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Club Alpino Italiano Sez. di Foligno & Picchio Muraiolo ZION NATIONAL PARK, BRYCE CANYON NATIONAL PARK, THE WAVE UN TREKKING AVVENTURA NEI PARCHI DELLO UTAH, USA Informazioni preliminari Iscrizione: A mezzo email inviata all’indirizzo: [email protected] oppure [email protected] a far data dalle ore 00:00 del 01.02.2017. L’iscrizione si intende convalidata a seguito del versamento di € 300,00 tramite bonifico intestato a CLUB ALPINO ITALIANO SEZ. FOLIGNO entro e non oltre il 05.02.2017. Il codice IBAN è: IT66J0631538690000000089494. Chi non ottempera al versamento di acconto sarà sostituito con il primo dei non inclusi. La ricevuta del bonifico va inviata via email ad uno dei suddetti indirizzi. Periodo: Dal 20.09.2017 al 02.10.2017 – Le date posso subire piccole variazioni in più o in meno in dipendenza della disponibilità dei voli. Tragitto: Partenza da Roma FCO (possibile Milano Malpensa) con arrivo a New York. Si prosegue poi con volo interno fino a Las Vegas. Partecipanti: A causa delle restrizioni imposte dai regolamenti dei parchi il numero massimo dei partecipanti è limitato a 12 pax. Minimo numero per effettuare il trekking è 10 pax. A causa delle difficoltà ambientali e della natura avventurosa del trekking sono ammessi solo adulti. Costo indicativo: Il costo è previsto, come primo orientamento, essere di circa € 1.800 per un numero di partecipanti pari a 12 pax. Il costo comprende: volo aereo A/R, trasferimenti, alloggio soltanto nelle città. Non comprende il vitto. Non sono comprese: Assicurazione infortuni, bibite, biglietti ingresso musei o siti storici, mance, viaggio A/R Foligno-Roma o Foligno-Milano. Nota importante: Chi annullerà l’adesione 25 giorni prima della partenza perderà l’intera caparra. Attrezzatura Tenda due posti, zaino da trekking (30 ÷ 40 lt), effetti personali, sacco a pelo e essenziale: sacco lenzuolo, bastoncini, costume da bagno, scarponcini da trekking, cappello. La lista completa del materiale necessario sarà comunicata nel seguito. PROGRAMMA AVVERTENZA 1° giorno - 19/20 settembre 2° giorno - 21 settembre 3° giorno - 22 settembre 4° giorno - 23 settembre 5° giorno - 24 settembre 6° giorno - 25 settembre 7° giorno - 26 settembre 8° giorno - 27 settembre 9° giorno - 28 settembre 10° giorno - 30 settembre 11° giorno - 01 ottobre 12° giorno - 02 ottobre Il programma è in via di definizione e, al momento attuale, non si è in grado di garantire che il trekking si svolgerà nei parchi indicati. Ciò è dovuto al fatto che l'acquisizione del permesso per ciascun parco è subordinato alla partecipazione ad un processo a lotteria. Inoltre in alcuni parchi il gruppo può avere al massimo 12 componenti, in altri 6. Un corrispondente locale ci sta dando il suo supporto per ottenere i necessari permessi. Nel caso in cui non si riesca ad avere l'accesso ad uno o più dei parchi indicati ci si orienterà verso altri, altrettanto caratteristici ed importanti, situati nella stessa area. Area che si trova a cavallo degli stati dell'Utah e dell'Arizzona. E' importante che chi si iscrive sia ben consapevole che, trattandosi di un trekking avventura, le notti passate nei parchi saranno in tenda. Per questo bisogna essere coscienti che, essendo in ambienti desertici, l'escursione termica tra il giorno e la notte può essere anche di 30° o più. Gli iscritti all'impresa saranno tenuti costantemente aggiornati attraverso apposite riunioni in sede. Per ogni eventuale ulteriore informazione contattare gli organizzatori: Daniele (335.5267045) oppure Enrico (348.9491621) Club Alpino Italiano Sez. di Foligno & Picchio Muraiolo LO ZION NATIONAL PARK (LIBERAMENTE TRATTO DA HTTPS://IT.WIKIPEDIA.ORG/WIKI/PARCO_NAZIONALE_DI_ZION) Il Parco Nazionale di Zion protegge un ambiente unico dove si incontrano imponenti formazioni rocciose e profonde gole incise e modellate dalla forza delle acque del Virgin River e dei suoi affluenti. L'azione erosiva dell'acqua ha messo a nudo l'antichissima storia geologica di questa regione, che può essere letta nelle pareti di roccia dei canyon. La varietà di ambienti naturali garantisce inoltre una enorme varietà di flora e fauna, tra cui numerose specie a rischio di estinzione, che nel parco sono protette e tutelate. Oltre alle ricchezze naturali, il parco di Zion può vantare una presenza millenaria dell'uomo che in questi canyon ha lasciato numerose tracce del suo passato. Il Parco nazionale di Zion è situato nella parte sudoccidentale dello Utah, nelle contee di Washington, Iron e Kane. Si estende negli altopiani Markagunt e Kolob, nel punto d'incontro di tre regioni geografiche del Nord America: l'altopiano del Colorado, il Gran Bacino e il deserto del Mojave. La parte nord-occidentale del parco costituisce la sezione dei Kolob Canyons. L'altitudine varia tra i 1117 m sul fondo del torrente Coalpits e i 2660 m del monte Horse Ranch, con un dislivello di circa 1500 m. Il Virgin River nasce a 2700 m e confluisce nel lago Mead dopo aver percorso 320 km in direzione sud-ovest, con un dislivello di 2400 m. Una pendenza variabile tra 0,9% e 1,5% fa del Virgin River uno dei corsi d'acqua con la maggior pendenza in tutto il Nord America. La strada che si inoltra nello Zion Canyon è lunga 9,6 km e termina al Tempio di Sinawava (il nome fa riferimento al dio coyote degli indiani Paiute). In questo punto il canyon si restringe e la strada lascia il posto ad un sentiero che prosegue fino all'imboccatura delle Gole di Zion (in inglese Zion Narrows), una spettacolare forra con pareti alte 30 m e distanti tra loro dai 12 m ai 30 m. Oltre alle Gole di Zion il parco offre numerosi altri luoghi di grande interesse. Nel settore orientale vi sono le formazioni di Checkerboard Mesa e dell'East Temple e uno dei percorsi più conosciuti, il sentiero di Canyon Overlook. Nella parte occidentale del parco si trovano il Tunnel, un noto sentiero lungo una stretta gola, e il punto panoramico di Lava Point. Nella sezione dei Kolob Canyons, nella parte nord-occidentale, non lontano da Cedar City, si trova uno dei più grandi archi di roccia al mondo, il Kolob Arch. In primavera le condizioni meteorologiche sono estremamente variabili, con prevalenza di giornate con tempo perturbato e umido, alternate a giornate calde e soleggiate. Le precipitazioni sono più abbondanti nel mese di marzo. La fioritura primaverile avviene da aprile a giugno e raggiunge il massimo nel mese di maggio. D'estate la temperatura diurna oscilla tra 35 °C e 43 °C ma di notte il termometro scende a 18 °C - 20 °C. Da metà luglio a metà settembre sono frequenti temporali pomeridiani, che possono causare piene improvvise nei corsi d'acqua. In autunno le giornate sono di solito serene e calde mentre le notti sono fresche. Alle quote più elevate gli alberi assumono i colori autunnali nel mese di settembre, mentre nel fondo dello Zion Canyon la stagione autunnale inizia ad ottobre inoltrato. All'interno del canyon gli inverni sono solitamente miti, con possibilità di pioggia e lievi nevicate. Alle quote più elevate le nevicate sono invece abbondanti. Con tempo sereno le temperature sono miti, raggiungendo i 16 °C durante il giorno. Le temperature notturne possono invece oscillare tra -7 °C e 4 °C. Le perturbazioni invernali possono durare alcuni giorni e rendere le strade impraticabili a causa del ghiaccio. La storia geologica dello Zion Canyon iniziò 260 milioni di anni fa nei bassi fondali costieri di un grande oceano tropicale del Permiano, posto all'estremità orientale del supercontinente Pangea. Cicli successivi i sedimentazione e litificazione sovrapposero agli originari fondali marini diversi strati geologici. Poiché la sovrapposizione di un nuovo strato causava lo sprofondamento degli strati sottostanti, ogni nuovo strato superficiale si manteneva al livello del mare. La fase di sedimentazione terminò 65 milioni di anni fa, quando la prosecuzione dei processi di sollevamento tettonico portò all'innalzamento della massa continentale che venne a formare l'altopiano del Colorado. In seguito a tale sollevamento, si determinarono sforzi di tipo tensionale che portarono alla fratturazione dell'altopiano e alla formazione di faglie di tipo normale. 13 milioni di anni fa una nuova fase tettonica causò lo smembramento dell'altopiano del Colorado, dando origine a una serie di altopiani minori. Nacquero così gli altopiani di Markagunt, Paunsaugunt, Kaibab, Kaiparowits, Paria e Aquarius. La loro disposizione ricorda i gradini di una enorme scalinata (Grand Staircase) che risale dal Grand Canyon verso il Bryce Canyon. Lo Zion Canyon è una profonda incisione nell'altopiano di Markagunt che si trova in posizione intermedia tra il Grand Canyon e il Bryce Canyon. Lo strato più antico dello Zion è dunque lo strato più recente e superficiale del Gand Canyon, mentre lo strato più antico del Bryce Canyon costituisce lo strato più recente dello Zion, riconoscibile alle quote più elevate. Ogni stratificazione geologica corrisponde ad un mutamento climatico della regione, che si riflette nella diversa composizione del sedimento e conseguentemente nel colore dello strato. All'originario clima tropicale umido (formazioni Kaibab e Moenkopi) succedette un clima più arido e al mare, per effetto del sollevamento regionale, si sostituirono aree continentali con presenza di corsi d'acqua, laghi e stagni (formazioni Chinle, Moenave e Kayenta). Il progressivo inaridimento del clima portò alla Club Alpino Italiano Sez. di Foligno & Picchio Muraiolo formazione di un grande deserto di sabbia da cui si originarono le formazioni di arenaria di Navajo e Temple Cap. Un successivo mutamento climatico, riconoscibile negli strati della formazione Carmel, corrispose allo sviluppo di un ambiente costiero con clima asciutto. Con la successiva e definitiva regressione marina, i corsi d'acqua iniziarono ad incidere gli altopiani e il loro potere di erosione fu favorito dall'incremento della pendenza dell'alveo, determinato dai successivi fenomeni di sollevamento della regione, e dall'abbondanza d'acqua garantita dalle copiose precipitazioni durante le stagioni umide. Nell'altopiano di Markagunt l'azione erosiva del Virgin River ha asportato completamente gli strati superficiali di età cenozoica e inciso le formazioni mesozoiche e paleozoiche creando il canyon dello Zion e mettendo in evidenza una successione di nove formazioni geologiche. Il territorio del parco è contraddistinto da un elevato grado di biodiversità, reso possibile dalle particolari caratteristiche geografiche e morfologiche. La grande varietà di specie animali e vegetali è favorita dalla posizione del parco, situato nel punto in cui convergono tre vaste regioni geografiche, il Gran Bacino, il deserto del Mojave e l'altopiano del Colorado. Inoltre il paesaggio formato da profondi canyon e tavolati ad alta quota, una notevole varietà di terreni di diversa composizione e una disponibilità d'acqua non omogenea consentono la presenza di habitat diversi che ospitano un elevato numero di piante e animali. Sono presenti oltre 900 specie vegetali, 291 specie di uccelli, di cui 124 nidificanti nell'area del parco, 78 specie di mammiferi, 44 specie di rettili e anfibi, 8 specie di pesci. Il parco è l'area dello Utah con la maggior varietà di piante, da cactus e piante erbacee tipiche delle aree desertiche, ad arbusti e piante ad alto fusto. Piante ed animali sono variamente distribuiti nei quattro macrohabitat presenti nel parco: il deserto, le zone riparie, le aree boschive e le foreste di conifere. Ogni anno 2,5 milioni di turisti visitano il Parco nazionale di Zion, con un media di 11.000 presenze giornaliere durante i mesi di luglio e agosto. Per la maggior parte dei turisti la visita al parco consiste nel percorrere il canyon principale, fino al Tempio di Sinawava, raggiungibile con il servizio gratuito di bus navetta (dal 1º aprile al 31 ottobre), oppure con l'auto privata durante il resto dell'anno. Lungo questo percorso panoramico, dal fondovalle ricoperto di boschi, si possono ammirare alcune tra le più spettacolari formazioni rocciose del parco, come il Watchman, il West Temple e l'East temple, le Torri della Vergine, i Tre Patriarchi e il Grande Trono Bianco. Inoltrandosi nella parte orientale dello Zion lungo la strada U.S. 89 si può giungere all'entrata nord del Parco nazionale del Bryce Canyon oppure si può procedere verso sud raggiungendo il versante nord del Grand Canyon. Le parti interne del parco sono accessibili attraverso 240 km di sentieri attrezzati. Sette popolari sentieri circolari con un tempo di percorrenza che varia dalla mezz'ora (Weeping Rock) alle 4 ore (Angels Landing) si trovano nello Zion Canyon. Altri due popolari sentieri, Taylor Creek (4 ore complessive) e Kolob Arch (9 ore complessive) si trovano nella sezione dei Kolob Canyons. Un'escursione molto popolare durante il periodo estivo è la risalita della Gole di Zion (in inglese Zion narrows) dal Tempio di Sinawava. Gli escursionisti più esperti possono scendere le Gole di Zion con un'escursione giornaliera di 12 ore oppure con un'escursione di due giorni, trascorrendo la notte in una delle aree predisposte al campeggio all'interno delle gole. L'escursione di due giorni è subordinata al rilascio di un permesso da parte delle autorità del parco. Altra note destinazioni per gli escursionisti sono la stretta forra dell'Ordeville Canyon o i sentieri del West Rim e del LaVerkin Creek/Kolob Arch. Il parco di Zion è una celebre destinazione per gli appassionati di alpinismo e arrampicata libera, con pareti adatte a tutti i livelli di difficoltà. Per arrampicare non sono necessari permessi speciali benché sia necessario chiede l'autorizzazione per poter bivaccare in parete. In primavera non è consentito arrampicare in alcune aree in cui nidificano i rapaci. Nel parco si trovano inoltre 50 pareti attrezzate per la discesa in corda doppia lungo le pareti di arenaria dei canyon. I canyon di maggiore difficoltà prevedono stretti passaggi con inghiottitoi muniti di punti di ancoraggio che devono essere affrontati con adeguata attrezzatura e richiedono buone doti tecniche. IL BRYCE CANYON (LIBERAMENTE TRATTO DA HTTPS://IT.WIKIPEDIA.ORG/WIKI/PARCO_NAZIONALE_DEL_BRYCE_CANYON) Il Parco Nazionale del Bryce Canyon è un piccolo parco nazionale situato nel sud-ovest degli Stati Uniti nello stato dello Utah. L'area protetta comprende il celebre Bryce Canyon che, nonostante il nome, non è propriamente un canyon ma un enorme anfiteatro originatosi dall'erosione del settore orientale dell'Altopiano di Paunsaugunt. Il Bryce Canyon è celebre per i caratteristici pinnacoli, gli hoodoos, prodotti dall'erosione delle rocce sedimentarie fluviali e lacustri, erosione dovuta all'azione di acque, vento e ghiaccio. Le rocce hanno un'intensa colorazione che varia dal rosso, all'arancio al bianco. Il Bryce ha una superficie di 145 km² ed un'altitudine che varia tra 2400 m e 2700 m. I primi colonizzatori del canyon furono i mormoni che si insediarono a partire dal 1850, e fu chiamato così grazie a Ebenezer Bryce che si insediò in questa area nel 1875. L'area venne proclamata monumento nazionale nel 1924 e istituito come Parco nazionale del Bryce Canyon nel 1928. Il Bryce Canyon ha un dislivello di circa 650 metri, questo fa sì che ci siano 3 zone climatiche distinte: la foresta di abeti, la foresta di pini di Ponderosa e la foresta di ginepri e pini. Questi diversi habitat fanno sì che ci sia un'elevata biodiversità, è così possibile vedere più di 100 specie di uccelli e decine di specie di mammiferi. Club Alpino Italiano Sez. di Foligno & Picchio Muraiolo L'anfiteatro del Bryce Canyon è rivelatore di una lunga storia geologica di sedimentazione ed erosione. Il Bryce Canyon non è un vero canyon in quanto non è stato scavato da un corso d'acqua, l'acqua è stata però un fattore importante sotto forma di ghiaccio e di agente chimico. Per 200 giorni all'anno la temperatura oscilla intorno a 0 °C, durante il giorno l'acqua si infiltra nelle fratture della roccia, durante la notte si congela espandendosi del 9%. Sotto forma di ghiaccio l'acqua esercita una forte pressione sulla roccia che finisce per frantumarsi. In aggiunta le precipitazioni, che sono acide, sciolgono lentamente il calcare erodendo le cime e portando via i detriti. I camini delle fate, chiamati anche hoodoos sono guglie alte e sottili di roccia che si sollevano dalla base di bacini aridi e dei calanchi. Il parco del Bryce Canyon contiene la maggiore concentrazione al mondo di queste formazioni, sebbene siano comuni nella regione degli High Plateaus nell'Altopiano del Colorado e nella regione di Badlands nel Northern Great Plains. La differenza tra gli hoodoos e le spirali consiste nel fatto che i primi hanno un corpo che varia di spessore, assomigliando spesso a dei totem, mentre le seconde hanno una superficie più liscia e uno spessore che si assottiglia dal basso verso l'alto. Al Bryce Canyon i camini delle fate hanno un'altezza che va da 1,70 metri fino a 30 metri. Formati da strati di roccia sedimentarie di diversa durezza, le forme degli hoodoos sono scolpite dall'erosione. Il nome dato alla formazione rocciosa di cui gli hoodoos fanno parte, è la Formazione Claron. Questo strato è formato da diversi tipi di roccia, tra cui la siltite, l'arenaria e principalmente il calcare. Questa formazione si è originata tra i 30 e i 40 milioni di anni fa in un lago che copriva buona parte dello Utah occidentale. I minerali formatisi nei diversi tipi di roccia fanno sì che gli hoodoos abbiano diversi colori. Due diversi processi legati all'acqua contribuiscono alla creazione di queste formazioni rocciose. Il primo è il congelamento/scioglimento dell'acqua infiltrata nella roccia, il secondo è la pioggia. Piogge acide sciolgono lentamente gli strati di calcare e quando raggiungono gli strati di siltite e arenaria l'azione erosiva rallenta grazie alla maggiore resistenza di queste rocce all'attacco degli acidi. Molti degli hoodoos più resistenti hanno in cima uno strato di dolomia, questa roccia si dissolve molto lentamente, quindi protegge gli strati sottostanti di calcare. Il velocità di erosione va da 0,6 metri a 1,3 metri ogni cento anni, di questo passo tra 3 milioni di anni il ramo orientale del fiume Sevier scorrerà attraverso l'anfiteatro e inizierà ad erodere la roccia finendo per formare un classico canyon. Il processo è inarrestabile, il solo camminare alla loro base contribuisce ad accelerare l'erosione. Le pinne sono stretti muri di roccia divisi da fratture o giunti. Man mano che la pioggia e l'erosione ingrandiscono queste fratture, si vengono a formare gli slot canyon. I giunti sono molto comuni in tutte le rocce sedimentarie e si formano nella stessa maniera in cui si originano le crepe nel fango mentre secca. Al Bryce Canyon i giunti sono sottoposti ad un ulteriore stress creato dell'enorme quantità di energia rilasciata durante i terremoti che si verificarono lungo la faglia di Paunsagunt e la faglia inversa di Ruby. Queste faglie sono attualmente dormienti ma alcuni milioni di anni fa la loro attività ha contribuito ad ampliare e a rendere più profondi i giunti. In inverno la neve che si scioglie penetra in questi giunti, di notte l'acqua ghiaccia e frattura la roccia in piccole parti. Nella tarda estate le regolari piogge pomeridiane contribuiscono a dilavare i detriti formatisi sotto l'azione del ghiaccio, venendo così a formare gli slot canyon. La continua distruzione della roccia dovuta all'azione del ghiaccio e della pioggia a volte porta alla formazione di finestre e hoodoos. Gli archi o finestre sono buchi naturali che si formano lungo le fratture di muri di roccia sottili. Questi buchi devono avere un diametro di almeno 90 centimetri in due direzioni perpendicolari per assumere il nome di archi. Esiste una differenza tra archi e ponti da un punto di vista della loro formazione: i ponti sono scavati da acqua corrente invece gli archi sono scavati da qualunque altro elemento naturale. Al Bryce Canyon molti degli archi sono stati scavati da infiltrazioni di ghiaccio. Gli archi continuano ad ingrandirsi mano a mano che l'erosione procede, fino a quando la volta non collassa dando vita agli hoodoos. All'interno del parco ci sono centinaia di archi e il più grande ed anche più accessibile è il Natural Bridge che si trova a metà della strada principale. Il Grand Staircase è un'immensa sequenza di strati sedimentari che si distende dal parco nazionale del Bryce Canyon al Grand Canyon passando attraverso il parco nazionale di Zion. Gli strati più vecchi di questa sequenza sono visibili al Grand Canyon, gli strati intermedi allo Zion e i più giovani sono visibili al Bryce Canyon. Il parco ha molti sentieri che variano sia in lunghezza che in difficoltà, questi percorsi portano ad una serie di punti di osservazioni e a molte delle formazioni rocciose più famose. Mossy Cave (lunghezza 1,3 km): facile sentiero che porta nei pressi di una grotta e di una piccola cascata, attiva da maggio a ottobre. Rim Trail (lunghezza fino a 17,7 km): sentiero abbastanza semplice che permette di vedere gli hoodoos dall'alto. Il sentiero è pavimentato con un leggero dislivello tra Sunset Point e Sunrise Point. Bristlecone Loop (lunghezza 1,6 km): sentiero che si snoda attraverso foreste di abeti, pini e radure. Queen's Garden (lunghezza 2,9 km): questo è il più facile sentiero che scende nel canyon, da qui si possono vedere gli hoodoos alla base. Club Alpino Italiano Sez. di Foligno & Picchio Muraiolo Navajo Trail (lunghezza 2,2 km): sentiero di media difficoltà che scende nell'anfiteatro, si possono osservare Two Bridges, Thors Hammer e il Wall Street, snodandosi in uno degli slot canyon del parco. Tower Bridge (lunghezza 4,8 km): sentiero di media difficoltà che scende per 290 metri nel canyon costeggiando la China Wall. Hat Shop Trail (lunghezza 6,4 km): sentiero di media difficoltà che scende per 438 metri sino a un gruppo di rocce in equilibrio. Swamp Canyon Trail (lunghezza 7,2 km): sentiero abbastanza difficile che si snoda in una delle aree meno conosciute del parco. Fairyland Loop (lunghezza 12,9 km): sentiero difficile che si snoda tra hoodoos e panorami spettacolari attraversando il canyon. Peek-A-Boo Loop (lunghezza 8,8 km): sentiero molto difficile che scende rapidamente nell'anfiteatro permettendo di vedere da vicino il Wall of Windows. Riggs Spring Loop (lunghezza 14,2 km): lungo e ripido sentiero che attraversa foreste di abeti e pini passando in prossimità di una sorgente, dotato di 4 aree di campeggio. Under-The-Rim Trail (lunghezza 36,9 km): impegnativo sentiero dotato di 8 aree di campeggio che attraversa le regioni remote del canyon. THE WAVE PARK (LIBERAMENTE TRATTO DA HTTPS://EN.WIKIPEDIA.ORG/WIKI/THE_WAVE,_ARIZONA) The Wave (l'Onda) è una formazione rocciosa di arenaria risalente al periodo Giurassico (190 milioni di anni). Si trova nello stato dell'Arizona, Stati Uniti e forma una parte del deserto Paria Canyon-Vermilion Cliffs Wilderness. The Wave è un posto famoso tra i fotografi e gli escursionisti. Un paesaggio di forme ondulate come un'onda dai colori arancioni e rossi. In origine era una serie di dune che nel tempo si trasformò in roccia solida. L'erosione del vento e pioggia hanno creato questo paesaggio unico. La formazione è ben nota agli escursionisti ed ai fotografi per le sue forme ondulate, colorate e per la difficile escursione da fare per raggiungere il parco. A causa della natura fragile della formazione e del gran numero di persone che desiderano visitarla, viene utilizzato un sistema a lotteria quotidiana per erogare solo dieci permessi per il giorno dopo. Inoltre, son disponibili soltanto dieci permessi on-line per ogni data con quattro mesi di anticipo per viaggi programmati. Una mappa e le informazioni relative all'escursione vengono fornite a coloro che hanno ottenuto i permessi. LA NECESSITA’ DI ANTICIPARE LE ISCRIZIONI E’ DOVUTA ALLA POSSIBILITA’ DI AVERE SIGNIFICATIVI SCONTI DI GRUPPO, CHE ANDRANNO A BENEFICIO DI TUTTI!!! Questa e’ LA CIOCCOLATA, la ciliegina la metteremo dopo!!!! Affrettatevi, chi c’è c’è!!!