Buon Compleanno Luis Enrique Martínez García!

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Buon Compleanno Luis Enrique Martínez García!
Buon Compleanno Luis Enrique Martínez García!
di Ciro Ruotolo, 08 Maggio 2016
L’accesa rivalità tra Barcellona e Real Madrid è nota all’intero universo calcistico.
Prescindendo da quello che è il discorso sportivo, i fattori che rendono questa sfida sempre viva sono molteplici. Tra
questi spicca, come molti sapranno, quello politico-sociale.
Semplificando: la Catalogna sogna l’indipendenza e a fatica riconosce l’autorità dello Stato spagnolo e quella della sua
capitale.
Per quanto riguarda il Calcio giocato, l’incontro scontro tra le due formazioni è qualcosa che tiene sull’attenti l’Europa
intera. La gara è sempre seguita da decine di milioni di persone in tutto il Vecchio Continente e da quando Cristiano
Ronaldo ha sposato la causaMerengue, anni fa, la partita accoglie una sfida nella sfida.
Real Madrid – Barça ormai è sempre più il Portoghese contro l’argentino, Leo Messi.
Alla guida delle due squadre, nel tempo, si sono affrontati i migliori allenatori del pianeta. Come dimenticare
l’affascinante duello tra José Mourinho e Pep Guardiola!
Ma per sedere su una delle due panchine più attraenti d’Europa, le conoscenze
tecnico-tattiche, l’intelligenza calcistica, le doti organizzative e l’attitudine al comando non bastano. Serve grande
carisma, una personalità eroica, un incredibile coraggio e un tocco di passionale follia.
È per questo che dal 19 Maggio 2014, il Barcellona è stato affidato a
Luis Enrique Martínez García!
Uno degli uomini più coraggiosi e folli del calcio contemporaneo.
E adesso vi spiego perché!
Dopo cinque lunghi anni alla corta madridista, dopo aver indossato per un intero lustro la maglia bianca più seducente
che esista, Luis, a contratto scaduto, firma il suo primo accordo con il club catalano.
Passare dal Real al Barcellona non è roba da tutti.
Passare dal Real al Barcellona e diventarne l’amato Capitano è fantascienza.
Ma Luis, con la sua classe, il suo coraggio e la sua sana pazzia è riuscito in qualcosa di epico. Ha forzato e cambiato le
regole del gioco, da odiato rivale è passato ad esserne adorato simbolo.
Simbolo di una squadra con la quale conquisterà 2 Campionati Spagnoli, 2 Coppe di Spagna, 1 Super Coppa di Spagna, 1
Coppa delle Coppe e 1 Super Coppa UEFA, prima della partita d’addio al calcio giocato, disputata con la maglia del Barça
il 16 Maggio 2004.
Al calcio giocato, appunto. Non ai colori catalani. Perché come canta Venditti, certi amori(quelli veri!) fanno dei giri
immensi e poi ritornano!
E molti di voi, cari e fedeli lettori, conoscono perfettamente il motivo per cui ho citato l’artista romano e romanista!
Nel 2008 Luis accetta l’incarico di allenatore sulla panchina del Barcellona B, posto libero grazie alla promozione di
Guardiola alla guida della prima squadra. E dopo aver ottenuto il miglior piazzamento nella storia della squadra (Terzo
posto in Seconda Divisione, con qualificazione ai play-off, mai disputati per ovvie ragioni), il 20 Giugno 2011 lo spagnolo
va a sedersi sulla panchina della Roma.
Inizia, così, per lui, la fallimentare avventura all’ombra del Colosseo, che durerà solo un anno.
Dopo aver detto a Totti "Ricordati di me" e ai tifosi giallo-rossi "Amici mai" torna tra le braccia della madre patria.
Altro giro, altra corsa, altra panchina e questa volta ad accoglierlo è il Celta Vigo: nono posto e una salvezza tranquilla.
Anche qui solo una stagione, perché il nostro Luis va di fretta.
Ha un appuntamento con il Destino.
Ha un appuntamento con la Storia che si ricorda con una data: 19 Maggio 2014!
Contratto biennale e nuovo accordo con il Barcellona.
Questa volta per lui la Panchina del Més que un Club!
La scelta viene accolta tiepidamente dai sostenitori azulgrana. Il ricordo delle grandiose gesta di Pep Guardiola è ancora
vivo nella mente di ogni appassionato blaugrana. L’universo catalano è ancora scosso dalla prematura scomparsa di Tito
Villanova. E le grandi delusioni della stagione appena conclusa pesano come un macigno.
Serve una svolta. Decisiva, chiara, determinante. E molti non vedono in Luis Enrique l’uomo giusto per il tanto agognato
cambio di rotta.
Beh, tutti sappiamo com’è andata.
Primo anno alla guida del club Catalano e l’Asturiano vince tutto. Cancella, in parte, le grandi imprese dell’amico e
collega Pep Guardiola.
Conquista Liga, Coppa del Re, Champions League e porta il Barcellona sul Tetto del Mondo. La formazione Catalana,
infatti, è l’unica squadra del pianeta ad aver fatto per due volte Triplete nella sua storia!
Oggi, 8 Maggio 2016, Luis Enrique compie quarantasei anni, e anche quest’anno, con il suo Barça, dopo dieci giorni di
blackout, costato la corsa in Coppa dei Campioni e il pericoloso assottigliamento del margine di vantaggio che aveva in
Campionato sulle inseguitrici, è lì a giocarsi la vittoria finale in Liga, con la Finalissima di Coppa del Re da disputare.
Tra qualche ora i Blaugrana scenderanno in campo, per il Derby con l’Espanyol, mentre Real e Atletico giocheranno
rispettivamente con Valencia e Levante.
Vincere queste ultime due giornate per il Barcellona vorrebbe dire confermarsi Campioni di Spagna e allora un grosso in
Bocca Al Lupo a Te, Luis.
E Buon Compleanno!