screening automatizzato per immagini del sedimento

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screening automatizzato per immagini del sedimento
24°Congresso Nazionale SIMeL
Verona, 27-29 Ottobre 2010
SCREENING AUTOMATIZZATO PER IMMAGINI DEL SEDIMENTO URINARIO VERSUS
CITOLOGIA CONVENZIONALE NEL RICONOSCIMENTO DI CELLULE ATIPICHE
1Corelab
R. Anderlini1, L. Giampaolo1, F. Torricelli1, G. Fornari1, C. Magnani2, N. Bigiani2, O. Raisi2, AM. Cenci1
NOCSAE , Baggiovara e 2U.O. Citopatologia Ospedale di Mirandola, Dipartimento Patologia Clinica AUSL Modena
OBIETTIVI. Il ritrovamento casuale di elementi atipici nel sedimento urinario automatizzato con tecnologia avanzata ad acquisizione d' immagini
(digitalizzate) offre l’occasione di rilevare cellule da lesioni neoplastiche in pazienti asintomatici, attivando un percorso diagnostico-terapeutico
verso una diagnosi precoce. L’esame morfologico standard di urine estemporanee con analizzatore, Iris iQSPRINT (Instrummentation Laboratory),
segnala la presenza di cellule “sospette” da revisionare che nella nostra esperienza hanno trovato conferme con l’esame citologico.
Dip. Patologia
Clinica Corelab
U. O. Citopatologia
MATERIALI E METODI. Urine fresche di pazienti esterni e degenti, di entrambi i sessi, da 0 a 99 anni,
afferenti al laboratorio BLU (1° semestre 2010) sono state processate con microscopia automatizzata
ad analisi d'immagine e riconoscimento tramite rete neurale. Le immagini classificate in categorie
previste dal sistema esperto come NSE e/o UNCL per le regole di validazione, fermavano il campione
patologico e seguivano la revisione a video ed osservazione a microscopio ottico (campo chiaro-200x);
i campioni con presenza accertata di cellule atipiche, venivano inviati alla U.O. di Citopatologia per
conferma citologica. Sono stati selezionati e confrontati 30 campioni: 9 pazienti con citodiagnosi di
K-vescica o con sospette neoformazioni, diversi per tipo istologico, infiltrazione e terapie; 6 pazienti
conosciuti per altre eteroplasie in diagnosi e/o in follow up, 15 pazienti con iperplasia/stati infiammatori
delle vie urinarie.
Sono riportati di seguito 2 campioni clinicamente significativi, fermati a video per revisione d'immagini.
Case Report 1: C.R., uomo 69 anni, esami di controllo in soggetto asintomatico,
All’esame
All
esame microscopico standard del sedimento urinario (M.O.campo
(M O campo chiaro - 200x ) si
conferma la presenza di numerose emazie (iQSPRINT: RBC 925 cell/µL) ed un
elevato numero di cellule uroteliali degli strati intermedi e superficiali in associazione
ad elementi cellulari atipici (cellule mononucleate di dimensioni anomale, elementi a
forma di girino con grosso nucleo centrale, cluster cellulari con elementi dall’aspetto
ipercromico-ipergranuloso). Da un'accurata raccolta anamnestica si escludevano il
posizionamento di catetere e/o recenti manovre strumentali, inoltre, era evidente al
controllo database storico-paziente una persistente microematuria. L'elevato numero di
cellule uroteliali esfoliate e la presenza di anomalie suggeriscono all'operatore di
inserire al referto urine la nota: “Presenza
Presenza di cellule transizionali con aspetti di atipia.
atipia
Si consiglia esecuzione di citologia urinaria”. Seguirà contatto con il curante (MMG).
Quest' ultimo, allertato, decide di sottoporre il paziente ad accertamenti; qualche tempo
dopo lo invitiamo a segnalarci il percorso diagnostico;
• Conferma citologica: (ThinPrep-Test, Citologia a strato sottile, su 3 campioni,
colorazione Papanicolau)
• Conferma con esami strumentali: l’esame ecografico evidenzia lesione papillare
vescicale di 4 cm Ø.
Dopo 4 settimane dal riscontro di elementi atipici nel sedimento urinario di routine il
paziente esegue asportazione chirurgica per lesione papillare uroteliale di basso grado.
Cellule uroteliali in aggregazione
simil-papillare con
sovrapposizione cellulare e con
nuclei che evidenziano
pleomorfismo. Marcato aumento
del rapporto nucleo/citoplasma,
ipercromasia e distribuzione
irregolare della cromatina.
(U.O.Citopatologia,M.O. 200x)
Case Report 2
Case Report 1
Cellule uroteliali in aggregazione
simil-papillare con lieve
sovrapposizione cellulare e con
nuclei che evidenziano uno
scarso aumento del rapporto
nucleo/citoplasma, modesta
ipercromasia e contorni
irregolari.
(U.O.Citopatologia,M.O. 200x)
Case Report 2: SG, uomo, 73 anni, esami di controllo in soggetto con ipertrofia
prostatica.La lettura del sedimento urinario automatizzata era caratterizzata dalla
presenza di numerose emazie (RBC 1451cell/µL) ed elementi cellulari sospetti ascritti
alle categorie NSE e UNCL. Al M.O. apparivano nel contesto: numerose emazie,
numerose cellule epiteliali, verosimilmente dell'urotelio transizionale, riconosciute
dall’analizzatore come cellule epiteliali
p
non squamose
q
((NSE).
) Le caratteristiche
morfologiche di queste ultime erano suggestive (aggregati di cellule di Ø superiore
alla norma) e deponevano per cellule atipiche; l’esclusione attraverso dati
anamnestici di recenti manovre strumentali o presenza di catetere, consigliava
l’inserimento della nota-referto per ulteriore approfondimento con citologia urinaria.
Sul paziente sono stati avviati sia esami strumentali ecografici che l’esame
morfologico del sedimento urinario dai quali emerge:
• Conferma citologica: la citologia urinaria su strato sottile depone per“sospetta
lesione uroteliale papillare di alto grado”.
• Conferma con esami strumentali: cistoscopia
p evidenzia lesione p
papillare
p
a larga
g
base d'impianto, probabile infiltrazione; seguirà intervento chirurgico.
RISULTATI. Riscontro di buona corrispondenza tra automazione ed esame citologico delle urine quando si combinano segnalazione
strumentale e revisione da operatore delle immagini dubbie per la rete neurale. Si sono così riconosciuti elementi sospetti in 2 K-Vescica preintervento, 6 dopo cistectomia radicale per pregresso K delle vescica, 6 dovuti a manovre strumentali, 4 lesioni uroteliali misconosciute
confermate in citodiagnostica.
CONCLUSIONI. Questa esperienza, preliminare e positiva, suggerisce la possibilità di percorsi interdisciplinari per lo studio di elementi esfoliati
nelle urine, utilizzando i suggerimenti di un esame standard come strumento di screening per riconoscere atipie da avviare ad approfondimenti
motivati accelerando i necessari accertamenti citologici di conferma per giungere a diagnosi tempestiva di neoplasia vescicale.
motivati,
vescicale Un simile
approccio in automazione si può ipotizzare anche in altri campi di citologia esfoliativa, risultando utile anche nel garantire tracciabilità ed
archiviazione immagini, caratteristiche particolarmente interessanti nei follow up. I casi studiati possono, infine, contribuire alla realizzazione di
un archivio d' immagini di cellule tipiche ed atipiche utili alla formazione del personale.
BIBLIOGRAFIA:
De Rosa R., Zannier L., Ferrai G., Cappelletti P. - iQ200 Nuovo sistema di microscopia automatizzata delle urine - SIMeL – Modena, 25-27 Nov 2004.
Fogazzi G. B., Ponticelli C., Ritz E. - The urinary sediment - AN INTEGRATED VIEW- terza edizione (2010) Masson editore.
Reich A., Polla E. – Thin-Prep urinary cytology:new method and preliminary results – Wiching Ed. 2004: 0391-5603/165-03
Piaton E., Faynel J., - Hutin K., et al. Conventional liquid-based techniques versus Cytyc Thinprep®processing of urinary samples: a qualitative approach – BMC Clinical Pathology 2005, 5:9
Ciaccia M., Bertoloni R., Pinto F. et al. La citologia ha ancora un ruolo? Urologia, Vol.72 no.3, 2005, pp.301-306.