(DIRE- Notiziario Sanita`) Roma, 6 apr
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(DIRE- Notiziario Sanita`) Roma, 6 apr
**PARLAMENTO. INTERROGAZIONE BELTRANDI (PD) SU RIFIUTO SANGUE GAY (DIRE- Notiziario Sanita') Roma, 6 apr. - Interrogazione di Marco Beltrandi, deputato Pd, al ministro del Lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro per le Pari opportunita', al ministro per i Rapporti con le regioni su rifiuto donazione sangue a un gay. Il testo: BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro per le pari opportunita', al Ministro per i rapporti con le regioni. - Per sapere - premesso che: il 27 marzo 2009 a Milano, il signor Lorenzo Masili, si e' recato al Policlinico di Milano in Via Francesco Sforza per una sua prima donazione del sangue; dopo aver fatto tutte le verifiche relative ai parametri glicemici, con buoni risultati, e' iniziata la visita e il colloquio con il medico; il signor Masili ha informato il medico di non avere mai avuto malattie infettive, di avere sempre avuto i valori ematici nella norma, di svolgere regolarmente attivita' sportiva, di godere di ottima salute, di avere un rapporto monogamico da 8 anni con il suo compagno; per tutta risposta il medico ha comunicato al donatore che egli e' un soggetto a rischio, che i suoi rapporti intimi sono ½tipicamente rischiosi» e che egli stesso avrebbe dovuto immaginare, leggendo le regole d'accesso alla donazione, che non sarebbe stato idoneo; alle rimostranze del signor Masili, la dottoressa ha precisato che lei non puo' sapere effettivamente se un donatore e' omosessuale oppure no perche' ½non portano il fiocchetto rosso» e alla richiesta di conoscere quali siano le disposizioni normative di legge nazionali o regionali non e' stata data alcuna risposta; e' stato spiegato che viene applicato un loro ½protocollo»; peraltro l'unico documento prodotto dalla dottoressa al signor Masili e' un documento in inglese del 2005 che riprodurrebbe degli studi americani, che sconsiglierebbero la donazione di sangue dagli uomini gay; lunedi' 30 marzo 2009 nella Cronaca di Milano del Corriere della Sera il Centro Trasfusionale e immunologia dei Trapianti del Policlinico di Milano, in una lettera di precisazione su quanto avvenuto veniva tra l'altro dichiarato che: ½... l'esclusione dalla donazione di sangue di soggetti maschi i quali abbiano rapporti omosessuali - indipendentemente dal numero di partner derivano dalle indicazioni della Commissione Europea (Direttiva 2004/33/EC) e della Legge italiana (Decreto ministeriale 13 aprile 2005, allegato 4) che appunto impediscono la donazione da parte di soggetti con comportamenti a rischio...»; la direttiva 2004/33/EC richiamata (http://eurlex.europa.eu/Notice.do? mo de=dbl&lang=en&ihmlang=en&lngl=e-n,it&lng2=bg,cs,da,de,el,en,es,et ,fi,fr,hu,it,lt,lv,mt,nl,pl,pt,ro,sk,sl,sv,&val=3431-74:cs &p age=), relativamente alla definizione delle persone a rischio, dice, Print date: 06-04-2009 17:07 Pag. 41 all'annesso III, che ½le persone che hanno un comportamento sessuale che le mette ad alto rischio di acquisire malattie virali severe che possano essere trasmesse per via sanguigna sono da respingere...». Il testo in inglese testualmente dice: Persons whose sexual behaviour puts them at high risk of acquiring severe infectious diseases that can be transmitted by blood (vedi tabella al link del testo della direttiva: http://eurlex.europa.eu/LexUriServ/Lex UriServ.do?uri=OJ:L:2004:O91:0025:00 39:EN:PDF; relativamente alla legge italiana richiamata (decreto ministeriale 13 aprile 2005 allegato 4) viene precisato che tra i motivi di esclusione dalla donazione, relativamente al comportamento sessuale, si intendono le ½Persone il cui comportamento sessuale le espone ad alto rischio di contrarre gravi malattie infettive trasmissibili con il sangue»; ci si chiede per quale motivo il centro trasfusionale e immunologia dei trapianti del Policlinico di Milano abbia citato a difesa del suo operato la direttiva europea 2004/33/EC e la legge italiana (decreto ministeriale 13 aprile 2005, allegato 4) che non precisano in alcun caso l'esclusione della donazione del sangue delle persone che non hanno comportamenti sessuali a rischio ne', tantomeno, le persone omosessuali -: su quali basi normative di legge nazionali e/o regionali agli omosessuali e' impedita la donazione di sangue; se non ritenga il Ministro che nel caso in premessa sia evidente un comportamento di grave discriminazione che esula totalmente dai parametri medico-scientifici volti a stabilire chi e' a rischio e chi non lo e' riguardo la donazione del sangue e che quanto sostenuto a difesa non abbia alcun fondamento scientifico; quali siano gli studi medico-scientifici, aggiornati all'ultimo anno, che impediscono alle persone omosessuali di donare il sangue; se non ritenga il Governo che questa sia solo una delle tante cause di discriminazione che vengono attuate nei confronti delle persone omosessuali e se non ritenga sia sempre piu' urgente avviare campagne informative ed educative anche nel campo socio-sanitario; se non ritenga il Ministro urgente chiarire, con dati medico-scientifici alla mano, che non e' la condizione di omosessualita' o eterosessualita' a rendere piu' o meno ½a rischio» una persona relativamente alla donazione del sangue ma semmai lo e' lo stile di vita su alcuni specifici campi; quali iniziative il Governo intenda promuovere in conferenza Stato-Regioni per scongiurare il ripetersi di episodi, come quello segnalato in premess Print date: 06-04-2009 17:07 Pag. 42