In mostra i quadri di Giovanni Russo

Transcript

In mostra i quadri di Giovanni Russo
ANNO XXI - N. 4/2004
Sped. A. P. com. 20 art. 2 legge 662/SA
LA PRIMA VOCE LIBERA DEL PARCO
MENSILE DI INFORMAZIONE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E ALBURNI
Il Cilento: un paradiso
amministrato da luciferi
E' bello il Cilento! E' una perla incastonata tra verdi monti e
feraci colline che fanno da corona ad un mare azzurro che
attende che alcuni cosiddetti Amministratori intervengano per
renderlo ancora più bello e più utile ai desideri dei piccoli e
grandi ospiti che onorano di loro presenza questa terra.
Ma,purtroppo,e una vana attesa,perche alcuni Amministratori
pensano alla propria situazione personale e ai propri bisogni
professionali,dimentichi di essere stati eletti per servire i cittadini e la terra in cui vivono e da cui debbono trarre tutti i benefici possibili attrezzando i luoghi per renderli appetibili per unire alla bellezza della natura l'efficienza vacanziera.E' inutile
piangersi addosso e perdersi nei meandri di una inutile politica
parolaia anziche redigere progetti completi che tengano conto
dei bisogni ludici di coloro che prescelgono le nostre spiagge e
il nostro mare tenendo presente le preferenze dei piccoli,degli
adulti e degli anziani.In questo modo si evita che questo paradiso naturale divenga la dimora di solo vecchi,come me,abbandonati da figli e nipoti che preferiscono luoghi diversi e più
confacenti alle loro aspettative. Ricordo che tanti anni orsono
l'On. Fanfani a Salerno nella sede della DC.disse a noi,allora
giovani," Sappiate sfruttare il vostro mare e il vostro sole perche questa sara la vostra ricchezza".Ebbene si,On. Fanfani,Lei
non c'è più e quindi non può vedere e sapere che ciò che disse
non e stato raccolto dagli attuali politici,che di certo non dimostrano di avere la sensibilita necessaria per risolvere gli annosi
problemi della nostra meravigliosa terra.Essi preferiscono le
isole Vergini,la Giamaíca,Cuba,e quant'altro la natura lontana
da noi offre,ma,cosa strana,gli abitanti di terre lontane e belle
preferiscono venire in Italia non solo per l'arte ma anche per la
natura che ritengono bella per lo meno quanto la loro.E allora
ci assale il desiderio dì far trasferire gli abitanti del nord adriatico e tirreno per sostituire noi pigri e incompetenti affinche
facciano ciò che loro hanno realizzato senza avere il nostro
mare,il nostro sole,le nostre spiagge. Finisco col chiarire che i
nostri luciferi,sono citati secondo la narrazione biblica,ossia
angeli ribelli.
Dante Lamanna
Pioppi
Inaugurato il Museo vivente della
Dieta Mediterranea
Nella sede del Palazzo Vinciprova saranno fruibili anche
i libri che Ancel Keys ha lasciato ai cittadini di Pioppi
Domenica 18 aprile è stato inaugurato il Museo Vivente della
Dieta Mediterranea con sede nel castello Vinciprova di Pioppi. In
attesa della concessione allo scienziato Ancel Keys di una medaglia d'oro da parte del Presidente della Repubblica, il Museo
vuole per il futuro proporre il
rilancio della nostra alimentazione con pranzi didattici, filmati e
guide. La sede del Museo vedrà
anche, quanto prima, i circa 700
volumi lasciati da Keys alla cittadina di Pioppi prima della sua
definitiva partenza per gli Stati
Uniti d'America.
Una recente foto del prof. Keys
Salerno e Padula
In mostra i quadri di
Giovanni Russo
al 18 aprile al 2
maggio sono in
mostra a Salerno,
nel tempio di Pomona, parte delle opere di Giovanni
Russo (1905-2001), nativo
di Cannicchio.
D
L' iniziativa, promossa
dalla Provincia di Salerno e
fortemente voluta dal nipote dr. Gaetano Russo, è
stata presentata durante
una suggestiva cerimonia
cui hanno partecipato
numerosi artisti e conoscenti del pittore, con una
folta rappresentanza di cittadini del paese d'origine.
Il catalogo, edito dal Centro di Promozione Culturale
per il Cilento con fotografie
di Giuseppe Cucco, è stato
curato dal prof. Paolo
Mamone Capria e contiene,
oltre al suo saggio, anche
interventi della prof.ssa Silvia Cuppini dell'Università
di Urbino, della dott.ssa
Maria Giovanna Sessa, della Soprintendenza per i
B.AP.P.S.A.D. di Salerno e
Avellino ed un ricordo del
prof. Amedeo La Greca,
presidente del Centro di
Promozione Culturale per il
Cilento.
La mostra proseguirà
dall'8 al 30 maggio, in collaborazione col Comune di
Padula, presso la Cerosa di
S. Lorenzo, ove sarà inaugurata venerdì 7 maggio
alle ore 19,30.
Nella foto: la copertina
del Catalogo della mostra
Piccoli Comuni
Adesione all’appello rivolto al Presidente della Repubblica
In occasione della Festa Nazionale dei Piccoli Comuni, parte integrante del paesaggio
italiano,
Federparchi - Associazione Italiana Direttori Aree Protette,
Legambiente Onlus,
la Provincia di Salerno,
il Parco Nazionale del Vesuvio,
il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
sotto il patrocinio del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d'Europa,
hanno promosso un appello al Presidente della Repubblica Italiana per la Ratifica
della
Convenzione Europea del Paesaggio da parte del Governo Italiano per rientrare nel
novero
delle nazioni che hanno già assunto tale strumento a modello di riferimento per la promozione,
sensibilizzazione e gestione del paesaggio
Il Parco nazionale del Cilento si è fatto carico di raccogliere le adesioni via -email tramite
il form accessibile dal portale OCEP all'indirizzo
http://ocep.pncvd.it/appellociampi/appelloxcep.html
Fiduciosi che condividiate l'opera di sensibilizzazione, con la presente Vi chiediamo
di sottoscrivere l'appello cliccando sul seguente link sottoscrivi l'appello
Territorio
P romozioni
POR CAMPANIA 2000-2006
ASSE 2
RISORSE CULTURALI
PROGETTO INTEGRATO
Grande Attrattore Culturale
"Paestum-Velia"
Si porta a conoscenza che sul
B.U.R.C. n. 11 del 9 marzo 2004 è
stato pubblicato un Bando per la
concessione di contributi finanziari
(fino ad un massimo del 75% sul
totale dell'investimento), alle piccole
imprese (esistenti o da costituire)
con sede nel Comune di Ascea-Velia,
con risorse della Misura 2.2 "Sostegno allo Sviluppo di Imprese della
Filiera dei Beni Culturali" del P.O.R.
Campania 2000-2006 destinate al
Progetto Integrato "Grande Attrattore Culturale Paestum-Velia".
SETTORI DI ATTIVITÀ
AMMISSIBILI
L'attività oggetto della proposta
imprenditoriale deve rientrare in uno
dei seguenti settori:
· artigianato tradizionale e restauro: legno, mobilio, vimini, ferro battuto, pietra, ceramica, strumenti musicali, editoria, stampa e riproduzione
di supporti registrati, etc.;
· commercio: pasticceria e dolciumi; articoli in legno, sughero, vimini e
plastica, strumenti musicali e spartiti;
libri; giornali, riviste e periodici,
oggetti d'arte, di culto e di decorazione; mobili;
· servizi turistici e di ristoro: servizi
di accoglienza, assistenza, accompagnamento; servizi connessi alla
gestione del patrimonio storico-culturale, servizi per la comunicazione e
l'informazione, ristoranti, bar, servizi
di trasporto di passeggeri su strada e
via mare, agenzie di viaggio, noleggio
biciclette, attività di spettacolo, etc.;
· piccola ricettività turistica (max
60 posti letto) ad esclusione di case
e appartamenti per vacanze: alberghi, ostelli della gioventù, campeggi,
aree attrezzate per roulottes, affittacamere, residences ed altri esercizi
alberghieri complementari.
Promuovere l’eccellenza del Paese
Promuovere l’eccellenza significa
promuovere anche forme nuove di
investimento nella conoscenza attraverso strumenti di detassazione per
agevolare e favorire la media e piccola imprenditoria ecocompatibile nelle
aree protette italiane che aspettano
quel giusto incentivo alla loro funzione di tutori di un patrimonio nazionale
ed internazionale. La via del riconoscimento del credito di imposta punta
sull’attrattiva fiscale, ricetta base del
miracolo irlandese. Il modello della
detassazione dei redditi di impresa
destinati agli investimenti ambientali,
serve ad individuare e prevedere forme di incentivo e sostegno per le attività imprenditoriali e produttive. L’applicazione di questo modello alle aree
protette, quasi sempre collocate in
aree marginali, può innescare un meccanismo virtuoso tale, da promuovere
e sostenere attività economiche finalizzate alla valorizzazione delle aree
protette.
Proprio per questo Le segnaliamo il
disegno di legge del Senatore. Ettore
Liguori, eletto nel nostro territorio,
“Nuove norme in materia di promozione e sostegno delle attività economiche finalizzate alla valorizzazione delle aree protette”. Questo disegno di
legge ci sembra in linea con le finalità
La nuova fontana realizzata in maioliche che adorna la piazza principale di Terranova di
Sicignano raffigurante in maniera emblematica l’immagine del “paese” e che illustra i beni
fondamentali: monumenti, ambiente e agricoltura sui quali va fondata la nuova economia.
della legge istitutiva delle aree protette (L.394/91) e in particolare con
gli articoli 1, 7, 14, 16, 37 e pertanto
auspichiamo un Suo autorevole intervento di sostegno, anche in considerazione dell’alta valenza della proposta di legge. La sua finalità è chiaramente rivolta ad attrarre investimenti
ad alto valore aggiunto e sostenibili
(ricerca & innovazione), per la valoriz-
Provincia Cilento
Lettera aperta al capo del Governo
A S. E. il capo del Governo
Siamo costretti a lamentare il disinteresse del Governo per la "questione
Cilento" segnalata volte a tutte le
autorità dello Stato.
Francamente non riusciamo a capire perché anche "in sì alto loco" si
resti insensibili "al grido di dolore" del
Cilento, storicamente sempre penalizzato: escluso dalle grandi strutture
viarie, tenuto in uno stato di sottosviluppo innaturale, che alimenta il
dramma della disoccupazione e dell'emigrazione, considerata alla stregua
di una calamità naturale.
Mentre l'Italia si va cospargendo di
nuove province in gran parte "inutili",
che si tengono incredibilmente a
TERMINI DI
PRESENTAZIONE DELLE
DOMANDE
Le imprese interessate potranno
presentare domanda di agevolazione
fino al 31 dicembre 2004, entro le
seguenti date:
30 giugno 2004
30 settembre 2004
31 dicembre 2004
Il bando è disponibile sul sito della
Regione Campania www.regione.campania.it - Sezione B.U.R.C.
Ulteriori informazioni sono disponibili all'indirizzo www.porcampania.risorseculturali.it
braccetto l'una all'altra, solo al Cilento
(senza spiegare perché) viene negata
ostinatamente quella provincia "funzionale e promozionale" che sicuramente farebbe uscire il Cilento dallo
stato di depressione economica e
socio-culturale in cui ancora versa.
Avevamo sperato che questo pragmatico Governo potesse e volesse sanare una grave ed immeritata giustizia
storica istituendo di sua iniziativa nel
Cilento nel Cilento una provincia "tecnica", mirata allo sviluppo, sul modello
di Latina. Ricordiamo ancora una volta che il Cilento è una subregione con
caratteristiche geomorfologiche e
antropologiche proprie (inserito arbitrariamente nella magaprovincia di
Salerno) che è terra
lucana, "annesso"
alla Campania come
comoda e trascurabile
appendice.
Ricordiamo che il
Cilento vanta meriti
storici straordinari:
furono i moti del
Cilento che per prima iniziarono a logorare la monarchia
borbonica (moti del
1828). Fu la barbara
repressione dei liberali cilentani (che
fece tanti gloriosi
martiri mai onorati
ufficialmente da
nessun Governo)
che mostrò all'Euro-
Uno dei tanti piccoli centri abitati che con la nuova provincia
sarebbero rivalutati (Castel Ruggiero).
2
zazione e la tutela del patrimonio
naturale del paese, per uno sviluppo
ecocompatibile atto a favorire la rivitalizzazione delle aree più deboli del
nostro paesi; anche al fine di innescare un processo di attrattività e competitività, che garantisca il mantenimento delle risorse umane su questi
territori che costituiscono l’eccellenza
della Piccola Grande Italia.
CRONACHE CILENTANE – aprile 2004
pa il volto truce della tirannia. Fu il
Cilento a preparare il terreno al successo della spedizione garibaldina,
che fece fare al processo risorgimentale il passo decisivo. Ora in nome
delle nostre ragioni, che riteniamo
incontrovertibili (come è incontrovertibile il fatto che le periferie della provincia di Salerno distano dal Capoluogo centinaia di chilometri), invochiamo l'intervento dell'Eccellenza Vostra
e del Governo affinché sia resa giustizia al Cilento e ai figli dei Cilentani la
concreta speranza di un futuro più
affidabile.
Antonio Vitale
(Presidente dell'ASIT Cilento)
Speciale Pisciotta
A Caprioli un’Associazione culturale
a salvaguardia del Kenotaphion
Ruderi del Kenotaphion di Palinuro
Un Cenotafio è una tomba vuota
che, al pari del moderno altare della
patria, si pone come monumento
commemorativo di quel defunto del
quale non si è trovato il corpo. Di soli-
to, tale pratica funeraria era riservata
a coloro che perivano in guerra, agli
eroi e ai soldati. Il Kenotaphion era,
quindi, nella Grecia antica un taphos
petraios, cioè tomba di pietra,simbolo
della riconoscenza del popolo nei confronti di chi moriva lasciando le proprie mortali spoglie insepolte in luoghi
ostili e inospitali. A Caprioli, una frazione del comune di Pisciotta, in provincia di Salerno, in cima a una collinetta di fronte a una gradevole baia (
probabilmente un antico porto velino)
è situato appunto un cenotafio. La
tradizione orale vuole che questo sia
il cenotafio di Palinuro,lo sfortunato
nocchiero di Enea, il quale vinto dall'infido dio del sonno, si addormentò
perdendo il controllo della nave e
cadendo in mare. Virgilio, nell'Eneide
narra , che Palinuro sia naufragato su
quella, che secondo la tradizione, si
ritiene essere la baia di Caprioli,
dopo aver lottato due notti contro il
mare. Lo sfortunato timoniere di Enea
, appena toccò terra fu aggredito dalla popolazione indigena,che fortemente impressionata dall'aspetto del naufrago lo ritenne un mostro marino e
lo uccise. Il cenotafio è posto in un
sito strategico, un'altura sul mare,
quasi a significare un monito, a sco-
raggiare successivi attacchi. Dalla
cerimonia sacrificale deriva il nome
del paese "Torre del Capro" come si
legge nella cartina del Principato
Citeriore del 1850 , in seguito mutato
in Caprioli. Il cenotafio di Palinuro
era, fino a dieci anni fa, meta di gite
scolastiche, ottima occasione per i
docenti per introdurre il tema del mito
agli studenti delle scuole elementari e
medie. Oggi data la difficoltosa agibilità del sito, risulta difficile poterlo
visitare. Infatti le uniche vie di accesso, accidentati sentieri comunali, non
sono state mai completate. L'associazione culturale Kenotaphion di
Caprioli, per evitare che si perda la
memoria di quanto tramanda la tradizione orale in merito a tale affascinante monumento, propone ogni anno
una manifestazione itinerante chiamata "Caccia al capro". In tale occasione
viene rievocata la leggenda di Palinuro e le tradizione dei Lucani percorrendo i sentieri di campagna e visitando i luoghi della memoria della civiltà
contadina.
Un ponte umano: Pisciotta-Montevideo
ai coetanei di Montevideo per
instaurare rapporti di amicizia e
scambi culturali. "Le cose che si
apprendono dagli altri, anche se
sono le stesse che si leggono sui
libri- ha esordito un ragazzo- mi
conquistano e non le dimentico,
forse perché avverto il rapporto
umano che nel libro non c'è" I ragazzi, appassionati studiosi di
storia locale, hanno chiesto, in particolare, di avere per quanto possibile, notizie sugli emigranti Cilentani che, per sfuggire alla miseria,
raggiungevano la "terra della speranza".
I ragazzi della II B
Ist. Comprensivo di Pisciotta
La cartolina promozionale del viaggio di Pino Veneroso (immagine di Ermanno Montuori)
L'Istituto Comprensivo Autonomia 155 di Pisciotta , dopo la brillante esperienza culturale legata al
gemellaggio con il "Gymnasium
Suderelbe" di Amburgo, pensa di
progettarne un altro a Montevideo.
Ad offrirne l'occasione è stato
l'intrepido viaggio di Pino Veneroso
che, con la sua barca "Jutta", è
arrivato in Uruguay sulla rotta
opposta alla storica impresa del
Leone di Caprera, e il desiderio del
Preside, Angelo Bruno, il quale si
sente in qualche modo legato a
quella terra, che nel lontano 1880
diede i natali al suo caro "nonno
Angelo".
Il 2 agosto 2003, quando la "Jutta", pronta per la straordinaria
avventura, mollava gli ormeggi dal
porto di Marina di Pisciotta, un
allievo consegnava a Pino, in testimonianza di affetto, il quadro del
Presidente della Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi.
La scuola gli è stata continuamente vicino, anche in pieno oceano, grazie ai collegamenti satellitari, successivamente sottrattagli da
un assalto piratesco. I ragazzi hanno incontrato "il navigatore solitario" al suo ritorno e sono rimasti
affascinati dal suo racconto e compiaciuti dall'accoglienza dimostratagli dai connazionali di Montevideo. Essi hanno vissuto, attraverso
le sue parole, i momenti belli e
drammatici che hanno costellato la
rotta del viaggio fino alla sospirata
meta.
Dopo il racconto, pratica palestra di apprendimento, Pino ha
comunicato che ad Aprile sarebbe
ripartito per Montevideo per poi
ritornare in patria con la sua "Jutta" ricalcando, questa volta, la rotta del Leone di Caprera. E' nata
subito l'idea di scrivere una lettera
A destra, la cartolina pubblicitaria per il
viaggio di P. Veneroso prodotta dalla
Lega Navale Italiana, Delegazione di
Marina di Pisciotta
Alcune recenti delibere della Giunta Municipale
N° 42 del 12-2-2004
Trasferimento alla Provincia delle strade comunali "Via Mediterraneo e
Via dello Sport" nella frazione Caprioli.
N°46 del 19-2-2004
Decreto Ministero LL.PP. 21-06-2000, adozione programma lavori pubblici triennio 2004-2006.
N° 52 del 26-2-2004
Approvazione del protocollo d'intesa con ANCI /Dipartimento di Farmacologia Dietetica e Medicina dello Sport. Mappa dei Consumi alimentari e
degli elementi; traccia con la Dieta degli abitanti della Regione Campania.
N° 55 del 26-2-2004
Assegnazione fondi ufficio ragioneria Euro 3000 per fermata treno
IR24/28 nella stazione di Pisciotta-Palinuro, anno 2004.
aprile 2004 – CRONACHE CILENTANE
3
Società
Progetto "Parco Pulito"
A seguito di un incontro operativo sull'emergenza rifiuti in Campania lo scorso 8 aprile, presso la
sede del parco, tra i soggetti competenti per l’area del parco, la
Giunta Esecutiva il giorno 9 aprile
scorso, ha deliberato di attuare
quanto già previsto e concordato
con le istituzioni competenti nel
PATTO AMBIENTALE circa un piano straordinario per la raccolta differenziata e lo smaltimento dei
rifiuti nell'area del Parco e di istituire un gruppo di lavoro tra i soggetti
competenti per rappresentare nel
più breve tempo possibile alla
Comunità del Parco una possibile
ipotesi operativa sull'argomento.
La necessità di un quadro organico che orienti ad abbattere i costi
sempre più elevati del trasferimento dei rifiuti, richiede una assunzione di responsabilità istituzionale
che permetta una maggiore efficacia nell'azione complessiva territoriale. Alla luce di tali previsione si
è tenuto il 13 aprile un ulteriore
incontro operativo tra il Presidente
del Parco Tarallo, il Presidente del
Consorzio RSU SA/3, il Presidente
e il Direttore di Yele, Errico Chiera,
il Direttore e il Consigliere del Parco, Nicoletti e Stanziola delegato a
coordinare la detta pianificazione.
Stanziola ha riassunto l'impegno
da sottoporre al tavolo provinciale
e coordinare l’azione congiunta per
definire nel più breve tempo possibile una organica proposta che
massimizzi anche la possibilità di
contenimento dei costi e valorizzi la
possibilità di opportunità del settore. Nello stesso tempo è stata ribadita la necessità di evitare che i
Comuni assumano autonome iniziative considerato che a brevissimo
si chiederà la convocazione della
Comunità del Parco estesa ai
Comuni delle aree contigue per
sottoporre la proposta e per i provvedimenti ed atti di competenza
Sono stati approfonditi in particolare i temi del censimento delle
discariche dimesse dei Comuni; il
completamento delle trasferente;
individuazione delle aree di compostaggio e la gestione del compostaggio domestico; lo sviluppo della
raccolta differenziata, la filiera
completa del rifiuto compreso gli
inerti.
Tali argomenti saranno sottoposti al gruppo di lavoro che entro 20
gg. provvederà a redigere un quadro strategico operativo a breve,
medio lungo termine.
I convenuti auspicano che le
autorità sovraordinate, Commissariamento e Istituzioni tengano conto dello sforzo di coordinamento e
di impegno e valutino positivamente tale azione in un momento così
delicato per l’emergenza rifiuti, ed
inoltre vi sia la massima collaborazione dei Comuni, degli operatori e
dei cittadini residenti nel parco per
dare una dimostrazione di impegno
civile e sociale che potrebbe incidere sul ciclo integrato dei rifiuti per
un servizio altamente qualificante
per un “Parco pulito”.
4
San Nazario e Rofrano
Gemellaggio dei due Comuni cilentani
con Grottaferrata nel Millenario della
morte di san Nilo
I Comuni di San Mauro La Bruca e
Rofrano hanno aderito al gemellaggio con la cittadina laziale di Grottaferrata perché rientrano tra quelle
località che hanno ospitato san Nilo
del quale quest'anno, il 26 settembre, ricorre il millenario della morte.
Il santo monaco, nativo di Rossano
Calabro, acquistò a Grottaferrata il
terreno su cui sarebbe sorta l'abbazia che ancora oggi porta il suo
nome. Oltre ai due Comuni cilentani,
hanno ospitato il grande santo
anche Bisignano (CS), Oria (BR),
Bracigliano (SA), S. Elia Fiumerapido (FR) e Patmos (Grecia) e tutti si
sono gemellati nel ricordo di san
Nilo.
Sull'importante iniziativa, presa
dal Comune di Grottaferrata, il sindaco di San Mauro La Bruca, Gabriele Romanelli, ci ha dichiarato:
"Ritengo che abbia rappresentato
un'occasione unica non solo per riscoprire ed esaltare i legami tra il
Santo di Rossano e San Nazario,
sede dell'antico omonimo cenobio
dove san Nilo soggiornò, ma anche
I Sieggi re Piesti
Colossi c'ha prima vista
Te ricordano l'Anticristo
Prète ca so tonnellate
Senza ngemento una ngoppa lata
Nisciuna ventecata
Hà mai sconzecate
Chere prete come libro stampato
Lieggi a vita re chi ngè stato
Arte cultura antichità
Non sai addò guardà
Ieri Regno ri potenti
Oi Museo re chi passa
e tene mente
Scenziati ra tutto u munno
Venono a scavà sembe
chiù mbunno
Statue armi gforia guerra
Ngé nu tesoro sotto terra
Nu sacrario re Memoria
Cà l'anni i conta a secoli a storia
Na storia re grandezza e civiltà
Pare co munno accomenzao
rà ccà
Si Piesti và pè nnommenata
Stu Ciliento re bellezza e cultura
Se sente onorato.
Titina Janni
CRONACHE CILENTANE – aprile 2004
per l'apertura di orizzonti nuovi di
collaborazione tra realtà diverse e
distanti. Il gemellaggio deve essere
inteso come un punto di partenza e
non di arrivo, per cui auspico l'istituzione in ogni Comune di un comitato
che mantenga i contatti con tutti i
Comuni del percorso nilano. Il recupero e la riscoperta dei luoghi nilani
daranno un contributo decisivo alla
crescita socio-economica ed allo sviluppo del nostro territorio". Mentre il
sindaco di Rofrano, Giuseppe Viterale, ha sostenuto: "Ritengo sicuramente importante la visibilità che il
Comune di Rofrano ha avuto aderendo e partecipando a questo evento oltre alle possibilità di sviluppo
culturale, sociale ed economico che
certamente si avranno come ricadute dalla iterazione del Comune di
Rofrano con gli altri Comuni partecipanti. Nella delibera di gemellaggio
adottata dal Consiglio Comunale di
Grottaferrata insieme ai rappresentanti delle altre Amministrazioni presenti, è contenuta l'intesa riguardante la possibilità di collaborazione e
scambio tra le varie realtà gemellate".
Nicola De Feo
Nella foto:
la chiesa dell’ex Badia di San Nazario
Attualità
Confraternite
Croce Rossa Italiana, comitato locale di Montecorice
«Nonostante tutto, siamo vive!»
Monta la protesta dei cittadini
e dei Volontari del Soccorso per la
mancata collaborazione con il 118
Come da alcuni secoli, ogni Venerdì
Santo si ripete il rito delle Confraternite che, in divisa tradizionale, si
recano in visita agli altari della Reposizione.
Quest'anno anche quello della cattedrale di Vallo è stato meta di tale
pellegrinaggio voluto dalla confraternita di Pollica che in tal modo ha rotto
- per così dire - un incantesimo, varcando le soglie di un luogo sacro non
uso ad accogliere un simile rito. I canti tradizionali hanno potuto risuonare
in tal modo nel cuore della Diocesi e
nella città che per prima nel lontano
1395 già aveva dato vita ad una confraternita le cui pratiche devozionali -
nella nostra diocesi, mentre altrove i
vescovi e il clero si attivano per farle
vivere, consci che tramite le confraternite è possibile fare pastorale con
una certa frangia di fedeli.
Ho sentito dire ad un parroco: "Non
sono io che devo andare in cerca della pecorella smarrita!"… e questo alla
faccia del Vangelo…
Insomma, Eccellenza, reverendi
parroci, volete capire che il nostro è
solo un grido di aiuto e che questi
scritti non hanno alcuna intenzione di
innescare polemiche?.
"Oh, il loro cervello in tutt'altre faccende affaccendato", direbbe il sempre caro Giuseppe Giusti.
guarda caso, stando a quanto attesta
il prete G. Maiese nel suo libro sulla
chiesa della Madonna delle Grazie di
Vallo edito nel 1919 - suscitavano la
gelosia del clero.
Ma questa è acqua passata…
Oggi c'è ben altro. Credo che tutti i
confratelli - ma anche i preti - ricordino che, quando fu eletto a vescovo
della nostra diocesi mons. Casale, la
Curia si pose il dilemma se lasciar
morire le confraternite o riprenderle.
Fu scelta oculatamente questa seconda via e le confraternite ebbero una
nuova vita giungendo anche a costituire una confederazione che poi,
essendo subentrato il nuovo vescovo
nel 1989, non fu mai ratificata. Da
allora non è stato mai tentato un
discorso serio ed una seria pastorale,
nonostante si siano avvicendati vari
responsabili diocesani e nonostante
numerosi siano stati gli stimoli fatti
giungere dalla base alla Curia. Qualche prete ribatterebbe: "La Chiesa
non è una repubblica popolare". Certo. Ma non è neanche una monarchia
oscurantistica.
Molti confratelli si chiedono che
cosa abbia indotto taluni preti, che
all'epoca di mons. Casale erano infervorati per le confraternite, a cambiare
totalmente atteggiamento e a non
dare alcun aiuto; ed inoltre perché la
tanto invocata pastorale si sia ridotta
a qualche malconcia conferenza nel
tentativo di imporre uno statuto fatto
pervenire dalle lande del Nord e nel
diffidare le confraternite a stare nei
parametri della liturgia (è naturale
chiedersi: "è il sabato fatto per gli
uomini o gli uomini per il sabato?").
Ignorare le confraternite per farle
morire. Sì, per togliersi un fastidio.
Questa sembra la linea ecclesiastica
Su via, queste idee son cose dell'Ottocento, oggi a scuola questi versi
non si studiano più.
C'è ben altro da pensare: bisogna
costruire, bisogna investire, bisogna
far fruttare gli investimenti tratti
dall'8%o che i fedeli si preoccupano di
sottoscrivere.
Che senso ha, dunque, curare questi ultimi illusi confratelli che anacronisticamente ancora indossano la divisa e che, sia pure alla loro maniera,
pregano e si mettono in contatto col
Padreterno almeno una volta all'anno?. Che senso ha perdere tempo con
questi residui fossili? Oggi è il tempo
di progetti, è tempo di cose dinamiche, oggi è il tempo degli intrallazzi
politici…
Che importa se i paesi si spopolano? Meglio: preti in meno da impegnare. Che importa se i giovani continuano a restare senza lavoro?.
Meglio: così possono essere carpiti
dal furbo di turno … e penso in questo momento anche agli insegnanti di
religione! Che importa se le chiese
sono diventate simili a degli uffici?
Meglio: così si risparmia.
Le confraternite, confinate ormai ad
un ruolo secondario nella pastorale
parrocchiale, sembra però che non
vogliano morire. Ne nascono delle
nuove, con caratteri diversi - poco
importa -. Ma è sempre l'antico spirito
evangelico, come da tempi immemorabili, che le anima: "Lì dove sono riuniti due o più in mio nome, lì sono io".
In tal modo noi confratelli formiamo
"chiesa", anche se i preti e la Curia
non ci cercano e non si degnano di
stare con noi…
Dunque, nonostante tutto, le confraternite sono vive!
Un confratello
Aumentano i malumori e le tensioni tra la popolazione di Montecorice, Pollica Serramezzana e
San Mauro Cilento per l'esclusione del Comitato Locale della
Croce Rossa di Montecorice dal
circuito dell'emergenza gestito
dalla centrale operativa del 118 di
Vallo della Lucania.
I quattro Comuni, serviti dal
1997 dai Volontari del Soccorso
di Montecorice, si sentono penalizzati dal percorso accidentato e
dalla distanza che li separa dai
SAUT di Ascea e Santa Maria di
Castellabate, gli unici autorizzati
ad intervenire in caso di emergenza. Di questo enorme disagio la
popolazione ne discute da giorni
in piazza o nei bar, convinta di essere considerata "popolazione di
serie B" dall'ASL Sa/3 e consapevole che le due ambulanze, dislocate nel territorio comunale di
Montecorice, hanno tempi di intervento molto più ridotti rispetto
alle ambulanze di Ascea e Santa
Maria, un vantaggio temporale
che può salvare molte vite.
La postazione di Montecorice,
che sede ad Agnone, dal 1997 ad
oggi ha effettuato oltre 500 interventi, con un servizio attivo 24
ore su 24, con due ambulanze di
cui una con attrezzature di tipo A,
cioè con defribillatore, ventilatore
polmonare e monitor per il rilievo
dei parametri vitali. Grazie al servizio di volontariato di tanti giova-
ni locali e allo spirito di sacrificio
del Commissario del Comitato Locale, dr. Luciano Di Pace, e dell'Ispettore Riccardo Malzone, questa postazione ha ricevuto molti
elogi per tempestività e professionalità proprio da quel 118 che ora
ne monaccia la sopravvivenza. Al
momento i Volontari del Soccorso, sfiduciati dall'inesistente collaborazione col 118 e dalla mancata
convenzione, sentono venire
meno tutte le motivazioni che li
hanno spinti da anni a dedicare il
loro tempo agli altri. Inoltre, la relegazione in una sede non congrua, dopo che hanno dovuto abbandonare i locali della scuola elementare di Agnone, ha spinto un
volontario a parlare di "esclusione
per motivi economici e cioè per
pochissime migliaia di euro" del
Comitato locale della Croce
Rossa di Montecorice dal circuito
dell'emergenza gestita dalla Centrale operativa del 118 di Vallo
della Lucania.
Ora si spera soltanto in un intervento dei sindaci dei quattro
Comuni serviti dalla postazione di
Montecorice, per riuscire a superare questa situazione che sta declassando il territorio e che deve
essere risolta prima che con la
bella stagione migliaia di turisti invadano le nostre coste, senza
avere un'adeguata tutela della
salvaguardia personale.
Antonietta Lembo
A MARINA
DI CASALVELINO
SPORT
MANIA
di Matilde Guida
MODA - SPORT
ARTICOLI SPORTIVI
Corso Europa, 51
Marina di Casalvelino
aprile 2004 – CRONACHE CILENTANE
5
Ricordi
Nel centanario della nascita di
In ricordo del prof.
Michele Mario Pisaturo
Ci è gradito presentare un breve
curriculum del prof. Michele Mario
Pisaturo, recentemente scomparso.
Nato a S. Angelo d'Alife (CE) il
24-7-1916, è stato docente di Diritto Finanziario e Scienze delle Finanze presso l'Università Federico 11
di Napoli. Avvocato civilista patrocinante in Cassazione e nelle Alte
Corti di Giustizia, è stato scrittore
in materie giuridiche con oltre sessanta pubblicazioni, alcune delle
quali adottate dall'Università. Giornalista pubblicista, è stato fondatore e direttore del periodico "Tribuna
Fiscale". E' stato Console Onorario
della Repubblica della Costa d'Avorio per la Campania. Tra gli altri
suoi titoli citiamo: Segretario del
Corpo Consolare di Napoli, Giudice
di Appello del Contenzioso Tributario, Fondatore e Presidente del
Ljons Club Napoli-Maschio Angioino e Napoli - Vesuvio, Fondatore e
Presidente della Sezione Napoletana dell'Accademia Tiberina, Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al
Merito della Repubblica Italiana,
Commendatore dell'Ordine Equestre di San Silvestro Papa, Cavaliere dell'Ordine del Santo Sepolcro,
Cavaliere dell'Ordine della Mercede
(fondato da Santa Brigida di Svezia), Medaglia d'oro del Foro di
Napoli per le "Opere altamente
sociali e di redenzione umana",
Medaglia d'oro del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati e Procuratori di Napoli, Medaglia d'oro "Stella
della Bontà" Notte di Natale 1967,
Medaglia d'oro della Commissione
Tributaria di 2° Grado, Medaglia
d'argento del Ministero di Grazia e
Giustizia.
PIETRO EBNER
Lo storico cilentano, dott. Pietro Ebner al centro in una manifestazione culturale nel 1986.
Quest'anno ricorre il centenario della nascita dell'illustre
storico cilentano Pietro Ebner.
Il nostro giornale, non potendo far altro, lo ricorda con
ammirazione, e nello stesso
tempo sollecita il Comune di
Ceraso ad attivarsi affinché
almeno con una cerimonia ne
celebri la figura di studioso.
Ma, non immemore che a
Ceraso esiste un Centro Studi a
lui intitolato, auspica che questo si affianchi all'Amministrazione comunale per riattivare
iniziative che già in passato
hanno tenuto vivo il ricordo della sua figura. Tanto è da farsi
senza attendere che dall'alto
arrivi l'accademico di turno a
dire e a disfare.
Ricordiamo le sue pubblicazioni:
"Storia di un feudo del Mezzogiorno: la Baronia di Novi",
1973
"Economia e società nel Cilento medievale", 2 voll., 1979;
"Chiesa, Baroni e popolo del
Cilento", 2 voll., 1982;
"Per una storia di Ceraso",
1985;
"Toponomastica del Comune
di Ceraso" (postuma), 1997;
Numerosi saggi pubblicati su
riviste specializzate e raccolti
in 2 volumi postumi, "Studi sul
Cilento", 1997-1999.
A mia madre
Con pazienza l'amore
aspettasti
e quando, infine, arrivò,
fosti sposa.
Con fiducia,
dall'odio della guerra, l'amato
aspettasti
e quando, infine, tornò.
il mio nome a Dio gridasti,
e fosti mamma.
Con trepidazione la Parola
mi alitastì
e quando i frutti ne vedesti,
più della terra, del cielo degna,
il nome a te più caro
implorando,
andasti via.
Volti di una storia non più tua,
nell'abbraccio di vecchia.
mi hai stretto.
Casa di una storia non più tua
di te mai hai riempito.
Di incoronarti, la destra
dell'Altissimo,
aveva fretta.
Di grazia ora sei piena.
Paolo Mariani
Cronache Cilentane ricorda l’on.
Nicola Lettieri recentemente scomparso. Il parlamentare cilentano (era
nato a Rofrano) fu anche Sottosegretario al Ministero degli Interni alla fine
degli anni Settanta.
Si è sempre distinto per la coerenza
politica, per l’oratoria e per la sua umanità.
Il Cilento perde certamente una delle figure più rappresentative a livello
politico.
In memoria di Piero Cantalupo
Un ricordo di Domenico
Chieffallo
Se ne è andato in silenzio. Quel
silenzio che è prerogativa dei forti,
simbolo della grande dignità umana.
Oggi che il destino ha compiuto il
suo ineluttabile corso vorremmo
almeno capire, trovare una ragione
che possa spiegarci perché prematuramente si sia spento un faro di cultural la cui luce ha illuminato gli spazi
più oscuri del nostro passato.
Le ricerche sul campo, gli studi condotti con dedizione e impegno totale,
il continuo peregrinare sui luoghi che
si ergono a testimonianza del passato, le notti insonni a meditare, ne avevano fatto non solo uno scopritore
originale e di raffinato intuito delle
remote tracce della nostra storia, ma
anche un interprete fedele ed obiettivo delle vicende che attraverso i
secoli ne hanno costellato i percorsi.
Conoscitore profondo delle origini e
dell'evoluzione della storia cilentana,
in essa spaziava con abile padronanza
e con una rigorosità metodologica in
cui cause ed effetti degli eventi riusci-
6
va a collegare in logica sincronia,
sempre alla luce di inedite e probanti
fonti documentaristiche.
Agli inizi degli anni Ottanta si rese
iniziatore di un'autentica battaglia
contro coloro che efficacemente definiva "i nuovi barbari", indicandone la
categoria nei predatori e distruttori
del territorio e dell'ambiente, nella
consapevolezza che quei crimini ne
avrebbero anche cancellato le memorie storiche custodite.
Fu quello l'avvio del risvegli culturale per tutto il Cilento, che avrebbe
coinvolto molti settori della vita sociale. Al Cilento ha dedicato la vita, senza mai pretendere compenso alcuno,
se non il rispetto e l'amore che ogni
cilentano deve portare alla propria
terra. Dietro un carattere forte, razionale, a volte spigoloso e decisamente
negato a qualsiasi compromesso,,
spesso aspramente polemico verso i
dissacratori della verità storica, in
realtà nascondeva una profonda passionalità che costantemente lo spingeva a cogliere i ritmi esistenziali più
nascosti del suo Cilento.
Chi a lui si è sentito legato dalla
stessa passione per la ricerca storica
CRONACHE CILENTANE – aprile 2004
ha irrimediabilmente perduto un punto di riferimento essenziale e insostituibile.
Oggi lo piange. Domani lo abbraccerà con il tepore dei ricordi. Ma se lo
vorrà onorare dovrà continuarne l'opera, perché solo così l'amico Piero
saprà che le via che ha tracciato continueranno ad essere percorse verso
quelle mete alle quali lui ha sempre
teso lo sguardo.
A Perdifumo una
manifestazione
per ricordarlo
Domenica 20 giugno p.v. alle ore
19,30 presso il Centro congressi dell'hotel LA STELLA in Perdifumo, via
Antenna, avrà luogo una manifestazione di ricordo dell'opera di PIERO
CANTALUPO, archeologo e storico
cilentano, recentemente venuto a
mancare.
La manifestazione si svolgerà col
seguente programma:
Il prof. Amedeo La Greca, presidente del Centro di Promozione Culturale
per il Cilento, di cui il prof. Cantalupo
era socio fondatore, presenterà la
manifestazione commemorativa dell'illustre studioso che sarà ricordato dai
chiar.mi proff.ri: Enzo Aversano e Luigi Rossi, dell'Università di Salerno:
Seguirà la presentazione del libro di
Rosario Pinto sulla storia della pittura
del Novecento nel Salernitano e a
conclusione dell'iniziativa la prof.ssa
Eugenia Morabito, presidente della
fondazione "Dario Prisciandaro" consegnerà alla signora Tommasini una
targa artistica di ricordo dell'opera
svolta dal marito prof. Piero Cantalupo in favore della conoscenza del
Cilento.
Alla manifestazione, che avrà l'alto
patronato del presidente della regione Campania e il patrocinio delle università di Napoli e Salerno, nonché di
alcune università americane, interverranno: Mons. Giuseppe Rocco Favale,
Vescovo della diocesi di Vallo della
Lucania, l'on. Antonio Valiante, vice
presidente della regione Campania, il
dott. Vincenzo Paolillo, sindaco di
Perdifumo, il prof. Rosario Pinto, critico d'Arte.
Per informazioni: tel. 0974 845288.
Rubriche
R iflessioni
Solidarietà col giornale
Essere cristiani oggi
31 marzo 2004, un ennesimo
bagno di sangue, un ennesimo atto
di violenza; questa volta, però, non
c'è stata confusione per osmosi tra
vittime e carnefici; questa volta, lo
scempio dei cadaveri bruciati, il sorriso maligno sbandierato verso le
telecamere, mentre mani forsennate e piedi imbestialiti si accanivano
sui poveri resti di quelli che, attimi
primi, erano stati uomini, non ci ha
concesso dubbi sui ruoli.
Quelle immagini terribili di accanimento e livore mi hanno stretto il
cuore in una morsa fisica di dolore
restituendo alla mente un sentimento di rigetto ed avversione non solo
concettuale.
Ma perché, perché dobbiamo chinarci con tolleranza ed amore verso
quei lontani fratelli se alcuni di essi
non perdono occasione per riversarci addosso odio e violenza?
Poi, all'improvviso, quei volti truci
provenienti dall'etere hanno preso
consistenza per stemperarsi, prima,
in una luce abbagliante, poi, in un
volto dolcissimo che, pur nelle sofferenze della croce, ha conservato
uno guardo d'amore implorante
amore.
Ed ho ricordato quel giorno lontano in cui avvertii, nell'armonia della
natura, l'onnipotenza di Dio che, per
rendersi comprensibile a noi, si è
fatto uomo.
Uomo tra uomini per indicarci in
modo unico, irripetibile ed inconfutabile come vivere la nostra umanità senza perdere i sentieri del cielo.
Carolina Attanasio
Ad un anno dalla scomparsa di
Giuseppe Vassallo detto “Viola”
A mio padre
Caro papà, è già trascorso un
anno da quando ci hai lasciato, dico
lasciato e non morto, perché morto
è una parola che non mi piace. Tu
forte attivo e gran lavoratore, sei
diventato come un piccolo bambino
bisognoso di tutto, eppure hai
accettato con cristiana rassegna-
“C
C R O N A C H E C I L E N T A N E ” si sostiene con il vostro contributo
volontario c/c postale 10197846 intestato a Baldi Dino - 84060 Pioppi (Sa)
Dalle Regioni
Euro 26,oo
Dott. Pasquale Zammarrelli, Cislago;
Euro 25,oo
Gerardo Ianni, La Spezia
Euro 20,oo
Claudia Guida Cascino, Montecorvino;
Euro 10,oo
Giuseppe Troccoli, Treviglio;
Dal Cilento
Euro 25,oo
Cristoforo Marano;
Euro 20,oo
Donna Sofia Correale; avv. Benito Imbriaco; Angela Bertolini; Cesarina
Burzoni;
Euro 15,oo
Savino Radano; Nicola Botti; prof. Antonio Viciconte;
Euro 10,oo
Biagio Mazza;
Nel gemellaggio Cilento-Pennsylvania
Suggestiva cerimonia l’apertura
del Museo sull’Emigrazione
A destra “Viola”, con il Direttore di Cronache Cilentane Dino Baldi ed alcuni amici
papà per me sei vivo in quel paradiso che tu descrivevi così bene. Sei
partito da questa terra l'otto di
maggio, il giorno della Madonna di
Pompei, quella Madonna che tu
tanto amavi, pregandola e cantando
le sue lodi. Sono certa che proprio
la Vergine SS. ti ha portato nel luogo beato dove ti aspettavano tutti i
tuoi cari che ti avevano preceduto.
Tu caro papà resterai sempre nel
nostro cuore e nei nostri ricordi. Nel
tuo piccolo mondo sei stato sempre
un grande, sempre disponibile verso
tutti, magari a fare anche chilometri
sotto il sole pur di accontentare
qualcuno, hai avuto però il privilegio
(che non è da tutti) di farti amare.
Ricordo che negli ultimi due anni,
il Signore ti ha provato. Tu uomo
zione. Bastava poco per farti contento quando la mattina salutandoti
ti baciavo la fronte e ti dicevo:
"Papà, ti voglio bene", eri felice.
Quando il tempo lo permetteva ti
portavamo a fare la passeggiata
per il paese, come eri contento!
Contento di rivedere il mare che
tanto amavi, la chiesa e le persone
che con affetto ti salutavano.
Caro papà, vorrei dire ancora tante cose di te. I ricordi della tua vita,
le avventure di mare che ci raccontavi mentre noi affascinati ti ascoltavamo. Ma sarebbe troppo lungo.
Termino dicendoti grazie! Grazie
per avermi insegnato l'onestà e la
rettitudine. Dalla tua Lucia, un
bacio e una preghiera.
Lucia Vassallo Severini
Hazleton: nella foto in alto alcuni manifesti che ci riportano agli anni passati quando veniva incoraggiata la partenza per le Americhe in cerca di lavoro.
Nella foto in basso, la delegazione cilentana che ha partecipato al gemellaggio promosso
dalla Comunità Montana “Lambro e Mingardo” con la collaborazione del Parco Nazionale
del Cilento-Vallo di Diano
aprile 2004 – CRONACHE CILENTANE
7
Lettere
Che fine ha
fatto l’orchestra
del Giubileo?
Signor Direttore,
spesso ricordo quel bellissimo
giorno del lontano 2000 in cui ascoltai per la prima (ed ultima) volta
l'Orchestra del Giubileo nella sala
della Provvidenza a Vallo della
Lucania. Mi sembrò, allora, che il
Cilento cominciava a decollare con
iniziative di altissima qualità: un'orchestra formata da maestri musicisti tutti cilentani che avrebbero
messo a disposizione la loro arte,
avrebbero lavorato e avrebbero contribuito a tenere alto il tono delle
feste patronali con concerti di elevata qualità…
Fu sbandierata l'iniziativa anche
dal Vescovo, che mi sembra fosse
l'ideatore del tutto. Probabilmente
furono anche presi i contributi regionali che allora fioccarono su molte
iniziative in occasione del Giubileo.
Poi più nulla, tanto che dopo alcuni concerti ai quali partecipò ben
poca gente - a quanto mi dicono tutto cadde nell'oblìo e dell'Orchestra del Giubileo scomparve ogni
traccia. Anche del grande maestro
che veniva dal Nord non si è sentito
più parlare.
Che fine ha fatto, dunque , l'Orchestra del Giubileo? E' vero che,
finiti i contributi regionali, l'orchestra, rimasta "senza lavoro", è stata
sciolta? E' vero che l'ideatore ne
aveva affidato l'organizzazione a
taluni che poi non hanno saputo
gestire o, secondo le cattive lingue,
non avevano alcun interesse a far
vivere l'iniziativa? Perché bisognò
"affittare" un maestro forestiero per
dirigerla?….
Ci sarebbero tanti altri interrogativi da porre. Ma un ultimo valga per
tutti: c'era veramente un interesse
culturale e di promozione al lavoro?
I dubbi su tutto quanto, ma
soprattutto su quest'ultimo interrogativo, mi tormentano.
E', forse, o meglio, sicuramente, la
storia di sempre: bei progetti (nei
quali oggi anche il Parco è maestro)
intesi a prendere i soldi dello Stato
ma dei quali non preoccupa la ricaduta… che, forse, è programmata
solo sulla carta.
Mi spiego: avere soldi dallo Stato
per un'iniziativa e far cessare tale
iniziativa appena i soldi son finiti:
ecco l'uso corrente. Non sfiora
neanche lontanamente l'idea che i
fondi dello Stato devono essere
destinati all'investimento e non a
metterseli in tasca; e se non fruttano dipende solo dall'incapacità o
dalla non volontà di non farli fruttare. Nel caso dell'Orchestra del Giubileo, è forse avvenuta questa
cosa? Chi doveva sorvegliare?
Ma forse è meglio non smuovere
le acque, meglio tornare al sonno di
sempre di cui i gestori delle sorti del
Cilento sono maestri…. Per suonare
la solita musica.
Il Cittadino
8
Pollica. Amministrative 13 giugno
Perché non voterò per
l'Amministrazione uscente
Sg. Direttore,
In questi tempi in cui la lotta politica
è diventata rissa e turpiloquio, è difficile far ascoltare la voce di un cittadino-elettore… Mi sa di dover rimpiangere anche i comizi di un tempo nei
quali almeno c'era dibattito e la gente
partecipava con libertà ed ascoltava.
Mi rivolgo perciò al Suo giornale - la
voce libera - per dire anche io la mia.
Non voterò per l'Amministrazione u-
"vivesse", colloquiasse, insomma le
rendesse vive… Ma mi appaiono "belle
senz'anima" e se vita sociale le anima è
solo quella intesa a carpire di ogni situazione un utile personale.
Indubbiamente, in questo clima, parlare di "sociabilità", è come parlare a
vuoto: effettivamente, come si può
parlare di valori diversi a chi ha fatto
della propria vita un continuo rincorrere il danaro e gli interessi personali,
scente alle imminenti votazioni comunali a Pollica. E ciò, sia ben chiaro, non
perché questa mi abbia fatto qualche
torto personale. Nulla di tutto ciò o di
altro che spesso induce la maggior
parte dei miei concittadini a schierarsi
a favore o contro.
Non voterò per l'Amministrazione uscente perché essa, sindaco in testa,
ha operato - sia ben chiaro, nei perfetti limiti della legalità - in modo da distruggere la sociabilità dei cittadini. E
voglio credere che l'abbiano fatto
anche in buona fede, forse nessuno
degli amministratori si è posto il problema…
Ma che cosa intendo per "sociabilità"? La volontà di vivere nella società,
la capacità di relazionarsi liberamente,
di parlare liberamente, di esprimersi liberamente, senza pensare che anche i
muri hanno le orecchie, ignorando i
traffichini della politica e coloro che
della delazione hanno fatto il loro mestiere. Nei miei interlocutori avverto
spesso, quelle rare volte che mi attardo a parlare con qualcuno, una specie
di disagio alle mie parole chiare e ben
determinate di condanna per certe
cose che avvengono nei nostri paesi.
Sento nell'aria una cappa di sospetto: i
cittadini non sono più sinceri tra di
loro, molti sono pronti a sparlare appena giri le spalle e a riferire, sai che non
puoi fidarti più di nessuno, che tutti o
quasi dicono e fanno solo ciò che apporta qualche vantaggio personale;
c'è, insomma, un'aria di intimidazione
che fa pensare agli anni tra le due
guerre.
E a dire che l'elegante aspetto che i
nostri paesi hanno acquistato di recente (merito dell'attuale Amministrazione) doveva far sperare che quelle belle
vie potessero essere "animate" da
un'altrettanto bella società che in esse
anche a danno degli altri? Come parlare di "sociabilità" se questa non è
neanche posta come problema? E a
dire che nel locale Istituto Comprensivo è stato attivato un progetto che
prevede incontri degli alunni con psicologi! A che pro, se a questi ragazzi
ogni giorno vengono sottratti i valori
dell'anima ed impediti i rapporti sociali
tramite trascurati e, per altro verso, oculati interventi?
Non posso, inoltre, condividere l'atteggiamento di certi esponenti della
già fu minoranza che sembrano propensi ad accordi politici, anch'essi trascinati dalla parte vincente.
E che dire poi di certe licenze edilizie? Tutte legali, beninteso! Ma che
schiaffo alla legalità e all'ambiente, da
cui qualcuno ha fatto il salto per cogliere la novella margherita…
Amedeo La Greca
CRONACHE CILENTANE – aprile 2004
Pollica
Inspiegabile aumento
delle tariffe sulla
nettezza urbana
Spett.le Cronache Cilentane,
Vi scrivo con la speranza che
qualcuno, leggendo questa mia
lettera, possa prendere gli
opportuni provvedimenti.
Non è affatto giustificabile
quello che si è verificato nel
Comune di Pollica. Più volte
sento al Telegiornale delle iniziative dei vari Ministeri contro
l'aumento dei prezzi. Tutti a gridare all'iniquità se aumentano
le mele, se l'autobus a Napoli,
o il parcheggio a Salerno
aumentano di alcuni centesimi.
Anche i sindacati scendono sul
piede di guerra minacciando
scioperi e manifestazioni,
magari per l'aumento di un
Euro.
Come mai nel Comune di
Pollica l'Amministrazione in
carica si è arrogato il diritto di
aumentare la tassa sulla raccolta dei rifiuti del 40% circa?
Un aumento ingiustificato e,
secondo me, inapplicabile.
Passi pure per l'altissima
quota ICI, ma certamente con
l'aumento della tassa sulla nettezza urbana Pollica balza al
primo posto in Italia, perché
non mi risulta che ci siano
Comuni che applicano tariffe
così alte.
In passato, per aumenti di
minore entità, non mancavano
le proteste. Come mai adesso
la popolazione non reagisce? O
magari non esprime esternamente il colpo accusato in sé?
Probabilmente questo è l’ultimo regalo che i nostri amministratori hanno voluto fare ai
cittadini, ai proprietari di case,
ai pensionati.
Cordiali saluti
Un vostro lettore
Via Ponte, 9 - 84060 Pioppi (Sa)
Direttore responsabile: DINO BALDI
Caporedattore: Amedeo La Greca
Segretario di redazione: Giovanni Farzati
Tel.e Fax Redazione: (0974) 904183
Tel. e Fax Direzione (0974) 905308
CRONACHE CILENTANE ON LINE
http://www.cronachecilentane.it
E-mail: [email protected]
Aut. Tribunale di Vallo della Lucania n.43 del 21/6/1983
Edizioni del C.P.C.
Centro di Promozione Culturale per il Cilento
Associazione Culturale senza finalità di lucro
via N.Bixio, 59 - Acciaroli (Sa)
Grafica, impaginazione elettronica e prestampa:
Studio Scriptorium Agropoli
http://www.studioscriptorium.it
Stampa offset: CGM srl - Agropoli (Sa) - 0974/822274
La collaborazione è a titolo gratuito.
Eventuali articoli inviati tramite e-mail ([email protected]) o consegnati su floppy
disk dovranno essere digitati con Word (versione PC o Macintosh)