PIANO DI ISTITUTO PER L`INCLUSIONE DI ALUNNI CON BISOGNI
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PIANO DI ISTITUTO PER L`INCLUSIONE DI ALUNNI CON BISOGNI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORNOVO TARO PIANO DI ISTITUTO PER L’INCLUSIONE DI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Lo schema di lavoro riportato nelle pagine seguenti fa riferimento al Regolamento per favorire l’integrazione e l’inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali: Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012. La Direttiva definisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità (L.104 del 92), estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES) che, secondo la definizione di Dario Ianes, “è qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito educativo e/o apprenditivo, che consiste in un funzionamento problematico come risultante dall’interrelazione reciproca tra i sette ambiti della salute secondo il modello ICF dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il funzionamento è problematico per l'alunno, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale, indipendentemente dall’eziologia, e necessita di educazione/didattica speciale individualizzata”, comprende quindi svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua perché appartenenti a culture diverse. La direttiva si rifà espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. AZIONI A LIVELLO DI ISTITUTO Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) svolgerà le seguenti funzioni Rilevazione dei BES; Raccolta e documentazione degli interventi didattico - educativi programmati; Confronto sui casi ; Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; Raccolta e coordinamento delle proposte; Elaborazione del Piano Annuale per l’Inclusività. PRESENTAZIONE L’ Istituto Comprensivo di Fornovo Taro è articolato in tre ordini di scuola: scuola dell’infanzia (tre plessi); scuola primaria (sei plessi); scuola secondaria di primo grado (tre plessi). All’inizio del nuovo anno scolastico, la commissione “progetto inclusione” predispone un piano di intervento per gli studenti con Bisogni Educativi Speciali. Il piano di intervento viene definito tenendo conto del progetto d’istituto e di quanto rilevato e progettato nei consigli di classe e condiviso a livello di plesso o di singola scuola. Contiene l’indicazione e la richiesta delle risorse umane e strumentali necessarie per realizzare le misure e i servizi di integrazione e inclusione degli studenti con BES e per sostenerne i processi di apprendimento in relazione allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e alla riduzione degli ostacoli derivanti dalla condizione di disabilità/svantaggio. Successivamente all’assegnazione delle risorse e in relazione alle risorse disponibili complessivamente individuate, l’istituzione scolastica e formativa provvede alla programmazione definitiva degli interventi a favore degli studenti con bisogni educativi speciali. È opportuno che il piano di intervento definitivo raccordi e valorizzi le risorse umane, strumentali e organizzative, che a vario titolo (BES, Intercultura, Orientamento) sono a disposizione dell’istituzione scolastica e formativa a supporto dei percorsi “speciali” di apprendimento. GRIGLIA DI RILEVAZIONE DATI All’inizio dell’anno scolastico, in ogni plesso verrà individuato un insegnante (di classe o di sostegno) che, dopo un periodo concordato di osservazione sistematica e rilevazione dati, avrà il compito di comunicare alla funzione strumentale per l’integrazione i dati relativi al numero di alunni 104, DSA e BES al fine di poter compilare la seguente griglia per avere un quadro completo della situazione dell’Istituto e con le commissioni apposite predisporre il Piano per l’inclusione. scuole 104 Infanzia Ricco 1 Infanzia Solignano / Infanzia Ghiare B. 1 Primaria Fornovo 10 Primaria Riccò 3 Primaria Berceto / DSA BES 1 2 Primaria Solignano 1 Primaria Selva C. 2 Primaria Ghiare B. 1 Secondaria 1° gr Fornovo 8 Secondaria 1° gr Solignano 2 Secondaria 1° Berceto 1 FUNZIONI DEL CONSIGLIO DI CLASSE IN BASE ALLA NORMATIVA 104-DSA Il consiglio di classe prende in esame la documentazione di suddetti alunni che può essere: già in possesso dalla scuola, fornita dalla famiglia o da altra istituzione scolastica e formativa di provenienza dell’alunno o da figure professionali che seguono lo studente e la famiglia stessa (ASL o/o servizi sociali). BES In questo caso la richiesta di parere, previo accordo con la famiglia dello studente, è a carico della scuola che può attivare una consulenza ad hoc (psicologo, neuropsichiatra o specialista presente nella scuola stessa). Ciò per evitare che si riproduca il meccanismo della certificazione e si crei una nuova tipologia di disabilità certificata permanente, ma si consenta invece di riconoscere la natura del bisogno educativo rilevato dai docenti. Il consiglio di classe definisce gli interventi di integrazione e di inclusione, cura le misure e gli interventi previsti nei PEI e PEP, stende la progettazione la consegna al referente di plesso che cura il raccordo ed il monitoraggio con la figura strumentale di riferimento. IL COORDINATORE PER I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI L’Istituto Comprensivo può avvalersi di una figura di Coordinatore per i Bisogni Educativi Speciali. La definizione del mandato spetta al Dirigente o può rientrare nella scelta delle Figure Strumentali. La funzione del coordinatore si caratterizza soprattutto come supporto nell’offerta formativa dell’Istituto relativamente all’integrazione e inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali, in una prospettiva in cui ogni consiglio di classe ed ogni singolo docente contribuisce a rendere integranti ed inclusivi i percorsi scolastici. La figura del coordinatore quindi non ha una funzione di unico responsabile–esperto che risolve i problemi posti dagli studenti con BES, ma è una figura che cura in particolare le procedure per: la raccolta della documentazione relativa agli studenti con bes, elaborata dal docente referente i contatti con gli operatori dei Servizi Sanitari e Sociali relative agli studenti con BES richiesta, individuazione e utilizzo delle risorse per i BES il passaggio di informazioni relative a studenti con BES da un ordine di scuola all’altro i contatti con soggetti e istituzioni extrascolastiche a supporto del percorso scolastico o per attivare percorsi integrati. DOCUMENTAZIONE Studenti con disabilità certificata ai sensi della legge n° 104/92 La documentazione è raccolta nel FASCICOLO PERSONALE come previsto dalla L. 104/92 e comprende: la certificazione medica (ai sensi della legge 104/92) la diagnosi funzionale il Profilo Dinamico Funzionale il Piano Educativo Individualizzato la verifica in itinere e di fine anno scolastico altri documenti (relazioni, verbali, verifiche…..) Il fascicolo può essere consultato, all’interno dell’istituto, da tutti gli operatori coinvolti nel processo educativo che sono tenuti al rispetto della privacy. Il fascicolo viene consegnato in forma completa, nel passaggio agli ordini e gradi di scuola successivi, o direttamente dalla famiglia o dalla scuola previo consenso scritto della famiglia. Studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) La documentazione è raccolta nel FASCICOLO PERSONALE e comprende: diagnosi e relazione clinica del neuropsichiatra o dello psicologo esperto dell’età evolutiva; il Progetto Educativo Personalizzato la verifica in itinere e di fine anno scolastico altri documenti (relazioni, verbali, verifiche…..) Nel passaggio agli ordini e gradi di scuola successivi, famiglia, scuola e specialista si accordano sulle modalità di passaggio delle informazioni. Studenti in situazione di svantaggio (BES) La documentazione comprende: un documento accertante il parere della famiglia in merito all’opportunità di istituire un percorso personalizzato. Si sottolinea che la richiesta di parere dello specialista, previo accordo con la famiglia dello studente, è a carico della scuola che può attivare una consulenza ad hoc. il Progetto Educativo Personalizzato la verifica in itinere e di fine anno scolastico altri documenti (relazioni, verbali, verifiche…..) Considerata la caratteristica di temporaneità dei percorsi personalizzati, nel passaggio agli ordini e gradi di scuola successivi, famiglia e scuola valuteranno l’opportunità di trasferire le informazioni. TABELLA RIASSUNTIVA DOCUMENTAZIONE DOCUMENTO CERTIFICAZIONE MEDICA (L 104/92 ) A CURA DI Neuropsichiatra o psicologo dell’Azienda Sanitaria su richiesta della famiglia dello studente DURATA Aggiornato periodicamente a cura dello specialista in relazione all’evoluzione dello studente DIAGNOSI FUNZIONALE (L 104/92 ) Lo specialista che ha Aggiornato periodicamente redatto la certificazione a cura dello specialista in relazione all’evoluzione dello studente PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (L 104/92 ) Consiglio di Classe, genitori, operatori dell’Azienda Sanitaria ed eventuali agenzie educative extra-scolastiche PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (L 104/92 FASCIA A) Consiglio di Classe DIAGNOSI E RELAZIONE Neuropsichiatra o psicologo esperto dell’età evolutiva su suggerimento della scuola e richiesta della famiglia dello studente Aggiornato periodicamente a cura dello specialista in relazione all’evoluzione dello studente PROGETTO EDUCATIVO PERSONALIZZATO Legge 170/2010 (DSA) Consiglio di Classe Annuale PARERE Neuropsichiatra o psicologo su indicazione del Consiglio di classe in accordo con la famiglia dello studente o specialista presente a scuola Consiglio di Classe Temporanea sulla base dell’evoluzione della situazione dello studente CLINICA Legge 170/2010 (DSA) BES PROGETTO EDUCATIVO PERSONALIZZATO (BES) Aggiornato periodicamente in relazione all’evoluzione dello studente (anche in corso d’anno se si evidenzino cambiamenti significativi; comunque almeno nel passaggio da un grado all’altro) . Annuale Temporanea sulla dell’evoluzione percorso scolastico base del IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (art. 12 L 104/92, art. 4 DPR 24.02.94) Il Profilo Dinamico Funzionale, successivo alla diagnosi funzionale, raccoglie le informazioni riguardanti lo sviluppo complessivo dello studente mettendo in evidenza ciò che sa fare, ciò che conosce e come sa essere, come funziona, nel contesto scolastico. Il PDF viene redatto dall’insegnante di sostegno e dal Consiglio di Classe . Alla stesura partecipano anche gli operatori socio-sanitari e la famiglia. Il loro apporto avviene nei momenti previsti per gli incontri di equipe sul caso; è opportuno, a tal fine, che l’insegnante referente predisponga una bozza del documento qualche tempo prima dell’incontro di equipe, in modo da integrarla con le notizie raccolte nell’incontro stesso. L’insieme delle informazioni costituiranno il documento finale. Le informazioni sono ordinate per aree: affettivo - relazionale della comunicazione linguistica sensoriale motorio - prassica neuropsicologica dell’autonomia cognitiva dell’apprendimento Il PDF indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed affettive dell'alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di disabilità e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere mantenute, sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate nel rispetto delle scelte culturali dello studente. Il Profilo Dinamico Funzionale viene predisposto all’inizio di ogni nuovo inserimento scolastico, in occasione dei passaggi da un grado di scuola all’altro e comunque ogni volta si evidenzino cambiamenti significativi nello sviluppo funzionale dello studente. IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (art. 12 L 104/92, art. 5 DPR 24.02.94) L’elaborazione del PEI è successiva alla definizione e condivisione con la famiglia e gli operatori socio-assistenziali, dei bisogni educativi e formativi dello studente, accolti, elaborati e sottoscritti nel PDF. Il PEI descrive il progetto riferito al singolo studente, elaborato e concordato dal Consiglio di classe che si impegna, ciascuno per la propria parte, nel percorso previsto per lo studente. Durante l’anno scolastico ogni verifica ed eventuale aggiustamento degli interventi partirà da quanto condiviso ad inizio anno e riportato nel PEI (in particolare nella relazione fra obiettivi, risultati attesi e valutazione). Il PEI è anche un patto tra la scuola/gli insegnanti e la famiglia dello studente e lo studente stesso; la famiglia, anche attraverso il PEI, conosce e possibilmente condivide ciò che si fa a scuola e vi partecipa per la parte che le compete. La chiarezza linguistica e di intenti devono essere quindi tratti distintivi del documento. Il PEI è infine il documento base negli incontri di verifica e ri-progettazione tra operatori della scuola e dei Servizi Sanitari o Sociali. Si scrive quando si è in grado di definire priorità educative e percorso possibile. Ciò si verifica a seguito di un periodo di tempo in cui si conduce l’osservazione del caso (punti di forza e di debolezza dello studente definiti nel PDF) e del contesto complessivo (risorse per il progetto). E’ opportuno che sia delineato nelle linee principali entro il mese di novembre. Al termine dell’anno scolastico il Consiglio di classe con l’insegnante referente stende una relazione che evidenzia i progressi e i risultati raggiunti (Relazione finale). IL PROGETTO EDUCATIVO PERSONALIZZATO (DSA) Il PEP è un progetto educativo basato sulle caratteristiche evolutive dello studente e finalizzato ad adeguare, anche in termini temporanei, il curricolo alle esigenze formative dello studente stesso. Il PEP descrive il progetto riferito al singolo studente, elaborato e concordato dal Consiglio di classe a seguito della rilevazione di bisogni educativi e formativi speciali tali da ostacolare la partecipazione e il positivo svolgimento del regolare percorso di istruzione e formazione. Tali bisogni sono definiti sulla base di: diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento(DSA) rilasciata da un neuropsichiatria o da uno psicologo esperto dell’età evolutiva sulla base della classificazione per categorie diagnostiche prevista dall’ICD. Lo specialista o lo psicologo redige, oltre ad una diagnosi, una relazione clinica in cui sono evidenziati gli strumenti compensativi e le misure dispensative da adottare. individuazione da parte del Consiglio di classe, supportato dal parere della famiglia e di uno specialista in neuropsichiatria o psicologia, di situazioni di svantaggio, disagio, difficoltà di apprendimento, determinate da particolari condizioni personali, sociali, ambientali. Il PEP è attivato in accordo con la famiglia e condiviso con eventuali educatori e/o operatori sanitari e socio-assistenziali Viene scritto materialmente dal referente dello studente individuato dal Consiglio di classe, ma condiviso da ogni componente. Studente con DSA Per ciascuno studente con DSA, il PEP viene redatto nel rispetto delle disposizioni generali sull’ordinamento dei cicli scolastici e formativi e relativi piani di studio. Il PEP specifica le misure dispensative e gli strumenti compensativi definiti nella relazione clinica del neuropsichiatria o dello psicologo esperto dell’età evolutiva da utilizzare dai docenti nell’ambito dei percorsi personalizzati attivati per lo studente con DSA. Misure dispensative e strumenti compensativi sono garantiti anche per le verifiche ai fini della valutazione periodica, annuale e per quella relativa alle prove d’esame; il loro utilizzo non penalizza la valutazione. La prestazione orale va privilegiata e considerata anche come compensativa della prestazione scritta. Studente in situazione di svantaggio (BES) Per ciascuno studente in situazione di svantaggio, il Consiglio di Classe predispone il PEP che viene redatto nel rispetto delle disposizioni generali sull’ordinamento dei cicli scolastici, con riferimento agli obiettivi generali del processo formativo e condiviso con la famiglia. Il PEP prevede in particolare: gli obiettivi specifici di apprendimento adeguati alle effettive capacità dello studente, gli interventi volti a favorire il superamento delle situazioni di svantaggio nonché la prevenzione dell’abbandono scolastico; Nei casi di studenti in situazioni di forte disagio il PEP può presentare caratteristiche di differenziazione anche consistente dal percorso regolare ed ha carattere di temporaneità. Si configura infatti come intervento specifico e limitato al periodo strettamente necessario a superare la situazione di svantaggio. Il PEP si scrive nel momento in cui si ha un quadro preciso sulle priorità educative dell’alunno e si è individuato il obiettivi, anche in corso d’anno. percorso possibile per raggiungere determinati RISORSE PROFESSIONALI SPECIFICHE Insegnanti di sostegno Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Psicopedagogisti e affini esterni/interni Facilitatori linguistici esterni Mediatori linguistico-culturali esterni SINTESI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITA’ RILEVATI* Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. 0 1 2 3 4 Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Il concetto di valutazione inclusiva esprime una valutazione progettata per promuovere l’apprendimento e sostenere i processi di inclusione di tutti gli alunni e in particolare di quelli più vulnerabili; una valutazione formativa, sviluppata nell’ottica della cultura dell’inclusione, della personalizzazione e individualizzazione degli apprendimenti/insegnamenti e della valorizzazione delle differenze, mirata quindi al superamento di un approccio specialistico verso gli allievi con Bisogni Educativi Speciali nelle loro varie espressioni. Una valutazione che “misuri”, come previsto dalle normative, i progressi, il raggiungimento degli obiettivi e i traguardi di competenza fissati, ma tenendo ben presente il contesto educativo (strutturale, didattico e relazionale) in cui l’alunno è inserito e dal quale dipende il possibile dispiegamento delle sue potenzialità, in relazione all’abbattimento degli “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione” necessario all’attuazione di una scuola inclusiva. Le fasi della valutazione (iniziale, in itinere, finale) sono i momenti in cui viene riconosciuto o meno il successo, l’efficacia del percorso progettato per l’alunno, in un ottica curricolare, ed esplicitate le indicazioni per eventuali interventi di revisione dei Piani Didattici Personalizzati o dei Piani Educativi Individualizzati. Negli strumenti di programmazione (PDP/PEI) devono essere definite in modo preciso e approfondito le modalità di verifica (tipologia delle prove, formulazione dei quesiti, tempi di attuazione, uso di strumenti compensativi e delle misure dispensative) e di valutazione nelle sue fasi. In questa ottica di processo dell’apprendimento deve essere sollecitata la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti nel piano educativo, compresi i genitori e gli alunni stessi; per questi ultimi cercando di svolgere un’azione tesa a sviluppare le capacità di autovalutazione e stimolare la comprensione del proprio modo di apprendere. La valutazione è personalizzata, in linea con gli stili cognitivi individuati negli alunni ma deve essere in grado di definire in modo “accessibile” e il più possibile condiviso, in riferimento all’ordine scolastico, il raggiungimento degli obiettivi e dei gradi di sviluppo delle competenze per facilitare la gestione delle aspettative e dei risultati attesi rispetto agli esiti del percorso. La condivisione collegiale dei criteri di valutazione deve assicurare coerenza all’azione dei singoli Consigli di Classe e coerenza nell’azione valutativa dei singoli insegnanti. Anche per le attività che lo studente svolge a integrazione o al di fuori di quelle di classe, devono essere concordate le modalità di raccordo con le discipline ai fini della stessa valutazione. Si richiama sinteticamente quanto espresso dalla normativa in riferimento alla valutazione per gli alunni per i quali viene formalizzato un Bisogno Educativo Speciale e redatto un PDP o un PEI. Per gli alunni diversabili il riferimento per la valutazione rimane la L. 104/92 e le successive norme nazionali (DPR n. 122/209). Agli alunni con Bisogni Educativi Speciali (comprendenti soggetti DSA e/o con altri disturbi evolutivi specifici e in svantaggio socio-economico, linguistico e culturale) vengono estese le norme per la valutazione della L. 170/2010 e relative Linee guida sui DSA, integrata dalle indicazioni delle Dir. Min. 27/12/2012, C.M. 8/2013 e successive circolari modificative. Nel Piano Didattico Personalizzato devono essere esplicitati gli obiettivi didattici ed educativi e le metodologie da adottare per le verifiche e per la valutazione. Devono essere evidenziati gli utilizzi di quegli strumenti compensativi che possono permettere all’alunno di superare le difficoltà dovute al disturbo specifico, e l’applicazione delle misure dispensative cioè quegli adattamenti che permettono all’alunno la positiva partecipazione alla vita scolastica della classe. Gli strumenti metodologici-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei devono essere usati sia nello svolgimento dell’attività didattica che delle eventuali prove di esame. La Dir.Min. 27/12/2012 definisce il PDP, elaborato collegialmente, in modo corresponsabile e partecipato, come lo strumento della progettazione didattico-educativa e quindi deve includere progettazioni personalizzate con criteri di valutazione calibrati sui livelli attesi per le competenze in uscita (ad integrazione e superamento della mera applicazione delle misure dispensative e compensative). ISTITUTO COMPRENSIVO FORNOVO TARO Via Marconi,13 - 43045 FORNOVO DI TARO - (Pr) Telefono: 0525/2442 Fax: 0525/3493 E-mail:[email protected] - pric839006@istruzione it Prot. N. _____ DECRETO N. ______ DI NOMINA DEL GRUPPO DI LAVORO PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA (Gruppo H) PER L’ANNO SCOLASTICO 14715 Vista la legge 5 febbraio 1992, n.104 "Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone in situazione di Handicap" (art. 15 comma 2); Visto il D.L.vo 16 aprile 1994, n. 297 (art. 317, comma 2); Visto il Decreto Ministeriale 26 giugno 1992 n.256; Visto la Circolare Ministeriale 22 settembre 1988 n.262; Visto la Circolare Ministeriale 22 settembre 1983 n.258; Considerata la complessità delle tematiche inerenti l'integrazione degli allievi in situazione di disabilità nei plessi dell'Istituto Comprensivo di Fornovo, DECRETA La costituzione del GRUPPO DI LAVORO per L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA con la seguente composizione F.S. Filomena Bartoletta (Primaria e Infanzia) F.S. Fausto Musiari (Secondaria I Grado) Responsabile F.F. di Neuropsichiatria infanzia e adolescenza AUSL Parma dott.ssa Anna Isa Decembrino Dirigente Psicologo Dott. Alberto Grazioli Dirigente Medico NPIA dott.ssa Roberta Rosetti Segretaria del gruppo H e integrazione: maestra Enrica Alfieri (Primaria, Infanzia), Fausto Musiari (Secondaria I Grado) Insegnati di sostegno: Ponzi Giulia, De Luca Rosalba, Federico Carla, Giuliana Bertozzi, Sulena Agnetti, Sonia Messina,Grazia Contessa, Maria Rita, D’Alessandro,Valentina………., Romana Groppi, Manfredi Francesca , Musiari Fausto, Solli Ilaria, Alessandro Dall'Aglio, Cutuli Pietro, Coco Rachele I genitori dei bambini diversabili Sig.ri Bagatti Cl.1^ Scuola Primaria di Fornovo Sig. Khammassi Cl.1^ Scuola Primaria di Fornovo Sig. Galimberti Cl.2^ Scuola Primaria di Fornovo Sig. Verona Cl.2^ Scuola Primaria di Fornovo Sig. Magnani Cl.2^ Scuola Primaria di Fornovo Sig. Refaei Cl.3^ Scuola Primaria di Fornovo Sig.Shehu Cl.3^ Scuola Primaria di Fornovo Sig. Rouzaik Cl.5^ Scuola Primaria di Fornovo Sig. Kaseja Cl.5^ Scuola Primaria di Fornovo Sig. Zarouk Cl.5^ Scuola Primaria di Fornovo Sig. Adorni Cl. 2^ Scuola Primaria di Riccò Sig. Lambardi Cl.3 ^ Scuola Primaria di Riccò Sig. Spina Cl.4^ Scuola Primaria di Riccò Sig. Piantadosi Cl.1^e3^ Scuola Primaria di Selva Sig. Sassi Cl.3 ^ Scuola Primaria di Solignano Sig. Percudani Cl.4 ^ Scuola Primaria di Ghiare Sig. Choucri Rania Scuola Infanzia Riccò Sig. Gabbianelli Scuola Infanzia Ghiare Sig. Corti Cl. 1^A Scuola Media Fornovo Sig. Ferrari Cl. 1^ B Scuola Media Fornovo Sig. Sani Brunelli Cl. 1^C scuola Media Fornovo Sig. Davighi Cl. 2^B Scuola Media Fornovo Sig. Chebil Cl. 2^D Scuola Media Fornovo Sig. Errichiello Cl. 3^B Scuola Media Fornovo Sig. Schivazappa Cl. 3^C Scuola Media Fornovo Sig. De Pasquale Cl: 3^C Scuola Media Fornovo Sig. Ollari Cl. 2^A Scuola Media Berceto Sig. Avanzi Cl. 2^A Scuola Media Solignano Un docente del team della classe o sezione in cui è inserito l’alunno diversamente abile: Sarzi Sartori Angelica, Mallardo Silvana, Elli Annalisa, Porta Antonella, Bosco Marina, Conforti Maria Paola,Negri Sara,Graziano Sonia, Bertorini Daniela, Anna Godano, Enrica Alfieri, Laura Linzitto, Pini Mariella, Cecilia Corà, Cecilia Avalli Fornovo, Coordinatori delle classi della Scuola Media Un rappresentante delle Amministrazioni Comunali 20 ottobre 2014 Il Dirigente Scolastico Prof.Giovanni Fasan DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALLA L 104/92 PREVISTA DALL’ACCORDO DI PROGRAMMA PROVINCIALE ALLEGATO 6 FOGLIO NOTIZIE CHI? INFORMAZIONI RIGUARDANTI L’ALUNNO COGNOME …………………………………….…. NOME………..………………………………….. DATA…………………………………. E LUOGO DI NASCITA…….………………………….………….. RESIDENZA DAL …………………… (allegare certificato di residenza per coloro che non sono residenti nel Comune ) Iscrizione prevista alla scuola …………………………………………………………………………………………………… Circolo o Istituto …………………………………………………………………………………………………………………..…… Classe…………………………………. N. alunni ………………………………. presenza in classe di altri alunni disabili……………………………………………………………………. ore insegnante di appoggio richieste ore di frequenza previste…………………………… (indicare se le ore sono espresse in 60 o 50 minuti modulari) eventuali limitazioni dell’orario scolastico …………………………………………………………………………… PROVENIENTE DA: - famiglia ………………………………………………………………………………………………..………………….…* - istituto…………………………………………………………………………………………………………………..…….* comunità……………………………………..………………………………………………………………………..…… nido d’infanzia …………………………………………………………………….……………………..……………… scuola dell’infanzia…………………………………………………………………..…………… - scuola …………….………………………………………………………………………………………….….…………… = denominazione OPERATORI CHE INTERVENGONO IN FAVORE DELL’ALLIEVO Indicare nominativi se conosciuti: - Psicologo ……………………………………………………… - Neuropsichiatra …………………………………………………… - Terapisti della riabilitazione ………………………………………… - Assistente sociale ……………………………………………… - Educatore ………………………………………………… - Altro …………………………………..………………… NECESSITÀ INDIVIDUATE IN RELAZIONE AI BISOGNI DELL’ALLIEVO SI NO a) Trasporto - mezzo specifico - accompagnatore personale - altro specificare…………………………………………… b) Edificio Scolastico - aule piano terra - aule specializzate: se sì quali ………………………………………………………… - servizi igienici attrezzati - altro se sì specificare ……………………………………………. c) Organizzazione scolastica e didattica - classe/sezione con n. ridotto di alunni - ausili tecnici se si, quali (specificare in modo analitico) ……………………………………………………………………………………………………………………………………….. - laboratori specificare quali ………………………………………………………… - gruppi di interesse specificare quali ………………………………………………………………… d) Terapie e riabilitazione in orario scolastico - ha bisogno di seguire terapie farmacologiche - ha bisogno di svolgere attività di riabilitazione NECESSITÀ DI SUPPORTO: SI AUTONOMIE a) Personali (cura e igiene) - Abbigliamento utilizzo del bagno consumo del pasto espressione dei propri bisogni primari orientamento nello spazio spostamento negli ambienti interni spostamento negli ambienti esterni (uscite, viaggi istruzione) ……………………………………… ………………………… ………………………………………………………………………… b) Sociali - conoscenza e rispetto delle regole conoscenza e riconoscimento di segnali convenzionali (es. indicazioni: bagno, uscita d’emergenza, ecc…) NO NON SO …………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………… c) Scolastiche - cura degli oggetti e del materiale scolastico - esecuzione di consegne - permanenza in classe ……………………………………………………………………… ………………………………………………………………………… ABILITÀ COMUNICATIVE Comunicare e produrre messaggi - Verbali - Non verbali - Gestuali - Ricevere e comprendere messaggi - Verbali - Non verbali - Gestuali …………………………………………………………………………… - …………………………………………………………………………… CAPACITÀ RELAZIONALE - riconoscere e rapportarsi al gruppo dei pari - riconoscere e rapportarsi al gruppo degli adulti - riconoscere e rapportarsi con l’ambiente …………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………… RICHIESTE: - Personale educativo-assistenziale n. ore settimanali richieste ……………………….. SI NO NON SO - insegnanti con specializzazione: deficit psico-fisici deficit della vista deficit dell’udito eventuali altri operatori: collaboratori scolastici personale servizio civile volontario volontariato - altre richieste (specificare) …………………………………………………………………………………………………………………………………………… Data ……………………….. Il Dirigente Scolastico Il sottoscritto, genitore/tutore del minore in oggetto, autorizza ad inoltrare la presente all’Ente locale per gli interventi di assistenza di competenza. Firma ………………………….………….. ALLEGATO 3 MODELLO PER LA STESURA DEL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE COME E'? ALUNNO …………………………………… A.S. …………..SCUOLA …………………………………….. Classe……… Sez……. Diagnosi Clinica ICD10: (vedi la Diagnosi Funzionale) AREA Livelli attuali (Derivano direttamente dalla diagnosi funzionale) Sviluppi possibili nel tempo medio (Traduzione in obiettivi raggiungibili delle difficoltà espresse nella diagnosi) 1 Motoria-prassica 2 Cognitiva 3 Linguistico comunicativa 4 Degli apprendimenti 5 Affettivo relazionale 6 Autonomia personale 7 Neuropsicologica 8 Sensoriale FIRMA Il coordinatore dell’equipe pedagogica/Consiglio di Classe Il docente di sostegno Il rappresentante A.U.S.L. La famiglia ( parte integrante) ALLEGATO 4 MODELLO PER LA STESURA DELLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA COSA SA FARE? (parte integrante del PEI) ANNO SCOLASTICO………………………………. ALUNNO…………………………………………..……………… classe ………………… sezione…………… SCUOLA……………………………………………………………………………… OPERATORE EDUCATIVO-ASSISTENZIALE……………………………………( ove presente) INSEGNANTE DI SOSTEGNO……………………………………………............................ INSEGNANTE DI CLASSE…………………………………………… Abilità iniziali *esempi Cura della persona (svestirsi, vestirsi) Auton omia person ale Igiene (lavarsi le mani Controllo sfinterico Alimentazione (consumo dei pasti) Spostamento nell’ambiente (aula – laboratorio) Abilità da acquisire o da approfondire Metodologia intervento esempi Competenze comunicative (verbali, Auton o mia sociale e compe tenze relazio nale non verbali, gestuale codificato): - con i pari - con il gruppo - con gli adulti conoscenza del denaro Effettuare acquisti Uso del telefono Uso dei mezzi di trasporto pubblico Utilizzazione i negozi, bar, ecc *esempi Esecuzione di mansioni utili al gruppo Esecuzioni di sequenze autono mia operative Scelta del materiale appropriato Cura del materiale scolasti ca Organizzazione del lavoro Scrittura Lettura Attenzione Esecuzione di consegne / compiti Osservanza di regole Fornovo , ………………………………………… Operatore educativo-assistenziale Firma docenti di classe MODELLO PER LA STESURA DEL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Allegato 4 COSA PUO' IMPARARE? ISTITUZIONE SCOLASTICA ---------------------SEDE FREQUENTATA ------------------ANNO SCOLASTICO ____________________ CLASSE FREQUENTATA ________________ COGNOME _____________ NOME ____________________________ LUOGO DI NASCITA _________________________ PROVINCIA ___________________ DATA NASCITA ___________________________ RESIDENZA ______________________________ Caratteristiche della classe Sezione ________________ Numero di ore settimanali di lezione __________________________________ Organizzazione dell’orario giornaliero con indicazione delle pause ________________________________________________________________ ____ Numero di alunni frequentanti __________________ di cui in situazione di handicap _______________ Caratteristiche della classe in relazione all’accoglienza dell’allievo in situazione di handicap: ________________________________________________________________ ________________________________________________________________ ___________________________ Risorse umane a sostegno del processo di integrazione, in aggiunta ai docenti disciplinari assegnati alla classe: Docente specializzato per il sostegno n.ore settimanali _________ Personale educativo assistenziale n. ore settimanali ________ Altre figure mediatrici (volontario, tutor, …) n. ore settimanali ________ L’alunno/a utilizza (descrivere se utilizza trasporti speciali con o senza accompagnatore; particolari strumenti e/o ausili sia per gli apprendimenti che per le autonomie,etc.) La mensa saltuariamente SI’ NO La mensa tutti i giorni SI’ NO Il trasporto speciale SI’ NO Il trasporto speciale con SI’ NO accompagnatore L’ascensore SI’ NO Il bagno attrezzato SI’ NO La carrozzella SI’ NO Il banco speciale SI’ NO Il calcolatore SI’ NO Il calcolatore con ausili particolari SI’ NO L’ambiente di riposo SI’ NO Strumenti e ausili particolari SI’ NO Altro SI’ NO Particolari attività programmate per la classe che coinvolgono l’alunno in situazione di handicap Attività di recupero, consolidamento e potenziamento ________________________________________________________________ _______ Visite didattiche e gite scolastiche ________________________________________________________________ _______ Altro _______________________________________________________ Il progetto: Allegare la programmazione educativa degli operatori educativo-assistenziale compilando modello per la stesura programmazione educativa, nel caso fosse prevista e necessaria Attività integrate nella programmazione educativa individualizzata, anche con la partecipazione di enti esterni alla scuola, (i documenti relativi alla programmazione di dettaglio - obiettivi, metodologie e verifiche - delle attività, descritte sinteticamente di seguito, con particolare riferimento alle modalità di collaborazione con Enti esterni alla scuola sono da allegare al P.E.I.) ________________________________________________________________ ____ ________________________________________________________________ ___ Gli interventi di riabilitazione e terapia previsti sono in orario scolastico n° incontri settimanali ____ durata nell’anno scolastico ________________________________________________________________ ____ tipologia di intervento ______________________________________________________________ in orario extra scolastico n° incontri settimanali ____ durata nell’anno scolastico ________________________________________________________________ ____ tipologia di intervento ________________________________________________________________ ____ Verifiche del presente Piano Educativo Individualizzato Il seguente Piano Educativo verrà sottoposto a verifica e conseguente ridefinizione periodica in un qualunque momento il consiglio di classe, su proposta di uno qualunque dei suoi componenti, ne ravvisi la necessità. La verifica dei risultati raggiunti e della congruenza delle scelte effettuate avviene in via ordinaria in coincidenza con le verifiche periodiche quadrimestrali. Di ciascuna delle sedute di verifica si redige un verbale sintetico che viene riportato in allegato alla seguente copia. DATE DELLE VERIFICHE Colloquio precedente alla fine del I° quadrimestre Colloquio in sede consegna schede I° quadrimestre Colloquio di verifica e programmazione con strutture sanitarie e/o educative ( entro dicembre e a maggio) Colloquio precedente alla fine del II° quadrimestre Colloquio in sede consegna schede II° quadrimestre Rapporti con i genitori funzionali all’integrazione ________________________________________________________________ ____ Altre annotazioni ________________________________________________________________ ____ Data di approvazione del PEI_____________________________ Firma del Dirigente Scolastico Firme dei componenti dell’ Equipe pedagogica/Consiglio di Classe ALLEGATO 5 MODELLO PER LA STESURA DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PERSONALIZZATA COME LAVORERO' CON LUI QUEST''ANNO? ( parte integrante del PEI) Tempi settimanali o giornalieri in cui l’alunno opera nella classe intera, nel piccolo gruppo, in attività di laboratorio, in attività individuali specifiche Modalità organizzative delle attività programmate all’interno della scuola ed orario settimanale della classe con indicazione delle discipline (aree disciplinari o settori di attività) Per la compilazione indicare nella tabella che segue le modalità di integrazione e le aree disciplinari o settori di attività: CL = classe intera; G = lavoro di gruppo interno alla classe; L-CL= attività di laboratorio con la classe; L-G= attività di laboratorio anche con alunni di altre classi; AI = attività individualizzata in rapporto uno a uno con l’insegnante di sostegno, fuori della classe; A-PG= attività per piccoli gruppi condotte dal docente di sostegno fuori dalla classe; R= riposo; RIAB= riabilitazione o cura. Indicare inoltre se le attività programmate prevedono la presenza di DD= Docenti disciplinari, DS= Docente specializzato per il sostegno; ASS= personale educativo assistenziale; MED= altro personale mediatore (volontario, tutor, …) Inserire griglia orario classe e delle attività (secondo le sigle proposte) Uso degli spazi, sussidi, arredi, utensili che si ritengono necessari all’attività, modalità di impiego e finalizzazione del loro uso Abilità e conoscenze da acquisire o da approfondire Tempi, attività e spazi extrascolastici di cui si intende fruire Forme di verifica dell’insegnamento / apprendimento Criteri di valutazione e di registrazione dei normali documenti scolastici portati a conoscenza dei genitori e di tutti gli operatori non scolastici FIRMA Il Coordinatore dell’equipe pedagogica/Consiglio di classe ________________________________________________________________ ______ Il docente di sostegno ________________________________________________________________ _______ Firma degli operatori educativo-assistenziali ________________________________________________________________ ___ Firme degli operatori A.U.S.L. ________________________________________________________________ ____ Firma dei genitori ALLEGATO 7 PROGETTO PER L’INTEGRAZIONE DA INSERIRE NEL POF PREACCOGLIENZA : incontri di continuità sul campo tra la scuola in uscita e la scuola in ingresso Tempi Modalità Docenti coinvolti Attività sul campo Obiettivi Convenzione tra le scuole interessate Operatori coinvolti ACCOGLIENZA : inizio anno scolastico di frequenza Tempi Modalità Docenti coinvolti Attività campo Operatori coinvolti sul PROGETTO DI SVIPLUPPO : nel corso dell’anno scolastico Quali opportunità si offrono agli alunni Quali strategie si intende mettere in atto Quali percorsi possibili all’interno delle programmazioni standard ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORNOVO DI TARO PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO MODELLO DSA ISTITUZIONE SCOLASTICA: …………………………………………… ANNO SCOLASTICO: ……………………………………………… ALUNNO: …………………………………………………. DATI GENERALI Nome e Cognome Data di nascita Classe Insegnante referente Diagnosi medico-specialistica redatta in data… da… presso… Interventi pregressi e/o contemporanei al percorso scolastico effettuati da… presso… periodo e frequenza….. modalità…. Scolarizzazione pregressa Documentazione relativa alla scolarizzazione e alla didattica nella scuola dell’infanzia Rapporti scuola-famiglia FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO Elementi desunti Lettura Elementi desunti dalla diagnosi dall’osservazione in Elementi desunti Elementi desunti dalla diagnosi dall’osservazione in classe Velocità Correttezza Comprensione Scrittura classe Grafia Tipologia di errori Produzione Calcolo Elementi desunti Elementi desunti dalla diagnosi dall’osservazione in Mentale classe Per iscritto Eventuali disturbi nell'area motorio-prassica: Ulteriori disturbi associati: Altro Bilinguismo o italiano L2: Livello di autonomia: DIDATTICA PERSONALIZZATA DSA Strategie e metodi di insegnamento: Macroarea linguistico-espressiva Macroarea logico-matematica-scientifica Macroarea storico-geografica-sociale Misure dispensative/strumenti compensativi/tempi aggiuntivi: Macroarea linguistico-espressiva Macroarea logico-matematica-scientifica Macroarea storico-geografica-sociale VALUTAZIONE L'alunno, nella valutazione delle diverse discipline, si avvarrà di: Disciplina Italiano Matematica Lingua Inglese ….. ….. ….. Misure dispensative Strumenti compensativi Tempi aggiuntivi STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce Utilizzare schemi e mappe concettuali Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari Promuovere l’apprendimento collaborativo MISURE DISPENSATIVE All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a seconda della disciplina e del caso: 2. l’utilizzo contemporaneo dei quattro caratteri (stampatello maiuscolo, stampatello minuscolo, corsivo minuscolo, corsivo maiuscolo) 3. la lettura ad alta voce 4. la scrittura sotto dettatura 5. prendere appunti 6. copiare dalla lavagna 7. lo studio mnemonico delle tabelline 8. lo studio della lingua straniera in forma scritta 9. il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti 10. la quantità dei compiti a casa STRUMENTI COMPENSATIVI Altresì l’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte automatica della consegna, permettono all’alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza. A seconda della disciplina e del caso, possono essere: tabella dell’alfabeto retta ordinata dei numeri tavola pitagorica linea del tempo tabella delle misure e delle formule geometriche formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico e sintesi vocale; stampante e scanner calcolatrice registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali) software didattici specifici VALUTAZIONE Predisporre verifiche scalari Programmare e concordare con l’alunno le verifiche Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera) Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto più che della forma Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali Introdurre prove informatizzate Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORNOVO TARO Programmazione didattica personalizzata Bisogni Educativi Speciali ai sensi della Legge 53/2003 e nel Decreto legislativo 59/2004 Esempio di schema da sottoporre al collegio per individuazione delle problematiche e stesura programmazione Alunno/a Scuola Classe SITUAZIONE Sezione INIZIALE DELL’ALUNNO Anno Scolastico (Scuola Primaria; Secondaria di 1°Grado): Risultati prove oggettive e osservazioni sistematiche da effettuarsi nelle prime due settimane di scuola MACRO OBIETTIVI: sviluppare e/o rinforzare: ▪ le capacità di ascolto; ▪ il rispetto delle regole; ▪ la cura nell’ esecuzione; ▪ l’autonomia; comprensione delle consegne; altro….. esempio di macro aree INTERVENTI EDUCATIVI e DIDATTICI PERSONALIZZATI Esempio di griglia per individuazione degli interventi INTERVENTI EDUCATIVI PER: PER MEZZO DI: Migliorare la partecipazione Aumentare il grado di attenzione Far acquisire senso di responsabilità Migliorare il livello di socializzazione Migliorare la gestione del proprio materiale □ Ottimizzare il lavoro e i tempi scolastici □ Coinvolgere e motivare l’alunno allo studio □ Aumentare l’autostima □ Ampliare e approfondire i contenuti □ Sviluppare e potenziare abilità □ Recuperare abilità e conoscenze □ Migliorare il metodo di lavoro □ Responsabilizzare nei compiti domestici □ Altro SVILUPPO PDP □ □ □ □ □ □ AREA Livello rilevato Area relazionale/comportamentale Area linguistica Area logico/matematica Area antropologica Altro ………. Il Consiglio di classe □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ Partecipazione alle iniziative offerte dalla scuola e dal territorio Lavoro di gruppo e di coppia Attività di tutoraggio Attività di laboratorio Attività di ascolto e riflessione Uso di strumenti compensativi: schede, schemi, tabelle, ecc. Riduzione dei carichi di lavoro Riduzione dei tempi di lavoro Esercitazioni specifiche e mirate Studio individuale in classe Conversazioni guidate Altro Livello da raggiungere ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORNOVO TARO Programmazione didattica personalizzata Bisogni Educativi Speciali ai sensi della Legge 53/2003 e nel Decreto legislativo 59/2004 Esempio di schema da sottoporre al collegio per individuazione delle problematiche e stesura programmazione Alunno/a Scuola dell’infanzia statale di Sezione SITUAZIONE INIZIALE DELL’ALUNNO: Osservazioni sistematiche da effettuarsi nei primi tre mesi di scuola MACRO OBIETTIVI: sviluppare e/o rinforzare: ▪ le capacità di ascolto; esempio di macro aree ▪ il rispetto delle regole; ▪ la comprensione delle consegne e la capacità di eseguirle; ▪ l’autonomia (affettiva, motoria personale); Altro… INTERVENTI EDUCATIVI e DIDATTICI PERSONALIZZATI Esempio di griglia per individuazione degli interventi Interventi educativi per: Migliorare la coinvolgimento Per mezzo di: partecipazione e il □ □ Aumentare il grado di attenzione □ Imparare il rispetto delle regole nei momenti di routine, di gioco, di attività □ Migliorare il livello di socializzazione □ Migliorare la gestione del proprio materiale □ Coinvolgere e motivare l’alunno nelle attività/esperienze □ Aumentare l’autostima □ Migliorare l’autonomia personale/gestionale □ Sviluppare conoscenze e potenziare abilità □ Recuperare abilità Partecipazione alle iniziative offerte dalla scuola e dal territorio □ Lavoro di gruppo e di coppia □ Attività di tutoraggio □ Attività di laboratorio (graficopittorico-manipolativo, linguistico, logico-matematico…) □ Attività di ascolto e riflessione □ Riduzione dei tempi di lavoro □ Attività individualizzate □ Conversazioni guidate □ Collaborazione con le famiglie per individuare comportamenti adeguati e comuni SVILUPPO PDP AREA Area relazionale/comportamentale Area linguistica Area logico/matematica Area motoria Livello rilevato Livello da raggiungere Area espressivo/comunicativa Il Team docente ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORNOVO TARO VERIFICA IN ITINERE INDIVIDUALE Bisogni Educativi Speciali Istituzione scolastica …………………………… Anno scolastico ……………………………… Alunno/a …………………………………………. Area Obiettivi raggiunti Obiettivi da raggiungere Adattamento del PDP Relazionale/comportamentale Linguistico comunicativa Cognitiva Degli apprendimenti Firma Consiglio di classe Famiglia GRIGLIA RIASSUNTIVA DEI TEMPI DI ESECUZIONE DEL PIANO INCLUSIONE Calendario 12 Sett. 2014 Ottobre Novembre Dicembre Dicembre Gennaio Gennaio Febbr 104 Incontri prog Incontri asl Cons.doc. Convocazione GLIS Ver.in itinere Incontri monitoraggio Marzo DSA Incontri prog Cons.doc. BES Incontri prog Cons.doc. Incont. servizi sociali Ver.initinere Incontri monit. Ver.initinere Incontri monit. (nei casi previsti) Screenig Lettura/scrit. Primar.infanzia Aprile-Maggio Convocazione Gruppo GLIS Maggio Incontri asl Giugno Cons.doc Monitoraggio Cons.doc Monitoraggio Cons.doc Incont.serv.soc. Orario della classe durante la progettazione BES ORA LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ SABATO Orario delle attività dello studente dal -----------------------------al --------------------------- Esempio di organizzazione attività ora LUNEDI’ attività docenti MARTEDI’ attività docenti MERCOLEDI’ attività docenti GIOVEDI’ attività docenti VENERDI’ attività docenti SABATO attività docenti Nella prima colonna indicare se svolte: - nella classe (C) fuori classe (FC) altre classi (AC) laboratorio (L) extrascuola (EX) in comune con la classe (CC) individualmente (I) in gruppo (G) Nella seconda colonna indicare se svolte con: docente curricolare (DC) specializzato (DS) assistente educatore (AE) Progetti attuati Inserire i progetti di inclusione già in atto nel nostro Istituto: Progetto Zona (prevenzione al disagio) Progetto “ Aiutiamoci ad aiutare” DSA Sportello d’ascolto Progetto intercultura Orientamento Progetto religione in chiave interreligiosa Progetto solidarietà Per i dettagli delle schede progetto consultare il POF. Fornovo, 26.6.2014 Il Dirigente Scolastico Marco Pioli I referenti del piano PAI F.S. Filomena Bartoletta F.S. Fausto Musiari