“IL DIRITTO D `AUTORE PROF .SSA FRANCESCA MITE
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“IL DIRITTO D `AUTORE PROF .SSA FRANCESCA MITE
“IL DIRITTO D’AUTORE” PROF.SSA FRANCESCA MITE Università Telematica Pegaso Il diritto d’autore Indice 1 DEFINIZIONE NELLA LEGISLAZIONE NAZIONALE ------------------------------------------------------------ 3 2 LA LEGISLAZIONE INTERNAZIONALE ED EUROPEA. --------------------------------------------------------- 7 3 TUTELA MORALE E PATRIMONIALE DEL DIRITTO D’AUTORE ------------------------------------------- 9 3.1. IL CONTRATTO DI EDIZIONE------------------------------------------------------------------------------------------------------ 12 4 LA TUTELA DEL SOFTWARE ------------------------------------------------------------------------------------------- 15 5 LA TUTELA DELLE BANCHE DATI ----------------------------------------------------------------------------------- 18 6 LA SIAE ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 20 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 2 di 22 Università Telematica Pegaso Il diritto d’autore 1 Definizione nella legislazione nazionale Nel nostro Paese il diritto d’autore ha una tradizione antica che risale alle leggi nn. 2337 del 25 giugno 1865 e n. 562 del 18 marzo 1926, solo per citarne alcune. Che il soggetto possa vantare diritti sulla creazione della propria opera è, infatti, una conquista che risale all’Illuminismo. Prima di allora non esisteva nel panorama giuridico alcuna forma di protezione della cd. idea, cioè del contenuto dell’opera. Da queste leggi, l’odierno codice civile, agli articoli che vanno dal n. 2575 al n. 2583, ha mutuato alcune norme fondamentali riguardanti i diritti afferenti le opere dell ingegno. Tuttavia, la normativa del diritto d’autore ha come caposaldo di riferimento la legge 22 aprile 1941 n. 633, recante “Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio”1 modificata nel tempo dalle leggi di ratifica delle varie convenzioni internazionali che saranno di seguito esaminate e da decreti di attuazione delle direttive comunitarie. In termini generali, il diritto d’autore indica quel complesso dei diritti di protezione delle opere di ingegno umano e si compone di una sfera patrimoniale e di una sfera morale. Quale creazione intellettuale, l’opera è un bene immateriale, intendendosi come tale quello nel quale la creazione intellettuale si trasforma. Per fare un esempio, se il romanzo è il bene immateriale, le copie del libro sul quale il romanzo è stampato costituiscono bene materiale. Più precisamente, i beni immateriali sono beni incorporei che assurgono propriamente a nuovo bene nel momento in cui si estrinsecano in un elemento materiale e assumono la qualità di bene giuridico (per tale intendendosi le cose che possono formare oggetto di diritti) allorché riconosciuti dall’ordinamento come oggetto di una tutela specifica. Ciò avviene, per esempio, per le creazioni intellettuali attinenti al mondo della cultura, al mondo della tecnica e all’identità commerciale dell’impresa, a condizione, però, che presentino i requisiti cui la legge subordina l’applicazione della corrispondente normativa. La loro valutazione economica si fonda non sul bene immateriale in quanto tale, ma sulla sua traduzione (mediante pubblicazione, brevettazione o semplice utilizzazione) in una forma dotata di carattere creativo, riproducibile (per la possibilità di separare la creazione intellettuale dal supporto materiale in cui viene incorporata) in un numero indefinito di esemplari. Si tratta di entità che costituiscono nuove forme di ricchezza, tanto da aver fatto registrare, con l’evoluzione delle moderne economie capitalistiche, una forte pressione affinché ne venisse riconosciuta la tutela. Nella categoria di beni immateriali rientra anche Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 22 Università Telematica Pegaso Il diritto d’autore l’avviamento commerciale. Si tratta di un diritto, quello d’autore; che nasce automaticamente con la creazione dell’opera ed il cui titolare è, in via originaria, l’autore in quanto titolare dell’opera (oppure, nel caso di opere in collaborazione, i coautori). Concorrono a disciplinare il pluritutelato diritto d’autore una pluralità di ordinamenti giuridici statali ed internazionali. Secondo la definizione del nostro codice civile ex art. 2575, oggetto del diritto d’autore è il bene immateriale, cioè l’opera di ingegno di carattere creativo relativa alle scienze, alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro, alla cinematografia, qualunque sia il modo o la forma di espressione. L’opera, cioè, deve appartenere all’arte o alla cultura. Sul concetto giuridico di creatività si segnala una recente pronuncia della Cassazione secondo cui in tema di diritto d’autore, la creatività, cui fa riferimento l’art. 1 della legge n. 633 del 1941, non coincide con il concetto di creazione, originalità e novità assoluta, riferendosi, per converso, alla personale e individuale espressione di un’oggettività appartenente alle categorie elencate, in via esemplificativa, nell’art. 1 della legge citata, di modo che un’opera dell’ingegno riceva protezione a condizione che sia riscontrabile in essa un atto creativo, seppur minimo, suscettibile di manifestazione nel mondo esteriore, con la conseguenza che la creatività non può essere esclusa soltanto perché l’opera consiste in idee e nozioni semplici, ricomprese nel patrimonio intellettuale di persone aventi esperienza nella materia; inoltre, la creatività non è costituita dall’idea in sé, ma dalla forma della sua espressione, ovvero dalla sua soggettività, di modo che la stessa idea può essere alla base di diverse opere che sono o possono essere diverse per la creatività soggettiva che ciascuno degli autori spende e che, in quanto tale, rileva ai fini della protezione. (Nella specie, la S.C. ha ritenuto che l’originalità di un libro fotografico sui luoghi visitati da Goethe in Sicilia andasse valutata nel modo in cui l’idea era stata sviluppata, cioè in base alla scelta dei brani letterari e delle foto utilizzate2). Tutte le opere dell’ingegno di carattere creativo3 che esprimono la personalità del suo 1 Legge 22 aprile 1941, n. 633 recante Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio, Pubblicata nella Gazz. Uff. 16 luglio 1941, n. 166. 2 3 Cass. civ. Sez. I, 28/11/2011, n. 25173. In tema di diritto d’autore, l’elaborazione creativa si differenzia dalla contraffazione, in quanto mentre quest’ultima consiste nella sostanziale riproduzione dell’opera originale, con differenze di mero dettaglio che sono frutto non di un apporto creativo, ma del mascheramento della contraffazione, la prima si caratterizza per un’elaborazione dell’opera originale con un riconoscibile apporto creativo; ciò che rileva, pertanto, non è la possibilità di confusione tra due opere, alla stregua del giudizio d’impressione utilizzato in tema di segni distintivi dell’impresa, ma la riproduzione illecita di un’opera da parte dell’altra, ancorché camuffata in modo tale da non rendere immediatamente riconoscibile l’opera originaria. (Fattispecie in cui il giudice di merito ha correttamente accertato l’illecita riproduzione, da parte del brano Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 4 di 22 Università Telematica Pegaso Il diritto d’autore autore beneficiano della protezione del diritto d’autore. Oggetto della tutela è la forma espressiva dell’opera; fin quando l’idea, pur creativa rimane astratta, non è protetta dalla legge sul diritto d’autore. A ben vedere, infatti, la particolare tutela che il nostro ordinamento riserva alle opere che formano oggetto del diritto d’autore, non è estesa ad ogni opera ma solo a quelle (dell’ingegno) che presentino determinati requisiti, ovvero: il carattere creativo4, per il quale la legge non richiede alcuna capacità, tant’è che chi crea acquisterà i diritti d’autore pur se incapace di intendere e di volere; l’opera creata deve essere nuova;5occorre che vi sia concretizzazione, estrinsecazione o esteriorizzazione dell’opera, nel senso che per l’opera in sé che non sia trasposta in un supporto durevole o che sia comunicata oralmente a terzi, non è prevista da parte dell’ordinamento alcuna tutela; l’opera deve appartenere all’arte o alla cultura (letteratura, musica, arti figurative, architettura, teatro e cinematografia). In ogni caso l’art. 2 della l.d.a contiene un precisa elencazione delle opere protette6. musicale "On va s’aimer", dei caratteri essenziali della canzone "One fille de France", per identità della melodia dei ritornelli). Cass. civ. Sez. I, 15/06/2012, n. 9854, in CED Cassazione, 2012. 4 La creazione dell’opera costituisce titolo originario di acquisto dell’opera, posto che la legislazione italiana non prescrive altre formalità (art. 6, l.d.a. e 2576 c.c.). 5 In dottrina ed in giurisprudenza si distingue tra novità in senso oggettivo e soggettivo. In dottrina si rinvia a S. Sica- V. Zeno-Zencovich, Manuale di diritto dell’informazione e della comunicazione, CEDAM, 2012. 6 Art. 2 In particolare sono comprese nella protezione: 1) le opere letterarie, drammatiche, scientifiche, didattiche, religiose, tanto se in forma scritta quanto se orale; 2) le opere e le composizioni musicali, con o senza parole, le opere drammatico-musicali e le variazioni musicali costituenti di per sé opera originale; 3) le opere coreografiche e pantomimiche, delle quali sia fissata la traccia per iscritto o altrimenti; 4) le opere della scultura, della pittura, dell’arte del disegno, della incisione e delle arti figurative similari, compresa la scenografia; 5) i disegni e le opere dell’architettura; 6) le opere dell’arte cinematografica, muta o sonora, sempreché non si tratti di semplice documentazione protetta ai sensi delle norme del capo quinto del titolo secondo; 7) le opere fotografiche e quelle espresse con procedimento analogo a quello della fotografia sempre che non si tratti di semplice fotografia protetta ai sensi delle norme del capo V del titolo II; 8) i programmi per elaboratore, in qualsiasi forma espressi purché originali quale risultato di creazione intellettuale dell’autore. Restano esclusi dalla tutela accordata dalla presente legge le idee e i principi che stanno alla base di qualsiasi elemento di un programma, compresi quelli alla base delle sue interfacce. Il termine programma comprende anche il materiale preparatorio per la progettazione del programma stesso; Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 5 di 22 Università Telematica Pegaso Il diritto d’autore Le opere dell’ingegno hanno una propensione naturale a circolare oltre i confini del paese ove sono state generate sollecitando, perciò, l’autore al controllo di ogni tipo di sfruttamento economico relativo alla propria opera, ovunque essa avvenga. In ragione di ciò, le opere dell’ingegno sono tutelate anche da leggi internazionali. 9) Le banche di dati di cui al secondo comma dell’articolo 1, intese come raccolte di opere, dati o altri elementi indipendenti sistematicamente o metodicamente disposti ed individualmente accessibili mediante mezzi elettronici o in altro modo. La tutela delle banche di dati non si estende al loro contenuto e lascia impregiudicati diritti esistenti su tale contenuto; 10) Le opere del disegno industriale che presentino di per sé carattere creativo e valore artistico. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 6 di 22 Università Telematica Pegaso Il diritto d’autore 2 La legislazione internazionale ed europea In considerazione del fatto che le opere dell’ingegno sono suscettibili di circolare anche e ben oltre il paese in cui sono state create, il diritto d’autore è disciplinato da numerose convenzioni stipulate tra gli Stati, ciò anche al fine di uniformare quanto più possibile le singole discipline nazionali. Di seguito, in ordine cronologico, le più rilevanti: • Convenzione d’Unione di Berna, (c.d. C.U.B.), la prima grande convenzione per la prestazione delle opere letterarie ed artistiche, firmata a Berna nel 1886. La CUB annovera il maggior numero di paesi aderenti ed il più elevato livello di protezione. • Convenzione Universale sul Diritto d’autore, (c.d. CUA), firmata a Ginevra nel 1952. • Convenzione di Roma, firmata il 26 ottobre 1961, su diritti connessi al diritto d’autore, ossia quelli relativi ad artisti, interpreti o esecutori, produttori di fonogrammi ed emittenti radiotelevisive. • Trade Related Aspect of Intellectual Prosperty Rights (c.d. TRIPS) sulla proprietà intellettuale, firmato a Marrakech il 15 aprile 1994, relativa alla tutela internazionale, tramite il diritto d’autore, dei programmi per elaboratore e delle banche dati. Fondamentale per il settore delle banche dati, sul quale peraltro si tornerà nel corso della lezione. • Trattato OMPI, discussi a Ginevra nel 1996. Anche l’Europa attraverso le sue Istituzioni (Parlamento Europeo, Consiglio dell’Unione Europea, Commissione Europea) è intervenuta con l’intento di armonizzare ed uniformare le normative interne ai vari Stati. Ciò ha fatto emanando vari provvedimenti regolamenti, decisioni e per lo più direttive. Ed invero, tra i provvedimenti adottati dalle Istituzioni europee nel delicato settore relativo al diritto d’autore, si è fatto più frequentemente ricorso allo strumento della direttiva. In Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 7 di 22 Università Telematica Pegaso Il diritto d’autore particolare si segnala la direttiva 2001/29/CE del 22 maggio 2001, cui l’Italia ha dato attuazione con il DLgs n. 68 del 9 aprile 20037. Le altre direttive riguardano: • tutela giuridica del software n. 91/250/CE; • diritto di noleggio, diritto di prestito, diritti connessi al diritto d’autore n. 92/100/CE; • coordinamento di norme in materia di diritto di autore e taluni diritti connessi n.93/83/CE; • tutela giuridica delle banche dati n. 96/9/CE. Non meno importanti sono alcune comunicazioni della Commissione: • 14 luglio 1985, Libro Bianco sul completamento ed armonizzazione del mercato interno e di quello comunitario; • 17 giugno 1988, Libro Verde sul diritto d’autore e le sfide tecnologiche; • 17 gennaio 1991, seguito al Libro Verde quale programma di lavoro della Commissione nel campo del diritto d’autore e diritti connessi. 7 DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2003, n. 68. Attuazione della direttiva 2001/29/CE sull'armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei diritti connessi nella società dell'informazione. Pubblicato nella Gazz. Uff. 14 aprile 2003, n. 87, S.O. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 8 di 22 Università Telematica Pegaso Il diritto d’autore 3 Tutela morale e patrimoniale del diritto d’autore Dopo aver brevemente inquadrato il diritto d’autore nella legislazione nazionale, internazionale ed europea, possiamo passare ad esaminarlo sotto il più specifico profilo della tutela. Come si diceva il titolare del diritto d’autore gode, per l’opera dell’ingegno che ha creato, di una particolare tutela, in particolare il diritto di autore gode di due tipi di tutela. La prima forma è quella che attiene al diritto morale di autore che si compone di varie facoltà. In particolare, il titolare del diritto morale d’autore è anche titolare del: diritto alla paternità dell’opera8, ossia del diritto di rivendicare9 la qualità di autore dell’opera. diritto di rivelare la paternità dell’opera, in caso di opera anonima per le opere di ingegno rappresenta anche il diritto di inedito ossia a non pubblicare l’opera diritto all’integrità dell’opera ossia ad opporsi a qualsiasi deformazione o modifica dell’opera che possa recare pregiudizio alla sua reputazione e al suo onore; tuttavia, nell’ipotesi in cui l’autore, conoscendole, accetta certe modifiche dell’opera, gli sarà poi precluso di opporsi all’esecuzione o chiedere la soppressione delle opere stesse. diritto alla pubblicazione (o meno, si ribadisce) dell’opera e al suo ritiro dal commercio in caso di sussistenza di gravi ragioni morali 8 In materia di risarcimento dei danni non patrimoniali conseguenti alla violazione del diritto morale d’autore (nella specie il diritto a non vedersi attribuita la paternità di un’opera alla quale l’interessato non ha in alcun modo contribuito), la liquidazione del pregiudizio stesso non può che essere effettuata in via equitativa. Trib. Torino Sez. IX, 09/04/2010 9 L’art. 20, legge n. 633 del 1941, prevede che indipendentemente dai diritti esclusivi di autorizzazione economica dell’opera.... e anche dopo la cessione dei diritti stessi, l’autore conserva il diritto di rivendicare la paternità dell’opera e di opporsi a qualsiasi deformazione, mutilazione od altra modificazione, e ad ogni altro atto a danno dell’opera stessa, che possano essere di pregiudizio al suo onore ed alla sua reputazione. Sono pertanto dovuti all’attore i danni non patrimoniali ai sensi dell’art. 2059 c.c., e completamente, cioè a prescindere dall’accertamento, anche in via incidentale, della commissione di un reato (nel caso di specie il Tribunale ha riconosciuto il risarcimento dei danni non patrimoniali in via equitativa, sia a carico del convenuto Comune, sia dell’architetto terzo chiamato in una ipotesi in cui entrambi avevano, per propri fini urbanistici specifici, utilizzato l’opera dell’attore). Trib. Torino Sez. IX Sent., 27/05/2009, , in Foro Padano, 2010, 3, 548. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 9 di 22 Università Telematica Pegaso Il diritto d’autore Particolare rilievo assume la prima delle suddette facoltà, il diritto, cioè, alla paternità dell’opera, con la tutela del quale il Legislatore ha inteso perseguire un duplice scopo: quello di riconoscere all’autore il diritto di impedire utilizzazioni che possano danneggiarlo sotto il profilo dell’onore e della reputazione, ovvero in alcuni casi, anche sotto il profilo della notorietà e quello di garantirgli una tutela extraindividuale principalmente tesa ad affermare la verità nell’attribuzione delle opere. Recentemente è stato precisato in giurisprudenza che l’autore conserva - a tutela del diritto morale d’autore di paternità dell’opera - la legittimazione ad agire per l’inibitoria del plagio della sua opera anche in caso di cessione dei diritti di utilizzazione economica10. Quanto alle caratteristiche del diritto morale, esso è un diritto imprescrittibile, irrinunciabile, intrasferibile ed indisponibile, in quanto appartiene alla categoria dei diritti della personalità. In considerazione di ciò, è nullo il contratto con il quale una parte vende a terzi tale diritto o l’atto con il quale vi si rinunci. Inoltre, può essere esercitato anche in caso di cessione dei diritti di utilizzazione economica. È un diritto imprescrittibile; non si prescrive, cioè, non si estingue per non uso; né è soggetto a limiti di tempo: dopo la morte dell’autore, infatti, le facoltà attraverso le quali si esercita il diritto morale di cui al diritto d’autore, possono essere esercitate senza limiti di tempo ed anche disgiuntamente dal coniuge e dai figli e, in loro mancanza, dai genitori e dagli altri ascendenti e discendenti diretti, in assenza di ascendenti e discendenti, dai fratelli e dalle sorelle e dai loro ascendenti11. Il diritto morale d’autore è inalienabile, non può, cioè, formare oggetto di atti di trasferimento. Sarebbe, infatti, nullo un contratto di licenza o di cessione del diritto morale d’autore. La seconda forma di tutela si manifesta nel riconoscimento del diritto patrimoniale d’autore che comprende varie facoltà tutte indipendenti tra loro che possono essere esercitate dall’autore e sono elencate dalla legge sul diritto d’autore all’art. 12, che riconosce all’autore il diritto di utilizzare l’opera in qualunque forma, sia originaria, sia derivata (basti pensare, ad esempio ad una traduzione). I principali diritti di utilizzazione economica dell’opera riconosciuti dalla legge sono: • diritto di produzione e di riproduzione in più esemplari dell’opera; • diritto di esecuzione, rappresentazione, recitazione e lettura pubblica dell’opera, cioè il diritto di presentare l’ opera al pubblico nelle varie forme di comunicazione sopra specificate; 10 Trib. Roma, 01/06/2006, in Massima redazionale, 2011. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 10 di 22 Università Telematica Pegaso Il diritto d’autore • diritto di trascrizione dell’opera orale; • diritto di diffusione, mediante radio, televisione, via satellite, via cavo, reti telematiche ed altro; • diritto di distribuzione (porre l’opera in commercio); • il diritto di noleggio e di dare in prestito; • diritto di elaborazione (apportare modifiche), di traduzione e di pubblicazione delle opere in raccolte. Tutti questi diritti permettono all’autore di autorizzare o meno l’utilizzo della sua opera e trarne i benefici economici. Diversamente da quanto detto a proposito delle facoltà connesse al diritto morale, quelle attinenti al diritto patrimoniale sono disponibili, possono formare oggetto di atti di trasferimento, anche separatamente, per mezzo di contratto di licenza o di cessione: il diritto patrimoniale, infatti, può essere trasferito e può formare oggetto di contratti che consentano ad altri lo sfruttamento dell’opera, fermo restando la titolarità del diritto da parte dell’autore che deve aver compiuto almeno sedici anni. Al riguardo è stato precisato dai giudici della Suprema Corte di Cassazione che la titolarità del diritto d’autore comporta la disponibilità del diritto patrimoniale all’utilizzazione dell’opera ma non del diritto morale al riconoscimento della paternità dell’opera medesima12. La forma prevista dalla legge per i contratti con i quali si trasferisce il diritto patrimoniale d’autore è quella scritta non però ai fini della validità del contratto, non cioè, ad substantiam, bensì ad probationem, cioè solo ai fini della prova13. In alcuni casi il diritto patrimoniale è acquistato da un imprenditore sin dall’origine. Questo accade nel momento in cui l’opera dell’ingegno sia stata commissionata attraverso un contratto d’opera, (disciplinato dagli artt. 2222 – 2228 c.c.), mediante il quale una persona si obbliga a compiere un’opera o un servizio a fronte di un corrispettivo, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincoli di subordinazione verso il committente. (ad esempio: prestazione d’opera intellettuale, artistica, eccetera). Il contratto d’opera rientra nella categoria dei contratti a prestazioni corrispettive, ad esecuzione prolungata, ed è essenzialmente oneroso, pur potendo il corrispettivo anche non corrispondere ad una somma di denaro 11 Art. 23 della legge sul diritto d’autore. 12 Cass. pen. Sez. III Sent., 13-03-2007, n. 26072, in CED Cassazione, 2007. 13 Legge 22 aprile 1941, n. 633 rubricato Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio, Art. 110 La trasmissione dei diritti di utilizzazione deve essere provata per iscritto. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 11 di 22 Università Telematica Pegaso Il diritto d’autore Vi sono infine, alcuni diritti che benchè non rientrino, in senso stretto, nell’ambito del diritto d’autore, sono in qualche maniera ad esso “connessi”: sono quei diritti che la legge riconosce non all’autore di un’opera, ma ad altri soggetti comunque collegati o affini, previsti e disciplinati dal Titolo II della legge speciale 633/194114. I diritti connessi più importanti sono quelli riconosciuti agli artisti interpreti ed esecutori, quelli che spettano ai produttori di dischi fonografici o supporti analoghi, quelli dei produttori di opere cinematografiche o audiovisive, quelli riconosciuti alle emittenti radiofoniche e televisive, i diritti degli artisti interpreti e degli artisti esecutori; i diritti relativi alle fotografie, alla corrispondenza editoriale e al ritratto. Altri diritti connessi, con forme di tutela più debole rispetto al diritto d’ autore, sono poi riconosciuti agli autori (o agli editori) in relazione a creazioni che non costituiscono vere e proprie “opere dell’ ingegno”: è il caso dei diritti sulle fotografie, sui bozzetti di scene teatrali, sulle edizioni critiche di opere di dominio pubblico, sugli inediti pubblicati dopo la scadenza del termine di tutela del diritto d’ autore ecc. Comune denominatore di tutte queste forme di diritti connessi è rappresentato dal fatto che, diversamente dal diritto d’autore, manca un atto creativo. Ma perché il Legislatore ha scelto di tutelarli, pur non rientrando in senso stretto nell’ambito del diritto d’autore? In cosa dunque trovano una propria giustificazione tali diritti? In una attività imprenditoriale, come nel caso dei produttori, o in un’attività artistico-professionale, come nel caso degli interpreti, connessa, però, con un’opera tutelata dal diritto d’autore. 3.1. Il contratto di edizione Il contratto tipico attraverso il quale si dispone del diritto d’autore è il contratto di edizione, del quale, si anticipa sin da ora che su tale tipologia contrattuale, si parlerà anche nella lezione dedicata ai contratti di prestazione artistica. Disciplinato dagli articoli 118 e seguenti della legge sul diritto d’autore (legge 633/1941), con il contratto di edizione l’autore concede ad un editore l’esercizio del diritto di pubblicare per le stampe, per conto e a spese dell’editore stesso, l’opera dell’ingegno; è regolato, oltreché dalle disposizioni contenute nei codici, dalle disposizioni generali e particolari previste dalla richiamata legge 633/1941. 14 Di tale nucleo di diritti si è imposta una tutela per la loro riconosciuta accresciuta importanza e per la necessità di tutelare anche i soggetti che partecipano all’industria culturale ed artistica, consentendo la diffusione, la riproduzione e Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 12 di 22 Università Telematica Pegaso Il diritto d’autore Ai sensi dell’art. 119 della legge sul diritto d’autore: "Il contratto può avere per oggetto tutti i diritti di utilizzazione che spettano all’autore nel caso dell’edizione, o taluni di essi, con il contenuto e per la durata che sono determinati dalla legge vigente al momento del contratto. Salvo patto contrario, si presume che siano stati trasferiti i diritti esclusivi. Non possono essere compresi i futuri diritti eventualmente attribuiti da leggi posteriori, che comportino una protezione del diritto di autore più larga nel suo contenuto o di maggiore durata. Salvo pattuizione espressa, la alienazione non si estende ai diritti di utilizzazione dipendenti dalle eventuali elaborazioni e trasformazioni di cui l’opera è suscettibile, compresi gli adattamenti alla cinematografia, alla radiodiffusione ed alla registrazione su apparecchi meccanici. L’alienazione di uno o più diritti di utilizzazione non implica, salvo fatto contrario, il trasferimento di altri diritti che non siano necessariamente dipendenti dal diritto trasferito, anche se compresi, secondo le disposizioni del titolo, nella stessa categoria di facoltà esclusive". Secondo l’art. 122 della l.d.s., inoltre, il contratto di edizione può essere "per edizione" o "a termine". Il contratto "per edizione" conferisce all’editore il diritto di eseguire una o più edizioni entro vent’anni dalla consegna del manoscritto completo15. Quanto, invece, al contratto di edizione "a termine", si tratta di una tipologia contrattuale che conferisce all’editore il diritto di eseguire quel numero di edizioni che stima necessario durante il termine, che non può eccedere venti anni, e per il numero minimo di esemplari per edizione, che deve essere indicato nel contratto, a pena di nullità, del contratto medesimo. Tale termine di venti anni non si applica ai contratti di edizione riguardanti: enciclopedie, dizionari; schizzi, disegni, vignette, illustrazioni, fotografie e simili, ad uso industriale; lavori di cartografia; opere drammatico-musicali e sinfoniche. l’esecuzione delle opere. Ed infatti, in risposta a tale necessità, tali diritti sono stati riconosciuti con la Direttiva n. 92/100/CEE. 15 Nel contratto devono essere indicati il numero delle edizioni e il numero degli esemplari di ogni edizione. Possono altresì essere previste più ipotesi, sia nei riguardi del numero delle edizioni e del numero degli esemplari, sia nei Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 13 di 22 Università Telematica Pegaso Il diritto d’autore In entrambe le forme di contratto l’editore è libero di distribuire le edizioni nel numero di ristampe che stimi conveniente. Il compenso spettante all’autore, è disciplinato dall’art. 130 della legge sul diritto d’autore, secondo cui: "Il compenso spettante all’autore è costituito da una partecipazione, calcolata, salvo patto in contrario, in base ad una percentuale sul prezzo di copertina degli esemplari venduti. Tuttavia il compenso può essere rappresentato da una somma a stralcio per le edizioni di: dizionari, enciclopedie, antologie, ed altre opere di collaborazione; traduzioni, articoli di giornali o di riviste; discorsi o conferenze; opere scientifiche; lavori di cartografia; opere musicali o drammatico-musicali; opere delle arti figurative. Nei contratti a partecipazione l’editore è obbligato a rendere conto annualmente delle copie vendute". riguardi del compenso relativo. In mancanza di tali indicazioni il contratto si intende che abbia per oggetto una sola edizione per il numero massimo di duemila esemplari. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 14 di 22 Università Telematica Pegaso Il diritto d’autore 4 La tutela del software Un sistema di elaborazione, comunemente chiamato computer, è costituito da due componenti essenziali: l’hardware ed il software. • l’hardware costituisce la parte fisica del computer, cioè l’insieme dei suoi componenti elettronici e meccanici. • il software è la parte operativa del computer, cioè l’insieme di istruzioni per ottenere dei risultati da parte dell’elaboratore. Il tipo di compito che il calcolatore può svolgere dipende dal software; Si possono distinguere due grandi categorie di software: • il software di base: l’insieme dei programmi necessari a rendere operativo il computer sì da metterlo in grado di eseguire programmi per risolvere i problemi dell’utente. • il software applicativo: l’insieme dei programmi per ottenere i risultati chiesti dall’utente. L’inarrestabile espansione delle nuove tecnologie informatiche su tutti i settori dell’organizzazione sociale ha imposto al legislatore un intervento per garantire la tutela del software. Ebbene, nel 1992 con il DLgs n. 518 del 29 dicembre, recependo la direttiva della Comunità europea n. 91/250/CE, il Legislatore ha modificato la legge n. 633 del 1941, estendendo la tutela del diritto d’autore anche ai “programmi per elaboratore in qualsiasi forma espressi, purché originali, quale risultato di creazione intellettuale dell’autore”, laddove il termine programma comprende anche il materiale preparatorio per la progettazione del programma stesso16. 16 Art. 2 In particolare sono comprese nella protezione: (….)i programmi per elaboratore, in qualsiasi forma espressi purché originali quale risultato di creazione intellettuale dell'autore. Restano esclusi dalla tutela accordata dalla presente legge le idee e i principi che stanno alla base di qualsiasi elemento di un programma, compresi quelli alla base delle sue interfacce. Il termine programma comprende anche il materiale preparatorio per la progettazione del programma stesso. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 15 di 22 Università Telematica Pegaso Il diritto d’autore In quanto dotato del requisito dell’originalità creativa, il “software” è opera dell’ingegno, suscettibile di protezione ai sensi della legge sul diritto d’autore17. La tutela si estende anche al “materiale preparatorio” per la progettazione del programma. Né l’ordinamento italiano, né quello comunitario, forniscono una definizione di software, limitandosi a sottolineare che la protezione è rivolta a qualsiasi programma in qualunque modo espresso. La tutela è estesa non solo ai programmi detti “sorgente” espressi cioè in uno qualsiasi dei linguaggi di programmazione, ma anche ai programmi “oggetto”, espressi in linguaggi comprensibili solo dalla macchina e che non consentono la comunicazione o la rappresentazione neppure a soggetti dotati di specifiche cognizioni tecniche. Le norme hanno imposto un limite temporale all’utilizzazione economica dei programmi, circoscrivendolo a tutta la vita dell’autore e comunque fino a cinquant’anni dopo la sua morte. L’autore del programma è titolare di diritti esclusivi che si aggiungono ai diritti generali che comprendono il diritto di autorizzare o effettuare: • la riproduzione, permanente o temporanea totale o parziale del programma per elaboratori con qualsiasi mezzo o in qualsiasi forma; • la traduzione, l’adattamento, la trasformazione o ogni altra modificazione del programma per elaboratore, nonché la riproduzione dell’opera; • qualsiasi forma di distribuzione al pubblico, compresa la locazione, del programma per elaboratore originale o di copia dello stesso; La legge prevede anche dei “correttivi” per consentire un uso agevole del programma, pertanto, è possibile fare una copia del programma, cd. copia di backup, per uso privato a condizione però che la stessa sia necessaria al legittimo utilizzo del programma da parte del titolare del diritto. E’ prevista la facoltà, per chi ha il diritto di usare una copia del programma, di osservare, studiare, sperimentare il funzionamento del programma durante le operazioni di caricamento, visualizzazione, esecuzione, trasmissione e memorizzazione del programma, allo scopo di verificarne i principi su cui si basa per una corretta utilizzazione. 17 Nella specie, è stata annullata, ai soli fini della pretesa civile azionata in sede penale, in difetto d’impugnativa da parte del pubblico ministero, la sentenza con cui l’imputato di abusiva riproduzione di programmi per <computers> era stato assolto, per non essere il fatto previsto dalla legge come reato. Cass. pen., 24/11/1986, in Riv. Pen., 1987, 759; Foro It., 1987, II, 289. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 16 di 22 Università Telematica Pegaso Il diritto d’autore Anche per il software è previsto un sistema di tutela attraverso la registrazione presso la SIAE, la Società Italiana degli Autori ed Editori, provvede a tutte le formalità della registrazione. A questo scopo, è stato istituito un registro pubblico speciale per la registrazione (facoltativa ed onerosa) dei programmi. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 17 di 22 Università Telematica Pegaso Il diritto d’autore 5 La tutela delle banche dati La necessità di una tutela giuridica delle banche dati, trova le sue radici nella regolamentazione della proprietà intellettuale a livello internazionale nel rispetto del principio di armonizzazione di sistemi differenti. Il sistema di diritto d’autore continentale europeo volto alla tutela del diritto della personalità, quale protezione dei diritti dell’autore, si differenzia dal sistema di copyright il quale, tutelando l’autore a livello economico, non ne riconosce i diritti morali. Con l’attuazione ed il recepimento della Direttiva 9-96/CE attraverso il già citato DLgs. 169/9918 che ha modificato alcuni articoli della Legge sul diritto d’autore, le banche dati possono esser protette anche dal diritto d’autore. La scelta è stata infatti quella di ricondurre la tutela delle banche dati all’interno di un diritto già collaudato e sperimentato, il diritto d’autore appunto, che per contenuti e modalità è sembrato sicuramente quello più vicino e rispondente ai requisiti cercati. La legge sul diritto d’autore tutela, infatti, oltre ai software, anche le banche dati. Sotto tale profilo, tuttavia, si ravvisano alcuni problemi. Infatti, la banca dati assurge ad autonomo oggetto di tutela in quanto “raccolta”, ossia in quanto detta raccolta sia frutto di un intervento creativo. Per questo motivo, la legge n. 633/1941 ha definito le banche dati, come “raccolte di opere, dati o altri elementi indipendenti sistematicamente e metodicamente disposti ed individualmente accessibili mediante mezzi elettronici o in altro modo”. La legge, con questa norma, vuole quindi tutelare l’autonoma creatività di chi costituisce con sistematicità o metodicità, la banca dati, non solo in quanto opera dell’ingegno e quindi creativa, ma anche nella sua materialità di raccolta di dati finalizzati ad un utilizzo di valore economico, molte volte rilevante. Lo scopo della banca dati, quale creazione intellettuale, è quella di renderla consultabile. La legge 633 afferma che l’autore di una banca dati ha il diritto esclusivo di eseguire o autorizzare: • la riproduzione permanente o temporanea, totale o parziale, con qualsiasi mezzo e in qualsiasi forma; • la traduzione, l’adattamento e ogni altra modifica; • qualsiasi forma di distribuzione al pubblico dell’originale o di copie della banca dati; Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 18 di 22 Università Telematica Pegaso Il diritto d’autore • qualsiasi presentazione, dimostrazione o comunicazione in pubblico; • qualsiasi riproduzione, distribuzione, comunicazione, presentazione o dimostrazione in pubblico dei risultati ottenuti. In base alla norma, quindi, la banca dati è tutelata come bene economico in quanto opera dell’ingegno e come ogni forma di utilizzo deve essere autorizzata dal titolare del diritto d’autore. Indipendentemente dalla tutelabilità della banca dati a norma del diritto d’autore o di altri diritti e, senza pregiudizio dei diritti sul contenuto o parte di esso, l’autore di una banca dati ha il diritto di vietare le operazioni di estrazione ovvero il reimpiego della totalità o di una parte sostanziale di essa. Per attività di estrazione si intende “il trasferimento permanente o temporaneo della totalità o di una parte sostanziale del contenuto di una banca dati su un altro supporto con qualsiasi mezzo o in qualsiasi forma”. Per reimpiego si intende “qualsivoglia forma di messa a disposizione del pubblico della totalità o di una parte sostanziale del contenuto della banca dati mediante distribuzione di copie, noleggio, trasmissione effettuata con qualsiasi mezzo o in qualsivoglia forma”. Anche questo diritto è soggetto a limiti temporali. I diritti del costitutore hanno durata di 15 anni dal momento del completamento della banca dati. Laddove dovessero intervenire modifiche o integrazioni sostanziali che comportano nuovi rilevanti investimenti, decorrerà un autonomo termine di protezione. Pur non essendo prevista alcuna forma particolare di cessione delle banche dati, dobbiamo ricordare la disciplina sulla tutela della privacy, ai sensi del Codice in materia di protezione dei dati personali19, qualora la banca dati contenga dati personali sensibili. 18 DECRETO LEGISLATIVO 6 maggio 1999, n. 169, Attuazione della direttiva 96/9/CE relativa alla tutela giuridica delle banche di dati. Pubblicato nella Gazz. Uff. 15 giugno 1999, n. 138. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 19 di 22 Università Telematica Pegaso Il diritto d’autore 6 La SIAE Alla protezione e all’esercizio, in via esclusiva, dei diritti d’autore, è delegata la SIAE, la Società Italiana degli Autori e degli Editori. Ad essa è affidata la funzione istituzionale di svolgere attività di intermediazione per la gestione dei diritti d’autore. Tuttavia è da dire che sebbene in Italia, l’attività di intermediazione sia riservata dalla legge alla SIAE in via esclusiva, ben può l’autore scegliere di aderire ad altre Società di autori di Paesi stranieri. La SIAE concede, quindi, le autorizzazioni per l’utilizzazione delle opere protette, riscuote i compensi per diritto d’autore e ripartisce i proventi che ne derivano. Si tratta di un ente di diritto pubblico economico, intanto perché svolge una funzione di interesse generale di tutela della proprietà intellettuale, considerata patrimonio comune del Paese; in secondo luogo perché esercita con funzione lucrativa una attività gestoria retributiva nel campo della intermediazione dei servizi attinenti alla protezione del diritto di autore. La SIAE, è ente pubblico a base associativa. L’adesione è volontaria, non esistendo un obbligo per l’autore di aderirvi. L’autore può teoricamente decidere di curare direttamente i rapporti con gli utilizzatori, ma di fatto l’intermediazione di una organizzazione specializzata e capillare è indispensabile per tutelare i propri diritti. Nel momento in cui l’autore aderisce alla SIAE, si avvale della sua intermediazione per le utilizzazioni affidate alla sua tutela. Se interpellato direttamente, dovrà indirizzare alla SIAE gli utilizzatori per il rilascio delle autorizzazioni; non può concedere direttamente le autorizzazioni, non può rinunciare ai diritti e non può accordare riduzioni. Tutto ciò nell’interesse diretto dell’autore che, attraverso la gestione collettiva dei diritti, è garantito nei confronti degli utilizzatori, ai quali è assicurata la trasparenza di trattamento e la univocità di condizioni. La SIAE, infine, svolge la propria attività in Italia, servendosi dei propri uffici e, all’estero, attraverso le Società d’autori straniere con le quali ha stipulato accordi di rappresentanza. Il rapporto che lega l’autore alla SIAE rientra nella figura del mandato senza rappresentanza e l’attività di intermediazione viene esplicata dalla SIAE attraverso i c.d. “contratti di licenza” La SIAE svolge le seguenti funzioni: a) 19 attività di intermediazione della gestione dei diritti d’autore sulle opere ad essa affidate; DECRETO LEGISLATIVO 30 giugno 2003, n. 196. Pubblicato nella Gazz. Uff. 29 luglio 2003, n. 174, S.O. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 20 di 22 Università Telematica Pegaso b) Il diritto d’autore tenuta del registro pubblico speciale per le opere cinematografiche e del registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore; c) assunzione per conto dello Stato o di enti pubblici o privati, dei servizi di accertamento e di riscossione di tasse, contributi, diritti; d) attività di intermediazione relativamente al diritto di trasmissione via cavo per conto dei titolari del diritto d’autore e dei detentori dei diritti connessi; e) apposizione di apposito contrassegno (c.d. Bollino) su ogni supporto contenente programmi per elaboratore o multimediali, nonché su ogni supporto contenente suoni, voci o immagini in movimento, recante la fissazione di opere tutelate destinato ad essere posto in commercio o ceduto in uso a qualunque titolo a fine di lucro; f) incasso per conto degli aventi diritto i proventi derivanti dalla c.d. copia pirata; Inoltre, insieme all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, al fine di accertare le violazioni del copyright, vigila: • sull’attività di riproduzione e duplicazione con qualsiasi procedimento e su qualsiasi supporto delle opere tutelate; • sulla proiezione nelle sale cinematografiche delle opere tutelate e sui diritti connessi; • sulla distribuzione, vendita, noleggio, emissione e utilizzazione in qualsiasi forma dei supporti contenenti riproduzioni di opere tutelate; • svolge un’attività di controllo sui centri di riproduzione pubblici o privati che mettono a disposizione di terzi o per uso proprio, apparecchi per fotocopia, xerocopia o analoghi sistemi. La legge 248/2000, recante “Le nuove norme a tutela del diritto d’autore”20 stabilisce che “su ogni supporto che reca la fissazione di opere o di parti di opere tra quelle protette dalla legge sul diritto d’autore destinati al commercio o che vengono ceduti in uso a qualsivoglia titolo a fine di lucro, deve essere apposto un contrassegno”. E’ la c.d. Legge antipirateria. 20 LEGGE 18 agosto 2000, n. 248. Nuove norme di tutela del diritto di autore. Pubblicata nella Gazz. Uff. 4 settembre 2000, n. 206. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 21 di 22 Università Telematica Pegaso Il diritto d’autore Spetta alla SIAE, il compito di applicare il contrassegno, cioè di vidimare i supporti. Le modalità di rilascio e di utilizzo del contrassegno sono regolamentate dal DPCM 23 febbraio 2009, n.31 21. Il bollino è apposto su supporti fonografici “ai soli fini della tutela dei diritti relativi alle opere dell’ingegno previa attestazione da parte del richiedente dell’assolvimento degli obblighi derivanti dalla normativa sul diritto d’autore e sui diritti connessi”. Il contrassegno SIAE è uno strumento di autenticazione e di garanzia, ad uso sia delle Forze dell’Ordine che del consumatore, che può, così, distinguere il prodotto legittimo da quello pirata, e permette di individuare chi lo produce o commercializza. Esso ha le seguenti caratteristiche: • è irriproducibile e una volta applicato non può essere rimosso se non rendendolo inutilizzabile; • è metallizzato e contiene elementi anticontraffazione non rilevabili a vista; • contiene le informazioni in grado di conoscere: o il titolo dell’opera; o il nome del produttore; o il tipo di supporto; o il tipo di commercializzazione consentita; o la numerazione generale progressiva; o la numerazione progressiva relativa a quell’opera. • il logo SIAE è stampato con un particolare inchiostro termoreagente. Il contrassegno viene applicato sulla confezione del supporto in modo da essere visibile e da non poter essere rimosso e trasferito su altro supporto. Ogni illecito, relativo alla contraffazione e/o l’uso di segni contraffatti o alterati, soggiace alle pene principali ed accessorie previste e punite dagli artt. 473 e 475 c.p.. E’ inoltre sanzionata penalmente la vendita o la messa in circolazione di opere di ingegno con segni distintivi atti a indurre in inganno il consumatore. 21 DIRITTI D'AUTORE. DECRETO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23 febbraio 2009, n. 31. Regolamento di disciplina del contrassegno da apporre sui supporti, ai sensi dell'articolo 181-bis della legge 22 aprile 1941, n. 633. Pubblicato nella Gazz. Uff. 6 aprile 2009, n. 80. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 22 di 22