gennaio-febbraio2011
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Poste Italiane spa - sped. in abb. post. - DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Firenze 2 gennaio-febbraio2011 PIE 1 A CGO TUIT A 0 R 0 E 0 . ION Z 0 U 2IN0DISTRIB MENSILE DI INFORMAZIONE E ATTUALITÀ - ANNO IX - N. 1 GENNAIO-FEBBRAIO 2011 Si sciolgono le Apt toscane A causa dei tagli imposti dal Governo con l’ultima manovra finanziaria (di stabilità…), il 31 dicembre scorso le 14 Apt della Toscana hanno cessato la propria attività. Ad occuparsi della promozione turistica della nostra Regione sarà un’unica Società: Toscana Promozione Le Apt-Agenzie per il Turismo furono istituite con la Legge della Regione Toscana n. 42 del 2000, andandosi a sostituire alle vecchie Aziende di Promozione Turistica nate negli anni 80 dalla fusione delle Aziende autonome di soggiorno e turismo con gli Enti provinciali per il turismo. Le Apt facevano capo ad un direttore che si rapportava con i relativi assessori al Turismo delle Province della Toscana. La notizia dell’intenzione del Governo regionale di sopprimere le Apt è stata data dal Presidente Enrico Rossi all’inizio dello scorso agosto, dove l’abolizione delle Apt è stata inserita nel dossier per i risparmi dei “costi della politica” consegnato da Rossi al Consiglio regionale. La Legge della Regione Toscana n. 65 del 29 dicembre 2010 (approvata pochi giorni fa) ha soppresso definitivamente le Apt. Ad occuparsi della promozione turistica adesso ci sarà un’unica agenzia: Toscana Promozione - Agenzia di Promozione Economica della Toscana (Apet). Il dirigente scelto per guidarla è Alberto Peruzzini, direttore dell’ex Apt di Prato, risultato primo di una graduatoria stilata dalla stessa Apet. Le funzioni di accoglienza, informazione e organizzazione dell’offerta turistica saranno dunque svolte dalle stesse province senza più l’ausilio delle Apt locali. Il Governatore Rossi ha spiegato che la Regione spendeva quasi 14 milioni di euro per finanziare ogni anno le Agenzie per il Turismo, il 65% dei quali andava nelle spese di personale e di gestione. Ma gli assessori provinciali e i direttori delle Apt non ci stanno, non accettano assolutamente di essere catalogati sotto la voce “sprechi” dell’agenda del Presidente della Toscana. Anzi ritengono il loro lavoro, svolto fino a pochi giorni fa, fondamentale alla promozione di una regione così ricca di quei fondamentali valori locali che devono continuare ad essere trasmessi e promossi. Con queste prospettive il rischio di dispersione delle competenze di un vasto territorio, come lo è il nostro, è alto se si pensa per esempio all’area che gestiva l’Apt della Maremma (la più grande dopo quella di Firenze e Siena) che va dal Monte Amiata all’Argentario arrivando fino a Follonica: accentrare la promozione in un’unica società procurerà sicuramen- va un’agenzia turistica in città ed un’altra in Versilia e che, grazie alla promozione estremamente proficua svolta (soprattutto all’estero) vanta una vasta risposta turistica documentabile. te dispersione e difficoltà nel comunicare gli specifici territori. Ci saranno persino province che dovranno colmare il vuoto di ben due Apt, come quella di Pistoia, che aveva uno sportello a Montecatini ed uno all’Abetone. Non mancheranno problemi neanche per Lucca che ave- Ma veniamo a Firenze. L’ambizioso piano-risparmi del presidente Rossi non ha graziato neanche la provincia a noi più vicina e così niente più sportelli a Barberino-uscita autostrada, a Greve in Chianti e all’Aeroporto Vespucci. In tutto saranno una quindicina i dipendenti della coopera- tiva appaltatrice (CIS) che dovranno cercarsi un nuovo impiego, mentre a quelli di ruolo saranno date altre mansioni. L’ufficio informazioni di via Cavour, come anche quello di via Manzoni, continuerà a lavorare sotto l’amministrazione provinciale e in stretta collaborazione con Toscana Promozione, affiancando gli sportelli informativi gestiti dal Comune di Firenze della Stazione e di Borgo la Croce. Un valido contributo alla promozione turistica della nostra città, se si pensa che solamente lo sportello di via Cavour è aperto tutti i giorni e che ha visto transitare nel 2010 più di 200.000 persone da tutto il mondo. Inoltre, proprio questo ufficio, si è qualificato al secondo posto dopo Bolzano al premio “Mister y Guest” organizzato dal Touring Club del 2007 (derivante da verifiche telefoniche a sorpresa per capire la preparazione, il livello linguistico e la cortesia dell’operatore): motivo di orgoglio di Lara Fantoni, direttrice di Apt Firenze, che ha sempre puntato su qualità di ser vizi e professionalità il suo quotidiano impegno in questo settore. “Fare informazione e accoglienza turistica è dimostrare competenza alla persona che hai di fronte, parlando bene due lingue europee (oltre all’italiano) esibendo una profonda conoscenza della città e del territorio. Il tutto con un sorriso sulle labbra. Dubito che tutto ciò potrà essere facilmente sostituito da un’unica società.” gennaio-febbraio2011 i cambia. Un segnale deciso per sottolineare che c’eravamo, ci siamo e ci saremo. Per ribadire quanto crediamo in questa iniziativa editoriale che ha rappresentato il primo free press locale. Cambia la grafica, la carta, il colore, ma non la sostanza. I contenuti e la linea editoriale restano immutati: un giornale di informazione indipendente di pubblica utilità strettamente legata al territorio in cui viviamo. Per adesso raggiungerà le vostre case ogni mese, come sempre. Ma iniziamo un percorso che mira a cambiare prospettiva, a costituire uno strumento sempre più utile, tanto da muovere il vostro interesse, a creare il bisogno di cercarci, di scegliere di leggerci. Come? Con la vostra partecipazione. Facendovi sentire protagonisti. Interpretando i vostri bisogni. Incontrando i vostri interessi. Suscitando la vostra curiosità. Arrivare nelle case, oggi più che mai, non significa la certezza di essere letti, come vorremmo, come vogliamo. La distribuzione porta a porta, sempre di più, in conseguenza al sovraffollamento di materiale pubblicitario nelle cassette postali, soprattutto nei condomini, non garantisce di raggiungervi tutti. Ma anche se entriamo nella tanto desiderata cassetta postale, ancora una volta non siamo certi che il giornale venga letto da tutti i componenti della famiglia. Vogliamo quindi superare questo limite. Il percorso che intraprenderemo sarà quello di seguirvi, di 2 firenze S editore del giornale che state leggendo è EDIMEDIA. Da 20 anni come abbiamo detto. Cioè da quando, nel 1991, la free-press era pressoché sconosciuta. L’idea della pubblicazione di un mensile di informazione locale gratuita, a distribuzione capillare sul territorio, è nata per rispondere ad esigenze vissute sulla propria pelle. EDIMEDIA infatti, nei cinque anni di attività precedente l’avvio dell’iniziativa editoriale, già si occupava di comunicazione pubblica e privata e collaborava strettamente con l’Amministrazione comunale per la realizzazione dei periodici di Quartiere che allora erano addirittura 14. Già in quel periodo le risorse economiche dei bilanci comunali non erano così consistenti da garantire un costante investimento tale da produrre strumenti con le tirature necessarie a coprire il territorio e a mantenere almeno una periodicità mensile. Per questo la comunicazione era saltuaria, non puntuale, anche perché doveva rispondere troppo spesso EDITORIALE SI CAMBIA! 20 anni sono un motivo in più per farlo www.infirenzeweb.it Con l’uscita del nuovo giornale, c’è una bella novità: INfirenze è consultabile anche on line. Su www.infirenzeweb.it potrai - oltre a leggere il giornale in versione web - ricercare articoli, inviare commenti e segnalazioni. Partecipare, suggerire. Cercheremo di tenervi aggiornati e di esservi utili nel quotidiano: IN politica, IN territorio, IN economia, IN sociale, IN cultura, IN sport, IN salute, insieme al FOCUS del mese saranno le sezioni consultabili. E ancora rubriche come IN vetrina (consigli sugli acquisti) IN diritti, IN ambiente, IN turismo, IN cucina per completare le informazioni on line e da lì partire per navigare nell’universo del web. Buona navigazione, e a proposito di partecipare… suggeriteci l’argomento del FOCUS del prossimo numero su www.infirenzeweb.it L' A proposito dell’Editore all’esigenze del “Palazzo”. Fu proprio la constatazione, da un lato dell’esigenza di dover informare i cittadini e dall’altro di trovare altre forme per finanziare la produzione dei giornali di informazione, a far nascere l’idea di creare INFORMA Scandicci e successivamente INFORMA Quartiere 4, INFORMA Quartiere 5 fino a INFORMA Firenze. Non un’iniziativa pubblica, non un’iniziativa privata, ma comune. Comune, oltre il privato e il pubblico. Per fare ciò è stato sufficiente tenere fede alle regole del buon senso, come il rispetto, l’equilibrio, l’onestà e tanta determinazione. E tutto questo da entrambe le parti: dal privato e dal pubblico. Dal privato per tutto l’universo al quale ci rivolgiamo e dal quale proviene il sostegno economico delle inserzioni pubblicitarie. Dal pubblico per comunicare e informare attraverso condizioni agevolate. Informazione pubblica e privata che si incontrano. Pubblicità pubblica e privata che si uniscono. In questi anni EDIMEDIA ha intensificato la sua attività. Attualmente diffonde oltre 15 testate, di informazione pubblica, turistica, aziendale, di settore ed house organ. Gestisce direttamente la vendita di spazi pubblicitari farci trovare - senza disperdere una sola copia - nei luoghi che frequentate abitualmente e dove abitualmente pensiamo siate più disponibili a prestarci attenzione. Tanto per fare un esempio andremo nelle scuole per raggiungere i giovani. Cambia il nome. Che diventa semplicemente INfirenze. IN: una semplice preposizione ricca di significati. IN uguale dentro. Dentro la città, dentro di noi, tra di noi, per noi. E, se come mensile non ci occupiamo di cronaca, dalla cronaca partiamo per capire come ciò che accade incida sul nostro quotidiano. INfirenze è quindi un giornale da leggere per riflettere, per mettere insieme i fatti che passano così velocemente spesso illudendoci che non abbiano alcun effetto su di noi, non influenzino o incidano sulla nostra vita. Dal primo numero di INFORMA Firenze tanto è cambiato. Il web, la payTV, l’I-phone, l’Ipod, l’Ipad, la TVweb, l’uso degli sms, le news24ore. Oggi tanti sono i modi per comunicare. Appunto per comunicare e forse poco per informare. Il progresso, lo sviluppo i nuovi sistemi di comunicazione e di informarzione sono facili, frui- sia sulle proprie testate che su altre affidate in concessione. Organizza eventi, svolge attività di agenzia pubblicitaria. EDIMEDIA vive ogni giorno di comunicazione, per sé e per gli altri. Perché la propria esperienza è offerta ai suoi numerosi clienti, che costantemente e fedelmente trovano un riferimento, un supporto, una soluzione alle proprie esigenze di comunicazione. E nel 2011 siamo orgogliosi di poter dire che facciamo tutto ciò “da un quarto di secolo” .l ✱ bili, veloci, e quindi utili. Siamo coscienti che TV, WEB, PHONE, e sempre di più nuovi sistemi interattivi, con forza e prepotenza ci bombardano di stimoli, di notizie, di fatti e lo faranno sempre più. Spesso invadenti, non voluti, che ci colgono distratti, rischiando di non farci scattare il senso critico. Invece la lettura di un testo, il piacere di sfogliare con calma e leggere con attenzione un giornale che approfondisce tutto ciò che è passato o passerà ha un senso, un perché, un effetto. Pensiamo che oggi abbia più che mai la sua ragione di esistere, che interpreti una necessità. Ma tutto questo strettamente legato agli altri mezzi di comunicazione. Ecco che allora il mensile si integra con un portale web: www.infirenzeweb.it, attraverso il quale instaurare un filo diretto e per noi continuare ad esservi utili quotidianamente. Insomma eccovi INfirenze. Leggetelo, sfogliatelo. E a fine lettura fate l’ultimo sforzo. Andate su www.infirenzeweb.it ed esprimete un commento, qualunque sia. E se volete, cominciare ad essere protagonisti. Buona lettura. l DISTRIBUZIONE INfirenze lo puoi trovare anche nei punti di aggregazione come uffici pubblici, centri culturali, biblioteche, ludoteche, centri sportivi, circoli ricreativi o studi medici sparsi nella città. Qualora la tua abitazione non venisse raggiunta, su www.infirenzeweb.it troverai la lista completa dei luoghi per conoscere con certezza quello più comodo al ritiro della tua copia. Se vuoi segnalarci un luogo particolare o hai un’attività che ritieni idonea alla distribuzione di INfirenze contattaci allo 055.340811 oppure invia una mail a [email protected] QUESTO SIMBOLO INDICA LE PILLOLE SULL'ECOSOSTENIBILITÀ Ecosostenibilità ovvero l’attività umana che agisce nel rispetto dello sviluppo sostenibile. È sviluppo sostenibile il rinnovamento delle risorse capace di non modificare gli equilibri terrestri. È l’uomo che agisce in modo che il consumo di risorse sia tale che la generazione successiva riceva la stessa quantità di risorse rispetto a quella precedente. Uno stile di vita, quindi, che deve farci riflettere, scegliere e agire nel quotidiano, partendo anche dalle piccole cose.. Ecosostenibilità come stile di vita che dovrebbe diventare una consuetudine nel nostro modo di agire, di pensare alle conseguenze di ogni singola azione. Vorremmo condividere con voi questo pensiero, attraverso semplici riflessioni e piccole note che attraversano le nostre pagine. gennaio-febbraio2011 3 mensile di informazione indipendente fondato nel 1991 free press 1/Gennaio-FEBBRAIO 2011 20 anni insieme a voi n POLITICA Nel Palazzo. Da questo numero cerchiamo di capire cosa esce dalle sale di Palazzo Vecchio Pagine 4 e 5 n TERRITORIO Dagli autovelox ai pilomat, passando per le multe, cosa cambia in città Pagina 8 e 9 n SPORT Il basket del futuro. Ne abbiamo parlato con il presidente Borsetti che si pone l'obiettivo di entrare nei play off Pagina 19 Sciolte le Apt toscane foto di Paola Bolletti A causa dei tagli imposti dal Governo le Apt della Toscana hanno cessato la propria attività. Ad occuparsi della promozione turistica sarà Toscana Promozione EDIMEDIA Per la pubblicità in queste pagine EDIMEDIA Srl Concessionaria pubblicitaria EDIMEDIA Srl via Volturno 10/12 Sesto F.no - FI Tel. 055340811 Fax 055340814 [email protected] gennaio-febbraio2011 4 politica A ✱ Il consiglio comunale ha approvato all'unanimità la mozione per abolire la vendita sul proprio territorio dei sacchetti di plastica non biodegradabili nno nuovo, vita nuova (si fa per dire!) e nuova prospettiva sulla politica della città. Da questo primo numero del 2011 – con il restyling grafico - intendiamo proporre ai lettori uno “strumento” atto ad osservare, nei limiti del possibile, l’attività della macchina amministrativa comunale. In termini di numeri, innanzitutto, e poi di persone, di scelte, di coerenza e di incoerenza, di curiosità – ove ce ne siano – e quant’altro. Un approccio analitico e critico basato sui più semplici e banali degli ingredienti da mettere in pentola: i fatti, né più né meno. Che, se letti con onestà intellettuale e senza la pretesa di interpretarli, parlano da soli. Eccome se par- di Luca Campostrini CONSIGLIO COMUNALE Nel Palazzo Da questo primo numero dell’anno, rinnovato graficamente cerchiamo di capire cosa esce dalle sale di Palazzo Vecchio Nella categoria curiosità del 2010 non possiamo evitare di inserire un ordine del giorno dello scorso aprile, che così recitava: “Impegna il Sindaco a vietare la vendita nei mercati cittadini delle magliette replica della divisa di gioco della società calcistica “F.C. Juventus”. L’ordine del giorno è stato, ovviamente, bocciato! Una simpatica nota di colore, del tutto innocente, riguarda il presidente del consiglio, Eugenio Giani. Durante l’esecuzione dell’inno d’Italia prima dell’inizio di ogni consiglio comunale, in più di un’occasione il presidente – in piedi come tutti i presenti - si è concesso dei leggeri “ondeggiamenti” sul posto, quasi un velato accenno di danza. Evidentemente le note composte da Michele Novaro coinvolgono ancora! E sempre durante l’inno, il vicepresidente Iacopo Cellai in talune occasioni ha ritenuto opportuno tenere le braccia conserte, o incrociate che dir si voglia, il che – sebbene non sia proibito da nessuna regola scritta – non rende probabilmente al meglio il senso del rispetto verso la Repubblica. Non che si debba stare militarmente sull’attenti, per carità, ma le mani normalmente giunte dietro la schiena sono forse in questo caso la scelta più consona. EDILIZIA PRESENTI ASSENTI Su quarantotto sedute del consiglio comunale, il sindaco Renzi ne ha “bucate” ben ventisei. Fra i consiglieri, il maggior assenteista è stato Mario Razzanelli (Lega Nord), il cui “scranno” è rimasto vuoto ben dodici volte. Seguono a quota nove Mario Tenerani (PdL) e Maria Federica Giuliani (PD). All’opposto, i più “virtuosi”, i più assidui frequentatori del Salone dei Duecento, sono stati Francesco Bonifazi (PD), Eros Cruccolini (Sinistra Ecologia Libertà), Massimo Fratini (PD), Eugenio Giani (PD), Elisabetta Meucci (PD) e Michele Pierguidi (PD) tutti con zero assenze. Per quanto riguarda gli assessori, hanno collezionato ben trenta assenze Elisabetta Cianfanelli e Giuliano Da Empoli, nove il vicesindaco Dario Nardella e otto Stefania Saccardi. La città che cambia lano... basta volerli ascoltare. Cercheremo di capire cosa esce dalle sontuose sale di Palazzo Vecchio e cosa non esce: ovvero, detto in soldoni, quali argomenti vengono affrontati nei consigli comunali e di giunta. E quali, soprattutto, trovano una soluzione ai problemi che interessano la cittadinanza e quali no. Una sbirciatina alle assenze e alle presenze dei consiglieri e degli assessori, inoltre, non guasta mai, così, tanto per capire chi davvero “si guadagna il pane” pagato dai contribuenti. Ciò premesso, inauguriamo l’anno con un “assaggio” di quello che sarà questa rubrica nei mesi a venire: tracciamo cioè un bilancio sintetico di ciò che ha caratterizzato l’attività di A venti (quelli appena consegnati) a canone calmierato e ulteriori sessanta di Edilizia Residenziale Pubblica. Accanto a questi sono stati previsti spazi sociali per associazioni del territorio. Si tratta del primo fabbricato di edilizia sociale realizzato a Firenze con altissime prestazioni in termini di efficienza energetica (certificato classe A). L’edificio ha una prestazione energetica globale (Epgl) di 33,36 kw/metro quadrato/anno, con una riduzione di oltre il 50% rispetto ai parametri normativi per l’anno 2010. «Siamo di fronte – ha spiegato nell’occasione il sindaco Renzi – al primo alloggio di classe A in Italia, dopo quelli realizzati Abbiamo selezionato alcuni temi che in sede di discussione consiliare sono stati bocciati. tamenti hanno un ripostiglio, logge coperte e box/posto auto. L’edificio è stato progettato e costruito per risparmiare energia e per garantire condizioni di comfort abitativo, con difese sia dal freddo sia dal caldo. Nel dettaglio, sono state adottate soluzioni costruttive come il sistema di raffreddamento realizzato con camini di ventilazione naturale, l’impianto termico centralizzato con caldaia a condensazione, l’impianto solare termico centralizzato per la produzione di acqua calda sanitaria, l’impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica per uso condominiale, il controllo dell’apporto energetico del sole tramite schermature dei fronti. Molto interessante, specialmente dal punto di vista degli inquilini, l’elemento canone di locazione degli appartamenti: questo infatti varia da 405 a 544 euro mensili. «Questo fabbricato non sarà un caso isolato – ha spiegato l’assessore alla casa Claudio Fantoni – perché ne seguiranno altri in attuazione del nuovo piano strutturale, a cominciare da quello in legno che stiamo già realizzando in viale Giannotti angolo piazza Bartali, che dal punto di vista di efficienza energetica supererà anche questo». Ciò che sta sorgendo a Gavinana è in effetti un vero e proprio fiore all’occhiello per la città: un edificio di sei piani in legno, antisismico e ad alta efficienza energetica, che una volta ultimato dovrebbe essere la più alta struttura d’Europa nel suo genere. l di Luca Campostrini a Bolzano. Una risposta al fabbisogno abitativo pensando anche alla qualità del vivere e ai consumi energetici ridotti a un quinto rispetto al normale. Gli inquilini toccheranno con mano questi benefici con le prime bollette». La tipologia degli appartamenti è di tre, quattro vani dotati di camera matrimoniale, camera singola e soggiornopranzo-cottura. Tutti gli appar- ARGOMENTI BOCCIATI DAL CONSIGLIO Palazzo Vecchio nel 2010. L’assemblea, la cui presidenza è targata Eugenio Giani, si è riunita quarantotto volte, e quarantasei è il numero dei consiglieri, Inaugurati i primi esempi di edilizia ecosostenibile lcune “anteprime” di come si costruirà a Firenze negli anni a venire in virtù del piano strutturale recentemente approvato, si possono già osservare. Il mese scorso sono stati infatti consegnati agli inquilini destinatari venti alloggi - a canone calmierato - per così dire di “nuova generazione”. Si tratta infatti della prima costruzione cittadina a risparmio energetico e sostenibilità ambientale, che diventerà l’esempio per nuove realizzazioni. Il fabbricato è in via Canova e questi venti appartamenti sono la prima tranche del progetto complessivo: ventiquattro per il libero mercato, escluso Giani stesso. Alle sedute hanno partecipato in media quarantatré consiglieri: una cifra tutto sommato sufficiente in quanto a possibilità di lavorare bene. Infine, gli argomenti svolti nelle sedute del consiglio sono stati settecentosei, con un totale di centoquarantacinque fra mozioni e ordini del giorno approvati. Si sono tenuti quattro consigli straordinari, di cui uno, l’11 maggio, all’interno del Maggio Musicale Fiorentino. Due sono state le cittadinanze onorarie conferite: il 7 giugno a don Luigi Ciotti e il 4 ottobre a Carlo Pedrini, esperto di Leonardo da Vinci. Fra le sedute più significative, probabilmente quella del 13 settembre, che ha visto l’approvazione del piano strutturale. Ed è curioso notare che il piano è stato approvato a mezzanotte e 45, la stessa ora in cui negli anni ‘60 fu approvato il famoso piano Detti. Da menzionare anche la seduta del 21 giugno sul futuro degli istituti culturali fiorentini e quella del 25 novembre per la giornata contro la violenza sulle donne. gennaio-febbraio2011 Argomenti che a nostro avviso avrebbero rivestito invece una certa importanza con ricadute significative sulla cittadinanza. N.B.:Odgstaperordinedelgiorno. Mozione 758 “Dare in affidamento la gestione del servizio idrico a soggetti che abbiano la capacità di dare risposte ai bisogni della collettività con gestione efficiente e produttiva”. Evitare insomma eccessive ingerenze di privati che puntano al profitto a scapito della qualità del servizio, ndr. Mozione 744 "Promuovere test antidroga per il personale di ATAF, insegnati delle scuole comunali e per gli assessori e i consiglieri comunali”. Odg 8 “Adoperarsi affinché nel nostro territorio comunale siano banditi diserbanti ed insetticidi contenenti anche piccole dosi di agenti chimici”. Odg 18 “Premesso che per gli incarichi professionali esterni (da non confondere con le consulenze esterne) è stato stanziato, nel piano triennale degli investimenti 2010-2012, un importo di € 10.912.550 e considerato che il Comune ha nel suo interno più di 5.300 dipendenti con professionalità eccezionali, prima di assegnare all’esterno tali 5 raccolta sociali o sportivi - per procedere alle misurazioni e per stilare un piano di azione per l’inquinamento acustico veritiero e probante”. Mozione 652 “Intervenire con tutte le iniziative necessarie presso l’Osservatorio Ambientale, l’ARPAT, la ISTITUTO EUROPEO Provincia e la Regione Toscana di SHIATSU e NEXTCARE perché vengano installate delle Nasce centraline per il monitoraggio il marchio della qualità dell’area nei presd’eccellenza si dei cantieri dell’alta velocità di Campo di Marte, dell’area ex delle discipline Macelli e di Rifredi. Italfer avreb- bio-naturali incarichi, vedere se non vi siano be dovuto spedire ogni giorno dipendenti comunali in grado od ogni mese all’Osservatorio ppare vicino il traguardo Ambientale relazioni in meridi svolgerli”. dell’applicazione definitiva della to, ma l’ultima risale a quattro legge 2/2005 che ha visto la Toscana Odg 20 “Sostenere il potenziamento mesi fa. Non si può permettere prima in Italia nella regolamentazione dell’aeroporto di Firenze anche che Italfer ed RFI mandino con del settore delle “discipline del attraverso la realizzazione di un tanto ritardo le relazioni all’Os- benessere e bio-naturali”. Si tratta orientamento diverso dalla pi- servatorio”. di quelle discipline che si prefiggono, sta, parallelo all’autostrada”. come recita la legge, di “favorire il Odg 43 raggiungimento, il miglioramento e la ARGOMENTI “Promuovere la realizzazione di non risolti conservazione del benessere globale “spazi giovanili” nelle periferie della persona”. Tra queste discipline dal CONSIGLIO della città entro i quali promuolo Shiatsu, ma anche lo Yoga, la vere sport, musica, lettura, corsi I seguenti argomenti, pur dibat- Naturopatia, la Riflessologia e altre. Si di lingua straniera e di informa- tuti anche più volte, non sono concretizza quindi la possibilità di un tica, convegni, attività culturali stati risolti. riconoscimento anche pubblico per le ed artistiche”. Autovelox posizionato all’uscita centinaia di praticanti e le decine di Odg 91 il sottopasso di viale Etruria in di- scuole di queste discipline in Toscana. “Promuovere la costituzione di rezione della Fi-Pi-Li. Di dubbia le- Ciò comporterà non solo vantaggi un osservatorio permanente gittimità in quanto a collocazione ma anche responsabilità e doveri per sui cambiamenti climatici: una e modalità di funzionamento, ha praticanti e scuole. Nel campo della struttura di coordinamento del- comminato migliaia di sanzioni formazione la richiesta della legge le iniziative che il Comune sta per eccesso di velocità. è chiara: per essere riconosciuta la portando avanti sul tema delle Parcheggiatori abusivi in piaz- scuola deve possedere una tradizione energie rinnovabili e del rispar- za della Libertà e in piazza Vit- consolidata nell’insegnamento di mio energetico”. torio Veneto; qui la situazione è queste discipline e procedere ad Odg 99 descritta come altamente peri- “accreditarsi” presso la Regione, cioè “Inserire adeguati stanziamenti colosa vista l’aggressività degli soddisfare standard qualitativi e criteri di bilancio per l’installazione di abusivi stessi. di sicurezza, sottoponendosi all’esame colonnine elettriche per i mezzi La ricomparsa di mendicanti e alla vigilanza continua dell’autorità e ecologici in via della Scala, via ai semafori, sebbene un ordi- degli enti preposti. Si tratta di standard Ricasoli, via del Melarancio, via nanza comunale vieti questo che qualche scuola, come l’ISTITUTO S. Reparata, via dei Servi”. tipo di “attività”. Delibera 881: Proposta di bloccare le auto“Tenere conto delle fonti di ru- rizzazioni, da un minimo di tre more - che sono state indivi- anni a un massimo di sette, per duate ad esempio all’aeroporto, l’apertura di Kebab, call center e o lungo la linea della tramvia mini market in zone del centro, specie nei tratti non rettilinei, o al fine di tutelare attività e comin vicinanza di locali o centri di mercio tipici della città. l A cONSIGLIO COMUNALE/2 Approvato il piano casa La nuova linea: meno cemento più recupero L a pianificazione urbanistica targata Renzi, facente parte del nuovo piano strutturale, è di ampio respiro e guarda nientemeno che alla Firenze del 2030. Fra le sue linee essenziali, spicca il piano casa, che fra l’altro prevede per i prossimi anni un incremento del 40% degli alloggi sociali, cioè ad affitto sostenibile. «L’offerta residenziale non è infatti conforme alla capacità economica della domanda - ha spiegato l’assessore alla casa Claudio Fantoni - e la conseguenza è la mancata attenuazione del disagio abitativo. Gli alloggi insomma ci sono, ma quelli a libero mercato restano inaccessibili alle fasce più deboli della popolazione». Ma il piano casa si distingue specialmente per severi parametri relativi alle limitazioni nel consumo di nuovo suolo (in sintesi, cementificare meno da ora in poi e ottimizzare ciò che già esiste) oltre che per nuovi criteri per costruire in modo sostenibile. L’amministrazione intende quindi puntare su alloggi di qualità, in cui si viva bene, e con forte valenza strutturale dal punto di vista architettonico, energetico, urbano e sociale. di Luca Campostrini Da notare che oltre al no ad altro cemento, il piano strutturale azzera anche i residui del vecchio piano regolatore, cioè i terreni edificabili ancora sprovvisti di licenza edilizia: «Che senso ha dire volumi zero se poi consentiamo di costruire per anni in base a quanto deciso da chi ci ha preceduto?» ha osservato il sindaco. La conseguenza è che ben 260mila metri quadrati saranno da ora in poi congelati, ovvero non più edificabili. Chi ha già chiesto il permesso per edificare lo può fare, mentre per coloro che ancora non avevano avanzato la richiesta si dovrebbe presentare la sgradita sorpresa, data quanto meno dal danno economico causato dal deprezzamento dei terreni. l EUROPEO di SHIATSU, possiede già in buona parte. Con 12 sedi (tra cui, da alcuni anni, quella di Firenze) ed oltre 20 anni di attività ai vertici in Europa, L’ISTITUTO EUROPEO di SHIATSU è protagonista al punto di promuovere ed ottenere il riconoscimento dello shiatsu in Austria. Oggi è tra le scuole meglio strutturate grazie ad una realizzata vocazione di scuola professionale. Dall’inizio di quest’anno la novità per le sedi di Milano, Bologna e Firenze dell’Istituto è il connubio con NEXTCARE, società con la quale l’Istituto intende raggiungere tra i primi l’obiettivo dell’accreditamento regionale ed allargare la propria sfera di attività anche ad altre discipline. Progetto ambizioso ma verosimile, perché l’ISTITUTO EUROPEO di SHIATSU è da anni protagonista nel mondo dello shiatsu grazie ad un curriculum formativo in continua evoluzione, efficienza organizzativa, servizi ad allievi e consulenze ai professionisti del settore. Modello che, trasferito in altri settori e discipline, non può che portare benefici sia all’utenza in formazione che all’utente finale, il pubblico. Un buon momento, dunque, per chi vuole iniziare una formazione di shiatsu e di altre discipline inserite nel testo della legge 2/2005 della Toscana. La proposta in tutte le scuole dell’ISTITUTO EUROPEO di SHIATSU è la stessa: un percorso in 7 “tappe” (Livelli) nel corso dei 3 anni e circa 750 ore richieste per raggiungere l’attestato finale. Sono ben 13 gli insegnanti, ciascuno specialista della propria materia, che mediamente un allievo incontra lungo il percorso formativo nell’Istituto, dai quali riceve lezioni di tecnica e teoria di shiatsu, Anatomia e Fisiologia Comparata, Medicina Tradizionale Cinese o approfondirà temi specifici in seminari teorico-pratici. Inoltre un certo numero di esercitazioni guidate si intervallano ai Livelli. I seminari sono condotti da insegnanti considerati tra i migliori interpreti dello specifico argomento professionale, tematica dell’incontro. Ciò attira nelle sedi dell’Istituto allievi e diplomati anche dall’estero. La ricchezza del corpo insegnante, unita alla varietà delle materie ed esperienze lungo il percorso, è di grande prestigio per l’ente formativo in questione. Non ultimo l’Istituto, durante la parte conclusiva della formazione, fornisce l’allievo di strumenti per la gestione professionale della propria attività e basi di marketing. Nella nuovissima e magnifica sede di piazza Ma scagni, 10 (Novoli) a Firenze, i corsi di shiatsu professionale iniziano 3 volte nel corso dell’anno; la frequenza è a week-end intensivi (mediamente uno al mese) e la presenza di più corsi contemporanei rende possibile scegliere le date migliori per chi frequenta il corso; un vantaggio non da poco per chi lavora o studia. Nell’avvicinarsi di un riconoscimento l’esperienza, l’accompagnamento e la professionalità dell’ISTITUTO EUROPEO di SHIATSU è davvero un solido e rassicurante sostegno per l’allievo. Luca Ciraulo gennaio-febbraio2011 6 focus L e Apt-Agenzie per il Turismo furono istituite con la Legge della Regione Toscana n. 42 del 2000, andandosi a sostituire alle vecchie Aziende di Promozione Turistica nate negli anni 80 dalla fusione delle Aziende autonome di soggiorno e turismo con gli Enti provinciali per il turismo. Le Apt facevano capo ad un direttore che si rapportava con i relativi assessori al Turismo delle Province della Toscana. La notizia dell’intenzione TAGLI La Finanziaria 2011 non ha colpito solo le Apt: la riduzione dei trasferimenti statali, pari a 320 milioni di euro, ha imposto un enorme sforzo per tenere i conti in pareggio. Per questo il Presidente Enrico Rossi è intervenuto non solo su spese di funzionamento, costo del personale e indennità, ma ha anche previsto una riforma del servizio idrico, della gestione dei rifiuti e del trasporto pubblico locale. Saranno inoltre riviste le società partecipate dalla Regione, come la Toremar, le società termali ed il sistema fieristico. Sparirà anche Arsia, che verrà assorbita da un unico soggetto che gestirà l’intero patrimonio forestale. A bbiamo incontrato l’assessore al Turismo della Regione Toscana per capire meglio come sarà organizzato la futura promozione turistica della nostra Regione. La decisione di chiudere le Apt è stata presa da Regione Toscana. Mi potrebbe spiegare come siamo arrivati a questo? Una revisione del sistema regionale era necessaria stante le trasformazioni del mercato turistico globale. Vogliamo costruire una nuova idea di promozione dei territori che punti a colpire dove si determinano le scelte del turista, sempre più preparato e consapevole, oltre che ad assisterlo quando è nella nostra regione. Il taglio decretato dal governo alle risorse regionali ha accelerato il processo non lo ha determinato. di Paola Bolletti TURISMO l’ausilio delle Apt locali. Il Governatore Rossi ha spiegato che la Regione spendeva quasi 14 milioni di euro per finanziare ogni anno le Agenzie per il Turismo, il 65% dei quali andava nelle spese di personale e di gestione. Ma gli assessori provinciali e i direttori delle Apt non ci stanno, non accettano assolutamente di essere catalogati sotto la voce “sprechi” dell’agenda del Presidente della Toscana. Anzi ritengono il loro lavoro, svolto fino a pochi giorni fa, fondamentale alla promozione di una regione così ricca di quei fondamentali valori locali che devono continuare ad essere trasmessi e promossi. Con queste prospettive il rischio di dispersione delle Si sciolgono le Apt toscane competenze di un vasto territorio, come lo è il nostro, è alto se si pensa per esempio all’area che gestiva l’Apt della Maremma (la più grande dopo quella di Firenze e Siena) che va dal Monte Amiata all’Argentario arrivando fino a Follonica: accentrare la promozione in un’unica società procurerà sicuramente dispersione e difficoltà nel comunicare gli specifici territori. Ci saranno persino province che dovranno colmare il vuoto di ben due Apt, come quella di Pistoia, che aveva uno sportello a Montecatini ed uno all’Abetone. Non mancheranno problemi neanche per Lucca che aveva un’agenzia turistica in città ed un’altra in Versilia e che, grazie alla promozione estremamente proficua A causa dei tagli imposti dal Governo il 31 dicembre le 14 Apt della Toscana hanno cessato l'attività del Governo regionale di sopprimere le Apt è stata data dal Presidente Enrico Rossi all’inizio dello scorso agosto, dove l’abolizione delle Apt è stata inserita nel dossier per i risparmi dei “costi della politica” consegnato da Rossi al Consiglio regionale. La Legge della Regione Toscana n. 65 del 29 dicembre 2010 (approvata pochi giorni fa) ha soppresso definitivamente le Apt. Ad occuparsi della promo- zione turistica adesso ci sarà un’unica agenzia: Toscana Promozione - Agenzia di Promozione Economica della Toscana (Apet). Il dirigente scelto per guidarla è Alberto Peruzzini, direttore dell’ex Apt di Prato, risultato primo di una graduatoria stilata dalla stessa Apet. Le funzioni di accoglienza, informazione e organizzazione dell’offerta turistica saranno dunque svolte dalle stesse province senza più Secondo la finanziaria regionale presentata dal presidente Enrico Rossi sarebbero 14 le Agenzie per il Turismo in tutta la Toscana che saranno cancellate. Quindi i turisti già presenti, per esempio qui in città, potranno ricorrere solo agli sportelli del Comune per avere informazioni? La situazione varia da provincia a provincia. Le Agenzie per il turismo hanno cessato le attività il 31 dicembre, ma i primi mesi dell’anno saranno dedicati alla prosecuzione fino a scadenza dei contratti in essere. Il nostro interesse è quello di non disperdere le professionalità che hanno consentito il mantenimento di buone capacità di accoglienza. Stiamo lavorando, in un contesto molto difficile, in questa direzione. Nei primi mesi dell’anno dunque, seppur in forma ridotta, gli uffici di Firenze rimarranno aperti. Che futuro avranno i collaboratori delle Apt di via Cavour, di via Manzoni e all’interno dell’aeroporto Vespucci dipendenti della CIS, Cooperativa Italiana Servizi? Ci stiamo impegnando per garantire i punti di informazione alle porte di accesso alla nostra regione (aeroporti di Pisa e Firenze, porto di Livorno e Stazione di Firenze). Sarà compito del tavolo di coordinamento regionale individuare le soluzioni più idonee a mantenere un buon livello di servizi al turista nonostante la contrazione delle risorse finanziarie disponibili. Il nostro obiettivo è quello di salvaguardare quanti più punti di informazione e accoglienza possibili. APT addio Cristina Scaletti ci piega perché sono state sciolte le Apt di Paola Bolletti Un sito web (www.turismo. intoscana.it) si sostituirà quindi alle risorse umane, molte persone cioè che lavoravano presso gli sportelli-informativi si troveranno senza lavoro. Cosa mi dice a tale proposito? Non crede che siano due servizi diversi? Il primo utile per le prenotazioni on-line, l’altro per chi cerca un contatto umano fatto di consigli diretti, suggerimenti ecc.? No, non lo credo. Il sito contiene tutte le informazioni di ciò che avviene sul territorio regionale e fornisce lo strumento per “acquistare” pacchetti turistici e ricettività. In questo senso diventa uno strumento fondamentale al servizio di coloro che svolgono attività di informazione al turista. Inoltre, permette di superare uno dei limiti dell’attuale sistema informativo: quello di essere strettamente legato al territorio di competenza e di non poter assistere il turista gennaio-febbraio2011 7 LE OPINIONI DI NEWS DALL’AEROPORTO Da fine gennaio AirFrance assicurerà un collegamento diretto con Londra due volte al giorno dall’aeroporto Vespucci di Firenze. Nel frattempo sono già iniziati i lavori per garantire una nuova Aerostazione all’interno dell’aeroporto, pronta entro l’estate 2011. Nella riorganizzazione della zona “arrivi” sarà allestito un nuovo Ufficio Informazioni Turistiche finalmente ben visibile per chi giunge a Firenze. ✱ svolta (soprattutto all’estero) vanta una vasta risposta turistica documentabile. Ma veniamo a Firenze. L’ambizioso piano-risparmi del presidente Rossi non ha graziato neanche la provincia a noi più vicina e così niente più sportelli a Barberinouscita autostrada, a Greve in Chianti e all’Aeroporto Vespucci. In tutto saranno una quindicina i dipendenti della cooperativa appaltatrice (CIS) che dovranno cercarsi un nuovo impiego, mentre a quelli di ruolo saranno date altre mansioni. L’ufficio informazioni di via Cavour, come anche quello di via Manzoni, continuerà a lavorare sotto l’amministrazione provinciale e in stretta collaborazione con Toscana Promozione, affian- la preparazione, il livello cando gli sportelli informa- linguistico e la cortesia dell’operatore): motivo di tivi gestiti dal Comune di Firenze della Stazione e di orgoglio di Lara Fantoni, direttrice di Apt Firenze, che Borgo la Croce. Un valido contributo alla promozione ha sempre puntato su quaturistica della nostra città, lità di servizi e professionase si pensa che solamente lità lo sportello di via Cavour è il suo quotidiano impegno aperto tutti i giorni e che ha in questo settore. visto transitare nel 2010 più “Fare informazione e accodi 200.000 persone da tutto il mondo. Inoltre, proprio questo ufficio, si è qualificato al secondo posto dopo Bolzano al premio “Mistery Guest” organizzato dal Touring Club del 2007 (derivante da verifiche telefoniche a sorpres a per capire glienza turistica è dimostrare competenza alla persona che hai di fronte, parlando bene due lingue europee (oltre all’italiano) esibendo una profonda conoscenza della città e del territorio. Il tutto con un sorriso sulle labbra. Dubito che tutto ciò potrà essere facilmente sostituito da un’unica società.” l Quando in vacanza ci spostiamo a piedi o in bicicletta, usufruiamo di strutture che utilizzano fonti di energia rinnovabile, consumiamo prodotti biologici locali e seguiamo tutte le pratiche che proteggono l’ambiente, stiamo facendo Turismo ecosostenibile. L’Agenzia di Promozione Economica della Toscana è un’Agenzia pubblica che ha come obiettivo la promozione dell’economia e del territorio della Toscana nel mondo, sostenere gli imprenditori toscani che vogliono competere sui mercati esteri, favorire l’attrazione degli investimenti sul territorio regionale e sviluppare la cooperazione economica internazionale. Tra i settori di attività dell’Agenzia ci sono: agricoltura e industria alimentare, piccole e medie imprese industriali , artigianato di qualità e turismo. L’Agenzia dovrebbe favorire la crescita dell’economia regionale e delle imprese attraverso il miglioramento della competitività del sistema per l’intera regione. Il contatto umano e l’empatia restano fattori importanti ma la tecnologia può “potenziare” le capacità di conoscenza e risposta. Pensiamo ad un sistema che veda integrati punti informativi tradizionali e punti di accesso al web distribuiti in tutti i luoghi di interesse turistico e non solo (musei, uffici comunali, ecc). Ricordo che, con oltre 300.000 contatti unici al mese, questo sito è primo per numeri di accesso in Italia e terzo in Europa a dimostrazione dell’efficacia di un lavoro svolto dalla Regione negli ultimi anni. Il post Apt è partito con il primo gennaio e le attività di promozione saranno affidate a Toscana Promozione. Potrebbe spiegarmi quando e come è nata questa Agenzia e in quale modo potrà promuovere la nostra Regione? Toscana Promozione (nome giuridico APET) è un’agenzia regionale ove vi partecipano, oltre a Regione Toscana, anche Unioncamere Toscana, Ice ed Enit. È nata nel 2000 e opera per la promozione economica dell’intero sistema produttivo regionale, realizza oltre 200 azioni promozionali ogni anno e si è affermata come un modello operativo a livello nazionale. Da sempre si è occupata di promozione turistica in base alle varie leggi regionali e al Piano Promozionale annuale approvato dalla Giunta. A Toscana Promozione sarà dunque affidato il compito della promozione turistica sia di destinazione che di prodotto. Unendo le due funzioni vogliamo impostare un diverso approccio legato al marketing di motivazione che sembra rispondere maggiormente agli interessi del turista: una Cabina di regia che per- Le Apt toscane contavano circa 160 dipendenti che lavoravano a stretto contatto con turisti italiani e stranieri promuovendo un’enorme quantità di valori locali presenti nella nostra regione. Con i tagli imposti dal Governo i compiti di informazione e accoglienza saranno lasciate alle province, mentre si punterà su una nuova promozione turistica centralizzata con Toscana Promozione. Personalmente ho qualche perplessità su questo punto, forse sarebbe bastato rivedere la riorganizzazione della promozione in altro modo, come ad esempio con l’accorpamento di alcune Apt, lasciando così inalterata quella importantissima rete che teneva unito il territorio così vasto e complesso che caratterizza la nostra Regione. Mi auguro tuttavia che l’apertura di questa nuova era per il turismo toscano possa portare solo benefici”. “ economico toscano, la promozione dei prodotti toscani sui mercati nazionali e internazionali, i servizi per l’internazionalizzazione con più alto valore aggiunto e specializzati per settore. Fondata nel 2001 con un accordo tra Regione Toscana, Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE), Ente Nazionale per il Turismo (ENIT) e Unioncamere Toscana (organizzazione regionale delle Camere di Commercio), Toscana Promozione è il primo soggetto pubblico regionale costituito in Italia con lo scopo di valorizzare e promuovere la competitività dell’economia e del territorio toscano sui diversi mercati del mondo. Toscana Promozione ha sede presso Villa Fabbricotti, in via Vittorio Emanuele 62 a Firenze. metta di tenere unite le singole azioni promozionali (educational, progetti di prodotto, azioni di commercializzazione, comunicazione ecc.) in una visione coerente di messaggi e obiettivi, riunendo le varie professionalità interne esistenti potenziandole con nuove competenze. Toscana Promozione, inoltre, coordinerà la rete dei referenti turistici individuati da ogni singola provincia in modo da recepire le istanze del territorio e promuovere servizi efficienti e azioni di impatto promozionale adeguato. Per questo abbiamo aumentato il budget di Toscana Promozione per l’anno 2011 da 2 a oltre 3 milioni di euro. Come si pensa di coinvolgere in tutto ciò la Camera di Commercio? Apriremo a breve un tavolo di confronto con le Camere di Commercio. Esse possono svolgere un ruolo importante nella nuova organizzazione sul “ Lara Fantoni, direttore Agenzia per il Turismo di Firenze focus TOSCANA PROMOZIONE Giacomo Billi, assessore al Turismo della Provincia di Firenze territorio (dall’informazione turistica alla organizzazione del prodotto). Inoltre, attraverso Unioncamere, esse possono portare un contributo rilevante alle attività promosse da Toscana Promozione. l ■ “Il post Apt è partito con il primo gennaio e le attività di promozione saranno affidate a Toscana Promozione. Sarà un modello gestionale regionale, ma non centralistico. Il sito www.turismo. intoscana.it diventerà uno degli strumenti principali di ogni ipotesi di lavoro, Toscana Promozione si occuperà della promozione del territorio e alle province saranno affidate le funzioni di informazione e accoglienza, nonché l’altrettanto rilevante compito di organizzazione dell’offerta sul territorio” Sono molto perplessa perché la rete che si era creata sul nostro territorio era ben organizzata e funzionava. Se non si tengono rapporti con gli operatori locali quotidianamente e non si hanno le conoscenze dirette del territorio (come solo le Apt provinciali potevano avere) si rischia la frammentazione della regione. Un’agenzia regionale unica rischia di staccare il rapporto con questi territori, a svantaggio della valorizzazione della loro specificità. Con l’azzeramento delle Apt, inoltre, si perderà quel bagaglio di esperienza, professionalità e competenza accumulata negli anni. Molte cose rimangono ancora da definire, come le future competenze delle province, se il nostro sito firenzeturismo.it resterà on line oppure no, se continueremo ad avere finanziamenti per produrre materiale cartaceo come piantine, brochure, pieghevoli promozionali o se anche di questo si occuperà Toscana Promozione”. Paolo Corchia, presidente regionale di Federalberghi “ La mia opinione è che una riforma andava fatta ma adesso siamo in attesa di incontrarci con Regione e provincia per capire come avverrà l’interlocuzione tra pubblico e privato, cioè in quale modo si raccorderà la “Cabina di regia” alle nostre strutture. Conveniamo che il modo di fare vacanza è cambiato. I nostri ospiti ricorrono sempre più al booking on-line, ma resta da chiarire se sarà previsto uno spazio a noi dedicato all’interno di quello che si ritiene il terzo portale più visitato in Europa (mi riferisco a turismo. intoscana.it) che pare accentrerà tutta la comunicazione regionale. Noi crediamo di avere le competenze giuste per offrire un servizio di qualità, ma vorremmo capire se e come verranno impiegate le risorse delle Camere di Commercio”. breve gennaio-febbraio2011 L' idea era valida, anzi è valida, ma sarebbe opportuno gestirla in maniera adeguata, per non inficiarne gli effetti vantaggiosi per i cittadini. Anche dalle nostre colonne avemmo naturalmente a decantarne le lodi, allorquando la sperimentazione prese il via nella zona di Campo di Marte, perché in effetti la Sweepy-Jet (il mezzo che consente di pulire le strade senza far spostare le vetture ai residenti) segna una svolta nel suo genere. Ma se lo “scotto” da pagare per il privilegio di non dover impazzire Autovelox o “multifici”? 8 Altro assillo degli automobilisti fiorentini, sono gli autovelox. Nel corso del 2010 sono stati multati sessantottomila cittadini, in certi casi per aver transitato a 60 km/h sui viali di circonvallazione, talvolta anche solo a 56 km/h. A scanso di equivoci diciamo subito che chi scrive pone la sicurezza e il rispetto delle regole al di sopra di ogni cosa, ma proprio in virtù di ciò viene spontaneo notare che forse sarebbe sensato aumentare di qualche chilometro la tolleranza dei rilevatori dislocati sui viali di circonvallazione, perché 56 km/h oggettivamente appaiono come una coercizione per spostare la propria auto deve tradursi in una multa, beh, allora forse il gioco non vale la candela. Ci riferiamo naturalmente agli episodi occorsi settimane fa a centocinquantaquattro proprietari di altrettanti veicoli residenti nella zona di via Santo Stefano in Pane: tante infatti furono le sanzioni per divieto di sosta comminate in una sola notte ed in sole quattro strade. Il problema è che Quadrifoglio, dove prevede l’uso della Sweepy Jet, non obbliga allo spostamento dell’auto se non una volta tanto, con una regolare ciclicità. In quella zona l’eccezione interessava il quarto mercoledì di marzo, luglio e novembre. Insomma ogni quattro mesi. La conseguenza è che, umanamente, l’impegno che ciascuno vorrebbe tenere a mente cade invece nell’oblio. «Palazzo Vecchio è sempre di più un vero e proprio “multificio” – ebbero a dichiarare nell’occasione i consiglieri del PdL Francesco Torselli ed Emanuele Roselli -. Oltre a costare parecchio e a richiedere l’impiego di personale doppio rispetto ai metodi di lavaggio strada convenzionale, tra le problematiche connesse all’utilizzo di Sweepy-Jet vi è anche quella non del tutto motivata. Una sensazione, questa, corroborata anche dall’opposizione in Palazzo Vecchio, secondo cui «da quando è in carica il sindaco Renzi, per i fiorentini è più facile prendere una multa per eccesso di velocità. Dal 2009 a oggi infatti le postazioni fisse di autovelox sono raddoppiate, passando da sei a dodici, con conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti: quasi settantamila multe per eccesso di velocità entro i 10 km/h rispetto al limite indicato, corrispondenti a vari milioni di euro entrati nelle casse del comune». Una precisa scelta politica, in quanto è l’amministrazione comunale che decide di territorio di Luca Campostrini MULTE che costringe i residenti a dover comunque spostare la propria auto per consentire un lavaggio strade tradizionale ogni tre lavaggi effettuati con la Sweepy». ISTRUZIONI PER L’USO (OVVERO UN SUGGERIMENTO ALL’AMMINISTRAZIONE) È bene precisare che l’amministrazione comunale ha collocato la segnaletica da cui si deduce in quale giorno è previsto l’obbligo di spostare l’auto per consentire il lavaggio tradizionale Via dei Conciatori Q uando si sente parlare di alienazioni la mente di solito corre, in senso positivo, alla decisione di un’amministrazione di vendere beni e immobili di sua proprietà, magari abbandonati e inutilizzati da tempo, per ricavarne utili che andranno a vantaggio della collettività. Questa, però, non sembra essere una regola, e la vicenda di via dei Conciatori a Firenze parrebbe confermarlo. In quella caratteristica strada del centro, in zona piazza Santa Croce, sorge infatti un edificio di 1646 mq di superficie, che fin dall’inizio degli anni 80 ha ospitato sedi di innumerevoli associazioni: “Casa dei Diritti Sociali”, Lega Obiettori di Coscienza, Collettivi Dolenti alienazioni... Vari soggetti del territorio, fra cui associazioni, politici e rappresentanti di categoria, si oppongono con fermezza alla decisione del Comune di vendere lo storico immobile di Studenti, Associazione Iraniani in Esilio, Rete Antirazzista, Comunità Senegalese, Rifondazione Comunista, Federazione provinciale di Firenze e circolo Centro Storico, Collettivo Antipsichiatria “Violetta Van Gogh”, Democrazia Proletaria, Circolo Anarchico. Questo susseguirsi di attività lo ha caratterizzato come importante luogo di in- contro e aggregazione, salvandolo nel contempo dal degrado che colpisce palazzi analoghi lasciati a se stessi: le realtà ospiti hanno infatti autofinanziato le opere di manutenzione. Il comune di Firenze ha però da tempo, per l’appunto, deciso di alienarlo, e una prima asta - tenutasi lo scorso luglio - era andata deserta. Intanto sono sorti movi- si sono dimenticati di adempiere all’obbligo nei primi tempi in cui Sweepy è entrata in azione». Dichiarazioni politiche a parte, suscettibili come sempre di essere quantomeno “soggettive”, resta il fatto che la tecnologia (di cui Matteo Renzi è notoriamente fautore) permette oggigiorno di rendere grandi servizi alla cittadinanza, favorendola e agevolandola nel rispettare obblighi e prescrizioni. Sweepy-Jet: usare con cautela È importante informarsi sul nuovo metodo per pulire le strade di Luca Campostrini installare o meno i dispositivi deterrenti, mentre la prefettura ha solo il compito di verificare se l’installazione dei nuovi autovelox è conforme ai requisiti richiesti dalla legge. Già l’anno scorso Firenze occupava il primo posto nella classifica delle città che più incassano dalle multe, vedremo come andrà nel 2011… menti (composti da abitanti del quartiere, associazioni culturali e quant’altro) per impedire la vendita dell’immobile e si è costituito anche il “Progetto Conciatori”, che ha messo sul tavolo diverse proposte di utilizzo del fabbricato: co-housing urbano sociale, scuola di italiano per stranieri, danza-terapia, laboratorio di teatro per bambini, percorso lu- della carreggiata, ma alcune riflessioni appaiono comunque necessarie. Innanzitutto, a detta di alcuni consiglieri, «si è constatata la mancanza di un’adeguata segnaletica stradale, capace di ricordare ai cittadini il giorno in cui si sarebbe reso necessario lo spostamento della propria auto. A nulla evidentemente sono valse le promesse dell’amministrazione comunale e di Quadrifoglio di fornire un’adeguata informazione, e di essere perlomeno “tolleranti” nei confronti di coloro che Perché allora – sono solo modestissimi suggerimenti di chi scrive - non collocare per esempio opportune paline (tipo quelle alle fermate dell’autobus) fornite di display luminoso su cui i giorni precedenti la pulizia stradale viene fatto scorrere un avviso per richiamare l’attenzione dei cittadini sull’imminente “appuntamento”? Oppure, per volare ancora più bassi in termini di spese, perché non inviare un banale sms al numero di cellulare che ogni residente potrebbe volentieri fornire, così da essere avvertito che l’indomani ci sarà il lavaggio della strada? l dico-teatrale mamme-figli, progetto per un laboratorio/galleria di arti multimediali, l’“aggregoluogo sociale autogestito”, corso di orticoltura pensile, progetto “riciclo, riuso&mercato”, "recupart", progetto di teatro popolare, casa della donna, laboratori sul riciclaggio e archivio storico della memoria di Santa Croce. Anche diversi soggetti della politica fiorentina, fra cui la consigliera Ornella De Zordo di perUnaltracittà, il capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà Eros Cruccolini e il consigliere del Quartiere 1 Riccardo Sansone (SeL), si sono attivati per tentare di convincere l’amministrazione a rinunciare alla vendita del fabbricato. C’è stata addirittura una mozione urgente del consiglio di Quartiere 1, votata all’unanimità, che chiede al sindaco di valutare ogni possibilità di togliere il complesso di via dei Conciatori dal piano delle alienazioni, per destinarlo a finalità sociali e di aggregazione. Ciò nonostante lo scorso 13 dicembre ha avuto luogo una seconda asta, e questa volta l’immobile è stato venduto: l’acquirente è la società “Tosco 3 S.r.l.”, e ciò che balza subito agli occhi è il prezzo di vendita. Il Comune ha “svenduto” l’edificio per soli 1161,6 euro al metro quadro! E stiamo parlando, ricordiamolo, della zona Santa Croce, che qualunque agenzia immobiliare può confermare essere un’area con una quotazione al metro quadro ben superiore. Ma l’esito di questa asta, che ovviamente preoccupa associazioni, partiti ed enti vari ospitati nel complesso, sembra non essere scontato: “Progetto Conciatori” e Sandro Targetti del “Centro delle Culture” fanno sapere che «l’aggiudicazione può ancora non essere convertita in contratto di vendita, per stipulare il quale ci sono quattro mesi di tempo, se c’è la volontà del Comune. L’immobile non è libero da persone e cose, come scritto nel bando d’asta, ma utilizzato da trent’anni da varie realtà per attività sociali, culturali e politiche e per la residenza di oltre cento persone». l gennaio-febbraio2011 L’agonia del “mostro del Pratellino” Già lo scorso settembre - dopo che il Consiglio di Stato aveva respinto il ricorso che l’impresa di costruzioni Berni aveva presentato contro l’ordinanza del sindaco Renzi, che disponeva l’abbattimento dell’obbrobriosa N uovi pilomat sono spuntati per le vie di Firenze. Ricordiamo che con tale termine si indicano – ormai dal 1995, anno in cui furono omologati dal ministero delle Infrastrutture per l’installazione su suolo pubblico - i dissuasori mobili a scomparsa, ovvero quelle colonnine (vedasi immagine) che all’occorrenza possono abbassarsi fino a rientrare completamente nella sede stradale. I pilastrini sono apparsi nella zona di San Pierino e di via Faenza: per la precisione, in via san Pier Maggiore, all’incrocio con via delle Badesse, a protezione dell’area pedonale di San Pierino-Borgo degli Albizi (tra piazza Salvemini e piazzetta Calamandrei), via Palmieri (tra via dei Pandolfini e piazza San Pier Maggiore) e piazza Salvemini (escluse le direttrici di transito provenienti da via Verdi); e in via Faenza (all’intersezione con piazza Madonna degli Aldobrandini), via Sant’Antonino (in corrispondenza degli incroci con via dell’Amorino e con via dell’Ariento) e in via Zannoni (all’intersezione con via dell’Ariento). I pilomat, a carattere sperimentale per la durata di un anno, nell’area di San Pierino rimangono abbassati dalle 6 alle 9.30 e dalle 18.30 alle 20.30 per permettere l’accesso ai residenti e le operazioni di carico e scarico delle merci, mentre nella zona di via Faenza restano retratti dalle 5 alle 10 e dalle 18 alle 21. Questo sistema, voluto nel capoluogo toscano dall’ex assessore Graziano Cioni, è – almeno in teoria – piuttosto sofisticato ed è concepito per abbassarsi in caso di emergenza: o mediante l’utilizzo di un telecomando, o di un “ordine” impartito da appositi dispositivi presenti in determinati uffici delle forze dell’ordine o, in automatico, quando percepisce il suono delle sirene dei mezzi di soccorso. COME FUNZIONANO (O DOVREBBERO) I PILOMAT I pilomat sono dei gioiellini di tecnologia, ma talvolta solo in teoria, perché per esempio lo scorso agosto – quando verso le 23 una camionetta dei vigili del fuoco doveva entrare in piazza sant’Ambrogio per un’emergenza - il pilomat a guardia dell’area pedonale non volle saperne di scendere: 9 struttura che un tempo aveva ospitato le Poste - si era percepito che la meta era vicina. Lo scheletro rugginoso delle ex Poste di via del Pratellino, in zona Campo di Marte, ha i giorni contati. Questo mese vengono infatti eseguite le procedure per la bonifica dell’immobile, da cui deve essere portato via l’amianto. Questa è una fase fondamentale, dopo di cui l’edificio sarà demolito e al suo posto sarà realizzato un parcheggio per i residenti. Per liberare la struttura dal pericoloso metallo, essa viene completamente ingabbiata da un ponteggio e coperta da un telo impermeabile, in virtù di cui una leggera decompressione interna consentirà di non disperdere fibre di amianto all’esterno. Per i cittadini che vivono nei pressi, assicura l’amministrazione, non ci sarà alcun rischio. Questi lavori costeranno 565mila euro, totalmente a carico della ditta Berni S.r.l. che come detto ha perso i due ricorsi, uno al Tar e l’altro al Consiglio di Stato, contro l’ordinanza Monumenti e opere d’arte sulle centraline telefoniche di Luca Campostrini L BARRIERE A SCOMPARSA Pilomat in strada Si abbassano in caso di emergenza: o mediante l'utilizzo di un telecomando, o di un ordine di appositi dispositivi o in automatico con le sirene ✱ 2011: STOP AI SACCHETTI DI PLASTICA, SI RITORNA ALLA “SPORTA” Nonostante l’allarme lanciato da Federdistribuzione per la poca chiarezza della nuova norma che sancisce il divieto di utilizzo dei sacchetti di plastica, dal primo gennaio è scattato il no alla commercializzazione delle buste per la spesa non biodegradabili. La Grande distribuzione si stava già da tempo preparando a questa decisione incentivando l’utilizzo di borse riciclabili e buste biodegradabili. Sostituire tutti gli shopper di plastica da un giorno all’altro non è certo facile anche se il “no alla plastica” è scattato inderogabilmente. I negozianti che intendono smaltire le scorte di magazzino possono farlo cedendo i sacchetti a titolo gratuito. “Secondo un’indagine di Coldiretti, gli italiani sono tra i maggiori utilizzatori in Europa di shopper in plastica, con un consumo medio annuale di 300 sacchetti a testa per un totale di 25 miliardi utilizzati ogni anno sul nostro territorio”. del sindaco. La stessa Berni si accollerà anche i successivi costi di demolizione. Stando alle dichiarazioni dei tecnici del comune, che da settembre ad oggi hanno eseguito opportune analisi, l’amianto è presente in modo abbondante all’interno dell’immobile: ne sono infatti costituite le strutture dei pilastri e quelle che sostengono i solai. Al Comune alcuni locali della caserma Mameli la vettura fu costretta a fermarsi all’imbocco di via dei Macci e i pompieri a procedere a piedi. Per fortuna si trattava di un intervento di poco conto, ma se l’emergenza fosse stata grave? In pratica, la camionetta si era correttamente posizionata davanti al pilomat, affinché il sensore di suoni percepisse la sirena e attivasse il rientro nella sede stradale, ma questo non avvenne. La colonnina accennò appena un movimento verso il basso ma poi più niente. Come per una beffa, una volta conclusasi l’operazione di spegnimento, dopo una decina di minuti, il pilastrino si decise ad abbassarsi completamente. «Potrebbe esserci stata un’interferenza e il pilomat non ha riconosciuto il suono», ipotizzarono i vigili del fuoco, ma è intuitivo che una tale ipotesi può tutt’al più rappresentare una spiegazione tecnica, non certo una rassicurazione riguardo all’efficienza del dispositivo. Che ci risulti, comunque, non si sono verificati nei mesi scorsi altri casi simili, ma va da sé che ne basta un altro in cui l’emergenza sia grave e l’efficacia del soccorso sia vanificata da un inghippo del genere, per mettere in discussione l’opportunità dei pilomat. I quali del resto, va detto, sono decisamente di minore impatto estetico rispetto ad esempio alle catene, che peraltro in passato si sono rese anch’esse protagoniste di episodi in cui i mezzi di soccorso non sono potuti passare perché non c’era a disposizione la chiave (o la chiave giusta) per sbloccare la serratura. l N uovi spazi, finora “off limits” per i cittadini, vengono messi a disposizione di Firenze. Si tratta, nella fattispecie, della caserma Mameli. L’edificio, che ospita la scuola allievi sottufficiali, si affaccia su piazza della Stazione, su via della Scala e su via Santa Caterina da Siena. L’intera caserma rientrerà in possesso del Comune solo dopo il completamento della nuova scuola marescialli a Castello, che come sappiamo ha attraversato e sta tuttora attraversando acque torbide e agitate, a causa di situazioni ancora al vaglio della magistratura. Intanto la Mameli viene in parte già aperta alla città e all’amministrazione, che la utilizzerà per eventi e attività a favore di fiorentini e turisti. Un passo, questo, in direzione della completa riqualificazione della zona di Santa Maria novella. Gli spazi di cui il Comune può già iniziare a fruire sono di grande importanza: innanzitutto il Chiostro Grande - uno dei nuclei più antichi della struttura, risalente al Trecento, di grande pregio storico e artistico - e alcuni locali in via della Scala, già oggi non più utilizzati dalla scuola. Il suddetto chiostro potrà essere usato durante il periodo estivo, cioè almeno luglio e agosto, oltre a due settimane minimo nel corso dell’anno e al periodo natalizio, nel rispetto ovviamente delle necessità della scuola stessa. Tra gli altri luoghi da utilizzare potrebbero esserci anche la Cappella dei Papi e il Refettorio. L’intenzione del Comune è usare questi spazi per eventi estivi, ma anche per visite guidate o particolari iniziative durante l’anno. L’operazione comunque non è a “costo zero” per l’amministrazione: questa infatti, in cambio degli spazi che viene ad acquisire, si accolla economicamente la spesa di restauro della facciata della scuola. e trasformazioni che riguardano la città sono scandite talvolta da piccoli dettagli, privi di una reale valenza strutturale, ma ugualmente efficaci in termini di immagine. A tale categoria può essere ascritta la decisione del comune di Firenze di aderire all’iniziativa promossa da Telecom Italia, che intende in questo modo rifare il look alle proprie centraline telefoniche. L’operazione in sintesi consiste nell’abbellire i vecchi sportelli delle centraline Telecom con le fotografie dei monumenti di Firenze. Il risultato è reso possibile dall’utilizzo di una particolare pellicola adesiva: con essa vengono ricoperti gli armadi ripartilinea già dotati di sportelli metallici di nuova generazione. I quali armadi, per inciso, sono dotati, oltre che di innovativi sportelli, anche di particolari serrature di sicurezza, che hanno permesso di arginare il fastidioso fenomeno del vandalismo. Le centraline diventano in questo modo veri e propri elementi di arredo urbano; e in tutto il centro storico, sono ben cinquant’otto le strutture che subiscono questa trasformazione estetica. Fra i soggetti raffigurati, naturalmente piazza della Signoria, Palazzo Vecchio, Battistero, Palazzo Pitti, Davide di Michelangelo, Duomo e tanti altri. Il battesimo dell’iniziativa, o la “posa” della prima immagine, che dir si voglia, è avvenuto all’angolo via Zannetti - via dei Conti, e, data la prossimità, il soggetto collocato sullo sportello è il mercato di San Lorenzo. Da sottolineare che questo progetto coinvolge non solo Firenze, bensì le principali città d’arte italiane. gennaio-febbraio2011 10 formazione scuola IL 12 FEBBRAIO TERMINE DELLE ISCRIZIONI di Luca Campostrini È prorogata fino a sabato 12 febbraio la scadenza per l’iscrizione alle nuove scuole, per le iscrizioni alle scuole superiori per gli alunni che frequentano gli ultimi anni delle scuole dell’obbligo. La data è stata resa pubblica con la circolare n. 101 del Ministero dell’Istruzione che ha, infatti, stabilito che la scadenza per le iscrizioni all’anno scolastico 20112012, è il 12 febbraio 2011. L’iscrizione alla scuola dell’infanzia o alla scuola primaria si effettua presso la segreteria della direzione didattica o dell’istituto comprensivo prescelto, mentre, l’iscrizione alla scuola secondaria di I grado o quella superiore viene effettuata tramite la scuola attualmente frequentata. A tal proposito, l’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Provincia di Firenze ha provveduto nei giorni scorsi ad inviare ai ragazzi che frequentano le classi terze delle scuole medie del territorio fiorentino, i depliant formativi sulle scuole superiori presenti sul territorio provinciale; questo per permettere agli alunni ed alle loro famiglie una più completa conoscenza dell’offerta formativa delle scuole del territorio. Per ulteriori informazioni e per cercare tutte le scuole presenti sui comuni del territorio della provincia di Firenze, è possibile consultare il sito http://osp.provincia. firenze.it/ SCUOLA Marconi a rischio La scuola passerà da comunale a statale. Sarà garantita la continuità scolastica? L a cosiddetta continuità scolastica (l’opportunità per chi si iscrive ad un ciclo scolastico di avere dal primo all’ultimo anno, nei limiti del possibile, stessi docenti, stesse modalità e in generale stessi riferimenti, ai fini di un adeguato apprendimento), sta zoppicando in alcune situazioni cittadine. Per esempio alla scuola dell’infanzia Marconi di via Mayer, che per decisione dell’amministrazione passerà dalla gestione comunale a quella statale, specularmente con la scuola Villa Ramberg che transiterà invece alla gestione comunale. «Vogliamo comunque assicurare – ha spiegato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi – il potenziamento della continuità orizzontale fra le due scuole attraverso la programmazione di interventi con scansione settimanale, oltre a garantire l’omogeneità dei “piani di offerta formativa”, sia per gli aspetti educativodidattici sia per quelli organizzativi. Sono anche previste sezioni eterogenee, un identico punteggio per l’accesso alla scuola primaria Marconi e la possibilità per i bambini di “seguire” nell’“altra” scuola almeno una delle proprie insegnanti di sezione». Questa la rassicurante versione del Co- mune. Sul fronte opposto invece il malcontento delle famiglie si è tagliato col coltello per diversi giorni. Il problema è che in seguito ai cambiamenti succitati, i bambini già iscritti alla scuola Marconi si trovano costretti a una scelta in ogni caso scomoda: se vogliono mantenere le stesse maestre devono cambiare scuola, con relativi e facilmente intuibili disagi, loro e dei genitori; altrimenti, se decidono di restare nella stessa scuola avranno insegnanti diverse. Una specie di “trappola”, comunque la si veda, alla faccia appunto della continuità scolastica. «I genitori lamentano che non si possono cambiare le cose in corso d’opera - spiega Bianca Maria Giocoli, consigliere comunale Fli, a cui sono pervenute tante segnalazioni in merito -, i bambini sono persone da rispettare, e non pedine da spostare su una scacchiera; hanno quindi proposto una soluzione, a mio avviso, del tutto logica: se questa modifica va fatta, che almeno sia applicata solamente a partire da chi si iscrive da oggi in poi, senza avere valore retroattivo. In altri termini: chi decide di iscriversi oggi sa che situazione va a trovare, ma a chi si è iscritto uno o due anni fa, consapevole di precise modalità, non puoi cambiare oggi le carte in tavola». È vero, non sarà un trauma come qualcuno ha detto - per un bambino veder cambiare le maestre, ma, specialmente per quelli più piccoli, di sicuro è un forte disagio psicologico. Il 23 dicembre c’è stata una piccola svolta, in quanto l’assessorato alla scuola ha proposto due opzioni: posticipare di un anno l’operazione sopra descritta o attuarla subito dal prossimo settembre, ma garantendo per i due anni successivi stessi orari e stessa attività formativa. La rappresentanza dei genitori ha scelto la posticipazione. Moderata soddisfazione quindi, visto che le famiglie avevano chiesto di far slittare tutto di due anni, in modo da far completare il ciclo a chi si è iscritto l’anno passato. l Dieci candeline per una doppia laurea ✱ La scuola Marconi di via Meyer è all'avanguardia per quanto riguarda il risparmio energetico, l’uso di fonti rinnovabili, la qualità delle emissioni, il risparmio di risorse idriche H a festeggiato da poche settimane i suoi primi dieci anni di vita, e il bilancio di questi due lustri è di sicura soddisfazione. Parliamo del corso di doppia laurea in giurisprudenza italiana e francese - frutto di un accordo fra l’università fiorentina e L’Université Paris 1-Pantheon Sorbonne - che in Italia è tenuto solamente nel capoluogo toscano. È dunque un fiore all’occhiello per la città, perché si tratta di un programma di studi unico nel suo genere. Il corso nacque nel 2000 come scommessa sulla possibile vocazione internazionale degli studi giuridici, e ben presto, dissolvendo qualche perplessità che aleggiava intorno, si è consolidato UniFi è l'unica in Italia a offrire questo unico programma di studi e ha formato molti giovani che sono stati in seguito selezionati da importanti studi legali internazionali o avviati alla carriera accademica. Il titolo di laurea equivale infatti a tutti gli effetti alla laurea specialistica in giurisprudenza e comporta il contestuale conferimento della Maîtrise en droit da parte della Faculté de droit dell’Université di Paris 1– Panthéon Sorbonne. La formazione condotta in due ambienti giuridico-culturali diversificati consente agli studenti di ambedue i paesi di acquisire una preparazione, sotto il profilo professionale e della padronanza del linguaggio a livello tecnico e generale, che li rende altamente qualificati per sbocchi lavorativi sempre più richiesti nell’ambito europeo, oltre ad abilitarli ai ruoli previsti dalle rispettive legislazioni nazionali. Il corso si svolge per i primi due anni a Firenze e per il triennio successivo a Parigi. l gennaio-febbraio2011 S iamo ormai prossimi alla scadenza, c’è tempo fino al primo febbraio per presentare gli elaborati con cui partecipare alla 12ª edizione del concorso “Chi scrive, chi legge”, che quest’anno celebrerà il momento conclusivo con la cerimonia di premiazione il 15 aprile nel salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. La manifestazione, ricordiamolo brevemente, nacque dodici anni fa per merito del prof. Elio Rago e della prof.ssa Maria Piera Simi, per stimolare bambini e ragazzi all’uso della comunicazione scritta e all’utilizzo di linguaggi diversi. Possono partecipare tutti gli studenti dell’Istituto comprensivo “Ghiberti”, oltre a classi, gruppi di alunni o singoli alunni di istituti comprensivi di Firenze, comuni limitrofi e della Provincia di asili nido, primarie e secondarie di primo grado. Possono essere presentati testi in prosa o in versi, cartelloni, manufatti e realizzazioni multimediali. Lo scorso anno pervennero circa tremila elaborati. Inoltre, per chi frequenta le classi terze della scuola secondaria di primo grado, è aperta una sezione speciale, ovvero la recensione di libri, film, musiche, opere pittoriche o altro che abbia attinenza con il tema proposto. Quest’anno la scelta è ricaduta sul lavoro. La prof. Francesca Corsico, respon- di Luca Campostrini cONCORSO 11 pio i propri nonni o addirittura andando nelle case di riposo per capire come si sia trasformato il lavoro nel corso dei decenni. Naturalmente sono emersi anche gli aspetti negativi del lavoro, per esempio quello minorile o sottopagato». Dal canto suo il professor Rago, tuttora colonna portante del concorso, enfatizza l’importanza di linguaggi diversi (oltre alla scrittura, quello grafico, quello della manualità ecc.) che i ragazzi utilizzano dalla scuola primaria fino “Chi scrive, chi legge” Al via la 12ª edizione sabile del progetto insieme alla prof. Eleonora Amatucci, spiega che gli alunni sono stati indirizzati ad affrontare il tema in tutte le sue connotazioni, fra cui quella del «lavoro inteso anche come strumento per lo sviluppo e l’evoluzione dell’umanità. I partecipanti al concorso hanno realizzatoa seconda dell’età approfondite ricerche, interpellando per esem- Dodici anni fa Elio Rago e Maria Piera Simi, docenti della scuola Ghiberti, idearono questo concorso mirato a sviluppare l'attitudine dei giovani a esprimersi con la scrittura e altri linguaggi creativi . Il 15 aprile in Palazzo Vecchio il momento clou di questo premio sempre più conosciuto e apprezzato da studenti non solo degli istituti comprensivi di Firenze ma anche di quelli dei Comuni limitrofi della provincia “Spazio libro” P Una porta per fare entrare i bambini nel mondo della letteratura resso la palazzina ex Fila in via M.L. Casini è attivo un servizio del Comune, in collaborazione con Cepiss e cooperativa Arca, denominato “Spazio libro”. Aperto il lunedì, mercoledì e giovedì dalle 16.30 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 13, è un luogo dove sono svolte attività che si propongono di avvicinare i bambini dai due ai sei anni alla lettura - o per meglio dire, considerando che a quell’età i bambini ancora non sanno leggere - al concetto del libro e della lettura. Ci si può recare allo “Spazio libro” per leggere e per prendere volumi in prestito; la prima volta va fatta un’iscrizione gratuita. L’anno scorso il servizio ha registrato centocinquanta adesioni. Ci sono circa milleseicento libri a disposizione, contrassegnati da bollini di diversi colori per capire a quale area tematica appartengono: si va dai libri-gioco ai volumi di argomento legato alla natura e quant’altro. Responsabile del servizio è Laura Bonomo, mento, il libro appunto, magaeducatrice professionale. ri trascurato nella quotidiani«Un bambino deve essere tà». All’interno di “Spazio libro” categoricamente accompa- ci sono tavolini con seggioline, gnato da un adulto - inizia a vengono dati fogli su cui disespiegare Bonomo - e questa gnare, pubblicazioni e riviste prescrizione punta anche a da cui ritagliare figure per stimolare l’interazione fra i creare bricolage e quant’altro, due, avendo come fulcro il li- ma resta un punto fermo che bro: il genitore, il nonno o chi questo servizio non va confuper lui, impara a dedicarsi al so con una ludoteca. piccolo utilizzando uno stru- “Spazio libro” è anche luogo di incontro, scambio e formazione per il personale dei servizi educativi del comune di Firenze su tematiche relative alla lettura e ai libri, relativamente a determinate fasce d’età. Ci sono angoli a disposizione di chi vuole stare in tranquillità insieme all’adulto che lo accompagna, e proprio il ruolo dell’adulto è fondamentale: esso può stimolare l’ascolto, l’amore per la let- prestabilito, ma siamo anche tura, il piacere di sentire una disponibili a leggere testi che storia, la scoperta delle imma- vengono espressamente richiesti dai partecipanti». gini, la sonorità di una voce. «Se qualcuno ci chiede con- Il servizio offre anche momensiglio su quale tipo di lettura ti dedicati a gruppi di bambini intraprendere siamo a dispo- del nido e della scuola d’infansizione - prosegue Bonomo zia con apertura mattutina su - ma a prescindere da quello prenotazione, accogliendo teche possiamo fare noi, è im- matiche e proposte di lettura. portante che il piccolo sta- Il mese di gennaio ad esempio bilisca un rapporto col “suo è così articolato: lunedì “Una adulto”, e che capisca l’impor- filastrocca tira l’altra”, filastroctanza di questo “spazio” da che e storie in rima. Giovedì ritagliarsi durante la giornata. “Chi trova un libro… trova un In certi periodi del pome- tesoro”, storie sull’amicizia. riggio leggiamo noi, in con- Sabato “Giocare le storie”, stoformità a un programma rie da ascoltare, raccontare, alle superiori, oltre al «concetto della continuità, quasi un ideale passaggio di testimone, dato dal fatto che gli studenti delle superiori e anche universitari vanno a correggere gli elaborati dei loro colleghi più giovani». Una componente di primaria importanza, intesa anche come novità negli ultimi anni, è l’utilizzo delle nuove tecnologie, della multimedialità: infatti diversi lavori vengono eseguiti al computer, per esempio per produrre video. «Il concorso ormai è conosciuto e piace - aggiunge con soddisfazione Rago - e per fortuna abbiamo sempre avuto un importante sostegno da parte dell’amministrazione, prima con l’assessore Lastri e ora con Di Giorgi. Ogni anno abbiamo così la possibilità, fra le altre cose, di fare una pubblicazione dei lavori svolti: questa non serve, ovviamente, a lodare noi stessi, ma per favorire un più profondo coinvolgimento da parte dei vari soggetti scolastici». Rago conclude evidenziando la preziosa collaborazione dei genitori, parte attiva e “coorganizzatori” del Concorso, mentre Corsico confida che gradirebbe una maggior partecipazione da parte dei colleghi, che però, ammette, a causa dell’attuale assetto scolastico italiano, più di tanto non possono fare. l leggere e giocare. Ma non è tutto: gli educatori dei servizi alla prima infanzia del comune di Firenze leggono, raccontano, rappresentano storie (con diverse modalità, dalle marionette alle ombre cinesi) all’interno del ciclo “Il sabato si racconta”, che si svolge da gennaio ad aprile. Questo mese, sabato 29, è rappresentato “Mi mangio la luna”, spettacolo di ombre “in scena” alle ore 10,1511,00-11,45–12,20. l ■ Tel. 055679973 www.comune.fi.it/asilinido www.exfila.it gennaio-febbraio2011 12 economia di Stefano Bandinelli Quali sono le prospettive dell’economia fiorentina nel 2011? Tra le “strade" che le aziende del territorio stanno scegliendo sempre più di prendere c’è indubbiamente quella della green economy. In queste pagine abbiamo deciso di fare un punto mirato proprio a comprendere quanto l’economia verde stia diventando importante per Firenze e i fiorentini. Abbiamo scelto di analizzare la questione ascoltando l’analisi del presidente provinciale della CNA, Mauro Fancelli, del presidente regionale di Legambiente, Piero Baronti, e il punto di vista di un tecnico, Francesco Meneguzzo, ricercatore CNRIbimet. Da loro arrivano una più chiara visione del domani dell’economia locale e indicazioni utili a chi volesse “portarsi a casa” un impianto per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Investire nel sole? Aiuta l'Italia L Firenze e il fotovoltaico secondo Francesco Meneguzzo possono guardare a un "matrimonio verde" che può portare grandi vantaggi a “linea verde” dell’approvvigionamento energetico è applicabile anche in una realtà urbana come quella fiorentina? Per capirlo INfirenze ha incontrato Francesco Meneguzzo, ricercatore CNR-Ibimet, esperto di fonti rinnovabili. Meneguzzo ha illustrato, in un seminario “Per l’eolico, e mi riferisco in tenutosi quattro mesi fa a Pra- particolare al micro-eolico to, il Piano di azione nazionale (da poche centinaia di Watt per le energie rinnovabili e il a pochissimi chiloWatt) e al programma fotovoltaico re- mini-eolico (fino a 20 chiloWatt gionale facendo approfondite o poco più), è tutto un altro analisi sul declino delle risorse discorso: nell’area fiorentina energetiche e sulle politiche ambientali. Firenze e il suo hinterland sono un’area idonea alla collocazione, ad esempio, di pannelli fotovoltaici? “Quasi tutte le aree della Toscana, se non proprio tutte, sono idonee alla installazione di pannelli fotovoltaici, quindi anche l’area fiorentina, e lo stesso ovviamente vale per i moduli solari termici per il riscaldamento dell’acqua. L’insolazione, infatti, è del tutto sufficiente a consentire una produzione energetica in grado di ripagare velocemente l’investimento. Il problema, semmai, consiste nei regola- menti comunali spesso troppo restrittivi, come mi risulta sia il caso fiorentino: se il centro storico propriamente detto può essere correttamente salvaguardato (e le antenne satellitari, però?), occorre una maggiore liberalità nelle vaste aree periferiche. In ogni caso i Comuni si stanno lentamente adeguando”. E per quanto concerne eolico e mini-idroelettrico? ne elettrica e denominate rispettivamente “conto energia” (fotovoltaico) e “tariffe omnicomprensive” (mini-eolico), amministrate dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), favoriscono l’aumento dell’efficienza ancora maggiore. I contributi “a fondo perduto” sono invece sempre minori, anche se tuttora accessibili per quanto riguarda le fonti termiche; tuttavia, si consideri che l’effetto dei contributi a fondo perduto è sempre stato assai mo- a quella consumata, vale a dire circa altri 0,15 euro. In tutto fa circa 0,50 euro. Moltiplicando per 4.000 chiloWatt-ora all’anno si ottiene un valore complessivo dell’energia prodotta pari a 2.000 euro all’anno. Quanto costa un impianto fotovoltaico di potenza 3 chiloWatt? Circa 14.000 euro, Iva compresa (l’Iva, non dimentichiamolo, è un costo per un privato o una famiglia). In conclusione, spendendo 14.000 euro oggi, una famiglia recupera l’investimento in 7 anni, dopo di che avrà ben 13 anni di solo guadagno. In altri termini ancora, si è realizzato un investimento con tasso di redditività superiore al 14%: esiste un altro investimento tanto redditizio e allo stesso tempo assolutamente sicuro e garantito per il proprio capitale?”. Da ricercatore CNR-Ibimet lei ha anche un quadro chiaro sull’utilità globale che possono dare, nei prossimi anni, gli impianti cosiddetti privati. Ci può dare Spendendo 14.000 euro oggi, una famiglia recupera l’investimento in 7 anni, dopo di che avrà ben 13 anni di solo guadagno. In altri termini si è realizzato un investimento con tasso di redditività superiore al 14%: esiste un altro investimento tanto redditizio e allo stesso tempo assolutamente sicuro e garantito per il occorre infatti salire sui crinali collinari oltre i 400-500 metri di quota, purché i regolamenti comunali consentano questo tipo di installazioni che, in certi casi, possono dare grandi soddisfazioni anche finanziarie. Per quanto riguarda infine il micro e mini-idroelettrico, in linea di principio esistono qua e là risorse sufficienti, si pensi ai piccoli salti dell’Arno e a qualche affluente, ma in generale questo tipo di iniziative è riservato a operatori energetici molto professionali, in quanto le infrastrutture necessarie richiedono grandi competenze e supervisione”. Quando si parla di energie rinnovabili c’è sempre il nodo dei costi d’installazione. Qual è il panorama attuale degli incentivi che possono abbattere tali costi? “Per quanto riguarda le fonti rinnovabili in grado di produrre elettricità, come quella solare fotovoltaica e quella mini-eolica, le incentivazioni, proporzionali alla produzio- un’idea in tal senso? e la diminuzione progressiva desto, risolvendosi spesso in del costo degli impianti, tanto un aumento del prezzo degli “L’utilità globale, per esempio per che possiamo affermare con impianti, cosa che non accade il nostro Paese, è enorme. Immasicurezza che un impianto fo- con le tariffe assegnate all’e- giniamo infatti di installare tutti tovoltaico si ripaga in circa 6-7 nergia prodotta o con gli sgravi gli impianti fotovoltaici sui tetti delle abitazioni, dei condomini, anni: questo equivale a un in- fiscali successivi all’acquisto”. dei capannoni industriali. Bene, vestimento con tasso di ritorno nel nostro Paese l’edificato è E per quanto concerne superiore al 13%! Ovviamente, pari a oltre l'8% del territorio invece l’energia che viene un impianto fotovoltaico deve nazionale, qualcosa come circa immessa in rete quale può essere collocato... al sole, e un due milioni e mezzo di ettari. essere l’incasso annuo impianto mini-eolico collocaSe soltanto lo 0,5% della superper chi installa un piccolo to... al vento, il secondo caso ficie edificata fosse coperta con impianto? essendo un po’ più complicato del primo. Per le fonti termiche, “L’incasso annuo dipende mol- pannelli fotovoltaici, cioè una come quella solare e geotermi- to sia dalla produzione elettri- percentuale ancora bassissima, ca, la detrazione del 55% del ca sia dal periodo in cui sarà avremmo raggiunto gli obiettivi costo dell’impianto dall’impo- installato l’impianto, in quanto europei, attribuiti all’Italia, per la sta lorda consente sempre di le tariffe incentivanti diminui- generazione di energia elettrica ripagare l’impianto entro 5-10 scono nel tempo (e corrispon- dalla fonte solare all’anno 2020, dentemente diminuiscono i con conseguenze enormi per anni, secondo i casi. l’indipendenza energetica del In ogni modo, si dovrebbe costi degli impianti). sempre tenere conto dell’au- Facciamo due conti esemplifi- Paese, la riduzione delle bolletmento progressivo delle tariffe cativi. Per un’abitazione, suppo- te energetiche e il taglio delle energetiche, che temiamo sarà niamo di installare un impianto emissioni dei gas nocivi. sempre più sensibile nei pros- fotovoltaico di potenza 3 chi- In conclusione, si può affermasimi anni, mentre il “combusti- loWatt: questo produrrà circa re che ogni singolo impianto bile” degli apparati energetici 4.000 chiloWatt-ora all’anno. fotovoltaico installato su un’arinnovabili - sole, vento e calo- Ciascun chiloWatt-ora quanto bitazione o un capannone re della terra - è sempre gratis, vale? Da una parte abbiamo la industriale è un presidio fonper cui si può attendere un tariffa incentivante, del valore damentale per un futuro di siaumento nel tempo del valore di circa 0,35 euro, dall’altra il curezza energetica e competirelativo dell’energia prodotta conguaglio in bolletta elettrica tività delle imprese e del Paese e quindi un ritorno economico dell’energia prodotta rispetto nel suo complesso”. l gennaio-febbraio2011 I l mondo della piccola e media impresa rappresenta a Firenze e provincia il 99,3% del tessuto produttivo. Per questo è proprio in questo ambito che vanno ricercate le prospettive di sviluppo dell’imprenditoria cittadina; imprenditoria che, come conferma il presidente di CNA Firenze, Mauro Fancelli, guarda sempre più alla green economy. Ma partiamo da un bilancio complessivo sulla tenuta del comparto. “Anche gli artigiani – sottolinea Fancelli – stanno pagando l’effetto della crisi economica. Il 2010, infatti, si è chiuso con un saldo negativo di imprese presenti sul nostro territorio: -237. Oggi, però, io leggo una forte reazione; molti hanno messo in gioco le risorse accumulate negli anni, in sostanza si stanno giocando la casa, per sostenere l’azienda e in tanti, fortunatamente, riescono a salvarsi. Però c’è bisogno del sostegno delle istituzioni che devono puntare sul sostegno a quella che è l’economia reale del territorio e visto le piccole e medie aziende rappresentano più del 99% del totale, credo non ci siano dubbi sulla strada giusta da percorrere. Anche perché legato alle ditte artigiane c’è un enorme numero di lavoratori anche se spezzettati in micronumeri (da 1 a 10 dipendenti) ditta per ditta”. 13 L'ANALISI DEL PRESIDENTE PROVINCIALE MAURO FANCELLI Il “cuore” della CNA è sempre più verde Nell'Oltrarno nasce un grande progetto per riportare in vita le botteghe di artigianato artistico nuovo modo di pensare zionali. In tal senso voglio ricoril futuro produttivo dare che in dicembre abbiamo in Europa? consegnato all’assessore regionale Simoncini un documento “È un settore fondamentale. nel quale chiediamo di rendere Nel nostro documento, che contiene tutta una serie di operativo anche in Toscana lo small business act, il documen- richieste affinché si attui lo to della Comunità Europea che small business act, c’è anche indica le linee per dare un mo- un paragrafo che parla della derno sostegno alla piccola- green economy dove si chiede di coinvolgere concretamente media impresa”. politica, ditte e famiglie e creare un più stretto rapporto tra E la green economy produzione e ricerca, cioè tra come si inserisce in questo Per il 2011 cosa si augura? “Che venga impostata una politica di sostegno alla piccolamedia impresa in maniera sinergica, a tutti i livelli istitu- A monitorare la crescita della green economy toscana e fiorentina in particolare c’è, tra gli altri, Legambiente che da sempre è una delle associazioni ambientaliste più attente allo sviluppo economico sostenibile. Il presidente regionale, Piero Baronti, vede un grande futuro per questo comparto. “Secondo Legambiente – spiega Baronti - la green economy nei prossimi anni assumerà un’importanza particolare perché, da quello che emerge da tutte le ricerche fatte a livello internazionale, oggi, in un periodo di crisi economica perdurante, la situazione migliore si riscontra proprio nel settore dell’economia verde, nel senso che c’è una crescita di aziende che operano in questo settore un po’ a tutti i livelli. Questo significa nuove opportunità per le aziende e soprattutto significa occupazione. Questo discorso vale in modo particolare per quei Paesi che sono partiti prima dell’Italia tant’è che se oggi parliamo di green economy in Europa c’è un punto di riferimento ben preciso ed è la Germania dove ormai nel settore dell’economia verde e in modo particolare in quello delle energie rinnovabili si Chiudiamo parlando di progetti: qual è il prossimo università e ditte presenti sul obiettivo mercato, orientando tutti verdi CNA e dell’artigianato so l’ecoefficienza e l’ecocomfiorentino? patibilità energetica. Nel campo dell’edilizia ci sono già degli “La rivalorizzazione del quaresempi interessanti che vanno tiere dell’Oltrarno. Insieme a in questa direzione: recente- Comune di Firenze, Camera di mente è stata presentata una Commercio e Confartigianato casa tecnologicamente avan- abbiamo definito un progetzata che sfrutta energie rinno- to suggestivo per riportare in quella parte di città una vabili e risparmio energetico”. rete di botteghe di artigianato artistico di qualità, storica Quante sono le ditte identità dell’Oltrarno, che neaffiliate a CNA Firenze gli ultimi anni sono gradualche hanno scelto di mente sparite, delocalizzate puntare o riconvertirsi o chiuse per i costi eccessivi nella green economy? “Un bel po’: sono circa 800 e dei fondi. Nascerà infatti una operano in vari ambiti com- scuola internazionale dell’apprendistato artistico che punmerciali”. ta a valorizzare non solo il prodotto ma anche chi lo reaCos’è che queste ditte lizza. L’amministrazione ha già chiedono, ad esempio alla politica, con più forza? deliberato uno stanziamento “Che si attui quanto prima una di 250mila euro, la Camera forte semplificazione delle pro- di Commercio 150mila e altri cedure. Ci sono infatti passaggi fondi arriveranno da noi e da burocratici e amministrativi Confartigianato che abbiamo che sono di ostacolo, ad esem- deciso di concentrare gli aiupio per i processi di installa- ti su questo progetto invece zione delle apparecchiature di spacchettarli in mille rivoli. energetiche. E poi servono più In tal modo puntiamo a fare investimenti pubblici. Nel 2010 massa critica e a coinvolgere già la Regione si è mossa in anche gli istituti di credito per questa direzione e si può dire arrivare davvero a far rinascel che sulla strada giusta ci siamo re l’Oltrarno cittadino”. LEGAMBIENTE La green economy è la strada del futuro ✱ È possibile fare vino tutelando l’ambiente migliorando l’efficienza energetica sia nel senso del risparmio che nella possibilità di utilizzo di energie alternative. Sono molti i produttori che hanno scelto di adottare un sistema composito tra fotovoltaico, produzione ad olio di colza e, a parziale supporto, rete elettrica tradizionale Piero Baronti: "siamo per la crescita e l'implementazione di ogni forma di energia rinnovabile" posti, ma credo si debba fare di più per potenziare il settore visto che si percepiscono ancora troppo poco le ricadute concrete. Infine, è forte l’esigenza di un contributo del sistema bancario che oggi è sin troppo ingessato e che così facendo non è più un motore di sviluppo per il territorio”. sono creati nel giro di pochi anni centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro”. E a Firenze a che punto siamo? “Anche in Italia le cose in questo settore stanno andando sempre meglio. Nell’area fiorentina abbiamo avuto questo mezzo buco nero rappresentato dalla ex Electrolux di Scandicci che ora dovrebbe finalmente partire con la produzione con altri imprenditori rispetto al progetto originale; però non c’è dubbio che c’è una grande attenzione allo sviluppo del settore sia da parte dell’associazione degli industriali che da parte di quelle degli artigiani”. Legambiente come si rapporta con gli imprenditori che scelgono la green economy? “Legambiente si rapporta con loro dando valutazioni su vari progetti che ci vengono sottoposti a priori. Ne abbiamo valutati molti, soprattutto nel settore dell’eolico, dando molti pareri favorevoli e qualcuno negativo per l’eccessivo impatto ambientale che comportava. Ma resta fermo che noi siamo per la crescita e l’implementazione di ogni forma di energia rinnovabile”. l gennaio-febbraio2011 14 sociale P rosegue il nostro viag- gli altri, insomma socializzare, gio nel mondo della che per un disabile è ancora più disabilità e giungiamo essenziale che per un normoalla terza tappa: i mezzi pubbli- dotato». Gli autisti, aggiunge il ci. Ci avvaliamo come sempre nostro mentore, sono sempre dell’indispensabile guida dell’a- molto disponibili con lui: si di Luca Campostrini mico Massimo, diversamente informano accuratamente su abile. Parlare di mezzi pubblici a dove deve scendere, lo aiutano Firenze, in attesa che siano rea- sulla pedana mobile e accostalizzate le altre linee della tram- no il bus in modo tale da agevo- INCHIESTA via, significa essenzialmente larlo una volta a terra. riferirsi agli autobus. Passiamo ai treni, benché qui «L’Ataf - inizia a spiegare il no- il discorso sia inevitabilmente stro amico - indica nel suo sito più generico anziché peculiare web le linee attrezzate per disa- della situazione fiorentina. «Per bili, i cui mezzi hanno la pedana viaggiare in treno - inizia Masmobile per salire e scendere; ri- simo - i disabili possono fare la guardo alle altre linee, la metà è “carta blu” presso le principali attrezzata e l’altra no. Per carità, stazioni, e con essa possono acil 50% di vetture attrezzate è già quistare due biglietti, di cui uno tanto, però alcune linee sono per l’accompagnatore, al prezzo poco frequenti, passano ogni di uno. Sugli Eurostar c’è un’amezz’ora e se per caso due bus rea apposita, vicino a un bagno consecutivi sono senza pedana accessoriato per disabili, dove mobile io devo aspettare più di ancorare la carrozzina al treno, un’ora». oppure ci si può sedere su un A favore dell’Ataf Massimo pre- comodo sedile. Direi quindi che cisa che è attivo un servizio do- così si viaggia bene! Su treni di avvertire in anticipo - variabile miciliare per i disabili lavoratori: livello inferiore invece c’è sol- stono bagni attrezzati». un pulmino ti viene a prendere tanto l’area dove sostare e spes- Esistono poi altre complicazio- a seconda della grandezza della e ti riporta a casa. so senza bagni. Sui locali e sui ni, apprendiamo dalla nostra stazione - le stazioni di salita e «Una soluzione comodissima - treni più vecchi non c’è neanche guida: sull’Eurostar e sui treni discesa, affinché possano orgaammette Massimo - che però ti l’area apposita: o sosti dove due “medi” ci sono delle limitazioni nizzare personale e mezzi, ovmantiene in una specie di iso- vagoni si congiungono, il che è al numero dei disabili, su sedia vero piattaforme elevatrici malamento, mentre su un autobus scomodo e rumoroso, o hai chi a rotelle, che possono salire nuali o elettromeccaniche. «Un normale puoi scambiare qual- ti prende in braccio e ti porta in su ogni convoglio. Non più di po’ come per salire su un aereo che chiacchiera, interagire con uno scompartimento. E non esi- quattro circa. Inoltre bisogna - ci dice Massimo - dove bisogna avvertire prima, ci sono pochis- ci sono più disabili contemposimi posti per disabili per ogni raneamente qualcuno deve vettore e bisogna presentarsi programmare un treno in orario diverso. con molto anticipo». In stazione infine il disabile «Nelle stazioni nelle quali deve presentarsi una mezz’ora mi sono fermato, Firenze, prima e se in un’altra stazione Bologna, Milano, Roma e deve cambiar treno occorre che Genova ho trovato efficienci sia almeno mezz’ora di margi- te personale addetto al serne per aver tempo di scendere vizio - conclude Massimo da uno e salire sull’altro. Se poi - ben addestrato e molto gentile, particolarmente a S. M. Novella. Peccato che non mi sia possibile viaggiare su un qualunque treno e che non possa decidere all’ultimo minuto, come possono fare tutti gli altri!». l Viaggio nella disabilità Testimonianze dirette per comprendere quante e quali sono le difficoltà, ovvero quanto Firenze può essere insidiosa ANPI di Luca Campostrini Con l’impegno di Alessandro Sardelli, figlio del partigiano “Foco”, non sono stati dimenticati elementi di spicco della Resistenza fiorentina Il Giglio della Liberazione l “Giglio della Liberazione” è un riconoscimento conferito a coloro che si sono adoperati contro il nazifascismo a Firenze tra l’8 settembre 1943 e l’agosto 1944. L’iniziativa ha avuto il suo momento clou in una cerimonia svoltasi nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, cui hanno partecipato numerosi ex partigiani, combattenti e resistenti o i loro familiari. Successivamente sono stati recapitati al domicilio di ognuno – cinquecentoventi persone - una spilla raffigurante il giglio, simbolo di Firenze, e una pergamena attestante il riconoscimento. I L’idea è stata suggerita tato a contattare i partigiani dall’ANPI (Associazione Na- ancora in vita o i loro familiari, zionale Partigiani d’Italia) per informarli che era posprovinciale e prontamente sibile procedere con questa raccolta dal sindaco Renzi e richiesta. dall’Istituto Storico della Re- E nel corso di questa attività è sistenza. I partigiani viventi e arrivata una sorpresa. - nella maggior parte dei casi «Una decina di coloro che - i parenti di quelli ormai dece- hanno ottenuto il riconosciduti, hanno quindi inoltrato le mento sono stati trovati e richieste per ottenere il giglio. proposti dalla nostra sezione E qui entra in scena la sezione - spiega Alessandro Sardelli, ANPI Oltrarno, che ha sede membro del comitato di sein via Sant’Agostino e che ha zione e figlio del partigiano recitato un ruolo di grande Enio Sardelli detto “Foco”, importanza nel permettere mancato nell’aprile del 2008 alla città di rendere il dovuto -, altrimenti nessuno si sarebomaggio a quegli eroi: ha aiu- be ricordato di loro. Grazie a documenti che erano di mio padre, mi sono reso conto di avere nominativi di persone che avevano avuto un ruolo di rilievo nella sezione. Avevano fatto parte nientemeno che del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale (CTLN, ndr) Oltrarno! Ognuno di loro era stato delegato dal partito di appartenenza: Democrazia Cristiana, Partito Comunista, Partito d’Azione, liberali e altri. Ho quindi fatto la richiesta all’Istituto Storico della Resistenza a nome di queste persone e l’onorificenza è stata inviata alla nostra sezione». I nomi dei patrioti sono: Francesco Berti, Armando Castellani, Guglielmo Torniai, Sirio Curti, Athos Nucci, Giuseppe Brugnolo, Umberto Fedi, Amedeo Cerboncini, Edoardo Fallaci (padre della scrittrice Oriana), B. Terzagli e Edoardo Bonechi (da cui l’omonima casa editrice). Sardelli sta cercando di rintracciare i parenti di queste persone per consegnare loro il riconoscimento, per ora è riuscito a contattare il figlio di Bonechi, la figlia di Fallaci, Paola, sorella di Oriana, e i parenti di Berti. Tutti hanno accolto con vivo piacere l’iniziativa. Chi potesse aiutare Sardelli a contattare i parenti degli altri è pregato di farlo, chiamando la sezione ANPI Oltrarno (05526.76.755) o tramite la nostra redazione. Uniche, leggerissime ombre su tutta questa vicenda, sono state sia la decisione dell’amministrazione di non consegnare direttamente durante la cerimonia giglio e pergamena agli intervenuti, scelta che ha suscitato qualche malumore, sia qualche polemica dovuta al fatto che non tutti sono venuti a conoscenza per tempo della possibilità di ottenere il riconoscimento, e chi ne è rimasto fuori ha manifestato qualche legittimo fastidio. l gennaio-febbraio2011 I l tema è di quelli particolarmente sentiti, stando almeno al numero di associazioni che se ne occupano. Il problema è che forse non se ne preoccupano dovutamente i governi, le istituzioni e gli enti preposti. La sicurezza sulle strade è sem- 15 nieri, membro del CdA della Lilly Italia, e Stefania, dirigente presso l’IRPET –. Per un mese non abbiamo sentito nessuno vicino a noi: abbiamo rivolto quindici domande specifiche alle istituzioni, cioè Comune, questura, Regione, Provincia e, tranne il Comune, nessuno SICUREZZA SULLE STRADE È nata l’associazione Lorenzo Guarnieri La nuova onlus mira a ridurre il numero di vittime sulla strada pre insufficiente, e i dati relativi alle vittime di incidenti sono raccapriccianti. Lo scorso dicembre è nata a Firenze “Lorenzo Guarnieri onlus”, associazione dedicata a Lorenzo, ucciso il 2 giugno scorso nel viale degli Olmi alle Cascine da un uomo di 45 anni, ubriaco e sotto l’effetto di stupefacenti, che ha invaso ha risposto alle nostre domande. La giustizia è lentissima e dopo sei mesi la procura di Firenze non ha ancora rinviato a giudizio l’assassino di Lorenzo, dopo aver chiuso l’inchiesta il 6 di settembre. Vogliamo aiutare la nostra comunità a “prendere sul serio” il problema della sicurezza sulle strade». L’associazione Lorenzo Guar- la corsia di marcia del giovane investendolo in pieno. Obiettivo dell’associazione, favorire un’attività di prevenzione attraverso il coinvolgimento delle amministrazioni e dell’opinione pubblica, fornendo anche assistenza alle famiglie colpite da incidenti gravi. «Ci siamo accorti sulla nostra pelle che il problema della scarsa sicurezza sulle strade è sottovalutato dalle istituzioni – hanno dichiarato i genitori di Lorenzo, ossia Stefano Guar- nieri vuole spingere le amministrazioni ad affrontare il problema della sicurezza stradale in maniera integrata, dedicando sufficiente impegno all’educazione, alle regole e alla loro applicazione, alle sanzioni e quant’altro, tentando di introdurre anche da noi il cosiddetto approccio inglese, quello della “delivery unit”: come accade nei paesi anglosassoni, le amministrazioni vengono valutate su risultati misurabili, non semplicemente sulle pro- Sono quattordici, statisticamente, le persone che ogni giorno in Italia muoiono sulle strade. Il fenomeno, almeno nelle sue proporzioni, non è però inevitabile: infatti in altri paesi è possibile contenerlo diversamente, arrivando addirittura a dimezzare le vittime, come in Inghilterra, dove i decessi quotidiani sono sette. Quella sulle strade è inoltre la prima causa di morte per i ragazzi dai tredici ai ventuno anni. cedure. Devono quindi porsi, fra i tanti, un obiettivo di vite da salvare. «Il Comune ci ha ascoltato dedicandoci del tempo - ha aggiunto Stefano Guarnieri - e si è preso un impegno: quello di presentare un piano strategico integrato per la sicurezza sulle strade a Firenze entro giugno 2011, da predisporre insieme alla nostra associazione». In effetti da parte dell’assessore alla mobilità Massimo Mattei è già arrivata la conferma dell’impegno, che tradotto in pratica consiste nell’attuazione di una “campagna choc” per rendere più consapevole la cittadinanza sugli esiti drammatici degli incidenti stradali. E da questo mese l’amministratore dovrebbe iniziare un tour nelle scuole medie cittadine per incontrare i ragazzi della terza classe, quelli cioè che a breve avranno facoltà di guidare un ciclomotore: scopo, sensibilizzarli per l’appunto sulle tematiche della sicurezza stradale. Il primo appuntamento, fissato per il 15, è alla scuola Paolo Uccello. www.lorenzoguarnieri.com l GAS Acquisti solidali Q uella dei gruppi di acquisto solidale, comunemente conosciuti con l’acronimo GAS, è una realtà ormai sufficientemente consolidata in Italia, dove attualmente ne sono censiti circa seicento. A Firenze ne sono presenti ventuno, distribuiti pressoché omogeneamente su tutto il territorio cittadino. Con GAS si intende un insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro. La definizione di solidale è dovuta al fatto che gli appartenenti ai gruppi utilizzano il concetto di solidarietà come criterio guida nella scelta dei prodotti. Elemento distintivo è la volontà di cercare prodotti provenienti da piccoli produttori locali per avere la possibilità di conoscerli direttamente, nonché per ridurre l’inquinamento e lo spreco di energia derivanti dal trasporto; i GAS cercano inoltre prodotti biologici o ecologici che siano stati realizzati rispettando le condizioni di lavoro. Infatti, la solidarietà che sta alla base della scelta della merce, parte sì dai membri del gruppo, ma si estende ai piccoli produttori che forniscono i beni, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo e a coloro che - a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze - subiscono le conseguenze negative di questo modello di sviluppo. Chi fa parte di un gruppo si occupa di ricercare nella zona piccoli produttori rispettosi dell’ambiente, di raccogliere gli ordini tra chi aderisce, di acquistare i prodotti e distribuirli. E i luoghi in cui i “gassisti” si incontrano per portare i prodotti acquistati, distribuirli e venderli a chi ne ha fatto richiesta, possono essere i più disparati: dalle sedi di circoli e associazioni a residenze private e quant’altro. www.retegas.org LAVORO IN PROVINCIA 11 SPORTELLI A SOSTEGNO DEI LAVORATORI ATIPICI S ono 11 gli sportelli sparsi sul territorio provinciale che formano una rete di assistenza, formazione, consulenza fiscale in favore dei lavoratori atipici e dei cassaintegrati, in costante aumento anche sul territorio fiorentino. ‘Prometeo3’ è un progetto finanziato con le risorse del Fondo Sociale Europeo, realizzato da Cgil, Cisl e Uil, e gestito dai Centri per l’Impiego provinciali che ha come obiettivo il sostegno dei lavoratori atipici rispondendo ai differenti bisogni di informazione, assistenza e consulenza strettamente connesse alle problematiche del lavoro atipico e alla richiesta di servizi specialistici, di tipo orientativo e formativo, relativi allo sviluppo professionale e supportare la discontinuità lavorativa. Gli sportelli provinciali saranno aperti a Firenze, Empoli, Scandicci e Sesto Fiorentino, presso gli uffici dei sindacati che aderiscono all’iniziativa (Cgil, Cisl e Uil). La programmazione è triennale (2011-2013), ma con la possibilità, al termine dei tre anni, di una proroga qualora ne sia riscontrata la necessità, con l’accordo di tutte le parti aderenti. Il personale dei Centri per l’Impiego, inoltre, sarà costantemente formato in modo da poter rispondere al meglio alle domande che perverranno. La lista degli 11 sportelli PROMETEO CISL Firenze, via Carlo del Prete 135 Scandicci, piazza Giovanni XXIII PROMETEO CGIL Firenze, Borgo dei Greci 3 Empoli, via San Mamante 45 Scandicci, via Ugo Foscolo 9 Sesto Fiorentino, via Paganini 37 PROMETEO UIL Firenze, via Luigi Alamanni 23 Firenze, via Vittorio Corcos 15 Scandicci, via Baccio da Montelupo 65R Sesto Fiorentino, via Donizetti 33 Empoli, via Salvagnoli breve gennaio-febbraio2011 Un Circolo Culturale nel cuore della città Con l’avvio del 2011 è iniziato il ricco programma di incontri organizzato dalla Società delle Belle Arti - Circolo degli Artisti di Firenze “Casa di Dante”. La sede di via S. Margherita 1, all’interno di alcuni locali della Casa 16 di Dante messi a disposizione dal Comune di Firenze, possiede tre sale d’esposizione per mostre sociali e promuove eventi culturali, letterari e musicali. Nata a Firenze nel 1843 da un gruppo di notabili fiorentini e personalità che appartenevano al mondo della cultura e dell’arte, la Società aveva lo scopo di promuovere e propagandare le arti del disegno Curiosità Durante la ripulitura dell’affresco sono stati scoperti due piccoli volti “contemporanei” all’interno delle cornici che racchiudono le otto grandi scene della storia del sacro legno: sono gli autoritratti attribuiti a due restauratori dell’intervento avvenuto negli anni ’40. Non privi di estro ed ironia, si sono voluti immortalare per sempre accanto ai personaggi storici della leggenda di Jacopo da Varagine. Uno di loro, con basco ed occhiali, è nascosto nell’imbotte di una bifora, l’altro, con la coppola, è ben mimetizzato all’interno di un fiore. ✱ Una nuova sfida: l’ecologia interiore. Il Cantico delle creature di san Francesco viene a volte sminuito a semplice richiamo poetico alla bontà originaria della natura. In realtà ci invita ad un approccio articolato al problema e costituisce un vibrante appello a prendersi cura del futuro del pianeta. tra l’Opificio delle Pietre Dure, l’Opera di Santa Croce e l’Università di Kanazawa in Giappone (finanziando gran parte della spesa con 150 milioni di yen), hanno riportato al loro splendore originale questo capolavoro trecentesco. I ponteggi resteranno montati ancora un paio di anni per terminare il recupero delle fasce laterali (quella di destra di Giotto e l’altra del Maestro di Figline come anche il grande crocifisso centrale in fase di ultimazione di restauro) e così, come nel 2006, si potrà salire sugli otto livelli delle impalcature per osservare da vicino ogni dettaglio delle scene che compongono La Leggenda della Vera Croce. Il mirabile affresco realizzato nel decennio 1380-90 da Agnolo Gaddi, figlio di Taddeo che fu allievo di Giotto, rappresenta una magnifica testimonianza della pittura tardogotica fiorentina, di quella breve stagione cioè che si colloca immediatamente prima dell’avvento del Rinascimento, fatta di scenari fiabeschi dipinti con colori suggestivi e animati da annotazioni versistiche. Il ciclo di affreschi, tratti dalla Legenda aurea del frate dome- incisioni) di artisti nati intorno al 1880 fino alla prima metà del ‘900. Per maggiori informazioni: 055.218402 www.circoloartisticasadidante.com. È tornata la Banderuola Sono stati ultimati presso i laboratori dell’Opificio delle cultura C ome a suo tempo programmato, si sono conclusi i complessi restauri al ciclo di affreschi trecenteschi di Agnolo Gaddi che decorano la Cappella Maggiore della Basilica di Santa Croce. I lavori, iniziati nel 2005 grazie ad una convenzione stipulata nelle sue varie manifestazioni. Per questo possiede, al suo interno, una Pinacoteca storica di grande interresse, composta da un considerevole numero di opere di artisti della corrente Macchiaiola e post Macchiaiola, le cui radici si rifanno all’antico “Caffè Michelangiolo” di Via Larga. Da segnalare anche la raccolta di opere di grafica (xilografia, disegni, di Paola Bolletti ARTE Un incontro molto ravvicinato Conclusi i restauri, si aprono nuovamente le visite agli affreschi dell’Altare Maggiore di Santa Croce Pietre Dure di Firenze i lavori di restauro della Banderuola che ha sovrastato per secoli la Torre di Arnolfo in Palazzo Vecchio. A seguito del Decreto della Signoria che recitava Come la Croce nelle Chiese attesta che il Tempio è consacrato a Dio, così il Leone significhi la libertà e la potenza della Repubblica, la Banderuola fu posta in cima nicano Jacopo da Varagine, si estendono su una superficie di circa 800 metri quadrati e non hanno mai subito interventi moderni di restauro, se non consideriamo quello più modesto avvenuto intorno agli anni ’40. Con le moderne osservazioni compiute cinque anni fa invece, si constatò immediatamente il grave stato di degrado delle pitture. L’efflorescenza salina interessava una grande percentuale della pittura, alternandosi all’esfoliazione della pellicola cromatica ed a distacchi di intonaco. Inoltre, gran parte delle zone dipinte a secco e delle parti decorate con lamine metalliche erano cadute o consumate, mentre quelle dipinte in affresco erano miracolosamente sopravvissute con eccezionale freschezza. La prima fase diagnostica iniziò dalle indagini di tipo ottico non invasive con acquisizioni fotografiche in UV e in IR, misure colorimetriche, e fluorescenza X; successivamente vennero effettuate microanalisi chimiche e chimico-fisiche su vari campioni. Le pareti della Cappella furono inoltre soggetto di studio per l’individuazione di eventuali traumi o discontinuità della tessitura muraria e di modifiche avvenute nelle pareti constatando la presenze di vuoti fra gli strati di intonaco. Sul ponteggio è ancora installata una stazione microclimatica che ha monitorato la situazione termoigrometrica ambientale durante tutto l’intervento, nonché una postazione per l’inserimento dei dati raccolti. I visitatori, a gruppi massimo di 15 persone, muniti di elmetto e audioguida, potranno partecipare alla visita sul ponteggio (previo appuntamento telefonando allo 055.2466105 o attraverso il nuovo sito www.santacroceopera.it) e constatare l’incredibile esito della pulitura dei dipinti oltre ad avere un incontro ravvicinato con i tanti personaggi che animano le scene. Un’esperienza unica ed irrepetibile che permetterà di osservare da vicino ogni dettaglio, ogni pennellata su quei volti bellissimi, come la barba dei soldati, le ciglia delle donne, le loro acconciature e i tanti animali che francescanamente il pittore mise a corredo del paesaggio. l gennaio-febbraio2011 alla Torre nel 1453 quando Michelozzo iniziò i lavori di ristrutturazione del Palazzo. Attualmente, quella che vediamo osservando l’edificio dal basso, è una copia in vetroresina eseguita nel 1981 quando l’originale fu ospitato nel Cortile della Dogana dove rimase fino all’attuale restauro. La Banderuola, alta circa 17 compromessa da estese e forti alterazioni verdastre, ma grazie alle ultimissime tecniche di restauro con apparecchi laser di ultima generazione, è stato possibile riportare alla luce le tracce della doratura che prima erano appena percettibili. Il restauro, durato quattro mesi, finanziato dalla Ditta Giusto Manetti Battiloro di Firenze cinque metri, è composta da tre elementi uniti insieme da un’asta in ferro detta Stendale: una grande Sfera, un leone rampante o Marzocco e un Giglio posizionato all’apice del segnavento. L’opera, in lamine di rame e originariamente dorata ad amalgama di mercurio, presentava la superficie La leggenda della Vera Croce L a Storia della Vera Croce, è un complesso di episodi contenuti nella Legenda Aurea del frate domenicano Jacopo da Varagine (1228-1298) e che ebbe grande fortuna fino alla Controriforma. L’affresco realizzato da Agnolo Gaddi per la Cappella Maggiore di Santa Croce è composto da otto grandi scene che si leggono partendo dalla parete di destra, dall’alto in basso. La leggenda inizia con l’Arcangelo Michele che consegna nelle mani di Set, figlio minore di Adamo, il ramoscello dell’albero della conoscenza del bene e del male per piantarlo sulla tomba del padre. Con il tempo il ramo cresce e Santa Croce UN ANNO IMPORTANTE Il complesso di Santa Croce è uno dei siti più visitati a Firenze dopo gli Uffizi, la Galleria dell’Accademia e la Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Nel 2010 su oltre 800.000 presenze sono stati circa 40.000 i fiorentini e residenti in provincia a visitare questo complesso beneficiando dell’ingresso gratuito. Il 2010 è stato un anno importante per Santa Croce in quanto ha visto la conclusione di dieci anni di grandi interventi di restauro come quelli delle coperture della Basilica, delle navate, delle vetrate, del grande organo monumentale, fino alla recentissima conclusione del recupero degli affreschi dell’Altare Maggiore. Fondamentale ricordare la realizzazione del nuovo centro di accoglienza dei visitatori posto su Largo Bargellini e della recente inaugurazione del nuovo spazio espositivo delle opere xilografiche di Pietro Parigi. Tutto questo grazie all’introduzione del biglietto d’ingresso, avvenuto nel 2002, che ha sempre tenuto presente le esigenze del pubblico applicando riduzioni alle famiglie, agli over 65, ai gruppi e stipulando convenzioni con le mostre temporanee di Palazzo Strozzi e della vicina Casa Buonarroti. In vista delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, Santa Croce avrà inoltre un importante ruolo di riferimento per iniziative pubbliche che troveranno spazio anche nella grande Cripta Sacrario, oggi ancora non aperta al pubblico. l’albero, ritrovato da re Salomone, viene abbattuto sotto suo ordine per essere usato per la costruzione del Tempio di Gerusalemme. Gli operai non riescono però a trovargli una giusta collocazione, perché è sempre o troppo lungo o troppo corto, e quindi decidono di disfarsene gettandolo sul vicino fiume, perché possa servire almeno da passerella. La regina di Saba, trovandosi a transitare sul ponte, ha una visione e capisce che in quel legno c’è il destino del mondo e la salvezza del genere umano e si inchina a adorarlo. Salomone, messo al corrente della profezia, decide di rimuoverlo e sotterrarlo. Quando Cristo viene condannato, il vecchio legno viene ritrovato dagli israeliti ed utilizzato per la costruzione della Croce a lui destinata. Costantino decide così di inviare sua madre Elena a Gerusalemme per cercare la Croce della Crocifissione. Elena trova una persona che conosce il punto dell’interramento delle tre croci utilizzate il giorno della morte di Cristo. Per identificare quella vera, Elena fa porre le diverse croci sopra un defunto che, a contatto con la Croce di Gesù, resuscita. La storia prosegue nella parete di sinistra in alto con Sant’Elena che porta la “Vera Croce” a Gerusalemme. Subito sotto il re persiano Cosroe espugna Gerusalemme e trafuga tutti i tesori e molte reliquie tra le quali la Vera Croce. Cosroe è adorato dai sudditi (dentro il palazzo a sinistra) mentre a destra si vede, sotto la tenda, Eraclio, imperatore bizantino, che sogna il ritrovamento della Croce trafugata. Eraclio decide di partire personalmente alla guida del suo esercito per sconfiggere i persiani e recuperare la Vera Croce. A guerra conclusa Eraclio ottiene la restituzione della Croce, fa decapitare Cosroe (a sinistra nell’ultima scena) e la riporta personalmente a Gerusalemme tra l’esultanza del popolo, vestito da pellegrino, scalzo ma con in testa la corona da re. l I Ghirlandaio tra Firenze e Scandicci e realizzato nel Settore Bronzi e Armi Antiche dell’Opificio, ha potuto restituire alla città uno dei suoi simboli più noti nonché un utile segnale meteorologico. Per questo motivo il movimento di rotazione della Banderuola è talvolta accompagnato dal proverbio popolare Se il leone piscia in Arno o piove o fa altro danno, quando cioè il leone è rivolto frontalmente verso sud (il fiume) arriva la pioggia: il maltempo infatti arriva sulla città sempre da nord, da Monte Morello. La Banderuola restaurata adesso è tornata a Palazzo Vecchio, al primo piano, di fronte all’ingresso del Salone dei Cinquecento. agenda Centro Bellariva Sabato 5 marzo ore 16, V SAGRA DELLA CANZONACCIA per festeggiare il Carnevale, poesie maliziose ed erotiche San Salvi (via Luna, 16) Ingresso libero G rande successo di pubblico per la mostra che presenta una raccolta di alcune delle più belle opere della famiglia Ghirlandaio e di quanti si formarono nella loro bottega. Punto di partenza il Castello dell’Acciaiolo a Scandicci, completamente ristrutturato grazie ai fondi dell’Unione Europea, per proseguire alla scoperta delle numerose testimonianze artistiche che i Ghirlandaio lasciarono in questo territorio a cavallo dell’Arno, nel nord-ovest di Firenze. Villa Arrivabene Domenica 6 marzo ore 16 POCO PRIMA DI PRIMAVERA poesie d'amore e giocose dei poeti dell'Accademia Alfieri Ingresso libero tel. 0558456230 e bottega il sabato e la domenica. La Carta può essere acquistata al Museo degli Innocenti a Firenze e al Castello dell’Acciaiolo a Scandicci. Grazie al progetto Piccoli Grandi Musei si possono visitare le case di San Martino alla Palma e Colleramole, la millenaria Badia di Settimo a Scandicci, la Chiesa di S. Andrea nel Comune di Campi Bisenzio, i Musei d’Arte sacra di San Donnino e San Martino a Gangalandi - Lastra a Signa, fino ad arrivare a Mosciano, Giogoli e San Colombano. Il percorso espositivo ovviamente tocca anche le più note opere fiorentine come i cenacoli di Ognissanti e S. Marco, gli affreschi nella Sala dei Gigli in Palazzo Vecchio, la Cappella Sassetti nella chiesa di Santa Trinita e quella Tornabuoni in Santa Maria Novella, oltre ai capolavori di Uffizi, Accademia, Galleria Palatina e Museo degli Innocenti. UNA CARTA SPECIALE La Carta Ghirlandaio è il biglietto unico che permette l’ingresso a tutte le sedi coinvolte. Il costo è di € 5,00 intero, € 4,00 ridotto (soci Coop, possessori biglietti e abbonamenti Ataf, possessori biglietto Palazzo Vecchio, soci ACI, soci TCI, possessori Card Scandicci Cultura, iscritti Libera Università di Scandicci) e € 2,00 per scolaresche e studenti. Gratuito per i bambini sotto i sei anni. Con la Carta Ghirlandaio si entra gratuitamente a Palazzo Medici Riccardi e con ingresso ridotto a Palazzo Vecchio. Inoltre dà diritto ad agevolazioni e sconti presso gli esercenti convenzionati e ai servizi di visite guidate gratuite in molti dei Luoghi dei Ghirlandaio ITINERARI IN PULLMAN Tutte le domeniche sono organizzate escursioni in pullman con visita guidata ai luoghi che rientrano nel circuito. Ritrovo in piazza Adua alle ore 9.30, ritorno previsto alle 18.00 con pranzo al sacco. Prenotazione obbligatoria presso: Sigma CSC - dal lunedì al venerdì chiamando lo 055.2340742 dalle ore 9.00 alle 13.00, oppure inviando una mail a [email protected] Altre informazioni sul sito www.ghirlandaio.it gennaio-febbraio2011 18 sport di Luca Campostrini È probabilmente uno scuola, ed è qui, incontrando dei sistemi più di- la pedagogia, che è nata la vertenti e completi circomotricità». per praticare attività fisica. Un organico di otto persoAncora poco conosciuta in ne fra operatori, assistenti e Italia, è con grande probabi- tirocinanti, iscritto alla Uisp, lità una disciplina destinata “Circo Tascabile” propone a svilupparsi fortemente corsi di acrobatica, acrobaanche da noi, poiché chi ci tica aerea, giocoleria, equisi avvicina ne rimane affa- librismo, teatro comico, uso scinato. È la circomotricità, della corda, preparazione Nell'immaginario collettivo viene associato al circo tradizionale, ma si differenzia da questo per diversi motivi: innanzitutto l'assoluta mancanza di selettività, che offre a ognuno l'opportunità di applicarsi alla disciplina più congeniale grande lavoro che ognuno fa su se stesso, senza competizione, senza agonismo o selettività. Noi non escludiamo nessuno». Claudia Brandani, assistente, precisa che «un grande pregio della disciplina è la varietà delle attività proposte, dall’equilibrismo alla giocoleria, dal clown all’acrobatica. E il gradimen- Circo Tascabile regime; attiva a Firenze e nei attività sportiva e creativa, comuni limitrofi, nel capo- dal momento che uno dei luogo ha sedi di allenamen- suoi punti di forza è proprio to alla palestra “San Niccolò”, la possibilità di “inventare” alla palestra “Dino Compa- con gli oggetti quotidiani, gni” e al ridotto del teatro “creare”, appunto, movimenti Puccini. Ciò che penalizza il adattandoli alle cose e alle “Circo Tascabile”, così come situazioni della quotidianità. Ovvero quando lo sport è creativo rappresentata a Firenze, fra fisica, movimento creativo gli altri, dal “Circo Tascabile”. e clown ed espressività. Al«La circomotricità è un’atti- cune componenti di questa vità relativamente recente disciplina, per esempio l’a- inizia a spiegare Lapo Bot- crobatica aerea, sono ricoteri, presidente e direttore nosciute essere ampiamente tecnico di “Circo Tascabile”, benefiche dal punto di vista molti anni di arti marziali della salute: il monociclo alle spalle e specializzato ad esempio è indicato per in equilibrismo e acrobati- correggere problemi postuca - nata da una quindicina rali quali la scoliosi. C’è poi, d’anni ma codificata solo da naturalmente, un grande poco tempo. Attinge i fonda- beneficio per l’apparato carmenti dall’aspetto fisico-ar- diovascolare e per la tonicità tistico del circo, e lo integra muscolare. È un’attività inanche con la componente dicata a qualunque età, dai dell’espressività. In sintesi, due anni in su. da alcuni anni a questa par- «Portiamo valori motori, lute, il circo ha “contaminato” dici e sociali che meriterebdiversi settori della società: bero di essere evidenziati per esempio il teatro, ed - aggiunge Botteri - perché ecco che sono sorte realtà è un’attività fisica di buon quali il Cirque du Soleil, e la livello ma implica anche un to dei circa settanta iscritti che frequentano i nostri corsi lo conferma». Quest’anno l’associazione, che fra le altre cose ha potenziato molto la formazione degli assistenti, sta viaggiando davvero a pieno altre realtà analoghe, è che nell’immaginario collettivo viene associato al circo tradizionale, senza approfondirne le tante sfaccettature, potenzialità, pregi e opportunità per chi intende praticare la circomotricità come Fra gli auspici, conclude Lapo Botteri, «poter avere almeno un minimo di considerazione da parte del Coni e qualche spazio palestra in più da parte dell’amministrazione». l dove poter svolgere l’attività è quella della piscina Costolina, in viale Malta 4. Proprio la Costolina, ricordiamolo, è stata inaugurata pochi mesi fa ed è caratterizzata da una profondità di 1 m e 30 e da una superficie di metri 25 per 12,5. I corsi sono tenuti da istrut- tori esperti in attività motoria per colonna vertebrale, anca e ginocchio. Nello specifico, un corso ha durata fino al 25 marzo, tutti i venerdì, con orario 10.15-11.00; l’altro si conclude il 30 marzo, tutti i mercoledì, con orario 10.1511.00 e 11.00-11.45. l ■Informazioni: tel. 05565.83.506/527 oppure 05590.61.591 ■ www.circotascabile.it CORSI Movimento in acqua È un’attività sportiva vivamente consigliata per chi comincia ad avere qualche primavera sulle spalle. Permette infatti di compiere un’ampia gamma di movimenti - con arti inferiori, tronco, arti superiori e collo - pressoché in ogni direzione senza però gravare, affaticandole, su articolazioni e schiena. Una caratteristica, questa, che fa del movimento in acqua un vero e proprio La vasca per tenersi in forma dopo gli anta... di Luca Campostrini toccasana per una larga fetta di persone. Firenze, grazie alle strutture di cui è dotata, si fa trovare pronta all’appuntamento e propone alla cittadinanza l’opportunità di frequentare appositi corsi. Calato il sipario sulle festività, il 7 gennaio l’Area Anziani, in collaborazione con la Lega Nuoto e l’Area Diritti Sociali, ha dato il via ad un nuovo ciclo di corsi di dodici sedute ciascuno, sul modello di quelli organizzati nelle stagioni passate che hanno riscosso ampio gradimento. Costo di ogni corso, quarantacinque euro. I giorni a disposizione per partecipare agli incontri - attivati solo se viene raggiunto un minimo di dieci iscritti - sono il mercoledì e il venerdì, e la vasca gennaio-febbraio2011 A lla data in cui scriviamo la posizione in classifica del campionato di serie B dilettanti non è particolarmente esaltante, ma la Nuova Pallacanestro Firenze guarda avanti e punta a traguardi prestigiosi. «La maggiore responsabile dell’attuale piazzamento è probabilmente l’ingenuità - inizia a spiegare Luca Borsetti, presidente e, fra le altre cose, istruttore di minibasket per passione - in quanto il nostro è un gruppo molto giovane; in alcune partite è mancata la sufficiente attenzione, che ci avrebbe consentito di avere almeno quattro punti in più. Dobbiamo imparare a vincere tutte le gare che siamo in grado di vincere, il che non è accaduto nel girone di andata». La società è l’ultimo anello di una lunga catena di trasformazioni, rinnovamenti, gioie e delusioni che hanno caratterizzato nell’ultima dozzina di anni il più alto livello del basket fiorentino. L’attuale gruppo dirigente nel 2008 rilevò la Everlast - che militava in serie A dilettanti ma che era rimasta “orfana” della presidenza Bastagli - impedendo in qualche modo che la pallacanestro fiorentina andasse completamente alla deriva. «Quest’anno - prosegue Borsetti - l’obiettivo minimo è salvarsi, quello un po’ più ambizioso è entrare nei play-off. L’anno prossimo, piuttosto, avrà luogo il cosiddetto “campionato di sviluppo”, un campionato ufficialmente di A dilettanti ma in pratica una sorta di A 3, il terzo campionato per importanza dopo la A 1 e la A 2, cui, a partire dalla federazione, tutti stanno guardando con attenzione; noi puntiamo a disputarlo, affinché sia un trampolino per raggiungere quanto prima la serie A 2 e, se e quando possibile, la A 1. Certo è che dovremo consolidare la situazione finanziaria, di per sé già abbastanza soddisfacente in virtù di alcune buone sponsorizzazioni, prima fra tutte quella della Claag, perché, se appunto parteciperemo al campionato di sviluppo, le spese triplicheranno. Da questo punto di vista l’amministrazione comunale, con cui abbiamo ottimi rapporti, è molto presente e ci fa sentire sufficientemente tranquilli». Quest’anno è stato di grande importanza l’allargamento della compagine societaria, che annovera adesso anche Michele Pierguidi, Renato Campinoti e Marco Petrini. breve Quali sono i vostri punti di forza? «Una adeguata morigeratezza nella spesa, infatti pur avendo un budget fra i più bassi della ca- tegoria, riusciamo a ottimizzarlo al meglio. Oltre a ciò, abbiamo un’efficiente organizzazione societaria, basti pensare che alcuni giocatori hanno rinunciato a compensi ben superiori offerti da altre società pur di stare da noi, confermando con ciò la qualità della nostra organizza- 19 Firenze città europea dello sport F di Luca Campostrini LA NUOVA PALLACANESTRO FIRENZE Il basket del futuro Ne abbiamo parlato con il presidente Luca Borsetti che per quest’anno si pone l’ambizioso obiettivo di entrare nei play off zione, evidentemente apprezzata; un elemento, questo, che integra il piacere di stare in una città come Firenze». Rammarichi? «All’epoca della Everlast, prima di abbandonare tutto, la dirigenza svendette letteralmente alcuni giocatori, che adesso per ironia della sorte ci siamo ritrovati contro e che hanno determinato alcune nostre sconfitte. Questo sinceramente fa pensare». so sette società del territorio. Relativamente al settore gio- Un punto di forza della Nuova vanile, il vivaio della Nuova Pallacanestro Firenze e anche Pallacanestro Firenze è rap- lo staff tecnico: «L’allenatore, presentato dalla Pino Dragons Francesco Puccetti, ha grandi Firenze, che è in pratica una capacità di preparazione delsocietà satellite; mentre fra la partita e sa mantenere un i nomi più promettenti, che buon rapporto con i giocatori già giocano in prima squadra, - dichiara il presidente Borsetsono da citare Cioni, Marchini ti -; chiaramente non è stato e Russo. Anche Galli è un gio- fortunato in quanto a risulvane su cui la società punta tati fino a questo momento. molto. Più in generale invece, Jacopo Del Lungo è un insofra i giocatori che meritano di stituibile direttore sportivo, essere menzionati, Francesco e grande importanza riveste Rotella, Matteo Russo, Andrew anche il preparatore atletiRath, Andrea Galli e Francesco co, Carlo Laface. Una nota di Pieroni. La società è anche ca- merito anche al centro Gianpofila di un consorzio nato di fortuna, capace di recuperare recente, “Firenze per la palla- in tempi brevi gli infortuni dei canestro”, che conta per ades- giocatori». l UN NUOVO SPORT: L’EXTREME BALL L’Extreme Ball è un nuovo sport di squadra indoor. La palla è quella da Volley/Calcio Gaelico-Irlandese e lo "spirito di gioco" si ispira a vari sport Usa: il senso tattico e il gioco aereo del Basket, il gioco di contatto e la meta finale del Football americano, il dinamismo della Pallamano e persino alcuni piccoli elementi del Wrestling L’iniziativa è stata lanciata da un gruppo di giovani dell'Isolotto, Lastra a Signa, Piagge e Impruneta. Chi volesse conoscerlo ed iniziare a praticarlo consulti www.extremeball.it irenze nel 2012 sarà una delle “città europee dello sport”. Si tratta, in pratica, di un riconoscimento, specialmente al buon lavoro svolto dall’Amministrazione. Essere città europea significa infatti avere una dotazione di impianti adeguati alla domanda sportiva, nonché di infrastrutture di qualità e di un’organizzazione funzionale. La qualifica di città europea è stata decretata dall’Aces, un’associazione nata con la volontà di divulgare e promuovere lo sport come elemento fondamentale della vita sociale e civile di città e paesi, e che assegna ogni anno il titolo di “Capitale Europea dello Sport” fra le candidate che contano più di 500 mila abitanti. Per le città, appunto come Firenze, che hanno una popolazione inferiore, è invece in palio il titolo di “Città europea dello sport”. Il premio ha un valore istituzionale importante, perché la scelta è operata dopo un’accurata selezione e attraverso precisi parametri, in coerenza con le indicazioni fornite dal “Libro Bianco” sullo Sport pubblicato dalla Commissione Europea nel 2007. Avere ottenuto questo apprezzamento significa anche poter vantare un marchio di qualità riconosciuto a livello internazionale e, contemporaneamente, l’accesso ai contributi europei previsti per città con certificazioni di impegno concreto nello sviluppo di strutture e attività per lo sport. Aces, nell’esprimere le proprie valutazioni, tiene conto anche dei progetti rivolti a persone della terza età, ai giovani, alle persone diversamente abili, per creare una via di integrazione e la realizzazione di una vera cultura sportiva di grande profilo. Museo del Calcio Un seminario per gestori di impianti sportivi L o scorso 13 gennaio si è tenuto in città - al Museo del Calcio di Coverciano - un interessante seminario formativo gratuito diretto ai gestori di impianti SKATEBOARD È stata da poco inaugurata una pista da skateboard in viale Fanti. È l’unica struttura di questo tipo a Firenze. Il nuovo spazio è stato realizzato su idee progettuali dei ragazzi che frequentano lo skatepark. sportivi. Il tema era “Motivazione e coaching: nuove strategie di marketing per la conduzione di società sportive”. La giornata, scandita da un corposo programma, si è aperta alle 9 con i saluti del vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella e di Anna Sacristrano, amministratrice dalla As Consulting s.a.s. (Agenzia Formativa accreditata dalla Regione Toscana). «Questo seminario – ha sottolineato Nardella – si colloca in una serie di momenti formativi promossi dall’Amministrazione comunale come impegno forte verso l’associazionismo sportivo in particolare a supporto delle attività delle società. Nello scorso mese di dicembre si sono conclusi i due corsi di formazione per i gestori di impianti sportivi di proprietà comunale che hanno registrato una percentuale altissima di presenze e un diffuso gradimento, in virtù degli argomenti trattati». Fra gli interventi, anche “Saper motivare se stessi e gli altri per ottenere il massimo dei risultati. Il coaching motivazionale per lo sport. La squadra: dinamiche e problematiche”, curato da Paola Pompei, esperta di comunicazione e marketing, che ha parlato di un tema tanto delicato quanto poco trattato nelle sedi competenti: “La leadership nel gruppo sportivo. Il valore del ruolo, dalla vetta alla base”. La partecipazione al seminario è valsa agli intervenuti la consegna dell’attestato di frequenza. Pegaso per lo sport N el corso della cerimonia del “Pegaso per lo sport” in programma all’Istituto degli Innocenti il prossimo 14 febbraio sarà ricordatocon il premio alla memoria Emilio Marconi, il pugile grossetano già campione d’Italia e d’Europa scomparso di recente. Nella stessa occasione sarà premiata Angelica Savrayuk. La campionessa azzurra di ritmica, ucraina, insieme alle altre “Farfalle azzurre” ha regalato all’Italia il titolo mondiale di ginnastica ritmica vincendo in casa delle campionesse olimpiche russe, bissando il risultato del 2009. PASSEGGIATE DEL BENESSERE Il secondo sabato di ogni mese il gruppo Salute è Benessere Q.4 organizza una passeggiata nel verde, aperta a tutti. Per programma e percorsi consultare il sito www.gatto.uon.it:80 gennaio-febbraio2011 20 storie Vertenze Il 3 febbraio scade per i precari la possibilità di far valere i propri diritti di Franco Quercioli G iovedì 2 dicembre presso la biblioteca dell’Isolotto si è tenuto un Seminario sul collegato lavoro promosso da ”Uniti contro la crisi” e il “Centro studi diritto al Lavoro”. Nelle esposizioni i due ricercatori del centro studi Giovanelli e Ranfagni hanno evidenziato i dati negativi di questa nuova legge che aumenterà e aggraverà la precarietà nei luoghi del lavoro. Al lavoratore finora considerato parte debole nelle cause con i datori di lavoro nella legislazione vigente, sarà proposto dopo un mese di lavoro la firma di un contratto individuale in cui si delegheranno ad un arbitrato tutte le eventuali controversie, passando quindi da una legislazione pubblica ad una legislazione privata. Ovviamente si parla di volontarietà della firma ma è evidente che il lavoratore essendo parte debole difficilmente si potrà sottrarre. Dopo che il Presidente della Repubblica non aveva firmato la prima stesura della legge rimandandola alle Camere, nella stesura approvata sono state escluse le cause di licenziamento che rimangono sotto l’attuale legislazione; inoltre il contratto individuale sarà proposto al lavoratore dopo un mese dalla sua assunzione e non all’atto stesso dell’assunzione com’era previsto nella stesura originale. Due cose importantissime sono emerse nell’esposizione dei due relatori: 1) La legge prevede tempi di sessanta giorni dopo la cessazione del rapporto di lavoro per contestare eventuali contenziosi che si applicano anche ai rapporti di lavoro passati, per cui entro due mesi cioè entro il 3 febbraio tutte le controversie antecedenti, se non impugnate davanti al giudice, saranno prescritte cioè condonate. Per chi ha un contenzioso pregresso lavorativo da rivendicare davanti alla legge il tempo massimo per l’impugnazione è dunque il 3 febbraio 2011. 2) C’è un anno di tempo per definire una casistica per un ipotetico accordo fra organizzazioni padronali e sindacati in cui cercare di limitare gli effetti devastanti di questa legge. Questo potrebbe essere un terreno per limitare i danni contro i diritti dei lavoratori e dunque occorre fare pressioni sul sindacato chiedendo di impegnarsi su questo versante. Infatti, trascorso tale periodo senza un accordo, la legge prevede che il governo redigerà autonomamente il protocollo. Roberto Rossellini [email protected] Una storia fatta di storie Operai per vocazione Nell’era del Marchionne-pensiero è importante riportare alla memoria il tempo non lontano quando la fabbrica era una scelta di vita N on era passato molto tempo da quando Gualberto era venuto a casa nostra una sera, in via degli Agrifogli, e ci aveva detto che avrebbe lasciato la scuola per andare in fabbrica. Aveva la nostra età e faceva il maestro elementare a Milano, dove aveva vinto il concorso e si era iscritto all’Università cattolica. Era un ragazzo magro come un chiodo ‘novo’, con gli occhi vivaci e la parlantina svelta. Quando tornava a Firenze ogni tanto ci veniva a trovare per discutere con noi di religione e di politica. Era anche lui un cattolico di sinistra. “Ho deciso, mi licenzio e vado a fare l’operaio. Che vuoi che gli insegni ai ragazzi, se non so nulla della vita vera? E poi il futuro è della classe operaia”. Con Paola si cercò di convincerlo a rinunciare. In fondo fare il maestro, come ci insegnava don Milani, era il modo giusto per stare dalla parte degli operai. Ma lui non voleva stare dalla loro parte, voleva essere uno di loro. E così andò alla Stice, alla catena di montaggio. Gli piacquero i compagni, le lotte e quel modo di fare sindacato, ma non gli resse il fisico. Una cosa era nascere operaio, un’altra diventarlo. Pensò allora che era meglio lavorare in campagna all’aria aperta e andò in Maremma, in un’azienda agricola proprio sul mare. Dormiva in un fienile e lavorava sotto un sole che gli cuoceva il cer- vello, insieme a quei braccianti più anziani che non erano mai stanchi. Una cosa era nascere contadino e un’altra diventarlo. Ma lui aveva la testa dura e il cuore grande. Lo trovavi sempre a giro nelle piazze e nei cortei, nelle riunioni delle diverse sinistre di base che allora nascevano dappertutto. Fece anche un passaggio in sanatorio dove andammo a trovarlo e poi riprese la sua avventura fino a capitare a Sesto Fiorentino nella fabbrica dove Bruno, mio cugino di Querceto, era caporeparto. Producevano decori per la ceramica, roba di alta qualità. Diventarono amici e Bruno mi raccontava spesso di lui, come di quella volta che una sera li chiamò: “Ragazzi guardate che luce, che tramonto c’è stasera!”. E invece era un incendio che cominciava proprio sotto la finestra della fabbrica. Alla fine Guam, così lo chiamava Bruno, trovò un posto di magazziniere a Firenze. Ci restò e fu operaio per sempre. Di giovani cattolici che scelsero di fare come lui ne conoscevo parecchi. Gianni e Gigi erano fratelli. Venivano dagli scout e si erano fatti preti. Gigi, tornato dalle Filippine, era andato alla Stice, Gianni alla Nuova Pignone. Renzo con un fisico da atleta, era passato dall’accademia di Modena al seminario e poi si era messo a fare il fabbro. Paolo scriveva su Testimonianze, si era laureato in medicina, poi informazione pubblicitaria Il Pronto Soccorso Giuridico Ogni venerdì dalle ore 10 presso i locali del Centro per l’Età Libera di via Carlo Bini 5 (tel. 0554222119) e ogni martedì dalle ore 15,30 presso i locali del Centro per l’Età Libera di piazza Cavalieri di Vittorio Veneto 11 (tel. 0554361076) è attivo il servizio di Pronto Soccorso Giuridico, con l’obiettivo di fornire ai cittadini, tramite operatori giuridici volontari, un primo orientamento giuridico gratuito sui problemi relativi alla convivenza civile e alle controversie che sorgono nella vita di ciascuno di noi: difficoltà matrimoniali, questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, della necessità di far fronte all'incapacità di un familiare di provvedere a sé stesso. Lo scopo è fornire una prima e pronta consulenza informativa, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi a un legale di fiducia. Gli utenti ideali di questo “sportello” sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un ideale punto di appoggio: da ciò l’ubicazione del servizio presso i locali dei Centri per l’Età Libera. a Bologna si era fatto prete ed era entrato a lavorare in una fabbrica di ascensori. Lo avrei ritrovato dirigente della CGIL come Carlo, anche lui studente di famiglia borghese che entrò alla Targetti. Aveva il babbo industriale e molto cattolico, una famiglia numerosa. Anche Tommy, che veniva dagli scout, si sposò con Paola, tornò di casa alla Casella e dopo il secondo figlio lasciò la pensione di famiglia in via Tornabuoni per fare l’operaio alla Longinotti. Paolo, prete all’Isolotto con Enzo e Sergio, subito se ne andò in Germania a fare il falegname e si innamorò di una tedesca. Chi era prete e chi no, chi restò nella Chiesa a modo suo e chi lasciò perdere la religione e continuò ad avere fede nella giustizia e nella libertà, ma tutti erano amici di Bruno Borghi, il primo prete operaio, nato contadino e che alla fine ritornò alla terra. Ma di lui ho già parlato. Invece la storia di ’Lago’ è quella di un giovane comunista diplomato all’istituto d’arte che non credeva in Dio e voleva fare l’operaio. La Moranduzzo era (ed è tuttora) una fabbrica di giocattoli sulla statale 67, a Scandicci, dove il sindacato era quasi inesistente e i comunisti pochi e sparpagliati. Lago lo sapeva e ci entrò anche per questo. Nel giro di due o tre anni l’autunno diventò caldo e arrivò la prima- vera. Il sindacato fiorì, nacque il Consiglio di fabbrica e uscì il giornale ciclostilato, dove le operaie e gli operai parlavano di tutto. La loro vita cambiò anche fuori, come quella volta che in una quindicina si trovarono a monte Morello a vedere sorgere il sole e passarono la notte a parlare di sé. Prima in fabbrica era un problema anche fare pipì, ora si erano conquistati pure il quarto d’ora per il caffè. Lago aveva inventato un sistema di modifiche ai macchinari per raddoppiare la produzione senza aumentare i ritmi. Il Consiglio di fabbrica arrivò praticamente a gestire l’azienda. La Moranduzzo era diventata il riferimento della contrattazione nazionale del settore. Il padrone era all’angolo e l’azienda tirava bene. Il comunismo era alle porte e forse di più, ma la direzione del PCI temeva le fughe in avanti, difficili da gestire. Cominciarono le discussioni anche in fabbrica. Lago rese la tessera del PCI e prese quella del PSIUP. Fu così che iniziò la sua fine. Gli operai comunisti erano diventati di più e più forti grazie anche a lui, ma ora il suo protagonismo era diventato un ostacolo. Fu messo in minoranza e la sua vita fu un inferno al punto da finire in ospedale per un’ulcera allo stomaco. Quando ne uscì si licenziò. Una mattina decise di andare sulle montagne pistoiesi a vedere sorgere il sole, all’imbocco dell’autostrada due ragazze straniere gli chiesero un passaggio fino all’aeroporto di Pisa e lui ce le portò. Poi tornò a casa, si buttò sul letto e si addormentò, era tanto che non dormiva così. Quando si svegliò la sua vita era cambiata… Il Sessantotto era anche questo. l gennaio-febbraio2011 Le nostre rubriche PSICOLOGIA CHIAMAMI NONNA S embrava una casa abbandonata con quel suo portone scolorito dal sole e dalla pioggia. I vetri delle finestre appannati e una persiana che penzolava sganciata dal suo cardine. Ma non lo era. Alla sera una luce si accendeva da una finestra. Una sola. La luce di Ines. Era rimasta solo lei. Quella luce lo faceva capire. Era come un messaggio di cui la gente del quartiere prendeva atto senza poi curarsene più di tanto. E dire che un tempo non tanto lontano tutte le finestre si accendevano e dicevano che in quella casa c’era vita, gioia, allegria. Un tempo la conoscevano tutti quella casa, là si incontravano ragazzi e ragazze per ballare, cantare, ridere… là Ines e suo marito accoglievano a braccia aperte gli amici dei tre figli e gli amici degli amici, perché a loro piaceva così, perché anche a loro piaceva ballare, cantare, ridere. Poi le cose incominciarono a cambiare, è legge della vita e nulla si ferma. Per primo se ne andò il primogenito, quello che assomigliava ai genitori e trascinava tutti in una girandola di allegria. Andò a ridere in posti lontani. Fece seguito il secondo figlio, anche lui lontano. Seguì il padre, questo in un mondo senza ritorno. Ad ogni assenza Ines perdeva un po’ di luce, il suo sorriso diventava sempre più ristretto. Quando anche l’ultima, la figlia, se ne andò dietro al marito ormai Ines non sorrideva nemmeno più. Come quei fiori che si chiudono al calar del sole, Ines si chiudeva alla vita. I figli si incontravano per tradizione una volta l’anno nel periodo natalizio, nell’antica casa. Quando videro la madre così spenta, così sola, così desolata, si spaventarono e decisero, dopo molte discussioni e ipotesi, di salvarla da questa sua malinconia facendo venire una badante per farle anche compagnia. Quando si presentò Consuelo, una peruviana giovane e forte dallo sguardo deciso, Ines la guardò con diffidenza. Cosa viene a fare nella mia casa, pensò. A toccare le mie cose al posto mio. Cosa vuole quest’estranea da me? Poi le piacque stare a letto fino a tardi la mattina, le piacque non fare niente, le piacque non decidere ed essere accudita. Consuelo prese in mano la situazione, era brava, efficiente, volenterosa. Ora a tavola sedevano in due. Un pomeriggio dopo aver ricevuto una telefonata Consuelo esclamò: Ah, senora Ines, mia sorella Margarita è senza casa! L’hanno fatta uscire dalla sua casa perché può crollare e Margarita non sa dove andare, può venire qua? Io la faccio dormire nel mio letto. Margarita suona la chitarra e canta, ti farà contenta. Arrivò Margarita, la chitarra e Manuelita, la sua bimba di cinque anni. E il suo piccolo cane. Ora a tavola erano in quattro. Margarita era brava, sapeva fare di tutto. La casa brillava. Sapeva anche raccontare barzellette e lei era la prima a riderne. Ines non capiva molto di quell’italiano a metà ma rideva con gli altri. Così come un fiore si era chiuso al calar della notte, ora Ines si apriva al sorgere del sole. La casa era tornata quella di un tempo, altri suoni ed altra lingua ma la gioia era la stessa, la gioia di vivere. A Ines riservavano sempre il posto d’onore e nessuno avrebbe detto che non era una di loro. Senora Ines, disse una sera Manuelita, io… Non chiamarmi così, la interruppe Ines con una carezza, chiamami nonna. dott.ssa Karla Saunig Psicologa-Psicoterapeuta SALUTE Cos’è la postura N ell’articolo precedente abbiamo detto come la lingua e la catena linguale condizionino l’articolazione temporo-mandibolare e l’intera postura. Dovendo riassumere il concetto di postura, descriverei questa come l’adattamento ad un insieme di informazioni esterne ed interne al corpo umano che condizionano il suo equilibrio e il modo in cui esso si oppone alla gravità. Quando parlo di “informazioni interne” mi riferisco all’influenza della psiche sulla postura; quando parlo di “forze esterne” mi riferisco alle informazioni che arrivano ai recettori principali, quali: sistema visivo, acustico e propriocettivo (apparato locomotore e sistema anti gravitario). Tutto ciò si relaziona con i centri dell’equilibrio situati nell’orecchio interno ed il cervelletto. Il presupposto principale è che il corpo si possa opporre alla gravità in equilibrio rispettando l’orizzontalità della vista. Tra il piede e gli organi di senso vi è la colonna vertebrale che si adatta a tutto e compensa affinché tutto ciò 22 salute A lcune malattie della pelle si manifestano soprattutto durante l’inverno, per poi migliorare spontaneamente nel corso dell’estate. Le persone che ne sono affette devono combattere lunghe battaglie invernali nel tentativo di contrastarle, in particolare modo se si localizzano in zone visibili. Una patologia cutanea che ha queste caratteristiche è sicuramente la psoriasi, una malattia il cui termine “psora” (dal greco: squama), compare per la prima volta negli scritti di Ippocrate nella seconda metà del V secolo a.C. ed interessa circa il 2% della popolazione mondiale (oltre 2 milioni in Italia). Può comparire ad ogni età ma spesso insorge tra i 20 e i 30 anni in ugual misura uomini e donne. Si caratterizza per la comparsa di chiazze rosse coperte da squame bianche, lucenti, sovrapposte in più strati, che si distaccano in piccoli frammenti se la chiazza è grattata. È una malattia ad andamento cronico-recidivante, cioè che può sviluppare la patologia per tutta la durata della vita e può colpire tutte le parti del corpo, anche se le zone interessate maggiormente sono: gomiti, ginocchia, la parte bassa del dorso, cuoio capelluto, regione palmare, plantare e le unghie. I fattori della malattia Uno dei principali fattori che influenzano il decorso della malattia è quello emotivo. Avendo un decorso cronico e localizzandosi in zone visibili, la psoriasi rappresenta un problema medico, ma anche estetico e sociale di grande importanza e difficile gestione. Le metodiche fin qui impiegate per trattare questa patologia: dalle creme a base di cortisone, di dott Maurizio Bellini DERMATOLOGO Vincere la psoriasi Quello emotivo è uno dei principali fattori che influenzano la malattia catrame vegetale e calcipotriolo a quelle contenenti cheratolitici o tazarotene, dalla fototerapia con raggi UVA e UVB alle terapie sistemiche a base di Ciclosporina A, Metrotrexate e Retinoidi, hanno dato buoni risultati. A fronte di una dimostrata efficacia queste terapie sono però impegnative, richie- dono lunghi tempi di esecuzione e talora possono causare effetti collaterali. Il problema si pone sopratutto per le forme croniche localizzate nelle sedi classiche (cuoio capelluto, gomiti, ginocchia ecc.), che non rispondono più alle terapie topiche tradizionali. Infatti questi casi difficilmente sono curati con terapie sistemiche poiché la malattia è poco estesa, anche se condiziona fortemente chi ne è affetto ed è stanco di usare continuamente creme e/o unguenti. La terapia ideale della psoriasi cronica localizzata dovrebbe evitare e/o ridurre al minimo l’uso di farmaci, garantendo efficacia, rapida regressione delle lesioni, facile e veloce esecuzione, azione mirata sulle chiazze senza coinvolgimento della cute sana e/o di organi interni, sicurezza e assenza di dolore. L’evoluzione tecnologica in medicina ha consentito di venire incontro a queste esigenze terapeutiche, grazie all’avvento del Laser ad Eccimeri per uso dermatologico, approvato dalla FDA per il trattamento della Psoriasi*. È un apparecchio simile ai sistemi usati in oculistica per la correzione della vista, che emette la parti- colare lunghezza d’onda di 308 nm (la banda UVB ideale per elevata efficacia e sicurezza) per il trattamento della psoriasi in quanto rilascia impulsi di brevissima durata ed altissima intensità che consente di agire solo sulla chiazza psoriasica correggendo le alterazioni biologiche e cellulari che sono alla Chirurgo avvenga. Ecco perché tutti i problemi ed i dolori si manifestano intorno e sulle articolazioni della colonna vertebrale, sulle altre articolazioni che svolgono l’azione anti gravitaria (bacino, ginocchia, caviglie) e sulle articolazioni legate alla prassilità (vedi attività manuali) e ai sensi (articolazioni dell’arto superiore e vertebre cervicali). Possiamo riassumere che tutte le informazioni che arrivano dai recettori dei sensi e della caviglia vengono convogliate al sistema dell’equilibrio, che in modo autonomo elabora, insieme ad un sistema autonomo e involontario sotto corticale, una risposta motoria che risulta essere poi il nostro atteggiamento posturale e cinestesico. Questo si può realizzare per mezzo di catene cinetiche organizzate in vere e proprie “catene muscolari e fasciali”. Tale sistema mette in relazione tutto il corpo umano dalla testa ai piedi. Nel prossimo articolo continuerò l’argomento introducendo le relazioni della postura con il sistema “craniosacrale”. dott. Giovanni Quercioli scienze motorie-osteopatiamassofiosioterapia Continua alla pagina seguente >>> A ffrontiamo il vasto argomento della chirurgia, cercando di fornire con semplicità le spiegazioni e gli elementi fondamentali a tranquillizzare chi deve affrontare un intervento chirurgico per rimuovere buona parte delle preoccupazioni. Innanzi tutto ogni paziente che deve essere sottoposto ad intervento chirurgico necessita di accertamenti generali preoperatori (normalmente esami ematici, esame delle urine, elettrocardiogramma e visita anestesiologica), al fine di escludere controindicazioni all’intervento stesso. Accertamenti sono eseguiti alcuni giorni prima della data dell’intervento, in modo da effettuare eventuali ulteriori accertamenti oppure prendere le dovute precauzioni come nel caso di un paziente gravemente iperteso, o in terapia con anticoagulanti o ancora nel caso di un paziente che riferisca allergie farmacologiche, al fine della massima garanzia dell’operando. Ricordo che la chirurgia delle vene varicose ha subito negli ultimi anni degli enormi pro- Arti inferiori: chirurgia e progressi Oggi le operazioni alle vene sono estremamente semplificate gressi in relazione all’aggressività, all’aspetto estetico, al decorso post-operatorio. Vediamo meglio questi aspetti cominciando dalla tecnica operatoria e in particolare sottolineando come siano stati abbandonati gli interventi demolitivi massivi del passato. Uno studio eco-doppler ben eseguito consente di identificare i distretti venosi malati limitando a loro l’asportazione e preservando i distretti venosi sani. In questo modo l’intervento risulta più semplice, più veloce e meno gravoso per il paziente. È per questo che oggi lo stripping (l’asportazione della grande safena) è generalmente corto (si ferma al ginocchio o subito sotto) a differenza degli stripping lunghi fino alla caviglia praticati indiscriminatamente negli anni passati. Anche le correzioni “emodinamiche mirate” di reflussi patologici consentono di rispondere in maniera estremamente moderna alle esigenze praticoestetiche. Inoltre l’uso di di dott. Marco Marranci tecniche e di strumenti sempre più all’avanguardia permettono di effettuare questi interventi con una serie di incisioni di pochi millimetri con risultati estetici ottimi. Di conseguenza anche il decorso post-operatorio ha subito dei notevoli miglioramenti. Basta pensare che, se l’intervento è eseguito in anestesia locale, il paziente deambula immediatamente e può allontanarsi da solo. Nel caso di anestesie dell’intero arto, per cominciare a camminare gennaio-febbraio2011 base della malattia. Ciò consente una rapida regressione delle lesioni psoriasiche dopo poche sedute, senza bisogno di applicare creme, assumere farmaci e senza coinvolgere la cute sana circostante le lesioni. Durante la seduta il raggio colpisce solo la pelle malata che assume un transitorio colore rossastro. L’eritema scompare senza esiti nelle ore successive, mentre la placca progressivamente si assottiglia e scompare. I trattamenti sono indolori, ambulatoriali, non richiedono alcuna preparazione, durano pochi minuti e consentono alle persone di tornare immediatamente alle normali attività lavorative. Risultati clinici Nella maggioranza dei casi si ottiene la regressione delle placche dopo una media di 10 sedute distanziate fra loro di tre giorni; l’intera terapia si svolge perciò nell’arco di sole 4-5 settimane. Nei casi più resistenti possono essere necessarie ulteriori sedute (5-10) distanziate nel tempo, sino a giungere al completo controllo della malattia. I risultati clinici migliori si ottengono nella psoriasi cronica localizzata, in chiazze stabili, che non interessa oltre il 20% della superficie corporea. Il trattamento con laser ad eccimeri si dimostra efficace nella forma che si localizza ai gomiti, alle ginocchia, alla regione palmare e plantare ed al cuoio capelluto**, che viene colpito nel 50% dei casi di psoriasi e che non è mai stato possibile trattare efficacemente se non con terapie farmacologiche. Attraverso l’uso della fibra ottica è possibile agire con sicurezza sulla testa (senza bisogno di tagliare i capelli), rilasciando una quantità di ener- occorre aspettare il completo smaltimento (quattro-sei ore). L’arto operato è sottoposto a contenzione elastica con calza specifica per una settimana. In caso di dolore (quasi sempre assente o di bassa entità) vengono somministrati blandi analgesici nell’immediato post-operatorio, mentre è consigliabile una terapia con eparina a basso peso molecolare per una settimana, per prevenire complicanze tromboemboliche. Il giorno stesso o il successivo all’intervento il paziente è dimesso con la raccomandazione di effettuare delle passeggiate alternate al riposo con arto disteso. Sono finiti i tempi in cui gia sufficiente a far regredire rapidamente squame e croste. Anche il prurito, che spesso si accompagna alla psoriasi del cuoio capelluto, scompare dopo poche applicazioni. È evidente che il laser pur riuscendo a correggere le alterazioni biologiche e cellulari della psoriasi, non può arrestare e/o eliminare definitivamente le cause genetiche che sono alla base della malattia. Non si può perciò escludere, a distanza di tempo, un’attenuazione dei risultati clinici ottenuti ma l’estrema efficacia clinica, tollerabilità e sicurezza del laser, consentono di effettuare sporadiche sedute di mantenimento, così da liberarsi dalla malattia. Attualmente il laser ad eccimeri è presente in Italia solo in pochi centri dermatologici di eccellenza, ma la sua grande efficacia anche in altre patologie (dalla vitiligine alla dermatite atopica sino alla terapia dell’alopecia areata) ne incrementerà la presenza favorendo una sempre maggiore diffusione della Laser Fototerapia. * The use of the 308 nm excimer laser for the treatment of psoriasis: Hadi SM, Al Quran H, De Sa Earp AP et al. Photomed Lasers Surg. 2010 Oct;29(5):693-5. Excimer laser for psoriasis: a review of theories regarding enhanced efficacy over traditional UVB phototherapy. Zakarian K, Nguyen A, Letsinger J, Koo J. J Drugs Dermatol. 2007 Aug;6(8):794-8 Excimer laser versus narrow-band UVB (311 nm) in the treatment of psoriasis vulgaris. Goldinger SM, Dummer R, Schimd P et al: Dermatology 2006;213(2):134-9 ** 308-nm excimer laser in psoriasis vulgaris, scalp psoriasis and palmoplantar psoriasis. Gattu S, Rashid RM, Wu JJ: J Eur Acad Dermatol Venereol. 2009 Jan;23(1):36-41 Effective treatment of scalp psoriasis using the excimer(308 nm) laser. Morison WL, Atkinson DF, Werthman L. Photodermatol Photoimmunol Photomed. 2006 Aug;22(4):181-3 il paziente, dopo l’intervento, giaceva immobile nel letto dell’ospedale per una settimana! Il primo controllo avviene dopo circa sette giorni, viene tolta la calza elastica e rimossi eventuali punti di sutura (le incisioni sono spesso piccole che non richiedono neppure un punto di sutura ma semplicemente dei piccoli cerotti che fanno da punti). Un successivo controllo, se necessario, è effettuato dopo quindici giorni mentre dopo due mesi si rieffettua un controllo eco-doppler per un nuovo studio emodinamico, di conferma alla corretta esecuzione dell’intervento. Se le più comuni attività possono essere riprese da tutti a 23 <<< Continua dalla pagina precedente ■ Per contattare i medici specialisti presenti in queste pagine, chiamare la redazione tel. 055340811 o scrivere a [email protected] breve distanza dall’intervento, la ripresa della propria attività lavorativa è evidentemente in funzione del lavoro svolto. Se è particolarmente gravoso richiede una maggior attesa, se più leggero può essere tranquillamente svolto con l’apposita calza elastica già dal giorno seguente. È evidente che anche il tipo di intervento, più o meno gravoso, interferisce su questi parametri. La tendenza comune è comunque quella di intervenire chirurgicamente su casi sintomatici o comunque anche quando il lato estetico viene ad essere interessato. L’intervento rientra oramai in una chirurgia di routine e non conviene una lunga attesa se si pensa che i pazienti candidati ad un intervento chirurgico peggiorano in media del 10% l’anno. Resta perciò più ragionevole affrontare un intervento chirurgico quando la malattia non è scompensata o complicata, piuttosto che affrontarne le naturali conseguenze. l NUTRIZIONISMO ANDROLOGIA quando si ha un problema a livello dei reni Implantologia senza chirurgia è possibile? L P È ACIDO ASCORBICO: UNA VITAMINA PROTETTIVA… ’acido ascorbico (o vitamina C) è indispensabile per il nostro metabolismo dato che interviene in alcune importanti funzioni: la fissazione del calcio nelle ossa con conseguente prevenzione dell’osteoporosi, la formazione del collagene (sostanza essenziale per denti, ossa e cute), l’assorbimento e l’utilizzazione del ferro, la cicatrizzazione delle ferite, l’azione antiossidante (tanto da essere impiegata come additivo nella conservazione degli alimenti). Un’opinione molto frequente assegna alla vitamina C la capacità di combattere le malattie da raffreddamento e l’influenza, tipiche del periodo autunno-invernale, anche se questa attività non è mai stata del tutto provata. Sicuro è invece il ruolo che riveste nella prevenzione delle malattie cardio-vascolari, assicurando l’integrità delle pareti vasali e regolando il metabolismo del colesterolo. Ma è bene ricordare quanto inutile possa essere l’assunzione, anche in dosi massicce, di vitamina C se associata ad un regime alimentare ricco di grassi, zuccheri e bevande alcoliche. L’uso di antinfiammatori e antibiotici può, poi, ostacolare l’assorbimento dell’acido ascorbico; sarà sufficiente, nelle terapie farmacologiche di lunga durata, assicurare un adeguato apporto di frutta e verdura. L’abitudine al fumo e all’alcol incrementa sensibilmente il fabbisogno di questa vitamina, fino a raddoppiarlo: il fumo inibisce l’attività della vitamina C mentre l’etanolo, presente nelle bevande alcoliche, ne limita fortemente l’assorbimento. Il fabbisogno giornaliero di vitamina C è di circa 60 mg ed è assicurato dal consumo di 1 arancia (80 mg), 2 mandarini (67 mg), 1 kiwi (74 mg) o 1 pompelmo (70 mg). Questa dose è sufficiente a prevenire le carenze e a costituire adeguate riserve individuali. Durante la crescita, lo sviluppo, la gravidanza e l’allattamento è necessario assumerne quantità proporzionalmente maggiori. Una forte carenza di vitamina C provoca lo scorbuto, malattia estremamente rara nel nostro paese, caratterizzata da diffusi sanguinamenti, fragilità capillare, lesioni dentali e scheletriche. Nonostante l’importanza di questa vitamina, non dobbiamo eccedere con le dosi né ricorrere a integrazioni in pillole: quantità giornaliere eccessive e prolungate comportano, spesso, disturbi gastro-intestinali, calcolosi renali, alterazioni del ritmo cardiaco e respiratorio, insonnia e stato di eccitazione. Sono importanti fonti alimentari di vitamina C la gran parte dei prodotti vegetali, frutta e verdura, specie se assunti freschi, crudi e raccolti nella stagione di maturazione. Alcuni di questi ne risultano particolarmente ricchi: agrumi, kiwi, fragole, cavoli, peperoni, spinaci e pomodori. Per assicurare un buon apporto di vitamina C è quindi necessario consumare frutta e verdura freschissime e crude o poco cotte. La manipolazione e la cottura eccessive degli alimenti provocano, sempre, un rapido impoverimento del contenuto vitaminico. L’acido ascorbico è, infatti, particolarmente sensibile al calore, alla luce e all’esposizione all’aria ed essendo idrosolubile, viene in buona parte perduto con l’acqua di cottura. dott. Daniele Leoni specialista in scienza dell’alimentazione roblemi all’erezione così come una diminuzione del desiderio sessuale o anche un danno nella produzione di spermatozoi si possono avere quando i reni sono gravemente ammalati. Questi disturbi si possono sviluppare sia prima che dopo l’inizio di un’eventuale dialisi ed in molti casi, dopo un trapianto renale, scompaiono. Cause da considerare Le cause che determinano delle ripercussioni a volte importanti sulla risposta sessuale, soprattutto a livello dell’erezione, non sono ancora completamente chiarite. Una varietà di fattori possono essere ipotizzati come le tossine uremiche in circolo, oppure le alterazioni del metabolismo dei minerali e l’iperparatiroidismo spesso presente. Uomini con un’insufficienza renale frequentemente presentano una riduzione del testosterone ematico e una riduzione severa del numero di spermatozoi parametri che spesso si normalizzano dopo avere ricevuto un nuovo rene. In circa il 50% dei dializzati è presente un aumento della prolattina e questo può causare disturbi del desiderio sessuale. Soggetti pluridializzati possono andare incontro ad accelerati fenomeni di arteriosclerosi con ipertensione arteriosa, gravi disturbi vascolari, anche a livello delle arterie peniene e questi possono scatenare un problema all’erezione. Con una certa frequenza gli uomini, in presenza di insufficienza renale, presentano stati ansiosi e depressivi che richiedono l’utilizzo di farmaci che a loro volta possono alterare una regolare vita sessuale. Infine nei pazienti in dialisi sembra possibile il verificarsi di un danno immunologico a livello del sistema nervoso autonomo e questo può scatenare problemi sulla risposta sessuale. Proposte terapeutiche La terapia proposta, quando il problema è prevalentemente ormonale, è quella di somministrare l’ormone mancante (generalmente il testosterone) oppure di abbassare la prolattina. Se il problema è vascolare è possibile utilizzare, sotto stretto controllo andrologico e nefrologico, le terapie per via orale come il Sildenafili, il Tadalafil oppure il Vardenafil, a volte anche le iniezioni intracavernose di farmaci vasoattivi possono essere indicate se i primi farmaci non funzionano. In alcuni casi selezionati (coppie ben strutturate ed affiatate) si consiglia anche l’utilizzo di un Vacuum-device. Le protesi peniene in questi pazienti vanno considerate sempre come l’ultimo tentativo terapeutico per le facili e possibili complicanze intra e post-operatorie. Questa scelta deve essere discussa sempre attentamente con il paziente che deve essere informato in modo preciso dell’aumentato rischio di infezioni ed erosioni che si hanno soprattutto quando siamo in presenza di un trapianto renale e conseguente terapia immunosoppressiva. dott. Giovanni Beretta andrologo, urologo ODONTOIATRIA possibile utilizzare un approccio mini invasivo alla chirurgia mediante metodiche che evitano l’inconveniente di aprire un lembo chirurgico per inserire gli impianti e quindi rende inutile la necessità di mettere punti alla fine. La chirurgia guidata è un innovativo ritrovato tecnologico d’avanguardia che permette, grazie ad una perfetta pianificazione virtuale in fase preoperatoria, di inserire impianti endo-ossei nelle arcate dentarie con modalità minimamente invasive, tempi rapidi e spesso con l'inserimento degli impianti e il montaggio dei denti in una sola ora in studio. Normalmente prima di eseguire un intervento di implantologia orale, il chirurgo studia il caso mediante l'utilizzo di radiografie, scansioni tac, modelli in gesso delle arcate del paziente e fotografie delle arcate. Oggi questa fase molto importante della attività del chirurgo, la pianificazione prechirurgica, ha raggiunto un livello di assoluta precisione. Infatti mediante una scansione tac delle arcate dentarie possiamo riportare tutte le informazioni sulla forma e la qualità delle arcate dentarie su un computer e tramite uno speciale software possiamo eseguire virtualmente l'intervento chirurgico previsto, pianificandone ogni fase ed identificandone le difficoltà ed i limiti delle strutture anatomiche. Quindi possiamo realizzare in uno speciale laboratorio una guida chirurgica che obbligherà gli impianti ad essere inseriti in una specifica posizione, decisa precedentemente al computer. La guida chirurgica rende l'intervento così rapido e prevedibile che permette di inserire gli impianti direttamente dalla gengiva, senza fare tagli e senza mettere punti. Il paziente quindi ha pochissimi fastidi dopo l'intervento, nessun gonfiore, né febbre né dolore ed in un’unica seduta può tornare a casa con i denti nuovi già avvitati in bocca.La fatica ed il disagio di solito inevitabili in un intervento chirurgico sono stati quasi totalmente eliminati da una sofisticata e avvincente esatta pianificazione del trattamento. Possiamo utilizzare questa procedura per sostituire un solo dente mancante, per sostituire più denti e soprattutto per i casi di mancanza di tutti i denti. Anzi proprio nei casi più difficili e complessi i benefici sono più evidenti. Il paziente in un’ora ottiene la ricostruzione di tutta l’arcata dentaria, riavendo denti belli e forti con cui masticare qualsiasi cibo e sorridere senza imbarazzo. Per questo tipo di trattamento neppure l’età è un deterrente, il fattore determinante è lo stato di salute del paziente. Se è in buone condizioni di salute non esiste controindicazione al suo miglioramento della qualità della vita. Ricordiamo che il fumo è, a qualsiasi età, una controindicazione alla implantologia. dott. Cesare Paoleschi direttore sanitario Iris Compagnia Odontoiatrica focus a MARZO … Ogni mese nelle pagine INfocus approfondiamo un tema di interesse generale. A pagina 2, dove spieghiamo le ragioni del nostro sviluppo, vi invitiamo a diventare protagonisti delle nostre pagine attraverso commenti e suggerimenti. Cogliete l’occasione per comunicarci l’argomento che pensate sia utile sviluppare e che sia di interesse per tutti i lettori www.infirenze.web [email protected] tel. 055340811 fax 055340814 Nr. 1/2011 gennaio/febbraio Reg. Tribunale Firenze nr. 5270 del 24/04/03 Chiuso in redazione 17 gennaio 2011 Inizio distribuzione 19 gennaio 2011 Direttore responsabile Carla Francone Segretaria di redazione Cristina Tondini [email protected] Redazione Stefano Bandinelli, economia Paola Bolletti, cultura, turismo Luca Campostrini, politica, territorio, sociale, sport [email protected] Impaginazione Michela Messeri [email protected] Inserzioni pubblicitarie Cristiana Innocenti [email protected] Progetto grafico Walter Sardonini/Social Design Editore EDIMEDIA SRL Via Volturno 10/12 I-50019 Sesto f.no FI Tel. 055.340811 Fax 055.340814 [email protected] wwww.infirenzeweb.it Pubblicità Fabio Muzzupappa [email protected] Manila Falorni [email protected] Ufficio [email protected] tel. 055 340811, fax 055 340814 Stampa NUOVA CESAT COOP a r.l. Via Bruno Buozzi 21/23 I-50145 FIRENZE Distribuzione CST Logistica Srl Unipersonale Via Antonio Gramsci, 69D I-50055 Lastra a Signa FI