In mostra i quadri di Giovanni Russo
Transcript
In mostra i quadri di Giovanni Russo
ANNO XXI - N. 4/2004 Sped. A. P. com. 20 art. 2 legge 662/SA LA PRIMA VOCE LIBERA DEL PARCO MENSILE DI INFORMAZIONE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E ALBURNI Il Cilento: un paradiso amministrato da luciferi E' bello il Cilento! E' una perla incastonata tra verdi monti e feraci colline che fanno da corona ad un mare azzurro che attende che alcuni cosiddetti Amministratori intervengano per renderlo ancora più bello e più utile ai desideri dei piccoli e grandi ospiti che onorano di loro presenza questa terra. Ma,purtroppo,e una vana attesa,perche alcuni Amministratori pensano alla propria situazione personale e ai propri bisogni professionali,dimentichi di essere stati eletti per servire i cittadini e la terra in cui vivono e da cui debbono trarre tutti i benefici possibili attrezzando i luoghi per renderli appetibili per unire alla bellezza della natura l'efficienza vacanziera.E' inutile piangersi addosso e perdersi nei meandri di una inutile politica parolaia anziche redigere progetti completi che tengano conto dei bisogni ludici di coloro che prescelgono le nostre spiagge e il nostro mare tenendo presente le preferenze dei piccoli,degli adulti e degli anziani.In questo modo si evita che questo paradiso naturale divenga la dimora di solo vecchi,come me,abbandonati da figli e nipoti che preferiscono luoghi diversi e più confacenti alle loro aspettative. Ricordo che tanti anni orsono l'On. Fanfani a Salerno nella sede della DC.disse a noi,allora giovani," Sappiate sfruttare il vostro mare e il vostro sole perche questa sara la vostra ricchezza".Ebbene si,On. Fanfani,Lei non c'è più e quindi non può vedere e sapere che ciò che disse non e stato raccolto dagli attuali politici,che di certo non dimostrano di avere la sensibilita necessaria per risolvere gli annosi problemi della nostra meravigliosa terra.Essi preferiscono le isole Vergini,la Giamaíca,Cuba,e quant'altro la natura lontana da noi offre,ma,cosa strana,gli abitanti di terre lontane e belle preferiscono venire in Italia non solo per l'arte ma anche per la natura che ritengono bella per lo meno quanto la loro.E allora ci assale il desiderio dì far trasferire gli abitanti del nord adriatico e tirreno per sostituire noi pigri e incompetenti affinche facciano ciò che loro hanno realizzato senza avere il nostro mare,il nostro sole,le nostre spiagge. Finisco col chiarire che i nostri luciferi,sono citati secondo la narrazione biblica,ossia angeli ribelli. Dante Lamanna Pioppi Inaugurato il Museo vivente della Dieta Mediterranea Nella sede del Palazzo Vinciprova saranno fruibili anche i libri che Ancel Keys ha lasciato ai cittadini di Pioppi Domenica 18 aprile è stato inaugurato il Museo Vivente della Dieta Mediterranea con sede nel castello Vinciprova di Pioppi. In attesa della concessione allo scienziato Ancel Keys di una medaglia d'oro da parte del Presidente della Repubblica, il Museo vuole per il futuro proporre il rilancio della nostra alimentazione con pranzi didattici, filmati e guide. La sede del Museo vedrà anche, quanto prima, i circa 700 volumi lasciati da Keys alla cittadina di Pioppi prima della sua definitiva partenza per gli Stati Uniti d'America. Una recente foto del prof. Keys Salerno e Padula In mostra i quadri di Giovanni Russo al 18 aprile al 2 maggio sono in mostra a Salerno, nel tempio di Pomona, parte delle opere di Giovanni Russo (1905-2001), nativo di Cannicchio. D L' iniziativa, promossa dalla Provincia di Salerno e fortemente voluta dal nipote dr. Gaetano Russo, è stata presentata durante una suggestiva cerimonia cui hanno partecipato numerosi artisti e conoscenti del pittore, con una folta rappresentanza di cittadini del paese d'origine. Il catalogo, edito dal Centro di Promozione Culturale per il Cilento con fotografie di Giuseppe Cucco, è stato curato dal prof. Paolo Mamone Capria e contiene, oltre al suo saggio, anche interventi della prof.ssa Silvia Cuppini dell'Università di Urbino, della dott.ssa Maria Giovanna Sessa, della Soprintendenza per i B.AP.P.S.A.D. di Salerno e Avellino ed un ricordo del prof. Amedeo La Greca, presidente del Centro di Promozione Culturale per il Cilento. La mostra proseguirà dall'8 al 30 maggio, in collaborazione col Comune di Padula, presso la Cerosa di S. Lorenzo, ove sarà inaugurata venerdì 7 maggio alle ore 19,30. Nella foto: la copertina del Catalogo della mostra Piccoli Comuni Adesione all’appello rivolto al Presidente della Repubblica In occasione della Festa Nazionale dei Piccoli Comuni, parte integrante del paesaggio italiano, Federparchi - Associazione Italiana Direttori Aree Protette, Legambiente Onlus, la Provincia di Salerno, il Parco Nazionale del Vesuvio, il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano sotto il patrocinio del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d'Europa, hanno promosso un appello al Presidente della Repubblica Italiana per la Ratifica della Convenzione Europea del Paesaggio da parte del Governo Italiano per rientrare nel novero delle nazioni che hanno già assunto tale strumento a modello di riferimento per la promozione, sensibilizzazione e gestione del paesaggio Il Parco nazionale del Cilento si è fatto carico di raccogliere le adesioni via -email tramite il form accessibile dal portale OCEP all'indirizzo http://ocep.pncvd.it/appellociampi/appelloxcep.html Fiduciosi che condividiate l'opera di sensibilizzazione, con la presente Vi chiediamo di sottoscrivere l'appello cliccando sul seguente link sottoscrivi l'appello Territorio P romozioni POR CAMPANIA 2000-2006 ASSE 2 RISORSE CULTURALI PROGETTO INTEGRATO Grande Attrattore Culturale "Paestum-Velia" Si porta a conoscenza che sul B.U.R.C. n. 11 del 9 marzo 2004 è stato pubblicato un Bando per la concessione di contributi finanziari (fino ad un massimo del 75% sul totale dell'investimento), alle piccole imprese (esistenti o da costituire) con sede nel Comune di Ascea-Velia, con risorse della Misura 2.2 "Sostegno allo Sviluppo di Imprese della Filiera dei Beni Culturali" del P.O.R. Campania 2000-2006 destinate al Progetto Integrato "Grande Attrattore Culturale Paestum-Velia". SETTORI DI ATTIVITÀ AMMISSIBILI L'attività oggetto della proposta imprenditoriale deve rientrare in uno dei seguenti settori: · artigianato tradizionale e restauro: legno, mobilio, vimini, ferro battuto, pietra, ceramica, strumenti musicali, editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati, etc.; · commercio: pasticceria e dolciumi; articoli in legno, sughero, vimini e plastica, strumenti musicali e spartiti; libri; giornali, riviste e periodici, oggetti d'arte, di culto e di decorazione; mobili; · servizi turistici e di ristoro: servizi di accoglienza, assistenza, accompagnamento; servizi connessi alla gestione del patrimonio storico-culturale, servizi per la comunicazione e l'informazione, ristoranti, bar, servizi di trasporto di passeggeri su strada e via mare, agenzie di viaggio, noleggio biciclette, attività di spettacolo, etc.; · piccola ricettività turistica (max 60 posti letto) ad esclusione di case e appartamenti per vacanze: alberghi, ostelli della gioventù, campeggi, aree attrezzate per roulottes, affittacamere, residences ed altri esercizi alberghieri complementari. Promuovere l’eccellenza del Paese Promuovere l’eccellenza significa promuovere anche forme nuove di investimento nella conoscenza attraverso strumenti di detassazione per agevolare e favorire la media e piccola imprenditoria ecocompatibile nelle aree protette italiane che aspettano quel giusto incentivo alla loro funzione di tutori di un patrimonio nazionale ed internazionale. La via del riconoscimento del credito di imposta punta sull’attrattiva fiscale, ricetta base del miracolo irlandese. Il modello della detassazione dei redditi di impresa destinati agli investimenti ambientali, serve ad individuare e prevedere forme di incentivo e sostegno per le attività imprenditoriali e produttive. L’applicazione di questo modello alle aree protette, quasi sempre collocate in aree marginali, può innescare un meccanismo virtuoso tale, da promuovere e sostenere attività economiche finalizzate alla valorizzazione delle aree protette. Proprio per questo Le segnaliamo il disegno di legge del Senatore. Ettore Liguori, eletto nel nostro territorio, “Nuove norme in materia di promozione e sostegno delle attività economiche finalizzate alla valorizzazione delle aree protette”. Questo disegno di legge ci sembra in linea con le finalità La nuova fontana realizzata in maioliche che adorna la piazza principale di Terranova di Sicignano raffigurante in maniera emblematica l’immagine del “paese” e che illustra i beni fondamentali: monumenti, ambiente e agricoltura sui quali va fondata la nuova economia. della legge istitutiva delle aree protette (L.394/91) e in particolare con gli articoli 1, 7, 14, 16, 37 e pertanto auspichiamo un Suo autorevole intervento di sostegno, anche in considerazione dell’alta valenza della proposta di legge. La sua finalità è chiaramente rivolta ad attrarre investimenti ad alto valore aggiunto e sostenibili (ricerca & innovazione), per la valoriz- Provincia Cilento Lettera aperta al capo del Governo A S. E. il capo del Governo Siamo costretti a lamentare il disinteresse del Governo per la "questione Cilento" segnalata volte a tutte le autorità dello Stato. Francamente non riusciamo a capire perché anche "in sì alto loco" si resti insensibili "al grido di dolore" del Cilento, storicamente sempre penalizzato: escluso dalle grandi strutture viarie, tenuto in uno stato di sottosviluppo innaturale, che alimenta il dramma della disoccupazione e dell'emigrazione, considerata alla stregua di una calamità naturale. Mentre l'Italia si va cospargendo di nuove province in gran parte "inutili", che si tengono incredibilmente a TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE Le imprese interessate potranno presentare domanda di agevolazione fino al 31 dicembre 2004, entro le seguenti date: 30 giugno 2004 30 settembre 2004 31 dicembre 2004 Il bando è disponibile sul sito della Regione Campania www.regione.campania.it - Sezione B.U.R.C. Ulteriori informazioni sono disponibili all'indirizzo www.porcampania.risorseculturali.it braccetto l'una all'altra, solo al Cilento (senza spiegare perché) viene negata ostinatamente quella provincia "funzionale e promozionale" che sicuramente farebbe uscire il Cilento dallo stato di depressione economica e socio-culturale in cui ancora versa. Avevamo sperato che questo pragmatico Governo potesse e volesse sanare una grave ed immeritata giustizia storica istituendo di sua iniziativa nel Cilento nel Cilento una provincia "tecnica", mirata allo sviluppo, sul modello di Latina. Ricordiamo ancora una volta che il Cilento è una subregione con caratteristiche geomorfologiche e antropologiche proprie (inserito arbitrariamente nella magaprovincia di Salerno) che è terra lucana, "annesso" alla Campania come comoda e trascurabile appendice. Ricordiamo che il Cilento vanta meriti storici straordinari: furono i moti del Cilento che per prima iniziarono a logorare la monarchia borbonica (moti del 1828). Fu la barbara repressione dei liberali cilentani (che fece tanti gloriosi martiri mai onorati ufficialmente da nessun Governo) che mostrò all'Euro- Uno dei tanti piccoli centri abitati che con la nuova provincia sarebbero rivalutati (Castel Ruggiero). 2 zazione e la tutela del patrimonio naturale del paese, per uno sviluppo ecocompatibile atto a favorire la rivitalizzazione delle aree più deboli del nostro paesi; anche al fine di innescare un processo di attrattività e competitività, che garantisca il mantenimento delle risorse umane su questi territori che costituiscono l’eccellenza della Piccola Grande Italia. CRONACHE CILENTANE – aprile 2004 pa il volto truce della tirannia. Fu il Cilento a preparare il terreno al successo della spedizione garibaldina, che fece fare al processo risorgimentale il passo decisivo. Ora in nome delle nostre ragioni, che riteniamo incontrovertibili (come è incontrovertibile il fatto che le periferie della provincia di Salerno distano dal Capoluogo centinaia di chilometri), invochiamo l'intervento dell'Eccellenza Vostra e del Governo affinché sia resa giustizia al Cilento e ai figli dei Cilentani la concreta speranza di un futuro più affidabile. Antonio Vitale (Presidente dell'ASIT Cilento) Speciale Pisciotta A Caprioli un’Associazione culturale a salvaguardia del Kenotaphion Ruderi del Kenotaphion di Palinuro Un Cenotafio è una tomba vuota che, al pari del moderno altare della patria, si pone come monumento commemorativo di quel defunto del quale non si è trovato il corpo. Di soli- to, tale pratica funeraria era riservata a coloro che perivano in guerra, agli eroi e ai soldati. Il Kenotaphion era, quindi, nella Grecia antica un taphos petraios, cioè tomba di pietra,simbolo della riconoscenza del popolo nei confronti di chi moriva lasciando le proprie mortali spoglie insepolte in luoghi ostili e inospitali. A Caprioli, una frazione del comune di Pisciotta, in provincia di Salerno, in cima a una collinetta di fronte a una gradevole baia ( probabilmente un antico porto velino) è situato appunto un cenotafio. La tradizione orale vuole che questo sia il cenotafio di Palinuro,lo sfortunato nocchiero di Enea, il quale vinto dall'infido dio del sonno, si addormentò perdendo il controllo della nave e cadendo in mare. Virgilio, nell'Eneide narra , che Palinuro sia naufragato su quella, che secondo la tradizione, si ritiene essere la baia di Caprioli, dopo aver lottato due notti contro il mare. Lo sfortunato timoniere di Enea , appena toccò terra fu aggredito dalla popolazione indigena,che fortemente impressionata dall'aspetto del naufrago lo ritenne un mostro marino e lo uccise. Il cenotafio è posto in un sito strategico, un'altura sul mare, quasi a significare un monito, a sco- raggiare successivi attacchi. Dalla cerimonia sacrificale deriva il nome del paese "Torre del Capro" come si legge nella cartina del Principato Citeriore del 1850 , in seguito mutato in Caprioli. Il cenotafio di Palinuro era, fino a dieci anni fa, meta di gite scolastiche, ottima occasione per i docenti per introdurre il tema del mito agli studenti delle scuole elementari e medie. Oggi data la difficoltosa agibilità del sito, risulta difficile poterlo visitare. Infatti le uniche vie di accesso, accidentati sentieri comunali, non sono state mai completate. L'associazione culturale Kenotaphion di Caprioli, per evitare che si perda la memoria di quanto tramanda la tradizione orale in merito a tale affascinante monumento, propone ogni anno una manifestazione itinerante chiamata "Caccia al capro". In tale occasione viene rievocata la leggenda di Palinuro e le tradizione dei Lucani percorrendo i sentieri di campagna e visitando i luoghi della memoria della civiltà contadina. Un ponte umano: Pisciotta-Montevideo ai coetanei di Montevideo per instaurare rapporti di amicizia e scambi culturali. "Le cose che si apprendono dagli altri, anche se sono le stesse che si leggono sui libri- ha esordito un ragazzo- mi conquistano e non le dimentico, forse perché avverto il rapporto umano che nel libro non c'è" I ragazzi, appassionati studiosi di storia locale, hanno chiesto, in particolare, di avere per quanto possibile, notizie sugli emigranti Cilentani che, per sfuggire alla miseria, raggiungevano la "terra della speranza". I ragazzi della II B Ist. Comprensivo di Pisciotta La cartolina promozionale del viaggio di Pino Veneroso (immagine di Ermanno Montuori) L'Istituto Comprensivo Autonomia 155 di Pisciotta , dopo la brillante esperienza culturale legata al gemellaggio con il "Gymnasium Suderelbe" di Amburgo, pensa di progettarne un altro a Montevideo. Ad offrirne l'occasione è stato l'intrepido viaggio di Pino Veneroso che, con la sua barca "Jutta", è arrivato in Uruguay sulla rotta opposta alla storica impresa del Leone di Caprera, e il desiderio del Preside, Angelo Bruno, il quale si sente in qualche modo legato a quella terra, che nel lontano 1880 diede i natali al suo caro "nonno Angelo". Il 2 agosto 2003, quando la "Jutta", pronta per la straordinaria avventura, mollava gli ormeggi dal porto di Marina di Pisciotta, un allievo consegnava a Pino, in testimonianza di affetto, il quadro del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. La scuola gli è stata continuamente vicino, anche in pieno oceano, grazie ai collegamenti satellitari, successivamente sottrattagli da un assalto piratesco. I ragazzi hanno incontrato "il navigatore solitario" al suo ritorno e sono rimasti affascinati dal suo racconto e compiaciuti dall'accoglienza dimostratagli dai connazionali di Montevideo. Essi hanno vissuto, attraverso le sue parole, i momenti belli e drammatici che hanno costellato la rotta del viaggio fino alla sospirata meta. Dopo il racconto, pratica palestra di apprendimento, Pino ha comunicato che ad Aprile sarebbe ripartito per Montevideo per poi ritornare in patria con la sua "Jutta" ricalcando, questa volta, la rotta del Leone di Caprera. E' nata subito l'idea di scrivere una lettera A destra, la cartolina pubblicitaria per il viaggio di P. Veneroso prodotta dalla Lega Navale Italiana, Delegazione di Marina di Pisciotta Alcune recenti delibere della Giunta Municipale N° 42 del 12-2-2004 Trasferimento alla Provincia delle strade comunali "Via Mediterraneo e Via dello Sport" nella frazione Caprioli. N°46 del 19-2-2004 Decreto Ministero LL.PP. 21-06-2000, adozione programma lavori pubblici triennio 2004-2006. N° 52 del 26-2-2004 Approvazione del protocollo d'intesa con ANCI /Dipartimento di Farmacologia Dietetica e Medicina dello Sport. Mappa dei Consumi alimentari e degli elementi; traccia con la Dieta degli abitanti della Regione Campania. N° 55 del 26-2-2004 Assegnazione fondi ufficio ragioneria Euro 3000 per fermata treno IR24/28 nella stazione di Pisciotta-Palinuro, anno 2004. aprile 2004 – CRONACHE CILENTANE 3 Società Progetto "Parco Pulito" A seguito di un incontro operativo sull'emergenza rifiuti in Campania lo scorso 8 aprile, presso la sede del parco, tra i soggetti competenti per l’area del parco, la Giunta Esecutiva il giorno 9 aprile scorso, ha deliberato di attuare quanto già previsto e concordato con le istituzioni competenti nel PATTO AMBIENTALE circa un piano straordinario per la raccolta differenziata e lo smaltimento dei rifiuti nell'area del Parco e di istituire un gruppo di lavoro tra i soggetti competenti per rappresentare nel più breve tempo possibile alla Comunità del Parco una possibile ipotesi operativa sull'argomento. La necessità di un quadro organico che orienti ad abbattere i costi sempre più elevati del trasferimento dei rifiuti, richiede una assunzione di responsabilità istituzionale che permetta una maggiore efficacia nell'azione complessiva territoriale. Alla luce di tali previsione si è tenuto il 13 aprile un ulteriore incontro operativo tra il Presidente del Parco Tarallo, il Presidente del Consorzio RSU SA/3, il Presidente e il Direttore di Yele, Errico Chiera, il Direttore e il Consigliere del Parco, Nicoletti e Stanziola delegato a coordinare la detta pianificazione. Stanziola ha riassunto l'impegno da sottoporre al tavolo provinciale e coordinare l’azione congiunta per definire nel più breve tempo possibile una organica proposta che massimizzi anche la possibilità di contenimento dei costi e valorizzi la possibilità di opportunità del settore. Nello stesso tempo è stata ribadita la necessità di evitare che i Comuni assumano autonome iniziative considerato che a brevissimo si chiederà la convocazione della Comunità del Parco estesa ai Comuni delle aree contigue per sottoporre la proposta e per i provvedimenti ed atti di competenza Sono stati approfonditi in particolare i temi del censimento delle discariche dimesse dei Comuni; il completamento delle trasferente; individuazione delle aree di compostaggio e la gestione del compostaggio domestico; lo sviluppo della raccolta differenziata, la filiera completa del rifiuto compreso gli inerti. Tali argomenti saranno sottoposti al gruppo di lavoro che entro 20 gg. provvederà a redigere un quadro strategico operativo a breve, medio lungo termine. I convenuti auspicano che le autorità sovraordinate, Commissariamento e Istituzioni tengano conto dello sforzo di coordinamento e di impegno e valutino positivamente tale azione in un momento così delicato per l’emergenza rifiuti, ed inoltre vi sia la massima collaborazione dei Comuni, degli operatori e dei cittadini residenti nel parco per dare una dimostrazione di impegno civile e sociale che potrebbe incidere sul ciclo integrato dei rifiuti per un servizio altamente qualificante per un “Parco pulito”. 4 San Nazario e Rofrano Gemellaggio dei due Comuni cilentani con Grottaferrata nel Millenario della morte di san Nilo I Comuni di San Mauro La Bruca e Rofrano hanno aderito al gemellaggio con la cittadina laziale di Grottaferrata perché rientrano tra quelle località che hanno ospitato san Nilo del quale quest'anno, il 26 settembre, ricorre il millenario della morte. Il santo monaco, nativo di Rossano Calabro, acquistò a Grottaferrata il terreno su cui sarebbe sorta l'abbazia che ancora oggi porta il suo nome. Oltre ai due Comuni cilentani, hanno ospitato il grande santo anche Bisignano (CS), Oria (BR), Bracigliano (SA), S. Elia Fiumerapido (FR) e Patmos (Grecia) e tutti si sono gemellati nel ricordo di san Nilo. Sull'importante iniziativa, presa dal Comune di Grottaferrata, il sindaco di San Mauro La Bruca, Gabriele Romanelli, ci ha dichiarato: "Ritengo che abbia rappresentato un'occasione unica non solo per riscoprire ed esaltare i legami tra il Santo di Rossano e San Nazario, sede dell'antico omonimo cenobio dove san Nilo soggiornò, ma anche I Sieggi re Piesti Colossi c'ha prima vista Te ricordano l'Anticristo Prète ca so tonnellate Senza ngemento una ngoppa lata Nisciuna ventecata Hà mai sconzecate Chere prete come libro stampato Lieggi a vita re chi ngè stato Arte cultura antichità Non sai addò guardà Ieri Regno ri potenti Oi Museo re chi passa e tene mente Scenziati ra tutto u munno Venono a scavà sembe chiù mbunno Statue armi gforia guerra Ngé nu tesoro sotto terra Nu sacrario re Memoria Cà l'anni i conta a secoli a storia Na storia re grandezza e civiltà Pare co munno accomenzao rà ccà Si Piesti và pè nnommenata Stu Ciliento re bellezza e cultura Se sente onorato. Titina Janni CRONACHE CILENTANE – aprile 2004 per l'apertura di orizzonti nuovi di collaborazione tra realtà diverse e distanti. Il gemellaggio deve essere inteso come un punto di partenza e non di arrivo, per cui auspico l'istituzione in ogni Comune di un comitato che mantenga i contatti con tutti i Comuni del percorso nilano. Il recupero e la riscoperta dei luoghi nilani daranno un contributo decisivo alla crescita socio-economica ed allo sviluppo del nostro territorio". Mentre il sindaco di Rofrano, Giuseppe Viterale, ha sostenuto: "Ritengo sicuramente importante la visibilità che il Comune di Rofrano ha avuto aderendo e partecipando a questo evento oltre alle possibilità di sviluppo culturale, sociale ed economico che certamente si avranno come ricadute dalla iterazione del Comune di Rofrano con gli altri Comuni partecipanti. Nella delibera di gemellaggio adottata dal Consiglio Comunale di Grottaferrata insieme ai rappresentanti delle altre Amministrazioni presenti, è contenuta l'intesa riguardante la possibilità di collaborazione e scambio tra le varie realtà gemellate". Nicola De Feo Nella foto: la chiesa dell’ex Badia di San Nazario Attualità Confraternite Croce Rossa Italiana, comitato locale di Montecorice «Nonostante tutto, siamo vive!» Monta la protesta dei cittadini e dei Volontari del Soccorso per la mancata collaborazione con il 118 Come da alcuni secoli, ogni Venerdì Santo si ripete il rito delle Confraternite che, in divisa tradizionale, si recano in visita agli altari della Reposizione. Quest'anno anche quello della cattedrale di Vallo è stato meta di tale pellegrinaggio voluto dalla confraternita di Pollica che in tal modo ha rotto - per così dire - un incantesimo, varcando le soglie di un luogo sacro non uso ad accogliere un simile rito. I canti tradizionali hanno potuto risuonare in tal modo nel cuore della Diocesi e nella città che per prima nel lontano 1395 già aveva dato vita ad una confraternita le cui pratiche devozionali - nella nostra diocesi, mentre altrove i vescovi e il clero si attivano per farle vivere, consci che tramite le confraternite è possibile fare pastorale con una certa frangia di fedeli. Ho sentito dire ad un parroco: "Non sono io che devo andare in cerca della pecorella smarrita!"… e questo alla faccia del Vangelo… Insomma, Eccellenza, reverendi parroci, volete capire che il nostro è solo un grido di aiuto e che questi scritti non hanno alcuna intenzione di innescare polemiche?. "Oh, il loro cervello in tutt'altre faccende affaccendato", direbbe il sempre caro Giuseppe Giusti. guarda caso, stando a quanto attesta il prete G. Maiese nel suo libro sulla chiesa della Madonna delle Grazie di Vallo edito nel 1919 - suscitavano la gelosia del clero. Ma questa è acqua passata… Oggi c'è ben altro. Credo che tutti i confratelli - ma anche i preti - ricordino che, quando fu eletto a vescovo della nostra diocesi mons. Casale, la Curia si pose il dilemma se lasciar morire le confraternite o riprenderle. Fu scelta oculatamente questa seconda via e le confraternite ebbero una nuova vita giungendo anche a costituire una confederazione che poi, essendo subentrato il nuovo vescovo nel 1989, non fu mai ratificata. Da allora non è stato mai tentato un discorso serio ed una seria pastorale, nonostante si siano avvicendati vari responsabili diocesani e nonostante numerosi siano stati gli stimoli fatti giungere dalla base alla Curia. Qualche prete ribatterebbe: "La Chiesa non è una repubblica popolare". Certo. Ma non è neanche una monarchia oscurantistica. Molti confratelli si chiedono che cosa abbia indotto taluni preti, che all'epoca di mons. Casale erano infervorati per le confraternite, a cambiare totalmente atteggiamento e a non dare alcun aiuto; ed inoltre perché la tanto invocata pastorale si sia ridotta a qualche malconcia conferenza nel tentativo di imporre uno statuto fatto pervenire dalle lande del Nord e nel diffidare le confraternite a stare nei parametri della liturgia (è naturale chiedersi: "è il sabato fatto per gli uomini o gli uomini per il sabato?"). Ignorare le confraternite per farle morire. Sì, per togliersi un fastidio. Questa sembra la linea ecclesiastica Su via, queste idee son cose dell'Ottocento, oggi a scuola questi versi non si studiano più. C'è ben altro da pensare: bisogna costruire, bisogna investire, bisogna far fruttare gli investimenti tratti dall'8%o che i fedeli si preoccupano di sottoscrivere. Che senso ha, dunque, curare questi ultimi illusi confratelli che anacronisticamente ancora indossano la divisa e che, sia pure alla loro maniera, pregano e si mettono in contatto col Padreterno almeno una volta all'anno?. Che senso ha perdere tempo con questi residui fossili? Oggi è il tempo di progetti, è tempo di cose dinamiche, oggi è il tempo degli intrallazzi politici… Che importa se i paesi si spopolano? Meglio: preti in meno da impegnare. Che importa se i giovani continuano a restare senza lavoro?. Meglio: così possono essere carpiti dal furbo di turno … e penso in questo momento anche agli insegnanti di religione! Che importa se le chiese sono diventate simili a degli uffici? Meglio: così si risparmia. Le confraternite, confinate ormai ad un ruolo secondario nella pastorale parrocchiale, sembra però che non vogliano morire. Ne nascono delle nuove, con caratteri diversi - poco importa -. Ma è sempre l'antico spirito evangelico, come da tempi immemorabili, che le anima: "Lì dove sono riuniti due o più in mio nome, lì sono io". In tal modo noi confratelli formiamo "chiesa", anche se i preti e la Curia non ci cercano e non si degnano di stare con noi… Dunque, nonostante tutto, le confraternite sono vive! Un confratello Aumentano i malumori e le tensioni tra la popolazione di Montecorice, Pollica Serramezzana e San Mauro Cilento per l'esclusione del Comitato Locale della Croce Rossa di Montecorice dal circuito dell'emergenza gestito dalla centrale operativa del 118 di Vallo della Lucania. I quattro Comuni, serviti dal 1997 dai Volontari del Soccorso di Montecorice, si sentono penalizzati dal percorso accidentato e dalla distanza che li separa dai SAUT di Ascea e Santa Maria di Castellabate, gli unici autorizzati ad intervenire in caso di emergenza. Di questo enorme disagio la popolazione ne discute da giorni in piazza o nei bar, convinta di essere considerata "popolazione di serie B" dall'ASL Sa/3 e consapevole che le due ambulanze, dislocate nel territorio comunale di Montecorice, hanno tempi di intervento molto più ridotti rispetto alle ambulanze di Ascea e Santa Maria, un vantaggio temporale che può salvare molte vite. La postazione di Montecorice, che sede ad Agnone, dal 1997 ad oggi ha effettuato oltre 500 interventi, con un servizio attivo 24 ore su 24, con due ambulanze di cui una con attrezzature di tipo A, cioè con defribillatore, ventilatore polmonare e monitor per il rilievo dei parametri vitali. Grazie al servizio di volontariato di tanti giova- ni locali e allo spirito di sacrificio del Commissario del Comitato Locale, dr. Luciano Di Pace, e dell'Ispettore Riccardo Malzone, questa postazione ha ricevuto molti elogi per tempestività e professionalità proprio da quel 118 che ora ne monaccia la sopravvivenza. Al momento i Volontari del Soccorso, sfiduciati dall'inesistente collaborazione col 118 e dalla mancata convenzione, sentono venire meno tutte le motivazioni che li hanno spinti da anni a dedicare il loro tempo agli altri. Inoltre, la relegazione in una sede non congrua, dopo che hanno dovuto abbandonare i locali della scuola elementare di Agnone, ha spinto un volontario a parlare di "esclusione per motivi economici e cioè per pochissime migliaia di euro" del Comitato locale della Croce Rossa di Montecorice dal circuito dell'emergenza gestita dalla Centrale operativa del 118 di Vallo della Lucania. Ora si spera soltanto in un intervento dei sindaci dei quattro Comuni serviti dalla postazione di Montecorice, per riuscire a superare questa situazione che sta declassando il territorio e che deve essere risolta prima che con la bella stagione migliaia di turisti invadano le nostre coste, senza avere un'adeguata tutela della salvaguardia personale. Antonietta Lembo A MARINA DI CASALVELINO SPORT MANIA di Matilde Guida MODA - SPORT ARTICOLI SPORTIVI Corso Europa, 51 Marina di Casalvelino aprile 2004 – CRONACHE CILENTANE 5 Ricordi Nel centanario della nascita di In ricordo del prof. Michele Mario Pisaturo Ci è gradito presentare un breve curriculum del prof. Michele Mario Pisaturo, recentemente scomparso. Nato a S. Angelo d'Alife (CE) il 24-7-1916, è stato docente di Diritto Finanziario e Scienze delle Finanze presso l'Università Federico 11 di Napoli. Avvocato civilista patrocinante in Cassazione e nelle Alte Corti di Giustizia, è stato scrittore in materie giuridiche con oltre sessanta pubblicazioni, alcune delle quali adottate dall'Università. Giornalista pubblicista, è stato fondatore e direttore del periodico "Tribuna Fiscale". E' stato Console Onorario della Repubblica della Costa d'Avorio per la Campania. Tra gli altri suoi titoli citiamo: Segretario del Corpo Consolare di Napoli, Giudice di Appello del Contenzioso Tributario, Fondatore e Presidente del Ljons Club Napoli-Maschio Angioino e Napoli - Vesuvio, Fondatore e Presidente della Sezione Napoletana dell'Accademia Tiberina, Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Commendatore dell'Ordine Equestre di San Silvestro Papa, Cavaliere dell'Ordine del Santo Sepolcro, Cavaliere dell'Ordine della Mercede (fondato da Santa Brigida di Svezia), Medaglia d'oro del Foro di Napoli per le "Opere altamente sociali e di redenzione umana", Medaglia d'oro del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati e Procuratori di Napoli, Medaglia d'oro "Stella della Bontà" Notte di Natale 1967, Medaglia d'oro della Commissione Tributaria di 2° Grado, Medaglia d'argento del Ministero di Grazia e Giustizia. PIETRO EBNER Lo storico cilentano, dott. Pietro Ebner al centro in una manifestazione culturale nel 1986. Quest'anno ricorre il centenario della nascita dell'illustre storico cilentano Pietro Ebner. Il nostro giornale, non potendo far altro, lo ricorda con ammirazione, e nello stesso tempo sollecita il Comune di Ceraso ad attivarsi affinché almeno con una cerimonia ne celebri la figura di studioso. Ma, non immemore che a Ceraso esiste un Centro Studi a lui intitolato, auspica che questo si affianchi all'Amministrazione comunale per riattivare iniziative che già in passato hanno tenuto vivo il ricordo della sua figura. Tanto è da farsi senza attendere che dall'alto arrivi l'accademico di turno a dire e a disfare. Ricordiamo le sue pubblicazioni: "Storia di un feudo del Mezzogiorno: la Baronia di Novi", 1973 "Economia e società nel Cilento medievale", 2 voll., 1979; "Chiesa, Baroni e popolo del Cilento", 2 voll., 1982; "Per una storia di Ceraso", 1985; "Toponomastica del Comune di Ceraso" (postuma), 1997; Numerosi saggi pubblicati su riviste specializzate e raccolti in 2 volumi postumi, "Studi sul Cilento", 1997-1999. A mia madre Con pazienza l'amore aspettasti e quando, infine, arrivò, fosti sposa. Con fiducia, dall'odio della guerra, l'amato aspettasti e quando, infine, tornò. il mio nome a Dio gridasti, e fosti mamma. Con trepidazione la Parola mi alitastì e quando i frutti ne vedesti, più della terra, del cielo degna, il nome a te più caro implorando, andasti via. Volti di una storia non più tua, nell'abbraccio di vecchia. mi hai stretto. Casa di una storia non più tua di te mai hai riempito. Di incoronarti, la destra dell'Altissimo, aveva fretta. Di grazia ora sei piena. Paolo Mariani Cronache Cilentane ricorda l’on. Nicola Lettieri recentemente scomparso. Il parlamentare cilentano (era nato a Rofrano) fu anche Sottosegretario al Ministero degli Interni alla fine degli anni Settanta. Si è sempre distinto per la coerenza politica, per l’oratoria e per la sua umanità. Il Cilento perde certamente una delle figure più rappresentative a livello politico. In memoria di Piero Cantalupo Un ricordo di Domenico Chieffallo Se ne è andato in silenzio. Quel silenzio che è prerogativa dei forti, simbolo della grande dignità umana. Oggi che il destino ha compiuto il suo ineluttabile corso vorremmo almeno capire, trovare una ragione che possa spiegarci perché prematuramente si sia spento un faro di cultural la cui luce ha illuminato gli spazi più oscuri del nostro passato. Le ricerche sul campo, gli studi condotti con dedizione e impegno totale, il continuo peregrinare sui luoghi che si ergono a testimonianza del passato, le notti insonni a meditare, ne avevano fatto non solo uno scopritore originale e di raffinato intuito delle remote tracce della nostra storia, ma anche un interprete fedele ed obiettivo delle vicende che attraverso i secoli ne hanno costellato i percorsi. Conoscitore profondo delle origini e dell'evoluzione della storia cilentana, in essa spaziava con abile padronanza e con una rigorosità metodologica in cui cause ed effetti degli eventi riusci- 6 va a collegare in logica sincronia, sempre alla luce di inedite e probanti fonti documentaristiche. Agli inizi degli anni Ottanta si rese iniziatore di un'autentica battaglia contro coloro che efficacemente definiva "i nuovi barbari", indicandone la categoria nei predatori e distruttori del territorio e dell'ambiente, nella consapevolezza che quei crimini ne avrebbero anche cancellato le memorie storiche custodite. Fu quello l'avvio del risvegli culturale per tutto il Cilento, che avrebbe coinvolto molti settori della vita sociale. Al Cilento ha dedicato la vita, senza mai pretendere compenso alcuno, se non il rispetto e l'amore che ogni cilentano deve portare alla propria terra. Dietro un carattere forte, razionale, a volte spigoloso e decisamente negato a qualsiasi compromesso,, spesso aspramente polemico verso i dissacratori della verità storica, in realtà nascondeva una profonda passionalità che costantemente lo spingeva a cogliere i ritmi esistenziali più nascosti del suo Cilento. Chi a lui si è sentito legato dalla stessa passione per la ricerca storica CRONACHE CILENTANE – aprile 2004 ha irrimediabilmente perduto un punto di riferimento essenziale e insostituibile. Oggi lo piange. Domani lo abbraccerà con il tepore dei ricordi. Ma se lo vorrà onorare dovrà continuarne l'opera, perché solo così l'amico Piero saprà che le via che ha tracciato continueranno ad essere percorse verso quelle mete alle quali lui ha sempre teso lo sguardo. A Perdifumo una manifestazione per ricordarlo Domenica 20 giugno p.v. alle ore 19,30 presso il Centro congressi dell'hotel LA STELLA in Perdifumo, via Antenna, avrà luogo una manifestazione di ricordo dell'opera di PIERO CANTALUPO, archeologo e storico cilentano, recentemente venuto a mancare. La manifestazione si svolgerà col seguente programma: Il prof. Amedeo La Greca, presidente del Centro di Promozione Culturale per il Cilento, di cui il prof. Cantalupo era socio fondatore, presenterà la manifestazione commemorativa dell'illustre studioso che sarà ricordato dai chiar.mi proff.ri: Enzo Aversano e Luigi Rossi, dell'Università di Salerno: Seguirà la presentazione del libro di Rosario Pinto sulla storia della pittura del Novecento nel Salernitano e a conclusione dell'iniziativa la prof.ssa Eugenia Morabito, presidente della fondazione "Dario Prisciandaro" consegnerà alla signora Tommasini una targa artistica di ricordo dell'opera svolta dal marito prof. Piero Cantalupo in favore della conoscenza del Cilento. Alla manifestazione, che avrà l'alto patronato del presidente della regione Campania e il patrocinio delle università di Napoli e Salerno, nonché di alcune università americane, interverranno: Mons. Giuseppe Rocco Favale, Vescovo della diocesi di Vallo della Lucania, l'on. Antonio Valiante, vice presidente della regione Campania, il dott. Vincenzo Paolillo, sindaco di Perdifumo, il prof. Rosario Pinto, critico d'Arte. Per informazioni: tel. 0974 845288. Rubriche R iflessioni Solidarietà col giornale Essere cristiani oggi 31 marzo 2004, un ennesimo bagno di sangue, un ennesimo atto di violenza; questa volta, però, non c'è stata confusione per osmosi tra vittime e carnefici; questa volta, lo scempio dei cadaveri bruciati, il sorriso maligno sbandierato verso le telecamere, mentre mani forsennate e piedi imbestialiti si accanivano sui poveri resti di quelli che, attimi primi, erano stati uomini, non ci ha concesso dubbi sui ruoli. Quelle immagini terribili di accanimento e livore mi hanno stretto il cuore in una morsa fisica di dolore restituendo alla mente un sentimento di rigetto ed avversione non solo concettuale. Ma perché, perché dobbiamo chinarci con tolleranza ed amore verso quei lontani fratelli se alcuni di essi non perdono occasione per riversarci addosso odio e violenza? Poi, all'improvviso, quei volti truci provenienti dall'etere hanno preso consistenza per stemperarsi, prima, in una luce abbagliante, poi, in un volto dolcissimo che, pur nelle sofferenze della croce, ha conservato uno guardo d'amore implorante amore. Ed ho ricordato quel giorno lontano in cui avvertii, nell'armonia della natura, l'onnipotenza di Dio che, per rendersi comprensibile a noi, si è fatto uomo. Uomo tra uomini per indicarci in modo unico, irripetibile ed inconfutabile come vivere la nostra umanità senza perdere i sentieri del cielo. Carolina Attanasio Ad un anno dalla scomparsa di Giuseppe Vassallo detto “Viola” A mio padre Caro papà, è già trascorso un anno da quando ci hai lasciato, dico lasciato e non morto, perché morto è una parola che non mi piace. Tu forte attivo e gran lavoratore, sei diventato come un piccolo bambino bisognoso di tutto, eppure hai accettato con cristiana rassegna- “C C R O N A C H E C I L E N T A N E ” si sostiene con il vostro contributo volontario c/c postale 10197846 intestato a Baldi Dino - 84060 Pioppi (Sa) Dalle Regioni Euro 26,oo Dott. Pasquale Zammarrelli, Cislago; Euro 25,oo Gerardo Ianni, La Spezia Euro 20,oo Claudia Guida Cascino, Montecorvino; Euro 10,oo Giuseppe Troccoli, Treviglio; Dal Cilento Euro 25,oo Cristoforo Marano; Euro 20,oo Donna Sofia Correale; avv. Benito Imbriaco; Angela Bertolini; Cesarina Burzoni; Euro 15,oo Savino Radano; Nicola Botti; prof. Antonio Viciconte; Euro 10,oo Biagio Mazza; Nel gemellaggio Cilento-Pennsylvania Suggestiva cerimonia l’apertura del Museo sull’Emigrazione A destra “Viola”, con il Direttore di Cronache Cilentane Dino Baldi ed alcuni amici papà per me sei vivo in quel paradiso che tu descrivevi così bene. Sei partito da questa terra l'otto di maggio, il giorno della Madonna di Pompei, quella Madonna che tu tanto amavi, pregandola e cantando le sue lodi. Sono certa che proprio la Vergine SS. ti ha portato nel luogo beato dove ti aspettavano tutti i tuoi cari che ti avevano preceduto. Tu caro papà resterai sempre nel nostro cuore e nei nostri ricordi. Nel tuo piccolo mondo sei stato sempre un grande, sempre disponibile verso tutti, magari a fare anche chilometri sotto il sole pur di accontentare qualcuno, hai avuto però il privilegio (che non è da tutti) di farti amare. Ricordo che negli ultimi due anni, il Signore ti ha provato. Tu uomo zione. Bastava poco per farti contento quando la mattina salutandoti ti baciavo la fronte e ti dicevo: "Papà, ti voglio bene", eri felice. Quando il tempo lo permetteva ti portavamo a fare la passeggiata per il paese, come eri contento! Contento di rivedere il mare che tanto amavi, la chiesa e le persone che con affetto ti salutavano. Caro papà, vorrei dire ancora tante cose di te. I ricordi della tua vita, le avventure di mare che ci raccontavi mentre noi affascinati ti ascoltavamo. Ma sarebbe troppo lungo. Termino dicendoti grazie! Grazie per avermi insegnato l'onestà e la rettitudine. Dalla tua Lucia, un bacio e una preghiera. Lucia Vassallo Severini Hazleton: nella foto in alto alcuni manifesti che ci riportano agli anni passati quando veniva incoraggiata la partenza per le Americhe in cerca di lavoro. Nella foto in basso, la delegazione cilentana che ha partecipato al gemellaggio promosso dalla Comunità Montana “Lambro e Mingardo” con la collaborazione del Parco Nazionale del Cilento-Vallo di Diano aprile 2004 – CRONACHE CILENTANE 7 Lettere Che fine ha fatto l’orchestra del Giubileo? Signor Direttore, spesso ricordo quel bellissimo giorno del lontano 2000 in cui ascoltai per la prima (ed ultima) volta l'Orchestra del Giubileo nella sala della Provvidenza a Vallo della Lucania. Mi sembrò, allora, che il Cilento cominciava a decollare con iniziative di altissima qualità: un'orchestra formata da maestri musicisti tutti cilentani che avrebbero messo a disposizione la loro arte, avrebbero lavorato e avrebbero contribuito a tenere alto il tono delle feste patronali con concerti di elevata qualità… Fu sbandierata l'iniziativa anche dal Vescovo, che mi sembra fosse l'ideatore del tutto. Probabilmente furono anche presi i contributi regionali che allora fioccarono su molte iniziative in occasione del Giubileo. Poi più nulla, tanto che dopo alcuni concerti ai quali partecipò ben poca gente - a quanto mi dicono tutto cadde nell'oblìo e dell'Orchestra del Giubileo scomparve ogni traccia. Anche del grande maestro che veniva dal Nord non si è sentito più parlare. Che fine ha fatto, dunque , l'Orchestra del Giubileo? E' vero che, finiti i contributi regionali, l'orchestra, rimasta "senza lavoro", è stata sciolta? E' vero che l'ideatore ne aveva affidato l'organizzazione a taluni che poi non hanno saputo gestire o, secondo le cattive lingue, non avevano alcun interesse a far vivere l'iniziativa? Perché bisognò "affittare" un maestro forestiero per dirigerla?…. Ci sarebbero tanti altri interrogativi da porre. Ma un ultimo valga per tutti: c'era veramente un interesse culturale e di promozione al lavoro? I dubbi su tutto quanto, ma soprattutto su quest'ultimo interrogativo, mi tormentano. E', forse, o meglio, sicuramente, la storia di sempre: bei progetti (nei quali oggi anche il Parco è maestro) intesi a prendere i soldi dello Stato ma dei quali non preoccupa la ricaduta… che, forse, è programmata solo sulla carta. Mi spiego: avere soldi dallo Stato per un'iniziativa e far cessare tale iniziativa appena i soldi son finiti: ecco l'uso corrente. Non sfiora neanche lontanamente l'idea che i fondi dello Stato devono essere destinati all'investimento e non a metterseli in tasca; e se non fruttano dipende solo dall'incapacità o dalla non volontà di non farli fruttare. Nel caso dell'Orchestra del Giubileo, è forse avvenuta questa cosa? Chi doveva sorvegliare? Ma forse è meglio non smuovere le acque, meglio tornare al sonno di sempre di cui i gestori delle sorti del Cilento sono maestri…. Per suonare la solita musica. Il Cittadino 8 Pollica. Amministrative 13 giugno Perché non voterò per l'Amministrazione uscente Sg. Direttore, In questi tempi in cui la lotta politica è diventata rissa e turpiloquio, è difficile far ascoltare la voce di un cittadino-elettore… Mi sa di dover rimpiangere anche i comizi di un tempo nei quali almeno c'era dibattito e la gente partecipava con libertà ed ascoltava. Mi rivolgo perciò al Suo giornale - la voce libera - per dire anche io la mia. Non voterò per l'Amministrazione u- "vivesse", colloquiasse, insomma le rendesse vive… Ma mi appaiono "belle senz'anima" e se vita sociale le anima è solo quella intesa a carpire di ogni situazione un utile personale. Indubbiamente, in questo clima, parlare di "sociabilità", è come parlare a vuoto: effettivamente, come si può parlare di valori diversi a chi ha fatto della propria vita un continuo rincorrere il danaro e gli interessi personali, scente alle imminenti votazioni comunali a Pollica. E ciò, sia ben chiaro, non perché questa mi abbia fatto qualche torto personale. Nulla di tutto ciò o di altro che spesso induce la maggior parte dei miei concittadini a schierarsi a favore o contro. Non voterò per l'Amministrazione uscente perché essa, sindaco in testa, ha operato - sia ben chiaro, nei perfetti limiti della legalità - in modo da distruggere la sociabilità dei cittadini. E voglio credere che l'abbiano fatto anche in buona fede, forse nessuno degli amministratori si è posto il problema… Ma che cosa intendo per "sociabilità"? La volontà di vivere nella società, la capacità di relazionarsi liberamente, di parlare liberamente, di esprimersi liberamente, senza pensare che anche i muri hanno le orecchie, ignorando i traffichini della politica e coloro che della delazione hanno fatto il loro mestiere. Nei miei interlocutori avverto spesso, quelle rare volte che mi attardo a parlare con qualcuno, una specie di disagio alle mie parole chiare e ben determinate di condanna per certe cose che avvengono nei nostri paesi. Sento nell'aria una cappa di sospetto: i cittadini non sono più sinceri tra di loro, molti sono pronti a sparlare appena giri le spalle e a riferire, sai che non puoi fidarti più di nessuno, che tutti o quasi dicono e fanno solo ciò che apporta qualche vantaggio personale; c'è, insomma, un'aria di intimidazione che fa pensare agli anni tra le due guerre. E a dire che l'elegante aspetto che i nostri paesi hanno acquistato di recente (merito dell'attuale Amministrazione) doveva far sperare che quelle belle vie potessero essere "animate" da un'altrettanto bella società che in esse anche a danno degli altri? Come parlare di "sociabilità" se questa non è neanche posta come problema? E a dire che nel locale Istituto Comprensivo è stato attivato un progetto che prevede incontri degli alunni con psicologi! A che pro, se a questi ragazzi ogni giorno vengono sottratti i valori dell'anima ed impediti i rapporti sociali tramite trascurati e, per altro verso, oculati interventi? Non posso, inoltre, condividere l'atteggiamento di certi esponenti della già fu minoranza che sembrano propensi ad accordi politici, anch'essi trascinati dalla parte vincente. E che dire poi di certe licenze edilizie? Tutte legali, beninteso! Ma che schiaffo alla legalità e all'ambiente, da cui qualcuno ha fatto il salto per cogliere la novella margherita… Amedeo La Greca CRONACHE CILENTANE – aprile 2004 Pollica Inspiegabile aumento delle tariffe sulla nettezza urbana Spett.le Cronache Cilentane, Vi scrivo con la speranza che qualcuno, leggendo questa mia lettera, possa prendere gli opportuni provvedimenti. Non è affatto giustificabile quello che si è verificato nel Comune di Pollica. Più volte sento al Telegiornale delle iniziative dei vari Ministeri contro l'aumento dei prezzi. Tutti a gridare all'iniquità se aumentano le mele, se l'autobus a Napoli, o il parcheggio a Salerno aumentano di alcuni centesimi. Anche i sindacati scendono sul piede di guerra minacciando scioperi e manifestazioni, magari per l'aumento di un Euro. Come mai nel Comune di Pollica l'Amministrazione in carica si è arrogato il diritto di aumentare la tassa sulla raccolta dei rifiuti del 40% circa? Un aumento ingiustificato e, secondo me, inapplicabile. Passi pure per l'altissima quota ICI, ma certamente con l'aumento della tassa sulla nettezza urbana Pollica balza al primo posto in Italia, perché non mi risulta che ci siano Comuni che applicano tariffe così alte. In passato, per aumenti di minore entità, non mancavano le proteste. Come mai adesso la popolazione non reagisce? O magari non esprime esternamente il colpo accusato in sé? Probabilmente questo è l’ultimo regalo che i nostri amministratori hanno voluto fare ai cittadini, ai proprietari di case, ai pensionati. Cordiali saluti Un vostro lettore Via Ponte, 9 - 84060 Pioppi (Sa) Direttore responsabile: DINO BALDI Caporedattore: Amedeo La Greca Segretario di redazione: Giovanni Farzati Tel.e Fax Redazione: (0974) 904183 Tel. e Fax Direzione (0974) 905308 CRONACHE CILENTANE ON LINE http://www.cronachecilentane.it E-mail: [email protected] Aut. Tribunale di Vallo della Lucania n.43 del 21/6/1983 Edizioni del C.P.C. Centro di Promozione Culturale per il Cilento Associazione Culturale senza finalità di lucro via N.Bixio, 59 - Acciaroli (Sa) Grafica, impaginazione elettronica e prestampa: Studio Scriptorium Agropoli http://www.studioscriptorium.it Stampa offset: CGM srl - Agropoli (Sa) - 0974/822274 La collaborazione è a titolo gratuito. Eventuali articoli inviati tramite e-mail ([email protected]) o consegnati su floppy disk dovranno essere digitati con Word (versione PC o Macintosh)