in funzione del suolo
occupato.
1783
1832
1835
1836
1854
1905
1913
1980
Il terremoto causò il crollo di gran parte delle case e danneggiò gravemente le
rimanenti che divennero inabitabili. Il paese, insieme al rione S. Benedetto, contava
oltre 2200 abitanti, complessivamente i morti furono 20 e oltre 100 feriti. Gli altri
trovarono scampo nella fuga. Le case, sparse nelle campagne e costruite con terra
cruda, crollarono; mulini, palmenti e frantoi subirono gravi danni e le inevitabili
causalità seminarono altre vittime. Si racconta di una donna incinta che, mentre
cercava di fuggire, su colpita a morte da una pietra e di un certo Gregorio Roger,
ufficiale dei reali eserciti, che mentre dormiva con la sua donna, ebbe il capo
schiacciato da una trave che invece funse da riparo alla donna, la quale fu protetta
dalla “muriccia” che cadeva dall’alto ( Rossi A.A. 1836).
Il Comune per poter far fronte ai disagi dei senza tetto, chiese all’intendente di Calbria
Citeriore di stabilire un canone comunale sul suolo pubblico, occupato in seguito al
terremoto.
La scossa causò ulteriori danni all’abitato, già gravemente colpito dal terremoto del 12
Ottobre 1835.
Il terremoto causò pochi crolli totali (3 su 374), ma i danni ai fabbricati furono gravi.
La caduta di macerie causò due feriti. La chiesa Parrocchiale ebbe i due muri esterni
fuori piombo, ma risultò agibile. La popolazione contava 2675 abitanti.
Il terremoto produsse danni. Furono riparate 175 case. Danneggiata anche una
Chiesa.
Chiesa S. pietro Apostolo muro a mezzanotte due forti lesioni agli archi
i delle due finestre estreme. Casa parrocchiale il muro a mezzogiorno strapiomba di
d 20 centimetri su due metri di altezza.Campanile della Chiesa di S Maria in
gerusalemme con lesioni pericolose.Alla casa di Panza Salvatore(Segretario
comunale) deve rifarsi il tetto ecc. ( A Archivio di Stato di Cosenza)
La scossa danneggiò alcune abitazioni, due delle quali così gravemente da
renderne necessario l’abbattimento. (Archivio di Stato di Cosenza)
Una recente revisione scientifica attribuisce un valore di intensità pari al V grado
MSK senza fornire descrizione degli effetti
Isosismiche terremoto 12.02.1854
Comune di Castiglione Cosentino
coord. 39,351-16,288
Eventi storici con I >= 5
Ora
Lat.
Long
.
Io
Int
Me
A.epic.
Data
27.03.1638
15,05
39,03
16,28
11
9,0
-
calabria
08.06.1638
09,45
39,28
16,82
9,5
7,5
-
Crotonese
14.07.1767
01,45
39,38
16,28
8,5
7,5
-
Cosentino
28.03.1783
18,55
38,78
16,47
11
7,5
-
calabria
08.03.1832
18,30
39,07
16,90
9,5
7,5
-
Crotonese
12.10.1835
22,35
39,33
16,30
9,0
10
-
Cosentino
25.4.1836
00,20
39,57
16,73
9,0
6,5
-
Cal.sett.
12.02.1854
17,50
39,25
16,30
10
8,0
-
Cosentino
04.10.1870
16,55
39,22
16,33
9,5
8,0
-
Cosentino
03.12.1887
03,45
39,57
16,22
8,0
5,0
-
Calabria
08.09.1905
01,43
38,67
16,07
10,0
8,5
-
Calabria Centr
28.12.1908
04,20
38,15
15,68
11,0
6,0
-
Calabr- Messina
Effetti risentiti nel territorio comunale di Castiglione Cosentino
Evento
1638
1767
1783
1832
1835
Risentimenti nel territorio di CASTIGLIONE COSENTINO
La scossa del 27 marzo causò il crollo di 174 case e la morte di 24 persone, il
paese fu in gran parte distrutto.
Il successivo terremoto del’8 Giugno causò il crollo di 14 case, delle chiese di S
Maria dell’Olmo, S Maria della Neve e del Monastero dei Cappuccini.
Il terremoto danneggiò tutte le case, 60 delle quali subirono lesioni gravissime,
furono danneggiate due chiese e il Monastero dei cappuccini.
La scossa del 28 marzo fu molto forte: causò crolli in 28 case e causò lesioni nelle
altre, anche la chiesa dei Cappuccini e le altre chiese riportarono danni.
La scossa causò il crollo di due case e lesionò altre 19 abitazioni, furono danneggiati
anche il convento dei Cappuccini e la chiesa parrocchiale.
Lo scrittore francese A. Dumas ci ha lasciato una meravigliosa testimonianza sul
fenomeno del 12 Ottobre 1835 che, poco più di tre anni dopo l’evento tellurico
1836
1854
1870
1887
1905
1908
dell’8 Marzo 1832 che aveva interessato il crotonese, colpì la città di Cosenza e
molti paesi vicini. Castiglione rimase completamente distrutto.
Nel racconto del romanziere francese non c’è solo posto per la descrizione dei
danni che il terremoto produsse, ma anche per i momenti più significativi della vita
quotidiana locale dopo la nuova tragedia: furono molte le processioni per le vie
della città e l’invocazione del perdono da parte della gente atterrita, dopo che un
monaco additò la corruzione presente sulla Terra come la causa della collera
Divina “ di cui la catastrofe che desolava Cosenza era l’espressione visibile ed
immediata”.
In città il terremoto provocò il crollo di circa 60 case e la morte di una ventina di
persone.
La scossa causò ulteriori danni all’abitato, già gravemente colpito dal terremoto
del 12 Ottobre del 1835.
La popolazione contava 1129 abitanti.
Il terremoto causò il crollo di alcune case (16 su 159), le altre furono tutte
fortemente lesionate.
Crollò il Municipio, venne gravemente danneggiata la Chiesa Madre; la facciata e
un muro laterale risultarono fuori piombo e il campanile, che minacciava di
crollare, fu demolito, furono lesionate la cappella di S. Maria e la Chiesa della
Congregazione dell’Annunziata; le altre chiese subirono danni lievi.
Il terremoto causò gravi danni
Nei pressi di Cosenza furono sradicati alberi e il terreno venne sconvolto da
scoscendimenti e da fessurazioni, di particolare rilievo quelle che interessarono
l’abitato di Serra Pedace.
L’accentuarsi dell’instabilità dei versanti franosi interessò anche un’ampia regione
a SE dell’area di maggiori effetti.
Fu segnalato un generale aumento della portata delle sorgenti, crebbe anche il
livello delle acque termo-minerali di Guardia Piemontese.
La Salsa di S. Sisto dei Valdesi ebbe una violenta eruzione: nei giorni successivi
al terremoto ci furono emissioni fangose con colonne eruttive che giunsero fino a
30 metri di altezza..
Il terremoto venne avvertito fortemente
Il terremoto causò gravi danni.
Venne poi stabilito il trasferimento del Paese a carico totale dello Stato.
Furono demolite parzialmente 30 case e riparate 182.
Danneggiate anche due Chiese, il Municipio, l’ex Convento dei Cappuccini e il
cimitero.
La scossa fu abbastanza forte e causò leggere lesioni a poche case.
COMUNE DI
Data
27.03.1638
08.06.1638
28.03.1783
12.10.1835
12.02.1854
08.09.1905
28.06.1913
Lappano
coord. 39,319 -16,312
Eventi storici con I >= 5
Ora
15,05
09,45
18,55
22,35
17,50
01,43
08,53
Lat
39,08
39,28
38,83
39,33
39,25
38,67
39,53
Long
16,28
16,82
16,48
16,30
16,30
16,05
16,23
Io
11
9,5
11
9,0
10
10
8,0
I max
8,5
7,5
7,5
8,5
7,0
7,0
6,0
Me
-
a.epic
Calabria
Crotonese
Calabria
Cosentino
Cosentino
Calabria
Calabria
Effetti risentiti nel territorio comunale di Lappano
EVENTO
RISENTIMENTO NEL TERRITORIO DI LAPPANO
1638
La scossa del 27 Marzo cusò il crollo di 56 case e la morte di 9 persone;
Lappano contava 271 fuochi.
La scossa dell’8 Giugno fece crollare 5 case e ne rese inabitabili altre 7, tutti gli
edifici rimanenti furono danneggiati. Il casale di Lappano, gravemente
danneggiato dalla scossa dell’8 Giugno, chiese al vicerè di essere iscritto
nell’elenco delle università (casali) esentate dal pagamento delle imposte per
cinque anni, diversamente dal primo censimento in cui veniva loro concesso
un’immunità limitata ad un solo anno.
Nella supplica si insisteva sulle perdite umane successive al terremoto, dovute
agli stenti, e sul pericolo di uno spopolamento totale, qualora non fosse stata
concessa l’esenzione dei tributi.
1783
Il terremoto del 28 Marzo fu molto forte, causò il crollo parziale di 15 case e ne
rese inabitabili altre 17, le abitazioni restanti e le chiese furono lesionate.
Il terremoto causò il crollo di molte case e danneggiò gravemente tutte le
rimanenti, i morti furono cinque su un totale di 1030 abitanti.
1835
1854
1905
1913
“Lappano patì ancora i suoi guai: non fu risparmiato a niuna fabbrica; e molte
disfatte, levando immensa polvere, trasfomaronsi in mucchio di ruine: ma ivi il
terremoto diè tempo a fuggire, e nissuno riportò feriti.
Annuzza Catalano e quattro suoi figlioli lavoratori dei campi tenevan le membra
da grave sonno occupate: la vecchia loro casupola l’impeto della prima scossa
non sostenne, e tutte si fracelò sopra quei meschini, a cui solo in quella terra
toccò morire” (Rossi A.A.1836)
Non vi furono vittime fra i 1295 abitanti.
Il terremoto danneggiò sensibilmente le abitazioni.
Furono gravemente danneggiate la Chiesa Parrocchiale del rione Altavilla e
quella di S. Giovanni Battista.
Il terremoto produsse danni. Furono riparate 128 case
E’ stata reperita la richiesta di sussidio governativo di un abitante che denunciò i
danni subiti alla propia abitazione.
COMUNE DI Rovito
coord. 39,308 -16,321
Data
27.03.1638
08.06.1638
28.03.1783
25.04.1836
04.10.1870
08.09.1905
Eventi storici con I >= 5
Ora
15,05
9,45
18,55
00,20
16,55
01,43
Lat
39,08
39,28
38,83
39,57
39,22
38,67
Long
16,28
16,82
16,48
16,73
16,33
16,05
Io
11
9,5
11
9
9,5
10
I max
8,5
7,5
7,0
6,5
7,5
7,0
Me
6,9
6,7
6,9
6,2
6,1
6,8
a.epic
Calabria
Crotonese
Calabria
Calab sett.
Cosentino
Calabria
Effettii risentiti nel territorio comunale di Rovito
EVENTO
RISENTIMENTO NEL TERRITORIO DI ROVITO
1638
La scossa del 27 marzo causò ol crollo di 54 case e ne rese inabitabili altre 82;
furono gravemente danneggiati 3 monasteri e 2 chiese.
La scossa dell’8 Giugno fece cadere 30 case, già pericolanti; solo 30 edifici
rimasero abitabili, la popolazione viveva in grotte e in ripari di fortuna
La scossa del 28 Marzo fu forte e causò lesioni nel convento dei riformati, nella
chiesa e in 46 case.
La scossa causò ulteriori danni all’abitato, già gravemente colpito dal terremoto
del 12 Ottobre 1835.
“ la scossa fu avvertita , ha prodotto tremolio di piccoli e grandi oggetti
d’invetriate e porte, nonché suono di campanelli e qualche lieve fessura in
poche case, male costruite, e al campanile della chiesa Arcipretale ( Tommaso
Pellegrini) “
Il terremoto causò gravi danni.
Ni pressi di Cosenza furono sradicati alberi e il terreno venne sconvolto da
scoscendimenti e fessurazioni; di particolare rilievo quelle che interessarono
l’abitato di Serra Pedace.
Il terremoto produsse danni all’abitato furono riparate 51 case.
1783
1836
1894
1870
1905
Terremoto della provincia di Cosenza
01.01.2010 ore 23.01.13
3.1 scala Richter
stima dei crolli in 100 anni