SCHEDA DI SINTESI dell`IC. 16 VALPANTENA

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO
DIREZIONE GENERALE
Riva de Biasio – S. Croce 1299 - 30135 VENEZIA
CONSULTAZIONE NAZIONALE SULLE LINEE GUIDA DEL GOVERNO
“LA BUONA SCUOLA”
SCHEDA DI SINTESI dell’IC. 16 VALPANTENA
I DODICI PUNTI DEL DOCUMENTO
Punti ritenuti interessanti
1. MAI PIU’ PRECARI NELLA SCUOLA
- Bene superamento del precariato, abolizione
delle supplenze annuali e riduzione di quelle brevi.
- Tempo prolungato e tempo pieno che vengono
potenziati, offrendo più opportunità alle famiglie.
Criticità
- Riconversione delle competenze individuali,
allargando le classi di concorso.
- Reclutamento: come si garantisce il turn-over se
le procedure concorsuali non diventano regolari?
Proposte attuative e di miglioramento
- Supplenze brevi: più disponibilità finanziaria per
le ore eccedenti e svincolo dal max 24 ore.
- Modifica del CCNL: superamento della
distinzione ore funzionali quantificate e non (40 +
40); docenti in servizio effettivo da 1/09 a 30/06;
da 01/07 a 31/08 non coperti da ferie: banca ore
o formazione.
- Supplenze sostegno bloccate per 3 anni.
Proposte alternative
- Periodo di prova per l’assunzione biennale, per
dare maggior continuità all’azione di verifica dei
risultati del processo di insegnamento,
dell’adattamento all’ambiente lavorativo e del
rapporto professionale con colleghi e famiglie.
- Adeguamento del CCNL alla nuove esigenze
della scuola.
Importanza della tematica in ordine di priorità
(vedi nota redazionale punto 5)
USR Veneto - C.F. 80015150271
Pec: [email protected] – Direzione Generale- tel. 041 2723111(centralino)
email: [email protected]
2. DAL 2016 SI ENTRA SOLO PER CONCORSO
- Valida la proposta del tirocinio ai fini
dell’abilitazione.
Criticità
- La valutazione del pregresso dovrebbe tener
conto dei titoli, delle esperienze lavorative
pregresse, di eventuali progettualità significative e
persistenti nel tempo…
- Per creare questi nuovi posti di lavoro, sarà
“sbloccata” la possibilità di pensionamento?
- Gli abilitati dei concorsi prima dal 2012, che
non hanno ancora avuto posto e sono nelle
graduatorie concorsuali storiche, saranno
finalmente messi in ruolo?
- Il test su computer non dà affatto garanzia di
selezionare buoni insegnanti!
- La prima selezione dovrebbe essere per titoli:
tener conto delle esperienze lavorative pregresse,
di eventuali progettualità significative e persistenti
nel tempo certificate.
- Obbligo di residenza
- Basta concorsi riservati o immissioni ope legis.
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3. BASTA SUPPLENZE
- Ampliare l’offerta formativa è un vero punto di
forza.
- Abolire le supplenze annuali e coprire quelle
brevi è un buon obiettivo.
- Chiudere la questione del precariato è un atto di
giustizia, prima ancora che di buon governo.
- Buona l’idea che, nel medesimo istituto, siano
sempre quelli i “supplenti”, in modo da creare
“familiarità” con gli allievi, ma anche con il plesso,
con i regolamenti interni, con le procedure, con lo
staff di dirigenza e con i team dei colleghi.
Criticità
- La figura del supplente “tappabuchi” non è, in
fondo, uno sminuire la dignità professionale del
docente?
- Se il docente “tappabuchi” non è impegnabile in
una supplenza breve, come verrà gestito ed
impegnato? Chi si occuperà della sua gestione?
Non rischierà di essere pagato come se facesse
lezione, mentre invece farà fotocopie o lavoretti di
Natale?
- Regolamento supplenze da rivedere (basta
deleghe al momento delle convocazioni/no
possibilità di assumere servizio e poi richiesta di
congedi con nomina del supplente sul supplente,
…).
- No personale inidoneo nelle segreterie.
- Maggiore libertà alle scuole nella chiamata dei
supplenti.
- Nuovo sistema digitale con procedure e sistemi
connessi tra loro.
- Permessi al personale solo legati a stato di
bisogno.
- Per gli inidonei: visite collegiali che valutino le
competenze tecniche, relazionali e giuridiche.
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4. LA SCUOLA FA CARRIERA: QUALITÀ,
VALUTAZIONE E MERITO
- Non c’è lo scatto automatico dello stipendio, ma
lo scatto sulla qualità del lavoro svolto.
- Non si guadagna di più solo perché si invecchia.
- Nucleo di Valutazione.
- Obbligatorietà della formazione.
Criticità
- La parte di valutazione che rimane ancora
soggettiva.
- Il Docente “mentor” non possiede uno status
distinto rispetto agli altri docenti: riconoscimento
di ruolo e retribuzione da chiarire.
- Tener presente che la professionalità dei docenti
è costituita anche dalla motivazione, dal
coinvolgimento
personale,
dalle
capacità
relazionali e dagli atteggiamenti di cura, che non
sono misurabili.
- Introduzione di fattori di middle management
strutturali (progressione di carriera).
- Formazione in servizio per materia e contenuti
professionali.
- Prevedere specialisti di Lingua Inglese e per le 3
Educazioni nella Primaria.
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5. LA SCUOLA SI AGGIORNA: FORMAZIONE E INNOVAZIONE
- Obbligatorietà della formazione obbligatoria in
servizio.
Criticità
- La mobilità può essere risorsa, ma anche
problema (può essere anche alibi). Difficile che i
docenti si spostino davvero di loro volontà verso
scuole di qualità inferiore per aiutarle a crescere…
- La rete di formazione fra docenti rischia di
essere autoreferenziale e di tendere al ribasso, se
non ci sono al suo interno persone fortemente
motivate e competenti.
- Va chiarita la proposta della “banca delle ore”.
- Dare maggior peso ad esperienze di
sperimentazione ed innovazione realizzate in
ambito scolastico e finalizzate al miglioramento
dell’offerta formativa.
- Formazione quantificata periodicamente ed
inserita nell’orario di lavoro.
- Formazione correlata ad una applicabilità
nell’azione didattica o su aspetti pedagogici.
- Fondi e risorse finanziarie adeguate per la
formazione.
- Incentivare la ricerca educativa sperimentale e
favorire i rapporti con l’università ed i Centri di
ricerca.
- Riconoscere nel contratto e retribuire le figure di
sistema come progressione di carriera e non in
funzione di riconoscimenti successivi, peraltro
non garantiti.
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6. SCUOLA DI VETRO: DATI E PROFILI ON LINE
- Bene la connessione digitale anche nei rapporti
con la P.A.
Criticità
- Il registro nazionale dei docenti: serve davvero
ad aiutare i Dirigenti scolastici a migliorare la
propria squadra?
- Troppe incombenze burocratiche per il
personale amministrativo. Negativa la proposta di
ridurre
numericamente
il
personale
amministrativo.
- Dai contenuti del documento non emerge una
sostanziale modifica degli organi collegiali.
- Il ruolo del D.S. ne esce indebolito: ha la
responsabilità della gestione e del miglioramento
sulla base di decisioni prese da altri.
- Quali fondi per la connessione digitale, così
urgente?
- Nell’eventualità di un registro nazionale dei
docenti, specificare bene quali elementi saranno
inseriti.
- Assegnare finanziamenti all’Istituzione Scolastica
in base a buone pratiche consolidate nel tempo ed
alle valutazioni date da referenti esterni
(certificazioni ISO, CAAF, EFQM e VALES).
- Personale amministrativo digitalmente formato
con corsi idonei e con nuovo contratto che ne
individui chiaramente i profili.
- Formazione obbligatoria anche per gli A.T.A.
- Necessità del ruolo unico della dirigenza.
- Dotare il dirigente di strumenti concreti per
promuovere il miglioramento
- Dirigenti Tecnici a supporto delle scuole per il
miglioramento
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7. SBLOCCA SCUOLA
- Bene ridurre la burocrazia e la semplificazione
normativa.
Criticità
- Controllare maggiormente il diritto ad usufruire
della L. 104/’92.
- Attivare delle “vere” visite fiscali nel momento
in cui il Dirigente segnala il docente presunto
assenteista.
- Semplificare le procedure degli acquisti:
eliminare MEPA e CONSIP per le scuole.
- Esonerare le scuole dall’AVCP ed altri simili
adempimenti.
- Limitare i monitoraggi.
- Semplificazione dell’esame conclusivo del primo
ciclo di istruzione (meno prove scritte).
- Avviare al più presto procedure per individuare
le 100 misure più fastidiose vincolanti e inutili.
- Abolire le graduatorie e le convocazioni dei
supplenti.
- Per i docenti in maternità, pagare solo il docente
che effettivamente prende servizio e non quelli
nominati successivamente sullo stesso posto (dare
a questi solo il punteggio).
- Trovare una proposta per il personale inidoneo,
che non deve incidere sull’efficacia del lavoro
dell’Istituto.
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8. LA SCUOLA DIGITALE
- Bene la digitalizzazione se supportata da
snellimento burocratico e non aggravio di
procedure amministrative.
- Positivo che le scuole abbiano la dotazione
tecnologica di cui hanno bisogno, abbiano delle
linee funzionanti e possano connettersi in rete.
Criticità
- Dove il Comune non paga le linee per la
connettività, fare in modo che il costo non gravi
sul bilancio delle scuole.
- Dove il Comune non paga i lavori per il
cablaggio degli edifici, trovare il modo per cui il
costo non sia a carico delle scuole.
- Potenziamento del SIDI.
- Potenziare la formazione di docenti e personale
ATA
nel
campo
della
digitalizzazione
amministrativa e didattica
- NO a riduzione del personale amministrativo.
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9. CULTURA IN CORPORE SANO
- Insegnamento pratico della musica da parte dei
docenti della secondaria di primo grado nelle
primarie (2 ore settimanali di musica nelle quarte e
nelle quinte).
- Insegnamento di esperti di educazione fisica (1
ora settimanale dalla seconda alla quinta primaria).
Criticità
- Ultimi corsi di lingua inglese: sperpero di denaro
per formazione inefficace.
- Inserimento docenti con competenze specifiche
per L2 e le 3 educazioni.
Laboratori
pomeridiani
con
docenti
dell’organico assegnato all’IC.
- Facilitazioni economiche per le scuole relative a
ingressi a mostre, musei, eventi culturali, visite a
città d’arte.
- Per l’inglese prevedere i docenti di madrelingua.
- L’integrazione del curricolo con i linguaggi
previsti impone un naturale aumento delle ore di
frequenza degli alunni.
10. LE NUOVE ALFABETIZZAZIONI
- Uso del CLIL per l’insegnamento dell’Inglese fin
dalla scuola primaria attraverso una formazione
specifica dei docenti.
- Introduzione del “coding” nella scuola italiana,
promuovendo l’informatica (intesa come capacità
di programmazione).
Criticità
- Alla scuola primaria, l’uso consapevole delle
nuove tecnologie va di pari passo con l’uso dei
linguaggi di programmazione. I nostri allievi
spesso sono “smanettatori” abbastanza pratici, ma
non sono che fruitori passivi.
- Carenza di fondi impediscono un curricolo
flessibile e adeguato per un arricchimento
dell’offerta formativa tale da promuovere le nuove
alfabetizzazioni.
- Assegnare fondi specifici.
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11. FONDATA SUL LAVORO
- Importante il collegamento al territorio, agli
stakeholders, al mondo del lavoro.
- Importante la prevenzione della dispersione
scolastica.
Criticità
- In un momento di grave crisi economica, il
mondo del lavoro è troppo preso dalle sue
problematiche per rivolgersi serenamente alla
Scuola e per progettare assieme delle strategie.
- Estendere i percorsi di Alternanza ScuolaLavoro a tutti i percorsi formativi secondari e al
III anno della Scuola Secondaria di I grado.
- Considerare l’Alternanza Scuola- Lavoro attività
orientante, ma anche strategia per il recupero di
fasce di alunni demotivati, svantaggiati da un
punto di vista socio-culturale e per prevenire la
dispersione /mortalità scolastica.
- Estendere la possibilità di Alternanza ScuolaLavoro alla classe terza della Scuola Secondaria di
I grado e a tutta la Secondaria di II grado.
- Dare al terzo anno di Scuola Secondaria di I
grado un’impronta orientante.
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12. LA SCUOLA PER TUTTI, TUTTI PER LA
SCUOLA
- Budget certo triennale.
Criticità
- Superare le attuali modalità di contrattazione a
livello di istituzione scolastica che di fatto
bloccano la progettualità e la gestione della scuola.
- Fondi certi e disponibili ad inizio anno
scolastico
sulla
base
delle
dimensioni
dell’Istituzione Scolastica.
- Valutare la qualità dell’operato delle scuole e
dell’offerta formativa attraverso una procedura
più simile a quelle della Qualità certificata
piuttosto che al Vales per come è attualmente
strutturato.
- Possibilità di istituire una quota di iscrizione
annuale anche nelle scuole pubbliche.
- Permettere che le Ditte Edili del territorio, in
sinergia con i Comuni, si occupino a costi
agevolati della manutenzione ordinaria e
straordinaria degli edifici scolastici.
- Permettere che il 5 x 1000 possa essere
assegnato dai cittadini alle scuole del territorio per
promuovere azioni nei confronti degli alunni
disagiati.
- Ridurre il numero degli alunni per classe:
massimo 24 nell’infanzia;
massimo 20 nella primaria;
massimo 25 nella secondaria.
Protocolli
d’Intesa
con
Vigili
del
Fuoco/Protezione Civile/ Ordini professionali
dei medici e degli architetti, ecc. perché la
formazione sulla sicurezza generale e specifica sia
gratuita.
- Il personale scolastico dovrebbe avere gli stessi
impegni lavorativi codificati come per gli altri
dipendenti pubblici (con un riconoscimento
economico pari a quello europeo, in base ai profili
professionali di appartenenza) e pertanto i docenti
nelle 36 ore di lavoro potrebbero insegnare, come
prestabilito dai vari ordini, ed effettuare gli
impegni funzionali, essere disponibili per i
recuperi o per attività deliberate dal collegio
docenti.
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ALTRI CONTRIBUTI
CONSIDERAZIONI APERTE
(in questo spazio è possibile presentare
considerazioni complessive sul documento “La
Buona Scuola”
- Resta un nodo importantissimo: il Contratto dei
docenti. Se non si cambia quello, molte intenzioni
rimarranno sulla carta.
- La grande assente nel testo è la scuola
dell’infanzia.
- Il Dirigente viene caricato di numerose
responsabilità, ma non vi è un riconoscimento del
ruolo dirigenziale.
- Manca il riconoscimento di figure di sistema
(middle management).
BUONE PRATICHE
(in questo spazio è possibile indicare una buona
pratica di “buona scuola” dell’Istituto ritenuta
particolarmente significativa)
- Siamo una scuola Vales, tutte le nostre buone
pratiche certificate ed i rilevanti risultati positive
ad esse correlate sono già a disposizione degli
esperti del Ministero.
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