Edizione n°9 - SESTOUNOnews

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Edizione n°9 - SESTOUNOnews
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Anno VI - N. 9
24 ottobre 2008
SESTOUNOnews
PERIODICO DI ATTUALITÀ, CULTURA, POLITICA E CRONACA
DIRETTORE RESPONSABILE: Alessandro Fede Pellone
DIRETTORE DI REDAZIONE: Pino Cappellani
REDAZIONE: Mariuccia Scarano, Roberto Vaini
DIRETTORE EDITORIALE: Marialuisa Scaletti
STAMPA: Tipografica Sociale - Viale Europa 12, Monza
TIRATURA: 35.500 copie
L’EDITORIALE
del prof. Sergio Saiani
LE CRISI DELLE BANCHE
S
ono momenti di paura e preoccupazione per i nostri risparmi ed il
nostro futuro. Allora ci si chiede,
ma come mai le banche
non hanno più soldi?
Da cosa proviene questa crisi? Dove sono finiti i nostri risparmi? E’
facile rispondere che
esisteva un “castello di
carta” ed è crollato, ma
perché? Schematizzando al massimo, le
cose sono avvenute e
succedutesi nel tempo
ed a livello mondiale,
come segue:
Mr. Smith, compra una
casa ed ottiene un
mutuo di 100.000 dollari cambiali a favore
della Banca “A”; la Banca “A” trasferisce le “cambiali” (diciamo per comodità
cambiali, ma potrebbero essere bond,
prestiti, obbligazioni, ecc) alla Banca
“B”, ricevendo in cambio una cambiale
dalla Banca “B”, la Banca “A” cede le
cambiali della Banca “B” alla Banca
“C”, ricevendo un’altra cambiale dalla
Banca “C” che cede poi alla Banca “D”
e così via. A sua volta la Banca B, cede
la cambiale della Banca “A” alla Banca
“Y”, riavendo in cambio una cambiale
della Banca “Y”, che andrà a cedere alla
Banca “Z” e così via.
Non solo, Mr. Smith proprietario di una
casa, mette questa a garanzia per comprarsi un’automobile, e forse l’automobile a garanzia dell’acquisto di un
frigorifero e cosi via.
In definitiva, su un unico bene vero la
casa si è sviluppato un tourbillon di affari fasulli, in base al quale si sono pagati
lauti stipendi, sostenute spese faraoniche, acquistate aziende decotte. Se poi il
povero Mr. Smith non paga la “cambiale”, crolla il castello di carta.
Le Banche cercano di far fronte ai loro
impegni saldando le cambiali che hanno
firmato, ma ne hanno firmate così tante
che non ce la fanno più. La situazione
drammatica che ne è derivata è che le
banche avendo pochissima liquidità, ma
moltissimi crediti inesigibili e non solo
mettono a rischio i fondi dei risparmiatori, ma per di più non sono in grado di
finanziare le imprese, ossia le aziende
che procurano ricchezza. Se da una parte
non si consuma e dall’altra non si produce, e quindi vi è disoccupazione, la
depressione è completa. Così come è
avvenuto con la crisi economica del
1929. Come se ne era usciti allora? Con
il “New Deal”: gli Stati Uniti hanno finanziato grandi opere pubbliche, creando lavoro - secondo la teoria di
Keynes - e dotando le banche di fondi
per finanziarie le piccole imprese. Come
si può uscire dalla crisi attuale? Più o
meno nello stesso modo. Il Governo
Berlusconi, tramite il Ministro Tremonti,
ha fatto poche mosse, ma fondamentali:
a) ha decretato che le banche non pos-
sono fallire; b) ha garantito i prestiti interbancari (le banche non si fidavano
l’una dell’altra); c) ha stabilito che lo
Stato, se le banche sono
in difficoltà, intervenga
portando loro capitale
fresco, secondo precisi
criteri stabiliti dalla
Banca d’Italia e dalla
Consob.
Così facendo ha dato fiducia ai risparmiatori,
che hanno i loro risparmi in banca, e ha
dato mezzi alle banche
per poter finanziarie le
imprese.
Ma come si può fare
ciò? O aumentando le
imposte (cosa impossibile in questo momento) o stampando moneta (altrettanto
impossibile, perché si provocherebbe inflazione non ammessa dalle regole
dell’Unione Europea) o, e così sarà, aumentando il debito pubblico, in barba a
tutti i parametri di Maastricht. Che questi siano stati dei provvedimenti validi,
lo comprova il rialzo delle quotazioni
azionarie dei giorni 13, 14 di ottobre. Infatti, mentre sino a venerdì 10 le banche, i Fondi e gli Istituti finanziari hanno
venduto le azioni in portafoglio per crearsi dei liquidi, per cui le quotazione
sono crollate, allorchè sono venute a conoscenza della possibilità di avere i
fondi dallo Stato hanno ricomprato le
azioni e da qui è scaturita la grossa ripresa dei giorni 13 e 14 ottobre.
Gli unici a perderci sono stati quei privati che, spaventati, hanno venduto i
propri titoli ed oggi non hanno più la
possibilità di ricomprarli, accumulando
perdite veramente, veramente, rilevanti.
Ma, infine, chi pagherà per questo disastro? Quali devono essere le nuove regole di comportamento? Dovrebbe
pagare chi ha sbagliato, chi ha predisposto bilanci fasulli per reperire fondi dal
pubblico; non occorrono nuove regole:
basta applicare il Codice Civile. Però,
anche chi doveva controllare questi soggetti è responsabile dell’accaduto.
Le varie Authorities, la Consob, la
Banca d’Italia e i burocrati di Bruxelles
a cosa servono? Servono a dirci oggi che
c’è la crisi, come le insegne sull’autostrada che, quando si è fermi da ore, indicano “possibilità di code”! E, per
favore, non istituiamo altre Commissioni di Controllo!
E’ bene che ci sia il libero mercato ed è
invece sbagliato l’intervento diretto
dello Stato nell’economia, però il controllo dello Stato sulla libera iniziativa è
essenziale per tutelare i diritti di tutti.
Speriamo che questa crisi, che pur lascerà degli strascichi anche, purtroppo,
nell’economia reale, perché con pochi
soldi non si fa molto, ci possa insegnare
ad essere prudenti sull’uso della moneta
virtuale e che giocare in borsa con il
computer di casa è molto pericoloso.
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Elezioni Usa, banco di prova
anche per il voto online
di Francesco Cau
L
e elezioni americane sono ormai alle
porte - si vota il 4 novembre - e c’è
un gran parlare di candidati e piattaforme politiche: in realtà queste elezioni saranno un banco di prova non solo per Obama
e McCain, ma anche per il sistema di votazione elettronico. Infatti per la prima volta,
negli Usa si ricorrerà all’utilizzo della votazione elettronica.
Il voto via Internet è stato già impiegato in
altri Stati in diverse tornate elettorali, per
esempio in Estonia e Svizzera, e così accadrà per le prossime presidenziali americane
in una contea della Florida - nonostante essa
sia stata proprio lo Stato dell’Unione che
nelle ultimi elezioni richiese un riconteggio
dei voti - dove si attuerà un progetto pilota di
voto on-line, per far votare anche i militari
che si trovano all’estero.
Secondo un’analisi di Datamonitor, un’im-
portante azienda americana di consulenza
elettronica, il problema principale per le
aziende produttrici dei dispositivi per permettere il voto via Web o elettronica sarà
proprio conquistare la fiducia degli elettori
verso questo tipo di votazione innovativa,
senza dubbio, ma difficile da accettare.
E, comunque, “passerà un bel po’ di tempo
prima che Internet diventi uno strumento
diffuso di votazione e, anche allora, è probabile che sarà utilizzato solo come un sistema supplementare per situazioni
particolari, piuttosto che come sostitutivo
dei più tradizionali seggi elettorali”, dice il
rapporto “Elezioni nel 21° secolo: l’avvento
del sistema di votazione elettronico”. Insomma l’adozione di queste novità è ancora
lontana e non certo sostituirà, almeno per le
prossime e tanto attese elezioni americane,
il tradizionale sistema di votazione dei seggi
elettorali.
CONTINUA A PAGINA 2
Immobilismo e speranze
nei trasporti pubblici
Sesto pensa, sogna, litiga mentre gli altri Comuni
realizzano infrastrutture
di Alessandro Danesi
L
a ottima posizione
nel contesto provinciale
rende
Sesto San Giovanni una
cittá molto apprezzata nonostante non possa vantare alcun altro tipo di attrazione – per chi
professionalmente o affettivamente è legato all´area
milanese.
Questo apprezzamento è
accentuato dalla presenza
di infrastrutture di trasporto quali la ferrovia e la
metropolitana, la cosiddetta ”rete di forza”, ovvero
di
quelle
infrastrutture di trasporto, generalmente su
ferro, caratterizzate da alta capacità e da alta
frequenza.
Al centro di una strategia lungimirante nel
campo dei trasporti dovrebbe esserci proprio lo
sviluppo della rete di forza, lasciando al bus un
ruolo complementare a servizio e potenziamento della rete di forza stessa.
Purtroppo quello a cui abbiamo assistito in
questi anni é stato qualcosa di diverso.
SOMMARIO
Società
Allarme moschea in città
A pagina 3
Demografia
Sempre meno italiani a Sesto
A pagina 7
CONTINUA A PAGINA 2
Novità
Farmacie comunali
e dintorni
di Franca Landucci
a pagina 6
Latte appena munto “alla spina”
A pagina 12
Sportivamente
Pro Sesto e Geas
A pagina 15
SESTOUNOnews
di Francesco Cau
SEGUE DALLA PRIMA
n Europa Gran Bretagna e Olanda
hanno utilizzato sistemi di votazione
elettronici e l’Estonia è stato il primo
Paese a permettere ai suoi elettori di votare
su Internet. Brasile e India hanno addirittura istituzionalizzato la votazione elettronica senza molte difficoltà.
Forse le maggiori difficoltà si sono verificate proprio negli Stati Uniti. Nelle elezioni presidenziali del 2000 ci furono molte
contestazioni sul ballottaggio, che misero
seriemente in dubbio il volere dell’elettorato. Il Congresso allora approvò una legge
che richiedeva agli Stati di aggiornare i
propri sistemi elettorali, gettando le basi
per la creazione di un mercato per i sistemi
I
24 ottobre 2008 - pagina 2
Elezioni Usa, banco di prova anche per il voto online
di votazione elettronici, pur tra i timori per
la sicurezza, la privacy e l’errore umano.
La componente elettronica sta facendo
sempre più da padrona negli USA. Più
Obama che McCain sta utilizzando a tappeto tutti i nuovi mezzi di comunicazione
sconfinando in settori dove nessuno aveva
mai osato prima: quello dei videogames.
Infatti la pubblicità del candidato nato nelle
Hawaii è comparsa nel videogioco della
Xbox, Burnout Paradise, un famoso gioco
di gare automobilistiche cittadine. Più volte
durante la sua campagna Obama aveva
esternato apprezzamenti riguardo alla console della Microsoft, sostenendo che essa
rappresenta una delle più grandi forme di
intrattenimento per i giovani. Grazie ad un
rapido
aggiornamento via internet,
sul videogame della
Electronic Arts è
stato possibile caricare una pubblicità
che è andata poi ad
apparire nei circuiti
di gara in forma di
cartellone. L'insegna
riporta una foto di Obama accompagnata
dallo slogan: "La votazione ha avuto inizio" e nella riga sottostante “voteforchange.com".
Questa forma di in-game adverstising è
completamente legale e rappresenta una
novità rispetto alle pubblicità già esistenti
nei videogiochi online. Lo staff di
Obama, ma anche
diverse compagnie
del settore e non,
hanno fiutato che si
tratta di una risorsa
incredibile, che si è
stimato avrà un giro
di affari che arriverà
ad un miliardo di dollari entro il 2011, soprattutto dato il fatto che le varie console
sono oggi connettibili alla rete e ciò permette agli sviluppatori di aggiornare continuamente le pubblicità all'interno dei
videogames.
Vedremo mai qualcosa del genere in Italia?
Immobilismo e speranze nei trasporti pubblici
SEGUE DALLA PRIMA
bbiamo visto scomparire dai piani di
Metropolitana Milanese la metrotramvia che avrebbe dovuto collegare i nuovi quartieri costruiti sulle aree
dismesse con Sesto-Marelli o con Precotto e
Cascina Gobba. Abbiamo visto slittare giorno
dopo giorno il prolungamento verso Bettola
della Linea 1 (qualche mese fa si è addirittura
rischiato di veder sfumare il progetto) e ancora, dopo ormai decine di anni, aspettiamo la
partenza dei lavori.
Servirebbe una forte interazione e collaborazione con l´amministrazione milanese per
guidare e non subire lo sviluppo della rete di
forza. Ad esempio pochi sanno che il prolungamento della Linea 5 da Bignami a Bettola
A
potrebbe passare per Viale Fulvio Testi o per
Viale Matteotti, ma nulla di tutto ciò è argomento di discussione con la cittadinaza, nè
tantomeno di negoziazione con le altre amministrazione per migliorare la mobilitá nel
nostro comune. Servirebbe una capacità propositiva capace di puntare in alto ad esempio
chiedendo una linea di forza che colleghi Cascina Gobba, Cascina Gatti, il centro cittadino
e il Parco Nord. Invece si preferisce puntare
sul tormentone del ”biglietto per il rondó ad 1
euro” (piú o meno si sente ad ogni elezione)
oppure sull´impossibile progetto di interramento della ferrovia che richiederebbe risorse
pari a 10 km di tramvia. Per fare alcuni
esempi virtuosi il comune di Cinisello ha ottenuto la metrotramvia attraverso il Parco
Nord. Bresso, Desio e Seregno hanno otte- sulla stampa locale) ma di fatto rivolta solo
nuto il rifacimento della vecchia metrotram- all´interno dei propri confini. Il risultato? Giuvia.
dicatelo voi, se avete provato – almeno ad
Invece la nostra amministrazione ha deciso di aspettare – gli autobus locali gestiti dal CTP.
affrancarsi da Milano, quando non addirittura
di ingaggiare una vera e propria battaglia fatta
Alessandro Danesi
di ripicche (chi si ricorda il continuo cambiare dei sensi unici
della zona Redentore?).
Ne deriva una pianificazione fatta con poche risorse,
a
parole
sovracomunale
(il
”patto tra i sindaci del
Nordmilano”, fatto solo
Risponde Francesco L. Cerchia
di conferenze e articoli
Notevole successo del Convegno degli Amministratori sestesi
Informazione su normative e tecnica di salvaguardia energetica degli edifici
di Giorgio Buonavitacola
B
uon riscontro di presenze di cittadini e di professionisti del settore Lunedi’ 13 ottobre al Teatro
Manzoni di Sesto per il Convegno organizzato
dagli Amministratori sestesi as-sociati all’ A.N.A.C.I.:
Berti, Bonisolo, Buonavitacola, Cini, Fabiano, Galli, Giuliani, Mondani, Nieddu, Peserico, Riva, Romanini, Rossi
Brunori, Sala Biglioli, Zaghini, Zanardi e Zoccoli. La platea presentava un ottimo colpo d’ occhio durante le esaurienti relazioni degli esperti intervenuti in materia di
Attestato di Certificazione Energetica ( A.C.E. ) degli Immobili: il Notaio Dott. Antonio Testa, il P.I. Simone Prosperi e l’Avv. Marina Figini. Il Convegno è stato aperto dal
Presidente A.N.A.C.I. della Provincia di Milano, Dott.
Dario Guazzoni il quale è andato oltre all’ introduzione inerente l’ attività svolta dagli Amministratori condominiali
associati, fermandosi, nonostante gli impegni, fino al termine del Convegno per fornire precise ed interessanti risposte ai quesiti posti dai cittadini, cosa che fà da anni nei
suoi numerosi interventi televisivi. Ha aperto i lavori il
Notaio Dott. Testa, professionista ed anche col-laboratore
di alcune prestigiose testate giornalistiche del settore, il
quale ha imperniato la propria relazione sulla ricostruzione
temporale delle normative in materia di contenimento degli
sprechi energetici: dal noto trattato mondiale di Kioto, ai
vari passaggi normativi nell’ ambito dell’ Unione Europea,
ai Decreti Legge nazionali che hanno introdotto e regolano
la materia sul territorio italiano, alle delibere di Giunta della
Regione Lombardia che ci interessano direttamente.
Anche se ai non addetti al settore sono forse sfuggiti i numeri identificativi delle normative elencate, di certo non
sono passati inosservati due punti salienti: il termine entro
il quale gli immobili devono dotarsi di Attestato di Certificazione Energetica ( 1° luglio 2009, ma per chi ha un contratto
energia l’ obbligo in Lombardia è già in essere dallo scorso
1° gennaio 2008 ) ed il fatto che l’ obbligo di ‘dotazione’
non è attualmente accompagnato dall’ obbligo di ‘esibizione’ dell’A.C.E. all’ atto del Rogito. Ovviamente le cose
sono comunque in stretta relazione ed il Notaio potrebbe
comunque chiedere in visione, al venditore, la copia dell’
A.C.E. In rela-zione a questo potrebbe essere giusto che l’
Amministratore condominiale consegni a ciascun proprietario copia dell’Attestato che, dal rilascio, ha durata decennale. Il Conve-gno è proseguito con il P.I. Prosperi il quale
è entrato più nel ‘pratico’, descrivendo come si procede
alla certificazione energetica di un edificio e quali sono le
implicazioni delle nor-mative nelle delibere dei condomini.
Anche in questo caso due particolari importantissimi: il
fatto che l’ A.C.E. sia direttamente collegato all’ impianto
termico ( ossia per uno stabile che ha l’ impianto centralizzato basta un solo Attestato per tutti gli utenti, salvo negozi
e magazzini che hanno diverse ‘destinazioni di uso’, mentre per ogni immobile con impianto autonomo occorre un
proprio A.C.E. ) ed il fatto che quando si delibera un intervento di manutenzione straordinaria ad una facciata, se la
superficie è pari ad almeno il 25% del totale, è obbligatorio
disporre la posa di materiali adatti al risparmio energetico
( pannelli coibentati, rivestimento a cappotto, ect. ). Ha
concluso gli interventi dei relatori l’ Avv. Figini che si è occupata di un altro importante aspetto che interessa direttamente i condò-mini, ossia l’ emissione di eccessiva
rumorosità dagli impianti termici. Premesso che un opportuno isolamento dell’ edificio limita anche questo tipo
di disagio, il legale ha esposto quali siano le sentenze in
materia e quali siano i metodi per ricorrere qualora ci si
trovi dalla parte dei danneggiati. Si è poi aperto il dibattito
durante il quale i cittadini presenti in sala hanno potuto liberamente porre numerosi quesiti ai quali i relatori, vicendevolmente sollecitati nella propria materia, hanno risposto
con la consueta chiarezza. Solo il limite fisiologico del
tempo a disposizione ha portato alla chiusura dei lavori da
parte del Presi-dente A.N.A.C.I. Come intuibile si è trattato
di un momento di informazione e correlazio-ne molto interessante, nel quale i presenti hanno potuto assumere informazioni che raramente sono pubblicate con chiarezza
sugli organi di stampa. Il successo della mani-festazione ha
indotto gli organizzatori a porre in esame il ripetersi periodico di Convegni informativi, visto il bisogno di diffondere
in modo univoco il contenuto di Leggi e normative che,
sempre più numerose, interessano la vita condominiale.
Il parere
dell’avvocato
G
entile avvocato, due anni fa mi sono separata consensualmente e nelle condizioni pattuite abbiamo
previsto che mio marito versasse solo un assegno
di mantenimento per nostra figlia, che adesso ha sette anni
e vive con me. Purtroppo prima dell’estate la ditta per cui
lavoravo ha cessato l’attività ed io sono stata licenziata e da
allora non sono più riuscita a trovare un’occupazione.
Prima avevo un buon reddito, ma attualmente non sono più
in grado di far fronte alle spese necessarie per me, la casa
e mia figlia. Ho chiesto aiuto a mio marito, ma lui ha risposto di non essere disponibile a darmi più di quanto abbiamo
stabilito di comune accordo in sede di separazione. Le
scrivo per avere indicazioni su cosa posso fare, soprattutto
nel caso in cui io non trovassi velocemente un nuovo posto
di lavoro.
Gentile lettrice, i provvedimenti economici adottati con la
sentenza di separazione, sia che siano stati concordati tra i
coniugi in modo consensuale, come nel Suo caso, sia
quando siano stati stabiliti dal giudice in seguito ad un giudizio in contenzioso, possono sempre essere modificati. Il
requisito cui è subordinata la richiesta di una modifica è il
sopravvenire di giustificati motivi e quindi di fatti nuovi rispetto alle condizioni in cui si trovavano i coniugi nel momento in cui si sono separati consensualmente, oppure
rispetto alle circostanze valutate dal giudice in sede contenziosa. In altre parole nel Suo caso devono sussistere delle
variazioni tali che, se fossero state preesistenti, non avrebbero portato alla stipula di quelle pattuizioni nella separazione. Lo squilibrio sopraggiunto nei rapporti economici tra
i coniugi giustifica la pronuncia di nuovi provvedimenti,
solo quando abbia un’oggettiva rilevanza e consistenza, tale
da incidere concretamente sulle rispettive condizioni patrimoniali. E’ evidente che il Suo licenziamento, e quindi il
venir meno della Sua fonte di reddito, muta completamente
il quadro economico esistente al momento della separazione
e giustifica una richiesta di modifica e quindi l’emissione
anche di un assegno a suo favore ed il probabile aumento di
quello per sua figlia. La modifica dei provvedimenti può avvenire solo su richiesta della parte e quindi sarà Lei a doversi
rivolgere al Tribunale e a dover provare davanti al giudice
il mutamento della sua situazione economica.
Inviate i vostri quesiti a:
[email protected]
SESTOUNOnews
24 ottobre 2008 - pagina 3
Allarme moschea in città
di Francesco Luigi Cerchia - avvocato
S
i vociferava da tempo della creazione
di un nuovo grande centro di culto
islamico a Sesto San Giovanni e le numerose richieste in merito fatte dai partiti di
opposizione non avevano mai ricevuto risposta da parte del sindaco. Oggi i timori sono
diventati realtà e apprendiamo che da ben
due anni Sindaco e Giunta lavorano nell’ombra per trovare una sede sul territorio cittadino alla nuova moschea che, secondo
indiscrezioni, sorgerà in Via Carducci ed
avrà una superficie di oltre 1000 m². La
Giunta ha scelto di mettere la cittadinanza
davanti al fatto compiuto, per evitar discussioni e proteste ed a questo proposito si deve
rivelare come tale scelta sia profondamente
diversa rispetto a quanto avviene in molte
altre città. A Bologna, città simbolo della sinistra, il sindaco Cofferati ha ritenuto giusto
dialogare ed ascoltare la cittadinanza, indicendo anche un referendum prima di prendere qualsiasi decisione. Il nostro sindaco
insiste dicendo che chiunque ha diritto ad un
luogo dove poter pregare e quindi anche i cittadini islamici. Questo principio è certamente giusto in astratto, ma deve essere
calato nel contesto concreto, valutandone effetti e conseguenze, potenzialmente negativi
per la nostra città. La
scelta del sindaco Oldrini
farà di Sesto San Giovanni
l’unico Comune del nord
Milano ad avere una
grande luogo di preghiera
per gli islamici, con l’ovvia conseguenza di catalizzare nella nostra città
oltre a quelli già presenti
anche i fedeli residenti sia
nei comuni limitrofi, che
nella parte nord della città
di Milano grazie alla metropolitana. Un tale bacino
di utenza convoglierà in città migliaia di individui per la preghiera del venerdì e per le
celebrazioni del ramadan. L’esempio di Viale
Jenner, con il traffico bloccato, centinaia di
fedeli sui marciapiedi in preghiera e gravissimi disagi per i residenti ed i commercianti
della zona, oltre a gravi problemi di ordine
pubblico non ha insegnato niente alla nostra
amministrazione. Preoccupazione desta
anche la circostanza che sia stato proprio
l’UCOII (Unione delle Comunità Islamiche),
tristemente nota per le sue prese di posizione
a sostegno dei terroristi di Hamas, di Ezbollah e dei kamikaze iracheni, a cofinanziare
l’acquisto del primo immobile di Via Vittorio
Veneto dalla cui vendita saranno ricavati i
fondi con cui pagare lo stabile di via Carducci.
La moschea attrarrà in città molti nuovi cittadini di fede islamica, tra cui certamente una
quota di fondamentalisti nonché molti clandestini, considerato il numero elevatissimo
dei cittadini irregolari provenienti dai paesi
arabi. Il nuovo centro culturale islamico accentuerà e caratterizzerà ulteriormente su
base etnica una parte della città, rendendo la
vita ai sestesi sempre più difficile. Vedremo
crollare i prezzi degli immobili attigui al futuro centro islamico ed acutizzarsi i problemi
di convivenza già presenti proprio in quell’area, dove il numero di stranieri, residenti
nelle vie Marconi, Lacerra e limitrofe, già
oggi ha portato un profondo degrado e gravi
problemi di vivibilità del quartiere., La cittadinanza, valutando i rischi e le conseguenze che
avrà la scelta del Sindaco
sulla città, dovrà far sentire
con forza la sua voce.
L’opposizione si impegnerà fin d’ora in una dura
battaglia politica contro il
progetto della nuova moschea di via Carducci, con
ferma volontà di ottenere
quantomeno un referendum tra i cittadini, perché
scelte con ripercussioni
così gravi non possono essere calate dall’alto, ma devono quantomeno
passare attraverso una consultazione democratica, che indichi chiaramente la volontà
dei sestesi.ci sarebbe da raccontare.
La dura vita dei Cattolici PD
di Carlo Cattaneo
L
’annus horribilis di
Veltroni e del suo
partito non è ancora
terminato. Non è solo la presenza di Berlusconi, cui i
sondaggi danno un indice di gradimento altissimo, ad impensierire il leader Pd, ma
anche il conflitto interno alla corrente teodem, dove preoccupa, in modo profondo, la
figura e il ruolo dei cattolici all’interno del
maggior partito d’opposizione. I primi malumori furono manifestati già in campagna
elettorale dall’On. Paola Binetti, ai tempi dell’accordo con i radicali, e si acuirono con la
successiva candidatura di Umberto Veronesi.
Si parlava, allora, del famoso codice etico,
approvato con una certa fretta dalla direzione
Pd e, evidentemente, ad oggi, non ancora
metabolizzato. I cattolici “a sinistra” appaiono sempre più imbarazzati, mal sopportati
e componente marginale e non decisiva all’interno di un partito con velleità (future) di
governo. Non più tardi di 8 mesi fa, padre
Bartolomeo Sorge, direttore di “Aggiornamenti sociali”, si esprimeva così sulla questione cattolica: “una cosa è che culture
diverse si uniscano e trovino ciò che le unisce, altra cosa è imbarcare culture diverse
che non condividono chiaramente i principi
degli altri, solo perché si rischia di non avere
il quorum”. Recentemente Rosy Bindi ha
scritto sulle colonne de “L’Unità” un interessante articolo dal titolo “I cattolici al tempo
del Pd”, dove, sintetizzando, la tesi principale
era di forte critica nei confronti dell’associazione “PeR” (vicina a Rutelli), reo di ricreare
in realtà “un volto vecchio, quello gentiloniano della strumentalità con cui spesso sono
utilizzati i cattolici in operazioni politiche di
stampo moderato”.
All’On. Bindi, risponde piccato, il collega di
partito Luigi Bobba, rilanciando il ruolo dei
cattolici in politica (e nel Pd). PeR, replica, “è
un modo per dire che non vogliamo essere
confinati. Laicità non vuole affatto escludere
l’essere cattolico in politica”.
E’ chiaro che a “queste latitudini” manchi
terribilmente un partito come la
Democrazia cristiana che, a torto
o ragione, rappresentava gli
orientamenti dei cattolici nella
società italiana. Questo mondo,
a sinistra, è alla ricerca di una
identità politica. A destra, invece,
è stato coltivato e forgiato con attenzione.
Basti pensare alla “Carta dei valori” proposta
da Berlusconi, dove viene esaltata la radice
giudaico-cristiana dell’Europa, il sostegno
alla famiglia (quoziente familiare), il rapporto fra pace libertà e diritti, l’importanza
della sussidiarietà come nuovo modello di
sviluppo, e non ultima, la necessità di riconoscere con chiarezza il ruolo attivo della famiglia, nella consapevolezza che questa non
può essere sostituita da altre figure sociali.
Il bipolarismo ha colpito il mondo cattolico
più duramente a sinistra che non a destra, ed
è di fronte a quest’evidenza che si snodano le
difficoltà dei “teodem”, vittime di una subalternità culturale a minoranze aggressive più
che attive. Il mondo cattolico è indiscutibilmente l’asse portante della società italiana e
non può farsi confinare nell’angolo.
La confusione in cui versa il Pd, i limiti e le
contraddizioni di questo “mutante della politica” che vanta al proprio interno anime
troppo diverse per riuscire a sintetizzare un
progetto di alternativa di governo, sono sintetizzate nel numero di correnti che lo compongono: Veltroni si è fatto la tv (YouDem),
D’Alema si avvicina ai vecchi comunisti
(vero Mussi?) con “Red”, alcuni ex popolari
hanno fondato “White”, in contrapposizione
all’ex presidente del consiglio, Enrico Letta
360, Rosy Bindi i “Democratici davvero”,
Fioroni “Quarta Fase”, Rutelli, come sopra
indicato “PeR”, Livia Turco ha creato “A sinistra”, Realacci “Ecodem”, Enzo Bianco
“LiberalPd”, Morando “Libertà eguale”,
Ivan Scalfarotto “I mille”, Mario Adinolfi
“Generazione U”, Giovanna Melandri “Lib
Lab”. Sarebbe utile ricordare al leader Pd che
il mondo cattolico non è più solo un serbatoio di voti, ma una soggettività che può mettere in campo i propri valori. A destra, visto
l’esito elettorale, l’hanno capito per primi.
SESTOUNOnews
24 ottobre 2008 - pagina 5
La carta dei servizi municipalizzati. Impariamo dal Comune di Milano
L
a carta dei servizi, è un strumento
assolutamente importante per il
consumatore in quanto è un documento contenente tutti i diritti e i doveri
stabiliti tra l’Ente erogatore e l’utente
stesso.
A tale proposito il Comune di Milano ha
stabilito un’importante iniziativa, ovvero, nella primavera nel 2007 è stato siglato un Protocollo d’Intesa tra il
Difensore Civico del Comune di Milano
e le Associazioni per la tutela dei diritti
degli utenti e dei consumatori che prevede la costituzione periodica di gruppi
di lavoro misti (tavoli tecnici-tematici),
allo scopo di approfondire uno o più argomenti inerenti la relazione tra i cittadini-utenti e i servizi amministrativi e
pubblici comunali. Il tavolo tecnico costituito, ha iniziato la propria attività mediante una prima fase di analisi e di
valutazione congiunta delle Carta dei
Servizi delle Società controllate dal Comune di Milano (Asp Istituti Geriatrici
Golgi-Redaelli, Asp Istituti Martinitt,
Stelline e Pat, Aem Spa, Amsa Srl, Atm
Spa, Metropolitane Milanesi Spa, MilanoRistorazione Spa, MilanoSport Spa,
Sea Spa).
Tale iniziativa è stata messa in atto in
quanto si ritiene che la Carta dei Servizi
possa essere uno strumento efficace per
migliorare la qualità dei servizi erogati,
attraverso il miglioramento continuo dei
servizi, la promozione della comunicazione tra Amministrazione Comunale e
i cittadini-utenti, la tutela dei diritti e
degli interessi dei consumatori e il loro
livello di soddisfazione nell’usufruire
dei servizi. Inoltre essa si dimostra
un’efficace strumento a disposizione degli organi comunali per attuare le
opportune azioni di controllo
e monitoraggio sulla gestione
e sulla qualità dei servizi forniti e sul livello di soddisfazione
espresso
dagli
utenti-consumatori.
A tale scopo è stato fondamentale la partecipazione al tavolo di lavoro delle Associazione dei Consumatori che hanno
evidenziato alcune mancanze che caratterizzavano alcune Carte dei Servizi, e
hanno agito per migliorare determinati
aspetti allo scopo di aumentare l’efficacia della tutela dei consumatori e di rendere sempre più diffusa la conoscenza e
l’utilizzo di tali documenti da parte degli
utenti.
Anche la partecipazione del Difensore
Civico è stata indispensabile, in quanto
competente sugli enti e sulle società controllate dal Comune di Milano, nei confronti delle quali svolge le sue ordinarie
funzioni di tutela dei cittadini e di garanzia dell’imparzialità e del buon andamento dell’attività pubblica, segnalando,
anche di propria iniziativa, gli abusi, le
disfunzioni, le carenze e i ritardi, nonché
i comportamenti inefficienti e scorretti o
le inerzie eventualmente messi in atto
nei confronti dei cittadini-utenti. In particolar modo l’operazione è stata svolta
in due fasi: la ricognizione e l’analisi
delle Carte dei Servizi esistenti e l’individuazione di alcuni aspetti da migliorare o fattori mancanti da introdurre.
L’analisi ricognitiva ha consentito di individuare alcune aree di miglioramento e
Focus Immobiliare
di Fabio Zucchetti
A
ncora in calo le
compravendite di
abitazioni sul territorio nazionale. Con un volume
in
costante
diminuzione il mercato immobiliare italiano sta attraversando un momento di
stanchezza. La conferma
dai dati relativi al primo semestre 2008: -4,6% nel
2007 (pari a 40 mila unità)
oltre a un allungamento dei
tempi medi di vendita (attorno ai 6/8 mesi), con
prezzi che crescono di appena l'1,1% (al netto dell'inflazione, del 2,1% in sede nominale).
Questo è il quadro dell'andamento del settore, che corrisponde, in termini di fatturato, al 20% del Pil nazionale. Il valore totale delle case
vendute, che nel 2007 è stato di 123 miliardi di euro, nel 2008 dovrebbe attestarsi attorno ai 110 miliardi (-10,5%), mentre, per il numero di compravendite, è prevista una flessione di circa 80 mila unità.
L'indebolimento della domanda è legato alla scarsa propensione all'acquisto delle famiglie italiane, scoraggiate dagli alti tassi di interessi
dei mutui e da una diffusa stretta creditizia. Si calcola che l'intenzione
di acquisto di un'abitazione per i prossimi 12 mesi sarà attorno
all'1,8%.
La recente crisi dei mercati finanziari potrebbe però rappresentare un
punto di svolta per il mercato immobiliare domestico: i tassi di interesse sono stati tagliati di mezzo punto percentuale dalla Banca Centrale Europea, favorendo così chi intende contrarre un mutuo per
l’acquisto di un immobile. Inoltre la domanda di alloggi e di immobili
commerciali dovrebbe tendere a un leggero rialzo, grazie agli investitori privati ed istituzionali alla ricerca di rendimenti vantaggiosi, al riparo da forti oscillazioni.
soprattutto ha indicato alcune carenze. Dall’analisi è
emerso che finora non vi era
stato un reale coinvolgimento dei consumatori e
delle loro rappresentanze
nelle fasi di redazione, diffusione ed aggiornamento
delle Carte dei Servizi; che gli standard
di qualità controllabili dai consumatori
erano per lo più assenti e che non era indicata la procedura per la loro verifica ed
aggiornamento; non era specificata una
precisa strategia di divulgazione delle
Carte in maniera capillare, capace cioè
di raggiungere ogni utente.
In particolare, il mancato coinvolgimento dei consumatori-cittadini, è apparso l’elemento di maggiore criticità,
dato che le Carte sono state, da sempre,
considerate strumenti volti al miglioramento della relazione tra Pubblica Amministrazione e cittadini e all’aumento
della partecipazione dei consumatori alla
gestione dei servizi pubblici. Con tali
premesse, evidentemente, le Carte dei
Servizi così esistenti non erano in grado
di esplicare a pieno le loro potenzialità,
quali mezzi per la rilevazione dei bisogni
e dei livelli di soddisfazione degli utenti.
Il lavoro svolto in sinergia tra le Associazioni dei Consumatori e il Comune di
Milano ha permesso di attuare una maggiore integrazione tra contratto di servizio e carta dei servizi, facendo delle
Carte dei Servizi un efficace strumento
con cui l’Amministrazione Comunale
può mantenere un corretto controllo sul
servizio, relativamente non solo agli
aspetti economico – finanziari, ma anche
sulle performance di qualità, sugli impegni negoziati e sulla capacità ed adeguatezza della gestione rispetto ai bisogni e
alle aspettative della città. Alla luce
quindi dell’importante lavoro svolto in
questa prima fase, il Comune di Milano
si è impegnato a standardizzare ed uniformare le procedure per la definizione
dei contenuti minimi che devono essere
contenuti nelle Carte dei Servizi; a organizzare la partecipazione periodica delle
Associazioni dei Consumatori alle fasi
di redazione e aggiornamento della
Carta; alla verifica periodica dell’adeguatezza dei livelli di prestazione prefissati e delle aspettative dell’utenza; a
predisporre percorsi di risoluzione extragiudiziale delle controversie, con procedure di reclamo semplici ed accessibili
nonché alla costituzione di sedi conciliative d’intesa con le Associazioni dei
Consumatori e all’esplicitazione dei
compiti e delle modalità di azione del
Difensore Civico Comunale; a stabilire
la messa in atto di idonee strategie di comunicazione, divulgazione e distribuzione delle carte per garantirne
l’effettivo utilizzo; a convocare, per ciascun Ente o Società, una sessione di verifica annuale sullo stato dei servizi
pubblici gestiti, cui partecipino i rappresentanti degli Enti o Società erogatori, i
rappresentanti delle Associazioni dei
Consumatori e il Difensore Civico Comunale.
PER INFORMAZIONI
“La Casa del Consumatore”
Numero Unico 848/787838
www.casadelconsumatore.it.
SESTOUNOnews
24 ottobre 2008 - pagina 6
Spazio autogestito dal Gruppo Consiliare di Forza Italia-PdL
Farmacie comunali e dintorni
di Franca Landucci*
M
olte cose stanno
succedendo
nella
nostra
città e crepe vistose sembrano aprirsi nel muro che
la maggioranza di sinistra
ha eretto a protezione del
proprio potere. In primo
luogo, le dimissioni dell’assessore Verde Giuseppe Valeriano, che se ne è andato
sbattendo la porta e accusando il sindaco
di trattarlo come un assessore di serie B.
In secondo luogo, la sostituzione di Valeriano non con un altro esponente dei Verdi,
ma con una sindacalista della CGIL, Ersilia Brambilla, in quota Sinistra democra-
tica. A proposito di queste
due questioni, è veramente
stupefacente l’arroganza
del sindaco Oldrini, che, da
un lato, neppure si degna
di dire una sola parola in
Consiglio Comunale sul
cambio in corsa nella sua
giunta e, dall’altro, decide
di nominare un assessore
che fa capo ad una forza
politica che si è ‘occultata’
dentro la lista dell’Ulivo e, dopo aver succhiato un po’ di voti, ha fatto una scissione
a freddo nella prima seduta del Consiglio
Comunale del giugno 2007!
Esiste però una terza questione, anzi un
vero e proprio bubbone che sta scoppiando
in quesi giorni: mi riferisco all’Azienda
speciale delle Farmacie comunali che,
come ha già pubblicamente confermato il
suo presidente, Franco Mulè, nominato da
Oldrini in quota cattolici del PD, ha un bilancio 2007 con un buco che assomiglia a
una voragine, voragine che, secondo voci
diffuse in città, sarebbe ancora più ampia e
profonda nel 2008.
Mulè, con un tono da ‘padrone delle ferriere’ piuttosto insolito in un amministratore di sinistra, ha scaricato tutte le
responsabilità sul personale, ‘reo’ di avere
un contratto troppo favorevole rispetto a
quello dei dipendenti delle Farmacie! La
CGIL ha risposto per le rime con un comunicato del 16 ottobre u.s, nel quale si rimandano le accuse al mittente,
sottolineando le carenze di gestione dell’Azienda; il sindaco tace e pensa (forse...).
Noi tutto questo l’avevamo già previsto,
come inascoltate Cassandre, lo scorso autunno, quando Mulè aveva presentao un bilancio 2006 con il risibile utile di 3000
euro!
Naturalmente nessuno ci ha ascoltato e ora
i cittadini di Sesto dovranno ripianare le
spese di un’Azienda gestita con criteri assolutamente discutibili: a nostro parere, gli
ingenti costi umani e finanziari sostenuti
per aprire e ampliare l’attività di grossisti di
farmaci hanno alla lunga affossato
l’Azienda.
E ora i cittadini pagheranno...., ma, siamo
convinti che si ricorderanno bene della
cosa quando andranno a votare...
*Capogruppo di Forza Italia
Consiglio Comunale di Sesto
Dal consiglio comunale del 6 ottobre 2008
di Antonino Filippelli*
on rammarico dobbiamo constatare che
nella seduta del Consiglio Comunale del 6 ottobre
u.s. la delibera riguardante la
convenzione sulla locazione di
alloggi a canone calmierato,
pur essendo largamente e trasversalmente condivisa nello
spirito e negli intenti da tutti i gruppi politici,
è stata approvata con i soli voti della maggioranza, essendosi i consiglieri di opposizione astenuti dalla votazione a causa
dell’integrale rigetto degli emendamenti
presentati, si noti bene, al solo fine di apportare piccoli “aggiustamenti” che, in ogni
caso, non stravolgevano la sostanza ed il
contenuto della convenzione. La convenzione tra il Comune di Sesto San Giovanni,
La Banca di Credito Cooperativo e l’Associazione “Una casa per…”, prefigge una
triplice finalità.
Il primario obiettivo, nobile e lodevole, è di
avvicinare e favorire l’incontro tra la domanda, sempre crescente, di alloggi in affitto e la potenziale offerta dei proprietari di
appartamenti, tenuti di fatto sfitti per mancanza di fiducia o garanzie di pagamento
del canone; secondariamente in tale ottica
viene determinato un canone calmierato e
convenzionale in relazione alla tipologia
dell’immobile ed alla superficie dello stesso:
per un monolocale fino a mq 40 il canone
mensile è di € 400,00; per un bilocale fino a
mq 60 il canone mensile è di € 500,00; per
un trilocale fino a mq 80 il canone mensile
è di € 600,00. Da ultimo, a salvaguardia
dell’incontro tra domanda ed offerta di alloggi, la convenzione prevede una serie di
garanzie ed incentivi sia per proprietari che
per inquilini attraverso l’intervento di Soggetti che si assumono precisi impegni di natura economica a garanzia, appunto,
dell’obbligazione di pagamento dei canoni
in favore del locatore.
Per garantire, infatti, al proprietario, il rispetto del contratto e per invogliarlo ad aderire alla convenzione in oggetto, vengono
previsti degli incentivi e nello specifico: la
Banca di Credito Cooperativo si impegna a
versare ai locatori aderenti un incentivo
“una tantum a fondo perso” che, anche in
C
questo caso, varia a seconda
della superficie dell’immobile
locato: ossia € 1.200 per il monolocale fino a mq 40; € 1.600
per il bilocale fino a mq 60 ed
€ 2.000 per il trilocale fino a
mq 80. Inoltre, a copertura di
eventuali morosità, la BCC rilascia una fideiussione, sino
alla concorrenza massima di €
50.000 che potrà essere
escussa a conclusione della procedura di
sfratto per morosità e che copre fino a un
massimo di 9 mensilità per i primi 12 mesi
del contratto e di 3 mensilità per i successivi
12 mesi; in caso di escussione della fideiussione, nei termini sopra indicati, il Comune
in ogni caso rifonderà alla BCC la quota a
proprio carico indicata nella misura del
50%. Da sottolineare che la promozione e
l’attuazione della convenzione verrà gestita
dall’Associazione “Una casa per …” che si
assume l’onere di aprire specifici sportelli
informativi sia presso gli Uffici dell’Osservatorio del Comune sia presso i Centri di
Ascolto nelle Parrocchie al fine di informare
e accompagnare gli aspiranti inquilini, valutarne l’affidabilità e la serietà, nonchè di
erogare direttamente a inquilini e proprietari i benefici a carico della BCC.
In sede di approvazione della suddetta convenzione nella seduta comunale del 6 ottobre, il dibattito è stato interessante e vivace
ed ha trovato il consenso trasversale di ogni
forza politica in merito a finalità ed intenti
perseguiti pur essendo stato formalmente
approvato con i soli voti della maggioranza.
Purtroppo, infatti, ancora una volta lo spirito collaborativo e costruttivo dell’opposizione ha trovato il netto rifiuto e la
consueta preconcetta chiusura della maggioranza che presuntuosamente ed arrogantemente ha fatto prevalere i numeri a
qualsiasi forma di dialogo ed apertura,
tanto che tutti gli emendamenti proposti
dall’opposizione sono stati respinti nella
loro interezza pur contenendo “correttivi”
e “miglioramenti” di contorno che non alteravano certo la struttura né le finalità ultime della convenzione.
Tra tutti, si cita l’emendamento, che sia
pure nell’assoluto rispetto del costituzionale principio di uguaglianza, suggeriva di
avere, nell’individuazione degli inquilini,
una maggiore attenzione ai cittadini sestesi
che risiedono e lavorano da sempre nel territorio, proponendo comunque l’apertura
della convenzione indistintamente a tutti gli
altri cittadini purchè residenti nel territorio
da almeno 2 anni e non già da soli 6 mesi
come effettivamente statuito nella delibera
approvata.
Durante la discussione in consiglio, vi sono
stati forti momenti di tensione causati dal
comportamento, non certo convenzionale
ma, anzi, inaccettabile, scorretto ed arrogante, posto in essere, dal Capogruppo del
PD, in particolare in danno del Capogruppo
di Forza Italia, Franca Landucci.
Non possiamo, infatti, astenerci dal censurare fortemente detto comportamento e condannarlo con fermezza segnalando che,
trascendendo ogni questione politica, è stato
oltrepassato il limite della decenza e del rispetto umano con offese rivolte unicamente
alla persona del Capogruppo di F.I.. Corre,
a questo punto, l’obbligo di ricordare alla
maggioranza indistintamente - e, in particolare, al Capo Gruppo dei DS- che il dibattito
politico deve restare circoscritto alla politica, alle idee, alle proposte ed ai programmi; le sterili polemiche, le offese e le
provocazioni rivolte contro la persona – tra
l’altro di rilevanza penale- nulla hanno a
che vedere con la politica ed appartengono
ad un comunismo becero di altri tempi, che
sembra addirittura essere superato e rinnegato persino dagli stessi comunisti tranne
forse da “qualcuno”, qui chiamato in
causa, che è rimasto ancorato ad una certa
cultura ideologica ed uno stantio, vetusto e
anacronistico modus operandi. Quando non
si ha la capacità di controbattere e criticare
sul piano prettamente politico/culturale,
quando si è poveri di argomenti meglio sarebbe tacere piuttosto che intervenire al solo
scopo di colpire ed attaccare la persona!
Noi consiglieri comunali di F.I. ci sentiamo
in dovere di esprimere la massima solidarietà alla nostra Capo Gruppo, Dott.ssa
Franca Landucci, pur sapendo che ella non
ha certamente bisogno di avvocati d’Ufficio,
ben sapendosi difendere da sola e controbattere come si conviene alle offese ricevute
con l’educazione, lo stile e la correttezza che
la contraddistinguono da sempre. Infatti, coloro che hanno avuto il piacere di incontrarLa -sia pure come “contraddittore”
politico - ben conoscono tali caratteristiche
e sanno che la Prof. Landucci, docente all’Università Cattolica di Milano, è molto
stimata ed apprezzata sia in ambito prettamente politico che sociale e non ha certo bisogno di lusinganti presentazioni.
In ogni caso, tutti noi consiglieri comunali
componenti del suo stesso gruppo politico
ribadendo la massima solidarietà, sottolineiamo che non siamo più disposti a tollerare oltre misura comportamenti arroganti
ed offensivi da qualsiasi parte provengano
per un mero distinguo ideologico e, qualora
tali condotte rivestano risvolti di natura penalistica integrando reati penalmente perseguibili, siamo pronti ad adire le vie legali
querelando chiunque si permette certe libertà e tutelando le nostre persone.
*Consigliere Comunale Forza Italia
Sottoscrivono i Consiglieri Comunali F.I.:
Cerchia F. - Di Cristo V. – Notarnicola S. Vaini R.- e di A.N.: Lamiranda A. e Lista
Pasini: Senzamici Pasquale
L’Amministrazione di Sinistra
censura la stampa
“Il capogruppo e tutti i consiglieri di FI condividono le considerazioni del Capogruppo di AN a proposito della gravità della vera e propria censura imposta dal
Presidente del Consiglio Comunale ai giornalisti, esclusi per la prima volta dall’accesso dell’atrio della sala consiliare.
Crediamo che questo irrigidimento sia un segnale chiaro e vistoso delle difficoltà
di una amministrazione che appare sempre più in balia delle proprie divisioni interne. Ci proponiamo, comunque, assieme alle altre forze di opposizione, di condurre una dura battaglia per eliminare questa inutile censura, tanto più che mai
nell’atrio della sala comunale si era verificato alcunché messo in atto per impedire un sereno svolgimento dei lavori del Consiglio”.
Il gruppo Consiliare di FI di Sesto San Giovanni 21.10.2008.
SESTOUNOnews
24 ottobre 2008 - pagina 7
Sempre meno italiani e
sempre più stranieri
a Sesto San Giovanni
di Vittorio Rossin
G
razie ai dati ufficiali Istat, diffusi il 9
ottobre 2008, si può studiare la dinamica demografica italiani-stranieri
nel Comune di Sesto San Giovanni, per comprendere le modificazioni demografiche ed etniche nel periodo 2001-2007. I residenti nella
nostra Città a fine 2001 erano 78.831 e sono
divenuti 80.886 a fine 2007. Quindi in sette
anni la popolazione si è incrementata di 2.055
unità, ma gli stranieri (residenti e regolari)
sono cresciuti di 6.030 unità, con un decremento di 3.975 italiani. Percentualmente gli
stranieri passano dal 4,07% (3.210) al 11,42%
(9.240) sul totale dei residenti. Giovani e giovani coppie lasciano Sesto San Giovanni per
trovare case a prezzi più accessibili, mentre gli
stranieri condividono in parecchi gli appartamenti o si collocano in quartieri poco appetibili per gli italiani e superano così il problema
casa. La “fuga” degli italiani comporta dei
problemi: il primo è che la Città invecchia,
molti anziani rimangono soli, in quanto i figli
si devono trasferire, i problemi di assistenza
aumentano e di conseguenza anche il fabbisogno di badanti. Al 1° gennaio 2008 gli stranieri
residenti e quindi regolari nel nostro Comune
erano pari a 9.240 persone (5.106 maschi e
4.134 femmine). Rispetto alla stessa data
dell’anno precedente gli iscritti in anagrafe
sono aumentati di 653 unità (+7,6%), in Lombardia +11,9%, in tutta l’Italia +16,8%. L’incremento degli stranieri che vivono nel nostro
Comune è dovuto
anche al perdurante aumento dei nati di cittadinanza straniera (figli
di genitori entrambi
stranieri residenti in Italia), che si traduce numericamente in 168
unità. La crescita della
popolazione straniera
dovuta ai flussi naturali
è nettamente inferiore
rispetto a quella determinata dai flussi migratori dall’estero (+782).
L’incidenza percen-
tuale degli stranieri sul totale dei residenti al
01/01/2008 è del 11,42% (10,60% un anno
fa). Sia il bilancio naturale sia quello migratorio sono sostanzialmente determinati dalle
voci in attivo dei nati e e dei nuovi iscritti
dall’estero. Data la giovane età, in media, della
popolazione straniera, infatti, il peso dei decessi risulta molto contenuto (solo 5 in un
anno), e i cancellati per trasferimento all’estero si attestano su valori più modesti rispetto agli iscritti (17 in un anno). La voce
negativa nel bilancio della popolazione straniera è rappresentata dalle acquisizioni di cittadinanza: nel 2007 sono stati 229 (122
uomini e 107 donne) gli stranieri residenti nel
nostro Comune che sono divenuti cittadini italiani grazie al matrimonio contratto con un coniuge di nazionalità italiana. Al 1° gennaio
2008 il 22% del totale della popolazione straniera residente è costituita da minorenni
(2.063). Il numero di minori è in rapida crescita di pari passo con l’aumento della popolazione, tuttavia l’afflusso di nuovi residenti
nel 2007 si caratterizza per una prevalenza di
persone adulte, in conseguenza della quota
consistente di ingressi per regolarizzazione. La
nazionalità straniera più numerosa a Sesto SG
è quella egiziana con 2.207 residenti (1.688
uomini e 519 donne); essa rappresenta il
23,9% del totale degli stranieri residenti.
Segue la comunità romena con 865 residenti,
poi quelle provenienti dal Perù con 801 unità
, dall’Ecuador con 735, dalle Filippine con
714 e dalla Cina con 564.
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Sesto San Giovanni
VENDESI trilocale
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Nuove fontiere
dell’efficienza investigativa
Il colonnello Garofalo del R.I.S. di Parma:
tecniche sempre più sofisticate
di Mariuccia Scarano
I
l tenente colonnello
dell’Arma dei Carabinieri Luciano Garofalo, capo del notissimo
R.I.S. di Parma, è stato
ospite dell’Università di
Milano-Bicocca ed ha illustrato esaurientemente
le metodiche scientifiche
di indagine adottate dai
nostri investigatori e il
loro alto grado di efficienza. Il territorio italiano è suddiviso in
quattro zone, ognuna facente capo ad un R.I.S., cioè ad un reparto di investigazioni scientifiche dei
Carabinieri. L’antesignano fu – tredici
anni or sono - quello di Parma, che
aveva in forze 13 addetti, mentre oggi
ne conta ben 79.
I delitti su cui investigare sono ovviamente numerosissimi, considerato
che nel 2007 sono stati stimati in circa
6.000, tra omicidi, furti, rapine e violenze sessuali, e che quest’anno si
pensa raggiungeranno quota 7.000.
Gli omicidi sono nettamente diminuiti
nell’ultimo ventennio, a dimostrazione che l’efficienza delle forze
dell’ordine, anche nell’attività investigativa, funge da deterrente per i criminali.
Sono aumentati, però, gli omicidi
agiti in ambito familiare.
Il lavoro di investigazione preliminare è lungo e complesso e richiede
almeno un anno di tempo, quindi i
casi non possono essere risolti rapidamente e molte delle informazioni diffuse nel frattempo dai mass media
non sono veritiere, poichè dati e indizi
vengono accuratamente tenuti segreti
da chi investiga.
Inoltre oggi numerosi pseudo esperti
si definiscono criminologi senza
averne la preparazione e discettano in
TV e sui giornali, formulando ipotesi
a vanvera sui delitti.
Quanto viene messo in scena nelle
fiction, ora tanto in voga, imperniate
sull’attività di indagine delle forze
dell’ordine non coincide con la realtà,
né nei tempi operativi né nei mezzi di
elaborazione dei reperti, e ingenera
aspettative fuori luogo riguardo la
possibilità di soluzione dei delitti.
L’apporto della scienza incide sempre
di più sul percorso investigativo e
giudiziario, permettendo di valorizzare tutte o, per lo meno, molte delle
tracce presenti sulla scena del crimine, consentendone la lettura anche
con tecniche robotizzate.
La rilevazione e determinazione del
DNA è la tecnica più nota, messa a
punto negli Stati Uniti nel 1986, insieme a quella del RNA. Ora è possibile individuare il DNA anche se si è
in possesso di sole 2 cellule umane e
lo si può desumere anche dalle tracce
di sudore.
E’ stato realizzato un robot per analisi
di questo tipo, particolarmente utili
nei casi di violenza sessuale. In futuro
sarà possibile effettuare l’analisi del
DNA sulla scena del crimine, che è
sempre ricchissima di tracce e, perciò,
va trattata con cautela e attenzione per
preservarle, anche se in essa intervengono massicciamente forze dell’ordine, magistrati . . .
Purtroppo in Italia non esiste ancora
una banca dati del DNA, che sarebbe
oltremodo utile.
L’uso del Luminol permette, invece,
di evidenziare la presenza delle tracce
ematiche, anche molto datate. Per
quanto riguarda la rilevazione delle
impronte papillari - digitali e palmari
- è stato compiuto un notevole passo
avanti ed ormai è possibile individuarle anche su reperti bagnati.
In questi ultimi anni le indagini balistiche si sono sempre più affinate ed è
stata creata una banca dati che le raccoglie.
Un altro utilissimo supporto viene offerto dalla fotografia digitale, che
consente di acquisire informazioni
dalle immagini dei luoghi all’interno
delle abitazioni o negli ambienti
esterni.
Il colonnello Garofalo auspica un raccordo maggiore tra Carabinieri e Polizia, con la creazione di una banca
dati comune dei delitti e dei soggetti
criminali, e indica l’importanza per
l’Italia di adire al circuito delle banche dati delle forze dell’ordine di tutti
i Paesi europei e anche extraeuropei.
SESTOUNOnews
24 ottobre 2008 - pagina 8
Residenze Heliopolis
Centri Riabilitativi e Geriatrici
Via Strada Cerca, Binasco (MI) - Telefono 02/900351 Fax 02/90094243
e-mail [email protected]
I
l 5 giugno 2007, dopo quattro anni
di lavoro, è stato inaugurato a Binasco, nel sud Milano, il Centro
Riabilitativo e Geriatrico RESIDENZE HELIOPOLIS, l’esempio più
significativo tra le RSA (Residenze
Sanitarie Assistenziali) di nuova concezione, strutture innovative che da
poco tempo stanno sorgendo anche in
Italia, ben diverse - per concezione e
per servizi offerti - dalle tante “case
per anziani” sorte in questi anni nel
nostro Paese.
HELIOPOLIS, iniziativa interamente
finanziata da capitali privati, si trova a
15 km dal centro di Milano e ad altrettanti da quello di Pavia; è adiacente al
casello autostradale di Binasco, al km
10 della Milano - Genova, facilmente
raggiungibile sia con i mezzi pubblici,
sia con il servizio di navetta
privato.
Circondata da sempreverdi,
alberi a foglia caduca e da
arbusti fioriti, Residenze
Heliopolis può sembrare un
castello, con la sua corte ed
il suo parco, con la sua fontana, la sua chiesetta e la
sala delle feste: una grande
casa in cui ogni ospite può
trascorrere molte ore della
giornata con nuove conoscenze ed anche con la propria famiglia.
Heliopolis è una Residenza
ampia, accogliente, ariosa,
piena di luce e di colori;
pensata per far sentire
l’ospite come a casa propria,
pur trattandosi di una casa
particolare, dotata di tutti i
presidi sanitari necessari per
garantire serenità e sicurezza anche nell’età avanzata.
L’organizzazione della vita
quotidiana consente ad ogni
Ospite di sentirsi al centro dell’attenzione di tutto il personale, dei medici,
degli specialisti, degli animatori, dei
cuochi.
Di chi lo accompagna a passeggiare, lo
intrattiene con le letture e con la musica
dal vivo, lo sorveglia e ne rispetta il
sonno. L’attenzione di chi lo cura, lo
consola, lo conforta, lo rallegra; di chi
cerca di esaudirne i desideri, di mantenerne il vigore residuo, di fargli recuperare calore, benessere, serenità e salute.
L’impegno di chi vi opera, professionalmente o come volontario, è quello di coniugare
sensibilità
umana
e
professionalità, che si ritrovano insieme
nell’ospitalità e nella quotidiana pratica
della scienza medica.
La direzione scientifica è stata affidata
al professor Orso Bugiani, uno dei neurologi italiani più apprezzati a livello internazionale, mentre la direzione
sanitaria è stata assunta dalla dottoressa
Cristina Colombo, oncologa, professionista di provata esperienza dirigenziale
e gestionale. Nella equipe medica sono
operativi, tra gli altri, due geriatri, un
neurologo, un cardiologo, un pneumologo, un reumatologo, un fisiatra, un internista, specialisti che collaborano con
due psicologhe, con gli educatori sociali
oltre che con i fisioterapisti, gli animatori, gli infermieri professionali e gli
operatori assistenziali.
Medico e infermieri sono presenti nella
struttura 24 ore su 24.
Residenze Heliopolis, oltre a ospitare
persone anziane, autosufficienti e non,
all’interno delle due RSA già in funzione, si appresta ad accogliere, in uno
specifico reparto, persone in stato vegetativo. Inoltre, è stata realizzata una
CREARE un sereno e rassicurante
contesto alberghiero rispondente efficacemente anche alle esigenze di ospiti
con gravi difficoltà alla deambulazione
o con gravi problemi psichici;
PUNTARE sulla qualità di un servizio
personalizzato per ogni ospite nell’am-
terza RSA dedicata alle persone affette
dal Morbo di Alzheimer, dotata di un
proprio giardino esclusivo e, separatamente, un Centro di Riabilitazione Psichiatrica, a media intensità di cura, per
altri 20 ospiti.
HELIOPOLIS comprende anche un Resort, con 64 appartamenti, destinato ad
accogliere coppie (coniugi, genitore e
figlio, fratelli) nelle quali almeno un
membro necessiti di vivere in una struttura protetta, con presenza di medico e
di personale infermieristico, 24 ore su
24. Coppie che abbiano il desiderio di
continuare a vivere insieme, in un proprio appartamento, sia pure all’interno
di una accogliente struttura protetta, dotata di soggiorni e di altri spazi comuni
di socializzazione, sia all’interno che all’aperto. Il Resort presta servizi alberghieri, senza alcuna restrizione di orario
e, al tempo stesso, offre l’appoggio di
bito di un contesto “umano“ e sereno.
Per questo, le RSA ed il Resort sono
stati concepiti come dimore dove sia
davvero possibile rilassarsi e valorizzare al meglio il patrimonio della terza
età;
STIMOLARE la socializzazione degli
ospiti tra loro e con l’ambiente esterno,
attraverso la riscoperta di interessi, passioni e attività;
OFFRIRE una cucina moderna e funzionale, con menù personalizzati attenta
alle diverse e specifiche esigenze nutrizionali;
RIVOLGERE l’attenzione all’anziano
non autosufficiente e/o portatore di
gravi disabilità psicosomatiche ( es.: demenze), con l’obiettivo di conseguire
sempre la massima efficienza nell’organizzazione quotidiana dell’attività di assistenza, praticando attività di recupero
psicomotorio, in relazione alle capacità
una struttura sanitaria specializzata per
la condizione delle persone anziane o
non autosufficienti.
Heliopolis, consapevole del grande valore dell’anziano nella società moderna,
ha voluto indirizzare la sua attività
verso il rispetto della dignità personale
dell’anziano, elevando a fine ultimo e,
quindi, eleggendo a suo obiettivo la
centralità della persona anziana.
Per questo Residenze Heliopolis s’impegna quotidianamente a:
residue e alle patologie dell’ospite;
TUTELARE la sicurezza di tutti gli
ospiti con sistemi di chiamata ad emergenza che consentono di documentare
le chiamate ed i tempi di risposta da
parte del personale, porte ad apertura a
codice, percorsi all’aria aperta protetti,
una rete di videosorveglianza esterna;
INVESTIRE su un’assistenza sanitaria
a vari livelli di intensità, che si sviluppi
attraverso la stesura di specifici piani di
assistenza individuali (PAI) da parte
dell’equipe multidisciplinare (medico,
I.P., fisioterapista, ASA, animatore). Attraverso un percorso di individuazione
dei problemi e disponibilità di strumenti, si propongono e, se possibile, si
raggiungono obiettivi di recupero della
persona (non solo a livello motorio ma
anche psichico e di relazione);
STIMOLARE la famiglia
ad essere presente nella Residenza, per far mantenere
alla persona anziana i rapporti con il passato ed evitare la sensazione di
“abbandono” ;
EDUCARE tutto il personale con corsi di formazione a vari livelli,
puntando sullo sviluppo
professionale e sulle qualità
individuali, motivando e
valorizzando il lavoro di
ognuno, anche con riconoscimenti e garanzie di sicurezza lavorativa, facendo
concretamente maturare la
convinzione di partecipare
alla costruzione di un progetto comune;
FAVORIRE un’apertura
sul territorio, creando una
rete di alleanze (enti locali,
ospedali, ASL, associazioni
di volontariato, etc.) per una
collaborazione seria e proficua a livello sociale e sanitario, mettendo a disposizione le
strutture della Residenza anche per
eventi culturali;
SOSTENERE la ricerca scientifica
coinvolgendo giovani medici, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati ed
assicurare una maggior qualificazione e
il riconoscimento a livello nazionale ed
europeo con pubblicazioni, congressi e
corsi di formazione;
CREARE una rete di contatti privilegiati con gli ospedali per “facilitare l’ingresso dell’anziano tramite vie
personalizzate“, al fine di evitare lunghe
code e/o ore di attesa, soprattutto in condizioni di precarietà clinica.
Questo e molto altro, oggi è dato da Residenze Heliopolis.
Per chiedere ulteriori informazioni o per
concordare una visita, si consiglia di fissare un appuntamento telefonando al seguente numero: 02/900351.
SESTOUNOnews
24 ottobre 2008 - pagina 9
ASSOCIAZIONE ITALIANA ODONTOIATRI
SEZIONE PROVINCIALE DI MILANO
Il giorno 15 Novembre 2008, presso il Gran Hotel
Villa Torretta, via Milanese 3 a Sesto San Giovanni, si terrà un convegno culturale organizzato
dall’Associazione Italiana Odontoiatri con il Patrocinio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano. Vi parteciperanno autorità di
caratura internazionale e nazionale:
il Prof Geerhard Seeberger Presidente Eletto e
Vice Presidente dell’Organizzazione Regionale
Europea (E.R.O) della Federazione Mondiale dell’Odontoiatria, il Prof. Enrico Gherlone Referente
per l’Odontoiatria e membro della Commiss. Nazionale Programmazione Sanitaria Ministero del
Welfare, il Dr. Salvatore Rampulla Presidente Nazionale Associazione Italiana Odontoiatri, il Dott.
Mario Cirincione ex Primario di Chirurgia Maxillo Faciale dell’Ospedale Niguarda Milano, il
Dott. Alessandro Cristiano Staffelli Presidente Associazione Italiana Odontoiatri di Milano, la
Dott.ssa Maria Jole Fontanella Magistrato e Giudice a latere della seconda Corte D’Assise del Tribunale di Milano.
L’incontro tra i liberi professionisti e le Istituzioni
avrà come unico scopo quello di fare chiarimenti
su come verrà regolamentata l’odontoiatria del
terzo millennio tra pubblico e privato.
Il Ministero della Salute sta approntando una
forma di odontoiatria sociale, su base volontaristica, dove richiede a tutti i Dentisti privati
di applicare un tariffario calmierato.
Il Presidente invita tutti gli odontoiatri a partecipare. Il Convegno AIO grazie al contributo di
Presidente
Dr. Alessandro Cristiano Staffelli
aziende del settore è gratuito per tutti gli Odontoiatri, che possono essere accompagnati previa
conferma di iscrizione da igienisti e assistenti.
Per informazioni sul convegno
www.aiomilano.it - tel. 3349279900
Per iscrizione inviare nome cognome e recapiti
telefonici e indirizzo mail dei partecipanti a:
[email protected]
SESTOUNOnews
24 ottobre 2008 - pagina 10
Federalismo fiscale, la Regione Lombardia è al primo posto
di Stefano Maullu*
I
l federalismo fiscale rappresenta un importante opportunità di miglioramento e
di maggiore sviluppo per tutte le regioni
d’Italia, da quelle che possono vantare una situazione economica florida fino a comprendere quelle che presentano un grave deficit
monetario. L’azione primaria del federalismo
è quella di contrastare la miriade di sprechi
che attanaglia le macchine regionali e di regolare le transazioni finanziarie tra le regioni e lo
Stato centrale. Se ci addentrassimo in maniera
più dettagliata nell’argomento, si può sostenere che tali operazioni monetarie già così
rappresenterebbero un costo elevato; quindi,
con l’attuazione del federalismo fiscale queste
verrebbero a mancare. Il decentramento delle
funzioni che prima erano svolte esclusivamente dallo Stato fa sì che quest’ultimo venga
sostituito nel suo ruolo dall’insieme delle regioni per porre così un freno ad una spesa
pubblica incontrollata, dove le infrastrutture
statali non siano inutilmente sovradimensionate rispetto alle esigenze reali del territorio.
In questo modo si solleciterebbero le regioni
ad una maggior sensibilità verso l’attuazione
di un miglior modello di gestione. La Lombardia deve essere riconosciuta per la sua lungimiranza in materia, e grazie alla sapiente
guida del Presidente Formigoni si può considerare a tutti gli effetti un modello di esempio
per quanto concerne la corretta gestione delle
risorse pubbliche, tanto da rappresentare
un’eccellenza riconosciuta anche a livello in-
ternazionale. È opportuno
tale sarà rappresentato dall’ausottolineare l’azione anticitonomia impositiva e al critepatrice svolta dalla regione
rio dei costi standard. Le
e dettata dallo stesso Presiregioni disporranno per il fidente che, ancor prima che
nanziamento di tutte quelle
il modello di federalismo
spese legate ai livelli essenziali
fiscale venisse preso in
delle prestazioni (sanità, istruesame da tutte le altre rezione, assistenza, trasporti).
gioni, aveva già messo in
Ancora, garanzie per gli enti
pratica un’articolata ed eflocali i cui tributi saranno staficiente metodologia di gebiliti da Stato o regione in
stione
della
finanza
quanto titolari del potere legiregionale. Quindi, si è
slativo con garanzia di un
giunti in modo democramargine di flessibilità e nel ritico ad una razionalizzaspetto della propria autonozione e riduzione della
mia. Il modello che prevede
Roberto Formigoni
spesa pubblica, adottando e
un intervento diretto da parte
e Stefano Maullu
applicando regole certe e
delle istituzioni che hanno
verificabili, garantendo risposte organizzate maggiore conoscenza dei problemi e dei bisoai bisogni reali della comunità regionale. gni dei singoli territori è quanto mai avanzato
Questo principio, a mio parere, sarà in grado e moderno, ed è indicato su più fronti come
di reggere solo in presenza di una vera auto- un esempio virtuoso da seguire - in un monomia e di una chiarezza sulla divisione dei mento di estrema tensione sui mercati moncompiti tra Stato, regioni ed enti locali, senza diali - anche sul piano finanziario. Non si
più essere spettatori di “un’invasione di tratta di un esempio casuale, perché quando
campo dello Stato ai danni delle regioni”, si sommano tutti i punti sopra esposti si ha
dando vita così ad un concetto di premialità una somma di fattori che richiama il concetto
per chi eserciterà in modo virtuoso le proprie della sussidiarietà, ampliandolo e rinnovancompetenze; la penalizzazione per chi invece dolo. Di fronte allo scetticismo o ai timori
non garantirà la tenuta dei conti pubblici. sulla ripartizione delle risorse intra-regionali
Tutto questo si tradurrà in nessun aggravio del e, soprattutto, del sostegno che le Regioni
carico fiscale nei confronti dei cittadini; alla meno ricche avranno da quelle più virtuose, è
maggior autonomia impositiva di regioni ed opportuno indicare non solo l’assoluta intenenti locali corrisponderà una riduzione del- zione del governo di non penalizzare alcuna
l’imposizione statale. Altro punto fondamen- realtà locale, come è logico che sia, perché
oltre che inaccettabile socialmente sarebbe
anche controproducente sul piano politico. La
realtà è che, senza addentrarci in considerazioni sui numeri che richiedono ancora approfondimenti e analisi da parte delle alte
istituzioni, ciò a cui si vuol dare vita con il federalismo fiscale - seguendo in questo
l’esempio di altri Paesi europei - è un sistema
di sussidiarietà “virtuosa”, che respinge le
vecchie logiche assistenzialiste e le distribuzioni di denaro “a pioggia”, inutili e anzi controproducenti; ma si basa invece su una
corretta ripartizione fra il diritto delle Regioni
più povere a ottenere sostegno e gli altrettanto
importanti doveri in tema di gestione delle risorse. Sarà premiata, in sintesi, sia la buona
amministrazione, sia la capacità di intervenire
nei vari settori della vita sociale con intelligenza, buonsenso ed efficienza. In questo
quadro, risalta l’operato della Giunta Formigoni in questi anni - si pensi solo alla sussidiarietà orizzontale applicata a un sistema
sanitario che tutti ci invidiano. Anni di gestione corretta e d’avanguardia sono un patrimonio che permetterà alla Lombardia di
sviluppare ancor più il suo tessuto economico
e di continuare ad affermarsi come uno dei
principali motori economici d’Europa. Possiamo, quindi, dire che la linea lombarda è
sempre più volta a far in modo che la regione
resti al servizio dei cittadini e delle aziende, e
non il contrario.
*Assessore regionale
alla Protezione Civile e Polizia Locale
Sesto Flash
NUOVA CASA PER
ANZIANI
È stata aperta all’inizio di
ottobre la nuova residenza
per anziani di Via Boccaccio. Lo stabile, di proprietà
del Comune, è stato affidato in gestione alla Fondazione Pelucca, che già gestisce
la storica casa di riposo di Via Campanella. La nuova struttura potrà accogliere fino ad una massimo di 72 ospiti in
camere con 2 posti letto e un bagno.
ENNESIMO CAMBIO DELL’ASSESSORE
ALL’AMBIENTE
Dopo tante minacce
l’Assessore
all’Ambiente Giuseppe Valeriano l’8 ottobre ha
rimesso il mandato nelle
mani del Sindaco. Oltre
a motivi personali dallo
stesso sempre esternati,
Valeriano ha tenuto a
precisare che si sentiva trattato come un Assessore di serie
B, non sentendosi sempre coinvolti nelle decisioni dell’amministrazioni su tematiche che riguardavano anche
l’ambiente. La giunta, in data 15 ottobre, ha nominato il
nuovo assessore all’Ambiente, una donna, Ersilia Brambilla, della sinistra democratica. Con questa scelta si è as-
sistito all’uscita di scena definitiva dei Verdi, non senza
polemiche, in quanto fino a qualche giorno prima era sicuro che la poltrona di assessore sarebbe ritoccata a uno
dei verdi.
AAA SVENDITA DI IMMOBILI
L’amministrazione
comunale, avendo
necessità di fare
cassa, prosegue con
la vendita del patrimonio pubblico che
non riveste un ruolo
sociale.
Questa
volta sono coinvolti
6 immobili, tra cui
uno studio medico e
uno notarile. Duro
l’attacco dell’opposizione in quanto hanno sottolineato
che non è possibile vendere immobili per far fronte alle
necessità di cassa ma quei soldi andrebbero rinvestiti per
poter dare una risposta alle 700 persone che chiedono una
casa.
CAMBIO DI RESIDENZA PER ESSELUNGA
Finalmente dopo anni di tira e molla, la storica Esselunga
dovrebbe traslocare in Piazza Oldrini, nello spazio che fu
della Standa. Anche Sesto potrà godere di un’Esselunga
come quella di Bresso o di Cologno, con i banchi del fre-
Associato ANACI n° 1909
Amministrazione immobili e Consulenze
Via Dante, 105 - 20099 Sesto San Giovanni (Milano)
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sco e una vasta gamma di prodotti tra cui scegliere. Ma
agli abitanti del quartiere 2 questa decisione non va bene
in quanto ci sono ancora molte incertezze sul futuro dell’area dove attualmente sorge il supermercato. L’Assessore Amato ha rassicurato gli abitanti della zona dicendo
che appena sapranno le intenzioni della proprietà coinvolgeranno immediatamente le circoscrizioni, anche se è
certo che resterà un’area commerciale.
PARTONO I NUOVI AFFITTI E GLI INQUILINI SONO IN RIVOLTA
Sono partiti gli aumenti da tempo annunciati dall’amministrazione comunale, per gli inquilini delle case comunali.
Gli aumenti sono stati piuttosto salati, in alcuni casi anche
del 70% e tutto ciò è avvenuto con l’invio di una semplice
lettera dove veniva comunicato l’importo del nuovo affitto
senza che fosse spiegato il criterio dell’aumento.
APERTO SPORTELLO
ALER
Il 15 ottobre in Via Carducci n. 30
– 36 è stato inaugurato un nuovo
sportello Aler per tutti i Comuni
del Nord Milano. A disposizione
del pubblico, si trovano 5 postazioni per risolvere ogni tipo di problema amministrativo, una sezione tecnica che gestisce i
contratti di manutenzione e una sezione dedicata alla contabilità e ai servizi.
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SESTOUNOnews
24 ottobre 2008 - pagina 11
Il mercato
Ritratto enciclopedico di un caposaldo della dottrina liberale, oggi in forte crisi di credibilità globale
di Pietro Nunno
Cenni storico-urbanistici.
Il mercato (m. d’ora in poi) ha rappresentato una parte importante nella formazione
della città. Si è spesso identificata nella
funzione commerciale la causa prima
dell’agglomerazione urbana e la sua crescita come processo di differenziazione
graduale di un’economia basata inizialmente sull’attività di scambio. In Grecia il
m. si svolgeva nell’agorà (piazza principale della polis e centro politico, economico e religioso), a Roma nel Foro.
Quando le primitive botteghe romane furono sostituite da edifici pubblici, nacquero in determinate zone mercati
particolari per i diversi generi (carni bovine e suine, pesce, verdure, pane, vino e
generi prelibati). Sorse poi l’esigenza di un
grande m. creato appositamente per accentrare la vendita dei più diffusi generi di
consumo. Già nel 179 a.C. è attestato un
edificio apposito, il macellum, costituito da
un’area circondata da portici in cui si aprivano le botteghe (tabernae) e da una costruzione centrale circolare o poligonale.
Questo tipo di costruzione si diffuse ampiamente in tutto il mondo romano. I grandiosi Mercati Traianei di Roma erano
probabilmente grandi magazzini statali per
la distribuzione di donativi (congiaria) al
popolo. Nel Medioevo il m. fu situato dapprima in terreni imperiali o arcivescovili,
detti broli, accanto ai quali sorsero edifici
destinati al commercio, chiamati broletti;
successivamente, col consolidarsi della
classe mercantile, si costruirono piazze di
m. in aree di proprietà del Comune, luoghi
centrali di incontro, spesso funzionalmente
specializzati (piazza delle erbe, del pesce
ecc.). Nel Rinascimento si diffusero i mercati coperti (Genova, Firenze) e le logge
dei mercanti (Padova, Bologna). Dal secolo XIX il m., sempre coperto, perdette
definitivamente il carattere di centro di vita
cittadina, conservando una specifica definizione funzionale, mentre in corrispondenza al mercato centrale si costruivano
mercati rionali o specializzati per genere.
Oggi i supermercati o ipermercati, enormi
centri di vendita al minuto dotati di depositi e grandi aree di parcheggio, possono
essere direttamente legati ai nuclei residenziali o preferibilmente collocati in zone
esterne alla città, capaci di offrire servizi
ai primi decenni del ‘900, di leggi (del commercio o del lavoro).
sono difficilmente riscon- Infine, secondo un’accezione spregiativa
trabili in un sistema eco- del termine, il m. assume il significato di
nomico reale. In effetti, la traffico illecito di valori personali e morali
situazione di competiti- (mercimonio): far mercato della giustizia,
vità in cui vengono a tro- far mercato del proprio corpo (prostivarsi i vari protagonisti tuirsi).
del m. può determinare il prevalere di
uno o l’altro di essi
nella ricerca del massimo vantaggio. In
Fondato nel 2003 - Anno VI - n.9
un sistema capitaliPubblicato dalla SUN EDITORE
stico è in ogni caso
Direttore Editoriale:
affidato al mercato
Marialuisa
Scaletti
libero (nel senso che
Direttore
Responsabile:
le forze di offerta e domanda sono liAlessandro Fede Pellone
bere di operarvi) e al sistema dei
Direttore di Redazione:
prezzi, il compito di coordinare le dePino Cappellani
cisioni di produttori e consumatori,
Vice
Direttore
di Redazione:
nonché di presiedere all’ottima alloMariuccia
Scarano
cazione delle risorse, cioè alla masRedattori:
sima efficienza del loro impiego. Un
Ezio Anzelmo, Daniela Mancini,
m. è detto aperto se il suo accesso è
Roberto Vaini
libero a tutti i possibili contraenti e se
Collaboratori:
non è territorialmente limitato;
Gianfranco
Bergamaschi,
chiuso, in caso contrario. Si usa diGiorgio
Buonavitacola,
Carlo Cattaneo,
stinguere, inoltre, il mercato monetaFrancesco
Cau,
Francesco
L. Cerchia,
rio – o dei crediti – in cui oggetto di
Daniele
Contessi,
Vincenzo
Di Cristo,
contrattazione sono i prestiti in moAntonino
Filippelli,
Nicoleta
Moise,
Walter
neta a breve scadenza, dal mercato fiMuci,
Pietro
Nunno,
Stefania
Notarnicola,
nanziario – o dei capitali – in cui i
Vittorio Rossin, Giampiero Venturini
fondi offerti e domandati sono a lungo
termine: azioni e obbligazioni (negoAmministrazione
ziati propriamente nel cosidetto mere
pubblicità:
SUN EDITORE
cato mobiliare), mutui a media e
Via
Timavo
200
lunga scadenza, ecc. Nell’ambito
20099
Sesto
San
Giovanni
della politica di controllo della circoTel 02.22478801
lazione monetaria e del credito, le
Mobile
phone: 3394184896
operazioni di o sul mercato sono le
e-mail:
[email protected]
compravendite di titoli di Stato effettuate dalla Banca Centrale (in pratica,
Redazione:
una riduzione della quantità di moneta
Via Saint Denis, 9 - tel. fax. 02.37011167
in circolazione con la vendita, un aue-mail: [email protected]
mento con l’acquisto). Infine, nelStampa: A.G. Bellavite srl
l’ambito della politica aziendale
via 1° Maggio, 41 - Missaglia
assumono rilievo le cosiddette ricerTiratura 33.500 copie - Distribuzione gratuita
che di mercato, cioè il complesso
Registrazione Tribunale Milano
delle tecniche di rilevazione ed elabon. 630 del 3.11.2003
razione di dati relativi al m., di un parLe opinioni espresse negli articoli firmati
ticolare bene o di un gruppo di beni, al
e le dichiarazioni riferite dal giornale
fine di potenziarne la vendita e massiimpegnano
soltanto i rispettivi autori.
mizzare i profitti (marketing).
Il mercato nero, invece, rappresenta
È visibile online: www.sestounonews.com
lo scambio illecito, a prezzi maggiorati, di merci sottoposte a restrizioni
SESTOUNOnews
(custodia bambini, ristoranti ecc.) tali da
favorire ogni tipo di clientela.
Diritto.
La competenza a disciplnare le “fiere e
mercati” è stata attribuita dalla vigente Costituzione alla potestà legislativa primaria
delle Regioni. La legislazione regionale
deve però tenere conto di taluni princìpi
fondamentali contenuti nelle leggi dello
Stato, cioè che i Comuni possono assumere
la costruzione e l’esercizio di mercati pubblici, anche con diritto di esclusiva, purchè
soggetti al regime del demanio pubblico se
appartenenti al Comune stesso, come accade per le varie norme concernenti la disciplina dei mercati all’ingrosso dei
prodotti ortofrutticoli. Nel diritto penale, il
mercato di voti si configura come offerta
di denaro o di altri beni in cambio della
promessa di ottenere il voto elettorale o
l’astensione. Nelle procedure fallimentari,
invece, il mercato di voto è il reato del creditore che accetta benefici economici in
cambio del suo voto a vantaggio del debitore o di altri nel concordato e nelle delibere dei creditori. In entrambe i casi sopra
citati, il reato comporta la pena della detenzione e la multa per tutti i soggetti coinvolti.
Economia.
Il m. in senso geografico ed economico
trova la sua origine e la sua giustificazione
nel fenomeno dello scambio, e lo sviluppo
della sua organizzazione è parallelo a
quello del commercio. Nella letteratura
economica si distinguono i mercati perfetti, caratterizzati dalla concorrenza perfetta, dai mercati imperfetti quali
concorrenza monopolistica, monopolio,
oligopolio. I primi, benché teorizzati fino
SESTOUNOnews
di Vincenzo Di Cristo
24 ottobre 2008 - pagina 12
Iniziativa contro il caro vita
Latte fresco appena munto ‘alla spina’
S
ono situazioni difficili per le famiglie: prima la stangata autunnale
che ha comportato rincari per circa
600 euro a famiglia a causa del rialzo dei
prezzi del riscaldamento, luce, gas, acqua
e degli aumenti dei prodotti alimentari; in
seguito la grave crisi economica che ha
colpito l’economia mondiale la quale
non tarderà a far sentire ulteriormente gli
effetti sul portafoglio dei consumatori.
In un tale scenario ritengo sia doveroso
per le Amministrazioni pubbliche intraprendere tutte le iniziative che presentino un alto scopo solidaristico e sociale
a favore dei soggetti socialmente deboli.
Infatti, se la crisi comporterà per i soggetti più abbienti dover rinunciare a un
viaggio di piacere in più o a ritardare
l’acquisto di un bene voluttuario, per i
soggetti a rischio di fragilità sociale, tra
cui le famiglie numerose, con monoreddito, impoverite e gli anziani, questa situazione potrebbe comportare la
difficoltà, se non l’impossibilità, di approvvigionarsi dei beni di prima necessità indispensabili per la propria
sussistenza.
Questo è stato il motivo per il quale ho
presentato recentemente in Consiglio
Comunale, con il supporto dei Capigruppo della minoranza, una mozione
che possa coinvolgere il Sindaco, la
Giunta e i partiti della maggioranza, perché si rivolgano alle rappresentanze dei
produttori di latte, al fine di valutare in
tempi brevi la fattibilità
l’imbottigliamento,
il
del progetto d’installaconfezionamento di nuovi
zione sul territorio coimballaggi ed il trasporto,
munale, così come è già
con il risultato di ottenere
avvenuto per l’acqua, di
minori consumi di carbudistributori automatici di
rante, meno inquinamento
latte fresco crudo al
per i processi produttivi
prezzo calmierato di
correlati e quindi meno ri1€/litro. Già in altri Cofiuti prodotti; tutti motivi
muni della provincia di
per i quali il latte crudo ha
Milano è stata intrapresa
il costo contenuto medio
Vincenzo Di Cristo
tale iniziativa; i distribudi 1€/litro.
tori fino ad ora sono
Sotto il profilo igienico
circa 90 (fonte: www.milkmaps.com).
sanitario sono garantiti tutti i controlli
Il latte appena munto nella stalla è filtrato previsti dalla rigorosa normativa vigente,
e refrigerato e poi distribuito tramite dei mentre sotto il profilo del gusto, il latte
dispenser a self- service: s’inserisce la crudo, essendo ricco di grasso non omomoneta nella gettoniera, la macchina cal- geneizzato, risulta mediamente più sapocolerà la quantità di latte corrispondente rito del latte confezionato. Il latte fresco
all’importo versato ed il beccuccio eroga “alla spina” permetterebbe quindi di solatte.
stenere, seppure in minima misura,
Le bottiglie si possono trovare sul posto un’economia intelligente.
oppure portate da casa ed essere in ogni Certo tale proposta non ha la pretesa di
caso riutilizzate più volte, con l’unica ac- risolvere i gravi problemi economici evicortezza di ripulirle tra una ricarica e l’al- denziati poc’anzi, ma rappresenterebbe
tra. I vantaggi di tale proposta sarebbero comunque per i Sestesi l’avvio ad acquimolteplici. Dal punto di vista economico sire una nuova mentalità come consumasi attua la cosiddetta “filiera corta”, a tori attenti alla qualità e al costo dei
tutto vantaggio dei cittadini-consumatori prodotti alimentari ed anche alle problecon una serie di benefici a cascata anche matiche del mangiar sano e della lotta
per la collettività, tra i quali la difesa am- all’utilizzo dei dispendiosi contenitori
bientale. Si eliminano molti passaggi: “usa e getta”.
SESTOUNOnews
a cura di Paola Paleari
Letture
LA MODISTA di Andrea Vitali
“UN ROMANZO CON GUARDIA E
LADRI” - 385 pagine, Euro 16,60 –
Edizioni Garzanti 2008 (Narratori moderni)
A
ndrea Vitali è nato nel 1956 a
Bellano, sulla riva orientale del
lago di Como, dove esercita la
professione di medico, ha già pubblicato diverse opere con
Garzanti e vinto il Premio Grinzane Cavour
2004 e Bruno Giuffrè
con “Una finestra vistalago” e il Premio Bancarella 2006 con “La figlia
del podestà”.
Nei suoi romanzi divertenti, intelligenti e godibilissimi
l’autore
reinventa la commedia
all’italiana,
ritraendo
l’immagine più vera e
profonda della nostra
Provincia, attraverso le
atmosfere un po’ indefinibili del Lago
ed i dialoghi vivaci in cui ogni personaggio ha un suo caratteristico linguaggio. Le maldicenze, le cattiverie, le
ingenuità e le alterne complicità della
provincia che tanti misteri nasconde,
sono descritti con affetto e partecipazione attiva.
Il romanzo è centrato sulla protagonista
femminile vitale, ambiziosa e sensuale,
furba ma ingenua, la “modista” Anna
Montani, attorno al cui “atelier” si concentra tutto il Paese di Bellano ed i re-
lativi personaggi dal sindaco Balbiani
con il segretario comunale Bianchi e il
messo Milito, al trio di giovinastri Fès, Ciliegia e Picchio - passando per
l’appuntato Marinara, che deve rimediare alle distrazioni del suo maresciallo. La Montani è una donna sicura
del proprio potere, tanto che la intricata
vicenda relativa alla sua presunta vedovanza farà perdere notti
di sonno e di pazienza al
maresciallo Accadi, il
nuovo comandante della
locale stazione dei carabinieri che non riesce a
togliersi dalla testa la
sensualissima modista.
Altri uomini però ronzano intorno alla bella
donna: Romeo Gargassa
losco trafficante ed Eugenio Pochezza, giovane
corrispondente
della
“Provincia” ed unico
erede della signora Eutrice. Uno strano tentato furto in municipio, una bella sbronza del nuovo
assunto guardiano notturno e un secondo tentato furto in una villa - di cui
ancora il guardiano notturno neppure si
accorge - rappresentano le principali
vicende che si intrecciano con l’indagine che riguarda l’accertamento della
vedovanza della bella modista il cui
marito è sparito in guerra in Russia, ma
la cui morte non è mai stata accertata e
con le diverse tresche amorose della
Montani.
24 ottobre 2008 - pagina 13
Dedicato alla Cucina a cura di nonna Luisa
Cestini di patate con piselli
Ingredienti: 500 gr. di patate, una scatola
di piselli, 100 gr. di prosciutto cotto, 70 gr.
di burro, 2 uova, ½ bicchiere di panna,
pane grattato, due foglie di cipolla, noce
moscata, olio per friggere, sale e pepe.
Tritate finissima la cipolla, fatela appassire in
20 gr. di burro, aggiungete i piselli, salateli e
fateli insaporire, poi aggiungete la panna e lasciate restringere il sugo.
Lessate le patate, schiacciatele al setaccio e
aggiungete il burro e la noce moscata.
Ponete il recipiente sul fuoco e fate asciugare
il composto sin da renderlo duro. Toglietelo dal fuoco, unite il prosciutto tritato con due
tuorli, uno per volta.
Mescolate bene per amalgamare, formate tante palline grosse come un mandarino e all’interno fate una conca; passate i cestini nell’uovo salato e pepato e poi nel pane grattato;
quindi nell’olio bollente. Scolateli quando saranno dorati.
Poi, riempiteli col sugo di piselli e infornateli tanto che si scaldano.
INCONTRIAMOCI CARI LETTORI
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SESTOUNOnews
24 ottobre 2008 - pagina 14
SESTOUNOnews
Rubrica a cura di Max Nachira
24 ottobre 2008 - pagina 15
Sportivamente
Scivolone in Romagna della PRO SESTO
e domani al Breda ci fa visita la SPAL
CESENA CALCIO – PRO SESTO 3-1
causa bianco celeste perche riporta la Pro
Sesto in piena zona play out a causa delle
contemporanee vittorie di Monza e Sambenedettese, rispettivamente su Legnano e
Padova, due delle dirette concorrenti per la
salvezza.
Analizzando la prestazione si può dire che
i bianco neri romagnoli non hanno fatto
null’altro che i propi compiti a casa, giocando come era prevedibile contro una Pro
Sesto che è parsa ancora una volta dal
punto di vista difensivo alle prese con diversi problemi.
La cronaca. La partita si mette subito in salita per l’undici di Sala che dopo pochi minuti è subito in svantaggio: 10’ p.t. schema
tipo basket per il Cesena con Giaccherini
che pennella un perfetto assist per Bonura
che mette in mezzo un pallone invitante,
difesa della Pro ferma e Motta non si fa
pregare insaccando di prepotenza. Al
quarto d’ora c’è una timida reazione sestese con Ravaglia che però non ha problemi a corntrollare un tiro di Beretta. Ma
il pallino del match è in mano bianco nera:
19' pt cross dalla destra di Ceccarelli e
colpo di testa di Motta che esce di poco
alto sopra la traversa. Nonostante il predominio romagnolo, la Pro Sesto su palla
inattiva agguanta il pareggio: 30' pt Bertolini batte un corner dalla sinistra, scambia
con Boisfer e centra in area dove Preite di
testa insacca il gol del pareggio della Pro
Sesto.
La reazione del Cesena è veemente: 33' pt
grande parata di Offredi che alza in corner
un colpo di testa ravvicinato di Biasi dopo
una punizione battuta da Giaccherini; sull'angolo conseguente colpo di testa di poco
Le formazioni:
CESENA (4-3-2-1): Ravaglia; Ceccarelli,
Tonucci, Biasi, Lauro; Segarelli (17' st Sacilotto), De Feudis, Bonura (44' st Zebi);
Giaccherini, Chiavarini; Motta (34' st Djuric).A disp.: Tardioli, Ricci, G.Rossi, Ferretti. All. Bisoli.
PRO SESTO (4-2-3-1): Offredi; Tursi (39'
st Kabine), Perfetti, Preite, Lambrughi;
Bedin (29' st De Filippis), Fracassetti;
Maah (1' st Valtulina), Boisfer, Bertolini;
Beretta. A disp.: Russo, Campi, Konè, Di
Quinzio. All. A.Sala.
ARBITRO: Sig. Coccia di San Benedetto
del Tronto. GUARD.: Maruccia - Parisse.
MARCATORI: 11' pt Motta, 30' pt Preite,
40' pt Chiavarini; 49' st Giaccherini.
NOTE: Giornata di sole, campo in perfette
condizioni.Giocatori ammoniti: Segarelli,
Boisfer, Preite. Angoli 3-1 per la Pro Sesto
Spettatori. 5.621 (paganti 911, abbonati
4.710). Incasso 25.813,69 €
N
ulla da fare per la Pro Sesto in Romagna. La squadra di Antonio
Sala torna a Sesto San Giovanni
dalla riviera con un brutta sconfitta per 31 sul groppone. Il match è sembrato davvero un passo indietro, sul piano del
risultato e del gioco, rispetto a quanto fatto
vedere sette giorni prima in casa contro il
Legnano.
Beretta e compagni sono sicuramente incappatti in una giornata negativa, e può capitare, e poi contro un Cesena che tra
l’altro ha tra le sue fila giocatori che forse
sono più da serie B che da Lega Pro. Ma la
sconfitta è particolarmente seria per la
DOPO GARA
A
lla uscita dagli spogliati, incontrando i giornalisti, mister Sala
esprime la sua grande delusioneche davvero non si aspettava questa sconfitta in terra romagnola. Il tecnico bianco
celeste nel dopo gara di Cesena ribadisce
le difficoltà della sua squadra nell’affrontare una Cesena così determinato ed abile
a sfruttare i momenti topici della gara. “
Sapevamo che sarebbe stata una partita
difficilissima - dice Antonio Sala - Eravamo consci che il Cesena davanti al proL’attaccante Alberto Bertolini
prio pubblico avrebbe giocato una partita
con grande intensità e determinazione, e
quando devi giocare contro una squadra così, anche gli episodi ti devono
essere favorevoli. Credo che l’episodio chiave della partita sia stato l’episodio della traversa di Bertolini nel secondo tempo. Se il pallone invece di
battere sulla liena di porta fosse terminato oltre la linea la partita sarebbe finita in un altro modo. Essere in svantaggio nella ripresa ci ha obbligato ad
attaccare lasciando spazi invitanti per il loro contropiede. Se fossimo stati sul
pareggio magari quegli spazi potevamo averli noi.” Ora per la Pro Sesto
c’è la Spal. una squadra in grande condizione e che dispone di un organico
competitivo come ribadisce il direttore sportivo bianco celeste, Cristiano
Giaretta e che sabato arriva al Breda con inteti bellicosi. “ Credo che contro
i ferraresi sabato al Breda servirà una grande prestazione – dice l’ex giocatore di Monza e Lecco -. La Spal è una squadra di grande tradizione e con
un organico di tutto rigurdo ma credo che i nostri ragazzi saranno all’altezza
della situazione.” Dopo la gara contro la Spal, la Pro Sesto avrà un’altra
gara importantissima: in Coppa Italia mercoledì 29 la Pro Sesto affronta il
Monza, in un derby che vale il passaggio del turno. L’appuntamento è per
le ore 15.00 allo stadio Breda di Sesto San Giovanni.
fuori di Tonucci. La spinta dei padronni di
casa è continua e a quattro dalla fine produce frutto: 40' pt Bonura lancia sulla sinistra Giaccherini che entra in area e crossa
sul secondo palo dove Chiavarini mette in
rete il gol del 2-1. La ripresa si apre con
Valtulina al posto di un non pervenuto
Maah e sono subito dolori per la Pro: 3' st
Preite salva con Offredi battuto un pallonetto di Giaccherini lanciato magistralmente da Bonura.
Passano però due minuti e potrebbe esserci
il clamoroso pari bianco celeste: 5' st Bertolini riceve da Boisfer e dal limite dell'area fa partire un bolide che colpisce la
traversa, rimbalza sulla linea di porta ed
esce. Il resto della ripresa ristagna senza
particolari emozioni a parte alcuni contropiedi cesenati che potevano fa male alla
Pro come al 42' st: assist dalla sinistra di
Chiavarini per Dìjuric che si fa parare il
tiro da Offerdi da favorevolissima posizione. Il terzo gol arriva in pieno recupero:
49' st grande azione personale di Giaccherini che se ne va sulla sinistra, dribbla quattro difensori, converge al centro e batte
Offredi sul primo palo per il definitivo 3-1
finale.
Dopo questa sconfitta per la Pro Sesto non
è sicuramente il momento dei de profundis
bisogna guardare in avanti e con positività
già alla prossima partita anche perchè al
Breda arriva la lanciatissima Spal. Una
partita che sarà quasi un derby visto i tanti
ferraresi trasferitisi a Sesto dopo l’alluvione del Polesine del 1951 e che quindi
non perderanno l’occasione di poter andare
a tifare per la loro squadra del cuore nella
loro città adottiva
La classifica 1° divisione gir.A:
Pro Patria 18
Novara 15
Spal 13
Cesena 12
Padova 12
Cremonese 12
Reggiana 11
Lumezzane 10
Lecco 9
Verona 9
Ravenna 9
Venezia 8*
Sambenedettese 8
Monza 8
Pro Sesto 8
Pergocrema 8
Legnano 7
Portogruaro 6
*2 punti di penalizzazione
Prossimi incontro della PRO
SESTO al Breda:
- sabato 25 alle ore 15,00
Pro Sesto - Spal
- mercoledì 29 ore 15,00
Pro Sesto - Monza
valevole per la Coppa Italia
Prossimo turno 26/10/2008 di campionato:
Cremonese-Legnano; LumezzanePro Patria; Monza-Reggiana; Novara-Venezia;
Padova-Cesena;
Portogruaro-Pergocrema; Pro SestoSpal ( sabato ); Ravenna-Sambenedettese; Verona-Lecco
Basket femminile serie A1: Geas
Ancora senza punti a Taranto per il tutto per tutto
A
ncora zero punti in classifica per la Bracco Geas
Basket. Nella prima partita contro la Lavezzini Parma la
gara finisce sull’80-56.Vince la
Bracco, ma i due punti sono andati a Parma, come ha sentenziato
il giudice sportivo il giorno dopo
la gara. Dopo la partita contro le
emiliane le sestesi sono andate a
far visita in campionato ad una
delle migliori squadre del torneo, l’Umana Reyer
Venezia, unica squadra italiana ancora imbattuta
in campo nazionale ed internazionale. Le lombarde hanno giocato un basket coraggioso ma che
le ha viste sconfitte con l’onore delle armi per 64
a 57.
Nel dopo partita coach Roberto Galli ha elogiato
la buona prova delle sue ragazze.” Giocavano
contro una sqadra fortissima – dice il tecnico del
Bracco Geas – e siamo stati quasi sempre avanti
durante l’andamento del match. Ma credo che non
sono queste le partite cui dobbiamo vincere. Per
noi sarà fondamentale la trasferta di domenica a
Taranto dove troveremo un ambiente caldissimo
e dove dovremo essere bravi a cercare la nostra
prima vittoria in Regular Season. Per la Bracco
Geas quindi domenica in Salento un appuntamento fondamentale da non fallire.
Le ragazze del Bracco Geas si sono concesse in
settimana una parentesi calcistica fuori dal par-
quet. L'intera squadra della Bracco
Geas, con lo staff tecnico e dirigenziale, ha – infatti - assistito, mercoledì, alla partita della Champions
League di calcio fra l'Inter e la squadra cipriota dell'Anorthosis, rivelazione della Champions League.
L'invito a San Siro è stato un tributo
di simpatia da parte del club del presidente dell’Inter Massimo Moratti
che conosce personalmente il "progetto Geas" e i suoi obbiettivi. Un'occasione speciale per rinsaldare un rapporto fra società molto
blasonate dell'area della Grande Milano ed è uno
dei segnali più significativi del risveglio d'interesse nei confronti del Basket a Sesto San Giovanni. "Per tutti noi è un onore - sottolinea il
presidente Mario Mazzoleni, tra l’altro, tifoso nerazzurro - andremo a sostenere con calore una
grande squadra italiana impegnata nella massima
competizione europea.” Ospite sicuramente molto
è stata Ticha Penicheiro. La regista portoghese,
da molti considerata la migliore del mondo nel
suo ruolo, è infatti di nazionalità portoghese, ed è
una sostenitrice personale di mister Mourinho e
del fantasista Figo, altro grande lusitano alla corte
di Moratti. La popolarità di Ticha in
Portogallo(nella cui nazionale è approdata addirittura a 14 anni) è notevole, paragonabile in qualche
modo a quella che accompagna le star del mondo
del calcio.