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Presentazione
Queste poche pagine sono state realizzate
seguendo le orme dei nostri colleghi che
fecero una cosa analoga nel 1967, in
occasione della celebrazione di San
Sebastiano.
Non abbiamo avuto la pretesa di fare un
giornale ma semplicemente ci siamo prefissati
l’obbiettivo di informare ancora di più tutti
coloro che avranno la pazienza di leggerci,
riguardo il nostro operato sul territorio ed i
nuovi compiti demandatici, e che siamo
chiamati svolgere quotidianamente.
Abbiamo anche sentito il bisogno di ricordare
Don Franco Baroni, nostro Cappellano fino
alla metà degli anni 80 che, con grande spirito
religioso, ha partecipato alla nostra vita
lavorativa con umanità, con semplicità e
soprattutto con un sorriso sempre pronto da
regalare a chi l’avesse avvicinato. Di lui
l’allora Arcivescovo, Monsignor Giuliano
Agresti, scrisse : ”Don Franco non ha bisogno
di appellativi, è un prete che ogni vescovo
vorrebbe avere! Gli voglio bene e me lo tengo
stretto”. Purtroppo però nel maggio del 1985
ci ha lasciato.
Tornando al giornalino, ci scusiamo per la
veste semplice con cui viene presentato, ma
questo è stato realizzato “in casa”, in fretta e
con i pochi mezzi che avevamo a
disposizione. E’ stato soprattutto un
esperimento che speriamo sia riuscito, e che
possa in futuro coinvolgere tanti colleghi, in
modo da realizzare nuove pubblicazioni,
magari periodiche, e certamente di più alto
livello.
L’idea è partita un giorno, durante il normale
servizio quando, parlando con il collega
Stefano Leporale lanciai per scherzo l’idea del
giornalino. Il Leporale subito raccolse, e
cominciammo a dividerci i compiti. Di li a
poco sono nati i primi articoletti e le idee
hanno preso corpo fino ad arrivare a
realizzare quello che adesso state leggendo.
Per rendere un po’ più piacevole la lettura,
sono state inserite anche alcune vignette e
storielle che speriamo strappino un sorriso; un
poco di goliardia non fa mai male!
Il giornalista Paolo Mandoli ha cortesemente
contribuito scrivendo l’articolo in ricordo di
Don Franco.
Angelo Giuntoli
Numero Unico
“De Guardis Civitatis”
di Lucca
voluto e realizzato da:
Angelo Giuntoli e Stefano Leporale
hanno collaborato:
Stefano Carmignani e Paolo Mandoli
hanno partecipato alla realizzazione::
Annalisa De Santi e Laura Casella
stampato in proprio
Comando Polizia Municipale
Piazzale San Donato 12/a
55100 LUCCA
Presentazione del Comandante
L'idea di fornire un opuscolo cartaceo che
raccolga i dati numerici dell'attività del Corpo di
Polizia Municipale di Lucca nasce dall'esigenza di
rafforzare il legame/dialogo con il cittadino.
Non abbiamo quindi l'illusione di "conquistare" i
lucchesi con un depliant di poche pagine, ma
vogliamo , più semplicemente, non perdere
l'occasione per trasmettere e condividere con la
cittadinanza il quotidiano impegno della Polizia
Municipale a fornire un fondamentale ed
irrinunciabile contributo di competenza e
professionalità all'accrescimento della vivibilità e
sicurezza della nostra Comunità.
Una raccolta di immagini, dunque, alcune delle
quali nascono come vignette ispirate dalle nostre
debolezze: la critica, l'autoironia sono comunque
e sempre strumenti di crescita. Guardarci da
vicino, poi , può aiutare anche a trasmettere
notizie utili: come rapportarsi con l'organo di
vigilinza e con il Comune che rappresenta.
Forse non è il modo migliore, ma di certo il più
sentito, per veicolare un anno di lavoro degli
operatori della Polizia Municipale.
foto di repertorio anno 2013
San Giovanni Paolo II°, durante il Giubileo del 2000, rivolgendosi alla Polizia
Municipale in occasione della celebrazione di San Sebastiano disse:
“ ... Voi rendete alla comunità un non facile ma indispensabile servizio, spendendo le vostre energie
per assicurare l’ordinato svolgimento della vita nelle città. Grazie a voi, gli abitanti dei centri urbani
e del territorio circostante vengono aiutati a rispettare le leggi che presiedono ad una convivenza
serena ed armoniosa; le persone svantaggiate ed i minori possono trovare un prezioso aiuto nelle
loro difficoltà; l’ambiente ed i beni pubblici e privati vengono salvaguardati e la stessa salute dei
cittadini trova nella vostra costante azione di prevenzione una significativa difesa....”
“...Si tratta, com’è facile intuire, di una grande mole di lavoro, che richiede fermezza ed
abnegazione al servizio del bene comune, come anche attenzione alle persone, senso di
responsabilità, continua pazienza e spirito di accoglienza verso tutti. Sono qualità non facili per le
quali è importante poter contare sull’aiuto di Dio... che in modo speciale interpella voi a rispettare
ed a far rispettare la legge degli uomini quando non in contrasto con quella di Dio; vi chiede di
essere artigiani di quell’armonia che scaturisce dall’adempimento dei doveri quotidiani e
dall’eliminazione dei conflitti tra le persone...”
“...Sono certo che se così agirete, oltre a riscoprire l’importanza del vostro prezioso servizio,
sperimenterete come a voi sia affidato un ruolo educativo che, garantendo la qualità della
convivenza, costruisce una comunità più vivibile e serena per tutti...”
“Con tali auspici, invoco sulle vostre persone e sul vostro lavoro, l’assistenza divina, perché
possiate essere autentici artefici di concordia e di giustizia. Vi accompagni nel quotidiano lavoro il
vostro Patrono, San Sebastiano, che seppe coniugare mirabilmente la fedeltà a Dio con la fedeltà ai
legittimi ordinamenti dello Stato e non disdegnò di donare la vita e di subire il martirio per
realizzare i valori perenni appresi nella sequela di Cristo. Il suo esempio vi incoraggi e vi sostenga
sempre!
Vi affido alla materna protezione della Vergine Santissima, e volentieri impartisco a ciascuno di
voi, ai vostri colleghi ed alle vostro famiglie, una speciale Benedizione Apostolica.
GIOVANNI PAOLO II
Roma, 20 gennaio 2000
Grazie Santità La nostra genesi
Le prime forme organizzate di Polizia Urbana
si possono far risalire addirittura all’epoca dei
romani.
Nel 29 d.c., infatti, l’Imperatore Cesare
Augusto istituì due distinti organi di
vigilanza, o Cohortes, uno dei quali doveva
mantenere l’ordine durante le ore notturne
(C.Vigilum), l’altro doveva difendere le mura
della città dagli attacchi esterni. Questi corpi
vennero sciolti in seguito da Costantino,
intorno al 312 d.C.
I Vigili Urbani, infatti, nascono nell’anno 493
a.C., dell’era volgare, in Roma, con la
costituzione dei Vigili plebei. Giulio Cesare
costituì un nucleo speciale di “Vigili cereali”,
plebei, con il compito di vigilare
sull’approvvigionamento alimentare della
città., custode dell’ordine cittadino, curatore
della sicurezza urbana.
Con l’indebolimento dell'Autorità Imperiale e
col crescere dei Comuni e fino al XVI secolo,
i numerosi enti di autogoverno locale hanno
amministrazioni parlamentari e sentono il
bisogno di istituire vere e proprie milizie, con
tutti i poteri sul territorio di loro giurisdizione.
Prime tracce di formazioni civiche di difesa e
di ordine sociale si rinvengono nella
costituzione del “Collegio dei Signori della
notte”, fondato nel 1274 dalla Repubblica di
Venezia, con funzioni di vigilanza notturna
per contrastare fenomeni di criminalità e di
prostituzione.
Dagli Statuti locali veniamo a sapere già
dell'esistenza “De Guardis Civitatis” con
funzioni di polizia urbana e “De Camporum
Paries” che svolgevano funzioni di custodia
del territorio.
Nel periodo delle Signorie, e per tutto il
XVIII secolo, si registrano presenze di milizie
cittadine, municipali, civiche, intruppate
secondo un ordinamento gerarchico, con
compiti istituzionali di difesa delle città e del
loro ordine interno.
Sorti successivamente gli stati, con lo Statuto
nel Regno di Sardegna (1848), e con la legge
Comunale e Provinciale (1859), venne
confermata a livello legislativo la possibilità
per questi enti di continuare a dotarsi di
proprie guardie, per vigilare sul rispetto dei
propri atti normativi con l’autorizzazione dei
Governatori provinciali che potevano anche
rifiutare la costituzione dei servizi. A
Livorno, già nel 1745 si trovano prime tracce
di polizia locale nel Granducato di Toscana.
Nella città di Aosta, di cultura savoiarda, è
comprovata la costituzione delle "Guardie
comunali", a far data dal 1776, destinate a
costituire il primo nucleo originario della
moderna Polizia dei Comuni.
A Parma, antica città d'oro, primo Comune
pienamente autonomo già dal 1087, il 30
aprile
1821
con
Decreto
sovrano
controfirmato dall'Arciduchessa d'Austria,
Maria Luigia, nascono le "guardie comunali".
Nel 1831, in Toscana, nasce a Prato il primo
Corpo di Polizia Urbana, nel 1851 a Lucca, a
Pisa nel 1852 e a Firenze nel 1854, mentre a
Genova, nel 1853, viene istituito il Corpo di
Polizia Municipale e a Torino, nel 1861,
nascono i primi Drappelli di Guardie
Municipali.
Dalla fine dell’800 in poi si diffonde in
tutt’Italia il ricorso alla costituzione di
Guardie Comunali, dipendenti dai Sindaci,
per il rispetto dei Regolamenti Comunali.
Nel 1907 Giovanni Giolitti, ministro
dell'interno del proprio governo, provvide a
regolare la materia riunendo le “guardie di
città” nel regio decreto 31 agosto 1907 n. 690
("Testo unico legge sugli ufficiali ed agenti di
pubblica sicurezza") riconoscendo ai comuni
di poter provvedere alla vigilanza dei
regolamenti locali a mezzo proprio personale
che
doveva
essere
preventivamente
riconosciuto in possesso di titoli e requisiti
necessari.
Durante il fascismo poi, con diversi regi
recreti legge (R.D.L. 18 ottobre 1925 n.1846,
R.D.L 09 marzo 1936 n.472 e R.D.L 20
febbraio 1939 n.326 vennero istituite le
Divisioni speciali di pubblica sicurezza per le
città di Roma, Napoli e Palermo con la
conseguente soppressione dei Corpi dei vigili
urbani e dei guardiani dei giardini.
Il T.U. della legge comunale e provinciale del
1934, che disciplina gli Organici Comunali,
conferisce ai Comuni il diritto-dovere di
istituire i servizi di polizia locale per
soddisfare gli interessi dei cittadini, con
organizzazione interna e stato giuridico
rimessi, quasi interamente, alla discrezionalità
delle Amministrazioni.
Martina Franca, 1925: Corpo delle Guardie Campestri
Comunali
I Corpi di Polizia Urbana d'Italia risposero
all'appello generale della difesa della Patria
nel corso del Primo Conflitto Mondiale, e
soprattutto della Seconda Guerra Mondiale
quando dopo che l’Italia firma l’armistizio
con gli alleati, come vendetta da parte dei
nazisti ci fù l’eccidio dei dieci vigili urbani di
Barletta compiuta il 12 settembre 1943. Il 1°
gennaio 1948 viene promulgata la
Costituzione della Repubblica Italiana che
riconoscendo le Autonomie Locali affida loro
il destino delle Guardie Municipali ,e
all'art.117 rinvia alla competenza legislativa
della Regione anche il tema, allora nebuloso
della Polizia locale.
Il 1 luglio '59, preceduto da un'ampia azione
propagandistica operata dai mezzi di
comunicazione giornali, cinema, radio e
televisione, entra in vigore il nuovo Codice
della Strada.
L'elenco dei compiti dei Vigili si allunga a
dismisura con l'entrata in vigore, il 1 gennaio
1978, del D.P.R. 24.7.'77 n. 616, attuativo
della legge delega n. 382 del '72, che
decentra, in ossequio al dettato costituzionale,
in capo ai Comuni funzioni amministrative
relative alla " polizia locale", aventi ad
oggetto le attività dei pubblici esercizi e di
buona parte delle competenze del T.U. delle
leggi di P.S., escluse le materie riservate delle
armi e dei passaporti.
Gli artt.18 e 19 del D.P.R. 616 definiscono la
polizia locale competente per le attività che si
svolgono nell'ambito del territorio comunale e
che non siano proprie delle competenti
autorità statali. Nel momento della stesura
della Costituzione della Repubblica Italiana,
la Polizia Locale trova poi un suo spazio,
laddove l’art. 117 demanda alle Regioni la
disciplina della polizia urbana e rurale. In
generale, si può dire che l’ambito della
Polizia Municipale è uno di quelli in cui,
attraverso i decenni, l’autonomia dei Comuni
ha resistito di più ai tentativi di ingerenza
dello Stato Centrale, tanto che per trovare una
vera Legge Quadro Nazionale dobbiamo
attendere il 1986, con la L. 7 marzo 1986 n.
65, peraltro accompagnata da Leggi Regionali
di Attuazione.
Dopo il 1986, praticamente ogni Governo ha
preso in considerazione almeno una volta
l’idea di mettere mano alla spinosa
organizzazione delle varie Polizia Locali, ma
non ci sono stati sostanziali mutamenti nel
quadro normativo.
Ricordo dell’ex cappellano Don Franco
nell’ottantesimo anniversario della nascita
Il 16 gennaio 2014 è stato ricordato l’80esimo anniversario della nascita di don Franco Baroni che fu
Cappellano dei Vigili Urbani di Lucca negli anni settanta e fino alla metà degli anni ottanta del secolo
scorso, ai tempi del Comandante Luigi Pinelli. Don Franco era anche il Cappellano nazionale dei circhi,
dei giostrai e dei nomadi ai tempi dell’Oasni, l’organismo della Chiesa
Italiana che oggi è stato sostituito dalla Fondazione Migrantes, ed ebbe
frequenti contatti con Papa Giovanni Paolo II (nella foto a destra), che è
stato canonizzato il 27 aprile 2014. Il ruolo di don Franco a fianco dei
Vigili Urbani era costante. Almeno una volta la settimana, al suo rientro
da Roma dagli impegni pastorali dell’Oasni, frequentava la sede di Palazzo
Parensi, che in quell’epoca ospitava il Comando. Incontri personali e vere
e proprie amicizie che nel corso del tempo si sono cementate sempre
più. Come dimenticare, per esempio, che don Franco volle nei suoi
spettacoli per i bambini, che organizzava in cortile degli Svizzeri nei primi
giorni del mese di settembre, anche il vigile-prestigiatore Roberto Ricci e
ovviamente che partecipava ai principali momenti della vita del Corpo, a
cominciare dalla festa annuale, quando ciò era compatibile con la sua
missione nazionale. Molti Vigili Urbani che ebbero modo di conoscerlo e apprezzarlo per le sue doti di
umanità, disponibilità e impegno lo aiutarono negli anni a realizzare alcune delle sue iniziative, a cominciare
dallo spostamento del Luna Park del Settembre Lucchese nella nuova area lungo via della Tagliate, liberando
così gli spalti delle Mura fra Porta Santa Maria al Giannotti e Porta San Jacopo, area ormai da una trentina
di anni recuperata a verde. Altri Vigili lo hanno assistito durante il suo calvario in ospedale quando, ricoverato
nel reparto di chirurgia generale del Campo di Marte, visse l’ultima intensa fase della sua vita fra il novembre
1984 e il decesso che avvenne nel maggio 1985.
A distanza di circa quindici anni dalla sua morte a don Franco Baroni è stata intitolata proprio l’area del
Luna Park e dei Circhi lungo via delle Tagliate e più recentemente, con la cerimonia pubblica che si è
svolta il 16 gennaio 2014, anche la piazzetta-parcheggio di fronte alla Scuola Primaria di Segromigno in
Monte, in località Piaggiori, ovvero nel paese del Comune di Capannori dove nacque il 16 gennaio 1934.
Le multiformi attività sociali di don Franco lo spinsero anche a sollecitare
alcuni amici a costituire un gruppo per aiutare i malati che, proprio come lui,
attraversavano le difficili fasi terminali delle malattie. Così alla sua morte venne
deciso di costituire l’Associazione che ne porta il nome e che ufficialmente
ha iniziato ad operare il 23 novembre 1985 (per informazioni aggiornate
vedere su internet www.donbaroni.it). Il legame tra Polizia Municipale di Lucca
e don Franco Baroni si è così riversato anche sull’Associazione a lui intitolata.
Il 22 novembre 2009, alla vigilia dell’inizio del 25esimo anno di vita del
sodalizio, la nostra ex Comandante Antonella Manzione ha ricevuto una
targhetta-ricordo (nella foto a sinistra con la sorella di don Franco, Piera
Baroni) durante una cerimonia pubblica nell’auditorium «San Romano»,
mentre più
recentemente
Agenti della
Polizia Municipale hanno
partecipato
con l’Ufficio
Mobile alla campagna di educazione e prevenzione sanitaria intitolata «Ciao, come
va?» promossa dall’Associazione «Don
Franco Baroni» onlus in cortile degli
Svizzeri, in occasione del Festival del
Volontariato dell’aprile 2014 (foto a fianco).
Breve storia di San Sebastiano
Le notizie certe sono poche, un breve passo nel
commento al salmo 118 di S. Ambrogio e la
Depositio Manyrum sono i soli documenti
storici da cui è possibile ricavare i pochi
elementi certi sulla vita del santo, tra questi il
luogo del martirio, di sepoltura in catacumbas e
della festività liturgica fissata da antica data al
20 gennaio.
La ricostruzione invece è possibile tramite il
racconto la Passio S. Sebastiani, una specie di
romanzo storico in gran parte frutto della
fantasia dell'autore.
San Sebastiano secondo quanto raccontato, si
sarebbe trasferito a Roma dalla sua città natale
e, grazie alla stima degli imperatori Diocleziano
e Massimiliano, gli fu affidato il comando della
cohortes pretoriana.
Grazie all'alta carica raggiunta e alla fiducia
imperiale riesce a diffondere il messaggio
cristiano tra le famiglie nobili e i magistrati,
fino a convertire il prefetto di Roma, città in cui
Sebastiano ormai vive. Oltre alla diffusione
della dottrina cristiana Sebastiano dedicava il
suo tempo all'assistenza dei carcerati e alla
sepoltura dei martiri
Scoperta questa attività fu condannato al
martirio saettato dai propri commilitoni,
creduto morto abbandonarono il corpo che
ritrovato da una nobildonna fu trasportato nella
sua casa e curato.
Guarito non volle lasciare Roma, come
consigliato dagli altri cristiani affinché salvasse
la sua vita ma affrontò l’imperatore Diocleziano
durante una celebrazione nel Tempio di Ercole.
Per ordine dell'imperatore fu frustato a morte e
il corpo gettato nella cloaca massima affinché si
disperdesse ma una donna, alla quale il Santo
era apparso in sogno indicandole il posto in cui
il suo corpo si era arenato lo ritrovò e gli diede
sepoltura, come lui stesso aveva richiesto, nella
catacomba sulla Via Appia "accanto ai resti
degli apostoli".
La festività di S. Sebastiano martire, è celebrata
dal mondo d'occidente il 20 gennaio e dal
mondo orientale il 18 dicembre.
Nel tempo San Sebastiano insieme a S.
Antonio, S. Rocco,S. Cristoforo e i Ss.
Ausiliatori fu legato sopratutto alla protezione
contro la peste.
La spiegazione della scelta di San Sebastiano
patrono dei Vigili Urbani d'Italia la troviamo
nel Breve Pontificio del 3 Maggio 1957 con il
quale Pio XII ha formalmente proclamato il
santo martire "custode di tutti i preposti
all'ordine pubblico che in Italia sono chiamati
"Vigili Urbani".
Il Breve Pontificio così recita "Tra gli Illustri
martiri di Cristo, i militari occupano un posto di
primissimo piano presso i fedeli, per la loro
peculiare religiosità e per l'ardente impegno a
compimento del dovere. Tra questi brilla San
Sebastiano che, come viene riferito dalla
tradizione, durante l'impero di Diocleziano fu
comandante della coorte pretoriana e fu onorato
con grandissima devozione (omissis)……. a lui
come patrono si consacrano molte associazioni
sia militari che civili attratte dal suo esempio e
dalle virtù cristiane (omissis)…. per cui dopo
aver consultato la Sacra Congregazione dei riti,
soppesata accuratamente ogni cosa, con
consapevolezza e matura deliberazione, nella
pienezza della nostra potestà Apostolica in
forza di questa lettera costituiamo e dichiariamo
per sempre San Sebastiano Martire custode di
tutti i preposti all'ordine pubblico che in Italia
sono chiamati "Vigili Urbani" e Celeste Patrono
con tutti i privilegi liturgici, specialmente quelli
che competono, secondo rito, ai Patroni
(omissis)…. dato a Roma presso San Pietro
sigillato col timbro dell'anello del Pescatore il 3
Maggio 1957, undicesimo del nostro
Pontificato".
Senza dubbio l'attività militare "cittadina" di
San Sebastiano svolta al pari con quella
cristiana a favore dei sofferenti ha fatto si che
venisse scelto come patrono della Polizia
Municipale.
Anche la preghiera è ispirata alla sua vita.
ORGANICO DEL CORPO ANNO 2014
COMANDANTE Dott. Carmigniani Stefano NUCLEO SEGRETERIA E SERVIZI NUCLEO CENTRALE OPERATIVA NUCLEO AMBIENTE Ag. Graziano Rosalba Isp. Salierno Costanzo Isp. Lucchesi Marco Ag. Settimi Lucia Ass. Demi Monica Ass. Salutij Patrizio NUCLEO POLIZIA GIUDIZIARIA Ass. Pera Monica Ag. Lucchesi Angelica Ass. Teani Moreno Ass. Santini Paola Ag. Marchetti Claudia Ass. Torquati Rossana Ass. Bisceglie Giuseppe Ass. Perna Rita Maria Ass. Boncristiani Stefano Ag. Dal Porto Tania NUCLEO VIOLAZIONI NUCLEO EDILIZIA NUCLEO ANNONA E COMMERCIO Isp. Bertilacchi Bruno Isp. Fambrini Francesca Isp. Giuntoli Angelo Ass. Balestri Roberta Ass. Lucchesi Antonio Ass. Bechelli Giulia Ass. Rossi Marida Ass. Tarfano Roberto Ass. Fambrini M.Patrizia Ass. Salvadorini Elena Ass. Graziani Zelinda Ass. Leporale Stefano Ag. Pancaccini Luigi Ag. De Santi Annalisa Ag. Massa Michele Ag. Venturi Isabella NUCLEO CONTENZIOSO E VARCHI NUCLEO INFORMAZIONI NUCLEO INCIDENTI STRADALI Isp. Bartolini Antonio Isp. Donati Eugenio Isp. Zanfabro Giuseppe Ag. Bartolomei Federica Ass. Brugiati Giovanna Ass. Micheli Daniela Ag. Del Monte Paola Ass. Giuntoli Leandro Ass. Pardini Patrizia Ag. Massei Lisa Ag. Mazzotti Patrizia NUCLEO VIABILITA’ TRAFFICO E ANTIDEGRADO Isp. Bartolini Matteo Isp. Danesi Eleonora REPARTO MOTOCICLISTI DIST. PONTE A MORIANO Ass. Belli Samuele Ass. Giusti Franca Ag. Leoni Matteo Ass. Vietina Giorgio Ag. Mazzei Pier Paolo Ag. D’Olivo Emanuele Ag. Polacci Ivan PRIMO PLOTONE SECONDO PLOTONE Ass. Boni Giordano Ass. Del Santoro Monica Ag. Armenali Samanta Ass. Fabbi Elena Ag. Caporali Giovanna M. Ass. Landucci Gabriella Ag. Casella Laura Ass. Massagli Gigliola Ag. Cavarretta Cinzia Ag. Gambini Alberto Ag. Giannini Carlo Ag. Giribon Alessandro Ag. Lo Votrico Giuseppe Ag. Matteoli Mauro Ag. Mazzarella Matilde Ag. Morotti Lucy Ag. Mucci Annalisa Ag. Pardini Laura Ag. Olobardi Michela Ag. Porta Daniela Ag.Picarella Flora Ag. Rosi Emanuele Ag. Tessandori Giuseppe Ag. Settembre Giuseppe Ag. Venturini Ilaria Ag. Tintori Licia NUCLEO DISTACCATO PROCURA Ass. Paoli Pierangela Ass. Istologi Fiorella I nostri numeri
Attività sanzionatoria
contravvenzioni elaborate Cds
contravvenzioni a leggi e
regolamenti
contravvenzioni pagate
tramite c/c postale
contravvenzioni pagate
tramite banca
Attività del Nucleo
Contenzioso
ricorsi presentati al Giudice di
Pace
ricorsi presentati al Prefetto
Attività del Nucleo
Infortunistica Stradale
sinistri elaborati
sinistri con danni a cose
sinistri con danni a persone
sinistri mortali
sinistri con relazione di
servizio (senza rilievi
planimetrici x
danneggiamenti, infortuni e
simili)
Attività del servizio di
Notificazione ed Informative
notifiche citazioni atti
giudiziari
informative anagrafiche
autentiche di firma
notifiche prefettizie con ritiro
di patente
notifiche prefettizie senza
ritiro di patente
informative ufficio casa
autorizzazioni trasporti
eccezionali
Attività del Nucleo Vigilanza
Edilizia
verbali edilizia
annotazioni di P.G.
sopralluoghi
sequestri
Attività del Nucleo Polizia
Giudiziaria e Vigilanza
Ambientale
n.d.r. contro ignoti presentate
n.d.r. complessive redatte
dall'ufficio p.g.
attività investigativa delegata
94108
931
40673
5478
268
942
688
259
423
6
68
98
5117
134
38
14
54
40
37
38
320
0
44
54
124
dalla locale Procura, da altre
Procure e da altri Comandi
atti di carattere giudiziario di
iniziativa ed atti delegati
attività investigativa di
iniziativa
notifiche atti giudiziari
interrogatori delegati
verbali di sommarie
informazioni
sequestri penali
verbali di dichiarazioni
spontanee
denunce/querele orali e
remissioni ricevute
denunce di smarrimento e
trasmissione all'UPGAIP
attività investigativa delegata
(sono sommati a quelli di
iniziativa)
pratiche ambientali
verbali veicoli fuori uso d.lgs.
209/03
verbali veicoli fuori uso
decreto 22/10/1999 n. 460
verbali d. l.vo 152/06 (Testo
Unico dell’Ambiente)
altri verbali ambientali relativi
a ordinanze e regolamenti
comunali
Attività del Nucleo Annona e
Commercio
esposti ricevuti e controlli
effettuati
controlli effettuati a seguito di
segnalazioni da altri uffici
(nuovo indicatore inserito)
verifiche di conformità
occupazioni suolo pubblico
all'autorizzazione e verifiche
presso i mercati
Attività del Nucleo
Segreteria Comando
autorizzazioni pubblicità
temporanea
pratiche oggetti smarriti
gare per forniture beni e/o
servizi
determine elaborate
servizi settimanali predisposti
servizi giornalieri predisposti
166
32
348
1
51
2
11
31
583
119
824
19
18
88
266
52
141
498
91
275
18
130
54
365
Il Nucleo di vicinanza al cittadino
Nasce il Nucleo specializzato che si occuperà
in prevalenza di trattare le problematiche
inerenti alla convivenza civile, ai problemi
legati alla conflittualità, alla vivibilità in
generale ed alla sicurezza, che richiedono una
trattazione più approfondita rispetto a quella
di routine. Personale qualificato assicura un
contatto stabile e duraturo con gli utenti,
effettua il monitoraggio continuo e costante
del territorio garantendo in tal modo, la
necessaria continuità e lo sviluppo
dell’attività della Polizia Municipale. Cambia
così il sistema di ascolto del territorio,
passando ad una posizione attiva, finalizzata
all’individuazione del disagio avvertito dai
cittadini, fin dai primi sintomi del suo
manifestarsi, ricercando informazioni e
creando una rete di presidio, conoscenza e
monitoraggio, che porta a prevenire i
problemi o comunque a seguire la loro
evoluzione adottando un metodo di lavoro che
sollecita la partecipazione dei cittadini stessi.
Il metodo di intervento è quello del contatto
diretto con il cittadino che ha segnalato il
disagio, ciò al fine di approfondire i dati di
conoscenza e programmare gli interventi
adeguati che la situazione richiede. Gli
operatori di prossimità sono, per definizione,
gli agenti più vicini alle persone e le loro
modalità di gestione delle problematiche sono
incentrate sul cittadino che evidenzia il
problema e sulla ricerca della soluzione.
Gli Agenti si muovono seguendo la logica di
“risoluzione dei problemi” che li porta a farsi
carico della situazione in prima persona,
coinvolgendo eventualmente altri Enti e
mobilitando le risorse necessarie per risolvere
o, quantomeno contenere, le problematiche
evidenziate.
Più controlli mirati
Le segnalazioni di degrado in alcune zone del
centro storico, non hanno lasciato indifferenti
la Polizia Municipale. Una prima risposta del
Comando è stata l’intensificazione dei
controlli sull’abbandono di rifiuti ma non
solo. Sulle zone “calde” sono stati istituiti
pattugliamenti, in alcuni casi anche
unitamente ad altre Forze di Polizia, che si
prefiggono lo scopo di attenzionare fenomeni
di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti,
atti di bullismo e qualsiasi altro
comportamento o atto che si portatore di
degrado ed insicurezza sociale.
Non saranno istituiti presidi fissi ma, senza
dubbio, sarà trasmesso un segnale che indica
un accresciuto interesse nel controllo di zone
della città da cui sono arrivate molte denunce
e segnalazioni, da parte di cittadini esasperati,
rappresentando un ottimo deterente per chi
intenda continuare a perpetrare e manifestare
comportamenti illeciti ed in contrasto con il
doveroso rispetto altrui, proprio di una società
che vuol definirsi “civile”.
Un'auto viene fermata dalla polizia stradale: "Patente e libretto. Voi andavate a 200 Km/ora". "Ma no, signor agente,
facevo 135 Km/ora". Interviene la moglie del guidatore seduta accanto: "Ma no, caro, lo sai bene che stavi facendo
piu' di 200 all'ora". Il tizio lancia uno sguardo adirato alla sua signora, mentre l'agente continua: "Siete anche in
multa perche' non funzionano gli stop". "Come? Ma se li ho controllati proprio ieri?". "Oh, caro, sai bene che gli stop
sono cosi' da mesi". L'uomo lancia verso la moglie uno sguardo ancora piu' adirato e l'agente continua: "Inoltre voi
non avete indossato le cinture di sicurezza!". "Ma no, signor agente, le avevo, ma me le sono tolte quando voi mi
avete fermato". Ancora una volta interviene la moglie: "Ma, caro, sai bene che le cinture non le metti mai!". A questo
punto il tizio esplode e grida alla moglie: "Insomma, vuoi stare zitta, brutta stronza di una troia!". L'agente si rivolge
alla signora e le chiede: "Signora, ma vostro marito si rivolge a lei sempre in questo modo?". "Oh, no, agente, solo
quando e' ubriaco!"
Lotta all'evasione ed all’elusione fiscale, Il Comando ha un
nucleo ad hoc
L’Amministrazione Comunale di Lucca ha fatto
proprie, con convinzione, le logiche e le
indicazioni contenute nelle recenti disposizioni
normative relative alla partecipazione dei
Comuni all’accertamento delle violazioni degli
obblighi tributari ed a tale scopo è stato
costituito uno staff intersettoriale articolato e
dotato di competenze e di ruolo all’interno
dell’ente.
La Polizia Municipale ha presentato alla
Regione Toscana un progetto finalizzato che
nella graduatoria di merito è risultato secondo
solo a Prato e ciò ha permesso di ottenere un
finanziamento immediato pari ad €8.281.22 al
quale seguirà, a fine progetto, una seconda
trance di pari importo
I soldi finanziati sono finalizzati alla
costituzione di un “Nucleo Antievasione”,
alla necessaria formazione del personale ed
all’acquisizione dei beni strumentali da
utilizzare oltre che a garantire l’accesso a
molte banche dati, anche di altri enti, che
permetteranno lo svolgimento di tutti gli
accertamenti che caso per caso si renderanno
necessari e per l’effettuazione di controlli
incrociati.
Il lavoro del Nucleo sarà finalizzato al
recupero dell’evasione intervenendo in vari
ambiti quali commercio e professioni,
urbanistica e territorio, proprietà edilizie e
patrimonio immobiliare, residenze fittizie
all’estero, disponibilità di beni indicativi di
capacità contributiva.
La presenza sul territorio e l’attento
svolgimento del servizio di “prossimità” fa si
che
la
Polizia
Municipale
penetri
naturalmente nel tessuto sociale e, durante il
normale svolgimento del servizio di istituto, è
indubbio che possano essere rilevati ed
annotati comportamenti o fatti meritevoli di
ulteriori accertamenti.
Il “Nucleo Antievasione” appositamente
creato, avrà generali funzioni di controllo ed
accertamento tributario, anche in relazione
alle così dette “segnalazioni qualificate”
previste
dalla
Circolare
187461/07
dell’Agenzia delle Entrate.
I vigili urbani per incoraggiare l'utilizzo
delle cinture, hanno deciso di dare un
premio di 5000 euro al primo
automobilista che ogni mattina passa
davanti a una pattuglia con la cintura
allacciata. Il primo giorno il premio va a
una macchina che sta uscendo dal porto
della città. I vigili la fermano e si
congratulano con l'automobilista. Uno
dei vigili gli chiede cosa pensa di fare
con i soldi vinti. "Beh", dice
l'automobilista, "penso che andrò a
scuola guida per prendere la patente"
"Non statelo a sentire", interrompe la
donna vicino a lui, "sragiona sempre
quando è ubriaco" Sul sedile posteriore
un uomo che stava dormendo si sveglia,
vede la scena e grida "Lo sapevo che non
saremmo passati con una macchina
rubata!" Improvvisamente, si sente un
colpo dal baule, e due voci chiedono: "E
allora, siamo fuori dal porto?"
“ La violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa. E forse la più
pervasiva. Non conosce limiti geografici, limiti culturali o di ricchezza. Fintanto che continua non
possiamo dichiarare di fare reali progressi verso l'uguaglianza, lo sviluppo e la pace. „
Kofi Annan, Nazioni Unite 1999
Codice Rosa, la Polizia Municipale c’è
Un percorso speciale per chi subisce violenza
Il Codice Rosa identifica un percorso di accesso
al pronto soccorso riservato a tutte le vittime di
violenze, senza distinzione di genere o età che,
a causa della loro condizione di fragilità, più
facilmente possono diventare vittime di
violenza: donne, uomini, bambini, anziani,
immigrati, omosessuali.
Il codice viene assegnato insieme al codice di
gravità, da personale addestrato a riconoscere
segnali non sempre evidenti di una violenza
subita anche se non dichiarata. Quando viene
assegnato un Codice Rosa, si attiva il gruppo
operativo composto
da personale
sanitario (medici, infermieri, psicologi) e
dalle forze dell'ordine. Il gruppo operativo dà
cura e sostegno alla vittima, avvia le procedure
di indagine per individuare l'autore della
violenza e se necessario attiva le strutture
territoriali.
Al codice è dedicata una stanza apposita
all'interno pronto soccorso, la Stanza Rosa,
dove vengono create le migliori condizioni per
l'accoglienza delle vittime garantendo loro la
giusta
privacy.
Scopo principale del progetto è coordinare e
mettere in rete le diverse istituzioni e
competenze, per dare una risposta efficace già
dall'arrivo della vittima al pronto soccorso.
I gruppi operativi interforze (Azienda USL,
Procura della Repubblica, Forze dell'ordine)
hanno il compito di contribuire al tempestivo
riconoscimento e all'emersione dei casi di
lesioni derivanti da maltrattamenti o da
violenze commesse da terzi, garantendo
contestualmente la rapida attivazione degli
uffici delle Procure della Repubblica. Il
gruppo operativo interforze composto dai
rappresentanti dell'ASL (118, Dipartimento
ospedaliero Emergenza Urgenza, Dipartimento
Materno Infantile, Dipartimento Salute
Mentale, UUFF Consultoriali), Procura, Forze
dell'Ordine, Comune, Centro
Antiviolenza, Centro per il recupero dei
soggetti maltrattanti e Case rifugio opera in
modo
sinergico,
attraverso procedure
condivise, che assicurano un corretto
repertamento degli elementi di prova con la
redazione di una nuova e più approfondita
cartella clinica in grado di fornire dati utili
anche all'Autorità Giudiziaria.In questo modo si
riducono i tempi di indagine e si attiva la rete
territoriale per la presa in carico successiva
all'intervento di pronto soccorso
Che cos'è la contraffazione?
Con il termine contraffazione, si può definire
tutta l’attività intrapresa al fine di produrre e
commercializzare merci che recano, in
maniera del tutto illecita, un marchio
identico ad un marchio registrato, oppure
la riproduzione di beni coperti da
copyright, questo fenomeno è meglio
conosciuto con il termine ''pirateria''.
Quando il fenomeno ebbe inizio,
la
contraffazione era limitata generi di lusso
che, considerato l’elevato costo dei prodotti,
garantiva comunque lauti guadagni. Gli
oggetti posti in vendita, venivano prodotti da
abili artigiani che riuscivano a riprodurre in
maniera talmente fedele gli originali, tanto da
trarre in inganno gli acquirenti sprovveduti
me, in taluni casi, anche i più esperti.
I pezzi accuratamente riprodotti venivano
immessi sul mercato in quantità limitata in
modo tale da non insospettire. Come sempre
accade però, visto che i prodotti falsificati
avevano un buon mercato, con il passare del
tempo la produzione ed il commercio dei
falsi ha subito una svolta con crescita
esponenziale tanto da arrivare ad immettere
sul mercato anche beni di largo consumo.
Contraffazione e commercio
abusivo
Comprare un dvd masterizzato o una borsa
griffata. "Che male c'è?" si chiedono in molti.
Ma è giusto richiamare l’attenzione del
consumatore su questo fenomeno illegale,
spesso trascurato dall’opinione pubblica.
La contraffazione sgretola i presupposti
dell'economia e dell'attività commerciale.
Dietro ad ogni singolo oggetto che
acquistiamo esiste una serie di attività che
producono reddito ed occupazione quali ad
esempio la ricerca, gli investimenti, la
manodopera, il trasporto e la vendita. Tutte
queste fasi sono eluse nel mercato illegale dei
beni falsificati o contraffatti. Va considerato
inoltre che spesso gli oggetti illegali
alimentano attività basate sul lavoro nero,
attraverso le quali è possibile anche riciclare il
denaro sporgo o fare un re-investimento per
altre attività illegali, come l’acquisto e lo
smercio della droga, la prostituzione, le armi.
La contraffazione interessa moltissimi
prodotti quali giocattoli, alimenti, bevande,
medicinali, sigarette, apparecchi elettrici di
uso comune, ricambi di auto e molto altro
ancora. Per ognuno di questi oggetti si può
tranquillamente dire che il prodotto
contraffatto è, come minimo, di qualità
inferiore a quello autentico. Questi prodotti
possono arrivare addirittura a rappresentare
un serio pericolo per chi lo consuma o lo
adopera.
Il costruttore regolare si assume la
responsabilità dei prodotti che fabbrica, chi li
falsifica invece no. Un'apparecchiatura
elettrica non adeguatamente isolata, un
giocattolo che si rompe, un medicinale senza
principio attivo, un ricambio d’auto non a
norma, sono tutti oggetti che possono anche
uccidere; questo è molto utile ricordalo.
Concludendo …………
Contro i furti, targhe anche alle biciclette
L’amministrazione comunale ha voluto così
dare inizio al progetto “BiciSicura”, con il
chiaro intento di contribuire a combattere la
piaga che accomuna la maggior parte delle
città italiane di piccole, medie e grandi
dimensioni.
Per fare questo la Polizia Municipale ha
acquistato dalla ditta Easy Trust srl 1000 kit
contenenti una targa personalizzata realizzata
in materiale resiste e antieffrazione, un
libretto personalizzato ed il servizio di
segnalazione e controllo on-line. Il sistema,
installato sulle biciclette, dovrà servire da una
parte come deterrente nei confronti dei
malintenzionati, dall’altra, in caso di furto,
costituirà un ausilio importante per le forze di
polizia per le indagini.
Le prime targhette antifurto sono state
apposte sulle biciclette dei cittadini proprio
nella giornata di sabato 15 febbraio, quando
agenti della Polizia Municipale erano presenti
in Piazza San Michele per promuovere questa
iniziativa.
In occasione della presentazione del progetto,
l’assessore alla P.M., Francesco Raspini, ha
detto:“I furti delle biciclette rappresentano
un fenomeno in continuo aumento.
L’amministrazione ha tra i suoi obbiettivi
quello di favorire tutte le forme di mobilità
alternative all’auto privata, e dunque
l’utilizzo della bicicletta sulle brevi e medie
distanze, e per fare questo di recente abbiamo
anche approvato come giunta un progetto di
estensione delle piste ciclabili. Ovviamente in
quest’ottica diventa fondamentale ricercare
soluzioni che consentano ai cittadini di
muoversi in città e fuori sentendosi sicuri”.
Per installare il sistema antifurto sul proprio
mezzo a due ruote il cittadino dovrà
corrispondere 6 euro, cifra che coprirà il
servizio che verrà effettuato a domanda
individuale.
In omaggio
al
bellissimo
film di
Vitt i
"EasyTag” non sostituisce la protezione data
dai lucchetti antifurto, ma va a completarla.
L’adesivo antieffrazione segnala anche se
rimosso, che il mezzo e registrato nel Registro
Italiano Biciclette, e i dati registrati on-line
(numero di targa e telaio, caratteristiche della
bici ed anche una foto) sono associati
univocamente al proprietario. Ciò semplifica
il recupero del veicolo in caso di furto, anche
grazie al fatto che il Registro Italiano
Due agenti della
Polizia Municipale,
fermano
un’automobilista
passata col rosso:
“Le sembra il modo
di guidare? Non ha
visto che il semaforo
era rosso?” “Il
semaforo sì, è voi
che non ho visto!!”
Biciclette e accessibile direttamente dalle
Forze dell’Ordine. Ma soprattutto ha un
fortissimo effetto deterrente. La bici infatti
potrà essere sempre identificata, rendendone
piu
rischioso
furto
e
ricettazione".
Con l’apposizione dei dati di identificazione
sulla bicicletta e l’inserimento nel Registro
Italiano Bici puoi dire e sostenere legalmente
di esserne il vero proprietario del veicolo.
Riuscirai così a proteggere ancor più
efficacemente la tua bicicletta.
Ma, in sintesi, cosa facciamo?
Il Corpo di Polizia Municipale è la struttura
operativa attraverso la quale il Comune
svolge alcuni compiti istituzionali che gli
sono propri.
Tutto il personale si adopera per gestire le
problematiche in materia di circolazione
stradale, polizia urbana, polizia giudiziaria,
polizia amministrativa e polizia commerciale,
collabora in funzione ausiliaria con gli organi
di Polizia dello Stato al mantenimento
dell’ordine e della sicurezza pubblica, il che
quotidianamente si realizza controllando il
territorio, tutelando l’ordinata e civile
convivenza e contrastando il degrado urbano e
le varie forme di micro criminalità. La Polizia
Municipale inoltre supporta la Protezione
Civile, segnala disfunzioni e carenze dei
servizi pubblici di cui venga a conoscenza e
possibili cause di pericolo per l’incolumità
pubblica, provvede alla esecuzione dei
Trattamenti Sanitari Obbligatori, effettua i
servizi di rappresentanza con il Gonfalone
della città in occasione di manifestazioni,
cerimonie ed in ogni altra particolare
circostanza, sorveglia il patrimonio comunale,
svolge infine una continua azione di
informazione sulle norme che regolano le
materie di competenza con l’insegnamento
dell’educazione stradale nelle Scuole.
Chi lavora nella Polizia Municipale svolge un
servizio pubblico molto visibile nel contesto
urbano, che implica necessariamente la
conoscenza e la capacità di interpretare ed
applicare correttamente le normative vigenti,
facendo rispettare la legalità con competenza
e serietà.
Anche per questo è necessario possedere la
capacità, che matura con il tempo e con
l’esperienza, di saper affrontare positivamente
le situazioni critiche e delicate che si
presentano ogni giorno. Il nostro lavoro
richiede infatti di essere rigorosi, ma anche
capaci di trovare soluzioni ai problemi della
gente. Per fare questo è necessario saper
ascoltare il cittadino, comprendere la sua
posizione e sapergli spiegare, in modo
professionale, i principi che tutelano la
collettività e che devono essere rispettati da
tutti.
Un servizio può definirsi efficiente quando
riesce a soddisfare i bisogni degli utenti. la
Polizia Municipale impronta la sua azione
organizzativa cercando, per quanto gli
consentono uomini e mezzi a disposizione, di
rispondere meglio possibile alle necessità dei
cittadini.
ma ora basta perché
un se ne pole più!
Un grazie a tutti
coloro che hanno
avuto la pazienza di
leggerci e sono
arrivati a questa
ultima pagina. Se
non vi abbiamo
annoiato troppo,
possiamo anche
riprovarci con una
nuova pubblicazione