PIANO DI ISTITUTO PER L`INCLUSIONE DI ALUNNI CON BISOGNI

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PIANO DI ISTITUTO PER L`INCLUSIONE DI ALUNNI CON BISOGNI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORNOVO TARO
PIANO DI ISTITUTO PER L’INCLUSIONE DI ALUNNI CON
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Lo schema di lavoro riportato nelle pagine seguenti fa riferimento al Regolamento per
favorire l’integrazione e l’inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali:
Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012.
La Direttiva definisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica,
basato sulla certificazione della disabilità (L.104 del 92), estendendo il campo di
intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni
Educativi Speciali (BES) che, secondo la definizione di Dario Ianes, “è qualsiasi
difficoltà evolutiva, in ambito educativo e/o apprenditivo, che consiste in un
funzionamento problematico come risultante dall’interrelazione reciproca tra i sette
ambiti della salute secondo il modello ICF dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il
funzionamento è problematico per l'alunno, in termini di danno, ostacolo o stigma
sociale, indipendentemente dall’eziologia, e necessita di educazione/didattica speciale
individualizzata”, comprende quindi svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di
apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non
conoscenza della cultura e della lingua perché appartenenti a culture diverse. La
direttiva si rifà espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.
AZIONI A LIVELLO DI ISTITUTO
Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) svolgerà le seguenti funzioni
 Rilevazione dei BES;
 Raccolta e documentazione degli interventi didattico - educativi programmati;
 Confronto sui casi ;
 Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
 Raccolta e coordinamento delle proposte;
 Elaborazione del Piano Annuale per l’Inclusività.
PRESENTAZIONE
L’ Istituto Comprensivo di Fornovo Taro è articolato in tre ordini di scuola:
 scuola dell’infanzia (tre plessi);
 scuola primaria (sei plessi);
 scuola secondaria di primo grado (tre plessi).
All’inizio del nuovo anno scolastico, la commissione “progetto inclusione” predispone un
piano di intervento per gli studenti con Bisogni Educativi Speciali.
Il piano di intervento viene definito tenendo conto del progetto d’istituto e di quanto
rilevato e progettato nei consigli di classe e condiviso a livello di plesso o di singola
scuola. Contiene l’indicazione e la richiesta delle risorse umane e strumentali
necessarie per realizzare le misure e i servizi di integrazione e inclusione degli
studenti con BES e per sostenerne i processi di apprendimento in relazione allo
sviluppo delle potenzialità di ciascuno e alla riduzione degli ostacoli derivanti dalla
condizione di disabilità/svantaggio. Successivamente all’assegnazione delle risorse e in
relazione alle risorse disponibili complessivamente individuate, l’istituzione scolastica
e formativa provvede alla programmazione definitiva degli interventi a favore degli
studenti con bisogni educativi speciali. È opportuno che il piano di intervento
definitivo raccordi e valorizzi le risorse umane, strumentali e organizzative, che a
vario titolo (BES, Intercultura, Orientamento) sono a disposizione dell’istituzione
scolastica e formativa a supporto dei percorsi “speciali” di apprendimento.
GRIGLIA DI RILEVAZIONE DATI
All’inizio dell’anno scolastico, in ogni plesso verrà individuato un insegnante (di classe o
di sostegno) che, dopo un periodo concordato di osservazione sistematica e rilevazione
dati, avrà il compito di comunicare alla funzione strumentale per l’integrazione i dati
relativi al numero di alunni 104, DSA e BES al fine di poter compilare la seguente
griglia per avere un quadro completo della situazione dell’Istituto e con le commissioni
apposite predisporre il Piano per l’inclusione.
scuole
104
Infanzia Ricco
1
Infanzia Solignano
/
Infanzia Ghiare B.
1
Primaria Fornovo
10
Primaria Riccò
3
Primaria Berceto
/
DSA
BES
1
2
Primaria Solignano
1
Primaria Selva C.
2
Primaria Ghiare B.
1
Secondaria 1° gr
Fornovo
8
Secondaria 1° gr
Solignano
2
Secondaria 1°
Berceto
1
FUNZIONI DEL CONSIGLIO DI CLASSE IN BASE ALLA NORMATIVA
 104-DSA
Il consiglio di classe prende in esame la documentazione di suddetti alunni che può
essere: già in possesso dalla scuola, fornita dalla famiglia o da altra istituzione
scolastica e formativa di provenienza dell’alunno o da figure professionali che
seguono lo studente e la famiglia stessa (ASL o/o servizi sociali).
 BES
In questo caso la richiesta di parere, previo accordo con la famiglia dello studente,
è a carico della scuola che può attivare una consulenza ad hoc (psicologo,
neuropsichiatra o specialista presente nella scuola stessa). Ciò per evitare che si
riproduca il meccanismo della certificazione e si crei una nuova tipologia di
disabilità certificata permanente, ma si consenta invece di riconoscere la natura
del bisogno educativo rilevato dai docenti.
Il consiglio di classe definisce gli interventi di integrazione e di inclusione, cura le
misure e gli interventi previsti nei PEI e PEP, stende la progettazione la consegna al
referente di plesso che cura il raccordo ed il monitoraggio con la figura strumentale
di riferimento.
IL COORDINATORE PER I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
L’Istituto Comprensivo può
avvalersi di una figura di Coordinatore per i Bisogni
Educativi Speciali. La definizione del mandato spetta al Dirigente o può rientrare nella
scelta delle Figure Strumentali. La funzione del coordinatore si caratterizza
soprattutto come supporto
nell’offerta
formativa
dell’Istituto
relativamente
all’integrazione e inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali, in una
prospettiva
in cui ogni consiglio di classe ed ogni singolo docente contribuisce a
rendere integranti ed inclusivi i percorsi scolastici.
La figura del coordinatore quindi non ha una funzione di unico responsabile–esperto
che risolve i problemi posti dagli studenti con BES, ma è una figura che cura in
particolare le procedure per:
 la raccolta della documentazione relativa agli studenti con bes, elaborata
dal docente referente
 i contatti con gli operatori dei Servizi Sanitari e Sociali relative agli
studenti con BES
 richiesta, individuazione e utilizzo delle risorse per i BES
 il passaggio di informazioni relative a studenti con BES da un ordine di
scuola all’altro
 i contatti con soggetti e istituzioni extrascolastiche a supporto del
percorso scolastico o per attivare percorsi integrati.
DOCUMENTAZIONE
Studenti con disabilità certificata ai sensi della legge n° 104/92
La documentazione è raccolta nel FASCICOLO PERSONALE come previsto dalla L.
104/92 e comprende:
 la certificazione medica (ai sensi della legge 104/92)
 la diagnosi funzionale
 il Profilo Dinamico Funzionale
 il Piano Educativo Individualizzato
 la verifica in itinere e di fine anno scolastico
 altri documenti (relazioni, verbali, verifiche…..)
Il fascicolo può essere consultato, all’interno dell’istituto, da tutti gli operatori
coinvolti nel processo educativo che sono tenuti al rispetto della privacy.
Il fascicolo viene consegnato in forma completa, nel passaggio agli ordini e gradi di
scuola successivi, o direttamente dalla famiglia o dalla scuola previo consenso scritto
della famiglia.
Studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)
La documentazione è raccolta nel FASCICOLO PERSONALE e comprende:
 diagnosi e relazione clinica del neuropsichiatra o dello psicologo esperto dell’età
evolutiva;
 il Progetto Educativo Personalizzato
 la verifica in itinere e di fine anno scolastico
 altri documenti (relazioni, verbali, verifiche…..)
Nel passaggio agli ordini e gradi di scuola successivi, famiglia, scuola e specialista si
accordano sulle modalità di passaggio delle informazioni.
Studenti in situazione di svantaggio (BES)
La documentazione comprende:
 un documento accertante il parere della famiglia in merito all’opportunità di
istituire un percorso personalizzato. Si sottolinea che la richiesta di parere
dello specialista, previo accordo con la famiglia dello studente, è a carico della
scuola che può attivare una consulenza ad hoc.
 il Progetto Educativo Personalizzato
 la verifica in itinere e di fine anno scolastico
 altri documenti (relazioni, verbali, verifiche…..)
Considerata la caratteristica di temporaneità dei percorsi personalizzati, nel
passaggio agli ordini e gradi di scuola successivi, famiglia e scuola valuteranno
l’opportunità di trasferire le informazioni.
TABELLA RIASSUNTIVA DOCUMENTAZIONE
DOCUMENTO
CERTIFICAZIONE MEDICA
(L 104/92 )
A CURA DI
Neuropsichiatra
o
psicologo
dell’Azienda
Sanitaria su richiesta della
famiglia dello studente
DURATA
Aggiornato periodicamente
a cura dello specialista in
relazione
all’evoluzione
dello studente
DIAGNOSI FUNZIONALE
(L 104/92 )
Lo specialista che ha Aggiornato periodicamente
redatto la certificazione
a cura dello specialista in
relazione all’evoluzione dello
studente
PROFILO
DINAMICO FUNZIONALE
(L 104/92 )
Consiglio
di
Classe,
genitori,
operatori
dell’Azienda Sanitaria ed
eventuali agenzie educative
extra-scolastiche
PIANO EDUCATIVO
INDIVIDUALIZZATO
(L 104/92 FASCIA A)
Consiglio di Classe
DIAGNOSI E RELAZIONE
Neuropsichiatra
o
psicologo esperto dell’età
evolutiva su suggerimento
della scuola e richiesta
della
famiglia
dello
studente
Aggiornato periodicamente
a cura dello specialista in
relazione
all’evoluzione
dello studente
PROGETTO EDUCATIVO
PERSONALIZZATO
Legge 170/2010 (DSA)
Consiglio di Classe
Annuale
PARERE
Neuropsichiatra o
psicologo su indicazione del
Consiglio di classe in
accordo con la famiglia
dello studente o specialista
presente a scuola
Consiglio di Classe
Temporanea sulla base
dell’evoluzione
della
situazione dello studente
CLINICA
Legge 170/2010 (DSA)
BES
PROGETTO EDUCATIVO
PERSONALIZZATO
(BES)
Aggiornato periodicamente
in relazione all’evoluzione
dello studente (anche in
corso
d’anno
se
si
evidenzino
cambiamenti
significativi;
comunque
almeno nel passaggio da un
grado all’altro) .
Annuale
Temporanea sulla
dell’evoluzione
percorso scolastico
base
del
IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
(art. 12 L 104/92, art. 4 DPR 24.02.94)
Il Profilo Dinamico Funzionale, successivo alla diagnosi funzionale, raccoglie le
informazioni riguardanti lo sviluppo complessivo dello studente mettendo in evidenza
ciò che sa fare, ciò che conosce e come sa essere, come funziona, nel contesto
scolastico.
Il PDF viene redatto dall’insegnante di sostegno e dal Consiglio di Classe . Alla stesura
partecipano anche gli operatori socio-sanitari e la famiglia. Il loro apporto avviene nei
momenti previsti per gli incontri di equipe sul caso; è opportuno, a tal fine, che
l’insegnante referente predisponga una bozza del documento qualche tempo prima
dell’incontro di equipe, in modo da integrarla con le notizie raccolte nell’incontro
stesso. L’insieme delle informazioni costituiranno il documento finale.
Le informazioni sono ordinate per aree:
affettivo - relazionale
della comunicazione
linguistica
sensoriale
motorio - prassica
neuropsicologica
dell’autonomia
cognitiva
dell’apprendimento
Il PDF indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed affettive dell'alunno e
pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di
disabilità e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere
mantenute, sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate nel
rispetto delle scelte culturali dello studente.
Il Profilo Dinamico Funzionale viene predisposto all’inizio di ogni nuovo inserimento
scolastico, in occasione dei passaggi da un grado di scuola all’altro e comunque
ogni volta si evidenzino cambiamenti significativi nello sviluppo funzionale dello
studente.
IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
(art. 12 L 104/92, art. 5 DPR 24.02.94)
L’elaborazione del PEI è successiva alla definizione e condivisione con la famiglia e gli
operatori socio-assistenziali, dei bisogni educativi e formativi dello studente, accolti,
elaborati e sottoscritti nel PDF.
Il PEI descrive il progetto riferito al singolo studente, elaborato e concordato dal
Consiglio di classe che si impegna, ciascuno per la propria parte, nel percorso previsto
per lo studente. Durante l’anno scolastico ogni verifica ed eventuale aggiustamento
degli interventi partirà da quanto condiviso ad inizio anno e riportato nel PEI (in
particolare nella relazione fra obiettivi, risultati attesi e valutazione).
Il PEI è anche un patto tra la scuola/gli insegnanti e la famiglia dello studente e lo
studente stesso; la famiglia, anche attraverso il PEI, conosce e possibilmente
condivide ciò che si fa a scuola e vi partecipa per la parte che le compete. La
chiarezza linguistica e di intenti devono essere quindi tratti distintivi del documento.
Il PEI è infine il documento base negli incontri di verifica e ri-progettazione tra
operatori della scuola e dei Servizi Sanitari o Sociali.
Si scrive quando si è in grado di definire priorità educative e percorso possibile.
Ciò si verifica a seguito di un periodo di tempo in cui si conduce l’osservazione del
caso (punti di forza e di debolezza dello studente definiti nel PDF) e del contesto
complessivo (risorse per il progetto). E’ opportuno che sia delineato nelle linee
principali entro il mese di novembre.
Al termine dell’anno scolastico il Consiglio di classe con l’insegnante referente stende
una relazione che evidenzia i progressi e i risultati raggiunti (Relazione finale).
IL PROGETTO EDUCATIVO PERSONALIZZATO (DSA)
Il PEP è un progetto educativo basato sulle caratteristiche evolutive dello studente e
finalizzato ad adeguare, anche in termini temporanei, il curricolo alle esigenze
formative dello studente stesso.
Il PEP descrive il progetto riferito al singolo studente, elaborato e concordato dal
Consiglio di classe a seguito della rilevazione di bisogni educativi e formativi speciali
tali da ostacolare la partecipazione e il positivo svolgimento del regolare percorso di
istruzione e formazione. Tali bisogni sono definiti sulla base di:
 diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento(DSA) rilasciata da un
neuropsichiatria o da uno psicologo esperto dell’età evolutiva sulla base della
classificazione per categorie diagnostiche prevista dall’ICD. Lo specialista o lo
psicologo redige, oltre ad una diagnosi, una relazione clinica in cui sono
evidenziati gli strumenti compensativi e le misure dispensative da adottare.
 individuazione da parte del Consiglio di classe, supportato dal parere della
famiglia e di uno specialista in neuropsichiatria o psicologia, di situazioni di
svantaggio, disagio, difficoltà di apprendimento, determinate da particolari
condizioni personali, sociali, ambientali.
Il PEP è attivato in accordo con la famiglia e condiviso con eventuali educatori e/o
operatori sanitari e socio-assistenziali
Viene scritto materialmente dal referente dello studente individuato dal Consiglio di
classe, ma condiviso da ogni componente.
Studente con DSA
Per ciascuno studente con DSA, il PEP viene redatto nel rispetto delle disposizioni
generali sull’ordinamento dei cicli scolastici e formativi e relativi piani di studio. Il PEP
specifica le misure dispensative e gli strumenti compensativi definiti nella relazione
clinica del neuropsichiatria o dello psicologo esperto dell’età evolutiva da utilizzare dai
docenti nell’ambito dei percorsi personalizzati attivati per lo studente con DSA.
Misure dispensative e strumenti compensativi sono garantiti anche per le verifiche ai
fini della valutazione periodica, annuale e per quella relativa alle prove d’esame; il loro
utilizzo non penalizza la valutazione. La prestazione orale va privilegiata e considerata
anche come compensativa della prestazione scritta.
Studente in situazione di svantaggio (BES)
Per ciascuno studente in situazione di svantaggio, il Consiglio di Classe predispone il
PEP che viene redatto nel rispetto delle disposizioni generali sull’ordinamento dei cicli
scolastici, con riferimento agli obiettivi generali del processo formativo e condiviso
con la famiglia.
Il PEP prevede in particolare:
gli obiettivi specifici di apprendimento adeguati alle effettive capacità dello
studente,
 gli interventi volti a favorire il superamento delle situazioni di svantaggio nonché la
prevenzione dell’abbandono scolastico;
Nei casi di studenti in situazioni di forte disagio il PEP può presentare caratteristiche

di differenziazione anche consistente dal percorso regolare ed ha carattere di
temporaneità. Si configura infatti come intervento specifico e limitato al periodo
strettamente necessario a superare la situazione di svantaggio.
Il PEP si scrive nel momento in cui si ha un quadro preciso sulle priorità educative
dell’alunno e si è individuato il
obiettivi, anche in corso d’anno.
percorso possibile per raggiungere determinati
RISORSE PROFESSIONALI SPECIFICHE
Insegnanti di sostegno
Funzioni strumentali / coordinamento
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
Facilitatori linguistici esterni
Mediatori linguistico-culturali esterni
SINTESI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITA’ RILEVATI*
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della
scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della
scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle
attività educative;
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di
percorsi formativi inclusivi;
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso
nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il
successivo inserimento lavorativo.
0
1
2
3
4
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Il concetto di valutazione inclusiva esprime una valutazione progettata per promuovere
l’apprendimento e sostenere i processi di inclusione di tutti gli alunni e in particolare di quelli più
vulnerabili; una valutazione formativa, sviluppata nell’ottica della cultura dell’inclusione, della
personalizzazione e individualizzazione degli apprendimenti/insegnamenti e della valorizzazione
delle differenze, mirata quindi al superamento di un approccio specialistico verso gli allievi con
Bisogni Educativi Speciali nelle loro varie espressioni.
Una valutazione che “misuri”, come previsto dalle normative, i progressi, il raggiungimento degli
obiettivi e i traguardi di competenza fissati, ma tenendo ben presente il contesto educativo
(strutturale, didattico e relazionale) in cui l’alunno è inserito e dal quale dipende il possibile
dispiegamento delle sue potenzialità, in relazione all’abbattimento degli “ostacoli all’apprendimento
e alla partecipazione” necessario all’attuazione di una scuola inclusiva.
Le fasi della valutazione (iniziale, in itinere, finale) sono i momenti in cui viene riconosciuto o
meno il successo, l’efficacia del percorso progettato per l’alunno, in un ottica curricolare, ed
esplicitate le indicazioni per eventuali interventi di revisione dei Piani Didattici Personalizzati o dei
Piani Educativi Individualizzati.
Negli strumenti di programmazione (PDP/PEI) devono essere definite in modo preciso e
approfondito le modalità di verifica (tipologia delle prove, formulazione dei quesiti, tempi di
attuazione, uso di strumenti compensativi e delle misure dispensative) e di valutazione nelle sue
fasi.
In questa ottica di processo dell’apprendimento deve essere sollecitata la partecipazione di tutti i
soggetti coinvolti nel piano educativo, compresi i genitori e gli alunni stessi; per questi ultimi
cercando di svolgere un’azione tesa a sviluppare le capacità di autovalutazione e stimolare la
comprensione del proprio modo di apprendere.
La valutazione è personalizzata, in linea con gli stili cognitivi individuati negli alunni ma deve
essere in grado di definire in modo “accessibile” e il più possibile condiviso, in riferimento
all’ordine scolastico, il raggiungimento degli obiettivi e dei gradi di sviluppo delle competenze per
facilitare la gestione delle aspettative e dei risultati attesi rispetto agli esiti del percorso. La
condivisione collegiale dei criteri di valutazione deve assicurare coerenza all’azione dei singoli
Consigli di Classe e coerenza nell’azione valutativa dei singoli insegnanti. Anche per le attività che
lo studente svolge a integrazione o al di fuori di quelle di classe, devono essere concordate le
modalità di raccordo con le discipline ai fini della stessa valutazione.
Si richiama sinteticamente quanto espresso dalla normativa in riferimento alla valutazione per gli
alunni per i quali viene formalizzato un Bisogno Educativo Speciale e redatto un PDP o un PEI.
Per gli alunni diversabili il riferimento per la valutazione rimane la L. 104/92 e le successive norme
nazionali (DPR n. 122/209).
Agli alunni con Bisogni Educativi Speciali (comprendenti soggetti DSA e/o con altri disturbi
evolutivi specifici e in svantaggio socio-economico, linguistico e culturale) vengono estese le
norme per la valutazione della L. 170/2010 e relative Linee guida sui DSA, integrata dalle
indicazioni delle Dir. Min. 27/12/2012, C.M. 8/2013 e successive circolari modificative.
Nel Piano Didattico Personalizzato devono essere esplicitati gli obiettivi didattici ed educativi e le
metodologie da adottare per le verifiche e per la valutazione. Devono essere evidenziati gli utilizzi
di quegli strumenti compensativi che possono permettere all’alunno di superare le difficoltà dovute
al disturbo specifico, e l’applicazione delle misure dispensative cioè quegli adattamenti che
permettono all’alunno la positiva partecipazione alla vita scolastica della classe. Gli strumenti
metodologici-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei devono essere usati sia nello
svolgimento dell’attività didattica che delle eventuali prove di esame. La Dir.Min. 27/12/2012
definisce il PDP, elaborato collegialmente, in modo corresponsabile e partecipato, come lo
strumento della progettazione didattico-educativa e quindi deve includere progettazioni
personalizzate con criteri di valutazione calibrati sui livelli attesi per le competenze in uscita (ad
integrazione e superamento della mera applicazione delle misure dispensative e compensative).
ISTITUTO COMPRENSIVO FORNOVO TARO
Via Marconi,13 - 43045 FORNOVO DI TARO - (Pr)
Telefono: 0525/2442 Fax: 0525/3493
E-mail:[email protected] - pric839006@istruzione it
Prot. N. _____
DECRETO N. ______ DI NOMINA DEL GRUPPO DI LAVORO PER L’INTEGRAZIONE
SCOLASTICA (Gruppo H) PER L’ANNO SCOLASTICO 14715
Vista la legge 5 febbraio 1992, n.104 "Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle
persone in situazione di Handicap" (art. 15 comma 2);
Visto il D.L.vo 16 aprile 1994, n. 297 (art. 317, comma 2);
Visto il Decreto Ministeriale 26 giugno 1992 n.256;
Visto la Circolare Ministeriale 22 settembre 1988 n.262;
Visto la Circolare Ministeriale 22 settembre 1983 n.258;
Considerata la complessità delle tematiche inerenti l'integrazione degli allievi in situazione di disabilità nei
plessi dell'Istituto Comprensivo di Fornovo,
DECRETA
La costituzione del GRUPPO DI LAVORO per L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA con la seguente
composizione



F.S. Filomena Bartoletta (Primaria e Infanzia)
F.S. Fausto Musiari (Secondaria I Grado)
Responsabile F.F. di Neuropsichiatria infanzia e adolescenza AUSL Parma
dott.ssa Anna Isa Decembrino



Dirigente Psicologo Dott. Alberto Grazioli
Dirigente Medico NPIA dott.ssa Roberta Rosetti
Segretaria del gruppo H e integrazione: maestra Enrica Alfieri (Primaria, Infanzia), Fausto Musiari
(Secondaria I Grado)
Insegnati di sostegno: Ponzi Giulia, De Luca Rosalba, Federico Carla, Giuliana Bertozzi, Sulena
Agnetti, Sonia Messina,Grazia Contessa, Maria Rita, D’Alessandro,Valentina………., Romana
Groppi, Manfredi Francesca , Musiari Fausto, Solli Ilaria, Alessandro Dall'Aglio, Cutuli Pietro, Coco
Rachele

 I genitori dei bambini diversabili
Sig.ri Bagatti
Cl.1^ Scuola Primaria di Fornovo
Sig. Khammassi
Cl.1^ Scuola Primaria di Fornovo
Sig. Galimberti
Cl.2^ Scuola Primaria di Fornovo
Sig. Verona
Cl.2^ Scuola Primaria di Fornovo
Sig. Magnani
Cl.2^ Scuola Primaria di Fornovo
Sig. Refaei
Cl.3^ Scuola Primaria di Fornovo
Sig.Shehu
Cl.3^ Scuola Primaria di Fornovo
Sig. Rouzaik
Cl.5^ Scuola Primaria di Fornovo
Sig. Kaseja
Cl.5^ Scuola Primaria di Fornovo
Sig. Zarouk
Cl.5^ Scuola Primaria di Fornovo
Sig. Adorni
Cl. 2^ Scuola Primaria di Riccò
Sig. Lambardi
Cl.3 ^ Scuola Primaria di Riccò
Sig. Spina
Cl.4^ Scuola Primaria di Riccò
Sig. Piantadosi
Cl.1^e3^ Scuola Primaria di Selva
Sig. Sassi
Cl.3 ^ Scuola Primaria di Solignano
Sig. Percudani
Cl.4 ^ Scuola Primaria di Ghiare
Sig. Choucri Rania
Scuola Infanzia Riccò
Sig. Gabbianelli
Scuola Infanzia Ghiare
Sig. Corti
Cl. 1^A Scuola Media Fornovo
Sig. Ferrari
Cl. 1^ B Scuola Media Fornovo
Sig. Sani Brunelli Cl. 1^C scuola Media Fornovo
Sig. Davighi
Cl. 2^B Scuola Media Fornovo
Sig. Chebil
Cl. 2^D Scuola Media Fornovo
Sig. Errichiello
Cl. 3^B Scuola Media Fornovo
Sig. Schivazappa
Cl. 3^C Scuola Media Fornovo
Sig. De Pasquale
Cl: 3^C Scuola Media Fornovo
Sig. Ollari
Cl. 2^A Scuola Media Berceto
Sig. Avanzi
Cl. 2^A Scuola Media Solignano

Un docente del team della classe o sezione in cui è inserito l’alunno diversamente abile:
Sarzi Sartori Angelica, Mallardo Silvana, Elli Annalisa, Porta Antonella, Bosco Marina, Conforti Maria
Paola,Negri Sara,Graziano Sonia, Bertorini Daniela, Anna Godano, Enrica Alfieri, Laura Linzitto, Pini
Mariella, Cecilia Corà, Cecilia Avalli


Fornovo,
Coordinatori delle classi della Scuola Media
Un rappresentante delle Amministrazioni Comunali
20 ottobre 2014
Il Dirigente Scolastico
Prof.Giovanni Fasan
DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALLA L 104/92
PREVISTA DALL’ACCORDO DI PROGRAMMA PROVINCIALE
ALLEGATO 6
FOGLIO NOTIZIE
CHI?
INFORMAZIONI RIGUARDANTI L’ALUNNO
COGNOME …………………………………….….
NOME………..…………………………………..
DATA…………………………………. E LUOGO DI NASCITA…….………………………….…………..
RESIDENZA DAL ……………………
(allegare certificato di residenza per coloro che non sono residenti nel
Comune )
Iscrizione prevista alla scuola ……………………………………………………………………………………………………
Circolo o Istituto …………………………………………………………………………………………………………………..……
Classe………………………………….
N. alunni ……………………………….
presenza in classe di altri alunni disabili…………………………………………………………………….
ore insegnante di appoggio richieste
ore di frequenza previste…………………………… (indicare se le ore sono espresse in
60 o 50 minuti modulari)
eventuali limitazioni dell’orario scolastico ……………………………………………………………………………
PROVENIENTE DA:
- famiglia ………………………………………………………………………………………………..………………….…*
- istituto…………………………………………………………………………………………………………………..…….*
comunità……………………………………..………………………………………………………………………..……
nido d’infanzia …………………………………………………………………….……………………..………………
scuola dell’infanzia…………………………………………………………………..……………
- scuola …………….………………………………………………………………………………………….….……………
= denominazione
OPERATORI CHE INTERVENGONO IN FAVORE DELL’ALLIEVO
Indicare nominativi se conosciuti:
- Psicologo
………………………………………………………
- Neuropsichiatra
……………………………………………………
- Terapisti della riabilitazione
…………………………………………
- Assistente sociale
………………………………………………
- Educatore
…………………………………………………
- Altro
…………………………………..…………………
 NECESSITÀ INDIVIDUATE IN RELAZIONE AI BISOGNI DELL’ALLIEVO
SI
NO
a) Trasporto
- mezzo specifico
- accompagnatore personale
- altro
specificare……………………………………………
b) Edificio Scolastico
- aule piano terra
- aule specializzate:
se sì quali …………………………………………………………
- servizi igienici attrezzati
- altro
se sì specificare …………………………………………….
c) Organizzazione scolastica e didattica
- classe/sezione con n. ridotto di alunni
- ausili tecnici
se si, quali (specificare in modo analitico)
………………………………………………………………………………………………………………………………………..
- laboratori
specificare quali …………………………………………………………
- gruppi di interesse
specificare quali …………………………………………………………………
d) Terapie e riabilitazione in orario scolastico
- ha bisogno di seguire terapie farmacologiche
- ha bisogno di svolgere attività di riabilitazione
NECESSITÀ DI SUPPORTO:
SI
AUTONOMIE
a) Personali (cura e igiene)
-
Abbigliamento
utilizzo del bagno
consumo del pasto
espressione dei propri bisogni primari
orientamento nello spazio
spostamento negli ambienti interni
spostamento negli ambienti esterni
(uscite, viaggi istruzione)
……………………………………… …………………………
…………………………………………………………………………
b) Sociali
-
conoscenza e rispetto delle regole
conoscenza e riconoscimento di segnali convenzionali
(es. indicazioni: bagno, uscita d’emergenza, ecc…)
NO
NON SO
……………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………
c) Scolastiche
- cura degli oggetti e del materiale scolastico
- esecuzione di consegne
- permanenza in classe
………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………
ABILITÀ COMUNICATIVE
Comunicare e produrre messaggi
- Verbali
- Non verbali
- Gestuali
- Ricevere e comprendere messaggi
- Verbali
- Non verbali
- Gestuali
……………………………………………………………………………
-
……………………………………………………………………………
CAPACITÀ RELAZIONALE
- riconoscere e rapportarsi al gruppo dei pari
- riconoscere e rapportarsi al gruppo degli adulti
- riconoscere e rapportarsi con l’ambiente
……………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………
RICHIESTE:
- Personale educativo-assistenziale
n. ore settimanali richieste ………………………..
SI
NO
NON SO
- insegnanti con specializzazione:
 deficit psico-fisici
 deficit della vista
 deficit dell’udito
eventuali altri operatori:
 collaboratori scolastici
 personale servizio civile volontario
 volontariato
- altre richieste (specificare)
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
Data ………………………..
Il Dirigente Scolastico
Il sottoscritto, genitore/tutore del minore in oggetto, autorizza ad inoltrare la
presente all’Ente locale per gli interventi di assistenza di competenza.
Firma
………………………….…………..
ALLEGATO 3
MODELLO PER LA STESURA DEL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
COME E'?
ALUNNO ……………………………………
A.S. …………..SCUOLA ……………………………………..
Classe……… Sez…….
Diagnosi Clinica ICD10: (vedi la Diagnosi Funzionale)
AREA
Livelli attuali
(Derivano direttamente
dalla diagnosi funzionale)
Sviluppi possibili nel tempo
medio
(Traduzione in obiettivi
raggiungibili delle difficoltà
espresse nella diagnosi)
1
Motoria-prassica
2
Cognitiva
3
Linguistico
comunicativa
4
Degli apprendimenti
5
Affettivo relazionale
6
Autonomia personale
7
Neuropsicologica
8
Sensoriale
FIRMA
Il coordinatore dell’equipe pedagogica/Consiglio di Classe
Il docente di sostegno
Il rappresentante A.U.S.L.
La famiglia
( parte integrante) ALLEGATO 4
MODELLO PER LA STESURA DELLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA
COSA SA FARE?
(parte integrante del PEI)
ANNO SCOLASTICO……………………………….
ALUNNO…………………………………………..……………… classe …………………
sezione……………
SCUOLA………………………………………………………………………………
OPERATORE EDUCATIVO-ASSISTENZIALE……………………………………( ove presente)
INSEGNANTE DI SOSTEGNO……………………………………………............................
INSEGNANTE DI CLASSE……………………………………………
Abilità iniziali
*esempi
Cura della persona
(svestirsi, vestirsi)
Auton
omia
person
ale
Igiene (lavarsi le mani
Controllo sfinterico
Alimentazione (consumo
dei pasti)
Spostamento
nell’ambiente (aula –
laboratorio)
Abilità da acquisire
o da approfondire
Metodologia intervento
esempi
Competenze comunicative
(verbali,
Auton
o
mia
sociale
e
compe
tenze
relazio
nale
non
verbali,
gestuale codificato):
- con i pari
- con il gruppo
- con gli adulti
conoscenza del denaro
Effettuare acquisti
Uso del telefono
Uso dei mezzi di
trasporto pubblico
Utilizzazione i negozi,
bar, ecc
*esempi
Esecuzione di mansioni
utili al gruppo
Esecuzioni di sequenze
autono
mia
operative
Scelta del materiale
appropriato
Cura del materiale
scolasti
ca
Organizzazione del lavoro
Scrittura
Lettura
Attenzione
Esecuzione di consegne /
compiti
Osservanza di regole
Fornovo , …………………………………………
Operatore educativo-assistenziale
Firma docenti di classe
MODELLO PER LA STESURA DEL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
Allegato 4
COSA PUO' IMPARARE?
ISTITUZIONE SCOLASTICA ---------------------SEDE FREQUENTATA ------------------ANNO SCOLASTICO ____________________
CLASSE FREQUENTATA ________________
COGNOME _____________
NOME ____________________________
LUOGO DI NASCITA _________________________
PROVINCIA ___________________
DATA NASCITA ___________________________
RESIDENZA ______________________________
Caratteristiche della classe
Sezione ________________
Numero di ore settimanali di lezione __________________________________
Organizzazione dell’orario giornaliero con indicazione delle pause
________________________________________________________________
____
Numero di alunni frequentanti __________________
di cui in situazione di handicap _______________
Caratteristiche della classe in relazione all’accoglienza dell’allievo in situazione di
handicap:
________________________________________________________________
________________________________________________________________
___________________________
Risorse umane a sostegno del processo di integrazione, in aggiunta ai docenti
disciplinari assegnati alla classe:
 Docente specializzato per il sostegno
n.ore
settimanali
_________

Personale educativo assistenziale
n. ore settimanali ________
 Altre figure mediatrici (volontario, tutor, …)
n. ore settimanali ________
L’alunno/a utilizza (descrivere se utilizza trasporti speciali con o senza
accompagnatore; particolari strumenti e/o ausili sia per gli apprendimenti che per le
autonomie,etc.)
La mensa saltuariamente
SI’ NO
La mensa tutti i giorni
SI’ NO
Il trasporto speciale
SI’ NO
Il trasporto speciale con
SI’ NO
accompagnatore
L’ascensore
SI’ NO
Il bagno attrezzato
SI’ NO
La carrozzella
SI’ NO
Il banco speciale
SI’ NO
Il calcolatore
SI’ NO
Il calcolatore con ausili particolari
SI’ NO
L’ambiente di riposo
SI’ NO
Strumenti e ausili particolari
SI’ NO
Altro
SI’ NO
Particolari attività programmate per la classe che coinvolgono l’alunno in situazione di
handicap
 Attività di recupero, consolidamento e potenziamento
________________________________________________________________
_______
 Visite didattiche e gite scolastiche
________________________________________________________________
_______
Altro _______________________________________________________
Il progetto:

Allegare la programmazione educativa degli operatori educativo-assistenziale
compilando modello per la stesura programmazione educativa, nel caso fosse
prevista e necessaria
Attività integrate nella programmazione educativa individualizzata, anche con la
partecipazione di enti esterni alla scuola,
(i documenti relativi alla programmazione di dettaglio - obiettivi, metodologie e

verifiche - delle attività, descritte sinteticamente di seguito, con particolare
riferimento alle modalità di collaborazione con Enti esterni alla scuola sono da
allegare al P.E.I.)
________________________________________________________________
____
________________________________________________________________
___
 Gli interventi di riabilitazione e terapia previsti sono
in orario scolastico
n° incontri settimanali ____
durata nell’anno scolastico
________________________________________________________________
____
tipologia di intervento
______________________________________________________________
in orario extra scolastico
n° incontri settimanali ____
durata nell’anno scolastico
________________________________________________________________
____
tipologia di intervento
________________________________________________________________
____
Verifiche del presente Piano Educativo Individualizzato
Il seguente Piano Educativo verrà sottoposto a verifica e conseguente ridefinizione
periodica in un qualunque momento il consiglio di classe, su proposta di uno qualunque
dei suoi componenti, ne ravvisi la necessità.
La verifica dei risultati raggiunti e della congruenza delle scelte effettuate avviene in
via ordinaria in coincidenza con le verifiche periodiche quadrimestrali.
Di ciascuna delle sedute di verifica si redige un verbale sintetico che viene riportato
in allegato alla seguente copia.
DATE DELLE VERIFICHE
Colloquio precedente alla fine del I° quadrimestre
Colloquio in sede consegna schede I° quadrimestre
Colloquio di verifica e programmazione con strutture sanitarie e/o
educative ( entro dicembre e a maggio)
Colloquio precedente alla fine del II° quadrimestre
Colloquio in sede consegna schede II° quadrimestre
Rapporti con i genitori funzionali all’integrazione
________________________________________________________________
____
Altre annotazioni
________________________________________________________________
____
Data di approvazione del PEI_____________________________
Firma del Dirigente Scolastico
Firme dei componenti dell’ Equipe pedagogica/Consiglio di Classe
ALLEGATO 5
MODELLO PER LA STESURA DELLA
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PERSONALIZZATA
COME LAVORERO' CON LUI QUEST''ANNO?
( parte integrante del PEI)
Tempi settimanali o giornalieri in cui l’alunno opera nella classe intera, nel
piccolo gruppo, in attività di laboratorio, in attività individuali specifiche
Modalità organizzative delle attività programmate all’interno della scuola ed
orario settimanale della classe con indicazione delle discipline (aree disciplinari
o settori di attività)
Per la compilazione indicare nella tabella che segue le modalità di integrazione e
le aree disciplinari o settori di attività:
CL = classe intera; G = lavoro di gruppo interno alla classe; L-CL= attività di
laboratorio con la classe; L-G= attività di laboratorio anche con alunni di altre classi;
AI = attività individualizzata in rapporto uno a uno con l’insegnante di sostegno, fuori
della classe; A-PG= attività per piccoli gruppi condotte dal docente di sostegno fuori
dalla classe; R= riposo; RIAB= riabilitazione o cura.
Indicare inoltre se le attività programmate prevedono la presenza di
DD= Docenti disciplinari, DS= Docente specializzato per il sostegno; ASS= personale
educativo assistenziale; MED= altro personale mediatore (volontario, tutor, …)
Inserire griglia orario classe e delle attività (secondo le sigle proposte)
Uso degli spazi, sussidi, arredi, utensili che si ritengono necessari all’attività, modalità
di impiego e finalizzazione del loro uso
Abilità e conoscenze da acquisire o da approfondire
Tempi, attività e spazi extrascolastici di cui si intende fruire
Forme di verifica dell’insegnamento / apprendimento
Criteri di valutazione e di registrazione dei normali documenti scolastici portati a
conoscenza dei genitori e di tutti gli operatori non scolastici
FIRMA
Il Coordinatore dell’equipe pedagogica/Consiglio di classe
________________________________________________________________
______
Il docente di sostegno
________________________________________________________________
_______
Firma degli operatori educativo-assistenziali
________________________________________________________________
___
Firme degli operatori A.U.S.L.
________________________________________________________________
____
Firma dei genitori
ALLEGATO 7
PROGETTO PER L’INTEGRAZIONE
DA INSERIRE NEL POF
PREACCOGLIENZA : incontri di continuità sul campo tra la scuola in uscita e la
scuola in ingresso
Tempi
Modalità
Docenti coinvolti
Attività sul
campo
Obiettivi
Convenzione tra
le scuole
interessate
Operatori
coinvolti
ACCOGLIENZA : inizio anno scolastico di frequenza
Tempi
Modalità
Docenti coinvolti
Attività
campo
Operatori
coinvolti
sul
PROGETTO DI SVIPLUPPO : nel corso dell’anno scolastico
Quali opportunità si offrono agli alunni
Quali strategie si intende mettere in
atto
Quali percorsi possibili all’interno delle
programmazioni standard
ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORNOVO DI TARO
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
MODELLO DSA
ISTITUZIONE SCOLASTICA: ……………………………………………
ANNO SCOLASTICO: ………………………………………………
ALUNNO: ………………………………………………….
DATI GENERALI
Nome e Cognome
Data di nascita
Classe
Insegnante referente
Diagnosi medico-specialistica
redatta in data…
da…
presso…
Interventi pregressi e/o
contemporanei al percorso
scolastico
effettuati da…
presso…
periodo e frequenza…..
modalità….
Scolarizzazione pregressa
Documentazione relativa alla scolarizzazione e alla
didattica nella scuola dell’infanzia
Rapporti scuola-famiglia
FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO
Elementi desunti
Lettura
Elementi desunti
dalla diagnosi
dall’osservazione in
Elementi desunti
Elementi desunti
dalla diagnosi
dall’osservazione in
classe
Velocità
Correttezza
Comprensione
Scrittura
classe
Grafia
Tipologia di errori
Produzione
Calcolo
Elementi desunti
Elementi desunti
dalla diagnosi
dall’osservazione in
Mentale
classe
Per iscritto
Eventuali disturbi nell'area motorio-prassica:
Ulteriori disturbi associati:
Altro
Bilinguismo o italiano L2:
Livello di autonomia:
DIDATTICA PERSONALIZZATA DSA
Strategie e metodi di insegnamento:
Macroarea linguistico-espressiva
Macroarea logico-matematica-scientifica
Macroarea storico-geografica-sociale
Misure dispensative/strumenti compensativi/tempi aggiuntivi:
Macroarea linguistico-espressiva
Macroarea logico-matematica-scientifica
Macroarea storico-geografica-sociale
VALUTAZIONE
L'alunno, nella valutazione delle diverse discipline, si avvarrà di:
Disciplina
Italiano
Matematica
Lingua Inglese
…..
…..
…..
Misure dispensative Strumenti compensativi Tempi aggiuntivi
STRATEGIE






METODOLOGICHE E DIDATTICHE
Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto
(linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini,
disegni e riepiloghi a voce
Utilizzare schemi e mappe concettuali
Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale
Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e
l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento
Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari
Promuovere l’apprendimento collaborativo
MISURE DISPENSATIVE
All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali
ai fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a seconda della disciplina e
del caso:
2. l’utilizzo contemporaneo dei quattro caratteri (stampatello maiuscolo,
stampatello minuscolo, corsivo minuscolo, corsivo maiuscolo)
3. la lettura ad alta voce
4. la scrittura sotto dettatura
5. prendere appunti
6. copiare dalla lavagna
7. lo studio mnemonico delle tabelline
8. lo studio della lingua straniera in forma scritta
9. il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti
10. la quantità dei compiti a casa
STRUMENTI COMPENSATIVI
Altresì l’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di
compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte
automatica della consegna, permettono all’alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi
oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza. A seconda
della disciplina e del caso, possono essere:





tabella dell’alfabeto
retta ordinata dei numeri
tavola pitagorica
linea del tempo
tabella delle misure e delle formule geometriche





formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento
computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico e sintesi vocale;
stampante e scanner
calcolatrice
registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali)
software didattici specifici
VALUTAZIONE







Predisporre verifiche scalari
Programmare e concordare con l’alunno le verifiche
Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la
lingua straniera)
Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto più che della forma
Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali
Introdurre prove informatizzate
Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove
ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORNOVO TARO
Programmazione didattica personalizzata
Bisogni Educativi Speciali
ai sensi della Legge 53/2003 e nel Decreto legislativo 59/2004
Esempio di schema da sottoporre al collegio per individuazione delle problematiche e
stesura programmazione
Alunno/a
Scuola
Classe
SITUAZIONE
Sezione
INIZIALE
DELL’ALUNNO
Anno Scolastico
(Scuola
Primaria;
Secondaria
di
1°Grado):
Risultati prove oggettive e osservazioni sistematiche da effettuarsi nelle prime
due settimane di scuola
MACRO OBIETTIVI: sviluppare e/o rinforzare:
▪ le capacità di ascolto;
▪ il rispetto delle regole;
▪ la cura nell’ esecuzione;
▪ l’autonomia;
 comprensione delle consegne;
 altro…..
esempio di macro aree
INTERVENTI EDUCATIVI e DIDATTICI PERSONALIZZATI
Esempio di griglia per individuazione degli interventi
INTERVENTI EDUCATIVI PER:
PER MEZZO DI:
Migliorare la partecipazione
Aumentare il grado di attenzione
Far acquisire senso di responsabilità
Migliorare il livello di socializzazione
Migliorare la gestione del proprio
materiale
□
Ottimizzare il lavoro e i tempi
scolastici
□
Coinvolgere e motivare l’alunno allo
studio
□
Aumentare l’autostima
□
Ampliare e approfondire i contenuti
□
Sviluppare e potenziare abilità
□
Recuperare abilità e conoscenze
□
Migliorare il metodo di lavoro
□
Responsabilizzare
nei
compiti
domestici
□
Altro
SVILUPPO PDP
□
□
□
□
□
□
AREA
Livello rilevato
Area
relazionale/comportamentale
Area linguistica
Area logico/matematica
Area antropologica
Altro ……….
Il Consiglio di classe
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
Partecipazione alle iniziative offerte
dalla scuola e dal territorio
Lavoro di gruppo e di coppia
Attività di tutoraggio
Attività di laboratorio
Attività di ascolto e riflessione
Uso di strumenti compensativi: schede,
schemi, tabelle, ecc.
Riduzione dei carichi di lavoro
Riduzione dei tempi di lavoro
Esercitazioni specifiche e mirate
Studio individuale in classe
Conversazioni guidate
Altro
Livello da raggiungere
ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORNOVO TARO
Programmazione didattica personalizzata
Bisogni Educativi Speciali
ai sensi della Legge 53/2003 e nel Decreto legislativo 59/2004
Esempio di schema da sottoporre al collegio per individuazione delle problematiche e
stesura programmazione
Alunno/a
Scuola dell’infanzia statale di
Sezione
SITUAZIONE INIZIALE DELL’ALUNNO:
Osservazioni sistematiche da effettuarsi nei primi tre mesi di scuola
MACRO OBIETTIVI: sviluppare e/o rinforzare:
▪ le capacità di ascolto;
esempio di macro aree
▪ il rispetto delle regole;
▪ la comprensione delle consegne e la capacità di eseguirle;
▪ l’autonomia (affettiva, motoria personale);
 Altro…
INTERVENTI EDUCATIVI e DIDATTICI PERSONALIZZATI
Esempio di griglia per individuazione degli interventi
Interventi educativi per:

Migliorare la
coinvolgimento
Per mezzo di:
partecipazione
e
il □
□ Aumentare il grado di attenzione
□ Imparare il rispetto delle regole
nei momenti di routine, di gioco, di
attività
□ Migliorare
il
livello
di
socializzazione
□ Migliorare la gestione del proprio
materiale
□ Coinvolgere e motivare l’alunno nelle
attività/esperienze
□ Aumentare l’autostima
□ Migliorare l’autonomia
personale/gestionale
□ Sviluppare conoscenze e potenziare
abilità
□ Recuperare abilità
Partecipazione
alle
iniziative
offerte dalla scuola e dal territorio
□ Lavoro di gruppo e di coppia
□ Attività di tutoraggio
□ Attività di laboratorio (graficopittorico-manipolativo, linguistico,
logico-matematico…)
□ Attività di ascolto e riflessione
□ Riduzione dei tempi di lavoro
□ Attività individualizzate
□ Conversazioni guidate
□ Collaborazione con le famiglie per
individuare comportamenti adeguati e
comuni
SVILUPPO PDP
AREA
Area
relazionale/comportamentale
Area linguistica
Area logico/matematica
Area motoria
Livello rilevato
Livello da raggiungere
Area
espressivo/comunicativa
Il Team docente
ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORNOVO TARO
VERIFICA IN ITINERE INDIVIDUALE
Bisogni Educativi Speciali
Istituzione scolastica ……………………………
Anno scolastico ………………………………
Alunno/a ………………………………………….
Area
Obiettivi
raggiunti
Obiettivi da
raggiungere
Adattamento del
PDP
Relazionale/comportamentale
Linguistico comunicativa
Cognitiva
Degli apprendimenti
Firma
Consiglio di classe
Famiglia
GRIGLIA RIASSUNTIVA DEI TEMPI DI ESECUZIONE DEL PIANO
INCLUSIONE
Calendario
12 Sett. 2014
Ottobre
Novembre
Dicembre
Dicembre Gennaio
Gennaio
Febbr
104
Incontri prog
Incontri asl
Cons.doc.
Convocazione
GLIS
Ver.in itinere
Incontri
monitoraggio
Marzo
DSA
Incontri prog
Cons.doc.
BES
Incontri prog
Cons.doc.
Incont. servizi sociali
Ver.initinere
Incontri monit.
Ver.initinere
Incontri monit.
(nei casi previsti)
Screenig
Lettura/scrit.
Primar.infanzia
Aprile-Maggio Convocazione
Gruppo GLIS
Maggio
Incontri asl
Giugno
Cons.doc
Monitoraggio
Cons.doc
Monitoraggio
Cons.doc
Incont.serv.soc.
Orario della classe durante la progettazione BES
ORA
LUNEDI’
MARTEDI’
MERCOLEDI’
GIOVEDI’
VENERDI’
SABATO
Orario delle attività dello studente dal -----------------------------al ---------------------------
Esempio di organizzazione attività
ora
LUNEDI’
attività
docenti
MARTEDI’
attività
docenti
MERCOLEDI’
attività
docenti
GIOVEDI’
attività
docenti
VENERDI’
attività
docenti
SABATO
attività
docenti
Nella prima colonna indicare se svolte:
-
nella classe (C) fuori classe (FC) altre classi (AC) laboratorio (L) extrascuola
(EX)
in comune con la classe (CC) individualmente (I) in gruppo (G)
Nella seconda colonna indicare se svolte con:
docente curricolare (DC) specializzato (DS) assistente educatore (AE)
Progetti attuati
Inserire i progetti di inclusione già in atto nel nostro Istituto:
 Progetto Zona (prevenzione al disagio)
 Progetto “ Aiutiamoci ad aiutare” DSA
 Sportello d’ascolto
 Progetto intercultura
 Orientamento
 Progetto religione in chiave interreligiosa
 Progetto solidarietà
Per i dettagli delle schede progetto consultare il POF.
Fornovo, 26.6.2014
Il Dirigente Scolastico
Marco Pioli
I referenti del piano PAI
F.S. Filomena Bartoletta
F.S. Fausto Musiari