salva la fiaba
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Gellindo Ghiandedoro e il fotografo Grandangolo Fiaba di MAURO NERI Illustrazione di FULBER www.risparmiolandia.it Gellindo Ghiandedoro e il fotografo Grandangolo Lo spaventapasseri Grandangolo era arrivato al Villaggio di Rispamiolandia alla chetichella, senza quasi farsi notare. Aveva traslocato nel pieno della notte, ammassando tutta la sua attrezzatura – macchine fotografiche d’ogni tipo e misura, treppiedi, lampade, ombrelli, fondali e tendine – nei due locali della sua bottega, e il mattino dopo ecco la sorpresa di una grande insegna che campeggiava sulla casa del nuovo arrivato: FOTO GRANDANGOLO tutto ciò che vi serve per una bella fotografia – Vorrei una bella foto da incorniciare e da appendere nel mio salotto – chiese Chiomadoro, la prima cliente del fotografo Grandangolo. – Non c’è problema... accomodati qui, su questa poltroncina, sistemati quei bei boccoli biondi... guarda da questa parte... sorridi... e Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Una volta Chiomadoro avrebbe dovuto aspettare due o tre giorni, prima di vedere la sua bella fotografia stampata, ma con le macchine digitali... – Ecco qua – esclamò Grandangolo mostrando alla bella spauracchia lo schermo di un computer con le venti immagini appena scattate, – adesso scegliamo la più bel... Disastro! Orrore!! Cataclisma!!! – Ehi – esclamò Chiomadoro con gli occhi sbarrati, – ma le mie foto sono tutte... SFOCATE! Il povero fotografo avvicinò il naso allo schermo e vide solo una nuvola indistinta di forme e di colori. Non c’era una foto che si salvava! Erano tutte proprio sfocate!! Provò e riprovò, Grandangolo, usando tutte le macchine fotografiche che aveva nello studio, ma non ci fu verso di ottenere alla fine anche una sola, piccola, minuscola immagine che potesse essere stampata, incorniciata e appesa alla parete principale del salotto di Chiomadoro. E la spauracchietta se ne andò sbattendo la porta del negozio. La voce che qualcosa non funzionava nella nuova bottega del fotografo fece ben presto il giro del Villaggio. Un’ora dopo entrò nel negozio Tisana la Dolce vestita a festa: indossava una camicia verde a fiorellini gialli, una gonna azzurra a strisce rosse e www.risparmiolandia.it Gellindo Ghiandedoro e il fotografo Grandangolo un grembiule azzurro ricamato con foglie color lillà e fiori color argento. Era un trionfo di colori, insomma. – Potresti farmi una bella foto a colori, ché voglio spedirla a una mia amica che abita lontano? – Come no – esclamò Grandangolo col cuore in gola, già pensando alla foto sfocata che ne sarebbe venuta. Tisana si mise in piedi davanti a un fondale che ritraeva un bel giardino pieno di fiori d’ogni colore, con un arcobaleno che attraversava il cielo azzurro... – Bene così... spostati un po’ più a sinistra... alza un attimo il braccio destro... sorridi... sta’ ferma... e... Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Con mano tremante Grandangolo estrasse dalla macchina fotografica la schedina con le foto appena scattate, la inserì o nel computer e accese lo schermo... Spavento! Calamità!! Terrore!!! Le venti nuove foto erano tutte sfocate e per di più... – Ehi, – strillò Tisana la Dolce, – ma ti sei sbagliato: avevo chiesto una bella foto a colori, e invece le hai scattate tutte in BIANCO E NERO! – Ma non è possibile – piagnucolò il povero fotografo mettendosi le mani nei capelli di paglia, – la macchina fotografica è impostata sulle foto a colori e... dai, facciamone delle altre con una macchina nuova, magari questa si è solo inceppata. Però fu tutto inutile: di macchine nuove Grandangolo ne provò a decine, ma tutte tutte tutte scattavano foto sfocate e in bianco e nero! E Tisana la Dolce se ne andò delusa. Due ore dopo toccò a Fra’ Vesuvio presentarsi alla bottega di Grandangolo: – Potresti scattarmi una foto a colori, ché la devo spedire a mio cugino che abita a Napoli? Sono anni che non ci vediamo... – Va bene... vediamo che cosa riesco a fare – balbettò il povero fotografo, che per l’occasione adoperò una macchina digitale nuova di zecca, ancora chiusa nella sua confezione. Fra’ Vesuvio, che era vestito di tutto punto con tanto di camicia, cravatta e giacca elegante, si mise davanti a un fondale che ritraeva un bellissimo tramonto sul lago. – Un po’ più indietro – consigliò Grandangolo, – girati verso sinistra... no, forse è meglio verso destra... sistemati i capelli... aspetta che raddrizzo il nodo della cravatta... ecco, siamo pronti e... Click! Click! Click! Click! Click! Click! www.risparmiolandia.it Gellindo Ghiandedoro e il fotografo Grandangolo – ma io non ci credevo! Invece avevano proprio ragione: non sai scattare una foto che sia decente! Ci rimase molto male, il povero Grandangolo, che si chiuse nel retrobottega per tre giorni e tre notti: smontò una a una tutte le macchine digitali che possedeva e le rimontò dopo aver pulito con cura ogni più piccolo pezzo. Dopo di che si mise al collo tre macchine fotografiche (una piccolissima che ci sarebbe stata nel taschino della giacca, una media e l’altra bella grossa, con tanto di teleobiettivo e flash) e uscì. Click! Click! Click! – E adesso... vediamo come sono venute – mormorò il fotografo col cuore in gola. Accese il computer e... Disgrazia! Maledizione!! Accidenti!!! Le nuove foto erano sfocate, in bianco e nero e TUTTE STORTE, con il lago sullo sfondo piegato pericolosamente verso destra che quasi l’acqua usciva tutta! Non ce n’era una in cui l’orizzonte fosse perfettamente diritto! – Avevo sentito dire che farsi fare una foto nella tua bottega è alquanto problematico – disse a quel punto Fra’ Vesuvio, – Mi sai dire dove abita lo scoiattolo Gellindo Ghiandedoro? – chiese allo spauracchio Abbecedario, il primo che incontrò sulla piazza del Villaggio. Seguì le indicazioni del maestro e in meno di mezz’ora fu ai piedi dell’albero più grosso del Bosco delle Venti Querce. Ci volle tutta la sua pazienza e tutto il fiato che aveva in corpo... – Gellindooo! Gellindo Ghiandedorooo!! Svegliatiii!!!! Aprimi la portaaaa!... – e solo dopo un bel po’ lo scoiattolo risparmioso venne ad aprire con gli occhietti ancora chiusi per il gran sonno. – Ma non lo sai che il letargo termina quando finisce l’inverno? – si lamentò Gellindo stropicciandosi gli occhi. – E infatti oggi è il 21 di marzo, il primo giorno di primavera, e sono qui perché tu dovresti risolvere il mio problema. A quel punto Gellindo Ghiandedoro si svegliò del tutto: quando c’era un problema da risolvere, lui era tutto orecchi. Quella volta, però, dopo aver ascoltato le disgrazie del fotografo Grandangolo, fece una smorfia dubbiosa: – Certo che il tuo è un problema difficile da risolvere, caro mio! Io www.risparmiolandia.it Gellindo Ghiandedoro e il fotografo Grandangolo non mi intendo di macchine digitali e non saprei come aiutarti per tornare a scattare foto normali, a fuoco, a colori e diritte... Quando però Gellindo vide una lacrimuccia spuntare sul ciglio degli occhi del povero fotografo, il cuore gli s’intenerì. – Comunque sai cosa facciamo? Siccome tu hai non uno, bensì tre problemi (scatti foto sfocate, foto in bianco e nero e foto storte), affrontiamoli uno alla volta, questi problemi. Cominciamo col primo: le tue foto sono sfocate? So dove trovare il rimedio che fa per te! Gling Glong! La campanella della Farmacia di Quantobasta richiamò lo spauracchio farmacista dietro al bancone. – Ehilà Gellindo, già al lavoro il primo giorno di primavera? – Come no – rispose lo scoiattolo, – e comunque il mio amico qui, il fotografo Grandangolo, ha bisogno di te. Potresti fargli provare uno dei tuoi occhiali? Il fotografo ne inforcò almeno trentacinque, di occhiali, ma alla fine trovò quello che faceva per lui: – Adesso sì che ci vedo bene! – esclamò felice e... Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! ...scattò una serie di venti foto tutte perfettamente a fuoco! – Le tue foto sono tutte senza colori? – disse a quel punto lo scoiattolo. – Andiamo dallo spaventapasseri Pintacchio, il pittore del villaggio: lui di sicuro potrà aiutarci. – Vedi, Grandangolo, – disse Pintacchio dopo aver ascoltato il problema, – per poter scattare foto a colori, è necessario conoscere bene innanzitutto i colori primari: il giallo, il rosso, l’azzurro, a cui si aggiungo- no il bianco e il nero... Se poi noi prendiamo questi colori e li mescoliamo tra di loro in quantità diverse, otteniamo milioni e milioni di sfumature, una più bella dell’altra, e solo a quel punto sapremo scattare foto a colori meravigliose! Dai che proviamo! E prova e riprova, dopo un po’ di esercizi con il celeste, il lillà, il marrone, il rosso purpureo e il nero-blu-notte... Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! ... Grandangolo finalmente riuscì a ottenere le sue prime foto a colori: stupende! bellissime! meravigliose! – E adesso passiamo al terzo problema, quello delle foto con l’orizzonte storto – esclamò Gellindo Ghiandedoro prendendo per mano l’amico fotografo e trascinandolo fuori dalla casa del pittore Pintacchio. – Seguimi! I due tornarono su al Bosco delle Venti Querce ed entrarono nella casetta di Gellindo. Lo scoiattolo mise il fotografo da- www.risparmiolandia.it Gellindo Ghiandedoro e il fotografo Grandangolo e si abbassa, ma basta tirare un po’ di qua, piegare un po’ di là, alzare da questa parte, abbassare dall’altra... ed ecco qui il nuovo Grandangolo, con le due spalle alla medesima altezza. E adesso le foto che scatterai saranno tutte perfettamente orizzontali! Su dai, prova! vanti al grande specchio dell’armadio in camera da letto ed esclamò: – Ti vedi riflesso nello specchio? – Come no! Con questi occhiali mi vedo benissimo! – E non vedi niente di particolare? Grandangolo si guardò con attenzione e vide il berretto con la visiera in testa, le tre macchine fotografiche appese al collo, la camicia a quadri rossi e azzurri, i pantaloni con mille tasche, le scarpe da ginnastica bianche e azzurre ai piedi... – Le spalle, guarda bene le tue spalle – gli suggerì Gellindo. – Non noti nulla di strano? Be’, effettivamente... – Effettivamente la spalla destra è un po’ più bassa della sinistra! Ma cosa mi è successo? Sto forse cadendo a pezzi? – singhiozzò il povero spauracchio. – Ma no, tranquillo – lo consolò Gellindo, – è un problema che prima o poi avete tutti, voi spaventapasseri. Una spalla vi cede E... Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Ecco a voi, dopo gran penare, le prime foto belle di Grandangolo! Foto a fuoco... EVVIVA! Foto a colori... EVVIVA EVVIVA!! Foto con l’orizzonte diritto... EVVIVA EVVIVA EVVIVA!!! Foto coi fiocchi, insomma, foto perfettamente perfette, foto che Grandangolo regalò a tutti gli abitanti del Villaggio per farsi perdonare... e per farsi voler bene! www.risparmiolandia.it