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 In viaggio
con Gellindo
Ghiandedoro
ITINERARIO E FOTOGRAFIE DI SILVIA VERNACCINI
Derocca, la malga
delle ricotte di pecora
Alta Valsugana: Vigolo Vattaro
La Vigolana è la montagna a sud-est di
Trento affacciata sulla
Valle dell’Adige, sulla
conca di Vigolo Vattaro e la Valle del Centa
dove si mostra con
pendii ripidi e rocciosi. Diverse le cime
oltre i 2.000 metri: la
più alta è il Becco di
Filadonna (2.150 m),
chiamato anche Corno
di Scanuppia, nome
con il quale un tempo
si designava il versante
meridionale dell’intera
Vigolana. La Vigola-
na si presenta con
un ambiente ancora
selvaggio, paradiso
per gli amanti delle
escursioni su sentieri e strette cenge e
delle arrampicate su
pareti spettacolari. Ad
esempio, c’è il caratteristico pinnacolo
della “Madonnina” (30
m), che la leggenda
dice essere un gigante
pietrificato; alle sue
spalle l’altro sperone
roccioso è chiamato
il “Frate”. Conformazioni particolari ben
visibili da Trento, che
Panoramica su Vigolo Vattaro.
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tanto hanno attirato
gli alpinisti per tracciarvi interessanti
seppur brevi vie di
arrampicata; da ricordare è anche la singolare morfologia della
Cima del Campigolét
In viaggio con Gellindo Ghiandedoro
Dall’alto: il crocifisso in località Verzer segna l’inizio del sentiero che
sale a Malga Derocca; il Lago di Caldonazzo visto da Malga Derocca.
(2.028 m) che, quando
è ricoperta di neve, è
soprannominata ”orsa
della Vigolana”: finché
la si vede dalla città di
Trento significa che
l’inverno non è ancora
finito!
Questa escursione
vi accompagna alla
Malga Derocca, attraversando prima la
fertile sella di Vigolo
Vattaro, un terrazzo
morenico, segnato
dalle glaciazioni disteso tra la Marzola e la
Vigolana. La partenza
è al Magazzino Vigili
del Fuoco di Vigolo
Vattaro (720 m), da
dove proseguite su via
Bersaglio (gran parte
dei paesi del Tirolo
storico avevano un
bersaglio dove si allenavano gli Schützen),
seguendo poi il sentiero Sat n. 450Bis che
supera la Fontana de
l’Ors fino ad arrivare al
Crocefisso del Verzer
(1.024 m; ore 1.15).
Ora l’itinerario si fa
faticoso in salita per il
Senter dei aseni alzandosi a quota 1.200
metri dove s’incrocia il
Sat n. 450. Proseguite
zigzagando in salita
per giungere al belvedere Col dela Caura
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(1.494 m; ore 0.50),
panoramico su Trento e l’Alta Valsugana:
notate come i coltivi
della fertile e ampia
sella di Vattaro – dove
i paesi di Vigolo e Vattaro sembrano quasi
confrontarsi – si confondono lentamente
nelle falde boschive
della Vigolana. La
vita sul questo altopiano fino a qualche
decennio fa era strettamente legata alle
risorse del territorio,
alla precisa divisione confinaria; fin dal
Medioevo le vicende
ereditarie crearono
una frammentazione
della campagna (orzo,
grano, fieno) e dei
boschi, sfruttati soprattutto per alimentare le calcare e per
trasformare la legna
in carbone vegetale.
L’allevamento era piuttosto scarso, pochi
bovini e più numerose
le pecore e le capre a
causa della scarsità di
pascoli.
Quassù, guardando
in alto la Madonnina
di roccia e in basso
le piante del rosso
rododendro, incrociate ora il sentiero Sat n.
447 che sale al Becco
In viaggio con Gellindo Ghiandedoro
della Ceriola. Lungo il
cammino incontrate
anche l’indicazione
per la Grotta Gabrielli, una cavità carsica
esplorata nel 1959,
dove venne anche
scoperto uno dei più
grandi cimiteri di
stambecchi delle Alpi
(ingresso chiuso); visitabile solo accompagnati; Gruppo Grotte
Sat di Vigolo Vattaro:
www.sat.tn.it). Voi
continuate però sul
sentiero n. 450, a sinistra, con meta Malga
Derocca, un tempo
conosciuta per le
sue ricotte di latte di
pecora (1.636 m; ore
0.40). Ricostruita nel
1929, Malga Derocca
venne abbandonata
subito dopo la guerra
e data in gestione alla
Società del Grez, oggi
Amici della Derocca,
trasformato in un rifugio, base di partenza
per le ascensioni sul
versante settentrionale della Vigolana; lo
stallone poco distante
viene invece ancora
usato in estate per
il pascolo di cavalli e
asini.
Prima di rientrare
(ore 2.15), dopo aver
goduto del panora-
ma sulle montagne
della Valsugana, vale
la pena fare una breve deviazione per la
sovrastante chiesetta
della Madonna delle
Nevi (1958), segnata
dalla vecchia campanella che suonava per
richiamare gli alpinisti
nelle giornate nebbiose. Il percorso ricalca
quello dell’andata
ma, giunti al bivio per
località Verzer, potete
proseguire sul n. 450
scendendo sul Senter de le zete (980 m)
immerso in un bosco
di faggi per entrare –
superata la sorgente
del Malghet – a Vigolo
Vattaro, quindi al luogo di partenza, per via
Erbosa, che costeggia
campi di frutteti.
Dall’alto: Malga Derocca; scorcio sulla “Madonnina”, alle sue spalle
il “Frate”..
In totale l’escursione richiede circa 5.30 ore.
Località Verzer è raggiungibile in automobile (2
km strada sterrata) nei fine settimana tra luglio e
agosto(per le date telefonare al Municipio di Vigolo
Vattaro, tel. 0461 848812)
Rifugio Malga Derocca, gestione Amici della Derocca: cell. 335 5455249 (apertura estiva)
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