all`Elba - Segretariato Regionale della Toscana

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all`Elba - Segretariato Regionale della Toscana
Napoleone:Napoleone17-10-200710:44Pagina1
Napoleone
all’Elba
Portoferraio al tramonto
apoleone I, diventato Imperatore nel 1804, ha quarantaquattro anni quando è costretto all’esilio, dal maggio del 1814 al febbraio del 1815, all’Isola d’Elba.
Lascia a Parigi la giovane moglie Maria Luisa, figlia dell’Imperatore d’Austria, e il tanto atteso erede maschio, il re
di Roma.
Dopo aver firmato l’atto di abdicazione, il 20 aprile del 1814
nella residenza imperiale di Fontainebleau, saluta i suoi fedeli con la celebre “cerimonia degli addii”.
N
Al tramonto del 3 maggio la fregata inglese Undaunted con
a bordo Napoleone entra nel golfo di Portoferraio. La mattina seguente sul forte Stella viene innalzata la bandiera
dell’Elba napoleonica: una banda rossa in campo bianco con
tre api d’oro.
Nel corso della sua permanenza Napoleone stabilirà all’isola
d’Elba diverse dimore come Portolongone, Marciana, Rio Marina, ma le due residenze ufficiali destinate ad ospitare la
vita pubblica e privata vengono scelte nei pressi di Portoferraio.
Con la stessa precisa
meticolosità con cui
in precedenza aveva
riorganizzato la Francia e l’Europa intera,
il nuovo sovrano predispone il suo piccolo
Stato affrontando
con determinazione
ed impegno ogni
Viaggio all’Isola d’Elba, 1814,
aspetto del vivere elMuseo Nazionale delle Residenze
Napoleoniche dell’Isola d’Elba
bano.
NAPOLEONE IMPERATORE ALL’ELBA
e residenze elbane di Napoleone, i Mulini e San Martino, sono collocate in un contesto ambientale tuttora
ben conservato e presentano una struttura molto vicina a quella voluta dall’Imperatore.
Anche all’Elba napoleone asseconda la sua inclinazione all’ordine e segue le sue abitudini, sceglie l’ubicazione delle
residenze, ne cura meticolosamente l’allestimento, è sempre
presente sui cantieri e coordina gli interventi con lo scopo
di ottenere un risultato ben preciso e sempre lo stesso, seguendo uno schema comportamentale codificato e sperimentato in tutti i palazzi imperiali da lui abitati in Francia
e nel resto d’Europa.
“Tutto deve essere come a Parigi”, così voleva Napoleone ed
infatti le residenze elbane presentano una gerarchia degli
spazi e una sequenza di stanze identiche a quelle di Parigi,
Saint-Cloud, Compiègne e Fontainebleau, differenziandosi
da queste per le dimensioni e la qualità delle decorazioni.
Durante il soggiorno elbano, Napoleone attinge al ricco e
prezioso Mobilier del palazzo di Piombino, una delle regge
della sorella Elisa, ed
inoltre continua ad
arricchire le sue residenze facendo pervenire arredi e mobili
da Parigi, Roma e
Napoli, acquistando
altri oggetti a Livorno, a Portoferraio,
a Genova.
Villa San Martino
L
Anche all’Elba Napoleone sceglie una
villa in campagna,
San Martino, che corrisponde alla residenza ufficiale nel
centro di Portoferraio i Mulini, come a
Parigi la residenza di
campagna di Malmaison corrispondeva alle Tuileries.
Le due dimore di Portoferraio costituiPalazzina dei Mulini
scono
nel
loro
complesso, l’unico,
vero Palazzo Imperiale di Napoleone in Italia e l’unico, in
Europa, dove l’Imperatore nel corso della sua frenetica esistenza, abbia abitato continuativamente per oltre dieci
mesi. La scelta delle residenze si rivela felice, tanto per il
contesto ambientale quanto per la collocazione strategica.
Dai Mulini, Napoleone ha la più ampia visione sia sul porto
sia verso il mare aperto, in modo da controllare ogni movimento delle navi. A villa San Martino, Napoleone ama restare solo, lontano dalle incombenze ufficiali che egli sbriga
ai Mulini. La residenza costituisce il buen retiro, raccolto e
privato che si può mettere in relazione con la Malmaison di
Parigi, la raffinatissima residenza dove aveva vissuto con
la prima moglie Joséphine Beauharnais.
LE RESIDENZE
C. F. Fortier, Giardino di Napoleone, secolo XIX
Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche dell’Isola d’Elba
ll’Elba come a Parigi, Napoleone mantenne lo
stesso stile di vita. Ogni mattina all’alba dedicava
alcune ore allo studio nella sua biblioteca dove
erano stati raccolti numerosi volumi provenienti dalle sue
biblioteche.
La sera prima di lasciare Parigi infatti Napoleone si porta
nella Biblioteca del palazzo Imperiale di Fontainebleau e
sceglie personalmente i volumi da portare all’Elba.
Ai Mulini è conservata ancora una parte dei cinquemila volumi che costituivano la Biblioteca di Napoleone all’Elba.
Ancora una volta tutto è come a Parigi: ad una ampia raccolta a cui potevano accedere tutti i membri della Corte, si
affianca una Biblioteca privata dell’Imperatore.
Fra i titoli prevalgono la storia, in particolare della Francia
e della Corsica, e le discipline annesse ma non mancavano
neppure le opere a lui care come i capolavori della letteratura antica e moderna. Va segnalata inoltre la presenza delle
annate 1790-1813 del Moniteur Universel, i Codici dell’Impero, i libri sulla spedizione in Egitto.
A
I libri provenienti dalla Francia sono individuabili facilmente in quanto sono in gran parte rilegati in cuoio e marocchino rosso con impressi i simboli imperiali come la N,
circondata da due rami di lauro, le api, le aquile.
La giornata dell’Imperatore prevedeva inoltre, come ci raccontano i numerosi memoires, momenti piacevoli come
quando passeggiava e prendeva il tè sulla terrazza a strapiombo sul mare ai Mulini, o quando dedicava lunghi momenti alla sua toilette. Egli infatti amava rimanere a lungo
nelal vasca da bagno dove era solito leggere e dettare disposizioni; all’Elba prende anche l’abitudine di usare per le sue
abluzioni l’acqua salata. Gli isolani lo vedono cavalcare instancabilmente per l’isola e compiere i suoi interminabili e
temuti giri di ispezione, vestito assai semplicemente con
una giubba con bottoniera, un cappello a tricorno e gli stivali da cacciatore.
Particolare dei volumi della Biblioteca di Napoleone
Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche dell’Isola d’Elba
STILE DI VITA DELL’IMPERATORE
Napoleone:Napoleone17-10-200710:44Pagina2
Nel corso della sua permaapoleone I,diventato Imperatore nel 1804,ha quarannenza Napoleone stabilirà
taquattro anni quando è costretto all’esilio,dal maggio
all’isola d’Elba diverse didel 1814 al febbraio del 1815, all’Isola d’Elba.
more come Portolongone,
Lascia a Parigi la giovane moglie Maria Luisa, figlia delMarciana, Rio Marina, ma le
l’Imperatore d’Austria, e il tanto atteso erede maschio, il re
due residenze ufficiali dedi Roma.
stinate
ad ospitare la vita
Dopo aver firmato l’atto di abdicazione, il
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e privata vengono
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20 aprile del 1814 nella residenza impe- Gpubblica
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deli con la celebre “cerimonia
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Con la stessa precisa metiaddii”.
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inglese Undaunted con a bordo Nala Francia e l’Europa intera,
poleone entra nel golfo di Portoferil nuovo sovrano predispone
raio. La mattina seguente sul forte
il suo piccolo Stato affronStella viene innalzata la bandiera deltando con determinazione
l’Elba napoleonica: una banda
François Rude (attr.)
ed impegno ogni aspetto del
rossa in campo bianco con tre api
Napoleone I°, secolo XIX
vivere elbano.
marmo, altezza cm 58
d’oro.
N
Iscrizione commemorativa del
soggiorno di Napoleone presso
il Santuario della Madonna
del Monte all’Isola d’Elba
NAPOLEONE IMPERATORE ALL’ELBA
altri oggetti a Livorno, a Portoferraio, a Genova.
e residenze elbane di Napoleone, i Mulini e San MarAnche all’Elba Napoleone sceglie una villa in campagna, San
tino, sono collocate in un contesto ambientale tuttora
Martino, che corrisponde alla residenza ufficiale nel centro
ben conservato e presentano una struttura molto vidi Portoferraio i Mulini, come a Parigi la residenza di camcina a quella voluta dall’Imperatore. Anche all’Elba napopagna di Malmaison corrispondeva alle
leone asseconda la sua inclinazione
Tuileries.
all’ordine e segue le sue abitudini, sceglie
Le due dimore di Portoferraio costituiscono
l’ubicazione delle residenze, ne cura metinel loro complesso, l’unico, vero Palazzo
colosamente l’allestimento, è sempre preImperiale di Napoleone in Italia e l’unico,
sente sui cantieri e coordina gli interventi
Enel corso della
in Europa, dove l’Imperatore
con lo scopo di ottenere un risultato ben
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sua frenetica esistenza,
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per il contesto ambientale quanto per la colabitati in Francia e nel resto d’Europa.
locazione strategica. Dai Mulini, Napo“Tutto deve essere come a Parigi”, così voleone ha la più ampia visione sia sul porto
leva Napoleone ed infatti le residenze elsia verso il mare aperto, in modo da conbane presentano una gerarchia degli spazi
trollare ogni movimento delle navi. A villa
e una sequenza di stanze identiche a quelle
San Martino, Napoleone ama restare solo,
di Parigi, Saint-Cloud, Compiègne e Fontailontano dalle incombenze ufficiali che egli
nebleau, differenziandosi da queste per le
sbriga ai Mulini. La residenza costituisce il
dimensioni e la qualità delle decorazioni.
Napoleone, Museo Nazionale delle
Durante il soggiorno elbano, Napoleone at- Residenze Napoleoniche dell’Isola d’Elba buen retiro, raccolto e privato che si può
mettere in relazione con la Malmaison di
tinge al ricco e prezioso Mobilier del paParigi, la raffinatissima residenza dove aveva vissuto con
lazzo di Piombino, una delle regge della sorella Elisa, ed
la prima moglie Joséphine Beauharnais.
inoltre continua ad arricchire le sue residenze facendo pervenire arredi e mobili da Parigi, Roma e Napoli, acquistando
L
LE RESIDENZE
ll’Elba come a Parigi, Napoleone mantenne lo
stesso stile di vita. Ogni mattina all’alba dedicava
alcune ore allo studio nella sua biblioteca dove
erano stati raccolti numerosi volumi provenienti dalle sue
biblioteche. La sera prima di lasciare Parigi infatti Napoleone si porta nella Biblioteca del palazzo Imperiale di Fontainebleau e sceglie personalmente i Evolumi
da portare
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all’Elba
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Ai Mulini è conservata ancora
SIOuna parte dei cinquemila voR
lumi che costituivano la Biblioteca
di Napoleone all’Elba. AnVE
cora una volta tutto è come a Parigi: ad una ampia raccolta
a cui potevano accedere tutti i membri della Corte, si affianca
una Biblioteca privata
dell’Imperatore.
Fra i titoli prevalgono
la storia, in particolare
della Francia e della
Corsica, e le discipline
annesse ma non mancavano neppure le
opere a lui care come i
capolavori della letteratura antica e moderna. Va segnalata
inoltre la presenza
delle annate 1790Joseph Franque,
1813 del Moniteur UniRitratto di Elisa Bonaparte
versel,
i
Codici
(sorella di Napoleone), olio su tela
dell’Impero, i libri
cm 71x57, Boulogne-Billancourt,
Bibliothèque Marmottan
sulla spedizione in
A
Egitto. I libri provenienti dalla Francia
sono individuabili facilmente in quanto
sono in gran parte rilegati in cuoio e marocchino rosso con
impressi i simboli imperiali come la N, circondata da due rami
di lauro, le api, le
aquile.
La giornata dell’Imperatore prevedeva inoltre,
come
ci
raccontano i numerosi memoires, momenti piacevoli come
Orologio con raffigurazione
quando passeggiava e
di Napoleone, secolo XIX,
prendeva il tè sulla
Museo Nazionale delle Residenze
Napoleoniche dell’Isola d’Elba
terrazza a strapiombo
sul mare ai Mulini, o
quando dedicava lunghi momenti alla sua toilette. Egli infatti amava rimanere a lungo nelal vasca da bagno dove era
solito leggere e dettare disposizioni; all’Elba prende anche
l’abitudine di usare per le sue abluzioni l’acqua salata. Gli
isolani lo vedono cavalcare instancabilmente per l’isola e
compiere i suoi interminabili e temuti giri di ispezione, vestito assai semplicemente con una giubba con bottoniera,
un cappello a tricorno e gli stivali da cacciatore.
STILE DI VITA DELL’IMPERATORE
G. Mellini, Veduta della Vallata di San Martino,1815
Fondazione Spadolini Nuova Antologia,Firenze
Prodotto editoriale realizzato da:
MP
SISTEMI DI COMUNICAZIONE
DEL PATRIMONIO CULTURALE
www.mpmirabilia.it
Direzione Regionale per i
Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana
Lungarno Anna Maria Luisa Dei Medici, 4
Firenze
Tel.
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