Da Sa Suludra Longa a Sos Udulos a M. Oddeu

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Da Sa Suludra Longa a Sos Udulos a M. Oddeu
Club Alpino Italiano – Sezione di Cagliari
Programma Annuale Escursioni
2016
domenica 22 maggio
15a Escursione Sociale
Da Sa Suludra Longa a Sos Udulos a M. Oddeu
Tragitto
Ritrovo
Riferimento cartografico
Comuni interessati
Lunghezza
Dislivello in salita
Dislivello in discesa
Tempo di percorrenza
Difficoltà
Tipo di terreno
Interesse
Segnaletica
Attrezzatura
Pranzo
Acqua
Rientro previsto a Cagliari
Contributo organizzativo
Prenotazioni
In auto proprie
Domenica 22 maggio presso il ponte S’Abba Arva, sul Rio
Flumineddu, a 13 km dall’abitato di Dorgali, ore 9.00
IGMI scala 1:25000 F.517 Sez. I e IV
DORGALI
Totale 7 km circa
800 m circa
800 m circa
7/8 ore circa, pausa pranzo esclusa
EEA
Sentiero, pietraia, passaggi verticali su roccia. Sono presenti punti
esposti da proteggere
Paesaggistico, naturalistico
In parte
Attrezzatura personale: casco, imbracatura e longe.
Al sacco
Scorta adeguata alla stagione (2 litri circa)
Domenica ore 21,00 circa
3 euro
Al 338. 37. 97 866
(Escursione riservata ai soci)
Splendido itinerario, alla scoperta di antichi e nascosti passaggi sulle selvagge e ripide pareti
del M. Oddeu
Descrizione generale
La porzione di Supramonte che andiamo a visitare, è caratterizzato da un aspro altopiano
calcareo mesozoico (costituito prevalentemente da calcari e dolomie) che si erge al di sopra di
un “basamento cristallino-metamorfico paleozoico” a causa di poderosi movimenti orogenetici.
Questo vasto altopiano, è stato profondamente inciso dalle acque provenienti dai rilievi scistosi
del Gennargentu, creando spettacolari canyon e bacus in superficie, mentre la morfogenesi
ipogea costituisce alcuni tra i più importanti sistemi carsici italiani. L’incessante fenomeno
erosivo, ha determinato nei millenni una delle forme più appariscenti e spettacolari di questa
parte del Supramonte: la gola di Gorropu, profonda incisione prodotta dal Riu Flumineddu,
costituita da pareti altissime (sino a 450 metri) e da un susseguirsi di megaliti e salti che ne
rendono difficoltosa la progressione.
Il Riu Flumineddu nasce nei territori di Orgosolo e Urzulei; nel suo tratto iniziale è costituito da
un tranquillo torrente, percorribile senza alcune difficoltà, ma quando prende a scorrere nelle
selvagge montagne calcaree del Supramonte, cambia pian pian aspetto, rendendo inaccessibile
la gola.
Il territorio conserva ancora degli esemplari di leccio (Quercus ilex) della foresta primigenia ed
alcuni eccezionali esemplari di corbezzolo (Arbutus unedo) a portamento arboreo; sarà
possibile ammirare le splendide peonie (Peonia mascula) e, nel greto del fiume, dei fitti
boschetti di oleandro (Nerium oleander). Non sarà, invece, possibile avvistare l’aquilegia
(Aquilegia nuragica), pianta endemica che vive soltanto negli anfratti più inaccessibili della
gola. Tra i rapaci che volano nei cieli del Supramonte ricordiamo l’aquila reale (Aquila
chrisaetos), il gheppio (Falco tinnunculus), la poiana (Buteo buteo), lo sparviero (Accipiter
nisus), l’astore (Accipiter gentilis), il falco pellegrino (Falco peregrinus). Ma il vero emblema
del Supramonte è un mammifero: il muflone (Ovis musimon), specie che, da una situazione di
quasi estinzione, è passata ad uno stato di marcata espansione.
L’itinerario della nostra escursione permette di raggiungere la cima del Monte Oddeu in
maniera diretta e veloce, sfruttando in ripida ascesa gli antichi passaggi de Sos Udulos, una tra
le più belle Iscalas del territorio.
Come si arriva
Il punto di ritrovo dei partecipanti è previsto per le ore 9.00 presso il ponte S’Abba Arva, sul
Rio Flumineddu, a 13 km dall’abitato di Dorgali.
Compattato il gruppo, ci si dirigerà verso il cantiere dell’ Ente Foreste, al di fuori del quale,
presso uno slargo, parcheggeremo le auto.
Itinerario a piedi
Oltrepassato il cancello del parco forestale (q. 265 m) si prosegue lungo la carrabile forestale
e, prima di giungere alla casermetta del guardiano, dopo circa 650 m, si devia verso destra,
lungo una carrareccia che si snoda a tornanti in ripida salita.
Dopo circa 800 m (q. 560 m circa) si giunge presso uno slargo erboso ed ombreggiato dove la
carrareccia termina.
Da tale slargo, si imbocca un sentiero gradonato che si inoltra in ripida salita all’interno di un
fitto bosco di lecci.
Sono ancora visibili i lavori effettuati dagli operai dell’Ente Foreste per rendere tale sentiero il
più agevole possibile.
Dopo circa 15’ di percorrenza dello stradello, si intercettano dei ruderi di una veccia dispensa
dei carbonai e, subito dopo, un terrazzo panoramico, situato sopra un imponente sperone
roccioso, chiamato Su Claru, dal quale si può godere di un’ ampia vista sulla vallata di
Oddoene.
Ora si prosegue verso destra, su una traccia di sentiero che decorre al fianco di una bianca
parete calcarea. Di lì a poco, si esce dal bosco di lecci per andare ad intercettare una lunga e
ripida pietraia, denominata Sa Suludra Longa, in prossimità di alcuni esemplari di frassino
orniello.
La percorriamo in salita, prediligendo la parte destra in quanto disseminata di blocchi calcarei
più stabili.
Alla nostra destra, possiamo ammirare le alte e selvagge pareti del M. Oddeu, entro cui risulta
inassata Sa Suludra Longa; dietro di noi, un’ampia veduta sulla splendida vallata di Oddoene e
sulle caratteristiche cime che sovrastano il paese di Cala Gonone: M. Bardia e M. Tului.
Si percorre totalmente la pietraia e, dopo circa 30’, giunti nella conca terminale, si imbocca,
sulla destra, uno stretto varco che conduce ad una boscosa e ripida cengia.
Si procede in salita, su terreno a tratti instabile e, dopo pochi minuti, si intercetta l’attacco
della Iscala che riconosciamo dalla presenza di un cavo d’acciaio e dal sapiente posizionamento
di alcuni tronchi di ginepro, chiamati appunto sos udulos, da cui prende il nome la Iscala.
Qui, indossata l’attrezzatura personale: casco, imbracatura e longe, si procederà con molta
cautela lungo le impervie ed esposte pareti de Sos Udulos, avendo cura di non fa rotolare le
numerose pietre instabili di cui è disseminato il percorso.
Dopo una successione di passaggi verticali su roccia, talvolta assai esposti, si giunge su una
verdeggiante conca (q. 1020 m), situata poco lontano dalla cima del M. Oddeu.
Il paesaggio è estremamente aspro e selvaggio e non è improbabile imbattersi in qualche
piccolo branco di mufloni, in corsa alla ricerca di cibo e acqua.
La visuale è ampia e, mentre affacciandosi a Est sarà possibile osservare la verticalità delle
maestose pareti che strapiombano sulla valle dell’Oddoene, ad Ovest potremo volgere lo
sguardo verso un pendio più dolce che si affaccia sul grande pianoro di Campu ‘e Donanicoro.
Nei pressi della cima, attorniati da candidi campi solcati, faremo la sosta pranzo.
Successivamente, ci dirigeremo in ripida e costante discesa in prossimità delle imponenti
falesie che strapiombano sulla valle dell’Oddoene, procedendo attraverso una lunga serie di
blocchi, placche e lame di durissimo calcare e superando una serie di vallette.
Giunti al crinale di Costa Mesattas, la discesa diventerà ancora più ripida e ci condurrà dopo
circa 500 m di dislivello in discesa presso la dorsale di Cuccuru Ladu (540 m), da cui ha inizio
s’Iscala ‘e Cucuttos.
Percorsa la Iscala, si giunge sul sentiero che procede lungo la Valle di Surtana da cui,
brevemente, sarà possibile giungere alla nota Iscala ‘e Surtana (q. 290 m) che con vari
tornanti, in ripida discesa condurrà a poca distanza dal Ponte ‘e S’Abba Arva presso il quale
abbiamo parcheggiato le auto.
Organizzazione logistica
Vi sono due opzioni:
 per chi volesse programmare la partenza il giorno dell’escursione, l’appuntamento è
previsto per le ore 9.00 presso il ponte S’Abba Arva, sul Rio Flumineddu, a 13 km
dall’abitato di Dorgali.
 per coloro che volessero programmare la partenza il giorno prima dell’escursione, ci si
potrà organizzare autonomamente (Hotel, agriturismo, B & B) oppure contattando gli
Accompagnatori.
Raccomandazioni
Si tratta di un percorso impegnativo e tecnico che richiede capacità nel superare
passaggi verticali su roccia molto esposti. Per tali ragioni, l’escursione è riservata ad
un gruppo limitato di partecipanti esperti in tale tipo di progressione e dotati
dell’apposita attrezzatura personale: casco, imbracatura e longe.
Per maggiori delucidazioni e per le prenotazioni gli Accompagnatori
saranno contattabili al n. 338 37 97 866.
Consigli alimentari
L’alimentazione dovrà essere adeguata alle nostre esigenze fisiche e a quelle climatiche.
Eviteremo di appesantire lo stomaco assumendo dei cibi che determinerebbero una lenta
digestione e ridurrebbero l’efficienza fisica.
Da evitare l’assunzione di bevande alcoliche.
Indispensabile una buona scorta d’acqua e/o integratori energetico-salini.
Direttori di Escursione:
Aldo Marras (AE), Silvana Usai (AE).