BACINO IDROGRAFICO DEL FIUME LAMBRO RELAZIONE

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BACINO IDROGRAFICO DEL FIUME LAMBRO RELAZIONE
VELIA
Via A. Sabatini, 3 – 84121 Salerno
Tel. 089/236922 - Fax 089/2582774
ROSA
PORTA
AUTORITÀ DI BACINO REGIONALE
SINISTRA SELE
BACINO IDROGRAFICO DEL FIUME LAMBRO
RELAZIONE IDRAULICA
PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO - AGGIORNAMENTO (2012)
RISCHIO IDRAULICO
Segreteria Tecnica Operativa
AREA TECNICA
- Ing. Manlio Mugnani
- Ing. Elisabetta Romano
- Ing. Massimo Verrone
- Arch. Vincenzo Andreola
- Arch. Carlo Banco
- Arch. Antonio Tedesco
- Geol. Saverio Maietta
- Geom. Giuseppe Taddeo
AREA AMMINISTRATIVA
- Dott. Vincenzo Liguori
- Dott. comm. Angelo Padovano
Il Responsabile del Procedimento
- Ing. Raffaele Doto
Consulente Specialistico
- Ing. Raffaella Napoli
Supporto Specialistico
- Ing. Claudia Musella
- Ing. Claudia Palma
Consulente Scientifico
- Prof. ing. Domenico Pianese
- Prof. geol. Domenico Guida
Data: Marzo 2012
Il Commissario Straordinario
Avv. Luigi Stefano Sorvino
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Indice
1. PREMESSA ..................................................................................................... 1
1.1 Inquadramento territoriale ................................................................ 1
1.1.1 I limiti dell’Autorità di Bacino Regionale Sinistra Sele................ 1
1.1.2 Il Bacino del fiume Lambro ........................................................ 2
1.1.3 Problematiche idrauliche del bacino del fiume Lambro ............. 3
1.2 Attività ad oggi svolte e pianificate dall’Autorità di Bacino Sinistra
Sele 4
1.3 Attività svolte nel presente studio.................................................... 5
2. DEFINIZIONE DELLA GEOMETRIA DELL’ALVEO .................................................... 7
2.1 Generalità ........................................................................................... 7
2.1.1 Criteri generali per l’identificazione e la localizzazione delle
sezioni trasversali. ............................................................................... 7
2.1.2 Risultanze della campagna di rilievi cartografici e topografici... 9
3. STUDIO IDRAULICO ....................................................................................... 11
3.1 Schema idraulico di riferimento ..................................................... 11
3.2 Portate di piena ................................................................................ 11
3.3 Modelli di calcolo utilizzati .............................................................. 13
3.3.1 Generalità 13
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Indice
3.3.2 Studio idraulico in moto permanente. ...................................... 15
3.3.2.1
Valori del coefficiente di scabrezza................................16
3.3.2.2
Condizioni al contorno ...................................................19
3.3.2.3
Delimitazione delle aree inondabili.................................22
3.4 Risultati dello studio idraulico........................................................ 23
4. DEFINIZIONE DELLA PERICOLOSITÀ................................................................. 25
4.1 La regione fluviale ........................................................................... 25
4.2 Le fasce di pertinenza fluviale ........................................................ 27
4.3 Le fasce di pertinenza fluviale nel bacino del fiume Lambro....... 29
5. APPENDICE 1 – MODELLO IDRAULICO DI MOTO PERMANENTE ........................... 30
5.1 Premessa.......................................................................................... 30
5.2 Equazioni di base e schema risolutivo .......................................... 31
5.3 Procedura di calcolo........................................................................ 34
5.4 Caratterizzazione idraulica delle sezioni di calcolo ...................... 35
5.5 Cambiamenti del regime della corrente ......................................... 36
5.6 Valutazione degli effetti delle pile dei ponti................................... 37
5.7 Condizioni al contorno .................................................................... 40
6. APPENDICE - MODELLO IDRAULICO DI MOTO BIDIMENSIONALE .......................... 42
II
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Indice
6.1 Descrizione del codice di calcolo................................................... 42
6.2 Dati ingresso .................................................................................... 43
6.2.1 Dati topografici ........................................................................ 43
6.2.2 Comportamento reologico del miscuglio ................................. 44
6.3 Routine di calcolo ............................................................................ 46
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1. PREMESSA
1.1 Inquadramento territoriale
1.1.1 I limiti dell’Autorità di Bacino Regionale Sinistra Sele
Il territorio di pertinenza dell’Autorità di Bacino Sinistra Sele
della
Regione Campania è delimitato:
− a Nord - Ovest dalla sponda destra del fiume Capodifiume nel comune di
Capaccio. A Nord – Nord Est, confina con l'Autorità di bacino interregionale
del Sele, seguendo una linea ideale che unisce gli spartiacque morfologici
costituiti dai rilievi montuosi del Monte Soprano (1083 m s.l.m.m.), del Monte
Chianello (1314 m s.l.m.m.), del Monte Falascoso (1494 m s.l.m.m.) del
Monte Cervati (1899 m s.l.m.m.), Monte Forcella (1192 m s.l.m.m.), Monte
Juncaro (1221 m s.l.m.m.).
− sul lato sud confina con l'Appennino Lucano, che rappresenta la linea di
demarcazione tra le provincie di Salerno e Potenza.
− il lato Ovest è rappresentato dalla fascia costiera compresa tra il tratto sud
del golfo di Salerno, comprendente il litorale Paestum-Capaccio e quello di
Policastro, fino al tratto sud del litorale di Sapri, al confine con la regione
Basilicata.
I punti estremi sono rappresentati da "Punta degli Infreschi", "Capo
Palinuro" e "Punta Licosa".
Sotto il profilo amministrativo, L’autorità di Bacino comprende:
− sessantaquattro comuni della provincia di Salerno;
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− cinque Comunità Montane (Calore salernitano, Alento - Monte Stella,
Gelbison - Cervati, Lambro e Mingardo, Bussento);
− due Consorzi di Bonifica (Sinistra Sele e Velia).
1.1.2 Il Bacino del fiume Lambro
Nell’ambito fisico ed amministrativo sopra descritto, il bacino del fiume
Lambro, con i suoi 77 km2,
rappresenta sicuramente una delle priorità dal
punto di vista del rischio idraulico.
Il fiume Lambro ed i suoi affluenti si estendono entro i confini comunali di
Cuccaro Vetere, Futani, Montano Antilia, San Mauro la Bruca e Centola. Il
Lambro, raccogliendo lungo il suo percorso le acque dei valloni nei pressi di
Futani, del torrente Papalazza e del torrente Papalia, sfocia nei pressi della
grotta delle Ossa, mantenendo in sinistra orografica il Castello di Molpa.
A partire dalla località Limonti fino al M. Del Feo (3,5 km a valle di
Limonti) il corso d’acqua è caratterizzato da una sezione mediamente larga 30
m e da una pendenza media del 4 – 5%. Procedendo verso valle le pendenze
diminuiscono e la sezione diventa leggermente più larga, fino ad aprirsi in
un ‘ampia piana alluvionale dove le pendenze diventano dell’ordine del 0.3%.
La foce è limitata stretta orograficamente tra due promontori, che
delimitano in maniera naturale l’alveo di piena del fiume.
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1.1.3 Problematiche idrauliche del bacino del fiume Lambro
Allo stato attuale l’Autorità di Bacino è in possesso di una serie di dati di
base, in parte raccolti nell’ambito della redazione del PAI – Rischio Alluvioni, in
parte nel corso dello svolgimento delle attività proprie della stessa Autorità.
Tali dati sono stati attentamente esaminati al fine di definire lo stato
conoscitivo circa la pericolosità idraulica esistente nel bacino del fiume
Mingardo.
In particolare, sono stati esaminati:
1. i dati relativi agli allagamenti verificatisi nel passato ed ai conseguenti danni
subiti nelle aree limitrofe al corso d’acqua;
2. le informazioni riguardanti le attuali destinazioni di uso del territorio,
soprattutto nelle aree soggette a periodici allagamenti;
3. lo studio idrologico redatto nell’ambito del PAI e finalizzato alla definizione
delle portate di piena lungo il corso d’acqua;
4. i dati cartografici e topografici utilizzati nel PAI per la definizione delle aree a
differenti livelli di pericolosità e di rischio idraulico;
5. le carte delle fasce fluviali e del rischio idraulico redatte nell’ambito del PAI
(tavole 6 e 7).
L’esame di quanto descritto ha evidenziato, come peraltro già fatto
nell’ambito del PAI, le aree a maggiore pericolosità idraulica lungo le aste
principali (Lambro e Torna) del bacino in esame. Tale condizione è peraltro
confermata dai frequenti eventi alluvionali, non ultimo quello molto gravoso
verificatosi nel dicembre del 1997, che hanno interessato negli anni soprattutto
la zona di foce e l’area in cui i limiti di bacino del fiume Lambro e del fiume
Mingardo quasi si confondono, causando ingenti danni soprattutto alle
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numerose attività turistiche che un tempo erano dislocate in prossimità del
fiume e della foce stessa.
1.2 Attività ad oggi svolte e pianificate dall’Autorità di Bacino Sinistra Sele
Nel rispetto del quadro normativo delineato al precedente paragrafo,
nell’ambito delle sue competenze istituzionali, l’Autorità di Bacino Regionale
Sinistra Sele ha redatto il Piano per l’Assetto Idrogeologico (PAI) per l’intero
territorio di competenza, e quindi anche per il bacino del fiume Lambro e per il
torrente Torna nei tratti individuati a rischio nel Piano Straordinario.
Riconoscendo i limiti dello studio effettuato alla base del Piano, dovuti
essenzialmente alla scala di riferimento, alla vastità del territorio oggetto di
studio ed ai tempi molto ristretti dettati dalle norme, l’Autorità di Bacino, nella
consapevolezza che, come dettato dalla 183/89 “Il Piano di Bacino è uno
strumento dinamico ed in continuo aggiornamento preposto alla tutela
dell'integrità fisica del territorio sotto i suoi molteplici aspetti (geologico,
idrologico, idrogeologico, idraulico, ambientale, urbanistico, agrario e
paesaggistico)”, ha predisposto un programma di approfondimenti lungo i
principali corsi d’acqua.
Le attività del presente studio sono contenute nel “Programma delle
attività di aggiornamento al Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico”,
relativamente al rischio idraulico dei fiumi Lambro e Mingardo e del torrente La
Fiumarella, approvato con delibera di Comitato Istituzionale n° 34 del
01.08.2003, e consistono in:
1. Aggiornamento della carta del danno;
2. Aggiornamento del censimento delle opere idrauliche;
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3. Studio idrologico ed idraulico per l’aggiornamento e del rischio da
alluvione;
4. Studi preliminari per la definizione degli interventi di mitigazione del
rischio.
1.3 Attività svolte nel presente studio
Nella presente relazione saranno affrontate le problematiche inerenti
l’aggiornamento della carta della pericolosità idraulica, del danno e del rischio
relativamente alle aste principali del fiume Lambro, ed in particolare per la piana
alluvionale del fiume Lambro per circa 16 km fino alla foce, oltre la confluenza
con il torrente Torna, e per la piana alluvionale del torrente Torna per circa 5 km
a monte della confluenza con il fiume Lambro.
Nei paragrafi che seguono sono descritte in dettaglio le attività
sviluppate, ed in particolare:
1. la definizione della geometria d’alveo e delle aree ad esso limitrofe;
2. lo studio idraulico sviluppato per le aree di interesse;
3. la delimitazione delle aree inondabili
4. la definizione della pericolosità idraulica e quindi delle fasce di pertinenza
fluviale
Nel capitolo 3.4 sono commentati i risultati dello studio idraulico.
Tali risultati sono inoltre riportati graficamente nelle tavole
-
Carta delle aree inondabili (scala 1:2.000 e scala 1:5.000);
-
Carta delle fasce fluviali (scala 1:2.000 e scala 1:5.000).
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Nelle Appendici 1 e 2 sono descritti sinteticamente rispettivamente il
modello di moto permanente monodimensionale e quello di moto vario
bidimensionale utilizzati.
Per lo studio idrologico alla base dello studio idraulico qui descritto, si
rimanda alla relativa Relazione specialistica.
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2. DEFINIZIONE DELLA GEOMETRIA DELL’ALVEO
2.1 Generalità
Come detto in premessa, l’area oggetto di studio è costituita dalla piana
alluvionale del fiume Lambro per 16 km a monte della foce, oltre la confluenza
con il torrente Torna, e dalla piana alluvionale del torrente Torna per circa 5 km
a monte della confluenza con il fiume Lambro.
Relativamente a tale ambito territoriale, è stata effettuata una campagna
di rilievi cartografici e topografici mirata alla definizione della geometria
dell’alveo e delle aree ad esso limitrofe.
Di seguito si forniscono i criteri per la realizzazione di tale campagna e
se ne descrivono sinteticamente i risultati, rimandando per il dettaglio agli
elaborati specifici.
2.1.1 Criteri generali per l’identificazione e la localizzazione delle sezioni
trasversali.
Il numero e la localizzazione delle sezioni trasversali in un corso d’acqua
per la modellazione del moto della corrente dipende dallo scopo dello studio e
dalle caratteristiche dello stesso corso d'acqua.
Occorrono, ad esempio, un numero maggiore di sezioni per unità di
lunghezza, per descrivere, con un medesimo grado di accuratezza, i profili idrici
in piccoli corsi d’acqua o corsi d’acqua con elevate pendenze che in quelli che
presentano una minore variabilità nelle caratteristiche geometriche.
D’altro canto il numero di sezioni non può essere troppo elevato perché
ad esso sono proporzionali gli oneri di calcolo del modello oltre, naturalmente, i
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costi di rilievo topografico quando le stesse sono rilevate direttamente in situ.
Un criterio, proposto nella letteratura tecnico-scientifica, suggerisce un
limite superiore alla distanza tra due sezioni consecutive in relazione alla
pendenza di fondo. La lunghezza del tratto tra due sezioni consecutive non
dovrebbe, ad esempio, essere superiore a 1 km per corsi d’acqua molto regolari
con pendenze inferiori al 3/1000; non superiore a 500 m per corsi d’acqua con
pendenze dell’ordine del 4-5/1000; 200÷300 m per pendenze maggiori.
Nella localizzazione delle sezioni è, inoltre, opportuno anche tener conto
della tecnica di risoluzione delle equazioni che governano il moto della corrente.
Infatti due sezioni adiacenti definiscono sia un tratto nel fiume sia un passo
nella procedura computazionale di integrazione delle equazioni. Quando, ad
esempio, si procede all’integrazione per differenze finite da valle verso monte,
come per le correnti subcritiche, le condizioni idrometriche nella sezione a
monte del tratto sono calcolate a partire da quelle note nella sezione di valle.
Tale procedura, richiede quindi, per ottenere un’accurata valutazione dei
caratteri idrometrici della corrente, che le variazioni delle grandezze siano
limitate.
Per determinare il numero e individuare la posizione delle sezioni
trasversali da rilevare, si è fatto riferimento ai seguenti criteri:
-
che siano perpendicolari al corso d’acqua;
-
che siano posizionate in corrispondenza di punti dove si verificano
significative variazioni delle morfologia della valle, della scabrezza o della
pendenza;
-
che ve ne siano almeno una all'inizio e una alla fine nei tratti arginati o con
sistemazioni;
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che ve ne siano almeno tre in corrispondenza di ponti e strutture
idrauliche: una immediatamente a monte, una immediatamente a valle ed
un’intermedia descrivente la struttura;
-
che ve ne sia almeno una in tutte quelle sezioni che possano risultare
idraulicamente di controllo;
-
che ve ne siano immediatamente a monte e a valle di confluenze dove
risultano variazioni di portata.
2.1.2 Risultanze della campagna di rilievi cartografici e topografici.
Lungo il tratto oggetto di studio è stata realizzata una cartografia alla
scala 1:2000 ed è stata effettuata una campagna di rilievi topografici a terra
finalizzata a rilevare tutte le sezioni idraulicamente significative.
La campagna di rilievi è stata organizzata in maniera tale da ottenere il
minimo scarto possibile tra informazioni reperite a terra durante le battute
topografiche e informazioni derivanti dalla restituzione cartografica. Questa ha
comportato continui confronti e scambi di dati tra gli operatori di settore.
In particolare, nell’ambito della realizzazione della cartografia si è
provveduto ad un infittimento della rete di caposaldi IGM presenti in zona. A tali
caposaldi sono stati appoggiati i rilievi delle sezioni a terra, effettuate con
tecnologia GPS. Gli stessi rilievi sono stati successivamente utilizzati nella
restituzione cartografica per ottenere una maggiore precisione della stessa.
Il dettaglio sulla geometria delle aree di interesse così ottenuto, ha
consentito una migliore utilizzazione degli strumenti di calcolo di ingegneria
idraulica ed una conseguente maggiore precisione nella definizione delle aree
inondabili e delle fasce fluviali, compatibilmente con la scala di riferimento.
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Di seguito si riporta una sintetica descrizione dei rilievi topografici
eseguiti sulle aste fluviali oggetto di studio.
Fiume Lambro
Il tratto d’alveo considerato si estende per circa 16 km a partire dalla
località Limonti fino ad arrivare allo sbocco a mare, con in sinistra orografica il
Castello di Molpa. Il corso d’acqua delimita , nel suo tratto iniziale, il confine tra i
Comuni di Montano Antilia e Futani e tra Montano Antilia e San Mauro la Bruca;
prosegue interamente nel Comune di Centola all’altezza della stazione di San
Mauro la Bruca fino alla foce.
Su di esso, sono state rilevate 75 sezioni topografiche; in particolare 70
sezioni sono state rilevate dalla foce alla confluenza con il torrente Torna,
mentre le rimanenti 5 coprono il tratto a monte della confluenza.
Nei 16 km suddetti sono inoltre presenti 4 ponti, anch’essi regolarmente
rilevati.
Torrente Torna
Il torrente Torna si estende per circa 5 km dalla confluenza con il fiume
Lambro. Lungo il suo sviluppo sono state rilevate 21 sezioni topografiche; sono
inoltre presenti 3 ponti, anch’essi regolarmente rilevati.
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3. STUDIO IDRAULICO
3.1 Schema idraulico di riferimento
Come detto precedentemente, i corsi d’acqua oggetto di studio sono il
fiume Lambro (16 km fino alla foce) e il torrente Torna (5 km fino alla
confluenza con il fiume Lambro).
Ai fini della modellazione idraulica i corsi d’acqua in esame sono stati
suddivisi in tronchi idrologicamente omogenei (12 per il Lambro e 3 per il
Torna).
In ciascun tronco la portata è stata ritenuta costante e, cautelativamente,
pari a quella relativa alla sezione terminale dello stesso.
Lo schema idraulico di riferimento è indicato nella figura riportata in
allegato alla presente relazione.
3.2 Portate di piena
Per il calcolo delle portate di piena, e come descritto in dettaglio nella
relazione idrologica, è stato effettuato un approfondimento allo studio redatto
nell’ambito del PAI – Rischio Alluvioni, utilizzando gli stessi criteri, cioè quelli
proposti nel “Rapporto VAPI Campania” del CNR – G.N.D.C.I.
In particolare, è sembrato opportuno porre l’accento sulla peculiarità dei
bacini di interesse, che ha richiesto un approfondimento in termini di
valutazione delle caratteristiche di permeabilità. Questo passaggio è stato
ritenuto di fondamentale importanza visto l’obiettivo che ci si pone di definire in
via preliminare le opere di mitigazione del rischio per le aree di interesse.
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A tal fine, i tecnici dell’Autortà di Bacino hanno provveduto, sotto la
supervisione ed il controllo del Responsabile Scientifico per gli aspetti geologici
e geomorfologici delle attività in oggetto, alla revisione della carta della
permeabilità. Tale revisione ha avuto come risultato la redazione di tre differenti
carte di base, definite rispetto a tre differenti livelli di permeabilità: “minima”,
“media”, “massima”.
I calcoli idrologici, sviluppati, come detto innanzi, utilizzando il metodo
VAPI, sono stati effettuati in corrispondenza dei valori di permeabilità relativi
alle tre ipotesi suddette.
Per il prosieguo dello studio si è ritenuto, di concerto con i Responsabili
Scientifici, di fare riferimento ai risultati ottenuti utilizzando come dati di base i
valori relativi al livello di permeabilità “media”.
Relativamente a tali valori sono state calcolate le portate m(Q) (valore
medio dei massimi annuali della portata al colmo) e le relative portate di piena
per preassegnati periodi di ritorno in corrispondenza di tutte le sezioni
idrologiche considerate nel bacino del fiume Lambro. Successivamente sono
state tracciate le curve m(Q)-A e u-A (dove u è la portata per unità di
superficie). Tali curve sono state utilizzate per una valutazione più attendibile
delle portate di piena relativamente a bacini di superficie inferiore a 40 km2.
In definitiva, facendo riferimento alla schema idraulico in allegato, le
portate utilizzate sono quelle riportate nelle tabelle che seguono.
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Tronco
Tratto
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Sezione 74- Sezione 70
Sezione 70- Sezione 69
Sezione 69- Sezione 66
Sezione 66- Sezione 65
Sezione 65- Sezione 59
Sezione 59- Sezione 56
Sezione 56- Sezione 46
Sezione 46- Sezione 34
Sezione 34- Sezione30
Sezione 30- Sezione 24
Sezione 24- Sezione 17
Sezione 17- Sezione 1
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Q30
(m3/s)
110
159
160
200
208
223
230
252
262
279
287
285
Q100
(m3/s)
149
215
216
271
281
301
311
341
355
378
388
385
Q300
(m3/s)
181
262
263
330
343
367
379
415
432
460
473
469
Tabella 1: portate utilizzate nel calcolo idraulico fiume Lambro
Tronco
Tratto
1
2
3
Sezione 21- Sezione 16
Sezione 16- Sezione 5
Sezione 5- Sezione 1
Q30
(m3/s)
27
46
76
Q100
(m3/s)
36
63
103
Q300
(m3/s)
44
76
125
Tabella 2: portate utilizzate nel calcolo idraulico Torrente Torna
3.3 Modelli di calcolo utilizzati
3.3.1 Generalità
La scelta dei modelli di calcolo da utilizzare per la definizione delle
condizioni di moto in alveo e la delimitazione delle aree inondabili è scaturita da
una serie di considerazioni, alcune di natura strettamente idraulica, altre legate
alle condizioni del corso d’acqua e delle aree ad esso limitrofe, attentamente
valutate nei numerosi sopralluoghi effettuati.
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Fondamentalmente, note le aree storicamente inondate in passato, e nota
la morfologia dei luoghi e quindi le possibili aree di espansione naturale della
piena, sono state effettuate le seguenti considerazioni:
1. Come già detto, l’alveo del fiume Lambro è caratterizzato da una pendenza
media del 4 – 5% per una lunghezza di circa 6-7 Km a partire da monte.
Procedendo verso valle le pendenze diminuiscono leggermente fino ad
assumere solo in corrispondenza della piana alluvionale della foce valori
dell’ordine dello 0.3%;
2. Il fiume Lambro non presenta inoltre lungo il suo percorso significative aree
di espansione naturale della piena.
E’ dunque evidente che la laminazione che tali aree di espansione
naturale potrebbero esercitare allo stato attuale sulla portata di massima
piena è di entità praticamente trascurabile.
Evidentemente lungo tale tratto non è stato possibile nè si è
ritenuto utile fare riferimento ad un modello di moto vario, essendo le
pendenze molto forti e quindi la laminazione in alveo praticamente nulla su
lunghezze così brevi.
D’altra parte per completezza, nel tratto più pianeggiante,
immediatamente a monte della foce, è stato comunque sviluppato un
calcolo di espansione della piena in moto bidimensionale. Tale calcolo ha
confermato la correttezza dell’ipotesi di monodimensionalità effettuata, in
quanto i risultati ottenuti, relativamente alle aree inondabili e alle fasce
fluviali (cfr. figura in allegato per T=100 anni) sono del tutto confrontabili con
quelli che scaturiscono dall’applicazione del modello idraulico di moto
permanente.
Pertanto
di
seguito
saranno
riportate
esclusivamente
le
informazioni ed i risultati relativi a tale ultimo modello.
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3.3.2 Studio idraulico in moto permanente.
Lo studio idraulico in moto permanente ha dunque riguardato: il Torrente
Torna; il fiume Lambro da monte fino alla foce.
Tale studio è stato articolato essenzialmente in tre fasi:
1. caratterizzazione della geometria del corso d’acqua e della morfologia delle
aree limitrofe ad esso;
2. applicazione del modello idraulico per la simulazione del moto della corrente
in alveo e per la valutazione delle caratteristiche idrauliche di tale corrente in
corrispondenza delle portate stimate dallo studio idrologico (per T=30, 100 e
300 anni);
3. mappatura delle aree inondabili.
In relazione al punto 1 si è ampiamente discusso al capitolo 2.
Relativamente al punto 2, è stato utilizzato un modello in cui il moto
lungo il corso d’acqua è stato schematizzato come monodimensionale, in
condizioni di regime permanente, con fondo fisso.
Tale modello è implementato nel codice di calcolo sviluppato dall’United
States Army Corps of Enginnering (USACE), Hydrological Engineering Center
(HEC) e denominato River Analysis System (RAS).
Il codice rappresenta l’ultima evoluzione di una lunga serie di codici della
famiglia HEC ed è espressamente dedicato al calcolo di profili idrici in alvei
naturali in condizioni di moto permanente e, nell’ultima versione, di moto vario.
La scelta è stata dettata principalmente dall’estrema affidabilità del
codice stesso, attestata dalle numerosissime applicazioni effettuate in tutto il
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mondo.
Alla
scelta
di
HEC-RAS
hanno,
tuttavia,
contribuito
ulteriori
considerazioni. Prima fra tutte la larga disponibilità del codice nell’ambito dei
tecnici operanti nel settore dell’ingegneria idraulica, essenzialmente dovuta alla
sua natura “freeware”. Ciò garantisce la riproducibilità, e dunque la verificabilità,
delle elaborazioni presentate con evidenti vantaggi in termini non solo di
trasparenza, ma anche di confronto e approfondimento circa i risultati
conseguiti.
L’utilizzo di HEC-RAS ha consentito di determinare, sezione per sezione
e per le portate di piena con periodo di ritorno T=30, T=100 e T=300 anni, le
caratteristiche della corrente: livello idrico, condizioni di moto, diagramma delle
velocità, velocità media, ecc.
Per un maggiore dettaglio sulle caratteristiche del modello si rimanda
all’Appendice 1.
Per quanto attiene al punto 3, una delle differenze basilari tra la
modellistica relativa al deflusso delle portate di piena negli alvei fluviali e quella
relativa ai processi di inondazione consiste nella diversa dimensionalità dei due
fenomeni, in quanto il fenomeno di inondazione richiede evidentemente una
descrizione bidimensionale. E’ talvolta possibile però un approccio di tipo
semplificato, quando il moto della corrente può essere schematizzato come
monodimensionale. Tale argomento sarà trattato al paragrafo 3.3.2.3 che
segue.
3.3.2.1
Valori del coefficiente di scabrezza.
Uno degli aspetti più delicati nell’applicazione di un modello
è
certamente la definizione dei coefficienti di scabrezza da utilizzare.
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In questo caso specifico, non avendo a disposizione prelievi da alveo che
consentissero di definire tali coefficienti, anche se con formule approssimate, si
è fatto riferimento ai valori forniti dalla letteratura scientifica (cfr. tabella 3)
tenendo conto del tipo di fondo alveo e sponda che caratterizzano il fiume
Lambro ed il torrente Torna.
Descrizione del tipo di materiali
n
K
Coefficiente di
Manning
Coefficiente di
Strickler
(m-1/3s)
(m1/3s-1)
Sabbia fine
0.020
50
Sabbia e ghiaia
0.020
50
Ghiaia grossolana
0.025
40
Ciottoli e ghiaia
0.035
29
Argilla (coesiva)
0.025
40
Argilla friabile (coesiva)
0.025
40
Limo e ciottoli (coesivo)
0.030
33
Cotici erbosi
0.040
25
Talee - Arbusti
0.040
25
Copertura diffusa
0.040
25
Viminate - Graticciate
0.040
25
Ribalta viva
0.040
25
GabionMats 0.30m
0.030
33
Gabbioni 0.50m
0.030
33
Gabbioni 1.00m
0.030
33
RipRap ( Pietrame sciolto )
0.040
25
Tabella 3: Coefficienti di scabrezza forniti dalla letteratura scientifica al variare del tipo
di materiale
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Dai sopralluoghi in situ è emerso che il fondo del torrente è caratterizzato
da ghiaie molto grossolane miste a ghiaie di dimensioni minori mentre le
sponde sono fondamentalmente ricoperte da vegetazione, a tratti molto
rigogliosa, con presenza sia di arbusti che di piante ad alto fusto (vedi Figura 1).
Pertanto, tenendo conto dei valori riportati nella tabella 3, i coefficienti di
scabrezza di Manning da adottare sono per l’alveo compresi tra 0.025÷0.035 m1/3
s, mentre per le sponde 0.04 m-1/3s.
A vantaggio di sicurezza sono stati adottati:
− per l’alveo un coefficiente di Manning pari a 0.033 m-1/3s corrispondente ad
un coefficiente di Strickler pari a 30 m1/3s-1;
− per le aree latistanti il torrente un coefficiente di Manning pari 0.05 m-1/3s
corrispondente ad un coefficiente di Strickler pari a 20 m1/3s-1.
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Figura 1 – alveo del fiume Lambro nel tratto di interesse
3.3.2.2
Condizioni al contorno
Altro
aspetto
fondamentale
nell’applicazione
di
un
modello
è
rappresentato dalla definizione delle condizioni al contorno. Queste si
distinguono in condizioni di tipo esterno e condizioni di tipo interno.
Fiume Lambro
Essendo la corrente lenta nel tratto terminale del corso d’acqua e veloce
nel tratto iniziale, è stato necessario assegnare una condizione al contorno a
valle e una a monte (che sono entrambe condizioni di tipo esterno).
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Per la condizione di valle (sbocco a mare), non si è tenuto conto della
possibile interazione con il moto ondoso, assumendo, in assenza di
informazioni più precise, un’altezza di set-up pari a 0 m s.l.m.m. D’altra parte,
nel tracciare i profili di corrente per i periodi di ritorno considerati si è verificato
che in realtà a circa 100 m dalla sezione di foce esiste una strozzatura naturale
dove la corrente passa per lo stato critico, per cui alla foce la corrente rimane
sempre veloce, pur imponendo una condizione al contorno di 1.0 m s.l.m.m.
Nella sezione di monte è stata invece imposta altezza di stato critico, che
è la più gravosa per correnti veloci.
Torrente Torna
Per il torrente Torna nella sezione di monte è stata imposta altezza di
stato critico (condizione di tipo esterno), essendo questa la condizione più
gravosa per le correnti veloci.
La condizione di valle, in corrispondenza della confluenza con il fiume
Mingardo, è invece una condizione di tipo interno.
Tale condizione è stata risolta mediante l’applicazione dell’equazione
globale.
A tal proposito è da notare che la determinazione probabilistica delle
portate in una confluenza non rispetta l’equazione di continuità; al fine quindi di
garantire una corretta risoluzione delle condizioni di moto nelle confluenze, i
calcoli sono stati effettuati considerando due distribuzioni di portate.
Le due distribuzioni, ciascuna rispettosa della equazione di continuità,
sono riportate schematicamente nella figura seguente:
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1
Q1max
Q3max-Q1max
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2
Q3max-Q2max
Q3max
Q2max
Q3max
Figura 2: condizioni al contorno in una confluenza
dove, per T=100 anni (ad esempio):
− Q3max= Q100 Lambro a valle della confluenza;
− Q1max= Q100 Torna a monte della confluenza;
− Q2max= Q100 Lambro a monte della confluenza.
In pratica nel caso 1 si è ipotizzato che la portata di piena centennale sia
dovuta alla piena sul torrente Torna, nel caso 2 che la stessa sia dovuta alla
piena sul fiume Lambro.
Ovviamente, la condizione più gravosa è quella rappresentata dallo
schema 1, per il quale risulta h= 213.02 m s.l.m.m. nella sezione di confluenza.
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3.3.2.3
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Delimitazione delle aree inondabili
Come detto per caratterizzare il moto delle portate di piena in alveo, è in
genere sufficiente una descrizione di tipo monodimensionale, mentre il
fenomeno
di
inondazione
richiederebbe
in
genere
una
descrizione
bidimensionale.
E’ tuttavia possibile a volte utilizzare una trattazione di tipo semplificato in
cui i due fenomeni vengono analizzati in momenti “successivi” ma facendo
riferimento sempre ad uno schema “monodimensionale”.
In una prima fase si determinano i livelli idrici nell’alveo con un modello
monodimensionale con impedimento di esondazione (cioè con estensione
verticale
delle
opportunamente
sponde
estese
della
sezione),
lateralmente
o
(il che
meglio,
utilizzando
richiede
sezioni
ovviamente
una
conoscenza approfondita dei possibili fenomeni di piena ed una mediante una
preliminare analisi della morfologia dei luoghi).
In una seconda fase si estendono le quote idriche alle aree circostanti
mediante considerazioni di tipo morfologico, utilizzando come dati topografici di
base le sezioni trasversali implementate nel modello idraulico e la cartografia
delle aree limitrofe al corso d’acqua.
Tale procedura fornisce risultati tanto più realistici quanto più i volumi
esondabili risultano una frazione modesta dell’intero volume di piena e
comunque può essere ritenuta valida l’ipotesi di monodimensionalità del
fenomeno..
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3.4 Risultati dello studio idraulico
I risultati dello studio idraulico, redatto secondo l’approccio descritto nei
paragrafi precedenti, sono sintetizzati nell’Allegato A alla presente relazione
In particolare, sono riportati:
per il fiume Lambro
1. profilo di corrente in forma grafica (grafico del tratto intero, grafico suddiviso
per tratti) - condizioni di moto permanente lungo tutto il tratto in esame (fino
alla foce), portate con periodo di ritorno di 30, 100 e 300 anni
2. profilo di corrente in forma tabellare (per tutte le sezioni naturali e tutti gli
attraversamenti) - condizioni di moto permanente lungo tutto il tratto in
esame (fino alla foce), portate con periodo di ritorno di 30, 100 e 300 anni
Per completezza, e per effettuare il confronto di cui si è detto al
paragrafo 3.3.1, sono stati altresì riportati:
3. idrogramma di piena per T = 100 calcolato in corrispondenza del bacino
con sezione di chiusura alla foce
4. risultati del modello bidimensionale applicato nell’area immediatamente a
monte della foce per T = 100 anni – inviluppo delle massime altezze
raggiunte;
per il torrente Torna
1. profilo di corrente in forma grafica (grafico del tratto intero, grafico suddiviso
per tratti) - condizioni di moto permanente lungo tutto il tratto in esame,
portate con periodo di ritorno di 30, 100 e 300 anni
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2. profilo di corrente in forma tabellare (per tutte le sezioni naturali e tutti gli
attraversamenti) - condizioni di moto permanente lungo tutto il tratto in
esame, portate con periodo di ritorno di 30, 100 e 300 anni
In particolare, per quanto riguarda i risultati in forma tabellare
relativamente allo studio in moto permanente vengono fornite, per t = 30, 100 e
300 anni, come detto, due differenti tabelle:
•
nella prima, relativa alle sezioni naturali ed eventuali opere idrauliche
trasversali in alveo (soglie, salti, briglie), sono riportati: N – Riferimento
planimetrico; N_HEC – Riferimento HEC RAS; L – distanza progressiva
dalla prima sezione di valle; QT - portata di calcolo; Yb – quota minima di
fondo; quota sponda destra; quota sponda sinistra; Yw – livello idrico
assoluto; Yc – livello di stato critico; H – carico totale; Jm – perdita di carico
unitaria media; Vm – velocità media nella sezione; A – area sezione bagnata;
B – larghezza in superficie; Fr – numero di Froude della sezione d’alveo.
•
nella seconda, relativa agli attraversamenti, sono riportati: N – Riferimento
planimetrico; N_HEC – Riferimento HEC RAS; QT - portata di calcolo; quota
intradosso; Yw – livello idrico assoluto; H – carico totale;franco rispetto
all’intradosso.
Ovviamente tutte le quote, i livelli idrici ed i carichi idraulici sono misurati
rispetto al livello 0.0 m s.l.m.m.
I risultati dello studio idraulico sono inoltre riportati nelle corrispondenti
Carte delle aree inondabili alla scala 1:2.000 e 1:5.000.
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4. DEFINIZIONE DELLA PERICOLOSITÀ
Una volta delimitate le aree inondabili con periodo di ritorno T = 30, 100,
300 anni, è stato possibile definire le zone a diversa pericolosità idraulica
secondo le definizioni standardizzate di seguito riportate.
4.1 La regione fluviale
La regione fluviale, cioè quella costituita dalle aree interessate dai
fenomeni
idraulici
e
influenzata
dalle
caratteristiche
naturalistiche-
paesaggistiche connesse al corso d’acqua, può essere articolata nelle seguenti
zone:
•
alveo di piena ordinaria (Demanio Pubblico);
•
alveo di piena standard;
•
aree di espansione naturale della piena;
•
aree ad elementi di interesse naturalistico, paesaggistico, storico, artistico
e archeologico.
Alveo di piena ordinaria
Si intende per alveo di piena ordinaria quella parte della regione fluviale
interessata dal deflusso idrico in condizioni di piena ordinaria (corrispondente
cioè ad un periodo di ritorno di 2¸5 anni). Nel caso di corsi d’acqua di pianura,
l’alveo di piena ordinaria coincide con la savenella; nel caso di alvei alluvionati,
esso coincide con il greto attivo, interessato dai canali effimeri in cui defluisce la
piena ordinaria.
Ai sensi dell’art. 822 del Codice Civile, l’alveo di piena ordinaria
appartiene al Demanio Pubblico.
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Alveo di piena standard
Si definisce alveo di piena standard la parte del fondo valle riservata al
libero deflusso di una piena di riferimento (piena standard). Esso non coincide
con l’alveo di esondazione, cioè con l’area che viene sommersa al passaggio di
una piena di riferimento, in quanto vengono escluse le aree sommerse che non
contribuiscono in modo significativo al deflusso della piena perché la corrente vi
assume tiranti idrici modesti e quindi velocità longitudinali trascurabili.
Il periodo di ritorno della piena di riferimento deve essere fissato tenendo
conto della particolare situazione all’esame.
L’alveo di piena deve essere delimitato sulla base della morfologia del
corso d’acqua e delle aree inondabili in base ad uno studio idraulico.
Nei corsi d’acqua incassati di pianura, l’alveo di piena sarà formato dalla
savenella, o alveo principale, in cui viene generalmente contenuta la piena
ordinaria, e dalle fasce di pertinenza nelle piane golenali.
Nei corsi d’acqua alluvionati pedemontani, l’alveo di piena viene assunto
come l’intero greto attivo, in cui la corrente di piena forma alvei più o meno
effimeri che possono spostarsi da una piena all’altra anche senza occupare
l’intera larghezza del greto.
La definizione dell’alveo di piena rappresenta uno strumento operativo di
base per la pianificazione delle aree inondabili. Nell’alveo di piena non potrà
essere infatti insediata alcuna struttura trasversale che ostacoli il deflusso delle
acque, ad eccezione delle opere di difesa idraulica, di utilizzo delle acque,
nonché di attraversamento.
Aree di espansione naturale della piena
Le aree di espansione naturale della piena vengono incluse nelle fasce di
pertinenza fluviale nel caso che esse esercitino un significativo effetto di
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laminazione. Ovviamente l’importanza dell’effetto di laminazione non può
essere valutata per la singola area, ma occorre tenere conto dell’insieme
complessivo di aree di espansione a monte del tratto fluviale di interesse.
Aree ad elementi di interesse naturalistico, paesaggistico, storico,
artistico ed archeologico
Tali aree comprendono la parte della regione fluviale appartenente alle
aree naturali protette (parchi e riserve naturali, nazionali e regionali) in base
all’art. 2 della legge 349/91 o a leggi regionali, o ad altre aree individuate nei
piani paesistici e nei piani di bacino.
4.2 Le fasce di pertinenza fluviale
Considerando l’importanza delle fasce fluviali per quanto attiene alla
ricaduta in termini urbanistici che ne scaturisce, la loro delimitazione è stata
effettuata in conformità con quanto verrà detto di seguito, ma facendo
attenzione, laddove possibile, a spostare i limiti che le definiscono su limiti fisici
(quali strade, scarpate, ecc.) facilmente riconoscibili in sito.
Per delimitare le fasce di pertinenza fluviale di un corso d’acqua bisogna
individuare:
•
l’alveo di piena del corso d’acqua definito per una piena di riferimento,
definita “piena standard”;
•
le aree di espansione naturale della piena, che esercitano un significativo
effetto di laminazione;
•
le aree protette, di particolare valore naturalistico e ambientale.
In quanto segue, si considera come “piena standard” quella relativa ad
un periodo di ritorno di 100 anni, e si individuano tre fasce di pertinenza fluviale.
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La Fascia A coincide con l’alveo di piena, e assicura il libero deflusso
della piena standard, di norma assunta a base del dimensionamento delle
opere di difesa.
Si escludono dall’alveo di piena (fascia A) le aree in cui i tiranti idrici
siano modesti, in particolare inferiori ad 1 m, garantendo nel contempo il
trasporto di almeno l’80% della piena standard.
La Fascia B comprende le aree inondabili dalla piena standard,
eventualmente contenenti al loro interno sottofasce inondabili con periodo di
ritorno T< 100 anni. In particolare possono essere considerate tre sottofasce:
•
la sottofascia B1 è quella compresa tra l’alveo di piena e la linea più
esterna tra la congiungente i punti in cui il livello d’acqua è pari a 30 cm
per piene con periodo di ritorno T=30 anni e la congiungente i punti in cui il
livello d’acqua è pari a 90 cm per piene con periodo di ritorno T=100 anni;
•
la sottofascia B2 è quella compresa fra il limite della Fascia B1 e la
congiungente i punti in cui il livello d’acqua è pari a 30 cm per piene con
periodo di ritorno T=100 anni;
•
la sottofascia B3 è quella compresa fra il limite della Fascia B2 e la
congiungente i punti in cui il livello d’acqua è pari a 0 cm (limite delle aree
inondabili) per piene con periodo di ritorno T=100 anni.
In tale fascia dovranno essere prese adeguate misure di salvaguardia
per le aree che producono un significativo effetto di laminazione (volume di
invaso non trascurabile).
La Fascia C è quella compresa tra il limite della sottofascia B3 e il limite
delle aree inondabili in riferimento a portate relative a periodo di ritorno di 300
anni oppure alla massima piena storica registrata.
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4.3 Le fasce di pertinenza fluviale nel bacino del fiume Lambro
Lungo le aste principali indagate, una volta definite le aree inondabili per
T = 30, 100 e 300 anni, è stato possibile definire le fasce A e B e le sottofasce
B1, B2 e B3. I risultati sono riportati nelle relative Carte delle fasce fluviali alla
scala 1:2.000 e 1:5.000.
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5. APPENDICE 1 – MODELLO IDRAULICO DI MOTO PERMANENTE
5.1 Premessa
Il modello matematico utilizzato per la valutazione delle caratteristiche
della corrente idrica, quando è possibile l’ipotesi di moto permanente, è quello
implementato nel codice di calcolo HEC-RAS (River Analysis System)
sviluppato dall’United States Army Corps of Engineering (USACE), Hydrological
Engineering Center (HEC).
Tale scelta è stata dettata principalmente dall’estrema affidabilità di
questo codice di calcolo, attestata dalle numerosissime applicazioni effettuate
mediante esso in tutto il mondo.
Alla
scelta
di
HEC-RAS
hanno,
tuttavia,
contribuito
ulteriori
considerazioni. Prima fra tutte la larga disponibilità del codice nell’ambito dei
tecnici operanti nel settore dell’ingegneria idraulica, essenzialmente dovuta alla
sua natura “freeware”. Ciò garantisce la riproducibilità, e dunque la verificabilità,
delle elaborazioni presentate con evidenti vantaggi in termini non solo di
trasparenza, ma anche di confronto e approfondimento circa i risultati
conseguiti.
Il codice rappresenta l’ultima evoluzione di una lunga serie di codici della
famiglia HEC ed è espressamente dedicato al calcolo di profili idrici in alvei
naturali in condizioni di moto permanente e, nell’ultima versione, di moto vario.
Il modello descrive il moto monodimensionale, stazionario, gradualmente
variato in modo che in ogni sezione la distribuzione delle pressioni possa
essere considerata di tipo idrostatico, a fondo fisso e con pendenze di fondo
piccole (non superiori a 1/10).
Il calcolo effettuato nelle suddette ipotesi risulta sicuramente cautelativo
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in quanto nella realtà l’onda di piena si manifesta in moto vario con la portata al
colmo persistente solo per durate dell’ordine di qualche minuto in relazione alla
superficie del bacino imbrifero sotteso.
L’adozione di tale modello è giustificato dalla possibilità di poter
trascurare almeno in via di prima approssimazione la variabilità di alcune
grandezze fisiche sia nella direzione trasversale alla direzione principale di
deflusso che in quella verticale.
E’ da osservare tuttavia che nonostante le necessarie semplificazioni
effettuate il modello utilizzato risulta ancora abbastanza generale e comunque
tale da portare in conto seppure mediante coefficienti globali alcune diversità
che possono verificarsi nell’ambito di ciascuna sezione trasversale di calcolo tra
le caratteristiche idrodinamiche della corrente.
5.2 Equazioni di base e schema risolutivo
Sotto le predette ipotesi, le principali caratteristiche della corrente (livello
idrico e velocità media) sono calcolate a partire da una sezione alla successiva,
posta a monte o a valle a seconda che il regime sia rispettivamente subcritico o
supercritico, risolvendo, con una procedura iterativa nota come standard step,
l’equazione che esprime il bilancio di energia della corrente tra le medesime
sezioni, nota anche come equazione di Bernoulli:
2
α m Vm
α v Vv2
hm + z m +
= hv + z v +
+ ∆H
2g
2g
(1.)
dove, avendo indicato con il pedice m le grandezze che si riferiscono alla
sezione di monte e con il pedice v quelle della sezione di valle:
hm e h v sono le altezze idriche;
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zm e z v sono le quote del fondo alveo rispetto ad un riferimento prefissato;
Vm e Vv sono le velocità medie;
αm e α v sono i coefficienti di ragguaglio delle potenze cinetiche o
coefficienti di Coriolis;
∆H è la perdita di carico tra le due sezioni.
Inoltre, in corrispondenza di particolari situazioni localizzate per le quali il
moto non può, a rigore, essere considerato gradualmente variato, come
avviene in corrispondenza di ponti, tombini, stramazzi, risalti idraulici ecc.,
vengono utilizzate le equazioni di bilancio della quantità di moto o relazioni di
tipo empirico.
Lo schema numerico adottato dal codice a riguardo, è stato ampiamente
dibattuto in ambito scientifico ed è a tutt’oggi considerato l’approccio di
massima affidabilità.
L’equazione (1.) esprime il ben noto principio per cui la variazione tra due
sezioni dell’energia della corrente è pari alle perdite continue derivanti dagli
attriti interni dovuti all’esistenza di strati a diversa velocità nell’interno della
massa fluida e da perdite di energia localizzate, in genere dovute alla presenza
di strutture in alveo che inizialmente producono un restringimento della corrente
e un successivo allargamento con formazione di vortici che, come è noto, sono
fenomeni dissipativi.
La perdita di carico, infatti, tra le due sezioni viene valutata come la
somma di due termini:
∆H = ∆H1 + ∆H2
(2.)
Il primo corrispondente a perdite di carico di tipo distribuito:
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∆H1 = J ⋅ ∆x
(3.)
dove ∆x è la distanza tra le due sezioni di calcolo e J è la cadente
piezometrica media tra le due sezioni valutata con la relazione di Chezy
J=
Q2
A2 ⋅ K2 ⋅ R4 / 3
(4.)
dove:
−
Q è la portata che defluisce nelle sezioni;
−
A è l’area della sezione bagnata;
−
K è il coefficiente di scabrezza secondo Gauckler e Strickler;
−
R è il raggio idraulico, rapporto tra l’area A e il perimetro bagnato
P.
Il valore medio della cadente piezometrica J può essere valuta in
maniera diversa in funzione dei valori che essa assume in ciascuna sezione e
del regime della corrente:
1) media aritmetica:
J=
Jm + Jv
2
(5.a)
2) media geometrica:
J = Jm ⋅ Jv
(5.b)
3) media armonica:
J=2
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(Jm ⋅ Jv )
Jm + Jv
(5.c)
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4) media pesata sulla conducibilità idraulica:
 Q + Qv
J =  m
 Cm + C v
dove Ci = A i ⋅ K i ⋅ Ri
2/3



2
(5.d)
è la conducibilità idraulica della sezione i − esima .
Il secondo termine della (1.), corrispondente a perdite di carico
concentrate per effetto del restringimento o per allargamento tra le sezioni, è
valutato proporzionalmente alla differenza assoluta tra le altezze cinetiche.
α v Vv2 αm Vm2
∆H2 = C
−
2g
2g
(6.)
Ovviamente nel moto uniforme tale perdita di carico risulta nulla. Il
coefficiente C viene posto pari a 0.1 per il restringimento ( Vv > Vm ) e 0.3 per
l’allargamento ( Vm > Vv ).
5.3 Procedura di calcolo
Come già detto in precedenza, la soluzione dell’equazione per la
determinazione delle caratteristiche idrauliche della corrente viene perseguita
mediante una procedura iterativa che si articola nei seguenti punti:
1. si ipotizza un valore dell’altezza idrica nella sezione in cui tale altezza è
incognita (di monte o di valle a seconda che si tratti rispettivamente di una
corrente subcritica o supercritica);
2. sulla base del valore di altezza ipotizzato e della portata assegnata si
valutano la conducibilità idraulica e l’altezza cinetica nella sezione;
3. con i valori determinati ai passi precedenti si valuta la cadente piezometrica
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media J e si risolve l’equazione (4.) nella variabile ∆H
4. con i valori determinati ai passi precedenti si risolve l’equazione (1.)
nell’incognita altezza idrica;
5. si confronta il valore così ottenuto con quello ipotizzato e si procede
ripetendo i punti dall’1 al 4 fintantoché la differenza tra tali valori sia inferiore
ad un prefissato valore di tolleranza.
5.4 Caratterizzazione idraulica delle sezioni di calcolo
Nella procedura di calcolo per la determinazione delle caratteristiche
idrauliche della corrente è necessario determinare l’area della sezione bagnata
A, il perimetro bagnato P, il raggio idraulico R e la larghezza B della sezione in
corrispondenza di un determinato valore della superficie libera.
Per gli alvei naturali la cui geometria non è schematizzabile con sezioni
di forma semplice, per le quali le suddette funzioni presentano un’espressione
analitica, è stata utilizzata la classica procedura di suddividere la sezione
mediante strisce verticali, delimitate superiormente dal pelo libero (assunto
costante in tutta la sezione) e inferiormente dal letto dell’alveo.
Procedendo in tal modo, indicata col pedice i la i − esima delle N
sottosezioni individuate mediante la suddivisione in strisce verticali, risulta
possibile valutare: l’area idrica A i , la larghezza in superficie Bi e le altre
grandezze funzioni dell’altezza idrica h.
Per il calcolo del perimetro bagnato Pi e, conseguentemente, del raggio
idraulico elementare Ri , per ciascuna sottosezione, si è tenuto in conto,
ovviamente, anche della presenza di eventuali pareti verticali.
L’area idrica A , la larghezza in superficie B , il perimetro bagnato P e le
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altre grandezze, sono quindi calcolabili come:
N
A = ∑ Ai
i =1
N
B = ∑ Bi
i=1
N
P = ∑ Pi
i =1
5.5 Cambiamenti del regime della corrente
Le transizioni da un tipo di moto all’altro possono essere di sei tipi: da
lenta a veloce; da veloce a lenta; da lenta a critica; da critica a lenta; da critica a
veloce; da veloce a critica.
Il codice di calcolo HEC-RAS procede sempre al tracciamento di due
profili, uno di corrente lenta calcolato da valle verso monte, ed uno di corrente
veloce calcolato da monte verso valle.
Nel tracciamento del profilo da valle, in corrispondenza di una transizione
veloce - lenta il programma di calcolo non trova soluzione all’equazione che
governa il fenomeno (eq. (1.)) nel campo delle correnti lente. In tal caso, esso
pone il tirante idrico pari a quello di stato critico in tutte le sezioni successive
nelle quali la corrente rimane veloce, per poi ripartire col tracciamento del
profilo di corrente lenta dalla successiva transizione lenta - veloce.
Analogamente, nel tracciamento del profilo da monte, in corrispondenza
di una transizione veloce - lenta il programma di calcolo non trova soluzione
all’equazione che governa il fenomeno (eq. (1.)) nel campo delle correnti veloci.
Analogamente al caso precedente anche in questo esso pone il tirante idrico
pari a quello di stato critico in tutte le sezioni successive nelle quali la corrente
rimane lenta, per poi ripartire col tracciamento del profilo di corrente veloce
dalla successiva transizione lenta - veloce.
Dall’analisi dei due profili tracciati e dei relativi profili delle spinte totali, si
può determinare l’andamento del profilo di corrente. Tale analisi risulta
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immediata laddove la corrente rimane lenta o veloce, e in corrispondenza delle
transizioni lenta - veloce, un po’ più articolata in corrispondenza delle transizioni
veloce - lenta. In particolare le transizioni da corrente lenta a veloce avvengono
in maniera naturale attraverso il passaggio per lo stato critico. Le transizioni
veloce - lenta avvengono invece attraverso la formazione di un risalto idraulico,
il cui posizionamento viene effettuato dall’esame dei profili delle spinte di
corrente lenta e corrente veloce. In particolare, il risalto idraulico sarà
posizionato tra la sezione di monte dove la spinta di corrente veloce è maggiore
di quella di corrente lenta e la sezione di valle dove la spinta di corrente lenta è
maggiore di quella di corrente veloce.
5.6 Valutazione degli effetti delle pile dei ponti
Per la valutazione degli effetti di rigurgito dovuti alla presenza delle pile,
e di una qualunque altra struttura in alveo, è possibile far riferimento
all’approccio basato sul principio delle quantità di moto totali (equazione globale
dell’equilibrio dinamico). Ciascuna struttura viene modellata attraverso la
definizione di 4 sezioni:
1. una sul corso d’acqua immediatamente a monte del ponte (m);
2. una seconda sulla struttura nella parte di monte (bm);
3. una terza sulla struttura nel lato di valle (bv)
4. una sul corso d’acqua immediatamente a valle della struttura (v).
L’applicazione di tale principio è effettuata in tre passi successivi che nel
caso di corrente supercritica diventano (per correnti subcritiche la sequenza è
invertita):
1. Bilancio di quantità di moto tra la sezione di monte del corso d’acqua e
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quella di monte del ponte (indicata con bm) per il calcolo di hbm nota che sia
hm;
2. Bilancio di quantità di moto tra la sezione di monte del ponte e quella di valle
(indicate rispettivamente con i pedici bm e bv) per il calcolo di hbv nota hbm;
3. Bilancio di quantità di moto tra la sezione del corso d’acqua a valle (indicata
con il pedice v) e la sezione di valle del ponte (indicata con il pedice bv) per
il calcolo di hv nota la hbv
Il punto 1 fornisce l’espressione:
ρQVm + γA m y m − ρQVbm − γA bm y bm = γA pm y pm + γ
CD
2
 A pm  Q 2 



 A m  gA m 
(7.)
dove:
−
Q = portata liquida;
−
Vi = velocità della corrente nella sezione;
−
Ai = area idrica nella sezione;
−
yi = affondamento del baricentro nella sezione;
−
γ = peso specifico dell’acqua;
−
ρ = densità dell’acqua;
−
Apm = proiezione dell’area del pilone su una superficie ortogonale alla
direzione della corrente, corrispondente al tirante idrico hm;
−
ypm = affondamento del baricentro di Apm;
−
CD = coefficiente di drag.
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Per piloni di tipo circolare CD=1.33.
Nell’equazione (7.) si è assunto, implicitamente, che le forze di attrito sul
contorno siano trascurabili rispetto alle altre.
Il secondo membro della (7.) esprime la spinta totale esercitata dal pilone
sulla corrente. Tale spinta è pari alla somma di due termini: il primo relativo alla
spinta di carattere statico, il secondo relativo ad una spinta di carattere
dinamico.
Il punto 2 fornisce:
ρQVbm + γA bm y bm − ρQVbv − γA bv y bv = 0
(8.)
Il terzo punto infine
ρQVv + γA v y v − ρQVbv − γA bv y bv = γA pv y pv
(9.)
dove:
•
Apv = proiezione dell’area del pilone su una superficie ortogonale alla
direzione della corrente, corrispondente al tirante idrico hv;
•
ypv = affondamento del baricentro di Apv.
Si osservi che nella (7.) è stata considerata la sola azione statica
esercitata dal pilone sulla corrente.
Per correnti lente ritardate è utilizzabile la relazione di Yarnell che
fornisce direttamente il dislivello idrico tra monte e valle del ponte:

  A pv
 A pv
10 Vv2
h m = h v + 2K  K +
− 0.6  
+ 15
h v 2g
 Av

  A v



4
 V2
 v
 2g
(10.)
con K parametro empirico funzione della forma della pila.
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5.7 Condizioni al contorno
La determinazione delle condizioni al contorno, cioè l’assegnazione, in
una determinata sezione, di un valore noto del livello idrico da cui far procedere
il calcolo dei livelli incogniti (partendo da valle se la corrente è subcritica o,
viceversa, da monte se la corrente è supercritica) risulta una dei passaggi più
difficili e maggiormente affetti da incertezza nella simulazione delle correnti
idriche in corsi d’acqua naturali.
Le possibili condizioni da assegnare sono essenzialmente tre:
1. un livello idrico noto;
2. il livello di moto uniforme per l’assegnata portata e pendenza di fondo nota;
3. il livello di stato critico per l’assegnata portata;
La prima condizione, quando possibile da preferire, si verifica quando il
corso d’acqua in esame è collegato (a monte o a valle) ad un recipiente idrico
(corso d’acqua maggiore, lago o mare) il cui livello possa considerarsi
invariante nel tempo. La stessa condizione può essere applicata quando il
livello da assegnare sia noto perché misurato in situ.
Quando non sia disponibile un valore noto del livello, è possibile
ipotizzare l’instaurarsi delle condizioni di moto uniforme nel tratto a valle (per le
correnti lente) o in quello a monte (per le correnti veloci). Tale condizione,
tuttavia, potrebbe risultare affetta da errore elevato in quanto i corsi d’acqua
naturali sono, per la loro intrinseca estrema variabilità, sempre molto lontani
dalle condizioni ideali del moto uniforme.
Più facilmente nei corsi d’acqua naturali, si possono trovare situazioni
morfologiche per le quali si stabiliscono per la corrente condizioni di deflusso in
stato critico, o in altri termini costituiscono sezioni di controllo dal punto di vista
idraulico.
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Ciò accade ad esempio in corrispondenza di restringimenti dovuti ad un
attraversamento, di una soglia di fondo o di un salto di fondo, ecc. Quindi le
sezioni estreme dei tratti dei corsi d’acqua, sia a monte che a valle, dovrebbero
essere rilevate, per quanto possibile, in corrispondenza di tali situazioni, così da
facilitare l’individuazione delle condizioni al contorno da assegnare.
Una strategia che può essere adottata, quando non si hanno elementi
sufficienti per assegnare le condizioni al contorno con limitata incertezza è
quella di prolungare il tratto in studio verso monte e verso valle, rispettivamente
per correnti veloci e correnti lente. In tal modo la condizione al contorno viene
assegnata lontano dal tratto di effettivo interesse. Errori di valutazione nei livelli
idrici da assegnare esercitano, in questo modo, una minore influenza sui valori
delle caratteristiche idrometriche nel tratto considerato.
La lunghezza di prolungamento a valle o a monte richiesta per smorzare
gli effetti di variazioni sulle condizioni al contorno dipende da diversi fattori:
portata, scabrezza, pendenza e geometria della sezione.
E’ da sottolineare che quasi mai è possibile stabilire a priori il regime con
cui si svolge il moto, soprattutto in corsi d’acqua naturali, dove per la estrema
irregolarità della geometria si possono verificare vari cambiamenti di regime. E’
necessario, quindi, assegnare sempre entrambe le condizioni al contorno, a
monte e a valle, e verificare a posteriori se la condizione assegnata ha avuto o
meno influenza sul profilo di corrente.
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6. APPENDICE - MODELLO IDRAULICO DI MOTO BIDIMENSIONALE
6.1 Descrizione del codice di calcolo
Al fine di modellare la propagazione e l’arresto delle colate nelle aree
campione è stato utilizzato un modello matematico – numerico commerciale.
Nella limitata offerta di codici commerciali presente sul mercato, la scelta è
caduta su FLO2D. Si tratta di un modello alle differenze finite, che integra le
equazioni del moto vario, mediate sulla verticale, su griglia ortogonale non
strutturata.
Il modello consente dunque di trattare campi di moto completamente
bidimensionali; è inoltre possibile una modellazione di dettaglio di situazioni
particolari (per esempio l’interazione con gli edifici).
Il miscuglio viene trattato come monofasico; non di rado, infatti, a tale
scopo sono state estese ai flussi detritici le formule valide per le correnti
d’acqua chiara (ad esempio la formula di Chezy) con coefficienti di scabrezza
opportunamente modificati. Queste relazioni non consentono, ovviamente, la
corretta modellazione dei fenomeni di debris flow, soprattutto nella fase di
deposito, in quanto esse non contemplano l’arresto del flusso.
Le equazioni differenziali integrate dal modello sono:
∂h ∂ h V x ∂ h V y
+
+
= 0
∂t
∂x
∂y
∂h V x ∂ V x V y ∂ V x 1 ∂ V x
∂x g ∂x
g ∂y g ∂t
∂h V y ∂ V y V x ∂ V y 1 ∂ V y
Sfy = Soy ∂y g ∂y
g ∂x g ∂t
Sfx = Sox -
(1 .a)
(1.b)
(1.c)
dove:
-
x, y: coordinate spaziali;
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-
t: tempo;
-
g: accelerazione di gravità;
-
h: tirante;
-
Vx, Vy: componenti del vettore velocità V nelle direzioni x e y;
-
S0x, S0y: pendenze del terreno nelle direzioni x e y;
-
Sfx, Sfy: componenti della forza resistente per unità di peso.
Come accennato in precedenza, il codice FLO2D integra le equazioni
succitate mediante uno schema numerico alle differenze finite, su griglia
ortogonale e non strutturata. Vale a dire che il dominio viene discretizzato
mediante un reticolato a maglie rettangolari che segue, per quanto possibile, i
contorni irregolari del dominio stesso.
6.2 Dati ingresso
Per l’applicazione del modello numerico sono necessarie le seguenti
informazioni:
topografia dell’area in esame;
determinazione del comportamento reologico del materiale;
idrogramma di piena entrante nel dominio di calcolo.
6.2.1 Dati topografici
Partendo dai dati topografici, si è costruito un reticolato necessarie per il
funzionamento del modello. In particolare, i punti quotati rilevati sono interpolati
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utilizzando un apposito modulo aggiuntivo di FLO2D, denominato FLO2D-GDS.
In tal modo si ottengono i file di descrizione del terreno adatti per FLO2D
denominati FPLAIN.DAT e CADPTS.DAT.
Un secondo file di ingresso del modello fornisce la posizione degli edifici,
che nel modello possono essere trattati come ostacoli al deflusso, cioè
bloccando, parzialmente o totalmente, la possibilità di defluire attraverso alcune
celle. Tali dati sono contenuti nel file ARF.DAT.
Ulteriori file di ingresso permettono di introdurre la geometria di dettaglio
delle situazioni particolari che possono essere presenti in alcune parti del
dominio di calcolo. In particolare:
-
CHAN.DAT: contiene dati inerenti al canale;
-
BRIDGE.DAT: contiene informazioni sui ponti presenti lungo il canale;
-
CULVERT.DAT: contiene informazioni sulle gallerie di drenaggio;
-
LEVEE.DAT: contiene informazioni sugli argini;
-
STREET.DAT: contiene informazioni sulle strade presenti.
6.2.2 Comportamento reologico del miscuglio
Il comportamento costitutivo di un miscuglio bifasico iperconcentrato è
influenzato dalle modalità di dissipazione energetica tra le due fasi oltre a quella
all’interno delle singole fasi. Oltre alla turbolenza e alla viscosità, caratteristiche
del fluido interstiziale, un ruolo fondamentale è giocato dalle interazioni tra
fluido e particelle e tra le particelle stesse.
E’ stato recentemente mostrato tramite test reometrici che le colate di
fango con alte concentrazioni di sedimenti di granulometria fina in una matrice
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fluida possiedono un comportamento costitutivo alla Bingham se caratterizzati
da bassi valori della velocità di deformazione (minori di 0.1 s-1). Per valori
maggiori delle velocità di deformazione possono insorgere gli sforzi turbolenti.
Lo sforzo tangenziale totale τ in un flusso di sedimenti iperconcentrato
viene pertanto valutato come:
 dv 
 dv 
τ = τ y + η  + C 
 dy 
 dy 
2
dove τy rappresenta lo sforzo tangenziale plastico indipendente dallo
velocità di deformazione, η la viscosità dinamica e C un coefficiente che tiene
conto delle collisioni interparticellari e della turbolenza.
Per quanto detto e in analogia col lavoro di Meyer-Peter e Muller (1948)
e di Einstein (1950) la legge di resistenza viene scritta come:
S f = S y + S v + S td
dove:
•
Sy è il termine delle resistenze che deriva dalla presenza dello sforzo
plastico τy ed è pari a
Sy =
•
τy
γ mh ;
Sv è il termine delle resistenze che deriva dalla presenza dello sforzo
viscoso ed è pari a
Sv =
•
3η V
γ mh 2 ;
Std è il termine delle resistenze che deriva dalla presenza della turbolenza
e delle collisioni intergranulari ed è pari a
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S td =
di
Piano
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n 2td V 2
4
h 3
con ntd coefficiente di Manning.
I parametri reologici e di resistenza sono contenuti nel file SED.DAT.
6.3 Routine di calcolo
Con l’ausilio dei dati in ingresso, sono risolte le equazioni (1). In
particolare, i vari file contenenti le informazioni topografiche, gli idrogrammi in
ingresso (FPINOUT.DAT), i parametri reologici e di resistenza, sono coordonati
da un file CONT.DAT.
•
Come dati in output, il programma fornisce i seguenti file principali:
•
altezze idriche massime e finali sull’intero piano di inondazione
(DEPFP.OUT e FINALDEP.OUT);
•
altezze idriche massime sia nel canale che sul piano inondato
(DEPTH.OUT);
•
le velocità finali (FINALVEL.OUT);
•
le massime velocità sul piano di inondazione e nel canale (VELOC.OUT);
•
le massime velocità del flusso sulle strade (STVEL.OUT);
•
le direzioni delle massime velocità del flusso sulle strade (VELFP.OUT);
Sono forniti ulteriori file di uscita che contengono informazioni sugli
argini, canali, ecc. eventualmente presenti.
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Risultati dello studio idraulico in moto
permanente del fiume Lambro
Risultati dello studio idraulico in moto
permanente del fiume Lambro – Portata
trentennale
Risultati dello studio idraulico in moto permanente del Fiume Lambro - situazione attuale - portata Q30
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 30
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Perdita di carico
Velocità media nella
Area sezione
Larghezza in
unitaria media
sezione
bagnata
superficie
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Fr
Numero di Froude
Sezione 74
740
15538
110
251.10
260.76
254.09
253.06
253.06
253.82
0.0104
3.86
28.48
19.06
1.01
Sezione 73
730
15166
110
229.27
240.49
242.90
232.79
231.52
233.11
0.0023
2.51
43.84
15.61
0.48
Sezione 72
720
15156
110
228.95
239.40
237.96
231.64
231.64
232.96
0.0151
5.10
21.58
8.22
1.00
Sezione 71
710
15143
110
229.03
234.07
230.44
230.94
231.45
232.65
0.0309
5.79
19.09
16.57
1.70
Sezione 70
700
14809
159
210.08
214.07
213.11
211.39
211.97
213.28
0.0466
6.09
26.09
28.77
2.04
Sezione 69
690
14445
160
196.60
197.26
200.04
198.17
198.83
200.28
0.0313
6.51
25.95
21.82
1.77
Sezione 68
680
14429
160
195.30
196.28
198.66
196.87
197.70
199.60
0.0460
7.36
22.37
20.23
2.11
Sezione 67
670
14214
160
187.49
189.67
189.60
189.42
190.05
191.39
0.0358
6.22
25.73
22.23
1.85
Sezione 66
660
13901
200
174.14
175.47
178.19
176.21
176.90
178.37
0.0337
6.54
31.52
26.94
1.84
Sezione 65
650
13557
208
163.07
164.92
166.15
166.32
167.20
168.95
0.0217
7.42
32.23
19.59
1.48
Sezione 64
640
13314
208
160.83
162.91
163.46
163.64
164.21
165.19
0.0141
5.80
47.61
48.80
1.22
Sezione 63
630
13056
208
146.51
149.37
148.81
149.04
150.28
153.27
0.0547
9.12
22.98
15.37
2.26
Sezione 62
620
12731
208
138.63
140.71
144.86
140.83
141.67
143.17
0.0321
7.38
37.58
36.43
1.72
Sezione 61
610
12438
208
129.25
131.16
131.29
131.28
131.85
133.20
0.0372
6.14
33.89
31.25
1.88
Sezione 60
600
12043
208
117.31
118.73
124.52
119.28
119.95
121.50
0.0339
6.66
33.36
31.60
1.79
Sezione 59
590
11839
223
111.87
113.51
112.73
113.54
114.36
115.89
0.0351
6.99
36.40
37.74
1.89
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 30
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Perdita di carico
Velocità media nella
Area sezione
Larghezza in
unitaria media
sezione
bagnata
superficie
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Fr
Numero di Froude
Sezione 58
580
11178
223
92.59
93.41
98.14
94.96
95.74
97.47
0.0276
7.55
36.65
26.06
1.70
Sezione 57
570
11017
223
89.63
92.81
90.93
91.88
92.62
94.26
0.0285
6.94
34.33
24.18
1.70
Sezione 56
560
10610
230
83.39
85.18
84.81
85.61
86.15
87.20
0.0175
5.92
50.43
51.39
1.39
Sezione 55
550
10290
230
76.62
77.84
79.18
80.31
79.70
80.84
0.0031
3.42
83.97
43.46
0.63
Sezione 54
540
10272
230
76.33
78.09
79.13
80.49
78.95
80.72
0.0011
2.23
126.11
53.48
0.39
530
10237
230
76.52
77.28
78.44
80.49
78.58
80.67
0.0008
1.94
137.13
42.93
0.32
Sezione monte
ponte
Ponte sezione 52
520
Sezione valle ponte
510
10227
230
76.52
77.28
78.44
80.46
78.58
80.64
0.0008
1.96
135.82
42.90
0.32
Sezione 50
500
10218
230
76.36
78.67
79.23
80.09
80.09
80.59
0.0096
3.69
88.62
88.58
0.96
Sezione 49
490
10214
230
75.41
78.71
78.98
76.89
77.85
80.24
0.0592
8.11
28.36
23.82
2.37
Sezione 48
480
10206
230
75.44
78.06
78.23
77.12
77.90
79.63
0.0394
7.02
32.76
25.40
1.97
Sezione 47
470
9861
230
70.45
71.68
71.42
72.88
73.21
74.22
0.0137
5.90
57.35
46.43
1.24
Sezione 46
460
9563
252
67.41
69.27
73.51
69.27
69.43
69.98
0.0105
3.79
74.33
90.94
1.03
Sezione 45
450
9500
252
65.36
66.84
66.43
68.45
67.35
68.56
0.0009
1.64
213.94
159.34
0.33
Sezione 44
440
9473
252
65.07
65.85
67.50
67.89
67.89
68.46
0.0077
3.72
89.68
83.83
0.92
Sezione 43
430
9443
252
64.88
67.10
65.45
67.43
67.14
67.83
0.0047
3.27
105.68
67.84
0.73
420
9387
252
64.09
66.26
66.10
67.29
66.72
67.61
0.0028
2.82
117.23
62.18
0.57
Sezione monte
ponte
Ponte sezione 41
410
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 30
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Perdita di carico
Velocità media nella
Area sezione
Larghezza in
unitaria media
sezione
bagnata
superficie
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Fr
Numero di Froude
Sezione valle ponte
400
9374
252
64.09
66.26
66.10
66.42
66.72
67.52
0.0160
5.04
64.13
59.40
1.26
Sezione 39
390
9346
252
63.22
65.87
64.56
65.94
66.26
67.16
0.0103
5.12
61.75
50.82
1.09
380
9318
252
63.21
64.18
64.46
65.91
65.21
66.11
0.0017
2.22
151.56
92.74
0.46
Sezione monte
ponte
Ponte sezione 37
370
Sezione valle ponte
360
9304
252
63.21
64.18
64.46
65.78
65.21
66.02
0.0022
2.40
139.61
92.74
0.51
Sezione 35
350
9269
252
62.43
63.93
63.41
65.23
65.23
65.86
0.0059
4.18
96.41
73.64
0.85
Sezione 34
340
9018
262
58.15
66.26
61.30
61.12
61.64
62.79
0.0175
5.72
45.78
24.10
1.33
Sezione 33
330
8812
262
56.19
58.14
58.63
58.79
59.38
60.45
0.0163
5.84
51.16
48.83
1.35
Sezione 32
320
8499
262
54.94
59.64
61.14
56.25
56.12
56.56
0.0073
2.46
106.58
114.45
0.81
Sezione 31
310
8131
262
51.56
52.37
52.28
53.62
53.94
54.71
0.0169
5.80
86.18
119.27
1.37
Sezione 30
300
7734
279
48.81
54.93
50.26
50.35
50.32
50.90
0.0096
3.30
84.75
74.60
0.97
Sezione 29
290
7317
279
43.97
44.78
44.58
45.99
45.90
46.26
0.0056
3.42
164.61
186.63
0.80
Sezione 28
280
6813
279
39.25
40.06
40.05
41.34
41.39
41.74
0.0078
4.00
145.70
185.58
0.94
Sezione 27
270
6414
279
35.81
37.45
38.01
37.93
37.85
38.23
0.0069
2.47
129.15
177.82
0.80
Sezione 26
260
5964
279
31.98
34.58
34.10
35.15
35.15
35.75
0.0046
3.67
106.04
105.49
0.74
Sezione 25
250
5742
279
31.87
32.50
32.14
33.78
33.48
34.01
0.0045
2.93
178.16
205.00
0.71
Sezione 24
240
5074
287
26.38
28.64
28.84
29.18
28.92
29.43
0.0028
2.43
166.74
173.49
0.56
Sezione 23
230
4758
287
24.05
25.69
25.82
26.45
26.46
27.24
0.0068
4.01
81.78
72.07
0.88
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 30
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Perdita di carico
Velocità media nella
Area sezione
Larghezza in
unitaria media
sezione
bagnata
superficie
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Fr
Numero di Froude
S+ezione 22
220
4481
287
22.27
25.26
24.37
24.33
24.15
24.54
0.0045
2.26
176.21
235.49
0.66
Sezione 21
210
3922
287
18.69
20.44
21.67
20.95
20.87
21.24
0.0065
2.60
139.48
170.57
0.79
Sezione 20
200
3629
287
17.67
18.39
18.32
19.08
18.93
19.21
0.0060
1.84
202.37
319.63
0.70
Sezione 19
190
3314
287
14.61
16.83
16.33
17.31
17.17
17.71
0.0056
2.96
129.88
224.36
0.77
Sezione 18
180
2998
287
13.37
14.55
14.74
15.48
15.28
15.91
0.0045
3.04
118.90
123.96
0.71
Sezione 17
170
2707
285
10.21
14.83
12.90
14.53
14.23
14.90
0.0027
3.17
158.50
141.90
0.57
Sezione 16
160
2535
285
10.02
13.11
13.24
14.59
13.62
14.61
0.0003
1.02
618.06
473.71
0.18
150
2521
285
9.51
13.83
13.27
14.20
13.33
14.57
0.0024
2.76
114.42
58.38
0.54
Sezione monte
ponte
Ponte sezione 14
140
Sezione valle ponte
130
2514
285
9.51
13.83
13.27
12.85
13.33
14.46
0.0209
5.62
50.67
32.72
1.44
Sezione 12
120
2505
285
10.13
12.76
13.46
12.72
13.14
14.26
0.0193
5.50
51.79
33.52
1.41
Sezione 11
110
2277
285
10.24
13.52
12.39
12.20
12.30
12.57
0.0087
3.40
161.02
299.52
0.94
Sezione 10
100
2060
285
8.79
11.47
11.18
11.06
10.93
11.22
0.0034
2.33
251.84
440.11
0.60
Sezione 9
90
1727
285
6.86
9.76
9.70
9.80
9.63
9.95
0.0023
2.22
279.73
432.00
0.50
Sezione 8
80
1637
285
6.36
9.35
9.76
9.08
8.92
9.61
0.0065
3.45
98.96
71.93
0.84
Sezione 7
70
1429
285
5.53
8.23
7.28
8.19
8.09
8.40
0.0043
2.86
201.03
286.68
0.69
Sezione 6
60
1326
285
5.48
7.18
7.04
7.90
7.57
7.99
0.0017
1.81
302.11
366.64
0.44
Sezione 5
50
1313
285
4.80
7.20
7.08
7.89
7.45
7.97
0.0011
1.64
342.62
409.62
0.36
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 30
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Perdita di carico
Velocità media nella
Area sezione
Larghezza in
unitaria media
sezione
bagnata
superficie
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Fr
Numero di Froude
Sezione 4
40
1066
285
3.32
7.52
4.79
6.83
6.82
7.52
0.0051
3.90
102.32
107.77
0.79
Sezione 3
30
533
285
1.03
4.87
3.06
4.54
3.92
4.95
0.0029
3.08
113.86
57.02
0.59
Sezione 2
20
114
285
-1.11
2.78
2.48
2.52
2.52
3.60
0.0087
4.59
62.11
31.13
1.00
Sezione 1
10
0
285
-0.38
1.77
1.73
1.61
1.61
2.38
0.0097
3.90
73.17
48.11
1.01
-50
0
2000
4000
6000
8000
Progressive (m)
10000
12000
14000
sez. 74
sezione 70
sezione 68
sezione 67
sezione 66
sezione 65
sezione 64
sezione 63
sezione 62
sezione 61
sezione 59
sezione 60
sezione 57
sezione 58
sezione 56
sezione 48
sezione 47
sezione 35
sezione 43
sezione 33
sezione 34
sezione 32
sezione 31
sezione 30
sezione 29
sezione 28
sezione 27
sezione 26
sezione 25
sezione 24
sezione 23
sezione 22
sezione 21
sezione 20
sezione 19
sezione 18
sezione 12
sezione 17
sezione 11
sezione 10
sezione 8
sezione 5
sezione 4
sezione 3
Quote (m)
Profilo di corrente del Fiume Lambro-situazione attuale- portata Q30
300
Legenda
Carico totale
250
Stato critico
Profilo di corrente
Profilo di fondo
200
150
100
50
0
16000
Risultati dello studio idraulico in moto
permanente del fiume Lambro – Portata
centennale
Risultati dello studio idraulico in moto permanente del Fiume Lambro - situazione attuale - portata Q100
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 100
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Perdita di carico
Velocità media nella
Area sezione
Larghezza in
unitaria media
sezione
bagnata
superficie
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Fr
Numero di Froude
Sezione 74
740
15538
149
251.10
260.76
254.09
253.40
253.41
254.32
0.0100
4.23
35.21
19.62
1.01
Sezione 73
730
15166
149
229.27
240.49
242.90
233.69
231.97
234.02
0.0019
2.54
58.56
17.10
0.44
Sezione 72
720
15156
149
228.95
239.40
237.96
232.22
232.22
233.85
0.0158
5.64
26.40
8.22
1.01
Sezione 71
710
15143
149
229.03
234.07
230.44
231.12
231.83
233.48
0.0362
6.81
22.07
16.98
1.88
Sezione 70
700
14809
215
210.08
214.07
213.11
211.60
212.29
213.84
0.0461
6.63
32.41
31.15
2.08
Sezione 69
690
14445
216
196.60
197.26
200.04
198.46
199.25
200.97
0.0305
7.15
32.50
23.72
1.79
Sezione 68
680
14429
216
195.30
196.28
198.66
197.16
198.14
200.32
0.0419
7.95
28.51
22.04
2.07
Sezione 67
670
14214
216
187.49
189.67
189.60
189.68
190.47
192.06
0.0367
6.84
31.60
25.01
1.91
Sezione 66
660
13901
271
174.14
175.47
178.19
176.50
177.30
179.07
0.0330
7.18
39.48
29.42
1.87
Sezione 65
650
13557
282
163.07
164.92
166.15
166.79
167.84
169.83
0.0208
8.13
42.55
24.61
1.49
Sezione 64
640
13314
282
160.83
162.91
163.46
163.91
164.55
165.78
0.0156
6.57
61.99
58.65
1.31
Sezione 63
630
13056
282
146.51
149.37
148.81
149.38
151.11
154.63
0.0551
10.19
28.56
17.89
2.32
Sezione 62
620
12731
282
138.63
140.71
144.86
141.12
141.95
143.84
0.0333
8.14
49.99
47.50
1.78
Sezione 61
610
12438
282
129.25
131.16
131.29
131.49
132.21
133.95
0.0377
6.95
40.73
32.21
1.94
Sezione 60
600
12043
282
117.31
118.73
124.52
119.54
120.36
122.24
0.0343
7.44
41.73
32.88
1.84
Sezione 59
590
11839
301
111.87
113.51
112.73
113.78
114.67
116.56
0.0343
7.72
47.26
49.38
1.92
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 100
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Perdita di carico
Velocità media nella
Area sezione
Larghezza in
unitaria media
sezione
bagnata
superficie
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Fr
Numero di Froude
Sezione 58
580
11178
301
92.59
93.41
98.14
95.34
96.25
98.14
0.0265
8.11
46.95
28.14
1.70
Sezione 57
570
11017
301
89.63
92.81
90.93
92.27
93.16
94.95
0.0258
7.42
44.29
26.41
1.66
Sezione 56
560
10610
311
83.39
85.18
84.81
85.89
86.51
87.72
0.0175
6.51
66.32
60.38
1.42
Sezione 55
550
10290
311
76.62
77.84
79.18
79.45
80.25
81.76
0.0200
6.97
49.91
31.67
1.52
Sezione 54
540
10272
311
76.33
78.09
79.13
80.74
79.36
81.08
0.0015
2.77
139.50
55.50
0.46
Sezione monte ponte
530
10237
311
76.52
77.28
78.44
80.74
79.01
81.01
0.0011
2.45
147.60
43.21
0.39
Ponte sezione 52
520
Sezione valle ponte
510
10227
311
76.52
77.28
78.44
80.69
79.01
80.97
0.0012
2.49
145.46
43.16
0.40
Sezione 50
500
10218
311
76.36
78.67
79.23
80.30
80.30
80.91
0.0101
4.13
107.95
92.69
1.01
Sezione 49
490
10214
311
75.41
78.71
78.98
77.32
78.32
80.58
0.0424
8.01
38.82
25.69
2.08
Sezione 48
480
10206
311
75.44
78.06
78.23
77.53
78.35
80.10
0.0315
7.10
43.81
28.10
1.81
Sezione 47
470
9861
311
70.45
71.68
71.42
73.22
74.01
74.72
0.0135
6.43
74.18
52.62
1.27
Sezione 46
460
9563
341
67.41
69.27
73.51
69.53
69.69
70.33
0.0101
4.10
98.07
92.50
1.04
Sezione 45
450
9500
341
65.36
66.84
66.43
68.86
67.60
68.98
0.0008
1.75
280.51
163.32
0.33
Sezione 44
440
9473
341
65.07
65.85
67.50
68.04
68.04
68.86
0.0100
4.49
102.55
96.80
1.07
Sezione 43
430
9443
341
64.88
67.10
65.45
67.85
67.42
68.29
0.0041
3.48
134.18
71.65
0.71
Sezione monte ponte
420
9387
341
64.09
66.26
66.10
67.70
67.03
68.08
0.0029
3.15
142.63
63.46
0.59
Ponte sezione 41
410
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 100
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Perdita di carico
Velocità media nella
Area sezione
Larghezza in
unitaria media
sezione
bagnata
superficie
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Fr
Numero di Froude
Sezione valle ponte
400
9374
341
64.09
66.26
66.10
66.67
67.03
67.97
0.0161
5.58
79.43
60.21
1.29
Sezione 39
390
9346
341
63.22
65.87
64.56
66.35
66.65
67.65
0.0094
5.46
83.14
55.32
1.07
Sezione monte ponte
380
9318
341
63.21
64.18
64.46
66.28
65.51
66.52
0.0018
2.47
186.09
92.74
0.48
Ponte sezione 37
370
Sezione valle ponte
360
9304
341
63.21
64.18
64.46
66.15
65.51
66.43
0.0022
2.64
173.74
92.74
0.52
Sezione 35
350
9269
341
62.43
63.93
63.41
65.53
65.52
66.26
0.0062
4.63
118.74
75.57
0.89
Sezione 34
340
9018
355
58.15
66.26
61.30
61.64
62.36
63.45
0.0147
5.98
63.05
47.95
1.25
Sezione 33
330
8812
355
56.19
58.14
58.63
59.18
60.01
60.94
0.0142
6.18
73.94
67.56
1.30
Sezione 32
320
8499
355
54.94
59.64
61.14
56.49
56.31
56.85
0.0064
2.66
133.63
114.94
0.79
Sezione 31
310
8131
355
51.56
52.37
52.28
53.78
54.15
55.01
0.0184
6.41
105.91
121.13
1.45
Sezione 30
300
7734
378
48.81
54.93
50.26
50.60
50.60
51.28
0.0094
3.68
104.44
85.75
0.98
Sezione 29
290
7317
378
43.97
44.78
44.58
46.14
46.06
46.48
0.0066
3.89
193.06
188.69
0.88
Sezione 28
280
6813
378
39.25
40.06
40.05
41.51
41.55
41.95
0.0084
4.39
176.67
186.71
0.99
Sezione 27
270
6414
378
35.81
37.45
38.01
38.12
38.03
38.46
0.0065
2.71
163.90
190.05
0.80
Sezione 26
260
5964
378
31.98
34.58
34.10
35.46
35.46
36.14
0.0048
4.05
140.10
116.30
0.77
Sezione 25
250
5742
378
31.87
32.50
32.14
33.91
33.79
34.22
0.0057
3.45
206.44
218.37
0.81
Sezione 24
240
5074
388
26.38
28.64
28.84
29.62
29.12
29.82
0.0019
2.33
246.92
185.81
0.48
Sezione 23
230
4758
388
24.05
25.69
25.82
26.54
26.95
27.57
0.0091
4.78
122.88
201.79
1.03
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 100
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Perdita di carico
Velocità media nella
Area sezione
Larghezza in
unitaria media
sezione
bagnata
superficie
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Fr
Numero di Froude
S+ezione 22
220
4481
388
22.27
25.26
24.37
24.53
24.31
24.77
0.0046
2.50
227.60
283.11
0.68
Sezione 21
210
3922
388
18.69
20.44
21.67
21.14
21.02
21.49
0.0065
2.87
171.63
171.12
0.80
Sezione 20
200
3629
388
17.67
18.39
18.32
19.22
19.03
19.37
0.0059
2.05
244.68
320.80
0.72
Sezione 19
190
3314
388
14.61
16.83
16.33
17.73
17.30
17.95
0.0029
2.48
291.87
438.72
0.57
Sezione 18
180
2998
388
13.37
14.55
14.74
15.76
15.61
16.26
0.0046
3.38
176.77
291.22
0.74
Sezione 17
170
2707
385
10.21
14.83
12.90
15.15
14.64
15.32
0.0013
2.45
350.20
296.53
0.40
Sezione 16
160
2535
385
10.02
13.11
13.24
15.15
13.76
15.17
0.0002
0.92
899.40
516.43
0.15
150
2521
385
9.51
13.83
13.27
14.67
13.83
15.12
0.0024
3.09
141.80
58.38
0.56
Sezione monte
ponte
Ponte sezione 14
140
Sezione valle ponte
130
2514
385
9.51
13.83
13.27
13.32
13.83
15.01
0.0170
5.76
67.56
45.64
1.34
Sezione 12
120
2505
385
10.13
12.76
13.46
13.14
13.87
14.86
0.0164
5.81
66.92
38.70
1.35
Sezione 11
110
2277
385
10.24
13.52
12.39
12.38
12.45
12.72
0.0081
3.46
222.39
365.47
0.92
Sezione 10
100
2060
385
8.79
11.47
11.18
11.23
11.08
11.38
0.0033
2.41
333.01
488.73
0.59
Sezione 9
90
1727
385
6.86
9.76
9.70
10.15
9.77
10.24
0.0014
1.93
441.18
490.15
0.40
Sezione 8
80
1637
385
6.36
9.35
9.76
9.27
9.27
10.01
0.0084
4.12
112.36
74.24
0.97
Sezione 7
70
1429
385
5.53
8.23
7.28
8.40
8.24
8.61
0.0040
2.96
264.34
309.37
0.68
Sezione 6
60
1326
385
5.48
7.18
7.04
8.20
7.70
8.28
0.0013
1.76
418.87
399.54
0.39
Sezione 5
50
1313
385
4.80
7.20
7.08
8.19
7.61
8.26
0.0009
1.62
473.59
435.80
0.33
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 100
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Perdita di carico
Velocità media nella
Area sezione
Larghezza in
unitaria media
sezione
bagnata
superficie
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Fr
Numero di Froude
Sezione 4
40
1066
385
3.32
7.52
4.79
7.32
7.32
7.86
0.0039
3.72
167.85
144.41
0.71
Sezione 3
30
533
385
1.03
4.87
3.06
4.96
4.31
5.43
0.0029
3.37
160.78
133.13
0.61
Sezione 2
20
114
385
-1.11
2.78
2.48
3.50
3.50
4.24
0.0040
3.94
131.34
129.04
0.71
Sezione 1
10
0
385
-0.38
1.77
1.73
1.87
2.15
2.84
0.0103
4.40
96.25
115.83
1.06
-50
0
2000
4000
6000
8000
Progressive (m)
10000
12000
14000
Sezione 74
sezione 70
sezione 67
sezione 68
sezione 66
sezione 65
sezione 64
sezione 63
sezione 62
sezione 61
sezione 59
sezione 60
sezione 57
sezione 58
sezione 56
sezione 48
sezione 47
sezione 35
sezione 43
sezione 33
sezione 34
sezione 32
sezione 31
sezione 30
sezione 29
sezione 28
sezione 27
sezione 26
sezione 25
sezione 24
sezione 23
sezione 22
sezione 21
sezione 20
sezione 19
sezione 18
sezione 17
sezione 12
sezione 11
sezione 10
sezione 8
sezione 5
sezione 4
sezione 3
Quote (m)
Profilo di corrente del Fiume Lambro-situazione attuale- portata Q100
300
Legenda
Carico totale
Stato critico
250
Profilo di corrente
Profilo di fondo
200
150
100
50
0
16000
Risultati dello studio idraulico in moto
permanente del fiume Lambro – Portata
trecentennale
Risultati dello studio idraulico in moto permanente del Fiume Lambro - situazione attuale - portata Q300
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 300
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Perdita di carico
Velocità media
Area sezione
Larghezza in
unitaria media
nella sezione
bagnata
superficie
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Fr
Numero di Froude
Sezione 74
740
15538
181
251.10
260.76
254.09
253.67
253.67
254.69
0.0097
4.48
40.40
20.05
1.01
Sezione 73
730
15166
181
229.27
240.49
242.90
234.37
232.31
234.70
0.0016
2.56
70.64
18.23
0.42
Sezione 72
720
15156
181
228.95
239.40
237.96
232.67
232.67
234.52
0.0164
6.02
30.05
8.22
1.01
Sezione 71
710
15143
181
229.03
234.07
230.44
231.26
232.12
234.10
0.0388
7.47
24.49
17.30
1.97
Sezione 70
700
14809
262
210.08
214.07
213.11
211.76
212.52
214.26
0.0457
7.00
37.42
32.91
2.10
Sezione 69
690
14445
263
196.60
197.26
200.04
198.67
199.56
201.48
0.0300
7.60
37.76
25.14
1.81
Sezione 68
680
14429
263
195.30
196.28
198.66
197.37
198.47
200.85
0.0398
8.38
33.43
23.39
2.05
Sezione 67
670
14214
263
187.49
189.67
189.60
189.84
190.76
192.61
0.0363
7.38
36.09
28.73
1.94
Sezione 66
660
13901
330
174.14
175.47
178.19
176.70
177.59
179.59
0.0329
7.63
45.66
31.21
1.89
Sezione 65
650
13557
343
163.07
164.92
166.15
167.10
168.20
170.45
0.0207
8.65
50.76
27.95
1.51
Sezione 64
640
13314
343
160.83
162.91
163.46
164.10
164.77
166.17
0.0165
7.09
73.37
65.42
1.37
Sezione 63
630
13056
343
146.51
149.37
148.81
149.62
151.48
155.61
0.0542
10.93
33.33
21.35
2.35
Sezione 62
620
12731
343
138.63
140.71
144.86
141.30
142.16
144.29
0.0349
8.71
59.21
54.50
1.84
Sezione 61
610
12438
343
129.25
131.16
131.29
131.66
132.51
134.51
0.0374
7.49
46.07
32.84
1.98
Sezione 60
600
12043
343
117.31
118.73
124.52
119.73
120.66
122.79
0.0346
7.98
48.02
33.51
1.87
Sezione 59
590
11839
367
111.87
113.51
112.73
113.96
114.87
117.05
0.0342
8.24
56.64
57.57
1.95
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 300
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Perdita di carico
Velocità media
Area sezione
Larghezza in
unitaria media
nella sezione
bagnata
superficie
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Fr
Numero di Froude
Sezione 58
580
11178
367
92.59
93.41
98.14
95.63
96.58
98.63
0.0257
8.49
55.29
29.73
1.70
Sezione 57
570
11017
367
89.63
92.81
90.93
92.57
93.60
95.45
0.0241
7.74
52.57
28.12
1.63
Sezione 56
560
10610
379
83.39
85.18
84.81
86.10
86.74
88.08
0.0176
6.92
79.28
67.09
1.44
Sezione 55
550
10290
379
76.62
77.84
79.18
79.72
80.48
82.30
0.0193
7.41
59.33
37.60
1.52
Sezione 54
540
10272
379
76.33
78.09
79.13
80.90
79.72
81.35
0.0019
3.20
148.66
56.83
0.52
Sezione monte ponte
530
10237
379
76.52
77.28
78.44
80.90
79.31
81.27
0.0014
2.87
154.46
43.39
0.45
Ponte sezione 52
520
Sezione valle ponte
510
10227
379
76.52
77.28
78.44
80.82
79.31
81.21
0.0015
2.92
151.31
43.31
0.46
Sezione 50
500
10218
379
76.36
78.67
79.23
80.49
80.49
81.16
0.0098
4.36
125.71
96.32
1.01
Sezione 49
490
10214
379
75.41
78.71
78.98
77.66
78.65
80.84
0.0339
7.91
47.94
27.22
1.90
Sezione 48
480
10206
379
75.44
78.06
78.23
77.85
78.74
80.44
0.0275
7.14
53.11
30.49
1.73
Sezione 47
470
9861
379
70.45
71.68
71.42
73.51
74.18
75.09
0.0128
6.71
91.13
64.49
1.25
Sezione 46
460
9563
415
67.41
69.27
73.51
69.74
69.88
70.57
0.0095
4.25
117.31
93.75
1.02
Sezione 45
450
9500
415
65.36
66.84
66.43
69.21
67.78
69.33
0.0007
1.79
337.98
166.68
0.32
Sezione 44
440
9473
415
65.07
65.85
67.50
68.11
68.11
69.18
0.0126
5.17
110.65
109.05
1.20
Sezione 43
430
9443
415
64.88
67.10
65.45
68.16
67.62
68.63
0.0038
3.62
162.90
111.13
0.69
Sezione monte ponte
420
9387
415
64.09
66.26
66.10
68.00
67.25
68.44
0.0029
3.39
162.01
64.43
0.60
Ponte sezione 41
410
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 300
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Perdita di carico
Velocità media
Area sezione
Larghezza in
unitaria media
nella sezione
bagnata
superficie
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Fr
Numero di Froude
Sezione valle ponte
400
9374
415
64.09
66.26
66.10
66.86
67.25
68.31
0.0162
5.95
90.95
60.82
1.32
Sezione 39
390
9346
415
63.22
65.87
64.56
66.75
66.97
67.96
0.0075
5.38
106.72
59.89
0.98
Sezione monte ponte
380
9318
415
63.21
64.18
64.46
66.56
65.70
66.83
0.0018
2.65
211.68
92.74
0.49
Ponte sezione 37
370
Bridge
Bridge
Sezione valle ponte
360
9304
415
63.21
64.18
64.46
66.42
65.70
66.73
0.0021
2.82
198.84
92.74
0.53
Sezione 35
350
9269
415
62.43
63.93
63.41
65.76
65.75
66.56
0.0063
4.93
136.34
77.05
0.91
Sezione 34
340
9018
432
58.15
66.26
61.30
61.98
62.61
63.81
0.0130
6.12
86.17
85.88
1.19
Sezione 33
330
8812
432
56.19
58.14
58.63
59.44
60.18
61.26
0.0133
6.42
92.96
79.05
1.28
Sezione 32
320
8499
432
54.94
59.64
61.14
56.72
56.45
57.09
0.0052
2.70
159.96
115.42
0.73
Sezione 31
310
8131
432
51.56
52.37
52.28
53.92
54.31
55.20
0.0185
6.72
122.45
122.67
1.47
Sezione 30
300
7734
460
48.81
54.93
50.26
50.80
50.80
51.57
0.0088
3.89
123.09
97.23
0.98
Sezione 29
290
7317
460
43.97
44.78
44.58
46.32
46.19
46.66
0.0061
3.97
226.67
191.10
0.86
Sezione 28
280
6813
460
39.25
40.06
40.05
41.65
41.65
42.11
0.0083
4.56
203.33
187.67
0.99
Sezione 27
270
6414
460
35.81
37.45
38.01
38.26
38.15
38.64
0.0064
2.88
190.26
192.54
0.80
Sezione 26
260
5964
460
31.98
34.58
34.10
35.67
35.67
36.42
0.0050
4.34
165.53
126.26
0.80
Sezione 25
250
5742
460
31.87
32.50
32.14
34.04
33.95
34.38
0.0058
3.66
235.06
219.70
0.83
Sezione 24
240
5074
473
26.38
28.64
28.84
29.85
29.30
30.07
0.0018
2.43
291.40
186.86
0.48
Sezione 23
230
4758
473
24.05
25.69
25.82
26.73
27.07
27.77
0.0088
4.97
167.63
287.94
1.03
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 300
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Perdita di carico
Velocità media
Area sezione
Larghezza in
unitaria media
nella sezione
bagnata
superficie
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Fr
Numero di Froude
S+ezione 22
220
4481
473
22.27
25.26
24.37
24.67
24.40
24.92
0.0043
2.57
270.33
288.49
0.67
Sezione 21
210
3922
473
18.69
20.44
21.67
21.28
21.16
21.67
0.0065
3.07
195.40
171.52
0.82
Sezione 20
200
3629
473
17.67
18.39
18.32
19.32
19.09
19.49
0.0059
2.21
277.24
322.40
0.73
Sezione 19
190
3314
473
14.61
16.83
16.33
17.73
17.73
18.06
0.0042
3.02
292.36
438.81
0.69
Sezione 18
180
2998
473
13.37
14.55
14.74
15.85
15.98
16.45
0.0054
3.78
205.82
324.15
0.81
Sezione 17
170
2707
469
10.21
14.83
12.90
15.56
14.79
15.68
0.0009
2.21
478.06
327.73
0.35
Sezione 16
160
2535
469
10.02
13.11
13.24
15.56
13.86
15.57
0.0001
0.88
1110.82
531.08
0.14
Sezione monte ponte
150
2521
469
9.51
13.83
13.27
14.98
14.12
15.51
0.0025
3.36
160.28
58.39
0.58
Ponte sezione 14
140
Sezione valle ponte
130
2514
469
9.51
13.83
13.27
13.63
14.12
15.41
0.0151
5.95
82.24
51.00
1.30
Sezione 12
120
2505
469
10.13
12.76
13.46
13.46
14.09
15.28
0.0147
6.00
83.60
107.74
1.31
Sezione 11
110
2277
469
10.24
13.52
12.39
12.53
12.53
12.82
0.0066
3.31
279.88
376.69
0.84
Sezione 10
100
2060
469
8.79
11.47
11.18
11.34
11.18
11.50
0.0033
2.48
389.18
503.11
0.60
Sezione 9
90
1727
469
6.86
9.76
9.70
10.47
9.86
10.53
0.0009
1.69
601.69
526.40
0.33
Sezione 8
80
1637
469
6.36
9.35
9.76
9.56
9.56
10.34
0.0076
4.24
136.49
84.37
0.94
Sezione 7
70
1429
469
5.53
8.23
7.28
8.58
8.34
8.78
0.0036
2.96
321.99
322.74
0.65
Sezione 6
60
1326
469
5.48
7.18
7.04
8.42
7.77
8.50
0.0011
1.76
509.43
423.10
0.37
Sezione 5
50
1313
469
4.80
7.20
7.08
8.42
7.71
8.48
0.0008
1.62
571.31
448.42
0.32
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 300
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Perdita di carico
Velocità media
Area sezione
Larghezza in
unitaria media
nella sezione
bagnata
superficie
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Fr
Numero di Froude
Sezione 4
40
1066
469
3.32
7.52
4.79
7.51
7.50
8.09
0.0041
3.93
196.36
150.04
0.73
Sezione 3
30
533
469
1.03
4.87
3.06
5.31
4.81
5.76
0.0026
3.41
207.69
133.88
0.58
Sezione 2
20
114
469
-1.11
2.78
2.48
3.78
3.78
4.52
0.0038
4.09
168.21
133.36
0.71
Sezione 1
10
0
469
-0.38
1.77
1.73
2.06
2.37
3.12
0.0102
4.69
119.34
133.32
1.08
-50
0
2000
4000
6000
8000
Progressive (m)
10000
12000
14000
sezione 70
sezione 67
sezione 68
sezione 66
sezione 65
sezione 64
sezione 63
sezione 62
sezione 61
sezione 59
sezione 60
sezione 57
sezione 58
sezione 56
sezione 48
sezione 47
sezione 35
sezione 43
sezione 33
sezione 34
sezione 32
sezione 31
sezione 30
sezione 29
sezione 28
sezione 27
sezione 26
sezione 25
sezione 24
sezione 23
sezione 22
sezione 21
sezione 20
sezione 19
sezione 18
sezione 12
sezione 17
sezione 10
sezione 11
sezione 8
sezione 5
sezione 4
sezione 3
Quote (m)
Profilo di corrente del Fiume Lambro-situazione attuale- portata Q300
300
Legenda
Carico totale
Stato critico
250
Profilo di corrente
Profilo di fondo
200
150
100
50
0
16000
Risultati dello studio idraulico in moto
permanente del Torrente Torna
Risultati dello studio idraulico in moto
permanente del Torrente Torna– Portata
trentennale
Risultati dello studio idraulico in moto permanente del Torrente Torna - situazione attuale - portata Q30
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 30
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Fr
Perdita di carico
Velocità media nella
Area sezione
Larghezza in
Numero di
unitaria media
sezione
bagnata
superficie
Froude
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Sezione 21
210
5053
27
594.67
598.12
598.14
596.68
596.68
597.35
0.0141
3.63
7.43
5.60
1.01
Sezione 20
200
5001
27
586.61
592.28
595.54
587.57
588.41
591.29
0.1574
8.55
3.16
4.59
3.29
Sezione monte ponte
195
4985
27
584.90
595.83
595.83
586.63
587.19
588.70
0.1084
6.37
4.24
6.29
2.48
Ponte Sezione 19
190
Sezione valle ponte
185
4974
27
584.90
595.83
595.83
587.04
587.19
587.84
0.0255
3.98
6.78
6.29
1.22
Sezione 18
180
4966
27
582.29
595.93
596.50
583.00
583.85
587.04
0.1917
8.90
3.03
4.81
3.58
Sezione 17
170
4446
27
527.44
530.21
528.32
528.20
528.78
530.49
0.1129
6.69
4.04
7.21
2.85
Sezione 16
160
4190
46
503.49
505.31
505.71
504.54
505.15
506.69
0.0730
6.49
7.08
9.60
2.41
Sezione 15
150
3918
46
478.82
480.29
480.20
479.82
480.36
481.88
0.0917
6.36
7.23
12.32
2.65
Sezione 14
140
3675
46
455.72
456.74
459.81
456.76
457.50
459.47
0.0938
7.30
6.31
8.90
2.72
Sezione 13
130
3472
46
438.56
442.43
440.29
439.75
440.42
442.22
0.0864
6.96
6.61
9.18
2.62
Sezione 12
120
3205
46
418.33
420.87
421.40
419.58
420.10
421.42
0.0800
6.01
7.66
11.42
2.34
Sezione 11
110
2905
46
398.26
399.57
399.56
400.17
400.99
402.75
0.0511
7.39
7.31
7.18
1.80
Sezione monte ponte
105
2889
46
397.27
398.58
398.57
399.09
399.93
401.86
0.0604
7.71
7.14
7.19
1.94
Ponte Sezione 10
100
Sezione valle ponte
95
2877
46
397.27
398.58
398.57
399.42
399.93
401.01
0.0287
6.01
9.67
8.32
1.38
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 30
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Fr
Perdita di carico
Velocità media nella
Area sezione
Larghezza in
Numero di
unitaria media
sezione
bagnata
superficie
Froude
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Sezione 9
90
2862
46
393.70
402.55
399.10
394.40
395.35
399.71
0.2471
10.21
4.51
7.67
4.25
Sezione 8
80
2669
46
376.05
386.73
384.60
377.24
378.04
380.18
0.0889
7.59
6.06
7.19
2.64
Sezione monte ponte
75
2656
46
375.52
385.90
385.90
376.89
377.53
379.04
0.0532
6.49
7.09
5.19
1.77
Ponte Sezione 7
70
Sezione valle ponte
65
2648
46
375.52
385.90
385.90
377.30
377.52
378.57
0.0255
5.01
9.19
5.19
1.20
Sezione 6
60
2629
46
372.34
383.87
384.96
373.26
374.16
377.32
0.1559
8.93
5.15
7.36
3.41
Sezione 5
50
2237
76
340.25
348.35
345.21
341.48
342.24
344.10
0.0643
7.16
10.61
11.13
2.34
Sezione 4
40
1566
76
298.61
302.03
306.18
299.99
300.76
302.63
0.0625
7.19
10.56
10.83
2.33
Sezione 3
30
1061
76
268.75
272.08
273.22
270.40
271.25
273.20
0.0568
7.41
10.26
8.86
2.20
Sezione 2
20
674
76
247.79
249.72
254.64
249.55
250.01
251.10
0.0579
5.52
13.76
19.27
2.09
Sezione 1
10
0
76
210.08
214.07
213.11
212.61
211.37
212.67
0.0007
1.09
69.69
42.53
0.27
Profilo di corrente del Torrente Torna-situazione attuale- portata Q30
600
Legenda
Carico totale
Stato critico
Profilo di corrente
Profilo di fondo
400
200
0
1000
2000
3000
Progressive (m)
4000
sezione 21
sezione 18
sezione 17
sezione 16
sezzione 15
sezione 14
sezione 13
sezione 12
sezione 9
sezione 6
sezione 5
sezione 4
sezione 3
300
sezione 2
Quote (m)
500
5000
6000
Risultati dello studio idraulico in moto
permanente del Torrente Torna – Portata
centennale
Risultati dello studio idraulico in moto permanente del Torrente Torna - situazione attuale - portata Q100
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 100
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Fr
Perdita di carico
Velocità media
Area sezione
Larghezza in
Numero di
unitaria media
nella sezione
bagnata
superficie
Froude
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Sezione 21
210
5053
36
594.67
598.12
598.14
597.00
597.00
597.76
0.0136
3.85
9.34
6.20
1.00
Sezione 20
200
5001
36
586.61
592.28
595.54
587.71
588.70
592.16
0.1602
9.34
3.85
4.92
3.37
Sezione monte ponte
195
4985
36
584.90
595.83
595.83
586.75
587.44
589.42
0.1172
7.24
4.97
6.29
2.60
Ponte Sezione 19
190
Sezione valle ponte
185
4974
36
584.90
595.83
595.83
587.15
587.44
588.32
0.0335
4.79
7.51
6.29
1.40
Sezione 18
180
4966
36
582.29
595.93
596.50
583.19
584.14
587.46
0.1602
9.16
3.93
5.09
3.33
Sezione 17
170
4446
36
527.44
530.21
528.32
528.32
529.02
531.07
0.1145
7.34
4.90
7.66
2.93
Sezione 16
160
4190
63
503.49
505.31
505.71
504.73
505.44
507.24
0.0702
7.02
8.97
10.47
2.42
Sezione 15
150
3918
63
478.82
480.29
480.20
479.96
480.59
482.41
0.0924
6.93
9.09
13.69
2.72
Sezione 14
140
3675
63
455.72
456.74
459.81
456.92
457.77
460.24
0.0931
8.09
7.99
11.59
2.78
Sezione 13
130
3472
63
438.56
442.43
440.29
439.92
440.74
442.86
0.0862
7.59
8.30
10.08
2.67
Sezione 12
120
3205
63
418.33
420.87
421.40
419.73
420.43
421.99
0.0799
6.65
9.47
11.89
2.38
Sezione 11
110
2905
63
398.26
399.57
399.56
400.45
401.40
403.55
0.0528
8.28
9.41
8.28
1.88
Sezione monte ponte
105
2889
63
397.27
398.58
398.57
399.36
400.34
402.64
0.0609
8.58
9.20
8.12
2.00
Ponte Sezione 10
100
Sezione valle ponte
95
2877
63
397.27
398.58
398.57
399.65
400.34
401.74
0.0335
7.01
11.72
9.12
1.52
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 100
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Fr
Perdita di carico
Velocità media
Area sezione
Larghezza in
Numero di
unitaria media
nella sezione
bagnata
superficie
Froude
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Sezione 9
90
2862
63
393.70
402.55
399.10
394.57
395.67
400.38
0.2085
10.67
5.90
8.20
4.02
Sezione 8
80
2669
63
376.05
386.73
384.60
377.45
378.39
380.95
0.0888
8.29
7.60
7.86
2.69
Sezione monte ponte
75
2656
63
375.52
385.90
385.90
377.26
377.99
379.77
0.0512
7.03
8.97
5.19
1.71
Ponte Sezione 7
70
Sezione valle ponte
65
2648
63
375.52
385.90
385.90
377.70
377.99
379.29
0.0271
5.58
11.29
5.19
1.21
Sezione 6
60
2629
63
372.34
383.87
384.96
373.46
374.51
378.02
0.1361
9.45
6.67
7.78
3.26
Sezione 5
50
2237
103
340.25
348.35
345.21
341.71
342.61
344.80
0.0627
7.79
13.22
11.92
2.36
Sezione 4
40
1566
103
298.61
302.03
306.18
300.22
301.13
303.35
0.0614
7.83
13.15
11.61
2.35
Sezione 3
30
1061
103
268.75
272.08
273.22
270.68
271.67
273.98
0.0564
8.05
12.80
9.62
2.23
Sezione 2
20
674
103
247.79
249.72
254.64
249.72
250.27
251.53
0.0586
5.96
17.29
21.88
2.14
Sezione 1
10
0
103
210.08
214.07
213.11
213.02
211.59
213.09
0.0007
1.17
88.08
47.14
0.27
Profilo di corrente del Torrente Torna-situazione attuale- portata Q100
Legenda
600
Carico totale
Stato critico
Profilo di corrente
Profilo di fondo
400
200
0
1000
2000
3000
Progressive (m)
4000
sezione 21
sezione 18
sezione 17
sezione 16
sezzione 15
sezione 14
sezione 13
sezione 12
sezione 9
sezione 6
sezione 5
sezione 4
sezione 3
300
sezione 2
Quote (m)
500
5000
6000
Risultati dello studio idraulico in moto
permanente del Torrente Torna – Portata
trecentennale
Risultati dello studio idraulico in moto permanente del Torrente Torna - situazione attuale - portata Q300
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 300
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Perdita di carico
Velocità media nella
Area sezione
Larghezza in
unitaria media
sezione
bagnata
superficie
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Fr
Numero di Froude
Sezione 21
210
5053
44
594.67
598.12
598.14
597.25
597.25
598.07
0.0134
4.02
10.93
6.65
1.00
Sezione 20
200
5001
44
586.61
592.28
595.54
587.83
588.93
592.79
0.1593
9.86
4.46
5.19
3.39
Sezione monte ponte
195
4985
44
584.90
595.83
595.83
586.85
587.66
590.00
0.1220
7.87
5.59
6.29
2.66
Ponte Sezione 19
190
Sezione valle ponte
185
4974
44
584.90
595.83
595.83
587.22
587.66
588.79
0.0427
5.56
7.91
6.29
1.58
Sezione 18
180
4966
44
582.29
595.93
596.50
583.33
584.38
587.86
0.1464
9.44
4.66
5.32
3.22
Sezione 17
170
4446
44
527.44
530.21
528.32
528.41
529.20
531.58
0.1141
7.90
5.59
8.11
2.97
Sezione 16
160
4190
76
503.49
505.31
505.71
504.85
505.63
507.63
0.0698
7.39
10.28
11.03
2.44
Sezione 15
150
3918
76
478.82
480.29
480.20
480.06
480.75
482.77
0.0929
7.29
10.42
14.59
2.75
Sezione 14
140
3675
76
455.72
456.74
459.81
457.03
457.93
460.73
0.0928
8.58
9.34
13.36
2.82
Sezione 13
130
3472
76
438.56
442.43
440.29
440.04
440.95
443.29
0.0860
7.99
9.52
10.68
2.70
Sezione 12
120
3205
76
418.33
420.87
421.40
419.84
420.59
422.37
0.0797
7.05
10.78
12.21
2.39
Sezione 11
110
2905
76
398.26
399.57
399.56
400.62
401.67
404.07
0.0539
8.86
10.93
9.00
1.93
Sezione monte ponte
105
2889
76
397.27
398.58
398.57
399.53
400.60
403.15
0.0612
9.13
10.69
8.73
2.03
Ponte Sezione 10
100
Sezione valle ponte
95
2877
76
397.27
398.58
398.57
399.81
400.60
402.23
0.0360
7.62
13.25
9.69
1.59
N
Riferimento planimetrico
N_HEC
L
Riferimento HEC-
Distanza
RAS
progressiva
Q 300
Portata
Yb
Yw
Yc
Quota minima di
Quota sponda
Quota sponda
Livello idrico
Quota livello di
fondo
destra
sinistra
assoluto
stato critico
H
Carico totale
Jm
Vm
A
B
Perdita di carico
Velocità media nella
Area sezione
Larghezza in
unitaria media
sezione
bagnata
superficie
(m)
(m3 /s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2 )
(m)
Fr
Numero di Froude
Sezione 9
90
2862
76
393.70
402.55
399.10
394.70
395.88
400.84
0.1907
10.98
6.92
8.57
3.90
Sezione 8
80
2669
76
376.05
386.73
384.60
377.59
378.62
381.46
0.0888
8.72
8.71
8.30
2.72
Sezione monte ponte
75
2656
76
375.52
385.90
385.90
377.53
378.32
380.25
0.0493
7.30
10.41
5.19
1.65
Ponte Sezione 7
70
Sezione valle ponte
65
2648
76
375.52
385.90
385.90
378.32
378.32
379.72
0.0202
5.24
14.50
5.20
1.00
Sezione 6
60
2629
76
372.34
383.87
384.96
373.59
374.74
378.58
0.1306
9.89
7.68
8.05
3.23
Sezione 5
50
2237
125
340.25
348.35
345.21
341.88
342.87
345.29
0.0613
8.19
15.26
12.51
2.37
Sezione 4
40
1566
125
298.61
302.03
306.18
300.38
301.39
303.87
0.0611
8.28
15.11
12.17
2.37
Sezione 3
30
1061
125
268.75
272.08
273.22
270.88
271.97
274.54
0.0561
8.48
14.75
10.17
2.25
Sezione 2
20
674
125
247.79
249.72
254.64
249.82
250.44
251.91
0.0580
6.41
19.59
23.60
2.17
Sezione 1
10
0
125
210.08
214.07
213.11
213.33
211.75
213.40
0.0006
1.22
102.79
50.22
0.27
Profilo di corrente del Torrente Torna-situazione attuale- portata Q300
600
Legenda
Carico totale
Stato critico
Profilo di corrente
Profilo di fondo
400
200
0
1000
2000
3000
Progressive (m)
4000
sezione 21
sezione 18
sezione 17
sezione 16
sezzione 15
sezione 14
sezione 13
sezione 12
sezione 9
sezione 6
sezione 5
sezione 4
sezione 3
300
sezione 2
Quote (m)
500
5000
6000
Risultati dello studio idraulico del fiume Lambro
alla foce - moto bidimensionale-
Risultati dello studio idraulico del fiume Lambro
– Portata centennale- moto bidimensionale
Idrogramma di piena
Bacino fiume Lambro (L01)
400
350
300
qT [m3/s]
250
200
150
100
50
0
0.00
2.00
4.00
6.00
t [ore]
8.00
10.00
Floodplain
Maximum
Flow Depths (m)
Depth Legend
4.5
4.0
3.5
3.0
2.5
2.0
1.5
1.0
0.5
TOL
<
<
<
<
<
<
<
<
<
<
DEPTH
DEPTH
DEPTH
DEPTH
DEPTH
DEPTH
DEPTH
DEPTH
DEPTH
DEPTH
DEPTH
<
<
<
<
<
<
<
<
<
<
<
5.0
4.5
4.0
3.5
3.0
2.5
2.0
1.5
1.0
0.5
TOL