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Club Alpino Italiano Sez. di Foligno
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Picchio Muraiolo
ZION NATIONAL PARK, BRYCE CANYON NATIONAL PARK, THE WAVE
UN TREKKING AVVENTURA NEI PARCHI DELLO UTAH, USA
Informazioni preliminari
Iscrizione:
A mezzo email inviata all’indirizzo: [email protected] oppure
[email protected] a far data dalle ore 00:00 del 01.02.2017.
L’iscrizione si intende convalidata a seguito del versamento di € 300,00 tramite
bonifico intestato a CLUB ALPINO ITALIANO SEZ. FOLIGNO entro e non oltre il
05.02.2017. Il codice IBAN è: IT66J0631538690000000089494. Chi non ottempera
al versamento di acconto sarà sostituito con il primo dei non inclusi. La ricevuta del
bonifico va inviata via email ad uno dei suddetti indirizzi.
Periodo:
Dal 20.09.2017 al 02.10.2017 – Le date posso subire piccole variazioni in più o in
meno in dipendenza della disponibilità dei voli.
Tragitto:
Partenza da Roma FCO (possibile Milano Malpensa) con arrivo a New York. Si
prosegue poi con volo interno fino a Las Vegas.
Partecipanti:
A causa delle restrizioni imposte dai regolamenti dei parchi il numero massimo dei
partecipanti è limitato a 12 pax. Minimo numero per effettuare il trekking è 10 pax. A
causa delle difficoltà ambientali e della natura avventurosa del trekking sono
ammessi solo adulti.
Costo indicativo:
Il costo è previsto, come primo orientamento, essere di circa € 1.800 per un numero
di partecipanti pari a 12 pax. Il costo comprende: volo aereo A/R, trasferimenti,
alloggio soltanto nelle città. Non comprende il vitto.
Non sono comprese:
Assicurazione infortuni, bibite, biglietti ingresso musei o siti storici, mance, viaggio
A/R Foligno-Roma o Foligno-Milano.
Nota importante:
Chi annullerà l’adesione 25 giorni prima della partenza perderà l’intera
caparra.
Attrezzatura
Tenda due posti, zaino da trekking (30 ÷ 40 lt), effetti personali, sacco a pelo e
essenziale:
sacco lenzuolo, bastoncini, costume da bagno, scarponcini da trekking, cappello. La
lista completa del materiale necessario sarà comunicata nel seguito.
PROGRAMMA
AVVERTENZA
1° giorno - 19/20 settembre
2° giorno - 21 settembre
3° giorno - 22 settembre
4° giorno - 23 settembre
5° giorno - 24 settembre
6° giorno - 25 settembre
7° giorno - 26 settembre
8° giorno - 27 settembre
9° giorno - 28 settembre
10° giorno - 30 settembre
11° giorno - 01 ottobre
12° giorno - 02 ottobre
Il programma è in via di definizione e, al momento attuale, non si è in grado di
garantire che il trekking si svolgerà nei parchi indicati. Ciò è dovuto al fatto che
l'acquisizione del permesso per ciascun parco è subordinato alla partecipazione ad
un processo a lotteria. Inoltre in alcuni parchi il gruppo può avere al massimo 12
componenti, in altri 6. Un corrispondente locale ci sta dando il suo supporto per
ottenere i necessari permessi.
Nel caso in cui non si riesca ad avere l'accesso ad uno o più dei parchi indicati ci si
orienterà verso altri, altrettanto caratteristici ed importanti, situati nella stessa area.
Area che si trova a cavallo degli stati dell'Utah e dell'Arizzona.
E' importante che chi si iscrive sia ben consapevole che, trattandosi di un trekking
avventura, le notti passate nei parchi saranno in tenda. Per questo bisogna essere
coscienti che, essendo in ambienti desertici, l'escursione termica tra il giorno e la
notte può essere anche di 30° o più.
Gli iscritti all'impresa saranno tenuti costantemente aggiornati attraverso apposite
riunioni in sede.
Per ogni eventuale ulteriore informazione contattare gli organizzatori: Daniele (335.5267045) oppure Enrico (348.9491621)
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LO ZION NATIONAL PARK
(LIBERAMENTE TRATTO DA HTTPS://IT.WIKIPEDIA.ORG/WIKI/PARCO_NAZIONALE_DI_ZION)
Il Parco Nazionale di Zion protegge un ambiente
unico dove si incontrano imponenti formazioni rocciose e
profonde gole incise e modellate dalla forza delle acque del
Virgin River e dei suoi affluenti. L'azione erosiva dell'acqua ha
messo a nudo l'antichissima storia geologica di questa regione,
che può essere letta nelle pareti di roccia dei canyon. La varietà
di ambienti naturali garantisce inoltre una enorme varietà di flora
e fauna, tra cui numerose specie a rischio di estinzione, che nel
parco sono protette e tutelate. Oltre alle ricchezze naturali, il
parco di Zion può vantare una presenza millenaria dell'uomo che
in questi canyon ha lasciato numerose tracce del suo passato.
Il Parco nazionale di Zion è situato nella parte sudoccidentale dello Utah, nelle contee di Washington, Iron e Kane.
Si estende negli altopiani Markagunt e Kolob, nel punto
d'incontro di tre regioni geografiche del Nord America: l'altopiano del Colorado, il Gran Bacino e il deserto del Mojave. La parte nord-occidentale del parco costituisce
la sezione dei Kolob Canyons. L'altitudine varia tra i 1117 m sul fondo del torrente Coalpits e i 2660 m del monte Horse Ranch, con un dislivello di circa 1500 m.
Il Virgin River nasce a 2700 m e confluisce nel lago Mead dopo aver percorso 320 km in direzione sud-ovest, con un dislivello di 2400 m. Una pendenza variabile tra
0,9% e 1,5% fa del Virgin River uno dei corsi d'acqua con la maggior pendenza in tutto il Nord America.
La strada che si inoltra nello Zion Canyon è lunga 9,6 km e termina al Tempio di Sinawava (il nome fa
riferimento al dio coyote degli indiani Paiute). In questo punto il canyon si restringe e la strada lascia il posto ad
un sentiero che prosegue fino all'imboccatura delle Gole di Zion (in inglese Zion Narrows), una spettacolare forra
con pareti alte 30 m e distanti tra loro dai 12 m ai 30 m. Oltre alle Gole di Zion il parco offre numerosi altri luoghi di
grande interesse. Nel settore orientale vi sono le formazioni di Checkerboard Mesa e dell'East Temple e uno dei
percorsi più conosciuti, il sentiero di Canyon Overlook. Nella parte occidentale del parco si trovano il Tunnel, un
noto sentiero lungo una stretta gola, e il punto panoramico di Lava Point. Nella sezione dei Kolob Canyons, nella
parte nord-occidentale, non lontano da Cedar City, si trova uno dei più grandi archi di roccia al mondo, il Kolob
Arch.
In primavera le condizioni meteorologiche sono
estremamente variabili, con prevalenza di giornate con tempo
perturbato e umido, alternate a giornate calde e soleggiate. Le
precipitazioni sono più abbondanti nel mese di marzo. La
fioritura primaverile avviene da aprile a giugno e raggiunge il
massimo nel mese di maggio. D'estate la temperatura diurna
oscilla tra 35 °C e 43 °C ma di notte il termometro scende a
18 °C - 20 °C. Da metà luglio a metà settembre sono frequenti
temporali pomeridiani, che possono causare piene improvvise
nei corsi d'acqua. In autunno le giornate sono di solito serene e
calde mentre le notti sono fresche. Alle quote più elevate gli
alberi assumono i colori autunnali nel mese di settembre, mentre
nel fondo dello Zion Canyon la stagione autunnale inizia ad
ottobre inoltrato. All'interno del canyon gli inverni sono
solitamente miti, con possibilità di pioggia e lievi nevicate. Alle
quote più elevate le nevicate sono invece abbondanti. Con tempo sereno le temperature sono miti, raggiungendo i 16 °C durante il giorno. Le temperature notturne
possono invece oscillare tra -7 °C e 4 °C. Le perturbazioni invernali possono durare alcuni giorni e rendere le strade impraticabili a causa del ghiaccio.
La storia geologica dello Zion Canyon iniziò 260
milioni di anni fa nei bassi fondali costieri di un grande
oceano tropicale del Permiano, posto all'estremità orientale
del
supercontinente Pangea.
Cicli
successivi
i sedimentazione e litificazione sovrapposero agli originari
fondali marini diversi strati geologici. Poiché la
sovrapposizione di un nuovo strato causava lo
sprofondamento degli strati sottostanti, ogni nuovo strato
superficiale si manteneva al livello del mare. La fase di
sedimentazione terminò 65 milioni di anni fa, quando la
prosecuzione dei processi di sollevamento tettonico portò
all'innalzamento della massa continentale che venne a
formare l'altopiano del Colorado. In seguito a tale sollevamento, si determinarono sforzi di tipo tensionale che portarono alla fratturazione dell'altopiano e alla
formazione di faglie di tipo normale. 13 milioni di anni fa una nuova fase tettonica causò lo smembramento dell'altopiano del Colorado, dando origine a una serie di
altopiani minori. Nacquero così gli altopiani di Markagunt, Paunsaugunt, Kaibab, Kaiparowits, Paria e Aquarius. La loro disposizione ricorda i gradini di una enorme
scalinata (Grand Staircase) che risale dal Grand Canyon verso il Bryce Canyon. Lo Zion Canyon è una profonda incisione nell'altopiano di Markagunt che si trova in
posizione intermedia tra il Grand Canyon e il Bryce Canyon. Lo strato più antico dello Zion è dunque lo strato più recente e superficiale del Gand Canyon, mentre lo
strato più antico del Bryce Canyon costituisce lo strato più recente dello Zion, riconoscibile alle quote più elevate. Ogni stratificazione geologica corrisponde ad un
mutamento climatico della regione, che si riflette nella diversa composizione del sedimento e conseguentemente nel colore dello strato.
All'originario clima tropicale umido (formazioni Kaibab e Moenkopi) succedette un clima più arido e al mare, per effetto del sollevamento regionale, si
sostituirono aree continentali con presenza di corsi d'acqua, laghi e stagni (formazioni Chinle, Moenave e Kayenta). Il progressivo inaridimento del clima portò alla
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formazione di un grande deserto di sabbia da cui si originarono le formazioni di arenaria di Navajo e Temple Cap. Un successivo mutamento climatico, riconoscibile
negli strati della formazione Carmel, corrispose allo sviluppo di un ambiente costiero con clima asciutto. Con la successiva e definitiva regressione marina, i corsi
d'acqua iniziarono ad incidere gli altopiani e il loro potere di erosione fu favorito dall'incremento della pendenza dell'alveo, determinato dai successivi fenomeni di
sollevamento della regione, e dall'abbondanza d'acqua garantita dalle copiose precipitazioni durante le stagioni umide. Nell'altopiano di Markagunt l'azione erosiva
del Virgin River ha asportato completamente gli strati superficiali di età cenozoica e inciso le formazioni mesozoiche e paleozoiche creando il canyon dello Zion e
mettendo in evidenza una successione di nove formazioni geologiche.
Il territorio del parco è contraddistinto da un elevato grado di biodiversità, reso possibile dalle
particolari caratteristiche geografiche e morfologiche. La grande varietà di specie animali e vegetali è favorita
dalla posizione del parco, situato nel punto in cui convergono tre vaste regioni geografiche, il Gran Bacino,
il deserto del Mojave e l'altopiano del Colorado. Inoltre il paesaggio formato da profondi canyon e tavolati ad alta
quota, una notevole varietà di terreni di diversa composizione e una disponibilità d'acqua non omogenea
consentono la presenza di habitat diversi che ospitano un elevato numero di piante e animali. Sono presenti oltre
900 specie vegetali, 291 specie di uccelli, di cui 124 nidificanti nell'area del parco, 78 specie di mammiferi, 44
specie di rettili e anfibi, 8 specie di pesci. Il parco è l'area dello Utah con la maggior varietà di piante, da cactus e
piante erbacee tipiche delle aree desertiche, ad arbusti e piante ad alto fusto. Piante ed animali sono variamente
distribuiti nei quattro macrohabitat presenti nel parco: il deserto, le zone riparie, le aree boschive e
le foreste di conifere.
Ogni anno 2,5 milioni di turisti visitano il Parco
nazionale di Zion, con un media di 11.000 presenze giornaliere
durante i mesi di luglio e agosto. Per la maggior parte dei turisti
la visita al parco consiste nel percorrere il canyon principale, fino
al Tempio di Sinawava, raggiungibile con il servizio gratuito di
bus navetta (dal 1º aprile al 31 ottobre), oppure con l'auto privata
durante il resto dell'anno. Lungo questo percorso panoramico,
dal fondovalle ricoperto di boschi, si possono ammirare alcune
tra le più spettacolari formazioni rocciose del parco, come
il Watchman, il West Temple e l'East temple, le Torri della
Vergine, i Tre Patriarchi e il Grande Trono Bianco. Inoltrandosi
nella parte orientale dello Zion lungo la strada U.S. 89 si può
giungere all'entrata nord del Parco nazionale del Bryce
Canyon oppure si può procedere verso sud raggiungendo il
versante nord del Grand Canyon. Le parti interne del parco sono
accessibili attraverso 240 km di sentieri attrezzati. Sette popolari
sentieri circolari con un tempo di percorrenza che varia dalla
mezz'ora (Weeping Rock) alle 4 ore (Angels Landing) si trovano
nello Zion Canyon. Altri due popolari sentieri, Taylor Creek (4 ore complessive) e Kolob Arch (9 ore complessive) si trovano nella sezione dei Kolob Canyons.
Un'escursione molto popolare durante il periodo estivo è la risalita della Gole di Zion (in inglese Zion narrows) dal Tempio di Sinawava. Gli escursionisti più esperti
possono scendere le Gole di Zion con un'escursione giornaliera di 12 ore oppure con un'escursione di due giorni, trascorrendo la notte in una delle aree predisposte
al campeggio all'interno delle gole. L'escursione di due giorni è subordinata al rilascio di un permesso da parte delle autorità del parco. Altra note destinazioni per gli
escursionisti sono la stretta forra dell'Ordeville Canyon o i sentieri del West Rim e del LaVerkin Creek/Kolob Arch.
Il parco di Zion è una celebre destinazione per gli appassionati di alpinismo e arrampicata libera, con pareti adatte a tutti i livelli di difficoltà. Per
arrampicare non sono necessari permessi speciali benché sia necessario chiede l'autorizzazione per poter bivaccare in parete. In primavera non è consentito
arrampicare in alcune aree in cui nidificano i rapaci. Nel parco si trovano inoltre 50 pareti attrezzate per la discesa in corda doppia lungo le pareti di arenaria dei
canyon. I canyon di maggiore difficoltà prevedono stretti passaggi con inghiottitoi muniti di punti di ancoraggio che devono essere affrontati con adeguata attrezzatura
e richiedono buone doti tecniche.
IL BRYCE CANYON
(LIBERAMENTE TRATTO DA HTTPS://IT.WIKIPEDIA.ORG/WIKI/PARCO_NAZIONALE_DEL_BRYCE_CANYON)
Il Parco Nazionale del Bryce Canyon è un
piccolo parco nazionale situato nel sud-ovest degli Stati
Uniti nello stato dello Utah. L'area protetta comprende il celebre
Bryce Canyon che, nonostante il nome, non è propriamente
un canyon ma un enorme anfiteatro originatosi dall'erosione del
settore orientale dell'Altopiano di Paunsaugunt. Il Bryce Canyon
è celebre per i caratteristici pinnacoli, gli hoodoos, prodotti
dall'erosione delle rocce sedimentarie fluviali e lacustri, erosione
dovuta all'azione di acque, vento e ghiaccio. Le rocce hanno
un'intensa colorazione che varia dal rosso, all'arancio al bianco.
Il Bryce ha una superficie di 145 km² ed un'altitudine che varia
tra 2400 m e 2700 m. I primi colonizzatori del canyon furono
i mormoni che si insediarono a partire dal 1850, e fu chiamato
così grazie a Ebenezer Bryce che si insediò in questa area
nel 1875. L'area venne proclamata monumento nazionale nel 1924 e istituito come Parco nazionale del Bryce Canyon nel 1928.
Il Bryce Canyon ha un dislivello di circa 650 metri, questo fa sì che ci siano 3 zone climatiche distinte: la foresta di abeti, la foresta di pini di Ponderosa e
la foresta di ginepri e pini. Questi diversi habitat fanno sì che ci sia un'elevata biodiversità, è così possibile vedere più di 100 specie di uccelli e decine di specie di
mammiferi.
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L'anfiteatro del Bryce Canyon è rivelatore di una lunga storia geologica di sedimentazione ed
erosione. Il Bryce Canyon non è un vero canyon in quanto non è stato scavato da un corso d'acqua, l'acqua è
stata però un fattore importante sotto forma di ghiaccio e di agente chimico. Per 200 giorni all'anno la temperatura
oscilla intorno a 0 °C, durante il giorno l'acqua si infiltra nelle fratture della roccia, durante la notte si congela
espandendosi del 9%. Sotto forma di ghiaccio l'acqua esercita una forte pressione sulla roccia che finisce per
frantumarsi. In aggiunta le precipitazioni, che sono acide, sciolgono lentamente il calcare erodendo le cime e
portando via i detriti. I camini delle fate, chiamati anche hoodoos sono guglie alte e sottili di roccia che si
sollevano dalla base di bacini aridi e dei calanchi. Il parco del Bryce Canyon contiene la maggiore concentrazione
al mondo di queste formazioni, sebbene siano comuni nella regione degli High Plateaus nell'Altopiano del
Colorado e nella regione di Badlands nel Northern Great Plains. La differenza tra gli hoodoos e le spirali consiste
nel fatto che i primi hanno un corpo che varia di spessore, assomigliando spesso a dei totem, mentre le seconde
hanno una superficie più liscia e uno spessore che si assottiglia dal basso verso l'alto. Al Bryce Canyon i camini
delle fate hanno un'altezza che va da 1,70 metri fino a 30 metri. Formati da strati di roccia sedimentarie di diversa durezza, le forme degli hoodoos sono scolpite
dall'erosione. Il nome dato alla formazione rocciosa di cui
gli hoodoos fanno parte, è la Formazione Claron. Questo strato
è formato da diversi tipi di roccia, tra cui la siltite, l'arenaria e
principalmente il calcare. Questa formazione si è originata tra i
30 e i 40 milioni di anni fa in un lago che copriva buona parte
dello Utah occidentale. I minerali formatisi nei diversi tipi di
roccia fanno sì che gli hoodoos abbiano diversi colori. Due
diversi processi legati all'acqua contribuiscono alla creazione di
queste
formazioni
rocciose.
Il
primo
è
il
congelamento/scioglimento dell'acqua infiltrata nella roccia, il
secondo è la pioggia. Piogge acide sciolgono lentamente gli
strati
di calcare e
quando
raggiungono
gli
strati
di siltite e arenaria l'azione erosiva rallenta grazie alla maggiore
resistenza di queste rocce all'attacco degli acidi. Molti degli
hoodoos più resistenti hanno in cima uno strato di dolomia,
questa roccia si dissolve molto lentamente, quindi protegge gli
strati sottostanti di calcare. Il velocità di erosione va da 0,6
metri a 1,3 metri ogni cento anni, di questo passo tra 3 milioni di anni il ramo orientale del fiume Sevier scorrerà attraverso l'anfiteatro e inizierà ad erodere la roccia
finendo per formare un classico canyon. Il processo è inarrestabile, il solo camminare alla loro base contribuisce ad accelerare l'erosione. Le pinne sono stretti muri di
roccia divisi da fratture o giunti. Man mano che la pioggia e l'erosione ingrandiscono queste fratture, si vengono a formare gli slot canyon. I giunti sono molto comuni
in tutte le rocce sedimentarie e si formano nella stessa maniera in cui si originano le crepe nel fango mentre secca. Al Bryce Canyon i giunti sono sottoposti ad un
ulteriore stress creato dell'enorme quantità di energia rilasciata
durante i terremoti che si verificarono lungo la faglia di
Paunsagunt e la faglia inversa di Ruby. Queste faglie sono
attualmente dormienti ma alcuni milioni di anni fa la loro attività
ha contribuito ad ampliare e a rendere più profondi i giunti. In
inverno la neve che si scioglie penetra in questi giunti, di notte
l'acqua ghiaccia e frattura la roccia in piccole parti. Nella tarda
estate le regolari piogge pomeridiane contribuiscono a dilavare i
detriti formatisi sotto l'azione del ghiaccio, venendo così a
formare gli slot canyon. La continua distruzione della roccia
dovuta all'azione del ghiaccio e della pioggia a volte porta alla
formazione di finestre e hoodoos. Gli archi o finestre sono buchi
naturali che si formano lungo le fratture di muri di roccia sottili.
Questi buchi devono avere un diametro di almeno 90 centimetri
in due direzioni perpendicolari per assumere il nome di archi.
Esiste una differenza tra archi e ponti da un punto di vista della
loro formazione: i ponti sono scavati da acqua corrente invece gli
archi sono scavati da qualunque altro elemento naturale. Al Bryce Canyon molti degli archi sono stati scavati da infiltrazioni di ghiaccio. Gli archi continuano ad
ingrandirsi mano a mano che l'erosione procede, fino a quando la volta non collassa dando vita agli hoodoos. All'interno del parco ci sono centinaia di archi e il più
grande ed anche più accessibile è il Natural Bridge che si trova a metà della strada principale. Il Grand Staircase è un'immensa sequenza di strati sedimentari che si
distende dal parco nazionale del Bryce Canyon al Grand Canyon passando attraverso il parco nazionale di Zion. Gli strati più vecchi di questa sequenza sono visibili
al Grand Canyon, gli strati intermedi allo Zion e i più giovani sono visibili al Bryce Canyon.
Il parco ha molti sentieri che variano sia in lunghezza
che in difficoltà, questi percorsi portano ad una serie di punti di
osservazioni e a molte delle formazioni rocciose più famose.
Mossy Cave (lunghezza 1,3 km): facile sentiero che
porta nei pressi di una grotta e di una piccola cascata, attiva da
maggio a ottobre.
Rim Trail (lunghezza fino a 17,7 km): sentiero
abbastanza semplice che permette di vedere gli hoodoos
dall'alto. Il sentiero è pavimentato con un leggero dislivello tra
Sunset Point e Sunrise Point.
Bristlecone Loop (lunghezza 1,6 km): sentiero che
si snoda attraverso foreste di abeti, pini e radure.
Queen's Garden (lunghezza 2,9 km): questo è il più facile sentiero che scende nel canyon, da qui si possono vedere gli hoodoos alla base.
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Navajo Trail (lunghezza 2,2 km): sentiero di media difficoltà che scende nell'anfiteatro, si possono osservare Two Bridges, Thors Hammer e il Wall
Street, snodandosi in uno degli slot canyon del parco.
Tower Bridge (lunghezza 4,8 km): sentiero di media difficoltà che scende per 290 metri nel canyon costeggiando la China Wall.
Hat Shop Trail (lunghezza 6,4 km): sentiero di media difficoltà che scende per 438 metri sino a un gruppo di rocce in equilibrio.
Swamp Canyon Trail (lunghezza 7,2 km): sentiero abbastanza difficile che si snoda in una delle aree meno conosciute del parco.
Fairyland Loop (lunghezza 12,9 km): sentiero difficile che si snoda tra hoodoos e panorami spettacolari attraversando il canyon.
Peek-A-Boo Loop (lunghezza 8,8 km): sentiero molto difficile che scende rapidamente nell'anfiteatro permettendo di vedere da vicino il Wall of Windows.
Riggs Spring Loop (lunghezza 14,2 km): lungo e ripido sentiero che attraversa foreste di abeti e pini passando in prossimità di una sorgente, dotato di 4
aree di campeggio.
Under-The-Rim Trail (lunghezza 36,9 km): impegnativo sentiero dotato di 8 aree di campeggio che attraversa le regioni remote del canyon.
THE WAVE PARK
(LIBERAMENTE TRATTO DA HTTPS://EN.WIKIPEDIA.ORG/WIKI/THE_WAVE,_ARIZONA)
The
Wave (l'Onda)
è
una formazione
rocciosa di arenaria risalente al periodo Giurassico (190 milioni
di anni). Si trova nello stato dell'Arizona, Stati Uniti e forma una
parte del deserto Paria Canyon-Vermilion Cliffs Wilderness. The
Wave è un posto famoso tra i fotografi e gli escursionisti. Un
paesaggio di forme ondulate come un'onda dai colori arancioni e
rossi. In origine era una serie di dune che nel tempo si trasformò
in roccia solida. L'erosione del vento e pioggia hanno creato
questo paesaggio unico.
La formazione è ben nota agli escursionisti ed ai
fotografi per le sue forme ondulate, colorate e per la difficile
escursione da fare per raggiungere il parco. A causa della natura
fragile della formazione e del gran numero di persone che
desiderano visitarla, viene utilizzato un sistema a lotteria
quotidiana per erogare solo dieci permessi per il giorno dopo.
Inoltre, son disponibili soltanto dieci permessi on-line per ogni
data con quattro mesi di anticipo per viaggi programmati. Una
mappa e le informazioni relative all'escursione vengono fornite a coloro che hanno ottenuto i permessi.
LA NECESSITA’ DI ANTICIPARE LE ISCRIZIONI E’ DOVUTA ALLA POSSIBILITA’ DI AVERE
SIGNIFICATIVI SCONTI DI GRUPPO, CHE ANDRANNO A BENEFICIO DI TUTTI!!!
Questa e’ LA CIOCCOLATA,
la ciliegina la metteremo dopo!!!!
Affrettatevi, chi c’è c’è!!!