ogni passo con la scarpa giusta - Federazione Coldiretti Treviso

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ogni passo con la scarpa giusta - Federazione Coldiretti Treviso
COLDIRETTI TREVISO
Anno LVII - N.1 - gennaio/febbraio 2008 - Periodico Mensile - Poste Italiane S.p.A. / Sped. A.P. D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art.1 comma 1 - DCB TV - € 2,50 - Contiene I.P.
MENSILE DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLDIRETTI DI TREVISO
TeTr 1-08.indd 1
OGNI PASSO
CON LA SCARPA
GIUSTA
Ancora troppi
infortuni nel
mondo del lavoro
Anno LVII • n° 1 • gennaio/febbraio 2008
www.coldiretti.it/treviso
5-02-2008 15:07:16
NOVITÀ:
NOVITÀ
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tutti i nuovi numeri
Il prefisso per tutta la provincia è: 0422
SEDE PROVINCIALE
Viale Sante Biasuzzi,20 -31038 Paese (TV) – tel. 0422 954111 – fax 0422 959646 – email: [email protected]
ufficio tecnico tel. 0422 954230 – ufficio fiscale tel. 0422 954220 – ufficio EPACA tel. 0422 954260
ASOLO
Via Giorgione, 7 Casella d’Asolo tel. 0422 954440 – fax. 0422 954457
ufficio tecnico tel. 0422 954458 ufficio fiscale tel. 0422 954459
CASTELFRANCO VENETO
Via Borgo Pieve, 112 tel. 0422 954400 – fax. 0422 954417
ufficio tecnico tel. 0422 954418 ufficio fiscale tel. 0422 954419
CONEGLIANO
Via La Marmora, 8 Cond. Giulia tel. 0422 954420 – fax. 0422 954437
ufficio tecnico tel. 0422 954438 ufficio fiscale tel. 0422 954439
MOGLIANO VENETO
Via C. Gris, 7 tel. 0422 954460 – fax. 0422 954477
ufficio tecnico tel. 0422 954478 ufficio fiscale tel. 0422 954479
ODERZO
Via Tagliapietra, 2 tel. 0422 954520 – fax. 0422 954537
ufficio tecnico tel. 0422 954538 ufficio fiscale tel. 0422 954539
RONCADE
Via Vivaldi, 11 tel. 0422 954540 – fax. 0422 954557
ufficio tecnico tel. 0422 954558 ufficio fiscale tel. 0422 954559
TREVISO EST
Via E. de Amicis,4 Carità di Villorba tel. 0422 954120 – fax. 0422 954137
ufficio tecnico tel 0422 954138 ufficio fiscale tel. 0422 954139
TREVISO OVEST
Viale Sante Biasuzzi, 20 Paese tel. 0422 954100 – fax. 0422 954104
ufficio tecnico tel 0422 954118 ufficio fiscale tel. 0422 954119
VALDOBBIADENE
MONTEBELLUNA
Via della Filandetta 5/1 tel. 0422 954560 – fax. 0422 954577
ufficio tecnico tel 0422 954578 ufficio fiscale tel. 0422 954579
Piazza Parigi, 2 tel. 0422 954480 – fax. 0422 954497
ufficio tecnico tel. 0422 954498 ufficio fiscale tel. 0422 954499
MOTTA DI LIVENZA
Via Piave, 6 tel. 0422 954500 – fax. 0422 954517
ufficio tecnico tel. 0422 954518 ufficio fiscale tel. 0422 954519
VITTORIO VENETO
Gall. Nazioni Unite – Cond. Agribella tel. 0422 954580 – fax. 0422 954597
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Direttore responsabile:
Enzo Bottos
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Vice direttore:
Luca Pinzi
Realizzazione editoriale:
Impresa Verde Treviso s.r.l.
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COLDIRETTI TREVISO
Anno LVII - n. 1
15 gennaio / 15 febbraio 2008
Mensile della Federazione
Provinciale Coldiretti di Treviso
n° 1/08
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Proprietario, Direzione,
Redazione e Amministrazione:
Coldiretti di Treviso
31038 Paese (Tv)
Viale S. Biasuzzi, 20
Tel. 0422.954111
Autoriz. Pubb. auto. Trib. TV
con dec. 08/11/1951 n. 56
Iscrizione al R.O.C. n° 4587
Stampa:
Marca Print Snc
Quinto di Treviso (TV)
Le tesi espresse nelle rubriche
e negli articoli firmati
impegnano soltanto l’autore
e non rispecchiano quindi
necessariamente le opinioni
della rivista.
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Non si può cadere
nella pentola
dell’olio bollente!
N
“
Non è tempo
perso sapere
come comportarci
nelle situazioni
di lavoro
ordinario
o di pericolo
”
egli ultimi tempi sono accaduti dei
gravi incidenti sul lavoro in agricoltura. Chi fa il nostro lavoro sa che
non facciamo mai la stessa cosa e le
condizioni di rischio cambiano continuamente nell’arco della giornata. Si può stare tranquillamente seduti a “pelare” radicchio o in bilico su una
scala per la potatura ma finire triturati in una macchina
è qualcosa di atroce.
Tutti noi cerchiamo di programmare i lavori in modo di
iniziare e finire in un determinato lasso di tempo ma,
a volte, basta un contrattempo o due gocce di pioggia e
addio programmi. Ed ecco che spesso per recuperare il
tempo perduto, e preparare un altro “mestiere”, si cercano delle scorciatoie, si fanno due cose alla volta, si cerca di fare presto
ed allora si corrono dei rischi. Sappiamo benissimo quello che facciamo e
quello che non si dovrebbe fare, ma ci pare di poterlo governare. Siamo
certi di conoscere la nostra macchina e, sicuramente, l’abbiamo fatto già
altre volte e ci è andata bene. Le macchine rappresentano il successo della
nostra società. Sono state, per noi, fonte di emancipazione. Ci danno una
“mano” ogni volta che c’è da far fatica e sono per noi fonte di soddisfazione
per l’acquisto (e preoccupazione per il prezzo) ma vanno rispettate. Spesso
gli incidenti avvengono per eccesso di confidenza perché si sottovaluta il
rischio che deriva da una azione o semplicemente dal fatto che altri non
sanno quello che sappiamo noi e allora può succedere che un bambino,
preso dal gioco, si tiri addosso un attrezzo che si è lasciato in equilibrio
precario o che arrivi a contatto con prodotti tossici. Un Imprenditore deve
farsi carico della sua sicurezza ma soprattutto di quella di chi non è in
grado di valutare i rischi che corre.
Invito tutti i soci di Coldiretti Treviso a partecipare ai corsi per la sicurezza. Non è tempo perso sapere come comportarci nelle situazioni di lavoro
ordinario o di pericolo. E’ un investimento per noi e per i nostri cari. I nostri
uffici sono a disposizione per dare tutte le informazioni del caso.
Le nostre aziende non sono un luogo di pericolo ma un posto di vita. Sta a
noi averne cura.
Il Presidente, Fulvio Brunetta
Agricoltura
Industria e Servizi
Infortuni denunciati INAIL
2007
57.300
828.400
Infortuni mortali
nov. 2006 - ott. 2007
107
1.125
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NASCE FONDAZIONE
CAMPAGNA AMICA
L’iscrizione è gratuita: consumatori e produttori uniti per i propri figli
C
ampagna Amica diventa Fondazione diventantando ancor
di più patrimonio di tutti noi.
L’iscrizione è gratuita e lo si può fare
in ogni momento dal sito internet
www.coldiretti.it oppure negli uffici
zonali di Coldiretti Treviso. Lo slogan è eloquente: facciamolo tenendoci per mano, consumatori, cittadini, produttori agricoli. Lo scopo della
Fondazione Campagna Amica consiste proprio nel fare in modo che le
famiglie, le mamme, i consumatori
possano decidere se figli e nipoti
abbiano diritto agli stessi rapporti umani, allo stesso gusto nei cibi,
ai paesaggi, al clima e alla bellezza
n°1/08
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che i nostri territori hanno regalato
alla loro infanzia. Il nostro vecchio
pianeta attraversa una fase tormentata: rischi alimentari, inquinamento, cambiamenti climatici, crescenti
emergenze ambientali. Come cittadini e come consumatori siamo di
fronte a domande che fino a ieri ci
erano sconosciute.
Eccoli elencati quindi gli obiettivi di
Fondazione Campagna Amica: Valorizzazione dell’identità profonda dei
nostri territori, del nostro ‘stile di
vita’, certezza sulla qualità, l’origine
e la salubrità di ciò che mangiamo,
promozione di leggi a tutela dei cittadini-consumatori, diffusione di una
cultura dei consumi legati alle nostre
campagne, difesa del patrimonio di
boschi, fiumi e laghi dei nostri territori, sviluppo delle fonti energetiche
rinnovabili del nostro Paese nel rispetto del paesaggio e della salubrità
dell’aria, diffusione di una ‘rete’ informativa capillare su cibo, produzione, prezzi, educazione alimentare
ed ambientale, promozione di un
virtuoso stile di vita, per un’opinione
pubblica, sempre più consapevole
dei propri diritti in materia ambientale ed alimentare. Chi si iscriverà
avrà diritto, come spiegheremo anche nei prossimi numeri di Terra Trevisana, a dei piccoli vantaggi.
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Belluno, Treviso,
Venezia: strategia
vincente!
“E
ssere reattivi e propositivi verso il mercato, mantenendo
la propria identità e territorialità, ma pronti a costruire
insieme per essere più competitivi, efficaci, efficienti!”.
Una frase questa che è complessa nei significati che sa
esprimere, ma non complicata. La stiamo pronunciando
spesso in questi mesi nei confronti delle nostre imprese agricole che si stanno
difendendo dall’attacco del sistema globale, avendo già accettano la sfida di
costruire una nuova mentalità imprenditoriale. Ciò scegliendo di far squadra per competere nel mondo con economie di scala intelligenti e portatrici
di risultati economici per i nostri sistemi agroalimentari e rurali. Coldiretti
questa frase la fa propria capitalizzandola all’interno della struttura. A
cominciare dagli effetti che può portare ai preziosi canali di comunicazione
con le imprese agricole associate: i nostri periodici.
“
Le federazioni
di Belluno,
Treviso e
Venezia hanno
costruito in
questi mesi
un percorso
condiviso
per dar vita a
dei prodotti
editoriali
diversi nella
forma, ma
integrati nella
redazione
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”
FARE INSIEME PER GARANTIRE L’ECCELLENZA
Proprio in questo solco, abbracciando l’idea che ogni collaborazione aumenta
il nostro potenziale, le federazioni di Belluno, Treviso e Venezia hanno costruito in questi mesi un percorso condiviso per dar vita a dei prodotti editoriali che
possano esprimere quanto di meglio si potesse chiedere al mercato editoriale.
I nostri periodici rimarranno separati, unici, caratterizzati, ma ognuno sarà
fonte non replicabile delle proprie specificità territoriali e produttive. L’idea
portante di questa strategia è stata quella di voler mettere a reciproca disposizione le eccellenze di ogni singola federazione. C’è stata e ci sarà una stretta
collaborazione tra le tre redazioni, tra gli uffici stampa che saranno volano per
innovative sinergie tra i Caf ed i Caa, ma più in generale tra tutte le risorse
umane del sistema Coldiretti.
Dall’esperienza e dalla competenza di tutti abbiamo estratto il meglio per
poter garantire ai nostri giornali delle informazioni puntuali, professionali e
tempestive. L’editore in questo caso è diventato unico per poter al meglio offrire, come detto, delle economie di scala che parlano di risparmio, ma meglio
direi di razionalizzazione. Si tratta di lavorare per la qualità, e come succede
in questo caso nelle vostre aziende, non si guarda solo all’aspetto dei costi,
bensì a quelli dei risultati. Nello specifico abbiamo ottenuto soddisfazioni da
entrambi i versanti.
2008: TESSERAMENTO, UN ATTO CONSAPEVOLE
Il rispetto della nostra identità è un concetto caro a chi si sente professionalmente imprenditore agricolo, totalmente donna o uomo della Coldiretti,
consciamente impegnato in questo progetto che non è solo economico, ma
rappresentativo di una forza sociale che in questi anni ha fatto sentire la
propria voce. E’ con questo significato e spirito che onoriamo il nuovo tesseramento 2008. Non è un atto vuoto e obbligato, bensì una scelta piena di valori
e consapevolmente importante per una agricoltura rigenerata.
Ivo Bozzatto, direttore f.f. Coldiretti Belluno
Enzo Bottos, direttore Coldiretti Treviso
Gianluca Lelli, direttore Coldiretti Venezia
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Dal Veneto all’Europa a 27
Brevi notizie, appuntamenti, eventi dal mondo agroalimentare
PREZZI GONFIATI DA
RACKET E USURA
ROMA. A gonfiare i prezzi
degli alimenti sono anche il
racket, il pizzo e gli altri fenomeni malavitosi che sviluppano a danno delle campagne
italiane un giro di affari di
7,5 miliardi di euro, secondo
il rapporto della direzione
nazionale antimafia (Dna). E’
quanto denuncia la Coldiretti
in riferimento al moltiplicarsi in agricoltura di furti di
attrezzature e mezzi agricoli,
racket, abigeato, estorsioni,
del cosiddetto pizzo anche
sotto forma di imposizione
di manodopera o di servizi
di trasporto o di guardiania
alle aziende agricole, danneggiamento delle colture,
aggressioni, usura, macellazioni clandestine, truffe nei
confronti dell’Unione europea
e caporalato. Tra i fenomeni
in forte crescita si registrano
il ritorno dell’abigeato con il
furto di circa 100mila animali
da allevamento all’anno.
BORSE DI STUDIO AI
FUTURI PROFESSIONISTI
DELLA VITE
Il CO.DI.TV, Consorzio Difesa
dalle avversità atmosferiche di
Treviso, presieduto dal produttore vitivinicolo Valerio
Nadal e diretto da Flavio Bortolato, ha consegnato 7 borse
di studio di altrettanti studenti
della Scuola Enologica Cerletti di Conegliano nella quarta
edizione di questo progetto
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studio. “Studenti che hanno
accettato la sfida di dedicare
il loro tempo libero, comprese
le vacanze estive, per diventare veri e propri tecnici della
vite – spiega lo stesso Valerio
Nadal – Guidati dal professore
Walter Da Rodda e dal nostro tecnico Fiorello Terzariol
hanno rilevato le principali
ampelopatie monitorando
nali – aggiunge il Presidente
Valerio Nadal - Creare dei
professionisti in questo settore per noi è fondamentale
in quanto le notizie che indirizzano i viticoltori, e non
solo, sulla scelta dei momenti
ottimali nell’utilizzo di determinati agrofarmaci idonei
alla lotta contro le eventuali
patologie devono essere comu-
l’andamento della peronospora della vite, indagando sulla
presenza di flavescenza dorata
e controllando il volo delle
tignole dell’uva”. Un buon
lavoro che ha visto la consacrazione in una presentazione
presso l’aula magna del Cerletti davanti ad un centinaio
di studenti, addetti a lavori e
soprattutto alla preside Damiana Tervilli. “La buona notizia è che con questi progetti
il mondo della scuola avvicina
i ragazzi al mondo del lavoro
dando opportunità professio-
nicate da personale altamente
qualificato”. Nella foto da
destra vediamo il Presidente Valerio Nadal, il tecnico
Fiorello Terzariol, il professor
Walter Da Rodda e la Preside
Damiana Tervilli. Gli studenti,
invece, sono Mery Carter, Giuliano Conte, Andrea De Nadai,
Fabio Faraon, Andrea Marzaro, Alessio Signori e Moreno
Tubia. A loro è stata data una
borsa di studio e donato un
ogetto molto significativo: un
etilometro. “Vogliamo evidenziare un’azione di prevenzione
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al rischio alcol in particolare
dei neopatentati sempre più
necessaria oggigiorno” ha
ricordato Terzariol.
GRAVE SOSTEGNO DEL
MINISTRO CASTRO A
CARNE STRANIERA
ROMA. E’ particolarmente
grave che un Ministro dell’agricoltura italiana anziché
cercare di valorizzare la produzione Made in Italy di carne
bovina, che si trova peraltro in
una grave situazione di crisi,
intervenga a favore dell’importazione di carne dal Brasile,
nonostante l’allarme di natura
sanitaria lanciato dall’Unione
Europea. E’ quanto afferma
la Coldiretti nel commentare
l’intervento del Ministro delle
Politiche Agricole Paolo De
Castro che è a sua volta intervenuto sui commissari Ue
per favorire l’arrivo in Italia di
carne dal Sud America proprio nel momento in cui la
Commissione Europea, per la
mancanza di garanzia sanitarie, ha deciso forti limitazioni
alle importazioni di carni bovine dal Brasile per evitare che
nei piatti dei cittadini europei
finiscano carni provenienti da
zone a rischio di malattie come
l’afta epizootica. L’uso strumentale di una denominazione
di grande eco come la bresaola
per giustificare importazioni
a basso costo ed elevato rischio sanitario è - denuncia la
Coldiretti - un grave attentato
ai veri interessi dell’agricoltura
italiana e dei suoi imprenditori
a vantaggio del falso Made in
Italy che nulla ha a che fare con
la materia prima nazionale.
FRUTTA E VERDURA
DAL PRODUTTORE AL
CONSUMATORE CON
UN “CLIC”
Si chiama www.campagnamica.it il sito web delle fattorie di Coldiretti dove si può
trovare la più ampia gamma
di prodotti. Con un semplice
clic è possibile individuare
per comune, provincia o regione le aziende che vendono
direttamente al consumatore. “Certo le imprese sono
dislocate sul territorio ma
organizzandosi e scegliendo
la produzione agroalimentare a lunga scadenza il risparmio è sicuro: acquistando dal
produttore si può risparmiare fino al 30%” - spiega
Giorgio Piazza presidente di
Coldiretti Veneto.
La vendita diretta è una opportunità per il nostro Paese – continua Piazza - con
positivi effetti sul contenimento dell’inflazione e sulla
salvaguardia del clima. Lo
è anche per i cittadini che
possono così garantirsi acquisti sicuri, di qualità ed è
un’ occasione per le imprese
agricole che possono vendere senza intermediazioni
facendo conoscere direttamente le caratteristiche e il
lavoro necessario per realizzare specialità territoriali
uniche e inimitabili”.
Col S. Martino: 15/03 - 06/04
Villa di Cordignano: 15/03 - 24/03
S. Pietro di Barbozza: 22/03 - 06/04
Refrontolo: 29/03 - 13/04
San Giovanni: 11/04 - 20/04
Miane: 12/04 - 01/05
Fregona: 19/04 - 04/05
Saccol: 24/04 - 04/05
Colfosco: 25/04 - 04/05
Combai: 02/05 - 11/05
Vittorio Veneto: 09/05 - 25/05
S. Pietro di Feletto: 31/05 - 15/06
L’UNIONE TRA BIANCA E
FEDELE PIU’ BELLA DI UN
DIAMANTE
Bianca e Fedele Tronchin di
Sambughè hanno superato
anche le nozze di diamante.
Il loro matrimonio ha
61 anni ed a loro va, da
questo giornale, l’affetto
ed i complimenti meritati.
Fedele Tronchin da sempre,
ed a vario titolo, è nostro
socio attivo nella sezione di
Preganziol.
IL NUOVO CALENDARIO
DELLA PRIMAVERA DEL
PROSECCO: ECCO TUTTE
LE MOSTRE
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Via Don G. Fogale, 9 • Tel. 0422 8314
Da più di un secolo le Banche di Credito
Cooperativo sono vicine agli agricoltori,
al territorio e alla famiglia.
È con tale scopo e questa volontà di agire
che le Banche di Credito Cooperativo
hanno messo a disposizione
delle aziende agricole linee agevolate e
uno sportello agricolo per poter comprendere
appieno i bisogni dei nostri agricoltori.
Inoltre, le Banche di Credito Cooperativo
sono tra i soci fondatori di BIT,
la finanziaria che si occupa specificatamente
dei temi legati all’agricoltura,
all’agroindustria e all’ambiente.
Contattateci con fiducia.
Sede di Preganziol
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APRE IL PIANO SVILUPPO
RURALE 2007-2013
CAA Coldiretti e Impresa Verde sul territorio per spiegare il nuovo
piano comunitario
M
entre andiamo in stampa è imminente l’apertura dei bandi per le
misure del PSR, piano di sviluppo rurale, per il periodo 20072013. Di seguito si fornisce una
sintetica rassegna delle iniziative più interessanti per l’impresa
agricola. Altro materiale utile lo
si trova anche sul nostro sito internet www.coldiretti.it/treviso.
Chi intende approfondire le
possibilità del PSR 2007-2013
può avvalersi della consulenza
di Impresa Verde presso tutti gli
Uffici Zonali di Coldiretti Trevi-
so. Intanto, il Centro di Assistenza Agricola di Coldiretti ha già
svolto una decina di riunioni in
tutto il territorio provinciale per
illustrare il nuovo piano di sviluppo rurale.
LE MISURE DELL’ASSE 1
MIGLIORAMENTO DELLA COMPETITIVITÀ DEL SETTORE AGRICOLO E FORESTALE
MISURA 111:
INSEDIAMENTO GIOVANI
AGRICOLTORI
Il giovane agricoltore che desidera insediarsi in una attività
agricola, può seguire 2 strade:
• PACCHETTO
GIOVANI
OPZIONE A): entità di premio 10.000 euro; in questo
caso il giovane apre la partita Iva e l’attività agricola
dopo la presentazione della domanda. Così facendo,
nell’eventualità di non entrata in graduatoria, può ripresentare la domanda nei
bandi successivi. I 10.000
euro di premio devono essere giustificati come spese
di insediamento. Le spese
riconosciute possono essere
le spese notarili, dei professionisti, acquisto macchine,
terreno ecc…ecc…Non sono
ammesse le spese di acquisto
materie prime come acquisto mangimi, mezzi tecnici,
energia elettrica, carburanti
ecc….ecc….
• PACCHETTO
GIOVANI
OPZIONE B): livello di premio 30.000 euro. In questo
caso il giovane, al momento
di presentazione della domanda deve essere già insediato fino ad un massimo di
12 mesi dall’apertura dell’attuale bando. E’ bene precisare
che seguendo questa strada,
nell’eventualità di non essere in graduatoria utile per il
finanziamento, non si potrà
più accedere ai futuri bandi.
Dunque per questa opzione
esiste una sola possibilità di
finanziamento. Le spese rendicontabili per la giustificazione del premio sono le medesime riportate nel primo
caso.
MISURA 121:
INVESTIMENTI AZIENDE
AGRICOLE
Gli interventi finanziati con la
misura 121 hanno per oggetto
l’ammodernamento delle aziende agricole. Il sostegno è previsto per gli investimenti strutturali, l’acquisto di macchine e
attrezzature, l’introduzione di
tecnologie per la produzione di
energia da biomassa, l’adeguamento dei sistemi di stoccaggio/
trattamento reflui, l’adozione di
sistemi irrigui e di sistemi di difesa attiva, il miglioramento della logistica aziendale, della commercializzazione diretta e delle
tecnologie dell’informazione.
Sottomisura 121m, riservata
ad aziende che operano in montagna.
Sottomisura 121f (filiere corte),
destinata ad aziende singole.
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Sottomisura 121a, per investimenti di adeguamento alla direttiva nitrati e pacchetto igiene.
Sottomisure 121e, riservata
alla realizzazione di impianti per
la produzione di energia da reflui
zootecnici.
Requisiti per accedere alla
presente misura:
• Essere imprenditore agricolo
professionale (IAP)
• Possedere titolo di studio attinente al settore agrario o veterinario oppure apposito corso
di formazione di almeno 150
ore riconosciuto dalla regione.
• Eta’ inferiore a 65 anni.
• Essere iscritto alla camera di
commercio.
• Essere in regola con i versamenti inps.
Una volta finanziati, è obbligo
mantenere l’investimento effettuato per i successivi 5 anni.
L’entità del contributo è calcolato
in percentuale sulla spesa ammessa (necessità di fatture che comprovino l’investimento, ove questo sia calcolato sull’imponibile).
La percentuale di finanziamento è pari a:
1. 55% per i giovani IAP entro
5 anni dall’insediamento in
zona montana.
2. 40% per i giovani IAP entro
5 anni dall’insediamento in
altre zone.
3. 45% imprese agricole IAP in
zona montana.
4. 30% imprese agricole IAP in
altre zone.
L’importo minimo di investimento è pari a:
1. 15.000 euro per aziende situate in zona montana.
2. 25.000 euro per aziende situate in altre zone.
Gli investimenti devono essere
terminati entro 6 mesi dalla data
di approvazione della domanda
per le attrezzature e 15 mesi per
gli investimenti fissi.
LE MISURE 112 E 121 SONO
SOGGETTE A GRADUATORIA
LE MISURE DELL’ASSE 2
MIGLIORAMENTO DELL’AMBIENTE E DELLO SPAZIO RURALE
MISURA 214:
I PIA
PROGETTI INTEGRATI D’AREA
Questa misura sostituisce la
vecchia misura 6 agroambiente; è stato riproposto il contributo per:
• Agricoltura biologica.
• Siepi e boschetti.
• Pascoli e prati di collina/
montagna e prati di pianura.
• Integrazione di sostanza organica nei terreni agrari.
n°1/08
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Le misure dell’asse 2 non
sono gestite solo attraverso le domande dei singoli
beneficiari, ma anche per
mezzo di iniziative che
coinvolgono più soggetti,
coordinati da un ente pubblico (ad esempio Comuni,
Province, Consorzi di bonifica) che assume il ruolo
di soggetto coordinatore e
proponente. Queste iniziative prendono il nome di
Progetti integrati di area.
Quest’innovazione è stata introdotta per dare maggiore
spessore alle singole iniziative
agroambientali, attraverso il
coordinamento di più azioni
che si prefiggono un ben determinato obiettivo ambientale,
concernente la tutela e la salvaguardia dell’ambiente, del ter-
10
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ritorio e del paesaggio,
nonché
la protezione delle risorse acqua,
suolo ed aria. In
particolare, il PIA
deve coinvolgere
ed aggregare intorno ad una specifica problematica/criticità, un
insieme di soggetti – pubblici e privati – nell’ambito
di un progetto
condiviso in grado di attivare
una serie di interventi coordinati, ai fini della gestione e del
miglioramento dell’ambiente.
Non tutte le misure sono attivabili attraverso il PIA, infatti
alcune sono escluse, mentre
altre possono essere attivate
sia individualmente, sia tramite il PIA. Infine, esistono
delle misure attivabili solo
tramite il PIA. Nella tabella è
riassunta la modalità di attivazione delle singole misure
e sottomisure.
LE MISURE DELL’ASSE 3
MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELLA VITA
La strategia del terzo asse si
prefigge la necessità di mantenere vitale il tessuto economico e sociale di aree rurali,
attraverso la diversificazione
delle attività agricole e il miglioramento delle infrastrutture e dei servizi, a favore
della popolazione delle aree
rurali.
ottenute dall’impresa in un
periodo di 3 anni. Dal punto
di vista dell’impresa, il massimale è quindi una sorta di
tetto, riferito ad un periodo
triennale, del totale delle age-
volazioni ottenibili da strumenti sottoposti a regime di
“de minimis”. Dal 1° gennaio
2007, e fino al 31 dicembre
2013, il limite “de minimis” è
di 200.000 euro.
MISURA 311:
DIVERSIFICAZIONE IN
ATTIVITÀ NON AGRICOLE
La misura si articola in 3 azioni. La prima sostiene le fattorie polifunzionali (didattiche,
con produzioni artigianali, …), la seconda incentiva
l’ospitalità in agriturismo e la
terza la produzione di energia/biocarburanti da fonti
rinnovabili di origine agricola. L’aiuto varia dal 30% al
50% della spesa ammissibile
ed è rivolto agli imprenditori
agricoli che intendono investire in strutture e dotazioni.
Per questa categoria di aiuti
va rispettato il massimale di
“de minimis” che si riferisce
al totale delle agevolazioni
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PAGINE A CURA DI LUCA PINZI
MEZZA EUROPA E’ D’ACCORDO:
“IL PROSECCO NON E’ UN SUCCO
DI FRUTTA”
La Deutsche Welle sbarca nella Marca per intervistare Muraro, Adami e Brunetta
L
a strenue difesa del Prosecco di casa nostra, quello di
Conegliano e Valdobbiadene Doc in primis, portata avanti
Brunetta, anche il Presidente della Provincia di
Treviso, Leonardo Muraro ed il Presidente del
Consorzio del Prosecco
di Conegliano e Valdobbiadene Doc, Franco Adami che ha trasmesso la sua passione
per una viticoltura di
qualità.
| Adami, Brunetta e Muraro con la giornalista inglese |
| La Mitzman intervista Brunetta |
in questi giorni da Coldiretti di
Treviso, assieme ad un tavolo di
addetti ai lavori come spiegato
nella pagina accanto, sta interessando i media di mezza Europa.
L’intervista di Fulvio Brunetta, Presidente di Coldiretti di
Treviso, apparsa su Venerdì di
Repubblica, infatti, ha attirato
l’attenzione di quei media che
sostengono la difesa della tipicità contro la massificazione e la
distorsione dei gusti.
In queste ore della notizia si è interessata l’agenzia di stampa inglese Reuters. Sempre una giornalista inglese, Danielle Mitzman, è
giunta nella Marca per registrare
alcune interviste che hanno trattato l’argomento dalle frequenze
di Deutsche Welle nella rubrica
radiofonica Eurovox.
La giornalista ha ascoltato, oltre
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CENTINAIA DI SITI INTERNET
NEL MONDO RIPORTANO
LA NOSTRA BATTAGLIA
La battaglia della Coldiretti trevigiana ha girato il mondo. La volontà di non accettare delle campagne pubblicitarie che sviliscono
l’origine, la qualità e la tradizione del Prosecco di casa nostra, vedi
Paris Hilton e lattine, ha fatto il giro del mondo. E’ incredibile il
processo mediatico che si è sviluppato. Basta cliccare su un motore di ricerca, scrivendo
“Brunetta
Prosecco
Paris Hilton” e si fa il
giro del globo. Dal sito
cinese www.wowa.cn
al blog della stessa Paris, dal sito di cucina
in Alabama a quello
del Timesonline. Centinaia di pagine in tutte le lingue del pianeta
che parlano della difesa del nostro territorio.
Forse tutto il mondo è
paese e questa paura di
venire fagocitati dalla
globalizzazione ormai
è già globale.
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RISERVA DEL NOME PROSECCO:
UN SI DALLE RIUNIONI DI
VALDOBBIADENE E ODERZO
I produttori fanno quadrato e spingono per un percorso Doc di certezze
“I
n Germania il bianco
frizzante lo vogliono
chiamare tutto prosecco”. Basterebbe solo questa notizia per capire che la partita della
riserva del nome del vino prosecco, il Prosecco, è urgente e di
strettissima attualità.
Non tanto per difendersi oggi
dall’agropirateria che imperversa
in tutto il mondo, bensì per costruire una fortezza che domani
nessuno potrà scardinare. La problematica è stata affrontata nel
corso di due appuntamenti epocali per la viticoltura trevigiana
a Valdobbiadene e Oderzo alla
presenza di circa 700 tra imprenditori del settore e rappresentanti dell’importante tessuto cooperativo che coinvolge migliaia di
imprese del primario trevigiano.
Si è trattato di una sorta di audizione pubblica organizzata da
chi si è messo in gioco per difendere il nome di un patrimonio
trevigiano, il Prosecco appunto,
che oggi può essere utilizzato dovunque e da chiunque in tutto il
mondo.
“Il numero di partecipanti è la
prima annotazione straordinaria di questo percorso in quanto si è trattato di una presenza
all’insegna del gioco di squadra per difendere un territorio,
ciò che è stato fatto in esso e
l’eredità che sarà lasciata ai
nostri figli – spiega il Presidente di Coldiretti di Treviso, Fulvio Brunetta, che ha parlato a
nome del tavolo organizzatore
- Voglio sottolineare la maturità
delle nostre aziende che già producono il prosecco Doc. Queste
sono riuscite a far capire il loro
spessore umano e professionale.
La filiera si è poi ritrovata unita e coesa senza compromessi
nè condizioni. Tutti vogliamo
difendere e tutelare il nome
prosecco”. La squadra impegnata in questa strategia è, infatti,
formata dai quattro Consorzi
delle denominazioni di origine
controllata della provincia di
Treviso, quello del Prosecco di
Conegliano e Valdobbiadene, il
Piave Doc, Colli di Conegliano
e Colli asolani e del Montello,
Confagricoltura, Cia, Copagri,
Unindustria Treviso, Confcooperative oltre a Coldiretti di
Treviso che in rappresentanza
della parte economiche siede
in Camera di Commercio ad un
tavolo costituito ad hoc per la
tutela del prosecco assieme ad
altri soggetti istituzionali. “Questo vino è ambito da tutti perchè
è un vino di pregio – continua
Brunetta – Non deve quindi essere omologato. Il Prosecco per
noi non è una moda, bensì uno
stile. L’essere uniti questa volta
| Foto di gruppo per il tavolo di gestione della Riserva del nome |
non ci farà perdere l’ultimo treno, ovvero la riserva del nome”.
Significativi in questa strada gli
interventi dalla platea, tanto dei
produttori privati quanto dei
presidenti di realtà come le Cantine sociali di Ponte di Piave, Mareno, Oderzo e Vittorio Veneto.
Una riserva del nome. “Questa
non è una sfida, ma un investimento per il futuro” ha concluso
Brunetta.
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A CURA DI ADRIANO PESCE
FINANZIARIA 2008:
ECCO LE NOVITA’
Dalle proroghe all’Ici ecco cosa cambia per le nostre imprese agricole
I
n queste pagine pubblichiamo le nuove disposizioni entrate in vigore con l’ultima finanziaria. Si tratta di quelle più prettamente
a carattere agricolo, oltre al nuovo regime dei
contribuenti minimi ed alle importanti notizie
circa gli ex fabbricati rurali.
Nel nostro sito www.coldiretti.it/treviso troverete tutte le disposizioni, mentre su Terra Trevisana continueremo la pubblicazione nel prossimo numero.
PROROGHE
FISCALI
COLTIVAZIONI DI VEGETALI
PER CONTO TERZI
• il comma 175 proroga anche per l’anno 2007
l’applicazione dell’aliquota ridotta ai fini IRAP
del 1,9% per il settore agricolo e della pesca, salvo non venga disposta una diversa misura dalle
Regioni;
Dal 1° gennaio 2008 le aziende agricole possono
esercitare l’attività di coltivazione di prodotti vegetali per conto terzi tramite l’utilizzo di strutture
fisse e/o mobili, se la superficie adibita alla produzione non eccede il doppio di quella del terreno su
cui la produzione insiste.
• il comma 173 proroga al 31/12/2008 l’agevolazione piccola proprietà contadina (PPC) ovvero
dell’agevolazione a favore dei coltivatori diretti e
imprenditori agricoli professionali per l’applicazione della tassa fissa di registro, ipotecaria e catastale in presenza di acquisto di terreni agricoli:
rimane applicabile la sola imposta catastale del
1%;
• il comma 175 proroga al 31/12/2008 l’esenzione
dell’imposta di fabbricazione (accise a 0%) sul
gasolio utilizzato per il riscaldamento nelle coltivazioni sotto serra.
SOCIETA’ TRA
IMPRENDITORI
AGRICOLI
Al comma 1094 della Finanziaria 2007: le società di persone e le srl costituite da imprenditori
agricoli che esercitano esclusivamente le attività
dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione di
prodotti agricoli ceduti dai soci (e non da altri)
si considerano imprenditori agricoli. Ora si specifica che la determinazione forfetaria del reddito di
tali società, applicando all’ammontare dei ricavi il
coefficiente del 25%, non costituisce un obbligo
ma un’opzione in alternativa al regime ordinario (bilancio). Rimane confermata l’applicazione
del regime speciale I.V.A. art 34 D.P.R. 633/72. In
sostanza l’imprenditore agricolo può continuare ad
esercitare l’attività di produzione agricola in forma
individuale, demandando ad una società, da loro
costituita, l’attività di manipolazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti.
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ENERGIA ELETTRICA DA
FONTI RINNOVABILI
ALLEVAMENTO
CAVALLI
Riformulando il disposto del comma 423 della Finanziaria 2006, è previsto che la produzione e cessione di energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili
agroforestali e fotovoltaiche; produzione e cessione
di carburanti effettuate da produzioni vegetali provenienti prevalentemente dal fondo; produzione e
la cessione di prodotti chimici derivanti da prodotti
agricoli provenienti prevalentemente dal fondo; effettuate da imprenditori agricoli sono produttive
di reddito agrario, salvo opzione per la determinazione del reddito con le modalità ordinarie.
Aliquota I.V.A. DEL 10% per le cessioni di cavalli,
asini, muli e bardotti (incrocio tra un’asina e un
cavallo) a condizione che gli animali siano utilizzati nella preparazione di prodotti alimentari. Per le
altre utilizzazioni si applica la percentuale del 20%
(scuderie da corsa, traino, e simili).
GRUPPI DI ACQUISTO
SOLIDALE
Le attività svolte dai “gruppi di acquisto solidale”,
ossia dalle associazioni non lucrative costituite allo
scopo di acquistare e distribuire beni (e prodotti
agricoli) agli aderenti, senza alcun ricarico, con finalità etiche, di solidarietà sociale e di sostenibilità
ambientale non sono considerate commerciali né
ai fini IVA (purché rispettino le condizioni di cui
all’art. 4, comma 7, DPR n. 633/72),
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AGRITURISMO
E COSTRUZIONI
RURALI – ICI
Per effetto della modifica della lett. e) del comma
3-bis dell’art. 9, DL n. 557/93, il carattere di ruralità delle costruzioni strumentali necessarie allo
svolgimento dell’attività agricola di cui all’art.
2135, C.c. è riconosciuto qualora le stesse siano
destinate all’agriturismo, purchè tale attività sia
svolta “in conformità a quanto previsto dalla legge 20 febbraio 2006, n. 96” (legge di riforma della
disciplina sull’agriturismo).
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ICI COOPERATIVE
AGRICOLE
Le cooperative agricole, che a decorrere dal 2008
sono esenti dall’ICI per le costruzioni di cui alla
lettera i) del comma 3-bis dell’articolo 9 del D.L.
557/93 non possono chiedere il rimborso dell’imposta che hanno dovuto versare fino al 2007.
RIVALUTAZIONE
TERRENI E
PARTECIPAZIONI
È riproposta la rideterminazione del costo di
acquisto dei terreni edificabili e con destinazione agricola e delle partecipazioni di società non
quotate posseduti all’1.1.2008, non in regime
di impresa, da parte di persone fisiche, società
semplici e associazioni professionali, nonché
enti non commerciali. Il termine per usufruire
della nuova rivalutazione è fissato al 30.6.2008,
data entro la quale è necessario redigere ed asseverare la perizia di stima e provvedere al versamento dell’imposta sostitutiva (unica soluzione o prima rata). La riapertura è avvenuta
attraverso la modifica dell’art. 2, comma 2, DL
n. 282/2002; risultano pertanto applicabili le
medesime disposizioni previste per le precedenti rivalutazioni.
ULTERIORE
DETRAZIONE ICI
È introdotta un’ulteriore detrazione ICI per l’abitazione principale, pari all’1,33‰ della base
imponibile senza nessun limite reddituale e comunque non superiore ad euro 200, oltre a quella già prevista pari ad euro 103,29. Tale ulteriore
detrazione: può essere fruita fino a concorrenza
dell’imposta dovuta; deve essere eventualmente
rapportata al periodo dell’anno nel quale l’immobile è stato adibito ad abitazione principale;
va ripartita proporzionalmente in caso di più
soggetti passivi ICI. L’ulteriore detrazione può
essere applicata a tutte le abitazioni con esclusione di quelle di categoria A1, A8 e A9, rispettivamente, abitazioni di tipo signorile, abitazioni in
ville e castelli o palazzi di eminente pregio artistico
o storico. P.S. Il contribuente che a seguito di separazione legale, annullamento o divorzio non risulti
assegnatario della casa coniugale può fruire dell’aliquota agevolata e delle detrazioni per l’abitazione
principale in proporzione alla quota posseduta, a
condizione che non possieda a titolo di proprietà
o altro diritto reale, un immobile destinato ad abitazione nello stesso Comune ove è situata la casa
coniugale.
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ECCO ALTRE NOVITA’ DELLA
FINANZIARIA 2008
DETRAZIONE
36% - IVA 10%
RECUPERO DEL
PATRIMONIO EDILIZIO
E’ prorogata fino al 31/12/2010, la detrazione IRPEF del 36% per le spese di recupero del patrimonio edilizio: il limite della spesa agevolabile
rimane fissato a euro 48.000 per unità immobiliare. Alle prestazioni aventi per oggetto interventi di recupero del patrimonio edilizio, così come
definiti dall’art. 31, Legge n. 457/78, effettuati sui
fabbricati a prevalente destinazione abitativa
privata, fatturate nel periodo dal 01.01.2008 al
31/12/2010 è estesa l’applicazione dell’aliquota
IVA del 10%. Per poter beneficiare della detrazione in esame e dell’aliquota IVA ridotta è necessario
che nella fattura sia esposto distintamente il costo riferito alla manodopera.
E’ riproposta la possibilità di usufruire dell’incentivo fiscale anche da parte dei soggetti acquirenti o assegnatari di un’unità immobiliare facente
parte di un edificio complessivamente sottoposto
a restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia dalle imprese di costruzione o ristrutturazione e da cooperative edilizie. L’agevolazione riguarda gli interventi eseguiti dai predetti
soggetti nel periodo compreso tra l’1.1.2008 ed il
31.12.2010, a condizione che l’immobile sia ceduto/assegnato entro il 30.6.2011.
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REDDITI FONDIARI
Ai sensi dei commi 13 e 14 nei casi in cui alla formazione del reddito complessivo concorrano solamente redditi fondiari, di importo complessivo
non superiore ad euro 500, è prevista l’esenzione
dall’IRPEF (esonero dall’obbligo di presentazione
dichiarazione dei redditi)
Tale disposizione trova applicazione a decorrere dal
2007.
Ai sensi del comma 273, i redditi fondiari derivanti
dalla revisione degli estimi catastali effettuata sulla
base delle dichiarazioni di variazione colturale presentate all’AGEA per la richiesta dei contributi UE,
producono effetto dall’1° gennaio dell’anno in
cui è stata presentata la dichiarazione.
ESTROMISSIONE
IMMOBILE STRUMENTALE
DELL’IMPRESA
INDIVIDUALE
È riproposta l’estromissione agevolata dell’immobile dell’imprenditore individuale. L’immobile
strumentale “per destinazione” utilizzato alla
data del 30.11.2007 potrà essere escluso, con effetto dal 2008, dal patrimonio dell’impresa entro il
30.4.2008.
Per l’estromissione è richiesto il pagamento di
un’imposta sostitutiva del 10% della differenza tra
il valore normale dell’immobile ed il relativo valore
fiscalmente riconosciuto. Per l’immobile la cui cessione è soggetta ad IVA, è necessario maggiorare
l’imposta sostitutiva di un importo pari al 30% dell’IVA a debito calcolata sul valore normale dello
stesso. Il valore normale dell’immobile è individuato nel valore catastale (rendita rivalutata x moltiplicatore). L’imposta sostitutiva dovuta va versata
in 3 rate: la prima pari al 40% entro il termine di
presentazione del mod. UNICO 2008, la seconda e
la terza pari al 30% + interessi 3% annuo rispettivamente entro il 16.12.2008 e il 16.3.2009.
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IL NUOVO REGIME DEI
CONTRIBUENTI MINIMI
Novità assoluta per chi non supera i 30 mila euro
Dal primo gennaio 2008 decorre il nuovo regime semplificato di tassazione dei
contribuenti minimi persone fisiche, i
quali potranno “saldare” i conti con il
Fisco con il pagamento di una imposta
sostitutiva pari al 20% in sostituzione
del versamento di IRPEF, IRAP, ADDIZIONALI. Inoltre, saranno esonerati
dagli adempimenti I.V.A. e dal relativo
versamento, oltre ad essere esonerati dagli studi di settore, dai parametri
contabili e dalla dichiarazione IRAP.
TUTTO CIO’ CHE
BISOGNA SAPERE
È quindi introdotto a partire dal 2008
un nuovo regime semplificato riservato alle persone fisiche che esercitano
attività d’impresa e di lavoro autonomo con ricavi o compensi pari o
inferiori a euro 30.000. Accesso riservato ai soggetti che nel triennio precedente hanno un flusso di investimenti in beni strumentali (acquisto,
leasing o locazione) non superiore
a euro 15.000, che non impiegano
dipendenti, collaboratori o associati
in partecipazione.
Le caratteristiche sono: esclusione
dagli studi di settore ed esenzione
da IRAP; esclusione dall’applicazione dell’IVA e indetraibilità dell’IVA
sugli acquisti; reddito d’impresa e
lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva nella misura del
20%; deducibilità dei contributi previdenziali dal reddito d’impresa o di lavoro autonomo; esonero dalla tenuta
delle scritture contabili ai fini IVA e
imposte dirette, nonché dall’elenco
clienti e fornitori; determinazione
del reddito d’impresa e di lavoro autonomo con il principio di cassa. Sono
pertanto irrilevanti le rimanenze di
magazzino e gli ammortamenti. E’ un
regime naturale applicabile da parte
dei soggetti che presentano i requisiti
previsti per l’accesso. È possibile optare per il regime ordinario; l’opzione
è vincolante per un triennio. In via
transitoria l’opzione per il regime ordinario esercitata per il 2008 può essere revocata con effetto dal 2009. Sono
previste regole particolari per il passaggio dal regime ordinario al regime dei
minimi per evitare salti e duplicazioni
di imposta ai fini delle imposte dirette; ai fini IVA è previsto l’obbligo di
rettifica della detrazione per i beni
strumentali e per gli altri beni non
ancora utilizzati (ad esempio giacenze di magazzino al 31.12.2007).
SOGGETTI ESCLUSI
Sulla base di quanto stabilito dalla Circolare n. 73/E dell’Agenzia delle Entrate si afferma che:
“Non sono compatibili con il regime
dei contribuenti minimi i regimi speciali IVA riguardanti le seguenti attività: agricoltura e attività connesse e
pesca (artt. 34 e 34-bis del dPR n. 633
del 1972); vendita sali e tabacchi (art.
74, primo c. del dPR n. 633/72); commercio dei fiammiferi (art. 74, primo c.
del dDPR n. 633/72); editoria (art. 74,
primo c. del dPR n. 633/72); gestione
di servizi di telefonia pubblica (art. 74,
primo c. del dDPR n. 633/72); rivendita di documenti di trasporto pubblico e
di sosta (art. 74, primo c. del dPR n.
633/72); intrattenimenti, giochi e altre
attivita’ di cui alla tariffa allegata al
dPR n. 640/72 (art. 74, sesto c. del dPR
n. 633/72); agenzie di viaggi e turismo
(art. 74-ter. del dPR n. 633/72); agriturismo (art. 5, comma 2, della legge
413/91); vendite a domicilio (art. 25bis, comma 6, del dPR n. 600/73); rivendita di beni usati, di oggetti d’arte,
d’antiquariato o da collezione (articolo
36 del d.l. n. 41/95); agenzie di vendite
all’asta di oggetti d’arte, antiquariato o
da collezione (articolo 40-bis del d.l. n.
41/95).” È previsto che ulteriori disposizioni per l’applicazione del regime
siano contenute in un Decreto attuativo in corso di emanazione.
ESEMPIO:
Il geometra Marco Rossi, in regime
dei minimi, ha effettuato un accatastamento per conto della Beta Srl. Il
3.1.2008 emette la fattura per tale prestazione come segue:
Marco Rossi Geometra
Via Roma, 15 – Verona
C.F. RSSMRC66…
P.IVA 03456780239
Spett.le
BETA SRL Via Piave, 112 - 37100 VERONA
P.IVA 03143780238
Fattura n. 1 del 3.1.2008
Accatastamento del fabbricato sito in…… p.ed.……
Contributo integrativo 4%
TOT.
Totale Ritenuta d’acconto (€ 500 x 20%)
Netto da pagare
€
€
€
€
€
500,00
20,00
520,00
- 100,00
420,00
“Operazione effettuata ai sensi dell’art. 1, comma 100, Legge Finanziaria 2008”
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ATTENZIONE AI FABBRICATI
EX RURALI
Entro il 27 Marzo l’accatastamento; liste da consultare entro il 26 febbraio
N
ella logica di contrastare l’evasione e la elusione fiscale, l’Agenzia
del Territorio, nella Gazzetta
Ufficiale nr. 300 del 28/12/2007
ha pubblicato i Comunicati
Stampa riguardanti un elenco
di Comuni nei quali è stata accertata la presenza di fabbricati
o di immobili per i quali sono
venuti meno i requisiti fiscali
per essere riconosciuti RURALI
oppure non risultano dichiarati
al catasto terreni.
Nella Circolare nr. 7/T del 15
giugno 2007 è stato precisato
che l’individuazione dei fabbricati mai dichiarati al catasto o
per i quali sono venuti meno i
requisiti per il riconoscimento
della ruralità è effettuata sulla
base di: elaborazioni delle informazioni ottenute dalle domande PAC (dichiarazioni rese
all’Agea/Avepa) da soggetti interessati ai contributi agricoli
europei.; da verifiche su soggetti intestatari in catasto di fabbricati censiti al catasto terreni
attraverso l’incrocio dei dati e
notizie in possesso dell’Agenzia
delle Entrate allo scopo di veri-
ECCO COME VERIFICARE
LA PROPRIA SITUAZIONE
Le liste delle particelle sui cui insistono i fabbricati non dichiarati e
l’elenco dei comuni interessati da fabbricati in possesso di soggetti
che potrebbero aver perso i requisiti della ruralità, sono consultabili presso ciascun Comune o presso le sedi degli Uffici dell’Agenzia
del territorio, nonché sul sito internet dell’Agenzia stessa fino al 26
febbraio 2008 (60 gg. successivi alla pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale). L’Agenzia del Territorio fa presente, che gli elenchi essendo il prodotto di elaborazioni massive, potrebbero riportare
delle incoerenze, errori o inclusioni di particelle non rientranti nelle fattispecie oggetto di identificazione o di variazione e
pertanto vi è la possibilità di segnalare l’eventuale rettifica. In
caso contrario, entro il 27 marzo 2008 (90 gg. successivi dalla pubblicazione) i soggetti interessati devono provvedere al relativo accatastamento al CATASTO EDILIZIO URBANO. Il fabbricato verrà
dotato di rendita e tassato ai fini IRPEF ed ICI, mentre in caso di
inadempimento dei soggetti interessati, vi provvede l’ufficio dell’Agenzia del Territorio addebitando gli oneri di accatastamento
e comminando le sanzioni amministrative da un minimo di uro
258 ad un massimo di euro 2.066.
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ficare la sussistenza dei requisiti di ruralità (attività agricola,
iscrizione registro delle imprese, ecc.); da verifiche su soggetti intestatari in catasto di fabbricati censiti al catasto terreni
attraverso incroci con dati e
notizie in possesso del Comune, finalizzati a verificare eventuali residenze nei fabbricati
medesimi ed eventuali autorizzazioni edilizie rilasciate per la
trasformazione e/o restauro;
dell’individuazione di fabbricati non dichiarati in catasto
presenti in foto aeree sovraimposte rispetto alla cartografia
catastale; dell’individuazione
di particelle iscritte al catasto
terreni sulle quali è stata accertata, attraverso un’attività di
foto-identificazione in collaborazione con l’Agea/
Avepa, la presenza di
fabbricati che non
risultano dichiarati in catasto.
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CONFIDAGRI VENETO “LA BANCA”
DELLE GARANZIE DI COLDIRETTI
Confidagri è la società di garanzia che opera dal 1988 in tutte le sedi
provinciali di Coldiretti Veneto
C
onfidagri è nata nella seconda metà degli anni
’80 come cooperativa di
garanzia provinciale a Treviso
(Fidagri) e ha visto negli anni
successivi la creazione di tali
strutture anche nelle altre province venete.
Nel 2005, rispondendo alle direttive della Confederazione Nazionale, è stato avviato un processo
di fusione che ha dato origine a
Confidagri Veneto – società cooperativa di garanzia collettiva dei
fidi in agricoltura - operativa su
tutto il territorio attraverso gli
sportelli provinciali e con sede
legale e amministrativa presso il
nuovo edificio della Federazione
Regionale Coldiretti Veneto.
Il trevigiano Giuseppe Romano,
imprenditore agricolo di Vedelago, è l’attuale presidente. Alla vicepresidenza siede Francesco Sasso.
Il consiglio di amministrazione
è composto dai rappresentanti
provinciali: Binotto Giorgio (ViPd), Bison Stefano (Vi-Pd), Borga
Terenzio (Tv), Favaretto Roberto
(Tv), Casagrande Giovanni Mario
(Tv), Zago Luigino (Tv), De Prà
Valentino (Bl), Giraldo Iacopo
(Ve), Rubinato Francesco (Ve).
Le Commissioni territoriali per
gli affidamenti sono composte
come riportato nella tabella.
Obiettivo principale di Confidagri Veneto è fornire assistenza
agli associati su:
• progettazione economico - finanziaria per favorire l’accesso
al credito ordinario e agevolato;
• check - up aziendali per ottimizzazione della gestione finanziaria (principalmente riposizionamento nel medio - lungo
termine di debiti a breve);
• predisposizione di business
plan a sostegno di interventi
straordinari a fronte di nuovi
investimenti con ricerca di risorse finanziarie anche in forma di capitale (principalmente
da ISMEA).
L’operatività viene svolta oggi attraverso le seguenti sedi provinciali responsabili per tutte le necessità creditizie e di consulenza
del territorio di competenza:
- Belluno, con sede in Viale
Fantuzzi n. 17. Resp. Pierpaolo
Caldart T 335 - 6027207
- Rovigo, con sede in Via A. Mario n. 19. Resp. Valter Benà
Tel. 335 - 8043266
- Treviso, con sede in Viale Sante Biasuzzi n. 20 – Paese (TV).
Resp. Valter Binotto
Tel 348 - 7330328
- Venezia, con sede in Via Torino n. 180/A – Mestre (VE).
Resp. Giulio Eufrate
Tel 335 - 5978449
- Vicenza, con sede in Via Zamenhof n. 697
Tel 0444-189600
- Verona con sede in Viale del
Lavoro n. 52. Resp. Vanni Carletto - Tel. 045-8678266
A coordinare tutta l’attività creditizia, organizzativa e commerciale
è preposto il Sig. Mauro Rocchesso che opera presso la sede del
Confidagri Veneto in Mestre (VE)
Via Torino n. 180/A, telefono ufficio 041 – 5455278.
VENEZIA
TREVISO
Consigliere
Rubinato Francesco
Consigliere
Giraldo Iacopo
Commissario
Salmaso Adelio
Commissario
De Rossi Mario
Commissario
Consigliere
Romano Giuseppe
Consigliere
Borga Terenzio
Consigliere
Favaretto Roberto
Costa Giovanni
Consigliere
Casagrande
Giovanni Mario
Commissario
Beggio Salvatore
Consigliere
Zago Luigino
Commissario
Sgobbi Roberto
Commissario Zanin Vittorio
Commissario Serena Antonio
BELLUNO
Consigliere
De Prà Valentino
Commissario
De Bona Gianfranco
Commissario
Savaris Edoardo
Commissario
Volpani Renzo
Commissario
De Boni Novella
VICENZA-PD
Commissario Vincenzi Giovanni
Commissario Bergamin Dino
Commissario Dal Borgo Giuseppe
Commissario Soligon Renato
ROVIGO
Consigliere
Binotto Giorgio
Consigliere
Bison Stefano
Commissario
Cerantola Martino
Commissario
Fiorese Gianfranco
Commissario
De Meda
Pierantonio
Commissario
Bolla Paolo
VERONA
Commissario
Dal Maso Raffaello
In fase di costituzione.
Consigliere
Sasso Francesco
Commissario Branco Gianpietro
Commissario Sandri Roberto
Commissario Tovo Massimo
Commissario Visentin Mauro
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A CURA DI LUCA COLUSSI
SPECIALE PREVIDENZA
LA RIFORMA PENSIONI
PER IL 2008
L’
emanazione della legge
n. 247 / 2007 ha previsto
una serie di interventi in
materia previdenziale e, in particolare, ha modificato i requisiti
per l’accesso ai trattamenti pensionistici di anzianità, di vecchiaia e dei trattamenti pensioni-
stici anticipati conseguiti con 40
anni di anzianità contributiva.
Inoltre, sono state introdotte variazioni alle normative inerenti il
riscatto dei periodi di laurea, la
totalizzazione dei contributi utili
per il pensionamento, nuove
norme per i lavori usuranti ed il
loro riconoscimento. Con il presente “Speciale Previdenza” si
vuole fornire una panoramica
informativa sulle novità introdotte dalla legge 247 che comporterà notevoli cambiamenti
nel sempre più delicato ambito
della pensioni.
RICORDIAMO CHE…
Viene confermato il diritto alla pensione di anzianità, indipendentemente dall’età, sia per i lavoratori dipendenti sia per i lavoratori autonomi, al raggiungimento di un’anzianità contributiva non
inferiore a 40 anni. Per i lavoratori che rientrano nel così detto “sistema contributivo”, in generale i
nuovi lavoratori che hanno iniziato la loro vita contributiva dopo il 1.1.1996, il diritto alla pensione di vecchiaia può essere ottenuto, a partire dal 1° gennaio 2008, con i seguenti requisiti: 60 anni
di età, se donne, e 65 anni, se uomini, e almeno 5 anni di contributi effettivamente versati, oppure
a prescindere dal requisito anagrafico, con un’anzianità contributiva pari o superiore a 40 anni. Tale
diritto alla pensione di vecchiaia nel sistema contributivo prima del compimento del 65° anno di
età rimane soggetto alla condizione che l’importo della pensione risultante non sia inferiore a 1,2
volte l’importo dell’assegno sociale.
Ricordiamo, inoltre, che con tale sistema di calcolo della pensione, introdotto con la riforma Dini,
viene a sparire l’integrazione al trattamento minimo. Pertanto la pensione verrà liquidata in base al
reale valore dei contributi accantonati e rivalutati.
Con la nuova normativa, ai fini del computo dei 40 anni di contribuzione per acquisire il diritto
alla pensione di vecchiaia, nel sistema contributivo diventano utili anche i contributi da riscatto
dei periodi di studio che precedentemente non potevano essere presi in considerazioni nel sistema
contributivo, mentre continuano a rimanere esclusi nel caso di specie i contributi versati a titolo di
prosecuzione volontaria.
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NUOVI REQUISITI PER L’ACCESSO AL
PENSIONAMENTO
Le novità introdotte dalla legge in argomento riguardano i requisiti per il diritto alla pensione di anzianità e,
in parte, alla pensione di vecchiaia. Si premette che tali modifiche normative non si applicano ai lavoratori
che hanno maturato i requisiti per il diritto a pensione entro il 31 dicembre 2007 e che continuano a poter
conseguire la pensione secondo la normativa in vigore antecedentemente al 1° gennaio 2008. Pertanto, a
partire dal 1° gennaio 2008, i lavoratori che rientrano nel “sistema retributivo o misto” e i lavoratori rientranti nel “sistema contributivo”, potranno andare in pensione di anzianità e di vecchiaia al raggiungimento dei requisiti sotto riportati:
LAVORATORI DIPENDENTI
(OPERAI – IMPIEGATI, ECC…):
• dal 1° gennaio 2008 al 30 giugno 2009, si dovranno avere almeno 58 anni di età e 35 anni di contribuzione utile versata;
• dal 1° luglio 2009, la normativa ha introdotto il
“sistema delle quote” in base al quale il diritto
alla pensione si consegue, in presenza di un’anzianità contributiva minima di 35 anni, al raggiungimento di una quota data dalla somma tra
età anagrafica e contribuzione posseduta dall’assicurato, secondo la seguente progressione:
• dal 1° luglio 2009 al 31 dicembre 2010, la quota da
raggiungere è 95 con un’età anagrafica minima di
59 anni, per cui si potrà accedere al pensionamento con 59 anni di età e 36 anni contributi versati,
o con 60 anni d’età e 35 anni contributi versati
• dal 1° gennaio 2011 al 31 dicembre 2012 la quota
da raggiungere è 96 con un’età anagrafica minima di 60 anni, per cui si andrà in pensione con
60 anni d’età e 36 anni di contributi, o con 61
anni di età e 35 di contributi versati;
• a decorrere dal 1° gennaio 2013 la quota da raggiungere è 97 con un’età anagrafica minima di 61
anni, si andrà dunque in pensione con 61 anni di
età e 36 di contributi, oppure con 62 anni di età e
35 di contributi.
LAVORATORI AUTONOMI
(ARTIGIANI, COMMERCIANTI, COLTIVATORI
DIRETTI … ):
• dal 1° gennaio 2008 al 30 giugno 2009, almeno 59 anni di età e 35 anni di contribuzione versata;
• dal 1°luglio 2009, previsto anche per gli autonomi
il “sistema delle quote” con un’anzianità contributiva minima di 35 anni, ed il raggiungimento
di una quota data dalla somma tra età anagrafica
e contribuzione posseduta dall’assicurato:
• dal 1°luglio 2009 al 31 dicembre 2010, la quota
da raggiungere è 96 con un’età anagrafica minima di 60 anni, per cui si andrà in pensione con
60 anni d’età e 36 anni di contributi versati, oppure 61 anni d’età e 35 anni di contributi;
• dal 1° gennaio 2011 al 31 dicembre 2012 la quota
da raggiungere è 97 con un’età anagrafica minima di 61 anni, per cui si andrà in pensione con
61 anni d’età e 36 di contributi, oppure 62 anni
d’età e 35 anni di contributi versati;
• dal 1° gennaio 2013 la quota da raggiungere è 98
con un’età anagrafica minima di 62 anni. Si andrà dunque in pensione con 62 anni di età e 36
di contributi, oppure con 63 anni di età e 35 di
contributi.
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DECORRENZE DELLA PENSIONE
Dopo aver maturato i requisiti per l’accesso al pensionamento, il lavoratore dipendente o autonomo dovrà
comunque attendere l’apertura della così detta “finestra”. La nuova riforma ha stabilito un regime “transitorio” di decorrenze per i soggetti che accedono al pensionamento anticipato con 40 anni di contribuzione;
pensionamento di vecchiaia con sistema contributivo. E’ sempre bene ricordare che le finestre di accesso per
il pensionamento di vecchiaia non si applicano a coloro che raggiungono i requisiti anagrafici e contributivi
entro il 31 dicembre 2007.
40 anni di contribuzione
LAVORATORI DIPENDENTI CON 40 ANNI
DI CONTRIBUZIONE
LAVORATORI AUTONOMI CON 40 ANNI
DI CONTRIBUZIONE
Per i lavoratori dipendenti che risultino in possesso
di 40 anni di contribuzione che maturano i requisiti previsti:
• entro il 1° trimestre dell’anno, riceveranno la pensione dal 1° luglio dello stesso anno, se in possesso
di un’età pari o superiore a 57 anni entro il 30
giugno;
• entro il 2° trimestre dell’anno, riceveranno la pensione dal 1° ottobre dello stesso anno, se in possesso di un’età pari o superiore a 57 anni entro il
30 settembre;
• entro il 3° trimestre dell’anno, riceveranno la pensione dal 1° gennaio dell’anno successivo;
• entro il 4° trimestre dell’anno, riceveranno la
pensione dal 1° aprile dell’anno successivo.
Per i lavoratori autonomi che risultino in possesso
di 40 anni di contribuzione che maturano i requisiti previsti:
• entro il 1° trimestre dell’anno, riceveranno la pensione dal 1° ottobre dell’anno medesimo;
• entro il 2° trimestre dell’anno, riceveranno la pensione dal 1°gennaio dell’anno successivo;
• entro il 3° trimestre dell’anno, riceveranno la pensione dal 1°aprile dell’anno successivo;
• entro il 4° trimestre dell’anno, riceveranno la pensione dal 1°luglio dell’anno successivo.
35 anni di contribuzione
Le finestre di uscita si riducono da quattro a due e si sposta ulteriormente in avanti il momento del pensionamento da sei mesi fino ad un anno.
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LAVORATORI DIPENDENTI CON 35 ANNI
DI CONTRIBUZIONE
LAVORATORI AUTONOMI CON 35 ANNI
DI CONTRIBUZIONE
Per i lavoratori dipendenti che maturano i requisiti
alla pensione con 35 anni di contributi secondo le
età sopra riportate
• entro il 30 giugno dell’anno, riceveranno la pensione dal 1° gennaio dell’anno successivo, se in
possesso di un’età pari o superiore a 57 anni;
• entro il 31 dicembre dell’anno, riceveranno la
pensione dal 1° luglio dell’anno successivo;
Per i lavoratori autonomi che maturano i requisiti
alla pensione con 35 anni di contributi secondo le
età sopra riportate
• entro il 30 giugno dell’anno, riceveranno la pensione dal 1° luglio dell’anno successivo,
• entro il 31 dicembre dell’anno, riceveranno la
pensione dal 1° gennaio del secondo anno successivo.
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PENSIONAMENTO DI VECCHIAIA
Con la riforma del Welfare anche per le pensioni di vecchiaia la nuova normativa ha introdotto il differimento della decorrenza del trattamento, per cui non si andrà più in pensione il mese successivo al compimento dell’età utile, ma dopo aver maturato i requisiti si dovrà attendere il meccanismo delle “finestre”
La legge 247/07 prevede quattro scaglioni annuali di uscita a cadenza trimestrale. Il calendario si presenta
più favorevole per i lavoratori dipendenti, in quanto la pensione spetterà dal primo mese del secondo trimestre successivo a quello in cui sono stati maturati i requisiti anagrafici e contributivi, mentre i lavoratori
autonomi resteranno in lista di attesa tre mesi in più.
Va inoltre considerato che mentre i lavoratori dipendenti devono dare le dimissioni dal posto di lavoro, i
lavoratori autonomi possono proseguire nell’attività.
LAVORATORI DIPENDENTI
LAVORATORI AUTONOMI
per i dipendenti che maturano i requisiti:
• entro il 1° trimestre dell’anno, riceveranno la pensione dal 1° luglio dell’anno medesimo;
• entro il 2° trimestre dell’anno, riceveranno la pensione dal 1° ottobre dell’anno medesimo;
• entro il 3° trimestre dell’anno, riceveranno la pensione dal 1° gennaio dell’anno successivo;
• entro il 4° trimestre dell’anno, riceveranno la pensione dal 1° aprile dell’anno successivo.
Per i lavoratori autonomi che maturano i requisiti
• entro il 1° trimestre dell’anno, riceveranno la pensione dal 1° ottobre dell’anno medesimo;
• entro il 2° trimestre dell’anno, riceveranno la pensione dal 1°gennaio dell’anno successivo;
• entro il 3° trimestre dell’anno, riceveranno la pensione dal 1°aprile dell’anno successivo;
• entro il 4° trimestre dell’anno, riceveranno la pensione dal 1°luglio dell’anno successivo.
Finestre di uscita per i 35 anni
Per le pensioni di anzianità maturate con meno di 40 anni viene confermata la riduzione delle finestre di
uscita da quattro a cadenza trimestrale a due con cadenza semestrale così come inizialmente previste dalla
riforma Maroni .
IL RISCATTO DELLA LAUREA
Un’ulteriore novità che interessa tutti i trattamenti pensionistici liquidati con il sistema contributivo è la
computabilità dei periodi di studi universitari riscattati ai fini dell’anzianità contributiva. Questa novità sarà
sicuramente utile per i così detti nuovi contribuenti, cioè quanti hanno iniziato a versare contributi previdenziali dopo il 1 gennaio 1996.
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REQUISITI PER IL DIRITTO ALLA PENSIONE DI ANZIANITÀ
Età anagrafica
Requisito contributivo
- 35 anni 01/01/2008 – 30/06/2009
Lavoratori dipendenti
Lavoratori autonomi
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REQUISITO CONTRIBUTIVO MINIMO: 35 ANNI
PERIODO
Lavoratori dipendenti
DAL
Somma di età
anagrafica
e anzianità
contributiva (1)
Età anagrafica
minima per la
maturazione del
requisito indicato
in colonna (1)
Somma di età
anagrafica
e anzianità
contributiva (2)
Età anagrafica
minima per la
maturazione del
requisito indicato
in colonna (2)
01/07/2009 31/12/2010
95
59
96
60
01/01/2011 31/12/2012
96
60
97
61
01/01/2013
97
61
98
62
AL
FINESTRE DI USCITA CON 35
ANNI DI CONTRIBUTI
Lavoratori autonomi
FINESTRE PER LA
PENSIONE DI VECCHIAIA
Lavoratori dipendenti
Data entro la quale
vengono maturati i
requisiti
Decorrenza della
pensione
30/06/anno n
01/01/anno n+1:
lavoratori con età pari o
superiore a 57
31/12/anno n
01/07/anno n+1
Decorrenza pensione
Perfezionamento
requisito
anagrafico e
Lavoratori
Lavoratori
contributivo
dipendenti
autonomi
31 marzo
1° luglio
1° ottobre
30 giugno
1° ottobre
1° gennaio
dell’anno
successivo
30 settembre
1° gennaio
dell’anno
successivo
1° aprile
dell’anno
successivo
31 dicembre
1° aprile
dell’anno
successivo
1° luglio
dell’anno
successivo
Lavoratori autonomi
Data entro la quale
vengono maturati i
requisiti
Decorrenza della
pensione
30/06/anno n
01/07/anno n+1
31/12/anno n
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01/01/anno + 2
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PENSIONATI TREVIGIANI SEMPRE DOC
L’annuale appuntamento
con il Natale conferma
la forza di questo
movimento
N
| Foto di gruppo per l’Associazione Pensionati Treviso |
NEL CUPLA EMERGE IL VALORE DEI
NOSTRI PENSIONATI
Tra i prossimi obiettivi l’equiparazione degli assegni familiari
L’associazione Nazionale Pensionati di Coldiretti costituisce ormai da tempo parte integrante del Comitato Unitario dei Pensionati del Lavoro Autonomo (CUPLA), coordinamento nazionale
che raggruppa i pensionati delle organizzazioni del lavoro autonomo nel settore dell’agricoltura, dell’artigianato e del commercio. Il comitato opera a livello regionale in Veneto e nella gran
parte delle province, rappresentando ben 300 mila pensionati
associati dei quali oltre 90mila sono soci Coldiretti. Tra le iniziative di più recente attuazione da parte del CUPLA nazionale
è stata attivata in occasione della trattativa sulle pensioni, una
raccolta di petizioni diretta a sostenere l’incremento degli assegni familiari e dei minimi di pensione dei soci pensionati, con
il coinvolgimento a tutti i livelli territoriali. Il contributo offerto
da Coldiretti è stato determinante per l’iniziativa poiché delle
350 mila firme raccolte, ben 190 mila provenivano da Coldiretti
(52,9%) e, di queste, ben 17mila erano di Coldiretti Veneto. Questa azione ha costituito un fondamentale sostegno alle richieste
avanzate al governo, arrivando ad ottenere il bonus relativo alla
quattordicesima di pensione per gli associati con 64 anni di età
e un reddito complessivo personale nel 2007 non superiore a 8,5
mila euro. L’attenzione è ora puntata a consolidare la quattordicesima quale aumento stabile di pensione e adeguandone gli
importi negli anni successivi. Il CUPLA Veneto si è attivato nei
mesi scorsi presso gli assessori regionali alla sanità e al sociale,
sottoponendo loro alcune priorità di intervento, ottenendo una
buona condivisione delle proposte avanzate. I principali obiettivi dichiarati per il prossimo futuro saranno l’intervento a livello
nazionale per l’equiparazione degli assegni familiari tra gli ex lavoratori autonomi e gli ex lavoratori dipendenti ed il recupero e
mantenimento nel tempo del potere di acquisto delle pensioni.
ella splendida cornice
della Barchessa di Villa
Pola si è tenuta mercoledì 12 dicembre la tradizionale manifestazione organizzata
dall’Associazione
Pensionati
Coldiretti di Treviso, il “Natale
del Pensionato”.
Una festa oramai divenuta tradizione nella nostra Organizzazione che anche quest’anno
ha avuto un notevole riscontro di partecipazione da parte
dei Soci pensionati di tutta la
provincia, con una grande attenzione delle autorità civili e
politiche. I quasi 400 pensionati partecipanti si sono ritrovati in una gelida e limpida
mattinata, come si conviene
alle giornate di dicembre, alla
chiesa di Fanzolo di Vedelago
dove si è celebrata, come da
tradizione, la SS. Messa alla
presenza del Parroco don Alessandro e degli Assistenti Ecclesiastici della Federazione
Coldiretti di Treviso, Monsignor Primo Brunoro e Monsignor Giovanni Brotto. Al pranzo sociale con il Presidente
Fulvio Brunetta e il direttore
Enzo Bottos anche il Sindaco
di Vedelago, Paolo Quaggiotto, l’Assessore provinciale alle
politiche
Sociali,
Barbara
Trentin e il Presidente del
Credito Trevigiano Nicola Di
Santo. Come sempre sentito e
ricco di valori il saluto del
nostro Presidente dell’Associazione Pensionati Vittorio
Brugnera. La giornata di Festa
si è poi conclusa con la grande lotteria nella quale sono
stati estratti più di cento premi donati da molti enti, privati ed amici.
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A CURA DI MONS. GIOVANNI BROTTO
L’ALBERO
A
ll’inizio della storia umana campeggiano due alberi:
quello della vita, e quello della conoscenza del bene e del male.
Amico coltivatore, osserva: l’albero
è testimone di care memorie.
Onora l’albero. E’ padre di spiritualità. Rispetta l’albero decoro di riti e
radice di religiosità. Ammira l’albero, fonte di alte ispirazioni. Conserva l’albero: abitazione degli animali
e dell’uomo. Tutela l’albero, custode di suolo compatto. Proteggi l’albero, sorgente di forza e vita.
Difendi l’albero, purificatore dell’aria. Apprezza l’albero, sorgente
di benessere e felicità. Godi dell’albero e dei suoi frutti preziosi e saporosi. Gli alberi sono poesie che la
terra scrive al cielo. L’uomo di tutto conosce il prezzo, di quasi nulla
sa il valore.
SALUTIAMO S.E. MONS. CORRADO PIZZIOLO
Di Scandolara il nuovo Vescovo di Vittorio Veneto
Anche Terra Trevisana e Coldiretti di Treviso,
in primis il presidente Fulvio Brunetta ed il direttore Enzo bottos, vogliono salutare l’insediamento di Mons. Corrado Pizziolo a nuovo Vescovo di Vittorio Veneto. Cogliamo l’occasione
per tracciare il percorso di fede del Vescovo di
Vittorio Veneto che è nato nella parrocchia di
Scandolara di Zero Branco il 23/12/1949. Entrato in Seminario di Treviso nel 1960, in prima
media, viene ordinato sacerdote il 20/9/1975
da mons. Antonio Mistrorigo e subito inviato
come cappellano a San Martino di Lupari ove
rimane fino al 1981 quando viene chiamato
come educatore nel Seminario Maggiore (19811997). Nel 1985 consegue presso la facoltà
teologica di Milano la licenza in teologia fondamentale con una tesi su L. Laberthonnière
e nello stesso anno assume l’insegnamento di
Teologia sistematica presso lo studio teologico
interdiocesano di Treviso-Vittorio Veneto, incarico che ancora detiene. Dal 1990 al 1999 svolge l’ufficio di segretario del Consiglio presbiterale diocesano e, nel 1994, gli viene affidata
anche la formazione dei preti giovani. Nel 1998
mons. Paolo Magnani, a conclusione della Visita pastorale, lo nomina Vicario episcopale per il
Sinodo e l’anno successivo Delegato vescovile,
e poi nel 2001, Vicario episcopale per la formazione permanente del clero.
Nello stesso anno viene anche nominato Canonico effettivo del Capitolo della Cattedrale.
Nel 2002, sempre mons. Magnani, lo nomina
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Vicario generale e Moderatore della Curia, incarico che gli viene confermato anche dall’attuale
Vescovo di Treviso Mons. A.B. Mazzocato.
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Tesseramento
2008
PIÙ QUALITÀ
IN AGRICOLTURA
PIÙ FORZA
AL TERRITORIO
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