La scoperta dei frutti invernali

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La scoperta dei frutti invernali
Scuola dell’Infanzia “T. Salvadori” Porto San Giorgio
TITOLO DELL’UNITA’ DI APPRENDIMENTO
LA SCOPERTA DEI FRUTTI INVERNALI
Fase 1
Nella prima fase, avviata nella seconda metà di Gennaio abbiamo osservato la trasformazione
che la natura ha avuto nel suddetto periodo.
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Le insegnanti hanno approfittato di una grigia mattinata per riunire i bambini davanti la finestra ed
osservare il cielo grigio, gli alberi spogli del giardino, la terra senza più l’erba.
Le insegnanti hanno posto delle domande:
Com’è il tempo oggi?
Chi mi sa dire di che colore è il cielo?
Bambini chi mi sa dire in che stagione stiamo?
Come sono gli alberi del nostro giardino?
Perché sono così spogli?
Perchè per terra non c’è più l’erba?
Dopo aver osservato attentamente, invitiamo i bambini a scegliere un compagno con cui preferisce
disegnare per poter realizzare graficamente ciò che hanno osservato.
Disposti a coppia ad ognuno è stato assegnato un compito: a turno dovevano disegnare un elemento
osservato e poi l’uno doveva colorare l’elemento che aveva disegnato l’altro.
Non è stato dato un limite al tempo di esecuzione dei lavori, comunque tutti hanno collaborato
rispettando le consegne date non evitando però il vociferare.
C’è chi ha disegnato gli alberi spogli del nostro giardino, chi a disegnato la scuola con dei nuvoloni
grigi chi ha disegnato anche la gente che passava con sciarpe e cappelli.
I disegni sono serviti per arredare la scale interne che conducono alla sezioni.
In un’altra occasione è stato realizzato un cartellone raffigurante il paesaggio invernale.
Nel laboratorio grafico pittorico alcuni bambini di quattro anni hanno preparato su di un foglio di
carta da pacco dimensione 70/100 uno sfondo grigio per il cielo e marrone per la terra.
Ad ogni bambino, di quattro anni è stato assegnato un bambino di cinque anni, seguendo il criterio
delle capacità di ognuno.
Ogni giorno andavano in laboratorio un gruppo formato da otto bambini di quattro anni e otto
bambini di cinque anni.
Il bambino di cinque anni, in accordo con quello di quattro doveva disegnare, a sua scelta, uno o più
elementi che riguarda l’inverno mentre quello di quattro anni doveva colorare quello che aveva
disegnato il compagno:
bambini con cappotti, scarpe, cappelli,
alberi spogli, alberi sempre verdi,
case con la neve,
nuvoloni grigi
montagne innevate
uccellini,ecc.
Poi insieme hanno ritagliato i loro disegni e a turno li hanno incollati sullo sfondo.
Al termine nell’angolo di conversazione c’è stata la revione del progetto.
Sono state fatte le seguenti domande:
Vi è piaciuto lavorare insieme ai bambini dell’altra sezione?
Chi di voi ha incontrato delle difficoltà nel collaborare con l’altro?
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Il lavoro finito secondo voi com’è bello o brutto?
C’è qualcosa che volevate cambiare?
Mentre lavoravate com’era l’atmosfera nel laboratorio?
C’era confusione o silenzio?
Avremmo potuto fare di più di quello che abbiamo fatto se……
Le risposte dei bambini sono state curiose, alcuni hanno detto che preferivano lavorare con il
compagno prediletto, altri hanno detto che hanno trovato difficoltà nel parlare o farsi capire dal
compagno su ciò che volevano realizzare, si poteva fare di più se …… non avesse fatto lo sciocco,
un altro ha detto che ha dovuto finire il lavoro da solo perché il compagno si è messo a
chiacchierare raccontando tante cose e non se la finiva più.
Fase 2
Nella seconda fase è avvenuta la conoscenza e l’osservazione attraverso i sensi dei frutti
invernali.
Nel laboratorio scientifico( a piccoli gruppi eterogenei ) abbiamo preso in esame l’arancia: sono
state analizzate le sue parti, è stata effettuata la spremuta, e infine assaggiata.
I bambini sono stati disposti in cerchio nell’angolo conversazione. Al centro del cerchio e stato
disposto un tavolo con sopra un cestino pieno di frutta invernale: arance, mandarini, pompelmi e
limoni.
Sono stati mostrati uno ad uno tutti i frutti e chiesto loro:
 Ecco i frutti di questa stagione conoscete il loro nome?
 Come si chiamano le piante dei frutti invernali?
 Avete mai visto una pianta di arance?
 E di mandarino?
 E una pianta di limoni?
 Qual è il frutto che preferite mangiare in questa stagione?
 Prendiamo ora un’arancia . E’ profumata?
 Chi mi sa dire di che colore è la sua buccia?
 E la buccia com’è liscia o ruvida?
I bambini a questo punto hanno preso in mano il frutto e a turno l’hanno annusato per sentirne
l’odore, l’hanno toccato per stabilire se la buccia era ruvida o liscia.
Poi l’insegnante ha preso spunto da questo frutto per narrare loro una storia:
 Conoscete la leggenda dell’arancio?
“La leggenda dell’arancio.”
L’albero dell’arancio viveva in un’isola meravigliosa, una terra circondata da un mare limpido e
azzurro dove il sole spesso risplendeva anche in inverno e non faceva mai freddo.
L’arancio era sempre ricoperto di foglie verdi e lucide. A primavera sugli altri alberi spuntarono
piccoli fiori che in estate si trasformarono in frutti saporiti. Quando arrivò l’autunno le loro foglie
ingiallirono e iniziarono a cadere. In inverno i loro rami rimasero nudi e tristi.
L’arancio invece aveva sempre tutte le foglie e si chiedeva timoroso il perché di quella stranezza.
Avrebbe voluto offrire qualcosa ai bambino che ogni giorno giocavano nel prato e ogni mattina
sperava di veder spuntare almeno un piccolo frutto.
Alcuni uomini osservavano le sue belle foglie e aspettavano che su quell’albero tutto verde
nascessero i frutti.
Una notte, mentre tutti dormivano,le stelle del cielo lasciarono cadere una polverina leggera e
lucente che si posò sui rami del povero albero.
Passarono pochi giorni e spuntarono tanti fiorellini bianchi e profumati che i raggi del sole
trasformarono in frutti. Erano nate le arance: quei frutti quasi rotondi con il colore del sole
piacquero moltissimo ai bambini che non avevano mai assaggiato niente di simile. L’albero strano
era felice e diceva tra sé:- Ho aspettato tanto ma ne è valsa la pena!
Dopo aver letto il racconto l’insegnante ha invitato i bambini a disporsi sui banchi a coppia
scegliendo il compagno che preferiva (ad alcuni nel modo pilotato) e ha dato come consegna quella
di disegnare una sequenza della storia appena letta.
Ad ogni bambino della coppia è stato affidato il compito di disegnare e colorare rispettando i tempi
e le difficoltà dell’altro.
Dato l’argomento interessante, i bambini hanno lavorato con serenità.
I loro lavori sono stati esposti per ornare le pareti della sezione.
A piccoli gruppi eterogenei, (otto bambini di quattro anni e otto di cinque anni) i bambini si sono
recati nel laboratorio scientifico per effettuare la spremuta dell’arancia. Ognuno di loro ha portato a
scuola un’arancia.
Hanno trovato sul tavolo: quattro spremiagrumi, bicchieri, quattro caraffe, zucchero, cucchiai,
coltellini di plastica.
L’insegnante ha tolto la buccia ad un’arancia e ha fatto osservare hai bambini il suo interno.
 Di che colore è?
 E’ tutta intera o è divisa in tante parti?
 Ogni parte si chiama spicchio. Se lo strizzo che cosa esce?
 Se apriamo anche lo spicchio che cosa troviamo dentro?
 I semi come sono: duri, lisci, scivolosi, leggeri?
 L’arancia è un frutto molto succoso, ci si può fare la spremuta. Avete mai assaggiato una
spremuta di arancia?
A questo punto i bambini procedono con l’esecuzione della spremuta.
Vengono disposti sui tavoli da quattro, dove su ogni tavolo è stato disposto: uno spremiagrumi, una
caraffa, un bicchiere ciascuno, dello zucchero, e quattro coltellini di plastica.
I bambini a turno dovranno tagliare la propria arancia a metà, spremerla e versarla nella caraffa.
Iniziano i bambini più piccoli. Al termine dell’operazione si avvicinano tutte le caraffe e si nota
quale è la più piena e quindi quali arance contenevano più succo.
L’insegnante aggiunge dello zucchero nelle caraffe, versa nei bicchieri il succo ed invita i bambini a
sorseggiare la spremuta e ha manifestare le loro sensazioni.
Non tutti i bambini l’hanno bevuta, alcuni, pur partecipando con interesse, hanno proprio
manifestato un rifiuto nell’assaggiare la spremuta.
 Com’è? Buona? Dolce? Aspra?
 Il suo colore qual è?
 Il succo di questo agrume ci fa molto bene perché contiene le vitamine del gruppo C,
sostanze che fanno molto bene alla nostra salute.
Fase3
Sempre nel laboratorio scientifico, ma a piccoli gruppi, formiamo il colore arancione e con esso
coloriamo vari elementi.
A piccoli gruppi eterogenei, (otto bambini di quattro anni e otto di cinque anni) i bambini si sono
recati nel laboratorio scientifico per scoprire e sperimentare il colore arancione.
Disposti a coppia vicino ai tavoli già predisposti con: colori a tempera giallo e rosso, vaschette,
fogli di carta, spugne, pennelli, e attraverso domande stimolo abbiamo chiesto ai bambini:
 Quali cose conoscete di colore arancione?
 Avete mai provato a mescolare due colori?
 Sul tavolo vedete disposti due bottiglie di colore a tempera una gialla e una rossa, se
proviamo a mescolare questi due colori quale colore uscirà fuori?
Ora invitiamo i bambini a versare un po’ dei due colori nella vaschetta a loro disposizione, a
mescolare e giocare un po’ per scoprire quale sarà poi, il colore ottenuto.
Dopo aver notato il risultato, invitiamo i bambini a disegnare più elementi possibili di loro
conoscenza di colore arancione ed a colorarli con gli oggetti a loro disposizione.
Alcuni di essi hanno utilizzato i pennelli, altri hanno preferito le spugne, altri ancora hanno versato i
due colori sul foglio che magicamente si sono trasformati in macchie con le sembianze di: farfalle,
bruchi, pallone, ecc.
Tali elaborati sono stati utilizzati per riassumere l’esperienza in un cartellone murale.
L’argomento, risultato interessante, ha divertito i bambini che, anche se l’atmosfera nell’ambiente
non era del tutto tranquilla, risultava comunque piacevole ed allegra.
Fase4
Scopriamo le proprietà salutari dell’arancia e come loro ci possono difendere dalle malattie
stagionali.
Approfittando di una mattinata in cui i bambini presenti erano pochi, a causa di svariate malattie,
abbiamo chiesto loro:
 Che cosa può succedere quando il freddo diventa pungente e dura a lungo?
Mostriamo alcune immagini prese dal libro operativo che rappresentano bambini a letto con la
febbre, raffreddori,ecc. e puntiamo l’attenzione su di esse. Poi facciamo raccontare ad ognuno di
loro se hanno vissuto mai tali esperienze.
Dagli interventi le insegnanti individuano le risposte più attinenti e attraverso domande stimolo
chiedono che cosa sia necessario fare per cercare di non ammalarsi.
E poi spiega loro che la vitamina C contenuta negli agrumi come l’arancia, agisce come un
antinfettivo e aiuta l’organismo ad adattarsi più facilmente alle variazioni delle condizioni esterne.
 È per questo bambini che oltre ad uscire ben coperti è necessario bere tante spremute.
A questo punto invitiamo i bambini a disporsi nei banchi uno di fronte all’altro lasciando la libera
scelta del compagno (dato che ne erano pochi) per disegnare e colorare una delle vignette che
avevano visto prima nel libro operativo.
Fase5
In cooperative learning è stato realizzato un libricino sulle attività svolte
Nel laboratorio espressivo-manipolativo, a piccoli gruppi eterogenei (otto bambini di quattro anni e
otto bambini di cinque anni) i bambini hanno realizzato un libricino con le loro produzioni.
Hanno trovato sui tavoli: colla, forbicine, colori, matite, gomme, i loro disegni, fogli di carta,
cartoncino e la macchina rilegatrice (che naturalmente utilizzerà l’insegnante).
Ogni bambino torna a far coppia con lo stesso con cui ha lavorato in precedenza.
Ad ogni coppia se ne aggiunge un’altra formando così un gruppo di quattro bambini.
La formazione è stata eseguita estraendo dalla scatola dei numeri: le coppie con lo stesso numero
venivano a formare il nuovo gruppo.
Disposti su un tavolo da quattro sono stati distribuiti, ad ogni coppia, i loro disegni.
Dopo averli osservati attentamente, dovranno rimettere in sequenza tutte le attività svolte partendo
dalla prima che è quella dell’osservazione dell’ambiente nel periodo invernale. Dovranno inoltre
correggere o arricchire i propri elaborati se lo ritengono opportuno, completare quelli rimasti in
sospeso e aggiungerne dei nuovi se lo ritengono opportuno e preparare il frontespizio.
Ogni gruppo tornerà in laboratorio due volte per poter terminare il proprio lavoro.
L’insegnante passerà poi alla rilegatura.
Al termine, seduti nell’angolo della conversazione, dovranno illustrare ai compagni ognuno il
proprio operato. Ad ogni gruppo, a turno, spetterà di raccontare una sequenza del proprio libricino.
A lavoro terminato L’insegnante ha domandato ai bambini:
 Se si sentivano soddisfatti di ciò che avevano realizzato.
 Se fosse stato divertente o noioso lavorare in gruppo.
 Se in altre occasioni fossero contenti di farlo nuovamente.
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