Melania Corradini sarà operata a Milano
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Melania Corradini sarà operata a Milano
martedi 14 gennaio 2014 pag. 37 RALLO GUIDO SMADELLI RALLO - «Sembra che tutto possa risolversi in 20 giorni. Prima delle Paralimpiadi di Sochi ce ne sono 50. Ce la posso fare». Melania Corradini, atleta disabile ormai diventata un simbolo, non si abbatte, nonostante il nuovo infortunio occorsole sulla pista sciistica di Panorama, in Canada (British Columbia) la scorsa settimana. Stava disputando la seconda prova libera per una gara di Coppa del mondo: caduta, clavicola fratturata. Melania era tra l’altro da poco rientrata, dopo un’estate di recupero, dall’infortunio ai legamenti del ginocchio che l’aveva bloccata per qualche mese. «Spero proprio di poterci andare, a Sochi», afferma Melania, appena rientrata a Rallo, dove abita, dal Canada, e pronta a partire per Milano, dove sarà operata oggi o domani. La troviamo in casa della nonna Lia Zadra (la mamma di papà Luca), e si dichiara fiduciosa. «Soprattutto ora che la Federazione mi ha messo a disposizione un allenatore di grande esperienza, come Valerio Ghirardi», commenta la campionessa. Mica uno qualsiasi: basti pensare che allenava una certa Isolde Kostner... Il nuovo infortunio non la impensierisce comunque più di tanto. «Ce la farò», commenta decisa. Perché lo sci è la sua vita, ci punta anche per il futuro, da post atleta. Per ora nel suo carnet ci sono una medaglia d’argento olimpica, ed un oro ai Campionati mondiali, cui si sommano medaglie d’argento e bronzo; l’atleta donna più medagliata in attività. «A Sochi potrei disputare tutte e cinque le prove di sci alpino», sottolinea. «Ho i punteggi necessari, ma ora bisognerà vedere come riuscirò a prepararmi nell’ultimo mese, se riuscirò a disputare qualche competizione per riprende- Melania Corradini sarà operata a Milano Resta ottimista nonostante la frattura «Farò di tutto per essere presente a Sochi» A sinistra Melania Corradini tra i pali, durante una gara di slalom, specialità che le ha fruttato una medaglia d’argento alle Paralimpiadi; sopra in occasione di una premiazione ufficiale, con la consegna di un riconoscimento e di una medaglia da parte del Coni L’atleta è inserita nel «Samsung Galaxy Team» con Zöggeler e Innerhofer re il ritmo gara, e su cosa puntare». Lei ha le carte in regola per poter andare a medaglia in slalom, gigante, superG, discesa, combinata... dopo un infortunio, forse meglio ridimensionare. Nel frattempo un successo lo ha già ottenuto: è testimonial di Samsung, il colosso della telefonia. Assieme a Zöggeler dello slittino, Innerhofer dello sci alpino, Fontana del pattinaggio, Visintin dello snowboard. «Il mio nome è stato suggerito da Pierangelo Molinaro, della Gazzetta dello Sport. Mi hanno inserita nel “Samsung Galaxy Team”, l’unica disabile, e questo è per me un grande onore. Ci hanno dato dei telefoni cellulari con la cover italiana, oltre ad una sponsorizzazione...». Ed il manifesto gigante che la ritrae troneggia ad esempio a Milano, a fianco del Palazzo Sforzesco. Una sponsorizzazione che si aggiunge a quella di Trentino Spa, che le garantisce di poter vivere la sua vita da atleta. Melania lo è a tempo pieno. «La mia strada è questa», ammette. «Con l’intenzione di gareggiare ancora per qualche anno, e poi se possibile rimanere nel mondo dello sci, come allenatrice ad esempio. Anche se la legge italiana non lo consente, perché per essere maestro bisogna saper prestare primo soccorso, ed i disabili non sono ritenuti in grado di farlo. La legge attuale non lo consente», precisa. «Ma si può trovare un modo, per giungere a questo risultato». Non è tipo da scoraggiarsi, Melania, anzi le difficoltà, nella vita, non hanno fatto altro che darle maggior forza per affrontare le situazioni. Lei guarda al mondo dello sci, ma non dimentica quello da cui proviene. «In estate trascorro molto tempo, nel mio paese, dove vivono amici e parenti. Ma anche in piena stagione ci torno sempre, quando posso, magari solo per un paio di giorni, ma ci sono legata».