prima domenica quaresima

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prima domenica quaresima
SECONDA DOMENICA DI PASQUA
MIO SIGNORE E MIO DIO!
Il Triduo della Passione e della Risurrezione del Signore risplende al vertice dell’anno liturgico. La Pasqua
è il culmine e il centro nell’anno liturgico come la domenica nella settimana. La festa di Pasqua, quasi fosse
un unico grande giorno, si prolunga per sei settimane (Tempo di Pasqua), fino alla festa di Pentecoste.
UNA SOLA GRANDE DOMENICA
Il Tempo di Pasqua è un percorso a tappe per approfondire e comprendere meglio il mistero della morte e
risurrezione di Gesù e la sua presenza viva nella Chiesa di oggi. «I cinquanta giorni che si succedono dalla
domenica di Risurrezione alla domenica di Pentecoste si celebrano nell’esultanza e nella gioia come un solo
giorno di festa, anzi come la “grande domenica”. Sono i giorni dell’ALLELUIA!»
Tre segni importanti: a) le domeniche si chiamano “domeniche di Pasqua” e non “domeniche dopo
Pasqua”; b) La presenza del cero pasquale, acceso durante le celebrazioni fino a Pentecoste, sottolinea
l’unità dei cinquanta giorni; c) Il canto dell’Alleluia caratterizza questo periodo. Questa espressione deriva
dall’ebraico e significa Lodate il Signore (Hallelū yāh = lodate Yahweh, il Signore)
Il tempo di Pasqua ci aiuta a comprendere e a vivere il grande mistero pasquale, centro della vita cristiana.
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DOMENICA DI PASQUA: QUESTO È IL GIORNO FATTO DAL SIGNORE! ALLELUIA! Sepolcro
La Pasqua è la solennità madre di tutte le celebrazioni cristiane. Il Signore ha fatto questo giorno, lui
è il Creatore. Questo giorno è il primo giorno di una nuova creazione!
“La Pasqua… è la festa delle feste e la solennità delle solennità…Il mistero della risurrezione, nel
quale Cristo ha annientato la morte, permea della sua potente energia il nostro vecchio tempo, fino a
quando tutto gli sia sottomesso” (CCC 1196)
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II DOMENICA DI PASQUA: MIO SIGNORE E MOI DIO! - Cenacolo
La sera di quello stesso giorno, il primo della settimana. Gli incontri di Gesù con i suoi avvengono
tutti nello stesso giorno della Risurrezione. Questo giorno è la domenica: il giorno dell’incontro,
dell’assemblea, della celebrazione che fa memoria. Questa domenica è anche la domenica della
divina Misericordia.
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III DOMENICA DI PASQUA: LO RICONOBBERO ALLO SPEZZARE DEL PANE - Emmaus
Noi non vediamo il volto di Gesù, non sentiamo il suono della sua voce. Come sappiamo che è vivo?
Condividendo il suo Pane, gustando la sua presenza. Cristo risorto si manifesta, si fa incontrare
nell’Eucaristia.
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IV DOMENICA DI PASQUA: IL PASTORE CHIAMALE SUE PECORE PER NOME Gerusalemme
Il pastore è colui che apre la porta dell’ovile e che conduce al pascolo le sue pecore. Gesù è il nostro
pastore, di lui ci possiamo fidare. È lui che ci aiuta a diventare persone libere se lo seguiamo e ci
dona la forza per vivere: apre la porta per incontrare Dio.
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V DOMENICA DI PASQUA: IO SONO LA VIA, LA VERITÀ E LA VITA
“Vi preparo un posto nella casa del Padre mio”. Se camminiamo sulla strada con Gesù e ascoltiamo
e crediamo che la sua Parola è quella che conta, anche noi possiamo essere felici. Chi segue la via
che è Gesù potrà incontrare il ‘Padre che è nei cieli’.
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VI DOMENICA DI PASQUA: SE MI AMATE, OSSERVATE I MIEI COMANDAMENTI Cenacolo
La promessa dello Spirito Santo è strettamente unita al tema dell’amore. Lo Spirito che Gesù
promette è infatti lo Spirito di Amore. I cristiani sono chiamati a rendere testimonianza visibile e
convincente con la loro vita: “Guardate come si amano!”.
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DOMENICA DELL’ ASCENSIONE DEL SIGNORE: IO SONO CON VOITUTI I GIORNI Galilea
L’Ascensione, oltre a proclamare che Gesù è veramente il Messia, segna anche l’inizio della
missione della Chiesa. Ora i discepoli hanno il compito di annunciare il Vangelo in tutto il mondo.
Gesù promette “sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. Questo è il fondamento della
nostra speranza: Gesù è Dio ed è sempre con noi.
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DOMENCA DI PENTECOSTE: PACE A VOI. RICEVETE LO SPIRITO SANTO - Cenacolo
Pentecoste è la pienezza della Pasqua, corona le feste pasquali e, insieme alla festa di Pasqua, è il
vertice dell’anno liturgico: la grande domenica! È la festa dello Spirito Santo ed è la festa della
Chiesa. È la festa che segna il via alla corsa del Vangelo per tutte le strade del mondo. È la festa
della missione.
II DOMENICA DI PASQUA
Obiettivo:
Far scoprire ai ragazzi che la domenica è il primo giorno della settimana.
Accogliere la pace che Cristo risorto ci dona.
Occorrente:
I materiali richiesti dall’attività: mappa, disegni degli eventi, foglio delle attività
RITI DI INIZIO
Se possibile, proponiamo che l’inizio della celebrazione della Messa, nelle Domeniche di Pasqua , avvenga
in modo solenne, come nel giorno di Pasqua. I bambini e i ragazzi entrano in processione.
La processione è aperta da un chierichetto che porta il cero pasquale acceso, accanto a lui si saranno altri
due chierichetti con le candele accese (saranno collocate sull’altare o accanto). Dietro un altro
chierichetto/bambino con un recipiente pieno di acqua (acqua santa). Poi tutti i ragazzi e, in fondo, il
sacerdote con il Lezionario.
L’atto penitenziale è bene che richiami il tema della pace (vangelo).
Cantiamo tutti insieme il Gloria. Dopo la preghiera del sacerdote (colletta), i bambini e i ragazzi escono per
la loro attività.
PROCLAMAZIONE DEL VANGELO
È il momento importante ed dobbiamo celebrarlo il meglio possibile.
Prepariamo i ragazzi ad ascoltare la parola di Gesù (Vangelo):
• Prepariamoli al silenzio e chiediamo di stare bene in piedi o seduti in cerchio.
• Cantiamo insieme ALLELUIA: l’acclamazione al Vangelo (vedi proposta canti)
• Chiediamo ai ragazzi di fare i tre piccoli segni di croce mentre rispondono GLORIA A
TE, SIGNORE alla proclamazione dell’animatrice: DAL VANGELO SECONDO…
Raccomandiamo di non utilizzare foglietti, ma un Evangelario o un Lezionario
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Alla fine della lettura, l’animatrice bacia il Lezionario e chiede ai ragazzi fare lo stesso.
Tutti questi atteggiamenti e gesti, compiuti bene, aiuteranno i ragazzi a capire l’importanza della Parola di
Gesù che ascoltiamo nel Vangelo!
IL VANGELO (Gv 20,19-31)
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo san Giovanni
Gloria a te, Signore!
La sera di quello stesso giorno, il primo della settimana, i discepoli se ne stavano con le
porte chiuse per paura dei capi ebrei. Gesù venne, si fermò in piedi in mezzo a loro e li
salutò dicendo: "La pace sia con voi". Poi mostrò ai discepoli le mani e il fianco, ed essi si
rallegrarono di vedere il Signore.
Gesù disse di nuovo: "La pace sia con voi. Come il Padre ha mandato me, così io mando voi". Poi
soffiò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo. A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati;
a chi non li perdonerete, non saranno perdonati".
Uno dei dodici discepoli, Tommaso, detto Gemello, non era con loro quando Gesù era venuto. Gli
altri discepoli gli dissero: “Abbiam o veduto il Signore ”.
Tommaso replicò: “Se non vedo il segno dei chiodi nelle sue mani, se non tocco col dito il segno
dei chiodi e se non tocco con la mia mano il suo fianco, io non crederò”.
Otto giorni dopo, i discepoli erano di nuovo lì, e c'era anche Tommaso con loro. Le porte erano
chiuse. Gesù venne, si fermò in piedi in mezzo a loro e li salutò: "La pace sia con voi". Poi
disse a Tommaso: “Metti qui il dito e guarda le mani; accosta la mano e tocca il mio fianco. Non
essere incredulo, ma credente!”.
Tommaso gli rispose: “Mio Signore e mio Dio!
Gesù gli disse: “Tu hai creduto perché hai visto; beati quelli che hanno creduto senza
aver visto!”.
Ci sono ancora molti altri segni miracolosi che Gesù fece davanti ai suoi discepoli e che non sono
scritti in questo libro; ma questi fatti sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Messia e
il Figlio di Dio, e perché egli vi dia la vita, se credete in lui.
Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo.
PER LA RIFLESSIONE
Iniziamo chiedendo: in che domenica siamo? Seconda Domenica di Pasqua. La prima domenica di Pasqua
qual è? Perché si dice DI e non DOPO Pasqua? (vedi spiegazioni nell’introduzione!)
L’animatore domanda ai ragazzi:
Che giorno è oggi?
- Domenica. (Alcuni parleranno forse della data).
Chi sa cosa vuol dire la parola «domenica»?
- In latino, vuol dire «giorno del Signore».
Secondo voi, che giorno della settimana è la domenica?
Non date le risposte, ma aiutate i bambini e i ragazzi a cercarle!
L’animatore aiuta i ragazzi a capire che, per i cristiani, questo giorno è il primo della settimana, anche se sui
calendari è il settimo (week end). Dice per esempio:
Ai tempi di Gesù, il sabato chiamato «sabbat» era il settimo giorno poiché era il giorno in cui gli Ebrei
ricordavano che Dio si era riposato il settimo giorno della creazione. La domenica era dunque il primo giorno
della settimana. Questo giorno è quello in cui festeggiamo la risurrezione di Gesù. Ogni domenica è un po’
come il giorno di Pasqua.
Per capire meglio il racconto, l’animatore domanda ai ragazzi:
Quando avviene questo racconto?
- Dopo la morte di Gesù.
- “La sera dello stesso giorno” e “otto giorni dopo”..
Dove avviene l’incontro?
- In una casa (il Cenacolo) con le porte chiuse poiché i discepoli avevano paura di quelli che
avevano crocifisso Gesù.
Chi sono i personaggi di cui abbiamo sentito parlare nel Vangelo? Quali sono le loro frasi più importanti?
- Gesù.
- I discepoli.
- Tommaso.
È bene far notare che Gesù pronuncia tre volte la stessa frase: «Pace a voi!».
La pace è il messaggio e il segno di Gesù Risorto.
Che cosa significa PACE?
C’è differenza tra la pace di Gesù e la nostra?
ATTIVITÀ
-
In tutto il Tempo di Pasqua diamo anche particolare attenzione al segno di Pace
-
Fino alla festa di Pentecoste utilizziamo il saluto dei cristiani d’Oriente. Si tratta si un saluto molto più
cristiano del nostro Buona Pasqua. Lo ripeteremo tutto le volte che ci incontriamo:
S.
CRISTO È RISORTO
R.
È VERAMENTE RISORTO
1. CAMMINIAMO INSIEME A GESÙ
♦
Seguiremo gli avvenimenti raccontati nei vangeli muovendoci, insieme a Gesù, attraverso i luoghi
della Risurrezione, delle Apparizioni, dell’Ascensione e della Pentecoste.
Per fare questo scaricate i due allegati: Mappa di Gerusalemme e i Disegni. Dopo aver letto il
vangelo collocate, insieme con i bambini, il disegno corrispondente all’episodio nel posto giusto sulla
Mappa.
♦ L’attività della domenica
Scarichiamo e stampiamo l’allegato Domenica di Pasqua e distribuiamolo ai bambini e ragazzi.
L’allegato è composto da due parti. Nella prima c’è un disegno che richiama il Vangelo della
domenica e la frase-sintesi. Nella seconda c’è un gioco.
Consegnato l’allegato chiediamo di guardarlo bene e di descriverlo:
Chi è raffigurato?
Chi sono i personaggi?
Che cosa fanno?...
Poi invitiamo i bambini a colorare il disegno
Quindi chiediamo loro di incollare, sotto il disegno, il foglietto con la frase che caratterizza la
domenica e che sarà loro consegnata (vedi allegato Frase Domenica di Pasqua).
Ai ragazzi chiediamo invece di scriverla sulle righe tratteggiate sotto il disegno.
Frase della seconda domenica: MIO SIGNORE E MIO DIO!
Infine invitiamo i bambini e i ragazzi a svolgere il piccolo gioco che trovano nella seconda parte.
2. Un canto di gioia: ALLELUIA
La parola Alleluia significa Lodate il Signore. Si tratta di una parola ebraica (la lingua di Gesù) Hallelū
yāh = lodate Yahweh, Lodate il Signore.
Seguire le indicazioni che si trovano in Canti a Messa
Potete utilizzare anche: ALLELUIA! OGGI LA CHIESA - n 258 La Famiglia cristiana nella casa del
Padre. Per aiutarvi vi alleghiamo il canto in Mp3
3. (Per i più grandi) Preparare una preghiera dei fedeli
Insieme ai ragazzi, prepariamo una intenzione per la preghiera dei fedeli. Sarà letta di un ragazzo/a
durante la celebrazione.
TUTTI INSIEME
I ragazzi (quelli più grandi) torneranno in comunità o prima della preghiera dei fedeli (per leggere la loro
intenzione) oppure durante la processione dell’offertorio.
Uno dei ragazzi leggerà l’intenzione di preghiera preparata durante l’attività.
I bambini (più piccoli) torneranno in comunità prima della preghiera del Padre nostro.
Il sacerdote celebrante valorizzi l’attività dei bambini mostrando all’assemblea il lavoro svolto e ponendo ai
bambini alcune domande opportune.
Durante la recita del Padre nostro, invitare i bambini a tenere le braccia aperte!
Non dimentichiamo che i bambini desiderano portare a casa e far vedere ai genitori le loro attività.
Realizziamo sempre un oggetto da lasciare ai bambini.