PIANO DI OFFERTA FORMATIVA 2012/2013

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PIANO DI OFFERTA FORMATIVA 2012/2013
‘12 / ’13
Scuola dell’infanzia
Scuola Primaria
PIANO DI OFFERTA
FORMATIVA 2012/2013
Corsi Scolastici Paritari
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
certificazione di qualità
UNI EN ISO 9001:2008
L’Istituto Gonzaga è accreditato come Test Center per il
rilascio della patente informatica europea E.C.D.L.
INDICE
IL CALENDARIO SCOLASTICO
pag.4
SCUOLA DELL’INFANZIA
pag.5
SCELTE CURRICOLARI
pag. 7
PROGETTI DI PARTICOLARE RILEVANZA
pag.11
SCELTE METODOLOGICHE - DIDATTICHE
pag.16
SCELTE ORGANIZZATIVE
pag.19
MONITORAGGIO DELL’OFFERTA FORMATIVA
pag.24
SCUOLA PRIMARIA
pag.25
SCELTE CURRICOLARI
pag. 27
PROGETTI DI PARTICOLARE RILEVANZA
pag.33
SCELTE METODOLOGICHE - DIDATTICHE
pag.40
SCELTE ORGANIZZATIVE
pag.46
MONITORAGGIO DELL’OFFERTA FORMATIVA
pag.50
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IL CALENDARIO SCOLASTICO
In tutti i corsi scolastici dell’Istituto sono state adottate:
•la scansione dell’anno scolastico in quadrimestri
•l’articolazione delle lezioni su cinque giorni (dal lunedì al venerdì)
inizio delle attività
5 settembre 2012 - Scuola dell’Infanzia
10 settembre 2012- Scuola Primaria
inizio delle attività pomeridiane
giovedì 6 settembre 2012- nella Scuola dell’Infanzia
lunedì 17 settembre 2012- laboratori opzionali e servizio “Post Scuola” nella Scuola Primaria
mercoledì 19 settembre 2012- studio assistito nella Scuola Primaria
lunedì 1° ottobre 2012- corso di nuoto curricolare e corsi sportivi extra curricolari
mercoledì 3 ottobre 2012 - corsi di lingue, laboratorio teatrale nella Scuola dell’Infanzia e Primaria
fine del 1° quadrimestre
23 gennaio 2013 - nella Scuola Primaria
fine delle attività
giovedì 6 giugno 2013 - nella Scuola Primaria
venerdì 28 giugno 2013 - nella Scuola dell’Infanzia
Le seguenti giornate costituiscono recupero del tempo-scuola e, dunque, comportano per gli alunni della Scuola Primaria l’obbligo della frequenza
•GONZAGA OPEN DAY, sabato 10 novembre 2012
•CONCERTO DI NATALE - mercoledì pomeriggio 12 dicembre
•Il Sabato in cui avrà luogo la manifestazione diocesana a favore della Scuola
Cattolica “ANDEMM AL DOMM” (alunni 3ª-4ª-5ª uscita, alunni 1ª-2ª attività in classe)
•GIORNATA LASALLIANA NELLA FESTA DI SAN GIOVANNI BATTISTA DE LA
SALLE - sabato 18 maggio 2013
Non si terranno lezioni nei seguenti giorni:
•1° novembre, festa di Tutti i Santi
•7 dicembre, festa del Santo Patrono (sant’Ambrogio)
•8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione
•dal 24 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013 (Vacanze di Natale)
•il 15 e 16 febbraio, carnevale Ambrosiano
•dal 28 marzo al 2 aprile (Vacanze di Pasqua)
•il 25 aprile, Anniversario della Liberazione
•il 1° maggio, festa del lavoro
•il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
Inoltre, nel pieno rispetto delle norme sull’autonomia scolastica l’Istituto ha stabilito, in accordo con i collegi docenti dei corsi scolastici, la sospensione delle attività
didattiche per tutti i corsi venerdì 2 novembre 2012 (Commemorazione dei defunti),
dal 11 al 14 febbraio 2013 (Carnevale Ambrosiano) e venerdì 26 aprile 2013 (ponte
dell’Anniversario della Liberazione.
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Scuola dell’Infanzia
UNA “SECONDA CASA” PER IL BAMBINO
La Scuola dell’Infanzia Gonzaga vuole essere un luogo in cui il piccolo,come a casa
propria, possa:
•trovare un ambiente caldo e sereno dove crescere ed esprimersi
•comunicare liberamente la gioia di stare con gli altri
•vivere esperienze significative per la sua formazione
•avere risposte “vere “ alle prime domande di significato
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1. SCELTE CURRICOLARI
1.1 Fedeltà alla tradizione e dinamismo innovativo
Fedeltà ai valori fondanti della scuola e dinamismo innovativo caratterizzano la proposta formativa. Il curricolo prescelto, pur evidenziando nel suo nucleo profondo
elementi di novità quale risposta a esigenze nuove, rifiuta ogni artificiosa tendenza
anticipatoria degli apprendimenti a favore di percorsi che consentano al bambino di
compiere esperienze significative per la sua formazione.
1.2 Insegnamenti e struttura del curricolo
Curricolo di base
•Secondo la normativa vigente
Attività curricolari
obbligatorie
•lingua straniera per tutte le fasce di età,
laboratorio teatrale, informatico, psicomotorio e musicale
Priorità
•percorsi cognitivi a gruppi di età omogenea
•attività di pre-grafismo per i bambini di 5 anni
•compresenza educatrice e docenti specialisti in molte attività
•laboratori con docenti specialisti
1.3 Finalità Formative
Criteri guida nell’approccio educativo
La formazione nella scuola dell’Infanzia è frutto di un’eredità pedagogica e spirituale.
Ogni esperienza ricollegabile a un “Tutto” ha senso e non può che essere positiva.
Positività della realtà e calore dell’accoglienza sono i primi contenuti di esperienza
che la scuola vuol dare al bambino affinché, sentendosi accolto ed amato, possa imparare ad accettare gli altri e a rispettarne le diversità.
Ogni piccolo è stimolato a scoprire la propria individualità, ma anche a riconoscere
il valore del compagno per costruire un’unità.
Ruolo fondamentale nel processo di scoperta e di crescita ha l’educatrice, la cui
preoccupazione è di “essere” per testimoniare i valori in cui crede in forza di qualcosa
che vive e rendere possibile un’esperienza attraverso “un incontro”.
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1.4 Mete Formative
Promozione della formazione integrale del bambino
Formazione di un bambino sereno, intellettualmente curioso, capace di originalità
nelle varie forme ludiche ed espressive, autonomo, orientato al Bene e al Vero.
OBIETTIVI FORMATIVI
OBIETTIVI SPECIFICI
Progressiva maturazione
dell’identità personale
Saper ascoltare, comprendere,
comunicare verbalmente
Imparare ad ascoltare e ad
osservare
Acquisizione di fiducia nei
propri mezzi
Saper esprimere pensieri e
stati d’animo attraverso il
linguaggio verbale e non verbale
Partecipare attivamente e
consapevolmente ad un
progetto comune
Sviluppare progressivamente
competenze sensoriali, percettive,
linguistiche e motorie
Imparare a comunicare
mediante forme espressive
diverse
Comprendere e riprodurre ordini, canti e messaggi nella L2
Utilizzare la fantasia e la creatività
Saper esplorare, classificare
secondo criteri, rappresentare
idee, stabilire prime connessioni
logiche
Utilizzare primi percorsi logici
Capacità di comunicare la
propria affettività
Interiorizzazione di norme
di comportamento - saper
collaborare con gli altri e
condividere esperienze
Rispetto della diversità
dell’altro e delle sue esigenze
Graduale sviluppo
dell’autonomia
Sviluppo dell’ attitudine a
porre e porsi domande di
senso
Accostamento a Gesù e al
suo messaggio
Sviluppare abilità creative nelle
diverse espressioni drammatico-teatrali
Utilizzare il corpo e la voce per
imitare, riprodurre, inventare
suoni e rumori
Sviluppare adeguate abilità
motorie. Interagire con gli altri
in giochi di movimento e nella
comunicazione espressiva
Sperimentare diverse forme di
espressione attraverso l’uso
del PC, le tecnologie digitali e
i nuovi media
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OBIETTIVI TRAVERSALI
Sviluppare la capacità di mettere in sequenza logica le fasi di
un progetto
Imparare strategie per affrontare situazioni nuove
Interiorizzare valori civili
1.4 Mezzi per la realizzazione del progetto formativo
Pedagogia Lasalliana
Gli atteggiamenti definiscono l’Educatore Lasalliano per quanto esprime di testimonianza, conoscenza e dedizione al compito educativo.
Poche parole chiave ne sintetizzano lo stile pedagogico educativo
Bambino al centro
Rapporto personalizzato
Atteggiamenti interiori, gesti e attività
sono pensati e proposti in funzione di:
un unico soggetto, un unico fine: il
bambino e il suo sviluppo integrale come
umanità, affettività e intelligenza.
Il riconoscimento della costitutiva originalità di ogni singolo, impegna le educatrici ad un rapporto personalizzato
col piccolo, come naturale espansione
della funzione materna. Stile ed azione
educativa valorizzano la personalità di
ciascuno, nel rispetto dello stato evolutivo personale.
Ascolto, calore e tenerezza
Dedizione
L’ascolto attento e amorevole dei bisogni espressi e inespressi del bambino è
alla base dell’azione pedagogico-educativa.
Reazioni, stati d’animo ed atteggiamenti
del piccolo quale risposta all’impatto con
la realtà sono analizzati con cura.
Vicinanza affettiva, tenerezza e dialogo caratterizzano lo stile pedagogico e
l’interazione educativa
Accoglienza
La scuola accoglie nominalmente ogni
piccolo ed insieme a lui vissuti, dinamiche emotive, esperienze, aspettative dei
genitori.
Calore affettivo e sensibilità si fanno
gesto concreto nell’accoglienza quotidiana
per sorreggere la dimensione emotiva e
facilitare il distacco
Amore per i piccoli e passione per l’insegnamento diventano “missione” a servizio
dell’infanzia.
Entusiasmo e dedizione definiscono
l’atteggiamento del docente che vive la
propria professionalità come risposta
personale a una scelta educativa.
Autorevolezza
L’educatrice, punto stabile di riferimento, si
propone come figura autorevole che aiuta
il bambino a maturare un corretto rapporto
con la realtà. Ogni intervento correttivo,
senza mortificare la naturale esigenza del
piccolo ad esprimersi con naturalezza in
ogni circostanza, lo guida a ragionare su
fatti e comportamenti e a rafforzare nel contempo il senso del proprio singolare valore
per fortificare l’autostima.
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Contesto educativo
Il contesto educativo è l’ambito in cui il bambino sperimenta il calore di un particolare stile relazionale, impara a distinguere le esperienze quotidiane e a dar loro
significato.
E’ quindi il luogo per eccellenza a cui la famiglia, scegliendo liberamente la scuola,
affida il piccolo affinché impari ad interpretare la realtà e a interiorizzare, per osmosi,
norme e valori.
Educatrici, assistenti e personale non docente che operano insieme per un unico
fine garantiscono al piccolo qualità di relazione, coerenza formativa e stabilità emotivoaffettiva.
Il contesto intende quindi incidere nella formazione del bambino, assicurandogli
uno spazio dove il benessere psicofisico sia condizione primaria per la sua partecipazione
spontanea ed attiva al processo di apprendimento e di crescita.
Corresponsabilità educativa
La scuola si pone in continuità e complementarietà educativa con la famiglia.
L’interazione si concretizza in uno scambio reciproco di informazioni utili per la crescita
del bambino, nella messa in comune di impressioni e dati su aspetti rivelatori del vissuto
del piccolo e nell’accordo sulle linee d’intervento:
•valorizzazione dei momenti dell’accoglienza e dell’uscita
•colloqui settimanali nelle ore di ricevimento per un confronto su atteggiamenti,
aspetti del carattere, progressi compiuti
•incontri scuola-famiglia alla fine del primo e del secondo quadrimestre per
un’informazione sul processo formativo
•interazione dinamica tra rappresentanti, genitori e direzione in occasione dei Consigli di sezione aperti per un riesame del servizio formativo.
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2. PROGETTI DI PARTICOLARE RILEVANZA
2.1 Progetto “Lingua”
Il bambino, grazie alla presenza quotidiana di insegnanti specializzati nei momenti di gioco e di attività didattica è messo nelle condizioni di apprendere la lingua
straniera secondo le medesime dinamiche di apprendimento con cui impara la lingua
materna. L’esperienza non ha quindi lo scopo di preparare il piccolo alla pratica di una
lingua straniera, ma di dare a tutti la possibilità di giocare divertendosi, facendo uso di
un altro codice linguistico.
L’approccio esclusivamente di tipo ludico è caratterizzato da autenticità linguistica
e mira a promuovere partecipazione e creatività.
Sono previsti due moduli al giorno per i bambini di 4 e 5 anni e un modulo al giorno per
i bimbi di 3 anni.
Attività previste
•apprendimento di filastrocche e canti
•esecuzione e formulazione di ordini e istruzioni
•giochi di ascolto attivo, didattici e di ruolo
•attività di manipolazione e pittura
•racconto di fiabe seguite da prime forme di drammatizzazione
•esercitazioni finalizzate a promuovere il coinvolgimento a livello mimico-gestuale,
motorio e pittorico
•animazione teatrale per l’apprendimento delle prime funzioni comunicative
•attività di memorizzazione lessicale con supporti multimediali
2.2 Progetto Laboratori
Le attività laboratoriali sono ritenute nucleo qualificante della proposta formativa.
L’organizzazione delle attività parte da un progetto preciso elaborato dal Collegio docenti all’inizio dell’anno.
Laboratorio
di informatica
Laboratorio
di psicomotricità
Laboratorio
linguistico espressivo
Laboratorio
musicale
Laboratorio
teatrale
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LABORATORIO TEATRALE (alunni di 4 e 5 anni)
Il laboratorio è effettuato da un esperto teatrale
Obiettivi del progetto:
•stimolare la curiosità del bambino, spingendolo a provare e a sperimentare
•sollecitare le capacità inventive e drammatico espressive
•far scoprire rapporti diversi con il corpo, i sensi, la voce
•migliorare la socializzazione
Il percorso, incentrato sul rapporto tra narrazione e drammatizzazione, fa leva sui
sentimenti, la mimica e la gestualità. E’ caratterizzato da una serie di attività diverse:
•attività di simulazione che introducono il bambino nel cuore dell’azione teatrale
“ far accadere qualcosa per comunicare a qualcuno”
•giochi finalizzati al controllo degli stati emotivi ed affettivi
•esercitazioni di comunicazione verbale e non verbale (emozioni da condividere
senza parole)
•partecipazione a giochi di gruppo e di ruolo
•attività di progettazione
LABORATORIO MUSICALE
L’attività sonora musicale, come esperienza integrata fra le diverse forme del sentire, del fare, del pensare, dell’agire relazionale, dell’esprimere e gustare il bello, intende:
1.contribuire all’educazione integrale del bambino
2.gettare le basi della futura competenza musicale, coltivando i “ semi” fondamentali
della produzione e fruizione sonora.
Il progetto pone il bambino al centro, come soggetto di conoscenza. I percorsi proposti hanno lo scopo di:
•favorire l’esplorazione dell’ambiente per conoscerne le potenzialità sonore
•mettere il piccolo nella condizione di inventare, riprodurre suoni e rumori
•sviluppare un atteggiamento di curiosità e gusto per l’ignoto e l’originale
•ricreare paesaggi sonori realistici o fantastici
•scoprire, fabbricare, utilizzare materiali diversi per la scoperta di sonorità sempre nuove
•giocare con i suoni
•creare associazioni tra suoni, melodie e sentimenti
• consentire percorsi interdisciplinari mediante attività grafico pittoriche
•produrre collettivamente e individualmente invenzioni musicali in funzione di un
semplice immediato divertimento o per momenti di drammatizzazione, danza/teatro
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•accostarsi all’uso di uno strumento
•scoprire realtà culturali diverse
Nel Laboratorio musicale sono affrontati, in modo integrato, temi inerenti la vita
sonora e musicale (sonorità ambientali da eseguire con il corpo, con gli strumenti didattici; sonorità che ‘rassicurano’ che ‘aiutano’ ad armonizzare il movimento, a comunicare
e relazionare).
Il Progetto Musica prevede le seguenti manifestazioni:
•Lezione aperta durante la giornata Open Day
•Canti e mimica corporea per la Festa di Natale e in occasione della consegna del
“diploma” ai bambini di 5 anni
LABORATORIO DI INFORMATICA (alunni di 5 anni)
Il progetto mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
•assicurare continuità tra Scuola dell’Infanzia e Scuola primaria
•favorire un approccio spontaneo e ludico alle nuove tecnologie
•accostare i bambini ad un diverso codice espressivo
•utilizzare il computer per eseguire semplici giochi didattici
•mettere i piccoli nella condizione di produrre messaggi e situazioni attraverso una
molteplicità ordinata ed efficace di modalità rappresentative
•sviluppare atteggiamenti di apprendimento cooperativo
Attività
•Esplorazione di immagini e di forme differenti di animazione
•Approccio all’uso del computer
•Disegno creativo
•Esecuzione di giochi didattici
LABORATORIO DI PSICOMOTRICITA’
Il laboratorio di psicomotricità intende favorire nel bambino una presa di coscienza
della sua relazione con il mondo esterno, far vivere il piacere della dimensione emozionale
e senso-motoria, sollecitare la dimensione simbolica del gioco, sostenere l’operatività,
prevenire eventuali disarmonie nello sviluppo affettivo, cognitivo e motorio.
Attività
•movimento in palestra e all’aperto
•esperienze sensoriali a ritmo di musica
•giochi ed attività di espressione
•approccio ad una disciplina sportiva
•alcune esperienze in compresenza con la docente madrelingua
•uscita ludico didattica a fine anno
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2.3 Progetto “Settimana Creativa”
Nella settimana dal 4 all’ 8 marzo, è prevista un’articolazione flessibile del tempo e
delle attività. L’iniziativa mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
•rafforzare la motivazione spontanea alla conoscenza
•favorire la dimensione progettuale operativa
•sollecitare la creatività per mezzo di esperienze coinvolgenti
Durante la settimana, saranno attivate esperienze di carattere formativo interdisciplinare sul tema:“ DIFENDIAMO L’AMBIENTE” ( habitat naturale ed implicanze ecologiche)
Ad integrazione dei percorsi, saranno attivati:
•incontri con esperti
•attività laboratoriali
•uscite culturali didattiche
•esperimenti scientifici
2.4 Progetto Continuità
La scuola dell’Infanzia garantisce un percorso unitario, caratterizzato da sequenzialità
formativa e consegna alla Scuola Primaria i campi di esperienza sviluppati in prospettiva
dinamica
Mezzi prescelti per il raggiungimento di tali obiettivi sono:
•priorità ad esperienze che promuovano il gusto e la disponibilità ad apprendere
•interconnessione tra un singolo campo di esperienza e gli altri
•programmazione coordinata di obiettivi, metodi e strumenti di osservazione tra
docenti della scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria
•test a tutti gli alunni di 5 anni volti ad accertare il livello di competenze in uscita
•trasmissione di dati per la conoscenza dell’alunno (colloqui tra docenti; scheda
informativa-orientativa Infanzia > Primaria a cura della coordinatrice; compilazione di una scheda su tutti gli aspetti della personalità del bambino da parte della
famiglia per la formazione delle classi)
•esperienze tra classi ponte
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2.5 Uscite culturali e momenti di festa
Uscite culturali e momenti di festa, offrono al bambino una pluralità di sollecitazioni,
di attività ed esperienze diverse.
Appuntamenti annuali:
•giornata dell’accoglienza finalizzata a favorire l’inserimento
•giornata Open Day
•giornata natura per permette ai piccoli di condividere forme di esperienza nel verde
•incontro con il teatro, il museo, il territorio per una continuità tra scuola e mondo esterno
•festa di Natale e spettacolo teatrale di fine anno
•uscita di corso di fine anno
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3. SCELTE METODOLOGICO - DIDATTICHE
3.1 Progettazione
Nell’intento di assicurare significatività ai percorsi, la progettazione tiene conto
delle esigenze fondamentali della persona, secondo la seguente scansione:
BISOGNI
Accoglienza
Appartenenza
Relazioni significative
Affettività
Esplorazione
Autostima
PERIODI DELL’ANNO
settembre
ottobre-novembre
dicembre-gennaio
febbraio-marzo
aprile- maggio
giugno
Ha carattere flessibile ed aperto, è rispettosa dei processi evolutivi e delle capacità dei
bambini. Può essere integrata da attività non ordinatamente previste nel quadro progettuale
Sfondo integratore
Nodo tematico prescelto per l’anno in corso: “GLI AMBIENTI ” con particolare riferimento agli aspetti sotto elencati:
•mare (il ciclo dell’acqua, il mare e i suoi doni, i colori del mare, esperimenti scientifici)
•città (i mezzi di trasporto, il clima, luci della città, educazione stradale)
•montagna (formazione delle montagne, caratteristiche dei ghiacciai,flora e fauna,
importanza di rispettare l’ambiente)
•campagna ( i profumi dell’orto, la crescita del seme, la trasformazione dei prodotti)
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3.2 Metodo
La metodologia ha come punto di riferimento il progetto educativo Lasalliano e
l’impiego di metodi integrati in relazione ai differenti stili di apprendimento.
Per quanto riguarda la formazione di atteggiamenti di esplorazione e ricerca, la
scuola imposta i propri percorsi partendo dalla consapevolezza che il bambino ha sete
di “perché”.
Le proposte intendono dare risposta al naturale desiderio di conoscenza :
•sollecitando la curiosità
•valorizzando l’iniziativa personale
•comunicando l’emozione della scoperta
•promuovendo stupore e motivazione spontanea
•rendendo il piccolo artefice del proprio apprendimento
•sviluppando creatività e fantasia
Linee prioritarie:
•attenzione alle esigenze specifiche delle diverse età
•organizzazione modulare a gruppi
•proposte basate sull’esperienza diretta
•utilizzo di una struttura narrativa nello sviluppo dei percorsi
•frequente ricorso ad attività laboratoriali
•impiego di strategie che assicurino la partecipazione ad ogni campo di esperienza
•grande attenzione a processi e proposte di apprendimento che favoriscono la
libera iniziativa del bambino, l’attività operativa, riflessiva e mentale
•valorizzazione dell’apprendimento cooperativo e del lavoro di gruppo
•circolarità e condivisione delle conoscenze
•continuità, gradualità, ciclicità nelle proposte
•mirata alternanza di momenti di progettazione, esperienza e verifica
•conversazioni tematiche
•ampio impiego di giochi didattici, di ruolo e di simulazione
•uscite didattiche
3.3 Programmazzione tra docenti delle diverse sezioni
Le educatrici delle quattro sezioni si incontrano con scansione periodica durante
l’anno per verificare lo sviluppo della progettazione, trovare strategie comuni, scegliere
materiali, confrontarsi. Tale dinamica, oltre ad assicurare uniformità di impostazione,
esprime al meglio il concetto di “missione condivisa” che è cuore del progetto educativo.
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3.4 La documentazione
Le educatrici mettono il bambino nelle condizioni di ricostruire, rievocare e riesaminare
il proprio itinerario per mezzo di una documentazione sistematica e precisa.
I lavori, una volta prodotti, sono oggetto di analisi e di discussione collettiva, quindi
esposti nelle apposite bacheche di sezione.
Con scansione periodica è chiesto ai bambini di ritornare sulle tappe che hanno caratterizzato l’iter operativo, così che ognuno possa rendersi conto delle proprie progressive
conquiste.
Un raccoglitore con tutta la produzione dell’anno, il registro del docente e altre forme
di documentazione rendono visibile il percorso effettuato.
3.5 Osservazione e rilevazione dei progressi
La necessità di una conoscenza approfondita di ogni bambino impegna le educatrici ad un lavoro di osservazione sistematica.
Sono oggetto di osservazione sistematica i seguenti aspetti:
•condizioni di ingresso
•personalità
•dimensione emotiva, affettiva e relazionale
•disponibilità del piccolo ad apprendere
•stili cognitivi
•grado di risposta alle sollecitazioni educativo didattiche
•ritmi e tempi di apprendimento
•evoluzione dell’autonomia
•grado di acquisizione delle prime competenze
•interessi evidenziati
La rilevazione dei dati rifugge da impostazioni e classificazioni di tipo quantitativo
a favore di modalità che siano espressione di attenzione nel quotidiano e di monitoraggio educativo nel corso dell’anno.
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4. SCELTE ORGANIZZATIVE
4.1 Tempo Scuola, tempo formazione
La scuola dell’Infanzia Gonzaga considera il tempo elemento determinante per
la realizzazione del progetto educativo e parte del tessuto connettivo della proposta
formativa.
Tempo e relativa gestione non rivestono quindi aspetti di puro carattere organizzativo, ma assumono precisa valenza in base ai seguenti criteri:
1.bisogni delle famiglie
2.ruolo formativo dell’educatrice nel contatto quotidiano con il bambino
3.flessibilità nella gestione organizzativo pedagogica delle scansioni temporali
4.rapporto gruppo classe e attività a piccoli gruppi
5.relazione “tempo gioco” e “tempo apprendimento”
1.Le lancette dell’orologio si muovono verso “i bisogni delle famiglie”
Possibilità di usufruire di tempi modulari diversi:
modulo A ) solo mattino
modulo B ) 40 ore
modulo C ) fino alle 17.00 Indagine ricognitiva alla fine di ogni anno per la progettazione di orari flessibili in
base alle modificate esigenze
2.Ruolo formativo dell’educatrice
L’organizzazione settimanale prevede la presenza della coordinatrice per tutto il
tempo forte della giornata, affiancata da docenti specialisti per inglese, musica, psicomotricità, informatica e teatro.
Questa scelta è motivata dalla consapevolezza che l’interazione affettiva rimane il
contesto principale entro cui il piccolo sviluppa i propri schemi conoscitivi e relazionali;
un’unica educatrice gli consente quindi di avere stabilità emotiva e sicurezza affettiva.
Le docenti che assicurano la vigilanza educativa nel tempo di uscita operano in
stretto raccordo con le educatrice di sezione, rendendo così possibile la sinergia educativa.
3.Flessibilità nella gestione organizzativa pedagogica delle scansioni temporali
Grande attenzione è data alla ricerca di giusti equilibri tra criteri pedagogici, organizzazione dei tempi, alternarsi delle attività, strutturazione dei gruppi, reali esigenze
dei bambini.
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In tale delicato intreccio di rapporti, i punti nodali sono :
•l’accoglienza personalizzata
•l’attenzione al singolo durante tutto il tempo scolastico
•la significatività dell’intervento educativo, finalizzato a far riflettere il bambino sulle
esperienze concrete vissute nella giornata
•i raggruppamenti aperti, strutturati in base ad un’attenta osservazione e in funzione
delle attività proposte
•la sistematica suddivisione del gruppo classe in sottogruppi di età omogenea
•i percorsi di approfondimento per i bambini di 5 anni
•il ruolo dell’insegnamento cooperativo tramite forme di insegnamento reciproco
tra bambini
4.Rapporto gruppo classe e attività a piccoli gruppi
La scuola ospita quattro sezioni: verde, azzurra, gialla e lilla.
Ogni sezione e costituita, in media, da gruppi di 30 bambini.
Il grande gruppo è insieme nel momento del pranzo e della ricreazione. Durante il
resto del tempo, gli alunni sono suddivisi in 3 gruppi in base all’ età, alle esigenze didattiche e alle attività.
20%
del tempo
15%
del tempo
gruppo
sezione
grande
gruppo
piccoli
gruppi
Tale impostazione consente di:
•impostare percorsi personalizzati
•salvaguardare l’unità e la coesione del gruppo classe
•facilitare l’aggregazione e le dinamiche relazionali
•consentire una più articolata fruizione degli spazi
•strutturare attività didattiche mirate
20
65%
del tempo
5.Relazione tempo gioco e tempo apprendimento
La scansione delle attività tiene conto dei ritmi biologici dei bambini, delle esigenze
dei singoli e di precisi criteri pedagogici.
Il clima ludico conferisce unitarietà alle attività formativa: il gioco, come prima modalità per il bambino di fare esperienza, ha ruolo essenziale nell’economia della giornata
ed è integrato da attività collettive, a gruppi o individuali, secondo un’intenzionalità mirata.
Ogni giorno sono sistematicamente garantiti:
•esperienze ludiche con giochi liberi, simbolici e di movimento.
•attività che impegnano maggiormente attenzione e concentrazione alternate ad
altre meno impegnative
•attività didattiche finalizzate a favorire l’ascolto, l’osservazione e la sperimentazione
Durante tutte le attività il bambino è stimolato ad agire da protagonista; l’intervento
dell’educatrice è essenzialmente di regia educativa.
Scansione della giornata
L’attenzione ai ritmi, ai tempi di ciascuno e la costante ricerca di un equilibrato
alternarsi di spazi di gioco, attività didattiche e proposte socializzanti, esclude nella progettazione dell’attività giornaliera, scansioni temporali innaturalmente rigide o forme di
sterile ripetitività, a favore di una distribuzione flessibile ed aperta delle opportunità formative. La scansione dei tempi e delle attività della giornata sotto riportate ha quindi
funzione puramente esemplificativa e può subire modifiche per motivate esigenze Orari
Tipi di attività
7.45 – 9.00
pre-scuola: accoglienza
giochi ed attività libere
9.00 – 9.10
riflessione Lasalliana, presentazione delle attività previste per
la condivisione delle tappe che
costituiscono il mosaico della proposta quotidiana
appello, preghiera, “rituali di apertura
dell’attività”, presentazione dei percorsi previsti, riflessioni sul messaggio
cristiano
9.10 – 12.00
attività didattiche a piccoli gruppi
alternate a momenti di gioco
attività previste dalle UD oggetto di
trattazione, giochi didattici in lingua
inglese, percorsi di osservazione, esplorazione e logica; drammatizzazione,
sonorizzazione di fiabe, attività pittoriche, momenti di gioco
12.00 – 12.10
preparazione al pranzo
12.10 – 13.00
pranzo
13.00 – 14.00
attività ricreative in palestra o in
terrazzo
gioco libero
14.00 – 16.00
riposo per i più piccini
attività laboratoriali per i più grandi
16.00 – 17.00
post-scuola
attività manipolative, pittoriche,
teatrali, laboratorio di lingua inglese,
informatica, attività ludico didattiche
merenda e gioco libero
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4.2 Organizzazione degli spazi
L’organizzazione degli spazi risponde ad una logica pedagogica finalizzata ad offrire al bambino momenti di gioco e di lavoro.
La sala di accoglienza, lo spazio palestra e il terrazzo soddisfano l’esigenza
dei piccoli di muoversi a piacimento; gli angoli di lettura e gioco libero favoriscono la
dimensione creativa, specie nel momento del distacco.
L’atelier di pittura e il laboratorio di informatica sono sede privilegiata per le attività creative; le sei aule dagli arredi colorati e funzionali favoriscono esperienze di tipo
diverso, la palestra garantisce infine agli alunni la gioia del movimento.
Servizio mensa
La scuola assicura ai piccoli un servizio mensa che risponde alle seguenti caratteristiche
•pranzo dalle 12.00 alle 13.00
•cucina interna
•menu studiato appositamente per le esigenze dietetiche di bambini da 3 a 5 anni
•consegnato alle famiglie
•commissione mensa formata da genitori della scuola dell’Infanzia e Primaria
•pasto conforme a precisi requisiti, in caso di allergie alimentari o particolari necessità
4.3 Organi collegiali
Sono operanti i seguenti organi collegiali:
1.Collegio docenti
2.Consiglio di intersezione
3.Consiglio di sezione
1.Collegio dei docenti
E’ composto dalla direttrice con funzione di presidente, da tutti i docenti del corso, di cui uno con funzione di segretario.
All’interno del Collegio, si costituiscono, per mandato del Collegio stesso, gruppi
e commissioni per il coordinamento e l’organizzazione di attività o progetti specifici
2.Consiglio di intersezione
Il Consiglio di intersezione, composto dal presidente, da tutti i docenti e dai rappresentanti dei genitori delle quattro sezioni, si riunisce 2 volte all’anno per il riesame
22
della progettazione e per un confronto sull’erogazione del servizio formativo
3.Consiglio di sezione
E’ composto dalla Direttrice con funzione di presidente e da tutti i docenti della
classe, di cui uno con funzione di segretario. Si riunisce 3 volte all’anno:
•a settembre per la stesura del piano di lavoro annuale
•a gennaio per esaminare la situazione di ogni alunno
•a giugno per la stesura del profilo in uscita di ogni alunno
Interazione Scuola Famiglia
Consapevole del primato educativo dei genitori, l’Istituto si impegna a collaborare
con le famiglie nel processo educativo e formativo degli alunni e a monitorare costantemente bisogni ed aspettative.
•fornisce loro il Piano dell’Offerta Formativa come strumento di riferimento e di
cooperazione, disponendosi al dialogo e a recepire tutte le indicazioni che possono rivelarsi utili al miglioramento
•invita i genitori a collaborare in sintonia con le finalità educative dell’Istituto.
Per consentire un circuito integrato tra Scuola e Famiglia, sono previsti:
•incontri con la Responsabile del corso, la coordinatrice di classe e i docenti
tramite appuntamento nel periodo e secondo l’orario settimanale di ricevimento
comunicati all’inizio dell’anno.
•partecipazione dei rappresentanti ai Consigli di intersezione
•incontri con il Responsabile Qualità e la Commissione mensa per monitorare
l’erogazione del servizio
•Colloquio “Scuola Famiglia” alla fine del 1° quadrimestre
•incontro con la coordinatrice di classe alla fine del 2° quadrimestre, in occasione
della consegna del profilo finale
23
5.MONITORAGGIO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Sono previsti, ad intervalli regolari, misurazioni , controlli e valutazioni atti a tenere
costantemente sotto controllo la progettazione e i servizi erogati.
Tutte le azioni di miglioramento pianificate sono documentate in modo da avere a
disposizione dati utili per un miglioramento continuo.
•Verifica finale del P.O.F.
•Azioni di controllo da parte della commissione Auditing
•Numero di reclami
•Dati statistici sugli indicatori di qualità prescelti
•Misurazione e monitoraggio dei processi e dei servizi
•Questionari di Customer Satisfaction per la rilevazione del livello di soddisfazione delle famiglie
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Scuola Primaria
“EDUCARE È VOLARE ALTO”
La proposta formativa della scuola primaria ha “radici nella tradizione” e “ali per volare”.
Elementi centrali: fedeltà ai valori fondanti, realismo pedagogico, dinamismo innovativo.
Un progetto “per” e “con” il bambino
Il contesto socio-culturale richiede oggi di aiutare il bambino a contrastare i numerosi condizionamenti che influenzano i suoi bisogni e le sue risposte, assicurandogli
una solida formazione che gli consenta di avere uno sguardo critico sulla realtà.La
Scuola Primaria si sente chiamata a contribuire, con la missione educativa che le è
propria, all’educazione integrale dei piccoli a lei affidati. Struttura un’offerta formativa
che attinge dalla tradizione pedagogica il suo nucleo profondo, reinterpretandolo con
spirito di ricerca e dinamismo innovativo alla luce di nuove necessità culturali. Identifica
nell’alfabetizzazione primaria valore, non solo strumentale, ma essenzialmente formativo con precise conseguenze in alcuni ambiti:
•la scelta del curricolo
•la progettazione didattica
•l’approccio metodologico
•il ruolo del contesto e degli educatori
•il concetto del tempo scuola.
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26
1. SCELTE CURRICOLARI
Criteri nella scelta curricolare
Nell’impostazione del curricolo la Scuola Primaria si impegna a:
•accogliere nominalmente ogni bambino
•garantire un percorso formativo dinamico ed aperto, progettato con rigore di
anno in anno e adattato ai specifici bisogni
•assicurare una solida preparazione di base
•privilegiare nel piano di studi i criteri di essenzialità, unitarietà, ciclicità, significatività dei contenuti
•porre in stretta relazione progettazione didattica e organizzativa per trovare
soluzioni ottimali che assicurino a ciascuno il massimo dei traguardi in base a
potenzialità e capacità
•consentire, unitamente al conseguimento di mete cognitive e relazionali,
un’esperienza di forte valenza umana e cristiana
•orientare la propria azione verso il miglioramento qualitativo come meta irrinunciabile
1.1 Insegnamenti e piano del curriculo
Il monte ore annuale è ripartito in 28 lezioni settimanali, a cui si aggiungono 1 lezione
obbligatoria per l’insegnamento della Religione Cattolica e 2 lezioni opzionali facoltative.
Curricolo di base
•secondo le indicazioni ministeriali vigenti
Attività obbligatorie
•lingua straniera e informatica dal 1°anno del ciclo
•attività svolte con dinamica laboratoriale in orario curricolare
•una seconda ora di religione e momenti di catechesi in
preparazione ai Sacramenti
Attività facoltative
•laboratori opzionali
•corsi integrativi di inglese
•laboratorio teatrale
•attività sportive
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1.2 Finalità formative
Mirano alla formazione integrale della persona avendo come riferimento il Progetto
educativo della scuola Lasalliana (PESL).
I quattro pilastri della conoscenza “imparare a conoscere, imparare a fare, imparare
a vivere insieme, imparare ad essere” sono pertanto collocati all’interno di un contesto di
riferimento che vuol essere per il bambino ambito di esperienza per la crescita.
Per contrastare l’inflazione informativa, grande importanza è data all’educazione
critica, come metodo per guardare alle cose e imparare a giudicarle.
L’alunno è guidato a porsi domande, ricercare, mettere in relazione, per essere consapevole del significato di ciò che apprende e sviluppare una mentalità aperta ai vari tipi
di conoscenza.
Il percorso formativo ha lo scopo di :
•suscitare un clima di fraternità, fondamento della pedagogia lasalliana
•metterlo nelle condizioni di guardare al reale con positività
•fornirgli gli adeguati strumenti cognitivo culturali
•abituarlo ad utilizzare i dati della conoscenza per risolvere problemi e affrontare
situazioni nuove
•insegnargli a selezionare le informazioni
•guidarlo a guardare alla diversità come ad un valore e a sperimentare forme di apprendimento cooperativo
•fargli acquisire autonomia e spirito critico per renderlo capace di orientarsi e di
scegliere con crescente consapevolezza
1.3 Mete Educative
Il contenuto di esperienza proposto al bambino non riguarda solo il versante cognitivo, ma anche quello affettivo, relazionale ed etico; l’itinerario è orientato oltre le conoscenze e le competenze, alla formazione di atteggiamenti e valori auto orientanti.
Gli obiettivi educativi che mirano alla formazione integrale della persona sono proposti in modo ciclico, con un procedimento a spirale che coincide con le diverse tappe
di crescita.
Obiettivi educativi
•scoprire la propria identità e imparare a conoscersi
•acquisire fiducia nei propri mezzi
•rispettare l’ambiente in cui si opera
•saper comunicare la propria affettività e creatività
•controllare l’efficacia delle proprie iniziative
•imparare a sostenere le proprie idee
•rispettare la personalità dell’altro e le sue esigenze
•collaborare con i compagni per costruire un’unità
•aprirsi progressivamente alla proposta cristiana
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1.4 Obiettivi educativi trasversali
Conoscenze, capacità e competenze sono sviluppate in modo integrato.
A livello metacognitivo, grande attenzione è data a percorsi che sollecitano la motivazione spontanea, sviluppano capacità attentive, mnemoniche, creative e consentono
di raggiungere un buon livello di autonomia.
Mete prioritarie trasversali sono:
•lo sviluppo di un’adeguata capacità di intuizione e di logica.
•la capacità di esplicitare difficoltà, esprimere giudizi, utilizzare i contenuti in modo
aperto per un’elaborazione creativa e personale.
•la capacità di riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti
della delle nuove tecnologie di informazione e comunicazione, con particolare riferimento alle tecnologie digitali
•la consapevolezza del proprio modo di apprendere e il progressivo sviluppo della
capacità di autovalutazione
1.5 Obiettivi specifici
SFERA
DELLA COMUNICAZIONE
CLASSE 1ª
SFERA
DELLA CONOSCENZA
Leggere brevi testi; acquisire i diversi caratteri grafici
per produrre semplici frasi
Leggere, scrivere, confrontare e ordinare i numeri
entro il 30
Comunicare i vissuti in
modo corretto a livello
orale
Saper riconoscere le caratteristiche di oggetti
Comprendere semplici
messaggi in lingua straniera,
riprodurre suoni e ritmi,
utilizzare il lessico in giochi
didattici.
Saper identificare e descrivere esseri viventi e non
viventi
Saper usare il colore in
mondo coerente e personale.
Saper confrontare grandezze
SFERA
DEI VALORI
Sviluppare atteggiamenti,
conoscenze e competenze
per l’interiorizzazione di
valori civili
Aprirsi ai valori umani e
al messaggio religioso
cristiano
Capire che il mondo è un
dono di Dio
Utilizzare il computer e i
linguaggi multimediali per
semplici attività didattiche
Saper identificare rumori
e suoni ed esprimersi attraverso il canto.
Utilizzare il corpo come
elemento di espressione e
comunicazione.
OBIETTIVI TRASVERSALI
Comprensione dei compiti indicati per lo svolgimento delle attività.
Sviluppo della capacità di ascolto e di osservazione.
Approccio ai saperi e ai linguaggi essenziali.
Competenza comunicativa funzionale ad esprimere esperienze personali mediante codici diversi.
Utilizzo di primi percorsi logici.
Capacità di utilizzare la fantasia e di esprimere sensazioni e sentimenti in varie forme.
Utilizzo del computer e dei linguaggi multimediali per rafforzare apprendimenti disciplinari.
Graduale acquisizione di valori condivisi e atteggiamenti cooperativi e collaborativi.
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CLASSE 2ª - 3ª
SFERA
DELLA COMUNICAZIONE
Leggere con espressività
Comunicare vissuti in
modo corretto a livello
scritto e orale
Comprendere facili messaggi in L2, accostarsi alla
lettura, utilizzare il lessico in scambi interattivi e
simulazioni
Utilizzare lessico e semplici funzioni comunicative
anche a livello scritto
Riconoscere ed utilizzare
gli elementi del linguaggio
visivo
SFERA
DELLA CONOSCENZA
SFERA
DEI VALORI
Leggere, scrivere, confrontare e ordinare i numeri e
saper operare con essi
Aprirsi ai valori cristiani e al
senso religioso
Riconoscere la posizione
delle cifre
Individuare le principali
figure geometriche del piano
e dello spazio; accostarsi al
concetto di perimetro e area
Risolvere semplici situazioni
problematiche
Ordinare fatti ed eventi; scoprire e comprendere relazioni
tra uomo e ambiente
Utilizzare la voce in contesti sonori diversi
Instaurare un corretto
rapporto con i linguaggi
multimediali
Eseguire brani musicali individualmente e in gruppo
Usare la videoscrittura
Utilizzare consapevolmente
le proprie capacità motorie
e rispettare le regole dei
giochi di squadra
OBIETTIVI TRASVERSALI
Sviluppare atteggiamenti,
conoscenze e competenze
per l’interiorizzazione di
valori civili
Comprendere che il mondo
è dono di Dio
Conoscere Gesù e
l’ambiente in cui è vissuto
Conoscere il messaggio di Gesù attraverso le
parabole
Conoscere il significato e il
valore dei Sacramenti, con
particolare attenzione al
Sacramento della Riconciliazione
Graduale apertura ai vari tipi di conoscenza.
Acquisizione della capacità di ascolto, osservazione e memorizzazione.
Approccio ai saperi e ai linguaggi essenziali.
Competenza comunicativa funzionale a esprimere esperienze personali
Utilizzo di percorsi logici.
Graduale sviluppo della creatività.
Capacità di esprimere semplici commenti personali su fatti accaduti.
Capacità di riconoscere le difficoltà incontrate e riflettere sui risultati conseguiti
Utilizzo della competenza digitale a scopi comunicativi.
Graduale acquisizione di valori condivisi e atteggiamenti cooperativi/collaborativi per
l’esercizio della cittadinanza attiva.
30
2° BIENNIO
SFERA
DELLA COMUNICAZIONE
SFERA
DELLA CONOSCENZA
Differenziare la lettura in
base alla natura di un testo
e agli intenti comunicativi
Individuare situazioni
problematiche e ipotesi di
soluzione; risolvere problemi
con più operazioni
Produrre testi di vario
tipo nei due codici orale e
scritto
Utilizzare la L2 a fini comunicativi; saper interagire
in semplici conversazioni
utilizzando le conoscenze
in modo personale
Leggere ed analizzare
documenti del patrimonio
culturale ed artistico
Realizzare prodotti espressivi
usando parole, immagini e
suoni
Esprimere sentimenti ed
emozioni nel movimento
e trasferire le competenze
motorie acquisite nelle
diverse proposte di gioco
e sport
Padroneggiare le abilità di
calcolo orale e scritto con
numeri interi e decimali
Riconoscere, classificare,
analizzare figure geometriche e inserirle in situazioni
problematiche
Saper descrivere, analizzare,
classificare ambienti e fatti
dal punto di vista storico,
antropologico, geografico e
scientifico
Utilizzare il PC per rafforzare
apprendimenti disciplinari,
sviluppare linguaggi logici e
procedure informatiche
SFERA
DEI VALORI
Accettare, rispettare e
aiutare gli altri
Mettere le proprie capacità
a disposizione degli altri
Sviluppare atteggiamenti,
conoscenze e competenze
per l’interiorizzazione di
valori civili
Conoscere i contenuti della
Religione Cattolica
Apprezzare e riconoscere i
valori cristiani in risposta a
primi interrogativi sul senso
della vita
Conoscere il significato e il
valore dei Sacramenti, con
particolare attenzione al
Sacramento della Comunione
OBIETTIVI TRASVERSALI
Capacità di ricavare informazioni da messaggi diversi.
Organizzazione delle capacità percettive, operative e logiche.
Possesso dei saperi e dei linguaggi essenziali e loro integrazione.
Competenza comunicativa funzionale ad esprimere vissuti nei vari codici.
Competenza logica adeguata ad elaborare ipotesi e soluzioni.
Utilizzo di un lessico specifico in base ai contesti.
Capacità di trasferire le conoscenze e di riutilizzare i contenuti in maniera creativa.
Acquisizione delle fondamentali strategie di lavoro e di studio.
Progressiva capacità di selezionare le informazioni.
Capacità di esprimere commenti personali e di esplicitare una valutazione sulle conoscenze acquisite.
Capacità di riflettere sulle proprie modalità di apprendimento. Capacità di esplicitare/verbalizzare un procedimento.
Utilizzo della competenza digitale a scopi comunicativi.
Graduale acquisizione di valori condivisi e atteggiamenti cooperativi/collaborativi per l’esercizio
della cittadinanza attiva.
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1.6 Contesto educativo
Come la famiglia, cellula originale e primaria, è ambito privilegiato di esperienza,
il contesto educativo garantisce all’alunno coerenza educativa, possibilità concreta di
ascolto, sicurezza psico-affettiva. Sotto il duplice aspetto relazionale e morale, è quindi il
luogo che aiuta la persona a vivere un corretto rapporto con tutta la realtà e a interiorizzare per osmosi norme e valori.
1.7 Ruolo degli educatori
I docenti della scuola primaria, che per motivata scelta insegnano al Gonzaga, identificano il primo ambito di lavoro nell’approfondimento di quelle ragioni che fanno della
propria professione una missione educativa.
In concreto ciò si traduce in un “modo di far scuola”, di “guardare al bambino”
e nella tensione a lavorare insieme e in unità per garantire agli alunni delle diverse
sezioni significativa uniformità di formazione, all’interno di una continuità con la Scuola
dell’Infanzia di provenienza e con la Scuola secondaria di 1° grado.
La coesione, quale originale dimensione dell’azione educativa, trova espressione di
sintesi nei seguenti aspetti:
•professionalità che non si esaurisce in una competenza, ma si esprime in una
dedizione al compito educativo
•valorizzazione della dimensione progettuale
•impegno a ricercare linee convergenti in ambito pedagogico-didattico e a elaborare “progetti specifici” per il corso
•programmazione quindicinale che garantisce alle sezioni parallele identici traguardi
•sinergismo tra docenti di classe, insegnanti che effettuano interventi individualizzati e docenti dello studio assistito
•organizzazione del tempo collegiale per studio, ricerca, aggiornamento.
•commissioni per la progressiva realizzazione di mete qualitative nei vari ambiti.
1.8 Corresponsabilità educativa
La scuola primaria è scuola aperta e viva.
Educatori e genitori, pur nella specificità dei rispettivi ruoli, si assumono l’impegno
di lavorare insieme per garantire ai bambini linee educative convergenti.
A tal fine, sono previsti:
•compilazione in ingresso, da parte della famiglia, di una scheda sulla personalità
del bambino
•colloqui approfonditi in corso d’anno con la coordinatrice
•incontri settimanali scuola famiglia per un confronto sull’apprendimento e la
crescita dell’alunno
•momenti associativi: “ Open day Gonzaga”, “Concerto di Natale”, “Chiusura del
mese Mariano”, “Festa del Fondatore”, “Serate formative per i genitori”
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2. PROGETTI DI PARTICOLARE RILEVANZA
2.1 Progetto “Lingua 2”
“Per un’educazione sempre più Europea”
L’apprendimento della L2 è il naturale sviluppo di un processo che inizia nella
Scuola dell’Infanzia con la presenza quotidiana di una insegnante madrelingua, continua nella Scuola Primaria in modo più articolato e prosegue nella scuola secondaria di
1° grado, con l’apprendimento di una seconda lingua straniera.
Nei primi 2 anni, le attività di tipo prevalentemente ludico spalancano il bambino
al gusto per l’avventura linguistica aprendolo a forme di esperienza comunicativa da
esplorare gradualmente.
Negli anni successivi, il metodo prescelto garantisce lo sviluppo integrato di tutte
le abilità portando il bambino ad esprimersi con naturalezza all’interno di contesti comunicativi autentici.
Punti qualificanti della proposta sono:
•5 unità didattiche settimanali di inglese in tutte le classi delle quali 1 con docente
madrelingua che opera in compresenza progettuale con la docente titolare.
•esame in sede “Starters” in terza ed esame “Movers” in quinta per l’ottenimento
di certificazione Europea •corsi integrativi di conversazione con madrelingua in orario extra-curricolare.
•possibilità di stages estivi all’estero con i docenti della scuola (se il numero dei
partecipanti lo consente)
2.2 Progetto Pastorale
Il progetto declina nel concreto dell’esperienza scolastica l’opportunità di un incontro con Gesù e il suo messaggio.
Il carisma di San Giovanni Battista de la Salle connota la dimensione educativo
pedagogica e lo stile di vita nella scuola
Elementi portanti del progetto sono:
•Percorsi di riflessione e spunti operativi sul tema Pastorale Lasalliano dell’anno: «Cammina alla mia presenza: Credi…mi». Immagine simbolo “ il faro” che con
la sua vivida luce illumina il cammino.Il percorso si articola in 7 tappe, ciascuna
caratterizzata da un passo del vecchio e del nuovo testamento sintetizzato in una
parola chiave:
1.ottobre: obbedire - Abramo
2.novembre: ascoltare - Samuele
3.dicembre: amare - La Natività
4.gennaio: fidarsi - Re Magi
5.febbraio: impegnarsi - Simone
6.marzo: chiedere - Salomone
7.aprile: crescere - Gesù al tempio
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•Un momento di riflessione all’inizio della giornata
•Due ore settimanali di religione
•Catechesi complementare all’insegnamento della Religione Cattolica, con particolare attenzione agli alunni di terza e quarta impegnati nella celebrazione della
Riconciliazione e della prima Eucarestia
•Celebrazione di una messa quindicinale per un incontro con il Signore
•Momenti comunitari in cappella, in occasione dei “ tempi forti “ del calendario
liturgico: novena di Natale, imposizione delle Sacre Ceneri, venerdì di quaresima,
chiusura solenne del Mese Mariano.
•Incontri sistematici mensili con il Padre Spirituale, per un confronto sul cammino in
atto
•Attivazione di gesti di solidarietà come mezzo di esperienza per l’assimilazione di
contenuti e valori.
•Apprendimento di canti, come forma di preghiera
2.3 Progetto ”nuove tecnologie didattiche”
Ad arricchimento di attività che esaltano il carattere trasversale della disciplina, è attuato, in tutte le classi, un laboratorio informatico a gruppi, tenuto da docente specialista
che opera in compresenza con la docente coordinatrice; le attività laboratoriali mirano al
raggiungimento dei seguenti obiettivi:
•abituare il bambino a porsi in modo critico nei confronti delle nuove tecnologie
•offrirgli precisi punti di riferimento per selezionare le informazioni e orientare le
azioni.
•promuovere la capacità di imparare secondo un processo di ricerca, scoperta e
auto apprendimento di concetti
•potenziare abilità in riferimento ai vari ambiti disciplinari
•sviluppare la capacità di eseguire giochi didattici, utilizzare Word, programmi
multimediali, internet, utilizzando la competenza digitale a scopi comunicativi
•consentire l’esecuzione di lavori didattici per fasce di livello
•maturare progressivamente la capacità di progettare semplici ipertesti
2.4 Progetto successo formativo
Il progetto “ Successo formativo” mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
•adeguare i percorsi alle differenziate esigenze formative
•evitare il livellamento
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•consentire ad ogni alunno di potenziare al massimo livello disposizioni e capacità
individuali
•consentire l’auto - orientamento
Sono assicurati:
•interventi “ a persona” in orario curricolare in caso di lievi difficoltà
•attività di consolidamento e potenziamento dell’eccellenza
•attività laboratoriali bisettimanali in compresenza in orario curricolare (alunni della
medesima classe)
•percorsi individualizzati/personalizzati per gli alunni con DSA o portatori di H
•presenza di una docente di supporto nelle prime per un lavoro didattico mirato da
settembre a metà gennaio
•presenza di una referente che ha incontri sistematici con gli insegnanti di ogni
sezione, gli alunni stessi e le loro famiglie, gli esperti esterni dei vari centri
2.5 Progetto Sport
Particolare risalto è dato allo sport, grazie alle seguenti iniziative:
•Laboratorio sportivo: lezione di educazione motoria e laboratorio settimanale di
nuoto presso la piscina Cozzi ( classi 1e e 2e )
•Gare sportive di Istituto per tutte le classi
•Partecipazione ai Giochi Lasalliani
•Progetto Hockey per le classi 3ª 4ª 5ª con specialisti durante le ore di scienze
motorie e uscita al Palazzo del Ghiaccio di Sesto San Giovanni
•partecipazione a tornei regionali e Fisiae (sci, nuoto e scacchi)
Una vasta gamma di attività è offerta agli alunni ad integrazione ed arricchimento
dell’offerta formativa in orario extra-curricolare
2.6 Progetto Continuità
La Scuola Primaria, raccordata in un dialogo costruttivo con la Scuola dell’Infanzia
e la Scuola Secondaria di 1° grado, assicura ai piccoli un’esperienza formativa
all’interno di un progetto lineare che valorizza capacità individuali e competenze acquisite.
Nella 1° classe particolare attenzione è posta al graduale passaggio da attività
tipiche dei campi di esperienza ad attività che traggono spunto dall’esperienza diretta
dei bambini.
Il passaggio dall’ approccio pre-disciplinare a quello più marcatamente disciplinare
prevede una graduale trasformazione dell’attività di insegnamento, nell’articolazione
del tempo in relazione alla didattica e nei criteri valutativi.
In particolare sono garantiti i seguenti passi:
•attività di accoglienza e congedo
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•alcune forme di esperienza tra classi-ponte
•incontri per favorire la conoscenza fra gli alunni e gli insegnanti delle future prime
della scuola secondaria
•passaggio di informazioni sulle competenze raggiunte
•confronto sugli obiettivi finali di corso e i pre-requisiti richiesti dal ciclo successivo
•inserimento nella progettazione di elementi che assicurino continuità metodologico didattica
•test d’orientamento in quinta (per la rilevazione di capacità e potenzialità)
2.7 Progetto “Laboratori”
Le attività laboratoriali, in orario curricolare, intendono ottimizzare l’interazione e
dare particolare risalto agli aspetti relazionali-collaborativi
Il laboratorio è pertanto il ”luogo privilegiato in cui si realizza una situazione di apprendimento che favorisce l’acquisizione di conoscenze e abilità a partire da compiti
unitari e significativi per gli alunni”
I percorsi sono seguiti, di norma, da docenti di sezioni parallele che operano in
stretto sinergismo, sulla base di una rigorosa programmazione.
Laboratori 2012-2013
•Laboratorio di informatica (tutte le classi)
•Laboratorio di conversazione inglese (tutte le classi)
•Laboratorio di italiano e matematica dalla prima alla quinta
•Laboratorio sul metodo di studio (classi 5°)
2.8 Progetto orientamento
Per consentire al bambino di costruire progressivamente la capacità di autovalutazione, il collegio utilizza un diversificato ventaglio di strategie:
•abitua il bambino a sviluppare atteggiamenti riflessivi per arrivare gradualmente
a conoscersi.
•utilizza, a tale scopo, griglie e questionari
•attiva procedure che abituano l’alunno a saper esplicitare le tappe di un percorso, a esprimere un giudizio sul proprio fare per acquisire consapevolezza dei
traguardi da raggiungere e già raggiunti.
•attribuisce molta importanza alle modalità con cui esprime le valutazioni per fare
in modo che siano formative e auto-orientanti.
•amplia l’offerta formativa con una gamma di proposte che consentono agli alunni
di maturare interessi specifici e di scoprire predisposizioni e talenti nascosti.
36
2.9 Progetto accoglienza
Nell’arco dell’anno sono messe in atto forme di accoglienza finalizzate ad incidere
positivamente nel vissuto emozionale del bambino.
Il “Progetto accoglienza” prevede:
•attuazione di un calendario per l’ingresso scaglionato e graduale dei bambini il
primo giorno di scuola e saluto di ” benvenuto” organizzato dal Collegio Docenti
•collaborazione con figure di riferimento per facilitare l’inserimento e l’integrazione
•incontri tra bambini dell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia e alunni della Scuola
•primaria di 1° grado
•momenti associativi organizzati dalla Scuola Secondaria di 1° grado per gli alunni
delle classi quinte.
•manifestazioni particolari nella giornata “Open Day”.
2.10 Progetto musica
Gli obiettivi del progetto sono:
•conoscere, comprendere e discriminare i fenomeni sonori dell’ambiente circostante
•esplorare e analizzare eventi sonori anche servendosi delle nuove tecnologie
•cogliere all’ascolto gli aspetti espressivi e strutturali di un brano musicale e tradurli
attraverso il disegno
•imparare a decodificare e ad utilizzare la notazione musicale tradizionale
•eseguire collettivamente ed individualmente semplici brani strumentali
•eseguire, in gruppo, brani vocali, rispettando l’’intonazione e l’espressività
•prendere parte attiva ad eventi musicali di natura diversa
Il Progetto Musica sfocia con l’esibizione dei bambini nelle seguenti manifestazioni
in vari momenti dell’anno:
•Concerto di Natale
•Lezione aperta durante la giornata Open Day
•Utilizzazione del coro in occasione del Sacramento della Prima Riconciliazione,
della Comunione e durante le S.Messe
37
2.11 Progetto “ampliamento dell’offerta formativa”
Settimana di arricchimento culturale
Nell’ambito delle possibilità offerte dall’autonomia, è stata progettata per la settimana dal 25 febbraio al 1° marzo un’articolazione flessibile del tempo e delle attività
scolastiche. In tale settimana l’organizzazione ordinaria delle lezioni sarà alternata ad
attività che possono prevedere orari più flessibili con l’aggregazione degli alunni per
interesse o interclasse a seconda delle iniziative programmate.
Nucleo tematico oggetto di approfondimento per l’anno 2012/2013: “Mestierlandia”, sul tema delle professioni ieri e oggi
L’iniziativa mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
•rafforzare la motivazione spontanea alla conoscenza
•favorire la dimensione progettuale operativa
•sollecitare la creatività per mezzo di esperienze particolarmente coinvolgenti
A tale scopo sarà data priorità a:
• esperienze di carattere interdisciplinare
• approfondimenti tematici
• attività laboratoriali
Attività culturali integrative
Ad ampliamento ed integrazione dell’attività ordinaria, la scuola propone infine
una pluralità di iniziative che permettono all’alunno di vivere esperienze formative coinvolgenti:
•uscite culturali nell’arco della giornata (musei, mostre, concerti, spettacoli teatrali,
visite ad ambienti e strutture specializzate con lezioni teorico pratiche, ecc)
•viaggi di istruzione di uno o più giorni con mete diverse, adatte alle diverse età
•percorsi didattici ed attività laboratoriali in strutture specializzate
•incontri con personaggi o esperti
•momenti associativi tra tutte le componenti della scuola da vivere in allegria
Ad integrazione di queste attività se ne aggiungono altre alle quali gli alunni possono liberamente aderire.
LABORATORI OPZIONALI
LUNEDI’ 14.00 - 16.00
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1°
Laboratorio di letto-scrittura
2°
Laboratorio sulle strategie di lettura
3°
Laboratorio ortografico
4°
Laboratorio di scrittura creativa
5°
Laboratorio sul metodo di studio
CORSI POMERIDIANI A PAGAMENTO IN ORARIO EXTRA CURRICOLARE
Ad integrazione di queste attività, se ne aggiungono altre, alle quali gli alunni possono liberamente aderire in orario extrascolastico.
Corsi di lingua Inglese condotti da docenti madrelingua
Finalità dei corsi è lo sviluppo della capacità di comprensione e di comunicazione
attraverso percorsi di difficoltà progressiva.
I corsi attivati sono di due tipi:
1.GIOCO-INGLESE - il corso intende soddisfare le esigenze motivazionali e cognitive degli alunni più piccoli (classi 1e e 2e) e favorire un approccio naturale con
la lingua inglese.
2.CONVERSAZIONE – il corso mira al potenziamento delle capacità di comprensione, produzione orale e drammatizzazione (classi 3e- 4e- 5e)
Studio assistito
Nell’intento di aiutare l’alunno a maturare progressivamente capacità organizzative, di autonomia e studio, i docenti della scuola primaria affiancano l’alunno, due
volte in settimana, nel lavoro personale (mercoledì e venerdì pomeriggio):
•esecuzione dei compiti
•ripresa personale di quanto svolto in orario curricolare
•correzione dell’errore
•organizzazione guidata dello studio
Attività sportive
L’Associazione PALLAVOLO GONZAGA GIOVANI organizza una serie di attività
calibrate in base all’età e alle attitudini dei bambini.
Corso di scacchi
Il corso di scacchi offre un prezioso strumento educativo ed è affidato ad un istruttore della Federazione Scacchistica Italiana; favorisce la capacità di concentrazione e
l’interazione tra istruttore e gruppo.
Laboratorio drammatico espressivo
Il laboratorio drammatico espressivo, rivolto agli alunni di tutte le classi, intende
favorire la progettualità, la creatività ed offrire agli alunni la possibilità di comunicare
emozioni e sentimenti con immediatezza e spontaneità in base alla personalità di ciascuno.
Soggiorni estivi
Proposte diverse sono assicurate agli alunni al termine dell’attività scolastica:
•soggiorni estivi con i propri docenti in località diverse
•vacanze studio
•campus estivo
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3. SCELTE METODOLOGICO - DIDATTICHE
L’esigenza di far lavorare i bambini in “tempi di insegnamento\apprendimento
distesi”, di privilegiare momenti di ricerca e progettualità, induce a considerare prioritarie le seguenti scelte:
PUNTI NODALI
DOCENTE COORDINATRICE,
FIGURA DI RIFERIMENTO PER
IL BAMBINO
INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI
MONITORATI DALL’ “EQUIPE
PSICOPEDAQGOGICA”
PERSONALIZZAZIONE
ATTIVITA’ LABORATORIALI
A GRUPPI
PERCORSI MIRATI SULLE
STRATEGIE DI STUDIO
3.1 La coordinatrice, figura di riferimento per il bambino
La docente coordinatrice è punto di riferimento costante con il bambino, coordina l’attività didattica e il rapporto con la famiglia, è garante della documentazione del
percorso formativo.
3.2 Personalizzazione
Elemento centrale della pedagogia lasalliana è l’attenzione nei riguardi di ogni
alunno. Il collegio docenti imposta una progettazione didattica con obiettivi comuni,
ma rispettosa delle attitudini, dei modi e dei ritmi di apprendimento di ciascuno, ricerca
modalità che consentano di evitare il livellamento o impostazioni selettive e utilizza
forme organizzative che permettano raggruppamenti flessibili all’interno dell’attività
ordinaria.
3.3 Interventi individualizzati
Sono garantiti percorsi di consolidamento, potenziamento dell’eccellenza, finalizzati a:
•prevenire l’insuccesso
•favorire l’integrazione
•supportare apprendimenti non consolidati e colmare lievi lacune in ambiti specifici
•sostenere la motivazione
•promuovere l’eccellenza
Il lavoro, condotto da insegnanti del corso in orario curricolare, consente un valido
percorso sotto l’aspetto didattico, relazionale e valutativo. Tiene conto:
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•dei bisogni del singolo nel contesto formativo della classe in cui è inserito
•di interventi concordati tra coordinatrice e famiglia
•di una proporzionalità mirata tra attività individualizzati e attività comune
•della continuità didattica
3.4 Attività laboratoriali a gruppi
Le attività laboratoriali a gruppi hanno lo scopo di:
•assicurare forme ottimali di interazione tra insegnante ed alunni
•consentire esperienze di apprendimento cooperativo
•favorire la dimensione operativa progettuale
3.5 Percorsi sulle strategie di studio
Nell’arco del ciclo sono proposti percorsi specifici finalizzati a rendere gli alunni
consapevoli del perché, del come e del cosa studiare.
In particolare, sono curati i seguenti aspetti:
• pianificazione del lavoro scolastico
• educazione della memoria; itinerari per l’ascolto attivo e l’osservazione
• strategie di comprensione e di lettura di un testo
• selezione delle informazioni, tecniche di lettura
• apprendimento dall’errore
• percorsi per il progressivo sviluppo della capacità di autovalutazione
3.6 Indicazioni di metodo
La scuola intende consegnare al bambino un sapere spendibile in risposta alla
sua naturale esigenza di “imparare facendo” e verificando, “fare con consapevolezza”.
Per fare in modo che l’insegnamento generi apprendimento, particolare attenzione
è data alla comunicazione didattica.
Durante le lezioni l’azione prevale sulla parola; l’atto del comunicare è occasione
per “mettere in comune”, sviluppare percorsi cooperativi tra insegnante e bambini nelle
fasi di progettazione, riflessione e monitoraggio delle tappe proposte.
Il bambino è sollecitato a prendere l’iniziativa, esplorare strade diverse, così da
sviluppare gradualmente un pensiero rigoroso attraverso l’esperienza.
Il modello insegnamento/apprendimento si avvale pure della cooperazione tra
alunni quale elemento facilitante l’apprendimento.
All’interno di una costante ricerca di interdisciplinarietà tesa a far percepire
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all’alunno l’unità del sapere, si inseriscono i percorsi didattici stabiliti annualmente da
ogni consiglio di classe.
Non è data priorità ad una linea metodologica univoca, ma a un’impostazione
che privilegia l’interazione di più apporti di metodo in base agli obiettivi da raggiungere.
3.7 Programmazione didattica di metodologia
La programmazione è verificata e adeguata sistematicamente dai docenti delle
sezioni parallele in riferimento ai seguenti aspetti:
•obiettivi educativi, abilità da conseguire, contenuti, linee metodologiche
•confronto su materiali da utilizzare ed esercitazioni da proporre
•scelta delle verifiche interquadrimestrali e quadrimestrali
3.8 Lavoro personale a casa
Un momento di ripresa personale degli argomenti trattati e già acquisiti nelle linee essenziali è ritenuto indispensabile per l’appropriazione di un metodo di lavoro.
Lo sforzo di applicazione è proposto con fermezza, ma senza rigidità ed è sostenuto da forme di coinvolgimento e di controllo finalizzate a sostenere la motivazione e
a gratificare l’impegno.
I compiti sono programmati ed assegnati in modo da essere svolti principalmente
due volte in settimana, nei giorni in cui non ci sono lezioni pomeridiane.
I contenuti di studio sono oggetto di lavoro sistematico in classe e in tale sede
parzialmente memorizzati con schemi di metodo.
3.9 Rilevazione degli apprendimenti - Criteri generali
La verifica dell’apprendimento è un processo continuo organicamente integrato
all’attività didattica ed è funzionale al raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati.
La scelta di effettuare un congruo numero di esercitazioni è sostenuta dalle seguenti
motivazioni:
•tenere costantemente sotto controllo il processo apprenditivo e attivare con
tempestività interventi mirati compensativi; ridurre nel bambino l’ansia di fronte
a prove ritenute decisive ai fini valutativi
•abituare l’alunno a ridimensionare l’incidenza di un occasionale insuccesso
•favore gradualmente la capacità di auto-valutazione (prove suppletive personalizzate).
Le verifiche, scritte ed orali (di ugual tipologia per le sezioni parallele > 65% di
prove comuni) potranno avere durata e struttura variabile a seconda che siano impie-
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gate per la verifica formativa (verifica e valutazione in itinere per accertare che l’alunno
stia seguendo e procedendo nell’apprendimento degli argomenti) o per la verifica sommativa (verifica e valutazione conclusiva di un’unità didattica o di un segmento del
percorso didattico per accertare il raggiungimento di obiettivi formativi e di contenuti
relativi alle aree disciplinari). Saranno strutturate con uguali criteri e parametri valutativi,
corrette e restituite all’alunno entro 5 giorni dalla data di somministrazione, inviate in
visione ai genitori per rendere partecipi la famiglia dei progressi e/o delle difficoltà degli
alunni.
Tipologia delle verifiche
Prove orali: interrogazioni, colloqui, interventi durante la lezione, relazioni ecc.
Prove scritte: dettati, composizioni, esercizi di produzione aperta, lavori sul quaderno,
problemi, prove grafico operative, prove strutturate o semi-strutturate, ricerche, test oggettivi, ecc.
Numero delle verifiche
In ogni quadrimestre sono garantite non meno di tre prove (sia per lo scritto che
per l’orale).
Verifiche scritte
Italiano: 3 dettati o 3 composizioni scritte; 3 esercitazioni sulle strutture della lingua, 1 comprensione del testo
Matematica/geometria: 3 problemi; 2 esercitazioni di calcolo e 1 o 2 esercitazioni
di geometria
Educazione all’immagine: 3 tavole
Inglese e informatica: 3 verifiche sommative + prove mirate su un’abilità
Verifiche orali
Test per gli alunni delle classi 1° e 2° sostitutivi dell’interrogazione orale (storia,
geografia, scienze/tecnologia)
Tre verifiche orali per ciascuna disciplina di studio (alunni classi 3° 4° 5°); sarà
possibile utilizzare anche prove ed esercitazioni scritte, purché queste non sostituiscano il colloquio orale e abbiano peso equilibrato nella valutazione periodica
e finale.
Nota bene: nella valutazione periodica e finale, un voto potrà avere peso differente rispetto agli altri quando la verifica intende testare un obiettivo considerato
prioritario
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3.10 Valutazione
Il collegio docenti sviluppa l’azione di valutazione tenendo conto dei seguenti
elementi:
•livello di preparazione iniziale
•capacità appurate
•raggiungimento degli obiettivi prefissati
•sviluppo di competenze trasversali
•grado di motivazione ed impegno
•partecipazione durante le lezioni
•interessi ed attitudini emersi
Criteri comuni per la formulazione del giudizi (misurazione e valutazione)
Il collegio docenti ha concordato che le proposte di voto per la valutazione
quadrimestrale e finale siano corredate da giudizi analitici riportati dai singoli docenti
su una apposita scheda di valutazione (che viene allegata ai verbali degli scrutini) ed
espressi sulla base dei seguenti indicatori:
COMPORTAMENTO
PROFITTO
ORGANIZZAZIONE
DEL
LAVORO/STUDIO
IMPEGNO
PARTECIPAZIONE
RELAZIONI CON
GLI ALTRI
ATTEGGIAMENTI
efficace
determinato
attiva
ottime
responsabili
adeguata
costante
frequente
buone
corretti
accettabile
discontinuo
buona, se sollecitata
influenzabili
vivaci, ma educati
parziale
inadeguato
poco evidente
impulsive
poco controllati
conflittuali
di disturbo
inadeguata
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Il collegio docenti ha inoltre concordato i seguenti criteri per la corrispondenza
tra voti e livelli di apprendimento, nell’intento di raggiungere la più ampia convergenza
possibile nelle valutazioni dei docenti e dei consigli di classe
VOTO
LIVELLO DI APPRENDIMENTO
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Conosce in modo approfondito, sicuro ed organico i contenuti . Comprende, applica ed
organizza le conoscenze in situazioni nuove, riuscendo a coglierne le relazioni e a fare collegamenti. Comunica in modo personale ed organico, utilizzando una terminologia specifica. E’ in grado di esprimere pareri personali.
Obiettivi raggiunti in modo ampliato
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Conosce i contenuti in modo ampio e soddisfacente. Comprende e sa applicare autonomamente le conoscenze, anche in situazioni non note. Espone vissuti e argomenti
studiati in modo sicuro e lessicalmente ricco
Obiettivi raggiunti in modo completo
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Conosce ed organizza i contenuti trattati con adeguata competenza. Comprende e applica le conoscenze in modo agevole, anche in situazioni non note. Sa esporre vissuti
ed argomenti studiati con una terminologia generalmente corretta.
Obiettivi raggiunti in modo soddisfacente
7
Conosce e organizza le informazioni, sulla base delle indicazioni fornite con discreta autonomia; sa riapplicarle in situazioni note, senza commettere errori gravi.
Comunica in modo semplice, ma corretto; l’esposizione degli argomenti studiati è prevalentemente mnemonica.
Obiettivi raggiunti in modo adeguato
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Conosce gli elementi essenziali delle discipline. Comprende semplici informazioni, ma
sa applicarle solo se guidato. Si esprime in modo sufficientemente chiaro e corretto, ma
espone in modo mnemonico gli argomenti studiati .
Obiettivi raggiunti in modo minimale
5
Conosce in modo lacunoso e parziale i contenuti. Comprende con difficoltà . Fatica ad
orientarsi nelle situazioni proposte, anche se semplici. Si esprime in modo un po’ confuso e poco corretto.
Obiettivi raggiunti in modo parziale
3/4
Le conoscenze sono molto lacunose. Commette gravi errori nell’applicazione e denuncia
limiti evidenti nella comunicazione. Non è in grado di lavorare da solo.
Obiettivi raggiunti in modo frammentario
1/2
Comprende con molta difficoltà. Non conosce e ricorda i contenuti trattati. Nessuna risposta ai quesiti delle verifiche.
Obiettivi non raggiunti
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4. SCELTE ORGANIZZATIVE
4.1 Scansione dell’anno scolastico e orario settimanale
Settimana Corta
Il monte ore annuale è ripartito in 28 lezioni obbligatorie, a cui si aggiungono 1
lezione obbligatoria per l’insegnamento della Religione Cattolica e 2 lezioni opzionali
facoltative.
4.2 Valorizzazione educativa del “Tempo Scuola”
Complementarietà tra “tempo curricolare e extra-curricolare”.
Per essere significativo l’incontro tra il “tu” dell’educatore e il ”tu” del bambino
esige di non essere relegato alle sole ore di lezione.
Per questo, la scuola considera il tempo parte del tessuto connettivo della proposta formativa e ricerca soluzioni che valorizzino il dialogo e la dimensione relazionale
affettiva.
Tempo di ingresso
7.45 - 8.00
Attività di “accoglienza” da parte di docenti del corso
Tempo di organizzazione personale
8.00 - 8.10, momento privilegiato per l’avvio dell’attività didattica, sotto la guida
del docente della 1° ora
Tempo di pranzo
12.30 - 13.00 (dalla 1° alla 4°) Pranzo assistito dalla coordinatrice o da altro docente del corso.
13.00 - 13.30 (classe 5°)
Tempo di ricreazione
12.30 - 13.00 (classi 5°)
13.00 - 13. 55 (altre classi) Giochi guidati e liberi - vigilanza da parte di docenti di
educazione motoria, istruttori sportivi e assistenti
Tempo scuola integrativo
14.00 - 16.00 Laboratori opzionali, corsi di lingue, studio assistito
16.00 - 17.00 Attività sportive extra curricolari
Post scuola
Tutti i giorni dalle 16.00 alle 17.00
Tempo di vacanza
Educatrici e alunni insieme, ma in un contesto diverso
“ Campus estivo” - proposte coinvolgenti all’insegna del divertimento
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SCHEMA ORARIO
Le lezioni sono di 50’ minuti nella fascia antimeridiana e di 60’ minuti di pomeriggio
8.00 - 8.10
8.10 - 9.00
9.00 - 9.50
9.50 - 10.00
10.00 - 10.50
10.50 - 11.40
11.40 - 12.30
12.30 - 13.00
13.00 - 13.55
14.00 - 15.00
15.00 - 16.00
16.00 - 16.10
16.00 - 17.00
Accoglienza; avvio dell’attività didattica
1° lezione
2° lezione
intervallo
3° lezione
4° lezione
5° lezione
pranzo
ricreazione
6° lezione
7° lezione
accompagnamento
“post scuola”
Tra le attività che costituiscono recupero del tempo scuola, è richiesta la frequenza obbligatoria nelle seguenti giornate:
•sabato 10 novembre (Gonzaga Openday)
•mercoledì pomeriggio 12 dicembre (concerto di Natale)
•il sabato in cui si svolgerà la manifestazione diocesana a favore della scuola
cattolica
•sabato 18 maggio, giornata Lasalliana - Festa di San Giovanni Battista de la
Salle
4.3 Formazione delle classi
La composizione delle classi prime assicura le migliori condizioni di partenza e
omogeneità nella costituzione dei gruppi (rapporto numerico, equilibrato rapporto tra
maschi e femmine, distribuzione per fasce di età, composizione gruppi con alunni interni ed esterni, dati rilevati dal colloquio con le docenti della Scuola dell’Infanzia o
dalle schede informative compilate dalle famiglie)
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4.4 Cooperazione scuola famiglia
Consapevole del primato educativo dei genitori, l’Istituto si impegna a collaborare
con le famiglie nel processo educativo e formativo degli alunni e a monitorare costantemente bisogni ed aspettative.Invita i genitori a collaborare con la Scuola in spirito di
unità, in sintonia con le finalità educative dell’Istituto.
Fornisce loro il Piano dell’Offerta formativa come strumento di riferimento e di
cooperazione, disponendosi al dialogo ed a recepire tutte le indicazioni che possono
aiutare la crescita degli alunni e migliorare la qualità della scuola.
COMUNICAZIONE SCUOLA FAMIGLIA
La comunicazione scuola-famiglia è garantita ed attuata mediante
•la possibilità di incontrare la Direttrice, la Collaboratrice di Direzione, le coordinatrici didattiche e i docenti, nei periodi e secondo l’orario settimanale di
ricevimento comunicati all’inizio dell’anno
•il diario scolastico fornito dalla scuola, strumento ordinario di comunicazione
tra scuola e famiglia, che l’allievo è tenuto ad avere sempre con sé durante
le giornate scolastiche
•il sistema di comunicazione scuola-famiglia on line che non sostituisce gli altri
canali istituzionali di comunicazione, ma consente di visualizzare informazioni scolastiche relative all’alunno
•l’invio di una Newsletter che segnala e richiama le principali iniziative promosse dall’Istituto (pubblicate sul sito web Gonzaga)
Il Consiglio di classe ha facoltà di richiedere un colloquio con le famiglie (mediante
diario, lettera o comunicazione telefonica dalla segreteria) ove ne ravvisi la necessità
per ragioni di ordine educativo/didattico
Per consentire un circuito integrato tra Scuola e Famiglia, sono previsti:
•un incontro all’inizio dell’anno scolastico con i docenti del Consiglio di interclasse/classe per la presentazione degli estremi della programmazione didattico educativa
•una assemblea di classe alla fine del 1° quadrimestre per un confronto sul
percorso formativo in atto
•la partecipazione dei rappresentanti ai Consigli di classe aperti
•un incontro con la coordinatrice di classe alla fine del 2° quadrimestre, in occasione della consegna della scheda di valutazione
•incontri tra Direzione, responsabili del servizio mensa e membri della “Commissione mensa” per un controllo sull’erogazione di tale servizio
•un servizio di consulenza psicologica, attivato in accordo con l’Associazione
Lasalliana Genitori
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Alle famiglie sono trasmessi:
•i compiti in classe corretti e classificati
•la scheda informativa interquadrimestrale
•la scheda di valutazione quadrimestrale
•eventuali provvedimenti disciplinari
•la scheda di certificazione delle competenze (classe 5ª)
4.5 Organi collegiali
COLLEGIO DEI DOCENTI
Composto dalla coordinatrice didattica con funzione di presidente, da tutti i docenti di cui uno con funzione di segretario.
All’interno del Collegio, si costituiscono, per mandato del Collegio stesso, gruppi
e commissioni per il coordinamento e l’organizzazione di attività o progetti specifici
CONSIGLIO DI CLASSE
Composto dalla coordinatrice didattica con funzione di presidente (in caso di assenza può essere sostituita dalla coordinatrice di classe), da tutti i docenti della classe,
di cui uno con funzione di segretario e da due rappresentanti dei genitori.
Si riunisce
• con la sola presenza dei docenti, per la programmazione e la valutazione periodica e finale degli alunni
•con la presenza dei rappresentanti dei genitori, nelle riunioni interquadrimestrali,
per il riesame della progettazione.
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5.MONITORAGGIO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
5.1 Misurazioni - Analisi - Miglioramento
Sono previsti ad intervalli regolari, misurazioni, controlli e valutazioni atti a tenere
costantemente sotto controllo la progettazione e i servizi erogati al fine di correggere o
migliorare il Sistema di gestione per la Qualità.
Tutte le azioni di miglioramento pianificate sono documentate in modo da avere a
disposizione dati utili per un miglioramento continuo.
Questionari ricognitivi sui bisogni dell’utenza
Misurazione e monitoraggio dei processi e dei servizi
Azioni di controllo del servizio didattico da parte della commissione Auditing
(progettazione, attività didattica, N° di verifiche, tempi di correzione)
Quantificazione degli interventi individualizzati e loro efficacia Rilevazione sistematica di ritardi, entrate posticipate, uscite fuori orario
Statistiche sul numero di reclami
Questionari di Customer Satisfaction per la rilevazione dei livello di soddisfazione
delle famiglie/ studenti
Validazione della progettazione: analisi risultati scolastici, statistiche, esiti formativi
50
Via Vitruvio 41 - 20124 Milano - tel 02 6693141 - fax 02 6693145
e-mail: [email protected] - internet: www.gonzaga-milano.it