Pagine 76 - Guerra Edizioni
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La Lince ritratta dal Bontalenti, 1583 - 1593 ho mai inteso che in Frignano si siano scoperti altri orsi, fuorché uno l’anno passato che fu morto per la neve da quelli della Pieve di Pellago, dove ancora si sono ammazzati lupi cervieri”, e solo pochi mesi dopo, il 3 giugno 1574, in un’altra lettera menziona ancora il felino e il plantigrado: “Alcuni uomini di Fiumalbo avvertiti da me hanno veduto l’orso et in quel di Fanano si sono veduti alcuni lupi cervieri”, confermando ulteriormente la loro presenza nei territori dell’Appennino modenese. Un’interessante rappresentazione della Lince si trova nella Grotta Grande del giardino di Boboli, realizzata da Bernardo Bontalenti tra il 1583 e il 1593 (Masseti, 2002). L’animale è raffigurato con grande realismo: molto probabilmente il felino, come gli altri animali rappresentati nell’opera, è stato ritratto dal vero nei serragli granducali di Boboli e San Marco (De Angelis, 1992). 76 La Lince appenninica Presenza storica della Lince in Appennino La Lince nelle opere di Paolo Caliari detto il Veronese (1528-1588) Sopra sinistra Giovane Gentiluomo in pelliccia di Lince (Daniele Barbaro), 1562 – 1570. Olio su tela, 140 x 107 cm., Galleria Palatina, Palazzo Pitti, Firenze Sopra centro Ritratto di Alessandro Contarini, 1565-1570. Olio su tela, 132 x 102 cm., Gemäldegalerie Alte Meister, Staatliche Kunstsammlungen Dresden, Dresda Sopra destra Ritratto di Francesco Franceschini, 1551. Olio su tela, 188 x 135 cm., Sarasota, Collection of The John and Mable Ringling Museum of Art, Florida Destra Ritratto di un Gentiluomo in pelliccia di Lince, 1570 ca. Olio su tela, 120 x 102 cm., Szèpmüvészeti Múzeum, Budapest Presenza storica della Lince in Appennino La Lince appenninica 77