NEWS N.4 2016 Sindacato SUSO news N.4 2016 PDF

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NEWS N.4 2016 Sindacato SUSO news N.4 2016 PDF
ANNO XIV n. 4 Agosto /Settembre 2016
LA VOCE DELL’ORTODONZIA ITALIANA
LA LINGUA BATTE...
“ Cambio Passo: l’Ortodontista
italiano e le Società di capitali …”
Anche SUSO, affrontando il problema delle
“catene” (fenomeno differenziato come, ad
es. per farmacisti e avvocati), ha constatato
che il Governo ha ceduto alle lobby. E potete
immaginare quanto ci stia a cuore la sorte
degli Ortodontisti italiani. Ma non possiamo
non rilevare che nello spaccato attuale,
l’Ortodontista appare sempre più presente nella
rete professionale come consulente/collaboratore
di studi o poliambulatori. In questa direzione si
muove pertanto la campagna di “Cambio Passo”
del SUSO, essendo fondamentale percepire i
cambiamenti della società intercettandone i veri
bisogni. Se le Associazioni di categoria devono
fornire agli aderenti gli strumenti per affrontare
eticamente la competizione professionale,
la sfida più difficile non è un problema di capitali,
ma il connubio tra etica e professione.
Se si creano strutture di qualità con lavoro svolto
al meglio nel rispetto di ruoli e senza compromessi,
ben vengano, per dare un’occasione di inserimento
a fin troppi giovani Ortodontisti non in grado di
permettersi uno studio. Se invece sono strumenti
di degrado professionale, risultati clinici scadenti,
prestazioni a basso costo, allora non ci stiamo.
Fondamentale quindi trovare un equilibrio tra etica
e professione, cavalcando i cambiamenti, con un
occhio sempre al paziente, prendendo atto delle sue
esigenze. Per modificare la professione dall’interno,
senza che i cambiamenti la travolgano. Questa la
ricetta del “Cambio Passo” che tanto ci sta a cuore.
Pietro di Michele
Presidente Nazionale SUSO
Ersilia Barbato
e le Scuole di Specializzazione
.
Un aggiornamento normativo
Il riordino delle Scuole di Specializzazione, attivato da circa un decennio,
ha interessato anche quelle in Odontoiatria. Il DM 31 luglio 2006 aveva
statuito i nuovi Ordinamenti delle Scuole in Ortognatodonzia e in Chirurgia
Orale, prevedendo anche la Scuola di Odontoiatria Pediatrica; il DM aveva,
altresì, stabilito che le Scuole fossero riservate ai laureati in Odontoiatria
e Protesi Dentaria. Ulteriore aspetto innovativo è la pianificazione delle
attività delle Scuole nell’ambito di una rete formativa, che deve disporre di
adeguate risorse, standard di idoneità e requisiti, a garanzia della qualità della
formazione.
.
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Giuseppe Marzo: "Un buon risultato"
Col prossimo Anno Accademico potranno essere emanati dagli Atenei dove sono già attive le Scuole di
Specializzazione odontoiatriche, i bandi per l’ammissione al primo anno. Una buona notizia che giunge
dopo due anni di blocco totale per problemi normativi ed economici, che ha rischiato di provocare lo
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SUSOnews e Infodent International
Una nuova collaborazione
Intervista a Baldo Pipitone CEO di Infodent International sul valore
della pubblicità nell’industria dentale
Il 2016 ha visto SUSO protagonista di
traguardi importanti, in un’ottica di crescita e
miglioramento costante che ha investito anche
SUSOnews; la "Voce dell’Ortodonzia Italiana",
infatti, ha una nuova Concessionaria di pubblicità: Infodent International.
Scelta fortemente voluta da Pietro di Michele, Presidente Nazionale SUSO, per
offrire un servizio migliore sia ai lettori che agli inserzionisti.
Infodent International è una Casa editrice presente in 172 nazioni che si rivolge
ai distributori dentali di tutto il mondo, pubblicando esclusivamente Riviste in
lingua inglese o cinese con l’obiettivo di mettere in contatto domanda e offerta Baldo Pipitone
dell’industria dentale a livello globale.
Per capire al meglio quali saranno i vantaggi per SUSO di questo nuovo accordo abbiamo intervistato
Baldo Pipitone, CEO di Infodent International. Con il suo team, partecipa ogni anno, a più di 70 fiere
dentali in 5 continenti per avere contatto diretto con l’industria e seguire i trend di mercato.
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Al XXIII Congresso Ortec di Rimini
si rinnova il senso d’appartenenza
E’ durato tre giorni (dal 16 al 18 giugno) il XXIII Congresso
Nazionale dell’Ortec, svoltosi a Rimini presso l’Hotel Savoia,
luogo di incontro tradizionale, location collaudata dove
“la consueta ospitalità romagnola - diceva il pieghevole del
congresso - darà modo di condividere in maniera esaltante
la cultura ortodontica e l’enogastronomia locale”.
Non solo. Ma in quella grande casa ideale che è il Congresso
. l’occasione
rappresenta per i Tecnici di Ortodonzia, si è ripetuta
di rivedere conoscenze, rafforzare amicizie e cultura
ortodontica.
Oltre alle varie relazioni, la novità grossa del XXIII Convegno,
Da sinistra: Stefano Negrini, Marino Bindi,
Fabrizio Anelli
è stata l’ Ortec Running (ossia la gara sul bagnasciuga)
alla quale, proprio come momento di unità e condivisione, ha avuto un suo spazio significativo nel
Congresso. Prima iniziativa del genere, prima che iniziassero i lavori di venerdì, una trentina dei 120
partecipanti al congresso, ha scelto alle 7 del mattino, di andare a correre assieme lungo la spiaggia,
rientrando a tempo per una doccia per seguire subito dopo la relazione di Fabrizio Panti sulla “Gestione
del paziente affetto da una limitata apertura della bocca”.
Come dire: “Mens sana in corpore sano”. Sono seguite, nella stessa giornata, le relazioni di Andrea
Russo, Maurizio Pagnini, Paolo Sardi, Antonio Licandro, Jasmina Primozic.
Al termine è seguita la serie di workshop organizzati dalle aziende. La quindicina di relatori che ha
animato coi loro interventi il congresso, l’attenzione dei partecipanti, il senso di appartenenza, l’evento
stesso della corsa danno un’idea della vivacità e della “tenuta” di un’iniziativa che si rinnova nel tempo
segue a pag. 2
NOVITÀ 2 016
A. Socio che si deve iscrivere al sito 1. Non in regola con la quota 2016
Dal menù in alto a destra selezionare ISCRIZIONE, compilare tutti i campi, effettuare il pagamento selezionando
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alla piattaforma. Occorre rispondere correttamente a 25 domande con 4 risposte multiple di cui 1 esatta.
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Sindacato ieri e oggi
Willy Manuzzi e Umberto
Garagiola riflettono sul
ruolo e funzioni del
sindacato ieri (2002)
e oggi (2016).
Il SUSO internazionale
Continuano le celebrazioni
del quarantennale SUSO
con il “come eravamo”
internazionale del past
President Paolo Picchioni.
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Lettera"personale" della
Presidente Silvia Allegrini
agli amici e colleghi perchè
vengano al 47° Congresso
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ISTRUZIONI PER REGISTRARSI
Invito in SIDO
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Per informazioni e iscrizioni inviare mail a Dott.ssa Marta Traversa: [email protected]
Vi verrà inviato un Codice di accesso per poter accedere alla piattaforma
La modulistica necessaria per eseguire il Corso è disponibile sul sito www.suso.it, nella parte riservata ai Soci.
PAG.
50 Crediti ECM in modalità FAD se ti associ o rinnovi
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In pieno svolgimento il corso FAD
La Responsabilità Odontoiatrica e i rapporti di attività professionale in Ortodonzia.
IN QUESTO NUMERO
Non dimenticare Giannì
Dopo la scomparsa
di Ennio Giannì, l’appello
di Francesco Capozzi,
“Non lasciamo cadere
la sua eredità culturale”
I “10 Padri ” di una tesi
Il 26 Novembre 2008
all’Università di Ferrara
non fu un giorno come gli
altri: si discusse infatti
una tesi sui "10 Padri”
dell’Ortodonzia italiana,
quasi tutti presenti.
Un Ortodontista sportivo
Tolto il camice e i guanti,
per Marco Rosa viene
prima di tutto la famiglia.
Poi la montagna e il mare.
... DALL A PRIMA
segue da pag. 1
segue da pag. 1
Barbato e le Scuole
Il recente DI 68/2015, relativo al riassetto degli Ordinamenti delle Scuole
di Area Sanitaria, ha apportato alcune modifiche al precedente dettato
normativo ed ha contemplato anche le Scuole in Odontoiatria. Per la
problematica correlata all’assenza di fondi per le borse per i laureati “non
medici”, previste dalla legge 401/2000, in passato gli Atenei, su autorizzazione
del MIUR, avevano emanato i bandi con i vecchi ordinamenti.
L’approvazione della L. 89/2016 di conversione del D.L. 42/2016, che ha
statuito che le Scuole riservate ai non medici “siano attivate in deroga
alle disposizioni di cui al comma 1 dell’art. 8 Legge 29.12.2000, n. 401”, ha
consentito che possano essere attivate con i nuovi.
Nell’auspicio che possano essere reperiti fondi anche per i nostri laureati,
il protrarsi della mancata attivazione potrebbe vanificare la tradizione delle
nostre Scuole e indurre i giovani a iscriversi in altri Paesi.
Inoltre, un ulteriore blocco precluderebbe agli odontoiatri la possibilità
di partecipare al reclutamento nel SSN essendo il titolo di Specialista
indispensabile per l’accesso.
Novità da un punto di vista formativo [cosa cambia rispetto al passato].
Rispetto al vecchio ordinamento le Scuole presentano una strutturazione più
simile a quella dei Corsi di laurea. Sono stati introdotti i Settori Scientifico
Disciplinari [SSD] e i crediti formativi. I percorsi didattici, così come declinato
nel DI, sono articolati in attività formative, preordinate al raggiungimento
degli obiettivi formativi utili a conseguire il titolo.
Le attività sono, a loro volta, suddivise in ambiti omogenei di sapere,
identificati da SSD. Le tre Scuole, dove contestualmente attivate,
presenteranno attività formative comuni [tronco comune] rimodulate
nell’Ordinamento vigente. Di tutta evidenza è la previsione di almeno
il 70% delle attività formative riservate allo svolgimento di attività
professionalizzanti (pratiche e di tirocinio) svolte in Strutture Universitarie,
Ospedaliere e Territoriali delle Aziende Sanitarie Locali, convenzionate con
l’Ateneo. Le attività professionalizzanti, che lo studente deve eseguire nel
percorso triennale, sono definite per tipologia e numerosità e si identificano
in “terapie delle specifiche patologie declinate negli obiettivi caratterizzanti”.
Gli Atenei devono garantire che le Scuole formino specialisti, in grado di
competere professionalmente anche in altri Paesi, obiettivo di tutto rilievo
in un’ottica comunitaria di armonizzazione dei percorsi formativi e di libera
circolazione dei professionisti.
Ersilia Barbato
Professore Ordinario di Ortognatodonzia, Sapienza Università di Roma
Referente dei Docenti di Ortodonzia e delle Scuole di Specializzazione di Ortodonzia
Presidente SIDO eletto 2019
segue da pag. 1
Un buon risultato Congresso Ortec
svuotamento delle Scuole e il rischio della chiusura.
Gran parte delle complicazioni nascono dall’art. 8
Legge n. 401 del 29 dicembre 2000: “Il numero di
laureati appartenenti alle categorie dei veterinari,
odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici,
psicologi iscrivibili alle scuole di specializzazione
post-laurea è determinato ogni tre anni secondo le
Giuseppe Marzo
modalità previste per i medici dall’articolo 35 del
Decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368, ferma restando la rilevazione annuale
del fabbisogno anche ai fini della ripartizione annuale delle borse di studio
nell’ambito delle risorse già previste”. In sostanza si voleva assimilare le Scuole
odontoiatriche a quelle mediche, operazione irrealizzabile per i diversi ruoli delle
specializzazioni mediche nel SSN, che prevedono l’esclusività di rapporto degli
specializzandi con i Policlinici universitari e del difficile reperimento delle risorse.
Il blocco ha penalizzato gli Atenei e i giovani laureati in odontoiatria. Entrato
nel “Gruppo Tecnico dell’Odontoiatria” del Ministero della Salute un anno fa, ho
potuto interfacciarmi con i Direttori Generali dei Ministeri trovando interlocutori
attenti (tra cui la Dott.ssa Rossana Ugenti che tanto si è adoperata).
Un ringraziamento va anche a Roberto Martina, Decano delle Scuole di
Specializzazione di Ortognatodonzia, col quale ci siamo confrontati per
individuare le motivazioni da portare all'attenzione dei Ministeri a sostegno
dell'iniziativa. Più volte, il problema è stato evidenziato in seno alle riunioni dei
Direttori delle Scuole finchè il Presidente del Collegio Docenti, Enrico Gherlone
ha promosso una mozione, approvata ad aprile di quest'anno, per richiederne la
riattivazione. La stessa Conferenza dei Rettori in una mozione del 17 aprile aveva
ribadito la necessità di sbloccarle. Si è così arrivati, a maggio, all’approvazione
in Parlamento di un emendamento alla Legge n. 401 del 29 dicembre 2000,
con cui gli Atenei possono bandire i nuovi concorsi. In particolare l’art. 2-bis
recita: " 1. Nelle more di una definizione organica della materia, le Scuole di
specializzazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982,
n. 162, riservate alle categorie dei veterinari, odontoiatri, farmacisti, biologi,
chimici, fisici e psicologi sono attivate in deroga alle disposizioni di cui al comma
1 dell'articolo 8. Dall'attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi
o maggiori oneri per la finanza pubblica". Secondo le informazioni in nostro
possesso al momento, il MIUR richiederà agli Atenei, come prerequisito per le
Scuole, l’adeguamento dei piani di studio al nuovo ordinamento e sarà quindi
possibile emettere i bandi facendo riferimento all’emendamento, in sintonia
con quanto previsto dagli Statuti delle Scuole per quel che riguarda le modalità
e il numero dei posti.
Giuseppe Marzo
Direttore Scuola Specializzazione Ortognatodonzia Università Studi dell'Aquila
e fa dire al Presidente
organizzatore Stefano
Negrini, che l’evento
2016, mix equilibrato
tra tecnologico/
tradizionale e
innovativo, di
quest’anno è riuscito.
Che 120 partecipanti
possono non sembrare
molti ma lo diventano
se commisurati ai 150
colleghi iscritti all’Ortec. Un Congresso che ha
richiamato quelli che Negrini definisce i “nuovi
amici”, ossia gli Aso rappresentati da Anna Maria
Girardi (Aiaso) sui quali il dr. Marino Bindi di Brescia
ha tenuto una brillante relazione sulla Gestione
dello studio. Una cosa soprattutto Negrini,
prossimo past president ormai, (gli subentrerà
Roberto Giammarini nel Congresso 2017) vorrebbe
Partecipanti Ortec Running
si dicesse del proprio mandato. Una cosa di cui va
fiero: “Essere riuscito, unico presidente Ortec - dice
- a riempire due grandi sale in un unico congresso”
quale frutto di un lavoro fatto bene e con passione.
Quanto al futuro, dice scherzando che l’Ortec sta
traversando un momento di riflessione “in quanto sta
pensando cosa farà da grande nei prossimi 50 anni”.
SUSONews
Iscrizioni SUSO 2016
SUSO (Sindacato Unitario Specialità Ortognatodonzia,1976)
Siamo l’unico puro Sindacato di categoria.
Uniamo TUTTI gli Ortodontisti
(specialisti, esclusivisti, prevalentisti) d’Italia.
Siamo in crescita perchè riconosciuti, presenti ed attivi a livello
intersindacale, Ordinistico e politico (locale e nazionale).
Offriamo una serie di servizi fondamentali per la gestione
quotidiana della professione: consulenza legale e fiscale,
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Investo nell’ORTO) e personali], analisi ed informazioni su
tutte le varie normative (vecchie e nuove) che regolano la
nostra professione, incontri regionali-provinciali-nazionali
su tematiche di particolare interesse sindacale, consigli
etici-gestionali-comportamentali, SUSO News,
ANNO XIV N. 4 - 2016
SUSO news
Notiziario d’informazione
del Sindacato Unitario
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Antonio Cesta, Elsa Di Malta, Evelina Ferrari, Giobatta Garino,
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SCIENZA E TECNICA
SMOF, realtà interassociativa
di recente istituzione
Per meglio illustrare le finalità della nuova realtà associativa rappresentata dalla SMOF
Italia (Associazione Squilibrio Muscolare Orofacciale), SUSONews ha incontrato il Prof.
Luca Levrini, coordinatore del Tavolo Tecnico formato dalle sigle che la compongono
e la Dott.ssa Anna Capovilla, Logopedista e Vicepresidente SMOF. Dice Levrini: “Ad
oggi i contesti associativi in ambito medico devono necessariamente accogliere figure
provenienti da diversi ambiti clinici. In questo modo si ricrea in seno all’associazione
un confronto che dovrebbe superare le barriere specialistiche che a volte limitano il
corretto trattamento del paziente”. “In particolare – continua - in ambito ortodontico
problemi come la respirazione orale devono necessariamente essere condivisi nelle
Anna Capovilla
scelte diagnostiche e terapeutiche con il pediatra, l’otorinolaringoiatra ed il foniatralogopedista, pena la possibile mancanza di una componente curativa”. Per Capovilla “la Società nasce per
volontà di un gruppo di logopedisti ma accoglie tutti coloro che esercitano la pratica professionale. Trova
le sue radici in un convegno svoltosi a Bologna nel 2013 di FLI Emilia Romagna, coordinato dal logopedista
Gianpaolo Mignardi. In quell’occasione si avverte una forte necessità di aggregazione per crescere attraverso
il confronto all’interno del mondo logopedico ma non solo". Un primo nucleo di logopedisti comincia il
lavoro preparatorio: il 2015 è l’anno significativo, a luglio nasce infatti formalmente la SMOF Italia. Nello
stesso anno, ad ottobre, viene firmato il documento di intesa (di cui SUSONews ha dato notizia ndr.) al
“Tavolo Tecnico inter associativo per l’Ortodonzia e la Logopedia” coordinato da Levrini. "Queste due
realtà" - continua la Capovilla - nascono autonomamente ma non casualmente, nello stesso periodo. I
tempi sono maturi per un dialogo costruttivo perché diviene sempre più necessario lavorare in sinergia, dove
il contributo del singolo acquista forma sommato a quello degli altri. Questo diviene ancor più evidente se
nel team sono presenti figure professionali diverse dove ognuno gestisce, in autonomia, (e in sinergia con gli
altri) la sua specificità professionale, confrontandosi e rapportandosi con quella altrui. Relativamente alle
attività previste SMOF Italia intende incidere e proporsi anche nel sociale grazie a format informativi rivolti
ai genitori, per offrire gli elementi di conoscenza con valenza concreta per la prevenzione. Un altro format
si rivolge ai pediatri di base per sensibilizzarli ad un'osservazione attenta di segni e sintomi indicatori di uno
squilibrio muscolare orofacciale per agire precocemente attraverso le terapie più adeguate. L’intenzione è
di proseguire il dialogo aperto con le diverse professionalità per beneficiare in maniera sempre più ampia di
una varietà di idee, che permettano di accrescere la qualità delle prestazioni professionali non solo sul piano
teorico-scientifico ma anche nella pratica quotidiana.”
Anna Capovilla
Vice Presidente SMOF
Team ortodontico tra ASO
e Tecnici di Ortodonzia
Accoglienza del paziente", "Allestimento di spazi e strumentazioni di
trattamento odontoiatrico", "Assistenza all'odontoiatra" e "Trattamento
di documentazione clinica e amministrativo-contabile" sono le principali
mansioni affidate all'Assistente di Studio Odontoiatrico (ASO). Attenendosi alle
disposizioni del professionista laureato, egli accoglie il paziente, svolge mansioni
di segreteria, predispone l'ambiente e lo strumentario, assiste il professionista
durante la terapia, riordina le attrezzature, il riunito e le sale operatorie,
gestisce gli aspetti amministrativi dei rapporti con i pazienti ed i fornitori,
archivia la documentazione (compresa quella radiografica - fotografica) e
controlla la scadenza dei farmaci di primo impiego e dei materiali. Suo compito
Marino Bindi
fondamentale è anche il processo di disinfezione e sterilizzazione. Come
per le altre cliniche odontoiatriche, l'assistenza in Ortodonzia richiede delle conoscenze specifiche che
riguardano le possibili tipologie di trattamento, i diversi tempi e protocolli clinici richiesti, i differenti
records necessari, la corretta gestione della strumentazione e dei materiali impiegabili, la conoscenza
delle varie classificazioni cliniche, la comprensione delle diverse tipologie di pazienti trattabili nonché
la grande capacità di essere in grado di lavorare in Team. E proprio perché nel team ortodontico grande
importanza è rivestita dal ruolo dell'odontotecnico, si è ritenuto necessario dover approfondire la realtà
del lavoro in laboratorio in modo tale che la vera quotidiana connessione tra odontotecnico e studio,
ovvero l'ASO, possa comprendere i meccanismi e le tempistiche che governano le due diverse realtà,
quali le reciproche esigenze nonché quali siano i protocolli che possano semplificare e velocizzare
il lavoro di studio e laboratorio.
Marino Bindi
Ortodontista
MA Atlante 2: passo indietro ENPAM
I
T
L
U RA
Mancano le condizioni
O
Dopo le reazioni preoccupate di molti rappresentanti della categoria, l'ENPAM si
allontana dall'operazione Atlante 2. Non sarà, infatti, convocato un incontro straordinario
del Cda per deliberare su Atlante 2 perché mancano le premesse. Enpam, peraltro, come
riferisce il Sole 24 Ore, precisa che la decisione non è legata «alle proteste e agli appelli» da parte della
categoria ma è stata assunta perché «non si sono verificate le condizioni dettate all'inizio nella delibera
di adesione ad Atlante 2». In pratica l'offerta tecnica che è arrivata dopo la delibera ADEPP, di cui è
presidente Alberto Oliveti, presidente dell'ente previdenziale dei medici, non corrispondeva a quella
prospettata, e manca la manleva dei ministeri vigilanti (ADEPP aveva chiesto al Governo delle disposizioni
scritte da parte dei ministeri vigilanti, che autorizzassero le Casse a investimenti di questo tipo). Soddisfatto
il segretario generale SMI, Pina Onotri, tra i primi a manifestare perplessità. «Una buona notizia» sottolinea:
«positivo il passo indietro del presidente dell'ADEPP e dell'ENPAM, Alberto Oliveti, che ha raccolto le richieste
di chiarimento dello SMI che recepivano le forti preoccupazioni dei medici. Positiva la presa di posizione di
oggi sul Sole 24 Ore in cui si precisano alcuni paletti tecnici a tutela dell'ente e delle pensioni della categoria.
Si consenta un confronto sul Business Plan e sul regolamento del Fondo Atlante 2, si metta a disposizione
la documentazione inerente l'asset allocation strategica della cassa. Ribadiamo, infine: niente colpi di mano
approfittando della pausa estiva, consultazione dei sindacati e massima informazione per i medici.
Con queste premesse lo SMI continuerà a seguire questa vicenda con grande attenzione».
Un nuovo scenario OSAS
“Respirare il sonno” con Sonnair
Un comitato scientifico di alto profilo, un panel di relatori con competenze multidisciplinari e
interconnesse, una giornata di lavori densa ed estremamente attuale, visto l’argomento sul tavolo.
Sono stati gli ingredienti fondamentali de “Il Respiro del Sonno”, primo congresso Sonnair dedicato
all’OSAS, la Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno, svoltosi il 1° luglio scorso al Centro Congressi
SGR di Rimini. Davanti ad una platea di oltre 150 tra odontoiatri, medici e professionisti di svariate
specialità sanitarie, gli interventi della mattinata hanno permesso di inquadrare l’OSAS a 360 gradi, con
particolare attenzione al ruolo del dentista e alla luce dei nuovi scenari legislativi, sociali e diagnostici.
La Lectio Magistralis pomeridiana
tenuta dal Dr. Keith Thornton,
massima autorità mondiale in
medicina del sonno, ha permesso di
approfondire l’impiego e la gestione
dei MAD (Mandibular Advancement
Devices/Dispositivi di Avanzamento
Mandibolare) per il trattamento di
OSAS lievi e moderate, piuttosto
che in caso di inapplicabilità di
altre soluzioni, di tipo chirurgico o
mediante ventilazione meccanica a
pressione positiva continua (C-PAP,
Continuous Positive Airway Pressure).
Soci di Gruppo Dextra assieme al Dr. Thornton, ospite d'onore,
al Dr. Francesco Tavalazzi e al Dr. Sergio Terranova
In Italia sono quasi 2 milioni i pazienti
affetti da OSAS con un costo per il SSN di oltre 1 miliardo di euro l’anno, cifra che raddoppia tenendo
conto delle numerose comorbilità, spesso dovute ad una mancata o tardiva diagnosi della patologia
primaria.
Un approccio corretto e sostenibile
all’OSAS non può che essere
multidisciplinare, sia per quanto
riguarda la sua diagnosi che la
definizione del migliore approccio
terapeutico. In un tale contesto,
il dentista ha il ruolo di "sentinella
diagnostica", perché con i pazienti
ha un rapporto consolidato e
continuativo ed è quindi in grado
di evidenziare tempestivamente
segnali e sintomi di una sospetta
OSAS, suggerendo gli accertamenti
diagnostici del caso e provvedendo, per
quanto di competenza, alla risoluzione
La platea in occasione della relazione del Dr. Thornton,
terapeutica tramite l’applicazione di
Rimini 1° luglio 2016
specifici dispositivi intraorali.
Brand del Gruppo Dextra di soluzioni e dispositivi medici anti apnee notturne e antirussamento, Sonnair si
affianca al più conosciuto Arc Angel, il sistema tutto italiano di allineatori dentali trasparenti che ha avuto
la più significativa crescita di mercato negli ultimi anni. Integra e coordina competenze e professionalità
pluridisciplinari – strutture sanitarie, odontoiatri e laboratori odontotecnici – che condividono un modello
organizzativo virtuoso ed efficiente e protocolli clinico tecnici rigorosi ed efficaci per la gestione dei
pazienti OSAS: dalla diagnosi alla terapia più appropriata.
Le apnee nell’ Odontoiatria sociale
Parla il dentista di San Patrignano
Personalmente l’occasione a dover affrontare queste problematiche arriva dall’impegno in una realtà in
cui l’odontoiatria sociale viene ampiamente rappresentata in tutte le sue competenze.
Parlo del poliambulatorio della comunità di San Patrignano, in cui una ventennale attività vede dedicata
a titolo completamente gratuito un’assistenza medica
tout-court, per ogni giovane ospite impegnato nel percorso
di recupero dalla tossicodipendenza.
Mettere in condizione di rendere autonomo ogni ragazzo,
dandogli la possibilità di trovare nuove risposte ai propri
disagi, è la concreta prospettiva ai trascorsi
di emarginazione. In pazienti non ancora trentenni,
il disagio relazionale dovuto a roncopatie severe e/o il
discomfort di una ventilazione forzata dal necessario
impiego di un dispositivo durante la notte, ci ha spinto
diversi anni fa a cercare anche soluzioni tanto performanti
sulla ventilazione quanto confortevoli per la quotidianità
Poliambulatorio Comunità San Patrignano
dei nostri giovani pazienti.
Competenze gnatologiche, già strutturate all’interno di un’attività dedicata a riabilitazioni complesse in
risposta ai danni delle droghe nel cavo orale, sono venute in aiuto a queste patologie, con l’applicazione
degli Oral Appliances. I risultati ad oggi ottenuti sono abbastanza sovrapponibili con le redemption
pubblicate in letteratura, considerando che non sono numerosi i lavori fatti su pazienti in giovane età.
E’ comunque ormai oggettivo il beneficio dato da dispositivi orali nella efficacia ventilatoria e nella
risposta degli indici funzionali, supportando in modalità combinata anche la terapia con CPAP.
Bruno Davide Pugliese
03
NORME E PR ASSI
Proroga dei termini di versamento
delle imposte relative al 2015
Accordo Stato Regioni
Requisiti minimi o qualità?
Anche quest’anno vengono prorogati i termini per effettuare i versamenti
delle imposte dovute per l’anno precedente. Ma la proroga è stata concessa
solo il giorno precedente alla scadenza.
Tutti si chiedono se non sia possibile fissare con un certo anticipo un
calendario delle scadenze fiscali e dei versamenti credibile e sostenibile.
Tale richiesta è stata indirizzata da diverso tempo agli organi competenti
dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, ma al momento è
risultata inascoltata.
Il DPCM 15/06/2016 ha prorogato i termini per i versamenti delle imposte
e dei contributi derivanti dai modelli UNICO 2016 e IRAP 2016 scadenti
ordinariamente il 16/06/2016, in relazione ai contribuenti con studi
Maurizio Tonini
di settore.
La proroga interessa i contribuenti che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:
• esercitano attività economiche per le quali sono stati elaborati gli studi di settore;
• dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore a 5.164.569,00 euro. Di conseguenza
coloro che esercitano un’attività odontoiatrica sono interessati.
Possono beneficiare della proroga dei versamenti anche:
• i soggetti per i quali operano cause di esclusione dalla compilazione degli studi di settore
o cause di loro inapplicabilità;
• i c.d. “contribuenti minimi” o i contribuenti che adottano il nuovo regime
fiscale forfettario, che svolgono attività economiche per le quali
sono previsti gli studi di settore.
La proroga interessa anche i soggetti che partecipano a società ed associazioni con i suddetti requisiti.
Può pertanto beneficiare del maggior termine di versamento anche il professionista odontoiatra
che partecipa ad uno studio associato.
Con la proroga i versamenti potranno essere eseguiti:
• entro il 06/07/2016 (invece del 16/06/2016) senza alcuna maggiorazione
• dal 07/07/2016 al 22/08/2016 (invece del 18/07/2016) con la maggiorazione dello 0,4%.
Il versamento del saldo delle imposte relative al 2015 e del primo acconto per il 2016 può essere
rateizzato. Di seguito vengono indicati i nuovi termini relativi ai versamenti rateali:
Giovedì 9 giugno, la Conferenza StatoRegioni ha inserito,
all'ultimo momento ed in modo ingiustificato, la discussione
sulla "Intesa in materia di autorizzazioni all'esercizio di attività
sanitarie in ambito odontostomatologico".
Questo accordo che non esito a definire assurdo stabilisce
i "Requisiti minimi di qualità (?) e sicurezza (?) richiesti
per l'autorizzazione all'apertura e all'esercizio delle
strutture sanitarie deputate all'erogazione di prestazioni
odontostomatologiche".
Si parla di "Requisiti strutturali ed impiantistici specifici",
"organizzativi" e “requisiti strutturali generali".
Diciamo subito che l’adeguamento a queste "follie"
richiederebbe lo stravolgimento della gran parte degli studi
esistenti.
Un qualche piccolo esempio? Abbattimento totale delle
barriere architettoniche: tutti gli studi al primo piano con
ascensore non accessibile ai disabili, devono chiudere?
William Manuzzi
E anche quelli a pianterreno, se il condominio si rifiuta di dare
il consenso per l'applicazione dell'elevatore per carrozzine, anch’essi devono chiudere? Vogliono che
restino solo le catene a livello negozi? Per non parlare di: locali diversi per aspiratore e compressore,
riciclo forzato in sterilizzazione, assenza di fughe nelle piastrelle dei pavimenti delle zone cliniche (tutto
linoleum, tipo sale operatorie), locali clinici di almeno 9 mq, tracciabilità dei cicli di sterilizzazione,
locale allo stoccaggio amalgama (?), ecc ecc... Vi invito a leggere tutte le amenità contenute nel
disastroso accordo. Ciliegina sulla torta, l'elenco infinito di Documentazioni da produrre ai fini del rilascio
dell'autorizzazione.
Le associazioni sindacali e la CAO si stanno battendo (cercano forse di chiudere le stalle quando i buoi
sono scappati?) per la tutela degli studi esistenti, che, ripeto, non possono, assolutamente, essere
adeguati ai nuovi requisiti strutturali previsti, mettendo a rischio l'esercizio della professione per realtà da
tempo più che adeguatamente, operative.
E’ un ulteriore tassello di un mosaico ben congegnato, atto a distruggere l'attività professionale degli
studi degli odontoiatri liberi professionisti, a vantaggio delle realtà commerciali che hanno interessi che
molto poco si conciliano con i problemi di salute dei pazienti ma molto con gli interessi di multinazionali,
gruppo di capiltali e classe politica.
Cari colleghi, questa volta BISOGNA assolutamente unirci e lottare per resistere e controbattere questo
ennesimo, pericolosissimo, tentativo di "attacco alla professione".
William Manuzzi
Tesoriere Nazionale SUSO
Soggetti non titolari di partita IVA
Versamenti importi
Versamenti
maggiorati dello 0,4%
senza maggiorazioni
Rata
Scadenza
Interessi %
Scadenza
Interessi %
1
2
3
4
5
6
06 / 07 / 2016
22 / 08 / 2016
31 / 08 / 2016
30 / 09 / 2016
31 / 10 / 2016
0,00 %
0,27 %
0,60 %
0,93 %
1,26 %
22 / 08 / 2016
31 / 08 / 2016
30 / 09 / 2016
31 / 10 / 2016
30 / 11 / 2016
0,00 %
0,09 %
0,42 %
0,75 %
1,08 %
31 / 11 / 2016
1,59 %
La fotografia digitale in Ortodonzia
Soggetti titolari di partita IVA
Versamenti importi
Versamenti
maggiorati dello 0,4%
senza maggiorazioni
Rata
Scadenza
Interessi %
Scadenza
Interessi %
1
2
3
4
5
6
06 / 07 / 2016
18 / 07 / 2016
22 / 08 / 2016
16 / 09 / 2016
17 / 10 / 2016
0,00 %
0,11 %
0,44 %
0,77 %
1,10 %
22 / 08 / 2016
16 / 09 / 2016
17 / 10 / 2016
16 / 11 / 2016
30 / 11 / 2016
0,00 %
0,27 %
0,60 %
0,93 %
16 / 11 / 2016
1,43 %
I soggetti non titolari di Partita IVA possono essere identificati nei professionisti che partecipano a società
o studi associati. Il numero delle rate può essere scelto dal contribuente, ma il versamento dovuto deve
comunque concludersi nel mese di novembre 2016 e la quota capitale dei versamenti essere uguale
in tutte le rate, che variano quindi solo in funzione degli interessi dovuti. Nella scelta del loro numero
occorre anche tenere in considerazione che il secondo acconto di imposte per l’anno 2016 deve essere
effettuato entro il mese di novembre e non può essere rateizzato.
Maurizio Tonini
Consulente Fiscale SUSO
04
A firma di Tessore, Fortini, Caburlotto e Carli il 20 Luglio è stato lanciato sul web da Odontoiatria 33 un
servizio sulla fotografia in pedodonzia ed in ortodonzia: quali tecniche e strumenti. Nell’articolo si elencano le
varie utilità della fotografia in quest’ambito pedortodontico “utile ausilio – si dice - per comunicare coi genitori
e i pazienti in generale, per spiegare quali siano le problematiche da trattare, le possibilità di trattamento
esistenti per quella patologia o malocclusione, per monitorare e motivare l'igiene dei pazienti ed anche per
una rivalutazione critica dell’operato”.
Anche da un punto di vista medico legale, grande è l’utilità. Gli Autori del servizio affermano infatti che le
“foto sono indispensabili come documentazione e a fini assicurativi in caso di trauma”. Utilità affermata
anche nel comunicare con altri specialisti cui riferire il piccolo paziente (es. logopedista/otorino/osteopata,
ecc). “Avere una buona documentazione – dicono - è utile come confronto di crescita tra colleghi e per
valutazione dei risultati ottenuti a fine trattamento”.
L’articolo entra infine in dettagli decisamente più tecnici, perché per fotografia da distanza ravvicinata,
il più indicato in odontoiatria dicono essere l’obiettivo 105 mm. macro. Quanto alla sorgente luminosa
“si può usare un flash anulare, dove si ha un'unica sorgente luminosa non regolabile come direzione, un
flash ibrido (come il Metz) dove le sorgenti sono due e possono essere inclinate di 20°. Oppure un flash a due
sorgenti con una staffa”.
Per la fotografia pedo-ortodontica è consigliabile il flash ibrido perché più versatile e maneggevole – dicono –
“ Con un flash a due sorgenti si creano a volte ombre nei settori posteriori perché uno dei due è spesso coperto
dalle guance. In quello anteriore invece, grazie al gioco di luci e ombre si ottiene una maggior profondità e
tridimensionalità dell'immagine, soluzione preferita da chi si occupa prevalentemente di estetica”.
SUSOnews
INCONTRI
SCIENZA
E TECNICA
E CONGRESSI
Focus sulle agenesie
Multidisciplinarietà fondamentale
al Simposio di Padova 25 / 26 novembre
nei piani di trattamento ATM
Si è svolto il 1 Luglio presso l’Aula Magna della Dental School di Torino
Lingotto il Congresso organizzato dal Dipartimento di Chirurgia Maxillo
Facciale dell’Università di Torino diretto da Guglielmo Ramieri.
Dedicata alle problematiche dell’ATM la giornata ha beneficiato della
presenza di numerosi relatori tra i maggiori esperti in materia per
gli aspetti patologico-disfunzionali di interesse chirurgico e per quelli
trattabili con metodiche non invasive di competenza odontoiatricognatologica.
Andrea Deregibus (Dental School) ha aperto i lavori soffermandosi sugli
aspetti fisiopatologici e anatomici e accentrando l’attenzione sugli esami
radiologici utili a fini diagnostici: in particolare la risonanza magnetica e
la sonografia.
Eugenio Tanteri
Responsabile scientifico della manifestazione Paolo Tosco (Chirurgia
Maxillo Facciale, Torino) ha tenuto un’interessante relazione sugli aspetti diagnostici delle mioartropatie.
L’importanza della terapia con gli splint occlusali, loro progettazione e gestione come preliminare a
trattamenti occlusali più impegnativi è stata sottolineata da Gregor Slavicek (Steinbeis University, Germania)
mentre Ruggero Strobbe (fisioterapista, Parma) si è soffermato sul trattamento fisioterapico dell’Atm e dei
benefici derivanti alle articolazioni nel recupero dei rapporti tra le strutture articolari: in particolare nelle
dislocazioni discali acute e croniche.
Ancora: Stefano Mandrioli ( Chirurgia Maxillo Facciale, Ferrara) ha introdotto uno studio molto interessante
sui pazienti fibromialgici che nel reparto ove opera segue con i colleghi reumatologi, mentre Eugenio Tanteri
ha illustrato il trattamento delle problematiche articolari, in particolare quelle di incoordinazione condilodiscale, soffermandosi sulla gestione dello splint occlusale e, nei casi in cui è indicata e solo dopo aver
stabilizzato la posizione articolare, alla successiva stabilizzazione occlusale con il trattamento ortodontico.
La gestione dell’articolazione in ortochirurgia è stata oggetto della relazione Ramieri che ha sottolineato
l’importanza di un’attenta valutazione del paziente per evitare danni articolari dovuti all’intervento.
Piero Cascone (Chirurgia Maxillo Facciale Roma) ha portato la sua rinomata esperienza sul trattamento
dei DTM nei bambini evidenziando l’importanza del ripristino dell’anatomia nei traumi e nelle patologie
articolari in generale. Di chirurgia articolare, dall’artrocentesia all’artroscopia ha parlato Salvatore
Sembronio (Chirurgia Maxillo Facciale, Pordenone) focalizzando l’attenzione sulle indicazioni ai vari
trattamenti, mentre F.Monje Gil ha mostrato diversi apprezzatissimi filmati sulla chirurgia del disco
artroscopica e mediante accessi chirurgici open esponendone i pregi.
Giovanni Gerbino si è infine soffermato sulle protesi articolari e loro crescente indicazione terapeutica nelle
gravi patologie articolari come l’anchilosi, l’artrosi e riassorbimenti condilari. A conclusione Ramieri
ha mostrato un caso esemplificativo sulla gestione del paziente articolare invitando i relatori e l’uditorio
ad un proficuo confronto interdisciplinare.
Tutte le relazioni sono state oggetto di dibattito e fonte di generale compiacimento per l’elevato impatto
formativo dei temi affrontati. Non sono mancate le discussioni, estremamente costruttive e chiarificatrici
delle varie metodiche e posizioni ideologiche. Notevole ed apprezzato da tutti i partecipanti il contributo
scientifico di cui han potuto beneficiare i convenuti in un Auditoriom stracolmo.
Unanime il giudizio sull’importanza di impostare in modo multidisciplinare i piani di trattamento cui
sembrano finalmente orientarsi le figure professionali che si occupano delle patologie e disfunzioni
dell’apparato stomatognatico e nello specifico, dell’Articolazione Temporo Mandibolare. E come attraverso
la sinergia tra chirurghi, gnatologi, radiologi, fisiatri, osteopati si possano affrontare le necessità terapeutiche
in un modo più organico e soddisfacente per gli operatori e soprattutto per il paziente.
Eugenio Tanteri
Frequente anomalia nei processi di sviluppo della
dentizione, le agenesie dentarie e il loro trattamento
multidisciplinare costituiscono il tema del Simposio
internazionale Alpe Adria, terza edizione, che si terrà
al Centro Congressi "A. Luciani" di Padova il 25 e 26
novembre. “Una grande opportunità – così è definito
l’evento - per condividere e analizzare le più recenti
conoscenze sulla gestione e il trattamento di questa
difficile condizione clinica”. La gestione delle agenesie
dentarie è infatti estremamente complessa dovendo
il paziente essere seguito dall’infanzia all’età adulta.
L’argomento rivolto ai dentisti che si occupano di
ortodonzia, protesi e odontoiatria estetica (e a coloro
che vogliono aggiornare le loro conoscenze sulle più
recenti acquisizioni in merito) “costituisce - a detta degli
organizzatori - una delle più importanti opportunità
d’interazione tra differenti specialità odontoiatriche”.
Per info e iscrizioni consultare il sito www.aaortho2016.it.
E' prevista quota agevolata per i soci SUSO
Anche Ortodonzia al IX Meeting
del Chirone con Polimeni e Barbato
Torino, 19 novembre: appuntamento
sull’appropriatezza in Ortodonzia
Si intitola “Appropriatezza terapeutica in Ortodonzia”
l’incontro accreditato ECM in programma il 19 novembre
2016 nella sede OMCeO di Torino. Dedicato a Medici
chirurghi e odontoiatri, l’evento mira a presentare il
concetto di appropriatezza, vale a dire quanto una scelta
diagnostica e/o un intervento terapeutico siano adeguati
alle esigenze del paziente e al contesto sanitario in
Odontoiatria. Un intervento diagnostico o terapeutico è
“appropriato” quando risponda il più possibile ai criteri
Villa Raby, sede OMCeO di Torino
di efficacia clinica, sicurezza e efficienza. Il concetto fa
riferimento principalmente al momento decisionale dell’atto medico odontoiatrico, eseguito più o meno
correttamente prescindendo dall’ appropriatezza. Il presidente dell’Ordine di Torino, Guido Giustetto :
“Il problema riguarda tutti gli ambiti della professione medica. Importa che la definizione degli interventi
appropriati nei vari campi del nostro agire sia decisa dai professionisti, gli unici che conoscono gli aspetti
scientifici. Di qui l’utilità del convegno. Medici e odontoiatri sapranno poi, nel vivo della relazione medicopaziente, rivalutare caso per caso l’adeguatezza dell’intervento”.
“Rivendichiamo quindi il ruolo del medico quale titolare dell'appropriatezza clinica – sottolinea Giustetto
- e respingiamo l'idea che qualcun altro (Ministero, Regioni, amministratori) predisponga i criteri su cui
stabilirne l'appropriatezza, come prevedeva il Decreto Lorenzin ritirato grazie alla posizione ferma
della FNOMCeO”. Il presidente CAO di Torino, D’Agostino: “La Commissione Albo Odontoiatri ha accolto
con soddisfazione la proposta di un convegno sul tema ritenendo fondamentale chiarire a colleghi e
cittadini che l’appropriatezza non è un concetto economico ma etico. I relatori sapranno fornire punti
di vista diversi convergenti in un quadro che chiarirà quale sia l'atteggiamento da tenere dal punto
di vista etico/deontologico nell'esercizio della professione”. Il Convegno sarà arricchito da due altri
momenti di richiamo. Il rinnovo del Direttivo nazionale SUSO ( essendo l’attuale giunto al termine del
mandato) evento al quale SUSOnews dedicherà ampio spazio nel prossimo numero , mentre prosegue la
presentazione del volume “La Cittadella, Storia dell' Ortodonzia Italiana” curata da Damaso Caprioglio e
Pietro di Michele. Per info: www.omceo.to.it
Patrizia Biancucci
Almeno due relazioni
in programma al
Congresso del Chirone
che si tiene a Roma alla
Sapienza, il 16 e il 17
settembre, sono
di interesse prettamente
ortodontico. Sono gli
interventi) di Antonella
Polimeni sui “Canoni
Da sin. Gianna M. Nardi, Crispian Schully,
estetici e l’armonia nella Ugo Covani Presidente del Chirone
crescita dentofacciale”
(ore 12 di venerdì 16) e subito dopo (alle 12,30) l’intervento
di Ersilia Barbato sull’ “Estetica e Ortognatodonzia: dalla
valutazione diagnostica alla pianificazione terapeutica” .
Organizzato da Gianna Maria Nardi (Direttrice scientifica)
e incentrato sui “Canoni estetici nel rapporto viso sorriso”
il Meeting dell’Accademia Il Chirone, sodalizio nato per la
promozione della cultura odontoiatrica e non, presieduto da
Ugo Covani, è giunto quest’anno alla nona edizione. Iscritti
a parlare una ventina di relatori di vari temi più o meno
direttamente collegati con l’Estetica, sotto l’egida di un
Comitato scientifico di tutto rispetto (Barbato, Di Biase, Di
Giorgio, Grassi, Guerra, Ottolenghi, Gallo) . Ospite d’onore
come ogni anno, la nota giornalista di moda, Mariella Milani,
che illustra i cambiamenti e il valore del sorriso nella moda.
Per info: [email protected]
www.meeting-planner.it
05
INCONTRI E CONGRESSI
L’invito del Presidente SIDO
Silvia Allegrini
Caro amico e collega,
è mio grande piacere invitarti al Congresso Internazionale SIDO del 2016 che si focalizzerà sui risultati
clinici significativi per il paziente (patient-important outcomes).
La lettera “I” identifica il congresso: Interattività, Internazionalità, Innovazione Ispirazione.
“Interattività”. L’apprendimento sarà interattivo perché, selezionando i corsi in base al tuo desiderio
di approfondimento, potrai testare la tua conoscenza all’inizio della sessione e verificare il tuo
apprendimento al termine della giornata congressuale. Suggerimenti di percorsi possibili nelle giornate
pre e congressuali saranno a tua disposizione online. Coloro che scelgono il pacchetto “early bird” con le
FAD riceveranno l’assistenza dedicata in sede di congresso per le FAD e lasceranno il congresso con 50 ECM.
“Internazionalità”. Il congresso sarà internazionale, perché i relatori verranno da tutto il mondo a
casa nostra, in SIDO, per presentarti la loro esperienza e le loro ricerche. Relatori ortodontici di fama
condivideranno i loro risultati nel lungo termine e le loro idee sul futuro dell’Ortodonzia. Abbiamo anche
una larga offerta di corsi precongressuali, tra i quali alcuni di Typodont, promossi con un occhio di riguardo
ai giovani e ai giovani di spirito e con il patrocinio della Tweed Foundation, Università di Arhus, Connecticut
e Boston. AIOP, FEO, ORTEC, SIBOS e SITEBI sono partners speciali e arricchiscono l’internazionalità.
“Innovazione”. Anche l’innovazione sarà un tema centrale. Il congresso si occuperà di 1) i più recenti
sviluppi della diagnostica 3-D ed apparecchiature digitali 2) fatti sull’accelerazione del movimento
ortodontico e nuovi biomateriali 3) morso aperto, problemi dentali particolari e movimenti dentali
inusuali e 4) novità sulle apparecchiature linguali e sugli allineatori.
AIOP ha aiutato a creare una sessione molto pratica e interdisciplinare su cosa è veramente importante
nei casi interdisciplinari di orto-protesi. Un corso comune ai dottori, al loro staff di studio e agli igienisti
andrà nella direzione della ergonomia e armonia del lavoro di squadra nello studio ortodontico.
“Ispirazione”. L’obiettivo scientifico chiave è la creazione di conoscenza basata sull’evidenza focalizzata
sui risultati significativi per il paziente. Firenze è sempre un’ispirazione e lo sfondo storico del congresso
SIDO negli anni pari. Tempo di iniziare- Vieni con noi giovedì pomeriggio per una apertura del congresso
informale con degustazione vini gratuita alle grotte e bastioni della Fortezza da Basso.
Tempo di esplorare-Firenze il venerdì sera alla Galleria degli Uffizi, in esclusiva per SIDO l’arte squisita
della Primavera del Botticelli con i tuoi amici. Nel 2016 sii orgoglioso di essere socio SIDO nel mondo.
Con grande affetto. Per info: www.sido.it
Silvia Allegrini
Presidente SIDO
Traumatology Dental Day
con SOCI a Catanzaro
La gestione corretta del trauma dentoparodontale è stato il tema al centro del III
Convegno Regionale della S.O.C.I. svoltosi
sabato 18 giugno presso la Sala Convegni
del Musmi, all’interno del Parco della
Biodiversità di Catanzaro. L’iniziativa, dal
titolo “Traumi Dento-parodontali. Linee
Guida e Management”, è stata organizzata
dalla Società Odontoiatria di Comunità
Italiana, in collaborazione con l’Azienda
Sanitaria Provinciale di Catanzaro e l’U.O.
Un momento del Convegno
di Odontoiatria Sociale dell’ASP di
Catanzaro.Nella pratica clinica – ha sottolineato il dott. Valerio D’Andrea, Segretario Nazionale SOCI,
responsabile dell’Unità Operativa di Odontoiatria Sociale dell’ASP di Catanzaro e presidente del comitato
scientifico del Convegno – è necessario che l’odontoiatra, in caso di trauma dento-parodontale, sia in grado
di formulare una diagnosi precisa ed affrontare tempestivamente un appropriato trattamento, in modo
da minimizzare i danni estetici e funzionali, soprattutto nel caso di giovani pazienti. Nell’espletamento di
pratiche sportive, ad esempio, l’atleta è molto più esposto al rischio di trauma dentale. Per questa ragione,
sono stati invitati nell’argomentazione congressuale anche rappresentanti del mondo dello sport.
"La perdita di un dente può sembrare banale ma invece diventare un problema complicato, anche dal punto
di vista economico – ha aggiunto D’Andrea. - In questo ambito dovrebbe intervenire il sistema sanitario
pubblico, ma sul territorio, il più delle volte, è difficile trovare centri di riferimento pronti ad affrontare la
problematica con immediatezza e competenza. E’ importantissima la formazione e la prevenzione ad ogni
livello ed a questo scopo abbiamo stimolato diversi tavoli di confronto. Abbiamo anche riscontrato una
grande collaborazione delle istituzioni sanitarie e delle categorie coinvolte ".
Il Direttore Generale dell’ASP di Cz, il dott. Giuseppe Perri, ha condiviso l’importanza dell’argomento trattato
e del lavoro portato avanti dall’Unità Operativa di Odontoiatria Sociale: " E’ stato fatto un grande percorso
sinora. Dobbiamo privilegiare il potenziamento nel campo della prevenzione, dell’assistenza alle categorie
vulnerabili, come previsto dalle ultime norme ministeriali sull’appropriatezza delle prestazioni odontoiatriche.
Inoltre, è necessario dare più attenzione alla formazione interdisciplinare affinché, come succede nel campo
della traumatologia dentale, tutti, anche chi lavora nei pronto soccorsi, gli infermieri, gli operatori sportivi
e la cittadinanza intera, siano informati e, ove necessario, pronti per un idoneo e valido trattamento".
Presente anche il Presidente Nazionale della SOCI, il Prof. Roberto Deli che ha commentato:
"La nostra è una società estremamente eterogenea, per questo la SOCI si propone di creare una rete, una
solida cooperazione con associazioni e sindacati per poter costituire una voce unica che riguardi la sanità
pubblica odontoiatrica. Grazie a questo Convegno oggi abbiamo fatto tanti piccoli passi avanti a favore di
un’odontoiatria sociale di qualità e sostenibile. Il dibattito si è allargato al mondo della scuola e dello sport
e avere la presenza di diverse rappresentanze è stato un grande risultato ed al contempo un’opportunità di
diffondere un messaggio di sensibilizzazione".
SUSOnews
06
INCONTRI E CONGRESSI
Traumatology Dental Day
8 ottobre a Lecce
Nuovi orizzonti in Ortodonzia
a Bari il 3 dicembre con Farronato
Approda nel Salento , in una delle sue ultime tappe della campagna itinerante
di formazione , “il Traumatology Dental Day “, manifestazione promossa da
SUSO e SIOF in tutte le province Italiane, con l’intento di condividere con gli
odontoiatri Italiani un modello corretto di comportamento clinico e medico
legale in Traumatologia dentale, nel rispetto delle Linee Guida .
Grazie all'ospitalità e alla collaborazione dell’Ordine dei Medici di Lecce , si
affiancheranno grandi nomi del mondo Odontoiatrico e della Medicina Legale
Italiana, la giornata di sabato 8 Ottobre si annuncia densa di interessanti
spunti formativi. Si affronteranno i vari aspetti della Traumatologia Oro
Evelina Ferrari
dentale, dalla epidemiologia alla riabilitazione, i risvolti medico legali, gli
obblighi deontologici degli odontoiatri, il ruolo di prevenzione dell’ortodonzia, e l’importanza dell’utilizzo
dei presidi di prevenzione. Grande attesa per l’intervento di un alto dirigente della sezione anticrimine
della Polizia di Stato, che affronterà il tema della violenza fisica esercitata su donne e bambini in
ambito familiare, come procedere al riconoscimento di lesioni sospette durante l’attività clinica e quali
comportamenti adottare. Ringrazio tutti i colleghi della CAO di Lecce unitamente al direttivo SUSO
provinciale. Vi aspetto numerosi. Per info: [email protected] - www.corsiecm.emmeduegroup.it
Evelina Ferrari
Presidente SUSO Lecce
Il SUSO conferma in Puglia la sua presenza e capacità organizzativa.
Il prossimo appuntamento nazionale è previsto per sabato 3 dicembre a Bari,
in occasione del Congresso regionale SUSO, organizzato dai Direttivi delle 6
Province pugliesi. Testimonial di eccezione Giampietro Farronato, già Direttore del Dipartimento di Odontostomatologia dell'Università degli Studi di Bari
e Direttore della Scuola di Specialità di Ortognatodonzia dell'Università di
Milano, che dopo quasi 3 lustri ritorna in città, alla vigilia dei festeggiamenti
in onore di San Nicola. Titolo del convegno: ”E-Orthodontics: nuovi orizzonti
in Ortognatodonzia e il TSME (Transverse Sagittal Maxillary Expander)”.
L'Odontoiatria è la branca specialistica che più si avvale delle innovazioni
strumentali e dell'upgrading tecnologico informatico. L'accuratezza
Giampietro Farronato
iconografica oggi disponibile grazie alle nuove strumentazioni digitali è in
grado di semplificare le scelte diagnostiche e conseguentemente offrire un supporto essenziale nella
stesura dei piani di trattamento. Nel corso dell’incontro verrà presentato il Transverse Sagittal Maxillary
expander (TSME), apparecchiatura specificatamente ideata ed allestita, con il supporto tecnologico
digitale per il trattamento dell’ipoplasia mascellare.Tale dispositivo ortognatodontico, estremamente
versatile nelle sue varianti, agisce non solo a livello trasversale ma anche sagittale, determinando
un movimento dentoalveolare a livello della premaxilla e degli incisivi superiori, con conseguente
diminuzione della sostanza ossea verticale del mascellare e suo aumento negli altri piani dello spazio.
Il dispositivo è stato messo a punto anche grazie all’utilizzo di apparecchiature radiografiche di ultima
generazione, così da poter monitorare le variazioni volumetriche della crescita ossea nei tre piani dello
spazio. Riservato agli Odontoiatri, l’aggiornamento è gratuito ed accreditato Ecm. Il dispositivo è stato
messo a punto anche grazie all’utilizzo di apparecchiature radiografiche di ultimagenerazione, così da
poter monitorare le variazioni volumetriche della crescita ossea nei tre piani dello spazio.
Riservato agli Odontoiatri, l’aggiornamento è gratuito ed accreditato Ecm. In tale circostanza viene
anche presentato ai partecipanti il volume “La Storia dell’Ortodonzia italiana” curato da Damaso
Caprioglio e Pietro Di Michele.
Traumatology Dental Day
22 ottobre a Padova
Introdotto da Antonio Cesta, Presidente del
SUSO di Padova, si tiene sabato 22 ottobre
presso l’Hotel SB di Padova,
il “Traumatology Dental Day”, campagna
presentata dal Presidente del SUSO
Pietro di Michele. Il programma si articola
in vari interventi. Apre Mario Berengo
sull’approccio multidisciplinare ai “Traumi
dentali: trattamento urgente e differito” cui
seguirà l’intervento di David Pescarolo sui
“Risvolti medico-legali nella gestione dei
traumi dentali”.
Dopo la relazione di Matteo Scarso,
VIII Congresso SOCI
con SUSO/Na 26 novembre
Relatori e Direttivo all'evento scorso a Padova
odontotecnico, che parla del “Play
Safe Triple: protezioni dentali
per sport da contatto”, Alberto
Laino si intrattiene sul “Ruolo
dell'Ortodontista nei traumi
dentali”. In chiusura Maurizio
Ferrara approfondisce infine
i “Traumi da maltrattamento:
cause, obbligo di referto e segreto
professionale”. Nel corso della
mattinata il Presidente SUSO
presenterà il libro “ La Cittadella:
“Storia dell’Ortodonzia Italiana“.
Info ed iscrizioni presso
Emmedue Group
(Marta Traversa) e-mail:
[email protected]
[email protected]
www.corsiecm.emmeduegroup.it
Antonio Cesta
Presidente SUSO Padova
Traumatology Dental Day
a Catania col Cenacolo il 29 ottobre
Grazie all’ospitalità del presidente del COI-AIOG (Cenacolo Odontostomatologico
Italiano), Maria Grazia Cannarozzo il Traumatology Dental Day arriva a Catania
il 29 ottobre per celebrare con SUSO e SIOF uno degli ultimi appuntamenti della
campagna 2016 di sensibilizzazione e formazione su linee guida in Odontoiatria.
In 3 anni di incontri itineranti, l’obiettivo raggiunto è ambizioso: 25.000 odontoiatri
coinvolti su un tema di grande interesse. A Catania un programma nutrito grazie alla
presenza di clinici, medici legali e psicologi di fama. Il Format presentato sensibilizza e
coinvolge gli specialisti: dalla prevenzione al trauma con modalità di utilizzo di presidi,
al trattamento clinico, al ruolo fondamentale dell’Ortodonzia, al comportamento da
Maria Grazia
adottare nel rispetto del codice deontologico. Ancora: le indicazioni medico legali per
Cannarozzo
una corretta practice, le modalità radiodiagnostiche per il miglior riconoscimento e
(non meno importante) il valore psicologico del trauma sul sorriso fino alle violenze su donne e bambini,
consumate (e spesso non riconosciute) in ambito familiare. La qualità del corso e dei relatori lo rende un
appuntamento da non perdere, mentre la cornice di Catania e della Sicilia rendono ancor più suggestivo
l’evento. Quanto all’ospitalità in casa Cenacolo è cosa nota a tutti gli odontoiatri. Per info: www.coiaiog.it
SUSONews
Si intitola “Tra doveri bioetici ed esigenze cliniche” l’VIII Congresso della
SOCI (Società di Odontoiatria di Comunità Italiana) in programma a Napoli
il 26 novembre in abbinamento al Congresso regionale SUSO.
Un tema sottolineato in apertura da Roberto Deli, attuale presidente
della SOCI e da Claudio Buccelli, Presidente SIMLA. Ma i titoli degli
altri interventi danno un’idea di quanto varia sia la casistica e gli ambiti
di indagine toccati dalle relazioni in programma: dalla gestione della
salute orale nell’active ageing, al ruolo del chirurgo maxillo facciale, al
mix ortodontico/parodontale nell’adulto, alla terapia traumatologica
dentoparodontale nel pubblico/privato, fino al paziente allergico.
Nel pomeriggio vengono precisati “fini e confini” dell’Odontoiatria
pediatrica e di comunità e sottolineate le potenzialità connesse alla
interdisciplinarietà ed in finale le prospettive offerte allo studente
e professionista dall’Odontoiatria nell’Unione Europea. Tra i momenti non
strettamente clinici, la Tavola Rotonda sindacale SUSO incentrata sulla
percorribilità del Decreto Lorenzin e l’ ”Incontro con gli Autori” della Cittadella - La Storia dell’Ortodonzia
Italiana. Per info: [email protected] - www.corsiecm.emmeduegroup.it
Alberto Laino - Marino Musilli
EOS a Congresso annuale in Svezia
Ortodontisti da tutta Europa si sono incontrati dall’11 al 16 giugno per il congresso annuale dell’European
Orthodontic Society a Stockholmsmässan (Stoccolma) importante sede di conferenze e fiere.
E’ la quinta volta – annota un comunicato della Rivista
Dental Tribune International - che il congresso si svolge in
terra svedese. Ortodontista e professore al Dipartimento
di Medicina dentale del Karolinska Institutet di Stoccolma,
il presidente Jan Huggare ha illustrato il programma del
Congresso, incentrato sui tradizionali argomenti dell’ortodonzia, dando particolare attenzione alle
esperienze terapeutiche.
Clinici internazionalmente riconosciuti hanno condiviso le loro esperienze su un ampio spettro
di temi, compreso quello se l’ortodonzia debba accompagnarsi o meno con la chirurgia ortognatica.
Gli interventi sono stati focalizzati sul paziente adulto e sui trattamenti ortodontici per i bambini e
adolescenti con apparecchi linguali. La conferenza su Sheldon Friel, omaggio al past president e membro
onorario, tenuta da Sheldon Peck dell’Università di Chapel Hill, North Carolina, ha trattato della “verità
ortodontica”.
In occasione del congresso sono stati inoltre annunciati i vincitori del W J B Houston Research Awards,
del Beni Solow Award e del Premio istituito in memoria di Francesca Ada Miotti. “È stato un grande
onore ospitare il convegno della comunità ortodontica, - ha detto Huggare - che ha coniugato la
tradizione portata avanti dai past president della Società con le aspettative dei membri più giovani”.
Fondata nel 1907 con il preciso obiettivo di far progredire l’ortodonzia in tutti i suoi aspetti, per il suo
collegamento con le arti e le scienze collaterali in ambito privato ma anche ospedaliero e accademico
in Europa - la EOS conta oggi Membri di 24 Paesi, incluse Svezia, Austria, Germania, Francia e Gran
Bretagna. Il primo congresso a Berlino (1910) si è già tenuto altre quattro volte in Svezia, nel 1956, 1965,
1981 e nel 1993.
SUSONews
07
RIL ANCIO IN SUSO
Dal SUSOnews Anno 2002
Sogno o incubo?
Rileggendo un articolo scritto quasi 15 anni fa da Willy Manuzzi, non si può
trattenere un sorriso essenzialmente melanconico. Vediamo
Si è svolto a Torino, il 19-20 ottobre, l'importante Convegno “ Aspetti normativi e
legislativi della professione odontoiatrica e ruolo dell’ Ordine “. Organizzato dall’ Ordine, su proposta di
Eugenio Tanteri, Presidente della Commissione Odontoiatri e indirizzato a tutti gli iscritti, ha visto l'attenta
partecipazione di circa 300 colleghi. Nelle due giornate sono state trattate tematiche che nulla hanno a
che fare con diagnosi e terapie ma che, in modo esponenziale, ci vengono proposte ed imposte dai nostri
governanti: autorizzazioni, impianti radiografici, radioprotezione, impianti elettrici-idraulici di depurazione,
rifiuti, sicurezza sul lavoro, studi di settore, privacy, ECM, consenso informato. Sono stati illustrati
importanti capitoli che accompagnano, la professione: abusivismo e prestanomismo, rapporti con personale
e collaboratori,contenzioso, società tra professionisti, previdenza-ENPAM. Tutto ciò però ormai fa parte
del passato, ingoiato anche se mai o mal digerito. Nel Convegno, anche un aggiornamento su argomenti
di estrema attualità: minimi tariffari, convenzioni, società di capitali, pubblicità, libera circolazione, ruolo
degli Ordini. Senza entrare in particolari, il succo è che la volontà ( europea ancor prima che italiana ) è di
considerare la nostra attività non come professione ma impresa sottoposta alle regole di mercato: libera
competitività, concorrenza con pubblicità selvaggia, prezzi stracciati, convenzioni capestro, ingresso di
capitali, delegittimazione del codice deontologico e degli Ordini e quindi crollo della qualità. Il futuro è
preoccupante ma non è il caso di drammatizzare perché la categoria, che ha sviluppato ormai da anni una
matura coscienza politica ed una forte unità sindacale, è pronta a fronteggiare questa prospettiva destinata
a stravolgere la professione. Penso senza rimpianti al passato quando solo pochi odontoiatri (e ortodontisti)
si interessavano alla vita sindacale impegnata com’era, la maggioranza, a coltivare il proprio orticello. Penso
con ilarità a quegli anni in cui nascevano sigle ( 3 solo in Ortodonzia!) che pretendevano così di salvaguardare
gli interessi di gruppuscoli, sminuendo il potere contrattuale di una categoria a cui i governanti, sinistracentro-destra, stavano preparando la fossa. Penso con rabbia alle lotte tra medici-chirurghi (che volevano
fare "anche" i dentisti) e quelli realmente odontoiatri, tra questi e i laureati in odontoiatria, tra specialisti e
non, tra esclusivisti e non, tra universitari e liberi professionisti per una poltrona nelle numerose ed ininfluenti
sigle sindacali, delle associazioni o degli Ordini con l’ alto compito di salvaguardare i rispettivi diritti, acquisiti
e non. Penso con tenerezza ai sindacalisti dilettanti (Attilio Ferrini, esempio per e su tutti ) che, pieni di buona
volontà ed entusiasmo, hanno per anni perso ore di lavoro, tempo libero, denaro per viaggi e alberghi e a volte
la famiglia, per attenuare le sofferenze di una categoria. Penso con tristezza ai soldi ed alle energie sprecate
per tenere in piedi microassociazioni con sede, segretarie, fax, pc, consulenti legali e fiscali, giornali, e a quei
tanti di noi che pagavano l’ iscrizione a più sigle senza mai partecipare ma pronti ad esclamare:" Cosa fa il
sindacato per me?" Penso con terrore ai molti dirigenti sindacali, che cavalcavano, invece di contrastare,
le leggi più inique ( rifiuti, 93/42, 626, Certificati di qualità, ECM, radioprotezione, etc.etc…) per dimostrare
efficienza ma con l’unico risultato di affondare sempre più la categoria o almeno quella parte che di loro si
fidava e che voleva poter lavorare. Immaginatevi le risate dei politici quando, piccoli e divisi, ci presentavamo
per tutelare i diritti non di una categoria ma di piccolissime caste. Ora, fortunatamente, non è più così.
Oggi esiste solo il SIOSD ( Sindacato Italiano Operatori Settore Odontoiatrico) che rappresenta tutti. Siamo
una forza che conta circa 800.000 persone. Forti di tale valenza politica, riusciamo a prevenire o modificare
pericolosi iter legislativi, a proporre testi di leggi, a firmare contratti di assunzione, a partecipare allo studio
di programmi universitari che stabiliscano le caratteristiche di corsi atti ad inquadrare nuove figure del
settore. Abbiamo una grande unica sede in grado di rispondere alle esigenze sindacali, dove trovano posto
anche le varie sottosigle che vivono per analizzare incidenze negative che potrebbero coinvolgere singoli
sottogruppi. Consulenti e sindacalisti stipendiati che soggiornano a Roma, presidiano ministeri, intervengono
nelle discussioni di legge, seguendo scrupolosamente le direttive stabilite da Consiglio ed Esecutivo eletti in
rappresentanza di tutto il “ dentale “. Mentre scrivo queste righe, suona il campanello: è il postino che mi
consegna una serie di giornali, lettere, locandine... ANDI, AIO, SUSO, AIMO, ASIO, GEOI, SIOCMF, ADI, COI,
AIAO, AIPAO, AIOG, AISO, ORTEC, ATO, ANTLO, UNIDI, SIDO, SADO, MASO. Un incubo! Il futuro allora
mi appare decisamente preoccupante. Sempre che, per la professione, di futuro si possa ancora parlare.
William Manuzzi
Tesoriere Nazionale SUSO
Far sindacato oggi
in un mondo globalizzato
Fin dall’inizio degli studi universitari i Maestri dell’Odontoiatria e
dell’Ortognatodonzia hanno insegnato l’eccellenza nella diagnosi e terapia
delle malattie odontostomatologiche insieme alla gestione delle problematiche
normative che coinvolgono la libera professione. Anche ortodontisti e dentisti
hanno diritti e responsabilità, ma l’etica sarebbe incompleta se non prendesse in
considerazione in che modo ortodontisti (e dentisti) dovrebbero essere trattati
dagli altri. E’ molto più difficile mantenere gli standard etici e professionali quando
Umberto Garagiola
i loro diritti sono messi a rischio. Oggi il Sindacato deve essere in grado di svolgere
un ruolo di difesa dei diritti dalle minacce alla professione. Oltre alla capacità di sviluppare una maggior
conoscenza delle responsabilità etiche e legali, oltre a ricordare giustamente ai dentisti il valore dell’etica
e che la salute del paziente rimane al centro della professione, dovrebbe anche insegnare a comunicare
il valore delle prestazioni erogate. L’ortodontista e quindi il Sindacato, deve saper comunicare più
efficacemente con pazienti, familiari, media, istituzioni, associati e altri professionisti. La crisi finanziaria
e conseguente recessione dimostrano che il mondo è più interdipendente che mai. Come gran parte del
movimento sindacale anche il nostro non deve opporsi alla globalizzazione, che ha tuttavia anche un
lato oscuro: minaccia le professioni, insidia la capacità dei governi di proteggere i cittadini e l’ambiente,
altera gli equilibri economici, a scapito dei professionisti. In quest’ottica deve intervenire per fissare
limiti e condizioni alla globalizzazione odontoiatrica, prefiggendosi opportunità create dagli scambi
internazionali (maggior produttività e varietà di prodotti, diffusione di conoscenze e tecnologie),
gestendo le interazioni per migliorare la vita delle persone, anziché minacciarla. I professionisti debbono
unirsi e costituire una base di rappresentanza indipendente, da cui avanzare richieste di equità e sicurezza
alle Istituzioni governative. Questa è la responsabilità, questo il potenziale dei sindacati, più necessari che
mai, in un mondo globalizzato.
Umberto Garagiola
Vice Presidente Nazionale SUSO
08
Il Presidente SUSO e Raoul D’Alessio
Intervista di Rai 1
Questa pagina porta il titolo beneaugurante di
“Rilancio in SUSO” e mai denominazione fu più
azzeccata. Basta ricordare quanto è avvenuto il 19
maggio scorso, quando su Rai Uno, nella popolare
Rubrica “La vita in diretta” condotta da Marco
Liorini, è andato in onda uno “stacco” dedicato
all’Ortodonzia italiana, protagonisti il Presidente
SUSO Pietro di Michele che nella foto vediamo
assieme alla giornalista Rai Linda Celani e Raul
D’Alessio intervistato negli studi TV da Liorini (vedi
Il Presidente SUSO e Raoul D’Alessio a Rai 1
foto) sullo sviluppo della disciplina sul quale una nota
scritta dallo stesso D’Alessio è stata pubblicata sulla prestigiosa Enciclopedia Treccani. Accennando al
quarantennale SUSO, ancora in corso e ai “passi da gigante” compiuti in Italia dall’Ortodonzia, nata
come Cenerentola ed oggi esempio d’eccellenza della cultura
medico odontoiatrica, di Michele si è richiamato al documento
che ne fotografa l’evoluzione, a quella “Storia dell’Ortodonzia
Italiana” presentata a Modena il 9 aprile scorso in occasione (e a
sottolineatura) del quarantennale SUSO, avendo quale Autore
primo Damaso Caprioglio, già allievo dei Grandi del passato
divenuto egli stesso Padre della Disciplina. L’intervento in tv
del Presidente SUSO si è concluso con la raccomandazione
al grande pubblico di Rai Uno di “non andare, in Ortodonzia,
dietro alla clinica dei passi corti e della pubblicità ingannevole”
Pietro di Michele durante l'ntervista
sottolineando invece l’importanza della diagnosi e di un’attenta
televisiva su Rai 1
esecuzione del piano di trattamento.
XVIII Congresso SIOF
a Padova il 12 Novembre
Anche quest'anno grande attesa per il XVIII Congresso Nazionale SIOF, Società Italiana
di Odontoiatria Forense. Il Presidente Pietro di Michele col Direttivo e con il supporto di
Gabriella Ceretti han voluto portare all'attenzione dei cultori dell' Odontoiatria Forense
un tema d'attualità : " La valutazione del danno in Odontoiatria alla luce delle nuove
Gabriella Ceretti
tecnologie ". Il 12 novembre a Padova, in collaborazione con SIMLA ( Società Italiana
di Medicina Legale e delle Assicurazioni ) la SIOF affronta una tematica clinica estremamente interessante:
odontoiatri e medici legali insieme per valutare come e se cambia la valutazione del danno biologico,
anche a fronte delle nuove metodiche e tecnologie cliniche. All'evento collabora attivamente anche
la SMLT (Società Medico LegaleTriveneta ): parteciperà alla tavola rotonda che farà seguito ad
ogni argomento sviluppato, per arricchire, con la discussione, e rendere più comprensibili
le tematiche e le metodiche di valutazione. Argomenti principali: novità legislative in
responsabilità professionale (in fase di definizione), valutazione del danno biologico secondo
le nuove indicazioni SIMLA, diagnosi e inquadramento risarcitorio per le lesioni al nervo alveolare
inferiore e al seno mascellare e per la patologia parodontale. In questi ultimi anni odontoiatri e
chirurghi maxillo facciali utilizzano tecniche e tecnologie che stanno rivoluzionando le aspettative del paziente,
con risultati clinici e tempi differenti rispetto al passato. Ancor più importante, le nuove modalità attendibili con
tecniche di accertamento per verificare reali lesioni presenti.
Tutto questo porta nuovi profili di responsabilità medica in campo civilistico e penalistico con criteri di liquidazione
diversi. La giornata vede la presenza di grandi clinici e medici legali di fama: l'obiettivo è chiarire la materia dando
nuove modalità di accertamento. La giornata si conclude con una tavola rotonda per tentar di definire i tempi di
guarigione e danno emergente per le varie patologie odontoiatriche.
La segreteria organizzativa è affidata ad Emmeduegroup s.r.l. di Torino ([email protected])
SUSONews
segue da pag. 1
SUSOnews e Infodent
Una nuova collaborazione
Dottor Pipitone, qual è il valore
della pubblicità nell’industria
dentale oggi?
“Ogni industria si basa sul progresso,
che viene poi diffuso attraverso
la pubblicità. In ambito sanitario
pubblicizzare significa promuovere
l’innovazione, aiutando così i
professionisti a curare meglio i loro
pazienti.
Consigliare i produttori su come
scegliere i canali è una grande
responsabilità etica e morale, in quanto il valore della
pubblicità ha un forte impatto sociale.”
Quali benefici porterà Infodent International
a SUSONews?
“Infodent International, in qualità di Concessionaria
di pubblicità, andrà a offrire ai produttori un servizio di consulenza e orientamento, che porterà a
inserzioni più interessanti per i lettori e più performanti per le aziende. Dal 1994 io e la mia socia,
Paola Uvini, crediamo che in ambito sanitario una pubblicità pianificata strategicamente rappresenti
un insieme di informazioni tale da produrre valore per chiunque ne fruisca.”
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Il Past President racconta l’anima internazionale del SUSO
Continua la serie del “come eravamo” originata dal quarantennale di
fondazione del SUSO. Qualcuno ha detto che una ricorrenza come questa
dura un anno e quindi siamo ben decisi ad approfittare di questo lasso
di tempo per far conoscere meglio il Sindacato attuale attraverso il suo
passato, raccontato come in questo caso, da un teste particolarmente
qualificato, come può esserlo un Past President.
Paolo Picchioni
Correva il mese di aprile 1982, a Spoleto, nell’ambito dello “Spring
Meeting” della S.I.D.O., quando l’Assemblea dei Delegati regionali S.U.S.O.
elesse il nuovo Direttivo che portò alla Presidenza Attilio Ferrini, il quale da
quel momento sarebbe stato l’impareggiabile timoniere del Sindacato per
oltre 25 anni. In quell’occasione, io, giovane ortodontista, entrai per
la prima volta nel Direttivo in qualità di Consigliere nazionale.
Ero molto giovane e per me era un onore grandissimo sedere insieme
a tanti “mostri sacri” dell’Ortodonzia.
Oltre che da Attilio Ferrini in veste di Presidente, quel Consiglio infatti era composto da Pietro Bracco,
Pietro Campo, Benito Fancello, Bruno Genone, Cesare Luzi in veste di Consiglieri e Salvatore Calderone,
Elio Di Gioia e Pierluigi Gilardini come Revisori.
Quel pomeriggio ebbe inizio la mia storia all’interno del Consiglio di Presidenza che è durata per oltre
30 anni. L’Ortodonzia Italiana stava iniziando proprio allora una crescita vigorosa che l’avrebbe portata,
soprattutto grazie all’azione della S.I.D.O., a diventare in tempo breve un punto di riferimento non solo
a livello europeo, ma internazionale.
La tumultuosa crescita scientifica era accompagnata dalla presa di coscienza degli operatori del
settore delle molteplici problematiche che affliggevano in quegli anni la libera professione: dalla lotta
all’esercizio abusivo della
professione sempre più
invadente, al proliferare delle
mutue volontarie con regole
e tariffe “ad personam”, al
riconoscimento della Specialità
e della specificità della figura
dell’Ortodontista etc. etc.
Grazie alla sua lungimiranza
il nostro Presidente capì ben
presto che, per agire con
efficacia, l’azione del Sindacato
avrebbe dovuto concentrarsi
capillarmente a livello del
territorio e a livello europeo
per usufruire dell’appoggio
e della fiducia degli altri
Paesi della C.E.E. Il Consiglio
recepì così l’importanza di
potenziare e allargare le Sezioni
provinciali per migliorare
Da sinistra: Pietro Bracco, Giuseppe Bracco, Giobatta Garino, Attilio Ferrini
l’efficienza a livello locale
e contemporaneamente
impegnarsi con passione ed energia in ambito europeo come organo propositivo e consultivo per le varie
problematiche inerenti la categoria.
A questo proposito già dal 1983 si rese possibile per gli aderenti al Sindacato l’iscrizione nell’Annuario
della Federazione Europea delle Associazioni degli Specialisti in Ortodonzia (E.F.O.S.A.), libro guida di
prestigio, diffuso in tutti i Paesi aderenti alla Federazione. Gli iscritti avrebbero semplicemente dovuto
inviare i propri dati ed i curricula professionali alla Segreteria S.U.S.O. che li avrebbe direttamente
trasmessi all’E.F.O.S.A..
Questo avrebbe permesso un censimento degli associati a livello territoriale ed una visibilità a livello
europeo, così come previsto dalla filosofia del Sindacato. In quegli anni il S.U.S.O. era l’unico organismo
sindacale a rappresentare il nostro Paese in ambito europeo ed il Presidente Ferrini mi propose di essere
al suo fianco in tutti i Meeting dell’E.F.O.S.A. cui l’Italia era chiamata a partecipare.
Si trattava di un impegno notevole di
rappresentanza in quanto i Meeting annuali,
oltre alla discussione degli ordini del giorno
proposti, prevedevano una serie di relazioni
da parte dei Paesi membri sulle realtà
ortodontiche individuali e specifiche, dalla
situazione delle Scuole di Specializzazione,
ai loro programmi, alle problematiche
inerenti la libera professione, alla mutualità
volontaria , al tariffario ,etc… ; argomenti
in continua evoluzione che dovevano
essere aggiornati puntualmente e con
continuità. Dal 1985 al 1998 siamo stati
sempre presenti, in rappresentanza del
Sindacato, con suggerimenti e proposte,
per dare un contributo alla formazione
di tutti i programmi condivisi in ambito
C.E.E. Nel frattempo in Italia si era
costituita un'altra Associazione denominata
A.S.I.O. (Associazione Specialisti Italiani
in Ortodonzia) che spingeva per entrare
all’interno della Federazione. Nel 1999 a
Strasburgo gli specialisti A.S.I.O. e S.US.O.
Torino - Consiglio Direttivo Nazionale 16 Gennaio 1998
Parigi - Incontro EFOSA 1993
si federarono, costituendo la F.I.S.O. (Federazione Europea Specialisti in Ortodonzia), comprendente al
suo interno gli Specialisti iscritti ad ambedue le Associazioni. La F.I.S.O. partecipò da quel giorno a tutti i
Meeting E.F.O.S.A. fino al 2006, anno in cui, senza preavviso non rinnovò il suo impegno nella Federazione
privandosi così dell’apporto degli Specialisti S.U.S.O. e considerando chiusa quell’esperienza unitaria.
Gli anni dal 1985 al 1999 rimangono comunque un momento di grande importanza e vitalità nella storia
del Sindacato fornitore di un valido contributo alla crescita dell’E.F.O.S.A., che in quel lasso di tempo
ha visto un progressivo aumento nel numero delle Associazioni aderenti, di pari passo all’integrazione
politica delle nazioni di appartenenza all’interno della C.E.E.
In tale periodo si sono avvicendati 3 Presidenti: C. Bolender (Francia), N. Flood (Irlanda), W. Schmiedel
(Germania) con cui il S.US.O. ha sempre lavorato con grande impegno ed in perfetta armonia nell’intento
di trovare una via comune per una integrazione tra i vari Paesi Europei che portasse alle medesime
normative all’interno della comunità.
Le riunioni dell’E.F.O.S.A., la maggioranza delle quali venivano tenute presso la Confederazione Francese
dei Sindacati Medici a Parigi, hanno rappresentato per me un momento di fondamentale importanza
e di crescita sia a livello professionale che sindacale. Gli incontri periodici con esponenti dell’Ortodonzia di
altri Paesi e con personalità di alto livello scientifico, politico sindacale ed il continuo confronto
di opinioni sui più disparati argomenti di attualità professionale sono stati motivo di continuo stimolo
personale e per quanto più strettamente inerente l’attività del Sindacato.
La presenza poi di Attilio Ferrini, cui rimango legato da un profondo sentimento di stima e di affetto,
ha fatto in modo che questi incontri, al di là del grande impegno che comportavano per la preparazione
della documentazione e delle relazioni da presentare nell’ambito del Meeting annuale, siano ancora oggi
motivo per me di un bellissimo ricordo di collaborazione professionale e grande e sincera amicizia.
Quel pomeriggio dell’Aprile 1982 a Spoleto non avrei mai immaginato di ritrovarmi poi a distanza di 25
anni alla guida del Sindacato.
Anni di esperienze condivise oltre che con il Presidente, anche con Pietro Bracco, mente politica
del Sindacato e ispiratore di molte battaglie, che ho anche avuto la fortuna di avere come Maestro
alla Scuola di Specializzazione in Ortodonzia dell’Università di Torino, col Tesoriere W. Manuzzi,
con i consulenti, le segretarie Carla e Angela e con tutti coloro che si sono avvicendati nei vari Direttivi
in questi anni e ai quali tutti va il mio personale e sincero ringraziamento.
Paolo Picchioni
Past President SUSO
Incontri con
gli autori
e la Storia
In occasione del
Quarantennale SUSO
il volume "La CittadellaStoria dell'Ortodonzia Italiana"
verrà illustrato in una serie
di incontri itineranti :
LECCE • 8 Ottobre
PADOVA • 22 Ottobre
CATANIA • 29 Ottobre
TORINO • 19 Novembre
NAPOLI • 26 Novembre
BARI • 3 Dicembre
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Attilio, uomo di charme sportivo e gourmet, brillante protagonista
Sapeva entrare
ed uscire dalla
scena
in svariate
situazioni.
In occasione della
mia Presidenza SIDO
negli anni 1988-89
ebbi l’opportunità di
avere come titolare
della segreteria
SIDO Attilio Ferrini, che a quel tempo aveva sede
nei locali messi a disposizione dello studio del
Presidente, nel grattacielo di corso Matteotti 0
a Torino. Unico personale, allora, la dr.ssa Alliata,
efficientissima e di lunga e provata esperienza
editoriale.
Attilio era un collega di grande esperienza nel
gestire le assemblee, preparare gli ordini del
giorno, ma anche corretto nel rispettare il lavoro
quotidiano dei collaboratori di segreteria. Sempre
con un bel sorriso capace di sdrammatizzare le
situazioni più critiche. Uomo di grande “ charme”
con una battuta toscana ed un mazzo di fiori
sapeva entrare ed uscire dalla scena in occasione
delle più svariate situazioni di lavoro. Voglio
anche ricordarlo come uomo di sport: sciatore di
provata esperienza, sapeva creare e mantenere lo
“ spirito di squadra” che il gruppo fosse composto
da colleghi e consorti o da titolari di cattedre
universitarie. Ricordo a questo proposito i raduni
di Cortina e di Moso.
Voglio infine ricordarlo come “gourmet”: con
il collega Balma, allora tesoriere SIDO ed altri
amici, avevamo sperimentato la sua esperienza
di “ pizzaiolo” e la sua particolare attenzione nella
preparazione dei risotti.
Caro Attilio, brillante e protagonista, ti ricordo
sempre con affetto.
Garino Giobatta
Bracco
coprotagonista,
sull’onda dei
ricordi.
Patrizia Biancucci
ha raccolto dalla
viva voce di
Pietro Bracco,
notoriamente
assai poco incline
a rilasciare
dichiarazioni, questi
brandelli di ricordi
di lui, co-protagonista, assieme a Ferrini, della
crescita del Sindacato Ortodontisti. Il SUSO ha
una storia importante alle sue spalle. Il suo primo
obiettivo fu quello di far riconoscere dalle Autorità
come Sindacato la nostra associazione di cui
Attilio assunse ben presto la guida. Con il tempo
imparammo anche a dare contenuti politici al
nostro lavoro.
Io lo seguivo a occhi chiusi perchè avevo capito
che, con lui, la nostra Associazione sarebbe
diventata forte. Ferrini giungeva fino ad
identificarsi nel SUSO, allora riuscito connubio tra
forze alleate, seppur di differente rappresentatività
(ossia Sindacato e Università) e si impegnò per
attribuire al SUSO una veste ufficiale in modo da
essere riconosciuto a livello ministeriale come
nostra professione e specialità. Attilio fu inoltre
uno dei promotori dell’assistenza mutualistica ai
laureati in odontoiatria. All’epoca di Fanfani e con
l’on. Berloffa, segretario politico di De Gasperi e
mentre alla presidenza FNOMCeO c’era Parodi, si
battè perchè il lavoro odontoiatrico fosse regolato
da un contratto collettivo: un accordo a seguito del
quale venne istituita anche l’assistenza sanitaria.
Grazie, Attilio per essere stato con noi
Attilio non era potuto
venire a Modena,
dove ovviamente
tra di noi era ben
presente, né gioire con
noi di un’opera cui ha
partecipato pienamente
come protagonista
e come ideale ispiratore pur senza aver scritto
nemmeno un rigo.
Le interviste a lui fatte con affetto filiale da
Patrizia Biancucci richiamano il carattere e lo
stile dell’uomo, toscano sempre sorridente,
dalla battuta pronta. Un professionista tenace
che ha sempre saputo anteporre gli interessi
della comunità professionale ai propri. Nel
ricordarlo riemergono vive alla memoria le sue
battaglie politiche , i viaggi nell’ Italia ortodontica
Patrizia Biancucci
La sua
scomparsa
rappresenta per
me la fine di una
stagione felice.
La notizia della
scomparsa di
Attilio Ferrini,
anche se non mi ha
colto di sorpresa,
ha lasciato in me
tanta tristezza e un senso di vuoto profondo.
Sapevo che era malato da alcuni giorni e a
quell’età anche con i malanni più banali non
si scherza, ma pensavo e speravo che ce la
facesse anche in questa occasione, sorretto dal
suo proverbiale entusiasmo e voglia di vivere.
Conobbi Attilio, quasi quarant’anni orsono, a
Torino, ai corsi del Prof. Giorgio Maj che a quei
tempi frequentavo in qualità di allievo e dove
Attilio era uno dei “tutor”. La sua simpatia,
di toscano verace, la passione per il lavoro e
l’insegnamento, la modestia e soprattutto
la sua disponibilità nei confronti di tutti gli
allievi mi colpirono subito e da quei giorni si
sviluppò una sincera e profonda amicizia che
mi fece sempre più apprezzare le sue qualità di
professionista, ma soprattutto l’uomo. Anche
Maj, personaggio di grande intelligenza ma con
un carattere tutt’altro che facile, sempre molto
diffidente nei rapporti con gli altri aveva per il
Dr. Ferrini (così lo chiamava!!) una stima ed una
fiducia mai messe in discussione.
Le settimane trascorse in quei corsi a Torino con
l’insegnamento non solo della nostra disciplina,
ma soprattutto di vita da parte di Maj, Bassani
e Ferrini hanno rappresentato per la mia
formazione una pietra miliare e sono ancora
oggi un ricordo indelebile che rimarrà sempre
nel mio cuore.
Attilio però per me è stato veramente speciale.
Il percorso delle nostre vite ha voluto infatti
che condividessimo insieme tanti bellissimi
momenti non solo nell’ambito del lavoro, ma
anche della vita comune tra noi e le nostre
famiglie. Attilio mi volle con se come Consigliere
nazionale del Sindacato fin dalla sua prima
presidenza a Spoleto e da allora abbiamo
condiviso la storia del SUSO fino a quando non
si è ritirato dalla Presidenza attiva, rimanendo
però sempre profondamente legato alla sua
storia . Il SUSO è stato la creatura di Attilio: lo ha
fatto crescere, diventare una realtà importante
nel panorama odontoiatrico italiano e fino agli
ultimi giorni di vita è stato uno dei pensieri
più presenti, che gli ha dato gioia, entusiasmo
ma soprattutto forza per continuare ad essere
protagonista.
La sua scomparsa per me rappresenta la fine
di una stagione felice che ho vissuto insieme a
lui e alla moglie Luisella e che mi ha dato tanto
soprattutto sotto l’aspetto umano. Grazie
Attilio, ti ho voluto bene e so che anche tu me
ne hai voluto tanto.
Paolo Picchioni
che conta e nell’Europa dell’ EFOSA a difesa
dell’immagine e interessi dell’Ortodonzia Italiana:
il confronto, l’ equiparazione professionale,
la valorizzazione delle Scuole di specialità,
gli annosi tentativi per il riconoscimento del titolo
italiano di Specialista all’estero. Insomma una
vita spesa e mai ostentata nella ricerca continua
di dignità per l’Ortodonzia.
Molti i ricordi che ci legano ad Attilio e per tanti
di noi, Pietro, Gianvito, Paolo, Eugenio, Franco,
Roberto, Patrizia, Angela, Carla… la sua morte
ha corrisposto al distacco dolorosissimo da un
maestro, un amico, un padre.
Nel tenere sempre vivi in noi i momenti salienti
della grande avventura sindacale ed umana che ci
lega, malgrado la morte, non possiamo che dirgli
un tristissimo “ciao Attilio” e grazie di cuore per
essere stato con noi.
Pietro di Michele
Attilio amava
smodatamente
la sua professione.
“Ricorderò sempre
Attilio Ferrini come un
vero condottiero”
Ed ecco il ricordo
dell’apprezzato
consulente giuridico
del Sindacato.
Quando un amico ci
lascia riemergono
tantissimi ricordi che ne delineano un’immagine
come fosse un ologramma.
Attilio amava smodatamente la sua professione,
motivo assorbente di vita che lo aveva reso
affabile, socievole e disponibile.
Giovane, lo conobbi ad un’età quando gli altri
rassettano i remi in barca e mi colpì in lui la voglia di
continuare a spendersi, l’entusiasmo nel trasferire
le sue esperienze, il desiderio di coagulare i giovani
e motivarli a credere nella professione.
Inoltre, la passione per l’azione sindacale nella
quale profuse molte forze, tante speranze e infiniti
sogni. Attilio Ferrini lo ricorderò sempre come un
vero condottiero.
Roberto Longhin
Consulente Legale SUSO
L’appello di un amico devoto di Giannì: “Non dobbiamo lasciare
nell’oblio il patrimonio culturale e le ricchezze che ci ha donato”
Sono trascorsi pochi giorni dalla scomparsa di Ennio Giannì e nel mio cuore avverto la sensazione di
noi dobbiamo andare avanti considerando quello che è stato, uno “Scienziato dell’anima, non un mercante
sentirlo sempre vicino, come meraviglioso compagno di viaggio. Ha ragione Damaso Caprioglio quando
di scienza”. Il professore mi ha insegnato che la “cultura” non deve essere appannaggio di pochi ma
dice che a noi è toccata la sorte felice di godere della sua disponibilità culturale ed umana quando i suoi
rappresentare, sempre, il miglior vaccino contro l’ignoranza la quale consente ai “mercanti di scienza” di
impegni accademici erano ormai lontani. Damaso sa quante volte io l’ho accompagnato in giro per l’Italia
far regredire, anziché avanzare la specie umana. Da qui emerge, in maniera esplosiva, la grandezza del
ortognatodontica, di cui ho conosciuto con lui tutti i più autorevoli esponenti dell’Ortodonzia italiana.
fondatore della Nuova Ortognatodonzia che, nonostante gli anni trascorsi, rimane incontrovertibilmente
Spesso restavo a cena a fianco a loro ma il mio Maestro aveva un’altra statura, era unico e grande, sempre ed attuale e futuribile. Egli ha lottato, costantemente per il “cambiamento” del mondo ortodontico e, con il suo
in ogni situazione, al di sopra delle parti. Il mio bagaglio culturale stando al suo
pathos, alla fine, lo ha cambiato davvero, riuscendo a far valere le proprie
fianco si è arricchito in maniera esponenziale.
ragioni con la tolleranza ed il rispetto verso gli altri. Il professore è volato
Ma il dono più grande è stato ricevere la sua grande umanità e tanti, tanti
via da questa terra e, come tutti coloro che ci hanno amato e lasciato, non
insegnamenti di vita. Io sono Pediatra; il mondo del bambino è stato il mio
è più dov’era un tempo ma è sempre e dovunque con noi. Non dobbiamo
mondo. Il professore mi ha insegnato ad amare di più i bambini semplicemente
assolutamente lasciar cadere nell’oblio il patrimonio culturale e tutte le
facendomi sentire “vero” nei loro confronti. Ha inculcato nel mio cuore e nella
ricchezze che ci ha donato. Giannì ha piantato i semi, noi ne abbiamo
mente l’idea di “lavorare sempre con amore e con gioia cercando, in ogni
gustato i frutti. Tocca a noi, adesso, nel rispetto verso il Maestro, coltivare e
istante, di fare il massimo per sbagliare il meno possibile”. “Primum, non nocere”
trasmettere la sua filosofia che, nonostante i tempi, rimane profonda, viva
affermava spesso. Per la sua naturale affabilità e profondo senso etico mi
ed attualissima.
piace considerarlo il grande Gentiluomo dell’Ortognatodonzia. Mi sento fiero ed
Con me si è aperto come neve al sole, io l’ho conosciuto nella sua semplicità
onorato di avere avuto come Maestro questo uomo umile, umano e, per questo,
che alla fine, incarnava la sua grandezza. Da lui mi sono sentito amato,
immenso. Oggi che non c’è più mi accarezza la mente il pensiero di portare
seguìto, sostenuto e il profondo rapporto reciprocamente stabilito mi ha
avanti le sue Idee. Giannì ci ha consegnato, come in una staffetta, il testimone e
offerto il dono di sentirmi appagato e più felice.
Francesco Capozzi con il Professor Ennio Giannì
Francesco Capozzi
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1976
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Franco Magni e l’esperienza della Scuola
di Londra (qualche decennio prima del “Brexit”)
Legato allo storico “Brexit” il tema Gran Bretagna impazza dal 22 giugno sui media di tutto il mondo. Anche noi
vogliamo ricollegarci a questo evento epocale per trarne spunto di richiamo ad un capitolo del libro “La Cittadella –
Storia dell’Ortodonzia italiana”, attualmente in distribuzione ai soci SUSO. Di Londra e della Scuola di Ortodonzia
parla infatti diffusamente anche Franco Magni, antesignano delle migliaia di studenti che affollano la Gran
Bretagna, ricordando come si studiava allora l’ortodonzia con i docenti della celebrata Scuola londinese.
Nel ricordo di Franco Magni ritroviamo non solo l’amore per la materia ma la coscienza del grande privilegio.
ufficialmente l’anno dopo quale primo professore inglese di
Anno 1947. La storia della Scuola di
Ortodonzia dall’Istituto Dental Surgery dell’Università di Londra.
Ortodonzia di Londra comincia da molto
Franco Magni
lontano, da Nandino Magni che infastidito dal Per poter accedere al diploma in Dental Orthopedics occorre almeno
fatto che casi simili trattati ortodonticamente anni prima rimanevano un anno preparatorio full time (che dal 1978 passeranno a due,
sempre full time e nell’’89 a tre, per allinearsi con quanto stabilito
stabili mentre altri inspiegabilmente recidivavano, si reca da Clifford
dalla UE).
Ballard, luminare di Londra (vedi Capitolo XI) assieme al quale
Nello stesso anno di avvio del Master (1954) troviamo il giovane
prepara il curriculum di studi, programma di lezioni, esercitazioni
Franco Magni all’Eastman Dental Hospital di Londra come
pratiche e terapie sui pazienti, da presentare per fondare quella che
apprendista odontotecnico/ortodontico per far pratica di
sarà la futura Scuola di Ortodonzia, che avrà tuttavia inizio solo
dopo l’ apertura del Department of Orthodontics all’Eastman Dental apparecchiature ortodontiche sotto la guida di Jonny Johnson
(inventore del gancio di Adams per conto dello stesso).
Hospital in London (1949). Al corrente della volontà di creare un
Laureatosi in Medicina nel 1962, specializzato
diploma in Dental Orthopaedics RCPS da parte
in Odontoiatria all’Università di Genova, il 7
del Comitato Odontoiatrico del Royal College
luglio 1964 (vedi capitolo XXV) Franco Magni
of Physicians and Surgeons of Glasgow,
farà ritorno nel 1964 all'Eastman Dental
Clifford Ballard vuole che anche Londra possa
Hospital presso l’ Orthodontic Department dal
essere autorizzata a rilasciare il diploma.
celebre Clifford Ballard.
Nel 1949, mentre la Facoltà di Medicina di
Vi rimarrà fino al 1966, per frequentare la
Glasgow aggiudica il primo attestato of Dental
Scuola di Specializzazione di Ortognatodonzia
Orthopaedics, Ballard chiede che il corso
e affrontare l’arduo esame britannico,
venga ufficialmente autorizzato anche presso
ottenendo alla fine l’agognato Diploma,
il suo Dipartimento. Il diploma tuttavia verrà
secondo specialista italiano in Ortodonzia
attivato solo dal 1954 sotto il nome di Master
all'estero nel dopoguerra.Seguono due spaccati di vita della Scuola
of Orthodontics England (MSc in Orthodontics: M.Orth).
Il primo corso ufficiale inizia nel 1955 nel reparto di Ballard , nominato di Ortodonzia rivisitata 50 anni dopo dallo stesso Magni.
Richiedi
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I soci in regola con la quota
possono richiedere il volume
“La Cittadella, Storia
dell’Ortodonzia Italiana”
Direttamente alla Segreteria SUSO
L.go Re Umberto 104 - 10128 Torino
Tel. 011/502820
[email protected]
Il volume verrà inviato tramite
contrassegno al recapito indicato
con l’aggravio delle sole spese
di spedizione.
Eventuali copie aggiuntive oltre
l'omaggio ai soci si possono
richiedere in segreteria
Incontri speciali con Ballard
Dopo 6 mesi di training intensivo iniziano anche i due incontri settimanali con Clifford Ballard.
Ad ogni allievo viene consegnata la fotocopia dei dati della prima visita eseguita alcuni anni prima,
la fotocopia dei tracciati cefalometrici latero-laterali (e, quando indicato, postero-anteriori),
la cartella da compilare. A disposizione di ogni due allievi vi sono i modelli d’inizio cura del paziente;
vengono poi fatte circolare le lastre RX e le foto iniziali della bocca e faccia, fronte, profilo e
di fronte, labbra a riposo e sigillate e gli allievi devono compilare la cartella clinica scrivendo
diagnosi, prognosi, piano di cura e tipo di trattamento.
Ballard mostra poi i modelli di fine cura, le lastre RX con i tracciati, le foto della faccia e denti
e la cartella clinica con la terapia eseguita anni prima.
Ogni allievo confronta i dati della sua cartella con quelli dell’istituto e se i dati corrispondono,
si sente orgoglioso di aver proposto la stessa terapia.
A questo punto viene fatto accomodare il paziente che ha terminato la terapia ortodontica da 5,
10, 15 anni e agli allievi viene chiesto di esaminare la bocca per vedere cos’è successo scegliendo
Ballard solo casi “brutalmente recidivati”.
Inizia a quel punto un confronto fra allievi e Ballard il quale chiede che cosa vi sia di sbagliato
da produrre, a distanza, una recidiva così catastrofica. Grazie alle sue domande “giuste” gli allievi
riescono a dare le risposte necessarie, a capire e soprattutto ad assimilare, con lezioni, come si
vede, non passive, ma “attive” in cui essi elaborano soluzioni. Circa 50 furono gli incontri speciali
con Ballard: avevo scelto veramente la migliore Scuola di Ortodonzia esistente a quei tempi!
Cosa di cui sono ancora grato a mio padre.
A quel punto Ballard chiede che gli allievi che hanno descritto nella loro cartella la terapia adeguata
(non quella eseguita dall’Istituto anni prima, all’origine della recidiva) di esporre ciò che sono riusciti
ad elaborare. Ballard elogia l’allievo o gli allievi e ne segue un applauso, compreso quello del
Maestro. Piccole cose, è vero, ma che ci stimolavano a fare sempre meglio e sempre di più.
Grazie prof.
Conferenze e domande trabocchetto
La British Society for the Study of Orthodontics organizza una riunione al mese alla quale si
invita un ortodontista di fama. Dopo ogni conferenza (cui gli allievi devono partecipare) si apre
la discussione ancor più importante, forse, della conferenza, con domande meno importanti
riguardanti richieste di chiarimenti, e più importanti fatte per “mettere in ginocchio” per così dire,
il relatore dimostrandogli che ha sottovalutato elementi importanti o che ha addirittura
commesso errori. Una settimana prima dell’incontro, l’ insegnante raduna gli allievi per esporre
il tema della prossima conferenza, bibliografia dello speaker, sue esperienze cliniche o di ricerca.
Vengono quindi scelti 3 allievi cui viene consegnata la bibliografia sull’argomento in possesso
dell’Istituto. I tre hanno una settimana di tempo per aggiornarsi visto che al termine della
conferenza ciascuno di loro deve porre almeno una domanda allo speaker, per cercare di ”metterlo
in ginocchio”. Prende parte alla riunione tutto lo staff insegnante del Dipartimento di Ortodonzia
dell’Eastman Dental Hospital, compreso Clifford Ballard, per sentire quale tipo di domanda
ciascuno dei tre allievi riuscirà a porre allo speaker.
11
12
TESI IERI, OGGI, DOMANI
Quel 26 novembre ...Anna Paganelli, specializzanda in Ortodonzia
discute la sua tesi sui 10 Padri dell’Ortodonzia in loro presenza
Fui l’ultima a discutere la Ricordo perfettamente quando al mio studio mi
tesi perché la conclusione venne consegnato un pacco colmo di testi con
“dedica” da parte del prof. Damaso Caprioglio.
della sessione era
Erano i suoi testi per me, ricordo il suo entusiasmo per
interamente dedicata
il progetto di lavoro. Ciò non vuol dire che tutti gli altri
a loro, i “ Dieci Padri
dell’Ortodonzia Italiana”. non abbiano collaborato ampiamente ma Caprioglio,
si sa, ha un “carattere speciale”.
A tutt’oggi questo
Come d’altro canto l’ unica donna di quest’èlite,
pensiero mi emoziona
la prof. Elsa Di Malta con il suo “carisma” mi rapì
tantissimo; mi ritengo
talmente che in sede di discussione che trasmisi
una privilegiata perché
addirittura il video della sua intervista con me.
ho potuto conoscerli
Anna Paganelli
Grazie a tutti loro, potei ripercorrere cinquant’anni
personalmente tutti.
di storia dell’Ortodonzia Italiana.
L’intelligenza e la dedizione di questi cultori della
materia si può descrivere
Infine ricordo ancora
solo in parte leggendo il mio
la grande emozione e
lavoro.
l’orgoglio di poter donare
Ognuno di loro ha contribuito
a ciascuno la mia tesi che
allo svolgersi di un compito
rappresenta il contributo
che sicuramente andava fatto
della mia Scuola di Ferrara
ed era dovuto: per guardare
a questa Disciplina
al futuro bisogna conoscere le
medica. Credo che questo
proprie radici o come dicono
evento resterà impresso
gli anglosassoni “to go on,
in chiunque era presente
you have to look back”(prorio
quel 26 Novembre
come afferma Damaso
2008 nell’Aula Magna
Caprioglio nella prefazione
dell’Università degli Studi
de “La Cittadella, Storia
di Ferrara.
dell’Ortodonzia Italiana”
a firma sua e di Pietro di
Per concludere ed usare una
Michele, ndr.).
frase, last but not least,
Potrò mai ringraziarli tutti
Il festoso abbraccio tra uno dei "Padri"
che piace tanto al mio
abbastanza? Non credo.
e la neolaurata
In prima fila nella cerimonia e nell' Ortodonzia italiana i 10 illustri invitati
Direttore, lo sviluppo di tutto va ricondotto proprio
a lui, Prof. Giuseppe Siciliani che un bel giorno
durante la riunione per l’assegnazione dei titoli delle
tesi, mi disse: “Tu, Dr.ssa Paganelli, dovrai svolgere
un compito dovuto e che è necessario a tutta l
‘Ortodonzia Italiana. Ti spiegherò poi come fare….”.
Rimasi stordita ed intimidita dalle sue parole: era il
2006 e così abbiamo iniziato.
Sottolineo l’ "abbiamo"perché l’ ideatore e pensatore
è stato il Prof. Giuseppe Siciliani.
Tuttavia chi mi ha supportato o per meglio dire
“sopportato” dedicandomi tantissimo del suo tempo
è stato il mio correlatore, caro amico e collega Marco
Calza, insieme alla mia carissima amica e collega
Paola Alessandrini, anche lei facente parte della
Scuola di Ferrara. Il suo intervento mi ha permesso di
strutturare la parte scientifica, e devo solo a lei se tale
aspetto si è concretizzato.
Testi a cura di Alberto Pezzini
“Onora il Padre!”
Il commento dei festeggiati
Riportiamo ora i commenti di alcuni “Padri” presenti a quella sessione di laurea così singolare
“Rimasi colpito
dalla capacità
espositiva
degli allievi”
Gradii moltissimo
quella riunione.
Restai colpito non
solo dalla qualità
delle presentazioni
ma soprattutto
dalla capacità
espositiva degli
allievi.
La Paganelli
Franco Magni.
presentò un lavoro
eccellente.
Lessi poi anche successivamente “I dieci pionieri
dell'ortodonzia italiana e il loro contributo alla sua
evoluzione “ su Ortognatodonzia italiana
vol. 16, 1 – 2009.
Devo dire che questo tipo di ricordo
particolarissimo unito alla sensazione di venire
riconosciuti per ciò che si è fatto, aiuta a vivere
meglio e più serenamente.
Per noi “Padri”
fu un momento
d’intensa
commozione
Damaso Caprioglio
Quel momento,
il 26 novembre
dell'anno 2008,
fu realmente
toccante e difficile
da dimenticare.
Correva l'anno
accademico
2007/2008, e tra
i 10 Padri cui si
riferiva la tesi della laureanda Paganelli (discussa
per ultima nell’Aula Magna dell'Università di
Ferrara alla presenza del corpo docente, 400
persone in tutto tra allievi ed ex.) c’era anche il mio
nome.
Per noi “Padri” fu un momento di intensa
commozione: le nostre tesi e filosofie ortodontiche
venivano discusse e riportate.
Quindi non potei fare a meno di ringraziare
l’Università ed il Prof. Siciliani per averci ricordati
come pionieri da “vivi”! Quella giornata non finì lì.
Seguì una serata conviviale ospiti dell'Università
di Ferrara in cui ogni tavolo era composto da dieci
studenti ed un Padre.
A tutti loro ho lasciato il messaggio donatomi
dal mio grande maestro, T.M.
Graber: “The professional man can not be other
than a student for the life!”.
Mi ritorna
in mente
l’atmosfera
gioiosa
di quei
momenti…
Ricordare non
è così facile a
distanza di tanti
anni, almeno non
nei particolari.
Mi ritorna in
mente però
l'atmosfera gioiosa
Elsa Di malta
di quei momenti,
percepibili ad occhio nudo anche dalle fotografie.
Per noi non avrebbe potuto essere altrimenti.
Avevamo ottenuto un riconoscimento unico,
ed irripetibile.
13
NON SOLO ORTODONZIA
Marco Rosa, atleta eclettico, amante della famiglia:
“Una passione per la montagna , ma anche per il mare e gli sport acquatici”
Questo è l’insegnamento che amo dare
alle mie figlie ed ai giovani in generale.
Tolto il camice e i guanti da
ortodontista, come occupa la sua
giornata, Marco Rosa?
In studio la giornata di lavoro
è molto lunga (dalle 8 alle 19.30).
Quindi non rimane molto tempo
per altre occupazioni.
In quale modo la famiglia aiuta a
mantenere l’equilibrio psicofisico nella
vita di tutti i giorni e nella professione?
In questo la mia famiglia è
fondamentale.
Mia moglie innanzitutto. E poi dedico
comunque tutto il restante tempo
libero all’attività fisica, necessaria
anche per bruciare lo stress.
Proprio per questo molti colleghi
sentono il bisogno di compensare
le tante ore di concentrazione alla
poltrona in una posizione tutt’altro
che comoda con qualche ora di
attività fisica. E’ più utile al corpo
o allo spirito?
Nel caso mio è essenziale per
entrambi.
Intervista a cura di
Claudia Tosi
Per bruciare lo stress, un' intensa attività fisica
L’attività viene svolta in palestra o
"La mia famiglia è fondamentale: mia moglie, innanzitutto"
all’aria aperta? In che modo questo
luogo influenza la percezione del
corpo e dei risultati che si vogliono ottenere nell’attività fisica praticata?
Sempre all’aria aperta se posso. Non amo i luoghi chiusi e l’aria pesante. Preferisco tante finestre …
grandi. E non mi piacciono le tende.
Sono cresciuto e vivo nelle Alpi e nelle Dolomiti per cui amo gli sport di montagna, ma adoro anche
il mare e gli sport acquatici. D’inverno pratico lo sci in tutte le sue discipline. D’estate ho praticato
l’alpinismo, ma ora ho meno tempo e quindi mi stanco più velocemente in bicicletta (da strada e
mountain bike). Nelle acque libere mi piace nuotare, windsurf e kite surf. Laghi di montagna, mari e, un
paio di volte all'anno, gli oceani ed il vento forte.Quando proprio sono messo male mi rifugio in piscina o
faccio jogging.
Come è organizzata l’ attività lavorativa per trovare il tempo da dedicare alla famiglia?
Mi piace lavorare e quindi lavoro tanto: coi pazienti dal lunedì al giovedì dalle 8.00 alle 19.30. Ho una
breve pausa dalle 13.00 alle 14.00 e corro a casa per mangiare un piatto in famiglia. Il venerdì (e molti
week end) sono impegnato con l’attività didattica: ho il privilegio e la fortuna di essere invitato spesso a
tenere corsi e/o relazioni scientifiche a congressi in Italia ed all’estero, per cui o sono in viaggio o sono in
studio a studiare, scrivere e preparare il materiale che mi serve. Spesso devo lavorare anche di notte e
sempre negli aeroporti.
Queste attività mi occupano in modo pesante da
maggio a luglio e da settembre a novembre. In
inverno cerco di non accettare inviti così come in
agosto. Il tempo in cui non lavoro è dedicato solo
alla famiglia (mia moglie Sabina, farmacista e le
mie due figlie: Ludovica di 19 anni ed Eugenia di 17),
all’attività fisica e a qualche hobby.
Oggi per i giovani che si affacciano alla professione,
con stipendi tendenti sempre più al ribasso, è
possibile arrivare a condividere uno stile di vita come
questo? Oppure l’avidità sta facendo loro sacrificare
momenti di vita preziosi?
Gli stipendi sono una conseguenza delle nostre
azioni. Mi è stato insegnato di “mai correr dietro
ai soldi: se ami il tuo lavoro saranno essi a correrti
dietro”. Se c’è la salute, funziona.
Marco Rosa, protagonista di un importante convegno
Una carriera ricca di riconoscimenti
Nato a Trento nel 1956, Maturità classica, laurea in Medicina con 110/110 e lode
a Bologna, specializzato in Odontostomatologia con 70/70 alla stessa città, ha
ottenuto all’ Università di Cagliari oltre alla specializzazione in Ortognatodonzia
(100/100 con lode il Diploma di Perfezionamento su Disfunzioni Cranio-CervicoMandibolari.e, quello in Ortodonzia Linguale. Già medico interno alla Clinica
Odontoiatrica dell'Università di Bologna, tra i vari riconoscimenti ha conseguito
i Diplomi di Eccellenza della Angle Society of Europe (uno dei 6 “Active Members”
italiani), Società di cui è attuale presidente. Fondata nel 1971, è tra le Accademie
di Ortodonzia più prestigiose: conta circa 60 “active members” fra ricercatori,
professori universitari, liberi professionisti. Per la prima volta la presidenza viene data
ad un italiano e per giunta al più giovane nella storia dell’ASE. Professore a contratto
in diverse università italiane, docente in Corsi di aggiornamento professionale
per Medici, Odontoiatri ed Ortognatodontisti, in ambito universitario e non,
oltrechè relatore in Congressi scientifici. E’ stato Istruttore dal 1983 al 1998
nel Centro Studi e Ricerche in Ortognatodonzia di La Spezia ed esaminatore
allo European Board of Orthodontics nel 2004 (EOS). Considerato uno dei
maggiori esperti di ortodonzia intercettiva e nel trattamento interdisciplinare
delle agenesie, ha scritto articoli scientifici pubblicati su riviste specialistiche
ed è autore o co-autore di capitoli di libri e monografie oltrechè Associate
Editor of Progress in Orthodontics. Rosa non è solo Ortodonzia, tuttavia.
Volontariato come medico e barelliere con Unitalsi è stato sottotenente
medico al Comando della 4a Legione Guardia di Finanza a Trento (1983/84)
la città dove esercita professionalmente e vanta anche diplomi di “Maestro
di Sci” ed “Allenatore Federale” F.I.S.I.
15
LA FINESTRA SUL LABORATORIO