lr 20/2002 e relativi regolamenti attuativi
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lr 20/2002 e relativi regolamenti attuativi
LR 20/2002 E RELATIVI REGOLAMENTI ATTUATIVI Quesiti strutture per anziani 29 30 QUESITO RISPOSTA In una struttura costituita in parte da residenza protetta per Quelli indicati dalla nota (1) nelle schede relative ai requisiti anziani ed in parte da casa di riposo (utenza mista), quali strutturali. possono essere i requisiti strutturali in comune ? Una struttura con capacità ricettiva di 90 posti letto da riqualificare in 60 posti letto di come residenza protetta anziani e in 30 posti letto come casa di riposo: 1. Può la casa di riposo esternare alla residenza protetta i 1. SI per guardaroba, lavanderia, cucina e dispensa, locale servizi di guardaroba, lavanderia, cucina e dispensa, per culto e camera mortuaria. SI, anche per la portineria, se portineria, locale per culto e camera mortuaria? funzionalmente collegata alle due tipologie di struttura. 31 32 2. Può la struttura mantenere 10 camere a 3 posti letto per la durata del tempo di adeguamento previsto dal Regolamento? In una struttura autorizzata per 41 posti letto come RSA e per 20 posti letto come casa di riposo è possibile mantenere le autorizzazioni esistenti ed inoltre avanzare richiesta di autorizzazione per 40 posti letto di residenza protetta, coincidenti con i posti letto di RSA (più autorizzazioni, più opportunità, più integrazione tra le diverse tipologie) ? 2. SI (vedi comma 3 art. 5 del Regolamento). NO: ogni autorizzazione fa riferimento ad una specifica tipologia di struttura e di servizio (mission, requisiti funzionali, strutturali e organizzativi, autorizzazione, accreditamento, accordi contrattuali). Possibili alternative: a. 31 pl RSA + 30 pl RP b. 21 pl RSA + 20 pl RP + 20 pl CR c. 21 pl RSA + 30 pl RP + 10 pl CR d. … Cosa si intende per “sistema di controllo e regolazione Si intende un metodo, cioè un insieme di procedimenti dell’umidità e del ricambio d’aria” ? finalizzati ad ottenere un risultato: controllare e regolare l’umidità, assicurare il ricambio d’aria. Il risultato può essere ottenuto con una sequenza di azioni e strumenti (rilevazione tasso di umidità, aerazione, deumidificazione, ventilazione meccanica, ecc) o con un 1 33 impianto tecnologico (climatizzatore). Un albergo che ospita solo anziani, fornendo soltanto servizi NO, se l’attività viene esercitata all’interno dei normali alberghieri, deve fare riferimento alla LR 20/02 ? parametri dell’ accoglienza alberghiera. 34 La determinazione e configurazione dei nuclei in cui può essere L’ articolazione in nuclei presuppone una chiara identificazione organizzata una residenza per anziani, presuppone una degli spazi e dei servizi di nucleo in funzione delle esigenze separazione netta e chiara degli spazi anche se nel totale la degli ospiti e dell’organizzazione del servizio. residenza non ha più di 60 ricoverati ? Esempio: se su uno stesso piano si hanno 35-36 posti letto, occupati tutti da anziani non autosufficienti è possibile fare una In riferimento all’esempio proposto: suddivisione (ad es.: un nucleo da 20 posti + un nucleo da 15/16 - è possibile come soluzione temporanea nel caso siano necessari e previsti interventi di entrambe di casa protetta), seppur si è in presenza di continuità adeguamento strutturale; di spazi ed ambienti ? - è possibile come soluzione definitiva se ciascun nucleo possiede tutti i requisiti regolamentari. 35 Per le residenze protette per anziani il regolamento prevede che la capienza massima di posti letto per ciascun nucleo sia di 30 unità. Si chiede di sapere se tale limite è tassativo ed immediatamente operativo anche per le strutture già preesistenti al momento dell’emanazione del regolamento o per queste ultime l’adeguamento può avvenire, tenendo conto anche dei lavori da eseguirsi nel frattempo per la messa a norma dei locali, entro cinque anni ? Il Regolamento prevede l’organizzazione degli spazi e delle prestazioni per nuclei fino ad un massimo di 30 ospiti ciascuno: tale indicazione è immediatamente vincolante per le nuove strutture mentre per quelle già operanti è collegata con i tempi di adeguamento strutturale, se previsto: in tal caso, la documentazione di cui all’art. 4, comma 3, lettera a), deve essere integrata con relazione e progetto dei lavori da eseguire. 36 Qualora un Ente gestore faccia domanda di autorizzazione per più strutture a nuclei (ad es.: a) due nuclei di casa protetta anziani, uno al piano terra per 18 posti letto, uno al piano primo per 16 posti letto; b) un nucleo di casa protetta da 20 posti letto + un nucleo di casa di riposo da 15 posti letto), è possibile utilizzare per l’assistenza agli anziani nei nuclei contemporaneamente lo stesso personale a seconda del bisogno ? Nel Regolamento, la tabella relativa ai requisiti organizzativi delle residenze protette per anziani, è stata inserita la nota (2) che prevede che i requisiti organizzativi possano essere in comune – purchè adeguati alla ricettività ed alla funzionalità della struttura – tra più tipologie di servizio (es. casa di riposo e residenza protetta). 2 37 Il Regolamento nella tabella relativa alle residenze protette per anziani, al punto n. 29, prevede: “Operatore socio-sanitario: 80 minuti al giorno di assistenza effettivamente erogata a ciascun ospite e presenza nelle 24 ore”. Qualora nella stessa residenza operino più nuclei di dimensioni non eccessive (ad es.: 2 nuclei di casa protetta di cui uno di 16 e l’altro di 18 posti letto, oppure un reparto di casa protetta da 20 posti letto ed uno da casa di riposo sempre da 20 posti), è possibile far prestare assistenza notturna e in alcune ore del giorno agli anziani ricoverati in entrambi i nuclei da un unico operatore (OSS), oppure in ciascun nucleo deve essere prevista la presenza minima di un operatore, indipendentemente dal numero di posti letto di cui si compone il nucleo stesso ? 38 Il Regolamento nella tabella relativa alle case protette per I minuti di assistenza dell’OSS si riferiscono all’attività diretta anziani, al punto n. 29, prevede: “80 minuti al giorno di sull’ospite e non comprendono la pulizia degli ambienti. assistenza effettivamente erogata a ciascun ospite”. Con tale espressione si intende che gli 80 minuti sono il monte orario pro-capite giornaliero da dedicare esclusivamente alla cura personale, l’igiene della persona e assistenza tutelare (vestirla, svestirla, metterla in carrozzina, curare l’igiene personale, imboccarla, fare il letto ecc…) o tale monte orario di 80 minuti deve intendersi comprensivo anche della pulizia degli ambienti ? Qual è il criterio per identificare l’anziano da accogliere in casa Sulla materia sarà dato indirizzo alle UVD. di riposo o in casa protetta, il RUG ? Se si, gli anziani da accogliere in casa di riposo a quale classe RUG devono appartenere ? 39 40 Stante la normativa vigente in materia sanitaria, le case di riposo per anziani possano essere classificate ai sensi del D.P.R. 14 gennaio 1997 come strutture che erogano prestazioni sanitarie e quindi rientrare nel campo di applicazione del D.M. 18 settembre 2002 (regola tecnica di prevenzione incendi per le strutture Il Regolamento definisce i requisiti funzionali, strutturali e organizzativi di ogni tipologia di struttura/servizio: è responsabilità del titolare della struttura e del coordinatore definire i carichi di lavoro in funzione delle esigenze assistenziali (valutazione UVD e PAI). Il D.M. 18 settembre 2002 (regola tecnica di prevenzione incendi per le strutture sanitarie) fa riferimento alle strutture previste dal D.P.R. 14 gennaio 1997 (che riguarda le strutture sanitarie). La Regione Marche ha recepito gli indirizzi del citato D.P.R. con la legge regionale n. 20/2000. Le case di riposo, le 3 sanitarie) ? residenze protette ed i centri diurni per anziani non sono strutture sanitarie e non rientrano quindi nelle disposizioni della regola tecnica sopra citatata: la fonte normativa è infatti diversa: legge n. 328/2000, D.P.C.M. 308/2001 (“regolamento concernente i requisiti minimi strutturali ed organizzativi per l’autorizzazione all’esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale e semi-residenziale”). Tale decreto è stato recepito dalla Regione Marche con la legge regionale n. 20/2002 e relativi regolamenti di attuazione. 4