Valutazione del Rischio da Stress Lavoro
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Valutazione del Rischio da Stress Lavoro
COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITÀ LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI (CUG) UFFICI GIUDIZIARI ROMANI Corte d’Appello di Roma Valutazione del Rischio da Stress Lavoro-Correlato. Studio pilota su stress percepito, qualità della salute e problematiche di lavoro in un campione di lavoratori degli Uffici Giudiziari di Roma Berivi S. Ferramosca B.M. Grassi A. Palummieri A. Robiati MV. Robiati S. Russello C. Tranquilli P. COMITATOUNICODIGARANZIA Sommario Introduzione 3 La ricerca 4 Gli strumenti utilizzati 6 Questionario - Strumento indicatore dell’INAIL 6 Questionario sullo stato di salute SF-12-v1 9 Questionario “Valutazione è prevenzione, Sicurezza è partecipazione” 9 Il campione 10 I risultati 13 Conclusioni 23 Bibliografia 24 Figure e tabelle 24 2 COMITATOUNICODIGARANZIA Introduzione Considerando che il fisiologo Hans Selye individuò nel lontano 1936 (1), sulla famosa rivista americana Nature, la sindrome aspecifica di malattia primitiva, denominata poi sindrome generale di adattamento (GAS – General Adaptation Syndrome), riconosciuto poi come stress, potremmo dire che tale concetto nasce casualmente dagli studi effettuati sugli animali, ma il fenomeno si diffonde poi epidemicamente fra gli umani con la contemporaneità e con i suoi correlati: ritmi lavorativi sempre più frenetici, nuove tecnologie, inserimento di nuove forme contrattuali e aumento della precarietà, declino dell’autorità e del funzionamento verticale nei luoghi di lavoro, pressione dei mass media e, purtroppo, diffusione del disimpegno morale nelle istituzioni. Non solo, ma poiché l’autore tedesco ottenne gli stessi risultati del GAS con la somministrazione di formalina, un elemento tossico per l’organismo, egli ne dedusse che tale sindrome equivale ad una sorta di avvelenamento autoindotto. In altri termini lo stress ci intossica. L’autore individuò casualmente, infatti, una reazione aspecifica dell’organismo umano di fronte ad un evento stressante – stressor – che nel suo corso naturale prevede un innesco, ovvero la reazione di allarme e di mobilitazione delle difese psichiche e fisiche; una fase di resistenza, la durata dell’evento e della reazione nella quale l’organismo stabilizza tale funzionamento difensivo; una risoluzione, ossia il ristabilirsi della condizione iniziale di normalità. In queste condizioni lo stress può rappresentare anche uno stimolo per i processi vitali, può indurre vivacità e perfino entusiasmo. Nel caso in cui la terza fase non si presenti ci troveremmo, viceversa, di fronte ad uno stress perpetuato con conseguente sovraccarico e malfunzionamento, con esiti fisici cronici dannosi per l’organismo, che sarà soggetto all’insorgenza di malattie fisiche quali quelle cardiovascolari, muscoloscheletriche, calo delle difese immunitarie, allergie, infiammazioni, disfunzioni sessuali, per citare le più conosciute; oppure alla comparsa di disfunzioni psichiche, quali ansia generalizzata, insonnia, attacchi di panico, depressione, insorgenza di tratti paranoidei, tra le più frequenti. Le sindromi da stress oggi sono sempre più studiate in ambito lavorativo ed hanno originato un filone di ricerca in continua evoluzione scientifica che è quello sullo stress lavoro-correlato. Ed infatti, termini come burnout, malattia professionale, mobbing sono entrati massicciamente nel vocabolario quotidiano di ognuno. 3 COMITATOUNICODIGARANZIA COMITATOUNICODIGARANZIA La ricerca L’attuale quadro normativo di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, costituito dal Decreto Legislativo 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni, ha specificatamente individuato lo “stress lavoro-correlato” come uno dei rischi oggetto di obbligatoria valutazione a far data dal 31 dicembre 2010 - secondo i contenuti dell’Accordo europeo dell’8 ottobre 2004 e di conseguente adeguata gestione. Il citato decreto ha poi demandato alla Commissione Consultiva permanente per la salute e la sicurezza del lavoro il compito di “elaborare le indicazioni necessarie alla valutazione del rischio stress lavoro-correlato”, successivamente emanate il 17/11/2010 sotto forma di un “percorso metodologico che rappresenta il livello minimo di attuazione dell’obbligo”. Alla fine del 2014, il COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITÀ, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI (CUG) avverte la necessità di una prima verifica delle condizioni lavorative dei dipendenti degli Uffici Giudiziari di Roma. Tale necessità origina da uno studio effettuato nel 2013 all’esito di due giornate di formazione realizzate dal preesistente Comitato per le Pari Opportunità con la collaborazione della dr.ssa Simonetta Robiati. A seguito di ciò il Comitato ha coinvolto il prof. Antonio Grassi e la dr.ssa Sandra Berivi assieme ai loro collaboratori, il dr. Antonio Palummieri e la dr.ssa Carla Russello - in una ricerca più articolata, finalizzata alla raccolta di dati su un disagio lavorativo sempre più diffuso e palpabile, ma molto difficile da definire. A ciò si sono aggiunti una crescente consapevolezza nei riguardi di un clima che risente sempre di più di condizioni di lavoro al limite della sopportabilità, di un cambiamento della considerazione intorno a chi lavora in talune istituzioni, ormai nel mirino dell’opinione pubblica (come la giustizia, ma anche la sanità e la scuola) e delle effettive condizioni ambientali lavorative, sempre meno a misura d’uomo e sempre più disfunzionali anche a causa della crisi economica che, certamente, non favorisce l’attenzione sui problemi in materia di sicurezza del lavoro. Abbiamo visto che lo stress non è una malattia, ma un’attivazione dell’organismo in toto che, se prolungata, come afferma l’Agenzia Europea per la salute e la sicurezza sul lavoro, “può alterare il modo in cui una persona si sente, pensa e si comporta” (2) e che può indurre uno stato di sofferenza 4 COMITATOUNICODIGARANZIA e di malattia, fino alla morte. Inoltre, gli stressor occupazionali incrementano il rischio di infortunio (3). Lo stress da lavoro può essere causato da vari fattori quali il contenuto e l’organizzazione del lavoro, l’ambiente di lavoro, una comunicazione “povera”, ecc. Infine, il livello di stress s’innalza se manca il sostegno da parte dei colleghi o dei superiori; in tal senso l’isolamento sociale e l’assenza di collaborazione aumentano il rischio di stress lavoro-correlato. Viceversa, eseguire compiti lavorativi con un alto grado di controllo, in un ambiente lavorativo con rapporti sociali in grado di garantire un adeguato sostegno, contribuisce al benessere psicofisico del lavoratore (3). Le ricerche sullo stress lavoro correlato devono tener conto delle indicazioni metodologiche individuate dalla Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro in ottemperanza agli art. 6, comma 8 m-quater e 28 comma 1 bis del D. Lgs. 81/2008 ossia della priorità di indicatori “oggettivi e verificabili, ove possibile numericamente apprezzabili” (4) rispetto a quelli invece soggettivi e relativi alla salute percepita. A ciò si aggiunge l’ottica di Lazarus (5,6) che vede invece nell’interazione fra individuo e ambiente la causa del disagio, derivante quindi dalle caratteristiche soggettive e dalle strategie di coping del lavoratore. Tuttavia, come segnalato da più parti (7), ascoltare e valorizzare la voce del lavoratore che per primo avverte e denuncia una situazione di profondo disagio e sofferenza, è più efficace e più opportuno sebbene si discosti da una visione che cerca di essere più oggettiva possibile (8). Inoltre, se è vero che alcune personalità possono essere più capaci, rispetto ad altre più vulnerabili, di affrontare e reagire al disagio e alla sofferenza dovuti a problematiche lavorative e/o organizzative, la rilevanza gruppale del problema assieme all’emergere di criticità riscontrabili nel funzionamento lavorativo sono elementi conoscitivi essenziali. Sia la visione prevalentemente oggettivistica sia quella prevalentemente soggettivistica, infatti, rischiano di eludere il problema principale, ossia la necessità di risolvere tali criticità, al fine di evitare una interpretazione del fenomeno in senso piuttosto darwiniana: i più forti resistono! L’obiettivo della ricerca è stato quello di un ascolto approfondito su come i lavoratori percepiscono il proprio ambiente di lavoro, come lo vedono e come lo vivono, con l’obiettivo di dare voce al loro disagio, al fine di comprendere l’eventuale presenza di una “sofferenza” senza “nome”. L’eventualità che la Dirigenza, attraverso gli Organismi preposti, possa dare seguito a questo primo studio pilota sarebbe da considerare un successo e una speranza per un cambiamento effettivo. 5 COMITATOUNICODIGARANZIA Gli strumenti utilizzati La metodologia scelta si avvale di 3 strumenti diversificati. Un primo strumento è il Questionario-Strumento Indicatore redatto dall’INAIL che studia la percezione soggettiva dei lavoratori rispetto al rischio dello stress lavoro correlato. A questo è stato affiancato un secondo strumento, il questionario SF-12-v1 Health Survey, nato negli Stati Uniti e diffuso oramai anche in Europa, che misura, invece, lo stato di salute fisica e mentale dei lavoratori. Il terzo strumento è stato costruito dalla dr.ssa Robiati, assieme al gruppo di lavoro del CUG, ed è calato nella realtà specifica degli Uffici Giudiziari Romani al fine di cogliere aspetti concreti della realtà lavorativa quotidiana dei lavoratori ed in tal modo accostare ad una valutazione più standardizzata e comparabile con altri campioni di lavoratori un’altra molto eloquente ed utile alla comprensione del fenomeno. Descriviamo ora più in dettaglio gli strumenti. Questionario-Strumento indicatore dell’INAIL Il Questionario-Strumento Indicatore è composto da 35 domande riguardanti le condizioni di lavoro ritenute potenziali cause di stress all’interno dell’azienda, che corrispondono alle sei dimensioni organizzative definite dal modello Management Standards approntato dall’Health and Safety Executive (HSE), il cui “Indicator tool” è stato validato nel Regno Unito e nella Repubblica d’Irlanda su più di 26.000 lavoratori (9). In Italia tale strumento è stato validato su 6378 lavoratori dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (10;11). Lo strumento indicatore consta di 6 scale (il supporto è diviso tra supporto del management e supporto tra colleghi) più la scala globale: 1. domanda, 2. controllo, 3a. supporto del management, 3b. supporto tra colleghi, 4. relazioni, 5. ruolo, 6. cambiamento. Strumento utile alla fase di valutazione approfondita, prevede la valutazione della percezione soggettiva dei lavoratori ed è utile all’identificazione e caratterizzazione del rischio da stress lavoro-correlato e delle sue cause. Lo strumento nel nostro campione ha una buona affidabilità, con un’Alfa di Cronbach compresa tra .707-.926. Le correlazioni tra le scale sono tutte statisticamente significative (v. Tabella 1). Le scale Domanda e Relazioni sono state rovesciate per facilitare il confronto con le altre scale, cosicché alti punteggi indicano meno rischio di stress lavorativo come per gli altri fattori. 6 COMITATOUNICODIGARANZIA Domanda Controllo Supp. Supp. tra manager pari Relazioni a Ruolo Cambiamento Totale PCS12 MCS-12 Domanda 0,849 Controllo ,470** 0,765 Supp. management ,400 ,445** 0,820 Supp. tra pari ,353 ,486** ,557** 0,832 Relazioni ,510 ,416 ,446 ,587** 0,746 Ruolo ,311 ,479 ,350 ,301** ,308** 0,808 Cambiamento ,372 ,507 ,694 ,456 ** ,324 ,435** 0,707 Totale (n=559) ,730** ,764** ,767** ,715** ,700** ,622** ,724** 0,926 PCS-12 (n=473) ,243 ,278 ,149 ,155 ,233 ,185 ** ,122 ,278** - MCS-12 (n=473) ,493** ,342** ,364** ,340** ,419** ,307** ,320** ,523** ,150** - 2,89 3,38 2,96 3,37 3,46 4,13 2,74 3,27 44,79 40,35 ,743 ,772 ,964 ,866 ,846 ,792 ,955 ,599 9,32 12,89 20 2,25 2,67 2,00 2,75 2,75 3,60 2,00 2,77 50 2,88 3,50 3,00 3,50 3,50 4,20 2,67 3,31 80 3,63 4,00 3,80 4,00 4,25 4,80 3,67 3,80 ** ** ** ** Media Dev. Stand. Percentile ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **. p< 0,001 (2-code). Valori in diagonale in grassetto: Alfa di Cronbach (Non calcolabile per le scale PCS-12 e MCS-12) a Per facilitare il confronto tra i fattori i punteggi per questi fattori sono stati rovesciati, così che alti punteggi indicano meno rischio di stress lavorativo come per gli altri fattori. Tabella 1 – Alfa di Cronbach e correlazioni tra le scale HSE e le scale SF-12 e rispettive statistiche descrittive Per ciascuna delle sei dimensioni dei Management Standards vengono forniti alcuni parametri di riferimento, sottoforma di Condizioni ideali/Stati da conseguire, che possono essere utili al Datore di Lavoro per identificare le condizioni ideali a cui la propria azienda e organizzazione del lavoro dovrebbero tendere (v. Figura 1). 7 COMITATOUNICODIGARANZIA Figura 1 – Scale dello Strumento Indicatore e relativi Condizioni ideali/Stati da conseguire (FONTE: INAIL, 2011) Sulla base dell’analisi dei questionari inseriti, è possibile ottenere sia un valore numerico per ognuna delle sei dimensioni sia il relativo “codice colore” di riferimento, interpretabile in esito negativo (rosso e giallo) o esito positivo (verde e blu) (v. Figura 2). 8 COMITATOUNICODIGARANZIA Figura 2 – “Codice colore” e significato (FONTE: INAIL, 2011) Questionario sullo stato di salute SF-12-v1 Il questionario SF-12-v1 Health Survey è la versione breve del questionario SF-36, ed è utile per misurare lo stato di salute fisica (Physical Component Summary - PCS-12) e mentale (Mental Component Summary - MCS-12). In Italia il questionario è stato utilizzato su un campione di 61.434 individui in un’indagine ISTAT multiscopo sullo stato di salute degli italiani. Molti studi internazionali riportano l’alta validità e affidabilità dello strumento. I punteggi delle scale hanno un range tra 0 e 100, dove 0 indica il livello più basso di salute e 100 indica il livello più alto. Questionario “Valutazione è prevenzione, Sicurezza è partecipazione” Il questionario anonimo dal titolo “Valutazione è prevenzione, sicurezza è partecipazione” ha come obiettivo quello di testare il vissuto concreto e quotidiano dei lavoratori/lavoratrici e verificare le possibili criticità su cui intervenire per prevenire lo stress lavoro correlato nell’ambito specifico degli Uffici Giudiziari Romani. Ciò risponde al bisogno di una riflessione generale sulla possibilità di rivedere alcune modalità organizzative, o di implementare la comunicazione verticale tra le varie figure professionali, o la necessità di intervenire sulle relazioni tra colleghi, oberati di lavoro eppure considerati dall’opinione pubblica poco efficienti. 9 COMITATOUNICODIGARANZIA Il campione La ricerca si è svolta in forma di partecipazione volontaria. I lavoratori che hanno partecipato alla ricerca sulla valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato rappresentano circa il 26% (N=584) dei dipendenti degli uffici giudiziari romani, che consta di 2262 unità. Il tasso di risposta più basso si riscontra nel gruppo di coloro che lavorano presso il Tribunale di Roma (156/834), a differenza di chi lavora presso la struttura del Giudice di Pace che ha un tasso di risposta più elevato (63/98) (v. Figura 1). Nonostante ciò, i dipendenti del Tribunale di Roma rappresentano più di un quarto (27%) dei rispondenti (v. Tabella 1). Figura 3 – Tasso di risposta per ufficio di provenienza e totale Il campione ha un’età compresa tra i 27 e i 65 anni, con un’età mediana di 52 anni, e per la maggior parte è costituito da donne (80%). Il 98% possiede la nazionalità italiana e il 68% ha conseguito un diploma di scuola secondaria di secondo grado. Gli uomini risultano avere una scolarizzazione più elevata, infatti il 28% ha conseguito una laurea, contro il 22% delle donne. 10 COMITATOUNICODIGARANZIA Figura 4 - Genere del campione Figura 5 - Anni di scolarità per genere (esclusi 11 non rispondenti) Sono state accorpate le qualifiche professionali in tre aree: l’Area “C” è composta da Direttore e Funzionario; l’Area “B” da Cancelliere, Assistente, Operatore, Ufficiale giudiziario e Autista; l’Area “A” da Ausiliare e Centralinista (v. Tabella 2). Per ciò che riguarda la limitatezza delle adesioni alla ricerca possiamo ipotizzare sia una problematicità legata alla “visibilità” dei lavoratori e delle loro risposte sia ad una difficoltà a raggiungere l’intera popolazione lavorativa per problemi logistici legati anche all’estrema frammentarietà degli Uffici Giudiziari. In occasione della presentazione al personale della ricerca e dei correlati questionari, alcuni 11 COMITATOUNICODIGARANZIA lavoratori, infatti, hanno espresso la loro difficoltà a rispondere per il timore di poter essere individuati rispetto al profilo professionale da indicare nello stesso, nonostante il questionario fosse in forma anonima. Inoltre, la dislocazione degli uffici, il sovraccarico lavorativo, hanno reso difficile a coloro che si occupavano della distribuzione di arrivare a tutti. Per contro, potremmo anche dire che la forma volontaria di distribuzione dei questionari ci obbliga ad una cautela nella generalizzazione perché si potrebbe pensare che chi ha aderito sia anche rappresentativo dei lavoratori più critici o più “lamentosi”, oppure che quelli più in difficoltà possano non avere risposto per demotivazione o per “paura” delle conseguenze nell’ambito lavorativo. Tuttavia, come già sottolineato, l’occasione di avere la voce dei lavoratori ci obbliga ad uno sguardo attento e, il più possibile, serio e onesto, come la nostra ricerca sicuramente cerca di essere. Sesso Età in gruppi Maschio Femmina Non risposto <=40 41 - 50 51 - 60 60+ NR Nazionalità Anni di studio Ufficio Qualifica Tipologia contrattuale Italiana Non italiana Non risposto Licenzia media Diploma di maturità Laurea NR Tribunale di Roma (Civile e Penale) Tribunale di Sorveglianza Tribunale per i Minorenni Corte di Appello Procura Generale presso la Corte d’Appello Procura Repubblica presso il Tribunale Procura Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni Giudice di Pace Non risposto Direttore Funzionario Cancellieri Assistente Operatore Autista Ufficiale giudiziario Ausiliari Centralinista Non risposto Tempo indeterminato Tempo determinato Collaborazione Non risposto Altro Tabella 2 – Dati demografici e lavorativi del campione(N=584) 12 n 108 465 11 14 213 266 55 36 % 18,5% 79,6% 1,9% 2,4% 36,5% 45,5% 9,4% 6,2% 571 2 11 25 396 135 28 156 24 10 126 47 134 12 63 12 14 94 115 202 49 3 7 36 1 63 550 11 2 9 12 97,8% 0,3% 1,9% 4,3% 67,8% 23,1% 4,8% 26,7% 4,1% 1,7% 21,6% 8,0% 22,9% 2,1% 10,8% 2,1% 2,4% 16,1% 19,7% 34,6% 8,4% 0,5% 1,2% 6,2% 0,2% 10,8% 94,2% 1,9% 0,3% 1,5% 2,1% Mediana Min-Max 52 (27-65) Area C Area B Area A COMITATOUNICODIGARANZIA I risultati Partiamo dal Questionario-Strumento Indicatore. Come prima riflessione, dal confronto delle medie del campione in studio con quelle del campione di riferimento italiano, emergono nel nostro campione alte e medie criticità. Il dato più critico, che necessiterebbe di intervento immediato, riguarda il Supporto del management (v. Tabella 3) nella dimensione organizzativa, segnalato dal colore rosso. I lavoratori dunque percepiscono una massima criticità che riguarda la mancanza di supporto da parte della Dirigenza e dai colleghi, scarsi strumenti di risoluzione alle problematiche lavorative e mancanza di un adeguato feedback sul proprio lavoro. In un gradino immediatamente successivo gravitano tutte le altre aree che risultano mediamente critiche (colore giallo), ma anch’esse richiedenti un intervento correttivo immediato: la Domanda che indica che i lavoratori non si sentono in grado di soddisfare le richieste sia in termini di carico, sia in termini organizzativi sia ambientali; il Controllo, che segnala la difficoltà del singolo nel gestire il lavoro in base anche ad una scarsa autonomia nelle modalità di svolgimento della propria attività lavorativa; le Relazioni, ossia la percezione di una inadeguata gestione dei conflitti e il sentirsi oggetto di comportamenti inaccettabili; il Ruolo, che rivela che il lavoratore non comprende appieno il proprio ruolo e le proprie responsabilità all’interno della logica organizzativa; e, infine, il Cambiamento che denuncia quanto il lavoratore si senta poco al centro dei cambiamenti che, anzi, possono essere vissuti come estranei, se non addirittura incomprensibili e poco rispettosi dei bisogni individuali di chi invece si percepisce “in trincea”. Tutte queste dimensioni, secondo il questionario, necessitano di interventi correttivi immediati e possibilmente efficaci in termini migliorativi, se non risolutori adottando procedure e politiche in grado di offrire sostegno adeguato ai lavoratori e fornendo feedback puntuali e costruttivi agli stessi (cfr. Figura 1 la colonna “condizioni ideali/stati da conseguire”). Media Domandaa 2,89 Controllo 3,38 Supp. management 2,96 Supp. tra pari 3,37 Relazionia 3,46 Ruolo 4,13 Cambiamento 2,74 Totale 3,27 a Fattori rovesciati Tabella 3 – Codice colore e media del campione totale 13 COMITATOUNICODIGARANZIA Una seconda e più puntuale riflessione può essere fatta leggendo le rispettive medie per ogni dimensione organizzativa relativa ad ogni Ufficio che ha partecipato alla ricerca (tabella 4). Negli Uffici del Tribunale di Roma, del Tribunale di Sorveglianza, del Tribunale per i Minorenni e del Giudice di Pace sembrano concentrarsi le maggiori criticità soprattutto per la Domanda, il Supporto del management, il Ruolo e il Cambiamento. Viceversa per la Procura Generale presso la Corte d’Appello, la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni anche se non in maniera uniforme, si evidenziano dimensioni organizzative con un buon livello di prestazione (colore azzurro) rispetto alla Domanda, al Controllo, al Ruolo e al Cambiamento. È, però, necessario aggiungere che, per tutte le altre aree in tutti gli Uffici esaminati, sono presenti comunque trasversalmente livelli critici su tutte le dimensioni valutate (riconoscibili sempre con il colore giallo). Infatti soprattutto per il Supporto tra Pari e le Relazioni tutte le realtà lavorative studiate necessitano di interventi correttivi. Anche in questo caso, per ognuna di queste dimensioni, il datore di lavoro dovrebbe attuare dei cambiamenti sulla base delle condizioni ideali/stati da conseguire presenti nella Figura 1. Procura della Repubblica presso il Tribunale (n=126) Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni (n=12) Tribunale di Roma (n=151) Tribunale di Sorveglianza (n=23) Tribunale per i Minorenni (n=10) Corte di Appello (n=122) Procura Generale presso la Corte d’Appello (n=44) 2,57 2,50 2,38 3,15 3,57 2,85 3,10 2,91 Controllo 3,18 2,96 3,57 3,61 3,75 3,35 3,74 3,32 Supp. management 2,87 2,03 2,42 3,25 3,64 3,06 2,90 2,37 Supp. tra pari 3,18 3,24 3,28 3,50 3,65 3,37 3,17 3,46 Relazioni 3,16 3,32 3,10 3,60 3,84 3,54 3,21 3,62 Ruolo 3,96 4,15 3,80 4,36 4,25 4,20 4,40 3,90 Cambiamento 2,63 1,96 3,13 3,06 3,36 2,72 3,22 2,23 Totale 3,06 2,88 3,04 3,50 3,73 3,28 3,40 3,13 Domandaa a a Giudice di Pace (n=60) Fattori rovesciati Tabella 4 – Codice colore e medie per ufficio di provenienza Una terza lettura, coinvolge tutte le qualifiche professionali coinvolte nella ricerca, che sono state aggregate in tre aree (v. “Qualifica” in Tabella 2). Dalla lettura dei risultati si nota come le aree “B” e “C” necessitino di interventi correttivi immediati nelle dimensioni organizzative Domanda e Supporto del management, mentre l’area “A” oltre che nella dimensione Supporto del management anche nel criterio Cambiamento. Chi non ha indicato la propria qualifica professionale sembra non presentare necessità di interventi correttivi immediati. I Direttori e i Funzionari (Area “C”), come previsto, hanno un buon livello di prestazione nella dimensione Controllo. Ancora una volta, però, tutte le aree valutate, ad eccezione dell’ultima citata, rivelano un livello 14 COMITATOUNICODIGARANZIA di criticità che andrebbe affrontato e a cui andrebbero date risposte urgenti. Domandaa Area “C” (n=103) 2,82 Area “B” (n=361) 2,88 Area “A” (n=34) 3,00 Non risposto (n=61) 2,99 Controllo 3,57 3,29 3,26 3,64 Supp. Management 2,97 2,92 2,75 3,30 Supp. tra pari 3,32 3,34 3,28 3,65 Relazioni 3,46 3,43 3,48 3,61 Ruolo 4,18 4,10 4,18 4,23 Cambiamento 2,74 2,71 2,61 3,04 Totale 3,29 3,23 3,23 3,47 a a Fattori rovesciati Tabella 5 – Codice colore e medie per Ordinamento professionale Per quanto riguarda il secondo questionario, abbiamo visto come il SF-12-v1 Health Survey coglie gli aspetti relativi alla sensazione di salute dei lavoratori. Come si percepisce il nostro campione in studio rispetto alla salute fisica (PCS-12) e mentale (MCS-12)? Nel confronto con la popolazione italiana (N=61434), sia nel totale sia tra i maschi e le femmine, il campione in studio si percepisce “meno in salute” sia fisicamente che mentalmente (v. Figura 6). Queste differenze tra medie, effettuate con il test t di Student per campioni indipendenti, sono tutte statisticamente significative. Figura 6 – PSC-12 e MSC- 12 per genere e Totale 15 COMITATOUNICODIGARANZIA Nel confronto tra le medie della popolazione italiana e quella dei dipendenti dei diversi Uffici si nota infatti come in entrambe le scale questi ultimi abbiano punteggi più bassi. Più in particolare nella scala della salute mentale (MSC-12) chi lavora presso il Tribunale per i Minorenni e la Procura della Repubblica per il Tribunale per i Minorenni, Il Tribunale di Roma, il Giudice di Pace e il Tribunale di Sorveglianza ha punteggi significativamente molto bassi (v. Figura 7). Essi lamentano frequente disagio psicologico, si sentono cioè scoraggiati e tristi, non sono calmi e sereni e, infine, considerano le loro relazioni peggiorate da tali problemi emotivi, in particolare ne risente la famiglia, e giudicano la loro salute scadente. Figura 7 – PSC-12 e MSC-12 confronto tra popolazione italiana e campione giustizia per Ufficio di appartenenza Nella scala di salute fisica (PSC-12), analizzata per gruppi di età (l’ampiezza delle classi di età rispecchia quella dell’adattamento italiano) e per genere, si appunta una sostanziale media più bassa, statisticamente significativa, in tutti i gruppi di età del campione ad eccezione del gruppo dei maschi di età compresa tra i 55 e i 65 anni e delle donne tra i 25 e i 34 anni, che hanno una media simile alla popolazione italiana (v. Figura 8). I lavoratori dei primi gruppi denunciano dunque rilevanti limitazioni nella cura di sé, disfunzioni nelle relazioni personali e sociali, soffrono di dolori fisici e di uno stato di stanchezza permanente e scarsa energia. 16 COMITATOUNICODIGARANZIA Figura 8 – PSC-12 confronto tra popolazione italiana e campione giustizia divisi per gruppi di età e genere Nella scala di salute mentale (MSC-12) si registra il medesimo andamento di medie più basse per il campione in studio fatta eccezione per il gruppo delle donne di età più giovane (25-34 anni) che ha una media apparentemente più elevata rispetto alla popolazione italiana, ma non statisticamente significativa (v. Figura 9). 17 COMITATOUNICODIGARANZIA Figura 9 – MSC- 12 confronto tra popolazione italiana e campione giustizia divisi per gruppi di età e genere Vediamo ora i risultati del questionario “Valutazione è prevenzione, Sicurezza è partecipazione”. Il questionario composto da 28 domande che valutano in modo soggettivo dati relativi alla percezione sia dell’ambiente lavorativo sia dell’organizzazione produttiva. Anche in questo caso, il campione di risposta di 584 persone è qualitativamente significativo ed attendibile confermando le problematicità emerse nei risultati degli altri questionari e le possibili aree di miglioramento. Per ciò che riguarda gli aspetti oggettivi, si evince che1: - gli spazi lavorativi non sono sufficienti al numero degli operatori che condividono lo stesso ambiente 56,8%, ed in più per il 68,5% (pari a 400 unità) in essi sono allocati faldoni e fascicoli voluminosi che per questi ultimi riducono ulteriormente lo spazio per la normale attività lavorativa (82,5%) e rappresentano un pericolo in caso di incendio (81,5%); - i locali, inoltre, non hanno adeguato sistema di condizionamento: il 30,1% dichiara di essere stato costretto ad abbandonare l’edificio a causa di elevata temperatura a seguito dell’inefficienza dell’impianto di condizionamento; - sempre sotto il profilo della scarsa sicurezza, i cavi di alimentazione e di “rete” non sono canalizzati ed integrati 78,8% e le apparecchiature elettriche sono concentrate in soluzioni provvisorie 80,5%. 1 Una breve nota metodologica: le percentuali in grassetto del Totale (ultima colonna di tabella 6 e 7 ) sono state calcolate sul numero massimo dei rispondenti (N=584) perciò la somma di riga talvolta non è pari al 100% in quanto nella tabella non è stato riportato il dato dei non rispondenti. Le percentuali in corsivo fanno riferimento alla numerosità di riga (indicata nella prima colonna corrispondente) in quanto si tratta di domande filtro. 18 COMITATOUNICODIGARANZIA I dati soggettivi che emergono dalla ricerca e che riguardano l’organizzazione del lavoro sono a nostro avviso veramente poco confortanti: - l’80,0% dei lavoratori non ritiene adeguati gli strumenti forniti dalla propria Amministrazione per lo svolgimento del lavoro; anzi, il 55,0% ritiene di essere impiegato in modo difforme dalle proprie aspettative, l’86,8% afferma di non aver avuto un aggiornamento professionale e, infine, l’87,2 % non sente valorizzata la propria persona; - L’81,8 % non ha visto migliorare la situazione lavorativa, ma, anzi, una percentuale molto alta l’ha vista peggiorare 74,0%. A titolo meramente esemplificativo il 43,2 % delle persone che hanno visto la revoca del part-time ritiene che quest’ultima abbia comportato loro una difficoltà di conciliazione tra esigenze famigliari e lavorative. Non va meglio per gli aspetti legati al lavoro in sé: - per il 58,9% vi è conflittualità all’interno del proprio ufficio – tra colleghi – per gli eccessivi carichi di lavoro; - il 70,2% ritiene che la continua pubblicizzazione che “il sistema giudiziario non funziona” crea disagio e pregiudica il rapporto tra operatori ed utenza; anzi, il 73,1% dei lavoratori ritiene frustante il conflitto con l’utenza che non riesce a soddisfare a causa di carenze di risorse, mezzi e tempo; - il 65,4% delle lavoratrici e dei lavoratori ritiene di non avere il supporto dei dirigenti nel condividere le difficoltà croniche degli uffici (carenza di personale, strumenti, ecc); il 74,1% afferma che si è lavorato in uno stato continuo di arretrato e di questi il 43,6% riporta un arretrato che si protrae da anni, aumentando così la generica conflittualità interpersonale e le frequenti lamentale (71,1%); - infine, il 51% ritiene anche che il proprio orario di lavoro non sia sufficiente a svolgere i compiti assegnati e per l’80,5% di questi bisognerebbe ricorrere ad ore di lavoro straordinario. 19 COMITATOUNICODIGARANZIA Tabella 6 – Questionario “Valutazione è prevenzione, Sicurezza è partecipazione” Tribunale di Roma Tribunale di Sorveglianza Tribunale per i Minorenni Corte di Appello Sì No Sì No Sì No Sì 1. Ritiene adeguati gli strumenti forniti dall’Amministrazione per lo svolgimento del suo lavoro? 20 (13,0) 134 (87,0) (-) 24 (100,0) (-) 10 (100,0) 26 (20,8) 2. È impiegata/o dall’Amministrazione in modo difforme dalle sue aspettative professionali? 102 (66,7) 51 (33,3) 20 (83,3) 4 (16,7) 7 (70,0) 3 (30,0) 50 (40,3) 3. Da quando è stato assunto in servizio ha visto migliorare la situazione lavorativa? 15 (9,8) 138 (90,2) (-) 24 (100,0) (-) 10 (100,0) 33 (26,6) 4. Da quando è stato assunto in servizio ha visto peggiorare la situazione lavorativa? 131 (86,2) 21 (13,8) 23 (95,8) 1 (4,2) 10 (100,0) (-) 73 (58,9) 145 (94,2) 144 (92,9) 138 (89,6) 106 (70,2) 123 (79,9) 47 (31,5) 132 (89,8) 9 (5,8) 11 (7,1) 16 (10,4) 45 (29,8) 31 (20,1) 102 (68,5) 15 (10,2) 22 (95,7) 22 (95,7) 21 (91,3) 22 (91,7) 23 (95,8) (-) 23 (95,8) 1 (4,3) 1 (4,3) 2 (8,7) 2 (8,3) 1 (4,2) 23 (100,0) 1 (4,2) 9 (90,0) 10 (100,0) 10 (100,0) 9 (90,0) 6 (60,0) 2 (22,2) 10 (100,0) 1 (10,0) (-) (-) 1 (10,0) 4 (40,0) 7 (77,8) (-) 109 (88,6) 108 (87,1) 107 (87,7) 74 (59,7) 73 (58,9) 47 (38,8) 89 (78,8) 5. Aggiornamento professionale? L’Amministrazione ha un atteggiamento distratto relativamente a: 6. Valorizzazione della persona? 7. Aumento delle competenze tramite corsi o altro? 8. Vi è conflittualità all’interno del suo ufficio con i colleghi per gli eccessivi carichi lavorativi? 9. La continua pubblicizzazione che “il sistema giudiziario non funziona” le crea disagio? 10. Vi è il supporto dei suoi dirigenti per condividere le difficoltà (carenza di personale, di strumenti ecc.)? 11. Ha mai lavorato in uno stato continuo di arretrato? 23 (18,4) 45 (36,0) 57 (45,6) per giorni (n=433) per mesi (n=433) per anni (n=433) 3 (13,0) 10 (43,5) 10 (43,5) (-) 4 (40,0) 6 (60,0) 17 (19,8) 30 (34,9) 11.2 Se Si, dopo aver lavorato per anni in uno stato continuo di arretrato, ciò ha aumentato la generica conflittualità interpersonale e le frequenti lamentele? (n=433) 103 (93,6) 7 (6,4) 17 (100,0) (-) 7 (100,0) (-) 58 (80,6) 12. Ritiene che il suo orario sia sufficiente a svolgere i compiti a lei assegnati? 38 (26,8) 104 (73,2) 1 (4,2) 23 (95,8) 4 (50,0) 4 (50,0) 59 (57,3) 12.1. Se No, pensa che sia necessario ricorrere a ore di lavoro straordinario per ottemperare i suoi compiti? (n=298) 82 (80,4) 20 (19,6) 19 (90,5) 2 (9,5) 4 (100,0) (-) 33 (78,6) 13. Ritiene che gli spazi all’interno dei quali opera, siano sufficienti in relazione al numero degli operatori che condividono lo stesso ambiente? 59 (38,3) 95 (61,7) 5 (20,8) 19 (79,2) 4 (40,0) 6 (60,0) 55 (45,1) 93 (60,4) 11 (8,0) 11 (8,0) 14 (10,5) 104 (74,3) 61 (39,6) 126 (92,0) 127 (92,0) 119 (89,5) 36 (25,7) 15 (62,5) 1 (4,2) 1 (4,3) (-) 17 (73,9) 9 (37,5) 23 (95,8) 22 (95,7) 23 (100,0) 6 (26,1) 5 (50,0) (-) (-) 1 (10,0) 6 (75,0) 5 (50,0) 10 (100,0) 10 (100,0) 9 (90,0) 2 (25,0) 92 (77,3) 7 (6,3) 8 (7,1) 4 (3,7) 85 (86,7) 16.1 Se No, si ricorre a soluzioni supplementari (stufe elettriche, ecc.)? (n=108) 19 (55,9) 15 (44,1) 4 (66,7) 2 (33,3) 2 (100,0) (-) 8 (61,5) 17. Il sistema di condizionamento durante il periodo estivo è previsto negli spazi in cui opera? 120 (89,6) 14 (10,4) 20 (90,9) 2 (9,1) 7 (77,8) 2 (22,2) 92 (92,9) 17.1 Se No, si ricorre a soluzioni supplementari (ventilatori, condizionatori portatili o altro)? (n=62) 8 (66,7) 4 (33,3) 1 (50,0) 1 (50,0) 2 (100,0) (-) 5 (83,3) 78 (51,3) 74 (48,7) 4 (16,7) 20 (83,3) 5 (55,6) 4 (44,4) 28 (23,7) 14. Gli spazi sono sufficientemente illuminati? 15.1 Lei lavora in spazi: Completamente bui? 15.2 Lei lavora in spazi: Sprovvisti di finestre? 15.3 Lei lavora in spazi: Collocati nei sotterranei? 16. Il riscaldamento durante i mesi invernali è adeguato? 18. È mai accaduto che siete stati costretti ad abbandonare l’edificio a causa di elevata temperatura estiva a seguito dell’inefficienza dell’impianto di condizionamento? 19. All’interno degli spazi in cui opera, vengono collocati faldoni o fascicoli voluminosi in mancanza di spazi appositi di immagazzinamento? 19.1 Se sì, a suo parere riduce in maniera significativa lo spazio necessario alla normale attività lavorativa? (n=400) 19.2 La loro collocazione fisica disturba le uscite dell’aria calda/ condizionata? (n=400) 123 (82,6) 26 (17,4) 22 (95,7) 1 (4,3) 9 (100,0) (-) 61 (54,5) 105 (86,1) 66 (56,4) 17 (13,9) 51 (43,6) 19 (86,4) 2 (10,0) 3 (13,6) 18 (90,0) 9 (100,0) (-) (-) 9 (100,0) 44 (77,2) 26 (46,4) 19.3 La loro presenza rappresenta un ulteriore pericolo in caso di incendio? (n=400) 108 (92,3) 9 (7,7) 22 (100,0) (-) 8 (88,9) 1 (11,1) 42 (76,4) 20. I cavi di alimentazione e di “rete dati” necessari al funzionamento delle apparecchiature elettroniche sono canalizzati ed integrati nei mobili in dotazione? 19 (12,5) 133 (87,5) 10 (45,5) 12 (54,5) (-) 10 (100,0) 29 (24,4) 21. I cavi di alimentazione e di “rete dati” intralciano i passaggi tra le scrivanie? 111 (72,5) 42 (27,5) 13 (54,2) 11 (45,8) 8 (80,0) 2 (20,0) 65 (54,2) 22. Vengono utilizzate soluzioni provvisorie (ciabatte inadeguate, ecc.) concentrando più apparecchiature elettriche alla stessa alimentazione? 133 (88,1) 18 (11,9) 20 (87,0) 3 (13,0) 9 (90,0) 1 (10,0) 87 (71,3) 23. Nello spazio interno in cui opera vengono rilevate presenze di polveri? 139 (89,7) 16 (10,3) 23 (95,8) 1 (4,2) 9 (90,0) 1 (10,0) 108 (87,1) 24. Rileva apparecchiature di stampanti che perdono toner? 81 (54,0) 69 (46,0) 15 (62,5) 9 (37,5) 2 (20,0) 8 (80,0) 63 (51,6) 20 COMITATOUNICODIGARANZIA Procura Generale presso la Corte d’Appello Procura della Repubblica presso il Tribunale Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni Giudice di Pace Totale (% calcolata su N=584, escluse le % in corsivo) No Sì No Sì No Sì No Sì No Sì No 99 (79,2) 27 (58,7) 19 (41,3) 13 (9,8) 119 (90,2) 5 (45,5) 6 (54,5) 7 (11,1) 56 (88,9) 98 (16,8) 467 (80,0) 74 (59,7) 16 (34,8) 30 (65,2) 78 (60,0) 52 (40,0) 5 (45,5) 6 (54,5) 43 (69,4) 19 (30,6) 321 (55,0) 239 (40,9) 91 (73,4) 18 (40) 27 (60) 8 (6,0) 125 (94,0) 3 (27,3) 8 (72,7) 7 (11,3) 55 (88,7) 84 (14,4) 478 (81,8) 51 (41,1) 22 (48,9) 23 (51,1) 116 (87,9) 16 (12,1) 6 (54,5) 5 (45,5) 51 (83,6) 10 (16,4) 432 (74,0) 127 (21,7) 14 (11,4) 16 (12,9) 15 (12,3) 50 (40,3) 51 (41,1) 74 (61,2) 24 (21,2) 36 (83,7) 37 (84,1) 32 (72,7) 16 (36,4) 24 (52,2) 21 (48,8) 23 (57,5) 7 (16,3) 7 (15,9) 12 (27,3) 28 (63,6) 22 (47,8) 22 (51,2) 17 (42,5) 119 (90,8) 123 (93,2) 118 (90,1) 73 (56,6) 106 (80,9) 33 (25,0) 104 (83,2) 12 (9,2) 9 (6,8) 13 (9,9) 56 (43,4) 25 (19,1) 99 (75,0) 21 (16,8) 10 (90,9) 10 (90,9) 7 (77,8) 10 (90,9) 9 (81,8) 4 (40,0) 7 (77,8) 1 (9,1) 1 (9,1) 2 (22,2) 1 (9,1) 2 (18,2) 6 (60,0) 2 (22,2) 57 (91,9) 55 (87,3) 57 (91,9) 34 (54,0) 46 (73,0) 13 (21,0) 45 (72,6) 5 (8,1) 8 (12,7) 5 (8,1) 29 (46,0) 17 (27,0) 49 (79,0) 17 (27,4) 507 (86,8) 509 (87,2) 490 (83,9) 344 (58,9) 410 (70,2) 167 (28,6) 433 (74,1) 50 (8,6) 53 (9,1) 65 (11,1) 212 (36,3) 153 (26,2) 382 (65,4) 97 (16,6) 6 (26,1) 6 (26,1) 11 (47,8) 13 (13,0) 44 (44,0) 43 (43,0) 2 (33,3) 4 (66,7) (-) 5 (11,1) 17 (37,8) 23 (51,1) 69 (15,9) 160 (36,9) 189 (43,6) 14 (19,4) 12 (66,7) 6 (33,3) 73 (85,9) 12 (14,1) 4 (100,0) (-) 34 (89,5) 4 (10,5) 308 (71,1) 43 (9,9) 44 (42,7) 28 (70,0) 12 (30,0) 37 (31,6) 80 (68,4) 6 (66,7) 3 (33,3) 26 (48,1) 28 (51,9) 199 (34,1) 298 (51,0) 9 (21,4) 6 (54,5) 5 (45,5) 69 (87,3) 10 (12,7) 2 (66,7) 1 (33,3) 25 (89,3) 3 (10,7) 240 (80,5) 50 (16,8) 67 (54,9) 28 (62,2) 17 (37,8) 39 (30,5) 89 (69,5) 3 (27,3) 8 (72,7) 32 (50,8) 31 (49,2) 225 (38,5) 332 (56,8) 27 (22,7) 104 (93,7) 105 (92,9) 105 (96,3) 13 (13,3) 35 (77,8) 1 (2,2) (-) 1 (2,3) 28 (70,0) 10 (22,2) 44 (97,8) 43 (100,0) 42 (97,7) 12 (30,0) 64 (49,2) 15 (12,6) 14 (11,4) 5 (4,3) 93 (81,6) 66 (50,8) 104 (87,4) 109 (88,6) 111 (95,7) 21 (18,4) 6 (60,0) 1 (10,0) 2 (20,0) (-) 6 (75,0) 4 (40,0) 9 (90,0) 8 (80,0) 10 (100,0) 2 (25,0) 46 (74,2) 2 (3,8) 4 (7,5) 3 (5,7) 38 (70,4) 16 (25,8) 51 (96,2) 49 (92,5) 50 (94,3) 16 (29,6) 356 (61,0) 38 (6,5) 40 (6,8) 28 (4,8) 377 (64,6) 198 (33,9) 471 (80,7) 473 (81,0) 469 (80,3) 108 (18,5) 5 (38,5) 8 (72,7) 3 (27,3) 11 (52,4) 10 (47,6) 2 (100,0) (-) 11 (78,6) 3 (21,4) 65 (60,2) 38 (35,2) 7 (7,1) 35 (94,6) 2 (5,4) 99 (85,3) 17 (14,7) 5 (45,5) 6 (54,5) 43 (78,2) 12 (21,8) 421 (72,1) 62 (10,6) 1 (16,7) 1 (50,0) 1 (50,0) 15 (88,2) 2 (11,8) 6 (100,0) (-) 6 (54,5) 5 (45,5) 44 (71,0) 14 (22,6) 90 (76,3) 1 (2,2) 44 (97,8) 37 (28,7) 92 (71,3) 3 (30,0) 7 (70,0) 20 (32,8) 41 (67,2) 176 (30,1) 372 (63,7) 51 (45,5) 21 (50,0) 21 (50,0) 105 (84,0) 20 (16,0) 8 (72,7) 3 (27,3) 51 (83,6) 10 (16,4) 400 (68,5) 132 (22,6) 13 (22,8) 30 (53,6) 10 (50,0) 2 (10,0) 10 (50,0) 18 (90,0) 91 (89,2) 54 (52,9) 11 (10,8) 48 (47,1) 8 (100,0) 1 (14,3) (-) 6 (85,7) 44 (91,7) 9 (18,8) 4 (8,3) 39 (81,3) 330 (82,5) 160 (40,0) 58 (14,5) 219 (54,8) 13 (23,6) 11 (57,9) 8 (42,1) 89 (87,3) 13 (12,7) 5 (71,4) 2 (28,6) 41 (87,2) 6 (12,8) 326 (81,5) 52 (13,0) 90 (75,6) 8 (17,8) 37 (82,2) 14 (10,9) 115 (89,1) (-) 11 (100,0) 10 (16,1) 52 (83,9) 90 (15,4) 460 (78,8) 55 (45,8) 26 (56,5) 20 (43,5) 104 (80,6) 25 (19,4) 9 (81,8) 2 (18,2) 40 (65,6) 21 (34,4) 376 (64,4) 178 (30,5) 35 (28,7) 32 (71,1) 13 (28,9) 121 (93,1) 9 (6,9) 10 (90,9) 1 (9,1) 58 (92,1) 5 (7,9) 470 (80,5) 85 (14,6) 16 (12,9) 36 (80,0) 9 (20,0) 122 (94,6) 7 (5,4) 11 (100,0) (-) 57 (95,0) 3 (5,0) 505 (86,5) 53 (9,1) 59 (48,4) 15 (32,6) 31 (67,4) 83 (65,9) 43 (34,1) 6 (54,5) 5 (45,5) 38 (62,3) 23 (37,7) 303 (51,9) 247 (42,3) 21 COMITATOUNICODIGARANZIA Tribunale di Sorveglianza Tribunale di Roma Sì 25. Il numero delle stampanti è sufficiente rispetto al numero di operatori presenti nel suo ufficio? 26. I monitor/schermi video che lei impiega sono di nuova generazione con sistema antiriflesso? 27. Il possibile conflitto con l’utenza che non può soddisfare come vorrebbe per carenze di risorse, tempo e mezzi, ti crea disagio? 28. Ritiene che il “caso di revoca” del part time procuri una difficoltà di conciliazione tra l’espletare i compiti familiari, accudire i propri figli e i familiari anziani, e contemporaneamente svolgere un’attività lavorativa a tempo pieno? No Non aplicabile Sì Tribunale per i Minorenni Non applicabile No Sì No Corte di Appello Non applicabile Sì Non applicabile No 80 73 1 6 17 1 7 3 - 56 54 14 (51,9) (47,4) (0,6) (25,0) (70,8) (4,2) (70,0) (30,0) (-) (45,2) (43,5) (11,3) 81 68 1 9 13 - 5 3 - 44 63 13 (54,0) (45,3) (0,7) (40,9) (59,1) (-) (62,5) (37,5) (-) (36,7) (52,5) (10,8) 137 12 5 21 1 2 10 - - 75 29 18 (89,0) (7,8) (3,2) (87,5) (4,2) (8,3) (100,0) (-) (-) (61,5) (23,8) (14,8) 77 25 46 9 2 12 2 - 3 52 8 59 (52,0) (16,9) (31,1) (39,1) (8,7) (52,2) (40,0) (-) (60,0) (43,7) (6,7) (49,6) Tabella 7 – Questionario “Valutazione è prevenzione, Sicurezza è partecipazione” (continuazione) Segue Procura della Procura Generale Procura della Repubblica presso presso la Corte Repubblica il Tribunale per i d’Appello presso il Tribunale Minorenni Sì 25. Il numero delle stampanti è sufficiente rispetto al numero di operatori presenti nel suo ufficio? 26. I monitor/schermi video che lei impiega sono di nuova generazione con sistema antiriflesso? 27. Il possibile conflitto con l’utenza che non può soddisfare come vorrebbe per carenze di risorse, tempo e mezzi, ti crea disagio? 28. Ritiene che il “caso di revoca” del part time procuri una difficoltà di conciliazione tra l’espletare i compiti familiari, accudire i propri figli e i familiari anziani, e contemporaneamente svolgere un’attività lavorativa a tempo pieno? 22 No Non applic. Sì No Non applic. Sì No Non applic. Giudice di Pace Sì No Non applic. Totale (% calcolata su N=584) Sì No Non applic. 36 10 - 79 47 4 8 2 1 38 24 1 310 230 22 (78,3) (21,7) (-) (60,8) (36,2) (3,1) (72,7) (18,2) (9,1) (60,3) (38,1) (1,6) (53,1) (39,4) (3,8) 36 7 - 55 70 1 7 4 - 36 22 1 273 250 16 (83,7) (16,3) (-) (43,7) (55,6) (0,8) (63,6) (36,4) (-) (61,0) (37,3) (1,7) (46,7) (42,8) (2,7) 14 20 9 113 12 4 10 1 - 47 8 8 427 83 46 (32,6) (46,5) (20,9) (87,6) (9,3) (3,1) (90,9) (9,1) (-) (74,6) (12,7) (12,7) (73,1) (14,2) (7,9) 15 4 25 62 12 48 7 - - 28 3 32 252 54 225 (34,1) (9,1) (56,8) (50,8) (9,8) (39,3) (100,0) (-) (-) (44,4) (4,8) (50,8) (43,2) (9,2) (38,5) COMITATOUNICODIGARANZIA Conclusioni Alla luce delle osservazioni sopra riportate, confermate da tantissimi studi presenti in letteratura, emerge in modo prorompente la necessità di affrontare un problema che, oggi più che mai, anche a causa della crisi economica, sta generando un grave disagio psico-sociale avvertito in ogni settore lavorativo. A fronte di quanto indagato in questo primo studio pilota, appare evidente la necessità di approfondire, con successive ricerche, un settore lavorativo estremamente delicato e, quindi, analizzare il sistema organizzativo e le criticità emerse per suggerire soluzioni tese a facilitare la ripresa di un clima più sereno e, conseguentemente, più produttivo e soddisfacente. Si auspica l’adozione di interventi di prevenzione che siano volti all’ascolto del singolo lavoratore quali, ad esempio, Sportelli D’Ascolto con l’obiettivo di intercettare il disagio e di intervenire prima che questo assuma dimensioni patologiche conclamate. Lo scopo dovrebbe essere quello di rendere il lavoratore, attraverso un ascolto attivo, capace di leggere con oggettività i contesti, di rappresentare ai colleghi e/o superiori il proprio punto di vista senza percepire l’altro come una minaccia - e, infine, di saper fronteggiare eventuali comportamenti “aggressivi”. Lo stimolo che questo lavoro vuole sollecitare è, dunque, quello di valorizzare la stretta relazione tra l’efficacia e la produttività di un’organizzazione e l’attenzione che la stessa dedica agli strumenti finalizzati alla promozione e al mantenimento del più alto grado di benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori in ogni tipo di mansione. Il livello di benessere organizzativo risiede, infatti, nel grado di “buona qualità” della relazione che si instaura tra i lavoratori ed il contesto lavorativo. 23 COMITATOUNICODIGARANZIA Bibliografia 1 2 2 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Hans Selye 1936 Nature Agenzia Europea per la Salute e Sicurezza sul Lavoro, Re¬search on work-related stress, Bilbao 2000 from http://www.agency.osha.eu.int Tomei G., Capozzella A., Rosati M.,V., Tomei F., Rinaldi G., Chighine A., Di Marzio A., Sacco C., Pimpinella B., Suppi A., Scala B., Casale T., Sancini A. (2015) “ Stress e infortuni sul lavoro” Clin Ter 2015; 166 (1):e7-22 Decreto Legislativo 9 Aprile 2008, N. 81. Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro Lazarus, R.,S. (1966) Psychological Stress and the Coping Process. New York: McGraw-Hill. Lazarus R., S. (1999) Stress and emotion: A new synthesis. New York: Springer Publishing Company. Curzi Y., Fabbri T., Nardella C.(2013) “Lo stress lavoro correlato: dalla valutazione alle misure organizzative di prevenzione”. QFMB Saggi/Ricerche Nunin R.(2012). La prevenzione dello stress lavoro-correlato. Profili normativi e responsabilità del datore di lavoro. EUT Edizioni Università di Trieste Edwards JA, Webster S, Van Laar D, Easton S. Psychometric analysis of the UK Health and Safety Excutive’s Management Standards work-related stress Indicator Tool. Work & Stress. 2008. 22(2): 96107. Rondinone BM, Persechino B, Castaldi T, Valenti A, Ferrante P, Ronchetti M, Iavicoli S. Work-related stress risk assessment in Italy: the validation study of health safety and executive indicator tool. G Ital Med Lav Ergon. 2012;34(4):392-9. INAIL, Valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato. Milano, 2011. Apolone G, Mosconi P, Quattrociocchi L, Gianicolo EAL, Groth N, Ware Jr JE. Questionario sullo stato di salute SF-12. Versione italiana. Versione IRFMN, 2005. Indice delle figure e delle tabelle Figura 1 Figura 2 Figura 3 Figura 4 Figura 5 Figura 6 Figura 7 24 Scale dello Strumento Indicatore e relativi Condizioni ideali/Stati da conseguire (FONTE: INAIL, 2011) “Codice colore” e significato (FONTE: INAIL, 2011) Tasso di risposta per ufficio di provenienza e totale Genere del campione Anni di scolarità per genere (esclusi 11 non rispondenti) PSC-12 e MSC-12 confronto tra popolazione italiana e campione giustizia per genere e Totale PSC-12 e MSC-12 confronto tra popolazione italiana e campione giustizia per Ufficio di appartenenza 8 9 10 11 11 15 16 COMITATOUNICODIGARANZIA Figura 8 Figura 9 PSC-12 confronto tra popolazione italiana e campione giustizia divisi per gruppi di età e genere MSC- 12 confronto tra popolazione italiana e campione giustizia divisi per gruppi di età e genere Tabella 1 Tabella 2 Tabella 3 Tabella 4 Tabella 5 Tabella 6 Tabella 7 Alfa di Cronbach e correlazioni tra le scale HSE e le scale SF-12 e rispettive statistiche descrittive Dati demografici e lavorativi del campione(N=584) Codice colore e media del campione totale Codice colore e medie per Ufficio di provenienza Codice colore e medie per Ordinamento professionale Questionario “Valutazione è prevenzione, Sicurezza è partecipazione” Questionario “Valutazione è prevenzione, Sicurezza è partecipazione” (continuazione) Berivi, S. 17 18 7 12 13 14 15 20 22 Psicologa - Psicoterapeuta Analista Didatta IAAP ( International Association for Analytical Psychology) Docente Scuola Specializzazione in Valutazione Psicologica e Counselling Psicologo Specialista a Convenzione UOC Servizio per le Dipendenze ASL ROMA D Ferramosca, B.M. Presidente Comitato Unico di Garanzia degli Uffici Giudiziari Romani, Giudice del Tribunale di Roma Grassi, A. Psichiatra - Psicologo Analista Didatta IAAP (International Association for Analytical Psychology) Docente Scuola Specializzazione in Valutazione Psicologica e Counselling Direttore UOC Servizio per le Dipendenze ASL ROMA D Palummieri , A. Robiati, M.V. Psicologo, Psicoterapeuta a Contratto Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani” IRCCS Roma Componente Comitato Unico di Garanzia degli Uffici Giudiziari Romani, Cancelliere Ufficio del Giudice di Pace di Roma Robiati, S. Russello, C. Pedagogista, Formatore. Psicologa - Psicoterapeuta Specialista in Valutazione Psicologica e Counselling Tranquilli, P. Componente Comitato Unico di Garanzia degli Uffici Giudiziari Romani, Sociologa, Formatore Esperta in Pari Opportunità, Assistente Giudiziario Procura della Repubblica presso Tribunale di Roma 25 COMITATOUNICODIGARANZIA 26 COMITATOUNICODIGARANZIA 27