Firenze, 1 aprile 2014 DOCIN n. 901 del 11/04 - SIRA

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Firenze, 1 aprile 2014 DOCIN n. 901 del 11/04 - SIRA
Firenze, 1 aprile 2014
DOCIN n. 901 del 11/04/2014
P.O. Gestione Rifiuti
e Bonifica Siti Inquinati
OGGETTO: Conferenza dei servizi ai sensi dell’art. 14 L 241/1990.
Ditta Figlinese Inerti srl – Autorizzazione ai sensi art. 208 per approvazione ed esercizio di un impianto
di recupero rifiuti non pericolosi in Via S.S. 69 Km 58,5 Loc. Porcellino nel Comune di Figline Valdarno.
2° esame – completamento seduta sospesa.
Emissioni in atmosfera.
PARERE ISTRUTTORIO
Premesso che:

con AD n. 3338 del 23/08/2012 della Direzione Ambiente e Gestione Rifiuti della Provincia di
Firenze si dispone di non sottoporre a procedura di valutazione di impatto ambientale il progetto
presentato dalla Figlinese Inerti srl relativo ad impianto di trattamento e recupero di rifiuti inerti non
pericolosi ubicato in Loc. Il Porcellino nel Comune di Figline Valdarno, subordinandolo a
prescrizioni finalizzate alla eliminazione e mitigazione degli impatti residui, anche relativamente alle
emissioni in atmosfera, da recuperare nella fase di approvazione dell’opera ai sensi art. 208 DLgs
152/2006;

per quanto riguarda le emissioni in atmosfera le prescrizioni sono quelle indicate ai punti 20 – 21 –
22 – 23 – 24 del dispositivo;

con nota prot. 0451358 del 24/10/2013 la P.O. Qualità Ambientale rettifica l’Atto Dirigenziale
sopra richiamato precisando che “la prescrizione n. 24 è da considerarsi alternativa alle prescrizioni
n. 20 – 21 – 22 – 23;
Visto il Parere Istruttorio (Docin n. 2470 del 23/10/2013) con il quale la P.O. Qualità Ambientale esprime
parere favorevole all’autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi art. 269 comma 2 DLgs 152/2006
smi proponendo le prescrizioni indicate;
Rilevato che la Conferenza dei servizi che si è svolta in data 23/10/2013 si è conclusa con una
sospensione per acquisire ulteriore documentazione;
Visto il Parere Istruttorio (Docin n. 275 del 05/03/2014) con il quale la P.O. Qualità Ambientale esprime
parere negativo al rilascio dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera considerato i motivi ostativi
rilevati a seguito dell’esame della documentazione integrativa, nella quale la ditta non esplicita a quale delle
due opzioni specificate nell’atto di rettifica sopra richiamato intende aderire per la gestione dell’attività;
Rilevato che la seconda seduta della Conferenza dei servizi convocata per il giorno 05/02/2014 non si è
svolta a seguito di esplicita richiesta della Ditta allo scopo di poter completare la documentazione
necessaria;
Visto il parere di ARPAT Dipartimento di Firenze (prot. n. 105127 del 06/03/2014) che esprime le
seguenti valutazioni e le conseguenti conclusioni:
“… [ omissis ] …
IV.1 Conclusioni del precedente parere
Nel precedente parere ARPAT si era espressa negativamente indicando, al fine di superare i motivi ostativi di presentare:
la proposta di una campagna di monitoraggio annuale della qualità dell’aria (relativamente al PM10), redatta in
conformità a quanto prescritto dalla normativa di settore (D.Lgs. 13 agosto 2010, n. 155 e s.m.i.)
tutta la documentazione necessaria al rilascio dell’autorizzazione allo scarico fuori pubblica fognatura (domanda su
modulistica ufficiale comprensiva di tutte le informazioni anche tecniche in merito agli scarichi originati dai servizi igienici,
assimilati ai domestici)
IV.2
Emissioni in atmosfera
Ha presentato un piano di monitoraggio delle polveri (PM10) che prevede campagne di prelievo presso il fabbricato,
attualmente abbandonato, “la casina”. Propone campagne di analisi di 7 giorni.
Una da effettuarsi prima dell’avvio dell’attività, una campagna annuale da effettuarsi nel periodo estivo per i primi due anni
e, se tutto va bene, altre due campagne da effettuarsi a cadenza biennale.
Sarebbe invece opportuno prescrivere:
•
campagne di almeno 15 giorni
•
2 campagne l’anno, da effettuarsi a fine primavera ed in estate;
•
se le campagne, effettuate nel primo anno, evidenziano superamenti o criticità, ripetere le campagne il secondo anno
(dopo aver adottato idonee procedure gestionali a fine di mitigare le emissioni).
Dichiara che sarà usato uno strumento conforme alla UNI EN 12341 (cioè tramite metodo gravimetrico e campionatore a
flusso di aspirazione costante).
Dichiara l’intenzione di comunicare con 15 giorni di anticipo le date di effettuazione delle campagne.
Dichiara che i dati saranno memorizzati su database informatico e saranno a disposizione degli enti di controllo.
Sarebbe invece opportuno prescrivere:
•
Nelle comunicazioni preventive di avvio delle campagne di monitoraggio, dovranno essere indicate le modalità di
archiviazione dei dati e le modalità di accesso per gli enti di controllo.”
[ omissis ]
CONCLUSIONI
Si esprime pertanto PARERE POSITIVO riguardo al progetto presentato, con le seguenti proposte di prescrizione:
Riguardo alle emissioni in atmosfera:
•
Nelle comunicazioni preventive di avvio delle campagne di monitoraggio, dovranno essere indicate le modalità di
archiviazione dei dati e le modalità di accesso per gli enti di controllo.”
Rilevato che nel parere di ARPAT è segnalata l’opportunità di effettuare la campagna di monitoraggio
delle polveri con modalità diverse da quelle proposte dal richiedente, pur non avendole complessivamente
ribadite nelle conclusioni;
Valutato che le modalità sopra richiamate costituiscono accorgimenti tecnici e gestionali utili al
monitoraggio delle misure adottate per il contenimento e la mitigazione delle emissioni di polveri,
considerato anche che il progetto in esame è relativo a nuovo stabilimento, si ritiene di doverle inserire
nelle prescrizioni;
Tutto ciò premesso:
2

Si esprime parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi
dell’art. 269 comma 2 DLgs 152/2006 e smi, per lo stabilimento da ubicarsi nel Comune di Figline
Valdarno in Loc. Porcellino – S.S. 69 Km 28,5, alle condizioni stabilite in ALLEGATO 1 –
Prescrizioni, parte integrante del presente parere.
Firenze, 1 aprile 2014
L’Istruttore Tecnico
Daniela Pacetti
P.O. Qualità Ambientale
Il Responsabile
Geom. Fabrizio Poggi
“Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del T.U. 445/2000 e del D.Lgs 82/2005 e rispettive norme
collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa; il documento informatico e’ memorizzato
digitalmente presso il sistema della Provincia di Firenze. L’accesso agli atti viene garantito tramite l’Ufficio URP ed i singoli
responsabili del procedimento al quale il documento si riferisce, ai sensi e con le modalità di cui alla L. 241/90, come
modificata dalla L. 15/2005, nonché al regolamento per l’accesso agli atti della Provincia di Firenze”
3
ALLEGATO 1
Autorizzazione emissioni in atmosfera ai sensi art. 269 comma 2 DLgs 152/2006 smi - Stabilimento da
ubicarsi nel Comune di Figline Valdarno – S.S. 69 Km 28,5 Loc. Porcellino
Ditta Figlinese Inerti srl
PRESCRIZIONI
Al fine di contenere la presenza di polverosità diffusa dovrà essere rispettato quanto indicato
nell’Allegato V alla Parte quinta del DLgs 152/2006 e smi.; la Ditta dovrà in particolare adottare le
seguenti misure tecniche e gestionali:
A.1. Dovranno essere installati impianti fissi di bagnatura in modo da garantire che cumuli, percorsi
e piazzali, nel relativo raggio d’azione, rimangano sempre umidi;
A.2. Gli impianti fissi di bagnatura per l’abbattimento delle emissioni di polveri diffuse dovranno essere
temporizzati ed entrare in funzione almeno ogni 60 minuti per una durata di almeno 5
minuti (escluso durante gli eventi di pioggia e durante le ore di chiusura);
A.3. L’acqua impiegata dovrà essere contabilizzata dall’impianto di nebulizzazione tramite apposito
contatore. Dovrà essere adottato un apposito registro, con pagine numerate, timbrate e firmate
dal gestore dello stabilimento e vidimate dalla Direzione Urbanistica e Ambiente della Provincia di
Firenze. Le letture del contatore dovranno essere registrate con cadenza settimanale. Il registro
dovrà essere conservato presso lo stabilimento, a disposizione degli enti di controllo;
A.4. Durante le operazioni di movimentazione dei materiali inerti, gli automezzi dovranno
effettuare le operazioni di scarico assicurandosi che l’altezza di caduta dei materiali sia la minima
possibile, evitando qualsiasi forma evidente di sollevamento polveri;
A.5. All’interno delle stabilimento tutti i mezzi dovranno muoversi a velocità inferiore a 10 Km/h;
A.6. I cassoni dei camion di trasporto dell’inerte dovranno essere coperti con appositi teloni;
A.7. Le superfici dei piazzali e i percorsi interni dello stabilimento dovranno essere mantenuti
puliti, con metodi appropriati a seconda della tipologia di finitura delle superfici degli stessi.
Dovranno essere rimossi tutti gli eventuali cumuli di materiale polverulento disperso; dovranno
essere evitati fenomeni di impaludamento e ristagno d’acqua. Dovrà essere evitato qualsiasi
fenomeno evidente di risollevamento di polveri dai mezzi in transito sulla viabilità interna e in
transito da e verso l’esterno dello stabilimento;
A.8. I mezzi in uscita dall’impianto verso la viabilità ordinaria dovranno essere opportunamente
puliti onde evitare qualsiasi trascinamento di materiale polverulento o fangoso e qualsiasi
imbrattamento sulle strade pubbliche adiacenti, eventualmente avvalendosi di dispositivi lava
ruote.
B. Le campagne di monitoraggio delle polveri dovranno essere effettuate con le seguenti modalità:
B.1. dovrà essere svolta una campagna prima dell’inizio attività;
B.2. dovranno essere svolte due campagne nel primo anno di attività, rispettivamente a fine primavera
e durante l’estate
B.3. qualora le campagne svolte nel primo anno evidenzino superamenti o criticità, dovranno essere
ripetute nel corso dell’anno successivo, con le stesse modalità e dopo aver adottato idonee
procedure gestionali finalizzate alla mitigazione degli impatti;
B.4. ciascuna campagna dovrà avere una durata non inferiore a 15 giorni;
B.5. nelle comunicazioni preventive di avvio delle campagne di monitoraggio, dovranno essere indicate
le modalità di archiviazione dei dati e le modalità di accesso per gli enti di controllo;
B.6. l’avvio delle campagne dovrà essere comunicato ad ARPAT Dipartimento di Firenze almeno 15
giorni prima della data di inizio.
A.