Edizione n°9 - SESTOUNOnews
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Edizione n°9 - SESTOUNOnews
Per la pubblicità su SESTOUNOnews rivolgersi a mobile phone 3394184896 Anno VI - N. 9 24 ottobre 2008 SESTOUNOnews PERIODICO DI ATTUALITÀ, CULTURA, POLITICA E CRONACA DIRETTORE RESPONSABILE: Alessandro Fede Pellone DIRETTORE DI REDAZIONE: Pino Cappellani REDAZIONE: Mariuccia Scarano, Roberto Vaini DIRETTORE EDITORIALE: Marialuisa Scaletti STAMPA: Tipografica Sociale - Viale Europa 12, Monza TIRATURA: 35.500 copie L’EDITORIALE del prof. Sergio Saiani LE CRISI DELLE BANCHE S ono momenti di paura e preoccupazione per i nostri risparmi ed il nostro futuro. Allora ci si chiede, ma come mai le banche non hanno più soldi? Da cosa proviene questa crisi? Dove sono finiti i nostri risparmi? E’ facile rispondere che esisteva un “castello di carta” ed è crollato, ma perché? Schematizzando al massimo, le cose sono avvenute e succedutesi nel tempo ed a livello mondiale, come segue: Mr. Smith, compra una casa ed ottiene un mutuo di 100.000 dollari cambiali a favore della Banca “A”; la Banca “A” trasferisce le “cambiali” (diciamo per comodità cambiali, ma potrebbero essere bond, prestiti, obbligazioni, ecc) alla Banca “B”, ricevendo in cambio una cambiale dalla Banca “B”, la Banca “A” cede le cambiali della Banca “B” alla Banca “C”, ricevendo un’altra cambiale dalla Banca “C” che cede poi alla Banca “D” e così via. A sua volta la Banca B, cede la cambiale della Banca “A” alla Banca “Y”, riavendo in cambio una cambiale della Banca “Y”, che andrà a cedere alla Banca “Z” e così via. Non solo, Mr. Smith proprietario di una casa, mette questa a garanzia per comprarsi un’automobile, e forse l’automobile a garanzia dell’acquisto di un frigorifero e cosi via. In definitiva, su un unico bene vero la casa si è sviluppato un tourbillon di affari fasulli, in base al quale si sono pagati lauti stipendi, sostenute spese faraoniche, acquistate aziende decotte. Se poi il povero Mr. Smith non paga la “cambiale”, crolla il castello di carta. Le Banche cercano di far fronte ai loro impegni saldando le cambiali che hanno firmato, ma ne hanno firmate così tante che non ce la fanno più. La situazione drammatica che ne è derivata è che le banche avendo pochissima liquidità, ma moltissimi crediti inesigibili e non solo mettono a rischio i fondi dei risparmiatori, ma per di più non sono in grado di finanziare le imprese, ossia le aziende che procurano ricchezza. Se da una parte non si consuma e dall’altra non si produce, e quindi vi è disoccupazione, la depressione è completa. Così come è avvenuto con la crisi economica del 1929. Come se ne era usciti allora? Con il “New Deal”: gli Stati Uniti hanno finanziato grandi opere pubbliche, creando lavoro - secondo la teoria di Keynes - e dotando le banche di fondi per finanziarie le piccole imprese. Come si può uscire dalla crisi attuale? Più o meno nello stesso modo. Il Governo Berlusconi, tramite il Ministro Tremonti, ha fatto poche mosse, ma fondamentali: a) ha decretato che le banche non pos- sono fallire; b) ha garantito i prestiti interbancari (le banche non si fidavano l’una dell’altra); c) ha stabilito che lo Stato, se le banche sono in difficoltà, intervenga portando loro capitale fresco, secondo precisi criteri stabiliti dalla Banca d’Italia e dalla Consob. Così facendo ha dato fiducia ai risparmiatori, che hanno i loro risparmi in banca, e ha dato mezzi alle banche per poter finanziarie le imprese. Ma come si può fare ciò? O aumentando le imposte (cosa impossibile in questo momento) o stampando moneta (altrettanto impossibile, perché si provocherebbe inflazione non ammessa dalle regole dell’Unione Europea) o, e così sarà, aumentando il debito pubblico, in barba a tutti i parametri di Maastricht. Che questi siano stati dei provvedimenti validi, lo comprova il rialzo delle quotazioni azionarie dei giorni 13, 14 di ottobre. Infatti, mentre sino a venerdì 10 le banche, i Fondi e gli Istituti finanziari hanno venduto le azioni in portafoglio per crearsi dei liquidi, per cui le quotazione sono crollate, allorchè sono venute a conoscenza della possibilità di avere i fondi dallo Stato hanno ricomprato le azioni e da qui è scaturita la grossa ripresa dei giorni 13 e 14 ottobre. Gli unici a perderci sono stati quei privati che, spaventati, hanno venduto i propri titoli ed oggi non hanno più la possibilità di ricomprarli, accumulando perdite veramente, veramente, rilevanti. Ma, infine, chi pagherà per questo disastro? Quali devono essere le nuove regole di comportamento? Dovrebbe pagare chi ha sbagliato, chi ha predisposto bilanci fasulli per reperire fondi dal pubblico; non occorrono nuove regole: basta applicare il Codice Civile. Però, anche chi doveva controllare questi soggetti è responsabile dell’accaduto. Le varie Authorities, la Consob, la Banca d’Italia e i burocrati di Bruxelles a cosa servono? Servono a dirci oggi che c’è la crisi, come le insegne sull’autostrada che, quando si è fermi da ore, indicano “possibilità di code”! E, per favore, non istituiamo altre Commissioni di Controllo! E’ bene che ci sia il libero mercato ed è invece sbagliato l’intervento diretto dello Stato nell’economia, però il controllo dello Stato sulla libera iniziativa è essenziale per tutelare i diritti di tutti. Speriamo che questa crisi, che pur lascerà degli strascichi anche, purtroppo, nell’economia reale, perché con pochi soldi non si fa molto, ci possa insegnare ad essere prudenti sull’uso della moneta virtuale e che giocare in borsa con il computer di casa è molto pericoloso. FONDATO NEL 2003 REGISTRAZIONE: Tribunale di Milano - n. 630 del 3.11.2003 REDAZIONE: Via Saint Denis, 9 - 20099 Sesto San Giovanni (MI) [email protected] - www.sestounonews.com Via Firenze 7, Sesto tel. 339228008 Compro oro e argento. Gioielli, monete, lingotti e rottami. Noi lo paghiamo di più Spedizione in abb. postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 COPIA GRATUITA Elezioni Usa, banco di prova anche per il voto online di Francesco Cau L e elezioni americane sono ormai alle porte - si vota il 4 novembre - e c’è un gran parlare di candidati e piattaforme politiche: in realtà queste elezioni saranno un banco di prova non solo per Obama e McCain, ma anche per il sistema di votazione elettronico. Infatti per la prima volta, negli Usa si ricorrerà all’utilizzo della votazione elettronica. Il voto via Internet è stato già impiegato in altri Stati in diverse tornate elettorali, per esempio in Estonia e Svizzera, e così accadrà per le prossime presidenziali americane in una contea della Florida - nonostante essa sia stata proprio lo Stato dell’Unione che nelle ultimi elezioni richiese un riconteggio dei voti - dove si attuerà un progetto pilota di voto on-line, per far votare anche i militari che si trovano all’estero. Secondo un’analisi di Datamonitor, un’im- portante azienda americana di consulenza elettronica, il problema principale per le aziende produttrici dei dispositivi per permettere il voto via Web o elettronica sarà proprio conquistare la fiducia degli elettori verso questo tipo di votazione innovativa, senza dubbio, ma difficile da accettare. E, comunque, “passerà un bel po’ di tempo prima che Internet diventi uno strumento diffuso di votazione e, anche allora, è probabile che sarà utilizzato solo come un sistema supplementare per situazioni particolari, piuttosto che come sostitutivo dei più tradizionali seggi elettorali”, dice il rapporto “Elezioni nel 21° secolo: l’avvento del sistema di votazione elettronico”. Insomma l’adozione di queste novità è ancora lontana e non certo sostituirà, almeno per le prossime e tanto attese elezioni americane, il tradizionale sistema di votazione dei seggi elettorali. CONTINUA A PAGINA 2 Immobilismo e speranze nei trasporti pubblici Sesto pensa, sogna, litiga mentre gli altri Comuni realizzano infrastrutture di Alessandro Danesi L a ottima posizione nel contesto provinciale rende Sesto San Giovanni una cittá molto apprezzata nonostante non possa vantare alcun altro tipo di attrazione – per chi professionalmente o affettivamente è legato all´area milanese. Questo apprezzamento è accentuato dalla presenza di infrastrutture di trasporto quali la ferrovia e la metropolitana, la cosiddetta ”rete di forza”, ovvero di quelle infrastrutture di trasporto, generalmente su ferro, caratterizzate da alta capacità e da alta frequenza. Al centro di una strategia lungimirante nel campo dei trasporti dovrebbe esserci proprio lo sviluppo della rete di forza, lasciando al bus un ruolo complementare a servizio e potenziamento della rete di forza stessa. Purtroppo quello a cui abbiamo assistito in questi anni é stato qualcosa di diverso. SOMMARIO Società Allarme moschea in città A pagina 3 Demografia Sempre meno italiani a Sesto A pagina 7 CONTINUA A PAGINA 2 Novità Farmacie comunali e dintorni di Franca Landucci a pagina 6 Latte appena munto “alla spina” A pagina 12 Sportivamente Pro Sesto e Geas A pagina 15 SESTOUNOnews di Francesco Cau SEGUE DALLA PRIMA n Europa Gran Bretagna e Olanda hanno utilizzato sistemi di votazione elettronici e l’Estonia è stato il primo Paese a permettere ai suoi elettori di votare su Internet. Brasile e India hanno addirittura istituzionalizzato la votazione elettronica senza molte difficoltà. Forse le maggiori difficoltà si sono verificate proprio negli Stati Uniti. Nelle elezioni presidenziali del 2000 ci furono molte contestazioni sul ballottaggio, che misero seriemente in dubbio il volere dell’elettorato. Il Congresso allora approvò una legge che richiedeva agli Stati di aggiornare i propri sistemi elettorali, gettando le basi per la creazione di un mercato per i sistemi I 24 ottobre 2008 - pagina 2 Elezioni Usa, banco di prova anche per il voto online di votazione elettronici, pur tra i timori per la sicurezza, la privacy e l’errore umano. La componente elettronica sta facendo sempre più da padrona negli USA. Più Obama che McCain sta utilizzando a tappeto tutti i nuovi mezzi di comunicazione sconfinando in settori dove nessuno aveva mai osato prima: quello dei videogames. Infatti la pubblicità del candidato nato nelle Hawaii è comparsa nel videogioco della Xbox, Burnout Paradise, un famoso gioco di gare automobilistiche cittadine. Più volte durante la sua campagna Obama aveva esternato apprezzamenti riguardo alla console della Microsoft, sostenendo che essa rappresenta una delle più grandi forme di intrattenimento per i giovani. Grazie ad un rapido aggiornamento via internet, sul videogame della Electronic Arts è stato possibile caricare una pubblicità che è andata poi ad apparire nei circuiti di gara in forma di cartellone. L'insegna riporta una foto di Obama accompagnata dallo slogan: "La votazione ha avuto inizio" e nella riga sottostante “voteforchange.com". Questa forma di in-game adverstising è completamente legale e rappresenta una novità rispetto alle pubblicità già esistenti nei videogiochi online. Lo staff di Obama, ma anche diverse compagnie del settore e non, hanno fiutato che si tratta di una risorsa incredibile, che si è stimato avrà un giro di affari che arriverà ad un miliardo di dollari entro il 2011, soprattutto dato il fatto che le varie console sono oggi connettibili alla rete e ciò permette agli sviluppatori di aggiornare continuamente le pubblicità all'interno dei videogames. Vedremo mai qualcosa del genere in Italia? Immobilismo e speranze nei trasporti pubblici SEGUE DALLA PRIMA bbiamo visto scomparire dai piani di Metropolitana Milanese la metrotramvia che avrebbe dovuto collegare i nuovi quartieri costruiti sulle aree dismesse con Sesto-Marelli o con Precotto e Cascina Gobba. Abbiamo visto slittare giorno dopo giorno il prolungamento verso Bettola della Linea 1 (qualche mese fa si è addirittura rischiato di veder sfumare il progetto) e ancora, dopo ormai decine di anni, aspettiamo la partenza dei lavori. Servirebbe una forte interazione e collaborazione con l´amministrazione milanese per guidare e non subire lo sviluppo della rete di forza. Ad esempio pochi sanno che il prolungamento della Linea 5 da Bignami a Bettola A potrebbe passare per Viale Fulvio Testi o per Viale Matteotti, ma nulla di tutto ciò è argomento di discussione con la cittadinaza, nè tantomeno di negoziazione con le altre amministrazione per migliorare la mobilitá nel nostro comune. Servirebbe una capacità propositiva capace di puntare in alto ad esempio chiedendo una linea di forza che colleghi Cascina Gobba, Cascina Gatti, il centro cittadino e il Parco Nord. Invece si preferisce puntare sul tormentone del ”biglietto per il rondó ad 1 euro” (piú o meno si sente ad ogni elezione) oppure sull´impossibile progetto di interramento della ferrovia che richiederebbe risorse pari a 10 km di tramvia. Per fare alcuni esempi virtuosi il comune di Cinisello ha ottenuto la metrotramvia attraverso il Parco Nord. Bresso, Desio e Seregno hanno otte- sulla stampa locale) ma di fatto rivolta solo nuto il rifacimento della vecchia metrotram- all´interno dei propri confini. Il risultato? Giuvia. dicatelo voi, se avete provato – almeno ad Invece la nostra amministrazione ha deciso di aspettare – gli autobus locali gestiti dal CTP. affrancarsi da Milano, quando non addirittura di ingaggiare una vera e propria battaglia fatta Alessandro Danesi di ripicche (chi si ricorda il continuo cambiare dei sensi unici della zona Redentore?). Ne deriva una pianificazione fatta con poche risorse, a parole sovracomunale (il ”patto tra i sindaci del Nordmilano”, fatto solo Risponde Francesco L. Cerchia di conferenze e articoli Notevole successo del Convegno degli Amministratori sestesi Informazione su normative e tecnica di salvaguardia energetica degli edifici di Giorgio Buonavitacola B uon riscontro di presenze di cittadini e di professionisti del settore Lunedi’ 13 ottobre al Teatro Manzoni di Sesto per il Convegno organizzato dagli Amministratori sestesi as-sociati all’ A.N.A.C.I.: Berti, Bonisolo, Buonavitacola, Cini, Fabiano, Galli, Giuliani, Mondani, Nieddu, Peserico, Riva, Romanini, Rossi Brunori, Sala Biglioli, Zaghini, Zanardi e Zoccoli. La platea presentava un ottimo colpo d’ occhio durante le esaurienti relazioni degli esperti intervenuti in materia di Attestato di Certificazione Energetica ( A.C.E. ) degli Immobili: il Notaio Dott. Antonio Testa, il P.I. Simone Prosperi e l’Avv. Marina Figini. Il Convegno è stato aperto dal Presidente A.N.A.C.I. della Provincia di Milano, Dott. Dario Guazzoni il quale è andato oltre all’ introduzione inerente l’ attività svolta dagli Amministratori condominiali associati, fermandosi, nonostante gli impegni, fino al termine del Convegno per fornire precise ed interessanti risposte ai quesiti posti dai cittadini, cosa che fà da anni nei suoi numerosi interventi televisivi. Ha aperto i lavori il Notaio Dott. Testa, professionista ed anche col-laboratore di alcune prestigiose testate giornalistiche del settore, il quale ha imperniato la propria relazione sulla ricostruzione temporale delle normative in materia di contenimento degli sprechi energetici: dal noto trattato mondiale di Kioto, ai vari passaggi normativi nell’ ambito dell’ Unione Europea, ai Decreti Legge nazionali che hanno introdotto e regolano la materia sul territorio italiano, alle delibere di Giunta della Regione Lombardia che ci interessano direttamente. Anche se ai non addetti al settore sono forse sfuggiti i numeri identificativi delle normative elencate, di certo non sono passati inosservati due punti salienti: il termine entro il quale gli immobili devono dotarsi di Attestato di Certificazione Energetica ( 1° luglio 2009, ma per chi ha un contratto energia l’ obbligo in Lombardia è già in essere dallo scorso 1° gennaio 2008 ) ed il fatto che l’ obbligo di ‘dotazione’ non è attualmente accompagnato dall’ obbligo di ‘esibizione’ dell’A.C.E. all’ atto del Rogito. Ovviamente le cose sono comunque in stretta relazione ed il Notaio potrebbe comunque chiedere in visione, al venditore, la copia dell’ A.C.E. In rela-zione a questo potrebbe essere giusto che l’ Amministratore condominiale consegni a ciascun proprietario copia dell’Attestato che, dal rilascio, ha durata decennale. Il Conve-gno è proseguito con il P.I. Prosperi il quale è entrato più nel ‘pratico’, descrivendo come si procede alla certificazione energetica di un edificio e quali sono le implicazioni delle nor-mative nelle delibere dei condomini. Anche in questo caso due particolari importantissimi: il fatto che l’ A.C.E. sia direttamente collegato all’ impianto termico ( ossia per uno stabile che ha l’ impianto centralizzato basta un solo Attestato per tutti gli utenti, salvo negozi e magazzini che hanno diverse ‘destinazioni di uso’, mentre per ogni immobile con impianto autonomo occorre un proprio A.C.E. ) ed il fatto che quando si delibera un intervento di manutenzione straordinaria ad una facciata, se la superficie è pari ad almeno il 25% del totale, è obbligatorio disporre la posa di materiali adatti al risparmio energetico ( pannelli coibentati, rivestimento a cappotto, ect. ). Ha concluso gli interventi dei relatori l’ Avv. Figini che si è occupata di un altro importante aspetto che interessa direttamente i condò-mini, ossia l’ emissione di eccessiva rumorosità dagli impianti termici. Premesso che un opportuno isolamento dell’ edificio limita anche questo tipo di disagio, il legale ha esposto quali siano le sentenze in materia e quali siano i metodi per ricorrere qualora ci si trovi dalla parte dei danneggiati. Si è poi aperto il dibattito durante il quale i cittadini presenti in sala hanno potuto liberamente porre numerosi quesiti ai quali i relatori, vicendevolmente sollecitati nella propria materia, hanno risposto con la consueta chiarezza. Solo il limite fisiologico del tempo a disposizione ha portato alla chiusura dei lavori da parte del Presi-dente A.N.A.C.I. Come intuibile si è trattato di un momento di informazione e correlazio-ne molto interessante, nel quale i presenti hanno potuto assumere informazioni che raramente sono pubblicate con chiarezza sugli organi di stampa. Il successo della mani-festazione ha indotto gli organizzatori a porre in esame il ripetersi periodico di Convegni informativi, visto il bisogno di diffondere in modo univoco il contenuto di Leggi e normative che, sempre più numerose, interessano la vita condominiale. Il parere dell’avvocato G entile avvocato, due anni fa mi sono separata consensualmente e nelle condizioni pattuite abbiamo previsto che mio marito versasse solo un assegno di mantenimento per nostra figlia, che adesso ha sette anni e vive con me. Purtroppo prima dell’estate la ditta per cui lavoravo ha cessato l’attività ed io sono stata licenziata e da allora non sono più riuscita a trovare un’occupazione. Prima avevo un buon reddito, ma attualmente non sono più in grado di far fronte alle spese necessarie per me, la casa e mia figlia. Ho chiesto aiuto a mio marito, ma lui ha risposto di non essere disponibile a darmi più di quanto abbiamo stabilito di comune accordo in sede di separazione. Le scrivo per avere indicazioni su cosa posso fare, soprattutto nel caso in cui io non trovassi velocemente un nuovo posto di lavoro. Gentile lettrice, i provvedimenti economici adottati con la sentenza di separazione, sia che siano stati concordati tra i coniugi in modo consensuale, come nel Suo caso, sia quando siano stati stabiliti dal giudice in seguito ad un giudizio in contenzioso, possono sempre essere modificati. Il requisito cui è subordinata la richiesta di una modifica è il sopravvenire di giustificati motivi e quindi di fatti nuovi rispetto alle condizioni in cui si trovavano i coniugi nel momento in cui si sono separati consensualmente, oppure rispetto alle circostanze valutate dal giudice in sede contenziosa. In altre parole nel Suo caso devono sussistere delle variazioni tali che, se fossero state preesistenti, non avrebbero portato alla stipula di quelle pattuizioni nella separazione. Lo squilibrio sopraggiunto nei rapporti economici tra i coniugi giustifica la pronuncia di nuovi provvedimenti, solo quando abbia un’oggettiva rilevanza e consistenza, tale da incidere concretamente sulle rispettive condizioni patrimoniali. E’ evidente che il Suo licenziamento, e quindi il venir meno della Sua fonte di reddito, muta completamente il quadro economico esistente al momento della separazione e giustifica una richiesta di modifica e quindi l’emissione anche di un assegno a suo favore ed il probabile aumento di quello per sua figlia. La modifica dei provvedimenti può avvenire solo su richiesta della parte e quindi sarà Lei a doversi rivolgere al Tribunale e a dover provare davanti al giudice il mutamento della sua situazione economica. Inviate i vostri quesiti a: [email protected] SESTOUNOnews 24 ottobre 2008 - pagina 3 Allarme moschea in città di Francesco Luigi Cerchia - avvocato S i vociferava da tempo della creazione di un nuovo grande centro di culto islamico a Sesto San Giovanni e le numerose richieste in merito fatte dai partiti di opposizione non avevano mai ricevuto risposta da parte del sindaco. Oggi i timori sono diventati realtà e apprendiamo che da ben due anni Sindaco e Giunta lavorano nell’ombra per trovare una sede sul territorio cittadino alla nuova moschea che, secondo indiscrezioni, sorgerà in Via Carducci ed avrà una superficie di oltre 1000 m². La Giunta ha scelto di mettere la cittadinanza davanti al fatto compiuto, per evitar discussioni e proteste ed a questo proposito si deve rivelare come tale scelta sia profondamente diversa rispetto a quanto avviene in molte altre città. A Bologna, città simbolo della sinistra, il sindaco Cofferati ha ritenuto giusto dialogare ed ascoltare la cittadinanza, indicendo anche un referendum prima di prendere qualsiasi decisione. Il nostro sindaco insiste dicendo che chiunque ha diritto ad un luogo dove poter pregare e quindi anche i cittadini islamici. Questo principio è certamente giusto in astratto, ma deve essere calato nel contesto concreto, valutandone effetti e conseguenze, potenzialmente negativi per la nostra città. La scelta del sindaco Oldrini farà di Sesto San Giovanni l’unico Comune del nord Milano ad avere una grande luogo di preghiera per gli islamici, con l’ovvia conseguenza di catalizzare nella nostra città oltre a quelli già presenti anche i fedeli residenti sia nei comuni limitrofi, che nella parte nord della città di Milano grazie alla metropolitana. Un tale bacino di utenza convoglierà in città migliaia di individui per la preghiera del venerdì e per le celebrazioni del ramadan. L’esempio di Viale Jenner, con il traffico bloccato, centinaia di fedeli sui marciapiedi in preghiera e gravissimi disagi per i residenti ed i commercianti della zona, oltre a gravi problemi di ordine pubblico non ha insegnato niente alla nostra amministrazione. Preoccupazione desta anche la circostanza che sia stato proprio l’UCOII (Unione delle Comunità Islamiche), tristemente nota per le sue prese di posizione a sostegno dei terroristi di Hamas, di Ezbollah e dei kamikaze iracheni, a cofinanziare l’acquisto del primo immobile di Via Vittorio Veneto dalla cui vendita saranno ricavati i fondi con cui pagare lo stabile di via Carducci. La moschea attrarrà in città molti nuovi cittadini di fede islamica, tra cui certamente una quota di fondamentalisti nonché molti clandestini, considerato il numero elevatissimo dei cittadini irregolari provenienti dai paesi arabi. Il nuovo centro culturale islamico accentuerà e caratterizzerà ulteriormente su base etnica una parte della città, rendendo la vita ai sestesi sempre più difficile. Vedremo crollare i prezzi degli immobili attigui al futuro centro islamico ed acutizzarsi i problemi di convivenza già presenti proprio in quell’area, dove il numero di stranieri, residenti nelle vie Marconi, Lacerra e limitrofe, già oggi ha portato un profondo degrado e gravi problemi di vivibilità del quartiere., La cittadinanza, valutando i rischi e le conseguenze che avrà la scelta del Sindaco sulla città, dovrà far sentire con forza la sua voce. L’opposizione si impegnerà fin d’ora in una dura battaglia politica contro il progetto della nuova moschea di via Carducci, con ferma volontà di ottenere quantomeno un referendum tra i cittadini, perché scelte con ripercussioni così gravi non possono essere calate dall’alto, ma devono quantomeno passare attraverso una consultazione democratica, che indichi chiaramente la volontà dei sestesi.ci sarebbe da raccontare. La dura vita dei Cattolici PD di Carlo Cattaneo L ’annus horribilis di Veltroni e del suo partito non è ancora terminato. Non è solo la presenza di Berlusconi, cui i sondaggi danno un indice di gradimento altissimo, ad impensierire il leader Pd, ma anche il conflitto interno alla corrente teodem, dove preoccupa, in modo profondo, la figura e il ruolo dei cattolici all’interno del maggior partito d’opposizione. I primi malumori furono manifestati già in campagna elettorale dall’On. Paola Binetti, ai tempi dell’accordo con i radicali, e si acuirono con la successiva candidatura di Umberto Veronesi. Si parlava, allora, del famoso codice etico, approvato con una certa fretta dalla direzione Pd e, evidentemente, ad oggi, non ancora metabolizzato. I cattolici “a sinistra” appaiono sempre più imbarazzati, mal sopportati e componente marginale e non decisiva all’interno di un partito con velleità (future) di governo. Non più tardi di 8 mesi fa, padre Bartolomeo Sorge, direttore di “Aggiornamenti sociali”, si esprimeva così sulla questione cattolica: “una cosa è che culture diverse si uniscano e trovino ciò che le unisce, altra cosa è imbarcare culture diverse che non condividono chiaramente i principi degli altri, solo perché si rischia di non avere il quorum”. Recentemente Rosy Bindi ha scritto sulle colonne de “L’Unità” un interessante articolo dal titolo “I cattolici al tempo del Pd”, dove, sintetizzando, la tesi principale era di forte critica nei confronti dell’associazione “PeR” (vicina a Rutelli), reo di ricreare in realtà “un volto vecchio, quello gentiloniano della strumentalità con cui spesso sono utilizzati i cattolici in operazioni politiche di stampo moderato”. All’On. Bindi, risponde piccato, il collega di partito Luigi Bobba, rilanciando il ruolo dei cattolici in politica (e nel Pd). PeR, replica, “è un modo per dire che non vogliamo essere confinati. Laicità non vuole affatto escludere l’essere cattolico in politica”. E’ chiaro che a “queste latitudini” manchi terribilmente un partito come la Democrazia cristiana che, a torto o ragione, rappresentava gli orientamenti dei cattolici nella società italiana. Questo mondo, a sinistra, è alla ricerca di una identità politica. A destra, invece, è stato coltivato e forgiato con attenzione. Basti pensare alla “Carta dei valori” proposta da Berlusconi, dove viene esaltata la radice giudaico-cristiana dell’Europa, il sostegno alla famiglia (quoziente familiare), il rapporto fra pace libertà e diritti, l’importanza della sussidiarietà come nuovo modello di sviluppo, e non ultima, la necessità di riconoscere con chiarezza il ruolo attivo della famiglia, nella consapevolezza che questa non può essere sostituita da altre figure sociali. Il bipolarismo ha colpito il mondo cattolico più duramente a sinistra che non a destra, ed è di fronte a quest’evidenza che si snodano le difficoltà dei “teodem”, vittime di una subalternità culturale a minoranze aggressive più che attive. Il mondo cattolico è indiscutibilmente l’asse portante della società italiana e non può farsi confinare nell’angolo. La confusione in cui versa il Pd, i limiti e le contraddizioni di questo “mutante della politica” che vanta al proprio interno anime troppo diverse per riuscire a sintetizzare un progetto di alternativa di governo, sono sintetizzate nel numero di correnti che lo compongono: Veltroni si è fatto la tv (YouDem), D’Alema si avvicina ai vecchi comunisti (vero Mussi?) con “Red”, alcuni ex popolari hanno fondato “White”, in contrapposizione all’ex presidente del consiglio, Enrico Letta 360, Rosy Bindi i “Democratici davvero”, Fioroni “Quarta Fase”, Rutelli, come sopra indicato “PeR”, Livia Turco ha creato “A sinistra”, Realacci “Ecodem”, Enzo Bianco “LiberalPd”, Morando “Libertà eguale”, Ivan Scalfarotto “I mille”, Mario Adinolfi “Generazione U”, Giovanna Melandri “Lib Lab”. Sarebbe utile ricordare al leader Pd che il mondo cattolico non è più solo un serbatoio di voti, ma una soggettività che può mettere in campo i propri valori. A destra, visto l’esito elettorale, l’hanno capito per primi. SESTOUNOnews 24 ottobre 2008 - pagina 5 La carta dei servizi municipalizzati. Impariamo dal Comune di Milano L a carta dei servizi, è un strumento assolutamente importante per il consumatore in quanto è un documento contenente tutti i diritti e i doveri stabiliti tra l’Ente erogatore e l’utente stesso. A tale proposito il Comune di Milano ha stabilito un’importante iniziativa, ovvero, nella primavera nel 2007 è stato siglato un Protocollo d’Intesa tra il Difensore Civico del Comune di Milano e le Associazioni per la tutela dei diritti degli utenti e dei consumatori che prevede la costituzione periodica di gruppi di lavoro misti (tavoli tecnici-tematici), allo scopo di approfondire uno o più argomenti inerenti la relazione tra i cittadini-utenti e i servizi amministrativi e pubblici comunali. Il tavolo tecnico costituito, ha iniziato la propria attività mediante una prima fase di analisi e di valutazione congiunta delle Carta dei Servizi delle Società controllate dal Comune di Milano (Asp Istituti Geriatrici Golgi-Redaelli, Asp Istituti Martinitt, Stelline e Pat, Aem Spa, Amsa Srl, Atm Spa, Metropolitane Milanesi Spa, MilanoRistorazione Spa, MilanoSport Spa, Sea Spa). Tale iniziativa è stata messa in atto in quanto si ritiene che la Carta dei Servizi possa essere uno strumento efficace per migliorare la qualità dei servizi erogati, attraverso il miglioramento continuo dei servizi, la promozione della comunicazione tra Amministrazione Comunale e i cittadini-utenti, la tutela dei diritti e degli interessi dei consumatori e il loro livello di soddisfazione nell’usufruire dei servizi. Inoltre essa si dimostra un’efficace strumento a disposizione degli organi comunali per attuare le opportune azioni di controllo e monitoraggio sulla gestione e sulla qualità dei servizi forniti e sul livello di soddisfazione espresso dagli utenti-consumatori. A tale scopo è stato fondamentale la partecipazione al tavolo di lavoro delle Associazione dei Consumatori che hanno evidenziato alcune mancanze che caratterizzavano alcune Carte dei Servizi, e hanno agito per migliorare determinati aspetti allo scopo di aumentare l’efficacia della tutela dei consumatori e di rendere sempre più diffusa la conoscenza e l’utilizzo di tali documenti da parte degli utenti. Anche la partecipazione del Difensore Civico è stata indispensabile, in quanto competente sugli enti e sulle società controllate dal Comune di Milano, nei confronti delle quali svolge le sue ordinarie funzioni di tutela dei cittadini e di garanzia dell’imparzialità e del buon andamento dell’attività pubblica, segnalando, anche di propria iniziativa, gli abusi, le disfunzioni, le carenze e i ritardi, nonché i comportamenti inefficienti e scorretti o le inerzie eventualmente messi in atto nei confronti dei cittadini-utenti. In particolar modo l’operazione è stata svolta in due fasi: la ricognizione e l’analisi delle Carte dei Servizi esistenti e l’individuazione di alcuni aspetti da migliorare o fattori mancanti da introdurre. L’analisi ricognitiva ha consentito di individuare alcune aree di miglioramento e Focus Immobiliare di Fabio Zucchetti A ncora in calo le compravendite di abitazioni sul territorio nazionale. Con un volume in costante diminuzione il mercato immobiliare italiano sta attraversando un momento di stanchezza. La conferma dai dati relativi al primo semestre 2008: -4,6% nel 2007 (pari a 40 mila unità) oltre a un allungamento dei tempi medi di vendita (attorno ai 6/8 mesi), con prezzi che crescono di appena l'1,1% (al netto dell'inflazione, del 2,1% in sede nominale). Questo è il quadro dell'andamento del settore, che corrisponde, in termini di fatturato, al 20% del Pil nazionale. Il valore totale delle case vendute, che nel 2007 è stato di 123 miliardi di euro, nel 2008 dovrebbe attestarsi attorno ai 110 miliardi (-10,5%), mentre, per il numero di compravendite, è prevista una flessione di circa 80 mila unità. L'indebolimento della domanda è legato alla scarsa propensione all'acquisto delle famiglie italiane, scoraggiate dagli alti tassi di interessi dei mutui e da una diffusa stretta creditizia. Si calcola che l'intenzione di acquisto di un'abitazione per i prossimi 12 mesi sarà attorno all'1,8%. La recente crisi dei mercati finanziari potrebbe però rappresentare un punto di svolta per il mercato immobiliare domestico: i tassi di interesse sono stati tagliati di mezzo punto percentuale dalla Banca Centrale Europea, favorendo così chi intende contrarre un mutuo per l’acquisto di un immobile. Inoltre la domanda di alloggi e di immobili commerciali dovrebbe tendere a un leggero rialzo, grazie agli investitori privati ed istituzionali alla ricerca di rendimenti vantaggiosi, al riparo da forti oscillazioni. soprattutto ha indicato alcune carenze. Dall’analisi è emerso che finora non vi era stato un reale coinvolgimento dei consumatori e delle loro rappresentanze nelle fasi di redazione, diffusione ed aggiornamento delle Carte dei Servizi; che gli standard di qualità controllabili dai consumatori erano per lo più assenti e che non era indicata la procedura per la loro verifica ed aggiornamento; non era specificata una precisa strategia di divulgazione delle Carte in maniera capillare, capace cioè di raggiungere ogni utente. In particolare, il mancato coinvolgimento dei consumatori-cittadini, è apparso l’elemento di maggiore criticità, dato che le Carte sono state, da sempre, considerate strumenti volti al miglioramento della relazione tra Pubblica Amministrazione e cittadini e all’aumento della partecipazione dei consumatori alla gestione dei servizi pubblici. Con tali premesse, evidentemente, le Carte dei Servizi così esistenti non erano in grado di esplicare a pieno le loro potenzialità, quali mezzi per la rilevazione dei bisogni e dei livelli di soddisfazione degli utenti. Il lavoro svolto in sinergia tra le Associazioni dei Consumatori e il Comune di Milano ha permesso di attuare una maggiore integrazione tra contratto di servizio e carta dei servizi, facendo delle Carte dei Servizi un efficace strumento con cui l’Amministrazione Comunale può mantenere un corretto controllo sul servizio, relativamente non solo agli aspetti economico – finanziari, ma anche sulle performance di qualità, sugli impegni negoziati e sulla capacità ed adeguatezza della gestione rispetto ai bisogni e alle aspettative della città. Alla luce quindi dell’importante lavoro svolto in questa prima fase, il Comune di Milano si è impegnato a standardizzare ed uniformare le procedure per la definizione dei contenuti minimi che devono essere contenuti nelle Carte dei Servizi; a organizzare la partecipazione periodica delle Associazioni dei Consumatori alle fasi di redazione e aggiornamento della Carta; alla verifica periodica dell’adeguatezza dei livelli di prestazione prefissati e delle aspettative dell’utenza; a predisporre percorsi di risoluzione extragiudiziale delle controversie, con procedure di reclamo semplici ed accessibili nonché alla costituzione di sedi conciliative d’intesa con le Associazioni dei Consumatori e all’esplicitazione dei compiti e delle modalità di azione del Difensore Civico Comunale; a stabilire la messa in atto di idonee strategie di comunicazione, divulgazione e distribuzione delle carte per garantirne l’effettivo utilizzo; a convocare, per ciascun Ente o Società, una sessione di verifica annuale sullo stato dei servizi pubblici gestiti, cui partecipino i rappresentanti degli Enti o Società erogatori, i rappresentanti delle Associazioni dei Consumatori e il Difensore Civico Comunale. PER INFORMAZIONI “La Casa del Consumatore” Numero Unico 848/787838 www.casadelconsumatore.it. SESTOUNOnews 24 ottobre 2008 - pagina 6 Spazio autogestito dal Gruppo Consiliare di Forza Italia-PdL Farmacie comunali e dintorni di Franca Landucci* M olte cose stanno succedendo nella nostra città e crepe vistose sembrano aprirsi nel muro che la maggioranza di sinistra ha eretto a protezione del proprio potere. In primo luogo, le dimissioni dell’assessore Verde Giuseppe Valeriano, che se ne è andato sbattendo la porta e accusando il sindaco di trattarlo come un assessore di serie B. In secondo luogo, la sostituzione di Valeriano non con un altro esponente dei Verdi, ma con una sindacalista della CGIL, Ersilia Brambilla, in quota Sinistra democra- tica. A proposito di queste due questioni, è veramente stupefacente l’arroganza del sindaco Oldrini, che, da un lato, neppure si degna di dire una sola parola in Consiglio Comunale sul cambio in corsa nella sua giunta e, dall’altro, decide di nominare un assessore che fa capo ad una forza politica che si è ‘occultata’ dentro la lista dell’Ulivo e, dopo aver succhiato un po’ di voti, ha fatto una scissione a freddo nella prima seduta del Consiglio Comunale del giugno 2007! Esiste però una terza questione, anzi un vero e proprio bubbone che sta scoppiando in quesi giorni: mi riferisco all’Azienda speciale delle Farmacie comunali che, come ha già pubblicamente confermato il suo presidente, Franco Mulè, nominato da Oldrini in quota cattolici del PD, ha un bilancio 2007 con un buco che assomiglia a una voragine, voragine che, secondo voci diffuse in città, sarebbe ancora più ampia e profonda nel 2008. Mulè, con un tono da ‘padrone delle ferriere’ piuttosto insolito in un amministratore di sinistra, ha scaricato tutte le responsabilità sul personale, ‘reo’ di avere un contratto troppo favorevole rispetto a quello dei dipendenti delle Farmacie! La CGIL ha risposto per le rime con un comunicato del 16 ottobre u.s, nel quale si rimandano le accuse al mittente, sottolineando le carenze di gestione dell’Azienda; il sindaco tace e pensa (forse...). Noi tutto questo l’avevamo già previsto, come inascoltate Cassandre, lo scorso autunno, quando Mulè aveva presentao un bilancio 2006 con il risibile utile di 3000 euro! Naturalmente nessuno ci ha ascoltato e ora i cittadini di Sesto dovranno ripianare le spese di un’Azienda gestita con criteri assolutamente discutibili: a nostro parere, gli ingenti costi umani e finanziari sostenuti per aprire e ampliare l’attività di grossisti di farmaci hanno alla lunga affossato l’Azienda. E ora i cittadini pagheranno...., ma, siamo convinti che si ricorderanno bene della cosa quando andranno a votare... *Capogruppo di Forza Italia Consiglio Comunale di Sesto Dal consiglio comunale del 6 ottobre 2008 di Antonino Filippelli* on rammarico dobbiamo constatare che nella seduta del Consiglio Comunale del 6 ottobre u.s. la delibera riguardante la convenzione sulla locazione di alloggi a canone calmierato, pur essendo largamente e trasversalmente condivisa nello spirito e negli intenti da tutti i gruppi politici, è stata approvata con i soli voti della maggioranza, essendosi i consiglieri di opposizione astenuti dalla votazione a causa dell’integrale rigetto degli emendamenti presentati, si noti bene, al solo fine di apportare piccoli “aggiustamenti” che, in ogni caso, non stravolgevano la sostanza ed il contenuto della convenzione. La convenzione tra il Comune di Sesto San Giovanni, La Banca di Credito Cooperativo e l’Associazione “Una casa per…”, prefigge una triplice finalità. Il primario obiettivo, nobile e lodevole, è di avvicinare e favorire l’incontro tra la domanda, sempre crescente, di alloggi in affitto e la potenziale offerta dei proprietari di appartamenti, tenuti di fatto sfitti per mancanza di fiducia o garanzie di pagamento del canone; secondariamente in tale ottica viene determinato un canone calmierato e convenzionale in relazione alla tipologia dell’immobile ed alla superficie dello stesso: per un monolocale fino a mq 40 il canone mensile è di € 400,00; per un bilocale fino a mq 60 il canone mensile è di € 500,00; per un trilocale fino a mq 80 il canone mensile è di € 600,00. Da ultimo, a salvaguardia dell’incontro tra domanda ed offerta di alloggi, la convenzione prevede una serie di garanzie ed incentivi sia per proprietari che per inquilini attraverso l’intervento di Soggetti che si assumono precisi impegni di natura economica a garanzia, appunto, dell’obbligazione di pagamento dei canoni in favore del locatore. Per garantire, infatti, al proprietario, il rispetto del contratto e per invogliarlo ad aderire alla convenzione in oggetto, vengono previsti degli incentivi e nello specifico: la Banca di Credito Cooperativo si impegna a versare ai locatori aderenti un incentivo “una tantum a fondo perso” che, anche in C questo caso, varia a seconda della superficie dell’immobile locato: ossia € 1.200 per il monolocale fino a mq 40; € 1.600 per il bilocale fino a mq 60 ed € 2.000 per il trilocale fino a mq 80. Inoltre, a copertura di eventuali morosità, la BCC rilascia una fideiussione, sino alla concorrenza massima di € 50.000 che potrà essere escussa a conclusione della procedura di sfratto per morosità e che copre fino a un massimo di 9 mensilità per i primi 12 mesi del contratto e di 3 mensilità per i successivi 12 mesi; in caso di escussione della fideiussione, nei termini sopra indicati, il Comune in ogni caso rifonderà alla BCC la quota a proprio carico indicata nella misura del 50%. Da sottolineare che la promozione e l’attuazione della convenzione verrà gestita dall’Associazione “Una casa per …” che si assume l’onere di aprire specifici sportelli informativi sia presso gli Uffici dell’Osservatorio del Comune sia presso i Centri di Ascolto nelle Parrocchie al fine di informare e accompagnare gli aspiranti inquilini, valutarne l’affidabilità e la serietà, nonchè di erogare direttamente a inquilini e proprietari i benefici a carico della BCC. In sede di approvazione della suddetta convenzione nella seduta comunale del 6 ottobre, il dibattito è stato interessante e vivace ed ha trovato il consenso trasversale di ogni forza politica in merito a finalità ed intenti perseguiti pur essendo stato formalmente approvato con i soli voti della maggioranza. Purtroppo, infatti, ancora una volta lo spirito collaborativo e costruttivo dell’opposizione ha trovato il netto rifiuto e la consueta preconcetta chiusura della maggioranza che presuntuosamente ed arrogantemente ha fatto prevalere i numeri a qualsiasi forma di dialogo ed apertura, tanto che tutti gli emendamenti proposti dall’opposizione sono stati respinti nella loro interezza pur contenendo “correttivi” e “miglioramenti” di contorno che non alteravano certo la struttura né le finalità ultime della convenzione. Tra tutti, si cita l’emendamento, che sia pure nell’assoluto rispetto del costituzionale principio di uguaglianza, suggeriva di avere, nell’individuazione degli inquilini, una maggiore attenzione ai cittadini sestesi che risiedono e lavorano da sempre nel territorio, proponendo comunque l’apertura della convenzione indistintamente a tutti gli altri cittadini purchè residenti nel territorio da almeno 2 anni e non già da soli 6 mesi come effettivamente statuito nella delibera approvata. Durante la discussione in consiglio, vi sono stati forti momenti di tensione causati dal comportamento, non certo convenzionale ma, anzi, inaccettabile, scorretto ed arrogante, posto in essere, dal Capogruppo del PD, in particolare in danno del Capogruppo di Forza Italia, Franca Landucci. Non possiamo, infatti, astenerci dal censurare fortemente detto comportamento e condannarlo con fermezza segnalando che, trascendendo ogni questione politica, è stato oltrepassato il limite della decenza e del rispetto umano con offese rivolte unicamente alla persona del Capogruppo di F.I.. Corre, a questo punto, l’obbligo di ricordare alla maggioranza indistintamente - e, in particolare, al Capo Gruppo dei DS- che il dibattito politico deve restare circoscritto alla politica, alle idee, alle proposte ed ai programmi; le sterili polemiche, le offese e le provocazioni rivolte contro la persona – tra l’altro di rilevanza penale- nulla hanno a che vedere con la politica ed appartengono ad un comunismo becero di altri tempi, che sembra addirittura essere superato e rinnegato persino dagli stessi comunisti tranne forse da “qualcuno”, qui chiamato in causa, che è rimasto ancorato ad una certa cultura ideologica ed uno stantio, vetusto e anacronistico modus operandi. Quando non si ha la capacità di controbattere e criticare sul piano prettamente politico/culturale, quando si è poveri di argomenti meglio sarebbe tacere piuttosto che intervenire al solo scopo di colpire ed attaccare la persona! Noi consiglieri comunali di F.I. ci sentiamo in dovere di esprimere la massima solidarietà alla nostra Capo Gruppo, Dott.ssa Franca Landucci, pur sapendo che ella non ha certamente bisogno di avvocati d’Ufficio, ben sapendosi difendere da sola e controbattere come si conviene alle offese ricevute con l’educazione, lo stile e la correttezza che la contraddistinguono da sempre. Infatti, coloro che hanno avuto il piacere di incontrarLa -sia pure come “contraddittore” politico - ben conoscono tali caratteristiche e sanno che la Prof. Landucci, docente all’Università Cattolica di Milano, è molto stimata ed apprezzata sia in ambito prettamente politico che sociale e non ha certo bisogno di lusinganti presentazioni. In ogni caso, tutti noi consiglieri comunali componenti del suo stesso gruppo politico ribadendo la massima solidarietà, sottolineiamo che non siamo più disposti a tollerare oltre misura comportamenti arroganti ed offensivi da qualsiasi parte provengano per un mero distinguo ideologico e, qualora tali condotte rivestano risvolti di natura penalistica integrando reati penalmente perseguibili, siamo pronti ad adire le vie legali querelando chiunque si permette certe libertà e tutelando le nostre persone. *Consigliere Comunale Forza Italia Sottoscrivono i Consiglieri Comunali F.I.: Cerchia F. - Di Cristo V. – Notarnicola S. Vaini R.- e di A.N.: Lamiranda A. e Lista Pasini: Senzamici Pasquale L’Amministrazione di Sinistra censura la stampa “Il capogruppo e tutti i consiglieri di FI condividono le considerazioni del Capogruppo di AN a proposito della gravità della vera e propria censura imposta dal Presidente del Consiglio Comunale ai giornalisti, esclusi per la prima volta dall’accesso dell’atrio della sala consiliare. Crediamo che questo irrigidimento sia un segnale chiaro e vistoso delle difficoltà di una amministrazione che appare sempre più in balia delle proprie divisioni interne. Ci proponiamo, comunque, assieme alle altre forze di opposizione, di condurre una dura battaglia per eliminare questa inutile censura, tanto più che mai nell’atrio della sala comunale si era verificato alcunché messo in atto per impedire un sereno svolgimento dei lavori del Consiglio”. Il gruppo Consiliare di FI di Sesto San Giovanni 21.10.2008. SESTOUNOnews 24 ottobre 2008 - pagina 7 Sempre meno italiani e sempre più stranieri a Sesto San Giovanni di Vittorio Rossin G razie ai dati ufficiali Istat, diffusi il 9 ottobre 2008, si può studiare la dinamica demografica italiani-stranieri nel Comune di Sesto San Giovanni, per comprendere le modificazioni demografiche ed etniche nel periodo 2001-2007. I residenti nella nostra Città a fine 2001 erano 78.831 e sono divenuti 80.886 a fine 2007. Quindi in sette anni la popolazione si è incrementata di 2.055 unità, ma gli stranieri (residenti e regolari) sono cresciuti di 6.030 unità, con un decremento di 3.975 italiani. Percentualmente gli stranieri passano dal 4,07% (3.210) al 11,42% (9.240) sul totale dei residenti. Giovani e giovani coppie lasciano Sesto San Giovanni per trovare case a prezzi più accessibili, mentre gli stranieri condividono in parecchi gli appartamenti o si collocano in quartieri poco appetibili per gli italiani e superano così il problema casa. La “fuga” degli italiani comporta dei problemi: il primo è che la Città invecchia, molti anziani rimangono soli, in quanto i figli si devono trasferire, i problemi di assistenza aumentano e di conseguenza anche il fabbisogno di badanti. Al 1° gennaio 2008 gli stranieri residenti e quindi regolari nel nostro Comune erano pari a 9.240 persone (5.106 maschi e 4.134 femmine). Rispetto alla stessa data dell’anno precedente gli iscritti in anagrafe sono aumentati di 653 unità (+7,6%), in Lombardia +11,9%, in tutta l’Italia +16,8%. L’incremento degli stranieri che vivono nel nostro Comune è dovuto anche al perdurante aumento dei nati di cittadinanza straniera (figli di genitori entrambi stranieri residenti in Italia), che si traduce numericamente in 168 unità. La crescita della popolazione straniera dovuta ai flussi naturali è nettamente inferiore rispetto a quella determinata dai flussi migratori dall’estero (+782). L’incidenza percen- tuale degli stranieri sul totale dei residenti al 01/01/2008 è del 11,42% (10,60% un anno fa). Sia il bilancio naturale sia quello migratorio sono sostanzialmente determinati dalle voci in attivo dei nati e e dei nuovi iscritti dall’estero. Data la giovane età, in media, della popolazione straniera, infatti, il peso dei decessi risulta molto contenuto (solo 5 in un anno), e i cancellati per trasferimento all’estero si attestano su valori più modesti rispetto agli iscritti (17 in un anno). La voce negativa nel bilancio della popolazione straniera è rappresentata dalle acquisizioni di cittadinanza: nel 2007 sono stati 229 (122 uomini e 107 donne) gli stranieri residenti nel nostro Comune che sono divenuti cittadini italiani grazie al matrimonio contratto con un coniuge di nazionalità italiana. Al 1° gennaio 2008 il 22% del totale della popolazione straniera residente è costituita da minorenni (2.063). Il numero di minori è in rapida crescita di pari passo con l’aumento della popolazione, tuttavia l’afflusso di nuovi residenti nel 2007 si caratterizza per una prevalenza di persone adulte, in conseguenza della quota consistente di ingressi per regolarizzazione. La nazionalità straniera più numerosa a Sesto SG è quella egiziana con 2.207 residenti (1.688 uomini e 519 donne); essa rappresenta il 23,9% del totale degli stranieri residenti. Segue la comunità romena con 865 residenti, poi quelle provenienti dal Perù con 801 unità , dall’Ecuador con 735, dalle Filippine con 714 e dalla Cina con 564. OCCHIO ALL’OCCASIONE Sesto San Giovanni VENDESI trilocale Doppi servizi, nuovo, termoautonomo, 10° piano, con possibilità box. Zona Matteotti scuole Breda. Richiesta 420.000,00 no agenzie. Tel.3929861235 Nuove fontiere dell’efficienza investigativa Il colonnello Garofalo del R.I.S. di Parma: tecniche sempre più sofisticate di Mariuccia Scarano I l tenente colonnello dell’Arma dei Carabinieri Luciano Garofalo, capo del notissimo R.I.S. di Parma, è stato ospite dell’Università di Milano-Bicocca ed ha illustrato esaurientemente le metodiche scientifiche di indagine adottate dai nostri investigatori e il loro alto grado di efficienza. Il territorio italiano è suddiviso in quattro zone, ognuna facente capo ad un R.I.S., cioè ad un reparto di investigazioni scientifiche dei Carabinieri. L’antesignano fu – tredici anni or sono - quello di Parma, che aveva in forze 13 addetti, mentre oggi ne conta ben 79. I delitti su cui investigare sono ovviamente numerosissimi, considerato che nel 2007 sono stati stimati in circa 6.000, tra omicidi, furti, rapine e violenze sessuali, e che quest’anno si pensa raggiungeranno quota 7.000. Gli omicidi sono nettamente diminuiti nell’ultimo ventennio, a dimostrazione che l’efficienza delle forze dell’ordine, anche nell’attività investigativa, funge da deterrente per i criminali. Sono aumentati, però, gli omicidi agiti in ambito familiare. Il lavoro di investigazione preliminare è lungo e complesso e richiede almeno un anno di tempo, quindi i casi non possono essere risolti rapidamente e molte delle informazioni diffuse nel frattempo dai mass media non sono veritiere, poichè dati e indizi vengono accuratamente tenuti segreti da chi investiga. Inoltre oggi numerosi pseudo esperti si definiscono criminologi senza averne la preparazione e discettano in TV e sui giornali, formulando ipotesi a vanvera sui delitti. Quanto viene messo in scena nelle fiction, ora tanto in voga, imperniate sull’attività di indagine delle forze dell’ordine non coincide con la realtà, né nei tempi operativi né nei mezzi di elaborazione dei reperti, e ingenera aspettative fuori luogo riguardo la possibilità di soluzione dei delitti. L’apporto della scienza incide sempre di più sul percorso investigativo e giudiziario, permettendo di valorizzare tutte o, per lo meno, molte delle tracce presenti sulla scena del crimine, consentendone la lettura anche con tecniche robotizzate. La rilevazione e determinazione del DNA è la tecnica più nota, messa a punto negli Stati Uniti nel 1986, insieme a quella del RNA. Ora è possibile individuare il DNA anche se si è in possesso di sole 2 cellule umane e lo si può desumere anche dalle tracce di sudore. E’ stato realizzato un robot per analisi di questo tipo, particolarmente utili nei casi di violenza sessuale. In futuro sarà possibile effettuare l’analisi del DNA sulla scena del crimine, che è sempre ricchissima di tracce e, perciò, va trattata con cautela e attenzione per preservarle, anche se in essa intervengono massicciamente forze dell’ordine, magistrati . . . Purtroppo in Italia non esiste ancora una banca dati del DNA, che sarebbe oltremodo utile. L’uso del Luminol permette, invece, di evidenziare la presenza delle tracce ematiche, anche molto datate. Per quanto riguarda la rilevazione delle impronte papillari - digitali e palmari - è stato compiuto un notevole passo avanti ed ormai è possibile individuarle anche su reperti bagnati. In questi ultimi anni le indagini balistiche si sono sempre più affinate ed è stata creata una banca dati che le raccoglie. Un altro utilissimo supporto viene offerto dalla fotografia digitale, che consente di acquisire informazioni dalle immagini dei luoghi all’interno delle abitazioni o negli ambienti esterni. Il colonnello Garofalo auspica un raccordo maggiore tra Carabinieri e Polizia, con la creazione di una banca dati comune dei delitti e dei soggetti criminali, e indica l’importanza per l’Italia di adire al circuito delle banche dati delle forze dell’ordine di tutti i Paesi europei e anche extraeuropei. SESTOUNOnews 24 ottobre 2008 - pagina 8 Residenze Heliopolis Centri Riabilitativi e Geriatrici Via Strada Cerca, Binasco (MI) - Telefono 02/900351 Fax 02/90094243 e-mail [email protected] I l 5 giugno 2007, dopo quattro anni di lavoro, è stato inaugurato a Binasco, nel sud Milano, il Centro Riabilitativo e Geriatrico RESIDENZE HELIOPOLIS, l’esempio più significativo tra le RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) di nuova concezione, strutture innovative che da poco tempo stanno sorgendo anche in Italia, ben diverse - per concezione e per servizi offerti - dalle tante “case per anziani” sorte in questi anni nel nostro Paese. HELIOPOLIS, iniziativa interamente finanziata da capitali privati, si trova a 15 km dal centro di Milano e ad altrettanti da quello di Pavia; è adiacente al casello autostradale di Binasco, al km 10 della Milano - Genova, facilmente raggiungibile sia con i mezzi pubblici, sia con il servizio di navetta privato. Circondata da sempreverdi, alberi a foglia caduca e da arbusti fioriti, Residenze Heliopolis può sembrare un castello, con la sua corte ed il suo parco, con la sua fontana, la sua chiesetta e la sala delle feste: una grande casa in cui ogni ospite può trascorrere molte ore della giornata con nuove conoscenze ed anche con la propria famiglia. Heliopolis è una Residenza ampia, accogliente, ariosa, piena di luce e di colori; pensata per far sentire l’ospite come a casa propria, pur trattandosi di una casa particolare, dotata di tutti i presidi sanitari necessari per garantire serenità e sicurezza anche nell’età avanzata. L’organizzazione della vita quotidiana consente ad ogni Ospite di sentirsi al centro dell’attenzione di tutto il personale, dei medici, degli specialisti, degli animatori, dei cuochi. Di chi lo accompagna a passeggiare, lo intrattiene con le letture e con la musica dal vivo, lo sorveglia e ne rispetta il sonno. L’attenzione di chi lo cura, lo consola, lo conforta, lo rallegra; di chi cerca di esaudirne i desideri, di mantenerne il vigore residuo, di fargli recuperare calore, benessere, serenità e salute. L’impegno di chi vi opera, professionalmente o come volontario, è quello di coniugare sensibilità umana e professionalità, che si ritrovano insieme nell’ospitalità e nella quotidiana pratica della scienza medica. La direzione scientifica è stata affidata al professor Orso Bugiani, uno dei neurologi italiani più apprezzati a livello internazionale, mentre la direzione sanitaria è stata assunta dalla dottoressa Cristina Colombo, oncologa, professionista di provata esperienza dirigenziale e gestionale. Nella equipe medica sono operativi, tra gli altri, due geriatri, un neurologo, un cardiologo, un pneumologo, un reumatologo, un fisiatra, un internista, specialisti che collaborano con due psicologhe, con gli educatori sociali oltre che con i fisioterapisti, gli animatori, gli infermieri professionali e gli operatori assistenziali. Medico e infermieri sono presenti nella struttura 24 ore su 24. Residenze Heliopolis, oltre a ospitare persone anziane, autosufficienti e non, all’interno delle due RSA già in funzione, si appresta ad accogliere, in uno specifico reparto, persone in stato vegetativo. Inoltre, è stata realizzata una CREARE un sereno e rassicurante contesto alberghiero rispondente efficacemente anche alle esigenze di ospiti con gravi difficoltà alla deambulazione o con gravi problemi psichici; PUNTARE sulla qualità di un servizio personalizzato per ogni ospite nell’am- terza RSA dedicata alle persone affette dal Morbo di Alzheimer, dotata di un proprio giardino esclusivo e, separatamente, un Centro di Riabilitazione Psichiatrica, a media intensità di cura, per altri 20 ospiti. HELIOPOLIS comprende anche un Resort, con 64 appartamenti, destinato ad accogliere coppie (coniugi, genitore e figlio, fratelli) nelle quali almeno un membro necessiti di vivere in una struttura protetta, con presenza di medico e di personale infermieristico, 24 ore su 24. Coppie che abbiano il desiderio di continuare a vivere insieme, in un proprio appartamento, sia pure all’interno di una accogliente struttura protetta, dotata di soggiorni e di altri spazi comuni di socializzazione, sia all’interno che all’aperto. Il Resort presta servizi alberghieri, senza alcuna restrizione di orario e, al tempo stesso, offre l’appoggio di bito di un contesto “umano“ e sereno. Per questo, le RSA ed il Resort sono stati concepiti come dimore dove sia davvero possibile rilassarsi e valorizzare al meglio il patrimonio della terza età; STIMOLARE la socializzazione degli ospiti tra loro e con l’ambiente esterno, attraverso la riscoperta di interessi, passioni e attività; OFFRIRE una cucina moderna e funzionale, con menù personalizzati attenta alle diverse e specifiche esigenze nutrizionali; RIVOLGERE l’attenzione all’anziano non autosufficiente e/o portatore di gravi disabilità psicosomatiche ( es.: demenze), con l’obiettivo di conseguire sempre la massima efficienza nell’organizzazione quotidiana dell’attività di assistenza, praticando attività di recupero psicomotorio, in relazione alle capacità una struttura sanitaria specializzata per la condizione delle persone anziane o non autosufficienti. Heliopolis, consapevole del grande valore dell’anziano nella società moderna, ha voluto indirizzare la sua attività verso il rispetto della dignità personale dell’anziano, elevando a fine ultimo e, quindi, eleggendo a suo obiettivo la centralità della persona anziana. Per questo Residenze Heliopolis s’impegna quotidianamente a: residue e alle patologie dell’ospite; TUTELARE la sicurezza di tutti gli ospiti con sistemi di chiamata ad emergenza che consentono di documentare le chiamate ed i tempi di risposta da parte del personale, porte ad apertura a codice, percorsi all’aria aperta protetti, una rete di videosorveglianza esterna; INVESTIRE su un’assistenza sanitaria a vari livelli di intensità, che si sviluppi attraverso la stesura di specifici piani di assistenza individuali (PAI) da parte dell’equipe multidisciplinare (medico, I.P., fisioterapista, ASA, animatore). Attraverso un percorso di individuazione dei problemi e disponibilità di strumenti, si propongono e, se possibile, si raggiungono obiettivi di recupero della persona (non solo a livello motorio ma anche psichico e di relazione); STIMOLARE la famiglia ad essere presente nella Residenza, per far mantenere alla persona anziana i rapporti con il passato ed evitare la sensazione di “abbandono” ; EDUCARE tutto il personale con corsi di formazione a vari livelli, puntando sullo sviluppo professionale e sulle qualità individuali, motivando e valorizzando il lavoro di ognuno, anche con riconoscimenti e garanzie di sicurezza lavorativa, facendo concretamente maturare la convinzione di partecipare alla costruzione di un progetto comune; FAVORIRE un’apertura sul territorio, creando una rete di alleanze (enti locali, ospedali, ASL, associazioni di volontariato, etc.) per una collaborazione seria e proficua a livello sociale e sanitario, mettendo a disposizione le strutture della Residenza anche per eventi culturali; SOSTENERE la ricerca scientifica coinvolgendo giovani medici, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati ed assicurare una maggior qualificazione e il riconoscimento a livello nazionale ed europeo con pubblicazioni, congressi e corsi di formazione; CREARE una rete di contatti privilegiati con gli ospedali per “facilitare l’ingresso dell’anziano tramite vie personalizzate“, al fine di evitare lunghe code e/o ore di attesa, soprattutto in condizioni di precarietà clinica. Questo e molto altro, oggi è dato da Residenze Heliopolis. Per chiedere ulteriori informazioni o per concordare una visita, si consiglia di fissare un appuntamento telefonando al seguente numero: 02/900351. SESTOUNOnews 24 ottobre 2008 - pagina 9 ASSOCIAZIONE ITALIANA ODONTOIATRI SEZIONE PROVINCIALE DI MILANO Il giorno 15 Novembre 2008, presso il Gran Hotel Villa Torretta, via Milanese 3 a Sesto San Giovanni, si terrà un convegno culturale organizzato dall’Associazione Italiana Odontoiatri con il Patrocinio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano. Vi parteciperanno autorità di caratura internazionale e nazionale: il Prof Geerhard Seeberger Presidente Eletto e Vice Presidente dell’Organizzazione Regionale Europea (E.R.O) della Federazione Mondiale dell’Odontoiatria, il Prof. Enrico Gherlone Referente per l’Odontoiatria e membro della Commiss. Nazionale Programmazione Sanitaria Ministero del Welfare, il Dr. Salvatore Rampulla Presidente Nazionale Associazione Italiana Odontoiatri, il Dott. Mario Cirincione ex Primario di Chirurgia Maxillo Faciale dell’Ospedale Niguarda Milano, il Dott. Alessandro Cristiano Staffelli Presidente Associazione Italiana Odontoiatri di Milano, la Dott.ssa Maria Jole Fontanella Magistrato e Giudice a latere della seconda Corte D’Assise del Tribunale di Milano. L’incontro tra i liberi professionisti e le Istituzioni avrà come unico scopo quello di fare chiarimenti su come verrà regolamentata l’odontoiatria del terzo millennio tra pubblico e privato. Il Ministero della Salute sta approntando una forma di odontoiatria sociale, su base volontaristica, dove richiede a tutti i Dentisti privati di applicare un tariffario calmierato. Il Presidente invita tutti gli odontoiatri a partecipare. Il Convegno AIO grazie al contributo di Presidente Dr. Alessandro Cristiano Staffelli aziende del settore è gratuito per tutti gli Odontoiatri, che possono essere accompagnati previa conferma di iscrizione da igienisti e assistenti. Per informazioni sul convegno www.aiomilano.it - tel. 3349279900 Per iscrizione inviare nome cognome e recapiti telefonici e indirizzo mail dei partecipanti a: [email protected] SESTOUNOnews 24 ottobre 2008 - pagina 10 Federalismo fiscale, la Regione Lombardia è al primo posto di Stefano Maullu* I l federalismo fiscale rappresenta un importante opportunità di miglioramento e di maggiore sviluppo per tutte le regioni d’Italia, da quelle che possono vantare una situazione economica florida fino a comprendere quelle che presentano un grave deficit monetario. L’azione primaria del federalismo è quella di contrastare la miriade di sprechi che attanaglia le macchine regionali e di regolare le transazioni finanziarie tra le regioni e lo Stato centrale. Se ci addentrassimo in maniera più dettagliata nell’argomento, si può sostenere che tali operazioni monetarie già così rappresenterebbero un costo elevato; quindi, con l’attuazione del federalismo fiscale queste verrebbero a mancare. Il decentramento delle funzioni che prima erano svolte esclusivamente dallo Stato fa sì che quest’ultimo venga sostituito nel suo ruolo dall’insieme delle regioni per porre così un freno ad una spesa pubblica incontrollata, dove le infrastrutture statali non siano inutilmente sovradimensionate rispetto alle esigenze reali del territorio. In questo modo si solleciterebbero le regioni ad una maggior sensibilità verso l’attuazione di un miglior modello di gestione. La Lombardia deve essere riconosciuta per la sua lungimiranza in materia, e grazie alla sapiente guida del Presidente Formigoni si può considerare a tutti gli effetti un modello di esempio per quanto concerne la corretta gestione delle risorse pubbliche, tanto da rappresentare un’eccellenza riconosciuta anche a livello in- ternazionale. È opportuno tale sarà rappresentato dall’ausottolineare l’azione anticitonomia impositiva e al critepatrice svolta dalla regione rio dei costi standard. Le e dettata dallo stesso Presiregioni disporranno per il fidente che, ancor prima che nanziamento di tutte quelle il modello di federalismo spese legate ai livelli essenziali fiscale venisse preso in delle prestazioni (sanità, istruesame da tutte le altre rezione, assistenza, trasporti). gioni, aveva già messo in Ancora, garanzie per gli enti pratica un’articolata ed eflocali i cui tributi saranno staficiente metodologia di gebiliti da Stato o regione in stione della finanza quanto titolari del potere legiregionale. Quindi, si è slativo con garanzia di un giunti in modo democramargine di flessibilità e nel ritico ad una razionalizzaspetto della propria autonozione e riduzione della mia. Il modello che prevede Roberto Formigoni spesa pubblica, adottando e un intervento diretto da parte e Stefano Maullu applicando regole certe e delle istituzioni che hanno verificabili, garantendo risposte organizzate maggiore conoscenza dei problemi e dei bisoai bisogni reali della comunità regionale. gni dei singoli territori è quanto mai avanzato Questo principio, a mio parere, sarà in grado e moderno, ed è indicato su più fronti come di reggere solo in presenza di una vera auto- un esempio virtuoso da seguire - in un monomia e di una chiarezza sulla divisione dei mento di estrema tensione sui mercati moncompiti tra Stato, regioni ed enti locali, senza diali - anche sul piano finanziario. Non si più essere spettatori di “un’invasione di tratta di un esempio casuale, perché quando campo dello Stato ai danni delle regioni”, si sommano tutti i punti sopra esposti si ha dando vita così ad un concetto di premialità una somma di fattori che richiama il concetto per chi eserciterà in modo virtuoso le proprie della sussidiarietà, ampliandolo e rinnovancompetenze; la penalizzazione per chi invece dolo. Di fronte allo scetticismo o ai timori non garantirà la tenuta dei conti pubblici. sulla ripartizione delle risorse intra-regionali Tutto questo si tradurrà in nessun aggravio del e, soprattutto, del sostegno che le Regioni carico fiscale nei confronti dei cittadini; alla meno ricche avranno da quelle più virtuose, è maggior autonomia impositiva di regioni ed opportuno indicare non solo l’assoluta intenenti locali corrisponderà una riduzione del- zione del governo di non penalizzare alcuna l’imposizione statale. Altro punto fondamen- realtà locale, come è logico che sia, perché oltre che inaccettabile socialmente sarebbe anche controproducente sul piano politico. La realtà è che, senza addentrarci in considerazioni sui numeri che richiedono ancora approfondimenti e analisi da parte delle alte istituzioni, ciò a cui si vuol dare vita con il federalismo fiscale - seguendo in questo l’esempio di altri Paesi europei - è un sistema di sussidiarietà “virtuosa”, che respinge le vecchie logiche assistenzialiste e le distribuzioni di denaro “a pioggia”, inutili e anzi controproducenti; ma si basa invece su una corretta ripartizione fra il diritto delle Regioni più povere a ottenere sostegno e gli altrettanto importanti doveri in tema di gestione delle risorse. Sarà premiata, in sintesi, sia la buona amministrazione, sia la capacità di intervenire nei vari settori della vita sociale con intelligenza, buonsenso ed efficienza. In questo quadro, risalta l’operato della Giunta Formigoni in questi anni - si pensi solo alla sussidiarietà orizzontale applicata a un sistema sanitario che tutti ci invidiano. Anni di gestione corretta e d’avanguardia sono un patrimonio che permetterà alla Lombardia di sviluppare ancor più il suo tessuto economico e di continuare ad affermarsi come uno dei principali motori economici d’Europa. Possiamo, quindi, dire che la linea lombarda è sempre più volta a far in modo che la regione resti al servizio dei cittadini e delle aziende, e non il contrario. *Assessore regionale alla Protezione Civile e Polizia Locale Sesto Flash NUOVA CASA PER ANZIANI È stata aperta all’inizio di ottobre la nuova residenza per anziani di Via Boccaccio. Lo stabile, di proprietà del Comune, è stato affidato in gestione alla Fondazione Pelucca, che già gestisce la storica casa di riposo di Via Campanella. La nuova struttura potrà accogliere fino ad una massimo di 72 ospiti in camere con 2 posti letto e un bagno. ENNESIMO CAMBIO DELL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE Dopo tante minacce l’Assessore all’Ambiente Giuseppe Valeriano l’8 ottobre ha rimesso il mandato nelle mani del Sindaco. Oltre a motivi personali dallo stesso sempre esternati, Valeriano ha tenuto a precisare che si sentiva trattato come un Assessore di serie B, non sentendosi sempre coinvolti nelle decisioni dell’amministrazioni su tematiche che riguardavano anche l’ambiente. La giunta, in data 15 ottobre, ha nominato il nuovo assessore all’Ambiente, una donna, Ersilia Brambilla, della sinistra democratica. Con questa scelta si è as- sistito all’uscita di scena definitiva dei Verdi, non senza polemiche, in quanto fino a qualche giorno prima era sicuro che la poltrona di assessore sarebbe ritoccata a uno dei verdi. AAA SVENDITA DI IMMOBILI L’amministrazione comunale, avendo necessità di fare cassa, prosegue con la vendita del patrimonio pubblico che non riveste un ruolo sociale. Questa volta sono coinvolti 6 immobili, tra cui uno studio medico e uno notarile. Duro l’attacco dell’opposizione in quanto hanno sottolineato che non è possibile vendere immobili per far fronte alle necessità di cassa ma quei soldi andrebbero rinvestiti per poter dare una risposta alle 700 persone che chiedono una casa. CAMBIO DI RESIDENZA PER ESSELUNGA Finalmente dopo anni di tira e molla, la storica Esselunga dovrebbe traslocare in Piazza Oldrini, nello spazio che fu della Standa. Anche Sesto potrà godere di un’Esselunga come quella di Bresso o di Cologno, con i banchi del fre- Associato ANACI n° 1909 Amministrazione immobili e Consulenze Via Dante, 105 - 20099 Sesto San Giovanni (Milano) Tel. 02-24.40.343 - Fax. 02-26.22.57.87 e-mail: [email protected] sco e una vasta gamma di prodotti tra cui scegliere. Ma agli abitanti del quartiere 2 questa decisione non va bene in quanto ci sono ancora molte incertezze sul futuro dell’area dove attualmente sorge il supermercato. L’Assessore Amato ha rassicurato gli abitanti della zona dicendo che appena sapranno le intenzioni della proprietà coinvolgeranno immediatamente le circoscrizioni, anche se è certo che resterà un’area commerciale. PARTONO I NUOVI AFFITTI E GLI INQUILINI SONO IN RIVOLTA Sono partiti gli aumenti da tempo annunciati dall’amministrazione comunale, per gli inquilini delle case comunali. Gli aumenti sono stati piuttosto salati, in alcuni casi anche del 70% e tutto ciò è avvenuto con l’invio di una semplice lettera dove veniva comunicato l’importo del nuovo affitto senza che fosse spiegato il criterio dell’aumento. APERTO SPORTELLO ALER Il 15 ottobre in Via Carducci n. 30 – 36 è stato inaugurato un nuovo sportello Aler per tutti i Comuni del Nord Milano. A disposizione del pubblico, si trovano 5 postazioni per risolvere ogni tipo di problema amministrativo, una sezione tecnica che gestisce i contratti di manutenzione e una sezione dedicata alla contabilità e ai servizi. RICERCA PERDITE con Assistenza e consulenza a gestori, studi tecnici ed Amministratori di fabbricati e condomini per la ricerca ed individuazione immediata di perdite da tubazioni ed infiltrazioni in genere su terrazzi e balconi con tecnologia all’infrarosso. REMI snc - Via Puricelli Guerra, 209 - 20099 Sesto S. Giovanni (Mi) Tel: 02-22.47.16.05 - 347-07.26.184 - e- mail: [email protected] SESTOUNOnews 24 ottobre 2008 - pagina 11 Il mercato Ritratto enciclopedico di un caposaldo della dottrina liberale, oggi in forte crisi di credibilità globale di Pietro Nunno Cenni storico-urbanistici. Il mercato (m. d’ora in poi) ha rappresentato una parte importante nella formazione della città. Si è spesso identificata nella funzione commerciale la causa prima dell’agglomerazione urbana e la sua crescita come processo di differenziazione graduale di un’economia basata inizialmente sull’attività di scambio. In Grecia il m. si svolgeva nell’agorà (piazza principale della polis e centro politico, economico e religioso), a Roma nel Foro. Quando le primitive botteghe romane furono sostituite da edifici pubblici, nacquero in determinate zone mercati particolari per i diversi generi (carni bovine e suine, pesce, verdure, pane, vino e generi prelibati). Sorse poi l’esigenza di un grande m. creato appositamente per accentrare la vendita dei più diffusi generi di consumo. Già nel 179 a.C. è attestato un edificio apposito, il macellum, costituito da un’area circondata da portici in cui si aprivano le botteghe (tabernae) e da una costruzione centrale circolare o poligonale. Questo tipo di costruzione si diffuse ampiamente in tutto il mondo romano. I grandiosi Mercati Traianei di Roma erano probabilmente grandi magazzini statali per la distribuzione di donativi (congiaria) al popolo. Nel Medioevo il m. fu situato dapprima in terreni imperiali o arcivescovili, detti broli, accanto ai quali sorsero edifici destinati al commercio, chiamati broletti; successivamente, col consolidarsi della classe mercantile, si costruirono piazze di m. in aree di proprietà del Comune, luoghi centrali di incontro, spesso funzionalmente specializzati (piazza delle erbe, del pesce ecc.). Nel Rinascimento si diffusero i mercati coperti (Genova, Firenze) e le logge dei mercanti (Padova, Bologna). Dal secolo XIX il m., sempre coperto, perdette definitivamente il carattere di centro di vita cittadina, conservando una specifica definizione funzionale, mentre in corrispondenza al mercato centrale si costruivano mercati rionali o specializzati per genere. Oggi i supermercati o ipermercati, enormi centri di vendita al minuto dotati di depositi e grandi aree di parcheggio, possono essere direttamente legati ai nuclei residenziali o preferibilmente collocati in zone esterne alla città, capaci di offrire servizi ai primi decenni del ‘900, di leggi (del commercio o del lavoro). sono difficilmente riscon- Infine, secondo un’accezione spregiativa trabili in un sistema eco- del termine, il m. assume il significato di nomico reale. In effetti, la traffico illecito di valori personali e morali situazione di competiti- (mercimonio): far mercato della giustizia, vità in cui vengono a tro- far mercato del proprio corpo (prostivarsi i vari protagonisti tuirsi). del m. può determinare il prevalere di uno o l’altro di essi nella ricerca del massimo vantaggio. In Fondato nel 2003 - Anno VI - n.9 un sistema capitaliPubblicato dalla SUN EDITORE stico è in ogni caso Direttore Editoriale: affidato al mercato Marialuisa Scaletti libero (nel senso che Direttore Responsabile: le forze di offerta e domanda sono liAlessandro Fede Pellone bere di operarvi) e al sistema dei Direttore di Redazione: prezzi, il compito di coordinare le dePino Cappellani cisioni di produttori e consumatori, Vice Direttore di Redazione: nonché di presiedere all’ottima alloMariuccia Scarano cazione delle risorse, cioè alla masRedattori: sima efficienza del loro impiego. Un Ezio Anzelmo, Daniela Mancini, m. è detto aperto se il suo accesso è Roberto Vaini libero a tutti i possibili contraenti e se Collaboratori: non è territorialmente limitato; Gianfranco Bergamaschi, chiuso, in caso contrario. Si usa diGiorgio Buonavitacola, Carlo Cattaneo, stinguere, inoltre, il mercato monetaFrancesco Cau, Francesco L. Cerchia, rio – o dei crediti – in cui oggetto di Daniele Contessi, Vincenzo Di Cristo, contrattazione sono i prestiti in moAntonino Filippelli, Nicoleta Moise, Walter neta a breve scadenza, dal mercato fiMuci, Pietro Nunno, Stefania Notarnicola, nanziario – o dei capitali – in cui i Vittorio Rossin, Giampiero Venturini fondi offerti e domandati sono a lungo termine: azioni e obbligazioni (negoAmministrazione ziati propriamente nel cosidetto mere pubblicità: SUN EDITORE cato mobiliare), mutui a media e Via Timavo 200 lunga scadenza, ecc. Nell’ambito 20099 Sesto San Giovanni della politica di controllo della circoTel 02.22478801 lazione monetaria e del credito, le Mobile phone: 3394184896 operazioni di o sul mercato sono le e-mail: [email protected] compravendite di titoli di Stato effettuate dalla Banca Centrale (in pratica, Redazione: una riduzione della quantità di moneta Via Saint Denis, 9 - tel. fax. 02.37011167 in circolazione con la vendita, un aue-mail: [email protected] mento con l’acquisto). Infine, nelStampa: A.G. Bellavite srl l’ambito della politica aziendale via 1° Maggio, 41 - Missaglia assumono rilievo le cosiddette ricerTiratura 33.500 copie - Distribuzione gratuita che di mercato, cioè il complesso Registrazione Tribunale Milano delle tecniche di rilevazione ed elabon. 630 del 3.11.2003 razione di dati relativi al m., di un parLe opinioni espresse negli articoli firmati ticolare bene o di un gruppo di beni, al e le dichiarazioni riferite dal giornale fine di potenziarne la vendita e massiimpegnano soltanto i rispettivi autori. mizzare i profitti (marketing). Il mercato nero, invece, rappresenta È visibile online: www.sestounonews.com lo scambio illecito, a prezzi maggiorati, di merci sottoposte a restrizioni SESTOUNOnews (custodia bambini, ristoranti ecc.) tali da favorire ogni tipo di clientela. Diritto. La competenza a disciplnare le “fiere e mercati” è stata attribuita dalla vigente Costituzione alla potestà legislativa primaria delle Regioni. La legislazione regionale deve però tenere conto di taluni princìpi fondamentali contenuti nelle leggi dello Stato, cioè che i Comuni possono assumere la costruzione e l’esercizio di mercati pubblici, anche con diritto di esclusiva, purchè soggetti al regime del demanio pubblico se appartenenti al Comune stesso, come accade per le varie norme concernenti la disciplina dei mercati all’ingrosso dei prodotti ortofrutticoli. Nel diritto penale, il mercato di voti si configura come offerta di denaro o di altri beni in cambio della promessa di ottenere il voto elettorale o l’astensione. Nelle procedure fallimentari, invece, il mercato di voto è il reato del creditore che accetta benefici economici in cambio del suo voto a vantaggio del debitore o di altri nel concordato e nelle delibere dei creditori. In entrambe i casi sopra citati, il reato comporta la pena della detenzione e la multa per tutti i soggetti coinvolti. Economia. Il m. in senso geografico ed economico trova la sua origine e la sua giustificazione nel fenomeno dello scambio, e lo sviluppo della sua organizzazione è parallelo a quello del commercio. Nella letteratura economica si distinguono i mercati perfetti, caratterizzati dalla concorrenza perfetta, dai mercati imperfetti quali concorrenza monopolistica, monopolio, oligopolio. I primi, benché teorizzati fino SESTOUNOnews di Vincenzo Di Cristo 24 ottobre 2008 - pagina 12 Iniziativa contro il caro vita Latte fresco appena munto ‘alla spina’ S ono situazioni difficili per le famiglie: prima la stangata autunnale che ha comportato rincari per circa 600 euro a famiglia a causa del rialzo dei prezzi del riscaldamento, luce, gas, acqua e degli aumenti dei prodotti alimentari; in seguito la grave crisi economica che ha colpito l’economia mondiale la quale non tarderà a far sentire ulteriormente gli effetti sul portafoglio dei consumatori. In un tale scenario ritengo sia doveroso per le Amministrazioni pubbliche intraprendere tutte le iniziative che presentino un alto scopo solidaristico e sociale a favore dei soggetti socialmente deboli. Infatti, se la crisi comporterà per i soggetti più abbienti dover rinunciare a un viaggio di piacere in più o a ritardare l’acquisto di un bene voluttuario, per i soggetti a rischio di fragilità sociale, tra cui le famiglie numerose, con monoreddito, impoverite e gli anziani, questa situazione potrebbe comportare la difficoltà, se non l’impossibilità, di approvvigionarsi dei beni di prima necessità indispensabili per la propria sussistenza. Questo è stato il motivo per il quale ho presentato recentemente in Consiglio Comunale, con il supporto dei Capigruppo della minoranza, una mozione che possa coinvolgere il Sindaco, la Giunta e i partiti della maggioranza, perché si rivolgano alle rappresentanze dei produttori di latte, al fine di valutare in tempi brevi la fattibilità l’imbottigliamento, il del progetto d’installaconfezionamento di nuovi zione sul territorio coimballaggi ed il trasporto, munale, così come è già con il risultato di ottenere avvenuto per l’acqua, di minori consumi di carbudistributori automatici di rante, meno inquinamento latte fresco crudo al per i processi produttivi prezzo calmierato di correlati e quindi meno ri1€/litro. Già in altri Cofiuti prodotti; tutti motivi muni della provincia di per i quali il latte crudo ha Milano è stata intrapresa il costo contenuto medio Vincenzo Di Cristo tale iniziativa; i distribudi 1€/litro. tori fino ad ora sono Sotto il profilo igienico circa 90 (fonte: www.milkmaps.com). sanitario sono garantiti tutti i controlli Il latte appena munto nella stalla è filtrato previsti dalla rigorosa normativa vigente, e refrigerato e poi distribuito tramite dei mentre sotto il profilo del gusto, il latte dispenser a self- service: s’inserisce la crudo, essendo ricco di grasso non omomoneta nella gettoniera, la macchina cal- geneizzato, risulta mediamente più sapocolerà la quantità di latte corrispondente rito del latte confezionato. Il latte fresco all’importo versato ed il beccuccio eroga “alla spina” permetterebbe quindi di solatte. stenere, seppure in minima misura, Le bottiglie si possono trovare sul posto un’economia intelligente. oppure portate da casa ed essere in ogni Certo tale proposta non ha la pretesa di caso riutilizzate più volte, con l’unica ac- risolvere i gravi problemi economici evicortezza di ripulirle tra una ricarica e l’al- denziati poc’anzi, ma rappresenterebbe tra. I vantaggi di tale proposta sarebbero comunque per i Sestesi l’avvio ad acquimolteplici. Dal punto di vista economico sire una nuova mentalità come consumasi attua la cosiddetta “filiera corta”, a tori attenti alla qualità e al costo dei tutto vantaggio dei cittadini-consumatori prodotti alimentari ed anche alle problecon una serie di benefici a cascata anche matiche del mangiar sano e della lotta per la collettività, tra i quali la difesa am- all’utilizzo dei dispendiosi contenitori bientale. Si eliminano molti passaggi: “usa e getta”. SESTOUNOnews a cura di Paola Paleari Letture LA MODISTA di Andrea Vitali “UN ROMANZO CON GUARDIA E LADRI” - 385 pagine, Euro 16,60 – Edizioni Garzanti 2008 (Narratori moderni) A ndrea Vitali è nato nel 1956 a Bellano, sulla riva orientale del lago di Como, dove esercita la professione di medico, ha già pubblicato diverse opere con Garzanti e vinto il Premio Grinzane Cavour 2004 e Bruno Giuffrè con “Una finestra vistalago” e il Premio Bancarella 2006 con “La figlia del podestà”. Nei suoi romanzi divertenti, intelligenti e godibilissimi l’autore reinventa la commedia all’italiana, ritraendo l’immagine più vera e profonda della nostra Provincia, attraverso le atmosfere un po’ indefinibili del Lago ed i dialoghi vivaci in cui ogni personaggio ha un suo caratteristico linguaggio. Le maldicenze, le cattiverie, le ingenuità e le alterne complicità della provincia che tanti misteri nasconde, sono descritti con affetto e partecipazione attiva. Il romanzo è centrato sulla protagonista femminile vitale, ambiziosa e sensuale, furba ma ingenua, la “modista” Anna Montani, attorno al cui “atelier” si concentra tutto il Paese di Bellano ed i re- lativi personaggi dal sindaco Balbiani con il segretario comunale Bianchi e il messo Milito, al trio di giovinastri Fès, Ciliegia e Picchio - passando per l’appuntato Marinara, che deve rimediare alle distrazioni del suo maresciallo. La Montani è una donna sicura del proprio potere, tanto che la intricata vicenda relativa alla sua presunta vedovanza farà perdere notti di sonno e di pazienza al maresciallo Accadi, il nuovo comandante della locale stazione dei carabinieri che non riesce a togliersi dalla testa la sensualissima modista. Altri uomini però ronzano intorno alla bella donna: Romeo Gargassa losco trafficante ed Eugenio Pochezza, giovane corrispondente della “Provincia” ed unico erede della signora Eutrice. Uno strano tentato furto in municipio, una bella sbronza del nuovo assunto guardiano notturno e un secondo tentato furto in una villa - di cui ancora il guardiano notturno neppure si accorge - rappresentano le principali vicende che si intrecciano con l’indagine che riguarda l’accertamento della vedovanza della bella modista il cui marito è sparito in guerra in Russia, ma la cui morte non è mai stata accertata e con le diverse tresche amorose della Montani. 24 ottobre 2008 - pagina 13 Dedicato alla Cucina a cura di nonna Luisa Cestini di patate con piselli Ingredienti: 500 gr. di patate, una scatola di piselli, 100 gr. di prosciutto cotto, 70 gr. di burro, 2 uova, ½ bicchiere di panna, pane grattato, due foglie di cipolla, noce moscata, olio per friggere, sale e pepe. Tritate finissima la cipolla, fatela appassire in 20 gr. di burro, aggiungete i piselli, salateli e fateli insaporire, poi aggiungete la panna e lasciate restringere il sugo. Lessate le patate, schiacciatele al setaccio e aggiungete il burro e la noce moscata. Ponete il recipiente sul fuoco e fate asciugare il composto sin da renderlo duro. Toglietelo dal fuoco, unite il prosciutto tritato con due tuorli, uno per volta. Mescolate bene per amalgamare, formate tante palline grosse come un mandarino e all’interno fate una conca; passate i cestini nell’uovo salato e pepato e poi nel pane grattato; quindi nell’olio bollente. Scolateli quando saranno dorati. Poi, riempiteli col sugo di piselli e infornateli tanto che si scaldano. INCONTRIAMOCI CARI LETTORI LA REDAZIONE DI SESTOUNOnews E’ APERTA PER VOI OGNI MARTEDI’ ORE 10/12 e GIOVEDI’ ORE 10/12 e 15,30/19,30 Potete contattarci per segnalare temi da trattare, proporre la Vs. collaborazione, sottoporci i vs. problemi. Redazione di SESTOUNOnews via St. Denis, 9 mobil phone: 3394184896 SESTOUNOnews 24 ottobre 2008 - pagina 14 SESTOUNOnews Rubrica a cura di Max Nachira 24 ottobre 2008 - pagina 15 Sportivamente Scivolone in Romagna della PRO SESTO e domani al Breda ci fa visita la SPAL CESENA CALCIO – PRO SESTO 3-1 causa bianco celeste perche riporta la Pro Sesto in piena zona play out a causa delle contemporanee vittorie di Monza e Sambenedettese, rispettivamente su Legnano e Padova, due delle dirette concorrenti per la salvezza. Analizzando la prestazione si può dire che i bianco neri romagnoli non hanno fatto null’altro che i propi compiti a casa, giocando come era prevedibile contro una Pro Sesto che è parsa ancora una volta dal punto di vista difensivo alle prese con diversi problemi. La cronaca. La partita si mette subito in salita per l’undici di Sala che dopo pochi minuti è subito in svantaggio: 10’ p.t. schema tipo basket per il Cesena con Giaccherini che pennella un perfetto assist per Bonura che mette in mezzo un pallone invitante, difesa della Pro ferma e Motta non si fa pregare insaccando di prepotenza. Al quarto d’ora c’è una timida reazione sestese con Ravaglia che però non ha problemi a corntrollare un tiro di Beretta. Ma il pallino del match è in mano bianco nera: 19' pt cross dalla destra di Ceccarelli e colpo di testa di Motta che esce di poco alto sopra la traversa. Nonostante il predominio romagnolo, la Pro Sesto su palla inattiva agguanta il pareggio: 30' pt Bertolini batte un corner dalla sinistra, scambia con Boisfer e centra in area dove Preite di testa insacca il gol del pareggio della Pro Sesto. La reazione del Cesena è veemente: 33' pt grande parata di Offredi che alza in corner un colpo di testa ravvicinato di Biasi dopo una punizione battuta da Giaccherini; sull'angolo conseguente colpo di testa di poco Le formazioni: CESENA (4-3-2-1): Ravaglia; Ceccarelli, Tonucci, Biasi, Lauro; Segarelli (17' st Sacilotto), De Feudis, Bonura (44' st Zebi); Giaccherini, Chiavarini; Motta (34' st Djuric).A disp.: Tardioli, Ricci, G.Rossi, Ferretti. All. Bisoli. PRO SESTO (4-2-3-1): Offredi; Tursi (39' st Kabine), Perfetti, Preite, Lambrughi; Bedin (29' st De Filippis), Fracassetti; Maah (1' st Valtulina), Boisfer, Bertolini; Beretta. A disp.: Russo, Campi, Konè, Di Quinzio. All. A.Sala. ARBITRO: Sig. Coccia di San Benedetto del Tronto. GUARD.: Maruccia - Parisse. MARCATORI: 11' pt Motta, 30' pt Preite, 40' pt Chiavarini; 49' st Giaccherini. NOTE: Giornata di sole, campo in perfette condizioni.Giocatori ammoniti: Segarelli, Boisfer, Preite. Angoli 3-1 per la Pro Sesto Spettatori. 5.621 (paganti 911, abbonati 4.710). Incasso 25.813,69 € N ulla da fare per la Pro Sesto in Romagna. La squadra di Antonio Sala torna a Sesto San Giovanni dalla riviera con un brutta sconfitta per 31 sul groppone. Il match è sembrato davvero un passo indietro, sul piano del risultato e del gioco, rispetto a quanto fatto vedere sette giorni prima in casa contro il Legnano. Beretta e compagni sono sicuramente incappatti in una giornata negativa, e può capitare, e poi contro un Cesena che tra l’altro ha tra le sue fila giocatori che forse sono più da serie B che da Lega Pro. Ma la sconfitta è particolarmente seria per la DOPO GARA A lla uscita dagli spogliati, incontrando i giornalisti, mister Sala esprime la sua grande delusioneche davvero non si aspettava questa sconfitta in terra romagnola. Il tecnico bianco celeste nel dopo gara di Cesena ribadisce le difficoltà della sua squadra nell’affrontare una Cesena così determinato ed abile a sfruttare i momenti topici della gara. “ Sapevamo che sarebbe stata una partita difficilissima - dice Antonio Sala - Eravamo consci che il Cesena davanti al proL’attaccante Alberto Bertolini prio pubblico avrebbe giocato una partita con grande intensità e determinazione, e quando devi giocare contro una squadra così, anche gli episodi ti devono essere favorevoli. Credo che l’episodio chiave della partita sia stato l’episodio della traversa di Bertolini nel secondo tempo. Se il pallone invece di battere sulla liena di porta fosse terminato oltre la linea la partita sarebbe finita in un altro modo. Essere in svantaggio nella ripresa ci ha obbligato ad attaccare lasciando spazi invitanti per il loro contropiede. Se fossimo stati sul pareggio magari quegli spazi potevamo averli noi.” Ora per la Pro Sesto c’è la Spal. una squadra in grande condizione e che dispone di un organico competitivo come ribadisce il direttore sportivo bianco celeste, Cristiano Giaretta e che sabato arriva al Breda con inteti bellicosi. “ Credo che contro i ferraresi sabato al Breda servirà una grande prestazione – dice l’ex giocatore di Monza e Lecco -. La Spal è una squadra di grande tradizione e con un organico di tutto rigurdo ma credo che i nostri ragazzi saranno all’altezza della situazione.” Dopo la gara contro la Spal, la Pro Sesto avrà un’altra gara importantissima: in Coppa Italia mercoledì 29 la Pro Sesto affronta il Monza, in un derby che vale il passaggio del turno. L’appuntamento è per le ore 15.00 allo stadio Breda di Sesto San Giovanni. fuori di Tonucci. La spinta dei padronni di casa è continua e a quattro dalla fine produce frutto: 40' pt Bonura lancia sulla sinistra Giaccherini che entra in area e crossa sul secondo palo dove Chiavarini mette in rete il gol del 2-1. La ripresa si apre con Valtulina al posto di un non pervenuto Maah e sono subito dolori per la Pro: 3' st Preite salva con Offredi battuto un pallonetto di Giaccherini lanciato magistralmente da Bonura. Passano però due minuti e potrebbe esserci il clamoroso pari bianco celeste: 5' st Bertolini riceve da Boisfer e dal limite dell'area fa partire un bolide che colpisce la traversa, rimbalza sulla linea di porta ed esce. Il resto della ripresa ristagna senza particolari emozioni a parte alcuni contropiedi cesenati che potevano fa male alla Pro come al 42' st: assist dalla sinistra di Chiavarini per Dìjuric che si fa parare il tiro da Offerdi da favorevolissima posizione. Il terzo gol arriva in pieno recupero: 49' st grande azione personale di Giaccherini che se ne va sulla sinistra, dribbla quattro difensori, converge al centro e batte Offredi sul primo palo per il definitivo 3-1 finale. Dopo questa sconfitta per la Pro Sesto non è sicuramente il momento dei de profundis bisogna guardare in avanti e con positività già alla prossima partita anche perchè al Breda arriva la lanciatissima Spal. Una partita che sarà quasi un derby visto i tanti ferraresi trasferitisi a Sesto dopo l’alluvione del Polesine del 1951 e che quindi non perderanno l’occasione di poter andare a tifare per la loro squadra del cuore nella loro città adottiva La classifica 1° divisione gir.A: Pro Patria 18 Novara 15 Spal 13 Cesena 12 Padova 12 Cremonese 12 Reggiana 11 Lumezzane 10 Lecco 9 Verona 9 Ravenna 9 Venezia 8* Sambenedettese 8 Monza 8 Pro Sesto 8 Pergocrema 8 Legnano 7 Portogruaro 6 *2 punti di penalizzazione Prossimi incontro della PRO SESTO al Breda: - sabato 25 alle ore 15,00 Pro Sesto - Spal - mercoledì 29 ore 15,00 Pro Sesto - Monza valevole per la Coppa Italia Prossimo turno 26/10/2008 di campionato: Cremonese-Legnano; LumezzanePro Patria; Monza-Reggiana; Novara-Venezia; Padova-Cesena; Portogruaro-Pergocrema; Pro SestoSpal ( sabato ); Ravenna-Sambenedettese; Verona-Lecco Basket femminile serie A1: Geas Ancora senza punti a Taranto per il tutto per tutto A ncora zero punti in classifica per la Bracco Geas Basket. Nella prima partita contro la Lavezzini Parma la gara finisce sull’80-56.Vince la Bracco, ma i due punti sono andati a Parma, come ha sentenziato il giudice sportivo il giorno dopo la gara. Dopo la partita contro le emiliane le sestesi sono andate a far visita in campionato ad una delle migliori squadre del torneo, l’Umana Reyer Venezia, unica squadra italiana ancora imbattuta in campo nazionale ed internazionale. Le lombarde hanno giocato un basket coraggioso ma che le ha viste sconfitte con l’onore delle armi per 64 a 57. Nel dopo partita coach Roberto Galli ha elogiato la buona prova delle sue ragazze.” Giocavano contro una sqadra fortissima – dice il tecnico del Bracco Geas – e siamo stati quasi sempre avanti durante l’andamento del match. Ma credo che non sono queste le partite cui dobbiamo vincere. Per noi sarà fondamentale la trasferta di domenica a Taranto dove troveremo un ambiente caldissimo e dove dovremo essere bravi a cercare la nostra prima vittoria in Regular Season. Per la Bracco Geas quindi domenica in Salento un appuntamento fondamentale da non fallire. Le ragazze del Bracco Geas si sono concesse in settimana una parentesi calcistica fuori dal par- quet. L'intera squadra della Bracco Geas, con lo staff tecnico e dirigenziale, ha – infatti - assistito, mercoledì, alla partita della Champions League di calcio fra l'Inter e la squadra cipriota dell'Anorthosis, rivelazione della Champions League. L'invito a San Siro è stato un tributo di simpatia da parte del club del presidente dell’Inter Massimo Moratti che conosce personalmente il "progetto Geas" e i suoi obbiettivi. Un'occasione speciale per rinsaldare un rapporto fra società molto blasonate dell'area della Grande Milano ed è uno dei segnali più significativi del risveglio d'interesse nei confronti del Basket a Sesto San Giovanni. "Per tutti noi è un onore - sottolinea il presidente Mario Mazzoleni, tra l’altro, tifoso nerazzurro - andremo a sostenere con calore una grande squadra italiana impegnata nella massima competizione europea.” Ospite sicuramente molto è stata Ticha Penicheiro. La regista portoghese, da molti considerata la migliore del mondo nel suo ruolo, è infatti di nazionalità portoghese, ed è una sostenitrice personale di mister Mourinho e del fantasista Figo, altro grande lusitano alla corte di Moratti. La popolarità di Ticha in Portogallo(nella cui nazionale è approdata addirittura a 14 anni) è notevole, paragonabile in qualche modo a quella che accompagna le star del mondo del calcio.