“Fra tutti i doni che gli individui possono possedere nessuno emerge

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“Fra tutti i doni che gli individui possono possedere nessuno emerge
“Fra tutti i doni che gli individui possono possedere
nessuno emerge prima del talento musicale”. H. Gardner
A partire da questa citazione entriamo nell’esperienza concreta e quotidiana che ci rivela
quanto la musica e la persona siano “connesse”.
Ritmo, parte “fisica” della musica. Corpo che si muove, tiene il passo, scandisce
pulsazioni, creando ritmi dentro il tempo.
Melodia, parte “emotiva” della musica. Sentimenti, Emozioni, Pensieri che si esprimono
e liberano dentro le note musicali.
Armonia, parte “mentale” della musica. Intelligenza, Logica, Scienza che elabora,
unisce, sostiene rinforzando suoni e ritmi.
Come può la persona non “sentirsi presa” dalla musica?
Come può la persona non “lasciarsi prendere” dalla musica?
Come possono persona e musica non intendersi?
La musica non è necessità, la musica è possibilità.
La musica non è arte necessaria alla persona, la musica è possibilità per la persona.
Possibilità di allenare un corpo che si muove e si educa al movimento ordinato,
organizzato, espressivo, comunicante, elaborato, libero perché non lasciato a se stesso.
Possibilità di allenare un cuore che “sente” tutte le emozioni, dalla gioia alla rabbia, dalla
disperazione alla consolazione, dalla delusione alla soddisfazione, e via scorrendo, le
chiama per nome, le “tocca”, le “esprime”, le “libera”.
Possibilità di allenare una mente che ascolta, conosce, rielabora, comprende, sceglie.
Quale grande ‘possibilità’ è la Musica?
I maestri di un tempo non sono nati geni o artisti.
I maestri di un tempo erano dentro, immersi un ambiente intessuto,
impregnato di musica. Dalla strada, alla casa, ai luoghi di svago e di ritrovo. Tutto era
musica, musica dal vivo.
Musica ‘visibile’ perché non relegata in un semplice disco, dischetto, cd, PC, cellulare,
Ipad, smartphone, tablet ma eseguita dal vivo, in diretta, da musicisti in ogni luogo e in
ogni dove. Oggi la posso “vedere” nelle grandi città!!! Immagina di poter vedere
musicisti che in ogni dove, suonano, si esprimono, entrano in contatto visivo con te!?!
Musica “udibile” da nessun auricolare, perché lì presente a te e tu a lei, che ti prende
non solo l’orecchio, ma ti immerge, avvolge, circonda, senza filtri, dal vivo, toccabile,
visibile, udibile. Che ne dici di ri-tornare?
Un ri-tornare che non è abbandonare, rifiutare, negare ogni mezzo di diffusione
tecnologico… NO!!!
Ritornare non è negare.
E’ come il nuovo e il vecchio, non si oppongono si completano.
Cogliamo non la necessità (anche se c’è) ma la possibilità di immergerci, avvolgerci,
circondarci, vedere, toccare, fare questa musica che risveglia i sensi, che ci fa sentire il
fuoco dentro, che ci fa risentire vivi… così risvegliati, i nostri sensi, potranno godere di ciò
che anche uno smartphone può dare, perché prima di “lui” sono arrivato io che ho
toccato, sentito, visto con tutti i miei sensi.
La sensazione, il ricordo, la memoria, l’attenzione, le difficoltà legate ai tempi, l’ebrezza
stessa, sarà quel “più” che fa la differenza.
“Fra tutti i doni che gli individui possono possedere
nessuno emerge prima del talento musicale”. H. Gardner
Virna Grazioli