Al termine di questa celebrazione, desidero

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Al termine di questa celebrazione, desidero
San Cataldo, 29 giugno 2015
Al termine di questa celebrazione, desidero continuare a ringraziare con voi il Signore in
questa Chiesa Madre in cui ho celebrato la mia prima Santa Messa: se sono quello che
sono, sacerdote e ogni giorno da 25 anni è solo per la Sua grazia; è unicamente perché il
Signore è stato fedele al suo amore.
A Lui la lode e la gloria per sempre.
Prevale in me un senso grande di meraviglia e di riconoscenza al Signore per il dono
impagabile che mi ha concesso e avverto che la mia vita non è più mia ma è legata alla
vita di molti, perché strettamente legata alla vita di Cristo per il vincolo sacramentale
battesimale e sacerdotale.
E’ legata innanzitutto a lei, padre Vescovo Mario e al suo venerato predecessore Mons.
Alfredo Maria Garsia che mi ha ordinato presbitero.
Il suo affetto paterno e la sua fraterna amicizia, che mi ha sempre manifestato e mi
manifesta in tanti modi sono per me un segno permanente dell’amore di Dio, un
incoraggiamento e sostegno nel cammino, un vincolo forte di comunione sacerdotale.
E’ legata poi, alla mia famiglia di origine e ai miei genitori da cui ho appreso a pregare e
ad amare, per questo ho desiderato incastonare le loro fedi nuziali nel calice della mia
ordinazione sacerdotale.
E’ legata a tutte quelle persone, catechisti, sacerdoti, religiosi e religiose, e semplici fedeli,
che mi hanno fatto conoscere il Signore e la sua volontà aiutandomi a compierla. Tra
queste desidero ricordare al Signore padre Borino Giarratana che mi ha guidato a
scoprire i segni della chiamata del Signore e sostenuto nella sua realizzazione.
Il Servo di Dio padre Emiliano Tardif che ho conosciuto e che mi ha consegnato la
testimonianza che “Chi molto ama è capace di fare grandi sacrifici per l’amato”.
E’ legata ai “grandi” che in questa chiesa hanno pregato, annunciato la parola e celebrato
i santi misteri: la venerabile Marianna Amico Roxas, nella casa della quale ho avuto la
grazia di abitare per diversi anni da ragazzo, trascorrendo molto tempo a giocare e a
meditare in quel giardino fiorito e profumato di gelsomini, gigli e violette che certamente
Marianna aveva coltivato, respirando senza saperlo odore di santità. Non è un caso la
solennizzazione di questo giorno della mia dedicazione al Signore, nel giorno del ricordo
di lei.
Il mio ricordo va a S.E. Mons. Cataldo Naro, che mi ha fatto conoscere e amare la
Chiesa e trasmesso il gusto dello studio e della ricerca; a S.E. Mons. Alberto Vassallo,
con il quale condivido il giorno e il mese della nascita.
E’ legata alla comunità ecclesiale di San Cataldo e ad altre ancora: San Pietro in
Caltanissetta, la comunità di Santa Caterina e di Sutera, le famiglie e i giovani per il
tempo di condivisione, di fraternità e di amicizia vissuto nel mio servizio pastorale che ci
arricchisce reciprocamente. Ricevo tanto dalla loro fede e dalla loro generosità,
sforzandoci di crescere insieme nella comunione e di camminare verso la santità.
E’ legata alla comunità della Chiesa Madre, a don Massimo e al diacono Salvatore, ai
parroci e sacerdoti di San Cataldo e del Vicariato in particolare, perchè in questo
cammino mi sono compagni indivisibili, sostegno, forza, motivo di fiducia e di affetto.
E’ legata ai miei compagni di ordinazione che sono qui presenti e per i quali vi invito a
pregare e a ringraziare il Signore.
Desidero in modo particolare ringraziare la corale interparrocchiale, il consiglio pastorale
e quanti hanno desiderato partecipare con affetto e sincera amicizia e a quanti hanno
preparato questa celebrazione.
Affido all’intercessione della Vergine Immacolata e della venerabile Marianna Amico
Roxas, i sentimenti miei e vostri di ogni lode, onore, e gloria alla Santissima Trinità, ora e
sempre per tutti i secoli dei secoli. Amen.