Solamente un soffio, 10 ottobre

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Solamente un soffio, 10 ottobre
10 ottobre 2012 ore 17 Palazzo Davanzati
Concerto a flauto e voce sola
Silvia Lombardi François, canto e letture
Elisa Cozzini, flauto
Solamente un soffio
Primavera perpetua, melodia originale cinese
Alber Roussel, Rossignol mon mignon
Pierre Octave Ferroud, Le berger captive
Li Qingzhao, Sull'aria «Rimprovero al principe», Crepuscolo di
primavera
Charles Koechlin, Danses pour saluer le retour du printemps
Yuan Hongdao, L'onda della letteratura
Jacques Ibert, Mon amant a les vertues de l'eau
Charles Koechlin, Gaîté de la lumière
Yuan Zhongdao, Il chiosco degli accordi perfetti
Charles Koechlin, Le maître enseigne à ses élèves la vie harmonieuse des Sages
antiques
Li Qingzhao, Sull'aria «Il susino reciso»
Li Qingzhao, Sull'aria «Come in sogno»
Charles Koechlin, Ronde joyeuse dans les près fleuris
Variazioni sul prugno fiorito, melodia originale cinese
Claude Debussy, Syrinx
L'idea di accostare brani originali
per flauto solo a testi cinesi nasce
in
primo
luogo
dalla
considerazione che lo strumento è
uno fra i più antichi e diffusi nel
mondo. Inoltre è spesso citato in
testi poetici e letterari dall'India
al Giappone, così come lo si trova
raffigurato
in
complessi
monumentali e nella produzione
pittorica di tutte le epoche.
I brani scelti sono tutti di autori
francesi e il loro stile si può iscrivere in una tendenza del gusto fortemente indirizzato verso le
culture orientali di cui Parigi fu uno dei luoghi di elaborazione più importanti a partire dalle
Esposizioni Universali di fine Ottocento fino agli anni Trenta del Ventesimo secolo.
Rossignol mon mignon fu scritto da Albert Roussel (1869-1937) nel 1924 per il numero speciale
della «Revue Musicale» per celebrare i quattrocento anni della nascita di Pierre Ronsard. Se
l'occasione è ufficiale e legata a testi del grande poeta francese, la composizione allude spesso a
motivi orientali, sia per il topos del canto dell'usignolo associato al flauto, sia per il linguaggio
musicale adottato.
Le Berger captive di Pierre-Octave Ferroud (1900-1937) fa parte di un trittico composto nel 1922 e
dichiaratamente ispirato alla musica cinese, per l'uso di melodie, scale e formule compositive.
I brani di Charles Koechlin (1867-1950) sono tratti da un ampio ciclo articolato in tre serie
intitolato Le chants de Nectaire: composto nell'estate del 1944, è un'eloquente testimonianza
della stagione estetica inauguratasi all'ombra del Simbolismo e che mutò in maniera definitiva la
percezione dello strumento e, in senso più ampio, il gusto di un'intera generazione.
La composizione di Mon amant a les vertus de l'eau di Jacques Ibert è legata alla singolare
figura di Victor Segalen, medico, letterato e sinologo, che pubblicò nel 1912 in cinese la raccolta
Stèles d'Orient. Il linguaggio arcaico delle Stèles rimanda all'idea di una Cina immersa in una
dimensione ancestrale e il flauto parve al compositore la voce più adatta e naturale a incarnare
l'atemporalità e le suggestioni dei temi dei brevi componimenti.
Syrinx di Claude Debussy (1862-1918) fu composta nel 1913 come musica di scena per la pièce
teatrale Psyché di Gabriel Mourey. È uno dei brani più famosi e suggestivi dedicati allo
strumento, oltre a rappresentare la pietra angolare di buona parte della produzione per flauto
solo posteriore.
Insieme a brani di musicisti occidentali, sono stati scelti anche brani originali cinesi di frequente
suonati sul dizi, il flauto cinese di bambù: Primavera perpetua e Variazioni sul prugno fiorito.
Li Quingzaho è la più grande poetessa cinese antica e uno dei più importanti maestri del ci,
forma poetica su schema metrico derivato da antiche arie musicali. Nata nella provincia dello
Shadong nel 1084 durante la dinastia Song, Li Quingzaho proveniva da una famiglia di letterati
dove anche le donne coltivavano le lettere. Andò in sposa a Zhao Mingcheng, anch'esso
letterato e trascorsero gran parte della loro vita coniugale nel nord del paese, dove il marito era al
servizio del governo. Condivisero l'interesse per le stele e i bronzi antichi, oltre alla poesia e la
letteratura.
L'antologia Le forme del vento. Paesaggi cinesi in prosa raccoglie testi di vario genere di autori
dal quinto al diciannovesimo secolo. Nota è la profonda sensibilità degli artisti orientali
nell'ascoltare e rappresentare il paesaggio. L'approccio, puramente cinese, di comunione con la
natura è più di frequente conosciuto attraverso la produzione pittorica, ma la musica, insieme a
questi mirabili testi in prosa, ci sembra amplificare questo profondo stato d'animo di fronte ai
fenomeni che nei secoli hanno sempre saputo catturare l'attenzione e lo stupore dell'uomo.
SILVIA LOMBARDI FRANÇOIS, dopo aver iniziato iniziato lo studio del canto lirico, ha
conseguito a pieni voti la laurea in Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo con una
tesi su un madrigale di Johannes Ciconia.
Nel 2009 si è esibita come solista a Konstanz nella rassegna Universiätskonzerte Konstanz e al
Festival Mozart di Rovereto eseguendo brani inediti di compositori del barocco napoletano
(quali Leo, Sarro e Mancini). Si è dedicata allo studio e all’esecuzione del repertorio gregoriano
con i gruppi vocali “Laus Cordis” e “Sorores” di Cremona nella rassegna fiorentina In Canto
Gregoriano (settembre 2009). Ha conseguito a pieni voti, nel febbraio del 2011, la laurea
specialistica in Musicologia presso la Facoltà di Musicologia di Cremona con una tesi su
Orpheus di Igor Stravinskij. Nell’aprile 2011 ha cantato a Crema nella “Passio D. N. Jesu
Christi secundum Ioannem” di Alessandro Scarlatti. Nel febbraio 2012 ha cantato a Firenze
presso il Museo di Casa Martelli in trio con pianoforte e flauto e nel marzo 2012 si è esibita a
Firenze in concerto cantando il ciclo per voce e pianoforte di Francis Poulenc “Les Fiançailles
pour rire”. Il 6 aprile ha debuttato, a Crema, nel ruolo di Isacco nell’oratorio “Il sacrificio di
Isacco” di Marco Antonio Ziani. Si esibita il 27 agosto scorso in un concerto di musiche di
Schubert, Satie e Poulenc agli Uffizi.
ELISA COZZINI si è diplomata in flauto al Conservatorio di Firenze e si è specializzata con
Mario Ancillotti, ottenendo il Diploma di perfezionamento al Conservatorio della Svizzera
Italiana di Lugano. In seguito si è perfezionata con Michele Marasco e Peter-Lukas Graf e
frequentato numerose masterclasses con maestri quali A. Nicolet, R. De Reede, N. Delius, E.
Pahud, P. Gallois.
All'attività di musica da camera affianca la collaborazione con varie istituzioni orchestrali:
Orchestra della Toscana, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Regio di Torino, Mahler
Chamber Orchestra, Orchestra della Svizzera Italiana, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro
Carlo Felice di Genova, I Pomeriggi Musicali, Erl Tiroler Festspiele (Austria), Teatro
Comunale di Bologna, Orchestra Teatro la Fenice.
Ha fatto parte dell'Orchestra Symphonica Toscanini, suonando in tutto il mondo sotto la
direzione di maestri quali Prêtre, Dutoit, Mehta, Temirkanov, Inbal, Rostropovitch, Tate,
Maazel.
Interessata da sempre alla musica antica, si è diplomata in flauto barocco presso il
Conservatorio di Vicenza sotto la guida di Marcello Gatti. Collabora con i seguenti gruppi su
strumenti originali: Zefiro Ensemble, Le Musiche Nove, Epoca barocca, Modo Antiquo e
Ensemble Musica e Drama.
Si è laureata a pieni voti in storia della musica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze.