la moltiplicazione del conto

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la moltiplicazione del conto
LA MOLTIPLICAZIONE DEL CONTO
Con la crisi il conto corrente piace se è online, perché a zero spese e
personalizzato. Ma è anche a zero rendimenti. E per rispondere al crescente
bisogno di liquidità dei clienti l’offerta si amplia con conti di deposito, gratuiti,
collegati ai conti a zero spese e con remunerazioni interessanti. Ecco tutte le
novità del 2008 emerse dal VII Rapporto Conti Correnti Online di OfOsservatorio Finanziario
In tempi di crisi finanziaria, tra tassi Bce ed Euribor che in soli 4 mesi perdono più di 2 punti
percentuali, e voci di spesa che compaiono sugli estratti conto dei clienti facendo lievitare a
fine anno il costo del conto corrente, vince il conto fai-da-te, meglio se online. Con operatività
a spese contenute se gestito dal web e canoni annuali o mensili il più delle volte azzerati. È
quanto emerge dal VII Rapporto Conti Correnti Online di Of-Osservatorio Finanziario, datato
marzo 2009. “Il motivo è che i conti correnti oggi costano ancora troppo”, chiarisce Fabio
Picciolini, Segretario Nazionale Adiconsum, “ecco perché i clienti puntano sull’online”.
Perché in effetti su internet il conto corrente costa meno. E non solo per via delle spese di
gestione o mantenimento che spesso vengono azzerate o quantomeno ridotte. Ma anche
perché l’operatività gestita online non comporta, se non in rari casi, commissioni aggiuntive o
maggiorazioni di prezzo. Così disporre un bonifico da internet, effettuare una ricarica
telefonica, disporre giroconti, trasferire fondi, consultare il proprio estratto conto, fare trading,
direttamente dalla propria sezione di home banking è completamente gratis. Non è dunque
un caso che la domanda di conti online sia aumentata nel corso dell’ultimo anno. In più i
conti sul web sono “fai-da-te”, personalizzati e si può decidere quali servizi attivare e quali
no, con un ulteriore risparmio. “Il problema delle banche tradizionali, infatti, è la
budgettizzazione dell’offerta”, denuncia Picciolini (Adiconsum) che chiarisce, “puntano tutto
su un determinato conto, generalmente a pacchetto, anche se ne hanno molti altri. Ma un
conto all-inclusive di questo tipo va bene per chi usa molto l’operatività, come bonifici,
prelievi, ricariche, utenze, movimentazione fondi ecc., mentre è uno spreco per chi ad
esempio usa il conto corrente solo per l’accredito della pensione o per effettuare qualche
pagamento”.
“L’aumento della domanda di conti online dipende dal continuo aumento nell’utilizzo del
canale internet da parte di un numero sempre maggiore di clienti, soprattutto giovani, che
cercano nel conto corrente uno strumento di gestione della propria liquidità”, riconosce,
infatti, Marco Siracusano, Responsabile del Segmento Famiglie, Direzione Marketing
Privati di Intesa Sanpaolo.
E le banche si sono adeguate. Ecco perché nel solo 2008 i conti completamente gratuiti
sono cresciuti del 50% raggiungendo il 60% del campione analizzato da Of in occasione
della settima edizione del Rapporto Conti Online, per un totale di 24 conti sui 40 totali. E non
si tratta più di un’offerta circoscritta alle sole banche online cosiddette “pure”, come
Websella.it, Webank, IwBank o Ing Direct, nate e cresciute su internet. Perché oggi quasi
tutti gli istituti di credito compaiono online con un’offerta dedicata e in formato low-cost. Non
solo conti correnti tradizionali declinati per l’web, ma nuovi prodotti studiati ad hoc per il
nuovo canale.
“La concorrenza sul web sui conti correnti è cresciuta ampiamente, trainata dalle banche
online e dalle new entries”, ricorda, infatti, Carlo Giugovaz, Responsabile della Banca
Diretta e Multicanale di UniCredit, “le banche tradizionali sono sempre state per lo più
inattive di fronte questo fenomeno e solo recentemente si iniziano a vedere i primi segnali di
risveglio”.
Come MPS che nel 2008 lancia Infinita, una vera piattaforma multimediale con prodotti
dedicati e un nuovo conto corrente, Contoonline, tutto a costo zero. O ancora Veneto Banca
che inaugura il nuovo Doppiozero.it e Banca Popolare Pugliese che offre Digiconto senza
nessun canone annuale. Mentre Intesa Sanpaolo trasforma il suo tradizionale Zerotondo in
un prodotto a misura di internet, tanto che persino gli appuntamenti presso la filiale fisica
vengono fissati direttamente sul sito.
Non tutti i conti online però sono a costo zero. Alcuni, anche tra le banche online considerate
“pure” come la new entry del 2008 CheBanca! , continuano a mantenere un canone mensile
o annuale necessario a gestirne l’operatività. Ma a fronte della crisi la spesa viene ridotta.
Oggi, rileva il Rapporto, servono in media ogni anno 15,54 euro per mantenere un conto
corrente online, mentre fino a solo un anno fa la spesa si aggirava intorno ai 27,7 euro medi:
una riduzione del 43,89%.
Anche se, tra chi applica ancora un canone di gestione, ci sono anche banche che in
promozione, decidono di ridurre le spese con sconti e promozioni ad hoc. Come Banca CR
Firenze che rende gratuito il costo del conto Giotto Family per un anno, a partire dal
prossimo primo aprile, riducendo a zero le spese mensili altrimenti fissate a quota 6,50 euro.
O ancora Fineco Bank, che annulla il canone mensile pari a 5,95 euro se il cliente dispone
l’accredito di stipendi o pensioni direttamente sul conto carta o se, in alternativa, accredita
ogni mese sul conto una somma non inferiore a 1.500 euro.
Ma la concorrenza tra le banche che competono online non si gioca solo a suon di conti a
costo zero. Perché spesso zero spese sono uguali a zero rendimenti. E mentre la crisi
impone conti correnti più economici, i tassi creditori, quelli che garantiscono una
remunerazione attiva delle giacenze depositate, precipitano. Colpa anche della crisi e dei
tassi Bce ed Euribor che si sono più che dimezzati negli ultimi tempi. Il rapporto di Of, infatti,
mette in luce una diminuzione dei rendimenti pari al 48,97% in un solo anno, scendendo da
quota 1,156% lordo registrato un anno fa, all’attuale +0,59%.
“I clienti si focalizzano più sul contenimento dei costi che sull’aspetto remunerativo del conto
stesso”, dichiara, infatti, Siracusano (Intesa Sanpaolo). Ecco perché Zerotondo, così come
molti altri conti per l’online a costo zero immessi sul mercato, mostra anche remunerazioni
attive nulle. “La vera convenienza”, sottolinea ancora Siracusano, “sta nel canone a zero,
nelle spese di gestione nulle e nell’assenza di commissioni su tutte le disposizioni di bonifico
(in Italia e Europa) e di pagamento effettuate tramite internet, telefono e sportelli automatici”.
E in effetti il campione analizzato da Of conta ben 12 istituti di credito su 40 che applicano la
formula del “doppio-zero”, il 30% del totale. Mentre fanno eccezione le banche online “pure”,
come Webank, Websella.it, Fineco Bank e IwBank che continuano ad applicare
remunerazioni positive a volte molto interessanti. Come fa, di recente, anche BancoPosta
che, dal 2 aprile offre un 2% lordo ai titolari di Conto BancoPosta Click.
Il boom dei conti di deposito
La crisi finanziaria, il crollo dei tassi e la contestuale caduta delle remunerazioni associate ai
conti correnti, impone però all’attenzione delle banche un crescente bisogno di liquidità da
parte dei clienti. Stanchi di non ricevere frutti dai loro risparmi in giacenza. Ecco allora che gli
istituti di credito tentano di rispondere a questo bisogno con prodotti di liquidità ad hoc. Primo
tra tutti il conto di deposito, quello a “tutta remunerazione” che non garantisce la stessa
operatività di un tradizionale conto corrente. E nel corso del 2008 compaiono ben 8 nuovi
conti d’investimento, con una percentuale di crescita che si assesta intorno al 70% in più
rispetto all’anno precedente. “Ma non si tratta di un vero boom perché”, ammonisce Picciolini
(Adiconsum), “sebbene i conti di deposito abbiano conquistato una certa fetta di mercato, è
ancora un po’ presto forse perché si consolidino”. Tuttavia sono sempre più numerosi e più
richiesti. E Of-Osservatorio finanziario ha stilato una prima classifica in occasione del VII
Rapporto Conti Correnti Online e I Rapporto Conti di Deposito.
“Il motivo è che sono vantaggiosi e sicuri”, spiega ancora Picciolini, “lavorano molto sulle
promozioni e offrono tassi attivi molto alti, e in più la garanzia dei depositi è protetta”.
Così accanto al tradizionale Conto Arancio, il primo ad essere lanciato in Italia nel 2001 dalla
banca olandese Ing Direct, e ai conti con remunerazioni “over-the-top” degli istituti stranieri
Santander e Sparkasse, nel 2008 fanno la loro comparsa anche prodotti di MPS, Carige,
Unipol Banca, Banca IFIS, CheBanca!, IwBank, Bcc Brescia e da ultimo Websella.it.
“Con questo conto noi abbiamo risposto ad un’esigenza della nostra clientela che ci
richiedeva maggiore liquidità”, spiega Luca Ferrarese, Responsabile Websella.it che
sottolinea, “con i tassi in discesa noi abbiamo voluto premiare, attraverso Websella Deposito,
i nostri clienti che si son visti diminuire le remunerazioni del conto corrente”. E in effetti i due
prodotti risultano perfettamente complementari. Perché il conto corrente che serve a gestire
l’intera operatività bancaria è a zero spese e zero rendimenti, mentre il conto di deposito,
che può essere agganciato gratuitamente al conto tradizionale, offre una remunerazione
lorda molto interessante. In più spesso i conti online permettono il trasferimento di fondi da e
verso il conto di deposito senza nessuna commissione aggiuntiva.
I servizi accessori al conto
Ma non ci sono solo i conti di deposito. Perché per rilanciare il conto corrente online,
attirando al contempo nuovi clienti e fidelizzando quelli che già si possiedono esistono altri
prodotti finanziari, ma anche promozioni, sconti, giochi a premi e agevolazioni che
rispondono a questo duplice bisogno di liquidità ma anche di sicurezza ed economicità del
conto.
C’è chi opta dunque per l’alto rendimento, non solo attraverso i conti di deposito ma anche
tramite i Pronti Contro Termine, come Barclays, Mediolanum, Deutsche Bank, Fineco
Unicredit, Credem, MPS, Veneto Banca, Banca Sella, WeBank, e chi invece su promozioni
accessorie al conto.
Da sconti su altri prodotti bancari dell’istituto di credito, a giochi e concorsi per premiare la
fedeltà dei clienti, a condizioni agevolate e offerte sull’operatività bancaria.
Così ad esempio Poste Italiane con il nuovo conto BancoPosta Click, solo per l’online,
rende gratuite le ricariche della nota prepagata Postepay fino al 31 dicembre 2009, se la
ricarica viene effettuata dal web. Allianz Bank offre ai titolari di Conto Vedo Sunshine uno
sconto del 50% sulle commissioni di compravendita titoli, se le operazioni vengono eseguite
via internet. Sparkasse Italia mette a disposizione dei clienti uno “Start Bonus” da 25 euro,
valido per tutti i titolari di Conto Zero e utilizzabile per acquistare un altro prodotto di
risparmio emesso dalla banca.
Unicredit Banca lancia un concorso per chi richiede un mutuo o un prestito, valido fino al
prossimo 30 maggio 2009 che mette in palio 3 premi pari a 5.000 euro ciascuno in gettoni
d’oro e un premio finale di 10.000 euro in gettoni d’oro per un totale di 25.000 euro. Inoltre a
tutti i titolari di Genius First, la banca offre uno sconto del 50% sul costo delle commissioni di
servizio necessarie all’accensione di un nuovo mutuo, e uno sconto pari ancora al 50% sulle
spese di istruttoria connesse con la richiesta di un prestito.
Webank, invece, cerca di fidelizzare i ‘già-clienti’ con un concorso a premi, “Webank, You
king”, per festeggiare i primi 10 anni di attività, mettendo in palio un orologio Kienzle al
giorno, un IPhone Black alla settimana e una Alfa Romeo MITO.