Decapita l`amante «Con lei, a letto mi sentivo impuro»
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Decapita l`amante «Con lei, a letto mi sentivo impuro»
8 Regione GAZZETTA MARTEDÌ 21 FEBBRAIO 2012 Decapita l’amante «Con lei, a letto mi sentivo impuro» Estradato l’ex presidente di Bi-Holding Marocchino colpisce col coltello la donna (resterà invalida) «Quando facevo l’amore mi venivano i sensi di colpa» ◗ BOLOGNA Ai carabinieri che lo hanno arrestato ha detto di averle tagliato la testa, di averla ammazzata. Voleva fare un sacrificio umano, come quello che Abramo doveva mettere in atto con l’unico figlio Isacco, prima di essere fermato da Dio stesso che l’aveva messo alla prova. Tutto perché, quando faceva l’amore con lei, si sentiva impuro e non riusciva più a tenere dentro di sè il senso di colpa, a farlo convivere con la fede islamica. Per questo un marocchino di 30 anni ha provato a decapitare con un coltello da cucina una badante ucraina di 45, con la quale aveva una relazione, a Bologna. La donna non è morta, come lui pensava. È ricoverata in rianimazione al Maggiore. Operata, non è in immediato pericolo, ma rischia di restare invalida. Un gesto folle compiuto la scorsa notte in un appartamento della periferia, di pro- prietà della novantaduenne che la straniera accudiva, mentre l’anziana dormiva e non si è accorta di nulla. Un’azione spiegata con parole farneticanti ai militari, ai quali l’uomo si è alla fine consegnato, quando ormai era mattina. A Mahfoud Bahi, disoccupato e con una sfilza di precedenti, la Procura contesta il reato di tentativo di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Il sostituto procuratore Enrico Cieri ha chiesto la convalida dell’arresto. Nella casa di via Gobetti, dove l’ucraina viveva e da sei anni si occupava della pensionata bolognese, nessuno sapeva di questa relazione, lui musulmano, lei cristiana, che andava avanti da tre. Ma anche domenica sera la donna lo aveva fatto entrare. I due hanno avuto una discussione e la badante è uscita, lasciandolo nell’appartamento. Poi, però, quando l’ha richiamata, lei si è fatta convincere. È rientrata, ma lui l’ha aggredita: tre-quat- tro i colpi al collo, finché il coltello non è rimasto conficcato in una spalla, forse salvandole la vita. L’uomo allora è fuggito, erano circa le tre. Ma il trambusto e le urla sono state sentite dai vicini che hanno chiamato soccorsi e forze dell’ordine. Qualcuno lo ha anche visto mentre scendeva le scale, di corsa e sporco di sangue. E lo ha descritto. Una pattuglia dei carabinieri lo aveva identificato in strada, sulla via, verso le 20. Altri elementi combaciavano, visto che l’uomo era un frequentatore degli ambienti della stazione ferroviaria. Le indagini hanno prima portato a Ponte Samoggia, frazione di Crespellano, dove abita con il gemello. Poi, verso le sei, probabilmente accortosi che ormai era braccato, è stato lui stesso a chiamare il 112 e ad attendere i militari vicino alla biblioteca comunale di Casalecchio di Reno, sotto la pioggia. E mentre la badante veniva operata nel tentativo di salvar- La Procura di Bologna ha interrogato il giovane islamico. Poi l’aresto le la vita (ha subito una seria lesione midollare e, se supererà la fase critica, potrebbe avere conseguenze invalidanti permanenti), lui raccontava il suo rimorso. Per spiegarlo, ha utilizzato un’immagine narrata nella Bibbia, ma riconosciuta anche dall’Islam: Abramo che sale sul monte per sacrificare il figlioletto. È probabile che ven- ga presto sottoposto a consulenza psichiatrica. L’episodio della scorsa notte si aggiunge alle tante aggressioni di genere, anche in Emilia-Romagna. Solo per poco non si è trattato del quarto femicidio in meno di due mesi. A denunciare il fenomeno, nei giorni scorsi, era stato il coordinamento dei centri antiviolenza regionale. Le case della salute, Emilia all’avanguardia I Pronto soccorso al collasso, l’assessore Lusenti traccia un bilancio lusinghiero della sperimentazione ◗ BOLOGNA Il pronto soccroso del Policlinico Umberto I a Roma Nell’Italia dei Pronto soccorso al collasso - per carenza di organici, sovraffollamento e mancanza di strutture, e in cui può capitare che una donna in coma stazioni da giorni in barella al pronto soccorso - c’è un modello virtuoso che potrebbe rappresentare la soluzione alla crisi del sistema dell’ emergenza-urgenza. È il modello delle Case della Salute, progetto all’avanguardia in sperimentazione da circa 4 anni in Emilia Romagna: servizi e medici h24 in un’unica struttura per offrire ai cittadini cure e prima assistenza, con l’effetto di ’alleggerirè gli accessi ai Pronto soccorso. Le Case della Salute, spiega l’assessore alla Sanità della Regione Emilia Romagna, Carlo Lusenti, «rientrano in un progetto nazionale. Nella nostra Regione abbiamo avviato una sperimentazione-pilota da circa 4 anni, ed ora il modello sta entrando a regime: prevediamo di avere 40 Case della Salute su tutto il territorio entro 2-3 anni e già ne sono attive 20». Anche la Toscana ha avviato una sperimentazione simile, ma nel resto d’Italia le Case della salute sono inesistenti. Il modello, però, appare vincente, come dimostrano pure analoghe esperienze internazionali, dalla Germania alla Catalogna. La Pass invalidi, ai giocatori del Bologna arriva il maxi conto ◗ BOLOGNA È arrivato il conto per i 12 giocatori del Bologna Calcio (alcuni nel frattempo divenuti ex) che sono indagati nell’inchiesta sull’uso indebito di pass invalidi per entrare in macchina in centro a Bologna. In nove dovranno pagare 35.915 euro, mentre Marco Di Vaio ha già saldato il conto per 9.293 euro. Altri due indagati non rientrano nel conteggio perchè non hanno multe a loro carico. Il fascicolo dell’indagine bolognese, condotta dal procuratore aggiunto Valter Giovannini, conta 12 rossoblù indagati per uso di atto falso, per i tagliandi per residente temporaneo ottenuti senza averne titolo (parecchi, secondo la difesa, abitavano in centro ma avevano la residenza altrove e non l’avevano trasferita ufficialmente). Di Vaio è inoltre accusato di truffa per la cancellazione di multe grazie alla connessione della sua targa al pass invalidi di Marilena Molinari, la tuttofare disabile che ’seguivà molti giocatori del Bologna. Le infrazioni a carico del bomber nel mirino degli inquirenti erano 59, tutte rilevate nel 2010 (tranne una del 2009). L’importo di ogni multa era di 84,80 euro (per alcune gli importi sono stati maggiorati visto che le infrazioni non sono state pagate nei tempi previsti). «Attendiamo l’avviso di chiusura indagine - ha detto Guido Magnisi, difensore di Di Vaio - Di Vaio, a destra, ha già pagato il conto delle multe ma sono garbatamente ottimista». L’avvocato Gabriele Bordoni, che difende gli altri 11 indagati, ha specificato che il conto complessivo di 35.915 euro (a carico di otto giocatori più la moglie di Emanuele Viviano, Manuela Tosini) rappresenta la somma fra i rilievi per gli accessi e i verbali archiviati o so- ragione è chiara: «Si tratta spiega Lusenti - di sedi aperte da 12 a 24 ore al giorno, dove lavorano insieme e in contemporanea varie figure professionali: medici di base, pediatri, guardie mediche, assistenti sociali. In più, sono presenti palestre per la riabilitazione, ambulatori ed i Centri unici di prenotazione (Cup) per gli esami medici. Varie funzioni sono cio‚ raggruppate in un’unica sede, quasi sempre h24, e questo dà enorme aiuto ai cittadini». E gli effetti positivi si vedono, appunto, anche nei Pronto soccorso: «I cittadini sono stati informati - afferma l’assessore - e sanno che, in caso di patologie lievi, invece di andare al I Capitani reggenti Gabriele Gatti e Matteo Fiorini (i capi di Stato di San Marino) hanno autorizzato in mattinata l’estradizione di Marco Bianchini, l’ex presidente della Bi-Holding, il gruppo dell’azienda Karnak arrestato il 16 gennaio a San Marino su richiesta delle autorità italiane. Bianchini è indagato dalla procura di Rimini nell’ambito dell’inchiesta ’Criminal minds’ della Finanza riminese. Nei suoi confronti le ipotesi di accusa sono ricettazione, corruzione, rivelazione e utilizzo di segreti d’ufficio.I Capitani reggenti hanno spiegato che la richiesta del ministero della Giustizia italiano è stata accolta «ai sensi della Convenzione europea firmata a Parigi il 13 dicembre 1957, entrata in vigore nella Repubblica di San Marino il 16 giugno 2009, nonchè ai sensi della Convenzione di amicizia e buon vicinato sottoscritta fra Italia e San Marino» Pronto soccorso possono andare presso le Case della Salute, dove riceveranno una pronta risposta. Il sistema sta funzionando ed anche gli accessi ai Pronto soccorso si stanno ’alleggerendò». Infatti, «negli ultimi 5 anni - sottolinea Lusenti - gli accessi in Pronto soccorso sono rimasti pressoch‚ stabili, pari a circa 1,8 milioni l’anno, a fronte di un trend in forte crescita in tutta Italia. Ciò vuol dire - rileva - che le Case della Salute funzionano». Dall’altra parte c’è anche un «solido sistema dell’emergenza-urgenza, con Pronto soccorso molto articolati: ciascuno è collegato a un reparto di medicina d’urgenza con posti letto e dispone di un’Unità di osservazione breve intensiva; inoltre, i percorsi dei codici bianchi e verdi sono distinti da quelli dei codici gialli e rossi, garantendo una migliore organizzazione». PIACENZA spesi. I primi si riferiscono agli accessi nel centro, derivati dalla visione dei filmati conservati negli archivi, e per Bordoni sono centinaia di casi. I secondi una quindicina in tutto- riguardano i verbali per gli accessi alla zona T, inizialmente elevati e poi messi da parte in virtù dei pass handicap, successivamente invalidati. In aggiunta ci sono verbali scaduti che però si riferiscono a violazioni non legate ai pass (passaggio col semaforo rosso, parcheggio in seconda fila). Sulle prime due tipologie di verbali, Bordoni ha assicurato che i responsabili pagheranno e che ciò era già nelle loro intenzioni per una questione di correttezza e trasparenza. Tuttavia va rimarcata la loro buona fede: erano convinti che quei pass fossero stati ottenuti in modo regolare. «Non torno a casa» Lo trovano morto - «Non tornerò a casa questa sera, mi fermo da un’amica»: queste le ultime parole di un trentenne piacentino dette ai genitori ieri sera prima di uscire di casa. Ieri mattina il padre lo ha trovato senza vita nella cantina sottostante l’appartamento, in via IV Novembre, dove il giovane viveva con la famiglia. Accanto al ragazzo vi erano una siringa e alcuni aghi, una fiala spezzata. Intorno al braccio aveva stretto la cintura dei pantaloni a fare da laccio emostatico. La vittima aveva un passato da tossicodipendente e il sospetto è che possa essersi iniettato eroina o qualche altra droga GAZZETTA MARTEDÌ 21 FEBBRAIO 2012 Carpi ■ e-mail: [email protected] LA PROPOSTA 21 » PER FAVORIRE IL LAVORO di Rino Filippin Con la disoccupazione giovanile alle stelle viene da chiedersi: ma il mondo delle scuole superiori, i presidi, i docenti, cosa fanno per i loro ragazzi al fine di aiutarli a inserirsi in un mondo del lavoro sempre più difficile? Parlando con almeno una decina di insegnanti emergono difficoltà a rapportarsi in modo continuativo e stabile con le aziende. Questo sia per il periodo di tirocinio o “stage”, sia per gli inserimenti post diploma. I prof., in generale, sottolineano che a volte è estenuante ogni anno ripartire quasi da capo e telefonare alle aziende a cui proporre i loro giovani per le esperienze estive o durante il periodo scolastico. Certo, per qualche istituto le cose sono maggiormente oliate, ma pare di capire che il collegamento tra scuola e mondo del lavoro è perfettibile. Si sente, insomma, l’esigenza di un concreto coordinamento tra scuole e aziende. Il prof. Alessandro Smerieri del Meucci-Cattaneo: «Come tutor di stage (cioè persona incaricata di trovare le aziende e d'inserire i ragazzi per alcune classi) sento l'esigenza di creare a Carpi un rapporto istituzionale con il mondo delle imprese e quello degli enti locali per facilitare l’inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro sulla base della capacità e del merito». «Noi - dice Stefano Covezzi, docente del “Da Vinci”, tecnico industriale - abbiamo un team che funziona, ma domani (oggi per chi legge ndr), faremo un ulteriore passo in avanti con la costituzione del Comitato Tecnico Scientifico. Si tratta di una istituzione, compresa nella legge Gelmini, grazie alla quale siederanno allo stesso tavolo docenti, imprenditori e associazioni di categoria. Questo strumento ci consentirà di stringere ancora di più i rapporti con le imprese con grandi benefici per i nostri ragazzi». Già adesso il “Da Vinci” è molto attento al mondo del lavoro. Ogni anno circa 150 ragazzi partecipano agli “stage”, per non parlare delle 40 aziende del territorio Carpi-Area Nord con cui vi sono rapporti frequenti e dove non pochi ra- conto alla rovescia Grande festa per i 500 anni della piazza: le iniziative Un gruppo di studenti all’uscita dall’istituto tecnico “Leonardo da Vinci” I presidi: serve un ente per unire scuola e aziende È l’appello rivolto al mondo delle imprese e all’Unione dei Comuni Terre d’Argine: «Raccordo e dialogo, così i ragazzi potranno evitare il rischio disoccupazione» L’assessore Schena: «Riattiviamo la commissione d’orientamento» Ai generosi tentativi dei docenti per aiutare i loro ragazzi a inserirsi nel mondo del lavoro l’assessore dell’Unione Giuseppe Schena lancia un consiglio: «L’Unione Terre d’Argine - dice Schena - si è dotato tempo fa di un ottimo strumento che potrebbe risolvere proprio le necessità del mondo della scuola. Sto parlando della commissione per l’orientamento scolastico al cui interno, per statuto, siedono amministratori pubblici, docenti, gazzi hanno trovato occupazione. «Devono essere anche le scuole - sottolinea l’ex preside del “Da Vinci”, prof. Giuseppe Piras - ad attivarsi per attirare su di loro l’attenzione. Il nostro istituto, grazie ad esempio vari progetti, tra cui l’auto a imprenditori e rappresentanti delle associazioni di categoria. Si tratta di un tavolo nato proprio per migliorare e rendere proficui i rapporti tra aziende e istituti scolastici. Ai presidi do la mia massima disponibilità in questo ambito». Come dire: attivatevi e coinvolgete l’Unione Terre d’Argine. Giriamo l’invito a tutte le scuole superiori del territorio. Forse è giunta l’ora di creare un vero e proprio coordinamento “scuola-imprese”. (ri.fi.) idrogeno, ha avuto modo di coinvolgere imprese di prima grandezza della zona dove poi vi sono stati sbocchi per i ragazzi». Dal preside del liceo Fanti e, per reggenza, del “Da Vinci” un appello alle aziende del territorio: «Mi auguro - in breve proteste in via gobetti Caditoie intasate in centro storico Neve sciolta e pioggia hanno allagato la strada che porta in piazza Spruzzi alti un metro in via Gobetti commenta il prof. Spaggiari che gli imprenditori guardino sempre più alle scuole cittadine per attingere i loro collaboratori. Dobbiamo dare fiducia a questi giovani: sono il nostro futuro». Al Fanti, essendo un liceo, il problema si sente forse Non capita solo durante i nubifragi: la neve dei giorni scorsi ormai del tutto sciolta e le piogge di ieri hanno già trasformato alcune strade in laghetti. Pazienza quando succede in strade fuori mano o scarsamente frequentate da pedoni, ma se capita in centro inevitabile che qualcuno si lamenti. Nella foto a fianco, ad esempio, si nota via Gobetti, in pieno centro. Le caditoie, evidentemente sovraccariche o intasate, non riuscivano a drenare le acque che di conseguenza si sono fermate in strada allagando la carreggiata. I passanti sono stati così costretti a scegliere un altro passaggio per raggiungere la piazza. Senza contare che gli spruzzi arrivavano fino alle vetrine dei negozi. Forse sarebbe il caso di risolvere il problema perché quando arriverà davvero il prossimo nubifragio... (ri.fi.) sabato Musica sacra in San Bernardino ■■ Avrà luogo sabato il concerto di musica sacra della "Schola cantorum Regina Nivis" diretta da Tiziana Santini. Il concerto, con la partecipazione dell'orchestra Marija Judina di Modena avrà luogo presso la chiesa patronale di San Bernardino da Siena con inizio alle ore 21. onoranze Persone decedute nella nostra città ■■ Deceduti: Maurizio Righi, 54 anni; Dina Arletti, 84; Velio Gasparini, 81. meno. “Stage” sono comunque previsti per gli studenti del Linguistico e delle Scienze Sociali. Attualmente l’impegno delle scuole per inserire i giovani nel mondo del lavoro, che risultati dà? Difficile dirlo visto che dati statistici pare non ne esistano (e sarebbe una lacuna a cui rimediare). Unica eccezione positiva l’istituto “Vallauri” che prepara tecnici elettronici, meccanici e della moda. Il sito web della scuola rivela che in base a un sondaggio interno gli studenti diplomati trovano un lavoro nel giro di un paio di mesi. «Adesso dice la vice preside Cristina Fregni - il vero problema è la crisi economica: molte aziende faticano a inserire nuovi “stagisti” semplicemente perché il lavoro si è ridotto». Cinque secoli: è il compleanno di piazza Martiri. E il Comune ha deciso di celebrare adeguatamente la ricorrenza. «Vogliamo - dice l’amministrazione municipale - riportare l’attenzione sull’evoluzionestorica ed urbanistica di questo spazio, riflettere sul suo ruolo sociale ed aggregativo e sul profondo significato identitario che essa assume per i cittadini». E tra gli interlocutori principali del Comune per l’organizzazione dei vari eventi vi sono gli ambulanti. D’altra parte la piazza è sempre stata luogo di commerci. Si pensi che il primo mercato in piazza si tenne nel gennaio del 1480. Ma gli ambulanti operavano nel nostro centro ben prima. Il 3 febbario del 1344, come da documento notarile, debuttò infatti il primo mercato carpigiano. «Si tenne per oltre un secolo ci dice un commerciante - in piazzetta Garibaldi. La data è precisa perché esiste un documento notarile nell’archivio storico che lo certifica. Perché un notaio? Perché l’amministrazione di allora, i Pico, stabilì che gli ambulanti dovevano pagare la tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Sono oltre 600 anni che paghiamo questa tassa...». Al di là dell’ironico commento la ricorrenza dei 500 anni della piazza si preannuncia di alto livello. Il 31 marzo inaugurerà la grande mostra “In mezzo a un dialogo-La piazza di Carpi dal Rinascimento a oggi”, che ripercorre la storia e l’evoluzione urbanistica ed architettonica di questo spazio urbano, sorto nel tardo Rinascimento da un’intuizione del Principe Alberto III Pio. Il progetto si può fregiare dei patrocini dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, dell’Università di Padova e della Duke University. (ri.fi.) “scuola futura” Istituti comprensivi: riordino bloccato dalla Regione La Regione congela il riordino delle scuole carpigiane e Scuola Futura canta vittoria perché la proposta dell’assessore Filippi non è passata (per ora). L’associazione capeggiata dal prof. Francesco Mele dice che: «Il pasticciaccio brutto della riorganizzazione delle nostre scuole di base è stato stoppato per un anno dalla regione Emilia Romagna». «Era il minimo che ci si potesse attendere - dice tra l’altro Scuola Futura - visto che l'organizzazione proposta dalle Terre d'Argine avrebbe stipato dal prossimo anno gli alunni in quattro grossi comprensivi di 1500 alunni e più mentre la normativa sia regionale che nazionale ne prevede un massimo di 1200. Invitiamo - conclude la nota - tutti a firmare la nostra petizione online o su carta, con la quale si richiede alla Regione di intervenire presso l’Unione perché vengano rispettate le linee guida regionali, con un dimensionamento meno pachidermico delle istituzioni scolastiche, ed evitata la perdita secca di un’autonomia». Per contattare l’associazione: [email protected] 22 Sassuolo GAZZETTA MARTEDÌ 21 FEBBRAIO 2012 Espulso per spaccio, torna e lo arrestano Successo per la “Settimana del cuore” Il personale del commissariato di polizia di Sassuolo ha arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, M.Y. marocchino di 25 anni. L’uomo deve espiare una condanna a un anno, 11 mesi e 7 giorni di reclusione per traffico di droga; era stato sorpreso tra i Comuni di Sassuolo e Casalgrande. Nel 2009, a seguito di una condanna a 2 anni, il tri- bunale di Reggio aveva disposto per lui l’espulsione dal territorio nazionale come sanzione sostitutiva. Era quindi stato rimpatriato con l’obbligo di non rientrare in Italia. Nonostante l’espulsione coatta, lo straniero è però tornato. Quando la polizia lo ha fermato per un controllo, ha fornito false generalità agli agenti che hanno allungato i suoi già numerosi alias, di cui si era servito in precedenti occasioni. Grazie ad accertamenti è stato poi identificato con le sue esatte generalità e accompagnato al Cie di Modena per il rimpatrio: è stato anche denunciato all’autorità giudiziaria. Durante la permanenza al Cie, è stato emesso dal tribunale il provvedimento restrittivo che è poi stato eseguito dagli agenti che lo hanno portato in carcere a Modena per espiare le condanne che aveva già a suo carico. Successo per l’iniziativa promossa dall'ospedale di Sassuolo “settimana del cuore”, che ha organizzato cinque appuntamenti dedicati all’informazione e all’educazione in ambito cardiologico offrendo informazioni sulle principali malattie cardiovascolari e di una loro corretta prevenzione. Attraverso incontri individuali i medici cardiologi, si sono prestati a rispondere alle diverse domande, che spesso ricorrono nei pazienti, informandoli sulla corretta prevenzione. Anche Francesco Meandri, responsabile dell’unità operativa di Cardiologia si è dedicato a sostenere e a divulgare l'informazione sulle malattie cardiologiche rispondendo alle domande e alle curiosità di oltre una ventina di cittadini molto interessati a saperne di più soprattutto in materia di prevenzione e idonei stili di vita e abitudini. L’iniziativa era inserita all’interno della campagna nazionale dal titolo “Yes I do. Dammi il tuo cuore, ne avrò cura”. Durante la settimana che è stata dedicata agli incontri e alla prevenzione sono stati oltre cinquemila a livello nazionale i cardiologi che hanno partecipato a questa iniziativa d’informazione e l’ospedale di Sassuolo è stato l’unico nosocomio nella provincia di Modena ad aderire. (glo.ben.) Trasporti: centinaia le ditte al collasso L’allarme delle associazioni di categoria: «Schiacciate da crisi e costi altissimi». Cgil: «Ma tanti non rispettano le regole» Se la ceramica è andata in crisi anche per il periodo di gelo e neve, peggio è andata al settore dei trasporti merci nel comprensorio, che dall’inizio dell’anno affronta trattative nazionali, minacce di fermo, blocchi per neve. «Il settore è in una fase altamente critica – spiega Amedeo Genedani, responsabile Lapam trasporti in cui ai problemi che derivano da mancati pagamenti, aumenti delle principali voci di costo, stretta del credito, si aggiungono quelli legati al maltempo, alla neve e alla gestione dell'emergenza». Per il settore trasporti sassolese parliamo di una realtà molto vasta, non meno di 6-700 imprese, considerando diverse sigle associative. Solo a Lapam fanno capo nel distretto circa 400 aziende, per la maggior parte medio piccole. «A parte due grandi spedizionieri da 120 mezzi ciascuno – spiega Genedani – parliamo di piccole e piccolissime realtà, da uno a venti camion. Si può immaginare in quali difficoltà si trovino con la crisi e quello che ne è seguito». «Dal governo abbiamo ottenuto alcune cose importanti – spiega ancora Genedani – come il recupero delle accise sul carburante non dopo venti mesi, ma dopo quattro o cinque. Per tante aziende però, resta il fatto che i pagamenti tardano o non arrivano, le banche non aiutano e dall’altra parte ci sono fornitori forti, che non accettano dilazioni: assicurazioni, carburanti, tariffe autostradali, vanno pagati subito». Il rischio, oltre alla crisi e alla chiusura di diverse di queste imprese, sta anche nel peggioramento generale delle condizioni di lavoro. Lo spiega Giulia Grandi, segre- in breve A SAN MICHELE Un incontro pubblico sulle feste tradizionali ■■ Questa sera alle 20,45 alla sala civica di San Michele Sara Prati e Giorgio Rinaldi tengono un incontro dedicato all’almanacco delle feste tradizionali, sagre popolari e fiere. L’incontro è a cura dell’associazione Amici di San Michele. Prati e Rinaldi sono autori di diverse pubblicazioni sul tem. in sala biasin Giuseppe Sofo presenta i suoi libri I Tir che ogni giorno transitano nella zona del distretto ceramico tra Sassuolo e comuni limitrofi l’analisi di lapam e cna «Il maltempo ha aggravato la situazione» tario provinciale della Filt Cgil, il sindacato degli autotrasportatori. «La crisi e anche il malcostume che purtroppo permane in certe realtà – spiega Giulia Grandi – rischiano di creare situazioni anche perico- Motivi di crisi tanti. Su uno, tutti concordano: la neve. «I blocchi del comprensorio – spiega Amedeo Genedani (in foto) della Lapam – potevano essere gestiti diversamente da chi sovrintende alla sicurezza. Quarantott'ore di stop ai mezzi pesanti e varie incertezze sul momento di ripartire, hanno causato perfino la chiusura di aziende ceramiche rimaste senza materie prime». «Anche quando l'allarme neve è finito – aggiunge Stagi – la situazione delle strade è rimasta tale che per giorni i trasportatori hanno affrontato problemi di spostamento». lose. Andiamo dai ritardi abissali nel pagamento degli stipendi all’eccesso di ore alla guida del camion, all’evasione contributiva. Ci sono imprese serie e strutturate, che magari adesso sentono la crisi e sono andate in difficoltà, ma ci sono anche realtà che adottavano già prima comportamenti inadeguati. Arriviamo anche a eccessi che ci vengono denunciati da lavoratori della categoria: mezzi senza assicurazione, mancanza di gomme termiche, situazioni di pericolo puro. Con le organizzazioni dei trasportatori siamo al tavolo e troviamo disponibilità al dialogo». Il momento difficile è confermato da Francesco Stagi, responsabile Cna per la zona di Sassuolo: «La crisi – spiega – dipende da diversi fattori, dalla concorrenza estera all’aumento spropositato dei prezzi del gasolio: i costi crescenti non possono essere riversati sul committente e i margini si riducono. A questo aggiungiamo i blocchi e la neve che hanno causato difficoltà negli ultimi venti giorni. È presto per fare la conta dei danni economici, ma purtroppo ce ne sono». (g.b.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA L’ATTACCO ALL’AMMINISTRAZIONE IL CALENDARIO Il Pd: «Giunta inefficace contro il crimine» «Non serve mostrare i muscoli se poi si esce dal Corpo unico dei vigili e si resta soli» Si recuperano gli appuntamenti rinviati per neve Sulla sicurezza, uno dei temi più cari all’amministrazione comunale, il Pd attacca in modo molto critico e riprende le parole del sindaco Luca Caselli che nel 2009 aveva detto: «Io e Francesco Menani batteremo il territorio di notte insieme alla Municipale per controllare le situazioni più difficili; il territorio deve essere presidiato dai vigili 24 ore al giorno». E il Pd: «Nel maggio del 2009 lanciò la sua campagna elettorale proponendo una ricetta per la sicurezza dei cittadini sassolesi a base di controllo massiccio del territorio, La neve ha fatto strage negli ultimi dieci giorni degli appuntamenti pubblici previsti a Sassuolo: il Carnevale di Rometta, che doveva tenersi domenica scorsa è stato rinviato a data da destinarsi. Si terrà sabato 3 marzo l’iniziativa del giorno del Ricordo di e con Alfio Krancic prevista per il 12 febbraio. È slittata al 5 marzo alle 20,45 la conferenza dello storico dell’arte Luca Silingardi, dedicata alla conoscenza del castello di Sassuolo. Il 23 febbraio incontro con Giovanna Lami al Centro Famiglie di Sassuolo. Era previsto il 7 febbraio. schedatura di tutte le attività condotte da esercenti immigrati, per primi i “pericolosi” venditori di kebab, presidio da parte della municipale di tutti i luoghi frequentati dai cittadini stranieri. Una ossessione, quella del centrodestra, che ha impostato la sua campagna anticrimine solo su posizioni xenofobe. Come dimostrato dalla recente escalation di furti, la giunta Caselli ha ottenuto in questo senso risultati scarsissimi». «Si rende necessaria – dice il Pd - un’azione più efficace contro la criminalità. L’impennata di reati a cui stia- mo assistendo, infatti, non può essere liquidata come l’opera di delinquenti occasionali. Per combatterla efficacemente è opportuno promuovere e intensificare operazioni di investigazione e controllo condotte dalle forze dell’ordine. La giunta deve muoversi davvero e farlo in questa direzione: richiedendo un aumento degli organici di carabinieri e polizia a Sassuolo, incrementando la presenza di volanti della Municipale in servizio notturno. Uno dei primi atti di questa amministrazione è stato proprio quello di uscire dal comando unico di polizia municipale costituito con gli altri Comuni del distretto. A Sassuolo, sotto il ricatto della Lega, si è fatto il contrario di quello che avviene negli altri distretti: unire e integrare le polizie municipali per rafforzarne la presenza sul territorio, la specializzazione, il presidio notturno». «Riteniamo inoltre – conclude il Pd - che l’amministrazione debba mettere al centro della propria azione politica la lotta alle mafie: un segnale forte contro l’infiltrazione di queste organizzazioni criminali nella nostra società”. ■■ Stasera per il ciclo “Traparentesi” alla sala Biasin in via Rocca 22, Giuseppe Sofo presenterà i suoi due ultimi libri, “Quest'alba radioattiva” e “Trinidad & Tobago”. L’appuntamento, curato dalla libreria Incontri, è alle 21. L’autore dialogherà con Sandro Campani. edifici storici Si parla del castello di Montegibbio ■■ Domani alle 20.45 alla sala Biasin in via Rocca 22 lo storico dell’arte Luca Siliongardi terrà il terzo incontro dedicato agli edifici storici di Sassuolo, in questo caso al castello di Montegibbio. al parco amico Iscrizioni al corso di intaglio del legno ■■ Fino al 2 marzo si raccolgono le iscrizioni per il secondo corso di intaglio del legno per principianti, organizzato al centro di quartiere al Parco Amico di Braida da Antonio Dioniso Ferrari. Il corso costa 100 euro e le iscrizioni si raccolgono presso l’Urp di piazza Garibaldi (0536/1844808). Il corso si svolge in dieci lezioni serali fra il 6 marzo e il 15 maggio e ilo costo comprende anche i materiali necessari. su internet Corsi di formazione La graduatoria ■■ È pubblicata sul sito internet del Comune la graduatoria per i corsi di formazione per disoccupati promossi dall’amministrazione di Sassuolo in collaborazione con Cerform. Sassuolo MARTEDÌ 21 FEBBRAIO 2012 GAZZETTA 23 «Preoccupa l’ondata dei nuovi poveri» L’analisi della Caritas: «Tanti quelli che non riescono a modificare lo stile di vita e ad adattarsi ai redditi più bassi» di Gabriele Bassanetti I nuovi poveri hanno un problema in più: faticano ad abituarsi a un diverso stile di vita, a comprendere che le abitudini di una volta sono finite. Un problema che non riguarda solo chi è povero dal punto di vista economico, ma a Sassuolo e dintorni anche chi non può più raggiungere il tenore di vita a cui la zona ci aveva abituati. E sabato a parlare di nuove povertà, presso la parrocchia di Braida, invitati dall’associazione Concretamente Sassuolo, si sono ritrovati don Salvatore Ferdinandi, responsabile nazionale della promozione Caritas, e Andrea Brunetti, coordinatore della Caritas vicariale. Don Ferdinandi, partendo dal discorso generale sulle iniziative della Caritas a livello nazionale (interventi per 14 milioni di euro, con programmi specifici di ascolto e accompagnamento), ha raccontato di 350 progetti, di cui ben 58 riguardano la regione Emilia Romagna, a dimostrazione di quanto la crisi abbia colpito anche nelle zone tradizionalmente più prospere. «Il concetto di base – ha spiegato don Ferdinandi – per la Caritas è quello di non limitarsi alla semplice assistenza economica. Prevale l’aspetto della missione educativa. Ci troviamo di fronte a persone che spesso hanno perso il contatto con la E l’associazione “Concretamente” raccoglie fondi per sostenere i volontari L'incontro con don Salvatore Ferdinandi è stato organizzato a margine della cena che la Caritas periodicamente organizza per raccolta fondi per le sue attività. All'evento conviviale già previsto, l'associazione Concretamente ha voluto in questa occasione offrire un contributo sia di servizio che di riflessione, facendo precedere la cena appunto, da un momento di riflessione sulla povertà e in particolare sulle nuove forme che ha assunto da quando anche il comprensorio è stato toccato dalla crisi. Sia l'incontro pre-cena delle 18 che l'evento vero e proprio, hanno avuto un ottimo successo, raccogliendo circa 150 persone per un incasso di circa 2300 euro che verranno destinati all'attività della Caritas. «Abbiamo cercato di dare un contributo – spiega il presidente di Concretamente Gino Venturelli (nella foto) – sia materiale che di analisi della situazione locale». Gente in fila davanti ad una Caritas italiana: cresce l’emergenza poveri anche a Sassuolo realtà, che magari hanno retribuzioni ma non la capacità di gestirsi e destinarle al sostentamento. È questione di riorganizzarsi, di rifare il punto addirittura sulla propria vita». E a questo servono i centri di ascolto che la Caritas dissemina un po’ ovunque. Tre sono anche a Sassuolo e anche da qui arrivano le persone che vengono seguite e accompagnate dal centro sassolese Nuovamente, che al semplice mercatino di materiale usato affianca inserimenti di recupero lavorativo a beneficio di persone con diversi tipi di difficoltà: dagli immigrati senza lavoro agli ex tossicodipendenti, a persone con disabilità fisiche, ognuno secondo le sue esigenze e capacità, viene avviato a progetti di accompagnamento. «Nell'ultimo periodo – spiega Brunetti – c'è stato un buon coordinamento fra tante realtà presenti sul territorio che si occupano di assistenza. Uno degli effetti più positivi è stato quello del coordinamento, in modo da evitare sovrapposizioni di ruoli, rendersi utili e ottimizzare gli sforzi. Il centro di raccolta ali- menti unico don Ugolini per esempio, ha eliminato il problema delle richieste multiple di viveri che arrivavano dalle stesse persone in diversi punti di distribuzione sul territorio». Infine don Sergio Pellati, responsabile religioso delle Caritas del vicariato, ha sottolineato la necessità di un cambio di stile di vita per tutti. «Ragioniamo ancora secondo logiche di una stagione diversa da quella attuale - ha detto ci preoccupiamo di aspetti che sono marginali rispetto alle esigenze primarie del momento. Dobbiamo in qualche modo recuperare lo stile di vita di una volta, abituarci tutti, non solo chi affronta una nuova povertà, a vivere con meno». 24 Fiorano ❖ Formigine ❖ Maranello GAZZETTA MARTEDÌ 21 FEBBRAIO 2012 Gli anziani dei circoli “vedette” contro il crimine Fiorano. Sempre più attivi come “007” tengono monitorati parcheggi e quartieri e segnalano alle forze dell’ordine bulli e spacciatori. «Ma a volte abbiamo paura» ◗ FIORANO Vedette contro il crimine, 007 attempati che tengono monitorate le “loro” zone e segnalano prontamente alle forze dell’ordine chi delinque. Sono gli anziani delle bocciofile e dei circolo spezzanesi e fioranesi che sempre di più fungono da validi collaboratori, anzi segnalatori, per vigili, polizia e carabinieri. Nessuno stupore, dunque, tra gli anziani della bocciofila di Spezzano se, qualche giorno fa, proprio su loro informazione, è stato arrestato un pusher davanti al locale. «La delinquenza qui intorno non manca ed è successo più volte di vedere scambi strani» dice un frequentatore. Insomma, questi luoghi di aggregazione fungono da valido presidio contro delinquenza e degrado. «La bocciofila di Spezzano è aperta tutto il giorno, anche alla sera, ospita un bar ed è molto frequentata; per questo c'è sempre qualcuno a dare un occhiata a cosa succede intorno. A volte ci si insospettisce per nulla ma è capitato anche che ci si sia ac- Il bocciodromo di Spezzano: anziani attivissimi nella sorveglianza corti di veri e propri atti di criminalità, come nel caso del pusher arrestato» spiegano orgogliosi gli anziani. Purtroppo la conformazione del locale e del quartiere, con ampi parcheggi a ridosso di aree verdi e folte siepi, non aiuta. Che la presenza di persone funga da deter- rente lo dimostra anche quanto accaduto in altre zone degradate della frazione e del capoluogo. Un anziano spiega: «Fino a qualche anno fa le zone residenziali vicino ai parchi erano piazze di spaccio e luogo di ritrovo per ubriachi e sbandati, tutte le sere c'erano gruppi di ragazzi che sfrecciavano con auto e motorini, che facevano sgommate nei parcheggi; da quando sono stati aperti alcuni bar, che alla sera tengono alzata la serranda, il clima invece molto migliorato». «Certo, aprire un bar non è la panacea di tutti i mali, anche perché gli esercenti spesso da soli in negozio hanno paura ad affrontare ubriachi o sbandati, ma sicuramente è un aiuto» gli fa eco un altro frequentatore. Il contributo degli anziani alla lotta al degrado non riguarda solo la bocciofila di Spezzano; anche nei circoli di Fiorano gli anziani sono convinti che la loro presenza sia un valido aiuto per contrastare la criminalità. «La presenza di persone è un deterrente e noi anziani siamo attenti osservatori ed è capitato che si siano avvertite le forze dell'ordine dopo aver visto qualcosa di insolito, dagli atti di vandalismo allo spaccio». Alcuni frequentatori però hanno anche paura perché gli individui che circolano la sera e la notte incutono timore magari di ritorsioni. Amara constatazione appello contro il degrado «A Spezzano aumentano furti e truffe» Dopo l’arresto di uno spacciatore di cocaina nell’area antistante la bocciofila di Spezzano ad opera della Municipale (in foto), cresce la paura dei frequentatori del locale e dei residenti per la sicurezza della zona. «In questi quartieri residenziali sono molto frequenti anche gli episodi di furti e le truffe, soprattutto ai danni di noi anziani; una ragione può essere la crisi che porta qualcuno a delinquere a causa della fame ma temo che si tratti soprattutto di veri e propri delinquenti, che non si fanno alcuno scrupolo di chi hanno di fronte. Nelle ultime settimana sono stati numerosi gli appartamenti svaligiati, sia di notte che in pieno giorno, magari con i proprietari che erano in casa mentre i ladri o i rapinatori agivano. La speranza è che, per la rabbia, chi viene derubato non arrivi a commettere fatti gravi» spiega desolato uno degli anziani del circolo. Il problema della droga nella zona è noto ai frequentatori della bocciofila di Spezzano, che, la settimana scorsa, hanno infatti notato il pusher marocchino, poi arrestato in flagranza di reato mentre spacciava cocaina ad un conducente di autobus (cui è stata sospesa la patente). «Il grande parcheggio, poco illuminato, e i parchi del paese, nonostante l'ottimo lavoro delle forze dell’ ordine, vengono utilizzati, sia d’inverno che d’estate come piazze di spaccio» spiegano gli anziani. E aggiungono: «Spesso intorno al circolo arrivano compagnie di giovani poco raccomandabili, entrano ed escono e noi cerchiamo di tenerli sott’occhio. Nel circolo c’è il bar e capita spesso che alcuni di loro si ubriachino. Noi stiamo allerta ma possiamo fare poco, e spesso non manca un certo timore». (a.g.) che però rimarca la necessità di sicurezza, sentita da tutti i cittadini e in particolar modo dalle fasce più deboli, come gli anziani, che negli ultimi tempi sono sempre di più oggetto di tentativi di furto e di truffa. Secondo alcuni servirebbero più controlli: «A me non dispiace- rebbe se mentre passeggiassi arrivasse una pattuglia e mi chiedesse i documenti» dice provocatorio un iscritto del circolo anziani di Fiorano, che aggiunge: «Credo sia troppo facile, per chi li vuole evitare, sfuggire ai controlli». Andrea Gilioli maranello L’Ipsia in gara alla Eco Marathon A Rotterdam con un’auto solare. Ci sarà anche il Da Vinci di Carpi ◗ MARANELLO Percorrere la massima distanza consumando la minore quantità di carburante. Sono i requisiti richiesti alle vetture che parteciperanno alla 28esima edizione della Shell-Eco Marathon 2012, in programma nel circuito cittadino di Rotterdam dal 17 al 19 maggio. Un’iniziativa alla quale parteciperanno oltre tremila studenti provenienti da tutta Europa, che gareggeranno con i loro veicoli a mobilità sostenibile, progettati con un alto tasso di innovazione e tecnologia. Dodici, su un totale di 227, i team italiani ammessi alla finale. E tra questi, sono ben due le scuole modenesi che si sfideranno nella tre giorni di gare. A rappresentare la terra dei motori in Olanda, infatti, ci saranno i ragazzi dell’Ipsia Ferrari di Maranello (presenti con il team SenzaBenza) e gli studenti del Da Vinci di Carpi (con il team Zero C): due scuole che nella Shell-Eco Marathon vantano tradizioni di tutto rispetto, con numerose partecipazioni nella fase finale della manifestazione. L’anno scorso, in Germania, la classifica finale ha visto il team carpigiano posizionarsi al sesto posto nella categoria “Prototipi”, dove ha presentato l’Escorpio 11, un veicolo elettrico a idrogeno. Per i ragazzi dell’Ipsia, invece, il risultato finale è stato un 12imo posto, sempre nella categoria “Prototipi”, ottenuto con un veicolo elettrico con batterie “plug-in” chiamato Virgil. I carpigiani quest’anno parteciperanno con un veicolo a idrogeno, i ragazzi di Maranello con un veicolo a pannelli solari. «La Shell Eco-Marathon è diventata una piattaforma internazionale di confronto per l’innovazione nel campo della mobilità cui gli studenti italiani hanno aderito con entusiasmo - afferma Patrizia Sferrazza, direttore relazioni esterne di Shell Italia - Per loro mobilità sostenibile non è più solo una parola, ma è l’impegno a farla diventare realtà». (e.spa.) FIORANO FORMIGINE Per il lambrusco arriva “Alf” il nuovo bicchiere brevettato Ballo in maschera Il ricavato andrà ai bambini malati ◗ FIORANO Oggi alle 21 a Casa Corsini a Spezzano, l’artista Fabrizio Loschi, in dialogo con Walter Sancassiani di Focus Lab, presenterà Alf, il bicchiere da lambrusco da lui brevettato. In collaborazione con la cantina Paltrinieri di Sorbara che presenterà una degustazione dei suoi lambruschi. Un’idea insieme semplice e perfetta: usare come bicchiere il fondo della tradizionale bottiglia da lambrusco, tagliato e trattato artigianalmente, recuperando così un oggetto prodotto in serie fa- cendolo diventare un pezzo unico. «Era da dieci anni che volevo realizzare questo bicchiere - dice Loschi -un oggetto dedicato al mio personale amore per il lambrusco e alla storia della mia famiglia». Alf con un h davanti diventa half, mezzo in inglese, ma soprattutto è il diminutivo di Alfonso, il nome di battesimo del bisnonno dell’artista che con uno spago imbevuto d’alcol tagliava le bottiglie scheggiate per realizzare bicchieri e vasi per fiori. Territorialità, storia personale e locale, arte e green design in una sola serata. ◗ FORMIGINE Si tiene questa sera alle 21 al Modena Golf & Country Club di Colombaro la serata dedicata al ballo in maschera organizzata dal Rotary Club di Castelvetro. Il tema è “Dai fratelli Lumiere al 3D, dalla letteratura alle favole”. Ci sarà musica dal vivo accompagnata da dj, balli, cocktail e maccheronata di mezzanotte con la premiazione della migliore maschera da parte della Famiglia Pavironica. Il Rotary dovolve il ricavato alla onlus “Un respiro nel futuro” per le malattie pediatriche. Mirandola ❖ Finale ❖ Bassa MARTEDÌ 21 FEBBRAIO 2012 GAZZETTA 25 Latticini blu: scattano le ispezioni Confesercenti: «Agricoltori Campogalliano. Dopo la sospetta intossicazione in mensa la Procura dispone controlli a Cir e scuola fuorilegge» di Serena Arbizzi Tentato furto alla “Top Motor” di San Prospero Ladri armati di mattone all’attacco della vetrina di Top Motor di San Prospero, in via Canaletto. È stato un tentato furto un po’ balordo quello avvenuto nel negozio di ricambi. I malviventi, infatti, dopo avere lanciato la pietra non hanno potuto fare altro che fuggire. Era infatti scattato l’allarme e, contestualmente, hanno capito di essere stati notati dal alcuni passanti in auto. I cittadini, dando dimostrazione di solidarietà al commerciante, hanno immediatamente chiamato i carabinieri che sul posto non hanno potuto fare altro che constatare i danni causati dal mattone lanciato a tutta forza contro la vetrata. Sul posto poi è stato chiamato anche il titolare dell’attività che successivamente ha chiamato l’artigiano per la sostituzione del vetro mandato in frantumi. Sempre valido quindi il consiglio ai cittadini quando si notano persone sospette o reati in atto: chiamare il 112 o il 113. san felice All’auditorium stasera il piano di protezione civile ◗ CAMPOGALLIANO Entrano nel vivo le indagini sul caso dei tre bambini che hanno lamentato forti dolori alla pancia dopo avere ingerito mozzarelle alla mensa della scuola elementare di Campogalliano. Sui latticini era stata notata una lieve colorazione blu. La Procura di Modena ha infatti disposto che l’Ausl faccia ispezioni sia alla Cir, cooperativa che fornisce gli alimenti della refezione, che a scuola, per verificare lo stato di conservazione, l’igiene e le condizioni degli ambienti. Vale a dire, per verificare le condizioni igieniche del luogo in cui sono state conservate e aperte le confezioni delle mozzarelle. Inoltre si svolgeranno verifiche sull’eventuale alterazione che le porzioni hanno potuto subire a contatto con l’ambiente esterno. Il possibile reato contestato è la somministrazione di sostanze adulterate. L’eventuale responsabilità da accertare va cercata tra chi ha maneggiato il prodotto e ne ha controllato la scadenza. Inoltre, sui campioni di alimenti serviti venerdì scorso stanno effettuando analisi i laboratori di Modena e Brescia dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Le due bimbe e il bambino che si sono sentiti I carabinieri davanti alla scuola elementare venerdì scorso male, tutti di quarta, attualmente stanno meglio: hanno avuto il vomito, una sospetta lieve intossicazione e sono tuttora seguiti dalle autorità sanitarie. Tra i genitori della scuola si avverte ancora una certa preoccupazione e, secondo quanto riferito da alcune mamme, una delle bambine che si è sentita male avrebbe ancora insistenti dolori alla pancia. E ieri sarebbero stati molti più del solito i genitori arrivati a scuola a prendere i figli per portarli a pranzare a casa. «Non ho mai visto così tanti genitori assiepati qui davanti per venire a prendere i bambini quando c’è il rientro al pomeriggio commenta una madre in attesa del figlio - di solito c’è meno della metà della gente». Altri genitori lamentano la mancanza di comunicazione chiara circa il normale svolgimento della mensa durante la giornata di ieri. «Non ci hanno detto niente, a parte quell’avviso da parte del preside di chiamare il 118 se qualche bambino si fosse sentito male. Così non va bene, perché quanto è successo non è da sottovalutare. Uno dei tre bambini è stato portato via su un lettino perché stava malissimo». Qualcun altro coglie l’occasione per lamentare altri difetti della mensa come «dare solo dieci minuti ai bambini per mangiare». «Quando mio figlio si fermava a mangiare al refettorio spendevo 5,20 euro, una cifra non trascurabile, e quando tornava a casa aveva ancora fame». D’altra parte, il personale scolastico dichiara che i bambini rimasti ieri nei vari turni della mensa sono stati 240, un numero leggermente inferiore rispetto alla solita media di 270, ma non così basso da creare allarmismi. E la mozzarella, inizialmente prevista nell'offerta di ieri, è stata sostituita dallo stracchino, servito con gnocchetti e tortino di carciofi. «Confidiamo che le indagini facciano al più presto chiarezza su quanto accaduto - dice il dirigente scolastico Rosario D'Amico - siamo fiduciosi nell’operato dei carabinieri, della Procura, del vicesindaco Guerzoni perché la vicenda possa trovare spiegazione». ©RIPRODUZIONERISERVATA «Non aiutai mio figlio a spacciare» Mirandola. La difesa del finanziere arrestato: «Consigli da padre, non segreti» ◗ SANFELICE ◗ MIRANDOLA Stasera alle 21 presso l’auditorium di Viale Campi si parlerà di protezione civile. “I nostri Angeli” è il titolo evocativo della serata in cui verrà presentato ai cittadini il Piano di Protezione Civile di San Felice: com’è nato, come si è sviluppato e come questo interagisce con i Piani sovracomunali. Sarà un modo anche per conoscere chi, in maniera spesso volontaristica, veglia su di noi e la nostra sicurezza e nei momenti più difficili non risparmia forze, tempo ed energie e ci soccorre e aiuta. Interverranno Fabbri Marcello, Cestari Marco, Luca Ricci e Giuseppe Veronesi. «Mi ero accorto che consumava droga, ma non sapevo che mio figlio la spacciasse, non immaginavo fossimo a quel punto. L’ho saputo solo quando è stato arrestato. E le frasi che nelle intercettazioni vengono considerate rivelazioni di segreti d’ufficio sono invece le raccomandazioni spesso generiche che un padre dà ad un figlio, avendo scoperto purtroppo che quel figlio fa uso di stupefacenti». Sarà questo il filo conduttore della difesa che Marco Somma, 46enne in servizio alla tenenza della Finanza di Mirandola farà in settimana al gip Pe- L’avvocato Tullio Virgili tragnani. Il Gip ha fissato l’interrogatorio di garanzia dopo avere firmato l’ordinanza che dispone gli arresti domiciliari di Somma, originario di Roma, nella sua casa a Quarantoli. Come noto, accogliendo l’istanza cautelare del pm Giuseppe Tibis, il Gip indaga Somma per rivelazione di segreti d’ufficio e concorso nella detenzione ai fini di spaccio. Ma il finanziere mirandolese, difeso dall’avvocato Tullio Virgili, respinge l’accusa di avere avvertito il figlio Federico delle operazioni antidroga dei colleghi, per garantirgli l’impunità: «Si tratta - spiega l’avvocato Virgili - di frasi raccolte nell’ambito delle intercettazio- ni ambientali alle quali era sottoposto il figlio. A nostro avviso non estrinsecano la rivelazione di specifiche indagini alle quali il ragazzo avrebbe potuto così sottrarsi, ma solo raccomandazioni, ammonimenti, peraltro nella supposizione che Federico facesse solo uso degli stupefacenti». Nelle intercettazioni in una occasione il padre parlando col figlio gli dice che i finanzieri sono “in giro coi cani”. In un’altra occasione i due parlano, all’apparenza senza senso, di anfetamine. Al 23enne Federico, che a sua volta è agli arresti domiciliari a Medolla, viene invece contestato lo spaccio di cocaina, “fumo” ed ecxtasy, ◗ MIRANDOLA Confesercenti dichiara guerra agli agricoltori che vedono al dettaglio i loro prodotti. Mauro Bega direttore dell’Area Nord, parla di “turbativa alla libera concorrenza”. «È risaputo che il mondo agricolo – spiega - può per legge beneficiare rispetto al commercio di diverse agevolazioni fiscali. Ragione, che dovrebbe indurre chi tra gli imprenditori agricoli ha il desiderio di vendere al dettaglio i propri prodotti di rispettare il Decreto 228 del 2001. Compresa la priorità del rispetto dei seguenti obblighi: le aziende agricole che commerciano i loro prodotti debbono essere iscritte all’anagrafe regionale; pubblicizzare i prezzi dei con cartelli chiari e ben visibili; indicare i prodotti non di loro produzione e la relativa provenienza; evidenziare l’orario di vendita». «Apprezzando il lavoro svolto fino ad oggi dalle forze dell’ordine locali, polizia municipale in primis, siamo a ribadire l’importanza della legalità e della trasparenza a maggior ragione in questo periodo di difficoltà economiche. Per questo – chiude Bega – auspichiamo ci sia da parte degli organi preposti l’intenzione di agire nei confronti di questo fenomeno, in modo incisivo e determinato. Pianificando anche operazioni di controllo congiunte a livello intercomunale». Nella perquisizione che gli costò l’arresto (il 21 marzo 2011in un appartamento di via Montanari), erano infatti spuntate 360 pastiglie di ecstasy, marijuana e coca. Per quell’episodio Federico ha già patteggiato un anno e 8 mesi. «Nel periodo precedente, al quale risalgono le indagini con le relative attuali contestazioni del Gip al padre - spiega l’avvocato Virgili - i rapporti tra il padre e il figlio maggiorenne, non conviventi, non erano neppure così buoni. Il padre non era quindi in grado di controllarne efficacemente i comportamenti. Ci rendiamo tutti conto che nei confronti di un operatore della Finanza sia da pretendere ogni rigore in termini di legalità, ma la convinzione che mi sono fatto è di una persona onesta. Un padre finito suo malgrado in una vicenda che anche il figlio oggi ha completamente superato». (ase) finale Guida sotto l’effetto di droga: provoca sei feriti E mentre lo soccorrono in ospedale spuntano dieci dosi di cocaina: indagato un artigiano ◗ FINALE La scena dell’incidente Ha provocato un incidente stradale con altre quattro auto coinvolte e sei feriti. Ora è indagato per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (quattro volte oltre il limite di legge), e per detenzione: mentre i sanitari del 118 lo soccorrevano, sono infatti spuntati dalle mutande dieci ovuli di cocaina confezionati per lo spaccio, il cucchiaino e tutto l’armamentario di chi ha a che fare con gli stupefacenti. Non solo: invece che sulla strada per Modena, a Villavara, avrebbe dovuto essere a casa, in quanto agli arresti domiciliari per una operazione di polizia giudiziaria di qualche giorno prima, nella quale era rimasto coinvolto. Il magistrato gli aveva concesso un permesso di lavoro e, con la giustificazione che si tratta di un artigiano, lui il giorno dell’incidente si era recato a Modena da dove stava tornando. E così, con questi chiari di luna, è finito ancora una volta nei guai un finalese, D.B., conosciuto e stimato per il suo impegno sociale, ma altrettanto avvezzo a ritrovarsi in situazioni per così dire complicate. L’incidente, si ricorderà, risale al pomeriggio del 7 febbraio. D.B., 31 anni, alla guida della sua Punto, aveva azzardato un sorpasso, reso ancor più pericoloso dalle condizioni climatiche avverse, ed è stato la causa dell'incidente. In totale sono rimasti contusi dieci persone, sei in modo più serio, compreso il 31enne, ricoverato con parecchie costole rotte. Gli accertamenti dei sanitari e della polizia stradale di Mirandola hanno poi ricostruito una verità pesante, su cui ora dovrà pronunciarsi la magistratura. L’auto, distrutta, gli sarà comunque confiscata. RAGAZZE italiane 899005451 Spiami 899897964 Mediaservice Via Gobetti Arezzo 1,80/minuto ivato max 8 min. vietato ai minori di 18 anni ACQUISTIAMO conto terzi attività industriali, artigianali, commerciali, turistiche, alberghiere, immobiliari, aziende agricole, bar. Clientela selezionata paga contanti. 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L’allarme per la presenza di eternit sul tetto del circolo Arci di San Cesario di viale Vittorio Veneto era stata lanciata nei giorni scorsi dalla lista civica Nuovo San Cesario e da Legambiente, dopo la sentenza di Torino che ha condannato a 16 anni i responsabili dell’azienda Eternit. Il circolo è stato costruito sui terreni del Comune negli anni ’70, quando l'uso di eternit per tetti e coperture era ampiamente diffuso e consentito; lo stabile di duemila metri quadrati di superficie rappresenta un importante luogo di ritrovo e di socializzazione per tutta la città. «Non è esagerato dire che, in media, ogni giorno passeranno da qui circa un centinaio di persone - dice Carlo Varotti, presidente del circolo - «Situazione sotto controllo» Dopo l'allarme della Lista Civica di San Cesario sulla copertura del circolo, pronta la risposta del Comune che ricorda come in città sia già attivo il monitoraggio degli edifici pubblici e a un bando, per i privati, per lo smaltimento del materiale in cambio di un contributo. Nel merito della polisportiva, il Comune afferma che al momento non sono state riscontrate emergenze. «Va poi chiarito - aggiunge l’amministrazione - che alla copertura non si può sostituire il fotovoltaico, ma occorre prima rifare il tetto e poi installare i pannelli. Da oltre un anno stiamo cercando di eseguire l'intervento, ma le incertezze sul conto energia e la riduzione degli incentivi per il fotovoltaico per ora non ci consentono di proseguire con un bando, che ì l’unico modo per trovare le risorse economiche necessarie, in quanto il patto di stabilità e l'impossibilità di accedere a finanziamenti non ci consentono di eseguire l'intervento direttamente». Il circolo Arci di San Cesario che ha la copertura in cemento amianto tra queste diverse non avrebbero altrimenti altri posti dove andare». Le occasioni per stare insieme e in compagnia davvero non mancano; in quella che nacque come bocciofila, e che fu anche discoteca, ora si tengono numerosi corsi (mantenimento muscolare, tai chi e yoga tra gli altri), tombolate, oltre all’immancabile biliardo all'italiana e alle carte. Dal 2008 è anche sede del Centro Giovani e di una sala prova per tutte le band della città. «Quella della ristrutturazione del circolo Arci - spiega Sabina Piccini, capogruppo in consiglio comunale della lista civica Nuovo San Cesario con Senzafiltro e anche responsabile della sezione locale di Legambiente, che ha sollevato la questione tuttora irrisolta - il problema della bonifica dell’eternit al circolo Arci era stata promessa e inserita a bilancio nel 2009, ma fu poi abbandonata per mancanza di fondi». Stando alla mozione presentata dalla lista civica perché sia messa in discussione già nel prossimo consiglio comunale, la soluzione sarebbe quella di realizzare prima uno studio sulla condizione degli edifici di proprietà comunale che potrebbero contenere amianto, poi la redazione di una scala di rischio da cui partire per intervenire. «Quelle dell’eternit e della polisportiva - conclude la stessa Piccinini - sono due questioni sottovalutate. L’augurio è che l’amministrazione comunale si occupi attivamente del problema, anche prendendo esempio da altri Comuni che hanno adottato soluzioni in merito, come San Lazzaro di Savena». Nel luglio scorso il Comune bolognese pubblicò infatti un bando per rimuovere e smaltire l’amianto da 2.400 metri quadri di superfici di edifici comunali. Un intervento senza costi da parte dell’Amministrazione poiché al vincitore del bando andrebbe la concessione di spazi per installare pannelli fotovoltaici da gestire autonomamente. ◗ CASTELVETRO Sarà recuperato questa sera alle 21 presso la sala consigliare del municipio l’incontro sull’impianto di cogenerazione dell’Inalca che era saltato nei giorni scorsi a causa della neve. Intanto, l’amministrazione comunale di Castelvetro ha reso noto che «un esperto dell’amministrazione comunale di Castelvetro seguirà direttamente, in caso di costruzione, il percorso del cogeneratore Inalca». E l’assessore all’ambiente della Provincia, Stefano Vaccari, ha aggiunto: «Sull’impianto di termovalorizzazione dell’Inalca di Castelvetro la Conferenza dei servizi della Provincia sta tuttora realizzando la Valutazione d’impatto ambientale e l’analisi sulla fattibilità della proposta della ditta». L’incontro di stasera vedrà la partecipazione, tra l’altro, di tecnici e dei componenti delle commissioni consiliari competenti dei Comuni di Castelvetro, Castelnuovo e Spilamberto. Sono stati ammessi gli interventi di due tecnici portavoce del comitato che si oppone alla realizzazione dell’impianto. L’assemblea è aperta al pubblico, che potrà ascoltare ma non intervenire. Massima disponibilità a illustrare nei dettagli l’impianto è stata manifestata anche dall’azienda Inalca. (m.ped.) VIGNOLA CASTELFRANCO La Lega: «Emergenza neve Il Comune l’ha gestita male» Arrestati con due chili e mezzo di hascisc ◗ VIGNOLA «La situazione è stata straordinaria, ma i ringraziamenti al sindaco sono davvero troppo!». Questo il pensiero della Lega Nord su come è stata gestita la questione neve a Vignola. Graziano Fiorini, capogruppo della Lega in consiglio comunale, osserva: «Le abbondanti nevicate hanno sicuramente creato diversi disagi anche a Vignola. Un evento che io stesso riconosco straordinario. Ritengo che le principali mancanze da parte dell’amministrazione non siano state tanto durante i giorni di nevicata, bensì nei giorni successivi, quando sarebbe stato ne- cessario approfittare delle giornate di bel tempo per ripulire dalle lastre di ghiaccio le strade. Ma in tutta questa vicenda la cosa che mi ha lasciato più sbalordito è una comunicazione pubblica che il dirigente scolastico della direzione didattica di Vignola ha inviato all’amministrazione comunale ed ai genitori, nella quale si ringrazia il sindaco per aver tenuto chiuse le scuole. I ringraziamenti al sindaco mi sembrano davvero troppo. Meglio è ringraziare i volontari che muniti di badile si sono resi disponibili e fra questi in particolare voglio ricordare i ragazzi del gruppo scout Agesci 1 di Vignola». (m.ped.) Marocchini in manette: nascondevano la droga nell’auto e sono stati fermati dai carabinieri ◗ CASTELFRANCO Nascondevano in automobile due chili e mezzo di hascisc e sono stati sorpresi dai carabinieri che hanno sequestrato la droga e arrestato i pusher. È accaduto a Castelfranco. A finire in manette grazie ai carabinieri della stazione locale sono stati due marocchini, un 47enne ed un 28enne, entrambipregiudicati, residenti a Fano; per loro l’accusa è di detenzione di 2,5 chili di hascisc. I due sono stati fermati nel corso di un servizio di controllo che i militari hanno svolto in borghese nella zona di via Archimede, dove recentemente era stata messo a segno una spaccata ai danni della “Mercatone Uno”. I carabinieri hanno notato un’auto che stava effettuando un via vai sospetto dal parcheggio dell’esercizio commerciale. I militari, insospettiti, con l’ausilio di una pattuglia dell’Arma, hanno fermato il mezzo. Da subito i due marocchini sono apparsi molto nervosi, facendo insospettire ancor di più i carabinieri. Infatti i militari hanno rinvenuto all’interno dell’auto 25 panetti da 100 grammi ciascuno di hascisc pronti per essere immessi nel mercato. I due maghrebini, subito arrestati, sono stati portati in carcere a Modena a disposizione dell’autorità giudiziaria. I panetti di hascisc sequestrati dai carabinieri a Castelfranco spilamberto CASTELNUOVO «Impianto di bitume: emissioni oltre i limiti» Elezioni comunali: Sel pensa alle primarie di coalizione Arpa rileva sforamenti 120 volte oltre il massimo. La lista civica: «Vogliamo trasparenza» ◗ SPILAMBERTO Due controlli dell'Arpa sull'impianto di produzione di conglomerato bituminoso situato in via Macchioni, hanno rilevato nei mesi scorsi emissioni di polveri in atmosfera che raggiungevano rispettivamente i 2514 e 803 milligrammi per metro cubo, a fronte di un limite massimo di 20 milligrammi per metro cubo. Fino a 120 volte oltre il massimo. Sulla situazione ha chiesto chiarimenti la lista Spilamberto Solidarietà e Ambiente, con un accesso agli atti che ha dato esi- to a metà, in quanto sarebbero in corso accertamenti di natura giudiziale. «Come si può constatare commentano Enrica Biagi e Pier Mari Ferrari - lo sforamento è abnorme: è come se in un sol giorno l'impianto avesse inquinato rispettivamente per 125 o per 40 giorni. Nello specifico, si consideri poi che le polveri da ghiaia e sabbia sono particolarmente ricche di silice libera cristallina e possono dare origine a silicosi se inalate in concentrazioni elevate». La Lista Spilamberto Solidarietà Ambiente, a nome dei pro- pri elettori e di tutti i cittadini «ignari di questo pericolo», chiede alla Provincia di Modena «come mai abbia atteso dal 3 agosto, data del secondo controllo, sino al 20 settembre 2011 prima di diffidare l'azienda». La lista chiede «a fronte di questi dati preoccupanti, come la Provincia stessa, in data 16 agosto, abbia potuto autorizzare questa società ad aggiungere un ulteriore impianto per la macinazione di rifiuti inerti, che addirittura produrrà emissioni diffuse». «Chiediamo inoltre alla Provincia quanti e quali controlli sono stati effettuati dall'inizio dell'attività dell'impianto, sia prima che dopo gli accertamenti dell'Arpa in cui si rilevavano gli sforamenti». La lista civica poi si rivolge al Comune domandando «per quale motivo abbia acconsentito ad impiantare una fabbrica siffatta all'interno di una cava dismessa, quando la Legge Regionale 17/91, che presiede alla regolazione delle attività estrattive, indica quali «criteri per le destinazioni finali delle cave, a sistemazioni avvenute, perseguendo, ove possibile il restauro naturalistico, gli usi pubblici, gli usi sociali». ◗ CASTELNUOVO Proporre le primarie al Pd nell’ottica di individuare il candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni comunali? Questo, in sintesi, è quanto sta valutando il partito Sinistra Ecologia Libertà, che per discutere della questione si riunirà giovedì alle 20,30 in via Zanasi 55. Già nei giorni scorsi i rappresentanti locali del Pd e di Sel si sono riuniti per discutere del programma e delle eventuali primarie in vista della campagna elettorale. «Sel – recita una nota del parti- to - ha presentato proposte per costruire un futuro sostenibile per i cittadini di Castelnuovo. Indicazioni in gran parte accolte con interesse dal Pd, che per la carica di sindaco propone la candidatura di Carlo Bruzzi, indicazione frutto di una consultazione interna. Al contempo, nessuna preclusione ci è stata manifestata sulla proposta di primarie di coalizione. A tal proposito Sel ha in corso l'individuazione di un proprio candidato. Solo qualora quest’esame dovesse risultare negativo le primarie non saranno necessarie». (m.ped.) Pavullo ❖ Serramazzoni ❖ Appennino MARTEDÌ 21 FEBBRAIO 2012 GAZZETTA CONTATORI DA CONTROLLARE Tubature dell’acqua a rischio guasti Con il rialzo delle temperature, Hera sta registrando un anomalo consumo di acqua nelle zone di alta collina e montagna. In gran parte tale consumo potrebbe essere addebitabile a perdite su contatori e impianti interni degli immobili usati più raramente. Il ghiaccio si sta sciogliendo portando alla luce rotture che provocano la fuoriuscita continua di acqua. Ciò arreca problemi alla distribuzione perché i serbatoi, a causa delle perdite, si svuotano rapidamente e il loro reintegro è difficoltoso. L'Azienda invita i cittadini con seconde case o immobili usati raramente a verificare lo stato dei contatori e a segnalare l'eventuale rottura. Pronto Intervento: 800.713.900 tutti i giorni 24 ore su 24. 27 Neve: piste prese d’assalto ma sulle strade ancora disagi Sul Cimone erano alte le aspettative per realizzare il tutto esaurito nel week end: tanta neve, ottima sciabilità e sole splendente. E il popolo dello sci ha risposto alla grande, andando oltre le attese: dalle 2 mila presenze di giovedì scorso si è passati alle 3 mila di venerdì, per arrivare alla quota record di quasi 8 mila sabato. «Questi numeri non risolveranno certo i nostri problemi economici, ma ci fanno ben sperare per il prosieguo della stagione e per recuperare in parte le perdite» ha detto il presidente del Consorzio del Cimone Marco Bonucchi. Intanto, da ieri mattina all'alba, ha ripreso a nevicare su tutto l'appennino. In termini di accumuli si segnalano Pavullo, Sestola e la zona di Frassinoro, dove sono caduti circa 15-20 centi- metri di neve fresca. Minori le quantità, fra i 5 e i 10 centimetri, nelle altre località montane. A livello piste altri 30 centimetri caduti fanno ulteriormente felici gli operatori. Problemi sulle strade si sono verificati a Pavullo, in zona Sant'Antonio. Ieri mattina alle 9 due articolati privi di catene hanno bloccato il traffico per circa un’ora. Sul posto la Polizia stradale. Poco do- po un automobilista ha sbandato finendo contro un camion fermo a bordo strada.Illesi i conducenti. Tir di traverso anche a Roccamalatina di Guiglia, mentre a Palagano una donna si è ribaltata con l’auto, è riuscita ad uscire da sola, sul posto sono intervenuti anche i pompieri. Disagi anche a Pompeano, nel pomeriggio, per un autoarticolato uscito di strada. Alle elementari allagate classi e palestra Pavullo. Neve e gelo hanno causato infiltrazioni e danni. La dirigente: «Siamo intervenuti subito, problemi ormai risolti» ◗ PAVULLO L’assessore Chiodi: «L’ufficio tecnico ha lavorato bene» «Si è verificato un disagio per i cittadini, è vero - riconosce l’assessore alle Politiche Educative e Scolastiche Milena Chiodi - ma va riconosciuta la straordinarietà della situazione. Ad una precipitazione nevosa senza precedenti, per intensità e durata, almeno negli ultimi anni, si sono accompagnate temperature molto basse, anche ben inferiori ai 10 gradi sotto lo zero per parecchi giorni. Molti edifici, anche case private, hanno avuto problemi analoghi di congelamento e inservibilità dei sistemi di scolo e relativi disagi. L’Ufficio Tecnico del Comune si è attivato in modo da far rientrare la situazione il prima possibile. Il piano di emergenza rimane a nostra disposizione nell’improbabile eventualità che una tale eccezionalità debba ripetersi. Ma le condizioni meteo non sono tali da farcelo supporre». «Tutto sotto controllo ora ma abbiamo dovuto usare i secchi.» ironizza il sindaco Romani Canovi. Due classi, mensa e palestra inagibili alla scuola elementare Ugo Foscolo di Pavullo a causa delle infiltrazioni provocate dalla neve e dal gelo. Nei giorni scorsi sono state dichiarate momentaneamente inutilizzabili due classi, parte della mensa e della palestra. Disagio per i piccoli alunni, costretti ad una riorganizzazione forzata degli spazi per le lezioni, e grande rammarico dei genitori, che, preoccupati, hanno denunciato il fatto. «Alcune classi dei piani superiori sono state letteralmente allagate - riferisce una portavoce dei genitori degli alunni coinvolti - e i nostri figli, ben due classi, si sono ritrovati a fare lezione in mensa. Uno spazio in parte non agibile e comunque utilizzato appunto come mensa, anche dai bambini delle materne, proprio durante l’orario di lezione delle quarte elementari in questione. Apprezziamo lo sforzo e la buona volontà delle maestre, ma le difficoltà di organizzare le lezioni in una tale condizione superano le loro possibilità. Vicino alla Ugo Foscolo è stato inaugurato da appena un anno il polo scolastico per l’infanzia Tonini; possibile che non vi siano spazi più idonei a disposizione?». Alla riapertura delle scuole dopo la chiusura forzata, dovuta proprio alle condizioni atmosferi- ‘‘ la protesta dei genitori Per le lezioni avrebbero potuto spostare i bambini nei locali del nuovo polo scolastico Tonini inaugurato di recente» La scuola elementare Ugo Foscolo a Pavullo e a destra l’assessore Milena Chiodi che, avvenuta lo scorso 15 febbraio, i genitori sono stati avvisati della temporanea riallocazione delle classi. «Ci è stato comunicato che la situazione era in via di soluzione, ora i nostri figli ci riferiscono di 15/20 giorni di attesa. È inaccettabile. Tanto più che ha ricominciato a nevicare. Servono soluzioni più efficaci». Ai genitori replica il dirigente scolastico, Tiziana Biondi. «Ai rappresentanti dei genitori è stato riferi- to che la situazione era in corso di valutazione e che in caso il disagio si fosse prolungato per un periodo superiore a pochi giorni era pronto un piano di trasferimento delle classi in locali più idonei, come da loro auspicato. Ciò non è necessario. Già da ieri una classe è rientrata nella propria aula ed entro domani gli operai avranno terminato i lavori e anche le altre due potranno tornare nelle loro postazioni». L’emergen- Il parmigiano trionfa al Biofach Serramazzoni. Primo premio al formaggio prodotto dal caseificio Santa Rita za sembra dunque essere rientrata. Intanto la neve ha ripreso a scendere e ad accumularsi. La cosa non sembra tuttavia allarmare la dirigenza scolastica: «L’episodio ha una sua eccezionalità, e non dovrebbe ripetersi. La grande quantità di neve ammucchiatasi sul tetto, che è piano e non ne permette il deflusso dai lati, e il contemporaneo gelarsi dell’acqua nel sistema di scolo ha impedito all’acqua di defluire regolar- mente, da qui l’infiltrazione massiccia. Nei giorni scorsi i nostri operai hanno spalato il tetto, che non presenta cedimenti o problemi di sicurezza. Col sistema di scolo ristabilito l’Ufficio Tecnico del Comune ci ha rassicurati sulla scarsa eventualità che possa raccogliersi nuovamente una quantità d’acqua tale da metterne alla prova l’impermeabilità». Francesco Donini ©RIPRODUZIONERISERVATA SESTOLA Poste: un nuovo responsabile al centro di distribuzione ◗ SERRAMAZZONI Prestigioso riconoscimento per il parmigiano reggiano prodotto dal caseificio sociale Santa Rita di Pompeano di Serramazzoni che ha partecipato a Bio Fach, il salone mondiale dei prodotti biologici svoltosi a Norimberga in Germania. Il armigiano biologico realizzato con solo latte di vacche bianche modenesi e stagionato 28 mesi ha vinto il primo premio del Bio-Caseus, il concorso internazionale tra produttori di formaggio biologico che misura la qualità delle produzioni. Il Santa Rita, che aderisce a Confcooperative Modena, ha trionfato nella categoria formaggi extraduri di oltre 18 mesi. Il suo parmigiano reggiano, tra l'altro, ha ottenuto il punteggio più alto in assoluto (94 punti su 100) tra tutti i 142 formaggi provenienti da Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Olanda, Spagna, Svizzera e Italia che hanno par- Gli esperti del Cai danno lezione agli escursionisti La lavorazione del parmigiano al caseificio Santa Rita di Pompeano tecipato al concorso e che sono stati valutati da una giuria di cinquanta esperti. «La fiera ci ha offerto anche l'occasione per consolidare i rapporti internazionali che abbiamo da diversi anni con vari Paesi, dal Giappone agli Usa, dalla Svezia al Sudafrica e con quasi tutti i Paesi europei - afferma il presidente della cooperativa casearia, Claudio Poggioli Non a caso esportiamo oltre la metà del parmigiano che produciamo». A Norimberga il Santa Rita ha presentato anche la quarta edizione del festival del letame che si terrà a Serra dal 15 al 17 giugno. Alla fiera tedesca il caseificio era presente in uno stand collettivo di prodotti biologici italiani. Questa sera a Serramazzoni alle ore 21 alla polivalente di via Roma si tiene l’incontro pubblico dal titolo “La scuola Bismantova” promosso e organizzato dal Club Alpino Italiano con il patrocinio del Comune. La serata sarà dedicata alla sicurezza in montagna in ambiente innevato ed è un corso di preparazione per chi vuole affrontare in tranquillità e con competenza, appunto, la montagna d’inverno. Gli esperti insegneranno come programmare una escursione in ambiente innevato, come muoversi e con quale attrezzatura. Alcuni dei dipendenti del centro di distribuzione delle Poste di Sestola ◗ SESTOLA Erik Sofia è il nuovo responsabile del centro primario di distribuzione delle Poste di Sestola che conta 19 addetti. Sono 17 le auto 4x4 in dotazione; il centro si trova in via Statale per Fanano a Poggioraso e consegna la corrispondenza a 5.500 famiglie e oltre 300 operatori commerciali e imprese, su un territorio diviso in 16 zone di recapito che, oltre a Sestola, comprende Pievepelago (dove è presente un presidio di distribuzione), Fanano, Fiumalbo, Riolunato e Montecreto. Vengono distribuiti al mese 4.800 oggetti a firma e 180.000 pezzi di corrispondenza ordinaria.