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In occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica
L’Ospedale Israelitico di Roma con il patrocinio del
Centro di Cultura Ebraica e del Museo Ebraico di Roma è lieto di presentare
Un giorno con Lucia
Olivia Fincato e Renato D’Agostin
Presentazione del libro e inaugurazione della mostra fotografica basata sull’incontro con la
Dott.ssa Lucia Servadio Bedarida (1900-2006), il più giovane medico ebreo donna in
Italia, emigrata in seguito alle "leggi razziali" del 1938 da Roma a Tangeri, da Tangeri
a New York.
Sala Margana, Domenica 7 set t embre, ore 10.30
Piazza Margana 41
Roma
Tel. 06 6781061
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Un giorno con Lucia dopo essere stato presentato a New York presso l’ Istituto Italiano di Cultura
e il Centre for Jewish History arriva in anteprima europea a Roma, città dove nel 1922 Lucia
Servadio Bedarida si laurea in Chirurgia e Ostetricia.
Lucia Servadio Bedarida nasce da famiglia ebraica il 17 luglio 1900 ad Ancona. Nel 1922 si
laurea all’Università di Roma, divenendo il medico donna più giovane d’Italia.
Dopo essersi sposata nel Tempio Maggiore di Roma nell’aprile 1923 con il dott. Nino Vittorio
Bedarida lo affianca nell’Ospedale di Torino e successivamente di Vasto. Nel 1939 è costretta a
fuggire dall’Italia a causa della promulgazione delle leggi razziali antisemite che minacciano tutta la
sua famiglia. Dopo vari e vani tentativi d’espatrio si trasferisce a Tangeri, zona internazionale del
Marocco che accoglie gli ebrei fuggiti dall’Europa e permette di esercitarvi la loro professione.
A Tangeri Lucia lavora come medico per più di quaranta anni e assiste la nascita di centinaia di
bambini; la popolazione locale la chiamava “Mamarida” (dal cognome Bedarida).
In Marocco Lucia trascorre gran parte della sua vita offrendo servizio al Ministero della Sanità
Pubblica, all’O.S.E. Ouvre Secours Enfance, alle Nazioni Unite in Marocco e divenendo Medical
Advisor del Consolato Generale degli Stati Uniti a Tangeri.
Con l’Italia il taglio è netto, la comunicazione impossibile. Dopo anni arriva una notizia straziante: la
madre e la nonna sono state deportate e uccise ad Auschwitz.
Sono momenti penosi che Lucia affronta senza perdere fede, continuando nella missione di medico.
«Devo continuare a fare il medico. C’è̀ troppa gente qui che ne ha bisogno»
Solo a 81 anni decide di appendere il camice al chiodo e di raggiungere le figlie mandate giovani in
America per proseguire gli studi e iniziare la loro carriera lavorativa. Si trasferisce a Cornwall on
Hudson, un piccolo villaggio a un’ora da New York.
Olivia Fincato e Renato D’Agostin la incontrano nella sua casa sulle rive del fiume Hudson nello
stato di New York nel marzo 2006. Lucia li accoglie con gioia e da subito stringe con loro un legame
di fi ducia profonda. A un mese dall’incontro Lucia Servadio Bedarida muore.
Il libro Un giorno con Lucia è un incontro ma anche un incanto che sembra fermare come in
un’istantanea il momento magico in cui la giovane giornalista Olivia Fincato e la centenaria Lucia
Servadio Bedarida, l’inizio e la fine, si trovano , si vedono, si osservano e si incantano l’uno dell’altra.
"Un giorno con Lucia è un dialogo, uno scambio, dove dall'intimità della conversazione tra le due
donne, colta nella sua essenza dalle fotografie di Renato D’Agostin, si scende nel passato e si
rintracciano le tappe di centosei anni di vita."
Lucia Servadio Bedarida volge lo sguardo indietro e, mentre lo fa, regala a chi l’ascolta la
consapevolezza di dover muovere un passo avanti.
La sua storia, densa di ricordi ed emozioni, è la storia di una vita che, mentre si avvia al termine,
incontra la giovinezza, e ne stringe la mano.
Le ali della memoria, a volte insopportabilmente dolorosa, si alzano per un ultimo affascinante volo
che attraversa un intero secolo.
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DETTAGLI EVENTO Un giorno con Lucia
Quando Domenica 7 Settembre 2008 ore 10.30 segue rinfresco
Dove Sala Margana, Piazza Margana 41, 00186 Roma – Tel. 06 6781061
Intervengono Dott.Giorgio Coen, Presidente del Consiglio di Amministrazione e Legale Rappresentante
dell' Ospedale Israelitico di Roma - Dott. Stefano Valabrega, Assessore dell'Ospedale Israelitico e Vicepresidente
della Comunità Ebraica di Roma - Dott. Cesare Efrati, Rabbino e gastroenterologo - Prof. Marco Cavallarin,
scrittore e regista – Giovanna Adler, autrice della prefazione del libro.
Casa Editrice Zeropuntozerozero Ed. www.zeropuntozerozero.com [email protected]
Ufficio Stampa Ester Mieli - [email protected]
INFO 06.5897589 - [email protected] /06.678281442 - [email protected]
NOTE AUTORI
Olivia Fincato nasce a Bassano del Grappa nel 1980.
Giornalista freelance collabora a testate italiane e straniere ed è coinvolta in numerosi progetti
culturali e artistici tra l’Italia e gli Stati Uniti.
Laureata in Scienze della Comunicazione all’Università IULM di Milano, continua il suo percorso di
studi presso la School of Visual Art di New York.
Esperta in comunicazione, ha collaborato con l’Istituto Italiano di Cultura di New York, l’Art
Directors Club di New York e con la Society of Publication Designers.
Di grande vitalità inventiva e di profonda sensibilità umana, Olivia Fincato ha fatto della ricerca delle
espressioni di vita il suo campo di studio. Il solido background culturale la porta ad investigare, con la
dolcezza di una curiosità mai invasiva, universi umani insoliti, svelandoli. Come è nel caso di questo
incontro con Lucia Servadio Bedarida.
Renato D’Agostin, nasce nel 1983 e inizia la carriera di fotografo a Venezia nel 2001.
L’atmosfera della città alimenta e accresce la sua curiosità nel catturare situazioni al limite del reale.
Con lo stesso occhio fotografico nel 2002 compie un viaggio attraverso le capitali dell’Europa
occidentale e rimane affascinato dalla città di Parigi.
Tornato in Italia frequenta l’Istituto Italiano di Fotografia a Milano e inizia a collaborare con lo
studio di produzione Maison Sabbatini.
Nel 2005 frequenta il corso di Fine Print all’International Center of Photography di New York e nel
2006 è assistente di Ralph Gibson.
Nel 2007 Renato D’Agostin presenta Metropolis alla Leica Gallery di New York.In Metropolis le
cognizioni spaziali e temporali della città si trasfigurano, liberando immagini surreali e oniriche legate
alle viscere emotive del nostro inconscio collettivo, spazio che Renato ha saputo cogliere e indagare
con estrema acutezza.
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RINGRAZIAMENTI
La presentazione di Un Giorno con Lucia a Roma è stata possible grazie al prezioso supporto
dell’Ospedale Israelitico di Roma
L'Ospedale Israelitico specializzato Geriatrico è classificato , è parte del
Sistema Sanitario Nazionale ed è l'unico Ospedale ebraico d'Europa.
Riconosciuto con Regio Decreto nel 1911, consta di tre poli: il principale nel
quartiere della Magliana e due poli ambulatoriali all'Isola Tiberina ed in zona
Marconi .
È un esempio di integrazione tra sanità, territorio e cittadini : è l'Ospedale
regionale con il miglior Day Hospital in termini sia di qualità che di numero
di prestazioni. Nello storico edificio dell'Isola Tiberina oltre alle attività
istituzionali sono locati gli uffici dirigenziali ed amministrativi.
Con il patrocinio di:
Il Centro di Cultura Ebraica è il servizio culturale della Comunità Ebraica
di Roma rivolto alla cittadinanza romana al fine di far conoscere l’ebraismo, la
storia, la cultura e la tradizione ebraica di preservare memoria storica della
Shoah di combattere l'antisemitismo ed ogni forma di pregiudizio.
Il Centro organizza annualmente corsi, conferenze, convegni, mostre e
spettacoli spesso in collaborazione con enti nazionali e locali.
Il Museo Ebraico di Roma conserva le magnifiche opere d'arte e parte del
patrimonio documentario della Comunità Ebraica di Roma, antica di ventidue
secoli. Aperto dal 1960, è stato recentemente rinnovato ed è oggi uno dei luoghi
più rappresentativi e conosciuti dell'ebraismo romano, nonchè uno dei musei
più visitati della città. La visita include il Tempio Maggiore e il Tempio
Spagnolo.